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PRATICA E TEORIA PER
L’ITALIANO A SCUOLA
2017/2018
Fondazione I LINCEI per la Scuola - ASLI–Scuola
Università degli Studi di Napoli
“L’Orientale”
Accademia Pontaniana
-
LABORATORIO LESSICO-LETTURA
Scuole medie di Secondo grado
LICEO CLASSICO STATALE
“GAETANO DE BOTTIS”
di TORRE DEL GRECO (NA)
prof. Gianvito Chimienti
Obiettivo generale
Realizzare un curricolo di educazione linguistica (lettura, acquisizione e interiorizzazione
del lessico) attraverso la composizione di testi scritti
DESTINATARI
• classi coinvolte: II B Liceo classicotradizionale
• Classe di controllo II A Liceoclassico tradizionale
Tematica scelta
• cambiamento climatico inrelazione alle tematica diGeostoria , alle tematiche diScienze ed all'art. 9 dellaCostituzione
Attività preliminare con le classi individuate
• N. ore 1 inizio dicembre (per un totale di n. 2 settimane)
• Modalità organizzativa: compresenza con docente di lettere
di 2 B e 2 A durante l'ora libera del docente di lettere
coinvolto nel progetto
• tipo di attività: classi parallele di mattina lezione frontale
(mediante presentazione power point) per chiarire il
significato di lemma, parola e termine.
• visita sito web dell'Accademia della Crusca ) per chiarire il
significato di lemma/parola e termine
http://www.accademiadellacrusca.it/it/lingua-
italiana/consulenza-linguistica/domande-risposte/concetti-
lemma-parola-termine
TEST di INGRESSO
Data di svolgimento: 12 gennaio 2018
n. 2 ore
luogo: laboratorio linguistico
- Individuazione termini/parole sconosciute (ROSSO)
• [sostantivi, aggettivi, verbi, avverbi -
Individuazione termini/parole conosciute (VERDE)
• [sostantivi, aggettivi, verbi, avverbi]
• - Individuazione tecnicismi (CERCHIO)
[sostantivi, verbi]
• - Esecuzione di un RIASSUNTO (consegna lunghezza
testuale)
• testo scelto: Effetto Trump sul clima
• http://www.lavoce.info/archives/46067/effetto-trump-sul-clima/
TESTO SCELTO
Cognome/NomeClasse/Indirizzo
II sez. B/Lic Class
Riassunto Paroleconosciute/sconos
ciute
Individuazionetecnicismi
Definizioni paroleconosciute
(corrette/noncorrette)
a b c d e f n. parole%
AMENDOLA FEDERICA M. c 4 100 corrette
AMENDOLA MICHELA M b 0 50 corrette
BALZANO PIAFRANCESCA b 4 80 corrette
BEATRICE ANNA FORTUNA assente - -
COPPA ALESSIO b 1 80 corrette
DE PAOLA ALICE BRUNA d 4 70 corrette
DE SENA TERESA assente - - -
DEL GIUDICE GIOVANNA c 3 90 corrette
DELBI GIUSY b 1 100 corrette
FALANGA CHIARA assente - -
FORMICOLA FRANCSCA PIA e 5 80
FORMISANO MICHELA assente - - corrette
GAROFALO GIUSEPPE b 1 80 corrette
LATERZA IVAN assente - - corrette
MANCUSO ANTONIETTA PIA a 2 100 corrette
PALUMBO LUCA a 0 100 corrette
PASSERO FABIANA c 1 90 corrette
RAIOLA ARIANNA c 2 70 corrette
RUSSO LUDOVICA c 2 90 corrette
SANNINO GIULIA d 3 80 corrette
SORRENTINO DARIO d 1 80 corrette
SORRENTINO ELISABETTA d 4 80 corrette
VITIELLO GIULIANA b 3 100 corrette
parole sconosciute o poco note
• In stallo
• Protezionista
• riluttante
• Autarchia
• governance
• antropogenico
Inizio attività con la 2 A
• Periodo FASE APPROFONDIMENTO LESSICALE: ultima settimana digennaio
• Lezione frontale su cambiamento climatico (1 h).
