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di Cinzia Lucchelli «La frutta costa, le patatine meno; va sbucciata, si perde tempo. Bisognerebbe ripartire dai bambini, far conoscere e mangiare loro, a casa e a scuola, i prodotti della terra». È sconsola- to Giacinto Miggiano, direttore del Centro di ricerche in nutrizio- ne umana dell’Università Catto- lica e dell’Unità operativa di die- tetica del Policlinico Gemelli di Roma. Sì, c’è un problema della frutta, un tesoro della Natura che le nostre abitudini sbagliate stanno trascurando, a danno del- la nostra salute. La frutta è quasi scomparsa dalle carte dei ristoranti, limitata a qualche fettina di ananas a fine pasto o ridotta a ingrediente eso- tico nei piatti di grandi chef. La frutta, questa sconosciuta, con tutta la sua ricchezza di sapori, colori e profumi declinati per do- dici mesi all'anno, pare bandita dalle nostre tavole. Eppure, so- prattutto nei mesi caldi, dovreb- be avere un ruolo da protagoni- sta, perché oltre che buona, è preziosa e insostituibile nella no- stra alimentazione. Perché? «La causa va cercata anche nell’omo- logazione dei regimi alimentari – spiega Miggiano – si importano mode straniere a scapito della dieta mediterranea. Il modello americano ha sostituito la frutta a fine pasto con il dolce, aggiun- gendo zuccheri a zuccheri. An- che la vita in città, lontano dai luoghi di produzione, non aiuta. La frutta è un di più nella die- ta quotidiana? «No, quando è fresca apporta dei nutrienti che altri alimenti, come ad esempio carne o cerea- li, non hanno». Quali sono i più preziosi? «Oltre a minerali e vitamine, ci sono i fitochimici, composti sco- perti e rivalutati negli ultimi de- cenni. Non sono strettamente es- senziali, ma sono utili, anche nel- la prevenzione, servono per vive- re bene. Oltre alla fibra alimenta- re, ci sono agenti antiossidanti e i carotenoidi, gli elementi che danno il colore». I benefici in estate? «Nei mesi caldi la frutta appor- ta acqua e i minerali, come po- tassio e magnesio, che si perdo- no col sudore. In qualsiasi stagio- ne poi è utile perché serbatoio di antiossidanti». Quale frutta fa be- ne e a chi ? «Dal punto di vista nutrizionale esistono frutti, in genere di co- lore giallo arancione, che apportano provi- tamina A o Beta Caro- tene e altri che appor- tano vitamina C, co- me agrumi e kiwi. Ne hanno bisogno soprat- tutto bambini e adolescenti per- ché sono soggetti a rischio di cat- tive abitudini alimentari e per- ché devono crescere. Anche gli anziani non mangiano frutta a sufficienza, per via del ridotto as- sorbimento legato all’età». Come convincere i bambini a mangiare la frutta? «Prima di tutto conta l’esem- pio, le abitudini della famiglia, e l’insegnamento della scuola. Va bene anche se manca la varietà, se mangiano un solo tipo di frut- ta. Per invogliarli si possono pro- porre macedonie, frullati o cen- trifughe». La giusta quantità da consu- mare in un giorno? «Si consigliano cin- que porzioni tra frutta e verdura al giorno, in genere tre di frutta e due di verdura. La por- zione, per un adulto, è di 150 grammi. Può es- sere costituita ad esempio da una mela, un’arancia, quattro nespole, sei, otto frago- le o una banana. Per i bambini vale la stessa regola, cer- to però diminuisce la quantità della porzione». Quando nell’arco della gior- nata mangiare frutta? «Quando la si trova e quando si può. Ottima come spuntino a meta mattina e metà pomerig- gio, non c’è motivo per eliminar- la dal pasto. Dal punto di vista delle sostanze nutritive che ap- porta è comparabile alla verdu- ra, con un po’ di zuccheri in più, e dunque chi mangia verdura cruda potrebbe compensare e non mangiare frutta. In nessun caso comunque può sostituire primi o secondi piatti: una dieta solo a base di frutta e verdura non va bene». La frutta si sposa bene con tutti gli alimenti? «L’abbinamento con un pri- mo piatto, per esempio pasta e frutta, o con il pane, è contropro- ducente perché gli zuccheri del- la frutta si sommano a quelli già assunti e l’organismo non riesce poi a smaltirli del tutto». In che forma è meglio man- giarla? «È preferibile cruda in quanto si preservano alcune vitamine sensibili al calore (come la C e l’acido folico) che invece si per- dono nella frutta cotta. Nell’ac- qua di cottura se ne vanno anche i minerali. Rimangono gli zuc- cheri, mentre la fibra alimentare viene frantumata e in questo mo- do dà meno fastidio nella dige- stione. Nel complesso la frutta, nella cottura, si impoverisce. La centrifugazione è un ottimo mo- do di “bere” frutta anche se man- ca la fibra». Quando la frutta va evitata? «Quando contiene sostanze verso le quali alcuni individui mostrano allergia o intolleranza. Le fragole, ad esempio. Le reazio- ni possono essere la sindrome orale allergica oppure l’orticaria o altre più rare. Alcuni frutti poi sono zuccherini come l’uva, i fi- chi, le banane, e andrebbero “graduati”, non eliminati, per chi soffre di diabete, ipertriglice- ridemia o obesità». ©RIPRODUZIONE RISERVATA Lafruttadimenticata Eppurefacosìbene... Il professor Giacinto Miggiano È quasi scomparsa dai menù dei ristoranti e anche a tavola... Si importano mode straniere del tutto errate IlprofessorMiggiano: «Nonèaffattoun“dipiù” manellanostradieta dovrebbeessere unelementoessenziale» P rovate a chiedere al cameriere di farvi portare il cesto della frutta. Vi troverete di fronte a una faccia un po’ stupita e un po’ imbarazzata e, quasi sempre, nella migliore delle ipotesi alla controproposta: «Abbiamo macedonia, ananas o frutta tagliata». Che, detto in altre parole, è un modo fra il finto elegante e il subdolo per farvi strapagare quelle due fettine di mela, kiwi e ananas con tre chicchi d’uva e quattro spicchi di fragola. Al di là dell’imbroglio, il problema della scomparsa (o quasi) della frutta classica dal menù dei ristoranti è solo un aspetto fra i più evidenti di una disaffezione più diffusa. In tanti, troppi, c’è la convinzione che la frutta sia un “di più” e non un alimento essenziale, se non quando – tanto per fare un esempio – si fa incetta di arance solo perché si pensa che un po’ di spremute di vitamina C facciano allontanare l’influenza. Il professor Mignano, che intervistiamo nell’articolo a fianco, ci spiega invece quali benefici possano esserci in un ben regolato consumo. Insomma, c’è il bisogno di recuperare un’antica abitudine non per nostalgia ma perché i benefici perduti, a lungo andare, rischiano di essere non di poco conto. A pagina 3 spieghiamo anche come fare a non buttare soldi per acquistare inutilmente frutta fuori stagione: fra l’altro, oltre a esser più cara, ha anche la quasi certa controindicazione di non aver conservato tutte le proprietà nutritive. Per farla arrivare dall’altra parte del mondo viene colta infatti quando non è ancora matura, con tutte le conseguenze del caso. Insomma, è pure una fregatura. E allora, perché continuare a farsi del male? (s.t.) @s__tamburini ©RIPRODUZIONE RISERVATA IL PUNTO Ecco perché bisogna recuperare le antiche abitudini LA STORIA La frutta a noi non manca mai Il gruppo rock “Marta sui tubi” e il rapporto con il cibo A PAGINA 2 L’APPROFONDIMENTO E che sia sempre di stagione Le regole da seguire per risparmiare e avere prodotti migliori A PAGINA 3 LO SAPEVATE CHE... Il botulino può fare danni enormi Gli eccessi aumentano i rischi meglio porre dei limiti A PAGINA 5 IL TEST E tu, vai d’accordo col cibo sano? Rispondi alle domande per capire il tuo approccio A PAGINA 6 GIOVEDÌ 4 LUGLIO 2013 a cura di STEFANO TAMBURINI Concessionaria per la pubblicità su: A.MANZONI & C. SpA

