25 marzo 2015 Convegno di studio Jobs act, cosa cambia: dal
contratto a tutele crescenti alla NASpI
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25 marzo 2015 Convegno di studio Vecchi e nuovi incentivi
allassunzione Relatore: Amalia Marino
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PER ACCEDERE AI BENEFICI LE AZIENDE DEVONO ESSERE IN POSSESSO
DEL DURC ESSERE IN REGOLA CON GLI OBBLIGHI PREVISTI DALLA LEGGE E
DAI CONTRATTI COLLETTIVI DI LAVORO REQUISITI DELLE
AGEVOLAZIONI
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Le assunzioni agevolate della Legge di Stabilit 2015 La legge
23 dicembre 2014, n. 190 (Legge di Stabilit 2015), allart. 1, comma
118 e ss., introduce un importante agevolazione contributiva. la
Legge di Stabilit stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 29
dicembre 2014 ed entrata in vigore il 1 gennaio 2015 non prevista
la necessit di decreti attuativi quindi lagevolazione
immediatamente usufruibile da parte delle aziende sin dal 1 gennaio
2015
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A chi spetta lo sgravio? ai datori di lavoro privati (escluso
il settore domestico): non solo imprenditori, ma tutti i datori di
lavoro privati in genere, anche quelli che non svolgono attivit
imprenditoriale, che assumono con contratto di lavoro a tempo
indeterminato (escluso il contratto di apprendistato e il contratto
di lavoro a chiamata); dal 1 gennaio 2015 e fino al 31 dicembre
2015. a differenza di altri interventi simili del passato, NON
richiesta la creazione di nuovi posti di lavoro AGGIUNTIVI: non vi
, quindi, la necessit di provare un incremento occupazionale della
forza lavoro (il nuovo assunto, in altre parole, non deve integrare
ununit aggiuntiva rispetto alle precedenti).
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In che cosa consiste lagevolazione? Esonero dal versamento dei
contributi previdenziali INPS a carico dei datori di lavoro, per un
massimo di 36 mesi e nel limite di 8.060 Euro/annui. Sono esclusi
dallagevolazione i premi INAIL
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Quali sono le esclusioni? Tre esclusioni aventi natura
anti-elusiva previste direttamente dalla Legge di Stabilit 1.I
lavoratori che nei sei mesi precedenti erano occupati presso
qualsiasi datore di lavoro con contratto a tempo indeterminato,
anche se di apprendistato. La norma chiara, solo i contratti a
tempo indeterminato nei sei mesi precedenti sono preclusivi
allagevolazione. Pertanto, eventuali altre tipologie contrattuali,
quali ad esempio i contratti a termine (anche se con durata
superiore ai sei mesi), non impediscono nel caso di successiva
assunzione o trasformazione a tempo indeterminato di usufruire
dellesonero.
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Quali sono le esclusioni? Tre esclusioni aventi natura
anti-elusiva previste direttamente dalla Legge di Stabilit 2.
Lavoratori per i quali il beneficio sia gi stato fruito in
relazione ad una precedente assunzione: dalla lettera della legge
sembrava trattarsi di unopportunit da poter utilizzare una volta
sola con riferimento ad un determinato lavoratore. La Circ. Inps n.
17/2015 ha ampliato le possibilit di assunzioni agevolate,
stabilendo che lesclusione ricorre soltanto nel caso in cui a
godere dello sgravio sia stato in precedenza lo stesso datore di
lavoro.
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Quali sono le esclusioni? Tre esclusioni aventi natura
anti-elusiva previste direttamente dalla Legge di Stabilit 3.
lavoratori che, nei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2014,
avevano un rapporto a tempo indeterminato con una societ
controllata o collegata ai sensi dellart. 2359 c.c. o facente capo
anche per interposta persona al medesimo datore di lavoro.
