48
Genova Assemblea dei Delegati Staglieno Messa per i Caduti Graffiti alpini della Grande Guerra (parte seconda) Livio Marabello M.O.V.M sul Fronte Francese Museo degli Alpini Rifugio Regina Elena Vittorio Bulla, fotografo ufficiale della 4ª Divisione Alpina Cuneense Attività della Sezione Attività dei Settori In Famiglia GENOVA PERIODICO PER GLI ALPINI DELLA SEZIONE ANA DI GENOVA Direzione e Amministrazione: Mura delle Cappuccine, 33 - 16128 Genova – Poste Italiane S.p.A. - Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004 n. 46) art. 1, comma 2 - DCB Genova Anno II – N. 1 – Gennaio - Aprile 2014 nuova

GENOVA · 2016-09-11 · > 1-2 giugno festa del settore genova a pieve ligure (in cornua) > 8 giugno festa del settore sopra la croce a prato sopra la croce > 29 agosto festa del

  • Upload
    others

  • View
    0

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: GENOVA · 2016-09-11 · > 1-2 giugno festa del settore genova a pieve ligure (in cornua) > 8 giugno festa del settore sopra la croce a prato sopra la croce > 29 agosto festa del

GenovaAssemblea dei Delegati

StaglienoMessa per i Caduti

Graffiti alpini della Grande Guerra(parte seconda)

Livio Marabello M.O.V.Msul Fronte Francese

Museo degli Alpini

Rifugio Regina Elena

Vittorio Bulla, fotografoufficiale della 4ª DivisioneAlpina Cuneense

Attività della Sezione

Attività dei Settori

In Famiglia

G E NOVA

PERIODICO PER GLI ALPINI DELLA SEZIONE ANA DI GENOVA

Direzione e Amministrazione: Mura delle Cappuccine, 33 - 16128 Genova – Poste Italiane S.p.A. - Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004 n. 46) art. 1, comma 2 - DCB Genova

Anno II – N. 1 – Gennaio - Aprile 2014

n u o v a

Page 2: GENOVA · 2016-09-11 · > 1-2 giugno festa del settore genova a pieve ligure (in cornua) > 8 giugno festa del settore sopra la croce a prato sopra la croce > 29 agosto festa del

Bene, con questo numero inizia il secondo annodella nostra “nuova” rivista sezionale. Il pri-mo anno, come tutti i primi anni di qualsiasi

attività, è andato avanti con qualche scossone, qual-che sbaglio da parte mia, qualche mugugno da partedei lettori (tenuto conto che gli alpini e i liguri han-no il mugugno nel loro DNA, mi aspettavo di peg-gio). Abbiate pazienza, si cerca di accontentare tut-ti, prima o poi.

Questo periodico deve essere lo specchio dellavita della Sezione di Genova e dell’attività deiGruppi, che meritano di vedere riconosciuti i lorosforzi per mantenere viva la tradizione e lo spiritodi noi Alpini.

Ma anche il nostro passato non va dimenticato :quest’anno ricorrono i cento anni dello scoppio dellaGrande Guerra, che iniziò nell’estate del 1914, an-che se l’ Italia entrò in guerra l’anno dopo.

Sono in programma manifestazioni a livello eu-ropeo e nazionale, ed anche la sezione di Genova, nelsuo piccolo, vuol fare la sua parte.

Per questo, rinnovo l’invito a tutti i soci e amicidegli alpini che avessero in casa ricordi, fotografie ocimeli di quel periodo a farli pervenire alla redazio-ne, per poterli pubblicare come omaggio alla memo-ria di chi ci ha preceduto lungo la strada e magari ciguarda dal Paradiso di Cantore ( SI !!! Esiste !!!).

E adesso, zaino in spalla per un altro anno !

IL DIRETTORE

GENOVA ALPINA NUOVA 1/2014 2

Direttore responsabile:Nicola PellegrinoComitato di redazione

Presidente: PIETRO FIRPOMembri:

FRANCO BAGNASCO - PIERO BONICELLI - ROBERTO MARTINELLIGIANCARLO MILITELLO - GIORGIO PRETELLI - LORENZO SANTAGATA

MAURO TIMOSSI - FRANCESCO TUO

PERIODICO PER GLI ALPINI DELLA SEZIONE ANA DI GENOVA

Direzione e Amministrazione:Mura delle Cappuccine, 33 - 16128 Genova - Tel.: 010 587236 - Fax: 010 5709480

mail: [email protected]

Autorizzazione: Trib. di Genova N. 4-2013 del 17/05/2013

Stampa: ESSEGRAPH S.r.l. - Via Riboli, 20 - 16145 Genova

GENOVA

PERIODICO PER GLI ALPINI DELLA SEZIONE ANA DI GENOVA

n u o v a

IN COPERTINA: Staglieno – Cerimonia per i caduti: Le Autorità – Le Corone – Il Coro Soreghina.

CALENDARIO DELLE MANIFESTAZIONI 2014

GRUPPO

SETTORE> 1-2 GIUGNO FESTA DEL SETTORE GENOVA

A PIEVE LIGURE (IN CORNUA)

> 8 GIUGNO FESTA DEL SETTORE SOPRA LACROCE A PRATO SOPRA LA CROCE

> 29 AGOSTO FESTA DEL SETTOREVALPOLCEVERA A SERRA RICCÒ

SEZIONALI> 27 APRILE PELLEGRINAGGIO AL SANTUARIO

DI N.S. DELLA GUARDIA

> 07 SETTEMBRE FESTA DELLA SEZIONE A BARGAGLI

> 09 NOVEMBRE RIUNIONE DEI CAPIGRUPPOPRESSO LA SEDE SEZIONALE

INTERSEZIONALI> 15 GIUGNO RADUNO INTERSEZIONALE

A CAPANNETTE DI PEJ

RAGGRUPPAMENTO> 27- 28 SETTEMBRE RADUNO DEL I°

RAGGRUPPAMENTO AD OMEGNA

NAZIONALI> 9-10-11 MAGGIO ADUNATA NAZIONALE

A PORDENONE

> 29 GIUGNO 31° PELLEGRINAGGIO AL RIFUGIOCONTRIN

> 06 LUGLIO COL DI NAVA 65° RADUNONAZIONALE AL SACRARIO DELLA DIVISIONECUNEENSE

> 13 LUGLIO PELLEGRINAGGIO ALL’ ORTIGARA

> 19-20 LUGLIO PREMIO FEDELTÀ ALLA MONTAGNA

> 27 LUGLIO PELLEGRINAGGIO ALL’ADAMELLO

> 27 LUGLIO RADUNO DELLA PACE A POSÌNA

> 07 SETTEMBRE PELLEGRINAGGIO AL PASUBIO

> 12 OTTOBRE FESTA DELLA MADONNA DEL DON A MESTRE

> 16 NOVEMBRE A MILANO SANTA MESSA A RICORDO DEI CADUTI

SI RAMMENTA AI CAPIGRUPPO CHE LE DATE DEI RADUNIDI GRUPPO VANNO COMUNICATE ALLA REDAZIONE CONALMENO QUATTRO MESI DI ANTICIPO, O NON SARÀPOSSIBILE PUBBLICARE IN TEMPO.

Fotografie, CD ed altro materiale grafico sono conservatepresso la Segreteria della Sezione fino a 12 mesi dopo la pub-blicazione. Trascorso questo termine, verranno cestinate. Testie manoscritti, anche se non pubblicati, non si restituiscono.

EDITORIALE

Page 3: GENOVA · 2016-09-11 · > 1-2 giugno festa del settore genova a pieve ligure (in cornua) > 8 giugno festa del settore sopra la croce a prato sopra la croce > 29 agosto festa del

L'alpino Magalotti da Cesena si domanda: "Magli alpini sanno chi fu veramente Cantore?" Ebolla il burbero generale sampierdarenese (ge-

novese), come una "testa calda" che si riteneva "spaval-damente immortale" rimanendone ... fregato; ben glista, sembra concludere. Ma lui, il Magalotti, lo sa chi fuveramente Cantore? E soprattutto: conosce l'originedella "sentimentaloide espressione" - PARADISO DICANTORE - che tanto lo disgusta? Anche noi del "Gruppo Sampierdarena Gen. Anto-

nio Cantore", quando - durante la sfilata dell'AdunataNazionale - abbiamo l'onore di far precedere il bloccodegli Alpini della Sezione di Genova dallo striscionePASSANO GLI ALPINI DI CANTORE, ci poniamo lastessa domanda: probabilmente non molti iscritti e sim-patizzanti saprebbero rispondere con cognizione di cau-sa. Oppure risponderebbero con quello che si raccattasu "wikipedia", che è l'unica fonte del sapere di oggi-giorno! Un vero peccato, perché così si moltiplicano iMalagotti Tommaso: che, purtroppo, supponiamo essereil capofila di un notevole schieramento di iscritti ANA. Che dire? Cantore era noto per un certo caratteraccio

che non disdegnava, all'occorrenza, la bestemmia ... mache ai soldati non dispiaceva. "Per piacere al soldato egliaveva tutto: il coraggio fatto di gesti temerari e di noncu-ranze al freddo, la parlata rude salace ed efficace, il pu-gno di ferro e la fortuna sfacciata" sono parole dell'alpi-no-giornalista Maso Bisi nella biografia del gen. Cantorescritta negli anni '20. In seguito, secondo lo spirito deitempi, fiorì una fastidiosa retorica ... Ma è inutile dilun-garsi: prima di esprimere qualsiasi opinione invitiamo aleggere, almeno, questi due libri, di evidente obiettività econ un'estesa bibliografia: "Oreste Bruno Ongaro - AN-TONIO CANTORE" e "Claudia De Marco - IL MITODEGLI ALPINI", entrambi "Gaspari Editore" . ... Non sarebbe male se L'ALPINO provvedesse, o-

gni tanto, a rinfrescare la memoria a tuttr, vecchi e gio-vani, su Cantore e il suo Paradiso ... Per quanto riguarda IL PARADISO DI CANTORE ha

già risposto concisamente ed efficacemente il direttore.Invitiamo a leggere il "pezzo" di Maso Bisi, che fu pub-blicato anche su L'ALPINO negli anni '20; e a cercare dicontestualizzare fatti e personaggi, come si dovrebbesempre fare quando si giudicano periodi storici lontani. Asserragliati nella nostra "ridotta" di San Pier d'Are-

na, dove è nata la "testa calda" - ancora "caldi" per lecelebrazioni del 90° di fondazione del Gruppo ed in at-tesa di salire alla Forcella di Fontananegra nel 2015 percalcare per l'ennesima volta le rocce che videro il sacrifi-cio di Cantore e di migliaia di soldati italiani ed au-stroungarici - ci rendiamo conto che oggi viviamo tempi

3 GENOVA ALPINA NUOVA 1/2014

A PROPOSITO DI CANTORE E DEL SUO PARADISO

di "rottamazione"; ciononostante coltiveremo finchépotremo la nostra "sentimentaloide" retorica alpina,fondata su valori come lo spirito di sacrificio, il coraggio,il senso del dovere, che furono i "valori" di AntonioCantore, nonostante il suo "caratterino": una retoricache ci fa credere - bambini sentimentali - a un paradisoanomalo, dove speriamo ci accolga, al momento "giu-sto", il nostro burbero "testa-calda-cantore" attorniatodalle schiere di Coloro che lo hanno già raggiunto dallesabbie e dalle montagne africane, dalle Alpi, dalle mon-tagne dell'Albania, dalle steppe russe, dalle lande afga-ne o dalle loro case. Siamo certi che lassù - o laggiù come si preferisce -

"il vecio" non ha più occasione di "cristare" ....

Angelo Grossi "Gruppo Sampierdarena - Gen. Antonio Cantore"

18 febbraio 2014

UN NUOVO GRUPPO

QUARTO DEI MILLE

Durante l’assemblea dei delegati del9/3/2014, è stata ufficialmente annuncia-

ta la costituzione del nuovo Gruppo “Quarto deiMille” del Settore Genova. In attesa di notiziepiù complete, facciamo i migliori auguri a que-sto nuovo punto di aggregazione, sperando cheserva a come stimolo per risvegliare qualchesocio “dormiente”.

Page 4: GENOVA · 2016-09-11 · > 1-2 giugno festa del settore genova a pieve ligure (in cornua) > 8 giugno festa del settore sopra la croce a prato sopra la croce > 29 agosto festa del

Domenica 9 Marzo 2014 alle ore 8,00 in prima chiamata ed alle ore 9,30 in seconda chiamata, nella Sede Sezionale di Mura del-le Cappuccine di Genova, preceduta dalla S. Messa celebrata da Padre Francesco Rossi Cappellano Sezionale, si è tenuta l’an-

nuale Assemblea dei Delegati della Sezione di Genova, con il seguente ordine del giorno:1 - Nomina del Presidente e del Segretario dell’Assemblea.2 - Lettura ed approvazione del verbale dell’Assemblea del 10 Marzo 2013.3 - Relazione morale del Presidente sull’attività 2013 – programma 2014.4 - Relazione finanziaria del Tesoriere e Conto Consuntivo 2013 – Relazione dei Revisori dei Conti – Rifugio Regina Elena – Pro-

tezione Civile – Coro Soreghina – Museo degli Alpini.5 - Discussione sui punti 3 e 4 – delibere relative.6 - Nomina/conferma dei Delegati all’Assemblea Nazionale di Milano.7 - Varie ed eventuali.

NOMINA DEL PRESIDENTE E SEGRETARIO DELL’ASSEMBLEASubito dopo il saluto alla Bandiera, il Presidente Sezionale Pietro Firpo ricorda i soci andati avanti; procede all’appello dei Grup-

pi presenti ( sono presenti 48 Gruppi sui 56 convocati di cui 7 non giustificati e giustificato il Gruppo di Torriglia per problemi di sa-lute del Capogruppo), alla nomina del Presidente dell’Assemblea il socio Piero Bonicelli Capogruppo Gruppo di Lavagna, e del Se-gretario dell’Assemblea il Consigliere Sezionale Emilio Zappaterra. L’assemblea approva all’unanimità le nomine proposte.

LETTURA ED APPROVAZIONE DEL VERBALE DELL’ASSEMBLEA DEL 10/03/2013Il Presidente dell’Assemblea, prima di dare inizio ai lavori, invita i presenti ad alzarsi in piedi nel rispetto del valore del saluto

che conviene alle persone riunite in una assemblea, quindi invita ad approvare il verbale della precedente assemblea del 10/03/2013proponendo di darlo per letto. Il verbale viene quindi dato per letto e approvato all’unanimità.

RELAZIONE MORALE DEL PRESIDENTE SULL’ATTIVITA’ 2013- PROGRAMMA 2014Viene data la parola al Presidente Pietro Firpo che espone la sua relazione morale inerente l’attività del 2013:

“Cari Capigruppo e soci delegati, in data odierna si conclude il secondo anno di lavoro dell’attuale Consiglio Direttivo ed è questoil momento in cui potete esprimere il vostro consenso o le vostre critiche all’operato dei responsabili sezionali. I Consiglieri, presentialmeno una volta al mese in Sede per il Consiglio, hanno presenziato alle assemblee dei Gruppi coadiuvati dai Coordinatori di Setto-re per realizzare quel collegamento Gruppo-Sezione che giudico vitale per la vita dell’Associazione. A questo riguardo mi permetto difar notare che alcuni Consiglieri abitano fuori città e la presenza in Sede costituisce ulteriore sacrificio al quale comunque si sottopon-gono volentieri. Ai Coordinatori di Settore esistenti è stato aggiunto quello che copre il Settore “Centro” con i Gruppi di Ge-Centro,Ge-Monte, Molassana, Pieve Ligure Sori e Nervi nella persona dell’alpino Francesco Cassieri. Farà parte di questo Settore il costi-tuendo nuovo Gruppo di Quarto dei Mille ancora in fasce,al quale ovviamente auguriamo di crescere e funzionare al meglio.

Le notizie relative alle altre attività che la Sezione persegue vi verranno comunicate dai vari responsabili, ma anticipo che ab-biamo stipulato un contratto pluriennale con il Comune che ci ha concesso l’uso dei locali in Via Canevari per farne la Sede dellanostra Protezione Civile. Sempre la Protezione Civile dispone adesso di una unità cinofila propria, non più in collaborazione con laSezione di Alessandria.

Del Rifugio Regina Elena parlerà Andrea Villa mentre comunico che dopo tanti anni di onorato servizio abbiamo messo a ripo-so il Suzuki di base a S. Anna di Valdieri. E’ stato acquistato un automezzo Dacia Duster che verrà utilizzato per otto mesi a Geno-va per la Sezione o i Gruppi che ne chiedessero la disponibilità e sarà data dotazione del Rifugio durante i mesi da maggio a set-tembre. Capitolo gilet: avremo modo di parlarne, se lo desiderate, ma voglio anticipare che la scelta fatta è a parere nostro quellache può mettere d’accordo tutti. Dalle assemblee fatte è risultato un deciso consenso a quanto proposto anche se con qualche di-stinguo. Sappiamo che esistono altre scelte più economiche ma la fattura e il materiale ci hanno fatto propendere per una spesa piùalta con un prodotto decisamente valido.

La Sezione si accolla una parte consistente della spesa (sono sempre soldi vostri) ma siamo convinti che sfilare con un capo cheidentifichi la Sezione costituisca il raggiungimento di un obbiettivo perseguito da anni. Va da sè, e tengo a dirlo forte e chiaro, chechi non vuole indossare il gilet è libero di farlo ma dovrà sfilare nel corteo dopo coloro che ne sono provvisti e in base alle diretti-ve emanate dal Servizio d’Ordine Sezionale. A questo proposito chiedo ai Capigruppo di cercare, possibilmente fra i giovani,o me-no vecchi, la disponibilità a rimpinguare le file di tale Servizio anche a livello Nazionale. Dopo tanto tempo abbiamo finalmentemesso mano al rifacimento del Sito Sezionale, speriamo presto di renderlo operativo e valido così come è ormai operativo l’uso delsistema informatico che il nostro Segretario Sezionale Ezio Derqui gestisce. Parlando di informatica mi corre l’obbligo di ringrazia-re chi ha fornito gratis alla Sezione ben quattro computer, due per la Sede della Protezione Civile e due disponibili per la Sezionee per il Museo. Come potete constatare sono pressoché ultimati i lavori di sistemazione del salone anche se è necessario sostituirelo stucco alle finestre e sistemare le tapparelle. Purtroppo il tempo inclemente del passato inverno ha provocato un’infiltrazione

Verbale dell’Assemblea dei Delegati 2014

GENOVA ALPINA NUOVA 1/2014 4

Page 5: GENOVA · 2016-09-11 · > 1-2 giugno festa del settore genova a pieve ligure (in cornua) > 8 giugno festa del settore sopra la croce a prato sopra la croce > 29 agosto festa del

5 GENOVA ALPINA NUOVA 1/2014

d’acqua dal soffitto che è difficile da individuare. Con l’arrivo della buona stagio-ne confidiamo risolvere il problema acuito dalla forma del tetto che è senza gron-daie e con due soli fori di spurgo oltre che senza pendenze in grado di favorire loscarico dell’acqua piovana. Continua l’impegno del mercoledì pomeriggio delgruppo che ha ripreso la storia della Sezione e del cui lavoro parlerà Bruno Molfi-no. Prima di elencare le tante e buone cose fatte e quelle previste in calendario,vorrei soffermarmi un poco sulla difficoltà che incontriamo per la ricostruzione diun Gruppo Sportivo, un tempo non troppo lontano in grado di organizzare anchemanifestazioni importanti. Non abbiamo perso la speranza di riuscirci, chiediamoa tutti voi Capigruppo di aiutarci a scovare qualcuno che possa farne parte; pos-siamo partire con poco e poi crescere, ma se non cominciamo… Quest’anno ab-biamo anche iniziato a far sul serio con le scuole; siamo riusciti a coinvolgere pa-recchi istituti scolastici che hanno dimostrato interesse per quanto andiamo a pro-porre. Gli argomenti, richiesti dagli stessi insegnanti, sono gli Alpini e la Protezio-ne Civile, e la collaborazione fra il Vicepresidente Giancarlo Militello e la nostraProtezione Civile in vari plessi scolastici ha già dato buoni frutti. Verrà incremen-

tata usufruendo anche dei cani del gruppo cinofilo che con i relativi istruttori attira facilmente l’interesse degli studenti; l’impegnocon le scuole non sarà qualcosa di estemporaneo ma continuerà negli anni futuri con un maggior impegno e adesione di scuole.Bisogna dare atto del lavoro compiuto e dei risultati a molti Capigruppo e ai Coordinatori di Settore. Porto anche a conoscenza cheOnor Caduti ci ha chiesto di utilizzare le cartine del libro di Padre Generoso per cercare in Grecia i soldati, alpini e non, colà sepol-ti. Commemorazione Guerra 1915-1918: è intenzione del Consiglio ricordare la ricorrenza dell’inizio e della fine della Grande Guer-ra con tre eventi. I primi due si svolgeranno il prossimo anno con un “incontro della Pace” a Genova presumibilmente a fine Mag-gio, l’altro a Forcella di Fontananegra zona Tofane a fine Luglio per celebrare i cento anni della morte del Generale Antonio Can-tore. C’è poi l’intenzione di organizzare una mostra sulla Grande Guerra sul tipo di quella fatta nel 2008 al Palazzo della Borsa. Ab-biamo istituito un comitato di lavoro, fatto alcune riunioni, ma siamo in attesa di ciò che ci verrà comunicato il 12 e 13 Aprile nel-l’apposita riunione che la Sede Nazionale ha indetto a Marostica, questo per non creare dualismi e sovrapposizioni. Passo adessoad elencare le manifestazioni svolte durante l’anno 2013 e a quelle previste per il 2014:- 27/01/2013 Cimitero di Staglieno (GE): commemorazione di Nikolajewka e di tutti i caduti.- 14/04/2013 Pellegrinaggio Sezionale alla Madonna della Guardia- 17/04/2013 Precetto Pasquale nel Duomo di S. Lorenzo.- 20-21/04/2013 Mondovì riunione Presidenti 1° Raggruppamento-C.I.S.A- 20/01-28/04-24/11 S. Messa in Cripta.- Adunata Nazionale a Piacenza con 54 Gruppi presenti.- Milano: Assemblea dei Delegati con votazione nuovo Presidente Nazionale.- 16/06/2013 Capennette di Pej- 21/06/2013 C.S.A. a Costalovara (BZ)- 23/06/2013 Varazze (SV) Premio Alpino dell’anno.- 07/07/2013 Colle di Nava con posa di una targa a Padre Vallarino- 11-12-13-14/07/2013 Esercitazione TT.AA. a Passo Falzarego e Pellegrinaggio Ortigara.- Canelli (AT): funerale Consigliere Nazionale.- 16/08/2013 Rocca la Meja (CN) commemorazione Caduti Alpini.- 01/09/2013 Premio Fedeltà alla Montagna.- 3-4-5-6-/09/2013 Riunione I.F.M.S.S.- 7-8/09/2013 Ivrea: riunione Presidenti 1° Raggruppamento.- 28-29/09/2013 Cornigliano (GE) Festa Sezionale e del Settore Ponente.- 13/10/2013 Sampierdarena (GE) festa della Madonna del Don- 09/11/2013 Susa (TO) riunione Presidenti 1° Raggruppamento per Assicurazioni- 10/11/2013 Presso la Sede Sezionale Assemblea Capigruppo- 17/11/2013 Milano: assemblea Presidenti Sezionali.- 15/12/2013 Milano: S. Messa in Duomo.- 01/02/2014 Domodossola (VB) riunione Presidenti 1° Raggruppamento.Un dato relativo alle Assemblee di Gruppo: sono state effettuate ad oggi 49 Assemblee mancano quindi all’appello ancora 7 Gruppi.Nell’elenco appena descritto va ringraziato da tutti noi il nostro Consigliere, Tesoriere e Consigliere Nazionale Massimo Cu-

rasì per l’abnegazione che spende per adempiere a tutte le incombenze che gli derivano dalle cariche e che non di rado compieanche come rappresentante della Sezione e soprattutto quando la distanza da Genova è notevole e non è coperta dai Consiglie-ri Sezionali.

