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AGricolturA a l e ss an d r i na Periodico del mondo agricolo di coldiretti alessandria Coldiretti Alessandria - Anno 59° numero 8 - 24/09/2012 www.alessandria.coldiretti.it Poste Italiane Spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria Coldiretti Alessandria - Anno 59° numero 8 - 24/09/2012 www.alessandria.coldiretti.it Poste Italiane Spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria stefania grandinetti eletta presidente regionale terranostra il presidente nazionale sergio marini: “crisi, l’agricoltura è un esempio per il governo” vendemmia 2012 “meno quantità ma qualità ottima” gli accordi delle commissioni progetto grano risultati dell’attività i consigli per le semine e le scelte varietali cambiamenti climatici S i c c i t à e g r a n d i n e G l i e f f e t t i s u l l e c o l t u r e 10 SETTEMBRE 2012_Agricoltura Alessandrina 25/09/12 12.27 Pagina 1

24 settembre 2012

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Agricoltura Alessandrina

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stefaniagrandinettieletta presidenteregionale terranostra

il presidente nazionale

sergio marini:“crisi, l’agricoltura è unesempio per il governo”

vendemmia 2012“meno quantità

ma qualità ottima”gli accordi delle commissioni

progettograno

risultati dell’attivitài consigli per le semine

e le scelte varietali

cambiamenticlimatici

Siccità e grandineGli effetti sulle colture

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3Roberto Paravidino Presidente

AGricolturAalessandrinaM a G a z i n e

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ALESSANDRIA SRL

QUeSto perioDico È aSSociato aUNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA

Attività agricola e paesaggio:i punti di forza su cuicementare l’impresa

Editoriale

Editoriale

mi unisco al coro di grazierivolti al ministro per lepolitiche agricole mario

catania per il disegno di legge giàribattezzato “salva campi”. lo aveva promesso ed è stato diparola, il ministro. limitare la ce-mentificazione significa letteral-mente la “valorizzazione dellearee agricole e il contenimentodel consumo di suolo”: per noidi coldiretti, come per il mini-stro catania e per tutti coloroche hanno a cuore il nostro Belpaese, vuol dire intraprendere unabattaglia per la salvaguardia della superficie agricola che assume ilcarattere di una difesa a favore di un cambio di modello di sviluppoche recuperi i valori propri dell’italia. Quei valori che ci rendonounici al mondo: creatività, qualità e bellezza. infatti, il cibo che man-giamo, l’aria che respiriamo, il paesaggio di cui godiamo dipendonodalla terra. oggi, invece, i ritmi attuali di consumo del territorio el’eccesso di urbanizzazione non solo rischiano di stravolgere ilvolto “italiano”, ma anche di modificare irreversibilmente le con-dizioni climatiche, ambientali e sociali del nostro paese. la conser-vazione della superficie agraria utilizzabile deve essere una prioritàper preservarla dalla crescente urbanizzazione delle campagne, tu-telando la disponibilità di superfici agricole per garantirne la frui-bilità alle prossime generazioni, che potranno praticarviun’agricoltura imprenditoriale, innovativa ed ecosostenibile tute-lando il paesaggio agrario italiano. Ben vengano quindi, iniziativecome questo di disegno di legge voluto dal ministro catania, alquale la coldiretti è disponibile a dare il suo contributo nell’inte-resse dell’agricoltura, e dell’intera economia italiana, che ha nel-l’attività agricola e nel paesaggio i punti di forza sui quali cementarela ripresa. non dobbiamo dimenticare, inoltre, che proprio il ra-pido processo di urbanizzazione e cementificazione selvaggia e ilprogressivo abbandono del territorio non accompagnato da unadeguamento della rete di scolo delle acque, sta mettendo a ri-schio la sicurezza idrogeologica di tutto il paese. la febbre edilizia sta consumando l’italia, lunga e stretta: le cifrecomunicate dall’ispra fanno inorridire. in quarant’anni ci siamomangiati aree estese come la lombardia, liguria ed emilia roma-gna e, come se non bastasse, ogni giorno vengono distrutti 75 et-tari di terre coltivabili e ambienti naturali. la conseguenza non puòche essere l’aumento dei rischi per frane ed alluvioni se si continuaa “consumare” campagna, sostituendola con zone cementificate e,contestualmente non si creano le condizioni perché l’acqua possadefluire: in altre parole nessuna chance se si continua a mantenerela tendenza finora in campo. l’inversione di rotta è un obbligo:anche perché non dobbiamo sottovalutare il fatto che riusciamoa produrre solo l’80 per cento del cibo che consumiamo. Quantodetto dal ministro “questo provvedimento tocca temi molto sen-sibili, come l’uso del territorio e la sua corretta gestione, ma coin-volge anche la vita delle imprese agricole e l’aspetto paesaggisticodell’italia. riguarda il modello di sviluppo che vogliamo proporree immaginare per questo paese, anche negli anni a venire” ha ilpieno sostegno di coldiretti che vede in questo ddl un decisivopasso in avanti per raggiungere l’obiettivo di limitare la cementifi-cazione sui terreni agricoli, in modo da porre fine a un trend pe-ricoloso per il paese. risultato? e’ la prima volta che viene fissatoun limite alla cementificazione. cosa dobbiamo dire? grazie saggio governo tecnico!

n° 8 24 Settembre 2012

in copertina

Coltiviamo il legame

con la madre terra

Chiuso in redazioneil 24 settembre2012

P e r i o d i c o e d i t o d a

impresa Verde alessandria

d i r e t t o r e r e s P o n s a b i l e

Marco caramagna

d i r e t t o r e a M M i n i s t r a t i V o

simone Moroni

r e s P o n s a b i l e d i r e d a z i o n e

ilaria lombardi

G r a f i c a , i M P a G i n a z i o n e e f o t o

christian boero

c o l l a b o r a t o r i

luisa bo, daniela colombini, fabio fracchia, alberto Pansecchi, don ivo Piccinini,alessandro albertelli, Marino ravera,emanuele sconfienza, domenico Pesce.

f o t o G r a f i earchivio coldiretti, christian boero

redazione ed aMMinistrazionecorso crimea 69 - 15121 alessandriatel. 0131 235891 - fax. 0131 252144

r e G i s t r a z i o n e t r i b u n a l edi alessandria n.69 del 21.1.1953

a G e n z i a P u b b l i c i t a r i aVia Pylos, 20 - 12038 savigliano (cn)

tel. 0172 711279 - cell. 348 7616706 e-mail: [email protected]

s t a M P aindustrie GraficHe srl

Via einaudi, 43 - zona d4 tel. 0131-240624 [email protected]

confederazione nazionale coldirettifederazione Provinciale coldiretti alessandria

u f f i c i P r o V i n c i a l icorso crimea 69 - 15121 alessandriatel. 0131 235891 - fax. 0131 [email protected]/alessandria

u f f i c i d i z o n aacqui terMe - Via M. ferraris, 52tel. 0144 322546 - fax. 0144 55902

alessandria - corso crimea, 69tel. 0131 261819 - fax. 0131 325524

casale Monferrato - Via cavalli d’olivola, 6tel. 0142 452840 - fax. 0142 72741

castelnuoVo scriVia - Via solferino, 53tel. 0131 823403 - fax. 0131 823443

cerrina - Via nazionale, 36tel. 0142 943800 - fax. 0142 946031

noVi liGure - Via Mazzini, 50/ctel. 0143 75440 - fax. 0143 73881

oVada - Via cairoli, 42tel. 0143 86268 - fax. 0143 833305

tortona - Via s. Marziano, 4tel. 0131 861965 - fax. 0131 863903

E’ nato

nipote di Ilda Poggisegretaria di Zonadi Tortona.Auguri alla mammaValentina, al papàLeonardoe alla piccola Aurorada tuttala Coldiretti!

Alberto

Fiocco azzurro

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uella di quest’anno potrebbeessere la vendemmia piùscarsa del secolo, non solo in

italia ma anche a livello europeo, vistoche sia in spagna che in Francia le pre-visioni quantitative sono particolar-mente basse. per quest’anno siprevede una produzione nazionalemolto contenuta, intorno ai 40-41 mi-lioni di ettolitri (con una flessione del5% rispetto allo scorso anno nel qualec’è stata una produzione di 42,7 mi-lioni di ettolitri), anche se la qualitàdelle produzioni vinicole si annunciatra buona e ottima. le ultime stimeproduttive tengono conto anche dellepiogge di questi giorni, che in moltis-sime zone viticole hanno consentitoun parziale recupero dei quantitativiprevisti ancora a fine agosto. le precipitazioni stanno influenzandopositivamente anche la qualità delleuve e dei vini; soprattutto per i rossi eper le uve con epoca di maturazionemedia e tardiva (per i quali la vendem-mia non inizierà prima della fine di set-tembre o nel mese di ottobre), siattendono prodotti di elevatissimaqualità. Quest’annata è stata anche ca-ratterizzata da ridotti (o in molte zoneinesistenti) problemi fitosanitari delleuve, con ricadute positive sulla qualitàe sulla possibilità di portare il prodottoal giusto livello di maturazione.la vendemmia 2012 appena iniziata (egià in parte conclusa per quanto ri-guarda le uve destinate agli spumanti)

coinvolge 650mila ettari di vigne eoltre 250mila aziende vitivinicole,dando opportunità occupazionali siaper le persone impegnate diretta-mente in vigne, cantine e nella distri-buzione commerciale, sia per quelleimpiegate in attività connesse e di ser-vizio. secondo una ricerca di coldi-retti, per ogni grappolo di uva raccoltasi attivano ben 18 settori di lavorodall’industria di trasformazione al com-mercio, dal vetro per bicchieri e botti-glie alla lavorazione del sughero pertappi, continuando con trasporti, ac-cessori, enoturismo, cosmetica, bioe-nergie, solo per citarne alcuni. ma lavendemmia rappresenta anche una

chance lavorativa importante per im-migrati e giovani anche grazie allo stru-mento dei voucher, i buoni lavorointrodotti per la prima volta proprio inagricoltura in occasione della campa-gna di raccolta delle uve dell’agosto2008. da allora ne sono stati utilizzaticomplessivamente circa 2 milioni soloper i lavoratori del settore vitivinicolo,che ne risultano essere i principali uti-lizzatori. circa il 60 per cento dellaproduzione nazionale sarà destinata avini di qualità con ben 517 vini a deno-minazione di origine controllata (doc),controllata e garantita (docg) e a indi-cazione geografica tipica (329 vini doc,70 docg e 118 igt).

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la vendemmia 2012?meno quantità ma qualità ottima

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più del gelo invernale hanno influito il caldodegli anticicloni e il clima della passata campagna

una vendemmia “sui generis”quella del 2012. colpa di unclima impazzito che ha fattoscendere lo scorso inverno il

termometro sotto i 20 gradi e diun’estate che, con i vari anticicloni dainomi infernali, ha disidratato le bacchee assetato l’agricoltura. in tutto questoperò una cosa è certa: in controten-denza con il resto d’italia, in provinciadi alessandria nessuno ha parlato divendemmia anticipata perché, forse, sa-rebbe più opportuno catalogarla come“nella norma” o addirittura “tardiva”.“possiamo parlare senza dubbio divendemmia in ritardo rispetto alle ul-time annate, dove alcune uve verrannostaccate anche con quindici giorni di ri-tardo: - affermano il presidente e il di-rettore della coldiretti di alessandriaroberto paravidino e simone moroni- come sempre molto dipenderà dallezone di produzione e dalla tipologia, inogni caso si potrà parlare di un ritornoalla normale tempistica rispetto aglianticipi a cui si è dovuto ricorrere neglianni scorsi”. scendendo più nel detta-glio tecnico al momento è possibiledire che gli elevati gradi zuccherini chegià si stanno registrando non sonofrutto di maturazione avvenuta ma didisidratazione delle bacche e la matu-razione avanzerà, effettivamente, daora poiché sono arrivate le tanto de-siderate e auspicate piogge. per quantoriguarda la produzione si prevede uncalo medio delle uve in provincia chepuò essere stimato attorno al 30% aseconda delle zone. dal punto di vistaorganolettico, al momento, l’acidità to-tale nelle uve risulta ancora elevata,

sintomo ulteriore di incompleta matu-razione. per quanto concerne le malat-tie che possono in certe annateattaccare i grappoli, come ad esempiola temutissima muffa grigia, la situa-zione appare ottimale e gli acini sonogeneralmente molto sani. ma, se la pre-occupazione relativa al peso dei grap-poli potrà in parte essere superatocon l’arrivo delle piogge, resta il datoallarmante dei grappoli emessi daitralci: quest’anno inferiore del 50% ri-spetto alla norma. Una conseguenza danon mettere in relazione con le bassis-sime temperature invernali ma, proba-bilmente, da imputarsi al clima dellascorsa estate, periodo nel quale av-viene la differenziazione sui tralci dellegemme miste che “porteranno i grap-poli per la successiva annata”. “espri-mere un giudizio preciso sullecaratteristiche delle produzioni è pur-troppo ancora prematuro. la vite haresistito al clima impazzito. non si è

piegata ai sette anticicloni che hannoinfiammato l’italia da nord a sud e unacarenza di piogge estive che ha battutoogni record. - continuano paravidino emoroni - siamo di fronte ad un’annatache deve ancora giocare buona partedelle sue potenzialità. per questo nonè opportuno fare previsioni, visto chele prossime settimane saranno deter-minanti. se nel mese di settembre siavranno temperature adeguate, giusteprecipitazioni e forti escursioni termi-che tra il giorno e la notte, è moltoprobabile che si possa ottenere un ot-timo prodotto”. l’uva che verrà rac-colta, sia per l’esiguità dellaproduzione, sia per la sua sanità, do-vrebbe quindi risultare eccellente.resta l’incognita prezzo. chiuse le trat-tative per moscato, Brachetto e gavi icosti delle uve si segnalano in salita maverosimilmente, a causa delle basserese produttive, non miglioreranno i ri-cavi ed i guadagni dei viticoltori.

