29
2.1. Contenuti e contenitori Produrre contenuti è l'unico mezzo che hai per farti conoscere online. Qualsiasi sia il tuo lavoro e i motivi per cui cerchi la visibilità, dovrai avvicinarti ai mestieri che si riferiscono alla comunicazione: giornalismo, marketing, comunicazione, editoria, ecc. Questi mestieri dovranno entrare a far parte di te e del tuo essere. Oggi viviamo in un mondo in cui alcuni personaggi della rete affiancano o addirittura sostituiscono i grandi giornalisti e quotidiani nell'opera di informare una fetta della popolazione. Se comunichi su Internet sei un marchio, che tu lo voglia o meno. Attraverso le piattaforme in cui operi, i tuoi contenuti arrivano alle persone che ti seguono, formando in loro un'opinione di te, del tuo lavoro e della tua personalità. Come ho sostenuto nel precedente libro, continuo a essere un convinto assertore del blog, sia come mezzo da utilizzare come fulcro della comunicazione sia come luogo in cui è possibile raggiungere il massimo della capacità espressiva. I vantaggi di un blog sono evidenti: ha la capacita di posizionarsi nei risultati dei motori di ricerca, non ha limiti stilistici e puoi adattarlo alle tue esigenze e alla tua immagine; porta il tuo nome, facilita le condivisioni sui social network ed e ii luogo in cui non hai limiti comunicativi dettati da altri, come accade sulle piattaforme free. II successo di un blog dipende da quattro fattori: - costanza nelle pubblicazioni; - qualità dei contenuti; - cura nella condivisione; - presenza attiva nelle conversazioni successive alla pubblicazione. Puoi lavorare su tutti e quattro questi fronti anche se, all' inizio, la strategia non sarà perfetta. II blog ha una palestra editoriale in cui capirai come costruire titoli, sfruttare le immagini e un post per ottenere l'apprezzamento del pubblico. Ho visto molti blogger affermati negli ultimi anni gettare la spugna cedendo alle lusinghe dei social network; le piattaforme sociali sono importanti e danno una gratificazione veloce, con poco sforzo, ma non formano un comunicatore capace. Tranne in rarissimi casi, non si diventa ricchi e famosi pubblicando un blog, ma avrai comunque qualcosa di impagabile: essere riconosciuto e apprezzato da un pubblico verticale sul tuo argomento e apprendere le tecniche che funzionano per avere una comunicazione efficace. SOCIAL POWER C'è ancora molta gente legata a vecchi stereotipi: nella suggestione di chi possiede un sito web o blog, la homepage riveste un valore più alto rispetto ad una singola pagina. Anche i quotidiani online fanno questo errore: la tradizione giornalistica della "prima pagina" sulla carta stampata è stata dura da abbandonare a fronte delle evidenze. Gli utenti entrano nel sito sia dai motori di ricerca sia dai social network atterrando su una pagina; dalla home passano solo gli utenti abitudinari e chi cerca la keyword esatta con il nome del sito. I recenti dati mostrano esattamente come si muovono i visitatori: prendiamo ad esempio l’ultimo rapporto commissionato dal New York Times." I flussi dei lettori, negli anni, si sono spostati dalla home page alle pagine le cui informazioni sono state condivise sui social network. Il calo come puoi

2.1. Contenuti e contenitori - ipseosantacesarea.gov.it corso... · 2.1. Contenuti e contenitori Produrre contenuti è l'unico mezzo che hai per farti conoscere online. Qualsiasi

Embed Size (px)

Citation preview

2.1. Contenuti e contenitori

Produrre contenuti è l'unico mezzo che hai per farti conoscere online. Qualsiasi sia il tuo lavoro e i

motivi per cui cerchi la visibilità, dovrai avvicinarti ai mestieri che si riferiscono alla comunicazione:

giornalismo, marketing, comunicazione, editoria, ecc.

Questi mestieri dovranno entrare a far parte di te e del tuo essere. Oggi viviamo in un mondo in cui

alcuni personaggi della rete affiancano o addirittura sostituiscono i grandi giornalisti e quotidiani

nell'opera di informare una fetta della popolazione. Se comunichi su Internet sei un marchio, che tu lo

voglia o meno. Attraverso le piattaforme in cui operi, i tuoi contenuti arrivano alle persone che ti

seguono, formando in loro un'opinione di te, del tuo lavoro e della tua personalità.

Come ho sostenuto nel precedente libro, continuo a essere un convinto assertore del blog, sia come

mezzo da utilizzare come fulcro della comunicazione sia come luogo in cui è possibile raggiungere il

massimo della capacità espressiva.

I vantaggi di un blog sono evidenti: ha la capacita di posizionarsi nei risultati dei motori di ricerca, non

ha limiti stilistici e puoi adattarlo alle tue esigenze e alla tua immagine; porta il tuo nome, facilita le

condivisioni sui social network ed e ii luogo in cui non hai limiti comunicativi dettati da altri, come

accade sulle piattaforme free.

II successo di un blog dipende da quattro fattori:

- costanza nelle pubblicazioni;

- qualità dei contenuti;

- cura nella condivisione;

- presenza attiva nelle conversazioni successive alla pubblicazione.

Puoi lavorare su tutti e quattro questi fronti anche se, all' inizio, la strategia non sarà perfetta. II blog

ha una palestra editoriale in cui capirai come costruire titoli, sfruttare le immagini e un post per

ottenere l'apprezzamento del pubblico.

Ho visto molti blogger affermati negli ultimi anni gettare la spugna cedendo alle lusinghe dei social

network; le piattaforme sociali sono importanti e danno una gratificazione veloce, con poco sforzo, ma

non formano un comunicatore capace. Tranne in rarissimi casi, non si diventa ricchi e famosi

pubblicando un blog, ma avrai comunque qualcosa di impagabile: essere riconosciuto e apprezzato da

un pubblico verticale sul tuo argomento e apprendere le tecniche che funzionano per avere una

comunicazione efficace.

SOCIAL POWER

C'è ancora molta gente legata a vecchi stereotipi: nella suggestione di chi possiede un sito web o blog,

la homepage riveste un valore più alto rispetto ad una singola pagina.

Anche i quotidiani online fanno questo errore: la tradizione giornalistica della "prima pagina" sulla

carta stampata è stata dura da abbandonare a fronte delle evidenze. Gli utenti entrano nel sito sia dai

motori di ricerca sia dai social network atterrando su una pagina; dalla home passano solo gli utenti

abitudinari e chi cerca la keyword esatta con il nome del sito.

I recenti dati mostrano esattamente come si muovono i visitatori: prendiamo ad esempio l’ultimo

rapporto commissionato dal New York Times." I flussi dei lettori, negli anni, si sono spostati dalla

home page alle pagine le cui informazioni sono state condivise sui social network. Il calo come puoi

vedere dal grafico, a enorme e porta a una considerazione: queste nuove tecnologie sociali hanno

affrancato le persone dai canali informativi, le hanno rese libere di lasciarsi trascinare dalla

conversazione e dalla condivisione. Infatti si parla di un peggioramento di qualità dell'informazione

perché ormai prevale maggiormente ciò che fa pin presa nel pubblico.

Da questo momento, chiunque comunichi attraverso blog, quotidiani, siti corporate, ecc. non può fare a

meno di considerare la conversazione e la propria community come una risorsa da coltivare e da

coinvolgere con informazioni che sappiano attrarre. La pagina di atterraggio non è la home ma la

singola news, che dovrà contenere tutte le informazioni per catturare l’utente e attirarlo verso una pin

completa navigazione, alla scoperta del resto del sito.

Il potere delle conversazioni è solo all'inizio. Questi strumenti diventeranno sempre più accessibili e il

potere di canalizzare l'informazione sarà sempre più in mano a chi, attraverso conversazione e

condivisione, indirizzerà l'utenza verso do che riterrà pin rilevante.

I social network sono utilissimi per la diffusione immediata del contenuto inserito nel blog; prima

dell'esistenza di questi mezzi si doveva costruire una community attorno al blog stesso e non si aveva

la virilità a cui ora siamo abituati.

Molti blogger della prima generazione hanno ottenuto notevoli risultati tramite l'utilizzo di mailing

list, connessioni con altri blog e forum pubblici. Ora hai una capacità enorme di diffusione della tua

notizia avvalendoti delle piattaforme sociali, ma non tutte sono ugualmente efficaci e utili al tuo

contenuto, scoprirai nel tempo come in base all'argomento che tratterai in alcune otterrai pin riscontri

di pubblico che in altre. Questo sarà dato dalla tua naturale predisposizione a una determinata

piattaforma di conversazione e dal fatto di aver trovato il giusto modo di comunicare sul social

network. E risaputo che in Facebook, essendo il più popolare e attivo, il pubblico sia molto eterogeneo

e che viva la piattaforma con obiettivi di intrattenimento e svago.

Scrivere un post tecnico e di lavoro su questo tipo di piattaforma non potrebbe ottenere lo stesso

riscontro che su Linkedin, in cui gli iscritti sono maggiormente inclini a parlare di lavoro. Questa none

una verità assoluta, perchè nel caso ti fossi attorniato di "amid" provenienti quasi esclusivamente dal

tuo ambito professionale potresti avere ottimi riscontri anche su Facebook.

Il mio consiglio a di aprire solo i canali in cui hai il tempo e la voglia di presidiare: non ha senso postare

in decine di piattaforme sociali se poi non riesci a garantire la tua partecipazione alle conversazioni.

Dovrai scegliere anche in base alla quantità di utenti attivi e alla possibilità di inserire link cliccabili

verso it post del tuo blog: alcuni social non lo permettono e quindi non sono utili per crearsi un

pubblico.

2.2. II blog

Questo capitolo 6 quasi interamente dedicato al blog personale, strumento, del quale spesso sento dire

chevecchio e inutile. Ci sono esempi di autori diventati famosi o che hanno raggiunto risultati

importanti! senza avvaler-sene; alcuni su Twitter hanno raggiunto la fama senza aver scritto su un

blog, molti youtuber sono diventati celebri senza averne mai aperto uno e cosi via. E vero, ma ritengo

che, per chi è agli inizi, avere un blog sia essenziale perché agevola molto l'essere riconoscibili potendo

comunicare senza mediazioni.

Il vantaggio e la seduzione di postare sulle piattaforme sociali , rispetto al blog, sono determinati da un

immediato riscontro, come i dati insight sulle visualizzazioni più facilmente leggibili e la capacità di

profilare il pubblico a monte.

Ho deciso di continuare a scommettere sui blog perchè concede la massima autonomia in fatto di

esposizione grafica dei contenuti e perchè, di fatto, risponde a un requisito: per diventare autorevoli e

generare lead l'essere trovati attraverso una ricerca su Google a motto più incisivo che attraverso un

messaggio destinato a un pubblico che probabilmente non ne vuote sapere di noi e della nostra

attività.

Alla mia email arrivano spesso messaggi con richieste tipo: "11 mia blog ha 1000 accessi al giorno,

come faccio a monetizzarli?" oppure "Voglio vivere solo con il mio blog, puoi darmi una consulenza?",

ecc.

Non esiste una risposta unica che vada bene per tutte queste domande; per chi ottiene 5000 accessi

quotidiani!

None attraverso la quantità di visite che guadagnerai soldi, ma attraverso la community e

l'autorevolezza che saprai costruirti. Otterrai ii massimo se il tuo blog ti farà apparire rilevante nella

tua professione riuscendo a farti aumentare i contatti e le richieste di consulenza. Le visite, come il

numero di follower o di fan sulla pagina, sono un pessimo indicatore, più adatto ad alimentare la tua

vanità che a procurarti riscontri lavorativi.