ATTIVITA’ FUTURE- 22/03/2014 Motta di Livenza (TV) Riunione Presidenti e Responsabili P.C.- 12-13/04/2014 Marostica (VI) Assemblea Presidenti e C.I.S.A. per commemorazione 1^ Guerra mondiale.- 27/04/2014 Pellegrinaggio Sezionale alla Madonna della Guardia.

Page 6: GENOVA · 2016-09-11 · > 1-2 giugno festa del settore genova a pieve ligure (in cornua) > 8 giugno festa del settore sopra la croce a prato sopra la croce > 29 agosto festa del

- 9-10-11/05/2014 Pordenone: Adunata Nazionale.- 25/05/2014 Milano: Assemblea dei Delegati- 15/06/2014 Capannette di Pej- 06/07/2014 Pellegrinaggio al Colle di Nava- 19-20/07/2014 Premio Fedeltà alla Montagna- 07/09/2014 Bargagli (GE) Festa Sezionale- 27-28/09/2014 Omegna (VB) Raduno del 1° Raggruppamento- 12/10/2014 Sampierdarena (GE) Festa della Madonna del Don- 09/11/2014 Presso la Sede Sezionale assemblea dei Capigruppo.- 14/12/2014 Milano: S. Messa in Duomo.

Ho quasi concluso la mia relazione ma prima di lasciare la parola al Tesoriere e ai vari responsabili vorrei ancora comunicare chesempre più numerosi sono gli alpini che versano in difficoltà economiche. A questo proposito il C.D.S ha ripristinato il Fondo diSolidarietà già esistente in tempi non lontani. I Gruppi che, in condizione e desiderosi di farlo, vogliono contribuire, sappiano chela Sezione sta già operando in merito. Ho notizia di Gruppi che destinano una percentuale sugli introiti di certe attività a questoscopo. E’ un argomento un poco particolare del quale ovviamente siamo pronti a dare chiarimenti a chiunque voglia approfondirloin separata sede. Ancora porto a conoscenza che nel corso dell’ultima riunione di C.D.S. è stato discusso l’argomento “Feste di Set-tore”. Non si vuole impedire a nessuno di organizzare la Festa di Settore ma viene chiarito che tali manifestazioni saranno orga-nizzate non su input dei Coordinatori di Settore ma su iniziativa dei Capigruppo e senza obbligo alcuno per quest’ultimi non con-senzienti. Va da sè che l’aiuto concreto dei Coordinatori di Settore ove si renda utile sarà essenziale alla riuscita e non disconosciu-to dalla Sezione.

Mi fermo per ora, lascio il posto ad altre relazioni e pronto a rispondere in seguito a quanto mi vorrete chiedere e chiarire. Il mioringraziamento va a tutti voi indistintamente per la comprensione e l’aiuto che anche quest’anno non mi avete fatto mancare e con-to ancora per il prossimo anno di goderne i frutti.

Il Presidente Pietro Firpo

RELAZIONE FINANZIARIA DEL TESORIERE E CONTO CONSUNTIVO 2013 - RELAZIONE DEI REVISORI DEI CONTI.Il Tesoriere Massimo Curasì procede alla lettura della relazione finanziaria, delle singole posizioni in termini di attività e passi-

vità, delle voci significative.“Alpini, Capigruppo, Delegati, Consiglieri Sezionali e Presidente della Sezione di Genova, ancora una volta è mio compito pre-

sentare a questa Assemblea il rendiconto finanziario relativo al trascorso anno 2013. Come previsto dallo Statuto tutta la relativadocumentazione contabile è depositata presso la Segreteria a disposizione di chi ne volesse prendere visione.

Desidero esprimere il mio personale ringraziamento nei confronti dei soci appartenenti al Collegio dei Revisori dei Conti checome di consueto hanno fornito puntuale, preziosa assistenza e valido aiuto nello svolgimento della mansione di Tesoriere della Se-zione da parte del sottoscritto.

Porto a conoscenza che la Sede Nazionale ha stipulato un’assicurazione sugli infortuni per tutti i soci che partecipano alla ma-nifestazioni indette dalla Sede Nazionale stessa, e che nell’ambito della Sezione si è coperti per una manifestazione all’anno sceltadalla Sezione stessa.

Pensiamo di inserire il Raduno del 1° Raggruppamento di Omegna preventivamente comunicandolo alla Sede Nazionale.Nel confermarmi a disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti ringrazio per l’attenzione e colgo l’occasione per un cordia-

le saluto alpino.Il Tesoriere Massimo Curasì

Il Revisore dei Conti Luigi Vassallo ringrazia il Tesoriere Massimo Curasì e dà lettura della relazione dei Revisori dei Conti. Co-sì come dai controlli effettuati in collaborazione con i Revisori Marco Cavagnaro e Vittorio Ferrante evidenzia la perfezione con cuiè tenuta la contabilità e dai controlli effettuati riscontra la corretta corrispondenza della documentazione presentata dal Tesoriereconfermando la correttezza del conto consuntivo 2013.

Con cordialità alpina Luigi Vassallo

RIFUGIO REGINA ELENAPrende la parola il Responsabile Andrea Villa che espone quanto segue:

- è stato sostituito il vecchio impianto telefonico a ponte radio con un sistema satellitare che ci permette di avere anche il colle-gamento internet. Il numero di telefono è rimasto lo stesso. A tal proposito si dovrà potenziare l’impianto elettrico mediante al-tri pannelli per sopportare il maggior assorbimento del nuovo impianto.

- come anticipato dal Presidente Pietro Firpo verrà sostituto il vecchio Suzuki con un nuovo mezzo Dacia Duster ad uso poliva-lente, ossia Rifugio nei mesi di apertura (Giugno-Settembre) e Sezionale nei rimanenti mesi dell’anno.

- Il Rifugio aprirà ufficialmente il 14 di giugno per chiudere il 13 di settembre con due turni in più rispetto agli anni precedentiquesto grazie all’impegno dei custodi volontari.

- Nel censimento dei Rifugi A.N.A. siamo apparsi su un numero de l’Alpino.Con cordialità alpina Andrea Villa

GENOVA ALPINA NUOVA 1/2014 6

Page 7: GENOVA · 2016-09-11 · > 1-2 giugno festa del settore genova a pieve ligure (in cornua) > 8 giugno festa del settore sopra la croce a prato sopra la croce > 29 agosto festa del

PROTEZIONE CIVILEPrende la parola il Responsabile Franco Sensi che espone quanto segue:

- Come preannunciato dal Presidente Pietro Firpo abbiamo una nuova Sede presso i locali della ex Enel di Via Canevari (uffici, ma-gazzino, posti auto) concessi in affitto dal Comune di Genova. Si devono eseguire diversi lavori (impianto elettrico, idraulico,bagni) e grazie all’operato dei volontari, al materiale necessario acquistato a prezzi di favore e a volte donato dagli stessi volon-tari, le spese al momento risultano contenute.

- Quest’anno fortunatamente gli interventi non hanno riguardato eventi gravi ma le chiamate sono arrivate per lo più dai Comu-ni per lavori di manutenzione.

- E’ stata costituita una unità cinofila propria (ci si è staccati da Alessandria) formata da sette cani per ricerca in superficie di cuicinque già addestrati. E’ stato individuato un campo di addestramento a Bargagli. Costituita squadra sanitaria e trasmissione ra-dio, mentre è in cantiere il progetto di una squadra alpinistica (sicurezza per interventi su tetti a togliere la neve, etc..)

- Abbiamo la squadra di Molinari sul “ponente” formata da dodici elementi completamente autonomi, e si cerca di fare la stessacosa sul centro e levante.

- Vengono organizzate presso il Gruppo Ge-Centro delle cene per tirar su un po’ di soldi.Ringrazio il Presidente Pietro Firpo per averci concesso di partecipare a manifestazioni Sezionali come reparto di P.C. e faccio

appello alla segnalazione di volontari.Con cordialità alpina Franco Sensi

CORO SOREGHINAPrende la parola il Responsabile Marco Cavagnaro che espone quanto segue:“Il nostro Coro da marzo 2013 a febbraio 2014 ha partecipato tra concerti e Sante Messe a 30 eventi di cui 13 per conto A.N.A.Tra i più importanti a particolari voglio ricordare l’Adunata di Piacenza a maggio, l’Intersezionale di Capannette di Pej a giugno,

raduni di Borzonasca a giugno, Cogoleto a luglio, Cornigliano e Rivarolo a settembre, il concerto a Palazzo Ducale di Genova “Can-tamigrantes” a novembre, il concerto a San Maurizio a Novara in novembre, a Luino in dicembre e il giorno 8 dicembre nella Chie-sa di S. Donato a Genova. In questi ultimi due concerti è stata fatta una raccolta benefica il cui ricavato è stato devoluto alle popo-lazioni alluvionate della Sardegna, inviando direttamente la cifra raccolta al Presidente A.N.A. della Sardegna.

Per chi fosse interessato abbiamo i nostri CD e anche un DVD da acquistare a prezzi di favore per poi rivenderli presso i vostriGruppi.

Per qualunque chiarimento a disposizione.Con cordialità alpina Marco Cavagnaro

MUSEO DEGLI ALPINIIl Responsabile Mauro Timossi rinuncia alla sua relazione in quanto il Museo è in fase di inventario e rimanderà il tutto ad un

articolo su Genova Alpina Nuova.Al momento sono stati inventariati circa 850 pezzi e si è ancora in attesa del benestare delle Belle Arti per il rifacimento della

terrazza della Sede Museale.Con cordialità alpina Il segretario Emilio Zappaterra

DISCUSSIONE SUI PUNTI 3 E 4 – DELIBERE RELATIVEVengono fatti alcuni interventi sulla relazione morale del Presidente Pietro Firpo.

- G. MILITELLO (Vicepresidente Sezionale):per il “progetto scuole” dice che si deve fare di più. Mentre elogia il grande lavoro svol-to dal Coordinatore V. Lazzari sulle scuole di Chiavari, siamo praticamente assenti nel centro della città, dispiacendosi del fatto chealla riunione con le Istituzioni mancava il Coordinatore del Centro. Molto contento di andare nelle scuole, ma purtroppo è da so-lo, a volte aiutato dal Presidente Pietro Firpo.

- B. MOLFINO (Giunta di Scrutinio): rende noto all’assemblea che al mercoledì un gruppo di volontari (di cui fa parte) si vede inSezione per riordinare il materiale giacente per portare avanti il lavoro sulla storia della Sezione e dei Gruppi che era ferma aglianni duemila. Con i libri presenti in Sezione (catalogati da G. Militello) e con quelli donati da alcuni soci e loro famigliari ( A.Sulfaro, Fiammetta Less, etc..) è stata allestita una libreria, che necessita però di una persona che faccia da bibliotecario, da re-ferente per il magazzino di documentazione. Questo gruppo di lavoro sta creando una storia fotografica della Sezione dal 1920fino ai giorni d’oggi, e un elenco delle persone che hanno dato un contributo forte alla storia della Sezione stessa. Chiede aiGruppi di fornire più materiale possibile per portare avanti il lavoro intrapreso.

- G. BELGRANO (ex Presidente Sezionale Capogruppo Busalla): per quanto riguarda il gilet è sempre stato contrario ad una di-visa Sezionale (ma ammette di avere comunque prenotato il gilet) e se si voleva dare una caratterizzazione alla Sezione era me-glio scegliere un colore più sgargiante che ci distinguesse dagli altri e non il solito blue. Per la nuova Sede della P.C. chiede sei locali sono stati dati a titolo gratuito o quanto eventualmente ci costa l’affitto e la manutenzione ordinaria.

- A. ALBERANI: (Capogruppo Cogoleto): parla del Raduno del Settore Ponente cominciato nel 2007 che allora contava quattroGruppi (Cogoleto, Cornigliano, Sestri P., Voltri) Ora il Settore ne conta otto con l’aggiunta di Arenzano, Campoligure, Masone,

7 GENOVA ALPINA NUOVA 1/2014

Page 8: GENOVA · 2016-09-11 · > 1-2 giugno festa del settore genova a pieve ligure (in cornua) > 8 giugno festa del settore sopra la croce a prato sopra la croce > 29 agosto festa del

Rossiglione; a Cogoleto sarebbe toccata a “giro” l’edizione del 2013 ma è stata fatta a Cornigliano per l’inaugurazione del nuovogiardino e quindi spostata a quest’anno in data 5/6 aprile. Ora lo sforzo degli otto Gruppi è notevole per lo svolgersi di questamanifestazione e lamenta il fatto che il Presidente non ne abbia parlato nella sua relazione.

- M. PREDASSO (Sampierdarena): la Festa di Settore non deve essere un obbligo, se un Gruppo non ha le forze non la fa anchese tocca a lui.

- G. FUSCO (Capogruppo Ge-Centro): chiede che alle nostre Assemblee (Capigruppo e Delegati) venga portato e indossato ilcappello alpino.

Risponde il Presidente Pietro Firpo- In risposta al socio G. Belgrano: per quanto riguarda i gilet, la scelta ricadeva nei colori beige, blue o nero colori standard su que-sto modello, altre colorazioni più sgargianti non sono previste dal fornitore. Il blue è stato votato dal C.D.S come colore più op-portuno. Per quanto riguarda la P.C. i locali sono in affitto, con un contratto di cinque anni, al costo di 1145,00 annuo. Non sitratta di una grossa cifra in virtù del fatto che abbiamo usufruito di un abbattimento del 90% in quanto locali ad uso P.C. I lavo-ri e la manutenzione vengono eseguiti volontariamente da soci che forniscono materiale anche a buon prezzo.

- In risposta al socio A. Alberani: non ha parlato della Festa di Settore a Cogoleto semplicemente perché nel frattempo ce ne so-no delle altre (2 giugno Cornua Pieve L. Sori, 8 giugno Sopralacroce, 24 agosto Serra Riccò) che egualmente non sono state men-zionate. Niente contro la Festa di Settore, elogia il rapporto tra il Gruppo di Cogoleto e le Istituzioni, e ringrazia chi lavora inquesto senso. A livello Sezionale si tenderà per tutti a non darne grande risalto, se il Gruppo è nelle condizioni può andare avan-ti in questo senso.

- Da parte del Presidente non viene data risposta alla proposta del socio Fusco in quanto l’argomento cappello alpino era gia’ sta-to definito senza un seguito in altre Assemblee.

Al termine della discussione, il Presidente dell’Assemblea mette in votazione la Relazione Morale del Presidente e la Relazione Finan-ziaria del Tesoriere – Conto Consuntivo 2013; si procede per alzata di mano , votano a favore tutti i presenti, nessun contrario, nessunastenuto, per cui le Relazioni vengono approvate all’unanimità.

NOMINA/CONFERMA DELEGATI ALL’ASSEMBLEA NAZIONALEIn base al numero dei nostri Soci, dalla Sede di Milano sono giunte cinque deleghe ( il Presidente più quattro Delegati). Il

Presidente chiede all’Assemblea la conferma dei Delegati: Giovanni Belgrano, Stefano Pansini, Saverio Tripodi, Emilio Zappater-ra. L’Assemblea approva.

VARIE ED EVENTUALI- N. PELLEGRINO (Direttore Genova Alpina Nuova): chiusa la vecchia Genova Alpina e aperta quella nuova; questa la causa delritardo dell’uscita del primo numero. Evidenzia problemi di comunicazione con i soci che portano articoli in formato cartaceo,meglio mandare documentazione e foto via e-mail, perché la carta può passare in secondo piano con il rischio che gli articolinon vengano pubblicati.

- O. BELLATTI (Consigliere Sezionale): ringrazia tutti gli alpini che si adoperano nel prestare la loro collaborazione alle Associa-zioni di beneficenza a cui aderiamo (Banco Alimentare, A.I.L. ,A.I.S.M.,etc..)

- M.CURASI’ (Consigliere Sezionale e Nazionale): porta i saluti del C.D.N. Si riallaccia a quanto proposto dal socio G. Fusco e nelsuo intervento indossa il cappello alpino, motivando che, anche se non siamo in una manifestazione alpina, è bello indossarlovisto che ne abbiamo pieno titolo. Come suggerito dal Consigliere O. Bellatti, deve prevalere la voglia e la volontà di fare qual-cosa per gli altri, per chi ne ha più bisogno, come soci e come Sezione.

- P.A. FASSONE (Consigliere Sezionale): come responsabile del S.O.S. informa che è intenzionato ad organizzare una cena pres-so il Gruppo Ge-Centro prima dell’Adunata Nazionale per i componenti del S.O.S.

- P .FIRPO (PRESIDENTE SEZIONALE): ringrazia il Cappellano Sezionale Padre Rossi che ha celebrato la S.Messa sempre pre-sente e disponibile. Ricorda Monsignor Luigi Zorzi che è “andato avanti”.

- LUCIANI (Bolzaneto): chiede informazioni in merito al fondo di solidarietà, così come da richiesta scaturita durante la riunionedi Consiglio del Gruppo di Bolzaneto. Risponde il Presidente P. Firpo dando indicazione sull’aiuto che la Sezione sta dando inquesto momento ad un alpino in difficoltà economica. I Capigruppo, a conoscenza di situazioni difficili di soci, possono rivol-gersi alla Sezione, devolvendo una somma ricavata da cene organizzate nei loro Gruppi.

Non essendoci altri interventi il Presidente dell’Assemblea ringrazia tutti i partecipanti e alle ore 11,30 dichiara chiusa la seduta.

Il Segretario Emilio ZappaterraIl Presidente Piero Bonicelli

GENOVA ALPINA NUOVA 1/2014 8

Page 9: GENOVA · 2016-09-11 · > 1-2 giugno festa del settore genova a pieve ligure (in cornua) > 8 giugno festa del settore sopra la croce a prato sopra la croce > 29 agosto festa del

9 GENOVA ALPINA NUOVA 1/2014

GENOVA 26 gennaio 2014

MESSA PER I CADUTI A STAGLIENO

Quest’anno san Sereno non ha fatto scherzi. Lacerimonia della commemorazione dei Caduti di

Nikolajewka, presso il cimitero Monumentale di Sta-glieno si è svolta in una fredda ma bella mattinata.Domenica 26 gennaio decine di Alpini, schierati da-vanti al vessillo della sezione di Genova e a tanti ga-gliardetti dei Gruppi, insieme alle Associazioni d’Ar-ma e alle autorità civili e militari della provincia di Ge-nova, hanno reso omaggio al sacrificio tutti i Caduti.

Dopo la consueta deposizione di corone al monu-mento all’Alpino e a quelli dei Caduti in Russia e deiMorti senza Croce, gli alpini si sono radunati per a-scoltare la Santa Messa celebrata da Don Novara, insostituzione del Cappellano Sezionale Padre Rossi,purtroppo indisposto.