20130704 ILTIRRENO LUC 21 MAS 21 VIA 21 - sipsies.org · l’acido folico) che invece si per-dono nella frutta cotta. Nell’ac-quadicotturasenevannoanche ... Dopo Sanremo ci rico-noscono

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diCinziaLucchelli

«La frutta costa, le patatinemeno; va sbucciata, si perdetempo. Bisognerebbe ripartiredai bambini, far conoscere emangiare loro, a casa e a scuola, iprodotti della terra». È sconsola-to Giacinto Miggiano, direttoredel Centro di ricerche in nutrizio-ne umana dell’Università Catto-lica e dell’Unità operativa di die-tetica del Policlinico Gemelli diRoma. Sì, c’è un problema dellafrutta, un tesoro della Naturache le nostre abitudini sbagliatestanno trascurando, a danno del-la nostra salute.

La frutta è quasi scomparsadalle carte dei ristoranti, limitataa qualche fettina di ananas a finepasto o ridotta a ingrediente eso-tico nei piatti di grandi chef. Lafrutta, questa sconosciuta, contutta la sua ricchezza di sapori,colori e profumi declinati per do-dici mesi all'anno, pare banditadalle nostre tavole. Eppure, so-prattutto nei mesi caldi, dovreb-be avere un ruolo da protagoni-sta, perché oltre che buona, èpreziosa e insostituibile nella no-stra alimentazione. Perché? «Lacausa va cercata anche nell’omo-logazione dei regimi alimentari –spiega Miggiano – si importanomode straniere a scapito delladieta mediterranea. Il modelloamericano ha sostituito la fruttaa fine pasto con il dolce, aggiun-gendo zuccheri a zuccheri. An-che la vita in città, lontano dailuoghi di produzione, non aiuta.

La frutta è un di più nella die-ta quotidiana?

«No, quando è fresca apportadei nutrienti che altri alimenti,come ad esempio carne o cerea-li,non hanno».

Quali sono i più preziosi?«Oltre a minerali e vitamine, ci

sono i fitochimici, composti sco-perti e rivalutati negli ultimi de-cenni. Non sono strettamente es-senziali, ma sono utili, anche nel-la prevenzione, servono per vive-

re bene. Oltre alla fibra alimenta-re, ci sono agenti antiossidanti e icarotenoidi, gli elementi chedannoil colore».

I benefici in estate?«Nei mesi caldi la frutta appor-

ta acqua e i minerali, come po-tassio e magnesio, che si perdo-no col sudore. In qualsiasi stagio-ne poi è utile perché serbatoio diantiossidanti».

Quale frutta fa be-ne e a chi ?

«Dal punto di vistanutrizionale esistonofrutti, in genere di co-lore giallo arancione,che apportano provi-tamina A o Beta Caro-tene e altri che appor-tano vitamina C, co-me agrumi e kiwi. Nehanno bisogno soprat-tutto bambini e adolescenti per-ché sono soggetti a rischio di cat-tive abitudini alimentari e per-ché devono crescere. Anche glianziani non mangiano frutta asufficienza, per via del ridotto as-sorbimentolegato all’età».

Come convincere i bambini a

mangiare la frutta?«Prima di tutto conta l’esem-

pio, le abitudini della famiglia, el’insegnamento della scuola. Vabene anche se manca la varietà,se mangiano un solo tipo di frut-ta. Per invogliarli si possono pro-porre macedonie, frullati o cen-trifughe».

La giusta quantità da consu-mare in un giorno?

«Si consigliano cin-que porzioni tra fruttae verdura al giorno, ingenere tre di frutta edue di verdura. La por-zione, per un adulto, èdi 150 grammi. Può es-sere costituita adesempio da una mela,un’arancia, quattronespole, sei, otto frago-le o una banana. Per i

bambini vale la stessa regola, cer-to però diminuisce la quantitàdella porzione».

Quando nell’arco della gior-nata mangiare frutta?

«Quando la si trova e quandosi può. Ottima come spuntino ameta mattina e metà pomerig-

gio, non c’è motivo per eliminar-la dal pasto. Dal punto di vistadelle sostanze nutritive che ap-porta è comparabile alla verdu-ra, con un po’ di zuccheri in più,e dunque chi mangia verduracruda potrebbe compensare enon mangiare frutta. In nessuncaso comunque può sostituireprimi o secondi piatti: una dietasolo a base di frutta e verduranonva bene».

La frutta si sposa bene contutti gli alimenti?

«L’abbinamento con un pri-mo piatto, per esempio pasta efrutta, o con il pane, è contropro-ducente perché gli zuccheri del-la frutta si sommano a quelli giàassunti e l’organismo non riescepoia smaltirli del tutto».

In che forma è meglio man-giarla?