Faccio l'esempio più classico: chi riesce a costruirsi un seguito parlando di biciclette da corsa avendo

una comunità di 1000 appassionati che seguono le sue indicazioni e lo ritengono autorevole,

probabilmente riuscirà a trasformare suo blog in una professione. II blog ben posizionato sui motori di

ricerca, essendo verticale sull'argomento, sarà un veicolo pubblicitario trasversale e di maggiore

impatto rispetto a una qualsiasi campagna a pagamento.

Le aziende del settore non avranno difficolta a commissionargli post, a invitarlo ad eventi e a fornirgli

attrezzatura gratuita sperando che ne part!. Tutto questo, nel tempo, genererà un aumento del suo

prestigio e di conseguenza I' incremento della sua visibilità in quel determinato settore.

Si ottiene il massimo, lo ripeto, se il blog parla del nostro business in modo tale che un contatto possa

trasformarsi in un cliente.

II servizio di banner pubblicitari offerto da Google Indubbiamente più complesso sarà buttarsi in un

settore inflazionato e già largamente presidiato.

Una delle domande tipiche che tutti mi rivolgono quando parlo di blog è questa: il blog costa, non so se

avrò il tempo per curarlo, come faccio a non spendere inutilmente denaro?

La domanda a legittima: per avere un blog curato e configurato secondo le ultime tecnologie dovrai

affidarti a una web agency o a un professionista che, sulla base delle tue indicazioni, ne modificherà

funzionalità e aspetto. A mio avviso questo a uno step importante in una fase successiva, ma inutile agli

esordi. Dovrai capire in primo luogo se hai il tempo e la voglia di metterti in gioco in un ambito in cui il

tasso di abbandono a molto alto. Aprire un blog che porta il tuo nome, es. wwwtuonome.com su

piattaforma WordPress ha un costo alla portata di chiunque, tra i 20 e i 100 euro annuali. In questo

caso, il servizio di hosting ti fare avere una piattaforma configurata graficamente con un template base,

ottimo per i primi mesi e per iniziare la tua attività. In seguito, se vedrai i risultati e se ti appagherà,

potrai commissionare un template o acquistarne uno fatto ex novo.

Per chi non volesse aprire un blog, le tecniche suggerite nei prossimi paragrafi saranno comunque utili

per qualsiasi piattaforma venga scelta.

2.3.1. 11 successo di un post e scritto nel Maio

Sono oltre due milioni i post pubblicati quotidianamente nel mondo e questo rende !'idea di quanto sia

complesso essere letti e considerati in quello che possiamo definire

un marasma informativo. Ci sono articoli bellissimi che non vengono calcolati a causa del titolo poco

efficace. Il titolo una leva che facilita la condivisione: sono molti gli utenti che condividono articoli che

non hanno mai Ietto, attratti da un titolo affascinante, quasi a dimostrare la loro preparazione o la

capacità di trovare fonti interessanti.

Una buona parte di utenti arriverà ai tuoi contenuti grazie ad un titolo azzeccato e chiunque abbia un

blog da almeno un mese ha capito questo principio. Per aiutare a destare l'attenzione verso il post

possiamo avvalerci di una foto coinvolgente, certo, ma rimane il fatto che il titolo deve essere

convincente a prescindere.

Secondo STEFANO ONDELLI, nell'articolo "La messa in scena delle notizie nei titoli dei quotidiani":

«Un titolo ha dei requisiti fondamentali da rispettare, in primo luogo quello di veicolare la massima

quantità di informazioni nel minor spazio possibile».

Il titolo quindi deve saper comunicare una buona parte delle informazioni in modo autosufficiente e,

nella sua necessaria brevità, stimolare il lettore ad approfondire.

Questa regola vale sia sui quotidiani cartacei sia nel web; purtroppo, nel digitale, intervengono

complicazioni ulteriori che incidono meno sulla carta stampata. II problema fonda-mentale a l'enorme

massa di informazioni a cui è sottoposta l'utenza: scorrendo news feed e timeline si ha a che fare con

migliaia di titoli tra cui scegliere e il cervello a diventato scaltro a difendersi dall'enorme mole di dati.

Facciamoci caso: quando leggiamo una lista di titoli (ad esempio sulla timeline di Twitter), iniziamo a

leggerli da sinistra verso destra e alla terza/quarta parola, quando scopriamo che la tematica non ci

interessa, smettiamo di leggere per passare al titolo successivo. Questo ti fa comprendere l'importanza

di riuscire ad inserire all'inizio le parole chiave in modo da convincere il lettore ad approfondire e

portarlo a leggere interamente il titolo e infine a cliccare sul link che porta al tuo blog.

Qualche esempio di titoli usando il come: "Come sostituire la batteria dell'auto", "Come realizzare an

titolo efficace" oppure "Come cucinare un'ottima carbonara". Questa tipologia di titoli a molto

efficace anche dal punto di vista del posizionamento, visto the sono molti gli utenti che fanno domande

naturali al motore di ricerca.

Le liste sono ottime sia dal punto di vista del titolo che nello svolgimento del post: attraverso titoli

come "Le dieci cose che devi sapere per ottenere un prestito" oppure " i migliori smartphone in

commercio" faciliteranno anche lo sviluppo dell'articolo in cui, seguendo la lista, la stesura del testo

sarà pia semplice.

Ho chiesto a RICCARDO ESPOSITO, autore di My Social Web" e web writer freelance, se esiste qualcosa

di alternativo e altrettanto semplice per creare un titolo che attiri pubblico sul sito. Questa la sua

risposta: Mai limitare la scelta: how to e liste sono due strumenti della toolbox di un blogger che deve

essere in grado di non annoiare i1 lettore. lo uso le liste, uso gli how to, ma un titolo di quanta

prescinde da queste formula.

Ad esempio io sfrutto, con grande successo, il botta e risposta nel titolo: "Vuoi il risultato X? Fai r In

questo modo anticipi l'argomento e attiri l'attenzione del lettore».

Proprio come fa Riccardo, alcuni blogger, per facilitare il compito dei colleghi, si sono impegnati a

raccontare formule con cui costruire titoli di sicuro effetto. Secondo uno stile ormai comune tra i

blogger, i migliori titoli si ottengono mescolando aggettivi di sicura presa, come: splendido,

irresistibile, consigliato, potente, seducente, incredibile, terribile, epico, ecc. con verbi forti e d'azione,

come: fai, costruisci, avvia, scopri, migliora, ottieni, aumenta, cattura, prova, mostra, genera,

promuovi.

Anche i numeri sono molto utili. E dimostrato che le cifre abbiano una presa migliore rispetto alla

parola equivalente.

Scrivere "7" anzichè "sette" aumenta la leggibilità e l'interesse.

Il titolo deve far presagire la possibilità di ottenere un vantaggio a chi lo leggera, facendo una

promessa che sarà mantenuta nell'articolo che si tradurrà in maggiori possibilità di essere letti.

2.3.2. Combinare i1 tutto

Una volta stabilito l'argomento di cui scriverai, trovare il titolo applicando numeri, aggettivi, promesse

e verbi ad effetto semplificherà non poco il tuo lavoro.

La composizione tipica di un titolo potrebbe essere questa:

NUMERO/VERB0/1NNESCO • AGGETTIVO PAROLA CH1AVE = PROMESSA non necessariamente in

questo ordine. Alcuni esempi:

10 incredibili modi per stupire attraverso i titoli del tuo blog:

• Come realizzare un titolo che scateni le condivisioni

• Ottieni migliaia di visite al tuo post con un titolo emozionante

• Stupisci i lettori con un titolo ad effetto

• II segreto di un blog di successo? Scopri ii potere del titolo

Questi elementi vanno combinati cercando di essere il più brevi possibile. Ricorda: per far si che

l'intero titolo sia visualizzato nelle SERF' di Google dovrai rimanere all'in-terno dei 70 caratteri.

Sempre a proposito di posiziona-mento sui motori di ricerca, ma non solo è necessaria una analisi

preventiva con l'ausilio di Google Adwords Keyword Tool" per verificare quali termini di ricerca siano

più rilevanti rispetto ad altri.

Il titolo più apprezzato ed efficace sarà quello in grado di stupire e incuriosire; non esistono regole per

quel genere di titolo, se non quella di osservare blogger famosi e giornalisti per imparare da loro. II

titolo, dopo anni di attività di pubblicazione, diventa un metodo e un istinto personale difficilmente

riassumibile attraverso regole e metodi preconfezionati. Secondo MATTED BIANCONI, copywriter e

social media strategist.

«Il titolo e un animale strano: una volta esistevano i titolisti, leggendaria tribe che aveva la capacità

innata di domare questa creatura, poi è arrivato Internet, la crisi e l'improvvisazione. Una sorta di

triplice tsunami che ha spazzato via secoli di certezze.

Realizzare un titolo efficace sembra banale, ma e di gran lunga una delle pia difficili attività di copy

writing puro che si possano immaginare. Se sei online, devi tenere con to di alcuni fattori SEO. Se sei

sul cartaceo, devi invece giocare con l'impaginato. E in ogni caso devi badare sia al tar, sia a

quanta stai effettivamente riassumendo con quelle massimo-60-caratteri-raccomandati. E perchè 60?

Per i motori di14 Google Adwords Keyword Tool 6 uno strumento di Google ricerca?

Si. E no. Perchè l'occhio umano net 2015 vede quello che vuole vedere e - come il suo padrone - non ha

tempo: bisogna quindi "colpire" con cura. I titoli sensazionalistici hanno solo to scopo di catturare

l'attenzione: sono quelli ragionati che rapiscono totalmente l'interesse. E allora giocare con una parola

chiave, massimo due, stimolare l'emozione e la rapidità di associazione di idee. Forse solo cosi

possiamo tornare a domare il titolo».

Un modo poco ortodosso, visto come un errore dai giornalisti della carta stampata, a quello di inserire

net titolo un punto di domanda. Titoli come "In amore vince la sincerità?" oppure quanti anni a

meglio uscire di casa?" Sono molto efficaci e coinvolgono il lettore a cliccare sul link al tuo articolo e

anche a commentare (lo fanno spesso senza leggerlo) aumentando anche la visibilità organica nei

social network in cui viene premiato il tasso di coinvolgimento su un determinato contenuto

(Facebook in primis).

Consiglio di utilizzare le domande nei titoli, senza abusarne. Il motivo ce to spiega SERGIO GESS1,

giornalista con esperienza ventennale e docente per l'università di Bologna e Ferrara:

«I titoli con il punto interrogativo fanno venire l'orticaria ai giornalisti. Il lettore non paga mille lire per

essere interrogato: se compra il giornale è perchè vuole delle risposte, non delle domande! Nell'epoca

dell'euro il con cotta resta sostanzialmente lo stesso. E i titoli in forma interrogativa vanno centellinati,

anche perchè suonano spesso retorici: "Quote futuro per l'Italia?" o "Dove va l’economia?': Le stesse

espressioni, a ben vedere, si possono proporre con pia efficacia in forma affermativa: "Quote futuro

per l'Italia" o "Dove va, dando quantomeno la sensazione di avere qualcosa di nuovo da dire e non

semplicemente delle "pregiate" opinioni da proporre.

Il ragionamento generale va in parte riconsiderato alla luce delle peculiarità del web. In questo

contesto l'interrogazione può esercitare un potere attivante nei confronti del lettore, data

l'interattività del mezzo.

Ecco allora che to domanda pica funzionare come autentica sollecitazione, alla quale egli partecipa

facilmente rispondere, divenendo parte attiva del processo di comunicazione».