Il Coro Soreghina ha accompagnato la funzionecon i nostri tradizionali canti.

La Preghiera dell’Alpino ha concluso la cerimonia.

Page 10: GENOVA · 2016-09-11 · > 1-2 giugno festa del settore genova a pieve ligure (in cornua) > 8 giugno festa del settore sopra la croce a prato sopra la croce > 29 agosto festa del

Ricordate la serie televisivatutti gli uomini del presi-dente? Bene esistono an-

che tutti gli uomini del Rifugio!Di diverso hanno che invece direcitare una parte fanno sul serio.Un gruppo di persone, alpini eno, uomini e donne con la pas-sione per la montagna, che grazieal Rifugio ,sono diventati amici ecollaborano al mantenimento dellastruttura.Esistono da quando esiste il rifu-

gio, naturalmente in oltre trent’annic’è stato un naturale avvicendamento,ma in primavera tutto ricomincia.Chi sono? Ora ve lo dico, ma non

so da chi incominciare…ok comincia-mo dai custodi, quelli che a turni set-timanali, da metà giugno a metà set-tembre, vi accolgono al rifugio.Sono 2 per turno, amici, coniugi,

che per sette giorni sono lì, a fare tut-to ciò che è necessario. Un breve pe-riodo, ma talmente particolare cheper molti è diventato irrinunciabile.Sono parecchi, una ventina, solita-mente cordiali, spesso indaffarati, tal-volta in “vacanza” comunque lì se ser-ve, sempre pronti.Gli Amici di Sant’Anna, che pia-

cere vederli. Arrivi in paese e sono lì,una stretta di mano e vai a chiacchie-rare. Ci sono sempre un sacco di cosedà dire. Loro abitano quasi tutti lì, aSant’Anna appunto, il numero preci-

so non lo so, ma non importa, tuttabrava gente, che, se necessario, dasempre una mano. E quando non cisiamo noi, sono loro che curano il ri-fugio, che lo preparano per il “letargo”invernale, e a volte percorrono moltichilometri nella neve per vedere chetutto sia a posto. Un lavoro tanto sco-nosciuto quanto importante.Restiamo in valle.il malgaro e famiglia: che, come

noi, in estate sale in montagna…loroperò si portano dietro più di duecen-to vacche! Gente tosta, apparente-mente burberi, sono invece moltocordiali e simpatici. È bello, al matti-no, sentire le campane i fischi le gri-da, vedere i cani al lavoro. Spessosiamo i soli lassù, e sapere che ci so-no fa molto piacere. Ho passato conloro momenti veramente speciali.I ragazzi di San Remo, inizial-

mente erano ospiti, ora boh…ma...sono al rifugio a fine giugno, in nu-mero variabile tre, sei, comunquesimpaticissimi e laboriosi, con loro

GENOVA ALPINA NUOVA 1/2014 10

Il “nostro” Rifugio Regina Elena ha avuto l’onore di essere citato come esempio sulla rivista “L’ALPINO” :

…Gli interventi sono tanti anche in un luogo naturale per gli alpini come la montagna. Un bell'esempio è quel-lo della sezione di Genova e del rifugio Regina Elena, a 1.850 metri nel parco naturale delle Alpi Marittime. Co-struito dagli alpini all'inizio degli anni Ottanta con tante ore di volontariato e numerose donazioni, è aperto ognianno da metà giugno a metà settembre grazie a due soci della Sezione che a turni settimanali accolgono escur-sionisti italiani, francesi, tedeschi e addirittura giapponesi! Ci sono 14 posti letto, bagni, cucina e l'impianto satel-litare. Costo del soggiorno? A offerta libera, ovvero impagabile. E quando chiedi: "Ma ci saranno dei costi di mantenimento da sostenere?". Ti senti rispondere che l'unica

cosa che conta è lo spirito con cui è stato creato, ben riassunto dalle parole che il giorno dell'inaugurazione fu-rono per prime scritte sul libro dei visitatori: "Che questo rifugio accolga con amore, grande almeno quantoquello con il quale è stato costruito da pochi volenterosi e disinteressati alpini genovesi, tutti gli alpinisti che quisi fermeranno".

(dall’articolo “Alpini braccia e cuore” L’ALPINO, n. 10/2013)

SI PARLA DEL RIFUGIO SULLA STAMPA NAZIONALE

non ti annoi mai, e neanche perdipeso! Schietti e sinceri li ritrovi ad o-gni estate, indimenticabile l’abbrac-cio del macellaio! In questi anni han-no fatto molto per il rifugio.Per ultimi ci sono loro: responsa-

bile e commissione rifugio, misterio-si personaggi, che governano la ba-racca. Un lavoro lungo un anno, ininverno si pianifica, e in primavera sifa. In estate si ripara e l’autunno sidiscute. Cercando di migliorare manella tradizione perchè le radici…I suddetti individui sono aiutati

nei lavori da alcuni amici, aggiunge-rei carissimi, provenienti dalle loca-lità di Masone e Bavari.Sebbene alcuni siano presenti in

diversi gruppi sono molte persone,talvolta strane eccezionali, fuori dal-l’ordinario. Non perfette ma deter-minate a fare del loro meglio,sem-pre. Stringetegli la mano se li incon-trate gli farà piacere.Ciao a tutti e alla prossima

Il Narratore

NOTIZIE dal RIFUGIO

Page 11: GENOVA · 2016-09-11 · > 1-2 giugno festa del settore genova a pieve ligure (in cornua) > 8 giugno festa del settore sopra la croce a prato sopra la croce > 29 agosto festa del

11 GENOVA ALPINA NUOVA 1/2014

MILANO 15 dicembre 2013

INCONTRO PER RICORDARE I CADUTI

Sveglia prima del solito per gli innumerevoli irriducibili dell'appuntamento prenatalizio in piazza Duomo:questa volta oltre ai momenti tradizionali c'è una parentesi festosa alle h 8, presso l'abside della Cat-

tedrale, per l'omaggio alla statua dell'alpino beato don Carlo Gnocchi, opera dello scalpellino Gianni Gus-soni di Viggiù e dello scultore Mauro Baldessari, in marmo di Candoglia (lo stesso di tutto il Duomo), delpeso di circa 800 Kg. Facile individuarla pure tra oltre 3000 sculture collocate su muri, pinnacoli e guglie,nonostante l'ubicazione un po' nascosta, direi "umile": il biancore del marmo appena scolpito sul colorepiù antico la rende difatti facilmente visibile (abside, lato Arcivescovado, a metà altezza, mensola 211).

Il canto di "Stelutis Alpinis" da parte del coro A.N.A. di Milano, le brevi parole del presidente dellaFondazione Don Gnocchi mons. Angelo Bazzari, quindi "Il ponte di Perati" ed il Silenzio: questa la sem-plice, intima cerimonia.

Dopo in corteo attraverso piazza Duomo e la Galleria fino a piazza la Scala e di qui alle ore 9 sfilataal sagrato, con gli onori al Labaro nazionale scortato dal presidente Favero e dal consiglio nazionale, l'Al-zabandiera con l'Inno di Mameli cantato da tutta una piazza con tanti alpini e non.

Ha guidato poi nella Cattedrale la concelebrazione della S. Messa il vescovo ausiliare mons. LuigiStucchi che nell'omelia ha sottolineato il dare che unisce gli alpini all'esempio del beato don Gnocchi tra-sportato nei problemi grossi dell'oggi. Tra i concelebranti mons. Bazzari e mons. Fasani, direttore de'"l'Alpino".

A seguire, dopo le brevi allocuzioni sul sagrato, la sfilata fino a piaz-za Sant'Ambrogio per l'omaggio al Sacrario dei Caduti.

Pur tra uno stuolo di gonfaloni e fasce tricolori erano stranamentetutti assenti i pezzi più grossi delle istituzioni milanesi e lombarde chehanno evidentemente privilegiato altri appuntamenti (avrei volentierisentito qualcuno dei commenti "storici" di Peppino Prisco, come quan-do in analoga circostanza ebbe a dire " ... ce ne ricordereno nell'urna e-lettorale!"). Era presente il nostro vessillo Sezionale scortato dal presi-dente Firpo e nello schieramento sempre numeroso dei gagliardetti lerappresentanze di vari gruppi genovesi.

Nella Milano prenatalizia che di anno in anno pare perdere per stra-da un po' della calda festosità tipica del periodo, sempre bene accoltigli alpini che con questi brevi momenti "diversi" sanno portare un po' dicalore umano, una ventata d'aria sempre nuova, pulita ed è con orgo-glio alpino che ho memorizzato di tra la folla le parole di una donna" ...bisognerebbe dare l'Italia in mano a gente così...".

Carlo Fontana

Page 12: GENOVA · 2016-09-11 · > 1-2 giugno festa del settore genova a pieve ligure (in cornua) > 8 giugno festa del settore sopra la croce a prato sopra la croce > 29 agosto festa del

GENOVA ALPINA NUOVA 1/2014 12

Il 25 Gennaio ultimo scorso, il no-stro Vessillo Sezionale unitamenteanche ai Gagliardetti dei Gruppi

di Moneglia, Casarza Ligure, Casti-glione Chiavarese e Favale di Malvaro,ha partecipato alla commemorazionedella battaglia di Nicolajewka, a me-moria dei Caduti della Campagna diRussia, operata dal Gruppo Alpini diDeiva Marina di concerto con la Presi-denza della Sezione spezzina, allapresenza delle Autorità Cittadine,rappresentate dal Dott. MaurizioZangrandi facente funzione di Sinda-co, dai locali Comandanti sia dellaGuardia di Finanza che dell’Arma deiCarabinieri, dal Parroco cittadino DonGiacinto e da una rappresentanzadell’Associazione Marinai e dellaCroce d’Oro Deivese. La cerimonia ha avuto luogo nel-

la piazzetta antistante il locale Muni-cipio e davanti al Monumento all’Al-pino, luogo simbolo della memoria“per non dimenticare”.La commemorazione, in un bel

gesto di fratellanza alpina, ha riguar-

Il Vessillo Sezionale in trasferta

dato sia Caduti del Deivese e Com-prensorio spezzino, nel numero dinove, sia Caduti della zona di Mone-glia e quindi parte del territorio ge-novese, nel numero di tre.Nella commemorazione hanno

preso la parola alternativamente; ilDott. Zangrandi per la cittadinanza,Il Presidente della Sezione Alpini diLa Spezia, Alfredo Ponticelli, il CapoGruppo locale, Piero Bertucci ed ilsottoscritto che in rappresentanzadella Sezione di Genova ha portato isaluti degli Alpini di tutti i nostriGruppi ed ha ricordato sintetica-mente l’estremo sacrificio compiutodai Caduti Spezzini e Genovesi. Almonumento è stata posta una coro-na di alloro appositamente benedet-ta da Don Giacinto.Ci pare doveroso, con l’occasio-

ne, ricordare ai nostri lettori che Dei-va Marina vanta un grande meritostorico verso l’intero Paese e che,per la logica connessione storica deifatti occorsi, senz’altro c’è stataun’influenza sugli eventi successiviche hanno poi portato al compimen-

to del processo dell’Unità d’Italia epoi anche, in parte, alla creazionedelle Truppe Alpine, sei anni dopo laterza guerra d’indipendenza.Il merito storico di Deiva Marina

verso il Paese è che la Cittadina die-de i natali, nel 1804, a Luigi Carni-glia, eroe garibaldino che fu tra i pri-mi ad accorrere tra le file dell’Eroedei due Mondi, diventandone ancheintimo amico, allorquando Garibaldifece suo l’ideale d’ indipendenza del-la provincia del Rio Grande do Sulcontro l’Impero brasiliano di Pedro IIdi Alcantara, l’aspirazione a Repub-blica di una piccola Provincia controun grande Impero!Ma il merito storico per il nostro-

mo Luigi Carniglia, non riviene solodal aver militato nelle file garibaldi-ne, bensì dal aver salvato la vitastessa di Garibaldi, allora appenatrentenne nel giugno 1837, ferito alcollo, nel corso di un combattimentonavale a bordo della goletta “Mazzi-ni” nei pressi della Punta Jesus y Ma-ria della costa atlantica dell’Uruguay.Dalle memorie di Garibaldi leg-

GRUPPO ALPINI DI DEIVA MARINA, SEZIONE DI LA SPEZIA.

Page 13: GENOVA · 2016-09-11 · > 1-2 giugno festa del settore genova a pieve ligure (in cornua) > 8 giugno festa del settore sopra la croce a prato sopra la croce > 29 agosto festa del

13 GENOVA ALPINA NUOVA 1/2014

giamo “Povero Luigi! Cura di madre eim’ebbe tutto il tempo che durò il nostroviaggio sino a Gualeguay e nei tremen-di patimenti miei, che non furono pochi,io non avevo altro sollievo che nellavista e nelle attenzioni di quell’animamandatami da Dio.” Ed ancora, “nelproteggermi, nel custodirmi come unsuo bambino, quand’io incapace dimuovermi, languente, nel punto di esse-re abbandonato da tutti, delirando neldelirio della morte, mi si sedeva accan-to Luigi, coll’assiduità, la pazienza d’unangiolo e questa vita tu la salvasti omio Luigi!”Ma il destino avverso volle poi

che Luigi perisse sfortunatamentenel luglio dell’anno successivo, il1838, quando l’imbarca-zione Rio Pardo dei ga-ribaldini, nell’oceanoAtlantico in tempesta,si rovesciò ed affondòdavanti alla costa uru-guaiana di Taramanday.Metà dell’equipaggio

perì tra i flutti compresoil fido timoniere e amicoLuigi. Il suo corpo nonvenne più ritrovato eGaribaldi ebbe per tuttala vita il rimorso di nonaver potuto salvare a suavolta l’amico e neppurecomunque avergli datouna cristiana sepoltura:“ed io ti vidi in predadella morte e invanoporsi aita al salvator del-la mia vita! Il mio robu-sto e prode benefattor

sparìa nell’onde e più nol vidi!Oh Luigi, le tue ossa sparse negli

abissi dell’Oceano meritavano unmonumento ove il proscritto ricono-scente potesse un giorno contrac-cambiarti d’una lacrima.”Quindi un filo sottile ma tenace

lega Deiva ed il suo figlio Luigi ai pro-cessi ed ai moti che portarono all’U-nità d’Italia. Sì, perché se non avessesalvato la vita all’amico Eroe dei duemondi, una parte importante dellanostra Storia sarebbe conseguente-mente venuta meno o comunque sisarebbe svolta in altri tempi.In un certo qual modo, anche la

stessa costituzione del Corpo degli

Alpini avrebbe forse avuto tempi emodalità diverse dato che, almeno al-lo stato embrionale, l’idea di truppelegate allo specifico territorio monta-no, riviene da una geniale intuizionedello stesso Garibaldi allorquando,nel corso della terza guerra d’indi-pendenza del 1866, si trovò per la pri-ma volta in difficoltà ed in svantaggionei combattimenti ai Passi dello Stel-vio e del Tonale, in ambiente monta-no, contro truppe nemiche, tirolesi,invece ben use alla montagna.Come sappiamo, tale intuizione

attecchì e germogliò sei anni doponel 1872, nella fervida mente del Ca-pitano Domenico Perrucchetti il qua-le anche partecipò alla predetta guer-ra e che oggi è comunemente ricono-sciuto come il Papà di noi Alpini.Un bel monumento, opera del

noto scultore Carlo Nicoli di Carrara,tratto da un unico blocco di marmobianco delle Apuane, raffigurante l’e-roico concittadino nell’atto di portaresoccorso all’amico Garibaldi, ha fatto,fin dalla sua inaugurazione nel 1968,bella figura di sé nel pregevole lun-gomare cittadino di Deiva; ora daqualche tempo, causa lavori stradali,il monumento è allocato in un ma-gazzino comunale e speriamo chequanto prima possa riprendere la suaprecedente adeguata collocazione.

Valter Lazzari

Page 14: GENOVA · 2016-09-11 · > 1-2 giugno festa del settore genova a pieve ligure (in cornua) > 8 giugno festa del settore sopra la croce a prato sopra la croce > 29 agosto festa del

Linea Cadorna – La batteria di Cardina

GENOVA ALPINA NUOVA 1/2014 14

Sul precedente numero di Maggio – Agosto 2013 un arti-colo era intitolato “La Batteria di Cardina” riguardante la no-stra partecipazione alla cerimonia di inaugurazione del recu-

pero e valorizzazione di due postazioni di artiglieria facenti parte del-le opere, di fortificazione della “Linea Cadorna” situate in zona Cardi-na sulle colline del paese di Monte Olimpino, in provincia di Como.

Per dare il giusto risalto a queste opere riportate alla luce grazie al-l’impegno completamente volontario di numerosi Gruppi Alpini del-la Sezione di Como, è doveroso fare un accenno storico su cosa è la“Linea Cadorna” con le sue fortificazioni.

LA LINEA CADORNALa prevista dichiarazione di guerra alla Germania (28 agosto 1916)

impose al comandante in capo italiano Gen.le Cadorna, di considerareuna possibile offensiva tedesca attraverso la Svizzera, e, di conseguen-za, l’aggiramento del fronte principale. Sotto l’incombere di tale minac-cia, il Comando Supremo elaborò un progetto di linea difensiva, a ri-dosso del confine italo-svizzero, che fu realizzato, a tappe forzate, in cir-ca un anno di lavoro. Il temuto attacco non ci fu, e quindi, la linea fu to-talmente abbandonata. Essa inizia ad est del massiccio del Monte Bian-co e termina, dopo aver attraversato tutte le località intermedie, nellevicinanze del Pizzo dei tre Signori, nelle Alpi Orobiche. L’imponenzadell’infrastruttura realizzata è dimostrata dai seguenti dati: 70 km ditrincea, 88 postazioni di artiglieria, 25.000 mq di baraccamenti, 300 kmdi strade, 400 km di mulattiere, gallerie, postazioni per armi leggere,magazzini, accantonamenti…..

Questa è la Linea Cadorna, sistema difensivo che ha preso il no-me del Generale italiano che ne fu il promotore e che, nella termino-logia militare dell’epoca, era denominata “Occupazione AvanzataFrontiera Nord.” La realizzazione dell’opera richiese il contributo di20.000 operai civili, regolarmente assunti dalle autorità militari, ope-ranti alle dipendenze del corpo del Genio, All’inizio del secolo, nellevalli alpine, vi erano poche industrie e la misera agricoltura montanaforniva a malapena di che vivere. Così, l’offerta fatta agli abitanti daparte del Ministero della Guerra di un lavoro fisso per un certo periododi tempo venne accettata di buon grado. Inoltre, l’assunzione esonera-va gli uomini dalla presenza al fronte. Un lavoro enorme era compiutodalle donne, che, data la situazione bellica, sopperivano alla scarsità dimanodopera maschile. Le donne erano prevalentemente addette a tra-sportare con le gerle i materiali da costruzione, dal fondovalle al luogodi utilizzo. E’ inoltre da ricordare il contributo dato dai ragazzi, in molticasi ancora bambini, anche se la normativa vigente vietava l’assunzionedi soggetti di età inferiore a 17 anni. Essi venivano utilizzati come aiutoagli operai adulti, nella custodia e pulizia di immobili, nella sorveglian-za di macchinari, etc…

Per quanto riguarda i lavori di costruzione, data la scarsità di mez-zi, specie di quelli di trasporto, il criterio era quello di utilizzare al me-glio le risorse locali. Pertanto i materiali occorrenti erano reperiti odacquistati sul posto: pietre, legname, cemento, ferro, attrezzature,

manufatti….Il tutto trasportato a braccia, a dorso di mulo, concarri a traino animale o con i pochissimi autocarri disponibili

Il tratto della Linea Cadorna ubicato nel territorio comasco, chesi estende da Como all’Alto Lago, rappresentava uno dei settori piùimportanti dell’intera linea difensiva. Infatti esso insisteva nel pun-to di maggior vicinanza del confine svizzero a Milano e alla pianuralombarda.

Si prevedeva che proprio in questo settore, ricco di vie di comu-nicazione stradali e ferroviarie, il nemico avrebbe esercitato una for-te pressione. Da qui la necessità di allestire appropriate infrastruttu-re difensive.

LA BATTERIA DI CARDINALa Batteria di Cardina è costituita da quattro postazioni per can-

noni, disposte in linea di fila, situate ad una certa distanza l’una dal-l’altra per disperdere il più possibile gli effetti del tiro nemico. Duedi esse, oggetto del recupero, sono visitabili.

Ogni postazione ha forma di semicerchio con la parte convessaorientata verso il confine svizzero.

La necessità di proteggere pezzi e personale addetto dal tiro av-versario ha imposto di installare ogni bocca da fuoco ad un livello in-feriore a quello del piano di campagna circostante, mediante l’esecu-zione di lavori di scavo della sede della bocca da fuoco stessa.

Pertanto i cannoni erano pressoché invisibili dalle posizioni occu-pate dal nemico ed il terrapieno che li circondava assicurava loro unacerta protezione, inferiore, comunque, a quella fornita da una cavernao da una cupola corazzata. Solo la volata della canna sporgeva lieve-mente dal livello del suolo. Tale tipo di sistemazione viene definito,con gergo tecnico “in barbetta”.

Il nome deriverebbe dal fatto che la canna del cannone, spor-gendo oltre il parapetto, “faceva la barba” al terreno sottostante.