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Non cumulabilit Lesonero non cumulabile con altri esoneri o
riduzioni delle aliquote previsti dalla legislazione vigente, quali
per esempio lincentivo per lassunzione previsto per le assunzioni
dalla mobilit. invece cumulabile con gli incentivi che assumono
valenza economica (Circ. Inps n. 17/2015). Esempio: Lazienda assume
un lavoratore dalla mobilit fruisce dello sgravio previsto dalla
Legge di Stabilit e in aggiunta - dellincentivo previsto dallart.
8, comma 4, l.n. 223 del 1991 (contributo mensile pari al 50%
dellindennit che sarebbe stata corrisposta al lavoratore).
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Incentivi soppressi Dal 1 gennaio 2015 sono soppresse le
agevolazioni contributive della legge 407/1990 (art. 8, comma 9),
previste per i datori di lavoro (imprese, enti pubblici economici,
consorzi di imprese e datori iscritti agli albi professionali) che
assumevano a tempo indeterminato, anche part-time, lavoratori
disoccupati o in CIGS da almeno 24 mesi. Le agevolazioni (compresa
riduzione del premio INAIL) consistevano in una riduzione dei
contributi per 36 mesi, pari al 50% per tutti i datori di lavoro;
100% per imprese operanti nel Mezzogiorno.
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La griglia antielusiva della legge Fornero La legge Fornero
prevede delle esclusioni in chiave anti-fraudolenta per gli
incentivi alle assunzioni: gli incentivi non spettano: a)se
lassunzione viola il diritto di precedenza alla riassunzione di un
altro lavoratore, licenziato da un rapporto stabile o cessato da un
rapporto a termine. b) se il datore di lavoro abbia in atto
sospensioni dal lavoro connesse a una crisi o riorganizzazione
aziendale, salvo il caso in cui lassunzione sia finalizzate
allacquisizione di professionalit sostanzialmente diverse da quelle
dei lavoratori sospesi oppure siano effettuate presso una unit
produttiva diversa
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La griglia antielusiva della legge Fornero La legge Fornero
prevede delle esclusioni in chiave anti- fraudolenta per gli
incentivi alle assunzioni: gli incentivi non spettano: c)se il
lavoratore assunto stato licenziato, nei sei mesi precedenti, da un
datore di lavoro che presenti assetti proprietari coincidenti con
quello assuntore ovvero risulti con questultimo in rapporto di
collegamento o di controllo. d)se lassunzione costituisce
attuazione di un obbligo preesistente, stabilito da norme di legge
o dalla contrattazione collettiva. tale esclusione non si applica
con riferimento allo sgravio in argomento al fine di promuovere la
massima espansione dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato; lo
sgravio spetta anche nel caso di assunzione obbligatoria dei
disabili.
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L. 190/2014, art. 1, co. 20 A decorrere dal 01/01/2015 i costi
del lavoro del personale assunto a tempo indeterminato sono
totalmente deducibili ai fini IRAP Legge di Stabilit 2015 -
IRAP
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LAVORATORI DI ET PARI O SUPERIORE AI 50 ANNI DISOCCUPATI DA
OLTRE 12 MESI DONNE DI QUALSIASI ET, OVUNQUE RESIDENTI PRIVE DI UN
IMPIEGO REGOLARMENTE RETRIBUITO DA ALMENO 24 MESI Donne di
qualsiasi et, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno
6 mesi, residenti in regioni ammissibili ai finanziamenti
nellambito dei fondi strutturali dellU.E. e nelle aree individuate
dal regolamento CE n.800/2008. LASSUNZIONE DEVE RIGUARDARE:
INCENTIVI ALLE ASSUNZIONI OVER 50 E DONNE
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TIPOLOGIA INCENTIVO ALLE ASSUNZIONI Per la durata di 12 mesi,
la riduzione del 50% dei contributi a carico del datore di lavoro
Per la durata di 18 mesi, la riduzione del 50% dei contributi a
carico del datore di lavoro A TEMPO DETERMINATO/ ANCHE IN
SOMMINISTRAZIONE A TEMPO INDETERMINATO SE IL CONTRATTO TRASFORMATO
A TEMPO INDETERMINATO, la riduzione si prolunga fino al
diciottesimo mese INCENTIVI ALLE ASSUNZIONI OVER 50 E DONNE
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ART.25 CO 9 L.223/1991 ASSUNZIONE A TEMPO INDETERMINATO CTR A
CARICO DATORE PARI A QUELLA PREVISTA PER GLI APPRENDISTI PER I
PRIMI 18 MESI; ART.8. CO 4 L.223/1991 PER OGNI MENSILIT DI
RETRIBUZIONE UN CTR. MENSILE PARI AL 50% DELLA INDENNIT DI MOBILIT
CHE SAREBBE STATA CORRISPOSTA AL LAVORATORE. (12 mesi, elevati a 24
per i 40enni e a 36 per quelli superiori a 50 anni ). ART.8. CO 2
L.223/1991 ASSUNZIONE A TEMPO DETERMINATO CTR A CARICO DATORE PARI
A QUELLA PREVISTA PER GLI APPRENDISTI PER 12 MESI; ART.8. CO 4
L.223/1991 LAGEVOLAZIONE PARI AL 50% DELLINDENNIT DI MOBILIT NON PU
ESSERE EROGATA PER UN NUMERO DI MESI SUPERIORE A : 12 MESI PER I
LAVORATORI DI ET INFERIORE A 50 ; 24 MESI PER I LAVORATORI DI ET
SUPERIORE A 50 ; 36 MESI PER LE AREE DEL MEZZOGIORNO. IN CASO DI
TRASFORMAZIONE ULTERIORI 12 MESI DI CTR PARI A QUELLA PREVISTA PER
GLI APPRENDISTI; PER OGNI MENSILIT DI RETRIBUZIONE UN CTR. MENSILE
PARI AL 50% DELLA INDENNIT DI MOBILIT CHE SAREBBE STATA CORRISPOSTA
AL LAVORATORE ASSUNZIONI DI LAVORATORI ISCRITTI NELLE LISTE DI
MOBILIT
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ART. 2, CO. 71, L. 92/2012 DAL 1 GENNAIO 2017 ABROGATA LA
POSSIBILIT DI ISCRIZIONE NELLE LISTE DI MOBILIT ABROGATE LE
DISPOSIZIONI CHE PREVEDONO INCENTIVI PER LASSUNZIONE DEI LAVORATORI
ISCRITTI NELLE LISTE DI MOBILIT CIRCOLARE INPS n.137 DEL 12/12/2012
Gli incentivi attualmente in vigore saranno applicati alle
assunzioni, trasformazioni o proroghe che dovessero essere
effettuate fino al 31 dicembre 2016. ASSUNZIONI DI LAVORATORI
ISCRITTI NELLE LISTE DI MOBILIT
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LAVORATORI FRUITORI DI CIGS DA ALMENO TRE MESI PER ASSUNZIONI A
TEMPO PIENO ED INDETERMINATO DI SOGGETTI IN CIGS DA ALMENO TRE
MESI, MENTRE LIMPRESA DI PROVENIENZA LO DEVE ESSERE DA ALMENO SEI
MESI CONCESSA LA CONTRIBUZIONE PER GLI APPRENDISTI IN VIA ORDINARIA
PER UN PERIODO DI DODICI MESI LASSUNZIONE DI UN LAVORATORE CHE SI
TROVA NELLE SUDDETTE CONDIZIONI COMPORTA IL RICONOSCIMENTO (SOTTO
FORMA DI CONGUAGLIO CONTRIBUTIVO) DI UNA SOMMA A FAVORE DELLIMPRESA
PARI AL 50% DELLINDENNIT DI MOBILIT PER UN PERIODO NON SUPERIORE A
NOVE MESI PER CHI HA MENO DI 50 ANNI. CONTRATTO PER SOSTITUZIONE AI
DATORI DI LAVORO CON MENO DI VENTI DIPENDENTI CHE ASSUMONO
LAVORATORI CON CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO IN SOSTITUZIONE DI
DIPENDENTI IN CONGEDO DI MATERNIT, PATERNIT O PARENTALE, CONCESSO
UNO SGRAVIO CONTRIBUTIVO DEL 50% PER UN MASSIMO DI DODICI MESI
ALTRE AGEVOLAZIONI DIRIGENTI PRIVI DI OCCUPAZIONE IMPRESE O LORO
CONSORZI CHE ASSUMANO DIRIGENTI, PRIVI DI OCCUPAZIONE LA