Il web e conversazione e il giornalismo si adatta al medium in cui si esprime; la partecipazione del

pubblico è un elemento imprescindibile e il punto interrogativo nel titoloormai una prassi del

giornalismo digitate.

2.3.3. II ruolo degli abstract

Il titolo a una promessa fatta al lettore e motivo di attrazione verso i tuoi contenuti. Sbagliarlo ti rende

poco visibile ed efficace in fase di condivisione. Un elemento altrettanto importante e l'abstract

(chiamato anche descrizione o sommario), ovvero il breve testo contenuto tra i 100 e i 150 caratteri

che si visualizza sotto il titolo nei risultati di Google e degli altri motori di ricerca, attraverso il meta tag

<description>.

Viene inoltre visualizzato sui principali social network durante le anteprime al momento

dell'acquisizione di un link "r".

2,13.1 Perchè l'abstract è fondamentale quasi quanto ii titolo?

Suo ruolo è quello di convincere a proseguire nella lettura cliccare sul link; ricordo che Google

penalizza, nel posizionamento, i risultati che non convincono gli utenti e non vengono cliccati.

Proprio come afferma DAVIDE "TAGLIAERBE" POZZI, noto blogger che si occupa dei temi riguardanti il

marketing digitale:

«Non sempre un buon posizionamento significa molti click. Se sei ben posizionato per una parola

chiave ad alto traffico, ma noti che ottieni poche visite da Google verso la tua pagina, significa che il tuo

snippet non attrae in alcun modo l'utente, o che qualcos'altro nella SERP ha guadagnato la sua

attenzione».

Oltre ai danni che provoca sul motore di ricerca, un pessimo sommario risulta inefficace anche sulle

reti social. Un buon abstract deve condensare in pochi caratteri ii contenuto dell'articolo, evitando

frasi troppo complesse semplicità, ritmo e scorrevolezza sono le chiavi che ti servono per ideare una

buona descrizione. Dovrai essere originale e vivace quanta basta ad attirare l'attenzione in elenchi

(SERP e news feed) nei quali pochi hanno intuito le potenzialità di questa piccola ma grande

opportunità fornita dal breve testo che accompagna i titolo dell'articolo.

2.3.3.2. Brevi, informativi e seducenti

Se il titolo a l'etichetta con cui sigilli la tua piccola opera, è la descrizione luogo in cui potrai caricarla

di pathos. Il titolo deve essere necessariamente breve e difficilmente potrai riuscire a emozionare e

approfondire attraverso questo elemento; questo compito e riservato ai 150 caratteri del sommario.

Per creare un buon abstract dovrai toccare uno o al massimo due dei punti essenziali di cui si e scritto

net post e che si colleghino, approfondendo, a quello che e già stato preannunciato nel titolo. Se hai un

paio di parole chiave attraverso cui vuoi essere trovato, dovrai inserirle anche in questo testa, poiché

molti sono concordi nel ritenerlo utile ai fini del posizionamento nei risultati di Google.

Personalmente non cerco di inserire le parole chiave a tutti i costi ma cerco di farlo senza sforzo e in

maniera naturale, pensando soprattutto a clii mi leggera. L'essere notati dall'algoritmo del motore di

ricerca deve passare in secondo piano rispetto al riuscire a catturare l'attenzione del lettore.

«Ogni azione di marketing e comunicazione dovrebbe essere pensata per accorciare naturalmente la

distanza tra domanda e offerta (i clienti e le aziende).

Secondo ALESSI BELTRAM1, fondatore di Blog Aziendali e specialista di corporate blog i contenuti di

un blog servono a questo. Quello che pera oggi ha cambiato le regale del, gioco e il modo in cui i

consumatori scelgono i contenuti da approfondire.

Per dirla chiaramente, modo in cui un nuovo cliente raggiunge il tuo blog o sito aziendale.

E’ una riflessione importante perchè ci porta a guardare ciò che accade appena prima che il lettore

atterri sulla tua pagina.

Nel caso di traffico proveniente da ricerca organica (un utente che ricerca informazioni specifiche

utilizzando Google) ci porta a riflettere sull'importanza degli snippet— le anteprime di pagina che

Google mostra al lettore.

Quelle poche parole che descrivono il contenuto delta pagina sono quindi vitali per il successo dei tuoi

contenuti del tuo business.

Gli snippet sono il tuo biglietto da visita importante per il traffico che arriva dalla ricerca di Google. Il

click che separa il tuo blog da un nuovo lettore dipende da quelle poche parole mostrate in anteprima

da Google.

Ogni singolo articolo del tuo blog dovrebbe avere uno snippet (anteprima) studiato per catturare

l’attenzione del lettore e convertirla in un click. E’ cosi che si ottengono nuovi visitatori in target,

perchè quando con informazioni chiare aiuti il navigatore a capire cosa troverò sulla pagina e perchè

dovrebbe visitarla, la quanta delle visite (e la relativa conversione) aumenta naturalmente.

Per farlo ricordati di:

• fornire una valida motivazione (perchè dovrebbe cliccare proprio sul risultato che riguarda la tua

pagina?)

• fornire elementi descrittivi precisi sul tuo contenuto

• rispettare le lunghezze consegnando cosi al lettore un messaggio compiuto e non una frase tronca.

Il risultato finale dovrebbe permettere al lettore di capire subito di cosa si tratta, di identificare la tua

risposta come credibile e pertinente alla sua ricerca e di trovare una valida motivazione per cliccare.

I contenuti da soli non possono produrre risultati, vivono grazie al pubblico e questo pubblico è più

facile da intercettare grazie a snippet curati e personalizzati.

Rappresentano inoltre uno strumento fondamentale nel momento in cui utilizzati in modo intelligente

aiutano il lettore a risparmiare la cosa più preziosa che ha il tempo».

2.3.3.3. Alcuni esempi di abstract efficaci

Questo è un esempio preso dall’inchiesta, in un post che racconta dell'inglese maccheronico del

premier, aspramente criticato e deriso nel web:

Tre ragioni per difendere l'inglese di Matteo Renzi

08 lug 2014 - Non è un accademico di Oxford, e non lo parla peggio di altri. Ma soprattutto: che ci

importa?

Come puoi leggere già dal titolo si può intuire che il post sia stato scritto in difesa del Presidente del

Consiglio. II sommario calca la mano e addirittura pone la domanda: che ci importa? Ottimo esempio di

utilizzo di un breve abstract.

Cos’è la tecnologia NFC

04 ott 2013 - Tutto quello che c’è da sapere sulla tecnologia NFC, quali sono le sue reali applicazioni e

come potrebbe cambiare la nostra vita in futuro.

In questo articolo tecnico sulla tecnologia NFC (quella che permette i veloci pagamenti tramite

cellulare), oltre al breve titolo ampiamente esplicativo, si riafferma che nel post sarà esposto tutto

quello che dovremo sapere riguardo a questa tecnologia, gli esempi di applicazione e come cambierà la

nostra vita. Poca emozione ma molta sostanza, the a quello the serve in questo genere di articoli

tecnici.

2.3,4. Lead e attacco

Titolo e abstract sono fondamentali per catturare l’attenzione nei social media e nei risultati del

motore di ricerca: se avrai fatto un buon titolo e un buon sommario, avrai destato l'interesse del

lettore che approderà al tuo articolo e, a quel punto, dovrai catturarlo con un attacco.

Quello che hai appena letto a un attacco ovvero il primo periodo di un articolo che deve servire a

interessare il lettore e a non farlo fuggire immediatamente per noia o per poca chiarezza.

Chiamato anche lead, intro o news lead, appartiene alla tecnica giornalistica classica, ma funziona

benissimo anche nel digitale e serve a trattenere il lettore e ad anticipare il tema trattato.

Nei manuali classici di giornalismo il lead dovrebbe rispettare la regola delle 5 W che ci aiuta a

presentare l'informazione completa di tutti gli elementi necessari: chi (Who), che cosa (What), quando

(When), dove (Where) e perchè (Why). Cosa che a me risulta impossibile da realizzare in poche righe e

che ritengo anche troppo anticipatrice nei confronti del frenetico pubblico digitale che se ne andrebbe

subito dopo averlo letto.

Compito quindi none quello di fungere da sommario ma da introduzione finalizzata a coinvolgere il

lettore inducendolo a continuare; dopo averlo scritto dovresti rileggerlo e domandarti "Continuerei a

leggere questo articolo?".

Dall'attacco dovrai togliere tutti gli elementi superflui e i dettagli non necessari che potrai sviluppare

successivamente e creare invece un coinvolgimento attraverso un linguaggio semplice e comprensibile

a tutti.

Se il titolo risulta ambiguo, l'attacco deve togliere tutti i dubbi, far immediatamente percepire di cosa si

sta trattando e impostare una direzione. Sarà importante anche anticipare lo scopo il punto forte

inserito nel testo. Trattenere e coinvolgere sono le funzioni di questa parte che non deve essere più

lunga di un periodo, anche se alcuni ritengono possa essere di due; l'importante a che sia distinguibile

dallo sviluppo quindi dal corpo dell'articolo.

Alcuni esempi di attacchi dai principali quotidiani:

Incredibile ma vero, il prezzo di un barile di greggio si è dimezzato in appena sei mesi. Ripiombando ai

tempi della grande crisi seguita alla bancarotta di Lehman quando l’economia mondiale era in

recessione e i mereati in caduta.

Il Sole 24 Ore inizia in modo coinvolgente: descrive la caduta del prezzo del petrolio e fa riferimenti

storici che sono nella memoria di tutti quelli che trattano di finanza.

Le stime di altri istituti metereologici sono state confermate dall'Agenzia meteorologica giapponese: il

2014 a stato l'anno più caldo dal 1891. I dati diffusi dagli esperti parlano di un costante riscaldamento

della Terra.

In questo lead il giornalista de II Fatto Quotidiano avverte del riscaldamento della Terra, facendo

riferimento diretto alla fonte, creando stupore e suscitando l'interesse ad approfondire.

Un orologio esagonale che conta passi, calorie bruciate, temperatura molto altro per migliorare lo stato

di salute. E che attraverso app può adattarsi alle necessità di chi lo utilizza.

Si chiama Hiris e che ha sviluppato Circle Garage, una start up genovese incubate presso l'13P del

Politecnico di Torino. E’ nato dall'idea di Marco Gaudin, ingegnere presso restituito Italiano di

Tecnologia di Genova.

La notizia di tecnologia riportata da La Stampa anticipa tutto quello che sarà sviluppato

successivamente in modo da fornire al lettore le basi per una perfetta comprensione della news.

Gli attacchi sono spesso mancati dai blogger che non hanno una formazione giornalistica. In questo

caso a necessario studiare i quotidiani più professionali, in cui non sarebbe tollerato un attacco

difettoso. Crearne di molto efficaci un'arte cui possiamo aspirare tutti.

SIMON SINEK ha raccontato nel video "How great leaders inspire action" di TED, come alcuni leader

sono diventati grandi attraverso la teoria del cerchio d'oro.

Secondo tale teoria i grandi leader sono capaci di coinvolgere le masse perchè rispondono a queste

domande:

Perchè? Come? Cosa?

Quando scrivi un post per un blog, non devi partire da un generico, cosa, ma da un perché. Se

trasferisci l’energia giusta e la convinzione che stai comunicando una tua fede o visione, allora

trasmetterai con sicurezza la tua motivazione e riuscirai a coinvolgere e instaurare una perfetta

sintonia con il pubblico.