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siglati gli accordi delle commissioni paritetiche 2012

Dopo settimane di trattative, venerdì24 agosto è stato siglato l’accordo

sul moscato da parte della commis-sione paritetica, composta da una parteindustriale e da una parte agricola conla mediazione dell’assessorato regio-nale all’agricoltura. l’accordo prevedeper il 2012 una resa di 108 quintali perettaro, con un compenso di 105,50 €netti al quintale (106,50 € lordi). É con-

fermato il sistema per la determinazionedelle rese negli anni successivi intro-dotto nel 2010, che prevede un range digiacenze compreso tra i 200mila ed i250mila ettolitri al 31 agosto di ognianno, con resa di 100 quintali all’ettarocon una giacenza all’interno della for-chetta indicata, minore di 100 quintalicon giacenza superiore ai 250mila etto-litri, e maggiore di 100 quintali con gia-

cenza inferiore ai 200mila ettolitri.nell’accordo è inoltre previsto un ulte-riore contributo di 1,00 €/quintale peril fondo di parte agricola costituito nel2010, di cui 0,70 € sono indirizzati aiproduttori per la gestione dell’accordoed i restanti 0,30 € sono indirizzati ai vi-gneti con particolari difficoltà di colturaindividuati dalla apposita commissione,il tutto a carico delle industrie. rite-niamo si tratti di un accordo che, vistoil difficile momento economico, per-mette di mantenere il reddito alle im-prese. Quest’anno la qualità delle uve èelevata. - afferma il presidente della col-diretti alessandrina roberto paravidino- il risultato raggiunto consente alle im-prese agricole che producono moscatodi iniziare la vendemmia con la certezzadi un prezzo. nella trattativa la compo-nente agricola ha agito con grandesenso di responsabilità nell’interesse ditutti i componenti della filiera.”

“Un risultato importante per la

filiera poiché si evince un buon

incremento della rimuneratività

per gli agricoltori del 5%. Ri-

dotta la resa da 115 a 108 quin-

tali per ettaro per garantire da

un lato il ripristino delle scorte

e dall’altro una maggiore atten-

zione per scongiurare l’eccesso

di produzione”

Moscato

Afine luglio, con qualche settimana dianticipo rispetto alla precedente ven-

demmia, la commissione paritetica perl’accordo di filiera del Brachetto d’acquie piemonte Brachetto ha raggiunto l’ac-cordo sulla resa ad ettaro e sul prezzodelle uve per la campagna 2012. le parti

hanno convenuto sul raggiungimento diuna resa di 42 quintali a ettaro di docgBrachetto d’acqui “spumante”, con lapossibilità di applicazione del meccanismoblocage-deblocage per ulteriori 8 quintali.per il piemonte Brachetto “spumante” laresa è pari a 47,30 quintali a ettaro, con la

possibilità di applicazione del meccanismoblocage-deblocage per ulteriori 7,70 quin-tali. per le tipologie piemonte e acqui“tappo raso” è stata condivisa la scelta diprodurre 55 quintali a ettaro di do, conl’applicazione, anche in questo caso, di altri10 quintali di blocage-deblocage per l’acqui“tappo raso” e 15 quintali piemonte“tappo raso”. i prezzi delle uve a denomi-nazione sono stati stabiliti per 1,35 europer quanto concerne il Brachetto d’acquidocg e 1,20 euro per il piemonte Bra-chetto doc. non vi sono stati accordi ine-renti il prezzo relativo i superi, le cantinesi sono impegnate al ritiro degli stessi aduna cifra corrispondente a 0,40 euro alchilogrammo.

“Nonostante il periodo econo-mico non semplice, quello rag-giunto in sede di commissioneparitetica Brachetto è un accordosoddisfacente che tiene in consi-derazione il lavoro dell’agricol-tore. L’intesa è stata raggiuntacon qualche settimana di anti-cipo rispetto lo scorso anno”.

Brachetto

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uve, compensi suddivisi in tre fasce determinate dalla gradazione alcolica.1) Compenso uve destinate a D.O.C.G. GAVI il compenso minimo delle uve intere cortese bianco destinate alla d.o.c.g.gavi per la vendemmia 2012 è stabilito come segue:

Éterminato, nella serata di mercoledì5 settembre, con il raggiungimento

dell’accordo, il confronto della commis-sione paritetica gavi docg, risultato ot-tenuto attraverso la mediazione tra laparte agricola e industriale attuata dal-l’assessore regionale all’agricolturaclaudio sacchetto. i termini stabiliti nel-l’accordo prevedono una resa inalteratarispetto all’anno precedente (pari a 90quintali a ettaro). soddisfacente anche l’in-tesa raggiunta in termini di prezzi delle

“Un accordo condiviso, raggiun-

gendo l’obiettivo fondamentale,

vale a dire prezzi delle uve sod-

disfacenti. Il percorso intra-

preso è quello giusto per il bene

del comparto vitivinicolo, set-

tore che può solo beneficiare di

un clima lontano da tensioni

volto, al contrario, ad un con-

fronto costruttivo focalizzato

sulla qualità del prodotto vino”.

Gavi DOCG

Gradazione alcolica €/quintale9,50 - 11,20 65,511,21 - 12,40 69,5

> 12,40 (da uve selezionate) 85

Gradazione alcolica €/quintale9,50 - 11,20 84,511,21 - 12,40 88,5

> 12,40 (da uve selezionate) 105

2) Compenso uve destinate a D.O.C.G. GAVI del Comune di Gaviil compenso minimo delle uve intere cortese bianco destinate alla d.o.c.g. gavidel comune di gavi per la vendemmia 2012 è stabilito come segue:

VINO: COLDIRETTI, VENDEMMIA MONDIALE MAI COSI' AVARA.PREZZI SU. Al minimo la produzione di vino sulle tavole del pianetaper effetto del clima.

Paese/anno 2011 2012 Var.%

italia 42,7 40,5 -5,2

Francia 51,0 44,1 -13,5

spagna 38,3 35 -8,6

germania 9,6 9,3 -3,1

portogallo 5,6 5,8 +3,6

romania 5,3 3,2 -39,6

altri 11 10 -9,1

Totale Ue 163,5 147,9 -9,5

stati Uniti 18,7 19,0 +1,6

australia 11,0 11,6 +5,5

argentina 15,5 13,0 -16,1

cile 9,2 9,50 - 11,20 +5,4

africa 9,3 9,50 - 11,20 +3,2

altri 45,3 9,50 - 11,20 9,50 - 11,20

Tot. mondo 272,5 256,1 -6,0Fo

nte:

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A pagare il conto più salato è stato il mais. Danni per 30milioni di euro

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siccità prolungata che ha assetato i campie grandinate che hanno colpito a macchiadi leopardo la provincia alessandrina: da

una decina d’anni non si registrava un’estatecosì calda e un’assenza di pioggia così prolun-gata. É questa l’istantanea che lascia l’estate2012. Una stagione difficile per i problemi cau-sati alle colture dal grande caldo e dal numerodi incendi che hanno infiammato l’italia intera,da nord a sud. e ora inizia la conta dei danni:per la provincia alessandrina si parla di unastima pari a 30 milioni di euro. a pagare ilprezzo più alto è stato sicuramente il mais che,coltivato in asciutto, ha registrato un calo pro-duttivo pari ad un 60% mentre, irrigato a piog-gia o a scorrimento la perdita può esserestimata attorno al 25%. danni ingenti in provin-cia anche per una coltura importante comequella del girasole che ha continuato a non ve-dere una goccia d’acqua per tutto il periododella maturazione. senza contare le spese ag-giuntive che gli imprenditori agricoli hanno so-stenuto e stanno continuando a sostenere perirrigare e riuscire così a salvare il salvabile delprodotto rimasto. “molti agricoltori - affermano

il presidente e il direttore della coldiretti ales-sandrina roberto paravidino e simone moroni- hanno visto svanire il lavoro di un intero annocon mesi di grande caldo e mancanza di pioggiache ha tagliato drasticamente i raccolti di mais,pomodoro, barbabietola, girasole mentre lagrandine ha provocato danni irreversibili a col-tivazioni particolarmente sensibili come lafrutta e soprattutto l’uva in attesa di vendem-mia”. ed ora sono arrivate la tanto auspicatepiogge, un assaggio di quello che sarebbe ser-vito un mese fa. le precipitazioni di questigiorni sono importanti in questa fase per ripri-stinare le scorte idriche nei terreni, negli invasie nei fiumi a secco in vista delle prossime se-mine e per salvare alcune colture in campo main generale sono arrivate troppo tardi. infatti,se la pioggia è intensa, i terreni secchi non rie-scono ad assorbire l’acqua che cade violente-mente e tende ad allontanarsi per scorrimentocon il pericolo di frane e smottamenti mentrela grandine provocherebbe danni irreparabilialle colture in campo. per essere utile, infatti, lapioggia deve cadere in modo non violento edurare nel tempo.

“dopo una estate così difficile sonoa tutti più chiari gli effetti dei cam-

biamenti climatici nei confronti dei qualioccorre intervenire con misure finanziarieper affrontare l’emergenza, ma anche conmisure strutturali con le opere per la con-servazione e distribuzione della acqua e ilnecessario potenziamento degli invasi perl’avvenuta modifica della distribuzionedella pioggia”. É quanto ha affermato ilpresidente della coldiretti, sergio marini,in merito ai gravissimi danni causati dallamancanza di precipitazioni nelle campagneitaliane durante l’estate. Un bilancio pe-santissimo con cali produttivi importantiper colture come il girasole, il pomodoroe il mais. “dobbiamo ricordare - ha con-cluso il presidente della coldiretti - che ilnostro, nonostante tutto, è un paese riccodi acqua, sta alla nostra intelligenza e allanostra lungimiranza saperla governare perrenderla disponibile nei periodi siccitosi”.

i cambiamenti climatici e gli effetti sulle colture

emergenza

estate 2012: siccità e grandine

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Aaagrico

lturaLe immagini a lato sono soltanto dueesempi di molte che sono arrivate allanostra redazione a testimonianza deidanni ingenti che ha procurato la gran-dinata che si è abbattuta sulla Valcer-rina all’inizio di agosto. In pochi minutisono stati spazzati via interi vigneti e illavoro di un anno. Una grandinata di dimensioni “ag-ghiaccianti” come è stata definita da chil’ha vissuta che ha compromesso ulte-riormente il reddito di numerose aziendegià particolarmente provate a causadella crisi.

cala la produzione di cerealinell’unione europea: -2%cresce il grano duro che fa segnareun aumento del 5,3 per cento

cala la produzione di cereali nell’Unioneeuropea. la commissione Ue ha presen-

tato le sue ultime previsioni dalle quali emergeche il raccolto 2012 sarà di 278,6 milioni ditonnellate, con un calo del 2% rispetto alloscorso anno. per quanto riguarda il frumentotenero, le stime indicano una produzione di127,3 milioni di tonnellate, l’uno per cento inmeno del 2011. cresce, invece, il grano duroche fa segnare un aumento del 5,3%, salendoa quota 8,5 milioni di tonnellate.per il mais, le previsioni attuali sono a 60,2 mi-lioni di tonnellate, con una riduzione dell’11%rispetto all’anno scorso, che potrebbe essereanche più pesante, considerando i problemi disiccità. l’orzo si attesta, invece, a 53,1mln/tonn., con un aumento del 3,6%.sul fronte del commercio estero, l’attuale si-tuazione prevede che l’Unione europea ri-manga un esportatore netto (per circa 10

milioni di tonnellate). andando ad analizzare la

situazione tra principali produttori, le previ-sioni della commissione Ue danno l’italia inaumento del 8,5%, seconda solo alla Francia(+9,2%). segno positivo per la germania(+4,6%) e conto pari in gran Bretagna(+0,8%) mentre la polonia perde il 3,6% deisuoi cereali. tracollo per spagna e Ungheria (-18,9%) e, soprattutto, per la romania, con uncrollo del 35,8%. a livello mondiale, a causadella siccità che ha colpito gli stati Uniti, laprevisione della produzione mondiale dei ce-reali nel 2012/13 è ridotta rispetto al mesescorso. in seguito ad una riduzione di approv-vigionamento mondiale, il prezzo del mais èrimasto vicino a livelli record durante il mesedi agosto. il rapporto attuale tra stock/con-sumo mondiale rimane ad un livello paragona-bile all’anno 2011: è sceso dal 20% al 19%. talesituazione, secondo la commissione, probabil-mente causerà il mantenimento di prezzi a li-velli elevati con un alto livello di volatilità.

sta procedendo la raccolta in provin-cia, la principale area di coltivazione

a livello regionale. la superficie com-plessiva messa a coltura per quest’annodovrebbe aggirarsi intorno ai 1.000 ha.dalle ultime indicazioni la produzionedovrebbe mantenere le rese degli annipassati, indicativamente sui 700 quin-tali/ettaro di media, dove si è avuta lapossibilità di irrigare per far fronte alleelevate temperature estive e dove il rac-colto non è stato danneggiato dallagrandine. grandinate che, in alcuni casi,hanno causato un danno del 100% inalcun aziende. anche se generalmente sirileva un calo delle superfici messe acoltura, in alcune aree si riscontra in-vece una tendenza ad aumentare, so-prattutto come alternativa al mais e pereffettuare la rotazione colturale.

pomodoro da industrianonostante la siccitàla produzione dovrebbemantenere le resedegli anni passati

la grandinata in velcerrina

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Presidente, il governo sta adottandodiversi provvedimenti ma nonsembra che riguardino da vicinoil settore agricolo...

non direi, i provvedimenti presi negli ultimidue anni dai governi sono stati quasi tuttiorientati al rigore, più tasse e tagli di agevola-zioni, noi in fondo siamo riusciti a mantenereun sistema non molto diverso da quello cheavevamo in precedenza. in questa fase dove-vamo giocare in difesa e lo abbiamo fattoabbastanza bene. sono le misure per losviluppo che sono state ancora poche edinefficaci. e questo per tutti i settori. si fa fatica nel nostro paese a scaricareuna vecchia idea su come crescere.il modello delle economie di scala e le leggidel pil e della finanza da sole stanno impove-rendo le nostre famiglie e i nostri territorispingendo a produrre al minor costo senzatenere in alcuna considerazione il prezzosociale, ambientale ed etico e portano comerisultato la delocalizzazione di tutto. tutto si sposta laddove costa meno produrre,ovvero fuori dall’italia. siamo invece convintiche il nostro paese possa ritrovare una viasostenibile di sviluppo e competitività suimercati locali e globali, solo se saprà ripartiredai territori, in primo luogo dal loropatrimonio ambientale e culturale, e dallacreatività delle sue piccole e medie impreseche insieme rendono distintivo ed unicoil marchio italia. l’Italia e il suo futuro sonolegati alla capacità di tornare a fare l’Italia, cioè di essere l’italia della grande creatività,delle piccole e medie imprese agricole,artigiane, manifatturiere che poi sannocrescere e conquistare il mondo. sono questigli obiettivi su cui deve iniziare ad investirel’esecutivo. in questo senso la nostraagricoltura può essere da esempio perché,nonostante le difficoltà, ha raggiunto primatiineguagliabili nella qualità, nella sicurezza, nellacapacita di innovarsi e rappresentare territori

e culture. non a caso i nostri prodottisono i più copiati ed apprezzati al mondoe la bravura dei nostri agricoltori è misuratadal valore aggiunto per ettaro di terreno,ovvero la ricchezza netta prodotta perunità di superficie.

