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NUMERO 2/2013 ANNO III 2/2013 ATTUALITÀ L’agenda di Beatrice Lorenzin, nuova ministra della Salute FNCO Il parere della Federazione sulle regole per la prova d’esame di fine Corso di Laurea RICERCA IN OSTETRICIA Indagine conoscitiva sullo stato occupazionale e professionale delle ostetriche neolaureate LA RIVISTA DELL’OSTETRICA/O ORGANO UFFICIALE DELLA FEDERAZIONE NAZIONALE COLLEGI OSTETRICHE Anno II numero 1 - Bimestrale - Poste Italiane SpA - spedizione in abbonamento postale - 70% Roma Aut. n. C/RM/56/2011

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NUMERO 2 / 2 0 1 3 ANNO I I I

2/2013

ATTUALITÀL’agendadi Beatrice Lorenzin,nuovaministradella Salute

FNCOIl parere della Federazionesulle regole per la provad’esamedi fineCorsodi Laurea

RICERCA IN OSTETRICIAIndagine conoscitiva sullostato occupazionale eprofessionale delleostetriche neolaureate

LA RIVISTADELL’OSTETRICA/OORGANO UFFICIALE DELLAFEDERAZIONE NAZIONALECOLLEGI OSTETRICHE

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EDITORIALE3 Le richieste della Fnco

al nuovo Governo

ATTUALITA’4 Beatrice Lorenzin, una donna

al Ministero della salute

FNCO7 La libera professione

l’ostetricaimprenditrice di se stessa

9 Modalità di svolgimento della provad’esame finale del corso di laurea inostetricia. Il parere della Fnco

11 Le nuove linee guida per laconcessione del patrocinio Fnco

13 Fnco premia i progetti delle ostetriche

INBIBLIOTECA14 Pratica clinica in farmacologia

d’emergenza

14 Ostetrica

DOCUMENTI15 Relazione del presidente

RICERCAINOSTETRICIA23 Il lavoro oggi: un impiego, un ripiego

o un traguardo?

25 Perché fare ricerca? Riflessionidi un’ostetrica

28 Precoce urgenza di spinta e praticaostetrica: studio osservazionaleprospettico

32 Una traccia per l’elaborazionedi un articolo scientifico

33 Le tesi dell’Università Politecnicadelle Marche

LUCINALA RIVISTADELL’OSTERICA/O

Organo della FederazioneNazionale dei Collegidelle Ostetriche

Anno III numero 2BimestralePoste Italiane SpA -spedizione in abbonamento postale70% Roma Aut. n. C/RM/56/2011

Direttore ResponsabileMiriam GuanaComitato editorialeAntonella CinottiMaria Pompea SchiavelliCristiana Pavesi, Iolanda Rinaldi,Silvia Vaccari,Maria Vicario

Segreteria di redazioneA. Cinotti, I. Rinaldi

RedazioneFederazione NazionaleCollegi OstetrichePiazza Tarquinia 5/d - 00183 Romae-mail: [email protected]: www.fnco.itTel. 06 7000943 - Fax 06 7008053Orario di apertura linea telefonica:dal Lunedì al Venerdì ore 10 - 13 e 14 - 15

Consulenza redazionale

Edizioni Health Communicationvia Vittore Carpaccio 1800147 RomaTelefono 06.594461

StampaUnion Printing, Viterbo

Autorizzazione Trib. di Roman. 224/2011 del 19/7/2011Issn 1590-6353Finito di stampareluglio 2013

SOMMARIO

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TESTATINALUCINA LA RIVISTA DELL’OSTETRICA/O | 1-2013

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La Fnco al Sanit 2013diMiriamGuana

Per la prima volta, la Federazione nazionale Collegi Ostetriche è stata presente all’eventoSanit, il Forum Internazionale della Salute che, quest’anno, ha celebrato la sua decimaedizione presso il Palazzo dei Congressi di Roma dal 18 al 21 giugno 2013.Per la Fnco, Sanit è una opportunità per promuovere e valorizzare il ruolo sociale e sanitariodell’ostetrica e le sue competenze professionali negli specifici ambiti, quali ostetricia,ginecologia e neonatologia. Viste le disposizioni legislative nazionali ed europee, questisettori operativi rappresentano una prerogativa specifica che distingue l’ostetrica dallealtre professioni sanitarie nonmediche.Tale affermazione trova conferma dall’analisi dei vari profili professionali, dei relativiordinamenti didattici e dei rispettivi settori scientifico disciplinari nonché dei codicideontologici esistenti.Sanit rappresenta per le 18.000 ostetriche italiane il contesto adatto all’incontro con lediverse istituzioni dell’universo salute, con l’utenza e con gli operatori.La Fnco si è proposta in Sanit 2013 con il seguente slogan: “L’ostetrica protagonista nelsistema delle cure ostetriche ginecologiche e neonatali; alleata della donna, del bambino edella famiglia nella promozione della salute e della solidarietà sociale”.Il ruolo istituzionale della professione ostetrica, quale promotrice di salute pubblica è statocaratterizzato da significativi interventi del legislatore che, fin dal 1800, ha ritenutonecessario regolamentare l’esercizio professionale della levatrice di ieri e dell’ostetrica/o dioggi, a garanzia del ruolo sociale e sanitario che da sempre, sin dall’antichità, taleprofessionista riveste. Nello specifico, dopo l’Unità d’Italia (1861), lo Stato decise diinvestire nell’istruzione di questa figura, in quanto ritenuta la più idonea per garantireinterventi di salute pubblica presso le famiglie.Anche oggi la Fnco e i Collegi sono a salvaguardia della salute delle donne e dei bambini,delle famiglie e della collettività. Ruolo primario nella loro qualità di enti pubblici, è semprestato quello di contribuire con le istituzioni preposte alla salvaguardia della salutepubblica, attraverso la tutela della libertà, dell’indipendenza e delle specifiche prerogativedei professionisti, il controllo sul decoro della professione e la promozione della formazioneprofessionale continua degli iscritti, nonché la vigilanza su forme di abusivismo a tutela delcittadino.

EDITORIALE

MiriamGuanaPresidente della FederazioneNazionale Collegi Ostetriche

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ATTUALITÀ LUCINA LA RIVISTA DELL’OSTETRICA/O | 2-2013

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Il 27 aprile Enrico Letta, esponente di spicco del Partitodemocratico, ha sciolto la riserva e accettato l’incaricoaffidatogli dal rieletto Capo dello Stato, Giorgio Napoli-tano, di formare il governo.Un esecutivo particolare sia

per lamaggioranza che lo sostiene, ovvero Pd, Pdl e Scelta Ci-vica (venendo definito primo governo di grande coalizionenella storia repubblicana in quanto i governi degli anni Set-tanta erano a largamaggioranzama l'esecutivo eramonoco-lore Dc), sia per i nodi che Letta dovrà affrontare: crisi econo-mica, emergenza lavoro e rapporto con l’Europa su tutti.Un governo che si caratterizza per il ringiovanimento com-plessivo e che fa registrare il record di presenza femminile,sette infatti sono le “ministre”.Tra le donne, Beatrice Loren-zin, Pdl, a cui è stata affidata la guida della Salute, sottose-gretario Paolo Fadda, Pd. Lorenzin dovrà affrontare una seriedi nodi di non facile soluzione. Prima di tutto la spesa sani-taria da tenere sotto controllo e forse da limare ancora ma-gari facendo scattare i 2miliardi di ticket dal 2014 per “finan-ziare” l'ammorbidimento dell'Imu,prima grana che l’esecutivodeve fronteggiare. C’è poi la partita con le Regioni (Patto sa-lute e Lea su tutti), senza dimenticare i contratti e le conven-zioni con il personale e le farmacie.

L’agenda della nuova ministraNon c’è dubbio che al primo posto delle preoccupazioni del-la neo ministra vi sarà la questione economica. Perché se èun dato che la sanità italiana abbia ormai raggiunto livelli dispesa inferiori alla maggior parte dei suoi partner europei, èinutile nascondersi dietro al dato di un “taglio obbligatorio”alla spesa pubblica per recuperare risorse per il rilancio del-l’economia. Dato confermato sia dal premier Letta che dalsuoministro dell’Economia Saccomanni. E questo può signi-ficare che la spesa sanitaria rischia di entrare nel tritacarnedei tagli. Se poi aggiungiamo che bisognerà trovare subito ri-sorse per rivedere l’Imu si capisce che, solo per fare un esem-pio, appare difficile realizzare il “congelamento”definitivo deinuovi ticket sanitari (2miliardi dal gennaio 2014) per ora fer-mi per lo stop alle modalità di applicazione imposta dallasentenza della Corte Costituzionale del 16 luglio scorso mache ci vorrebbe ben poco per riattivare. Quindi la prima gra-na per Lorenzin sarà fare i conti con tutto ciò, partendo co-

munque da un taglio attorno ai 30 miliardi di euro fino al2015, operato già dal combinato disposto dellemanovreTre-monti-Monti, e contro il quale le Regioni, tutte, si sono sem-pre dichiarate ostili tanto da bloccare il rinnovo del Patto perla salute e qualsiasi altro accordo importante inmateria sa-nitaria tra Governo e Regioni.Ci sono poi i nuovi Livelli di assistenza già bloccati dal mini-stero dell’Economia per incertezza sui saldi derivanti dall’ag-giustamento del paniere del Ssnmesso a punto da Balduzzia fine annoma non ancora licenziato da via XX Settembre. Epoi gli standard ospedalieri, che dovrebbero regolare il tagliodei posti letto per portare l’indice al 3,7 permille abitanti co-me stabilito dalla spending review montiana, introducendoanchenuovi criteri di organizzazione e valutazione degli ospe-dali, anch’essi al palo per il mancato accordo con le Regioniche, se non si risolve la partita economica generale della sa-nità, non vogliono sentir parlare d’altro, come abbiamo visto.

Poi ci sarà da gestire la partita dei pagamenti deidebiti di Asl e ospedali, facendo fruttare bene i

La sanità nei primi 100 giorni del governo

BEATRICE LORENZIN,UNADONNAALMINISTERODELLA SALUTENNaattoo aa fifinnee aapprriillee,, ddooppoo uunnaa ffaassee ppoolliittiiccaa ddii ssttaalllloo,, iill nnuuoovvoo ggoovveerrnnoo èè ssoorrrreettttoo ddaa uunnaa mmaaggggiioorraannzzaa ccoommppoossttaaddaa PPdd,, PPddll ee mmoonnttiiaannii.. LLoorreennzziinn,, eessppoonneennttee ddeell PPddll,, èè llaa qquuiinnttaa ddoonnnnaa cchhee ssiieeddeerràà aa LLuunnggootteevveerree aa RRiippaa ddoovveessaarràà aafffifiaannccaattaa ddaa PPaaoolloo FFaaddddaa ((PPdd)) ccoommee ssoottttoosseeggrreettaarriioo

Chi è Beatrice Lorenzin, ministra della SaluteNata a Roma il 14 ottobre 1971 è la nuo-

va ministra della Salute del Governo Letta.Lorenzin è la quinta “ministra” della Salute dopo Ti-

na Anselmi, Maria Pia Garavaglia, Rosy Bindi e LiviaTurco. Lorenzin inizia la sua attività politica aderendoal movimento giovanile di Forza Italia nel Lazio nel1996.Nell’ottobre 1997 viene eletta nella lista di ForzaItalia, al Consiglio del XIII Municipio di Roma. Nell’apri-le 1999 è Coordinatore Regionale del Lazio del movi-mento giovanile di Forza Italia. Nel maggio 2001 è elet-ta Consigliere comunale di Roma. Unica donna nellacoalizione di centrodestra, è vicepresidente della com-missione Donne Elette e Vicepresidente del Gruppo con-siliare di Forza Italia. Tra la fine del 2004 e la metà del2006 è capo della Segreteria Tecnica di Paolo Bonaiuti,

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ATTUALITÀLUCINA LA RIVISTA DELL’OSTETRICA/O | 2-2013

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14 miliardi messi a disposizione dal decreto Grilli, conside-rando però che l’ammontare reale di tali debiti sappiamo sfio-ri i 40 miliardi, tant’è che Regioni e aziende sanitarie hannogià messo le mani avanti sulla reale portata del provvedimen-to ai fini del rilancio di questo settore dell’economia. E poi la grande partita, di cui si parla ancora poco, ma che pri-ma o poi dovrà pur avviarsi, del rinnovo di contratti e con-venzioni con i settecentomila operatori del Ssn cui vanno ag-giunti tutti gli accordi con gli altri attori del sistema. Primetra tutti le farmacie, in attesa anch’esse della nuova conven-zione e soprattutto della riforma del sistema di retribuzioneche non dovrebbe più basarsi sulla sola percentuale derivan-te dalla vendita dei farmaci. Infine per Lorenzin c’è ancoraaperta la grana intramoenia, sempre in agenda nonostantel’ennesima riforma Balduzzi, insieme a quella, ancor più com-plessa, della riorganizzazione delle cure primarie (anch’essaoggetto di un nuovo intervento del suo predecessore) che de-ve ancora accendere i motori.

I primi interventiCosa farà Lorenzin? Nella sua prima uscita da ministra, inoccasione del passaggio di consegne con Balduzzi, ha dettodi voler istituire “subito tavoli per la questione dei ticket e ipiani di rientro”. Per Lorenzin è fondamentale avviare subi-to momenti di confronto con gli attori del sistema sulle que-stioni più rilevanti per garantire risposte veloci ai cittadini eil suo orientamento è quello di non far scattare i tic-

ket previsti per gennaio. Nell’audizione del 4 luglio scorso in Commissione Igiene eSanità di Palazzo Madama, dedicata alle linee programmati-che del suo ministero, Beatrice Lorenzin ha infatti sottolinea-to che la copertura dei 2 miliardi di ticket previsti per il 2014arriverà “con la legge di bilancio” ma “non ci saranno nuovitagli lineari”. La ministra ha poi spiegato che “la coperturac’è, bisogna essere molto responsabili e recuperare là dove cisono margini di sprechi”. La questione ticket è stata “la pri-ma” che Lorenzin si è trovata ad affrontare con il responsa-bile dell’Economia Saccomanni “ne abbiamo parlato e ripar-lato, anche nei giorni scorsi e Saccomanni è consapevole chenon si possono fare tagli lineari per quei due miliardi".Lorenzin ha anche ribadito che in generale il mondo della sa-nità “non è più in grado di sopportare altri tagli lineari. Laspesa sanitaria - ha ricordato - è già stata aggredita e oggi varesa più efficiente: i margini di spreco ancora ci sono e sonoenormi'”. Ad esempio “si può recuperare moltissimo dallacentralizzazione degli acquisti, moltissimo anche da aspettimagari marginali per cura, dai pasti alla lavanderia, alla pu-lizia, tutto ciò che è accessorio, razionalizzando anche il mo-do di concepire alcuni interventi che vanno condivisi”. Si trat-ta insomma di fare non una “revisione ma una riconversio-ne della spesa all’interno dello stesso ambito, attraverso unagrande azione di governance”.Altri risparmi possono essere ottenuti mettendo a regimela sanità elettronica. Il ministro ha infatti spiegato che si

sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei mi-nistri per l’informazione e l’editoria nel governo Ber-lusconi. Nel maggio del 2005 è nominata Coordinato-re Regionale di Forza Italia per il Lazio. Dal settembre2006 al marzo 2008 ha ricoperto il ruolo di Coordina-tore Nazionale di Forza Italia - Giovani per la Libertà.Eletta alla Camera dei Deputati nelle elezioni politiche del2008 nella lista PdL, per la XVI Legislatura. Membro delConsiglio Direttivo del gruppo PdL alla Camera e della com-missione Affari Costituzionali della Camera, della Commis-sione Bicamerale per l'Attuazione del Federalismo Fiscale,della Commissione Parlamentare per l'Infanzia. Nel 2013è inizialmente candidata alla presidenza della Regione La-zio, ma lascia in seguito il posto a Francesco Storace, giàpresidente della regione Lazio dal 2000 al 2005. Alle ele-zioni politiche del 24-25 febbraio 2013 viene riconferma-ta deputata alla Camera dei Deputati nelle liste del Pdl.

Chi è Paolo Fadda, sottosegretario alla Salute

Palo Fadda (Pd) è il sottosegretario alla Salute. Nato aVilla San Pietro, in provincia di Cagliari, il 26 giugno 1950. Di-ploma magistrale. Insegnante ed educatore professionale. Di-pendente Inail. Sindacalista Cisl. Presidente USL 20 di Cagliaridal 1982 al 1985. Già dirigente nazionale della Dc, segretario re-gionale di Dl–La Margherita nel 2007. Nella Direzione Federaledel Partito Democratico. Sindaco di Villa San Pietro dal 1975 al1995, Assessore della Comunità Montana 23 di Capoterra dal1976 al 1980, Consigliere regionale dal 1984 al 2006. Assesso-re regionale all’Igiene e Sanità e all’Assistenza Sociale dal 1995al 1999. Dal 1999 al 2004 capogruppo Ppi e poi della Margheri-ta. Vicepresidente del Consiglio regionale dal 2004 al 2006. Se-gretario della Commissione attività produttive. Ricandida-to al Senato alle scorse elezioni non è stato però rieletto.

100100GIORNI DEL

GOVERNO LETTA

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ATTUALITÀ LUCINA LA RIVISTA DELL’OSTETRICA/O | 2-2013

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possono ottenere “7 miliardi di euro di risparmi diretti, chearrivano a 14 miliardi considerando anche quelli indiretti” eche “le cifre ricavate poi si possono reinvestire in sanità”. Sul-l’agenda digitale Lorenzin ha ricordato di aver preso un im-pegno e di aver “chiesto alla dirigenza di lavorare insieme al-la nuova Agenzia digitale per raggiungere nel tempo più ra-pido possibile questo risultato, tenendo conto che per leggeabbiamo tempo fino al 31 dicembre 2014” per implementarel’attuazione delle norme sul fascicolo elettronico. Bisognerà“mettere in rete tutto il sistema, non solo informatizzando idati, ma anche facendo parlare tutti con lo stesso linguaggioinformatico, perché oggi ci sono problemi anche tra Asl e Asl,e spesso anche all'interno degli ospedali tra i reparti”.Il ministro ha poi affrontato la questione del Patto per la sa-lute nel quale ha riconosciuto “verranno giocate molte par-tite”, una di queste riguarda “le Regioni alle prese con i pia-ni di rientro, che in futuro potrebbero chiamarsi piani di ri-lancio. Quasi tutte le Regioni hanno portato a compimento iloro piani bisogna ora capire come uscire da quei piani e co-me evitare di rientrarci dopo pochi mesi”. Il Patto per la sa-lute sarà l'occasione per parlare anche del blocco del turno-ver, “che in alcune realtà rappresenta un problema gigante-sco che sta mettendo in ginocchio numerose attività ospe-daliere”.“Dalla fine del mese – comunque ha detto Lorenzin – ci saràmodo di consultare i 'bilanci Lea' di ospedali e ambulatori. Ilministero ha infatti realizzato una metodologia dal titolo'Bilancio Lea' per fare una valutazione seria sugli esiti”.Infine, in merito al nodo della responsabilità civile dei pro-fessionisti della sanità, Lorenzin ha annunciato di voler “da-re corso all’approvazione rapida del regolamento sulla coper-

tura assicurativa”. Il ministro su questo punto ha fatto sape-re ai membri della Commissione Sanità del Senato di averavviato i lavori di un “gruppo tecnico al Ministero per de-finire i contenuti del regolamento. Poi sarà avviata una ri-flessione per considerare il tema della responsabilità e del-la colpa medica, per poi arrivare ad una proposta legisla-tiva condivisa”.