«Se non sapete perchè lo state facendo, come potrete riuscire

a coinvolgere la gente a votare per voi o a comprare qualcosa

2.4. Emozione e storytelling

«Il Marketing non è più rappresentato dalle cose che fai, ma dalle stone che racconti». Seth Godin.

Tutti dicono di avere il prodotto migliore, lo sconto migliore e l'offerta irripetibile, ma pochi ti

trasportano nel loro mondo e ti avvolgono con la loro storia. Nelle conversazioni digitali non sono

importanti solo le caratteristiche di quello che venderai ma anche come coinvolgerai il pubblico.

«Io credo»; lo stesso Obama ha vinto le elezioni dicendo

«Cambiamento, possiamo crederci» e «Yes We Can». Steve Jobs aveva la visione di un futuro

tecnologico diverso e un motive per pensare in modo differente.

Se sarai stanco, annoiato e scopiazzerai articoli in giro, non saprai convincere e distribuire motivi per

seguirti. Un blogger attento e di successo trasmette qualcosa che parte dalle sue convinzioni e cerca di

ispirare con la sua energia e coerenza. L'entusiasmo è la forza motrice che deve tra-sparire dalle righe

dei tuoi post, altrimenti non riuscirai a distinguerti dal blogger che postano contenuti deboli e tutti

uguali.

2.4.1. Storytelling: la preparazione è importante

Per creare una storia coinvolgente e solida dovrai preparare gli ingredienti, proprio come quando ci si

prepara a cucinare un piatto elaborato, disponendo sul tavolo in modo accurate tutti gli elementi che,

combinati e assemblati, serviranno a creare il prodotto finite.

Dovrai preparare tutte le fonti che vorrai citare, le persone, gli aneddoti personal', le motivazioni che

hanno contribuito, chi 6 coinvolto, cosa ci si aspettava e come si a svolto il processo. Qualsiasi cosa pub

risultare coinvolgente, anche semplicemente aggiustare una bicicletta, installare un software a il

racconto di un incontro.

Anche per CAMILLA GH COIN', giornalista professionista esperta di comunicazione politica, la

preparazione a importante:

«Una storia, qualsiasi storia, deve partire da un'emozione. Questo vale sia se a scriverla a un

giornalista sia se è un blogger. E se nel prime case e forse richiesta l'osservazione di un maggior

numero di regale, a partire dalle 5 W e fuori dubbio che le due professioni si incrociano nella necessità

di fare sintesi e dover suscitare coinvolgimento.

La vera abilità di chi scrive sta nel trasferirla dal protagonista al lettore. Ecco perchè l'attacco, che e la

parte più importante di un articolo come di un post, può essere una citazione. Se racconto di un

inventore di bici a 3 ruote, potrò cominciare il pezzo con le sue parole: "Fin da bambino coltivavo

questo sogno. Volevo realizzare qualcosa di unico e speciale in cui tutti potessero riconoscermi”. A

seguire metterà identità, età, luogo in cui è stato realizzato il prototipo; condizione famigliare in cui

deve maturate il progetto, così che il lettore potrà addirittura immaginarlo da piccolo, attribuendogli al

contempo la voce dell'adulto che ha raggiunto il successo.

Ovvio che una storia, per arrivare al cuore, deve sapere fare sintesi di mille particolari, all'apparenza

accessori, che giornalisticamente parlando sono le fondamentali. Anche sotto forma, spesso, di

testimonianze esterne tese a suffragare grazie ad aneddoti.

Solo se del protagonista saprò tutto, o quasi, saprò catturare il lettore. Senza dimenticare mai che una

storia, la stessa storia, può essere raccontata in maniera diversa a seconda del pubblico cui io mi

rivolgo. Ottenendo il medesimo risultato».

Gli utenti si sentono maggiormente coinvolti se sono essi stessi al centro della conversazione: rendili

protagonisti; struttura il post in modo che possano leggerlo facilmente e che si sentano chiamati in

causa; narrare una storia a un'operazione complessa andrebbe fatta per gradi. Sono molti che mi

dicono di aver imparato ai corsi che si dovrebbero fare post superiori alle 500 parole e che Google

premia i contenuti consistenti.

Arrivarci richiede impegno. Agli inizi ti consiglio di partire con post brevi ma intensi. Inserisci elementi

visuali per rendere più comprensibile quello che stai raccontando e struttura il post con titoli

intermedi.

Questi sono gli ingredienti principali per coinvolgere gli utenti:

• Rendili partecipi citando momenti della loro vita. Esistono moltissimi agganci per poterli

coinvolgere: l'esame di maturità, un evento sportivo entrato nella storia o una tecnologia del passato.

Se ricorderai un momento del loro trascorso si attiveranno con entusiasmo:

• Falli sentire parte integrante di qualcosa. II senso di appartenenza e la condivisione dei valori

tenderanno a renderli fieri sostenitori e divulgatori del tuo operato e lo faranno loro;

• Scrivi in modo sintetico e vai direttamente al punto. La gente tende a non leggere, a volte per la fretta

e a volte per incapacità, quindi divaghi e allunghi l'articolo e più lettori smetteranno di leggerlo;

• Racconta le tue emozioni e chiedi al pubblico cosa avrebbero fatto al tuo posto. Se traspare una forte

carica empatica vedrai arrivare tantissimi commenti dai lettori che, mettendosi nei panni di chi scrive,

prenderanno posizione e diranno la loro. Ricorda che la gente si attiva maggiormente su contenuti

positivi: la nascita di un amore, la gioia per un successo e cosà via ad interagire onestamente, sono

ancora elementi trainanti: se farai trasparire questi valori nel tuo post, otterrai impegno e adesione;

• Chiedi impegno senza insistere. Leggo molti post in cui ogni singola frase costituisce una chiamata

all'azione.

Troppe chiamate a twittare, condividere e commentare annoiano e infastidiscono.

Se sarai abile a muovere le leve del coinvolgimento, avrai l'impegno tanto ricercato. Queste abilità

sono conosciute da molti ma pochissimi sono in grado di metterle in pratica: in un'epoca in cui tutti

abbiamo accesso alla comunicazione e alla visibilità, chi racconta la storia migliore vince.

Prenditi tutto il tempo per prepararti e non scordarti di inserire emozioni e immagini adeguate. Salta

le parti lente perchè allungherebbero inutilmente la storia. Il ritmo del racconto a fondamentale e

richiede che si ponga in evidenza l'elemento umano, perchè nessuna storia coinvolgente ha come

protagonista un oggetto. Le storie più coinvolgenti nascono nella notte dei tempi, il racconto del

viaggio di

un eroe, la ricerca, scoprire se stessi, l'amore, un trionfo personale, un evento storico o l'incontro con

qualcuno di importante. Tutti elementi che da sempre riconducono al coinvolgimento e

all'immedesimazione.

2.5. Idee e fonti

Se hai aperto un blog significa che cerchi visibilità, anche solo in una nicchia specifica molto verticale,

oppure che hai un prodotto che può essere venduto a chiunque e, in questo secondo caso, cerchi il

grosso pubblico.

Potresti cercare il riscontro dei patiti dell'elettronica, così come rivolgerti agli amanti del cicloturismo.

Indipendentemente dal target di riferimento, attirare l'interesse del pubblico sarà il tuo compito,

consapevole del fatto che, a seconda dei diversi segmenti, dovrai calibrare i contenuti in modo da

avere il registro comunicativo adatto al settore a cui ti rivolgerai.

Per ottenere l'attenzione su un contenuto, le possibili strade da seguire sono due:

INFORMAZIONI FREDDE E UTILI

Attraverso un articolo in cui racconti nel dettaglio una

qualsiasi pratica o una tua esperienza, attirerai i lettori interessati all'argomento, i quali ti

ringrazieranno e ti ameranno per il valore che riuscirai a trasmettere loro. Questi post sempreverdi

spesso vengono ben posizionati nel motore di ricerca e ti consentiranno di intercettare pubblico anche

per i mesi a venire.

NOTIZIE CALDE DI ATTUALITA’

Inseguire la notizia di attualità per catturare il grosso pubblico che non ama leggere e che si nutre di

notizie leggere, divertenti emozionanti e di clamore. II 90% della prima pagina di un qualsiasi

quotidiano a composto da notizie di questo tipo.

La notizia di attualità potrebbe essere anche tecnica, ad esempio l'ultimo decreto legge oppure

riguardante le caratteristiche di un nuovo software; in questo caso deve essere trattata come

anticipazione di una successiva, approfondita e ben articolata informazione fredda.

Nel primo caso l'informazione a tecnica, rivolta a un pubblico che ha l'esigenza di formarsi. Nel

secondo caso la notizia è un'informazione su un evento in corso (o concluso) data con la maggiore

tempestività possibile.

Difficilmente un lettore leggera la stessa informazione su più blog e quotidiani, quindi esiste un tempo

entro il quale dare la news: non essere tempestivi equivale a compiere una operazione inefficace per

ottenere l'attenzione.

Entrambi i metodi si possono utilizzare per catturare l'interesse e per rendere un servizio a chi ti

leggera. Le notizie di attualità ottengono effetto in un arco temporale ben circoscritto e piuttosto

breve.

2.5. Ideare un post

Sono molti quelli che mi dicono di non sapere cosa scrivere sul blog, di non avere idee e nemmeno la

capacità di trovare stimoli e pretesti per scrivere in maniera costante, tutti elementi che costituiscono

il vero segreto di un blogger di successo.

Questo problema lo abbiamo tutti, parlando anche con blogger affermati e che sembrano avere sempre

qualcosa da dire, disponendo di un repertorio illimitato di argomenti, ho scoperto che alla base di

questa creatività c'è una tecnica consolidata che viene in aiuto quando manca l'ispirazione.

Entrare nel vortice del blog blues, la depressione per la mancanza di idee e contenuti, a un elemento

distintivo che accompagna tutti i blogger. Ho individuato quattro tecniche per affrontare it problema:

1. PIANO EDITOPIALE

A mente fredda e rilassata bisogna pianificare una serie di argomenti di cui parlare nelle settimane

successive, argomenti che non siano di attualità ma sempre validi e che possano essere sostituiti da

articoli improvvisati su temi più attuali in modo da non avere buchi creativi.

2. GESTIONE DELLE FONTI

Momento distintivo di un vero blogger sono le sue preziosissime fonti, quindi è inutile chiedergli dove

trova le news in anteprima. Costruirsi un pacchetto di fonti autorevoli, da utilizzare per informarsi,

pub richiedere mesi, ben sapendo che vanno costantemente alimentate e verificate. Una pratica

efficace per chi vuole individuare buone fonti a cui ispirarsi a creare liste di influencer del settore di

competenza e seguirli attraverso i loro blog e nei social network in cui sono attivi, non tralasciando di

seguire anche quelli non italiani in modo da avere una visione più ampia e autorevole.

3. SCRIVERE IN MOMENT] DIVERSI DELLA GIORNATA

Alla creatività non piace la routine. Ci sono orari e momenti in cui non si a proprio al massimo

dell'efficienza, ad esempio quando sappiamo di avere i minuti contati. La creatività nasce dal

rilassamento e da una mente libera e senza pensieri.

4. COMMENTI E DOMANDE

I commentatori del blog oppure chi ti segue sui social network ti porranno spesso domande e ti

chiederanno consigli. Rispondi pubblicamente con un post, anche senza citare esplicitamente a chi ti

rivolgi, perchè probabilmente quella a una domanda che si pongono in molti e che potrebbe farti avere

un ottimo riscontro.