«È preferibile cruda in quantosi preservano alcune vitaminesensibili al calore (come la C el’acido folico) che invece si per-dono nella frutta cotta. Nell’ac-quadi cottura se ne vanno anchei minerali. Rimangono gli zuc-cheri, mentre la fibra alimentareviene frantumata e in questo mo-do dà meno fastidio nella dige-stione. Nel complesso la frutta,nella cottura, si impoverisce. Lacentrifugazione è un ottimo mo-do di “bere” frutta anche se man-ca la fibra».

Quando la frutta va evitata?«Quando contiene sostanze

verso le quali alcuni individuimostrano allergia o intolleranza.Le fragole, ad esempio. Le reazio-ni possono essere la sindromeorale allergica oppure l’orticariao altre più rare. Alcuni frutti poisono zuccherini come l’uva, i fi-chi, le banane, e andrebbero“graduati”, non eliminati, perchi soffre di diabete, ipertriglice-ridemia o obesità».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

LafruttadimenticataEppurefacosìbene...

Il professorGiacinto Miggiano

Èquasiscomparsadaimenùdeiristorantieancheatavola...Si importanomodestranieredeltuttoerrate

IlprofessorMiggiano:«Nonèaffattoun“dipiù”manellanostradietadovrebbeessereunelementoessenziale»

Provate a chiedere alcameriere di farvi portareil cesto della frutta. Vi

troverete di fronte a una facciaun po’ stupita e un po’imbarazzata e, quasi sempre,nella migliore delle ipotesi allacontroproposta: «Abbiamomacedonia, ananas o fruttatagliata». Che, detto in altreparole, è un modo fra il fintoelegante e il subdolo per farvistrapagare quelle due fettine dimela, kiwi e ananas con trechicchi d’uva e quattro spicchidi fragola. Al di là dell’imbroglio,il problema della scomparsa (oquasi) della frutta classica dalmenù dei ristoranti è solo unaspetto fra i più evidenti di unadisaffezione più diffusa. In tanti,troppi, c’è la convinzione che lafrutta sia un “di più” e non unalimento essenziale, se nonquando – tanto per fare unesempio – si fa incetta di arancesolo perché si pensa che un po’di spremute di vitamina Cfacciano allontanare l’influenza.Il professor Mignano, cheintervistiamo nell’articolo afianco, ci spiega invece qualibenefici possano esserci in unben regolato consumo.Insomma, c’è il bisogno direcuperare un’antica abitudinenon per nostalgia ma perché ibenefici perduti, a lungoandare, rischiano di essere nondi poco conto. A pagina 3spieghiamo anche come fare anon buttare soldi per acquistareinutilmente frutta fuoristagione: fra l’altro, oltre a esserpiù cara, ha anche la quasi certacontroindicazione di non averconservato tutte le proprietànutritive. Per farla arrivaredall’altra parte del mondo vienecolta infatti quando non èancora matura, con tutte leconseguenze del caso.Insomma, è pure una fregatura.E allora, perché continuare afarsi del male? (s.t.)

@s__tamburini©RIPRODUZIONE RISERVATA

ILPUNTO

Ecco perché bisognarecuperarele antiche abitudini

LASTORIA

La frutta anoi nonmanca mai

Il gruppo rock “Marta sui tubi”e il rapporto con il cibo A PAGINA 2

L’APPROFONDIMENTO

Echesiasempre di stagione

Le regole da seguire per risparmiaree avere prodotti migliori A PAGINA 3

LOSAPEVATECHE...

Il botulino può faredanni enormi

Gli eccessi aumentano i rischimeglio porre dei limiti A PAGINA 5

ILTEST

E tu, vai d’accordo col cibo sano?

Rispondi alle domande per capireil tuo approccio A PAGINA 6

GIOVEDÌ4LUGLIO2013 acura diSTEFANO TAMBURINI

Concessionariaper la pubblicità su:

A.MANZONI & C. SpA

MARTA SUI TUBI » GRUPPO ROCK

Mangiamo di tuttoe la frutta non manca mai

diSaraFicocelli

Sono talentuosi, esuberanti,simpatici. «Abbiamo un ottimorapporto con la frutta, lei, è sem-pre stata gentile con noi e noi nonle abbiamo mai dato fastidio…»,dicono dopo aver saputo il temadel mese del nostro giornale. I“Marta sui tubi”, una fra le princi-pali band di folk rock italiane delmomento, li abbiamo visti pochimesi fa sul palco di Sanremo e livedremo ancora, per tutta l’esta-te, su quelli delle principali cittàdello stivale. «È un piacere viaggia-re per il nostro Paese con il beltempo – racconta il cantante, Gio-vanni Gulino – La fatica c’è ma cisentiamo dei privilegiati a guada-gnare portando in giro la nostrapassione. Dopo Sanremo ci rico-noscono per strada e spesso ci of-frono il caffè. È un momento ecci-tantee vogliamo godercelo fino infondo. Abbiamo sempre sognatodi fare i musicisti e andare in toure questo è il momento in cui il so-gno sista realizzando».Noi,mai fermiUna vita, la loro, sempre in giroper città e palcoscenici, con rit-mi che spesso ti costringono adaccontentarti del «solito paninodi plastica dell'autogrill».

«Ma a parte questo – continuaGulino – direi che l’alimentazio-ne che abbiamo è di buona qua-lità. La nostra agenzia ci fa trova-re, in genere, ottimi ristorantidove ognuno può scegliere cosamangiare. Cerchiamo di mante-nerci leggeri prima del concerto,optando per il primo o per il se-condo, anche se certe volte è dif-ficile rinunciare alle prelibatez-ze che la cucina italiana ci offre.Bisogna stare anche attenti aglialcolici perché l’adrenalina del-la performance ti fa sentire me-no l’effetto e, di conseguenza, lepanze tendono a gonfiarsi…».VegerarianiproprionoMeridionali e veraci, nessunodei “Marta sui tubi” è vegetaria-no: «Mangiamo di tutto – spiegaancora il frontman – e siamo cu-riosi di assaggiare le specialità lo-cali, anche le più strane. Ognisingola città ha la propria parti-colarità e ci piace fare onore aquesto grande patrimonio cultu-rale. Per quanto riguarda la frut-ta ci piacciono molto arance,

ananas, fragole, anguria e melo-ne cantalupo. Quando la trovia-mo in camerino qualcuno pren-de subito due banane porgendo-le al collega più vicino e dicendo-gli “almeno una mangiala!”».Gli impegniestiviQuesta estate la band suoneràall’Arezzo Wave, allo Sherwoodfestival di Padova, al Festival Col-lisioni e al Sonica Festival, toc-cando oltre trenta città da Cu-neo a Marsala. «Il concerto diMarsala lo aspettiamo con trepi-dazione – continua Gulino - vi-sto che sia io sia Carmelo Pipito-ne siamo nati lì e lì abbiamo ini-ziato a muovere i primi passi damusicisti. Finalmente, dopo die-ci anni, grazie alla nuova giuntacomunale, riusciremo nuova-mente a suonare nella nostra cit-tà».