I 46 membri della CommissioneAffari Sociali della CameraPartito Democratico (21):Maria Amato; Ileana Argenti;Paolo Beni; Franca Biondelli;Paola Bragantini; GiovanniMaria Salvino Burtone;Salvatore Capone; ElenaCarnevali; Ezio Primo Casati;Vittoria D’Incecco; FilippoFossati; Federico Gelli; GeroGrassi; Vanna Iori; DonataLenzi; Anna Margherita Miotto;Delia Murer; Edoardo Patriarca;Teresa Piccione; DanielaSbrollini (Vicepresidente);Chiara Scuvera.

Movimento 5 Stelle (8):Massimo Enrico Baroni;

Andrea Cecconi;MatteoDall’Osso; GiuliaDiVita;SilviaGiordano (Segretario);GiuliaGrillo;Marialucia Lorefice;MatteoMantero.

Popolo della libertà (7):Michela Vittoria Brambilla;Raffaele Calabrò; LucaD’Alessandro; BenedettoFrancesco Fucci (Segretario);Roberto Marti; Eugenia Roccella(Vicepresidente); Elvira Savino.

Scelta Civica per l’Italia (4):Paola Binetti; Gian Luigi Gigli;Giovanni Monchiero; PierpaoloVargiu (Presidente).

Sinistra ecologia e libertà (3):Ferdinando Aiello; MarisaNicchi; Ileana Cathia Piazzoni.

Gruppo misto (2): Carmelo Lo Monte (Centrodemocratico); Mario Borghese(Movimento associativo italianiall’estero).

Lega Nord e Autonomie (1):Marco Rondini.

I 27 membri della CommissioneIgiene e Sanità del SenatoPartito democratico (9):Amedeo Bianco; Emilia GraziaDe Biasi (Presidente); NerinaDirindin; Manuela Granaiola(Segretaria); Ignazio Marino;Donella Mattesini; GiuseppinaMaturani; Venera Padua;Annalisa Silvestro.

Popolo della Libertà (7):PieroAiello; Luigi LettieriD'Ambrosio; Vincenzo D’Anna;Domenico Scilipoti; MariaRizzotti (Vicepresidente); GuidoViceconte; Sante Zuffada.

Movimento 5 stelle (5): Elena Fattori; Serenella Fucksia(Segretaria);Maurizio Romani(Vicepresidente); IvanaSimeoni; Paola Taverna.

Scelta civica per l'Italia (2):Antonio De Poli; Lucio Romano.

Lega Nord (1): Roberto Calderoli.

Gruppo autonomie e libertà(1): Laura Bianconi.

Autonomie (1): Albert Laniece.

Gruppo misto (1):Alessia Petraglia (Sel).

La sanità nella XVII legislatura

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FNCOLUCINA LA RIVISTA DELL’OSTETRICA/O | 2-2013

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Federazione Nazionale Collegi Ostetriche

LA LIBERA PROFESSIONEL’OSTETRICA IMPRENDITRICE

DI SE STESSA

CCoorrssoo ddii ffoorrmmaazziioonneeVVeerrrraannnnoo rriillaasscciiaattii ccrreeddiittii EECCMM

II EEddiizziioonnee BBaarrii,, 55 oottttoobbrree 22001133 ((sseeddee ddaa ddeefifinniirrssii))

IIII EEddiizziioonnee MMiillaannoo,, 99 nnoovveemmbbrree 22001133 ((sseeddee ddaa ddeefifinniirrssii))

IIIIII EEddiizziioonnee RRoommaa,, 1144 ddiicceemmbbrree 22001133 ((sseeddee ddaa ddeefifinniirrssii))

L’evento formativo è indirizzato alle ostetriche interessate a svolgere la libera professione. Il Cor-so si svolgerà in tre edizioni, con la collaborazione dei Collegi delle Ostetriche di Bari/Barletta-An-dria-Trani, Milano/Lodi/Monza-Brianza e Roma.

Numero partecipanti per edizione: 220000

Iscrizione: ggrraattuuiittaa Durata del corso: totale ore 6:30

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FNCO LUCINA LA RIVISTA DELL’OSTETRICA/O | 2-2013

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I SESSIONE - L’OSTETRICA IMPRENDITRICE DI SE STESSA

Relatore Dr.ssa Cristina Bertazzoni - Docente presso l’Università degli Studi di Bre-scia, formatore psicosociale, consu-lente e supervisore, da oltre diecianni, di aziende, organizzazioni pub-bliche e private e docente presso Cen-tri di Formazione e Università. Espertain processi comunicativi, dinamichedi gruppo, psicologia di comunità edelle organizzazioni.

DDeessccrriizziioonnee iinntteerrvveennttooQuali competenze sono necessarie perdiventare imprenditori di se stessi?Come si passa dall’idea al progettoimprenditoriale? Come si mette apunto un piano strategico per posi-zionarsi nel mercato? In questa sessione si illustreranno ipassaggi necessari per fare impresaattraverso la descrizione di tutti glistep necessari per la costruzione di unprogetto di lavoro autonomo.

II SESSIONE - ASPETTI FISCALI/AMMINISTRATIVI/PREVIDENZIALI

Relatore Dr. Giuseppe Lancia - Dottore Commercialista, consulentedesignato dalla FNCO in seno allaCommissione degli esperti per glistudi di settore.

DDeessccrriizziioonnee iinntteerrvveennttooQuando lo svolgimento dell’attività li-bero professionale da parte di unaostetrica impone l’apertura di una

partita iva e l’assoggettamento agliobblighi tributari dei libero professio-nisti? Quali sono i conseguenti obbli-ghi tributari e che tipo di inquadra-mento fiscale è consentito? Quali sonogli obblighi previdenziali delle ostetri-che libere professioniste? In questa sessione si intendono illu-strare, con un taglio pratico e non dot-trinale, gli obblighi tributari e previ-denziali e fornire una rapida guidaagli adempimenti contabili e dichiara-tivi e soprattutto, si intendono illu-strare i regimi agevolati che un’oste-trica, all’inizio della propria attivitàlibero professionale, può scegliere.

III SESSIONE - CONFRONTO CON OSTETRICHE LIBERO PROFESSIONISTERelatori (da definire)

DDeessccrriizziioonnee iinntteerrvveennttoo Come le ostetriche svolgono l’attivitàlibera professionale sul territorio na-zionale? Qual è la loro offerta nelmercato della salute nelle aree dicompetenza: ostetricia, ginecologia eneonatologia? Quali sono i punti diforza e di debolezza nell’intrapren-dere questa attività professionale?Quali consigli fornire alle giovani col-leghe che intendono realizzarsi inquesto settore?In questa sessione si confronterannoostetriche che da tempo svolgono la-voro autonomo; presenteranno ai par-tecipanti la loro esperienza professio-nale e le loro strategie per essereattraenti nel mercato del lavoro dellasalute nelle proprie aree di compe-tenza.

PROGRAMMA PROVVISORIO

Federazione Nazionale Collegi Ostetriche

PPeerr aavveerree iinnffoorrmmaazziioonnii ssuull pprrooggrraammmmaa ee oorrggaanniizzzzaazziioonnee ddeell ccoorrssoo ccoonnssuullttaarree iill ssiittoo ddeellllaa FFNNCCOO wwwwww..ffnnccoo..iitt

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FNCOLUCINA LA RIVISTA DELL’OSTETRICA/O | 2-2013

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Il pronunciamento del Comitato Centrale FncoIl Comitato Centrale della Fnco, presente al completo nel-la seduta del 28 febbraio e 1 marzo 2013, all’unanimità hacondiviso i seguenti elementi caratterizzanti “l’Esame diStato” abilitante alla professione di ostetrica. 1. Prova pratica e discussione tesi: preferibilmente daorganizzare in giorni differenti, ma nell’arco di una set-timana.

2. Valutazione prova pratica: il voto finale (valutazionecertificativa) deve tenere conto delle valutazioni e del-le verifiche che riguardano le attività di tirocinio ed ilprocesso di apprendimento clinico, nel triennio.

3. Modalità della prova pratica. È preferibile: a) presentazione e discussione di un caso clinico con va-lutazione dei dati anamnestici, dei segni, dei sintomi edegli esiti delle indagini di laboratorio, strumentali eclinici per l’identificazione dei processi fisiologici dellagravidanza il parto ed il puerperio e l'inquadramentodelle situazioni di deviazione dalla normale evoluzio-ne di quest'ultimi;

b)simulazione di un setting assistenziale in area ostetri-ca, ginecologica e neonatale per la valutazione dellecompetenze cliniche e delle abilità tecnico-professiona-li acquisite dal candidato a scelta dalla commissione.

4. Profilo dei membri della Commissione d’esame:è auspicabile almeno la presenza di docenti di ruolo

universitario o di docenti a contratto (CCNL) apparte-nenti al SSD MED 47 (ostetriche), al SSD MED 40 (gine-cologi), al SSD MED 38 (pediatri).

5. Rappresentanti della categoria nella Commissione: icomponenti nominati dai Collegi delle Ostetriche nondevono rivestire entrambi i ruoli di rappresentanti del-la categoria, di Coordinatore CLO, o di Relatore di tesidiscussa nella sessione di Laurea.

Per un adeguato processo di valutazione dei livelli di per-formance raggiunti dal candidato a termine del percorsoformativo rispetto agli standard formativi minimi indi-cati dalla direttiva UE si raccomanda di mettere a dispo-sizione della Commissione tutta la documentazione re-lativa alle esperienze di tirocinio effettuate nel triennio.

La Circolare interministeriale Di seguito il testo della circolare emanata il 19 gennaio 2012dal Ministero della Salute e dal Ministero dell’Istruzione, del-l’Università e della Ricerca (Miur).Nell’approssimarsi del termine di attuazione del Decre-to del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ri-cerca emanato di concerto con il Ministro del Lavoro del-la Salute e delle Politiche Sociali, datato 19 febbraio 2009,si ritiene opportuno segnalare che entro il corrente annoaccademico 2011/2012, le Facoltà di Medicina e Chirurgiadelle Università degli Studi devono adeguare i propri re-

MODALITÀ DI SVOLGIMENTODELLA PROVA D’ESAMEFINALE DEL CORSO DILAUREA IN OSTETRICIA. IL PARERE DELLA FNCOSSii ppuubbbblliiccaa ddii sseegguuiittoo llaa ppoossiizziioonnee eesspprreessssaa ddaallllaa FFnnccoo cciirrccaa llaa mmooddaalliittàà ddii ssvvoollggiimmeennttoo ddeellllaa pprroovvaa fifinnaallee ddeellCCoorrssoo ddii LLaauurreeaa iinn OOsstteettrriicciiaa ((CCLLOO)),, ddooccuummeennttoo ccoonnsseeggnnaattoo aall pprreessiiddeennttee ddeellllaa CCoommmmiissssiioonnee nnaazziioonnaallee ddeeiiCCoorrssii ddii LLaauurreeaa iinn OOsstteettrriicciiaa iinn ooccccaassiioonnee ddeellllaa rriiuunniioonnee tteennuuttaassii aa RRoommaa iill 1155 mmaarrzzoo ssccoorrssoo..SSii iinnvviittaannoo ii lleettttoorrii aa pprreennddeerree vviissiioonnee aanncchhee ddeeii ccoonntteennuuttii ddeellllaa CCiirrccoollaarree iinntteerrmmiinniisstteerriiaallee ddeell 1199 ggeennnnaaiioo22001122 ccoonncceerrnneennttee llee mmooddaalliittàà ddii ssvvoollggiimmeennttoo ddeellllaa pprroovvaa fifinnaallee ddeeii ccoorrssii aaffffeerreennttii aallllee ccllaassssii ddii llaauurreeaa ppeerr lleePPrrooffeessssiioonnii ssaanniittaarriiee,, cchhee ppuubbbblliicchhiiaammoo ddii sseegguuiittoo..

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golamenti didattici riferiti alle classi dei corsi di laurea perle professioni sanitarie, ai sensi del D.M. n.270/2004.Al fine di evitare il ripetersi di talune criticità che di voltain volta sono state riscontrate nel corso dello svolgimentodella prova finale dei corsi afferenti alle classi di laurea perle professioni sanitarie, appare necessario precisare quan-to segue. L’articolo del citato D.I. 19/02/2009 disciplina pun-tualmente lo svolgimento della prova finale dei corsi affe-renti alle classi di laurea per le professioni sanitarie, ai sen-si dell’art.6, comma 3, del D.Lgs. n.502/92 e successive mo-dificazioni, la quale, oltre alla valenza accademica, ha il va-lore di esame di Stato e, quindi, abilita all'esercizio della pro-fessione sanitaria per cui la prova stessa si svolge.La prova finale dei corsi di laurea per le professioni sanita-rie è unica; si compone di due momenti di valutazione di-versi, cioè una prova pratica ed una prova che consiste nel-la redazione della tesi e la conseguente dissertazione.La prova pratica deve essere strutturata in modo da per-mettere al candidato di dimostrare di avere acquisito le co-noscenze e le abilità pratiche e tecniche inserite nel con-testo operativo previsto dal proprio profilo professionale, el’elaborato di tesi deve essere incentrato sulle peculiaritàdella professione sanitaria per cui l’esame viene svolto.Le due diverse parti dell'unica prova finale devono esserevalutate in maniera uguale, concorrendo entrambe alla de-terminazione del voto finale dell'esame. In caso di valuta-zione insufficiente della prova pratica l'esame si interrom-pe e si ritiene non superato pertanto va ripetuto intera-mente in una seduta successiva.A tal proposito si osserva che le norme vigenti non preve-dono che ad una abbreviazione di corso corrisponda unaabbreviazione di esame. Dunque, a compimento di percor-si formativi abbreviati per riconoscimento di crediti dovu-ti a titoli pregressi, la prova finale deve essere identica aquella prevista per il percorso regolare.La Commissione per la prova finale è composta secondo ilcomma 4, dell’art.7 del DI 19/02/2009, da non meno di 7 enon più di 11 membri, nominati dal Rettore dell’Universi-tà. La composizione della Commissione non può variarenel corso dei lavori dei due momenti di valutazione, a me-no di modifiche del predetto provvedimento rettorale.Nel computo dei componenti della Commissione devono

essere previsti almeno due membri designati dal Collegioprofessionale, ove esistente, ovvero dalle associazioni pro-fessionali più rappresentative. L’elenco di dette associa-zioni è attualmente stabilito dal DM 19/06/2006. Pertantoi rappresentanti nominati in commissione apparterrannoesclusivamente a quelle associazioni riportate nel citatoDM 19/06/2006 e saranno nominati dal presidente dellestesse.Per quanto concerne i Ministeri “vigilanti”, ovvero il MIURe il Ministero della Salute, possono nominare propri rap-presentanti a sovrintendere alla regolarità dei lavori delleprove d’esame. I rappresentanti ministeriali sono da com-putare in eccedenza al numero dei componenti di cui aiprecedenti punti e, gli stessi, devono firmare i verbalid’esame.Ai componenti e ai presidenti, nonché ai rappresentantiministeriali di ogni singola Commissione giudicatrice del-la prova finale dei corsi afferenti alle classi di laurea perle professioni sanitarie, individuata con apposito provve-dimento rettorale di cui sopra, è corrisposto il compensoe il rimborso delle spese così come previsto dal DM del Mi-nistero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecno-logica, emanato di concerto con il Ministero del Tesoro, delBilancio e della Programmazione Economica il 15 ottobre1999, e successive modificazioni.

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LUCINA LA RIVISTA DELL’OSTETRICA/O | 2-2013FNCO

Il Ministero dello Sviluppo Economi-co, con Decreto del 19 marzo 2013, hadisciplinato le modalità operative del-l’Indice nazionale degli indirizzi diposta elettronica certificata delle im-prese e dei professionisti (INI-PEC),istituito dal nuovo art. 6 bis del Co-dice di Amministrazione Digitale(CAD).Si tratta di un pubblico elenco di in-dirizzi PEC di imprese e professioni-sti realizzato a partire da quelli iscrit-ti presso i Registri delle Imprese del-

le Camere di commercio (Sezione Im-prese) e da quelli detenuti dagli Or-dini e Collegi professionali (SezioneProfessionisti), costituito in formatoaperto e consultabile tramite Portaletelematico senza necessità di auten-ticazione. InfoCamere è il soggetto de-putato alla realizzazione e alla gestio-ne operativa dell’INI-PEC.Con circolare n. 2/2013 la Fnco ha for-nito ai Collegi delle ostetriche alcuneindicazioni relative alle modalità edalle scadenze con cui questi dovran-

no comunicare e aggiornare gli indi-rizzi PEC dei propri iscritti.

Si evidenzia la necessità di rinnova-re ai professionisti iscritti all’albo cheancora non dispongono di PEC di vo-ler adempiere con la massima solleci-tudine ad un obbligo di legge e di dar-ne doverosa e tempestiva comunica-zione al Collegio di appartenenza.

Si invitano tutte/i gli iscritti a colle-garsi al sito www.fnco.it ed a volerprendere visione della Circolare n.2/2013 diramata dalla Fnco a tutti iCollegi delle ostetriche in data 4 giu-gno 2013.

Nasce INI-PEC, l’Indice nazionale degli indirizziPEC delle imprese e dei professionisti

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Sono molte le iniziative organizzate da colleghi e re-altà locali che riguardano il mondo ostetrico e chedunque richiedono il patrocinio della nostra Fede-razione. Per formulare correttamente le richieste di

patrocinio, gli organizzatori degli eventi dovranno scrupo-losamente attenersi alle Linee Guida della Fnco che con-sentiranno al Comitato Centrale di valutare in modo ac-curato le istanze e selezionare le iniziative “aventi diritto”.Pubblichiamo integralmente queste Linee Guida, approva-te dal Comitato Centrale con delibera dell’11 maggio 2013,ricordando che sono disponibili anche sul sito della Fnco(http://www.fnco.it/linee-guida-per-la-concessione-del-patrocinio-della-fnco.htm) dove, in allegato, si trovano an-che i due moduli che dovranno essere debitamente com-pilati e trasmessi, unitamente al programma dettagliatodell’iniziativa, all’istanza formale da indirizzare alla pre-sidente della Fnco.Per quanto riguarda, invece, la divulgazione, sul sito dellaFnco, della notizia degli eventi patrocinati, si richiamal’attenzione sul punto 5 delle Linee Guida per la conces-sione di patrocinio.Le istanze dovranno essere formalizzate a mezzo [email protected] oppure attraverso la posta elet-tronica all’indirizzo [email protected] e trasmesse al-meno 60 giorni prima dell’evento, salvo casi di partico-lare urgenza.