Uno dei blogger più attivi nel panorama italiano a l'amico FRANCESCO RUSSO, curatore di InTime26 in

cui scrive di tecno-logia e comunicazione, che ci rivela il suo segreto su come individuare le fonti giuste

per il blog:

«Per un blogger avere delle fonti a cui attingere a certamente un grande a iuto, ma allo stesso tempo

non è semplice trovarne.

Molto dipende dal tema che si vuole trattare all'interno del proprio blog ed a quindi utile andare a

consultare quelle land che sono inerenti al tema che si vuole trattare. Già questa operazione rientra in

quella che si definisce cura contenuti. Quello che un blogger deve sempre fare e selezionare quelle

fonti interessanti per fare in modo che i suoi contenuti possano svilupparsi in maniera rapida ed

efficace. Non è infatti facile consultare tante fonti per poi pretendere di scrivere contenuti in poco

tempo, non funziona così purtroppo.

Le fonti vanno selezionate prima di tutto sulla base di quella che è la propria conoscenza e la propria

competenza, la capacità di selezionare bene le notizie, gli spunti, le riflessioni che man mono vengono

individuate.

Poi deve prevalere la regola dell'efficienza e quindi bisogna cominciare a utilizzare strumenti che ci

permettano di raccogliere e salvare le nostre land in modo da poterle consultare ogni giorno in

maniera rapida e veloce.

E, a questo proposito, e bene suggerire di usare un bel raccoglitore di feed, ce ne sono tanti, ma meglio

usare qualcosa tipo Feed.ly oppure Pulse (di Linkedln), strumento che use spesso sia in modalità

mobile, soprattutto, sic, in modalità web».

Come vedi e semplice trovare argomenti. Alcuni grandi blogger hanno una parte del cervello sempre

attiva in questa ricerca e, durante la routine quotidiana, trovano appigli per produrre i post del giorno

successivo: talento e tecnica, prima si allena e la seconda si costruisce a tavolino.

2.6. Real time marketing e news jacking

Le conversazioni sono più efficaci se si svolgono su temi di attualità, largamente condivisi: note

trasmissioni televisive, eventi sportivi, eventi artistici e politici sono tra gli argomenti seguiti e in cui e

più facile riuscire a trovare un pubblico.

La pubblicità in tempo reale o real time marketing diventata uno dei modi pin efficaci di operare nei

social media; non è semplice e richiede predisposizione creativa e la libertà di operare in tempo reale e

reagire alle situazioni.

Un buon contenuto pubblicato in un blog a un investimento che ripagherà per mesi e forse per anni lo

sforzo Come dicevo in precedenza, a una delle ragioni per cui ii blog a molto pia efficace dei social

network, nei quali un contenuto dopo poche ore passa al dimenticatoio a causa della velocita di

aggiornamento delle timeline.

Sia dal punto di vista del personal branding sia inserito in una strategia aziendale, il contenuto può

essere anche leggero (l'attualità che piace tanto ai lettori) ma non meno efficace.

La tecnica del newsjacking, spiegata in un libro" di DAVID MEERMAN SCOTT, può generare

velocemente visite e popolarità al tuo blog, in modo "facile" e veloce. Cavalcare una notizia non è una

novità, i quotidiani lo fanno da sempre; unirlo alla comunicazione personale o aziendale

Non è semplice trovare la notizia e il momento giusto per questo genere di comunicazione. Per trovare

la notizia adatta potrai avvalerti di tutti i social network in cui è possibile seguire gli eventi più

importanti, in primis Twitter, cercandola con I'hashtag che pin si adatta ai tuoi contenuti.

Come procedere?

Realizza un veloce post della notizia appena resa pubblica (la velocità di esecuzione in questo genere

di pratica è fondamentale), cita la fonte e fa' largo use di verbi al condizionale, cerca di informare nel

migliore modo possibile e in maniera concisa, descrivendo fatti e opinioni.

Concludi il post dicendo che arriveranno presto nuovi update appena si conosceranno elementi nuovi

e invita gli utenti a postare ulteriori fonti e informazioni in loro possesso; questo ti dà un'immagine di

blogger attento alla veridicità delle informazioni e interessato alle opinioni dei lettori.

Cosa non fare.

Ribadisco ancora che il tuo brand non va assolutamente legato a eventi negativi.

Essendo notizie fresche, spesso non sono confermate: cerca di non ricamarci troppo sopra e informa

correttamente, tenendole aggiornate con opportuni update durante la giornata. Scollega bene le tue

opinioni dalla pura notizia in modo da essere chiaro.

2.7. La strategia e la persuasione

Il contenuto non pub nascere casualmente. Deve esserci una strategia, cost. come un obiettivo da

raggiungere; potresti non riuscire a realizzarlo, ma ogni volta che produrrai un contenuto dovrai avere

ben chiaro l'intento per cui lo stai creando. Nella proposta di JOE PULIZZI, fondatore del Content

Marketing Institute,18 sono cinque le definizioni di marketing dei contenuti:

EDITORIALE

La produzione di un contenuto che rappresenti l'esposizione di una storia rilevante e preziosa. Un

resoconto informativo, educativo o di intrattenimento che possa attirare quanto pia pubblico possibile.

ORIENTATA AL MARKETING

Un contenuto che abbia come obiettivo il far conoscere un'idea, un servizio o un prodotto. Pub servire

anche per far conoscere l'azienda, un professionista o un personaggio pubblico. Attraverso questo

genere di post si può stimolare l'interesse verso l’oggetto della promozione.

MODIFICEARE UN COMPORTAMENTO (BEHAVIOR-DRIVEN)

Raccontare una storia significa anche esporre un'idea diversa e raccogliere un consenso. Se sarai

convincente alla fine potresti riuscire a modificare un comportamento attra-verso fatti e suggestioni

che sarai in grado di esporre.

MULTI-PIATTAFORMA

Una strategia che abbracci tutti i mezzi di comunicazione, da quelli tradizionali come TV, radio e carta

stampata a quelli digitali come blog, social, video, ecc.

MIRATO

Verso un pubblico specifico attraverso mail, pubblicità a destinatari ben definiti e l'impiego di

influencer di settore.

II contenuto funziona, converte e crea la consapevolezza nei confronti di un determinato servizio o

prodotto. Può essere un contenuto qualsiasi postato su una piattaforma qualsiasi, ma il linguaggio

utilizzato deve essere declinato

In base al tipo di utenti e di contenuto consentito dai gestori del media. Ribadisco che puoi occuparti

di qualsiasi contenuto, ma avrà un senso solo se saprai interessare le persone giuste con l'argomento

giusto.

Per verificare se sei sulla strada corretta dovrai rispondere d queste cinque domande:

L'argomento arriva alle persone giuste per il consegui-mento del mio obiettivo?

- Cosa rende speciale il mio post e migliore di altri che

- trattano to stesso argomento?

- Perchè dovrebbero condividere it mio contenuto?

- Dopo aver letto alcuni miei post cosa penseranno di me?

- Cosa faccio per generare interesse su quello che scrivo?

- Se sarai onesto con to stesso, capirai da solo quali sono i tuoi punti deboli, in modo da trovare

strategie per migliorarti.

2.7.1. La persuasione nel contenuto

Il contenuto persuasivo non significa fare magie duplicare tecniche psicologiche che faranno compiere

involontarie a chi ne fruita, ma al contrario adottare tecniche che ti rendano autorevole, semplice e

affidabile.

Sii chiaro nell'esposizione, anche avvalendoti di schemi, grafici e foto evocative. Esponi con un

linguaggio semplice e immediato quello che vuoi comunicare con frasi corte, chiare e verbi

all'indicativo. La maggioranza delle persone non conosce termini tecnici inglesi e fatica a comprendere

un linguaggio complesso, motivo per cui la semplicità sarà la chiave per ottenere molti utenti e riuscire

a convincerli.

Quando qualcuno visualizza o legge it tuo contenuto deve ottenere in premio un informazione, un

vantaggio o una semplificazione alla sua vita. Più sarai chiaro e maggiore sarà la tua capacità di

attrazione e di coinvolgimento.

Se alla fine del tuo percorso inserirai una piccola chiamata all'azione, come iscriversi al tuo canale

YouTube o abbonarsi alla newsletter, l'utente che avrà capito i vantaggi oggettivi dei contenuti da te

prodotti non esiterà a rispondere alla tua call to action.

2.7.2. Native advertising

Il native advertising, in italiano definito più comunemente pubbliredazionale, a una forma di pubblicità

molto efficace che ha visto la luce con la nascita dell'editoria: si tratta di fare promozione inserendola

nella linea editoriale di un quotidiano, magazine o blog.

Nelle testate giornalistiche registrate, l'Ordine dei Giornalisti prevede che gli articoli pubblicitari siano

chiaramente distinti dal resto, attraverso riquadri grafici e l'inserimento dell'avvertimento "informa-

zione pubblicitaria". Pena? Una multa salata. Sono molte le testate che fanno ugualmente pubblicità

senza alcun tipo di avvertimento (basta scorrere la rubrica Motori di qualche noto quotidiano). Nei

blog e in tutti i media non sottoposti alla legge dell'editoria, il pubbliredazionale vive il suo momento

di splendore.

Al contrario delle campagne di banner advertising questo tipo di messaggio funziona moltissimo; lo

ritroviamo nascosto nelle pieghe delle recensioni, infilato tra i post della news feed di Facebook e in

qualsiasi posto in cui ci aspettiamo informazione e non promozione. Inutile dire che questo tipo di

messaggio promozionale ha un'efficacia devastante, specialmente in virtù del fatto che se un autore

(seguito e dalla buona reputazione) scrive un commento positivo su un prodotto o servizio, questo

viene preso in considerazione e la vendita avverrà più facilmente che con la promozione classica.

Questo tipo di promozione comporta per?) dei rischi, perché blogger affermati non accettano qualsiasi

cosa gli venga sottoposta dato che il pericolo di perdita di credibilità altissimo. Un blogger vive di

credibilità e di coerenza editoriale: se lo contatti, sicuramente ti ascolterà, ma solo se l'oggetto della

promozione lo convincerà appieno accetterà di parlarne.

Questo è il motivo per cui ii tentativo di accorpare blog di settore in agenzie in cui smistare le

promozioni non ha fino a ora funzionato.

Attraverso i contenuti riuscirai a convertire alcuni lead in prospect. Che differenza c'è tra i due tipi di

utenti e frequentatori dei tuoi contenuti?

2.7.3. Lead e prospect

Un lead è un utente che ti conosce attraverso il blog canali sociali in cui sei attivo: a probabile che

conosca molto di te oppure potrebbe avere visto solo superficialmente la tua bio e qualche post del

blog. Questi lead possono trasformarsi in prospect nel momento del bisogno ovvero quando a un tratto

la materia che tratterai sarà a loro utile e giudicheranno i tuoi servizi interessanti o scopriranno che

hai un prodotto che fa al caso loro.

II prospect e un utente che ha deciso di concederti delle informazioni affinchè to possa entrare in

contatto con lui e raggiungerlo attraverso un canale privato. Generalmente compila moduli di contatto,

invia messaggi privati, mail oppure telefona al numero indicato nella pagina dei contatti che avrai

opportunamente inserito sul blog. Questi utenti sono la linfa vitale della tua attività contenutistica e

dovrai, net tempo, riuscire ad avere un flusso continuo di prospect in modo da ottenere lavoro e nuove

opportunità.