CONTRIBUZIONE COMPLESSIVA (AZIENDA E DIRIGENTE) RIDOTTA DEL 50% PER
MASSIMO DODICI MESI
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Le prestazioni di lavoro accessorio sono attivit lavorative,
svolte senza l'instaurazione di un rapporto di lavoro. Si tratta di
attivit lavorative che non danno luogo, con riferimento alla
totalit dei committenti, a compensi superiori a euro 5.050 netti
nel corso di un anno solare ed ad euro 2.000,00 per ciascun
committente. COMUNICAZIONE OBBLIGATORIA ANTICIPATA : se manca si
applica la maxisanzione per lavoro nero. LAVORO ACCESSORIO Lo
schema del decreto legislativo di attuazione approvato dal
Consiglio dei Ministri il 20 febbraio scorso prevede: Compensi con
riferimento alla totalit dei committenti entro euro 7.000,00 netti
nel corso di un anno civile fermo restando il limite di euro
2.000,00 per ciascun committente. Tracciabilit della prestazione di
lavoro accessorio attraverso una comunicazione preventiva alla
DTL
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Collaborazioni senza pi progetto Lo schema del decreto
legislativo di attuazione approvato dal Consiglio dei Ministri il
20 febbraio scorso se confermato prevede:
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25 marzo 2015 Convegno di studio La Nuova Assicurazione Sociale
per lImpiego (NASpI) Relatore: Mattia DAcunto
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Naspi Asdi e DIS-Coll rappresentano i nuovi sussidi di
disoccupazione entrati in vigore con il D.Lgs n.22 del 2015. Dal 1
maggio 2015 diventer operativa la nuova prestazione di sostegno al
reddito per tutti coloro che si troveranno privi di lavoro in modo
involontario : la Naspi prender il posto di Aspi e mini Aspi,
previsti dalla riforma Fornero.
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Per accedere alla Naspi i lavoratori devono avere i seguenti
requisiti : lo status di disoccupato (Dlgs 181/00); Il possesso di
contributi per almeno 13 settimane nei quatto anni che precedono la
perdita di lavoro; Trenta giornate di lavoro effettivo, nei 12 mesi
antecedenti linizio del periodo di disoccupazione. Per lAspi,
invece, i requisiti sono i seguenti : almeno un contributo nei due
anni antecedenti il primo giorno di disoccupazione; almeno un anno
di contribuzione nel biennio precedente linizio del periodo
caratterizzato dallassenza di lavoro. REQUISITI NASPI 2015
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Si potr ottenere la Naspi anche in caso di dimissioni per
giusta causa nonch nelle ipotesi di risoluzione consensuale
sottoscritta presso la DTL in seno al tentativo obbligatorio di
conciliazione introdotto dalla riforma Fornero e rimasto in vigore
per i lavoratori nei cui confronti non trova applicazione la
disciplina del nuovo contratto a tutele crescenti.
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La Naspi favorisce i lavoratori con maggiore anzianit
contributiva, infatti la nuova indennit Aspi va rapportata alla
retribuzione media mensile che si ottiene considerando la
sommatoria degli imponibili previdenziali degli ultimi quattro
anni. Il totale ottenuto va diviso per le settimane di
contribuzione e il risultato va moltiplicato per 4,33 (per
rapportarlo al mese). Se la retribuzione media mensile pari o
inferiore a 1.195 euro, lindennit sar il 75% di questo importo.