Linee guida per la concessione di patrocino da parte della FncoApprovate dal Comitato Centrale con delibera dell’11 maggio 2013

art. 1 - OggettoLe presenti linee guida disciplinano i criteri e le modalitàper la concessione del Patrocinio della Federazione Nazio-nale dei Collegi dei Collegi delle Ostetriche (Fnco) a sog-getti pubblici e privati per mezzo di decisione del Comita-to Centrale della Fnco.Il patrocinio della Fnco può essere richiesto per due tipo-logie di eventi:a) aventi carattere scientifico-formativo;

b) attinenti la sfera culturale - professionale e sociale.La concessione del patrocinio è prevista sempre ed esclu-sivamente:- a titolo gratuito, ovvero senza concessione di contribu-ti o vantaggi economici;

- con riferimento all’evento specifico per il quale è richie-sto e solo per il periodo corrispondente.

art. 2 - Criteri per la concessione del patrocinio della FncoLa concessione del Patrocinio è decisa dal Comitato Cen-trale della Fnco a seguito di valutazione che tenga contodei seguenti criteri:- coerenza dell’iniziativa con le finalità istituzionali dellaFNCO di cui all’art. 15 DLCPS n.233/1946 lettere a) e c) incoordinamento con l’art. 3 lettera d) dello stesso decre-to e pertanto destinata all’aggiornamento e al progres-so culturale dell’Ostetrica/o, nel rispetto di quanto pre-visto dal Codice deontologico vigente;

- coerenza dei principi ispiratori dell’evento scientificocon le linee di indirizzo della Fnco, del Ministero dellaSalute, MIUR, OMS, ecc.;

- rilevanza qualitativa dell’iniziativa per i professionistirappresentati;

LUCINA LA RIVISTA DELL’OSTETRICA/O | 2-2013 FNCO

Linee guida

LE NUOVE LINEE GUIDA PER LA CONCESSIONE DEL PATROCINIO FNCO

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- presenza, nel programma dell’evento, di argomenti diinteresse per la categoria;

- livello di coinvolgimento di Ostetriche/ci in seno ai la-vori (moderatori/relatori/altro);

- in caso di accreditamento ECM indicare il numero di cre-diti ottenuti per la professione ostetrica e il numero dipratica dell’evento. Nel caso l’evento formativo fosse invia di accreditamento, ciò dovrà essere specificato nel-la richiesta di concessione patrocinio, indicando solo ilcodice della pratica.

La concessione del patrocinio è comunque subordinata alrilascio di analogo patrocinio, o comunque di parere favo-revole, da parte del Collegio delle Ostetriche sul cui terri-torio di competenza si svolge la manifestazione per la qua-le il patrocinio è richiesto.

art. 3 - Limitazioni ed esclusioniLe presenti linee guida non prevedono la concessione dipatrocinio:- per eventi di carattere politico;- per eventi palesemente in contrasto con le finalità del-la Fnco;

- per eventi palesemente in contrasto con l’etica e la de-ontologia professionale;

- per eventi che promuovono attività ingannevoli perl’utenza o che possano configurare abuso di titolo o diprofessione;

- per eventi a fine di lucro sviluppate con attività commer-ciali o d’impresa.

Per quanto riguarda iniziative che presentano aspetti pro-pagandistici e sponsorizzazioni, non dovranno comunqueconfigurarsi situazioni di palese conflitto di interesse.Non verranno concessi patrocini che avallino, in qualchemodo, pubblicità per istituzioni e prodotti sanitari e com-merciali di esclusivo interesse promozionale e che sianoin contrasto con il Codice internazionale sulla commer-cializzazione dei sostituti del latte materno (OMS/UNICEF).La Fnco può ritirare il proprio patrocinio a un evento quan-do gli strumenti comunicativi o le modalità di svolgimen-to dello stesso possono risultare incidenti in modo nega-tivo sull’immagine dell’ente e dei suoi iscritti.

art. 4 - Utilizzo del Logo della FncoLa concessione del patrocinio per un evento non implicaautomaticamente l’utilizzo del logo della Federazione Na-zionale dei Collegi delle Ostetriche.L’autorizzazione all’uso del logo e le relative modalità(stampa su programma, blocchi, cartelline, ecc.) devonoessere esplicitamente richieste.La concessione del Logo viene autorizzata unicamente perl’evento di cui alla richiesta di patrocinio. È vietato qual-siasi altro ulteriore successivo utilizzo.

art. 5 - Modalità di richiesta del patrocinio e divulgazioneI responsabili dell’evento devono presentare richiesta for-male di concessione patrocinio, su carta intestata e firma-ta, indirizzata alla Presidente della Fnco.Le istanze devono essere inoltrate esclusivamente mezzoP.E.C. ([email protected]) oppure

posta elettronica ([email protected]).Su apposito modulo allegato alle presenti linee guida, i re-sponsabili dell’evento dovranno dichiarare che si impe-gnano a contrastare l’esercizio abusivo della professionedi Ostetrica/o e che, pertanto, non gestiscono né promuo-vono attività ingannevoli per l’utenza o che possano con-figurare abuso di titolo o di professione;Nella richiesta deve essere dichiarato che l’evento per cuisi richiede il patrocinio viene realizzato senza finalità dilucro, e che analoga richiesta di patrocinio o parere favo-revole è già stata avanzata anche al Collegio delle Oste-triche sul cui territorio di competenza si svolge la mani-festazione per la quale il patrocinio è richiesto.I responsabili degli eventi devono anche specificare nel-la richiesta, se intendono utilizzare il logo della Fnco, non-ché elencare le modalità di utilizzo dello stesso.Alla richiesta dovrà essere obbligatoriamente allegato ilprogramma dettagliato dell’iniziativa e copia del modu-lo allegato alle presenti linee guida.In tale documento dovranno essere espressamente indi-cati:- il titolo dell’evento e gli argomenti affrontati;- la sede, la data di svolgimento dell’evento, la sua dura-ta oraria complessiva;

- le finalità e gli obiettivi didattici dell’iniziativa;- i soggetti cui l’evento è rivolto;- il tipo di organizzazione (a livello internazionale, nazio-nale, provinciale, regionale, ecc.);

- il numero dei partecipanti previsto;- il livello di coinvolgimento di Ostetriche/ci in seno al-l’evento (moderatori/relatori/altro);

- i nominativi e le qualifiche della segreteria organizzati-va e scientifica.

Notizie relative alle iniziative per le quali è stato conces-so il patrocinio della Federazione verranno divulgate tra-mite il sito della Fnco stessa. A tal fine i responsabili scientifici degli eventi devono farpervenire, unitamente alla richiesta di patrocinio, una sin-tesi (da sviluppare in 20 righe e in 1.000 battute) che, oltreal titolo, alla data di svolgimento della manifestazione eai recapiti cui fare riferimento per qualsiasi eventuale in-formazione, deve evidenziare, in modo particolare: i con-tenuti, i nominativi degli organizzatori, i destinatari, gliobiettivi e le finalità degli eventi stessi e gli eventuali spon-sor dell’evento.L’istanza di patrocinio deve pervenire almeno 60 giorni pri-ma dell’inizio dell’evento, salvo casi di urgenza.In caso di decisione positiva la Federazione trasmette lacomunicazione di concessione del patrocinio entro 15 gior-ni lavorativi. Il termine decorre dalla data della decisioneassunta dal Comitato Centrale della Fnco.I termini indicati possono subire prolungamenti nel pe-riodo estivo e nel periodo di ferie natalizie per motivi diorganizzazione interna dell’ente.

art. 7 - Disposizioni finaliLe presenti linee guida entrano in vigore il giorno seguen-te all’assunzione della specifica deliberazione del Comita-to Centrale.

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LUCINA LA RIVISTA DELL’OSTETRICA/O | 2-2013FNCO

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LUCINA LA RIVISTA DELL’OSTETRICA/O | 2-2013 FNCO

FNCO PREMIA I PROGETTIDELLE OSTETRICHE

Istituiti due bandi di concorso, uno perprogetti di modelli assistenziali inno-vativi delle cure primarie ostetriche el’altro per progetti che comunichino e

valorizzino la professione ostetrica. I lavo-ri dovranno essere inviati entro la fine del-l’anno e le vincitrici saranno premiate nelcorso della prima assemblea nazionaleFnco del 2014.

Bando di concorso nazionaleProgetti organizzativi su “Modelli assi-stenziali innovativi delle cure primarieostetriche”Alla luce della “Riforma Balduzzi” – L.189/2012 - in cui all’art. 1 si dà ampiovalore alla riorganizzazione delle cu-re primarie, il Comitato Centrale del-la Fnco ha promosso un bando di con-corso nazionale aperto alle ostetricheed agli studenti iscritti ai corsi di lau-rea in Ostetricia.Il Bando di concorso prevedel’attribuzione di un premio ai primidue migliori progetti organizzativi su“Modelli assistenziali innovativi del-le cure primarie ostetriche”. Le cure primarie ostetriche rappre-sentano il primo contatto degli uten-ti con le reti dei servizi sanitari co-stituendo il sistema di cure erogatevicine ai luoghi di vita delle donne,dei neonati/bambini, delle coppie edelle famiglie (consultori, ambulato-ri, domicilio).

Obiettivo del bando: promozione, va-lorizzazione ed implementazione delruolo sociale e sanitario dell’ostetricadi comunità, impegnata nelle cure pri-marie di competenza (area ostetrica,ginecologica e neonatale).La domanda di partecipazione dovràessere spedita entro e non oltre il 29dicembre 2013 ore 12 alla Fnco per po-sta elettronica al seguente indirizzo:[email protected] I prodotti dovranno essere realizzatida ostetriche o studenti singolarmen-te o in gruppo; in questo caso dovràessere nominato un coordinatore delgruppo di progettazione.

Una commissione valutatrice prende-rà in esame i progetti pervenuti, sele-zionando i migliori.La premiazione avverrà in occasionedell’assemblea nazionale Fnco del feb-braio/marzo 2014. I due progetti che hanno ottenuto lavittoria saranno inoltre presentanti inoccasione del 33° Congresso naziona-le Fnco che si terrà a Roma il 2-3-4 ot-tobre 2014.Per la predisposizione della documen-tazione per la partecipazione al ban-do si prega di fare riferimento al sitoistituzionale www.fnco.it; per even-tuali chiarimenti è possibile mandareuna mail alla presidenza della Fnco:[email protected].

Bando di concorso nazionalePromozione e valorizzazione dell’imma-gine dell’ostetrica/o tra le donne, nellacollettività e presso le istituzioniAl fine di promuovere e valorizzarel’immagine dell’ostetrica/o tra le don-ne, nella collettività e presso le istitu-zioni, il Comitato Centrale della Fncoha promosso un bando di concorsonazionale aperto alle ostetriche ed aglistudenti iscritti ai corsi di laurea inOstetricia.Obiettivo del bando: progettazione erealizzazione di strumenti di comu-nicazioni volti a valorizzarel’immagine dell’ostetrica/o e pro-muovere le sue competenze profes-sionali tra le donne, nella collettivi-tà e presso le istituzioni. Il bando di concorso prevedel’attribuzione di quattro premi:→ al miglior videoclip (breve filma-to, durata di 2 minuti) che rappre-senti l’ostetrica e la sua attività pro-fessionale;

→ al miglior gadget promozionaledell’ostetrica (oggetto di piccole di-mensioni) che comunichi efficace-mente un messaggio, un’idea, unvalore, una immagine della profes-sione;

→ alla migliore brochure che rappre-senti l’ostetrica e la sua attività pro-

fessionale;→ al miglior poster che rappresentil’ostetrica e la sua attività profes-sionale.

Si fa presente che per la realizzazio-ne del poster, della brochure e delgadget sarà necessario attenersi adalcuni criteri: − i contenuti dovranno definire: chiè l’ostetrica, le sue competenze, do-ve opera, la sua formazione ed iprincipali doveri deontologici;

− le immagini utilizzate non devonoessere coperte dal copyright e pos-sono rappresentare l’ostetrica e ladonna in relazione alle fasi del ci-clo riproduttivo;

− deve includere uno slogan che de-scriva sinteticamente ed efficace-mente il valore sociale e sanitariodell’ostetrica considerate le tre areedi competenza: ostetricia, gineco-logia e neonatologia.

I prodotti dovranno essere realizza-ti da ostetriche o studenti singolar-mente o in gruppo; in questo casodovrà essere nominato un coordi-natore del gruppo di progettazione. Una commissione valutatrice pren-derà in esame i progetti pervenuti,selezionando i migliori.La domanda di partecipazione do-vrà essere spedita entro e non oltreil 29 dicembre 2013, ore 12, alla Fncoper posta elettronica al seguente in-dirizzo: [email protected] La premiazione avverrà in occasio-ne dell’assemblea nazionale Fncodel febbraio/marzo 2014. I prodotti che hanno ottenuto la vit-toria saranno inoltre presentanti inoccasione del 33° Congresso nazio-nale Fnco che si terrà a Roma il 2-3-4 ottobre 2014.Per la predisposizione della docu-mentazione per la partecipazione albando si prega di fare riferimento alsito istituzionale www.fnco.it; pereventuali chiarimenti è possibilemandare una mail alla presidenzadella Fnco: [email protected].

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LUCINA LA RIVISTA DELL’OSTETRICA/O | 2-2013IN BIBLIOTECA

Walter Costantini, Daniela CalistriEditore: Mb Edizioni

ISBN: 9788890392733 | Volume: Unico Edizione: 2013 Pagine: 236

Questa solida opera è frutto del la-voro di stimati professionisti del-la formazione, docenti del corsodi laurea in Ostetricia di Milano.

Essa risponde sostanzialmente alla richie-sta di un testo i cui contenuti coincidanocon gli obiettivi teorico-pratici del curri-culum formativo universitario dell’oste-trica italiana. Si tratta dicontenuti di alto livello perla qualità dell’esposizione eper il modello assistenzialeproposto che tengono con-to di tutti gli ambiti dellescienze ostetrico-ginecolo-giche e neonatali: ciò, pergarantire allo studentel’acquisizione della realepercezione e consapevolez-za delle competenze e del-la responsabilità connesseall’esercizio professionaledell’ostetrica, nei diversiambiti operativi, in ossequio

alle normative nazionali ed europee edai suoi doveri deontologici. L’ostetrica tro-va esaltata nel testo la sua funzione chia-ve del sistema salute ove esercita promo-zione e tutela della qualità di vita, in ge-nerale, e di quella riproduttiva, in parti-colare, insieme alla sorveglianza ed al-l’accompagnamento della donna e dellacoppia genitoriale lungo il percorso na-scita. Il manuale propone un modello dicure ostetriche che pone al centro la per-sona e che indica i nuovi bisogni di salu-te che investono le fasi del ciclo vitale del-la donna nelle sue diverse dimensioni: fi-sica, psico-emozionale e sociale. QuestoManuale è organizzato in tre volumi, nei

quali sono inclusi iconcetti professio-nali e clinici essen-ziali che apparten-gono alle moltepli-ci e diverse discipli-ne che costituisco-no il curriculumformativo delleostetriche secondole indicazioni dellarecente riformauniversitaria.Si tratta quindi diun’opera innovativae completa nel pa-

norama nazionale, in quanto abbracciatutti i saperi irrinunciabili per la forma-zione della studente ostetrica. Seppur lescienze ostetrico-ginecologiche e neona-tali – denominazione italiana della mid-wifery (arte e scienza dell’ostetrica nelmondo anglosassone) – costituiscono ilcorpus dottrinale centrale, ampio rilievoassumono le discipline umanistiche, bio-logico-medico-cliniche generali e specia-listiche, giuridico-deontologiche, ammi-nistrative e manageriali che fornisconola cornice sia per l’acquisizione delle abi-lità relazionali – imprescindibili per unacomunicazione efficace e terapeutica conla persona assistita – e sia gestionali, qua-le garanzia per una qualità delle cureerogate.Il Manuale risulta pertanto uno strumen-to di studio per gli studenti e di consul-tazione per le ostetriche e per i docentiimpegnati nella formazione ed indiriz-zerà tutti coloro che cercano e chiedonoche sia fatta chiarezza sulle complessee specifiche funzioni dell’Ostetrica delterzo millennio.

Miriam GuanaPresidente Fnco

Professore associato in scienze oste-trico-ginecologiche e neonatali

Università degli studi di Brescia

Un testo dinamico e indispensa-bile, da tenere sempre in tasca,ricco di nozioni utili e tecnichepratiche per tutti i professioni-

sti della salute (medici, infermieri, oste-trici, ecc.) che si trovano ad agire in si-tuazioni d’emergenza.L’opera ha un indirizzo estremamenteconcreto, basato da un lato sulla praticaclinica quotidiana, dall’altro su procedu-re, scale di valutazione e algoritmi di trat-

tamento.Le schede di presentazione, preparazio-ne e dosaggio dei più comuni farmacid’emergenza/urgenza rendono il testosostanziale non solo per gli operatori diarea critica, ma anche e soprattutto percoloro che, lavorando in reparti non pre-disposti ad affrontare quotidianamentesituazioni d’urgenza, hanno inevitabil-mente un know how differente.È stata realizzata anche un’applicazio-ne per Android, scaricabile e gratuita peril calcolo dei dosaggi dei farmacid’urgenza per infusione continua conmodalità di utilizzo differenziata sia pergli operatori di area critica sia per quel-li che operano in altre aree (medica o chi-rurgica).Il capitolo sulla gestione del rischio cli-nico, grazie a pratici consigli, rendel’opera una guida essenziale perl’esercizio della buona pratica clinica so-prattutto nella fase delicatissima dellasomministrazione ove è d’obbligo evita-re situazioni potenzialmente rischioseper il paziente e per l’operatore.

PRATICA CLINICA IN FARMACOLOGIAD’EMERGENZAMiri Flavio Di Muzio, Marco Di MuzioanaEditore: Mb Edizioni

ISBN: 9788890392733 | Volume: Unico Edizione: 2013 Pagine: 236

OSTETRICA

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LUCINA LA RIVISTA DELL’OSTETRICA/O | 2-2013 DOCUMENTI

La presente assemblea coinci-de con le avvenute elezionipolitiche nazionali e regiona-li (Lazio, Lombardia e Marche)

2013. Solo successivamente a questaadunanza si comprenderanno conesattezza quali saranno gli equilibridella prossima compagine governa-tiva, a diversi livelli, nonché i pro-grammi politici, economici, sociali esanitari del nuovo Governo e del nuo-vo Parlamento. In ogni caso il proget-to/messaggio politico della Fnco nonpuò discostarsi dai punti che ripetu-tamente sono stati ribaditi dinanziad ogni Governo, ad ogni interlocu-tore politico, istituzionale e sindaca-le e che rappresentano i nostri “obiet-tivi guida” attuali, ossia:1) tutelare e promuove la salute ri-

produttiva e di genere, nel per-corso nascita, del neonato, dellafamiglia attraverso un concretoinvestimento delle ostetriche cheoperano nel sistema salute pub-blico;

2) garantire la qualità el’appropriatezza delle prestazionisanitarie attraverso il sistema dideleghe agli ordini delle professio-ni sanitarie, che tutte devono es-sere dotati di un Albo; il Governodeve assicurare che tutti i cittadi-ni possano individuare i profes-sionisti a cui lo Stato affida la tu-tela della loro salute”.