Un muro perimetrale che segue la pianta semicircolare della po-stazione, realizzato in pietra a vista ed alto circa 2 mt nel tratto più e-levato, fa da contenimento al terreno di fronte e ai lati del cannone econtribuisce alla protezione dell’insieme. Nella parte interna delmuro sono ricavate delle nicchie per il deposito delle munizioni diimmediato impiego. Il fondo è pavimentato in pietra.

Nelle immediate vicinanze esistono dei locali, sempre interratiutilizzabili come deposito e ricovero dei serventi. Le dimensioni diuna postazione sono, compreso lo spessore del muro perimetrale,pari a circa 10 mt sia in lunghezza che in larghezza.

Tali rilevanti dimensioni inducono a pensare che le postazionifossero destinate ai più potenti pezzi d’artiglieria dell’intera zona: icannoni da 149.

Compito dei cannoni di Cardina era quello di battere il territoriodel Mendrisiotto, in Canton Ticino, specialmente il ponte di Melide,che consente l’attraversamento del Lago di Lugano.

Emilio Zappaterra

Page 15: GENOVA · 2016-09-11 · > 1-2 giugno festa del settore genova a pieve ligure (in cornua) > 8 giugno festa del settore sopra la croce a prato sopra la croce > 29 agosto festa del

15 GENOVA ALPINA NUOVA 1/2014

Come anticipato ai lettori nella prima parte dell’ar-ticolo “Le pietre parlano”, in tutte le iscrizioni egraffiti esaminati, sorprendentemente mai si col-

gono parole di odio verso l’allora nemico ma addiritturanella sconcertante iscrizione che presentiamo per prima,in questa seconda parte della disamina, si legge un’acco-rata richiesta di.... pace! proprio lì in mezzo a quelle trin-cee devastate dalla sciagura immane della guerra!

Foto n °1 - Carso Monte Sei Busi, Quota 118

Foto n° 2 - Alpi Carniche,Gruppo del monte Coglians

Grande fregio del 3° reggimen-to alpini, battaglione Pinerolo, inci-so su di una roccia posta sulla sellaimmediatamente sovrastante il ri-fugio Marinelli (1900 m.), nel grup-po del monte Coglians.L’iscrizione ricorda i reparti al-

pini che presidiarono queste posta-zioni nel 1916.

Foto n° 3 e 4, - Alpi Giulie,Val Dogna, monte Jof diSomdogna (1899 m.)

8° Reggimento alpini, 71a com-pagnia, Tomba del Mago 21 Mag-gio 1916.Lungo la prima linea italiana,

poco sottostante la sommità del Jofdi Somdogna, si trova l’ingressoblindato di una “ridotta” fortificatacon feritoie.La curiosa denominazione di

“Tomba del Mago”è forse dovuta al-la particolare struttura interna moltostretta e dalla forma a “V” rovesciata.

“Le pietre parlano”, iscrizioni egraffiti alpini della Grande Guerra

(parte seconda)

1

Piccola incisione rinvenuta inun angolo remoto di una trinceaposta sulla prima linea italiana del1916, ove si erano avvicendati re-parti di vari reggimenti alpini nelcorso di una delle tante offensiveCadorniane.Iscrizione molto piccola ed ar-

tisticamente modesta ma di gran-de e sofferta richiesta ed anelitospirituale...W la pace!La scritta è attorniata da varie

un po’ maldestre e non ben di-stinte forme, le quali probabil-mente nell’intento dell’autore vo-levano tratteggiare dei cuori che,nell’umano sentire, rappresenta-no da sempre simbolicamente l’a-more, l’amicizia e la fratellanza.La sigla dell’autore, D.G, ri-

mane anonima, ma a distanza diquasi un secolo l’incisione sopra-stante “W la pace” ci parla autore-volmente ed in modo universaleper lo straziante messaggio lan-ciato al mondo ed ai posteri, al dilà del tempo e dello spazio.

2

3

Page 16: GENOVA · 2016-09-11 · > 1-2 giugno festa del settore genova a pieve ligure (in cornua) > 8 giugno festa del settore sopra la croce a prato sopra la croce > 29 agosto festa del

5° Reggimento Alpini- “Questo ridotto propu-

gnacolo avansato nella sa-cra conquista strenuamen-te vittoriosamente tennecontro furioso attacco ne-mico soverchiante il 25-26maggio 1916 presidiò conimmutato valore serenod’abnegazione dal 5.05 al10.8.1916 la invitta compa-gnia alpina BattaglioneStelvio”Nei primi anni 90 è

stata riportata completa-mente alla luce,dopo par-ziale scavo,questa grandelastra in cemento situatanella parte terminale dellacresta del monte Vrsic de-nominata dagli alpini “Co-cuzzolo Camperi” (1700m.) in onore del loro Capi-tano lì caduto. Luogo impervio ma di

grande importanza strategica a poco più di 2000 metri diquota. In un tratto della linea sulla cresta le due trincee dista-

vano da dieci a quindici passi e penosa e molto difficile erala vita per i due reparti contrapposti che la presidiavano. Nonostante una serie di tentativi di attacco da parte

nemica e di relativi contrassalti da parte nostra, i quali co-starono molto sangue ad entrambe le parti, le posizioni dipartenza, di fatto, per un beffardo destino, rimasero sem-

pre immutate dopo i lun-ghi combattimenti. Il cippo venne eretto

dalla 137a compagnia delBattaglione Stelvio a ricor-do dell’evento bellico av-venuto nel maggio 1916.Il cippo, sul terreno, è

sovrastato a distanza ed inprospettiva dalle cime delmonte Vrata e del monteNero.

Foto n° 6 - Alpi Carni-che, passo di monteCroce Carnico, mulat-tiera di guerra.

Eccezionale l’opera discultura eseguita dai repar-ti alpini del 3° reggimentolungo la mulattiera diguerra di Rio Monumenz.L’abilità dello scultore,

che ha anche firmato la suaopera (Cerutti di Milano)per quanto la scritta visibi-le solo da vicino, ha fatto sì

GENOVA ALPINA NUOVA 1/2014 16

Sull’ingresso come si nota nella foto storica - n° 3 –del 1917 era riprodotta l’aquila, simbolo degli alpini, cheperò è andata perduta - foto n°4 -. La struttura fu costrui-ta, con una vista superba sulla parete nord del Jof di Mon-tasio (2753 m.), dalla 71a compagnia del battaglione Ge-mona.

Foto n° 5 - Alpi Giulie, Cresta Vrsic, monte Vra-ta, Cocuzzolo “Camperi” (1700 m.) gruppo delmonte Nero (Krn) Slovenia.

4

5 6

Page 17: GENOVA · 2016-09-11 · > 1-2 giugno festa del settore genova a pieve ligure (in cornua) > 8 giugno festa del settore sopra la croce a prato sopra la croce > 29 agosto festa del

17 GENOVA ALPINA NUOVA 1/2014

che l’aquila sembri quasi involarsi dalla pareterocciosa che sorregge il fregio del 3° reggimen-to Alpini con il fucile e la piccozza incrociati.A distanza ravvicinata è ancor più possibile

apprezzare il fine lavoro di scultura e rifinituradell’opera, che esperti maestri scalpellini hannodichiarato essere frutto di almeno due mesi diduro lavoro, peraltro in parete.Tale opera rappresenta una delle testimonian-

ze più pregevoli ed artisticamente di valore che in-siste sulla parte di fronte che percorreva la regioneFriuli Venezia Giulia, dal mare alle Alpi.Il valico di monte Croce Carnico (1360 m.), al-

l’inizio delle ostilità, venne occupato dal battaglio-ne alpino Tolmezzo e dal 30° reggimento fanteria;gli austriaci, a loro volta si attestarono sui sovra-stanti Cellon e Pal Piccolo nonché sul vicino costone “Nase”.

I più rilevanti fatti d’arme nella zona del Passo siverificarono nei mesi di marzo e maggio del 1917.Il primo ebbe luogo nella notte fra il 26 ed il 27

marzo,quando gli austriaci, mimetizzati con camicibianchi e muniti di lanciafiamme, tentarono di occupa-re la casermetta della Guardia di Finanza ubicata alPasso, ma scoperti in tempo, furono costretti a desiste-re lasciando sul terreno numerosi morti.

Foto n° 7 - Alpi Carniche, abitato di Rigolato, in-cisione per abbeveratoio quadrupedi 1916

“Sua Eccellenza il Generale Clemente Lequio ordinò”In un piccolo spiazzo lungo la strada che attraversa il

paese di Rigolato, posto nelle retrovie del fronte, si trovauna grande fontana del 1916 che fungeva, come da scrit-ta nel muro sovrastante, da “Abbeveratoio Quadrupedi”. Una piccola targa posta sul lato destro della vasca-con

incisione di aquila dell’artiglieria alpinapurtroppo molto deteriorata- ricorda che lafontana fu voluta da “Sua Eccellenza il Ge-nerale Clemente Lequio” che in quel perio-do era il Comandante della Zona Carnia co-me Generale di Corpo d’Armata.Si rammenta che detto Generale, nel cor-

so della guerra Italo-Turca era, in qualità diTenente Generale, Comandante della Divi-sione Lequio che comprendeva la Brigata mi-sta del Maggiore Generale Montuori nell’am-bito della quale operava il reggimento “Can-tore” all’epoca della vittoria alpina della batta-glia di Assaba del giorno di Pasqua 1913.

Foto n° 8 - Alpi Giulie, fronte dell’Alto I-sonzo, monte Cukla (1767m.) Slovenia

25 giugno 1917- 2° Alpini, BattaglioneSaluzzo, 23a Compagnia, 1° plotone, 2asquadra

7

8

Un secondo tentativo, anch’esso anda-to a vuoto, fu effettuato il 23 maggio,quando la neve era ancora alta alcuni me-tri. Gli austriaci, dopo aver percorso una

galleria di circa 800 metri scavata nella ne-ve, cercarono di irrompere all’interno del-la medesima casermetta ove però il ploto-ne alpino che vi era acquartierato non sifece sorprendere, ma anzi contrattaccò de-cisamente ingaggiando con gli austriaci unviolento corpo a corpo.Questi si ritirarono attraverso la galle-

ria, che venne poi fatta crollare per impe-dire l’inseguimento da parte italiana.

9

Page 18: GENOVA · 2016-09-11 · > 1-2 giugno festa del settore genova a pieve ligure (in cornua) > 8 giugno festa del settore sopra la croce a prato sopra la croce > 29 agosto festa del

Postazioni alle falde del monte Cukla in una localitàdenominata “Colletta del Cukla”.

Ingresso di una caverna ricovero, chiusa da un muroin cemento su cui spiccano diverse iscrizioni con a latoparte anche di decorazione floreale.A causa di una forte scossa di terremoto avvenuto nel-

la zona, la parete e parte della caverna sono crollati.

Foto n° 9 - Alpi Giulie, Fronte dell’Alto Isonzo,monte Cukla, settore del Sacro Cuore (1767 m.)Slovenia. Regione Bes.chid?

Battaglione Speciale Bes, 8a Compagnia, Villaggio diGuera Sacro Cuore dal 12 al 19..?Il Maggiore Celestino Bes fu per lungo tempo il Co-

mandante di questo Settore e il 27 e 28 agosto 1915 si tentòper la prima volta, da queste postazioni, di conquistare ilmonte Rombon. L’attacco fu condotto dal nucleo di arditidenominati “battaglione speciale” o “gruppo Bes” dal nomedel loro Comandante Celestino Bes, che sarebbe poi statoanche Comandante dal 14.1.1916 al 27.5.1917 del bat-taglione alpini Val Tanaro.Per i suoi alti meriti, fu insignito della nomina a

Cavaliere dell’Ordine Militare di Savoia e della meda-glia d’argento al valore militare e successivamente ar-rivò al grado di Colonnello. Il battaglione speciale Besera formato da due compagnie del btg. Ceva e da duecompagnie del btg.Pieve di Teco. Dei piccoli nuclei riuscirono a raggiungere la vetta

del Rombon, ma la violenta reazione avversaria ed ilfuoco dell’artiglieria, impedirono il successo dell’azione.

Foto n° 10 e commento Alpi Carniche, Gruppo del Pal Piccolo, mulat-tiera di guerra fondo valle monte Pal Grande-1916- 145° fanteria

Concludendo questa tornata di incisioni, ci siabenevolmente concessa una deroga alle sole scritteed incisioni alpine a tema, presentando questa sug-gestiva incisione ad opera di un anonimo fante del145° Rgt. di fanteria della Brigata Catania (ricordia-mo peraltro doverosamente, come ben noto, al di làdi ogni possibile distinguo e goliardia, che gli Alpinisono comunque una delle due specialità della gran-de Arma della Fanteria). Ci è corso pertanto obbligo presentarvi questo

graffito, quale ultima immagine di questa secondaparte dell’argomento trattato, che sa trasmettere consemplici parole, quasi una preghiera, il desideriostruggente di un ritorno a casa per ritrovare la per-sona più cara, quella amatissima mamma il cui no-me è invocato, in ogni lingua, da qualsiasi soldatonel momento del pericolo, della sofferenza e dellamorte!Questa accorata invocazione “MAMMA RITOR-

NERO’” è la tangibile disperata speranza di un sem-plice figlio qualunque che nel pericolo di perdere lavita anela al bene più caro, a Colei che quella vitagliela ha donata. Questo inno alla vita ed all’amore travalica il

tempo e come un’eco profonda e duratura raggiun-ge i nostri cuori e ci accomuna tutti ad ogni soldato,

di qualsiasi ordine, grado e specialità che ha patito, sof-ferto ed è morto su questi monti e tra queste pietraie.L’iscrizione, che ormai è incisa anche nei nostri cuori

oltre che sulla nuda pietra, è stata riportata alla luce lun-go la mulattiera di guerra che sale da Timau- Stavoli Ro-ner verso il Pal Grande ed è del 1916.Chissà mai poi quale sorte avrà riservato il destino a

quell’anonimo fante!Ci piace pensare che il Signore misericordioso abbia

concesso a quel fante speranzoso di essere tra i non mol-ti che, dopo immani sofferenze, hanno potuto poi co-munque riabbracciare la propria Mamma ed i propri Cari.

Valter Lazzari

Bibliografia:Salvare la memoria di C.Gattera e R.Greselin, Ed.RossatoLe pietre parlano di A. e F. Scrimali, Ed.Uff. Storico S.M.Eparole dal grappa di A.Burbello, Ed. E.L.D

GENOVA ALPINA NUOVA 1/2014 18

10

Page 19: GENOVA · 2016-09-11 · > 1-2 giugno festa del settore genova a pieve ligure (in cornua) > 8 giugno festa del settore sopra la croce a prato sopra la croce > 29 agosto festa del

19 GENOVA ALPINA NUOVA 1/2014

Nella catalogazione dei libri della biblioteca, sotto la voce manoscritti del Museo, ho trovato un albun fotograficocon una dozzina di foto donate al Museo (certamente mai pubblicate) inerenti al btg. Pieve di Teco, durante le sue

esercitazioni estive; le foto sono in ottimo stato ed ognuna ha la sua didascalia. La zona interessata alle esercitazioni èla Valle Aurina, il punto più a nord d’Italia.Le esercitazioni estive del Battaglione alpini Pieve di Teco nell’anno 1935 si svolsero in Valle Aurina, nell’anfiteatro

di montagne che si incunea in territorio austriaco, alle spalle di Campo Tures (alpi Orientali/Noriche). Le piccole foto scattate dall’alpino Cella Emilio cl.1914 da Prato Sopralacroce (Borzonasca), ora defunto, riguarda-

no le ascensioni sul ghiacciaio di Neves, Vetta d’Italia ePicco dei Tre Signori. Storicamente lo spostamento del “Pieve di Teco” nel-

l’estrema zona del confine Italo-Austriaco aveva una ra-gione ben precisa. Tutte le truppe alpine, nell’anno 1935,svolsero esercitazioni estive e manovre combinate alconfine Orientale per dare una manifestazione di forza,onde contrastare politicamente le le mire di Hitler chenel luglio 1934, dopo l’uccisione del primo ministro au-striaco Dollfuss, voleva impadronirsi dell’Austria, cosache poi fece nel 1938, con l’Anschluss.

Mauro TimossiLe foto scattate dall’alpino Cella Emilio cl. 1914 sono stateriordinate dall’alpino A. Costa.

MUSEO DEGLI ALPINIBATTAGLIONE ALPINI “PIEVE DI TECO”. ESERCITAZIONI ESTIVE IN VALLE AURINA NEL 1935.

1

2

3

4

Page 20: GENOVA · 2016-09-11 · > 1-2 giugno festa del settore genova a pieve ligure (in cornua) > 8 giugno festa del settore sopra la croce a prato sopra la croce > 29 agosto festa del

GENOVA ALPINA NUOVA 1/2014 20

5

6

Page 21: GENOVA · 2016-09-11 · > 1-2 giugno festa del settore genova a pieve ligure (in cornua) > 8 giugno festa del settore sopra la croce a prato sopra la croce > 29 agosto festa del

foto

1) In marcia verso laForcella del Piccoestate 1935.

2) Ghiacciaio diNeves,superamento di uncrepaccio estate1935.

3) In marcia verso ilghiacciaio diNeves. Estate1935.

4) Postazione radiosullo sfondo lavetta d’Italia. Estate 1935.

5) Rifugio Porro, presso il Lago di Neves.

6) foto di gruppo presso il Rifugio Vetta d’Italia.

7) In marcia verso il Rifugio Giogo Lungo. Estatedel 1935.

8) Il Sergente Maggiore alla Forcella del Picco.

9) Verso il Pizzo dei Tre Signori; a sinistra dellafoto le drappelle, dei reparti.

10) Fronte Occidentale Col Maurin Giugno 1940.Ma questa è un’altra storia.

21 GENOVA ALPINA NUOVA 1/2014

7

7

8

10

9

Page 22: GENOVA · 2016-09-11 · > 1-2 giugno festa del settore genova a pieve ligure (in cornua) > 8 giugno festa del settore sopra la croce a prato sopra la croce > 29 agosto festa del

GENOVA ALPINA NUOVA 1/2014 22

Nel giugno 1940 a Bardonec-chia arriva il 3° gruppo alpi-ni composto dai battaglioni

Val Dora, Val Fassa ed Esille rafforza-to dalla divisione di fanteria Supergain attesa di ordini per partecipare al-le azioni contro la Francia.In questo settore di operazioni,

dopo la dichiarazione di guerra, iFrancesi non hanno dato segni di vi-ta. Il 20 giugno una pioggia insisten-te e grossi nuvoloni accompagnanoil movimento delle colonne di auto-carri che trasportano i rifornimenti eapparentemente nessuno, neanchegli altolocati generali, fa attenzionealle condizioni atmosferiche. I pianid’attacco prevedono la facile conqui-sta di Modane passando dai colli difrontiera che in questo tratto delleAlpi sono tutti posti fra i 2500 e i2900 metri e che nel giugno del ‘40presentavano un innevamentostraordinario. La convinzione cheoramai la Francia fosse costretta acapitolare da un momento all’altroper via della fulminea invasione del-le truppe tedesche provoca dei com-portamenti al limite del grottesco. I reparti della divisione Superga

ricevono l’ordine di attaccare im-provvisamente a mezzogiorno delgiorno 21 giugno mentre c’è la di-stribuzione del rancio: i soldati ven-gono raccolti talmente in fretta chemolti lasciano nelle tende cappotti egiacche a vento sotto gli occhi pocoattenti degli ufficiali convinti di ce-nare a Modane. Il colonnello EnricoMuttini comandante del 92° reggi-mento fanteria della divisione Su-perga ordina ai fanti di lucidare benegli elmetti perché «…quando sfilere-mo a Modane dobbiamo fare bellefigura!» ignorando che al frangentecomico molto spesso si passa alla si-tuazione tragica. Così il 21 giugno ibattaglioni alpini Esille, Val Fassa e ilIII battaglione del 92° fanteria oltre-passano la frontiera a fatica per il no-tevole innevamento aggirando ilmonte Tabor entrando in contatto

ALPINI E FANTI NEL GELO SUL FRONTE OCCIDENTALE

con pattuglie francesi e incappandosotto il fuoco di mitragliatrici postein piccole opere Maginot. Si muoveanche il battaglione Val Dora al co-mando del capitano Leopoldo Nota-ri che prima di oltrepassare il confinefa schierare la forza e in un eccitatodiscorso raccomanda agli alpini dicomportarsi bene con le ragazze diModane! La coltre di neve in questazona è talmente alta che il trasportodelle munizioni e dei viveri in altaquota è affidato alle solide spalle de-gli alpini e dei fanti. I reparti Val Dora e III battaglio-

ne del 91° fanteria della divisioneSuperga oltrepassano il Col de Pe-louse (2798 m) e superando difficilipassaggi su roccia coperta dal ghiac-cio raggiungono la cresta rocciosa diBelle Plinier al Mont Rond (2772 m).Durante questa fase della battagliaviene ferito alla testa l’alpino LivioMarabello al quale verrà concessa lamedaglia d’oro al valor militare allamemoria. A sera la situazione è giàinsostenibile: ai reparti privi di rifor-nimenti non resta che attendere lanotte. All’alba del 22 giugno gli alpi-ni e i fanti esausti vedono Modanedall’alto…. sembra a portata di ma-no ma è impossibile da conquistare.La presenza degli alpini in prossi-mità del Mont Rond è subito rilevatadagli osservatori francesi che in po-chi minuti scagliano una tempesta difuoco sugli alpini. In questi ore il ca-pitano Notari comandante del ValDora viene ferito ma dalla barellacontinua a dare ordini. Il Val Dora rimane completamen-

te isolato per via dei guasti alle radio:il reparto è tragicamente nelle manidei barellieri che portando i feriti do-po 16 ore di marcia massacrante conla neve alta fino al petto riescono adare notizie del battaglione. Ma latragedia si doveva ancora compiere:a sera la temperatura scende fino ameno 15 gradi causando gravi soffe-renze ai soldati costretti all’immobi-lità nelle buche privi di viveri e di ve-

Foto

1) Monte Rond: i soldati, stremati dalle bassetemperature, escono dalle buche comefantasmi in attesa dei soccorsi. (da “Vince-re” coll. L. Santagata).