Nelle ipotesi in cui sia superiore, la prestazione sar il 75% di
1.195 aumentato del 25% della differenza tra la retribuzione media
mensile e 1.195 euro. E, in ogni caso previsto un massimale di
1.300 euro (per il 2015) soggetto a rivalutazione annuale. LA
MISURA
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La NASPI diminuisce del 3% mensile con decorrenza dal primo
giorno del quarto mese di fruizione. LASPI diminuisce del 15%
mensile dopo i primi sei mesi, e di un ulteriore 15% dopo il
dodicesimo mese. Per i beneficiari della nuova indennit non pi
previsto il prelievo contributivo del 5,84% previsto dalla legge
41/1986. DIFFERENZE CON LASPI
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Durata: la Naspi non segue le logiche dellet del lavoratore (pi
o meno 50 anni), che caratterizzano lAspi. La nuova indennit ,
infatti concessa ogni mese, per un numero di settimane pari alla
met di quelle oggetto di contribuzione negli ultimi 4 anni. Ne
consegue che al massimo la durata sar pari a un biennio. Dal 2017
la prestazione si ridurr ad un massimo 78 settimane di fruizione.
Condizioni : i fruitori della Naspi saranno tenuti, a pena di
decadenza, a partecipare alle iniziative di orientamento e ai
percorsi di riqualificazione professionale che verranno loro
proposti dai centri per limpiego. NASPI: DURATA E CONDIZIONI
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RICHIESTA Telematicamente allInps entro 68 giorni dalla
cessazione del rapporto di lavoro. Finanziamento Contributivo
Restano immutati i tre livelli di contribuzione previsti per lAspi
Un contributo ordinario dell1,61%; Un contributo addizionale
dell1,40% dovuto per tutti i rapporti non a tempo indeterminato
(fanno eccezione i lavoratori assunti in sostituzione); Un
contributo per le interruzioni dei rapporti di lavoro a tempo
indeterminato. NASPI
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Chi vuole iniziare un lavoro autonomo, di impresa individuale o
sottoscrivere una quota di capitale sociale di una cooperativa, pu
chiedere allInps lanticipo, in unica soluzione, della Naspi
spettante. A tal fine occorre presentare una domanda telematica da
trasmettere allInps entro 30 giorni (a pena di decadenza )
dallinizio dellattivit. Autoimprenditorialit
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La legge prevede i casi di decadenza dalla prestazione : la
presentazione della domanda allINPS oltre i 68 giorni dalla
cessazione del rapporto di lavoro; quando viene meno lo stato di
disoccupazione; si perde il diritto alla prestazione anche nel caso
in cui la domanda telematica, tesa ad ottenere la liquidazione in
unica soluzione dellindennit (incentivo allautoimprenditorialit),
sia inoltrata oltre i 30 giorni dalla data di inizio dellattivit
lavorativa autonoma o di impresa individuale o da quella di
sottoscrizione di una quota di capitale sociale della cooperativa.