3) Contrastare l’abusivismo profes-sionale, con il supporto delle au-torità competenti, dei propri Col-legi ed iscritti.

4) Sostenere l’applicazione della L.251/2000 e della L. 43/2006 per undovuto riconoscimento delle spe-cifiche competenze delle ostetri-che, incluso il coordinamento ela dirigenza dell’area sanitaria diriferimento ostetrica ginecologi-ca e neonatale.

5) Garantire una concreta autono-

mia professionale nelle sedi la-vorative, in ossequio alle diret-tive europee, oggi in fase evolu-tiva.

6) Sostenere l’autonomia della libe-ra professione intramoenia nelSsn; necessità quindi di modifi-care il CCNL in modo da preve-dere la possibilità per i cittadinidi esercitare una scelta del pro-fessionista sanitario non medi-co nei diversi ambiti dell’assi-stenza-

7) Sostenere l’ostetrica di comuni-tà in ossequio alla riorganizza-zione delle cure primarie e domi-ciliari; modello “di presa in cari-co” valorizzato nel decreto Bal-duzzi e da implementare con ilsupporto della Regione di appar-tenenza.

8) Promuovere e tutelare la liberaprofessione delle ostetriche nel-le sue diverse espressioni: indivi-duale e associativa.

9) Sostenere l’allocazione appropria-ta delle ostetriche negli ambiti dicompetenza, nelle strutture delSSN (ospedale e territorio) ancheper contrastare il fenomeno del-la disoccupazione.

10) Attivare percorsi di cura dedica-ti, in sintonia con decreto Fazio“punti nascita”

11) Tutelare la qualità della formazio-ne delle ostetriche. Le competen-ze acquisite rappresentano il ca-pitale per governare il futuro pro-

fessionale e incidere in modo ef-ficace sulla tutela della salutepubblica.

Fatte queste premesse da ritenersi “glielementi guida” da proporre anche alfuturo governo il cui insediamento, siauspica, avvenga quanto prima, orasi illustreranno le attività istituzio-nali e le politiche intraprese in que-sti ultimi mesi, ovvero dall’assem-blea nazionale del novembre 2012 equelle previste nei prossimi mesi.

Rapporti e attività istituzionali di rilievo nazionaleISS - Progetto di ricerca “Sorveglian-za della mortalità materna: proget-to pilota in Regioni del Nord, Centroe Sud Italia” Come già anticipato nel mese di set-tembre 2012 la Fnco è stata formal-mente invitata dall’Istituto Superio-re di Sanità a partecipare attivamen-te al progetto pilota di sorveglianzadella mortalità materna, promossoin collaborazione con le regioni Ve-neto, Piemonte, Emilia-Romagna, To-scana, Lazio, Sicilia, Campania. Lo studio finanziato dal Ministerodella Salute ha lo scopo di raccoglie-re dati affidabili sulle cause clinicheed organizzative associate alle mor-ti materne e di promuovere la pre-venzione di quelle “evitabili”. Si coglie l’occasione per rendere no-to che la collega Paola Serafini fa par-te del comitato tecnico-scientifico delprogetto.

RELAZIONE DEL PRESIDENTEdi Miriam GuanaRelazione della presidente, approvata all’unanimità il 28 febbraio 2013 dal Comitato centrale della Fnco

Consiglio Nazionale Fnco, Roma 1-2 marzo 2013

AvvertenzaLa documentazione citata nella pre-sente relazione non è allegata a que-sta versione cartacea, ma sono evi-denziati con sottolineatura doppia icollegamenti ipertestuali che vi ri-

mandano. Gli allegati saranno quin-di immediatamente accessibili nelformato elettronico di questa relazio-ne, che sarà pubblicato sul portaledella FNCO nella sezione riservata agliapprofondimenti.

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Il 4 gennaio scorso, su apposita richie-sta formalizzata dalla referente ISS delprogetto – la dottoressa Serena Donati– la Fnco ha provveduto ad indicare inominativi dei propri referenti regio-nali.Come si rileva dal sito dell’ISS, duran-te i mesi di gennaio e febbraio 2013 sisono svolti nelle regioni aderenti, gli in-contri formativi rivolti ai referenti deipresidi sanitari dotati dei reparti di in-teresse per la rilevazione delle mortimaterne (Ostetricia e/o Terapia Inten-siva e/o Unità Coronarica e/o StrokeUnit); nei prossimi mesi, al fine di rag-giungere capillarmente tutti i profes-sionisti che possono essere coinvoltinell’assistenza alle donne, è previstauna formazione a cascata all’internodelle strutture di appartenenza.Si rinnova l’invito a tutti i presidenti diCollegio a voler favorire, attraverso ognicanale di comunicazione utile, la diffu-sione del progetto ed ogni altro docu-mento strettamente connesso e pub-blicato sul sito web dedicatohttp://www.iss.it/itoss/

Accordo Stato Regioni del 7 febbraio2013 concernente la definizione delleattività delle professioni sanitarie delSSN Corre l’obbligo richiamare l’attenzionedei presidenti di Collegio sul fatto chea seguito dell’approvazione della Leg-ge n. 4 del 14/01/2013 con la quale sidettano le norme per il riconoscimen-to delle professioni non regolamenta-te, su proposta del Ministro Balduzzi“…ai fini di garantire alle professionisanitarie che non vi possa essere so-vrapposizione di competenze con altrioperatori…”, (ved. Comunicato stampadel Ministro Balduzzi dell’11/02/2013)il 7 febbraio 2013 è stato siglatol’Accordo Stato Regioni concernente ladefinizione delle attività delle profes-sioni sanitarie del SSN, con il quale sidemanda − al Consiglio Superiore della Sanità la ri-cognizione delle attività di diagnosi, cu-ra, assistenza, riabilitazione e prevenzio-ne riservate alle professioni sanitarie, re-golamentate ai sensi della normativa vi-gente, anche al fine di garantire la cor-retta informazione dell’utenza a tuteladella salute;

- ad un successivo accordo da sancire insede di Conferenza la declinazione dellesingole attività riservate alle professionisanitarie, ascrivibili, rispettivamente, al-la diagnosi, cura, assistenza, riabilitazio-ne e prevenzione.

Pertanto, in sede di CSS vi sarà la pos-sibilità per la presidente della Fnco divigilare e tutelare sulle singole attivitàda riservare alla professione di ostetri-ca/o.Schema Regolamento determinazioneparametri per la liquidazione da partedi organo giurisdizionale dei compen-si per le professioni sanitarie. Stato deilavori.Corre l’obbligo richiamare l’attenzionesulle attività in itinere circa il Regola-mento recante la determinazione deiparametri per la liquidazione da partedi organo giurisdizionale dei compen-si per le professioni sanitarie regola-mentate. Seppur siano state abrogate, conl’emanazione di più decreti, le tariffeminime e massime dei professionisti,il Governo uscente, ha rilevato la ne-cessità di determinare parametri utilicui fare riferimento in particolare lad-dove un organo giurisdizionale è chia-mato ad indicare quale sia la tariffa cor-retta di una particolare prestazione pro-fessionale. Pertanto, in base a quanto previsto al-l’art. 9 del decreto-legge del 24/01/2012convertito con modificazioni in leggen.27 del 24 marzo 2012, sono stateespressamente abrogate le tariffe pro-fessionali e previsto nel contempo che,nei casi in cui manchi l’accordo tra leparti sul corrispettivo, sia il giudice astabilire il compenso in base a parame-tri che devono essere fissati dal Mini-stero vigilante. In ottemperanza al disposto legislati-vo di cui sopra, pertanto, il Ministerodella Salute ha rilevato la necessità dichiedere al Consiglio Superiore di Sa-nità di istituire un Gruppo di lavoro conil compito di stilare una proposta di Re-golamento ad hoc per medici veterina-ri, farmacisti, psicologi, infermieri, in-fermieri pediatrici e assistenti sanita-ri, ostetrici, tecnici sanitari di radiolo-gia medica recante la determinazionedei parametri per la liquidazione daparte di organo giurisdizionale .La prossima riunione prevista per il 14marzo 2013, vede anche la presenzadella presidente FNCO.

Elezioni politiche 2013Condivisione manifesto CoNAPSIl 22 febbraio scorso è stato pubblicato

su Quotidiano Sanità un articolo dedi-cato alla condivisione espressa dallaFnco rispetto ai principi elencati neisette punti del “Manifesto CoNAPS”.1.Albo professionale per ognuno deiprofili delle professioni sanitarie

2.Chiarezza nella formazione dei pro-fessionisti

3.Sistema di governo aziendale (in at-tuazione della l. 251/00 e la l. 43/2006)

4.Accreditamento diretto con le Azien-de Sanitarie pubbliche

5.Libera professione intramoenia in au-tonomia

6.Progetto Nazionale sui Percorsi di Cu-ra facilitati

7.Equipe MultidisciplinarePer approfondimenti si rimanda allalettura integrale dei documenti citati.Spot elettorale Partito Democratico sulparto.Sono giunte alla Fnco alcune segnala-zioni relative ad uno spot elettorale sulparto diffuso dal Partito Democraticoin corso di campagna elettorale pubbli-cato sul sito ufficiale del PD e visibileper alcuni giorni anche sul profilo Fa-cebook della candidata al Senato non-ché presidente Ipasvi Annalisa Silve-stro.La tematica, i dialoghi e le immaginiveicolati nello spot, oltre a destare unaserie di interrogativi, hanno suscitatonella comunità delle ostetriche disap-provazione e perplessità di diversa na-tura, che hanno spinto la Fnco ad in-viare una nota di rimostranze a:→Sen Ignazio Marino (Componente del-la Direzione Nazionale PD)

→On. Paolo Fontanelli (Responsabilesanità PD)

→Dott.ssa Roberta Agostini Responsa-bile salute e conferenza delle donnePD

→Dott. Roberto Seghetti Capo UfficioStampa PD

→Dott. Stefano Di Traglia Responsabi-le Comunicazione PD

→Dott. Amedeo Bianco Candidato alSenato della Repubblica lista PD Si-cilia

→Dott.ssa Annalisa Silvestro Candida-ta al Senato della Repubblica lista PDLombardia

Si è ritenuto che lo spot raccogliessetanti luoghi comuni del vecchio mododi intendere una buona nascita; lo sce-nario e le immagini trasmesse, infattiraffiguravano un evento essenzialmen-te medicalizzato ed in controtendenzarispetto alle istanze di umanizzazioneacclamate dalle organizzazioni inter-nazionali della salute e dalle comuni-

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tà scientifiche più accreditate. É stata posta l’attenzione sulla “infeli-ce“ espressione della partoriente: “Pe-rò l’ostetrica lavora! Mica sarà racco-mandata?” che ha offeso le ostetriche,le quali nel rispetto dell’etica e delladeontologia professionale operano atutela della salute di genere e dell’in-tera collettività.

Diffusione della ricerca di settore disciplinareLa ricerca è un altro pilastro della no-stra professione in quanto consente losviluppo del proprio corpo dottrinale,quale guida per la nostra pratica. Attra-verso gli organi ufficiali della Fnco si ètrasmesso a tutte le ostetriche italiane,ai coordinatori ed ai presidenti di col-legi una nota in cui intendeva valoriz-zare la diffusione della ricerca scienti-fica di settore. Le produzioni scientifi-che pervenute, previa valutazione delcomitato di redazione, sarebbero poistate pubblicate sulla rivista Lucina connumeri speciali.Questa strategia politica voleva essereun modo per sviluppare la diffusionedelle conoscenze, per comprendere ilfattivo impegno disciplinare, per stimo-lare la produzione scientifica, un con-fronto tra pari, per comprendere le li-nee di ricerca privilegiate dalle ostetri-che, per individuare nuove tecnologiee nuovi modelli assistenziali.Nonostante oggi, rispetto al passato, sipossa contare su “un capitale umano”rilevante (studenti impegnati nella ste-sura di tesi del Corso di Laurea in Oste-tricia o Laurea Magistrale in Scienze In-fermieristiche ed Ostetriche o Master)sono pervenuti solo 6 lavori. Pertanto si coglie l’occasione per rin-novare la richiesta di redazione di ar-ticoli scientifici estratti da studi e ricer-

che recenti da pubblicare su numeri de-dicati di Lucina: la rivista dell’ostetri-ca/o.

Sostegno alla libera professioneCorsi informativi e formativi sulla libe-ra professione ostetrica.Nell’ottica propositiva volta ad incen-tivare e guidare le giovani ostetriche adintraprendere la libera professione (inautonomia o attraverso società o coo-perative), il Comitato centrale ha deli-berato di programmare tre momenti in-formativi-formativi sulla libera profes-sione ostetrica da tenersi in città delNord, Centro e Sud Italia facilmenteraggiungibili: Milano, Roma e Bari.Si è convenuto nell’opportunità di av-valersi della disponibilità del dr. Giu-seppe Lancia, referente Fnco in seno al-la Commissione Esperti per gli Studi diSettore, per la predisposizione di unprogramma di massima, nonché di pre-vedere il coinvolgimento in qualità direlatore della dr.ssa M. Teresa Camera(funzionario del Ministero della Salute).Nelle successive fasi di progettazionesi cercherà di programmare il percorsoformativo in modo tale da riuscire a ri-lasciare attestati di partecipazionespendibili per un successivo riconosci-mento da parte dei Collegi come auto-apprendimento.A titolo informativo si fa presente chegrazie ai lavori attivati per la revisionedello studio di settore VK19U (ostetri-che), la Federazione ha espressamen-te richiesto all’Agenzia delle Entrate dipoter disporre del dato aggregato deicompensi medi e dei ricavi medi, di-chiarati nei modelli di settore dalleostetriche per i periodi di imposta 2009e 2010 e distinto in base alla forma giu-ridica adottata per svolgere la liberaprofessione (persone fisiche e forme as-

sociative). Di seguito si riportano i da-ti forniti che meritano ovviamente op-portune riflessioni considerato il nu-mero esiguo di ostetriche che dichiara-no all’Agenzia delle Entrate di svolge-re la libera professione, nonché il mo-desto reddito del lavoro autonomo.

33° CongressoNazionale delleOstetriche (Roma,ottobre 2014)Nel corso della precedente adunanza ilConsiglio Nazionale ha deliberato di in-dividuare Roma quale sede ospitante il33° Congresso Nazionale delle Ostetri-che che si terrà presumibilmente nel-l’ottobre 2014. Nell’ottica di dare avvio in tempo utilea tutte le procedure volte ad assicura-re la progettazione dell’evento da adot-tarsi sulla scorta delle linea guida uti-lizzate in occasione del precedenteevento nazionale, il Comitato centraleha deliberato convocare una sedutamonotematica per il 23 marzo p.v. cuiparteciperà il Consiglio direttivo delCollegio delle ostetriche di Roma. È pre-vista per lo stesso giorno una ricogni-zione presso le due sedi congressualiproposte al fine di operare una sceltaponderata della futura collocazionecongressuale. Si condividerà in unaprossima assemblea nazionale la data(2014) e il titolo del 33° congresso na-zionale.

Gruppo lavoro Assicurazione RC professionaleSi premette che, come noto, prima di

BANCA DATI DEGLI STUDI DI SETTORE STUDIO DI SETTORE UK19U - ATTIVITÀ PROFESSIONALI PARAMEDICHE INDIPENDENTI TIPOLOGIA DELL'ATTIVITÀ SVOLTA IN MANIERA ESCLUSIVA: OSTETRICA SOGGETTI CON REDDITI DA LAVORO AUTONOMO CHE HANNO APPLICATO LO STUDIO DI SETTORE PERIODI DI IMPOSTA 2009 - 2010

Numero Compensi Reddito medio Numero Compensi medi Reddito mediomedi dichiarati da lavoro dichiarati da lavoro

autonomo autonomo

Persone fisiche 180 26.475,8 19.128,4 166 28.498,1 21.387,6Società di persone 4 42.078,8 26.289,0 5 95.984,4 82.392,0TOTALE 184 26.815,0 19.289,3 171 30.471,4 23.181,9- Importi espressi in Euro

2009 2010

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attivare le polizze collettive, la Fncodovrà necessariamente attenderequanto disposto dall’art. 3 del decre-to-legge “Balduzzi”, ovvero la defini-tiva regolamentazione da parte delMinistero della Salute (entro il 30 giu-gno 2013) ed in seguito attivare ap-posito Bando di gara.In data 28 febbraio 2013 è pervenutaalla Fnco richiesta da parte del dica-stero di designare un proprio rappre-sentante in seno al Tavolo Tecnico diprossima costituzione con la finalitàdi elaborare uno schema di Regola-mento che individui le procedure edi requisiti minimi ed uniformi perl’idoneità dei contratti assicurativisulla responsabilità professionale pergli esercenti le professioni sanitarie,in ossequio a quanto previsto dalcomma 2 del sopra citato art. 3.Nell’attesa della regolamentazionedi cui sopra, che necessiterà di un at-tento monitoraggio da parte dellaFnco, alla luce di quanto emerso nelcorso della precedente assemblea diConsiglio Nazionale, ovvero di addi-venire alla stipula di una polizza col-lettiva che preveda un’ampia retro-attività e la possibilità di estensionealla Tutela Legale, il Comitato Cen-trale istituirà al suo interno un grup-po di lavoro per uno studio prelimi-nare volto a categorizzare i livelli diresponsabilità, ambiti di competen-za, nonché l’aspetto temporale del-l’impegno del lavoro (full time - parttime) onde differenziare, rispetto aimolteplici settori operativi professio-nali, i differenti livelli di responsabi-lità che potranno incidere sul costodella polizza assicurativa.Ciò per disporre degli elementi ne-cessari e spendibili dalla Fnco in se-no al Tavolo tecnico.Sicuramente la Federazione si ado-pererà per far sì che la polizza tutelianche le ostetriche dipendenti delSsn; certo è che sarà necessario ca-pire quante adesioni si dovranno ga-rantire affinché la polizza collettivasia realisticamente vantaggiosa. Lostorico non è rassicurante in quantoa fronte delle due comunicazionipubblicate su precedenti numeri diLucina, l’interesse mostrato in meri-to all’adesione di una convenzione èrisultato molto deludente: solo circa150 segnalazioni su 18.000 iscritte!Il Comitato centrale è ben consape-vole del drammatico incremento deicontenziosi medico-legali in ostetri-cia; è un fenomeno che coinvolge

sempre più anche le ostetriche, con-siderato che nelle aule dei tribunaliviene sempre più ricorrentemente fat-to richiamo all’autonomia ed alla re-sponsabilità dell’ostetrica sancita dal-la Legge 42/1999 e pertanto si trova arispondere direttamente del suo ope-rato sia come componente dell’équi-pe sanitaria e sia singolarmente. Per tale motivo, il Comitato Centraleha ritenuto opportuno condividere iprincipi dello sciopero 12 febbraio2013 promosso da Fesmed al qualehanno aderito le società scientifichedei ginecologi, delle ostetriche, deichirurghi ecc. La posizione pubblica-mente assunta dalla Fnco in meritoalla protesta è stata trasmessa a tut-ti i collegi, diffusa capillarmente me-diante i mezzi di comunicazione isti-tuzionale e pubblicata su Quotidia-no Sanità; è stata inoltre trasmessaa Aogoi e Sigo, su richiesta formaledei rispettivi presidenti.