2) Alpini del battaglione Val di Fassa accom-pagnano due vittime di congelamento. Danotare l’inadeguatezza del vestiario (Archi-vio provincia autonoma di Trento).

3) Alpini del Val Dora nei pressi della BellePlinier il 25 giugno: l’ufficiale al centro e ilsergente sulla desta sono protetti dalla so-la giubba estiva. (archivio privato G. Vau-dano-Torino).

3

2

1

Page 23: GENOVA · 2016-09-11 · > 1-2 giugno festa del settore genova a pieve ligure (in cornua) > 8 giugno festa del settore sopra la croce a prato sopra la croce > 29 agosto festa del

23 GENOVA ALPINA NUOVA 1/2014

stiario adeguato. Nella giornata del23 giugno la situazione apparedrammatica: i fanti e gli alpini hannopassato la notte al gelo unicamenteprotetti dai teli tenda o da poche co-perte; sono sempre più numerosi icasi di congelamento o di dissente-ria. I soldati diventano oggetto diuna accanita caccia al bersaglio daparte dell’artiglieria e delle mitra-gliatrici francesi ed è una fortuna chela tormenta di neve li nasconda e cheil grande innevamento non facciaesplodere le granate. La notte fra il 23 e 24 giugno è

ancora peggiore con la tormenta cheimperversa da più di 24 ore e con latemperatura oltre i meno 15 gradisottozero. Al mattino del 24 il capita-no Notari invia una staffetta al colledella Pelouse presidiata dagli alpinidella 231ª compagnia del Val Doradel capitano Martin: il testo della let-tera, trascritto nel riquadro a parte,descrive la reale situazione ed è unadenuncia di come i soldati furonomandati allo sbaraglio. Per tutta la giornata del 24 giu-

gno i reparti rimangono immobiliz-zati nelle buche nella neve da raffi-che di mitragliatrici che provocanoaltri morti e feriti. A sera giunge unastaffetta con gli ordini dal comandodivisionale che fa inorridire capitanoNotari: il battaglione deve prosegui-re l’attacco su Modane. Saranno gli

stessi francesi che all’alba del 25 giu-gno avvertono gli italiani del soprag-giunto armistizio e che impietositiforniranno i primi soccorsi ai conge-lati. Il bilancio finale della divisioneSuperga conta 1290 congelati; a que-sti vanno aggiunti oltre 300 alpini delVal Dora e 35 del Val Fassa. A queste perdite, dovute esclusi-

vamente al freddo e al vestiario non

consono, vanno aggiunte quelle di40 caduti, 220 feriti gravi e di 19 pri-gionieri. Le fotografie che ho potutoreperire dalla stampa dell’epoca o daarchivi privati mostrano gruppi disoldati stremati che si coprono mala-mente con coperte…. sembrano lefoto della campagna di Russia… maquella è un’ altra tragedia italiana.

Lorenzo Santagata

CONTENUTO DELLA LETTERA* DEL CAPITANO LEOPOLDO NOTARI

INDIRIZZATA AL CAPITANO MARTIN COMANDANTE DELLA 231ª COMPAGNIA:

Caro Martin,la situazione del battaglione [Battaglione Val Dora n.d.r.] è sempre tragi-

ca. Gli uomini sono quasi tutti afflitti da dissenteria. Vi sono parecchi casi dicongelamento e assideramento. Siamo in mezzo a bufere di neve. Viveri,scatolette e gallette quasi terminati. Non posso collegarmi con nessuno, da-to che tutte le radio sono guaste. Ho dei feriti da sgomberare e non so comefare, dato che ho appena tre barelle. Io, poi, ho quattro ferite. Il battaglione,sia come uomini, sia come materiali, è al limite della sua resistenza, datoche è da 24 ore in mezzo alla neve. Occorre far ben comprendere, e subito,al comando della divisione che il battaglione venga rilevato, sulle posizioni,da un altro battaglione. Un’altra notte, in simili condizioni, è difficile poterlapassare. A ogni modo mandare cognac, zucchero e cioccolato. Ti prego diparlare in termini molto chiari al comando divisione. Ho potuto prendere col-legamento con il 91° fanteria, che è ostacolato fortemente nell’avanzata dafuoco di artiglieria e mitragliatrici. Attendo una pronta risposta dal comandodivisione a mezzo pattuglia.

Mont Rond, 24 giugno XVIII, ore 8,45.* conservata come allegato al diario storico della divisione Superga – SME, ufficio storico.

Motivazione della medaglia d’oro al valor militare conferita all’alpino Livio Marabello di Pontestura (Al)

Sempre primo ove era maggiore il rischio, durante un a-spro attacco, con generoso impeto e fiero disprezzo del peri-colo, si lanciava, di iniziativa, in terreno scoperto per raggiun-gere la postazione avanzata di un fucile mitragliatore, nel no-bile intento di sostituire il tiratore caduto. Per meglio utilizza-re l’arma, non esitava a portarsi in luogo più esposto da dovebatteva efficacemente le postazioni nemiche, suscitandol’ammirazione dei compagni. Gravemente ferito alla testa,conteneva, con grande forza d’animo, il suo dolore e pregaval’ufficiale medico di curare per primi gli altri feriti. Medicato,chiedeva insistentemente di essere lasciato al suo posto dicombattimento: ai superiori, che lo costringevano a partireper luogo di cura, esprimeva il suo disappunto ed il desideriovivissimo di tornare, al più presto, alla battaglia per parteci-pare alla immancabile vittoria. Si spegneva in luogo di cura dopo circa un mese di atroci sofferenze, sopportatecon animo virile e mirabile stoicismo. Fulgido esempio di elette virtù militari e di cosciente, sublime eroismo.

La Belle Plinier, 21 giugno – 18 luglio 1940 XVIII

Page 24: GENOVA · 2016-09-11 · > 1-2 giugno festa del settore genova a pieve ligure (in cornua) > 8 giugno festa del settore sopra la croce a prato sopra la croce > 29 agosto festa del

Il Gruppo Alpini di Moneglia,nell’attuale Sede inauguratanel 1995, è intitolato al Capo-

ralmaggiore Vittorio Bulla, classe1915.Il graduato, caduto in Russia

nel Marzo 1943 per malattia inter-venuta in stato di prigionia, gesti-va prima della guerra un negoziodi fotografia a Genova ed assolseil servizio di leva negli alpini nel1936 a Mondovì e poi venne ri-chiamato alle armi nel 1940, la-sciando così l’adorata moglie Ma-ria, originaria di Moneglia, e lapiccola figlia Carla, attuale Madri-na del Gruppo. Data la sua competenza pro-

fessionale, venne inquadrato nellaCompagnia Reggimentale del 1°Rgt alpini ed adibito al ServizioFotografico della 4a Divisione al-

VITTORIO BULLA, fotografo ufficialedella 4ª Divisione Alpina Cuneense

pina Cuneense, nell’ambito dellaquale operò prima in Albania eGrecia nel 1940/41 e poi nellacampagna di Russia nel 1942/43,fino al tragico epilogo. Foto n° 1, Vittorio è a cavallo,

con la macchina fotografica a tra-colla, sul fronte greco albanesenella primavera del 1941. Parte del materiale fotografico,

in prevalenza inerente il frontegreco-albanese, è già nota ed inalcuni casi ha conseguito anchedei prestigiosi riconoscimenti epremi in concorsi fotografici, adesempio il primo premio nel 1995al concorso “Muli con le stellette”ad Altomonte in provincia di Co-senza.Foto n°2, mulo rovesciato, foto

n°3, mulo nel fango, foto n°4, mu-lo e conducente, usciti dal fango.

Foto questa già apparsa singolanel mitico numero unico di Geno-va alpina di tredici anni fa, edito inoccasione dell’ultima adunata cit-tadina, e che ora per continuitàconcettuale alle due precedentiistantanee mostratevi, qui vi ri-proponiamo; da recenti informa-zioni, l’alpino ha un nome: Fran-cesco Costa di Carasco.Queste istantanee, scattate

dall’autunno 1940 alla primaveradel 1941 nel fango del fronte gre-co-albanese, prima causato dallepiogge e poi dal disgelo della col-tre nevosa, ritraggono, con toc-cante realismo, poveri muli rove-sciati che non riescono più a pro-cedere o immersi completamentenel fango con il solo capo fuori(questa foto compare anche traquelle utilizzate a fini didattici

GENOVA ALPINA NUOVA 1/2014 24

1

Page 25: GENOVA · 2016-09-11 · > 1-2 giugno festa del settore genova a pieve ligure (in cornua) > 8 giugno festa del settore sopra la croce a prato sopra la croce > 29 agosto festa del

nelle proiezioni che avvengononell’ambito del progetto “Scuole”da parte della nostra Sezione) el’affannoso sforzo dei loro condu-centi (gli sconci nel gergo dellanaja alpina) che pazientementesottraggono alla morsa della motai loro “fratelli di naja”!Ebbene sì, fratelli, poiché a ta-

le proposito ricordiamo che al ter-mine della campagna di Grecia ilComando di Divisione indisse unconcorso per la migliore decora-zione di tenda o gruppo di tende. Vinsero tale concorso i condu-

centi artiglieri alpini del 5° reggi-mento che decorarono il terrenoprospiciente le loro tende con lascritta, in pietruzze candide: “W ilmulo mio fratelo che sopra gli al-tri come aquila vola”.Gli “sconci” vincitori avevano,

di fatto, mutuato la seconda partedella scritta vincente dal mottostesso del loro 5° reggimentod’artiglieria alpina, ”sopra gli altricome aquila vola” peraltro trattoda Dante, Inferno, canto IV, verso96.Quindi il fedele compagno di

fatiche, con cui si divideva tuttocome con un familiare, nell’im-maginario semplice di quei con-ducenti, mio “fratelo”, da quadru-pede terreno diventava moral-mente il nobile rapace che si librain cielo più in alto di tutte le altrecreature!Le foto n° 5, 6 e 7, tutte scatta-

te dal bravo fotografo reggimen-tale nella tarda estate del 1940 sulfronte greco-albanese, ritraggonorispettivamente: un simpaticomomento di abluzioni del reparto

nelle limpide acque di torrentimontani, con il nostro Vittorio inpantaloncini corti, a seguire unanimato bivacco alpino nelle pie-traie assolate dei rilievi del fronteed infine una bella inquadraturadelle salmerie in marcia sui brullirilievi al confine greco. Di recente un’importante no-

vità: a memoria perenne dei no-stri “Veci”, la Signora Carla, Ma-drina del Gruppo e figlia del Ca-duto, ha reperito ulteriore mate-riale del Papà, in parte inedito,inerente la Campagna di Russia,materiale che era “dormiente” traaltri oggetti datati ed in disuso, inspecie dopo la scomparsa dellacara mamma Maria, vedova di Vit-torio.Ho intervistato la gentile Si-

gnora Carla ed ho avuto accesso

25 GENOVA ALPINA NUOVA 1/2014

2

Page 26: GENOVA · 2016-09-11 · > 1-2 giugno festa del settore genova a pieve ligure (in cornua) > 8 giugno festa del settore sopra la croce a prato sopra la croce > 29 agosto festa del

agli importanti nuovi reperti,istantanee inedite di grande reali-smo e fedele testimonianza delfronte russo, spesso con puntualie precise annotazioni nel retro sulocalità, data, persone, eventi. E’ con grande piacere e gentile

concessione della Signora Carlache condividiamo con Voi questimomenti unici di storia alpina vis-suta e ci piace pensare che tutti glialpini e le persone note o scono-sciute ritratte, come se il tempo sifosse fermato, possano ora rivive-re tramite nostro e come riani-marsi allo scorrere dei nostri occhisulle loro immagini! La didascalia delle varie foto

mai visionate e che ora presente-remo, laddove presente, saràquella originale annotata sul re-tro. Foto n°8, tradotta che porta in

Russia gli alpini, si nota, sulla par-te destra in basso del vagone, ladicitura a gesso, 4 alpini DivisioneCuneense e, ritratta centralmente,

una delle “madrine di guerra” che,nell’euforia di Regime dell’estatedel 1942 con l’invasione dellaRussia progettata sulla carta e conavventatezza, alle varie soste interritorio nazionale consegnavanoai soldati destinati al fronte unacopia di un noto periodico delPartito, dal nome significativo“Passo Romano”. (spesso resti diquei giornali, al di là dei relativimodesti benefici della lettura,avranno poi insperatamente unagrande utilità pratica poiché servi-ranno, a guisa d’imbottitura dirinforzo, nel terribile inverno del1942, alle sentinelle alpine stre-mate dal freddo nelle lungheguardie all’addiaccio. Foto n° 9, timbro ufficiale ed

annotazione a mano, “Passaggiodel Donez”, gli alpini della Cu-neense attraversano il Donez, inuna bella giornata estiva, su unponte di barche costruito dal Ge-nio militare, sotto lo sguardo at-tento di un Ufficiale anonimo.

Foto n°10, annotazione a ma-no, ” 28 Ottobre XX in linea, i rus-si hanno sentito i nostri inni”. Labella istantanea ritrae la fanfarareggimentale in opera, diretta daun sottufficiale in posizione so-vrastante i vari addetti. (questa fo-to, già nota ma senza le annota-zioni di pugno dell’autore a tergo,è mostrata nelle proiezioni didat-tiche nel programma sezionale“Scuole”). Foto n° 11, il reparto in sosta e

di “corvè” attorno ad un’isba rus-sa.Foto n°12, il nostro Vittorio

con gli ospitali abitanti di un’isbacon i quali aveva scambiato ciboin scatolame e preconfezionatocon viveri freschi, latte, uova, ver-dure etc.Foto n°13, una bella bambina

russa, dai grandi occhioni, la qua-le fuori da un’isba e per niente ti-morosa, ha un pezzo di dolciumein una manina e nell’altra stringegelosamente una confezione di

GENOVA ALPINA NUOVA 1/2014 26

3

3

Page 27: GENOVA · 2016-09-11 · > 1-2 giugno festa del settore genova a pieve ligure (in cornua) > 8 giugno festa del settore sopra la croce a prato sopra la croce > 29 agosto festa del

27 GENOVA ALPINA NUOVA 1/2014

4 5

6

Page 28: GENOVA · 2016-09-11 · > 1-2 giugno festa del settore genova a pieve ligure (in cornua) > 8 giugno festa del settore sopra la croce a prato sopra la croce > 29 agosto festa del

carta che reca la scritta “MOTTA” l’italianissima e nota Dit-ta di dolciumi!Riteniamo doveroso, traendo spunto da questa ecce-

zionale istantanea, tratteggiare ancora una volta, oltre lequalità alpine universalmente riconosciute quali il sensodel dovere, sacrificio e solidarietà, anche il grande senso diumanità che molto spesso gli alpini hanno dimostrato ver-so qualsiasi popolazione, anche formalmente nemica, concui sono venuti in contatto.Sicuramente il nostro Vittorio avrà rivisto negli occhio-

ni profondi di questa bambina la sua piccola amatissimaCarla, all’incirca della stessa età, con la quale aveva potu-to passare solo qualche fugace licenza tra il ritorno dalfronte greco-albanese e la partenza per la Russia. Foto n° 14, annotazione a mano, “donne ebree russe

adibite ai lavori manuali”: tale foto ritrae donne impegna-te in lavori pesanti a ridosso della ferrovia durante il pas-saggio di una colonna alpina, e tra le scarne righe di Vitto-rio intuiamo quasi come un senso di sgomento per questasituazione così contraria e inusuale alla mente ed alle con-vinzioni di qualsiasi alpino.Con tutta probabilità tali donne erano state adibite ai

duri lavori forzati sulla linea ferroviaria, nevralgica per irifornimenti, dall’allora alleato germanico che ci avevapreceduto in quelle località, lasciando poi alcuni presìdi ailavori, e certamente non si era ”distinto” per correttezza dicomportamenti verso le misere popolazioni locali. Foto n° 15, il nostro Vittorio, in completo assetto di

marcia, a fianco di un aereo russo abbattuto. Foto n°16, il retro della precedente foto n° 15, con il

timbro in rilievo “servizio fotografico 4a Divisione Alpina

GENOVA ALPINA NUOVA 1/2014 28

7

8

Page 29: GENOVA · 2016-09-11 · > 1-2 giugno festa del settore genova a pieve ligure (in cornua) > 8 giugno festa del settore sopra la croce a prato sopra la croce > 29 agosto festa del

29 GENOVA ALPINA NUOVA 1/2014

10

9

Page 30: GENOVA · 2016-09-11 · > 1-2 giugno festa del settore genova a pieve ligure (in cornua) > 8 giugno festa del settore sopra la croce a prato sopra la croce > 29 agosto festa del

GENOVA ALPINA NUOVA 1/2014 30

12

13

11

14

15

16

Page 31: GENOVA · 2016-09-11 · > 1-2 giugno festa del settore genova a pieve ligure (in cornua) > 8 giugno festa del settore sopra la croce a prato sopra la croce > 29 agosto festa del

31 GENOVA ALPINA NUOVA 1/2014

18 19

17

20

Page 32: GENOVA · 2016-09-11 · > 1-2 giugno festa del settore genova a pieve ligure (in cornua) > 8 giugno festa del settore sopra la croce a prato sopra la croce > 29 agosto festa del

GENOVA ALPINA NUOVA 1/2014 32

21

Cuneense” e l’annotazione a ma-no “apparecchio russo (rata) ab-battuto dalla nostra contraerea.Fronte del Don 30.X.42 XXI. L’in-dicazione fra parentesi, “rata” (=“topo” in spagnolo, a ricordo delprimo impiego bellico di tale veli-volo nella guerra civile spagnoladel 1936), si riferisce al tipo di ap-parecchio, ovvero il famoso cacciamonoposto ad ala sbalzata, veli-volo di base, all’epoca, dell’Aero-nautica sovietica. Foto n°17, POLIKARPOV I

16 “RATA” tipo 24, con motorestellare SHVETSOV M-63 da 1100CV, velocità massima 520 km/h edarmato con 2 mitraglie SKAS da7,62 mm, 2 cannoni SVAK da 20mm e 6 razzi RS-82.Tale velivolo, il primo in asso-

luto con il carrello retrattile, era

però piuttosto impegnativo nellaguida, causa una scarsa stabilitàlongitudinale che costringeva il pi-lota a tenere sempre le mani suicomandi ed il carrello poco elasti-co, sia in fase di decollo che di at-terraggio. Il modello della nostra foto

presenta sulla fusoliera la scritta,in caratteri cirillici, “per l’UnioneSovietica quali “Per Stalin”, “per laPatria”, “per Leningrado” etc..Secondo fonti storiche sovieti-

che, nel corso del conflitto, venne-ro create pattuglie suicide dotatedi tali velivoli, guidati da giovanipiloti che si gettavano contro imassicci bombardieri tedeschi cer-cando di danneggiare con le elicheblindate le superfici di governo ditali pesanti aerei nemici. Foto n°18, postazioni alpine,

annotazione sul retro, con timbroufficiale, “fronte del Don 29-X-42XXI”, gli alpini sono di vedetta sulgrande fiume ed hanno issato undrappo da segnalazione su unapostazione di fortuna.Foto n° 19, sentinella in trin-

cea, annotazione a mano sul retro,sempre con timbro ufficiale e stes-sa data della foto precedente, “Ve-detta sul Don 29-X-42 XXI”, l’alpi-no di vedetta scruta pensieroso ol-tre il maestoso fiume, già è pre-sente la prima neve ed il cammi-namento scavato appare brinatodal ghiaccio.Foto n°20, slitta di rifornimenti

per gli alpini trainata da muli nel-la neve, timbro ufficiale ed anno-tazione a mano sul retro “frontedel Don 22-XI-XXI”.Foto n°21, il nostro Vittorio sor-

ridente ed in tenuta invernale conl’immancabile tracolla della suamacchina fotografica. L’istantanea di pochi giorni

prima dell’inizio della tragica riti-rata, reca l’annotazione a manosul retro che recita: “fronte del Don9-1-43 a Maria (la moglie)con.........” e poi dolci parole affet-tuose ed intime che un alpino lon-tano ed in guerra invia alla propriaamatissima moglie e che per giu-sto rispetto del Caduto, della suamemoria e dei suoi affetti più inti-mi, ci sentiamo di dover tutelare aldi là del tempo e dello spazio e checomunque ogni cuore alpino potràfacilmente immaginare...Foto n°22, l’attestato-conces-

sione n°1798- rilasciato al C.MVittorio Bulla, nato a Genova, clas-se 1915, del 1° Rgt. Alpini, per averpartecipato ai fatti d’arme dellaguerra 40/43 per i quali le bandie-re dei Reggimenti della DivisioneAlpina Cuneense vennero decora-te di medaglia d’oro al valore mili-tare. L’attestato che riporta ancheil logo della nostra Associazione,reca la firma del Generale EmilioBattisti, Comandante della Divi-sione Cuneense il quale ritorneràin Patria dalla prigionia, di ben ot-to anni, solo nel 1951, e la dataconvenzionale del 9 Marzo 1949,presumibile periodo nel quale era-no pervenute le notizie relative alCaduto.Foto n° 23, comunicazione del

Page 33: GENOVA · 2016-09-11 · > 1-2 giugno festa del settore genova a pieve ligure (in cornua) > 8 giugno festa del settore sopra la croce a prato sopra la croce > 29 agosto festa del

33 GENOVA ALPINA NUOVA 1/2014

22

23

25/5/1949 - a mezzo espressoraccomandato - alla vedova Bullada parte del Distretto militare diGenova, ufficio Ricerca Dispersi,che il C.M alpino Vittorio Bulla del1°Rgt. Alpini è deceduto “in Russia,in prigionia per malattia, il...Marzo1943”.E’ curioso notare la stampiglia-

tura burocratica, quasi a scusa edimproponibile consolazione deiCari del Caduto, ”Comunicazio-ne ritardata per tardiva segnala-zione”.Caro Vittorio, anche se non pos-

siamo dire una preghiera sulla tuatomba poiché le tue spoglie, maiindividuate, hanno avuto anche lacattiva sorte di non trovare sepoltu-ra in Patria tra i tuoi Cari, sappi che

il pensiero e la preghiera di tuttigli alpini è costantemente con tee siamo certi che ora tu, vittimaincolpevole di quella sciaguratacampagna di guerra, sei beatonel Paradiso di nostro PapàCantore assieme ai tanti tuoisventurati compagni della Cu-neense, da te spesso sapiente-mente ritratti nelle foto che cihai tramandato, anche loro, ingran parte, insepolti nella ster-minata steppa russa. Il tuo esempio ed estremo

sacrificio non è stato comunquedel tutto vano nella misura incui ci hai insegnato quei valoridi dovere, sacrificio, solidarietà epacifica convivenza tra i popoli,(a tale particolare proposito, asignificativo esempio le tue foton°12, 13 e 14) valori di cui noiora cerchiamo di essere degni eche ci sforziamo di trasmetterealle nuove generazioni.Onori al sacrificio della Di-

visione martire Cuneense nellaquale così tanti Liguri e Geno-vesi hanno militato! Onori al Caporalmaggiore

Vittorio Bulla del Servizio Foto-grafico della quarta DivisioneAlpina! Vittorio, non ti dimentiche-

remo mai poiché sei e saraisempre nei cuori di tutti noi al-pini!