Intanto è appena uscito il

nuovo cd live in allegato a XL diRepubblica. «È un disco impor-tante – spiega Carmelo Pipitone– perché è il nostro primo intera-

mente dal vivo. In autunno fare-mo uscire un altro singolo e unvideo tratto dal nostro ultimo di-sco “Cinque, la luna e le spine”,

quello dal quale sono state trattele canzoni “Dispari” e “Vorrei”.Poi ci metteremo al lavoro sunuove canzoni».

Il ricordoIl loro più bel ricordo musicale èlegato a un altro artista innamo-rato della Sicilia, da poco scom-parso. «Anni fa Lucio Dalla – rac-conta Pipitone – ci venne a senti-re in un piccolo teatro a Bolognae ce lo trovammo in prima fila.Avete una pallida idea di come cisi possa sentire mentre si canta esi suona davanti a uno così? Cifacemmo coraggio e alla fine delconcerto lo chiamammo sul pal-co. Lui fu così disponibile che fi-nimmo per duettare “Disperatoerotico stomp” e “L’anno cheverrà”. Dopo il concerto restam-mo a parlare un po’ e gli chie-demmo se gli avrebbe fatto pia-cere reinterpretare una nostracanzone, “Cromatica”; la setti-mana dopo eravamo in studio acantarla insieme».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Originaridi Marsala, i “MartasuiTubi” nasconocome duoformatoda Giovanni GulinoeCarmeloPipitone. Il grupposiallarga poi per accoglierealtri tre elementi: IvanPaolini,PaoloPischedda eMattia Boschi. Esordiscononel2003con ildisco “Muscoliedei”,a cui fanno seguirenel2005, “C’è gentechedeve dormire”.

Nel2008, escono insequenzaildvd + cdLive “Nudie crudi”

e il loro terzo lavoro“Sushiecoca”. All’iniziodel 2013partecipanoal Festival diSanremo,nella categoria“Big”con duebrani molto

apprezzatidalla critica,“Dispari”e“Vorrei”. Il 14

febbraioè uscito il loroquintoalbum,“Cinque, la luna e lespine”.

LASCHEDA

Cinquealbum eunpassaggio importantea Sanremo

4LUGLIO2013 BENESSERE&SALUTE02 LASTORIA

‘‘ILRAPPORTOCONILCIBO

Ci piacciono molto arance,ananas, fragole, anguriaemelone.Setroviamofrutta incamerinosubitoprendiamoduebanane

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Regolanumerouno:sempredistagioneenontroppoesotica

diCinziaLucchelli

In un film di Abbas Kiarosta-mi il sapore di una sola, e bellis-sima, ciliegia di un rosso matu-rofaceva riscoprire a un uomo ilgusto irrinunciabile della vita.Quel sapore straordinario era lavita stessa. Purtroppo oggi l’ope-razione sarebbe meno credibi-le. La frutta spesso non ha più ilgusto di una volta, la consumia-mo – e non sempre – in piccoledosi quasi fosse un medicinaleperché sappiamo che fa bene enon scatta più in noi il meccani-smo della golosità.

Ne assaporiamo meno e necompriamo meno, come dico-no i dati della Coldiretti: il calorispetto allo scorso anno è del3,9 per cento, soprattutto di pe-re (meno 17 per cento) e di mele(meno 6 per cento). Sempre piùspesso facciamo la spesa nei di-scount (più 6,9 per cento). Col-pa della crisi, certo, della piog-gia e del freddo anomali dellascorsa primavera, ma anche diuna disaffezione che nasce pro-prio da un’aspettativa disattesa.«Ci sono varietà di nuovo svilup-po, molto produttive, che nonhanno il sapore di una volta – di-ce Lorenzo Bazzana, agrono-mo e responsabile economicodella Coldiretti – Altre, meno re-centi, sono penalizzate dalla lo-gistica: vengono raccolte primaperché siano più resistenti du-rante il trasporto e nello scaffa-le». La conseguenza la scopria-mo quando addentiamo il frut-to. Comprare prodotti di stagio-ne ci darebbe, in questo senso,qualche chance in più.Lestagionidellafrutta

«Il frutto di stagione è quellocolto sulla pianta al giusto gradodi maturazione – spiega ancoraBazzana– Conserva inalterato ilsuo patrimonio di sapore, ha imigliori contenuti in termini disostanze nutrizionali come saliminerali e vitamine. L’ideale sa-rebbe poi farlo spostare il menopossibile per ridurre l’impattoambientale e per far in modoche la ricaduta economicadell’acquistosia sul territorio».Fruttanondistagione

Grazie alle innovazioni delletecniche di produzione agricolae all’introduzione di nuovi siste-mi per la conservazione e tra-sformazione dei prodotti, oggi ilmercato ci offre tutto l’announa ampia varietà di frutta. «In

inverno in Italia, per esempio, sitrovano ciliegie, albicocche e pe-sche che provengono dall’altroemisfero. Sono prodotti in con-tro-stagione che hanno percor-so tantissimi chilometri per arri-vare da noi. In genere sono stac-cati dalle piante in anticipo sultempo della maturazione e dun-que perdono in sapore. Tra l’al-

tro non sempre le normative trai Paesi coinvolti hanno lo stessovalore: sui prodotti in ingressovengono fatte analisi ma potreb-bero essere stati usati principiattivi che in Italia non si adope-rano più e dunque potrebberoesserci residui antiparassitari inmisura più elevata di quella con-sentita da noi».