Abusivismo professionale. Attivitàdella Task Force Fnco Nel corso degli ultimi mesi, in occa-sione delle sedute mensili di Comi-tato Centrale, si è avuto modo di fa-re il punto su quanto riscontrato at-traverso il monitoraggio dei siti di as-sociazioni di figure giuridicamentenon riconosciute, in particolare ri-spetto alle attività informative rivol-te alle mamme e dei servizi loro of-ferti, nonché dei corsi di formazionein itinere per l’anno 2013.Tenuto conto di quanto deliberatodall’assemblea di Consiglio naziona-le del novembre 2011, il ComitatoCentrale tutto, di concerto con lecomponenti la task force (A. Cinotti,S. Vaccari, I. Rinaldi e M. P. Schiavel-li) si è confrontato al fine di indivi-duare e delineare le strategie volte acontrastare con efficacia il problema,anche alla luce dei recenti incontriavuti con i funzionari del Ministerodella Salute.Come noto, l’argomento è stato inse-rito all’ordine del giorno di questaadunanza di Consiglio Nazionale perdare un adeguato spazio all’assem-blea e quindi garantire un confrontocostruttivo volto a condividere le fu-ture azioni da intraprendere. Abbia-mo ritenuto opportuno invitare espo-nenti autorevoli, quali:

il Direttore Generale vicario dellaDir.Gen. R.U.P.S. del Ministero dellaSalute, la dr.ssa Santina Amicone;

il Comandante Generale del NAS,Gen. Cosimo Piccinno, per chiarirein questa sede il ruolo dei Carabi-nieri NAS nelle attività di verifica inmateria di legittimo esercizio delleprofessioni sanitarie, nonché le dif-ficoltà connesse all’accertamento dielementi che configurino l’effettivoesercizio abusivo di professione.

Purtroppo, causa concomitanti im-pegni, il Gen. Piccinno non potrà pre-senziare, ma si è reso disponibile adincontrare i rappresentanti della Fncoquanto prima possibile presso i suoiuffici.

Tavolo Tecnico Operativo Interdisci-plinare per la Promozione dell’Allat-tamento al SenoCon il precipuo intento di prosegui-re i lavori già avviati nel precedentetriennio dal Comitato Nazionale Mul-tisettoriale per l’Allattamento Mater-no (CNMAM), il 19 dicembre scorsosi è svolta presso il Ministero dellaSalute la riunione di insediamentodel Tavolo Tecnico Operativo interdi-sciplinare per la promozione dell’al-lattamento al seno, istituito con De-creto Ministeriale del 12/12/2012 cheintendere promuovere una correttaapplicazione delle linee di indirizzotracciate nell’Accordo Stato Regionidel 20 dicembre 2007.Rappresentante della Fnco all’inter-no del Tavolo Tecnico è la consiglie-ra Maria Vicario.Corre l’obbligo rammentare che datempo il Ministero lavora per pro-muovere l’allattamento materno, inaccordo con le raccomandazioni e gliindirizzi di agenzie internazionali co-me Unicef e Oms; si coglie pertantol’occasione per sensibilizzare tutti ipresidenti di Collegio a voler diffon-dere tra gli iscritti attraverso ogni ca-nale di comunicazione utile i conte-nuti del Codice Internazionale sullacommercializzazione dei sostituti dellatte materno, tenuto conto del fat-to che si è dell’avviso che non sia suf-ficientemente conosciuto.

Abilitazione scientifica nazionale perl’accesso al ruolo dei professori uni-versitariQuesta parte della relazione meritauna breve cronistoria sulla colloca-zione del SSD MED 47 a seguito del-la legge 240 in cui è previsto anche ilsistema di reclutamento dei profes-sori universitari di prima e seconda

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fascia. Sono passati quasi due annida quando con Decreto del MIUR del29 luglio 2011 sono stati ridetermi-nati i SSD (settori scientifici discipli-nari) raggruppati in macrosettori con-corsuali. Come ricorderete nelle fasi prepara-torie ed istruttorie la Fnco fece unascelta politica “strategica” ovveroquella di separarsi dal settore scien-tifico disciplinare dall’area infermie-ristica , anch’esso poi incluso in unaltro macrosettore. Il SSD MED 47 ,per scelta di questa assemblea, fucollocato nel settore concorsuale06/N1 – Scienze delle professioni sa-nitarie e delle tecnologie mediche ap-plicate nella cui declaratoria il “no-stro sapere disciplinare” è codificatocome “Scienze ostetriche- ginecolo-giche e neonatali”, privata dunquedel termine “infermieristiche”. Fuuna scelta sofferta e difficile in quan-to sia all’interno del CC e dell’assem-blea straordinaria di Consiglio nazio-nale del 12/09/2009 vi erano posizio-ni contrastanti. Nel notizia-rio/circolare della Fnco n. 6/2009 del9 novembre 2009 (prot.3473) vennepuntualmente descritta la scelta po-

litica della FNCO. Come atto dovuto,a distanza di due anni, si informa chein occasione di una riunione plena-ria della Conferenza dei Corsi di Lau-rea delle lauree delle professioni sa-nitarie , avvenuta il 16 e 17 ottobre2009 a Portonovo (AN) la preferenza“delle ostetriche” fu pubblicamentecontestata dal prof. Frati di fronte atutti i presidenti e coordinatori deicorsi di laurea delle professioni sa-nitarie; in tale occasione, seppur lapresidente Fnco era presente nel ruo-lo di coordinatore di un CLO, decisedi prendere la parola a tutela dellaposizione politica dell’assemblea na-zionale Fnco, grazie anche al soste-gno della collega Cinotti, presente inrappresentanza della Fnco. L’episodiocreò tensione e curiosità tra tutti ipartecipanti, ma la Fnco, attraversoi suoi rappresentanti non si lasciò in-timidire e sostenne pubblicamentela scelta ufficiale “delle ostetriche”.

Settembre 2011. È stato poi adotta-to, con DPR del 14 settembre 2011 n.222, il “Regolamento concernente ilconferimento dell’abilitazione scien-tifica nazionale per l’accesso al ruo-

lo dei professori universitari” e suc-cessivamente sono stati emanati unaserie di decreti attuativi per la costi-tuzione della commissione naziona-le prevista per il conseguimento del-l’abilitazione scientifica nazionale eper il suo funzionamento.

Giugno 2012. A norma di tale decre-to è stata pertanto bandita, con de-creto direttoriale del 27 giugno 2012,la procedura per la formazione dellecommissioni nazionali per il confe-rimento dell’Abilitazione alle funzio-ni di professore di prima e secondafascia per la tornata 2012.Con successivi Decreti Direttoriali del20 luglio 2012 e del 28 gennaio 2013(per la tornata 2012) sono stati sca-denzati i termini per la presentazio-ne delle domanda di abilitazione. Con Decreto Direttoriale n.161 del 28gennaio 2013 è stata indetta la se-conda tornata 2013 per l'AbilitazioneScientifica Nazionale alla prima e se-conda fascia dei professori universi-tari. Dal 15 febbraio al 15 ottobre 2013 èdunque possibile candidarsi alle pro-cedure di Abilitazione Scientifica Na-

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zionale della tornata 2013. Per candi-darsi occorrerà compilare l’appositoform, che è reso disponibile nella se-zione “Abilitazione Scientifica Nazio-nale” del sito https://loginmiur.cineca.it. In conclusione è opportuno mettere inevidenza che la scelta fatta due anni fadal Consiglio Nazionale e dai Coordi-natori dei corsi di laurea (convocati peruna riunione ad hoc) sulla separazio-ne dal settore infermieristico appare, adistanza di due anni, la scelta più op-portuna laddove il successivo mecca-nismo di chiamata per professori asso-ciati o ordinari del SSD MED 47, da par-te delle università, ricade sul settoreconcorsuale 06/N1 – Scienze delle pro-fessioni sanitarie e delle tecnologie me-diche applicate, all’interno del qualenon è previsto il SSD MED 45 “Scienzeinfermieristiche”.

FormazioneuniversitariaAutovalutazione, Valutazione e Accre-ditamento del Sistema UniversitarioItaliano dell’ANVUR (Agenzia Naziona-le di Valutazione del sistema Universita-rio e della Ricerca)Alla luce delle novità introdotte dallariforma Gelmini in materia di accredi-tamento delle sedi universitarie Siste-ma AVA, avviato proprio in questi gior-ni per tutte le università (autovaluta-zione, valutazione, accreditamento ditutti i corsi di studio), il Comitato cen-trale ritiene consono programmare unmomento di incontro sul tema con i co-ordinatori. Sarà un’opportunità per af-frontare altri argomenti quali: − proiezione sull’offerta formativa deiCLO;

− reclutamento docenti universitari;− presentazione progetto prof. Costan-tini che ha elaborato un’opera in 7volumi in cui sono trattati tutti i con-tenuti che contribuiscono a formareil profilo ostetrico; l’innovativo pro-getto ha il precipuo intento di soste-nere ed incoraggiare la produzionescientifica delle ostetriche attraver-so la costituzione di un proprio cor-pus di conoscenza teorica.

Incontro Fnco con presidente Commis-sione nazionale CLO Si informa che la presidente è stata in-vitata dal presidente della Commissio-ne Nazionale CLO, prof. N. Colacurci, apresenziare ad una riunione program-

mata per il prossino 15 marzo, a Romae che prevede al punto 1 un’attentaanalisi volta alla predisposizione di undocumento condiviso sulle modalitàdella prova pratica relativa all’esamedi Stato abilitante alla professione diostetrica (CLO) . In tale occasione si porterà la posizio-ne della Fnco.

Attività di carattereinternazionaleModernizzazione Direttiva 2005/36/CE.Il punto della situazione.Gli ultimi tre mesi sono stati caratte-rizzati da un’intensa attività condottasul tema dell’ammodernamento dellaDirettiva 2005/36/CE, di cui era stato fat-to cenno anche nell’ultima assembleadi Consiglio Nazionale.Come ricorderete, il NEMIR e l’EMAhanno formulato un contributo con-

giunto per la revisione in particolaredegli artt. 40 e 42 della Direttiva; gliemendamenti sono stati indicati al-l’eurodeputata francese Bernadette Ver-gnaud, relatore del provvedimento al-l’interno della Commissione parlamen-tare IMCO (Mercato interno). Tale con-tributo è stato ampiamente recepito nelrapporto che Madame Vergnaud ha sot-toposto ai membri della CommissioneIMCO del Parlamento Europeo i quali,nel corso della riunione svoltasi il 23gennaio 2013, lo hanno adottato po-nendovi alcuni “modifiche di compro-messo” su cui il Ministero della saluteattraverso i competenti uffici ha chie-sto parere alla Fnco (interlocutore dr.Proia).Si ricorda che la Fnco aveva condivisola strategia proposta dall’EMA e dal NE-MIR avendo sempre partecipato ai la-vori di revisione, ed inviato a tutti gliEurodeputati italiani una nota di sen-sibilizzazione affinché sostenessero leistanze delle ostetriche europee, in granparte accolte nella “relazione Ver-gnaud”. Per approfondimenti si riman-

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LUCINA LA RIVISTA DELL’OSTETRICA/O | 2-2013

da alla consultazione degli allegati pag.41-45.È importante sottolineare che gli emen-damenti di compromesso non hannoin alcun modo riguardato gli artt. 40 e42 della 2005/36/CE nei quali si è mag-giormente valorizzato le competenzedell’ostetrica e riconoscendone piena-mente l’autonomia.Si prevede che l’iter legislativo europeosi concluderà entro il prossimo mesedi giugno 2013, termine dopo il qualeogni Stato Membro dovrà recepire lanuova direttiva entro due anni.Nel corso del 2013 sarà rivisto, tramiteatto delegato, anche l’allegato che de-finisce il programma di studi per leostetriche; ovviamente la Fnco nell’am-bito del NEMIR presidierà anche que-sta fase.Vale la pena anticipare che il fruttuosolavoro finora condotto con il NEMIR,molto probabilmente non si conclude-rà con il varo della nuova Direttiva sul-le qualifiche professionali. L’esperienzadi questo Network informale si è rive-lata preziosa sia per il conseguimentodei risultati appena illustrati, ma an-che per aver in qualche modo allarga-to gli orizzonti professionali finora tra-dizionalmente ristretti all’ambito na-zionale, favorendo l’instaurarsi diun’identità europea dell’ostetrica;l’Ordine delle ostetriche francesi, infat-ti, ha formulato la proposta, acclama-ta dalle altre organizzazioni aderenti alNEMIR, di stilare un codice etico delleostetriche europee.Sarà premura del Comitato Centrale ag-giornarvi anche sull’andamento di que-sto progetto.

FNCOMCeO - Progetto CooperazioneInternazionale a Tutela della SaluteGlobale In data 4 gennaio 2013 la Fnco è stataformalmente invitata dalla Federazio-ne Nazionale Ordine Medici Chirurghied Odontoiatri (Fnomceo) a partecipa-re ad una riunione inerente il Proget-to Cooperazione Internazionale a Tu-tela della Salute Globale, presentato aRoma il 19 novembre scorso presso ilPontificio Consiglio degli Operatori Sa-nitari.All’incontro tenutosi lo scorso 18 gen-naio, cui ha partecipato la vicepresi-dente Fnco Antonella Cinotti, hannopreso parte anche i referenti dell’Am-si, dei Medici con l’Africa Cuamm, del-l’Inmp, dell’Amref, dell’Amai, del Cnel,della Federazione Ipasvi, Confedir, Fe-derspev, Dipartimento scienze cliniche

e biologiche dell’Università di Torino. Al fine di realizzare gli obiettivi del pro-getto, la Fnomceo ha proposto la costi-tuzione di una rete regionale per pro-muovere ed organizzare, sotto il coor-dinamento della stessa:- la formazione di medici ed operato-ri sanitari di Paesi in via di sviluppomediante stage in Italia presso Dipar-timenti universitari o Ospedali pub-blici;

- il censimento delle Associazioni na-zionali di volontariato operanti - o di-sposte ad operare - nei Paesi in via disviluppo;

- il reperimento e l'iscrizione in appo-siti registri di medici ed operatori sa-nitari (anche pensionati e/o giovanidisoccupati-precari) disponibili ad at-tività di volontariato presso struttu-re in Paesi in via di sviluppo;

- la promozione di iniziative finalizza-te al riconoscimento anche giuridicoed economico dei distacchi di tutti glioperatori sanitari presso i Paesi in viadi sviluppo.

La Fnco ha confermato la piena disponibilità ad aderire al progetto.

Giornatainternazionaledell’ostetrica esviluppo edell’immagineprofessionaleGiornata internazionale dell’ostetricaSebbene quest’anno l’ICM - Internatio-nal Confederation of Midwives non ab-bia ancora reso noto lo slogan e le ini-ziative da replicare in sede locale perfesteggiare tale ricorrenza, con soddi-sfazione si rende noto che alcuni Col-legi, si sono già attivati per organizza-re eventi celebrativi. È ferma convinzione di tutto il Comi-tato Centrale che queste manifestazio-ni siano da incoraggiare e sostenere inquanto se da un lato rafforzano nelleostetriche il senso di appartenenza al-la comunità professionale, dall’altrocontribuiscono a creare nella cittadi-nanza la giusta consapevolezza del va-lore sociale della professione.Per questo motivo la Fnco, analogamen-te a quanto realizzato già in passato,dedicherà una sezione del proprio por-

tale web alla Giornata internazionaledell’ostetrica. Si invita pertanto a tra-smettere agli uffici federali i file di lo-candine, programmi e ogni tipo di ma-teriale grafico affinché la Fnco possacontribuire a rendere la giusta visibili-tà alle iniziative realizzate in sede lo-cale; le pagine riservate alle preceden-ti edizioni della Giornata dell’ostetrica,infatti, sono tra le più cliccate del por-tale.

Bandi di concorso per ostetricheCome ricorderete, in occasione dell’As-semblea di Consiglio Nazionale tenu-tasi lo scorso mese di novembre è sta-to annunciato che il Comitato Centra-le aveva deciso di promuovere e valo-rizzare il ruolo sociale e sanitario del-l’Ostetrica/o, attraverso l’indizione diun bando di concorso rivolto alle oste-triche per l’attribuzione di tre premiper il miglior cortometraggio/spot, lamigliore brochure/poster, il migliorgadget. Il bando, la cui notizia è già anticipatasul sito della Fnco, sarà ufficialmentepubblicato nella sua formulazione com-pleta proprio il 5 maggio 2013, in occa-sione della Giornata internazionale del-l’ostetrica, e ne sarà dato annuncio ediffusione tramite comunicato stampaed attraverso i canali di comunicazio-ne istituzionali della Federazione (new-sletter, sito, Lucina).

Serviziconsulenza legale e Bilancioconsuntivo anno 2012Servizi consulenza legale A conclusione del rapporto di collabo-razione intercorso con lo Studio Cireseil Comitato Centrale, visto anche lostanziamento di Bilancio 2013, ha con-venuto sulla necessità di rinnovare ilservizio di consulenza legale che sup-porti la Fnco per tutte le necessità con-nesse allo svolgimento dei suoi compi-ti istituzionali. Nell’ambito del complesso processo diriorganizzazione e regolarizzazionecontrattuale è emerso che anche pertale tipo di servizio è in ogni caso ne-cessario garantire la concorrenzialitàdella procedura.

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LUCINA LA RIVISTA DELL’OSTETRICA/O | 2-2013DOCUMENTI

Alla luce di ciò il Comitato centrale haapprovato lo schema di avviso di sele-zione per l’affidamento del servizio diconsulenza legale extragiudiziale inmateria di diritto amministrativo, civi-le, commerciale-societario e del lavoro(per quest’ultimo con particolare rife-rimento al lavoro alle dipendenze del-la P.A.) e diritto sanitario (con partico-lare riferimento all’attività connessaall’esercizio della professione di oste-trica/o). A breve la procedura sarà pub-blicata sul sito della Fnco e ne sarà da-ta debita diffusione.È un processo complesso che ha peròl’auspicio di creare i presupposti pervelocizzare tutte le susseguenti proce-dure di affidamento giacché al consu-lente selezionato sarà, in primis, richie-sta proprio la creazione del Regolamen-to delle acquisizioni in economia e delrelativo “Albo dei fornitori e delle con-sulenze” che consenta per il futuro lamassima semplificazione delle proce-dure, nel rispetto della normativa vi-gente. Si vorrebbe qui mettere in evi-

denza che questo aspetto amministra-tivo, ovvero la contrattualistica, ha im-piegato ed impiega enormi energie e ri-sorse, laddove è stato e sarà precipuointento di questo Comitato Centrale as-sicurare la massima regolarità, traspa-renza ed efficienza degli uffici dellaFnco, così come già assicurato per laparte di ristrutturazione, la cui sedenecessitava soprattutto di una messaa regime dal punto di vista della sicu-rezza sul lavoro.