Nel comparto agricolo i costidi produzione sono sempre più altie i ricavi sempre più bassi. Quali glistrumenti per ”stabilizzare” i varisettori sia dal punto di vista dellaproduttività che del commercio?

ecco, questo è il nostro vero problema,la bassa redditività e qui le cause sono diverse.per ogni euro di spesa per prodotti alimentarisolo 20 centesimi giungono nelle tasche delleagricoltori e il resto va ad altri. a pesare negativamente sulla redditivitàdell’agricoltura italiana è la riduzione deiprezzi pagati alle imprese agricole per effettodello strapotere contrattuale degli altri sog-getti della filiera, e soprattutto la concorrenzasleale dovuta alla mancanza di trasparenzanell’informazione ai consumatori che per-mette di spacciare come Made in Italy in italiae nel mondo prodotti che di italiano hannosolo il nome e a volte l’incarto. Un deficit

di giustizia nella filiera e di verità nei confrontidei consumatori reso possibile da una politicatroppo spesso codarda e ipocrita che dicedi condividere il problema, ma non ha trovatomai il coraggio di risolverlo. sappiamo cheil nostro è il paese delle lobby, e queste sannobene come operare, ma qualcosa in questiultimi tempi si sta muovendo penso alle nuovenorme, in parte già divenute legge, per contra-stare il finto olio extra vergine italiano, pensoalla norma che entrerà in vigore ad ottobresull’obbligo di contratti scritti nella commer-cializzazione dei prodotti agricoli (dove nel caso

di prezzo riconosciuto al produttore agricolo infe-

riore al costo di produzione verrà ritenuta pratica

commerciale sleale), penso al forte impulsodato alla lotta alla contraffazione e alle illega-lità (anche grazie alla nostra pressante azione),penso alla nuova pac dove l’italia tutta spingeaffinché le risorse vadano solo alle vereimprese agricole professionali .ci sono poile azioni intraprese direttamente dalleimprese, da parte della coldiretti proprioper rispondere alla crisi che attanagliail paese e per riportare giustizia e verità nellafiliera stiamo portando avanti con successoil progetto della “Filiera agricola italiana”,un impegno che se da un lato va a salvaguardiadell’identità dell’agricoltura italiana, il rispettodell’ambiente e della biodiversità, dall’altrogarantisce ai consumatori giusta qualitàe quantità, genuinità e sicurezza degli alimenti,conciliando i bisogni di consumatori e diproduttori e soprattutto individua una stradaitaliana per dare un futuro alla nostra gente.

Oggi si parla tanto di riforme(semplificazioni,credito alle imprese,lavoro giovanile e quant’altro). Quali le più urgenti per tutelaree ridare dignità al settore primarioe ai suoi operatori?

in una situazione in cui non ci sono risorseè possibile fare una riforma che non costaniente e che fa invece risparmiare alle impresee allo stato. occorre togliere di mezzo unavolta per tutte quegli adempimenti burocraticiinutili. il vero vantaggio è nel recupero dialmeno 100 giornate di lavoro all’anno chegli imprenditori perdono per stare dietroalle carte. non vanno certo eliminati quegliadempimenti che garantiscono la sicurezzaalimentare ed ambientale che qualificanoil nostro Made in Italy, ma non c’è dubbio chetroppo spesso la burocrazia si inventa praticheper giustificare se stessa. Basterebbe ridimen-sionare questa micidiale spinta creativaper recuperare qualche punto di pil.

“crisi: l’agricolturaè un esempio per il governo”

Presidente nazionale coldiretti

Intervista a:

Sergio Marini

intervista rilasciata dal presidente nazionale coldiretti alla gazzetta del mezzogiorno

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gli agriturismi di campagna amicaal centro del progetto di coldiretti

l’agricoltura è l’unico settore in contro-tendenza nel 2012 che fa segnare un

aumento del pil (0,9%) sul piano tenden-ziale per il secondo trimestre consecutivo,mentre calano l’industria (-6,0%), le costru-zioni (-6,5%) e i servizi (-1,1%). É quantoafferma la coldiretti nel commentare iconti economici trimestrali dell’istat e nelsottolineare che non ha significato consi-derare il dato congiunturale poichè l’agri-coltura, come è noto, segue un andamentostagionale. nonostante le difficoltà l’agri-coltura si conferma come settore antici-clico come dimostra anche l’aumento delleassunzioni che crescono del 10,6% nel se-condo trimestre in netta controtendenzacon l’andamento generale. peraltro le aper-ture di nuove aziende agricole hanno su-perato leggermente le chiusure con lapresenza nel secondo trimestre di ben824.516 aziende agricole registrate neglielenchi delle camere di commercio. Una ri-presa che avviene dopo due anni di conti-nue riduzioni. l’italia può tornare acrescere solo se investe nelle proprie ri-sorse che sono i territori, l’identità, il turi-smo, la cultura e il cibo che sono una levacompetitiva formidabile per trainare ilmade in italy nel mondo.

Eletta Presidente di Terranostra Piemonte

Stefania Grandinetti

cambio della guardia a terranostra pie-monte, Franco pigino presidente uscente,

operatore agrituristico di alessandria ha la-sciato la presidenza regionale dopo quattroanni di intenso impegno. il consiglio regionaledi terranostra, che rappresenta quasi 300 agri-turismi di coldiretti, riunitosi presso la coldi-retti regionale ha eletto all’unanimità allapresidenza di terranostra piemonte stefaniagrandinetti, già presidente di terranostra ales-sandria dal 17 aprile scorso. operatrice agri-turistica di alessandria, stefania grandinetti ètitolare dell’agriturismo “le piagge” che si

trova poco prima di raggiungere il paese diponzone, nell’acquese. oltre all’attività di ri-storazione l’azienda agrituristica di stefaniagrandinetti è anche fattoria didattica con unallevamento di suini allo stato brado. presential consiglio regionale di terranostra direttorenazionale dell’associazione silvia Bosco, il pre-sidente di coldiretti piemonte paolo rovel-lotti, il direttore Bruno rivarossa e lasegretaria regionale maria chiara Bellino. ste-fania grandinetti ha espresso riconoscenza neiconfronti di Franco pigino per il lavoro svoltoed ha evidenziato come la progettualità degli“agriturismi di campagna amica” sia centraleper il percorso futuro. tale programma si inse-risce nel più ampio disegno di coldiretti dovel’elemento essenziale è la filiera agricola e tuttaitaliana anche nel settore della ricettività turi-stica. durante l’incontro silvia Bosco ha illu-strato l’applicativo app di ultima generazioneper individuare gli agriturismi online.

Mi sento gratificata. Un ruolo importante, metterò a disposizione

la mia esperienzaper far crescere la filiera

tutta italiana

“”

nonostantele difficoltà

si conferma anchel’aumento delleassunzioni

pil: solo agricolturacresce in controtendenza

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grano di alessandria 2012:risultati, prove, qualità,consigli per le semineil progetto per la valorizzazione del frumento

alessandrino di qualità, giunto al suo quartoanno, nasce proprio per rispondere alle diffi-

coltà che il comparto cerealicolo, così impor-tante per l’agricoltura alessandrina, sta vivendoin questi ultimi anni. il progetto, di durata quin-quennale che beneficia di un finanziamento dellacamera di commercio di alessandria, vede lapartecipazione di coldiretti e delle altre orga-nizzazioni professionali agricole, del consorzioagrario del piemonte orientale e delle principalirealtà cooperative che operano nel settore,oltre al cadir lab nel ruolo di responsabile tec-nico. tra gli obiettivi, l’integrazione di tutti i sog-getti della filiera tra cui i mulini, panificatori esementieri: nel corso del 2012 è stato creato illogo “grano di alessandria” con lo scopo diidentificare le farine e i prodotti da forno fatticon in il grano di alessandria.a tale scopo è stata coinvolta l’associazione deipanificatori e alcuni mulini: inoltre, è stato realiz-zato un video promozionale per pubblicizzare ilmarchio e diffondere l’iniziativa al pubblico. ilprogetto prevede attività in diverse direzioni, traqueste sono ovviamente di prioritaria impor-tanza l’orientamento delle tecniche di coltiva-zione e il monitoraggio della qualità dellaproduzione. La qualità del frumento tenero ales-sandrino nel 2012: il monitoraggio della qua-lità si è basato su circa 150 campioni appartenentialle varietà maggiormente coltivate. Quest’attivitàviene svolta già da diversi anni, per cui i dati rac-colti possono essere confrontati con l’anda-mento della qualità negli anni precedenti. inquesto ambito si prevede su tutti i campioni ladeterminazione dei parametri fondamentali perla valutazione delle caratteristiche reologiche(peso ettolitrico, tenore proteico, analisi alveo grafica),mentre su una quota vengono valutati anche pa-rametri legati alla sicurezza alimentare (es. residui

di prodotti fitosanitari, micotossine).

il progetto “frumento alessandrinodi qualità”e i risultatidell’attività

La campagna 2012: i risultati produttivi siadal punto di vista quantitativo che qualitativosono stati buoni in quasi tutti gli areali della pro-vincia di alessandria. l’andamento climatico hagiocato un ruolo chiave per la buona riuscitadella campagna; in particolare si possono indivi-duare quattro eventi principali:1. Autunno 2011: le scarse precipitazionihanno permesso un’adeguata preparazione delterreno e le semina del frumento sono avvenuteregolarmente. solamente le semine tardive oltreil 30 di ottobre hanno risentito delle abbondantipiogge di inizio novembre che hanno provocatoalcuni allagamenti.

2. Febbraio 2012: l’inverno si è distinto perl’abbondante copertura nevosa che ha permessoal frumento di superare le rigide temperature difebbraio che per alcuni giorni sono state al disotto ai -20 °c.

3. Marzo 2012: la temperatura media pertutto il mese di marzo è stata al di sopra dellatemperatura media degli ultimi 8 anni. Questacondizione ha permesso di intervenire pertempo con le prime concimazioni azotate, il fru-mento ha accestito regolarmente e ha ripresola sua normale attività vegetativa.

4. Aprile\Maggio 2012: le temperaturemiti accompagnate da precipitazioni frequentihanno consentito al frumento di crescere rego-larmente e di assorbire le concimazioni azotatedi copertura. a differenza degli ultimi anni nonsi è verificato il fenomeno della “stretta” e cioèla chiusura anticipata del ciclo causato dall’insuf-ficienza idrica; questo problemaèfrequente negliareali più difficili della provincia in particolarenella “Fraschetta”. la campagna ha evidenziatoalcuni attacchi di fusariosi della spiga in partico-lare sulle varietà a ciclo precoce (es. Bramante,

Bandera, Botticcelli) a causa di una precipitazioneavvenuta in concomitanza della fioritura. i valoridi tossine riscontrate nel piano di monitoraggioeffettuato dal cadir laB srl non hanno mo-strato valori al disopra del limite di legge. tra le problematiche di carattere fitosanitario sisegnalano:1. Septoriosi: da anni in modo più o meno in-tenso interessa tutto l’areale produttivo alessan-drino causando perdite produttive rilevati.

2. Cimice: in modo sparso ha causato alcunidanni alle coltivazioni; il monitoraggio ricopre unruolo fondamentale per attuare le strategie di di-fesa più efficaci. la campagna 2012 è stata comun-que un’ottima campagna sia per le produzioni siaper i pesi ettolitrici buoni quasi mai sotto 76.in sintesi i dati 2012 evidenziano:Peso ettolitrico: generalmente buono in lineacon l’ultima campagna pochissimi i campioni chehanno mostrato un peso ettolitrico inferiore a 76pHl (il valore minimo previsto dal Contratto 101 chedisciplina la commercializzazione del frumento). ingenerale il peso ettolitrico è soddisfacente ancheper quelle varietà che tendono a produrre gra-nella con pesi ettolitrici bassi (es. Aubusson,PR22R58).

Proteine: il tenore proteico è in generalebuono anche se in flessione rispetto all’ultimacampagna; emerge una certa variabilità all’internodelle stesse varietà riconducibili all’agrotecnicautilizzata. taylor e Bologna sono tra le varietà coni valori proteici più elevati.

Analisi alveo grafica: il dato più caratteristicodel frumento alessandrino 2012 è il basso W cherisulta in linea con quello del 2011.per quanto at-tiene il p/l, parametro che esprime l’estensibilitàdelle farine, i valori analitici registrati nel 2012sono tendenzialmente più bassi rispetto a quellodelle ultime campagne avvicinandosi maggior-mente alle esigenze dell’industria molitoria (comenoto l’industria molitoria apprezza partite con P/Lbasso, indice di una buona estensibilità della farina).i frumenti alessandrini della campagna 2012 pre-

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sentano quindi una estensibilità soddisfacente ac-compagnata però da una forza non pienamentesoddisfacente per la preparazione di misceleadatte alla panificazione (per il parametro W molticampioni di varietà classificate come panificabilihanno caratteristiche che li rendono adatti all’impiegoper farina da biscotti). i parametri alveo grafici sonoespressione delle caratteristiche della varietà, mavengono influenzati dalle tecniche colturali, dallaquantità/qualità delle proteine e dalle condizioniambientali in fase di granigione. Quindi dei valoridi W così bassi rispetto alla media, abbinati ad untenore proteico generalmente buono potrebberoessere il risultato di una insufficiente qualità delleproteine e/o di condizioni ambientali sfavorevoli infase di riempimento delle cariossidi. dall’analisi dei dati emerge una correlazione posi-tiva tra la strategia di difesa attuata e la qualità in-tesa come W (forza dell’impasto), maggiore è ladifesa della pianta maggiore è il W. Questo eviden-zia come la protezione della pianta non si traducesolamente in aumento di quantità prodotta maanche in qualità.

Prove varietali: la sceltavarietale è fondamen-tale per raggiungere i risultati quantitativi e quali-tativi; alcune varietà hanno performance moltoelevate se coltivate in determinati ambienti e conun’agrotecnica adeguata alle loro esigenze. per co-noscere l’adattabilità delle varietà presenti sulmercato da diversi anni si effettuano prove di con-fronto varietale in diversi areali della provincia.nel 2012 sono state effettuate 6 campi di con-fronto varietale e 1 di agrotecnica per valutare di-verse strategie di concimazione azotata.le produzioni medie registrate nei diversi campi,che variano tra 51 e 88ql/ha rispecchianol’estrema variabilità dei risultati produttivi regi-strati nei diversi areali con un aumento delle reserispetto al 2011. i risultati produttivi del 2012 con-fermano la validità di varietà che abbinano un po-tenziale produttivoelevato e stabile negli anni acaratteristiche qualitative interessanti (es. Bra-mante, Bologna, Botticelli). altre cv di larga diffusionein provincia quali pr22r58, aubussonconfermanol’elevato potenziale produttivo e quest’anno nonevidenziano i limiti nelle caratteristiche qualitativeben presenti negli anni scorsi (segnatamente pesoHl basso).tra le varietà di più recente introduzione si evi-denziano:

Frumenti Panificabili superiori:tiepolo e arroccoPanificabili: solehio; asuncion (per gli ambienticon buona fertilità) e arabia (per gli ambienti più dif-ficili, frumento a granella bianca).