Icriteriperscegliere«L’ideale sarebbe scegliere in

base a un mix di comodità, prez-zo e qualità», dice l’agronomodella Coldiretti. E dunque svi-luppare, acquisto dopo acqui-sto, attraverso le informazioniche leggiamo sull’etichetta e at-traverso la nostra esperienza intermini di gusto, la capacità di

distinguere le zone di prove-nienza migliori e i prezzi piùequi. Partendo dalla considera-zione che l’Italia offre molta va-rietà potendo giocare su latitu-dini e altitudini tanto diverse. Bi-sogna costruirsi un patrimonioanche per quanto riguarda ipunti di approvvigionamento.La scelta in questo caso varia an-che in base al prodotto. «In alcu-ni casi la differenza tra il fruttocolto al giusto grado di matura-zione e quello colto prima è me-no evidente. Alcuni, una voltastaccati dall’albero, vanno avan-ti nella maturazione; altri no, co-me la ciliegia che dunque deve

essere presa al momento giusto.In casi come questo è fonda-mentale approvvigionarsi diret-tamente dal produttore o sele-zionare attentamente il negozioo il supermercato».Acquistipiù frequenti

La scelta di consumare fruttadi stagione richiede acquisti piùfrequenti e meno abbondantiper via della maggiore delicatez-za e deperibilità. Dunque mag-gior impegno nella gestione del-la spesa. Il guadagno sta nel gu-sto ed èproprio questa la partitain gioco: riscoprire il sapore au-tentico della frutta.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

L’ananasscioglie i grassi, la banana è moltoenergetica, l’avocado fa ingrassare.Luoghicomunidasfatare oppureaffermazioniveritiere?Partiamo dall’ananas, fruttobenaccettoa fine pastoanche per la convinzioneche facciadimagrire. In realtà,dicono gliesperti,non haun’azione direttasullaperditadipeso, al limite favorisce lo “sgonfiamento”del fisico. La bananaè zuccherina cosìcomelosono cachi, uva,mandaranci, clementine efichi.Questi frutti sonocompostiper il 15-20percento da zucchero, gli altri si fermanoal10.Questosi traduce in un maggiorcarico dicalorie enell’invito aconsumarli in modograduatoda parte di chisoffre di diabete oobesità.L’avocado, infine, haunapercentuale digrassi chearriva al 15percento: inkilocaloriesi parla di 160 al postodelle50 di una mela.

FRUTTA

ALBICO

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GENNAIO

FEBBRAIO

MARZO

APRILE

MAGGIO

GIUGNO

LUGLIO

AGOSTO

SETTEMBRE

OTTOBRE

NOVEMBRE

DICEMBRE

FRUTTA:CONSIGLIPERL’USOGliacquistisonoincalomaspessosispendonotantisoldiperconsumareprodottiprovenientidall’altrapartedelmondo

ILUOGHICOMUNI

L’ananas fadimagrire?No, al massimo può sgonfiare

Fruttaeverdura sono ancoravive quandosi trovanosuibanchidelmercato: continuanoa percepiree a risponderealla luce,all’umiditàe agli stimoli ambientali, come quandoerano sullapianta.Adirloè un gruppo di ricercatori dell’Università Rice inTexas inuno studio pubblicatosu “Current Biology”. Il puntoèche foglie, frutti e radici continuanoad avereun metabolismoeasopravvivere per un certo tempo. Lascoperta potrebbeportarcia individuaregli orari miglioriper cibarsi di specificifrutti,per adeguarci ai loro ritmie sfruttare al massimo ilpoterenutritivoe vitaminico. Oltrea suggerirci come migliorare la loroconservazionedurante trasportoed esposizione.

LACURIOSITÀ

Èancora“viva”quandoèsuibanchi del mercato

BENESSERE&SALUTE 4LUGLIO2013 03ILTEMADELMESE

Ho una bambina di quattro anni e ab-biamo avuto da poco un secondo bam-bino. La grande cerca di picchiarlo ap-pena ci allontaniamo e parla sempre deibambini piccoli che muoiono! Piangespesso, vuole essere allattata anche lei efapipì a letto. Che cosa possiamo fare?

ANNA,34 ANNI, SALERNO

La gelosia per la nascita di un fra-tellino è reazione normale e una si-tuazione comune nelle famiglie. Nonè possibile prevenirla ma è certamen-te possibile gestirla, aiutando la piùgrande a non sentirsi sola con la sua

tristezza, e con la rabbia e la paura diessere abbandonata. La paura sotto-stante è quella che il nuovo nato le“rubi” i genitori e il loro amore. Laprima cosa è parlarle di quello cheprova, della sua tristezza, della diffi-coltà a capire questo essere nuovo emisterioso che non parla, non cam-mina e “non fa nulla”, richiama tantaattenzione dei genitori. È poi impor-tante coinvolgerla nella cura della so-rellina, farla sentire partecipe e quin-di importante.

*PSICHIATRA E PSICOTERAPEUTA

DIRIGENTEMEDICO ASLROMA

LALETTERADELMESE RISPONDE LA DOTTORESSA ADELIA LUCATTINI*

Bambinipiccoli troppogelosi verso i fratellini?Fate così...

Combatterelastipsisenzafarmaci

Soffrodi stipsima mi hannosconsigliato l’uso di lassativi, cosaposso fare?(Giuseppe,45anni,Grosseto)

➤ Risponde Giuseppe Ventriglia,medico di medicina generale,docente al Master internazionale diFitoterapia delle Università diCagliari e Madrid.

Ilmodomiglioreper trattare lastipsiè prevenirlacon l’attivitàfisica,cibi integrali, frutta, ver-durae almenouno o due litri diliquidial giorno. Se èoccasio-nale,adesempio in viaggiooquandosicambia il solito stilealimentare,puòessere suffi-cienteassumerealla seraunprodottoa basedi senna.Se lefecisonopiccole, secchee du-re,bisognaaumentare l’assun-zionedi acquae fibre,anchecomeintegratori. Se si ha l’im-pressionedi “averecome untappo”o di doversisforzaremoltoper evacuare,può esse-resufficiente un microclisma(neesistonoanchesenzaglice-rinachepuò essere irritantesullamucosa)anche per evita-reproblemi come emorroidioragadi.Se compaiono sanguenelle fecio doloriall’addome ose la stipsiprosegue, evitare ilassativi in usocronico econ-sultare il medico di famiglia.

Comeaffrontarelabassastatura

Sonoaltaun metroe 46 e imieiparentimi dicono di nonoperarmiperché pericoloso,ma io nonsopportopiù di esserecosì bassa.Vogliocambiare condizione.(Ilaria,21anni,Roma)

➤ Risponde il dottor Riccardo Foti,ortopedico traumatologodell’ospedale Sant’Andrea di Roma.

Lasua condizionenon rappre-sentaun’indicazioneadatta altrattamentochirurgico, chevieneriservato alnanismo oalledismetrie (differente lun-ghezzadegli arti inferiori) rile-vanti.Non èun intervento sce-vrodi rischie inoltre bisognaconsideraregli esiti cicatrizialie la conseguentedisarmoniatraarti superiorie inferiori.Nelsuo casoè possibile effet-tuareun interventodi allunga-mentoma andrebbe valutatoconattenzionedauno speciali-sta.