Bilancio consuntivo anno 2012Rimandando la discussione su tale ar-gomento all’ordine del giorno di que-sta assemblea vorrei in questa sedemettere in evidenza che la gestione fi-nanziaria della Fnco oltre ad essere sta-ta oculata come sempre appare carat-terizzata dalla volontà di impiegare pro-gressivamente il consistente avanzo diamministrazione. Tale impiego comepiù volte ribadito è stato fatto da un la-to rinnovando le parti strutturali dellaFnco (portale, informazione-comuni-

cazione, lavori di ristrutturazione, ecc)e dall’altro cercando di dotare tutti i col-legi delle funzionalità informatiche chegarantissero la interoperabilità tra col-legi ed Fnco, come peraltro codificato an-che dal legislatore che, con la recente leg-ge di riforma delle professioni, ha pre-visto l’istituzione dell’Albo unico na-zionale. Questa è stata la realizzazioneconcreta di ciò che per diversi anni erastato previsto nei bilanci della Fnco emai realizzato: l’informatizzazione deiCollegi!La situazione dei contributi dei Collegiappare sempre positiva soprattutto seraffrontata con gli anni precedenti, ec-cezione fatta per gli anni di rinnovo deiconsigli direttivi che, in maniera ormaifisiologica, saldano quasi totalmente tut-ti i propri residui. Rimane il dovere di ri-badire che tutti i collegi devono esserepuntuali nel pagamento delle quote con-tributive per tutti gli iscritti (paganti enon) le cui scadenze sono giugno la pri-ma rata ed ottobre la seconda. I nuoviiscritti vanno pagati l’anno successivo.

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IntroduzioneLa congiuntura economica che dal 2008 imperversa nelnostro Paese e che ha messo in ginocchio l’economia na-zionale, ha avuto inevitabili ripercussioni sul mondo dellavoro, colpendo non solo i lavoratori stabili, ma anche idisoccupati in cerca di attività, privandoli di speranze eprospettive. Le recenti riforme del lavoro hanno, poi, ul-teriormente incrementato il lavoro precario che, a suavolta, ha determinato una sempre maggiore instabilitàeconomica e sociale, soprattutto tra coloro che si affac-ciano, per la prima volta, nel mercato del lavoro.Questo disagio ha colpito, pressoché indistintamente, tut-ti gli impieghi, comprese quelle professioni da sempreconsiderate “stabili” e consolidate come le professioni sa-nitarie. Alla luce, quindi, dell’attuale grave crisi occupa-zionale, delle conseguenze e delle prospettive derivantidall’odierna crisi economica, l’indagine ha voluto porrel’accento su una realtà lavorativa che non può sfuggirealla portata storica degli avvenimenti odierni né al cari-co di paure e sfide che l’accompagnano. La ricerca ha voluto non solo fotografare la reale situa-zione occupazionale delle ostetriche dopo un anno dalconseguimento del titolo, ma anche analizzare il gradodi soddisfazione e gratificazione personale in relazioneall’attività svolta, con particolare riferimento alla propriavalutazione in merito alla spendibilità del corso di studiseguito rispetto alla professione che svolgono.

Materiali e metodiL’indagine è stata effettuata attraverso la raccolta el’elaborazione di dati ricavati mediante l’utilizzo di unquestionario, sottoposto ad una popolazione compostadalle laureate nella Facoltà di Medicina e Chirurgia nelCorso di Laurea di Ostetricia nell’anno 2010 delle Univer-sità di Roma quali l’Università degli Studi “La Sapienza”,l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” e

l’”Università Cattolica del Sacro Cuore”. Il questionario,distribuito dal mese di giugno al mese di settembre 2012,è stato impostato utilizzando gli indicatori presenti nel-le indagini sulla condizione occupazionale dei laureatidella Società “Almalaurea”. Sono state utilizzate varie me-todologie di rilevazione: l’utilizzo di Social Network, deltelefono e, in particolare, attraverso la posta elettronica.Il questionario, preceduto da un’introduzione sulla na-tura dell’indagine, sul tempo necessario per la compila-zione (all’incirca dieci minuti) e che garantiva l’anonimato,è stato suddiviso in diversi settori, che andavano ad ap-profondire singolarmente la personale situazione occu-pazionale e professionale: nella prima sezione sono sta-ti raccolti i dati anagrafici e sono stati richiesti i titoli distudio, la data del conseguimento della laurea in ostetri-cia ed il voto di laurea espresso in 110mi. Successivamen-te, ci si è soffermati sulla formazione specialistica intra-presa in seguito al conseguimento della laurea ed è sta-to chiesto, in particolare, di specificare i motivi dell’iscri-zione o meno ad un corso specialistico. Si è andati, poi,ad indagare la partecipazione o meno ad attività di for-mazione post-laurea, tra le quali erano comprese il tiro-cinio o praticantato, le scuole di specializzazione, i ma-ster universitari. Nelle sezioni seguenti si sono analizza-te la condizione occupazionale e formativa dei laureatidi primo livello. Ci si è soffermati, in particolare, sui tem-pi di ingresso nel mercato del lavoro. Quindi si sono ana-lizzate le caratteristiche del lavoro svolto, per avere unquadro generale della tipologia dell’attività intrapresa, ilsettore di occupazione e il guadagno medio mensile.L’ultima parte del questionario ha focalizzato l’attenzionesull’efficacia della laurea nel lavoro svolto e sulla soddi-sfazione personale in relazione all’attività intrapresa.L'efficacia del titolo universitario, che ha il pregio di sin-tetizzare due aspetti importanti relativi all'utilità e allaspendibilità del titolo universitario nel mercato del lavo-

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Indagine conoscitiva sullo stato occupazionale eprofessionale delle ostetriche ad un anno dalla laurea

IL LAVORO OGGI: UN IMPIEGO, UN RIPIEGO O UN TRAGUARDO?di Paola Annunziata* e Barbara Burlon**

Keywords: lavoro, occupazione, laurea, gratificazione, opportunità, prospettive

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ro, deriva dalla combinazione di domande inerenti l'utilizzodelle competenze acquisite all'università e la necessità deltitolo per l'attività lavorativa.Per quanto riguarda la soddisfazione individuale riguardoal lavoro svolto è stato chiesto di esprimere una votazio-ne su una scala da 0 a 10, che meglio rappresentassel’appagamento e la realizzazione raggiunta.Ed, infine, nel questionario è stata riservata una sezioneper coloro che attualmente non sono occupati, al fine dicapire se stiano ricercando e da quanto tempo un’occupa-zione.

Analisi dei risultati dell’indagineIl collettivo indagato ha coinvolto 82 laureati del Corso diLaurea in Ostetricia che hanno ottenuto il titolo nell’anno2010 presso gli Atenei di Roma e, di questi, 68 hanno com-pilato il questionario, delineando un tasso di risposta pa-ri al 79%. Dai dati raccolti il 98% dei professionisti intervistati risul-tano essere donne, confermando la tendenza storica diquesta professione.L’età delle giovani laureate si aggira intorno ai 23 anni, conuna durata degli studi che ammonta in media a 3,8 annied un voto medio finale di 109/110-mi.Dalla sezione dedicata alla “Formazione Specialistica” emer-ge che solo il 24,1% delle laureate continua il percorso for-mativo, contro il 75,9% che ha scelto di non proseguire giu-stificando la decisione, nel 30% dei casi, con ragioni ricon-ducibili a motivi lavorativi. Il 30% di intervistati che dopoil conseguimento del titolo ha deciso di continuare la pro-pria formazione culturale ha dichiarato, nella metà dei ca-si, di averlo fatto perché la contestuale ricerca di un lavo-ro non ha prodotto gli esiti desiderati, mentre la restantemetà si è suddivisa equamente tra chi asserisce di averlofatto per migliorare la propria formazione culturale ed chiha espresso la propria intenzione di continuare al fine diuna maggiore possibilità di trovare lavoro.Per valutare più approfonditamente il livello di formazio-ne degli intervistati, è stato chiesto se avessero o stesseroeffettuando attività formative dopo la laurea e più dellametà, il 67,05%, ha risposto affermativamente. Dai risulta-ti le scelte più significative si ripartiscono tra un 34,8% dilaureati che hanno scelto di effettuare un Corso di Forma-zione Professionale ed un 33,5% che hanno effettuato at-tività di tirocinio e/o praticantato.Dai dati raccolti sulla situazione occupazionale emerge chesolo poco più della metà dei laureati intervistati lavora adun anno dal conseguimento del titolo, delineando un tas-so di occupazione del 57,25%, dato deludente, ma in lineacon quello generale riscontrato dall’Istat, la cui stima uf-ficiale, ad Agosto 2012, parla di un tasso di occupazione adun anno dal conseguimento della laurea, di qualsiasi tipo-logia, pari al 56,9%.Il 75,35% degli intervistati ha iniziato a lavorare dopo il con-seguimento del titolo con una tempistica media dalla lau-rea al reperimento del primo lavoro, in qualsiasi settore,di approssimativamente 4,4 mesi. Solo il 19,3% dei neolau-reati ha stipulato un contratto a tempo indeterminato, con-tro l’80,7% che ha dichiarato di aver firmato contratti for-mativi, parasubordinati, a tempo determinato e, addirittu-ra, il 18,55% degli intervistati di lavorare senza aver stipu-lato alcun tipo di contratto. L’82,85% degli intervistati ri-sultano lavorare principalmente nel settore privato e solopiù della metà dei lavoratori, il 66,45%, è impiegato nel ra-

mo sanitario.Riguardo la spendibilità del titolo conseguito e la sua ri-chiesta rispetto al lavoro svolto è stato chiesto agli inter-vistati se avessero osservato un miglioramento nel propriolavoro legato alle conoscenze e competenze acquisite at-traverso il corso di studi effettuato e solo il 18,5% degli in-tervistati ha risposto in maniera affermativa. Alla quotache ha risposto positivamente è stato domandato di spe-cificare che tipo di miglioria avesse riscontrato e ben l’87,5%,ha risposto “nelle competenze professionali”. Infine, è sta-to chiesto se la laurea fosse stata necessaria per l’attivitàlavorativa che svolgono e il 57,5% ha risposto che era richie-sta per legge, contro la restante percentuale degli intervi-stati che ha dichiarato che non era né richiesta né utile.Nell’ultima parte di questa sezione del questionario è sta-to chiesto di esprimere su una scala da 1 a 10 la propriasoddisfazione rispetto al lavoro svolto e il risultato non èstato nemmeno sufficiente, solo in media 5,7 punti.Al termine del questionario si è cercato di capire l’attualesituazione lavorativa degli intervistati. I risultati hannomostrato come ben il 69,15% del campione intervistato ne-gli ultimi quindici giorni abbia ricercato un lavoro e, allaluce del dato evidenziato sulla pressante precarietà scatu-rita dalla tipologia dei contratti che vengono stipulati, laconclusione appariva piuttosto prevedibile.

Discussione e conclusioniI risultati dell’indagine effettuata mostrano, chiaramente,le attuali difficoltà che si trovano ad affrontare le neolau-reate nel Corso di Laurea in Ostetricia per quanto concer-ne l’ingresso e l’inserimento nel mondo del lavoro e le ine-vitabili ripercussioni che tali problematicità provocano sul-la sfera personale in termini di gratificazione e soddisfa-zione.Il quadro che si è delineato, nonostante abbia coinvolto so-lo una piccola quota di laureate, rispecchia, perfettamen-te, l’odierno scenario occupazionale nazionale, poiché i da-ti risultanti sono in linea con il trend generale rilevato dal-l’Istat.Ma, fortunatamente, nel tentativo di emersione non sia-mo sole, poiché gli organi istituzionali di riferimento, qua-li la Federazione Nazionale e i Collegi Provinciali delle Oste-triche, sono scesi in campo più volte per fronteggiare e su-perare questa difficile situazione con proposte ed iniziati-ve volte a consolidare il ruolo dell’ostetrica e che spingo-no a guardare a “nuovi” orizzonti: l’ostetrica libera profes-sionista e Case Manager, l’ostetrica con competenze spe-cifiche nell’ambito delle cure primarie, la piena valorizza-zione del ruolo dell’ostetrica all’interno del dipartimentomaterno-infantile ecc.. Tali prospettive vedono coinvolte,a diverso titolo, anche altri organi istituzionali che condi-vidono l’obiettivo salute della donna e del bambino e laqualità delle cure; auspichiamo piani di intervento effica-ci e l’incentivazione di modelli organizzativi ed assisten-ziali che prevedano un impiego appropriato ed esaustivodella professione ostetrica al fine di offrire una tangibilepresa in carico e continuità assistenziale nelle diverse fa-si della vita della donna.

*ostetrica, email:[email protected]**coordinatrice delle attività tecnico pratiche e di tirocinio

del Corso di Laurea in Ostetricia, Università Cattolica Policlinico “A. Gemelli”, Roma

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AbstractUno dei requisiti fondamentali del-l’ostetrica risulta essere strettamen-te collegato al campo della ricerca:l’ostetrica deve essere coinvolta nel-la ricerca e interessarsi alla ricerca(Homer et al., 2009). I processi di Evi-dence Based Practice e di Decision-Making, unitamente allo sviluppo diun pensiero critico, portanol’ostetrica a mettere in atto la miglio-re pratica basata sull’evidenza. Nonè però possibile applicare alla lette-ra i risultati della ricerca, che devo-no invece essere elaborati e conte-stualizzati sulla base del qui ed ora,tenendo ben presenti l’individualitàdi ogni donna, di ogni ostetrica e diogni circostanza. Si evidenzia il biso-gno di contribuire allo sviluppo dievidenze scientifiche da parte del-l’ostetrica quale professionista dellasalute interessata, coinvolta e com-petente nel campo della Midwifery.Le ostetriche sono quindi incoraggia-te ad avvicinarsi al mondo della ri-cerca che è di loro competenza e par-te integrante della professione oste-trica.

Parole chiaveEvidence Based Practice, midwifery,decision-making, ricerca, ostetrica

IntroduzioneIl razionale dal quale nasce questoarticolo si fonda sul presupposto che

uno dei requisiti fondamentali del-l’ostetrica risulta essere strettamen-te collegato al campo della ricerca:l’ostetrica deve infatti essere stimo-lata a fare ricerca e interessarsi allaricerca (Homer et al., 2009). Rees (2011) afferma che le ostetrichehanno bisogno di essere coinvoltenella ricerca per essere maggiormen-te in grado di utilizzarla come stru-mento nella pratica clinica quotidia-na, creando così una stretta connes-sione tra produzione e uso della ri-cerca. Rees (2011) espone la correla-zione esistente tra Midwifery, Eviden-ce Based Practice (pratica basata sul-

l’evidenza) e Ricerca. Si può afferma-re che il cuore e scopo ultimo dellaMidwifery è di provvedere al suppor-to della donna e della sua famigliaper assicurare i migliori outcomespossibili, che siano fisici, emoziona-li o sociali. Per raggiungere un altostandard di assistenza ostetrica, ledecisioni cliniche dovrebbero basar-si sulle migliori evidenze disponibi-li, ed è proprio qui che entra in gio-co la Evidence Based Practice. L’interosistema di Evidence Based Practice èreso disponibile attraversol’importante lavoro di ricerca che visottende.

La ricerca come parte integrante della professione

PERCHÉ FARE RICERCA?RIFLESSIONI DI UN’OSTETRICA

Abstract Why conducting midwifery research? Reflections of a midwife

One of the essential competencies required of a midwife is strictly relatedto midwifery research: the midwife should have an interest and be invol-ved in research (Homer et al., 2009). The development of Evidence BasedPractice and Decision-Making processes together with a critical thinking al-low the midwife to act in respect of the best scientific evidence available.In order to apply the research’s findings in everyday midwifery practice, themidwife should be able to elaborate and contextualise them in relation tothe specific situation, in respect of women centred-care and clinical condi-tions. Midwives are the competent professionals responsible of midwiferycare; they are therefore invited to give their contribution to the develop-ment of research and Evidence Based Practice.

Key-wordsEvidence Based Practice, midwifery, decision-making, research, midwife

Sara E. Borrelli E-mail: [email protected]

RM, Bmid, MSc, PhD student in Health Studies - The University of Nottingham - School of Nursing Midwifery & PhysiotherapyMedical School, B Floor, B33 - Nottingham, NG7 2UH (UK)

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Il processo di Evidence Based PracticeL’Evidence Based Practice viene de-finita come un approccio alla prati-ca clinica dove le decisioni clinicherisultano dall’integrazione tra espe-rienza del professionista e l’utilizzocoscienzioso, esplicito e giudiziosodelle migliori evidenze scientifichedisponibili, mediate dalle preferen-ze del paziente (Sackett et al., 1996).I professionisti della salute dovreb-bero possedere quindi uno spirito cri-tico sia nei confronti della propria di-sciplina scientifica di riferimento, siadelle evidenze scientifiche. Dovreb-bero inoltre essere in grado di ricer-care, valutare e applicare le migliorievidenze scientifiche, con un’attitu-dine verso l’implemento di linee gui-da e percorsi assistenziali aggiorna-ti. Solo in questo modo le organiz-zazioni sanitarie possono avere lapotenzialità di fornire la migliore as-sistenza basata sulle migliori evi-denze a disposizione (Dawes et al.,2005).Vediamo ora più nel dettaglio il pro-cesso di Evidence Based Practice. Re-es (2011) identifica cinque fasi a ri-guardo: • identificazione di una criticità nel-

la pratica quotidiana e formula-zione di una domanda a cui puòessere data una risposta;

• ricerca delle evidenze disponibili(in mancanza di informazioni sod-disfacenti ci potrebbe essere biso-gno di produzione di nuova cono-scenza attraverso nuovi studi diricerca);

• sviluppo di una guida per la pratica; • pianificazione di una strategia dicambiamento e/o di applicazione ditale conoscenza teorica;

• valutazione del cambiamento e deimotivi di un eventuale fallimento, acui dovrebbero seguire strategie cor-rettive e un eventuale nuovo proces-so di Evidence Based Practice (in que-sto caso si ritorna al primo step e siripete il percorso).

Cosa conta realmente come evidenza scientifica?Seguendo il modello biomedico, mol-ti autori hanno sviluppato piramidi divalutazione della validità e attendibi-lità degli studi a seconda del metodoutilizzato: in cima alla piramide, equindi con maggior valore attribui-to, troviamo revisioni sistematiche,meta-analisi e studi randomizzaticontrollati.

Il modello bio-psico-sociale e il model-lo dialogico di salute ribaltano comple-tamente tale piramide, al fine di poter-la applicare alle scienze umane. Walsh(2007) ci ricorda che l’assistenza oste-trica si esplica nell’ambito di relazioniin cui sono coinvolti esseri umani e incui giocano un ruolo fondamentaleemozioni, sentimenti, aspettative epunti di vista, non indagabili sempli-cemente dalla ricerca quantitativa. Eproprio qui entra in gioco l’importanzadella ricerca qualitativa. Il Critical Appraisal Skills Programme(CASP) propone strumenti per la valu-tazione della qualità di studi in cui so-no coinvolte varie metodologie di ri-cerca (ad esempio studi controllati ran-domizzati, revisioni sistematiche, stu-di di coorte, studi caso-controllo, stu-di qualitativi, valutazioni economiche,studi diagnostici). Appraising the qua-lity of qualitative research è invece unostrumento sviluppato da Walsh &Downe (2006) che può essere utilizza-to per la valutazione di studi di ricer-ca qualitativi.