Un gran numero di professionisti del marketing tradizionale si sta spostando verso il mondo digitate,

anche nei settori in cui tradizionalmente le conoscenze personali e tecniche di vendita attraverso

chiamate telefoniche costituivano la prassi quotidiana di pochi anni fa. Racconta bene questa

trasformazione LIMBEATO MACCHI formatore per una dei principali gruppi bancari Italiani e coach

esperto di comunicazione:

«Dobbiamo considerare e assecondare la nature insita nei social network che possono essere utilizzati

come strumento di business: essi sono, infatti, degli ottimi ”facilitatori di relazione

Chiunque abbia come fulcro della propria attività la relazione sa che maggiori informazioni

sull'individuo che si vuole incontrare e più sarà facile entrarvi in sintonia e comprenderne le abitudini,

le passioni e gli hobby, poichè faciliterà l'interpretazione delle sue esigenze.

Tutto ciò e possibile tramite i social network.

Ma a quanto detto sopra, si aggiunge anche un altro vantaggio: grazie a strumenti come Linkedln, la

persona a cui proporrete un appuntamento avrete la possibilità di vedere chi siete, case fate, le

competenze che avere e quali referenze vi sono state fatte e da chi. A questo pinto se vi conferma

l'incontro ha di sicuro un interesse motto sviluppato.

2.8. Le immagini che accompagnano ii contenuto

I social media di oggi sono quasi tutti basati suite immagini, perchè le immagini hanno la capacità di

riuscire a farsi comprendere motto pin velocemente rispetto ad un qualsiasi testo. Alcuni studiosi

hanno misurato che il cervello e60.000 volte pia veloce a elaborare le immagini rispetto ad uno scritto.

Altri studi confermano che la presenza di un'immagine a corredo del titolo in un social media aumenta

di molto il tasso di coinvolgimento e di click.

Nonostante le immagini raccontino una storia, aiutino a rivivere e ricordare un momento, facilitino la

condivisione, da sole non bastano. Un titolo e una descrizione aumentano moltissimo il loro potere

NON LASCIARTI INDEBOLIRE DAL CORPO PAROLE

Nelle immagini a possibile anche inserire dei testi con un programma grafico. Questa operazione a

particolarmente utile per la condivisione, perchè garantisce che la ricondivisione avvenga mantenendo

inalterato il messaggio.

Capita spesso che una foto si "viralizzi" a forza di copia e incolla da un profilo all'altro e il messaggio,

ovviamente, può non essere riportato correttamente o addirittura stravolto; scrivendo un messaggio

sopra la foto preserverai lo spirito che ti ha indotto a condividerla.

Riassumendo, le immagini hanno il potere di catturare l'attenzione del pubblico aiutare a semplificare

contenuti complessi da creare un legame emotivo con il pubblico.Fame a meno significherebbe partire

azzoppati e coinvolgere una percentuale decisamente minore di utenti.

Su noti quotidiani, per descrivere eventi di cronaca o di attualità, ora realizzano le foto storie: gallerie

fotografiche che raccontano una vicenda o fanno la sintesi di quello che e accaduto. Sono le sezioni più

visitate nei giornali, perchè l'utente medio non ama leggere e le foto informano e formano opinioni.

Con la nascita delle riviste nel secolo scorso e dei media digitali V1V1AMO sempre pia di immagini e

dovrai essere in grado di trattarle e inserirle nei tuoi racconti.

Le immagini vincono e convincono sulle reti sociali: secondo quanto riporta Social marketing writing

in "How to Use Colours in Your Visual Social Media Strategy"20 il 92,6% delle decisioni d'acquisto

viene preso attraverso uno stimolo visivo.

Non sorprende quindi che la componente visiva sia al centro di qualsiasi comunicazione, in modo da

favorire l'attenzione del target, catturare l'attenzione del pubblico di riferimento e facilitare

l'assimilazione del messaggio. Il 65% apprende attraverso le immagini ed a questo il motivo per cui la

presenza degli elementi visivi sui social network e sempre più sfruttata nelle comunicazioni aziendali.

2.8. L'influenza del colore

La componente visiva che più influenza la nostra percezione il colore. Anche la presenza del marchio a

importante per 1'80% dei consumatori.

La psicologia del colore e importante, perchè ogni colore ha una sua caratteristica e risulta vincente in

un particolare settore. Il nero è il colore dell'eleganza e del lusso, ottimo quindi per fare da sfondo ai

gioielli e a i profumi di alta gamma. Se comunichiamo a un pubblico femminile, dovremo utilizzare il

rosa, il verde è il più indicato per l'ambiente e la natura, mentre l'arancio e ii colore della gioia e della

felicità e difficilmente passa inosservato ottenendo l'attenzione del pubblico. Non è un caso che i

pulsanti per inserire i prodotti nei carrelli degli e-commerce siano di colore arancio.

Saper creare le sensazioni giuste con un'immagine appropriata, adatta a catturare il pubblico, a tra le

priorità di chiunque produca contenuti; non ci sono regole certe e imparerai sul campo.

ORAZIO SPOTO, consulente che ha al suo attivo cento progetti solo su Instagram ed è cofounder di

Igersitalia, le immagini harm un ruolo fondamentale nella promozione di qualunque prodotto e

servizio, ma trovano il loro habitat naturale nella promozione turistica. Un messaggio importante che

tante volte passa in secondo piano: la promozione turistica parte e arriva dalle immagini ma in mezzo

c'è un mondo.

E anche qualità del servizio, cortesia ed eccellenza delle infra-strutture.

In tutto questo il ruolo di Instagram, ma in generale degli altri social network visivi, a fondamentale: si

tratta di canali che documentano le esperienze turistiche dal basso.

Su Instagram, in particolare, si trova letteralmente di tutto: la foto fatta di sfuggita da un turista

frettoloso, l'immagine artistica realizzata da un appassionato, i particolari apparentemente secondari

perchè non strettamente turistici, documentati da chi ci abita.

La qualità dunque e relativa: troverai sia belle che brutte immagini. Pero guardandole ti farai una idea

autentica del posto.

In tutto questo, un elemento motto importante ma spesso sottovalutato e il tag. II tag "etichetta" le foto

e permette quindi ii loro inserimento in immensi contenitori globali, multiutente e perennemente

aggiornati.

Basta un use scorretto di un tag su una solo foto per rovinare tutto. Basti pensare che su Instagram

ormai ci sono miliardi di immagini che sono scattate in un luogo. Immagina se tutte queste foto

venissero taggate correttamente.

Stessa opportunità, spesso dimenticata, 6 data dal geotag, ossia la possibilità di collocare l'immagine in

una immensa mappa globale. Noi di Igersitalia per sensibilizzare questo tema abbiamo avviato il

progetto #taggaresponsabile, un piccolo vademecum per usare meglio i tag».

2.9. L'importanza dei contenuti video

Il potere delle immagini e ormai assodato, ma oltre alle immagini ii futuro della comunicazione e

dell'informazione sarà sempre più affidato all'unico strumento che riesce a superare le barriere

linguistiche e che e capace di comuni-care a persone di età che va da pochi anni in su: il contenuto

video. Un mezzo che, oltre a farsi capire da chiunque, riesce anche a trasportare emotivamente chi ne

fruisce in luoghi in cui testi e foto non riescono a essere efficaci a causa del bagaglio culturale che

forma una barriera in ingresso, proprio come afferma il noto regista Frank Capra uno dei tre linguaggi

universal; gli altri due sono la matematica e la musica». Alcuni genitori mi dicono che dopo aver

regalato uno smartphone o un tablet al figlio, questo ha smesso di guardare la TV preferendo

l'interattivita e il linguaggio dei suoi beniamini di YouTube.

Proprio su YouTube troviamo ormai persone divenute famose grazie allo strumento con il quale hanno

dato prova di una capacità unica di raccontare storie e coinvolgere emotivamente il pubblico, proprio

perchè il mezzo consente un passaggio di emotività e velocità infinitamente maggiore rispetto a

qualsiasi altro mezzo.

Diventare un famoso youtuber none impresa semplice, perchè le doti di buon narratore e la capacità di

riuscire bene nel piccolissimo schermo di uno smartphone sono cosa non comune. Dal punto di vista

tecnico, a richiesta una buona conoscenza nella gestione di telecamere, smartphone e macchine

reflex.

Non sarebbe male sapere anche come illuminare correttamente la scena, utilizzare in modo efficace i

microfoni per evitare rimbombo e rumore di fondo, essere capaci di utilizzare un software di

montaggio video e saperlo sincronizzare correttamente con musiche e rumori.

Non ultimo, anzi credo sia la dote principale, riuscire a definire storyboard efficaci e riprese con il

ritmo giusto. Ti avverto the, sebbene la lunghezza totale del video non sia importante, a patto di non

annoiare, nei primi 5 secondi che ti giocherai tutto: se chi guarda il tuo filmato resiste ai primi 5/10

secondi a probabile che lo guarderà per intero.

Oggi abbiamo strumenti a un costo accessibile per riuscire a fare mirabolanti filmati, anche se,

purtroppo, l'accessibilità ai mezzi tecnici non garantisce un buon risultato e dovrai metterti a studiare

sia dal punto di vista tecnico che artistico, imparando dai migliori.

2.9. Come realizzare un video di qualità accettabile

Sono moltissimi coloro che avvalendosi di smartphone e videocamere tentano di realizzare video nella

speranza che si "viralizzino" rendendoli famosi; dal punto di vista tecnico probabilmente hanno i

mezzi giusti, ma spesso, da quello che vedo, non li utilizzano bene.

Una delle prime cose da sapere e che, se anche realizzi il filmato con uno smartphone a bassa

risoluzione, una cosa in cui non potrai fare a meno di garantire una buona qualità l'audio. Siamo tutti

disponibili a vedere un video di bassa qualità, ma se non riusciamo a sentire bene lo chiudiamo

subito e senza rimpianti. Per ottenere un buon audio di un parlato dovrai mettere un microfono nelle

vicinanze della bocca di chi parla. Con una videocamera o una reflex lo si pile fare con un microfono da

cravatta dal costo di poche decine di euro, mentre se si riprende con uno smartphone si può utilizzare

il microfono degli auricolari; in entrambi i casi ii risultato sarà ottimo.

La luce a fondamentale per ottenere delle buone riprese. Assicurati di illuminare la scena in modo

corretto e non troppo piatto. Anche in questo caso le lampade di casa e qualche faretto possono essere

utili, a patto di utilizzare una temperatura di colore (la tonalità della luce emessa) non lasciata al caso e

costruita con buon gusto.

L'utilizzo di un treppiedi o di una base d'appoggio è utile al fine di non avere immagini mosse; cerca di

evitare il più possibile le zoomate e ricorda che i movimenti di camera devono essere molto lenti e

sfruttati con parsimonia, a meno che non si tratti di azioni molto dinamiche o sportive.

Esistono molti programmi per montare ed editare i video girati, e tra i migliori segnalo Movie Maker

(Win), che gratis, e iMovie (Mac), a basso costa, mentre i professionali Adobe Premiere (Win/Mac) e

Final Cut (Mac) hanno costi e performance decisamente superiori.

DALLA RETORICA CLASSICA ALLA COMUNICAZIONE DIGITALE di Cecilia Mattioli

Assieme alia grammatica, la Retorica 6 la discipline che da piu tempo in assoluto si occupa dello studio

del linguaggio e del suo utilizzo. Nell'enciclopedia Treccani (2011) Dario Como definisce la retorica

come:

Le teorie che si occupano dello studio formale del linguaggio e della testualità quando en trano in gioco

particolari dispositivi linguistico-formali di composizione dei testi, come accede prevalentemente in

ambito politico, giudiziario, letterario e pubblicitario, esercitati con finalità sostanzialmente

persuasive».