Biscottieri: alteo (consigliato in ambienti più fertili).il monitoraggio della qualità su tutto il territorioprovinciale e le prove varietali confermano in de-finitiva come in realtà nel nostro territorio esi-stano areali con condizioni ambientali eproduttive molto differenziate: così nelle zone dipianura più fertili si mantiene negli anni una stabi-lità per la qualità del prodotto (ma anche per lerese) che mette le aziende che operano in quellearee in condizione di competere con le realtà pro-duttive più competitive; ben diversa è la situazionenelle aree più difficili e svantaggiate, dove la qualità(e quantità) prodotta raggiungono con maggioredifficoltà livelli soddisfacenti, con forti variazioninegli anni, e conseguenti evidenti problemi di red-ditività e quindi in prospettiva di disaffezione allacoltura e/o mantenimento di tecniche colturalicorrette.

Consigli per le prossime semine:definire gli obiettivi e pianificare: ogni produttore

dovrebbe pianificare la coltivazione del frumentoragionando dei punti di forza e/o dei punti criticiche caratterizzano l’areale produttivo e l’aziendae considerare attentamente i risultati produttividegli ultimi anni. la produzione di grani di forza opanificabili superiori sarà quindi da riservare acondizioni di buona fertilità e dovrà essere seguitada una tecnica di coltivazione adeguata. all’oppo-sto nelle zone più difficili e marginali è raccoman-dabile puntare su produzione di frumenti adattialla panificazione o biscottieri, privilegiando l’im-piego di varietà rustiche, con potenziale produt-tivo elevato ma soprattutto stabile. la scelta devetenere conto anche delle opportunità di commer-cializzazione.

Scelta varietale/lista delle varietà rac-comandate. il panorama delle varietà disponi-bili è molto ampio, mentre una filiera produttivaben organizzata dovrebbe puntare su poche va-rietà performanti, adatte all’ambiente di coltiva-zione e caratterizzate da buona stabilitàproduttiva (quantità e qualità). Uno degli obiettividel progetto Frumento alessandrino di qualità èproprio la definizione di una lista di varietà rac-comandate per i diversi areali della provincia. levarietà proposte nel 2012 sono le seguenti:

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Primo bilanciodell’annata corilicola

Tonda GentileTrilobata nel Monferrato

una sfida vintada coldiretti

in una provincia che si sta orientando semprepiù verso la corilicoltura, gabiano ha saputo

ritagliarsi un proprio spazio importante dimo-strando di credere, come hanno fatto anche icorilicoltori di lu, in una produzione con mar-gini di sviluppo notevoli. Questo crescente in-teresse nei confronti della nocciola, infatti, sipuò spiegare con il fatto che si tratta di una col-tura remunerativa, sicuramente meno impegna-tiva rispetto alla vite e più forte di tante altrecoltivazioni nei confronti dei capricci del tempo.per celebrare degnamente questo importanteprodotto delle colline gabianesi, anche que-st’anno è stata organizzata la Fiera mercatoprovinciale della “nocciola piemonte” che si èsvolta al mercato ortofrutticolo di gabiano inlocalità piagera. l’evento, giunto alla decima edi-zione, è stato ideato nel 2003 per promuoverela nocciola tonda gentile delle langhe, prodottotipico della nostra zona, e riproporla come va-lida alternativa in termini di redditività alle col-tivazioni tradizionali delle nostre colline. lanocciola rappresenta, infatti, una sfida vinta dacoldiretti che da ormai diversi anni rappresentaun fiore all’occhiello della produzione agricolaprovinciale e un esempio di come la filiera cortapossa essere una delle un’opportunità di cre-scita e di valorizzazione del territorio. dal

punto di vista tecnico, il 2012 avrebbe dovutorappresentare un’annata “di carico”: così perònon è stato per via delle perdite di produzioneche si sono verificate a causa delle gelate nellearee più basse. in piemonte, si sono quindi re-gistrati volumi di poco inferiori alla media: inmonferrato, le quantità risultano leggermenteinferiori all’anno scorso.per quanto riguarda la qualità, secondo le primestime, il prodotto sembra essere di pregio, enon paiono esserci i problemi di cimice riscon-trati in altre zone. “coldiretti sa quanto possanoessere importanti per il futuro queste produ-zioni di nicchia per l’economia agricola e perl’ambiente, ecco perchè ha scelto di tutelarle edi “combattere” la concorrenza non firmatamade in italy. - affermano il presidente e il di-rettore della coldiretti di alessandria robertoparavidino e simone moroni - alla fine diun’estate che ha visto in sofferenza molte col-ture, la nocciola è ormai una protagonista im-portante dell’economia agricola del territorioalessandrino, con ottime prospettive di sviluppofuturo”. “l’italia è la prima nazione in europaper la produzione di nocciole. - ha affermato ilsindaco di gabiano mario tribocco - a livelloregionale questa coltura arborea è comunqueal secondo posto dopo la vite”.

Punto di forza la collaborazione

con la Novi-Elah-Dufour

collaborazionecoldiretti-novi-elah-dufour

Nuovo impulso all’economia del territorioe alle produzioni locali

“Apprezziamo il crescente interesse del territo-rio di Alessandria verso la corilicoltura, ritenendoche tale attività possa essere una risorsa im-portante per l’agricoltura locale, tanto più se siriesce a intensificare la collaborazione agro-in-dustriale che la nocciola richiede. - è l’opinionedi Stefano Grosso, responsabile acquistiNovi-Elah-Dufour - Avendo visitato in più occa-sioni diversi noccioleti della zona, come aziendaabbiamo potuto constatare l’elevata professio-nalità e la cura adottate nella gestione dei noc-cioleti stessi, spesso apportando miglioramentidi anno in anno attraverso il lavoro sperimen-tale di tecnici e ricercatori. Pensiamo pertantoche l’impianto di nuovi corileti e l’avvicinamentodi nuovi agricoltori che vengono da attività di-verse, possano essere motivo di crescita anchee soprattutto qualitativa per la corilicoltura pie-montese, che oggi più che mai ha bisogno di in-novazione e di elevata professionalità, peressere in grado di distinguersi nel panorama in-ternazionale”.

Nella foto un momento dell’incontroche si è svolto a Gabiano. Il saluto diColdiretti alle autorità e al pubblicoportato dal Vicedirettore ProvincialeEmiliano Bracco. Soddisfatto il sin-daco Mario Tribocco (sotto) che dadieci anni organizza la manifestazione.

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men

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scheda vite n.23

a cura di alberto pansecchi

• strategia finalizzata al risultato• diverso comportamento delle viti• scelta reversibile• lavorazione, inerbimento, diserbo

Le tecniche che è possibile adottare nella gestione del suolo in un vigneto sono

varie e devono essere percorse in base alle circostanze nelle quali si opera.

Le soluzioni tra le quali scegliere sono, da un lato, la tradizionale lavora-

zione completa del terreno e, dall’altro, l’inerbimento con l’impiego parziale

di erbicidi.

Scelte intermedie tra le due possibilità possono poi venir intraprese a seconda

della stagione, delle esigenze del suolo, dell’esposizione del versante e degli

obiettivi del viticoltore.

Ad ogni scelta corrispondono esiti anche molto differenti tra loro.

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schedaAatecn

ica

LA TrAdiziONALeLAVOrAziONe deL FiLAre

la coltivazione del terreno del vi-gneto ha come principali obiettiviquelli di contenere le erbe infestantie di favorire il rapido accrescimentodella vegetazione.

gli effetti che ne derivano non sonosempre costanti a causa delle diversecaratteristiche dei terreni.

le scelte dovranno quindi essere differenti e si definiranno, in funzione di esse, nuoviequilibri tra gli apparati radicali delle viti e le caratteristiche fisiche del suolo.

la lavorazione del suolo agevola la penetrazione dell’aria negli strati più superficialirendendo più rapida la variazione di temperatura del suolo in funzione di quella at-mosferica.

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a cura di alberto pansecchi

a cura del servizio di consulenza tecnico-agronomica - coldiretti alessandria

Finalità dell’inerbimentola scelta di inerbire o meno un vigneto può avvenire dopo averne preso in considerazione i vantaggi egli svantaggi o al fine di ottenere altri particolari obiettivi: aumento o riduzione della vigoria, lotta agli in-setti terricoli, miglioramenti qualitativi, composizioni ornamentali, ecc.

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scheda

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tecnica

ricercare il miscuglio idoneonel monferrato ed in generale in provincia dialessandria, i terreni risultano forti, argillosi ecompatti. la piovosità media calcolata dal 1994 al2000 dal 20 giugno al 20 agosto è di solo 90 mm.nonostante ciò gli ultimi 10 anni si sono caratte-rizzati, proprio in questo lasso di tempo, per eventitemporaleschi di particolare violenza causa di ero-sioni e successivi crepacciamenti del suolo.

per ridurre i danni diventa necessario procedere all’inerbimento del vigneto. Una miscela che potrebbe beneadattarsi ai terreni dell’alessandrino può risultare quella riportata nella tabella a fianco. È interessante, l’assenzadi Festuca arundinacea che, in condizioni normali, potrebbe deprimere sensibilmente la produttività mentresarebbe ottimale per i terreni molto umidi nei quali favorirebbe una più elevata evapotraspirazione.

Quando seminarein base alle caratteristiche pedoclimatiche del monferrato ed in base allo sviluppo di mono e dicotiledoni in-festanti è assolutamente consigliato seminare ad inizio autunno in modo da avere meno competizione pos-sibile. le quantità di sementi impiegate dovrà aggirarsi attorno ai 150-200 chilogrammi per ettaro in baseall’esposizione ed alle caratteristiche del proprio terreno.

Sistemi combinati tra lavorazione ed inerbimentoUn interessante metodo di gestione del suolo è offerto da un sistema che abbina lavorazione ed inerbimento:alternare filari inerbiti e filari lavorati costituisce un vantaggio in quanto le viti possono beneficiare dei vantaggiofferti da entrambe le tecniche senza subirne gli eventuali effetti negativi.È però importantissimo mantenere negli anni il medesimo assetto senza invertire i filari lavorati con quelliinerbiti e viceversa. i risultati migliori delle tecniche di inerbimento si raggiungono dopo alcuni anni.

La conduzione del suolo attraverso l’inerbimento permanente

Valutazioni positive• miglior sviluppo dell’apparato radicale delle viti;• maggiore stabilità della struttura del terreno;• minore incidenza di ingiallimenti per clorosi

ferrica da calcare;• minori sofferenze dovute a carenze nutrizionali;• maggior accumulo di sost. organica nel suolo;• minori dimensioni degli acini;• minore acidità totale delle uve alla raccolta;• transitabilità dei filari anche dopo le piogge.

Valutazioni negative• ritardo di germogliamento in primavera;• lieve ritardo nella maturazione delle uve;• maggiore predisposizione allo stress idrico;• inadatto a terreni molto sabbiosi o sciolti;• non adottabile su vigneti in allevamento;• necessità di mantenere il cotico erboso

sempre ben rasato;• produzione leggermente inferiore;• maggiori rischi di sviluppo di giallumi da fitoplasmi.

Lolium Perenne EXCITE/ADELINE 35%

Lolium Perenne 1G2/JET 30%

Lolium Multiflorum AXCELLA1 15%

Trifoglio nanissimo BARBIAN 5%

Festuca ovina SPARTAN/BORNITO 10%

Poa Pratensis MERCURY 5%

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schedaAatecn

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a cura di Fabio Fracchia

• la passata annata granicola è stata una dellepiù soddisfacenti degli ultimi anni: un andamentoclimatico regolare, a dispetto di tutti coloro chedicono che non ci sono più le mezze stagioni e cheandiamo verso il riscaldamento globale, ha consen-tito ottime produzioni un po’ ovunque.partendo proprio dall’andamento climatico, ad ini-zio stagione colturale abbiamo assistito a piogge“pericolose” solo nel mese di novembre, che, no-nostante siano state anche abbondanti, non hannotuttavia creato problemi a tutti coloro che avevanoseminato in epoca corretta. alcune difficoltà si sono riscontrate per le seminepiù tardive. successivamente l’inverno, anche rigidoin alcuni momenti (ricordiamo le temperature “po-lari” di fine gennaio) ha avuto il beneficio della neve,che ha protetto le piantine. ma soprattutto unaprimavera mite, con temperature non molto ele-vate ha consentito una fase di maturazione pro-lungata, cosa che ha permesso un migliorriempimento della granella, e quindi produzioni piùelevate. Unico problema primaverile le piogge at-torno al periodo di fioritura, che hanno esposto lacoltura al rischio di malattie fungine se non ade-guatamente protette.se il tempo ha dato una mano, la professionalitàdegli agricoltori ha fatto il resto: i risultati produt-

tivi migliori sono stati raggiunti non solo perché ilclima è stato favorevole, ma soprattutto perché latecnica colturale adottata è stata corretta: semineprecoci hanno consentito di operare con terreniin tempera, e di avere un investimento ottimale giàdalle prime fasi, anche grazie all’accestimento au-tunnale; concimazioni azotate all’uscita dall’invernohanno consentito alla pianta di differenziare unaspiga di buone dimensioni, una difesa dalle malattiefungine completa, con due interventi (uno associatoal diserbo, ed uno alla spigatura) hanno permessoalla pianta di mantenere un’elevata efficienza dellalamina fogliare, e di completare lo riempimentodella cariosside, ottenendo ottime produzioni ebuoni pesi specifici.nell’ambito dell’attività del “progetto Frumento”,finanziato dalla cciaa di alessandria anchequest’anno sono state condotte prove di con-fronto varietale e di difesa in diversi areali dellaprovincia, al fine di testare le migliori varietà di-sponibili sul mercato ed orientare le scelte delleaziende agricole, in un’ottica di miglioramentocomplessivo della qualità del frumento alessan-drino. inoltre è proseguita l’attività di analisi dellaqualità dei frumenti, con oltre 150 campioni ana-lizzati. ecco cosa è emerso dalle prove di agrotec-nica e confronto varietale di quest’anno:

scheda frumento n.18

le prove si sono svolte in 6 areali, rappresentativi della nostra provincia:piovera, tortona, ponzano m.to, castellazzo B.da mandrogne e Quargnento.