Il processo di Decision-MakingA questo punto ci potremmo trovaredi fronte a un equivoco: l’ostetricaprende decisioni solo sulla base del

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processo di Evidence Based Practice? Irisultati della ricerca non guidano dasoli la nostra pratica clinica. Oltre al-l’evidenza scientifica, il processo di De-cision-Making si basa su altri due fat-tori fondamentali. Il primo è rappre-sentato da ciò che potremmo anchechiamare “intuito professionale”, chesi sviluppa in primo luogo in base al-l’esperienza e alla conoscenza perso-nale dell’ostetrica. Il secondo è legatoalle aspettative e desideri della perso-na assistita (Rees, 2011). Seguendo lastessa direzione, molti autori hannoposto la donna al centro dell’assisten-za ostetrica, parlando di concetti co-me woman-centred care (Leap, 2009),being with and not doing to (Fahy,1998), the less we do the more we give(Leap, 2000), doing nothing well (Ken-nedy, 2000). Walsh (2009: 168) afferma:dopo qualche anno di pratica mi sonoreso conto che non si parlava della miaautonomia come ostetrico, ma di quel-la della donna, e non delle mie com-petenze, ma delle sue.Proctor & Renfrew (2000) aggiungonoaltri fattori influenti sul processo didecision-making: pensieri, valori, cul-tura, clima politico, opinioni dei col-leghi, risorse, conoscenza degli esper-ti, linee guida e protocolli clinico-as-sistenziali.Si può quindi affermare che non èpossibile applicare alla lettera i risul-tati della ricerca, che devono inveceessere elaborati e contestualizzatisulla base del qui ed ora, tenendo benpresenti l’individualità di ogni don-na, di ogni ostetrica e di ogni circo-stanza.

Un incoraggiamento per le ostetri-che: come avvicinarsi al mondo del-la ricerca?Un altro modo per essere coinvolti nel-la ricerca potrebbe essere quello di fa-re da “soggetti in studio”, prendendoparte a progetti di ricerca come parte-cipanti. La collaborazione locale delleostetriche è inoltre spesso essenzialenelle fasi di reclutamento del campio-ne e raccolta dati di un progetto di ri-cerca (ad esempio tramite la sommi-nistrazione di questionari ai parteci-panti arruolati nello studio). Le ostetri-che dovrebbero cogliere ciò come unagrande opportunità, come un modoper approfondire la conoscenza ed ac-quisire quella “normalità” di assisten-za che poco è conosciuta. L’obiezionealla “non partecipazione” potrebbe es-sere legata alla consistente burocrazia

che provoca già una drastica riduzio-ne del tempo da dedicare alla personaassistita. L’invito è però quello di acco-gliere con entusiasmo eventuali studidi ricerca che vengono proposti nei no-stri ospedali e luoghi di lavoro, pensan-do che anche noi stiamo contribuen-do, con un piccolo tassello di quel gran-de puzzle, alla produzione di eviden-ze scientifiche utili per la nostra assi-stenza quotidiana. Clift-Mathews (2009)suggerisce un altro modo per avvici-narsi alla ricerca, incoraggiando le oste-triche a leggere regolarmente articoliscientifici e libri relativi alla Midwife-ry, in base ai nostri interessi professio-nali e personali.

ConclusioniQuesto articolo ha espostol’importanza per l’ostetrica di fare ri-ferimento ai processi di Evidence Ba-sed Practice e Decision-Making nellapratica clinica quotidiana sviluppan-do un pensiero critico e costruttivo. Èstato inoltre evidenziato il bisogno dicontribuire allo sviluppo di evidenzescientifiche da parte dell’ostetrica qua-le professionista della salute interes-sato, coinvolto e competente nel cam-po della Midwifery. Rispetto alle real-tà di altri paesi, dobbiamo riconosce-re come l’ostetrica Italiana abbia avu-to un cammino diverso nell’avvicinar-si al campo della ricerca, dedicandosiquasi esclusivamente alla pratica cli-nica con il risultato di alti livelli di ana-lisi critica spesso non espressi. Sullabase di queste riflessioni, le ostetrichesono quindi incoraggiate ad avvicinar-si al mondo della ricerca che è di lorocompetenza e parte integrante dellaprofessione ostetrica.

Bibliografia� Clift-Matthews V. (2009), Research:making the profession stronger, BritishJournal of Midwifery, 17(5): 276.

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Per l’ostetrica è importante fare riferimento ai processidi Evidence Based Practice e Decision-Making nellapratica clinica quotidiana, sviluppando un pensierocritico e costruttivo. Purtroppo fino ad oggi l’ostetricaitaliana si è dedicata quasi esclusivamente alla praticaclinica, con il risultato di alti livelli di analisi criticaspesso non espressi.

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AbstractObiettivo. Indagare l’incidenza della precoce urgenza dispinta (EPU) ed esplorare l’assistenza clinica messa in at-to dalle ostetriche. Inoltre è stata osservata la relazione trala EPU e alcuni esiti materno-fetali. Metodo. Studio osser-vazionale prospettico. Setting. Una unità operativa di sa-la parto italiana. Partecipanti. 60 donne (44 nullipare and16 pluripare) con diagnosi di EPU. Risultati. L’incidenza delfenomeno è risultata essere del 7.6%. Il range di inciden-za delle EPU diagnosticate dalle singole ostetriche ha unampio margine con una relazione inversamente propor-zionale tra il numero di EPU diagnosticate e il tempo di at-tesa prima dell’esplorazione vaginale. Due approcci diffe-renti di assistenza vengono messi in atto dalle ostetrichein risposta al fenomeno: trattenimento della spinta(n=52/60) e lasciar fare alla donna ciò che si sente (n=8/60).La diagnosi di EPU a meno di 8 cm di dilatazione cervica-le sembra essere associata con maggiori interventi oste-trici. Gli esiti materno-neonatali sono tutti riferibili al man-tenimento del benessere materno e neonatale. Una asso-ciazione tra la dilatazione cervicale alla diagnosi di EPU ealcuni esiti ostetrici è stata osservata. Conclusioni e im-plicazioni per l’assistenza ostetrica. La precoce urgenza dispinta può essere considerata come una variazione fisio-logica del travaglio di parto se le condizioni di salute ma-terno-fetali sono buone. L’assistenza ostetrica ottimale inrisposta al fenomeno EPU richiede ulteriori indagini e unlavoro a più larga scala dovrebbe essere preso in conside-razione, includendo differenti contesti e unità operative. Key words: precoce urgenza di spinta, travaglio, secondostadio, pratica ostetrica.IntroduzioneLa definizione tradizionale di secondo stadio del travaglioafferma che tale fase inizia con la dilatazione cervicale

PRECOCE URGENZA DI SPINTA E PRATICA OSTETRICA: STUDIO OSSERVAZIONALE PROSPETTICO

AbstractEarly pushing urge in labour and midwifery practice:A prospective observational study at an italian maternity hospital

Objective. To investigate the early pushing urge (EPU)incidence in one maternity unit and explore how it ismanaged by midwives. The relation to some obstetricoutcomes was also observed but not analysed in depth.Method. Prospective observational study, data collec-tion sheet. Setting. Italian maternity hospital. Sam-ple. 60 women (44 nullips and 16 multips) experien-cing EPU during labour. Findings. The total EPU inci-dence percentage was 7.6%. The single midwives’ in-cidences range had a very wide margin, noting an in-verse proportion between the number of diagnoses ofEPU and midwife’s waiting time between urge to pushand vaginal examination. Two care policies were adop-ted in relation to the phenomenon: stop pushing te-chnique (n=52/60) and let the woman do what she fe-els technique (n=8/60). The EPU diagnosis at less than8 cm of cervical dilatation was associated with moremedical interventions. Maternal and neonatal outco-mes were within the range of normal physiology. Anassociation between the dilatation at EPU diagnosisand obstetric outcomes was observed, in particular themodality of delivery and perineal outcomes. Conclu-sions and implications for practice. EPU is a physiolo-gic variation in labour if maternal and foetal condi-tions are good. The optimal response to the phenome-non should be further investigated and a larger scalework should be considered, including different unitsand settings.

Key words Early Pushing Urge, labour, second stage, midwiferypractice.

di Sara E. Borrelli, Anna Locatelli, Antonella Nespoli

La versione inglese di questo articolo è attualmente in stampa sul giornale scientifico Midwifery: Borrelli S.E., Locatelli A.,Nespoli A., Early pushing urge in labour and midwifery practice: A prospective observational study at an Italian maternity ho-spital, in Midwifery (2013), http://dx.doi.org/10.1016/j.midw.2012.09.010

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completa e termina con la nascita (Roberts, 2004). Alcunedonne potrebbero sperimentare la sensazione di premitoprima della dilatazione completa: il termine clinico cheindica tale fenomeno è precoce urgenza di spinta (earlypushing urge - acronimo EPU). La diagnosi di EPU è datadalla percezione di premito irrefrenabile prima della dila-tazione completa della cervice uterina, confermata dal-l’esplorazione vaginale (Downe, 2008). Al momento nonesistono evidenze scientifiche sul management clinicoostetrico ottimale in risposta alla EPU (Perez, 2006). Gli obiettivi di questo studio erano di indagare l’incidenzadella EPU, esplorare l’assistenza ostetrica in risposta a ta-le fenomeno ed osservare gli esiti materno-fetali.

MetodiÈ stato condotto uno studio osservazionale prospettico inun Punto Nascita italiano con circa 3000 parti/anno. Venti-due ostetriche della Sala Parto hanno collaborato al fine diidentificare le EPU. Il campione include 60 donne che han-no manifestato l’evento EPU durante il travaglio di parto atermine di gravidanza, con feto singolo in presentazionecefalica . Il periodo di reclutamento è stato di 6 mesi. L’assistenza ostetrica erogata ha seguito le linee guida lo-cali che prevedono continuità assistenziale e assistenzapersonalizzata. Il partogramma è lo strumento utilizzatoper la sorveglianza ostetrica in travaglio prevedendol’eplorazione vaginale ogni 2 ore, dove però non esiste unasezione in cui segnalare la EPU; inoltre,non vi sono indi-cazioni sulla gestione della EPU. Le ostetriche hanno do-cumentato la comparsa di EPU e le informazioni rischie-ste sulla scheda raccolta dati. Il software statistico Epi-In-fo 3.5.1 è stato utilizzato per l’analisi dei dati. Il protocollo di studio è stato approvato dal Comitato Eti-co locale.

RisultatiCaratteristiche del campione. Le caratteristiche del cam-pione totale (n=60) sono riportate in Tabella 1.

TABELLA 1 - CARATTERISTICHE DEL CAMPIONE

µ Valore min.Valore max.Età 30.8 20 42Peso materno 73 Kg 52 Kg 93 KgSG al parto 39.6 37.1 43LSF 34.8 cm 30 cm 40 cm

n %Nullipare 44 73Pluripare 16 27Primigravide 35 58Multigravide 25 42Gravidanza fisiologica 42 70Gravidanza patologica 18 30PROM 13 22Travaglio spontaneo 39 65Travaglio indotto 10 17Travaglio accelerato 11 18

Incidenza di EPU in travaglio. Le ostetriche hanno regi-strato 60 casi di EPU su un totale di 789 parti assistiti dal-le ostetriche aderenti alla ricerca e rispettanti i criteri diinclusione dello studio. L’incidenza totale di EPU è 7.6%

(n=60/789) e la media di incidenza per ostetrica è 7.8%. Ilrange delle singole incidenze ha un margine molto ampio(VMin 2.3% - VMax 20%). Il numero di diagnosi di EPU decresce proporzionalmentecon l’aumentare del tempo di attesa dell’ostetrica tra lapercezione di premito della donna e l’esplorazione vagi-nale. Il 60% (n=36/60) delle EPU sono state diagnosticatein un periodo di 30 minuti di attesa. Solo 4 casi (7%) sonostati identificati in caso di attesa oltre i 90 minuti. La diagnosi di EPU sembra essere correlata alla parità, inquanto è stata sperimentata da 44 nullipare (73%) e 16 plu-ripare (27%). La EPU è inoltre associata con una posizionefetale posteriore nel 41% (n=25/60) dei casi e con una te-sta fetale deflessa nel 30% (n=18/60) dei casi. In 16 casi(27%) sono entrambe presenti.

EPU e assistenza ostetrica. Il 43% (n=26/60) delle EPU so-no state diagnosticate nel range di 8-9 cm di dilatazionecervicale, il 32% (n=19/60) a 6-7 cm e il 23% (n=14/60) a 4-5 cm. La frequenza di EPU in relazione alla dilatazione cer-vicale è riportata in Tabella 2.

TABELLA 2 - DILATAZIONE ALLA DIAGNOSI DI EPU

n. donne %9 13 228 13 227 9 156 10 165 9 154 5 83 1 2TOTALE 60 100

Si evidenziano due approcci ostetrici in risposta al feno-meno: trattenimento della spinta (n=52/60, 87%) e lasciarfare alla donna ciò che si sente (n=8/60, 13%). In caso ditrattenimento della spinta le ostetriche raccomandano va-rie tecniche: cambio di postura (n=45/60, 75%), respiro sof-fiante (n=29/60, 48%), vocalizzazione (n=16/60, 27%) e l’usodell’acqua (n=9/60, 15%). Le posture più frequenti sono laposizione carponi (n=35/60, 78%), laterale (n=4/60, 9%) oentrambe (n=9/60, 13%). Alcune ostetriche hanno raccomandato uno dei seguentiinterventi dopo la comparsa del fenomeno: analgesia epi-durale (n=9/60, 15%), riduzione del bordo anteriore dellabocca uterina (n=6/60, 10%), amnioressi (n=2/60, 3%) o in-fusione ossitocica (n=1/60, 2%). La frequenza e la scelta diapprocci non conservativi sembra essere associata con ladilatazione alla diagnosi di EPU. Analgesia epidurale, am-nioressi e infusione ossitocica sono state utilizzate solo incaso di EPU diagnosticata al di sotto di 8 cm di dilatazio-ne (n=12/60, 20%). La riduzione del bordo anteriore dellabocca uterina, è stata invece eseguita solo in caso di dia-gnosi tra 8 cm e 9 cm di dilatazione (n=6/60, 10%). La dia-gnosi di EPU sotto gli 8 cm di dilatazione cervicale sembraessere associata con una maggiore assistenza conservati-va. Non è però chiaro se e come tali interventi abbiano in-fluenzato gli esiti osservati.

Outcomes materno-neonatali. Gli esiti materno-neonata-li sono stati positivi, con il 93% (n=56/60) di parti sponta-

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nei, 2 casi (3%) di ventosa ostetrica, un caso (2%) di tagliocesareo e un caso di manovra di Kristeller (2%). Nel 39%(n=23/60) delle donne dopo il parto si è osservato un peri-neo integro. Gli esiti neonatali sono risultati eccellenti. Una associazione tra la dilatazione cervicale alla diagno-si di EPU e alcuni esiti materni è stata osservata. Tutti i par-ti operativi sono avvenuti in casi in cui la EPU era stata dia-gnosticata a 5-6 cm di dilatazione. Tutte le lacerazioni diprimo grado (n=7/60, 12%) sono state osservate nelle don-ne con EPU diagnosticata a 8-9 cm di dilatazione. Una mag-gior percentuale di utilizzo di episiotomia è ricorsa nei ca-si di EPU diagnosticata da 5 a 7 cm di dilatazione (n=10/28,35%).

DiscussioneQuesto è il primo studio di ricerca che si propone di esplo-rare il fenomeno EPU in Italia. L’incidenza della EPU osservata in questo studio (7.6%) èmolto bassa se comparata con i risultati di studi preceden-

ti. Roberts (1987) indica un 54% di donne con diagnosi diEPU a meno di 9 cm di dilatazione; Downe (2008) riportaun’incidenza del 20%. Dall’analisi dei dati sorgono spontanee le seguenti rifles-sioni: la diagnosi di EPU può essere influenzata dalla mo-dalità assistenziale o dalla variazione del tempo di attesadi ogni singola ostetrica? La seconda opzione sembrereb-be essere più plausibile dato l’ampio margine del range divalore di incidenza tra le ostetriche. Inoltre, se una diagno-si tempestiva potrebbe facilitare la risposta dell’ostetricaal fenomeno, ci chiediamo se la mancata diagnosi possaevitare interventi inappropriati. Negli anni passati, l’idea dominante rispetto alla EPU eraprincipalmente legata alla patologia dell’evento e ai po-tenziali danni causati dalla spinta prima della dilatazionecompleta (Berkley, 1931; Benyon, 1957; Gaskin, 1990). Laconsiderazione della EPU come evento fisiologico in pre-senza di buone condizioni cliniche materno-fetali, è rela-tivamente recente (Downe, 2003). I risultati del presente

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studio confermano questa ultima posizione, dati i positi-vi esiti materno-neonatali in caso di EPU. Nonostante laEPU possa essere considerata una variante fisiologica deltravaglio di parto in presenza di buone condizioni mater-no-fetali, si osserva una associazione tra la dilatazione al-la diagnosi di EPU e alcuni esiti, in particolare la modalitàdi parto e gli esiti perineali.

ConclusioniNon c’è attualmente accordo sulla sulla reale incidenzadella EPU, la sua natura e la migliore assistenza ostetrica.L’ostetrica dovrebbe mettere in atto ogni supporto per fa-vorire la donna nello stare con il dolore, come ad esempioil cambio di posizione, il respiro soffiante, la vocalizzazio-ne e l’uso dell’acqua. Infatti, la EPU può essere considera-ta una variante fisiologica del travaglio di parto in presen-za di buone condizioni materno-fetali. La risposta ottimale al fenomeno rimane ancora da inda-gare, considerando la diagnosi di EPU ai vari stadi del tra-vaglio. Sarebbe interessante condurre uno studio su piùampia scala che includa differenti Unità e ambienti di as-sistenza.

Sara Elisabetta Borrelli – RM, BMid, MScPhD in Health Studies StudentUniversity of Nottingham, School of Nursing, Midwifery & Physiotherapy, Queen’s Medical School email: [email protected]

Dr. Anna Locatelli – MDAssistant ProfessorDepartment of Obstetrics and Gynecology, University of Milano-Bicocca, Fondazione MBBM, San Gerardo Hospitalemail: [email protected]

Antonella Nespoli – RM, BMid, MScResearch Midwife Dipartimento di Scienze Chirurgiche, Università degli Studi di Milano-Bicocca, email: [email protected]

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EERRRRAATTAA CCOORRRRIIGGEENNeelllloo ssccoorrssoo nnuummeerroo ddeellllaa rriivviissttaa,, LLuucciinnaa nn..11 22001133,, èèssttaattaa ppuubbbblliiccaattaa aa ppaaggiinnaa 1122 llaa rriicceerrccaa ddii MMaarrttaa TTeemmppoo--rriinn ee MMaarriinnaa MMaarrzzoollaa ddeeddiiccaattaa aa ““LL’’iimmppeeggnnoo ddeellllee oosstteettrrii--cchhee ppeerr llaa pprreesseerrvvaazziioonnee ddeellllaa ffeerrttiilliittàà nneellllee ppaazziieennttiioonnccoollooggiicchhee””.. PPuurrttrrooppppoo,, ppeerr uunn rreeffuussoo,, ll’’iinnddiirriizzzzoo eemmaaiill ddiiMMaarrttaa TTeemmppoorriinn rriissuullttaavvaa eerrrraattoo,, mmeennttrree ll’’iinnddiirriizzzzoo ccoorr--rreettttoo èè:: mmaarrttaa..tteemmppoorriinn@@hhoottmmaaiill..iitt..CCee nnee ssccuussiiaammoo ccoonn ll’’aauuttrriiccee ee ccoonn llee lleettttrriiccii ee ii lleettttoorrii..