Valter Lazzari

Page 34: GENOVA · 2016-09-11 · > 1-2 giugno festa del settore genova a pieve ligure (in cornua) > 8 giugno festa del settore sopra la croce a prato sopra la croce > 29 agosto festa del

GENOVA ALPINA NUOVA 1/2014 34

Notizie dai Settori

Il giorno 26 Ottobre 2013, presso il Santua-rio di Gesù Bambino di Praga in Arenzano,in una cerimonia è stata celebrata unaSanta Messa in ricordo di Padre EugenioVallarino, nel 70° della morte, di tutti i ca-duti di Arenzano e Celle Ligure e di tutti iCaduti dell’ ARMIR nella tragica Guerra del42-43 in Russia. La cerimonia, organizzata dai Gruppi ANAdi Arenzano e Celle Ligure, è strettamentecollegata con lo scoprimento della Lapideal Col di Nava nel Luglio scorso a ricordodella MAVM Padre Eugenio Vallarino, Cap-pellano del Btg “Pieve di Teco” della Cu-neense, e chiude le manifestazioni a ricor-do del Padre francescano, di famiglia aren-zanese ma vissuto a Celle Ligure, decedutonel Campo 74 di Oranki durate la prigioniadopo la ritirata. Alla Santa Messa hanno partecipato le Au-torità cittadine e quelle dei comuni limitro-fi; oltre ai Vessilli Sezionali di Genova e Sa-vona scortati dal Vice-Presidente Militello edal Presidente savonese G.D. Gervasonierano presenti molti Gagliardetti deiGruppi genovesi e savonesi con un foltonumero di Alpini.La Santa Messa accompagnata dai cantidel Coro Monte Greppino della SezioneANA di Savona, è stata celebrata presso ilSantuario di Gesù Bambino in Arenzanoda Padre Davide dei Carmelitani; nell’ome-lia è stata ricordato dal celebrante la figuradi religioso di Padre Eugenio Vallarino; allaconclusione il nostro Vice Presidente Mili-tello ha recitato la preghiera dell’ Alpino. E’ seguita nell’Auditorium del Santuariouna rappresentazione di diapositive curatee commentate da Militello sulla storia del-

l’ARMIR inquadrata nel contesto bellicodall’ estate ‘42 alla tragica ritirata del Gen-naio ‘43. Oltre ai canti dedicati dal Coro MonteGreppino, la rappresentazione ha avutomomenti veramente coinvolgenti con l’a-scolto delle letture di brani letterari a curadell’ attore arenzanese Lazzaro Calcagno . I brani, tratti da pagine di Mario RigoniStern, di Giulio Bedeschi, dai diari di “PadreGeneroso”, Cappellano del Btg “Ge-mona” e da memorie di altri Cappel-lani, hanno creato una particolare at-mosfera sia per la recitazione intensadell’ attore e sia per il collegamentoimmediato nel contesto visivo dellediapositive storiche proiettate. Ilpubblico ha molto apprezzato sia icommenti storici di Militello che icanti del Coro e la recitazione dell’at-tore . Al termine della rappresentazione siè svolta la premiazione di alcuni re-

duci accompagnati dal Capogruppo di Cel-le Ligure L.Fassone ( che ha contribuito al-la organizzazione) e dal Presidente dellaSezione di Savona.Sono stati ricordati sia i parenti arenzanesidella famiglia Vallarino che i nipoti ancoraviventi Celle Ligure. La premiazione delleautorità presenti e di quanti hanno colla-borato, da parte del Gruppo di Arenzano,ha concluso la serata.

SETTORE STURA-PONENTE - Gruppo di Arenzano

Celebrazione della S. Messa in ricordo di Padre Eugenio Vallarino M.A.V.M. e deiCaduti di Arenzano e Celle Ligure presso il Santuario del Gesù Bambino di Praga

Page 35: GENOVA · 2016-09-11 · > 1-2 giugno festa del settore genova a pieve ligure (in cornua) > 8 giugno festa del settore sopra la croce a prato sopra la croce > 29 agosto festa del

La Torre Gropallo a Nervidetta anche Torre del fienoLa Torre Gropallo ha una storia antica, checi riporta alla prima metà del ‘500. In queglianni le popolazioni della riviera vivevanosotto la continua minaccia di incursioni daparte dei cosiddetti Corsari Barbareschi.Essi provenivano dalle terre del Nord Afri-ca, ed erano dediti a scorribande e saccheg-gi lungo le spiagge di tutta la costa tirreni-ca. Le comunità rivierasche chiesero piùvolte aiuto e protezione alla Repubblica ge-novese, la quale tuttavia, si limitò ad auto-rizzare i progetti per la costruzione di torridi avvistamento lungo le coste, senza peròaiutare economicamente queste popola-zioni nelle opere di costruzione. Fu così chenel 1547 la Comunità di Nervi iniziò la co-struzione di una torre di segnalazione. Undocumento conservato in “Archivio di Sta-to” ci dice come nel 1549 essa, pur iniziatada due anni, per mancanza di soldi non eraancora ultimata. Cinque anni dopo la Torreera finita ma non poteva essere completatacon i necessari armamenti per la scarsa di-sponibilità di denaro. In quest’ultimo do-cumento si proponeva che le autorità dellaRepubblica imponessero ai Sindaci dellecomunità costiere di destinare i frutti delle“comunaglie” (appezzamenti di terrenocomune sulle colline dei paesi rivieraschi,utilizzati soprattutto per le fienagione chefornivano un buon reddito) per finanziare ilcompletamento di questa ed altre torri chestavano sorgendo in riviera. La Repubblicarispose imponendo un’apposita tassa agliabitanti di Nervi per finanziare la costru-zione della Torre. Essa fu comunque ulti-mata nel 1561, dopo che un bando dellaRepubblica di Genova imponeva il paga-mento della suddetta tassa entro il mese diagosto senza tollerare ulteriori dilazioni. Ilbando ottenne il suo effetto e la Torre fu co-sì ultimata. Riguardo al progettista, moltihanno pensato all’ingegnere militare GianMaria Olgiate, un lombardo che progettòall’epoca diverse fortificazioni a Genova.Certamente l’aspetto della Torre non era al-lora quello di oggi. Essa fu trasformata nel-la forma attuale agli inizi del Novecento,quando era di gran moda riportare allo sti-le medievale tanti edifici storici di Genova.All’epoca della sua costruzione sembra che

la base della Torre fosse completamenteriempita di pietrame, per renderla più mas-siccia e resistente a eventuali assalti. Al lo-cale superiore si accedeva con una scalaesterna, quindi con una scala a chiocciola,ancor oggi percorribile, si saliva alla terraz-za, circondata di muro merlato. Era su que-sta terrazza, il posto di sorveglianza, dovestavano ininterrottamente guardiani che aturno prestavano servizio. Il loro compitoconsisteva nel segnalare ogni pericolo, valea dire ogni nave sconosciuta, che essi avvi-stavano. Di giorno la segnalazione era fattacon fasci di erica, di fieno, o di ginestra, benbagnati, che erano bruciati emettendo fu-mo bianco. Di notte la segnalazione si face-va analogamente impregnando con olio odi pece i fasci onde renderne appariscentee duratura la fiamma. E’ da questa partico-larità che la Torre fu comunemente chia-mata Torre del Fieno. Occorre precisareche questo tipo di segnalazione era ingrado di far pervenire velocemente lanotizia di un pericolo dal mare, anchenelle località dell’entroterra e più oltreancora. Infatti, i fumi o i fuochi dellaTorre erano visti da un osservatorio po-sto sul monte Moro e da qui, sempre at-traverso segnali di fuoco o di fumo, dialtura in altura, sino ai monti dell’Ap-pennino, del Monferrato e quindi inPiemonte e Lombardia. Cessato nelXVIII secolo il pericolo delle invasionibarbaresche, della Torre non conoscia-

mo altre vicende nei secoli successivi, senon l’uso che ne venne fatto come presidiosanitario con apposite guardie che sorve-gliavano sull’approdo di imbarcazioni pro-venienti da regioni nelle quali si sospettas-se la presenza di malattie contagiose qualila peste ed il colera. Nel 1845 la Torre fuvenduta dall’allora Comune di Nervi almarchese Gaetano Gropallo, proprietariodella villa e degli adiacenti parchi. Egli lafece restaurare e fece pure costruire la pas-serella, ancor oggi visibile, che collega laTorre al parco, mantenendo la proprietàdella Torre sino al 1918, quando essa fuvenduta ad una società immobiliare mila-nese. Nel 1927 l’allora Podestà di Nervi Eu-genio Broccardi, la acquistava per conto delComune e da allora la Torre è tornata a es-sere patrimonio pubblico dei Nerviesi.

Pier Luigi Gardella

35 GENOVA ALPINA NUOVA 1/2014

SETTORE GENOVA – Gruppo di NerviStoria della sede del GruppoIl Gruppo Alpini di Nervi ha la sua sede nella prestigiosa Torre Gropallo, sulla passeggiata Anita Garibaldi di Nervi. Dallo scorso otto-bre la sede è aperta tutte le domeniche, dalle 15 sino al tramonto e, accompagnati da un alpino, può essere visitata. Un depliant in ita-liano e uno in inglese aiutano il visitatore a conoscere la storia di questa torre cosiddetta “saracena” o “torre del fieno” che risale addirit-tura al XVI secolo. Vogliamo riproporne la storia anche ai lettori di Genova Alpina.

Page 36: GENOVA · 2016-09-11 · > 1-2 giugno festa del settore genova a pieve ligure (in cornua) > 8 giugno festa del settore sopra la croce a prato sopra la croce > 29 agosto festa del

In data 29 Ottobre 2013 ha avuto luogo,presso i locali del Comando Scuola di Te-lecomunicazioni di Caperana, la premia-zione dell’undicesimo Concorso annualedi Narrativa patrocinato dalla SezioneUNUCI di Chiavari, alla presenza delleprincipali Associazioni d’Arma sia cittadi-ne che del comprensorio, ospiti d’onore:Guardia di Finanza, Carabinieri, Marina,A.N.A., Bersaglieri, Aeronautica, Autieri,Trasmissioni, Nastro Azzurro, Croce RossaItaliana.Il sottoscritto, invitato per l’occasione, èintervenuto con piacere, in rappresentan-za di tutti i Gruppi del Settore Tigullio del-la nostra Sezione.Tale Concorso per l’anno 2013 era dedica-to alla memoria della Medaglia d’Oro alvalore della Marina Nicola Fele.La partecipazione, come di prassi, era ri-servata a tutti i cittadini, di qualunque gra-do, che prestano o hanno prestato servizionelle Forze Armate di ogni tipologia e neivari Corpi dello Stato anche non militariz-zati, ed inoltre alle vedove e agli orfani deicittadini sopra menzionati ed infine ancheagli alunni delle scuole medie superiori.Il tema, a titolo determinato annualmente,per l’anno 2013 era il seguente:“L’intervento delle nostre Forze Armate èimprontato a solidarietà ed umanità: epi-sodio vissuto o conosciuto.” L’elaborato primo classificato, premiatodal Comandante della Scuola TLC, Capi-tano di Vascello Vincenzo Luigi Ciriello edal Prof. Alessandro Viggiani, Presidentedell’U.N.U.C.I. di Chiavari, è stato quel-lo del Ten. Colonnello Medico UlricoCoppola del Corpo Militare della CroceRossa Italiana relativo al periodo d’im-piego in Iraq, a Nassirya e Tallil negli an-ni 2004 e 2005.Con piacere riportiamo il bel testo premia-to, intitolato “Shukran” (grazie in arabo):

“Sono stato in Iraq e ho visto la guerra...laguerra e la fame, la sete, le sofferenze, la po-vertà, la malattia e la morte. Sguardi torvi,sospettosi, sfuggenti sotto veli neri. Uominiarmati dovunque che manifestavano la pro-pria rabbia sventolando bandiere di 40 colo-ri diversi. E soldati, tanti soldati di linguediverse. Villaggi di tende strappate e case difango all’ombra delle quali pochi vecchi ri-mangono(selezione naturale, la chiamano).Il sole che spacca la terra in pezzi, come letessere di un mosaico monocromatico men-tre gli asini curvi si illudono di trovare del-

l’erba dove tutto è secco. Lontano le palmeche segnano un’oasi da cui attingere acqua.Non si direbbe che sono 12 chilometri dapercorrere ogni giorno per arrivarci e 12 alritorno. Minuscole macchie di colori sgar-gianti ci corrono incontro; niente può fer-mare quei bambini dai grandi occhi. Ne ac-corrono tanti, da tutti i lati, scalzi e festan-ti. Si accalcano intorno fino a quasi a som-mergerti. Prima che ti travolgano del tutto,il frustino improvvisato di un anziano li faarretrare, ma solo di poco.Gridano, ridono, si spintonano a vicenda esgomitano l’un l’altro e chiedono senza pu-dore. Chiedono qualcosa che tu non riesci acapire. Ma non importa, qualunque cosa:una caramella, un biscotto, dell’acqua...qua-lunque cosa chiedono e accettano perché nonhanno niente e tu sei la novità delgiorno(forse dell’anno) e per loro è una fe-sta. E quegli occhi la dicono lunga sullagioia di vivere che li muove e di come le mi-serie e gli odi dei “grandi” non riescono adintaccarla, quella gioia.Allora capisci che quel poco che fai, e che a tenon basta, per loro è tanto da ringraziarticon la mano destra sul cuore: “shukran” ur-lano, “shukran” e corrono felici e ritornanoa chiedere e nei loro sguardi c’è il vero sensodella vita,la sicurezza della speranza e lagrandezza dell’umiltà.”

Eccezionalmente, per la prima volta, laCommissione per la valutazione degli ela-borati vincenti, in totale tre, ha ritenuto dipremiare, ex aequo, sempre dello stessovincitore del primo premio anche la suc-cessiva rielaborazione, in forma poetica,del testo che vi abbiamo appena riportato.Tale bella e suggestiva rielaborazione poe-tica del precedente testo “Shukran” ha il ti-tolo “Occhi parlanti” e decisamente meritatutta la nostra attenzione e, sono certo,toccherà i sensibili cuori alpini di noi tutti.

“Piccole mani sporche e agitateE piedi induriti dai sassi.Denti anneritiSorridonoE occhi parlanti.Colori di stracciMai visti più belliSu sfondi di sabbia e di fango.Dov’è che li ho vistiQuegli occhi?Non posseggono giochiMa corrono e ridonoE così il tempo passae diventano grandi.Niente dolci né acquaMa la sete e la fameNon sanno cos’èE le donne vestite di neroLi stanno a guardare,Da lontano li spianoMentre crescono in fretta.Quei bambini già grandi,Mentre corrono e ridonocon quegli occhi parlanti.E non sanno che i grandi decidono.Ma dov’è che li ho visti Quegli occhi?Torno a casa tra un giornoO forse tra un meseE li porto con meQuei bambini.Ai miei figli,Che corrono e ridonoE crescono in fretta,Dirò cose scontate mai dette.Stringendoli forte dirò:Questi occhi parlantiLi ho visti ogni giorno,Dove c’era la guerra,Li ho portati con meE li ritrovoDove non me lo aspetto “

Valter Lazzari

GENOVA ALPINA NUOVA 1/2014 36

Notizie dai SettoriSETTORE TIGULLIO - Gruppo di ChiavariUndicesimo Concorso annuale di narrativa patrocinato dalla sezione UNUCI Di Chiavari

Page 37: GENOVA · 2016-09-11 · > 1-2 giugno festa del settore genova a pieve ligure (in cornua) > 8 giugno festa del settore sopra la croce a prato sopra la croce > 29 agosto festa del

In data 29 settembre 2013, il Gruppo di Ra-pallo, nella suggestiva cornice naturale di S.Maurizio di Monti, ha festeggiato solenne-mente i propri soci anziani. Difatti erano svariati anni che detta premia-zione non aveva luogo e si è pertanto deci-so, con l’occasione del nuovo Capo Gruppo,Dante Radice, eletto nell’anno, di raggrup-pare per il 2013 tutti i soci che avevano rag-giunto il ragguardevole traguardo del distin-tivo d’oro e d’argento, rispettivamente due eventitré soci.La frazione di S. Maurizio di Monti è situatasulle pendici della conca che dal fossato diMonti giunge al Santuario di Montallegro.Detta frazione si è sviluppata lungo la stra-da provinciale che nei suoi pressi si biforcaper raggiungere, da una parte, il predettoSantuario e dall’altra il passo della Crocetta,valico collinare che immette nella Fontana-buona, da cui peraltro inizia il sentiero chesale al Rifugio Margherita dello stessoGruppo di Rapallo sul monte Pegge.Dopo l’arrivo del Vessillo Sezionale e delGagliardetto del Gruppo, la cerimonia so-lenne è avvenuta, al termine della funzionereligiosa officiata da Padre Emilio Arata, al-l’interno stesso della bella Chiesa Parroc-chiale intitolata a San Maurizio la qualeconserva un dipinto, olio su tela, di grandis-simo pregio artistico del pittore genoveseBernardo Strozzi raffigurante l’Apparizionedella Madonna Odigitria (dal greco, “che in-dica la via”) o Panaghìa (dal greco, “total-mente Santa”) .Tale prezioso dipinto, riscoperto nel 1992grazie ad un intervento di restauro, appar-tiene ad un tipo di iconografia cristiana dif-fusa in particolare nell’arte bizantina e russadel periodo medioevale che mostra la Ma-donna con in braccio il Bambino Gesù sedu-to in atto benedicente. L’opera venne dipinta intorno al 1610 pro-babilmente commissionata dalla locale fa-miglia nobiliare Molfino.Proseguendo con la bella cerimonia di pre-miazione, il Generale degli Alpini ModestoMarchio, uno degli ormai pochi Ufficiali Al-pini reduci di guerra nonché neo nostro

37 GENOVA ALPINA NUOVA 1/2014

SETTORE TIGULLIO - Gruppo di RapalloFesta solenne per i Soci Anziani

Foto

1) Vessillo e gagliardetto.2) In Chiesa3) La Madonna Odigitria4) Il Generale Marchio con Sergio Cro-

vetto segretario del Gruppo 5) Don Apollinaire con Sergio Crovetto6) Il Reduce Gustin

1

2

3 4

5

6

monopolizzato per l’evento, ove gli alpini edi loro familiari hanno gustato, in grande e fra-terna allegria, svariati gustosissimi manica-retti della cucina casalinga locale.Il reduce Gustìn, classe 1919, ottima for-chetta, forse in reminiscenza delle terribiliprivazioni del tempo di guerra, con grandegioia di tutti noi, ha addirittura fatto il bis didiverse portate.... Sic! Come si usa dire, cheil Signore ce lo conservi! Forse la nostra Sezione, per qualche bel ca-so del genere che ci rallegra tutti, potrebbecominciare a pensare, dopo l’argento e l’oro,magari anche al platino.....Certamente sarebbe bene augurante pertutti gli Alpini della nostra Sezione!