• Lettura in classe del paragrafo su cambiamento climatico desunto dalmanuale in uso di Geostoria Il lungo presente di Cantarella -Guidorizzi
• B) Lettura a casa dei seguenti 4 articoli ed attività sui testi
• - Lettura- Individuazione termini/parole sconosciute (ROSSO)
• [sostantivi, aggettivi, verbi, avverbi: il Docente spiega preliminarmente ladifferenza tra termini e parole] - Individuazionetermini/parole conosciute (VERDE)[sostantivi, aggettivi, verbi, avverbi]
• - Individuazione tecnicismi (CERCHIO)
• [sostantivi, verbi]
• Un insolito G7: sui cambiamenti climatici Trump èsolo
• Cambiamento climatico, Stephen Hawking accusaDonald Trump
• NATIONAL GEOGRAPHICIl cambiamento climatico ègià realtà
• WIRED.ITGli Usa dicono che il cambiamentoclimatico esiste. Peccato che Trump non ci creda
• lettura dossier BIODIVERSITA’ E CAMBIAMENTICLIMATICI Report WWF Italia www.wwf.it/climahttp://awsassets.wwfit.panda.org/downloads/report_biodiversita_cambiamenti_climatici6_11_def.pdf
• esplorazione sitohttp://www.rainews.it/ran24/speciali/2015/webdoc-conferenza-clima-cop21-parigi/#home
attività richieste sui testi
• individuazione di parole-chiave
• individuazione di campi semantici
• individuazione di iperonimi, iponimi, sinonimi, antonimi
• riformulazione del testo in maniera sintetica (riassunto)
app impiegate dagli studenti per la ricerca
lessicale
app impiegate dagli studenti per la ricerca
lessicale
app impiegate dagli studenti per la ricerca
lessicale
dizionari on line consultati
• http://www.treccani.it/vocabolario/
• https://www.garzantilinguistica.it/ricerca/
• http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/
• C) Terza settimana di marzo
Correzione del docente e feedback in
classe sui tre articoli proposti
• creazione di una lista di termini tecnici
• lettura del testo “Gli uragani sono diventati
più forti a causa del riscaldamento
globale”
e lavoro di:
- inserimento di parole eliminate dal testo
- sostituzione di parole: - dalla perifrasi/definizione alla
parola/termine e dalla parola/termine alla
perifrasi/definizione
altre attività sul testo
• individuare la tesi di fondo
• campi semantici
Ultima fase con la 2 B
Il saggio breve
Lezione frontale ed attività laboratoriale
sulla stesura del saggio breve
tempi 8 ore in orario curricolare
Test
TEST D’USCITA con le classi 2B e 2 A
• Stesura saggio breve impiegato come verificaquadrimestrale
Correzione del Docente e individuazione dell’acquisizionedi parole/terminologia specifica (qualità - quantità)utilizzate nel testo.
Scrivi un testo argomentativo seguendo le indicazioni per la Tipologia B della prima prova
scritta dell’Esame di Stato: REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO
DI GIORNALE”.
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di “saggio breve” o di “articolo di giornale”,
utilizzando i documenti e i dati che lo corredano.
Se scegli la forma del “saggio breve”, interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e
su questa base svolgi, argomentandola, la tua trattazione, anche con opportuni
riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Da’ al saggio un titolo coerente
con la tua trattazione e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista specialistica,
fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro).
Se lo ritieni, organizza la trattazione suddividendola in paragrafi cui potrai dare
eventualmente uno specifico titolo.
Se scegli la forma dell’ “articolo di giornale”, individua nei documenti e nei dati forniti uno
o più elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo ‘pezzo’. Da’ all’articolo
un titolo appropriato e indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione
(quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro). Per attualizzare l’argomento,
puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di
rilievo).
Per entrambe le forme di scrittura non superare le quttro o cinque colonne di metà foglio
protocollo.
AMBITO TECNICO-SCIENTIFICO
ARGOMENTO: I cambiamenti del clima
DOCUMENTI
DOCUMENTO 1) Da decenni circolano nella comunità scientifica analisi
rigorose e credibili che avvertono come i cambiamenti climatici, l’esaurimento
del petrolio e di altre risorse naturali, l’aumento della popolazione e delle
disparità sociali, siano altrettante bombe innescate pronte a esplodere in rapida
sequenza, amplificando i danni. Ma in genere si rimuove tutto rifugiandosi nel
classico effetto Cassandra, dimenticando che la sfortunata aveva comunque
ragione.
E’ questa la sorte toccata pure ad un eccellente esercizio scientifico voluto da
un grande manager italiano, Aurelio Peccei, animatore del Club di Roma, che
nel 1972 pubblicò il rapporto I limiti dello sviluppo in collaborazione con il Mit di
Boston. Ancora oggi si vitupera questo studio come non veritiero. Eppure, ad
oltre trent’anni di distanza i suoi conti riveduti e corretti portano sempre al
collasso della società se non si cambia in tempo la rotta. D’altra parte sui
cambiamenti del clima basta concedere un po’ di attenzione ai rapporti dell’Ipcc,
che è un’Agenzia delle Nazioni Unite, non un covo di no-global.