si inizia unattivit di lavoro subordinato, autonomo o in forma di
impresa individuale senza darne comunicazione allINPS ; si
raggiungono i requisiti per il pensionamento di vecchiaia o
anticipato DECADENZA
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Coloro che, entro la fine del 2015, hanno fruito interamente
della Naspi e sono ancora disoccupati e si trovino in una
condizione economica di bisogno valutata in base allISEE potrebbero
ricevere un altro assegno denominato Asdi. Si tratta di una misura
sperimentale per il 2015, con unapplicazione molto ridotta. In sede
di prima applicazione lassegno prioritariamente riservato ai
lavoratori appartenenti a nuclei familiari con minorenni e ai
lavoratori in et prossima al pensionamento. LAsdi erogato
mensilmente per un massimo di sei mesi ed pari al 75% dellultima
indennit Naspi percepita, e comunque, in misura non superiore
allassegno sociale. LASDI : ASSEGNO DI DISOCCUPAZIONE
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Per i collaboratori coordinati e continuativi, anche a progetto
introdotta la DIS COLL, una nuova prestazione di tutela del reddito
che sostituisce la precedente prestazione una tantum, disciplinata
dalla legge Fornero. La nuova indennit sperimentale per il 2015 per
gli eventi di disoccupazione che si verifichino tra il 01 gennaio e
il 31 dicembre. DIS COLL: Assegno di disoccupazione per i
collaboratori
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DIS COLL Destinatari Cococo iscritti in via esclusiva alle
gestione separata presso lInps Esclusi amministratori e sindaci UNA
TANTUM COCOPRO Destinatari Cocopro Iscritti in via esclusiva alla
gestione separata inps DIS COLL: CONFRONTO TRA LA NUOVA INDENNITA E
LA VECCHIA UNA TANTUM DIS COLL Requisiti Avere lo stato di
Discoccupazione Tra il 1 gennaio dellanno solare precedente e la
disoccupazione : tre mensilit di contribuzione o un rapporto di
collaborazione pari almeno a un mese, che abbia dato luogo a un
reddito almeno pari alla met dellimporto che consente laccredito di
un mese di contribuzione UNA TANTUM COCOPRO Requisiti Nellanno
precedente : Monocommitenza Reddito non superiore a 20mila euro
Accreditate alla gestione separata non meno di quattro mensilit (
tre mensilit periodo transitorio 2013- 2015) Almeno due mesi di
disoccupazione
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DIS COLL Ammontare Il 75% del reddito di riferimento, fino a
1.195 euro ( 2015) + 25% per la parte eccedente i 1.195 euro, per i
primi 3 mesi Riduzioni del 3% dellindennit ogni mese, dal quarto
mese Importo massimo dellindennit mensile di : 1300 euro ( 2015 )
UNA TANTUM COCOPRO Ammontare Il 5% ( 7% periodo transitorio
2013-2015) del minimale annuo di reddito imponibile per il minor
numero tra le mensilit accreditate nellanno precedente ( almeno 4
mensilit) e quelle non coperte da contribuzione DIS COLL: CONFRONTO
TRA LA NUOVA INDENNITA E LA VECCHIA UNA TANTUM DIS COLL Durata
Numero di settimane pari alla met delle mensilit di contribuzione
relative al periodo di riferimento ovvero tra 1 gennaio dellanno
solare precedente quello dellevento di cessazione dal lavoro e
levento stesso UNA TANTUM COCOPRO Durata Una tantum
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25 marzo 2015 Convegno di studio La novit in busta paga e per
la gestione dei rapporti di lavoro Relatore: Lucia Carusone
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Dal 2015 viene reso strutturale il credito dimposta IRPEF
introdotto nel maggio 2014 dal DL n. 66/2014 convertito in Legge n.
89/2014. Reddito annuo lordo Bonus potenzialmente spettante 8 mila
< Reddito complessivo < 24mila 960,00 24mila 26mila 960,00 *
(26mila reddito complessivo) / 2000 Attenzione! Il bonus Irpef
viene erogato in tutti i casi in cui limposta lorda dellanno
superiore alle detrazioni per lavoro dipendente. STABILIZZAZIONE
DEL BONUS 80 EURO
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Il bonus viene riconosciuto in modo automatico. La circolare
n.8/E dellAgenzia delle Entrate del 28/04/2014, precisa che: i
sostituti di imposta, devono determinare la spettanza del credito e
il relativo importo sulla base dei dati reddituali a loro
disposizione effettuando le verifiche di spettanza del credito e
del relativo importo, in base al reddito previsionale e alle