L’importanza di tale definizione sta nel fatto che essa tiene conto del valore etimologico del termine

retorica che in Grecia, a partire dal V sec, a.C., significa "arte del dire e del parlare" dove per arte si

intende "insieme di tecniche pratiche". Da questa premessa emerge in mode chiaro come l'attenzione

verso una comunicazione efficace e impattante fosse una esigenza percepita già nel mondo classico e

continui a esserlo anche ai giorni nostri, nonostante i mezzi e le tecniche siano profondamente

cambiati.

La prima trattazione sistematica dell'arte della comunicazione si deve ad Aristotele che, nel suo

manuale, spiega quali devono essere le caratteristiche dei tre elementi costitutivi della comunicazione

stessa: l'argomento di cui si parla, chi parla e gli schemi fondamentali, sia formali che sostanziali che

linguistici, da seguire per la costruzione del discorso a infine chi ascolta.

Gli elementi costitutivi di un discorso cosi come la lord sequenza

non sono lasciati al caso. Le cinque "operazioni" fondamentali sono:

INVENTIO, DISPOSITIO, ELOCUTIC, ACTIO a MEMORIA. Di queste, le prime tre avevano un'importanza

fondamentale a continuano ad averla anche ai giorni nostri. Le ultime, legate in modo particolare della

fase "orate" della composizione del d scorso, hanno perso progressive.

Analizzando brevemente i momenti fondamentali della composizione del discorso, vediamo in che

modo possano essere ancora attuali nonostante una realtà profondamente diverse.

3.1. La distribuzione

Una volta creato, il contenuto inizia un percorso fatto di distribuzione e misurazione.

La distribuzione decreta il successo di un contenuto; questa regola aurea a una dura realtà e mette in

crisi il detto "content is the king". Non basterà realizzare un contenuto strepitoso se non saprai

distribuirlo o creare un innesco che porti a una condivisione contagiosa da utente a utente.

La distribuzione si compone di due componenti imprescindibili che dovrai costruire net tempo:

• un pubblico tuo, fatto da chi ti segue sui social media e tutti i canali di distribuzione in cui riuscirai a

creare aggregazione

• il pubblico degli utenti che seguono to e il tuo blog, che attraverso le loro condivisioni riusciranno a

far arriverei tuoi post al loro seguito.

Dovrai ricercare e coltivare quotidianamente entrambi questi elementi, perchè saranno gli agenti che

decreteranno o meno il successo delle tue attività contenutistiche online.

Prima dell'esistenza dei social network il contento marketing consisteva nel creare un contenuto e

confidare che i motori di ricerca lo posizionassero in modo che potesse essere trovato dagli utenti. La

distribuzione di allora si limitava a cercare di farselo linkare da altri blog, forum o attraverso le

newsletter via email. La realtà attuale è ben diversa ed esistono miriadi di piattaforme sociali in cui

costruirti un seguito e in cui ii contenuto da te prodotto pub essere diffuso e ricondiviso senza limiti.

Creare un buon contenuto a fondamentale e faciliterà le operazioni successive: se hai creato qualcosa

di veramente utile, sorprendente ed emozionante avrai la possibilità che questo si viralizzi, termine

brutto ma ormai di use che sta ad indicare un contenuto che viene ricondiviso da molti utenti in modo

esponenziale proprio come si comporta un virus.

Recentemente l'algoritmo del principale motore di ricerca (Google) tiene in forte considerazione i

"segnali sociali" nella composizione dei risultati di una determinata ricerca.

Come rilevanza, insieme al link in ingresso a un determinato contenuto a stato affiancato un nuovo

fattore dato da quanta gente ne parla. Maggiori saranno le conversa-zioni e le interazioni fatte da

commenti, like e condivisioni e maggiori le probabilità che appaia nei risultati organici del motore di

ricerca.

Questo cambio di rotta a stato voluto per premiare maggiormente i contenuti che ottengono il

consenso dei lettori, un segnale di approvazione che limita moltissimo lo spam nei posizionamenti nei

risultati.

La migliore distribuzione si ottiene costruendo una community di persone che ci apprezza o quanto

men ci segue nei diversi social media in cui siamo presenti. Per ottenere la tanto difficile e mai certa

ricondivisione avrai bisogno di un innesco che dovrai creare to allargando il network di persone che ti

seguono, sia numericamente sia qualitativamente.

Più ampio sarà il seguito che riuscirai a ottenere e più opportunità avrai che si accorgano del tuo post,

ma non solo: servirà che alcuni determinati utenti, preziosissimi, diventino tuoi seguaci e si accorgano

di te.

3.1.1. Quali sono i social media pin utili?

Questa 6 una delle domande più comuni che mi vengono rivolte. Non esiste una risposta che vada bene

per tutti.

Ogni piattaforma di conversazione sociale ha delle peculiarità e un pubblico ben definito a cui

rivolgersi con modi e linguaggio adatti. Esistono piattaforme completamente visuali in cui foto e video

devono essere i190% del tuo messaggio, altre miste in cui a possibile fare sondaggi o anche creare

eventi e altre ancora in cui pub bastare anche un semplice messaggio di stato.

Ci sono piattaforme con un pubblico vastissimo, come Facebook in cui la meta di chi si collega a

Internet e iscritto in cui vale un tipo di comunicazione diversa da quella che creeresti in una

piattaforma professionale come Linkedln.

La quantità degli utenti iscritti serve anche per identificarli meglio e alcune piattaforme hanno un

pubblico minore ma di maggiore quanta, come per esempio Twitter. Sulla piattaforma di micro

blogging la selezione e altissima e chi non sa esprimersi in un linguaggio sintetico e corretto troverà

difficile inserirsi e difficilmente continuerà a frequentarlo.

Conoscere il pubblico a fondamentale per trovare il giusto registro comunicativo: ti ricordo che il tuo

scopo a portare utenti sul blog e quindi ti consiglierei di limitare la tua attività ai soli social network

che consentono l'inserimento di link verso l’esterno.

3.1.2. In quanti social network bisogna impegnarsi?

Un'altra domanda sempre attuale alla quale rispondo sempre allo stesso modo: devi impegnarti su

tutti i social media in cui riuscirai a essere presente e a partecipare quotidianamente. In questi luoghi

di conversazione dovrai dare il tuo contributo e partecipare tutti i giorni se vorrai ottenere qualcosa,

quindi se non riuscirai a essere presente non attivare il tuo account e limitati ai soli social network in

cui riesci a garantire una presenza costante.

Capire le dinamiche e come ottenere i riconoscimento del pubblico nei social network e nelle

conversazioni non semplice e richiede un periodo di sperimentazione e di "ascolto" di quelli che sono

stati in grado di ottenere un buon successo partendo dal basso e che non hanno avuto

CAPITALE SOCIALE

Associando se stessi a contenuti in cui si riconoscono o che affermino la loro capacità di identificare

fonti di informa-zione esclusivi e di valore aumenta il loro status e il riconoscimento tra i seguaci.

CONTENUTI EMOZIONALI

Il contenuto contiene elementi emozionali che si condividono e che fanno percepire a chi li segue cosa

provano.

CONTENUTI PRATICI

Aiutare gli altri a risolvere un problema, condividendo la soluzione e facendo un servizio al proprio

seguito. Questo fa innalzare il valore del profilo personale agli occhi di amici e follower.

CONTENUTI DI QUALITA’

Quando ci si imbatte in questo tipo di contenuto, premiarlo con uno share è il minimo che si possa fare

altri motivi che giustificherebbero la loro capacità comunicativa e di aggregazione.

3.2. Perchè la gente condivide i contenuti?

Un ricercatore della Stanford Università, JONAH BERGER, ha condotto vari studi su cif, che rende un

contenuto degno di essere condiviso da parte dei lettori, studi riassunti in un articolo di New

Yorker.23

Lo studioso ha individuato quattro elementi chiave che più di altri entrano in gioco nella spinta alla

condivisione da parte dei lettori:

Come sottolinea l'articolista, la naturale associazione con la retorica di Aristotele del 350 a.C. viene

subito spontanea. Secondo il filosofo, un contenuto dovrebbe avere un appello etico, un appello

emotivo o un appello logico. Ethos, Pathos e Logos quindi. Nulla di nuovo sotto il sole: le relazioni

umane, sia sul digitale sia offline, si avvalgono delle stesse logiche.

Anche la reciprocità a un elemento non secondario in questa catena e spesso molti condividono e

interagiscono con un contenuto per cercare un legame con chi l'ha condiviso. Questa pratica aiuta le

relazioni. E stato verificato che farsi percepire da chi ci segue interagendo, nella maggioranza dei casi,

farà scattare la molla della reciprocità. Addirittura gli algoritmi di numerosi social network premiano

questa pratica innalzando l'affinità.

Dopo anni passati sui forum e sui social ho realizzato che le logiche sono sempre le stesse, il modello

che ho visto funzionare e premiare a questo: donare qualcosa di utile per avere un ritorno di

riconoscibilità.

L'efficienza massima si ottiene con un proprio contenuto, ma si ottiene anche attraverso quello di altri

e fa percepire di noi che siamo in grado di costruire valore.

Un registro comunicativo adatto al pubblico

Tutti abbiamo un profilo su almeno uno dei principali social network, alcuni di noi hanno anche un

blog di proprietà o con il quale collaborano. Sappiamo anche come postare un messaggio di stato, un

contenuto fotografico o un video. Ciò che fa davvero la differenza tra gli utenti efficaci e quelli che non

lo sono a riuscire a interpretare questi mezzi di comunicazione digitali mettendoci del proprio.

Quando ci buttiamo nella comunicazione abbiamo un obiettivo? Perchè vogliamo esserci e cosa

vogliamo ottenere?

Individuare l'obiettivo a il primo passo da compiere per percorrere la lunga strada che si chiama

efficacia comunicativa.

LA STRATEGIA

Se hai già iniziato, magari anche solo spinto dalla voglia di comprendere come funzionano i canali di

comunicazione digitate e non hai una strategia di comunicazione a il momento di fermarti a riflettere e

trovare un vero obiettivo.

Qualsiasi cosa può costituire un obiettivo: trovare un lavoro, diventare un riconosciuto professionista,

vendere un prodotto, diventare un opinion leader di un determinato argomento, essere invitato ad

aperitivi e feste e cosi via.

In base a quello che vorrai ottenere dovrai capire qual a il giusto target con il quale comunicare.

IL TARGET

Questo a il passo più complesso di tutta la procedura.

Ogni obiettivo ha un target specifico composto di persone diverse. Individuare il target giusto,

comprendere come ragiona, dove scovarlo e come comunicare con esso a cosa complessa, che

meriterebbe una trattazione specifica e dettagliata per ogni singolo caso.

IL MEZZO COMUNIEATIVO

Dovrai scegliere ii giusto mezzo di comunicazione in base il pubblico con il quale vorrai comunicare. Se

il tuo a un pubblico giovanissimo Instagram o YouTube rappresentano una buona scelta, mentre sarà

più adatto Linkedln se vorrai comunicare a manager aziendali. Questa scelta a abbastanza semplice:

anche se in alcuni casi il pubblico utilizza più di una piattaforma, ormai sono abbastanza connotate e

facili da individuare a seconda del target di riferimento.

IL REGISTRO COMUNICATIVO

Qui viene il bello: per essere veramente efficace dovrai distinguerti e saper utilizzare it giusto

linguaggio, adatto al pubblico a cui ti rivolgerai.

Ho notato e mi hanno fatto notare che avere un modello di relazione e comunicazione ordinario a

molto apprezzato da amici, colleghi e concorrenti, che vedranno in to un professionista integerrimo e

un rispettabile concorrente.