Glistrascichidiun’acnesevera

Unasevera acnemi ha lasciatocicatrici profondee depressechemimettono adisagio.Mi hannodettoche possonoessere riempite

con il grasso. Èvero? E chepercentualedi miglioramentomipossoattendere?(Giovanna,33anni,Modena)

➤ Risponde il professor Mario Dini,specialista in chirurgia plastica edestetica a Firenze e Milano.

Unafra le tecniche miglioriperriempire le cicatrici profondeedepressenelvolto, qualiesitodaacne, è il lipofilling.Questatecnicaconsiste nel trasferi-mentodi tessutoadiposo(gras-so)mediante una siringadaunazona donatrice (addome,fianchi, regionetrocanterica ointernoginocchio)al volto,permigliorare l’aspetto delle cica-trici. Ilgrasso infatti vieneutiliz-zatocomeun vero epropriofiller (riempitivo) naturale condurataed effetto permanente.Mentre l’acido ialuronico,chespessovieneutilizzato per cor-reggeregli esitida acne, dopoalcunimesisi riassorbe, il gras-

so,una voltaattecchito,dà unrisultatodefinitivo. I risultaticonquesta tecnicasonobuonie in continuomiglioramentopermerito delle metodichediprelievo, trattamento ereim-piantodel grasso.

Checosasipuòfareperilpettoescavato

Mio figlio è cresciuto con il pettoscavatoe ora cheha 16anni nonsispogliapiù nemmenoal mare. Èpossibilecorreggere questodifetto?Ci sono rischi?(Giulia,43anni,Napoli)

➤ Risponde il professor Mario Dini,specialista in chirurgia plastica edestetica a Firenze e Milano.

Ilpettoescavato, lapiù frequen-te tra le malformazioni toraci-checonun’incidenzapariaunosu 300-400 persone,èun’anomaliacongenita dellagabbia toracica a livello dell’ar-

ticolazionesterno-costale,checonsiste inuna concavitàdello sternoverso l’interno, indirezionedella colonna verte-brale.Esistono varigradidianomaliae imetodidi correzio-nesonotre. Ilmetodopiùsem-pliceprevede l’utilizzodi unfillerdi sintesi farmacologicacomel’acido ialuronicooppu-redi un filler naturalecome ilgrasso (lipofilling).Unaltro me-todoprevede l’inserimento chi-rurgicodi protesi fattasu misu-ra in gel di silicone.L’ultimo,anche il più invasivo,prevedeun intervento ortopedicodiosteotomie (rotture)e rimodel-lamentodello sterno.

Chesignificailsanguenelleurine?

Honotato del sangue nelleurine.Cosadevo fare?(Giovanna,49anni,Mantova)

➤ Risponde il professor Luca

Carmignani, responsabile Urologia,dell’ Irccs (Istituto di cura e ricerca)Policlinico San Donato, Milano.

L’ematuria,ovvero la presenzadisangue nelleurine, è un se-gnochedevesempre essereriferitoal medico e chenon vasottovalutato.Puòessere indi-cedi diversepatologie, comeun’infiammazionedelle vieuri-narie,oppure il segno di unacalcolosi,ma anche,più rara-mentediuna patologia tumora-ledella vescica. È importantequindi rivolgersi subitoalmedi-cocurante per eseguire alcuniaccertamenticome l’esamedelleurinee l’urinocoltura edeventualmenteallo specialistaurologoper gli accertamentisuccessivi.

I ticdiunadolescentenonsonocosagrave

Mio figlio di sette anni harecentementemostrato dei ticnervosi,devo farlo visitare?Passeranno?Comemi devocomportarecon lui?(Paola,35anni,Pescara)

➤ Risponde il professor MauroPorta, responsabile Centro malattieextrapiramidali e sindrome diTourette, Istituto Galeazzi, Milano.

I tic nervosi sonoun fenomenomoltodiffusonell’etàscolare.Gliultimi studiepidemiologicicimostrano un’incidenzadeiticnervosi incirca il 18-20%.Èbene quindinon allarmarsi,perchénon si tratta diun pro-blemagrave, ericordare chesitrattadiun disturbo del tuttobenignoche nella maggior par-tedei casi si risolve inmodospontaneo intorno ai vent’anni,senzacomplicazioni.

4LUGLIO2013 BENESSERE&SALUTE04 DOMANDE&RISPOSTE

diValentinaTudisca

Il botulino non è una sostan-za con cui si può scherzare: sitratta di uno fra i veleni più po-tenti al mondo, bisogna cono-scerlo molto bene. A Nicole Kid-man ha causato una lunga disoc-cupazione, perché l’ha resa trop-po inespressiva per poter recita-re. A Sharon Stone, addirittura,è costato la custodia del figlio,quando l’attrice ha esternato l’in-tenzione di iniettarlo nei piedidel bambino per bloccarne la su-dorazione (a Hollywood va dimoda sottoporsi a punture di bo-tulino sotto le ascelle). Per nonparlare delle foto di vip sfiguratiche, con ostentazione impieto-sa, giornali e riviste di gossip nonesitano a esibire sulle loro pagi-ne. Eppure il botulino non passamai di moda. Anzi, si stanno dif-fondendo pratiche che ne pro-muovono un uso “facile”, comele cliniche walk-in ormai presen-ti in molte capitali del mondo,dove viene somministrato senzaappuntamento. Perché? Comeagisce questa strana sostanza, equali rischi comporta?

Approvato per uso esteticodalla Food and drug administra-tion nel 2002, il principio attivo

che distende le rughe di espressi-vità è la tossina botulinica, pro-dotta dal batterio Clostridiumbotulinum. La sua azione, unavolta iniettata nei muscoli faccia-li “pellicciai” – quelli che muovo-no la pelle, rendendoci espressi-vi – blocca il rilascio del neurotra-smettitore acetilcolina, inter-rompendo così la comunicazio-ne tramuscolo e tessuto nervosoe impedendo ai muscoli di muo-versi. «La ruga è il frutto di unmuscolo che tira – spiega Federi-co Giorgi, chirurgo plastico di

Roma – Per questo il trattamentoè più efficace in una giovane, incui le rughe non hanno ancorasegnato la pelle con quei solchiche, nelle donne più mature,vanno poi riempiti con acido ia-luronico».