detrazioni riferiti alle somme e ai valori che il sostituto
corrisponder durante lanno, nonch in base ai dati di cui entri in
possesso, ad esempio, per effetto di comunicazioni da parte del
lavoratore, relative ai redditi provenienti da altri rapporti di
lavoro intercorsi nellanno . Chiarimenti dellAgenzia
dellEntrata
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Determinazione del bonus mensile Limporto dei 960,00 euro
annuale deve essere rapportato ai giorni di calendario del mese di
riferimento. Bisogna riproporzionare il credito totale di 960,00
euro ai giorni di calendario della durata del rapporto di lavoro a
termine e poi il credito totale spettante deve essere rapportato ai
giorni di calendario del mese di riferimento. Le somme erogate
saranno recuperate dal sostituto dimposta mediante listituto della
compensazione nella delega F24 (codice tributo 1655). Contratti a
tempo determinato Recupero somme erogate
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ANTICIPO TFR IN BUSTA PAGA
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Dal 1 marzo 2015 DI FATTO DAL 1 APRILE 2015 al 30 giugno 2018
il trattamento di fine rapporto pu acquisire la forma di una quota
integrativa della retribuzione mensile (Qu.I.R.). CHI PUO CHIEDERE
LA Qu.I.R. I lavoratori dipendenti del settore privato che vantano
unanzianit aziendale di almeno 6 mesi. SOGGETTI ESCLUSI -
Lavoratori agricoli e colf; - Lavoratori che hanno utilizzato il
Tfr maturato a garanzia di un finanziamento bancario; - Dipendenti
in servizio in unit produttive sotto cassa integrazione
straordinaria; - Dipendenti di aziende sotto procedure concorsuali
e fallimentari o di ristrutturazione dei debiti. Trattasi di una
scelta libera e irrevocabile. ANTICIPO TFR IN BUSTA PAGA - DPCM 20
febbraio 2015 n. 29
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Presentazione al proprio datore di lavoro di unapposita istanza
di accesso debitamente compilata e validamente sottoscritta (modulo
Qu.I.R). Lanticipo entra in busta paga nel mese immediatamente
successivo a quello di richiesta nelle aziende con pi di 50
dipendenti o a partire dal terzo mese successivo a quello di
efficacia dellistanza nel caso in cui il datore di lavoro (aziende
con meno di 50 dipendenti e che non siano tenute al versamento al
Fondo Tesoreria) richieda lintervento di un Istituto di credito.
MISURA E TASSAZIONE Ai fini dell'imposta sui redditi di lavoro
dipendente, la Qu.I.R. e' assoggettata a tassazione ordinaria e non
e' imponibile ai fini previdenziali. La Qu.I.R. e' pari alla misura
integrale della quota mensile maturanda del TFR al netto del
contributo dello 0.50%. La manifestazione di volont esercitata e'
irrevocabile. MODALITA DI ACCESSO E DECORRENZA DEL PAGAMENTO
ANTICIPO TFR IN BUSTA PAGA - DPCM 20 febbraio 2015 n. 29
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ACCESSO AL FINANZIAMENTO Il finanziamento e' assistito da
garanzia rilasciata dal Fondo di garanzia (istituito presso lInps )
e da garanzia dello Stato di ultima istanza. Ai finanziamenti non
possono essere applicati tassi superiori al tasso di rivalutazione
delle quote di TFR periodicamente aggiornato dall'INPS. Il rimborso
del finanziamento fissato al 30 ottobre 2018. Ai fini dell'accesso
al credito i datori di lavoro richiedono all'INPS la certificazione
delle informazioni necessarie per l'attivazione del finanziamento
assistito da garanzia. L'INPS rilascia l'attestazione dei requisiti
aziendali entro 30 giorni dalla richiesta Sulla base delle
informazioni contenute nella predetta certificazione dell'INPS, il
datore di lavoro e l'intermediario aderente stipulano il relativo
contratto di finanziamento che deve avvenire nel rispetto dei
criteri e delle condizioni fissati nell'Accordo quadro (che dovr
essere sottoscritto tra i ministeri (Lavoro ed Economia) e lAbi).
ANTICIPO TFR IN BUSTA PAGA - DPCM 20 febbraio 2015 n. 29 L'INPS
rende disponibile, ogni mese, entro 60 giorni decorrenti dal primo
giorno del mese successivo a quello di competenza, al datore di
lavoro e all'intermediario aderente che ha concesso il
finanziamento, la certificazione della misura della Qu.I.R. da
finanziare come risultante dalle denunce contributive del datore di
lavoro. In assenza di denunce contributive il finanziamento e'
sospeso.