Valter Lazzari

consocio della Sezione, invitato per l’occa-sione, ha consegnato i distintivi d’Oro aidue Soci interessati a tale tipo di premio.Segnaliamo in particolare, a tale proposito, ilmomento di grande ed intensa commozio-ne alla consegna del bel premio al reduce diRussia, con la sua croce al merito di guerraorgogliosamente al petto, Stefano AugustoArata, detto Gustìn, ma si sa... tra reduci chene hanno viste di tutti i colori ci si intende! Altro gradito ospite Padre Apollinaire, sacer-dote congolese, spiritualmente molto vicinoal Gruppo di Rapallo, che l’estate scorsaaveva celebrato la messa al campo preso ilRifugio Margherita.La bella giornata è proseguita poi convivial-mente al vicino rinomato Ristorante Paolin,

Page 38: GENOVA · 2016-09-11 · > 1-2 giugno festa del settore genova a pieve ligure (in cornua) > 8 giugno festa del settore sopra la croce a prato sopra la croce > 29 agosto festa del

Il Reggimento subisce nella campagnadi Russia perdite terribili in uomini emateriali; rientrano in Italia circa 400soldati sui 3600 partiti.Nel settembre 1943 il 4° rgt è in fase diricostituzione in Alto Adige ma le trup-pe a seguito dell’armistizio si sbandano.Il Reggimento viene ricostituito nel1975 col gruppo Pinerolo (btr 7-8-40)per cambio di denominazione delgruppo Aosta. Il 23 marzo 1991 vienedefinitivamente sciolto.

Motto: “Su tutte l’erte e sopra ogni cima”

La nascita del 4° Reggimento Artiglie-ria da Montagna avviene per effettodella legge 473 del 19 ottobre 1933. Sicostituisce a Cuneo il 1 gennaio 1934con due gruppi ceduti dal 1° Reggi-mento Artiglieria; i gruppi Pinerolo(batterie 7-8-9) e Mondovì (batterie10-11-12). Il 4 giugno 1934 assume ladenominazione di 4° Reggimento Ar-tiglieria Alpina alla quale aggiunge l’11ottobre successivo quella di Cuneense.A seguito delle esigenze di mobilita-zione per la campagna contro l’Etio-pia, il gruppo Mondovì cede l’11a btr algruppo Belluno di nuova costituzione,che viene inquadrato nel 5° rgt art.mont. divisione Pusteria.La batteria rientra nel gruppo Mon-dovì il 14 aprile 1937 al termine dellacampagna africana.Nell’agosto 1939 si costituiscono igruppi Val Tanaro (reparto comando,batterie 25-26-27, reparto munizioni eviveri) e Val Po (reparto comando, btr72-73-74, reparto munizioni e viveri).Il 1 giugno 1940 il gruppo Val Tanaro èassegnato al 6° gruppo alpini valle; ilgruppo Val Po al 5° gruppo alpini valle.

GENOVA ALPINA NUOVA 1/2014 38

Notizie dai SettoriSETTORE VALLESCRIVIA - Gruppo di Busalla Consegna del piastrino dell’artigliere Francesco Tamagno

Il giorno 18 gennaio 2014 alla fa-miglia di Francesco Tamagno, Ar-tigliere Alpino conducente, clas-se 1915, caduto durante la ritira-ta in Russia nel gennaio 1943,viene consegnato il piastrino diriconoscimento, rinvenuto inRussia recentemente (foto 1).Ricevono detto piastrino il figlioGiancarlo, la figlia Rita, la vedo-va del figlio Aurelio, Clotilde du-rante la cerimonia celebratapresso la Parrocchia di Sarissola.

Presenti autorità del Comune di Busalla, l’Associazione Carabinieri, Protezione Ci-vile e numerosi gruppi Alpini.Il piastrino viene consegnato dal Presidente di Sezione Pietro Firpo e dal Capo-gruppo di Busalla Giovanni Belgrano al figlio Giancarlo, visibilmente emozionato(foto 2).Di seguito riportiamo una sintesi di quanto viene trascritto sul Foglio Matricolaredell’Artigliere Alpino Francesco Tamagno.18 aprile 1936: Chiamato alle armi ed assegnato al 4° Reg. Art. Alpina in Savigliano, Gruppo Pinerolo 7a Batteria.23 agosto 1939: Dopo il congedo illimitato viene richiamato alle armi per istruzione ed assegnato al Gruppo Val Po 73a Batteria.30 maggio 1940: Dopo breve licenza viene inviato presso il Deposito del 4° Reg. Art. Alpina Gruppo Val Po 73a Btr., e mobilitato.28 ottobre 1940: Parte per l’Albania dalla quale rientra nel giugno 1942.4 agosto 1942: Parte per la Russia con il 4° Reg. Art. Alpina Gruppo Val Po 73a btr., al comando del Capitano Giuseppe Rossi.15 gennaio 1943: Viene dichiarato disperso durante la ritirata del gennaio 194316 gennaio 1950: Il Tribunale Civile di Genova rilascia la dichiarazione di morte presunta.

Breve nota storica sul 4° Reggimento Artiglieria da Montagna

Nel novembre i due gruppi sbarcano aValona e vengono assegnati al 3° rgt.art. alpina Julia per la campagna greco-albanese.Il 10 marzo 1942 le batterie 72 e 73 delgruppo Val Po vengono dotate dell’obi-ce 105/11. La 74 btr. diventa batteriaaddestramento.Nel luglio 1942 partenza per il fronterusso: comando di reggimento, repartocomando, 64 e 116 btr mitragliere con-traeree da 20 mm (dal dep. del 3° rgt.art. motorizzata Pistoia), gruppo Pine-rolo, gruppo Mondovì con obici da75/13, gruppo Val Po obici da 105/11;14a cp controcarro da 47/32 (dalla divi-sione di fanteria Isonzo); 84a cp canno-ni controcarro da 47/32.Nel settembre 1942 viene costituitapresso il gruppo Val Po la 78a btr con-trocarri armata di obici da 75/38 predabellica francese, ceduti dall’alleato te-desco.Il 16 dicembre 1942, con un pezzo diciascuna batteria del gruppo Mondovì,viene costituita la batteria Villanova cheviene assegnata in appoggio al btg alpi-ni Pieve di Teco.

Decorazioni alla Bandiera:

Medaglia d’Oro al V.M. Fronte Russo 20/9/1942-27/1/1943.

Medaglia di Bronzo al V.M. Val Shushica - Val Tomorezza - Dibra(Fronte Greco) 15/12/1940 - 14/4/1941.

Page 39: GENOVA · 2016-09-11 · > 1-2 giugno festa del settore genova a pieve ligure (in cornua) > 8 giugno festa del settore sopra la croce a prato sopra la croce > 29 agosto festa del

Facendo seguito e a completamento di quanto abbiamo fatto in occasione della SantaPasqua del 2013, alcuni. di noi hanno consegnato il secondo “lotto” di derrate alimen-tari per la mensa dei poveri sita presso il convento dei Frati Cappuccini della nostracittà. Il Santo Natale ci ha visti impegnali a donare ancora una “goccia nell’oceano della sof-ferenza” e della solidarietà.

Vittorio “Rino “ Biggi

Domenica 12 gennaio 2014 è stata unagiornata di aggregazione, di allegria maanche di raccoglimento per il Gruppoalpini di Sopralacroce. L’occasione era la riunione annuale allaquale hanno partecipato gli alpini egliaggregati del nostro Gruppo e il Coor-dinatore di Settore Vittorio Marchetti;molto gradita è stata la presenza dell’a-mico capogruppo di Busalla Gianni Bel-grano.La giornata è iniziata con la commemo-razione dei Caduti, deponendo fiori aimonumenti del paese, verso i quali glialpini hanno sfilato in un silenzio com-mosso, per poi rimanere in raccogli-mento alcuni istanti.Successivamente c’è stata la partecipa-zione alla Santa Messa, officiata da donOnes, che ha elogiato l’attività del Cor-po degli Alpini presenti con la loro soli-darietà in qualsiasi occasione lo richie-da.Suggestiva la posizione degli Alpini, al-lineati a lato dell’altare, che indossava-no con orgoglio il loro cappello e mo-stravano il loro vessillo. La celebrazione è terminata con la pre-ghiera dell’Alpino, compostamente re-citata da Gianni Belgrano.Tutti i partecipanti sono stati poi invita-ti a pranzo nella sede del gruppo, e infi-ne nel pomeriggio ha avuto luogo lariunione nel corso della quale il capo-gruppo ha illustrato il programma delleattività per l’anno appena iniziato.L’incontro è terminato con il tessera-mento per il 2014 … e con una allegramerenda!

39 GENOVA ALPINA NUOVA 1/2014

SETTORE VALLESCRIVIA - Gruppo di Busalla Gli alpini del Gruppo di Busalla alla CollettaAlimentare del 30 novembre 2013

SETTORE VALPETRONIO - Gruppo di Sestri Levante “Ancora e ... direttamente 2”

SETTORE STURLA-AVETO Gruppo di Sopralacroce

Page 40: GENOVA · 2016-09-11 · > 1-2 giugno festa del settore genova a pieve ligure (in cornua) > 8 giugno festa del settore sopra la croce a prato sopra la croce > 29 agosto festa del

Sperando che non sia stata l’unica, pur nel-la sua eccezionale rarità, quella di sabato 8febbraio 2014 è stata una giornata vera-mente speciale per l’onore che ci ha con-cesso S.E. il Cardinale Angelo Bagnasco Ar-civescovo di Genova. Approfittando dellaSua presenza in mattinata al vicino e sopra-stante Santuario di N.S. della Guardia, S.E.ha fatto visita, in forma assolutamente estrettamente privata, agli Alpini di Bolzane-to che già anni orsono avevano invitato ilCardinale a partecipare al loro “rancio alpi-no”. Invito recentemente rinnovato (ed inquella sede accettato) da parte dei soci/co-risti il 5 gennaio u.s. in occasione del con-certo che il Coro Monte Bianco ha tenuto inArcivescovado.

Menù a base di trippe e canti (le trippesplendidamente preparate da Luciano Ga-vazza e dal suo staff ed i canti intonati dainostri soci/coristi).Ore 13.00 benvenuto al Nostro Vescovo nelchiostro di San Francesco con “picchettod’onore” schierato; quindi visita e benedi-zione alla nostra adiacente sede e tradizio-nale scambio di doni. S.E. ha fatto omaggioagli Alpini di una splendida immagine diMadonna con il Bambino che, da subito, hafatto bella mostra di sé nella sede del Grup-po. Gli Alpini hanno consegnato una targacon lo stemma del Gruppo e la data a ricor-do dell’evento. Particolarmente gradita daS.E. una copia con dedica del libro “PadreGeneroso stammi vicino….muoio”, che il

mitico Vicenzino Chiesa, capo-gruppo di Altavalpolcevera, ha vo-luto far consegnare al nostro illu-stre ospite per il tramite del so-cio/corista Eugenio Bruzzone. E poi … benedizione del cibo etutti a tavola per mangiare e percantare. Antipasto: insalata ditrippe con le tradizionali fagiola-ne; primo: “sbira”; secondo: trippein umido (… o meglio “acco-modè”) il tutto accompagnato daottimo vino ed inframezzato dacanti della tradizione alpina che

hanno coinvolto tutti i commensali…..nessuno escluso.Per dessert, una torta della quale è pratica-mente impossibile stabilire se fosse piùbuona al gusto o più bella alla vista. Sullacopertura era raffigurato uno scorcio dellafacciata della Cattedrale di S. Lorenzo con illeone, al quale, per l’occasione, è statomesso il nostro cappello alpino. Il dolce èstato accompagnato da un magnum di fi-nissimo brut offerto da S.E., a seguire caffèe per finire un immancabile giro di grappaal miele, anche questa gentilmente offertadal nostro illustre commensale. Una esperienza che noi Alpini Bolzanetesinon dimenticheremo mai. Sua Eminenzaha pranzato e cantato con noi, si è informa-to sulle nostre attività incoraggiando le no-stre iniziative ed è stata per noi una graditasorpresa scoprire un uomo affabile, dolce esoprattutto dotato di umorismo. Chi lo de-scrive come “troppo severo” non lo ha evi-dentemente conosciuto. Ancora grazie al nostro Arcivescovo per ladisponibilità dimostrata e per il sorriso checi ha fin da subito regalato, rassicurandociche tutto sarebbe andato bene. Se è statocosì, è anche merito della forza e della sere-nità che S.E. ci ha dato. Grazie Eminenza e … arrivederci !

Bolza Group

GENOVA ALPINA NUOVA 1/2014 40

Notizie dai SettoriSETTORE VALPOLCEVERA – Gruppo di Bolzaneto Un rancio alpino con il Cardinale

Page 41: GENOVA · 2016-09-11 · > 1-2 giugno festa del settore genova a pieve ligure (in cornua) > 8 giugno festa del settore sopra la croce a prato sopra la croce > 29 agosto festa del

Sabato 1° marzo 2014 il socio del Gruppodi Rivarolo, Danilo Dellacasagrande, hapreso parte alla 9° edizione del Trofeo Divi-sione Alpina Cuneense, gara di slalom gi-gante per i soci ANA, anche quest’annomagnificamente organizzata dalla Sezionedi Cuneo e dai Gruppi Alpini di Pietrapor-zio, Vinadio, Aisone, Demonte e Gaiolache, sulle piste di Bersezio-Argentera (CN),ha visto la partecipazione di50 concorrenti su 65 iscritti,divisi nelle categorie Senio-res, Master A, Master B, Ami-ci e Lady. Ottimi i tempi di gara di mol-ti concorrenti e non solo tra ipiù giovani. Il 1932 la classedel concorrente più anziano,Renato Roà del Gruppo diPietraporzio. A dispetto delle previsionimeteorologiche una mattina-ta di sole ha accompagnato losvolgimento delle gare, la sfi-lata per le strade del paese

per la deposizione di una corona e gli ono-ri ai caduti e la premiazione finale a fondopista.Alla gara e alla premiazione hanno assisti-to il Col. Andrea Monti, comandante del 2°Reggimento Alpini di Cuneo, i sindaci diArgentera e Demonte e l’assessore allaCultura di Pietraporzio che vi hanno anchepartecipato.

Calorosa l’accoglienza che tutti i presentihanno riservato a uno degli ultimi reduci diRussia della Valle Stura, Angelo Giavellidetto “Angiulin”, residente a Bersezio,classe 1919, nella foto insieme al Presiden-te della Sezione di Cuneo, Cav. AntonioFranza, al colonnello Fabbri del Gruppo diBorgo S. Dalmazzo e a Dellacasagrande.Anche quest’anno il Trofeo, che si assegna

alla Sezione 1° classificata, èstato vinto dalla Sezione diCuneo. Il Gruppo di Rivaroloè stato premiato in quantoproveniente dalla località piùlontana. Per la decima edizione delTrofeo, in programma l’annoprossimo, un invito agli alpi-ni genovesi ad essere nume-rosi per condividere la parte-cipazione ad una iniziativabellissima e ad una coinvol-gente manifestazione agoni-stica.

Danilo Dellacasagrande

41 GENOVA ALPINA NUOVA 1/2014

SETTORE VALPOLCEVERA – Gruppo di Rivarolo 9° Trofeo Divisione Alpina Cuneense ad Argentera (CN)

Page 42: GENOVA · 2016-09-11 · > 1-2 giugno festa del settore genova a pieve ligure (in cornua) > 8 giugno festa del settore sopra la croce a prato sopra la croce > 29 agosto festa del

Un sabato diverso, di festa ed allegria, per gli ospiti della ca-sa di riposo “Pizzorni”. Come è ormai tradizione, il gruppo VALVERDE sabato 15febbraio 2014 ha organizzato un pomeriggio di intratteni-mento ed animazione con canti alpini e balli per gli ospitidella struttura. Un ruolo di primo piano nella giornata è stato ricoperto dalfisarmonicista Tiziano. L'augurio è che quest'iniziativa possa diventare un appun-tamento fisso anche nei prossimi anni, e con la partecipa-zione, questo il desiderio espresso dagli anziani ospiti, cheanche i parenti partecipino numerosi.

GENOVA ALPINA NUOVA 1/2014 42

Notizie dai SettoriSETTORE VALPOLCEVERA – Gruppo Valverde Gli Alpini visitano gli ospiti della Casa di riposo “Pizzorni”

Page 43: GENOVA · 2016-09-11 · > 1-2 giugno festa del settore genova a pieve ligure (in cornua) > 8 giugno festa del settore sopra la croce a prato sopra la croce > 29 agosto festa del

I N F A M I G L I A

43 GENOVA ALPINA NUOVA 1/2014

SCARPONCINIBUSALLA - Giorgia figlia di Ste-fania e Paolo Famea, nipotedel Socio Girolamo Percivale.CARASCO - Cesare, figlio del si-gnor Riccardo e della signoraSamanta, nipote del socioGiancarlo Boretto.COGORNO - Matteo Raggio ni-pote del Socio Davide Giuffra.COGORNO - Matteo La Rosa ni-pote del Socio Dario Panesi.CORNIGLIANO - Francesco, ter-zo nipote del socio Giorgio Ca-valiere (nonno).CROCEFIESCHI - Giacomo, ni-pote dell'amico degli alpini si-gnora Maria Vittoria Moizo.FAVALE DI MALVARO - Seba-stian e Sveva, nipoti del socioaggregato Lino Crino.FAVALE DI MALVARO - Leonar-do, nipote del socio aggregatoGiovanni Boitano.LAVAGNA - Anna, nipote del so-cio Agostino Ginocchio (non-no).MEZZANEGO - Mario, bisnipotedel socio Luigi Chiesa (reducedel Btg. Pieve di Teco) e dellasignora Anna.NE - Melissa Fulle, nipote delsocio Luciano Ginepro (non-no). NERVI - Chiara, figlia di giusep-pe e Micaela Gardella, nipotedel socio Pier Luigi Gardella(nonno)RAPALLO - Rebecca, nipote delsocio Sergio Crovetto.REZZOAGLIO - Giulia, nipotedel socio Claudio Rocco.SAN COLOMBANO CERTENOLI- Sandy e Siria, figlie del socioFabio Gnecco e nipoti del socioAurelio Podestà.SERRA RICCO’ - Matteo nipotedel socio Michele Ronco.SERRA RICCO’ - Luca Rebizzonipote del socio PierLuigi Sal-viettiSERRA RICCO’ - Riccardo nipo-te del socio Gianni Parodi.SERRA RICCO’ - Marco nipotedel socio Benedetto Ghiglione.SERRA RICCO’ - Emanuele ni-pote del socio Sergio Pertica.SESTRI LEVANTE - Greta e Ric-cardo, nipoti del socio SandroGiannini.SESTRI PONENTE - Simone, fi-glio dell'amico degli Alpini Ni-colino Zoncheddu e nipote deiSoci Franco Zoncheddu e Mau-rizio Mantero.TORRIGLIA - Luca Baccarani,

nipote del socio Zeno Baccara-ni.VALVERDE- Eva, nipote del so-cio Giorgio Montemartini.VALVERDE – Davide, nipote delsocio Mario Timossi.Ai genitori i più vivi rallegra-menti e gli affettuosi augurida parte della famiglia alpina.

***

ALPINIFICIALTAVALPOLCEVERA – Il si-gnor Simone Scotto, figlio delsocio Silvio Scotto, con lagentile signorina Sonia Tuo.ALTAVALPOLCEVERA – la gen-tile signorina Silvia Repetto,figlia del socio Giorgio Repet-to, con il signor Enrico Testa.COGOLETO - il socio StefanoPiazza con la gentile signorinaAlessandra Roccatagliata.FAVALE DI MALVARO - Il socioDaniele Dominioni con la gen-tile signorina Michela Crino.SANTO STEFANO D’AVETO - ilsignor Riccardo Fugazzi, fratel-lo del socio Silvano, con lagentile signorina Carola Pare-ti, figlia del socio Roberto Pa-reti.

***Da tutti gli alpini auguri ditanta felicità ai novelli sposi e… tanti bocia.

***

LUTTISOCIALTAVALPOLCEVERA - il socioAlberto Verri, classe 1946, re-dattore e collaboratore delgiornale del gruppo “Il Gavet-tone”.ALTAVALPOLCEVERA – il socioAlberto Moncigoli.BARGAGLI - il socio Luigi Mus-so, classe 1938BOLZANETO - il socio EmilioGhersi, classe 1937.BUSALLA - il socio FrancescoRepetto (Franco del Pian deigrilli).CASARZA LIGURE - il socioBruno Muzio, classe 1918, re-duce di guerra.CASARZA LIGURE - il socio Giu-seppe Stagnaro.CASTIGLIONE CHIAVARESE - ilsocio Banchero Luigi (Gigi),classe 1940.CHIAVARI - il socio Antonio

Troilo, classe 1927.CHIAVARI - il socio FerdinandoTruffaldi, classe 1933.GENOVA CENTRO - il socio An-tonio Sulfaro, classe 1922GENOVA CENTRO - il socioSantino Passarella.GENOVA CENTRO - il socioMarco Dinale, classe 1932MASONE - il socio Massimilia-no Giordano.MASONE - il socio DomenicoPastorino (Miche Garia), clas-se 1936MEZZANEGO - il socio Ludovi-co Ginocchio, classe 1935.NERVI - il socio Ercole France-schi, classe 1941.RAPALLO - Il socio Orazio Silva-no già segretario del Gruppo.REZZOAGLIO - il socio Giusep-pe Fulle , classe 1947.REZZOAGLIO - il socio Pier Lui-gi Agosti, classe 1961.REZZOAGLIO - il socio AlfredoBrizzolara, classe 1928.REZZOAGLIO - il socio FiorenzoDalfarra, classe 1943.REZZOAGLIO - il socio StefanoSbertoli, classe 1926.REZZOAGLIO - il socio Massi-mo Smaniotto, classe 1968.ROSSIGLIONE - il socio AlfredoPignone, classe 1932.SAVIGNONE - il socio amicodegli Alpini Pierluigi Bocca(Piero), padre del socio EnricoBocca.SERRA RICCO’ - il socio Fran-cesco Torazza SESTRI LEVANTE - il socio Gi-no Delucchi cl. 1938TORRIGLIA - il socio Pietro A-vanzino (Pierin), classe 1925.TORRIGLIA - il socio SergioBaccarani, classe 1952.VALBRUGNETO - il socio Virgi-lio Fraguglia.VALBRUGNETO - il socio Gio-vanni Garbarini.