Ma il botulino è la stessa tossi-na responsabile dell’intossica-zione alimentare letale che si ri-schia mangiando conserve o car-ni contaminate da spore del bat-terio. In quel caso la morte so-praggiunge per paralisi dei mu-scoli respiratori, preceduta da

sintomi come paralisi muscola-re o ghiandolare e visione offu-scata. La tossina botulinica è tal-mente aggressiva che i Centersfor disease control and preven-tion degli Stati Uniti l’hanno clas-sificata tra le armi biologiche piùpericolose al mondo per un at-tacco bioterroristico (nel 1961 laCia ci contaminò alcuni sigaridella marca preferita da Fidel Ca-stro ma quei sigari non sono maiarrivati alla bocca del dittatore,che infatti è ancora vivo, pur conqualcheacciacco).

I rischi dell’uso estetico del bo-tulino sono vari. «Si va da incon-venienti come mancanza diespressività o comparsa di asim-metrie nel volto, a fastidi funzio-nali come difficoltà a muovere lepalpebre o la bocca, fino alla pos-sibilità (remota) che la tossinaraggiunga vene o arterie. «Ma ba-sta affidarsi a un chirurgo serioin una struttura ospedaliera perstare tranquilli», continua. Lecomplicazioni possono insorge-re infatti soprattutto se ci si rivol-ge a personale non esperto, co-me gli estetisti, che in Italia nonsono autorizzati a effettuare iltrattamento; oppure quandovengono utilizzati prodotti didubbia provenienza. Nel mo-mento in cui ci si sottopone allapuntura, inoltre, si dovrebberoadottare sempre alcune accor-tezze: il botulino è vietato in gra-vidanza, a chi soffre di malattieneuromuscolari o se si è allergiciall’albumina (presente nel far-maco). Giorgi sottolinea che«l’effetto, in ogni caso, è comple-tamente reversibile».

E i vip sfigurati? Avverte il chi-rurgo: «La collaborazione trauna cliente insaziabile e un chi-rurgo troppo accondiscendentepuògenerare mostri».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Il telefoninoalza la pressione. Lorivela unostudio italiano presentatoalla Conferenzaannualesull'ipertensionea SanFrancisco,negliUsa.La ricerca èfirmata da GiuseppeCrippa,dell’ospedaleGuglielmo daSalice di

Piacenza, ehacoinvolto 94pazienticon ipertensionelieve.Ai partecipanti,diun’etàmedia di 53 anni,èstatamisurata lapressione12voltecon un minutodiintervallo,mentre eranoseduti inpoltrona e venivano

lasciatida soli inuna stanzaapposita.Durante l’esperimento, i dottorihannoregistratoun incrementomediodellapressionedei pazientida 121/77 millimetridimercurio (mmHg) a 129/82 aogni telefonata.

Lavogliae la capacitàdi studiare ediapplicarsi,o le basi per ottenereconseguimentiscolastici eaccademici diqualsiasi livellosonodoti scritte nel Dna.Le“radicigenetiche”della predisposizione allo

studioe all’applicazioneintellettualesonostateindividuate inun grandestudio internazionalecheèstatopoi pubblicato suScience.Nellostudioè statoanalizzato il Dna di oltre125mila individuie sonostate

rintracciatealcune varianti genetichecollegabili aiconseguimenti accademici,intesicome gli anni distudio e laconquista diundiploma di laurea.Bruttasorpresa per chiha il Dnasbagliato.

Ilbotulinotroppo“facile”puòfardannienormiLacautelaèd’obbligo

Il chirurgoplasticoFedericoGiorgi

RICERCAITALIANA

Il telefonino alza la pressione

PATRIMONIOGENETICO

La laureadipende dal Dna

BENESSERE&SALUTE 4LUGLIO2013 05LOSAPEVATECHE...

4LUGLIO2013 BENESSERE&SALUTE06 ILTEST

Matuvaid’accordoconilcibosano?Rispondi,segui ilpercorsoepotraiscoprireseseiattentoaciòchemangi, secomprometti latuasaluteotenefreghidelbenessere

I cibi integrali mi sembrano:{1} Una moda.{2} Un modo diverso di cucinare.

Se posso a colazione scelgo:

{1} Cappuccino e cornetto.{2} Pane, marmellata e spremuta.

Riso e legumi mi sembrano:

{1} Una buona alternativa a pasta e carne.{2} Poco nutrienti per mantenersi in buona forma.

Per condire i primi piatti uso:

{1} Olio di oliva.{2} Burro o margarina.

Ai pasti cerco di limitare:{1} Le bevande alcoliche.{2} Le bevande gassate.

Consumo verdura cruda o cotta:

{1} Tre volte a settimana.{2} Una volta a settimana.{3} Ogni giorno.

Scelgo carni e salumi:{1} Magri e sgrassati.{2} Senza conservanti artificiali.{3} Senza glutine e lattosio.

Consumo pesce:

{1} Una volta a settimana. {2} Due volte al mese.{3} Quando capita.

Il latte vaccino e suoi derivati sono:

{1} Poco digeribili e spesso allergizzanti.{2} Gustosi e ricchi di calcio e vitamine.

Dolci, biscotti e pasticceria sono preferibili:

{1} Con miele, fruttosio e melassa.{2} Con zucchero di canna, caramellato o a velo.

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Preferisco che la frutta sia:

{1} Sempre di stagione.{2} Sempre dolce e matura. Segui un’alimentazione

sana senza però rinunciare ai piaceri della tavola.Nella scelta dei cibi segui dei semplici principi facendo attenzione a qualità, quantità e tipo di alimento, scegliendo cibi ricchi di vitamine, minerali e sostanze antiossidanti ottimi per la salute e per non invecchiare.

Pensi che dovresti fare una dieta corretta ma riesci in modo discontinuo. Fai attenzione ai cibi ma spesso non li usi nelle giuste proporzioni eccedendo in grassi e zuccheri, trascurando nutrienti essenziali. Sai che la qualità dei cibi è importante ma non è una priorità. Puoi fare di più.

Non badi alla qualità intrinseca dei cibi seguendo bisogni immediati rischiando di compromettere la tua salute. Trascurando il giusto equilibrio tra carboidrati, grassi, fibre, vitamine e sali minerali, potresti aver necessità d’integratori alimentari e farmaci. Attento puoi invecchiare anzitempo!

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Tra i pasti cerco di fare uno spuntino:

{1} Con frutta o yogurt.{2} Con pane o pizza.