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a cura di sata - alessandro costanzo

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scheda

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tecnica

nella tabella è possibile osservare i dati produttivi indicizzati, vale a dire ponendo pari a 100 la media di campo: una varietàche ha prodotto, ad esempio, 120 significa che ha prodotto il 20% in più della media di quel campo. dall’analisi dei dati emer-gono alcune varietà, quali asunsion, solehio, alteo, che hanno superato la media di campo in tutti i campi in cui erano presenti.le medie produttive dei diversi campi sono state assai diversificate e legate alla fertilità delle differenti zone della priovincia:si va dai 51,2 q/ha di ponzano agli 88,5 q/ha di tortona.

nelle zone maggiormente problematiche (Mandrogne Quar-

gnento), Botticelli e alteo hanno dimostrato un’ottima rusti-cità. nei terreni migliori (Piovera e Tortona) hanno ottenutole produzioni più elevate asunsion e arrocco (presente però

solo a Tortona). negli areali con fertilità intermedia (Castel-

lazzo e Ponzano) si sono comportati bene solehio, pr22r58ed altamira. dando uno sguardo indietro, e confrontando idati di quest’anno con quelli delle scorse annate è possibilefarsi un’idea della stabilità produttiva delle diverse varietà:in questo senso ottimi risultati hanno fornito altamira an-dino e antille, buoni risultati Bandera, Bologna, Bramante epr22r58. sul fronte della qualità ecco cosa emerge dalleanalisi di quest’anno:1) il peso ettolitrico è risultato sempre superiore a 76,con punte vicine ad 86. i valori più elevati sono stati fatti re-gistrare da taylor, Bologna e aquilante. si è notato un sensi-bile incremento rispetto ai valori dello scorso anno, adeccezione di altamira ed aquilante, stabili.2) il tenore proteico è molto variabile, in quanto moltoinfluenzato dalla tecnica colturale. le varietà panificabili su-periori o di forza si confermano con valori più elevati (Taylor

ha raggiunto e superato valori di 15%). relativamente bassopr22r58. il tenore proteico è risultato in generale inferioreai valori dello scorso anno, ad eccezione di Bologna e taylor.3) il W (valore che esprime la forza della farina) quest’annonon è particolarmente elevato, e solo le varietà di forza opanificabili superiori emergono (Taylor, Bologna, Arrocco)

4) il P/L (che esprime l’equilibrio dell’impasto) è viceversamolto interessante quest’anno, con valori che un po’ pertutte le varietà esprimono impasti equilibrati (non eccessiva

durezza e buona estensibilità). solo antille ha fatto registrarevalori leggermente elevati. le prove di quest’anno hannoinoltre dimostrato la forte correlazione esistente tra carat-teristiche qualitative della granella e difesa: più è alta la difesa(2 interventi fungicidi + 1 insetticida) e migliore è la qualitàmolitoria della farina. sulla base di questa considerazioni siè giunti ad una lista di varietà consigliate per i diversi areali,che riportiamo:

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schedaAatecn

icatratto da: “Quaderni della regione piemonte collana agricoltura”

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PreMeSSAla motosega viene utilizzata nei cantieri forestali peroperazioni di taglio, pezzatura e sramatura dellepiante. a causa dei pericoli di utilizzo, richiede unabuona conoscenza sia della macchina che del cantieredi lavoro.

riSCHi ed AdeGUAMeNTitra i rischi potenzialmente più gravi connessi con l’uti-lizzo della motosega, oggetto della norma armonizzataUni en iso 16681-1:2009, meritano particolare at-tenzione:

rischio di contatto accidentalecon la catena tagliente in movimento• dispositivo di comando del freno catena.

rischio di azionamenti accidentali• dispositivo di bloccaggio a uomo presente del co-mando dell’acceleratorema non sono da sottovalutare altri rischi legati a:• impugnature• protezioni• perno ferma catena• copribarra• interruttore di massa• protezione contro il contatto con parti ad alta tensione• Frizione• parti calde• gas di scarico• serbatoi• rumore• vibrazioni• pittogrammi

rischio di contatto accidentale con la ca-tena tagliente in movimento Freno catenaper scongiurare il rischio di contatto accidentale conla catena tagliente in movimento, la motosega deveessere equipaggiata con un freno catena. deve esserepossibile attivare il freno catena manualmente permezzo della protezione anteriore della mano o tra-mite un sistema non manuale che attiva il freno catenaquando si verifica il contraccolpo. l’angolo calcolatodi contraccolpo o l’angolo di arresto catena, il minore,non deve essere maggiore di 45°, per motoseghe concilindrata motore fino a 80 cm3. la forza di attiva-zione del freno catena deve essere compresa tra 20n e 60 n. il valore medio dei tempi di frenata nondeve essere maggiore di 0,12 s ed il valore massimodei tempi di frenata non deve essere maggiore di 0,15s. le misure della forza di attivazione e dei tempi difrenata devono essere condotte secondo la iso6535:2008.

rischio di azionamenti accidentalidispositivo di bloccaggio a uomopresente del comando dell’acceleratorela motosega deve essere provvista di un acceleratorea pressione costante che ritorna automaticamentenella posizione di minimo ed è trattenuto in quella po-sizione dall’inserimento automatico di un bloccaggioacceleratore. l’acceleratore deve essere posizionatoin modo che possa essere pressato e rilasciato da una

mano guantata che tiene l’impugnatura. il tiranteacceleratore deve essere progettato in modo cheuna forza pari a tre volte il peso della motosega(senza dispositivo di taglio e con serbatoi vuoti), appli-cata alla impugnatura posteriore in qualsiasi dire-zione, non deve incrementare la velocità dirotazione del motore fino al punto in cui la frizioneinterviene ed inizia il movimento della catena. se èprevisto un bloccaggio acceleratore per avvia-mento a freddo, esso deve risultare tale da poteressere inserito manualmente e disinserito automa-ticamente quando viene premuto l’acceleratore.

impugnature - rischio di contattoaccidentale con la catena taglientein movimentole motoseghe a catena devono essere dotate diuna impugnatura per ogni mano. Queste impugna-ture devono essere progettate in modo da poteressere afferrate con l’intera mano da un operatoreche indossi guanti protettivi, devono fornire la ne-cessaria sicurezza di presa tramite la loro forma ele caratteristiche superficiali e devono corrispon-dere alle dimensioni e agli spazi liberi dati nella iso7914:2002. la resistenza di entrambe le impugna-ture deve essere almeno conforme alla iso7915:1991. l’operatore deve essere in grado di ar-restare la motosega in modo controllato anche nelcaso di guasto del sistema di isolamento dalle vi-brazioni.

rischio di contatto accidentalecon la catena Protezione impugnaturaposterioreUna protezione della mano deve essere realizzataper tutta la lunghezza del lato destro della parteinferiore della impugnatura posteriore. Questaprotezione si deve estendere dal profilo destrodella impugnatura per almeno 30 mm dal lato dellabarra e almeno 100 mm di lunghezza. Questa pre-scrizione può anche essere soddisfatta da partidella macchina. la resistenza della protezione po-steriore della mano deve essere conforme alla iso6534:2007.

scheda sicurezza

Perno ferma catena - rischio dicontatto accidentale con la catenadi taglio in caso di rottura della stessa:la motosega deve essere munita di un pernoferma catena le cui dimensioni e resistenza mec-canica siano conformi alla iso 10726:1992.

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tratto da: “Quaderni della regione piemonte collana agricoltura”

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scheda

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tecnica

Parti calde - rischio di ustione in caso di contatto conle parti calde del motoreparti calde come il cilindro o parti in diretto contatto con il cilindroo il silenziatore, devono essere protette contro un contatto nonintenzionale durante il normale utilizzo della macchina. ciò si ap-plica alle parti calde che sono ad una distanza minore di 120 mmdal lato più lontano della impugnatura più prossima e ad una di-stanza minore di 80 mm dai lati della impugnatura anteriore. il si-lenziatore montato lateralmente deve essere provvisto di un riparoquale protezione contro lo scivolamento della mano.

Serbatoi - rischio di in-cendio in caso di perditadi combustibile dal ser-batoio della macchina:il tappo del serbatoio deveavere un ritegno. il bocchet-tone del serbatoio del com-bustibile deve avere undiametro di almeno 20 mme il bocchettone del serba-toio dell’olio un diametro dialmeno 19 mm. ogni boc-chettone o tappo deve es-sere marcato chiaramente.se sono marcati solo i tappi,essi non devono essere in-tercambiabili. la progetta-zione del tappo deve esseretale da impedire perditementre la motosega è allatemperatura di funziona-mento normale, in tutte leposizioni di lavoro e quandoè trasportata. il bocchettonedeve essere posizionato inmodo tale che il riempi-mento dei serbatoi con unidoneo imbuto non sia osta-colato da altri componenti.

rumore - Pericolo di danni all’uditocausati dal rumore prodotto dal motorela macchina deve generare il minor livello di emissione sonora tec-nicamente raggiungibile. le principali fonti di rumore sono il sistemadi aspirazione dell’aria, il sistema di raffreddamento del motore, ilsistema di scarico, l’apparato di taglio, le superfici vibranti e l’inte-razione tra operatore e macchina.la Uni en iso 11688-1: 2009 rappresenta un utile riferimentocirca le soluzioni ed i mezzi comunemente riconosciuti da seguirein fase di progetto di macchine a bassa emissione. nella progetta-zione acustica della motosega, va dedicata un’attenzione particolare.la misura dei livelli di pressione sonora medi temporali all’orecchiodell’operatore deve essere effettuata in conformità alla Uni eniso 22868:2009.vibrazioni - pericolo causato dalle vibrazioni durante il funziona-mento la macchina deve essere progettata per generare il minorlivello di vibrazioni tecnicamente raggiungibile. le principali fonti dirumore sono le forze dinamiche dal motore, l’apparato di taglio,parti mobili non bilanciate, impatti tra pignoni, ingranaggi, cuscinettied altri meccanismi e l’interazione tra operatore, macchina e ma-teriale lavorato.la misura dei livelli di vibrazioni emessi dalla motosega deve essereeffettuata in conformità con la iso 22867.

Copribarra - rischio di contattoaccidentale con la catena di tagliodurante il trasporto:la motosega deve essere provvista di un copri-barra per consentire un trasporto in sicurezza.

Arresto normale e di emergenza dellamacchina - interruttore di massala macchina deve essere dotata di un interruttoredi massa, che ne permetta l’arresto definitivo e peril suo funzionamento non necessiti di una azionemanuale continuata. Questo interruttore deve es-sere posizionato in modo che possa essere azio-nato quando la motosega è tenuta con entrambele mani da un operatore che indossi guanti pro-tettivi. lo scopo ed il metodo di azionamento del-l’interruttore devono essere marcati in modochiaro e durevole. il colore dell’interruttore di ac-censione deve chiaramente contrastare con il co-lore del fondo.

Protezione contro il contattocon parti ad alta tensioneper evitare il rischio di folgorazione, tutte le partidel motore che sono ad alta tensione devono es-sere isolate in modo che non possano essere toc-cate dall’operatore.

Frizione - rischio di avviamento incon-trollato della catena di taglio:la frizione deve essere progettata in modo che lacatena non si metta in movimento quando il mo-tore ruota a 1,25 volte la velocità di minimo.

Gas di scarico rischio di avvelenamentoe/o intossicazione da gas provenientidal motore a combustione interna:l’uscita dei gas di scarico deve essere posizionatain modo da dirigere le emissioni lontano dal visodell’operatore nelle normali posizioni di lavoro.

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• la psilla supera l’inverno allo stadio diadulto riparato sulle piante o nell’ambientelimitrofo.• durante l’inverno con giornate di sole fuo-riesce temporaneamente pungendo le gemmeancora chiuse ma senza provocare danni.• alla fine febbraio con temperature mas-sime superiori ai 10°c iniziano le ovode-posizioni.• ciascuna femmina depone 300-400 uovache vengono infisse negli anfratti della cor-teccia, nelle solcature alla base dellegemme o sulle lamburde. • da queste uova nasce la prima genera-zione che si protrae da aprile a maggio• i nuovi adulti compaiono verso la fine diaprile dopo 3 stadi neanidali e 2 ninfali.• nel corso della stagione l’insetto riescea completare 5 generazioni. (L’ultima gene-razione compare a settembre-ottobre).

ideNTiFiCAziONe• gli adulti sono piccoli insetti lunghi 2,5-3 mm di colore ocra, nocciola o brunastro.le ali sono trasparenti posizionate a tettospiovente sul corpo.• le neanidi (forme giovanili) hanno formaappiattita di colore giallastro-arancio finoa divenire bruno nerastre nelle età succes-sive (stadio di ninfe).• gli stadi giovanili (neanidi e ninfe) si rico-prono abbondantemente di melata.• le uova sono di colore giallo-arancio.

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schedaAatecn

icaa cura di alessandro albertelli

La Psilla è uno dei più importanti fitofagi delPero e la sua diffusione e pericolosità è au-mentata come conseguenza dell’aumento ditrattamenti antiparassitari con principi at-tivi a largo spettro d’azione.Essi hanno ridotto le popolazioni di nemicinaturali con difficoltà di contenimento del-l’insetto.Negli anni 70-80 si sono avuti i maggiori

problemi nella lotta al fitofago anche perl’insorgere di popolazioni di Psilla resistentia diversi principi attivi.In seguito con l’utilizzo di prodotti mirati econ l’utilizzo della lotta integrata si è ridottoil numero di interventi e come conseguenzasi è favorito il ripristino ed il mantenimentodi popolazioni di nemici naturali utili al con-tenimento dell’insetto.

scheda frutticoltura n.21

Nelle immagini foto di esemplari adulti.