Luca Mercalli, “La nostra utopia quotidiana”, in: la Repubblica, 6 maggio 2007
DOCUMENTO 2 Inviato ai politici il rapporto redatto a Bangkok da un gruppo di esperti
provenienti da 120 Paesi
Per evitare un disastro ecologico le emissioni mondiali di gas serra devono decrescere a
partire dal 2015
Clima, l’allarme degli esperti Onu
”Cruciali gli sforzi nei prossimi 20-30 anni”
BANGKOK - I prossimi venti, trent’anni saranno cruciali negli sforzi per attenuare il
riscaldamento del Pianeta: lo ha indicato il Gruppo intergovernativo sul cambiamento
climatico, l’Ipcc creato dall’Onu, in un testo di sintesi su cui esperti di 120 Paesi riuniti da
lunedì scorso nella capitale thailandese hanno raggiunto stamani un accordo dopo una
maratona negoziale durata tutta la notte. “Gli sforzi di attenuazione del riscaldamento nei
prossimi 20/30 anni avranno un vasto impatto sulle possibilità di raggiungere livelli più
bassi di stabilizzazione delle emissioni di gas a effetto serra”, ha affermato l’Ipcc nel suo
rapporto destinato ai politici incaricati di prendere le decisioni.
“Le emissioni mondiali di gas che causano l’effetto serra devono decrescere a partire dal
2015 se si vuole mantenere l’aumento della temperatura media del pianeta fra i 2 e i 2,4
gradi centigradi”, affermano gli esperti del Gruppo intergovernativo sui cambiamenti
climatici dell’Onu. Contenere entro i due gradi il riscaldamento globale costerebbe
appena lo 0,12% del Pil mondiale ma eviterebbe un disastro climatico.
Il rapporto elaborato è il terzo reso noto quest’anno dall’Ipcc: i primi due hanno
approfondito le prove dell’effetto-serra e i possibili impatti sull’ambiente. Una bozza del
rapporto letta dall’agenzia France Presse esortava ad un maggiore uso di energie
rinnovabili, come quella solare e idrica, e a una maggiore efficienza nei consumi.
in: www.repubblica.it, 4 maggio 2007
DOCUMENTO 3 Nessuno è in grado di precisare quanta CO2 o quanta
energia termica si può riversare nell’ambiente prima di determinare
modificazioni irreversibili del clima; nessuno è in grado di dire quanto piombo, o
mercurio, o insetticidi, o scorie radioattive, possono essere assorbiti dalle
piante, dai pesci, dagli esseri umani prima che comincino a essere interrotti i
processi vitali. Proprio questa ignoranza dovrebbe suggerire una particolare
cautela nell’emissione di sostanze inquinanti, tanto più che si è constatata
l’esistenza di un lungo, tipico ritardo tra la emissione e la comparsa dei primi
effetti negativi.
In definitiva, il problema della produzione di alimenti, quello del consumo di
materie prime, quello della crescita dell’inquinamento e della sua
neutralizzazione, comportano una serie di scelte molto difficili e impegnative:
dovrebbe però essere chiaro che tutte queste difficoltà scaturiscono da una
sola, semplice circostanza: la Terra ha dimensioni finite. Quanto più una
qualsiasi attività umana di approssima ai limiti naturali, oltre i quali la Terra non
è più in grado di sostenerla, tanto più manifeste e gravi si fanno tali difficoltà.
Donella H. Meadows, Dennis L. Meadows, Jorgen Randers, William W.
Beherens III, I limiti dello sviluppo, Milano, Mondadori, 1972
• Documento 4 Proprio dall’emergere dei limiti, insieme con il sentimento di disagio
che guasta le feste del capitalismo trionfante, sorge la possibilità di una
“rivelazione”: di un mutamento di paradigma. E’ insito nel concetto di limite quello di
valore. Il limite non è soltanto una barriera. E’ anche una soglia.
• Dal limite ecologico nasce la coscienza della responsabilità. Dal limite sociale quello
della solidarietà. E dal recupero di una civiltà dei limiti può nascere una nuova civiltà
della trascendenza, del senso. Il senso che siamo non solo perché siamo qui, ma
per qualcosa d’altro per cui vale la pena di vivere.