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SEI ATTENTO

A CIÒ CHE MANGI

LA TUA SALUTE

METTI A RISCHIO

BENESSERE

NON PENSI AL TUO

A cura della Dr.ssa Adelia Lucattiniwww.sipsies.org — [email protected]

PA

RTE

NZ

A

acuradelladottoressaAdeliaLucattiniwww.sipsies.orgadelia.lucattini@sipsies.org

BENESSERE&SALUTE 4LUGLIO2013 07LERICETTE

TISANAAL MIRTOINGREDIENTI

PERDUEPERSONE

duecucchiai di foglie

dimirto; 200millilitri

di acqua; miele di

mirto o millefiori a

piacere.

PREPARAZIONE

Mettetea bollire

l’acqua.Poi mettete

uncucchiaioper

tazzadi fogliedi mirto.

Versate l’acqua

bollentee lasciate

riposareper dieci

minuti coprendo la

tazzacon unpiattino o

usando la tisaniera.

Dolcificarea piacere

conmiele di mirto.

Tartare,tortelliemoussedipereTrepiattipiacevoliemoltosani

ILDOLCE

Moussedi pereeyogurtconamarene

● ICONTEGGINUTRIZIONALISONOPERPERSONA

CALORIE GRASSI COLESTEROLO FIBRA170 9,5 3,1 3,5

di GIGLIOLA BRAGA*

Il tonno rosso del Mediterra-neo, molto apprezzato anche da-gli esperti buongustai giapponesi,è uno dei pesci particolarmentericchi di omega-3, gli acidi grassicosì essenziali per la nostra salute.Nonostante il calore non li altericompromettendo la loro azione,il consumo a crudo è preferibileperché garantisce la loro comple-ta disponibilità, visto che non nevengono dispersi nel recipiente dicottura. Questo piatto dimostrainoltre una grande attenzione peril sale che contribuisce ad aumen-tare la pressione. Pertanto la sualimitazione è auspicabile, comeavviene usando le scaglie di cri-stalli del famoso Maldon che au-mentano la percezione di salatoconsentendo di ridurre il quanti-tativo, e la particolare salsa di soiache in questo caso viene usata nel-lasua formulazione migliore.

Il guanciale dei tortelli all’ama-triciana non pregiudica la salubri-tà di questo piatto perché contie-ne una buona dose di grassi di ti-po “buono”. La pera invece è ilmaggiore componente del dolce.Questo frutto è ricco di fibre solu-bili e insolubili dalle importanticaratteristiche nutrizionali, e diminerali, specialmente di potas-sio.

autrice di “L’alimentazionegiustapermio figlio”

(Sperling&Kupfer- 2011)

LAPAROLAALLANUTRIZIONISTA

Ottimi ingredientiecondimentisempre ben scelti

● INGREDIENTIPERQUATTROPERSONE

■ 450grammidi tonno rossodelmediterraneo;■ quattro fragole;■ una

fettadiananas;■ duekiwi;■ il succodiun limone;■ 30grammidi salsadi

soianonsalata;■ 50grammidiolioevo;■ salemaldon

L’ANTIPASTO

Tartaredi tonnorossodelMediterraneo

Tagliare il tonno a cubetti regolari di circa cinquemillimetridi lato, porre in frigo e far permanere per circaun’ora. Emulsionare con l’aiuto di un biberon da cucinala salsa di soia, il succo di un limone e l’olio extraverginedi oliva fino a ottenere una crema densa e omogenea.Mondare e lavare ananas, fragole e kiwi, tagliarli acubetti regolari di circa un centimetro di lato. In unaciotola d’acciaio condire il tonno con il sale maldon el’olio extravergine. Su una lastra di ardesia impiattare iltonno con l’aiuto di un coppa pasta rotondo. Sistemarela frutta intervallando i colori e condire con l’emulsionedi soiaprecedentemente ottenuta.

● ICONTEGGINUTRIZIONALISONOPERPERSONA

CALORIE GRASSI COLESTEROLO FIBRA258 1,9 2,1 0,5

● INGREDIENTIPERQUATTROPERSONE

■ PERLASFOGLIA:95 grammi rossid’uovo; 70 grammi di albumi; 200grammifarina 00; 50grammi semola; salequanto basta; uncucchiaio olioevo. PER IL RIPIENO: mezzo chilo pelati; 150 grammi guanciale;30 grammicipolla; mezzobicchierevino bianco; 20 grammi di agar agar; 20 grammi diolioevo; sale quanto basta. PER LA SALSA: duecarciofi romaneschi; mentuc-cia;due cucchiai olio evo;aglio; mezzo bicchieredi vino bianco.

ILPRIMOPIATTO

Tortellodi amatricianaconcrema di carciofi

Rosolare il guanciale, sfumare col vino, aggiungerecipolla, pelati e agar agar.Pulire i carciofi e cuocerli con aglio, olio, mentuccia evino. Passare i carciofi al mix per ottenere una crema.Impastare nella planetaria le uova e il resto degliingredienti. Raffreddare in frigo per un’ora.Stendere l’impasto e mettere la farcia di amatriciana.Chiudere i tortelli con un coppa pasta tondo, cuocerli eservirli su base di salsa di carciofi.Completare il piatto con guanciale croccante e scagliedi pecorino romano.

● ICONTEGGINUTRIZIONALISONOPERPERSONA

CALORIE GRASSI COLESTEROLO FIBRA258 11,9 5,9 0,5

● INGREDIENTIPERQUATTROPERSONE

■ 4peredecane;■ 150grammiyogurt biancosenzazucchero;■ 200grammi

pannamontata;■ 80grammizucchero;■ 10grammiburro;■ succodimezzo

limone;■ unbicchierinodibrandy.■ PERLEPERECOTTE:dueperedecane,

unfruttodianicestellato,150millilitri vendemmia tardiva,100millilitri di acqua.

Cuocere le pere con gli altri ingredienti. Far bollire econtinuare a fuoco dolce per 20 minuti. Far freddarenel loro liquido. Per la mousse: sbucciare le pere etagliarle a cubetti. Far sciogliere il burro,aggiungere le pere, il succo di limone e lo zucchero.Caramellare per poi sfumare col brandy. Passarecol mix e poi al setaccio, aggiungere la colla dipescee far freddare. Incorporare lo yogurt e lapanna, porre in frigo per cinque ore. Con la sac apoche formare dei ciuffi e alternarli con piccolispicchi di pera cotta e qualche amarena Fabbri conil suo succo. Completare con delle cialde.

acuradellochefRobertoAgostini,ristoranteBarcacciapiazzadiSpagna,65-Roma