Al contrario, se avrai una comunicazione pia brillante e fuori dagli schemi verrai additato dai

colleghi/concorrenti come un pessimo professionista che cerca facile visibilità e verranno messe in

dubbio le tue capacità professionali.

Questa reazione a dovuta al fatto che pochi hanno compreso come interpretare i mezzi che abbiamo a

disposizione e che per emergere nelle comunicazioni digitali si deve adottare una comunicazione seria

ma non seriosa. Essere seri, composti e pacati, ovvero ordinari, ti preserva dalle critiche e dagli

attacchi dei colleghi/concorrenti, ma rischia di rendere la tua comunicazione inefficace e invisibile al

tuo target di riferimento. Avere visibilità e riscontro di pubblico significa superare una soglia,

intraprendere un cammino nel quale verrai additato come quello strano che non si pone nel modo

giusto e quindi sarai considerato pericoloso semplicemente perchè hai raggiunto un pubblico a cui gli

altri non riescono ad accedere.

INTERPRETARE

Chi è riuscito a comprendere le dinamiche, individuando strategicamente un target e il modo giusto

per stimolarlo, ha compiuto tutti i passi di una comunicazione efficiente, raggiungendo la tanto ambita

visibilità e il successo professionale. Interpretare questi canali di comunicazione spesso richiede il

coraggio di muoversi al limite del consentito.

Pur rimanendo nell'ambito della legalità e attenendosi alle regole di ogni singola piattaforma, va

ricercato il punto debole in cui inserirsi con operazioni "criticabili" che farebbero storcere il naso agli

ortodossi della professionalità e della reputazione.

LA REPUTAZIONE REALE E PERCEPITA

La reputazione e uno dei temi pia dibattuti degli ultimi tempi. Vedo sempre pia frequentemente agitare

l'indice verso i professionisti che adottano schemi nuovi e non ordinari nell'attirare l'attenzione. In

qualsiasi comunità di professionisti ci sono sempre rivalità e competizione, a una cosa normale, giusta

e sana.

Quello che none sano a additare un professionista per come si pone piuttosto che per quello che

concretamente realizza. Sarebbe come criticare un bravissimo medico perchè si a fatto notare

indossando una maschera da clown, oppure un abile architetto perchè ha partecipato a un reality

show televisivo.

La cattiva reputazione viene spesso attribuita ad attività che nulla hanno a che fare con la professione.

Un'altra pessima abitudine a quella di disapprovare chi riesce a raggiungere un vasto pubblico

spiegando nozioni ritenute esclusive di un determinato settore. L'esempio pia calzante in tal senso a

SALVATORE ARANZULLA, the a riuscito a trasmettere, con un linguaggio semplice, competenze• di

tecnologia spicciola a un vastissimo pubblico.

Il blogger di tecnologia è riuscito a intercettare una domanda e a rispondere in maniera efficace,

facendosi odiare da una schiera di professionisti che ritengono to stile pop del divulgatore siciliano di

basso livello e addirittura lesivo della vera conoscenza informatica.

Se analizzassimo dal punto di vista giornalistico i post di Aranzulla potremmo criticarli senza pieta, ma

se saremo obiettivi osserveremo che tutti i suoi post dal titolo che inizia in maniera sempre uguale,

"Come...", in effetti sfruttano la caratteristica di Google che premia il titolo nel posizionamento

organico (questa a solo la punta dell'iceberg di tutto lavoro che sta dietro all'attività di Salvatore).

Non c'è solo Aranzulla a dimostrare che la comunicazione deve intercettare un pubblico e far leva su

una debolezza degli algoritmi, avrei potuto prendere ad esempio centinaia di altri personaggi come

Chiara Ferragni, Favij, Francesco Sole, Selvaggia Lucarelli e cosi via, tutti accomunati dall'essere

riusciti a ottenere successo attraverso una comunicazione non convenzionale.

Differenziarsi per la straordinarietà del registro comunicativo e per l'utilizzo di una comunicazione

audace che sfrutta l'imprecisione dei sistemi non e una pratica scorretta.

Distinguersi con un linguaggio e un comportamento seri ma non cupi non è indite di pessima

professionalità, ma forse l'unico modo di emergere dal rumore di fondo delle tante

comunicazioni sempre uguali e ridondanti, avendo cura di rispettare il prossimo attraverso un

comportamento etico ineccepibile.

RICERCA

L'utente venuto a conoscenza del prodotto/servizio si mete alla ricerca di informazioni che in tempi

passati avrebbe trovato su riviste, chiedendo all'amico esperto o andando direttamente in negozio.

Oggi si serve dei motori di ricerca:

Google in primis, YouTube per secondo e in base alla tipologia del prodotto anche attraverso siti e blog

di settore.

REPUTAZIONE

A questo punto il cliente, convinto che le caratteristiche facciano al caso suo, cerca un riscontro nelle

opinioni di chi lo ha già acquistato. Questa u una prassi che si sta sempre più consolidando e che a

legata (spesso inclusa) al secondo punto. L'indagine sulla reputazione di chi vende e del produttore

consolida la predisposizione all'acquisto ed è questa la vera novità che sta cambiando le regole di

acquisizione della clientela.

ACQUISTO

L'utente consapevole delle caratteristiche del prodotto, dopo essere venuto a conoscenza di tutte le

garanzie, della reputazione del prodotto e del produttore alla fine acquista in un e-commerce (oppure

in negozio, chi ha detto che ii digital marketing serva solo per vendere sul web?) che offra un prezzo

conveniente, ma non solo.

Un e-commerce dovrà anch'esso offrire garanzie, servizi e reputazione per rassicurare il cliente e non

farlo sentire abbandonato ad acquisto effettuato. Amazon, Zalando e molte altre piattaforme hanno

basato tutto su queste garanzie ed a il segreto del loro successo.

Se reputi attendibile quello che ho delineato in questi quattro punti, l'investimento che not tutti

dovremo fare essenzialmente su tre macro attività.

3.3.5. Ama la tua community, non sono seguaci

I collegamenti sulle piattaforme sociali sono un capitale vivo e che va rispettato e amato; e attraverso

esso che coglierai le vere opportunità, un capitale che va costruito giorno per giorno: va costruita la

relazione, la fiducia e la tua reputazione. Persone a cui trasmettere la percezione del tuo valore e della

tua positività.

Non hai follower o seguaci, hai esseri umani che ti seguono per i motivi pia diversi: chi vuole essere

ricambiato nel follow, chi ti giudica interessante, chi ama quello che scrivi altri per semplice curiosità.

Tutte queste persone sono loch di un meccanismo al quale essere utile con contenuti e nuove idee.

3.4. 1 social media tra affinity e tempo di decadimento

Laddove le macchine non riescono a comprendere la quanta di un contenuto, intervengono gli

algoritmi utilizzando un metodo che mette al centro il riscontro umano: link, condivisioni, commend e

segnali di approvazione sono tutti elementi utili a capire se il pubblico ha apprezzato.

Gli algoritmi sono in grado di interpretare questi segnali in modo da poter posizionare meglio il

contenuto che abbia generato un alto grado di interazione.

Anche la fonte è importante: se la persona che ha generato ii post ha al suo attivo uno storico di ottimi

contenuti, ha maggiori possibilità di ottenere un punteggio pia alto. La stesso vale per un sito la cui

redazione sia efficacemente strutturata.

In una buona parte dei social network, gli algoritmi regolano la visibilità dei messaggi di stato che noi

tutti inseriamo. Ogni piattaforma ha le sue regale e le variabili possono essere anche motto diverse tra

loro. Su Facebook (ma non solo), ad esempio, ci sono tre variabili principali che intervengono a

comporre la news feed che tutti vediamo in homepage. La prima e pin importante di queste e l'affinità.

L'affinità e il parametro che misura quanto abbiamo apprezzato, nei tempi recenti, una determinata

persona o pagina: se per alcune volte abbiamo commentato o messo" mi piace" l'algoritmo sarà in

grado di prevedere che apprezzeremo moltissimo quella persona o quella pagina anche nelle prossime

uscite e ce le posizionerà in prima piano.

Questo a ii motivo per cui abbiamo sempre i legami più stretti in evidenza rispetto ad altre persone

con cui interagiamo meno.

Il secondo elemento che contribuisce a farci "galleggiare" nelle news feed grado di apprezzamento del

post: se il nostro post avrà, in un determinato periodo di tempo, un ottimo livello di interazioni, la

piattaforma lo metterà maggiormente in evidenza, giudicandolo interessante per molti.

Terzo, ma non ultimo per importanza, il tempo di decadimento: le piattaforme hanno un intenso

flusso di contenuti postati dagli utenti e pin questo flusso elevato minori saranno le possibilità che

qualsiasi contenuto rimanga a lungo in evidenza. Normalmente il tempo Media di permanenza di un

post nei social media varia daminuti a poche ore.

3.4.1. Costruire l'affinità

Quella magia che fa Si che alcuni abbiano molte decine di "mi place" e altri pochi o niente.

Aumenta l'affinità con contenuti di qualità, coinvolgenti e con ad si riesce a creare empatia con il

proprio pubblico. I gestori della piattaforma hanno fatto in modo che ognuno di non veda il maggior

numero di contenuti interessanti, di persone che amiamo o che leggiamo con piacere.

Ti sarai accorto che ci sono post particolari e ripetuti a intervalli regolari di tempo da parte di alcuni

utenti che hanno scoperto un paio di trucchi interessanti e che fanno crescere l'affinità con il taro

seguaci.

Li vedi ad esempio sostituire spesso la foto del profilo (spesso rimpiazzandola con la stessa foto):

questo perchè la foto del profilo nell'algoritmo ha un peso rilevante e cambiarla rende visibili e crea la

preziosa affinità. Fare domande come: Avete un profilo Linkedin? Postatemi l'url qua sotto", oppure

"Sto facendo un elenco del blog da mettere nel lettore di feed, ml inserite il vostro nei commenti?" e via

dicendo. Invitare i seguaci a distribuire il loro ego nei commenti crea un vortice di affinità alimentata

anche dal numero di interazioni per la gioia di tutti, quella del commentator' e soprattutto quella di chi

ha furbamente postato l'iniziativa.

Commentare e fare like ovunque dicono sia utile e conosco amici e colleghi dediti a tale pratica; a

sicuramente vero che molti di quelli che ricevono il commento si ricorderanno di te ed a possibile che

alla prima occasione ti renderanno il favore aumentando la tanto sudata affinità.

Chi utilizza tali mezzi per accrescere questa variabile sa che questi utenti per qualche tempo vedranno

ogni nuovo post pubblicato, ma ricorda che l'affinità richiede continue manutenzioni quotidiane,

perchè anche gli altri utenti non stanno di certo con le mani in mano.

3.5. Il vantaggio di essere trovati

Come molti che era sono passati al digital marketing anche io ho iniziato facendo siti web, alla fine

degli anni '90 in un'epoca in cui era difficilissimo convincere le aziende ad aprire an sito web o

addirittura un e-commerce.

In quel periodo alle aziende si vendeva un sogno, un mondo che si sarebbe in poco tempo digitalizzato

nel quale partire prima della concorrenza avrebbe portato nel medio periodo l'azienda in una

posizione di vantaggio.

Una strada in salita, perchè in un solo colloquio dovevo far percepire al possibile cliente l'opportunità

che all'epoca non era ancora vista di buon occhio e in seconda battuta dovevo raccontare chi ero io,

mostrare i lavori realizzati, spiegare i motivi per cui avrebbero dovuto rivolgersi a me infine parlare di

costi e strategie. Un enorme dispendio di energie e dal risultato molto incerto.