CiCLO BiOLOGiCO

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a cura di alessandro albertellischeda

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tecnica

i danni maggiori sono causati dalleforme giovanili le quali colonizzanole foglie, i germogli, i rametti, i fiori, ifrutticini appena allegati e quelli giàsviluppati e consistono in:• Punture di nutrizione: pro-vocano deformazione ed arresti ve-getativi con formazione di necrosifogliari e dei germogli.• Produzione di melata: pro-dotta in abbondanza dalle formegiovanili dell’insetto. essa provocaasfissia degli organi imbrattati, inol-tre provoca scottature per l’effettolente sui tessuti vegetali.

la presenza della melata favoriscel’instaurarsi delle fumaggini chesono funghi saprofiti di colore scurole quali diminuiscono il rendimentofotosintetico della pianta.• trasmissione di malattie: la psillasvolge un’importante ruolo nellatrasmissione in campo dei micopla-smi del “deperimento del pero”.l’infettività del fitofago è massimanel periodo estivo quando il mico-plasma viene interamente trasferitodalle radici alla chioma della pianta.le cv più sensibli all’insetto sono leWilliam e le decana del comizio.

dANNi

il contenimento delle infestazioni siottiene con una gestione integratadel pereto in modo da consentireuno sviluppo equilibrato dellepiante, di contenere la popolazionedell’insetto e di favorire il manteni-mento degli antagonisti naturali.i trattamenti vengono eseguiti soloal superamento delle soglie di dannole quali vengono valutate in seguitoal campionamento eseguito sui ger-mogli o mazzetti fiorali.le soglie di intervento sono: fino ametà maggio 15% dei germogli infe-stati, dopo la metà di maggio 25%dei germogli infestati e si calcola nelseguente modo: % getti inFe-stati -- % getti inFestati macoloniZZati da antoco-ridi (NEMICI NATURALI DELLAPSILLA) = % di soglia di inter-vento. in questa ottica di prote-zione delle popolazioni utili èconsigliabile evitare trattamenti difine inverno, per favorire il ripopo-lamento degli antocoridi. in caso diforti infestazioni con presenza dimelata si può intervenire facendoprecedere il trattamento da lavaggidella vegetazione a forte pressionecon acqua e bagnanti o detergenti(es: Diottilsolfosuccinato di sodio) pereliminare la melata che protegge leneanidi. i principi attivi utilizzabilisono: aBamectina (da utilizzare apartire dalla fase uova gialle/primeneanidi 2° generazione), spirote-tramat (per aumentare l’efficacia sipuò aggiungere olio minerale alla con-centrazione massima dello 0,25%).

LOTTA

Bibliografia

Ferrari m.; marcon e., menta a. (1992) - Fitopatologia ed entomogia agraria, 464-466.pollini a. (1998) - manuale di entomologia agraria, 166-168.siti internet: http://www.agraria.org/entomologia-agraria/psilla-del-pero.htm

Danni suramo.

Danni sui frutti ustioni fogliari

Nelle immagini foto di esemplari giovani.

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news

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Decreto Legislativo 150 del 14 agosto 2012

fitofarmaci: come cambiano le modalità di uso e vendita

Éentrato in vigore il 14 settembre scorso, ildecreto legislativo 150 del 14/08/2012, che

applica la direttiva cee sull’Uso sostenibile deiFitofarmaci. molte norme cambieranno le mo-dalità di vendita ed utilizzo dei fitofarmaci (diser-banti, fungicidi, insetticidi, ma anche regolatori dicrescita, prodotti per la conservazione e lo stoccag-gio). vediamo quali sono i principali aspetti trattatidal decreto.1) Piano nazionale: ogni stato membrodovrà redigere ed approvare, entro il novembre2012, un piano nazionale di attuazione dellanorma, che deve riguardati tutti gli aspetti del-l’utilizzo dei fitofarmaci, dalla formazione deglioperatori (siano essi agricoltori, consulenti o riven-ditori), alla difesa integrata, alle attrezzature perla distribuzione, fino all’uso dei fitofarmaci nellearee protette.2) Formazione: entro il novembre 2013 leregioni dovranno realizzare un sistema per laformazione ed il rilascio delle abilitazioni (paten-tini). sarà suddivisa in formazione di base e di ag-giornamento (un po’ sulla scorta di ciò che avvieneora) e sarà obbligatoria per tutti gli utilizzatoriprofessionali, i distributori ed i consulenti.3) Patentino: a partire dal novembre 2015l’acquisto e l’utilizzo di tutti i fitofarmaci saràpossibile solo per i possessori di specifica auto-rizzazione (l’attuale patentino sarà quindi estesoall’acquisto di tutti i fitofarmaci, e non solo di quelli amaggior tossicità). il nuovo patentino sarà rila-sciato dopo la frequenza di appostiti corsi di for-mazione e sarà valido per 5 anni, dopodichépotrà essere rinnovato previa frequenza ad uncorso di aggiornamento.4) Abilitazione a vendita o consulenza:a partire da novembre 2016 i rivenditori e/o iconsulenti in materia di fitofarmaci dovranno es-sere in possesso di specifica abilitazione, da ot-tenersi mediante frequenza a corsi specifici.5) Controllo delle macchine: il controllofunzionale delle irroratrici (botti per diserbo e ato-mizzatori) si stenderà a tutte le macchine (oggi èobbligatorio solo per le aziende che aderiscono a mi-

sure agro ambientali). a partire dal novembre2016 tutte le attrezzature devono essere sotto-poste a controllo funzionale almeno 1 volta ogni5 anni. dal 2020 questo obbligo diventa una sca-denza triennale. le attrezzature nuove, acquistatedopo il 26/11/2011 sono sottoposte a controllola prima volta entro 5 anni dall’acquisto.6) Quaderno di campagna: l’obbligo allatenuta del registro dei trattamenti (il cosiddetto“quaderno di campagna”) entra in vigore dal 14settembre 2012. in realtà questo obbligo è giàattivo da parecchi anni (dal 2004) ma con lanuova normativa viene ribadita l’importanza diquesto documento, esteso all’obbligo di regi-strare tutti i trattamenti effettuati con tutti i pro-dotti fitosanitari dell’azienda, entro 30 giorni dalladata di effettuazione del trattamento. si ribadiscequi l’importanza del rispetto di queste scadenze,per cui si invitano tutti i produttori a prestaremolta attenzione alla corretta fatturazione deiprodotti acquistati (il prodotto può essere fatturatoimmediatamente al momento dell’acquisto oppurepuò essere fatturato entro 30 giorni dall’emissionedel Documento Di Trasporto): è assolutamente fon-damentale il rispetto delle tempistiche perché incaso contrario non possiamo garantire un otti-male servizio di tenuta del quaderno di campa-gna, in quanto la normativa, ancora di più,richiede una corretta indicazione cronologica deitrattamenti: ciò significa, ad esempio, che la datadi acquisto deve essere precedente alla data diutilizzo, e non viceversa. la nostra associazionefornisce il servizio di tenuta del Quaderno dicampagna, utile non solo per adempiere all’ob-bligo di legge, ma anche per le misure agro am-bientali, per il rispetto della condizionalità (equindi per avere accesso ai premi della PAC), pergarantire la tracciabilità della filiera che molti ac-quirenti ormai chiedono (cantine sociali, agroali-mentare, grande distribuzione ecc.). invitiamo tuttele aziende che ancora non aderiscono a venirenei nostri uffici per aderire ad un servizio sem-pre più fondamentale per l’azienda agricola, cosìcome invitiamo tutti coloro che già aderiscono

al rispetto scrupoloso delle norme al fine di con-sentire ai nostri tecnici di tenere sempre aggior-nato il Quaderno di campagna.7) Limitazioni all’uso dei fitofarmacinelle aree protette e Natura 2000: learee natura 2000 si stanno espandendo, e so-prattutto stanno aumentando gli adempimentied i vincoli alla coltivazione in queste aree. percoloro che hanno la sfortuna di avere terreni intali aree si ricorda che il ministero intende inse-rire nel piano nazionale di cui al punto 1 il di-vieto di uso di prodotti tossici e molto tossicinelle aree sic e Zps: per ora si tratta di unasemplice intenzione, peraltro non giustificata, anostro parere, da nulla, in quanto la classifica-zione tossicologica si riferisce al rischio perl’uomo, e non per l’ambiente. Questo tuttaviasembra essere l’orientamento, contro cui ci bat-teremo.8) Manipolazione e stoccaggio dei fi-tofarmaci: la norma prevede l’obbligo, per gliutilizzatori professionali, del recupero e smalti-mento dei prodotti fitosanitari inutilizzati o sca-duti (e quindi non solo dei contenitori vuoti).9) difesa integrata: in quest’ambito il no-stro paese è più avanti di molti altri a livello eu-ropeo. sono già disponibili le linee guida nazionali(a cui si ispirano i disciplinari della Mis. 214.1) e ilministero sta elaborando un sistema di certifi-cazione delle produzioni da lotta integata.

10) Sanzioni: piuttosto pesanti: si va dai 5.000a 20.000 euro per chi utilizza o vende prodottifitosanitari senza patentino, a multe da 500 a1.500 € in caso di mancata revisione della botteirroratrice, fino a sanzioni da 500 a 1.500 europer chi non possiede il quaderno di campagna.in caso di reiterazione del reato si arriva alla so-spensione da 1 a 6 mesi o alla revoca dell’auto-rizzazione all’acquisto ed utilizzo di fitofarmaci.riteniamo quindi indispensabile adeguarsi ilprima possibile alla normativa, al fine di non in-correre in sanzioni che potrebbero compromet-tere realmente l’attività dell’azienda.

Di seguito i principali aspetti trattati dal Decreto. Adeguarsi il prima possibile alla normativa e attenzione alle sanzioni

a cura di Fabio Fracchia

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programma di Sviluppo rurale 2007-2013 - Misura 111.1Sottoazione a) Formazione in campo agricolo

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news

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Da novembre 2012 a marzo 2013: in programma otto appuntamenti

inipa riparte. l’istituto nazionale perl’istruzione in agricoltura di coldiretti è

pronto ad affrontare la nuova stagione2012-2013 predisponendo corsi di forma-zione nel settore agricolo e alimentareche hanno come tema di fondo le nuovesfide dell’Health check. nello specifico,per il prossimo periodo che va dal novem-bre 2012 al marzo 2013, inipa alessandriasta preparandosi a tre tipologie di appun-tamenti. la prima, rivolta alla gestionedelle risorse idriche, ha in calendario duecorsi dal titolo “acqua irrigua: istruzioniper l’uso. pozzi, concessioni e contratti difiume”, uno con sede in alessandria e unaltro con sede a castelnuovo scrivia.

Un ulteriore corso, dal titolo “gestionedelle risorse idriche nel territorio vitato”,è previsto con sede in alessandria.

la seconda tipologia corsuale propone in-terventi sulla biodiversità, con quattrocorsi distinti: “alberi da frutto: antiche va-rietà, pratiche colturali e potatura”;

“coltivazione degli ortaggi con metodibiodinamici”;

“Biodiversità in vigneto”;

riprendono i corsi di formazione iNiPA Piemonte

COrSi SULLA GeSTiONedeLLe riSOrSe idriCHe

Titolo: acqua irrigua: istruzioni per l’uso.pozzi, concessioni e contratti di fiumeSedi: alessandria e castelnuovo scriviadurata: 9 ore: 3 lezioni da 3 ore l’una

Programma: ricondizionamento deipozzi; concessione per il prelievo di acquapubblica; contratti di fiume.

COrSi SULLA BiOdiVerSiTà

Titolo: alberi da frutto: antiche varietà,pratiche colturali e potaturaSede: alessandriadurata: 24 ore: 3 lezioni da 8 ore l’una

Programma: pratiche colturali dellacoltivazione dell’albero da frutta; impianto,concimazione, trattamenti, potatura; atti-vità pratica di potatura.

Titolo: Biodiversità in vignetoSede: alessandriadurata: 40 ore: 10 lezioni da 3 oree 2 da 4 ore l’una

Programma: il problema dei parassitinella moderna viticoltura; condizioni favo-revoli alla definizione di microambiente pe-culiare; le aree coltivate e quellespontanee; le caratteristiche del territorioproduttivo; la biodiversità in viticoltura;l’ambiente e la coltivazione integrata; la di-fesa integrata e le operazioni colturali; ilcontrollo dei parassiti; la distribuzione deifitofarmaci nell’ambito del territorio; lavulnerabilità dei parassiti; visite guidate.

Titolo: coltivazione degli ortaggicon metodi biodinamiciSede: alessandriadurata: 24 ore: 3 lezioni da 8 ore l’una

Programma: varietà orticole in via diestinzione; pratiche colturali e fisiologiadelle piante; metodi di concimazione etrattamento secondo le pratiche biodina-miche; laboratorio; visita in campo: dina-mizzazione.

Titolo: gestione delle risorse idriche nelterritorio vitatoSede: alessandriadurata: 13 ore: 3 lezioni da 3 ore l’una euna lezione da 4 ore

Programma: gestione delle acque di su-perficie (dissesti idrogeologici, acque meteori-che, prevenzione dell’erosione superficiale, fossidi guardia, scoline); gestione delle acque pro-fonde (drenaggi, prevenzione frane); modelli diconduzione e gestione del suolo vitato (iner-bimento); visita guidata a una realtà del ter-ritorio.

a cura di emanuele sconfienza

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programma di Sviluppo rurale 2007-2013 - Misura 111.1Sottoazione a) Formazione in campo agricolo

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“le piante spontanee: proprietà e utilizzoin cucina”. i primi tre corsi avranno sedein alessandria, mentre l’ultimo si terrà acassine.

la terza tipologia formativa, infine, sarà de-dicata ai cambiamenti climatici, con uncorso, da tenersi in alessandria, che pun-terà specificatamente ai “cambiamenti cli-matici in viticoltura”.

tantissime sono state le pre-adesioni a que-sti otto corsi già pervenute alla segreteria diinipa alessandria ma c’è ancora la possibilitàdi potersi iscrivere contattando il numerotelefonico della sede di alessandria (0131-235891, interno 668; inviando una mail [email protected]; inviando unfax a 0131-252144; rivolgendosi diretta-mente ai propri uffici di zona. si ricorda chequesta progettualità corsuale rientra nel-l’ambito del piano di sviluppo rurale 2007-2013, misura 111.1, sottoazione a, cheprevede all’interno del regolamento ce74/2009, “nuove sfide Health check”, inter-venti che mirano, appunto alla formazionedegli imprenditori agricoli e degli addetti delsettore agricolo e alimentare. i corsi sonodestinati agli imprenditori agricoli regolar-mente iscritti al registro delle imprese della

camera di commercio e ai loro coadiuvantiaziendali e dipendenti. i corsi sono comple-tamente gratuiti, grazie al finanziamento daparte della regione e verranno attivati soloed esclusivamente al raggiungimento del nu-mero minimo di allievi per corso. a tutti co-loro che avranno partecipato ad almeno il70% delle lezioni verrà riconosciuto un at-testato di frequenza.

COrSi SUi CAMBiAMeNTiCLiMATiCi

Titolo: cambiamenti climaticiin viticolturaSede: alessandriadurata: 9 ore: 3 lezioni da 3 ore l’una

Programma: ipotesi di effetti sugli es-seri viventi; ipotesi di effetti sulla qualitàdelle produzioni; ipotesi sulla trasforma-zione del territorio vitato.

Per ricevere maggiori informazioni riguardoal contenuto dei diversi percorsi formativi eper manifestare il proprio interesse ai temiproposti e la propria volontà a prenderneparte, è possibile contattare il numero telefo-nico della Segreteria Inipa Piemonte, sede diAlessandria, allo 0131-235891, interno 668;inviare una mail a [email protected]; inviare un fax a 0131-252144; oppurerivolgersi ai rispettivi uffici di zona.