• Il limite inedito del nostro tempo è quello ecologico. Perché inedito? Catastrofi
ecologiche hanno segnato l’intero corso dell’umanità, ma nonostante tutto si
trattava di crisi e di catastrofi locali. Il mondo era ben lontano da una condizione di
interdipendenza, come la nostra, nella quale “una farfalla, battendo le ali a Honolulu,
puà scatenare un uragano nei Caraibi”. La premessa di fatto al riemergere del
valore della responsabilità ecologica è la mondialità della crisi ecologica: come si
dice, con una parola che è entrata nel gergo, la sua globalità.
Giorgio Ruffolo, Lo sviluppo dei limiti, Roma-
Bari, Laterza, 1994
• Documento 5I limiti delle risorse, i limiti di resistenza del nostro pianeta e
della sua atmosfera indicano chiaramente che quanto più acceleriamo la
crescita e la produzione, tanto più accorciamo il tempo reale a disposizione
della nostra specie.
• I problemi del nostro tempo richiedono un intreccio della dimensione
scientifica e di quella politico-economica per rispondere alle questioni
dell’”ambiente globale”. Affiorano una nuova cultura planetaria, una nuova
coscienza ecologica, un nuovo modo di pensare basato sul presupposto
dell’interdipendenza, una nuova visione del tempo, dello spazio,
dell’estetica nelle scienze della natura.
• L’ecologia non permette la fuga verso piccole isole felici: la dimensione
planetaria della crisi ambientale lo impedirebbe. C’è una sola possibile isola
felice: il pianeta Terra, la biosfera. E su quest’isola si potrà vivere solo
riappacificando la biologia con la storia. Non serve valicare le “Colonne
d’Ercole” intese come metafora dell’andare avanti a tutti i costi. L’Ulisse da
seguire, quello che rifiutava il dono dell’eternità offerto da Calypso, quello
che voleva vivere i limiti del suo essere uomo è interessato all’oggi, al
guardare qui e adesso, al “fermati attimo sei bello” del Faust. Il mito
dell’Ulisse spinto invece verso continui tentativi di superare i limiti muore
insieme ai miti precedenti; muore insieme alla cultura intesa come dominio
della natura o come semplice curiosità di conoscenza di un mondo estraneo
e/o ostile. Enzo Trezzi, Il capitombolo di
Ulisse, Milano, Feltrinelli, 1991
DOCUMENTO 6 Ghiacciai che scompaiono, uragani devastanti, estati torride: i
minacciosi segnali del riscaldamento globale stanno spingendo governi e
industrie verso un mutamento di rotta senza precedenti nello sfruttamento dei
combustibili fossili. Per due secoli gli esseri umani hanno trasferito
ininterrottamente nell’atmosfera carbonio estratto dal sottosuolo. Oggi le
industrie del carbone, del petrolio e del gas naturale estraggono annualmente
circa sette miliardi di tonnellate di carbonio, che finiscono quasi tutte in fumo,
provocando enormi emissioni di anidride carbonica (CO2). E sempre più
persone si vanno convincendo che la prudenza esige un’inversione dell’attuale
tendenza al rialzo delle emissioni di CO2.
Il confine che separa le conseguenze davvero pericolose delle emissioni da
quelle solo imprudenti si trova probabilmente vicino (ma al di sotto) al
raddoppio della concentrazione di CO2 nell’atmosfera rispetto ai livelli
precedenti alla Rivoluzione Industriale. Benché ogni aumento della
concentrazione comporti nuovi rischi, rimanendo lontani da quella soglia
dovrebbero esserci meno probabilità di innescare cambiamenti climatici
irreversibili.
Robert H. Socolow e Stephen W.
Pakala, “Carbonio sotto controllo”, in: Le Scienze, n° 459, novembre 2006
DOCUMENTO 7 Che tempo che fa? Bruttissimo, ma ce la possiamo fare a salvarci spiega Al Gore, ex futuro
presidente Usa che come attore merita l’Oscar: con Una scomoda verità, questo allarmante e interessante
documentario-conferenza spiega come abbiamo distrutto il pianeta con il riscaldamento globale e l’ossido di
carbonio che provocheranno, di qui a dieci anni, mostruose calamità, allagando Paesi e facendo 100 milioni
di naufraghi. Se Bush e l’Australia firmeranno il protocollo di Kyoto, se noi osserveremo un decalogo di
saggezza ecologica, se le auto saranno stoppate, ci sarà l’happy end; ma la cosa più perfida, dice Gore con
consumata abilità, è l’inganno di chi vuole, col finto dubbio, confondere le acque. Il docu-film di David
Guggenheim è uno straordinario regalo morale e scientifico prezioso (andrebbe proiettato a scuola e in tv), si
rivolge ai nove miliardi di esseri umani che ognuno a suo modo stanno con gusto disfacendo la Terra.