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L’articolo scientifico da pub-blicare su Lucina, la rivistadell’ostetrica/o dovrà ri-spettare le linee editoriali

proposte, ovvero contenere:• il titolo (tradotto anche in ingle-se);

• nome e cognome degli autori e lo-ro affiliazione; il primo autore è il

titolare della ricerca (indicare suaemail);

• un abstract di 250 parole, tradot-to anche in inglese (introduzione,metodi, risultati, discussione);

• keywords – (3-10 parole chiave tra-dotte anche in inglese);

• l’articolo scientifico per esteso: in-troduzione e scopo del lavoro –

materiali e metodi – i risultati – di-scussione e conclusioni – fonti bi-bliografiche; è possibile includeretabelle, grafici con rispettive le-gende (relativi ai dati più signifi-cativi);

• l’articolo dovrà occupare comples-sivamente 8.500 battute, spazi in-clusi.

UNA TRACCIA PER L’ELABORAZIONE DI UN ARTICOLO SCIENTIFICO

TitoloÈ il “biglietto da visita” di un articolo e deve descrivernebrevemente il contenuto.l titolo è la parte dell’articolo che sarà la più letta in asso-luto.Deve permettere ai lettori di rintracciare l’articolo nei da-tabase elettronici e far capire la natura dell’articolo.Keywords (parole chiave)3-10 parole. Queste parole chiave devono cogliere l’essenzadell’articolo

Introduzione- Background• Cosa è stato fatto prima (descrizione delle attuali cono-scenze);

• l’importanza dello studio nella disciplina ostetrica;• scopi dello studio.

I risultati Cosa abbiamo trovato? • i dati andrebbero presentati in forma chiara, concisa,ponendo l’accento su cosa è rilevante;

• I risultati andrebbero presentati tutti (incluso quelli ne-gativi o non significativi);

• il testo dovrebbe descrivere la ricerca;• le tabelle dovrebbero far risaltare le evidenze;• le figure/grafici dovrebbero illustrare i punti salienti.

Conclusioni• L’articolo dovrebbe concludersi con pochi risultati-chiave• le conclusioni dovrebbero essere chiare e forti e ben sup-portate dai risultati (!);

• è utile concludere suggerendo che tipo di ricerca svilup-pare in futuro;

• la ricaduta dei dati nella professione ostetriche o nellapratica clinica.

Metodi Come abbiamo condotto lo studio? • disegno dello studio• il contesto nel quale è stato condotto lo studio; • numero e caratteristiche della popolazione; • eventuali criteri di inclusione/esclusione;• strumento di raccolta dati; • enunciare Analisi statistica; • principi etici e consenso.

Discussione • Affermazioni di risultati importanti;• comparazione con eventuali altri studi;• limiti della ricerca:• significato dei risultati;• questioni irrisolte.

BibliografiaPer ogni voce bibliografica la citazione fino a un massimodi 3 autori, se superiori citare i primi 3 seguiti da et al. Di seguito alcuni esempi di citazioni bibliografiche:

� Lavori pubblicati su riviste: Suriano K, Cuarran J, ByrneSM et al., Fatness, Fitness, and Increased Cardiovascular Riskin Young Children, J Pediatr 2010;157:552�558.� Libri:Villani A, Serafini G, Anestesia neonatale e pediatrica,Milano: Elsevier, 2004.� Capitoli di libri: Serafini G, Braschi A, Anatomici e fisiolo-gici del neonato e del bambino, in Villani A, Serafini G, Ane-stesia neonatale e pediatrica, Milano: Elsevier, 2004: pp.3-18.

RingraziamentiMenzionare tutti coloro che hanno permesso la realizza-zione dello studio (istituzione, colleghi, utenti ecc.)

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LUCINA LA RIVISTA DELL’OSTETRICA/O | 2-2013 RICERCA IN OSTETRICIA

LE TESI DELL’UNIVERSITÀ POLITECNICADELLE MARCHEemail di riferimento per eventualicontatti: [email protected]

Anno Accademico 2010/2011

Parto ed estasi: l’enigma dolore piacereStudente: Ambrosini Sara Relatore: Ost. Silenzi Simonetta

La vita prenatale tra fantasia e fisiologiaStudente: Beretta Ambra Relatore: Ost. Silenzi Simonetta

L’ostetrica e i percorsi assistenzialirelativi al pavimento pelvicoStudente: Buschi Simona Relatore: Dott.ssa Ost. Cortesi Noemi

Promozione delle posizioni cefalicheoccipito-anteriori del feto in gravi-danza ed in travaglioStudente: Caimmi FrancescaRelatore: Dott.ssa Ost. Cortesi Noemi

La donazione del sangue cordonalenelle coppie immigrate: verifica delleconoscenze e progettazione di unacampagna informativaStudente: Canestrari Biancamaria Relatore: Ost. Branchini Lorena

Osservare e comprendere la progres-sione del travaglio di partoStudente: Capriati Lavinia Relatore: Dott. Giannubilo StefanoRaffaele

Screening e diagnosi del diabete ge-stazionale: confronto tra i nuovi evecchi criteri sulla popolazione dellaZona Territoriale n.4 di SenigalliaStudente: Cinus Isabella Relatore: Dott. Cester Nelvio

La qualità dell’assistenza vista dagliocchi di una madreStudente: Coppola Annarita Relatore: Ost. Paperi Rita

Lavoro, salute, società. Quale pesosulla durata della gravidanza oggi?

Studente: Di Nunzio Alnadona Relatore: Dott. Giannubilo StefanoRaffaele

Mamme bambini e mass media, ledimensioni di un fenomeno inespansione: il caso del programmatelevisivo “sixteen and pregnant”Studente: Dominici Maurizia Relatore: Dott.ssa Ost. Ferrini Giuditta

Donna e madre. Come cambial’intimità della coppia dopo la na-scita di un figlioStudente: Fausti Laura Relatore: Ost. Paperi Rita

Visione olistica della donna gravida:pathos e fisiologiaStudente: Giannandrea Vanessa Relatore: Ost. Paperi Rita

Il suono della vita. Relazione sonoratra mamma e bambino nella vita in-trauterinaStudente: Magnani IlariaRelatore: Ost. Paperi Rita

Carta dei servizi per il percorso na-scitaStudente: Massaccio Sara Relatore: Dott.ssa Ost. Cortesi Noemi

L’accudimento del neonato nei primimesi di vita: il ruolo del padreStudente: Muccioli Ottavia Relatore: Dott.ssa Ost. Fermani Laura

TITOLO: Ruolo del Birthing Simula-tor nel training di ostetriche e gine-cologi in formazione: la gestione diun travaglio di parto “virtuale”Studente: Paiardini Ilaria Relatore: Dott. Giannubilo StefanoRaffaele

Interruzione di gravidanza: realtà incostante trasformazione che rifletteil continuo mutarsi della societàStudente: Pennacchietti Marta Relatore: Dott. Giannubilo StefanoRaffaele

Il ruolo dell’ostetrica nella gestionedel lutto perinataleStudente: Roccetti Agnese Relatore: Dott.ssa Ost. Ferrini Giuditta

La cromoterapia in sala partoStudente: Rocchi Alessia Relatore: Ost. Piermaria Margherita

Psicopatologia della maternità: depressione post partum e analisidei fattori di rischio correlatiStudente: Zanutel Deborah Relatore: Prof. Marangolo Paola

Rianimazione neonatale, passatopresente e futuroStudente: Capparè Eleonora Relatore: Dott. Giannubilo StefanoRaffaele

Mamma segretaStudente: Cella Valeria Relatore: Ost. Paperi Rita

La figura dell’ostetrica. Indagine co-noscitiva tra le donne in gravidanzae puerperioStudente: Cercaci Martina Relatore: Dott.ssa Ost. Fermani Laura

Modello di continuità assistenzialeterritorio-ospedale per la gravidanzae il parto di donne straniereStudente: De Angelis Annalisa Relatore: Dott. Cester Nelvio

La ripresa dei rapporti sessuali dopoun parto con episiotomia o lacera-zioniStudente: Giordano ValerianaRelatore: Ost. Paperi Rita

Il parto pretermine: vissuto del-l’ostetrica e criticità assistenzialiStudente: Moretti Micol Relatore: Dott.ssa Ost. Fermani Laura

Diffusione del fenomeno doula: in-dagine conoscitivaStudente: Paoloni Serena Relatore: Dott.ssa Ost. Fermani Laura

I temi delle tesi delle Lauree triennali in Ostetricia

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RICERCA IN OSTETRICIA LUCINA LA RIVISTA DELL’OSTETRICA/O | 2-2013

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Anno Accademico 2011/2012

L’utilizzo della distanza sinfisifondo da parte dell’ostetrica per lastima del peso fetale. Dato anacro-nistico alle soglie del terzo millen-nio?Studente: Abramucci FedericaRelatore: Dott. Cecchi Alessandro

Trasferimento della gravida in am-bulanza: standard di sicurezza eprotocolli organizzativi perl’assistenza ostetricaStudente: Ambrosini IleniaRelatore: Dott. Cester Nelvio

Diade madre-neonato in terapiaintensiva neonatale. L’ostetricacome consulenteStudente: Anzioso StefaniaRelatore: Dott.ssa Fermani Laura

Problemi psico-cognitivi dovuti altrauma della nascitaStudente: Boccasile LiubaRelatore: Dott.ssa Marangolo Paola

Il cervello mammifero: ruolo nelparto e cure parentaliStudente: Cafini ValentinaRelatore: Ost. Silenzi Simonetta

L’ostetrica nell’ambulatorio di se-nologia oncologicaStudente: Ciarlantini ClariceRelatore: Dott.ssa Berardi Rossana

La menopausa attraverso il vis-suto delle donne: indagine cono-scitivaStudente: De Vietro ElisabettaRelatore: Ost. Piermaria Margherita

Il ruolo dell’obesità sull’outcomedella gravidanzaStudente: Fagioli MonicaRelatore: Prof. Ciavattini Andrea

L’arte di amareStudente: Fiorani ElisaRelatore: Ost. Paperi Rita

Educazione sanitaria e sessuale.L’ostetrica come educatore: dallascuola superiore ad una comunitàdi recuperoStudente: Giacobbi EleonoraRelatore: Ost. Groppa Eglantine

L’andamento del travaglio di partosecondo Friedman e Zhang. Stabi-lità o evoluzione della curva cervi-cometrica? Applicazione dellecurve di Friedman e Zhang a tra-

vagli spontanei, pilotati, indotti erelativo confrontoStudente: Giuggioloni MiriamRelatore: Ost. Paperi Rita

Osteopatia e ostetricia: nuove pro-spettive terapeuticheStudente: Lucci ChiaraRelatore: Dott.ssa Ost. FermaniLaura

Variabili ostetriche, laboratoristi-che ed istologiche placentari colle-gate all’outcome neonatale neilate preterm: l’esperienza di treanni di un centro di II livello dellaRegione MarcheStudente: Luchetta ElisaRelatore: Ost. Paperi Rita

L’obiezione di coscienza: le radicidi una sceltaStudente: Marinozzi FedericaRelatore: Dott. Cecchi Alessandro

La mediazione linguistica cultu-rale come strumento operativoper affrontare e gestire la rela-zione operatore sanitario/utentestraniero. Esperienza di un annonel consultorio familiare di An-cona CentroStudente: Montesi AliceRelatore: Ost. Groppa Eglantine

Sostegno e accompagnamento niuna scelta difficile. Analisi di unanno di percorsi attinenti la legge194/78 nella realtà del consultoriofamiliare di Ancona Centro: lascelta di proseguireStudente: Oddi Maria ValentinaRelatore: Ost. Groppa Eglantine

Parto vaginale dopo taglio cesareo:la scelta di rinascere al naturaleStudente: Ordinelli Iustini DeboraRelatore: Dott. Giannubilo StefanoRaffaele

La donna in età fertile e lo sport:indagine conoscitiva tra atlete a li-vello agonisticoStudente: Panfoli FrancescaRelatore: Ost. Bolletta Gloria

Progettazione di un accordo gover-nativo Italia Somaliland. Imparare lacultura ostetrica in Italia per concre-tizzare il mestiere nel paese africanoStudente: Panza Ilaria SaraRelatore: Dott.ssa Ost.Ferrini Giuditta

Gravidanza e fitness: la mente

oltre l’ostacoloStudente: Pescetti SaraRelatore: Dott. Giannubilo StefanoRaffaele

L’istituzione professionale del col-legio: quali rapporti con le iscritte?Studente: Raccosta AlessandraRelatore: Dott.ssa Ost. FermaniLaura

Elettrocardiografia fetale diretta:analisi della metodica, indagineconoscitiva ed ideazione di unaguida per operatoriStudente: Rossini FedericaRelatore: Dott.ssa Ost. FermaniLaura

La dieta macrobiotica in gravi-danza: outcome ostetrici e neona-taliStudente: Spadoni AlessiaRelatore: Ost. Bolletta Gloria

Donna, talassemia e gravidanza: ilruolo dell’ostetrica nel counsellingpre e post nataleStudente: Tambascia GabriellaRelatore: Dott. Cecchi Alessandro

È efficace l’induzione con prosta-glandine alla 41° settimana gesta-zionale?Studente: Amato LuisaRelatore: Dott. Cester Nelvio

Tossicodipendenza e gravidanzaStudente: Ferracuti MartinaRelatore: Dott.ssa Ost. Fermani Laura

Da una corretta informazione adun investimento per la salute: lavalenza dello screening del carci-noma alla cervice uterinaStudente: Lazzari GiuliaRelatore: Ost. Groppa Eglantine

La sessualità e i suoi rischi: inda-gine conoscitiva in materia di edu-cazione sessuale tra gli studentidell’istituto superiore VanvitelliStracca Angelini di AnconaStudente: Ortolani MariaRelatore: Ost. Groppa Eglantine

Indici cervicometrici dell’indu-zione del travaglio di partoStudente: Pascucci ElenaRelatore: Dott. Giannubilo StefanoRaffaele

La storia illustrata dell’ostetriciaStudente: Platinetti ElisaRelatore: Prof.ssa Fortuna Stefania

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LA RIVISTALUCINA LA RIVISTA DELL’OSTETRICA/O | 2-2013

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LUCINA – LA RIVISTADELL’OSTETRICA/OOrgano di informazione della Fede-razione nazionale dei Collegi delleOstetriche, inviato per posta a tuttele ostetriche italiane iscritte all’Alboprofessionale e a tutti i rappresen-tanti delle istituzioni di interesse perla professione. È consultabile on-line sul sito webwww.fnco.it

Periodicità: bimestraleLa rivista si propone di diffondere trale ostetriche maggiori informazionirelative all’attività della Fnco, temidi attualità professionale, di politicasanitaria, attinenti la gestione dellasanità pubblica e la tutela della salu-te, in particolare di genere ed in am-bito riproduttivo, sia in ambito na-zionale che internazionale, attraver-so la realizzazione di articoli, reporte interviste. Sono trattate anche problematichelegali di interesse professionale.Sono inoltre pubblicati studi preva-lentemente in ambito organizzativo(management e formazione, storia)a firma delle ostetriche; contributi ri-guardo ad esperienze professionali edi vita associativa. Gli articoli firmati impegnano soltan-to i loro Autori e non riflettono ne-cessariamente gli orientamenti del-la rivista. Sono inoltre dedicati spazi inerentila vita dei Collegi e delle associazio-ni di settore (iniziative di tipo politi-co, sociale, scientifico, formativo, ecc.) La rivista promuove l’aggiornamentodei più importanti eventi formativiche si svolgono in tutta Italia e al-l’estero.

COME RICEVERE LA RIVISTALa rivista viene inviata in omaggio atutte le ostetriche iscritte all’Alboprofessionale, pertanto coloro chenon la ricevono sono pregati di se-gnalarlo al Collegio di appartenenza.Per quanto di competenza, il Colle-gio provvederà ad effettuare una ve-rifica dell’esattezza dell’indirizzo con-tenuto nel database dell'Ente e/o ap-portarvi l’eventuale correttivo indi-cato dall’interessato. Si rammenta che i Collegi sono tenu-ti ad aggiornare costantemente i da-ti relativi ai propri iscritti nel siste-ma di gestione centralizzata dell'al-bo da cui la FNCO attinge gli indiriz-zi per la spedizione di Lucina. Pertan-to, onde evitare disguidi, le ostetri-che che cambiano domicilio sonopregate di informare tempestivamen-te il Collegio di appartenenza attra-verso le modalità tradizionali o regi-strandosi all'accesso intranet riser-vato agli iscritti all'albo visibile co-me banner sulla homepage del por-tale FNCO

Informiamo che secondo quanto di-sposto dall’art. 13, comma 1, dellalegge 675/96 sulla “Tutela dei dati per-sonali”, ciascun iscritto ai Collegi hail diritto, in qualsiasi momento e deltutto gratuitamente, di consultare,far modificare o cancellare i Suoi da-ti o semplicemente opporsi al lorotrattamento per l’invio della presen-te rivista. Tale diritto potrà essere esercitatosemplicemente scrivendo una mailal Collegio di appartenenza e per co-noscenza alla Federazione naziona-le dei Collegi delle Ostetriche.

NORME EDITORIALILucina – La rivista dell’ostetrica/o ac-coglie volentieri contributi, studi e ri-cerche sulle materie inerenti la pro-fessione ostetrica. Per poterle pubbli-care è però necessario rispettare al-cune regole comuni che riassumia-mo di seguito

Il testo degli articoli deve essere com-preso tra le 5mila e le 15mila battu-te (spazi inclusi), corredato da unmassimo di 4 figure e/o grafici. Ogniarticolo deve avere un riassunto (ab-stract) in italiano di circa mille bat-tute e, se necessario, una sintetica bi-bliografia di riferimento.

Ogni articolo è sotto la responsabili-tà diretta del Autore/ degli Autori.Gli autori dovranno firmare l’articoloe fornire:• nome e cognome• funzione professionale• sede lavorativa• indirizzo completo• recapito telefonico• un indirizzo di posta elettronica

da pubblicare in calce all’articoloe/o un indirizzo di posta elettro-nica dove poter essere contattati.

Gli articoli dovranno essere inviati al-la redazione in formato elettronico enella forma più semplice possibile,evitando l’uso di soluzioni grafichecomplesse che saranno poi realizza-te in fase di impaginazione. Per l’invioutilizzare esclusivamente il seguen-te indirizzo di posta elettronica de-dicato: [email protected].

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LUCINA

La rivistadell’ostetrica/oorgano ufficiale della Fnco

FNCO

Federazione Nazionale Collegi Ostetriche

www.fnco.it