Titolo: le piante spontanee: proprietà eutilizzo in cucinaSede: cassinedurata: 24 ore: 3 lezioni da 8 ore l’una

Programma: riconoscimento e raccoltadelle erbe spontanee; caratteristiche, pro-prietà e valenza ambientale del mantenimentodella biodiversità nell’ecosistema agrario; sal-vaguardia della diversità genetica; biotopi convalenza etica, legati ad ambiente, agricoltura,economia e turismo; utilizzo in cucina se-condo le ricette della tradizione: opportunitàeconomica e opportunità ambientale.

a cura di emanuele sconfienza

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il periodi di “spendig review” qualcuno inregione avrà iniziato a temere per la pro-pria poltrona: forse è per questo che la

direzione agricoltura, con una determinaferragostana (è datata 14 agosto) ha datol’avvio al bando per la misura 216 - “investi-menti non produttivi”, nonostante di questamisura se ne sia parlato per parecchi mesi.la misura finanzia interventi di realizzazione(e quindi non di semplice manutenzione) di ele-menti dell’agroecosistema per salvaguardaree migliorare il paesaggio agrario, favorire ladiversità biologica, contrastare l’erosione.gli interventi finanziabili appartengono adue distinte categorie:1) Realizzazione di formazioni vegetali e/o dizone umide;2) Installazione di nidi artificiali per uccelli in-settivori e/o chirotteri.vediamole nel dettaglio:

ACCESSO ALLA MISURA E CONTRIBUTIgli interventi possono essere realizzati, conalcune priorità, su tutto il territorio regionale,da parte di aziende agricole singole o associateanche, eventualmente, aderenti a progetti col-lettivi. la misura finanzia le spese per la realiz-zazione di questi elementi (scavi, sistemazionidel terreno, acquisto e messa a dimora delle pian-tine, acquisto ed installazione dei nidi, spese tecni-che) nella misura del 100%, cioè finanziainteramente l’intervento. la spesa minima am-messa è 500 €, la massima 150.000 €. nonsono ammissibili a finanziamento i lavori svoltiprima della presentazione della domanda, i la-

vori di espianto di precedenti colture arboreeo arbustive, l’acquisto terreni o macchine agri-cole, e gli interventi lungo fasce tampone, giàobbligatori in base alla condizionalità.

SCADENZE/DOCUMENTAZIONEla scadenza per la presentazione delle do-mande è fissata per l’8/10 prossimo. la con-segna della documentazione cartacea èprevista per il 10/10. la documentazione pre-vista è costituita, in fase di presentazione delladomanda, anche da una scheda di impiantoche descrive a grandi linee l’intervento che siintende realizzare; dopo la pubblicazione dellagraduatoria, le domande finanziabili dovrannoessere corredate da un progetto redatto daun tecnico abilitato o, nel caso dei nidi, da unornitologo o da un naturalista.

Attività di informazione anno 2011/2012 che è stata oggetto di richiesta di finanziamento sulla misura 111.1 sottoazione B informazione nel settore agricolo del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 della Regione Piemonte

Al viA lA reAlizzAzioNe Di elemeNti Dell’AgroeCosistemA

APrE il BANDo DEllA MiSurA 216

1) REALIZZAZIONE DI FORMAZIONIVEGETALI E/O DI ZONE UMIDEsi tratta di realizzare interventi di costi-tuzione, o ricostituzione, di elementi am-bientali quali:

2) INSTALLAZIONE DI NIDIARTIFICIALI PER UCCELLI E CHIROTTERIQuesta tipologia riprende l’impegno ac-cessorio della misura 214.1, e riguardal’installazione di nidi artificiali al fine difavorire l’insediamento di uccelli insetti-vori e/o pipistrelli in vicinanza di frutettio vigneti, oppure al loro interno. i nidivanno posizionati ad un’altezza di al-meno 2m dal suolo e collocati in au-tunno o in primavera. il loro numerodeve essere di almeno 10 nidi per ettarodi superficie oggetto dell’impegno di ma-nutenzione. l’impegno di mantenerequesti nidi è di 5 anni.

le specie utilizzabili sono quelle tipichedella flora nostrana. non è ammessol’uso di robinia.

- formazioni miste con alberi e arbusti.SIEPI CAMPESTRI

- fino a 2000 mq di superficie.BOSCHETTI

ALBERI ISOLATI

- formazioni lineari semplici, singoli o affiancati.

FILARI

le SiePi sono formazioni miste, costi-tuite da almeno 4 specie diverse, dispo-ste su una o più file parallele, conlarghezza media, misurata alla base deifusti, inferiore a 20 m. all’esterno dellasiepe deve essere mantenuta una fasciainerbita e trinciata o sfalciata, di 1-2m. lesiepi, per svolgere la loro funzione am-bientali, devono essere lunghe almeno25m, a meno che non siano realizzateper la schermatura di manufatti realizzatiin applicazione della direttiva nitrati (es.vasche di stoccaggio liquami).

i FiLAri sono formazioni lineari, monoo pluri specifiche, composte da piante ar-boree governate ad alto fusto e dispostein file semplici o binate. la densità minimadeve essere di 15 piante ogni 100m, conal massimo 7m tra 1 pianta e l’altra. lalunghezza minima del filare deve esserealmeno 50m, tranne che per mitigare in-terventi realizzati per l’adeguamento alladirettiva nitrati.

i BOSCHeTTi sono piccole forma-zioni che tuttavia non rientrano nella de-finizione di “bosco” data dalla leggeForestale, in quanto di superficie infe-riore a 2000 mq, e con larghezza mediainferiore a 20 m. ogni boschetto devecomprendere almeno 4 specie diverse,con densità di impianto di 1000-2000piante/ha.

gli ALBeri iSOLATi devono appar-tenere alle specie ammesse (specie autoc-tone) e mantenuti puliti e liberi da infestantiper 1 fascia di 1-2 m di larghezza. gli in-terventi riguardanti le Zone Umide con-sistono nella realizzazione e/o ripristino diaree umide (laghetti, stagni, maceri, fontaniliecc.) a scopo ambientale. per realizzare orecuperare tali elementi sono ammissibiliinterventi di scavo, rimodellamento, cana-lizzazione, piantumazione di alberi ed ar-busti. non è ammesso l’asportazione diterreno all’esterno dell’azienda né l’ag-giunta di materiale di riporto dall’esternodell’azienda. la profondità del bacino puòessere differenziata: possono infatti esserciaree a maggior profondità ed altre a minorprofondità, così come possono essere pre-senti isole al fine di diversificare l’habitat.l’impegno di mantenere in sito questi ele-menti è di 10 anni. per la manutenzione èpossibile accedere ai contributi della mis214.7 (sempre che venga aperto il bando).

La misura 214.1 e 2 (agricoltura integrata e bio-logica) sta volgendo al termine: iniziata nel 2007

come prosecuzione del Reg. 2078 e della MisuraF1, ed il cui impegno durava 5 anni, era iniziata nel2007, e quindi il termie degli impegni era stato rag-giunto nel novembre 2011. La Coldiretti aveva fattopressione per allungare di 2 anni gli impegni ed iconseguenti contributi, per poter unire questo pe-riodo con il prossimo, legato all’approvazione delprossimo PSR 2013-2020. La Regione Piemonteaveva accordato la proroga, ma solo per un anno,a cusa di ristrettezze finanziarie. L’impegno aggiun-tivo, volontario, si conclude quindi l’11/11/2012. Epoi cosa succederà? Ad oggi non è chiaro. La Col-diretti sta spingendo per fare in modo che la Re-gione trovi le risorse per garantire ancora ilfinanziamento di un ulteriore anno di impegno, maad oggi non abbiamo ancora risposte. Come com-portarsi allora nella coltivazione? La domanda dimolte aziende è proprio questa: cosa dobbiamofare: siamo ancora tenuti al rispetto dei disciplinarioppure no? E se poi viene accordato questo ulte-riore anno come ci si comporta? Consigliamo dicontinuare a rispettare i disciplinari di coltivazione,in primis, perché è la scelta di questi giorni, perquanto riguarda le norme a sulla rotazione. Loscorso anno la Regione aveva deciso di escludereil primo anno di applicazione (il 2007) nel conteg-gio del “quinquennio” di riferimento: alla stessa stre-gua si può consigliare di escludere ora anche il2008, e considerare le coltivazioni effettuate nel2009, 2010, 2011 e 2012, per decidere quella del2013, sapendo, come al solito, che è possibile ri-stoppiare una sola volta, che è possibile praticareal massimo 3 volte la stessa coltura nel quinquen-nio di riferimento (di queste 3 volte due possonoessere consecutive) e che sono sufficienti 2 sole col-ture per adempiere agli impegni. Tutti i cereali apaglia sono considerati la stessa coltura ai fini dellarotazione. Tali norme valgono solo per le aziendeche si trovano nella possibilità di scegliere se ade-rire ad un 7° anno di impegno. Le aziende chehanno iniziato l’impegno agro ambientale nel2010 devono far avvicendare almeno 3 colture nei5 anni di impegno.

ci sarà un altro “anno ponte”?misura 214.1 - 214.2

a cura di Fabio Fracchia

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a cura di Luisa Bo

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il 12 febbraio 2011 è stato dichiarato lo statodi emergenza umanitaria nel territorio na-

zionale per l’eccezionale afflusso di cittadiniprovenienti dai paesi del nord africa, in rispo-sta a tale stato di emergenza, dichiarato con idecreti del presidente del consiglio dei mini-stri del 12 febbraio e 7 aprile 2011, è stato isti-tuito un piano per la gestione dell’accoglienzadei migranti che prevede per ogni regione di-verse fasi di attuazione. in questo contesto, nelgennaio 2012, l’agriturismo lo casale grazieall’associazione di promozione sociale “cam-balache”, ha attivato un “progetto di acco-glienza di profughi richiedenti asilo/protezioneinternazionale” ad arquata scrivia, stipulandouna convenzione con la prefettura di torino ela direzione regionale della protezione civile.il progetto comprende dalla fornitura di vittoe alloggio all’attivazione di corsi di italiano, diorientamento al lavoro e ai servizi sul territo-rio. il progetto ha come beneficiari 11 profughidi origine bengalese (Bangladesh), di sesso ma-schile ed in età compresa tra i 20 e i 40 anni.gli stessi erano emigrati in libia per questionieconomiche o per persecuzioni di tipo poli-tico/etnico. in libia lavoravano presso grandiaziende libiche o estere, prettamente nel set-tore edile. il prosieguo del progetto socialeimplica l’attivazione di percorsi di tirociniodella durata di tre mesi, che potrebbero co-stituirsi inoltre come una valida risorsa per leaziende locali, le quali potranno godere di unperiodo di tempo per verificare le effettivecompetenze professionali dei nostri ospiti acosti estramente ridotti. inoltre, laddove permotivi vari il tirocinio non possa trasformarsiin rapporto di lavoro, sarà stato comunque,per molti dei nostri ospiti, una prima espe-rienza lavorativa in italia e un’occasione perimparare le tecniche e il lessico legati ad unadeterminata mansione.il progetto prevede un contributo forfettariodi 500 euro a ogni azienda ospitante che si di-mostri interessata ad attivare un tirocinio ed

un ulteriore contributo di 500 euro alleaziende che lo convertiranno, al termine, in uncontratto di lavoro. le aziende dovranno inogni caso garantire le coperture previdenzialipreviste dalla legge e offrire un rimborsospese variabile da un minimo di 300 euro adun massimo di 600 euro, a seconda delle orelavorative e delle competenze previe del tiro-cinante. domenica 23 settembre è stato or-ganizzato un Bangla pranZo, condegustazione di piatti tipici bengalesi per farconoscere meglio agli interessati il progetto diaccoglienza, ed aprire un po’ di più le portedel mondo agricolo al ruolo di Forza socialeche sempre più l’agricoltura va vestendo.

“bangla pranzo”

“pick your own”questa nuova tendenzanata negli Usa e sempre più popolare

anche da noi e, alla tenuta cascina la mad-dalena di roccagrimalda ha preso il via lascorsa settimana con l’inaugurazione dellavendemmia 2012. “svUota la vigna” èlo slogan che anna poggio ha cognato perquesta iniziativa che si va ad inserire apieno titolo, tra le attività didattiche che,come Fattoria didattica, si stannofacendo alla cascina maddalena. intere fa-miglie anche (e soprattutto) con bambini alseguito, possono trascorrere il propriotempo libero, lavorando gomito a gomitocon i farmer’s per imparare i trucchi delmestiere e tornare a casa con cassette diuva raccolta al giusto grado di matura-zione. non solo si potrà raccogliere l'uvache ci si porterà a casa, insieme, verrannodistribuite preziose ricette per cucinare,e... come vuole la vecchia tradizione con-tadina è prevista anche una merenda si-noira a base d'uva, sotto il porticato incascina.€10,00 adulti, €5,00 bambini inclusi10kg. di uva per famiglia. per prenotare ilvostro giorno di pick Your own chiamareanna 348-8081075 [email protected] presso la cascina la maddalenaloc. piani del padrone, 257 - frazione sangiacomo di rocca grimalda.

svuota la vigna

un momento di festa all’internodi un progetto di agricoltura sociale

ti devi portare solo le forbici

AGRITURISMO LO CASALEStrada per Pratolungo, 5915061 Arquata Scrivia (AL)Tel. 380 1428933

La Maddalena di Anna Poggio Loc. Pianidel Padrone 258 Rocca Grimalda (AL)Tel.0143-876074 - 0143-329853 cell.348-8081075 [email protected]

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la ricetta del mese

Ingredienti

•2kg di mosto d’uva (barbera o dolcetto);

•1/2kg di mele cotogne;

•1/2kg di fichi non troppo maturi;

•1/2kg di pere Madernassa;

•1/2kg di zucca;

•chiodi di garofano;

•scorza di limone;

•100g di gherigli di noci e nocciole.

a cura di Luisa Bo

PreparazioneMettere il mosto al fuoco e portalo ad ebollizione,

facendolo consumare fino a giusta concentrazione.

Aggiungere le mele tagliate a spicchi, i fichi, le pere

sbucciate ma lasciate intere, la zucca a pezzi, la

scorza di limone e i chiodi di garofano. Continuare

a far bollire finché la frutta è cotta e l'insieme ha

una consistenza sciropposa.

Prima di togliere dal fuoco aggiungete le noci e le

nocciole.

Cuocere per 9 ore, circa, a fuoco lento.