FAMILIARIALTAVALPOLCEVERA - I signo-ri Gaetano e Francesco Scot-to, fratelli del socio SilvioScotto e zii del socio SimoneScotto.BOLZANETO - la signora Ma-ria Risso suocera del socioAndrea Pasini.BOLZANETO - la signora Tere-sa Zai vedova Poirè, madredei soci Claudio Poirè e O-svaldo Poirè.

CASARZA LIGURE - la signoraPalmina Canfori, figlia del so-cio Carlo canfori.CASARZA LIGURE - il signor-Dante Pessagno (di 101 anni)zio del socio Walter Petrelli.CASARZA LIGURE - la signoraRita Corradi, moglie del socioLuigi Cafferata.CHIAVARI - il signor PlacidoMoras, fratello del socio Luif-gi Moras.COGOLETO - il sig. Lucio Delfi-no (Lilly) consuocero del So-cio Angelo Parodi (Felice).COGORNO - il signor StefanoLa Rizza, figlio del socio An-drea.CROCEFIESCHI - la signora Fi-lomena Cavo (Mina), suoceradel socio Luciano Schenone.FAVALE DI MALVARO - la si-gnora Maria Giuseppina Boi-tano, moglie del socio VittorioCereghino.GENOVA CENTRO - la signoraLorenza Metelliano, figlia delSocio - andato avanti - MarioMetelliano già segretario del-la Sezione di Genova.GENOVA CENTRO - la signoraRosanna Paita suocera delcapogruppo Giusppe FuscoMASONE - la signora Giusep-pina Vigo suocera del socioGiacomo Vigo.MASONE - il signor Carlo Bruz-zone, cognato del socio Mi-chele Ottonello.MASONE - il signor GiobattaPastorino, cognato del socioAdriano Pastorino.MASONE - il signor Andrea Ot-tonello, cognato del socio Do-menico Pastorino.MASONE - il signor Pietro Ot-tonello, zio del socio AdamoTravo.MASONE - la signora SavinaPastorino, zia del socio Seba-stiano Pastorino.MASONE Il signor GiuseppePastorino, padre dell’amicodegli alpini GB Pastorino e co-gnato del socio Ubaldo Otto-nello.MEZZANEGO - la signora Ma-ria Levaggi, cugina del socioGiuliano Levaggi. RAPALLO - la socia aggregataAnna Maria Martini, mogliedel socio Maurizio Nigris dellasez. di Brescia.RAPALLO - il signor Alberto

Page 44: GENOVA · 2016-09-11 · > 1-2 giugno festa del settore genova a pieve ligure (in cornua) > 8 giugno festa del settore sopra la croce a prato sopra la croce > 29 agosto festa del

I N F A M I G L I A

GRUPPO DI CASARZA LIGURE16 Novembre 2013. Gli alpini del Gruppo di Casarza Li-gure festeggiano tutti insieme i 98 anni del reduce GinoDepaoli.

GRUPPO DI CROCEFIESCHIIl socio Alberto Federigi e la gentile consorte signora Ma-ria Perosio nel giorno del 50° anniversario di matrimonio.

GRUPPO DI FAVALE DI MALVAROIl socio Daniele Dominioni e la gentile signorina DanielaCrino nel giorno del matrimonio.

Ventura, fratello del socio Car-lo Ventura.RAPALLO - La signora Vincen-za Rinaldo suocera del socioMario Valentino.RAPALLO - Il signor AntonioCamisa fratello del socio GinoCamisa.RIVAROLO - la signora AlmerinaQuattaini , madre dell'amicodegli Alpini Gino Polastro.SANTA MARGHERITA - la si-gnora Adele Torre, madre delsocio Marco Spadoni.SANTOLCESE - la signora Lui-sa Ferrinando suocera del so-cio Mauro Crocco.SANT’OLCESE - la signora an-gela Campanella, di 101 anni,madre del socio Davide Medi-cina.SANTO STEFANO D’AVETO - lasignora Angela Malvina Raggi,suocera del socio Battista To-si.SANTO STEFANO D’AVETO -Giovanni Raggi zio del socioGiorgio Raggi.SANTO STEFANO D’AVETO - ilsignor Giovanni Cereghini, fra-tello del socio Albino Cereghi-ni.SANTO STEFANO D’AVETO - lasignora RAZZETTI PAOLA ziadei soci Mauro Fontana , Ste-fano Razzetti e Giulio Campo-menosi.SAVIGNONE -la signora Ma-riuccia, madre del socio FabioGarré.SERRA RICCO’ - il signor Gior-gio Orsi zio dei soci Sergio Per-tica e Sandro Petrozzi.SESTRI LEVANTE - il signor Lu-cio Vaccarella, zio del socioAlbino Sivori.TORRIGLIA - la signora LuisaCroce suocera del Capogrup-po Roberto Balzarini.TORRIGLIA - la signora AlmaRicci, suocera del segre tariodel gruppo Claudio Garbarino.TORRIGLIA - La signora ErmideBaccarani, sorella del socioZeno Baccarani.TORRIGLIA - la signora RitaGarbarino, madre del socioGuido Garbarino.TORRIGLIA - la signora Stefa-nia Carraro, sorella del socioFabrizio Carraro.VALBRUGNETO - la signora Sil-vana Consoli, compagna delsocio Giovanni Garbarini.

VALVERDE - la signora TeresaMerlo suocera del socio Gior-gio Montemartini.ZOAGLI - la signora Emilia Vac-caro, madre del socio AndreaPeirano.

***A tutti i familiari l’espressionedel più vivo cordoglio da partedelle penne nere genovesi.

***

NOZZE D’ORO (50 anni)ARENZANO – Il socio France-sco Damonte Moizo con lagentile consorte signora Ire-ne CalcagnoARENZANO – il socio EnricoCastello con la gentile consor-te signora Silvana OttonelliARENZANO – il socio Gio-vannni Battista Vallarino conla gentile consorte signoraAnna Maria Erculiani.CROCEFIESCHI – il socio Alber-to Federigi con la gentile con-sorte signora Maria Perosio.

***Agli sposi le nostre sincerecongratulazioni.

***

CENTENARINERVI – la signora NatalinaAgnetti nata il 25 dicembre1910 madre dei soci delGruppo di Nervi Carlo e Giu-seppe Consigli.

***Auguri, nonna

***

LAUREEALTAVALFONTANABUONA – ilsignor Enrico Montaldo, figliodel socio Franco, si è laurea-to in architettura.

***Congratulazioni, Architetto

VOLTRI – la signorina Rober-ta Fassone, nipote del Mag-giore Gino Parodi, già Presi-dente Sezionale e figlia delConsigliere Sezionale PierAngelo, ha conseguito la Lau-rea in Giurisprudenza.

***Congratulazioni, Dottoressa

GENOVA ALPINA NUOVA 1/2014 44

Page 45: GENOVA · 2016-09-11 · > 1-2 giugno festa del settore genova a pieve ligure (in cornua) > 8 giugno festa del settore sopra la croce a prato sopra la croce > 29 agosto festa del

I N F A M I G L I A

45 GENOVA ALPINA NUOVA 1/2014

GRUPPO DI NELa scarponcina Melis-sa Fulle in braccio alnonno Luciano Gine-pro (a fianco il caneMilù).

GRUPPO DI BUSALLA

Francesco Repetto L’alpino Francesco Repetto – da tutti conosciuto comeFranco del Pian dei Grilli – ultimo socio reduce del nostroGruppo, è andato avanti.Franco, classe 1922, ha preso parte alla campagna inMontenegro con il Btg. Ivrea della Divisione Taurinense.Rientrato poi in Patria con il proprio reparto dopo l’ 8 set-tembre 1943, inquadrato nella divisione Garibaldi delCorpo Italiano di Liberazione, ha combattuto insieme agliAlleati per cacciare dall’Italia l’invasore tedesco, parteci-pando alle famose battaglie di Monte Lungo e MonteMarrone.In quest’ultimo periodo di servizio militare fu stretto col-laboratore (o attendente) del Ten. Gino Parodi di SestriPonenete, che divenne poi Presidente della SezioneA.N.A. di genova.Ci ha sorpresi e ci ha lasciati sgomenti la celerità con cuiFranco ha intrapreso l’ultima tappa per avviarsi al para-diso di papà Cantore.Alla moglie, alla figlia ed ai familiari tutti la nostra affet-tuosa vicinanza e la più sincera e cordiale comparteci-pazione al dolore del distacco.

Il CapogruppoGianni Belgrano

GRUPPO DI SAN COLOMBANO CERTENOLILe scarponcine Sandy e Syria, figlie del socio FabioGnecco e nipoti del socio Aurelio Podestà.

GRUPPO DI SANTO STEFANO D'AVETO

Trentino Focacci Il Capo Gruppo ed isoci tutti fanno gliauguri per i 99 an-ni e le prossime100 candeline alsocio più anzianodel gruppo di SantoStefano d'AvetoTrentino Focaccidel 13.08.1915 Al-pino del Batt.Pievedi Teco.

GRUPPO DI CASARZA LIGURE

Bruno Muzio Poco prima di compiere il suo novantaseiesimo genetlia-co Bruno Muzio è andato avanti per la sua ultima marciaverso il Paradiso di nostro Papà Cantore.Bruno è stato, per tutta la sua lunga esistenza, un uomoprobo e lavoratore, un padre esemplare ed un alpino dal-la testa ai piedi e tutto d'un pezzo. L'anteguerra dell'ultimo conflitto l'aveva visto “bocia” aCuneo e Mondovì, inquadrato nel Battaglione Mondovìove poi ritroverà tanti liguri come lui.Uomo attivo e propenso al fare non al dire, proteso sem-pre a migliorare e “salire”, racchiudeva in sé lo spiritoproprio dello stesso motto dell'amato battaglione Mon-dovì “Nostri i silenzi e le Cime” .

Page 46: GENOVA · 2016-09-11 · > 1-2 giugno festa del settore genova a pieve ligure (in cornua) > 8 giugno festa del settore sopra la croce a prato sopra la croce > 29 agosto festa del

I N F A M I G L I A

Com'era fiero del suo cappello alpino dalla nappina ver-de!(Il Mondovì anteguerra aveva la nappina verde e nonbianca come sarà nel periodo dal 1945 in poi). Bruno, alpino del Primo Reggimento Alpini inquadratonella mitica Quarta Divisione Alpina Cuneense, comedalla foto sopra riportata, porta un atipico numero 4 inrosso nel tondino del fregio anziché l'uno del reggimen-to, poiché nel primissimo dopoguerra, per un breve pe-riodo, pare sia valso l'uso di ricordare il sacrificio dellaquarta divisione alpina martire, la Cuneense, proprio conil numero quattro in rosso.Dopo il periodo di leva ed i lunghi anni di richiamo in ser-vizio nel periodo bellico, rientrato a casa, militò fra i pri-mi nel neo costituito Gruppo alpini di Casarza, venendoanche ad esserne alternativamente Capo Gruppo, Con-sigliere e Segretario.Fu sempre propositivo ed artefice di eventi e manifesta-zioni che ponessero a contatto il “suo” Gruppo con lacittadinanza dell'a-mata Casarza e ri-cordassero le ge-sta degli alpini cer-cando di traman-darne i valori allenuove generazioni.Grazie Bruno pertutto quello che cihai insegnato, gra-zie per l'esempioche ci hai dato,cercheremo sem-pre di proseguirediritti il camminoda te tracciato.

Gli alpini di Casarza Ligure

GRUPPO GENOVA CENTRO

Avvocato Antonio Sulfaro (Pedro) E' mancato in data 6 gennaio a Pelago in provincia di Fi-renze, l'avvocato Antonio Sulfàro (Pedro). L'avvocato Sulfàro era figlio del comandante Sulfàro (anche lui Antonio) famoso ali' epoca del dopoguerra del1918 per l'eroico evento patriottico compiuto con il pi-roscafo Persia a favore dei legionari di D'Annunzio chedopo averla conquistata resistevano nella città di Fiume.Forse anche questo fatto contribuì a sviluppare il senti-mento di indubbio patriottismo che, unita mente agli in-nati concetti di correttezza, lealtà, onestà ed amiciziaemergevano nel corso delle conversazioni con l'avvoca-to e che hanno improntato la sua attività. Nella sua lun-ga vita di lavoro ebbe mansioni ed importanti incarichi enell'ambiente alpino sicuramente verrà ricordato ancheper il senso di Alpinità con il quale generosamente esa-minava i problemi che gli venivano sottoposti per avereconsigli o per studiare aspetti legali o cause di questo ti-po. Sovente gli veniva richiesto di essere oratore ufficia-le in incontri e raduni Al-pini e mai il suo discor-so cadeva in banalità estonature. L'amicoSulfàro lascia una trac-cia indelebile della suaAlpinità e dello spirito diamicizia e correttezzache la deve contraddi-stinguere. Con viva esincera commozioneporgiamo le condoglian-ze nostre e di tutta lasezione di Genova allafamiglia e in particolarealla figlia presso la qua-le nell'ultimo periodoera andato ad abitare.

GRUPPO DI CHIAVARI

FerdinandoTruffaldi Il Gruppo di Chia-vari partecipa aldolore della fami-glia e comunicache il socio Ferdi-nando Truffaldi èandato avanti e ciaspetta nel Paradi-so di papà Canto-re. Ferdinando,che era nato aMontale (PT) il08/03/1933, èstato per lunghianni socio e consi-gliere del Gruppo.

GRUPPO DI COGORNO

Stefano La Rizza Normalmente non pubblichiamo necrologi per i familiari,ma in questo caso penso che la tragicità dell’evento meri-ti una menzione. Aggiungo le mie condoglianze personalia quelle di tutti gli altri alpini.

Il Direttore.

Il 9 marzo scorso Stefano La Rizza, vigile urbano del Co-mune di Portofino, figlio del nostro socio del gruppo diCogorno, Andrea La Rizza, è stato travolto ed ucciso daun pirata della strada, senza patente e drogato.Al funerale c'erano un po’ tutti i Vigili della Riviera, chegli hanno reso gli onori, e da parte nostra, come alpini,Valter Lazzari, Piero Bonicelli, tutto il Gruppo di Cogornoe gran parte degli alpini dei Gruppi Rivieraschi.Tutti gli alpini della Sezione di Genova si stringono congrande affetto attorno al comune amico Andrea del grup-po di Cogorno e alla sua famiglia, così duramente colpitida una immane tragedia, certi che ora il caro Stefano,che il Signore ha voluto chiamare a sè, è sicuramentebeato nella luce eterna.

GENOVA ALPINA NUOVA 1/2014 46

Page 47: GENOVA · 2016-09-11 · > 1-2 giugno festa del settore genova a pieve ligure (in cornua) > 8 giugno festa del settore sopra la croce a prato sopra la croce > 29 agosto festa del

I N F A M I G L I A

47 GENOVA ALPINA NUOVA 1/2014

GRUPPO GENOVA-CENTRO

Santino Passarella Caro Santino, sei "andato avanti". Hai preso parte attiva a tutte le attività della Sezione ecerto vai ricordato per la tua passione nella partecipa-zione ai tanti impegni di Protezione Civile ... quelli di unavolta, alle stagioni dilavoro per la costru-zione del Rifugio Re-gina Elena ed ai pri-mi passi del CoroSezionale. In tutte le attività haitrasfuso grande im-pegno con profondospirito alpino. La foto ti ritrae a finegiornata di lavoro nelterremotato paesedi Pescopagano nel-l’anno 1982. Il tuo sorriso ci ac-compagna. Buon riposo!

nizioni a disposizione ed infine a mani nude contro i car-ri armati inglesi nel disperato tentativo di procurarsi ac-qua, cibo e la benzina che consentiva di confezionarebottiglie incendiarie per fermare altri carri armati nemici.E tennero testa in poche centinaia di uomini ad intere di-visioni corazzate nemiche coprendo le spalle della ritira-ta ad italiani e tedeschi. I superstiti della battaglia, cat-turati senza mai alzare una sola bandiera bianca, rice-vettero dagli inglesi l'onore delle armi. Vittorio scontòcon la massima dignità la prigionia nei campi POW (Pri-soner of War= Prigionieri di guerra) del Nord Africa rifiu-tando ogni forma di collaborazione col nemico. Raccon-tava che tornato a casa a Genova, quando bussò allaporta di casa sua madre, subito non lo riconobbe per lecondizioni fisiche a cui lo avevano ridotto guerra e pri-gionia.

Andrea Leoncini

GRUPPO DI NERVI

Vittorio Pasquario Si è spento il 16marzo Vittorio Pa-squario.Era nato a Genova il6 Giugno 1917.Mentre assolveva isuoi obblighi di levain qualità di Sergen-te maggiore degli Al-pini, venivano costi-tuiti a Tarquinia i pri-mi reparti di Paraca-dustisti italiani e Vit-torio nel 1941 aderìvolontario alla nuo-va Specialità dell'e-sercito. Fu inquadra-to con il grado di Sergente Maggiore nel IV Btg. del I Rgt.Paracadutisti, si brevettò nel Luglio del 1941, e fu in-viato in Africa Settentrionale. In quel contesto i paraca-dutisti capirono presto che non sarebbero stati impiega-ti in azioni aviolancistiche, ma avrebbero dovuto soppor-tare una dura guerra nel deserto. Dovettero togliere dal-le divise le loro insegne e i brevetti (che custodirono ge-losamente e si ricucirono con orgoglio al momento dellabattaglia) ed assunsero il nome come truppe d'assaltodi Cacciatori d'Africa. Confluirono quindi nel 185° Rgt.dando vita alla leggendaria Divisione Folgore. Vittorio ha combattuto ad El Alamein ove ha vissuto coni commilitoni momenti di autentico eroismo combatten-do nel clima ostile del deserto con le poche armi e mu-

GRUPPO DI ROSSIGLIONE

Alfredo Pignone E' andato avanti Alfredo Pignone, classe 1932, ”Furmia“per gli amici e per tutti gli alpini.Consigliere del Gruppo Alpini Rossiglione, Segretario del-lo stesso Gruppo per anni, membro del Coro “Rocce Ne-re “ sempre attivo, disponibile per tutti, così lo ricorde-remo per sempre nei nostri cuori.Ciao Alfredo.

GRUPPO DI SAVIGNONE

Pierluigi Bocca (Piero) Giovedì 20 febbraio 2014, Pierluigi "Piero" Bocca è tor-nato alla casa del Padre.Piero, un carrista che è diventato un "Amico degli Alpi-ni", un nostro Amico.Non farò qui un elenco delle attività in cui era impegna-to, sarebbe troppo lungo e riduttivo, ma sono convintoche questo 20 febbraio diventerà per tante persone uno"spartiacque", il prima quando c’era Piero e il dopo Pie-ro.A noi del Gruppo Alpini Savignone non rimane che por-gere a sua moglie Rosalba ai figli Paolo ed Enrico nostrosocio, le più sentite condoglianze.Arrivederci Piero, che il Signore delle cime sia con te.

Franco Navone

Page 48: GENOVA · 2016-09-11 · > 1-2 giugno festa del settore genova a pieve ligure (in cornua) > 8 giugno festa del settore sopra la croce a prato sopra la croce > 29 agosto festa del

Purtroppo a situazione nonè cambiata: un mucchio dichiacchiere, tante buone in-tenzioni e tanti annunci daparte di tanti politici italianied europei, ma i nostri duefucilieri sono sempre laggiù,senza che sia ancora stata

formulata nei loro confronti una accu-sa precisa da parte delle autorità in-diane, le quali evidentemente nonsanno più come uscire da questa si-tuazione senza perdere la faccia.Non lasciamo che questa storia cadanel dimenticatoio.Continuiamo a tenere viva l’attenzio-ne per i nostri marò, finché non tor-neranno in Patria definitivamente.

Foto in basso: Il vessillo della Sezionedi Genova, portato dal Caporale VFP1Michele Barbieri in servizio al 3° Rgt.Alpini, alla manifestazione organizza-ta dalle famiglie dei due marò prigio-nieri in India, tenutasi a Roma il 23novembre 2013.Foto in alto: Milano, 15 dicembre2013, Messa per i caduti: striscioneportato in sfilata dagli alpini.

Massimiliano Latorre e Salvatore Girone: non dimentichiamoli