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atti di accertamento nella privata dimora primo non nuocere.

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atti di accertamento nella privata dimora primo non nuocere.

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La Costituzione della Repubblica Italiana Art. 14.

Il domicilio è inviolabile.

Non vi si possono eseguire ispezioni o perquisizioni o sequestri, se non nei casi e modi stabiliti dalla legge secondo le garanzie prescritte per la tutela della libertà personale.

Gli accertamenti e le ispezioni per motivi di sanità e di incolumità pubblica o a fini economici e fiscali sono regolati da leggi speciali.

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è privata dimora

“…quello spazio isolato dall’ambiente esterno legittimamente ed attualmente adibito allo svolgimento degli atti della vita privata e dal quale il soggetto o i soggetti titolari, abbiano inteso normalmente escludere la presenza dei terzi”

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è privata dimora

“La residenza è nel luogo in cui la persona ha la dimora abituale”. (art. 43 C.C., comma 2)

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atti di accertamento nella privata dimora

L’accesso ad un’area privata, se finalizzato ad accertare un presunto illecito amministrativo e/o penale deve rispondere alle modalità prevista da una norma a carattere generale che lo legittimi, consentendo all’operatore di polizia di violare il diritto di proprietà costituzionalmente garantito.

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violazione del domicilio da parte del pubblico ufficiale.

un’attività’ condotta in modo non rispondente ai criteri di legge è rappresentata dal reato di cui all’art. 615 del C.P. “Violazione di domicilio commessa da un pubblico ufficiale”

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Dispositivo dell'art. 615 Codice Penale

Il pubblico ufficiale, che, abusando dei poteri inerenti alle sue funzioni, s'introduce o si trattiene nei luoghi indicati nell'articolo precedente, è punito con la reclusione da uno a cinque anni.

Se l'abuso consiste nell'introdursi nei detti luoghi senza l'osservanza delle formalità prescritte dalla legge, la pena è della reclusione fino a un anno.

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La violazione del domicilio da parte del pubblico ufficiale.

Il reato è procedibile d’ufficio, diversamente da quanto avviene per la fattispecie “comune” di cui all’art. 614 ( “Violazione di domicilio”) .

Il soggetto passivo può essere anche un ente collettivo, come un’associazione, un club, una società, ovvero un soggetto comunque portatore di interessi riconducibili direttamente ad una persona fisica, che è tutelata della norma.

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ingresso legittimo

Il proprietario o titolare, secondo i casi, è obbligato a consentire l’ingresso di vigilanza amministrativa e/o di PG quando questi organi - attuando le regole dettate (secondo i casi) dalle relative norme procedurali - esercitano i diversi diritti di accesso in azienda o più raramente in abitazione.

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consenso all'ingresso?

Se non ricorrono i presupposti rituali affinché l' organo di controllo sia legittimato dalle norme procedurali a tali ingressi, non esiste alcun possibile "consenso" del proprietario o titolare che, in deroga al rito, possa consentire in alternativa "amichevole" "concordata" questo accesso.

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consenso all'ingresso?

Se sussistono i presupposti, si accede applicando la legge 689/81 o il codice di procedura penale.

Altrimenti non si entra!

Il «consenso all'ingresso» del proprietario è un concetto inesistente in ogni procedura penale ed amministrativa.

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Link Polizia Giudiziaria. Accesso a proprietà privata

Guida essenziale ai principali quesiti in materia di guardie ambientali

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Grazie per l’attenzione Fabrizio de Stefani