Ca Veja... un pezzo di paradisoaGritUrisMo a odalenGo Grande

Contrariamente al nome che porta, questoagriturismo ultimo nato in casa Terranostra,

ha il cuore giovane, perché è lo spirito, dinamicoe pieno di vitalità, che anima Silvana e il maritoLuigino, titolari dell’azienda.Ca Veja, nasce da un sogno, realizzato appienodopo diversi anni, nella canonica del 1560, adia-cente alla chiesetta e al cimitero di S.Antonio diOdalengo, dell’azienda agricola di proprietà. Unluogo contrariamente singolare che a dispettodelle malelingue è invece di buon auspicio e sug-gestivo per i turisti soprattutto anglosassoni.A Ca Veja è però, soprattutto la buona cucina,quella che ha sempre caratterizzato i fornelli dicasa, che ha coniugato l’attività di volontariatoin proloco di Silvana, con la sua vera passione dicucinare per gli altri. I piatti sono quelli della tra-dizione, ma questa è la cucina che i turisti e iclienti si aspettano di trovare a casa del conta-dino: agnolotti, fritto misto e la meravigliosa tortadi mele e pesche monferrina.Agricoltori da generazioni, i Francia produconovino, venduto direttamente nella sede aziendalein paese, frutta, verdura e foraggio, perché unavolta si allevava in azienda anche il bestiame, ...ma tutto non si può fare e Federica, futuro del-l’azienda, cerca di coniugare la sua passione

personale per la medicina, con quella certa-mente più faticosa dei suoi genitori, impegnan-dosi, come si dice adesso H24, al servizio degliospiti. Ospiti, che qui vengono soprattutto per“mettere i piedi sotto al tavolo” ma, che trovanonella quiete della Val Cerrina quella pace tantocercata in una vacanza agrituristica, in questoluogo più mistico che mai, che al buio dellanotte, unisce le luci fluorescenti, di chi riposa persempre, a quelle da presepe sulle colline a 360°intorno a Ca Veja: un pezzo di paradiso!

CA VEJAdi Francia Luigino Via Voggiardi 14Fr. S.Antonio 15020 Odalengo [email protected]

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agritatariparte a novembre il secondocorso del progetto sperimentale

prende il via il prossimo novembre ilsecondo corso del progetto speri-mentale agritata della coldiretti pie-monte, reso possibile dagliassessorati politiche sociali e per lafamiglia, assessorato istruzione, for-mazione professionale e lavoro, asses-sorato agricoltura. il progettoagritata tende a sopperire alle ca-renze dell'assistenza infantile statale,garantendo la personalizzazione delservizio, la flessibilità di orario, la ca-pillarità del servizio sul territorio, laconciliazione dei tempi della vita fa-miliare e lavorativa. il concetto inno-vativo del servizio delle agritateriguarda la trasformazione della mo-dalità di accudimento dei piccoli, tra-dizionalmente affidato ad una figurafemminile vicino alla famiglia, in unavera e propria professione che operain un contesto familiare che, per na-tura è il luogo in cui il bambino sisente maggiormente a proprio agio eprotetto. e’ bene precisare che non sitratta di un “nido in casa” bensì, di unaforma di accoglienza di bambini all’in-terno della famiglia e della casa nelcontesto dell’azienda agricola. il corsoè aperto a 30 candidate “agritata”preselezionate a livello regionale, ope-ranti nel mondo agricolo e/o inseritenel nucleo familiare. il percorso for-mativo è di 260 ore + un tirocinio fi-nale di 140 ore come previsto dalladelibera regionale 2-2412 del 27 lu-glio 2011 “tecniche di assistenza allainfanzia in ambito domiciliare”. per in-formazioni rivolgersi a coldirettialessandria chiamando referenteagritata 0131-235891.

Agriturismo LA BALDEA di Canato MarcoCà Baldea 18/A 15049 Vignale Monferrato (AL)Tel. 0142-933653www.canatovini.it / [email protected]à

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A cura di Marino ravera

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ltura prestazioni per invalidi civiliindennità di accompagnamento, ecco chi può fare domanda

l’indennità di accompagnamento è il soste-gno economico che lo stato riconosce a

favore di quelle persone, che a causa delle gravicondizioni fisiche o psichiche, necessitano diun’assistenza continua. per l’anno in corso l’im-porto del sussidio (adeguato annualmente) è di492,97 euro mensili. l’indennità di accompa-gnamento, erogata in 12 mensilità, non è con-dizionata a limiti di età e di reddito, potendo larelativa domanda essere presentata a qualsiasietà e indipendentemente dalle condizioni eco-nomiche, personali e familiari, del richiedente.il beneficio non è incompatibile con lo svolgi-mento di attività lavorativa dipendente o au-tonoma; tuttavia, non è cumulabile con altreindennità similari erogate per cause di servizio,lavoro o guerra e non è reversibile (cioè nonspetta agli eredi del titolare del diritto).

requisitii requisiti necessari sono: riconoscimento diuna invalidità totale e permanente del 100%accompagnata dalla impossibilità di deambu-lare senza l’aiuto permanente di un accompa-gnatore ovvero dall’impossibilità di compieregli atti quotidiani della vita e conseguente ne-cessità di un’assistenza continua; cittadinanzaitaliana e residenza in italia. Hanno diritto al-l’accompagnamento anche i cittadini del-l’Unione europea residenti in italia. per quantoriguarda i cittadini extracomunitari possonousufruire della prestazione i titolari di carta disoggiorno o di permesso di soggiorno ce persoggiornanti di lungo periodo. l’indennità de-cade in caso di ricovero in strutture pubblicheper più di un mese. spetta, invece, in caso diricovero a pagamento in strutture private.

Come ottenere il sussidiodal 1° gennaio 2010, la domanda si presentaall’inps (non più all’Asl) e solo in via telematica.la domanda deve essere corredata dal certi-ficato del medico curante riportante - oltrealla descrizione delle patologie - la dicitura re-

lativa all’incapacità a compiere gli atti quoti-diani della vita. l’indennità di accompagna-mento è corrisposta dall’inps in caso di parerefavorevole della commissione medico-legaledella asl, integrata da un medico dell’inps, e inpresenza degli altri requisiti. le provvidenzeeconomiche decorrono dal primo giorno delmese successivo a quello della presentazionedella domanda per l’accertamento sanitariodell’invalidità.Adempimentientro il 31 marzo di ogni anno, (nel 2012 lascadenza è stata posticipata al 30 giugno) i ti-

tolari di indennità di accompagnamento de-vono presentare all’inps una dichiarazione diresponsabilità in merito alla sussistenza omeno del ricovero a titolo gratuito.

Raccomandiamo a tutti i soggetti interes-sati di r ivolgersi al Patronato Epaca perverificare la possibilità di r ichiedere l’in-dennità di accompagnamento. Gli opera-tori Epaca forniranno tutta l’assistenzanecessaria, predisponendo tutta la docu-mentazione che deve essere inviata al-l’Inps.

prestazioni per i ciechi civili totali e parzialirequisiti e condizioni per il riconoscimento

in caso di cecità totale o parziale leprovvidenze economiche che pos-sono essere riconosciute sono: la

pensione per i ciechi totali e parziali,l’indennità di accompagnamento per iciechi assoluti e l’indennità specialeper i ciechi parziali (i cosiddetti ciechiventesimisti). vi è riconoscimento dicieco assoluto se il residuo visivo inentrambi gli occhi è pari a zero, men-tre per il riconoscimento di cieco par-ziale con diritto all’indennità specialeè previsto un residuo visivo non su-periore ad un ventesimo in entrambigli occhi con eventuale correzione.Una condizione necessaria è anchequella di essere cittadino italiano o Ueresidente in italia, o essere cittadinoextracomunicario in possesso del per-messo di soggiorno ce per soggior-nanti di lungo periodo.

la pensione, in caso di riconoscimentodi cieco assoluto o parziale è pari adeuro 289,36 mensili per 13 mensiltà(per i ciechi assoluti, normalmente vieneaggiunta anche l’indennità di accompa-gnamento di €.827,05), tale presta-zione, è compatibile con losvolgimento di attività lavorativa, manon può essere percepita se i redditipersonali superano il limite di15.627,22 euro annui. l’ indennità speciale per i ciechi par-ziali è pari ad euro 198,57 mensili per12 mensilità, in aggiunta alla pensionese spettante, non è soggetta ad alcunlimite reddituale, ed è compatibile conlo svolgimento di attività lavorativa .presso il patronato epaca è possibileottenere ulteriori informazioni in me-rito e predisporre eventuale domandadi riconoscimento rivolta all’inps.

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lturaScadenza impoSta adempimenti Soggetti obbligati

01/10/2012 irPeF Presentazione della dichiarazione dei redditimodello UNICO 2012

Contribuenti persone fisiche, so-cietà di persone, società di capitali,

società cooperativeed enti non commerciali

01/10/2012 irAP Presentazione delladichiarazione IRAP 2012

Contribuenti titolari d'azienda, so-cietà di persone, società di capitali,

società cooperative ed enti noncommerciali

15/10/2012 iVAEmissione fattura differita per la cessione dibeni spediti o consegnati nel mese prece-

dente, la cui consegna risulti da un DDT o daaltro documento idoneo a identificare i sog-

getti fra i quali è effettuata l'operazione

Soggettipassivi IVA

16/10/2012 iVA Liquidazione e versamento dell'iva a debito delmese di settembre 2012 Contribuenti IVA mensili

16/10/2012 iVAComunicazione in via telematica dei dati

contenuti nelle dichiarazioni d’intento ricevutenel mese precedente

Contribuenti IVA che hanno rice-vuto le dichiarazioni d’intento rila-

sciate da esportatori abituali

16/10/2012 ritenutealla fonte

Versamento ritenute alla fonte su:redditi di lavoro dipendente e assimilati redditi

di lavoro autonomo provvigioni corrispostinel mese precedente

Soggetti operanti in qualità di sostituto d'imposta

25/10/2012 iVAInvio telematico elenchi INTRASTATriepilogativi delle cessioni ed acquisti

e/o prestazioni di servizi intracomunitarirelativi al mese precedente

Operatori intracomunitaricon obbligo mensile

31/10/2012 iVAInvio della comunicazione relativa

alle operazioni effettuate nel mese precedentecon soggetti aventi sede domicialiatio residenti nei Paesi c.d. Black list

Soggetti passivi IVA

ottobre a cura di daniela Colombini

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Vendo

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news

Aaagrico

ltura

Sono oltre 200 i cardinali di Santa Romana Chiesa e pochicome l’ex arcivescovo di Milano, il cardinale Carlo Maria Mar-

tini, hanno interessato il mondo e si sono interessati del mondocattolico e non. Eppure pochi come lui hanno rifuggito ribalte enotorietà. E’ stato tirato da una parte e dall’altra, in una parolastrumentalizzato. Segno di contraddizione. Il destino dei profeti. Fedele, sempre, a Dio, alla sua Parola, della quale era espertomaestro e all’uomo, specialmente l’uomo perseguitato, quello chefa fatica, quello che dice di non saper credere... Ha gettato ponti verso tutti, ha considerato Gerusalemme la casaideale di tutti. Se lui ha capito tutti, non tutti hanno capito lui. Chi lo voleva Papa e chi lo accusava di aver distrutto la chiesa, lasua chiesa. Applausi da fuori e fischi da dentro. Martini è statol’icona della Chiesa. Impegnato in un cammino di fedeltà, nella buona e nella cattivasorte, appartiene alla Chiesa, non ad altri. Benedetto XVI l’ha definito “instancabile servitore del Vangelo”,maestro in vita e in morte.Per proseguire l’ininterrotta successione di grandi pastori allaguida della Chiesa ambrosiana e... oltre.“Settimana”* ha scritto: “Un grazie grande, perché uno piccolonon basta”. D’accordo.* giornale di Bologna

don ivo

A colloquio con il consigliere ecclesiastico

instancaBile servitore del vangeloUna suggestiva immagine delConsigliere Ecclesiastico Provin-ciale Don Ivo Piccinini scattatadurante una concelebrazionenella parrocchia di Lonate Poz-zolo con il Cardinale CarloMaria Martini.

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la Coldiretti Alessandria esprimegrande dolore e cordoglio

alla famiglia Cresta, per la perdita del caro

giUSeppesocio di Cassine

LUTTI

✟ 28/08/1929 - 06/09/2012 ✟

sincere e sentitecondoglianze dalla Coldiretti

alla famiglia Ferretti, per la scomparsa della cara

FranceScasocia di san michele

✟ 08/02/1920 - 05/09/2012 ✟

siamo particolarmente vicinialla famiglia ottria

per la perdita della cara

laUra eliSabettasocia e titolare d’azienda di Capriata d’orba

✟ 19/01/1946 - 01/08/2012 ✟

giungano le più sentite condoglianze,alla famiglia ermini,

per la perdita del caro

carlettosocio e titolare di azienda a gavi

✟ 14/03/1925 - 08/07/2012 ✟

Da parte della Coldiretti sentite condoglianzealla figlia Angela, per la scomparsa della cara mamma

FranceSca pellatisocia di gamalero

✟ 1917 - 2012 ✟

la Coldiretti esprime sentite condoglianzealla famiglia vassallo per la perdita del caro

Mario angelosocio di Cassine

✟ 22/07/1938 - 16/09/2012 ✟

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news

Aaagrico

ltura

l’agricoltura cambia volto: nuovi pro-tagonisti, le donne, i giovani, l’inno-vazione tecnologica, la sostenibilità

ambientale, attività educative... la regionepiemonte, nell’ambito del piano di comu-nicazione del programma di sviluppo ru-rale 2007-2013, lancia ri-scatti della terra,un concorso fotografico aperto a tutti perraccontare l’agricoltura che sta cam-biando. il mondo rurale oggi non è più soloproduzione e trasformazione di prodotti,ma è un settore economico in forte evo-luzione, che compete sui mercati globali, ègestore del territorio e delle risorse, èfonte dell’alimentazione umana, è produt-tore di energia, è promotore di opportu-nità culturali, sociali e ricreative. Una

nuova identità culturale dell’agricoltura stadunque emergendo, un’identità ancorapoco riconosciuta, che la regione intendevalorizzare attraverso questa iniziativa. dairi-scatti tecnologici ai ri-scatti femminili,dai ri-scatti giovani ai ri-scatti sociali: sonosolo alcune delle categorie tematiche perle quali si può inviare il materiale fotogra-fico. al massimo cinque immagini per ognipartecipante, inedite ed esclusivamente indigitale, che si possono inviare via mail ovia posta dopo essersi iscritti sul sitowww.riscattidellaterra.com. allo stesso in-dirizzo è possibile scaricare il bando com-pleto, il modulo di iscrizione e otteneremaggiori informazioni. il concorso, gra-tuito, è aperto sino al 30 ottobre 2012.

ri-scatti della terraConcorso fotografico dedicato ai temi della nuova agricoltura

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