Maurizio Porro, in: Il Corriere della Sera, 19 gennaio 2007
DOCUMENTO 8 A due anni dall’entrata in vigore del protocollo di Kyoto l’UE lancia un appello alla
conclusione di un accordo mondiale sui cambiamenti climatici che succeda al protocollo di Kyoto alla
scadenza di quest’ultimo nel 2012. Sono previsti colloqui ad alto livello con l’Amministrazione americana, ma
sarà condotta anche un’azione di sensibilizzazione diretta dei cittadini che vedrà protagonisti i presentatori
dei programmi di previsioni meteorologiche di tutta Europa.Il commissario europeo Stavros Dimas,
responsabile della politica ambientale, si è incontrato, il 15 e 16 febbraio 2007 a Washington, con esponenti
del governo degli Stati Uniti per negoziare una risposta globale a quello che è ormai riconosciuto come un
problema mondiale. E’ vero che con il protocollo di Kyoto è stato avviato un processo di riduzione delle
emissioni di gas a effetto serra, responsabili del riscaldamento del pianeta, ma il cammino da percorrere è
ancora molto lungo. Secondo gli scienziati, per evitare che la Terra subisca danni irreparabili è necessario far
sì che la temperatura non aumenti di più di 2°C rispetto ai livelli preindustriali. Raggiungere questo risultato
rappresenta uno degli obiettivi principali dell’UE ed è la ragione per cui l’Unione fa appello ai paesi sviluppati
perché, entro il 2020, riducano le emissioni del 30% rispetto ai valori del 1990.
Come conferma la relazione del Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici, l’azione dell’uomo è la
prima responsabile degli sconvolgimenti dovuti ad alterazioni del clima quali la maggiore frequenza di
fenomeni estremi (tempeste, inondazioni, siccità e ondate di calore). Nell’ambito della campagna europea
“Sei tu che controlli i cambiamenti climatici”, i presentatori dei programmi di previsioni meteorologiche di tutta
Europa forniranno al pubblico esempi pratici di come tutti noi possiamo contribuire al miglioramento della
situazione – ad esempio, utilizzando lampadine a basso consumo e riciclando i rifiuti.
in: www.ec.europa.eu/news, 16 febbraio 2007
griglia di valutazione da riportare in
decimiindicatori descrittori valutazione
1. correttezzaformale
1.1. uso appropriato della punteggiatura 101.2. assenza di errori ortografici 10
1.3. assenza di errori sintattici 10
2. efficaciaespressiva
2.1. proprietà e varietà delle scelte lessicali ed espressive 10
2.2. coerenza della struttura complessiva e dell’articolazione in parti 102.3. chiarezza dell’esposizione 20
3. qualità
argomentativa
3.1. varietà, efficacia e completezza delle argomentazioni 403.2. varietà e qualità dei riferimenti “culturali” e all’attualità 30
3.3. efficacia dei riferimenti e delle idee personali 30
4. adeguatezzapratica
4.1. coerenza ed efficacia del titolo 104.2. adeguatezza alla struttura e alle convenzioni del genere testuale 10
4.3. messa a fuoco del contesto, dei destinatari e dello scopo del testo 10
5. leggibilità5.1. chiarezza grafica 5
5.2. buon ordine dell’“impaginazione” 5
nome e cognome
__________________________________________________
punteggio totale 210
punteggio in decimi
voto
Esito
• la classe 2 B ha evidenziato globalmenteuna maggiore consapevolezza nell'uso deldizionario per ampliare il propriopatrimonio lessicale ed un ampliamentodel bagaglio lessicale inerente allatematica in oggetto (80 % degli studentidella classe ).
esito classe di controllo
• Corretti dalla docente della 2 B
• maggiore genericità argomentativa ed
incertezze nell'uso di termini tenici specifici
nel 30 % degli studenti)
Considerazioni sull'esperienza
• necessità di creare maggiori occasione
per gli studenti per leggere articoli di
giornali, dossier su temi di attualità (da
includere anche in antologie del biennio,
accanto ai testi letterari)
• le attivitò sul saggio breve vanno proposte
dopo un periodo impiegato a documentarsi
sulla tematica, onde evitare genericità in
sede argomentativa e riformulazione
passiva dei documenti proposti in esame.