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TUTELE E CONCILIAZIONE VITA - LAVORO
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Il periodo massimo di fruizione viene esteso dallottavo anno di
vita del bambino al dodicesimo. Questo nuovo termine vale anche in
caso di adozioni e al prolungamento del congedo parentale in
presenza di figlio portatore di handicap, con diritto allindennit a
carico Inps del 30% fino al sesto anno (contro i precedenti 3 anni,
salvo eccezioni relative a redditi molto bassi). CONGEDO PARENTALE
Estensione del diritto di fruizione Fruizione su base oraria NOVITA
Possibilit ai genitori di fruire dei congedi a ore anche in caso di
mancata regolamentazione da parte dei Ccnl. Le regole sono
elastiche in quanto ciascun genitore libero di scegliere tra la
fruizione giornaliera e quella oraria. TUTELE E CONCILIAZIONE VITA
- LAVORO
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Questultima consentita in misura pari alla met dellorario medio
giornaliero del periodo di paga quadrisettimanale o mensile
immediatamente precedente a quello nel corso del quale ha inizio il
congedo parentale. Termine di preavviso Fruizione giornaliera
Fruizione oraria 5 giorni (contro i precedenti 15) 2 giorni Viene
esclusa la cumulabilit della fruizione oraria del congedo parentale
con permessi o riposi previsti dal T.U. sulla maternit e paternit.
TUTELE E CONCILIAZIONE VITA - LAVORO Fruizione oraria
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CONGEDO DI MATERNITA La seconda novit lestensione del diritto a
percepire lindennit di maternit (direttamente dallInps) anche nel
caso di risoluzione del rapporto per giusta causa, precedentemente
escluso. Possibilit per la madre, in caso di ricovero del neonato
in una struttura pubblica o privata, di chiedere la sospensione del
congedo di maternit, rinviandone la fruizione dopo la dimissione a
condizione che la lavoratrice produca una attestazione medica che
dichiari la compatibilit dello stato di salute della donna con la
ripresa dellattivit lavorativa. Il diritto della sospensione del
congedo pu essere esercitato una sola volta per ogni figlio. TUTELE
E CONCILIAZIONE VITA - LAVORO
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Indennit di maternit e lavoratrici autonome iscritte alla
gestione separata Esteso agli autonomi iscritti alla gestione
separata il principio della automaticit delle prestazioni, in base
al quale il diritto alla prestazione dellindennit di maternit
prescinde dai versamenti contributivi da parte del committente.
Riconoscimento del diritto allindennit in caso di adozione o
affidamento, per cinque mesi successivi allingresso del miniore in
famiglia. TUTELE E CONCILIAZIONE VITA - LAVORO
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Art. 2103 del Codice Civile (Statuto dei lavoratori) "Il
prestatore di lavoro deve essere adibito alle mansioni per le quali
stato assunto o a quelle corrispondenti alla categoria superiore
che abbia successivamente acquisito ovvero a mansioni equivalenti
alle ultime effettivamente svolte, senza alcuna diminuzione della
retribuzione. . Ogni patto contrario nullo". MANSIONI DEL
LAVORATORE E IUS VARIANDI
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ECCEZIONI AL DIVIETO DI DEMANSIONAMENTO Possibilit nellambito
di una procedura di licenziamento collettivo, che un accordo
sindacale autorizzi lassegnazione dei lavoratori ritenuti eccedenti
a mansioni diverse al fine di evitarne il collocamento in mobilit.
L assegnazione a mansioni inferiori del lavoratore divenuto
inidoneo allo svolgimento delle proprie mansioni, al fine di
evitarne il licenziamento. Eccezioni introdotti dalla
giurisprudenza Legittimit, nonostante la sanzione di nullit di ogni
patto contrario contenuta nella norma, dellaccordo individuale di
demansionamento qualora esso costituisca lunica alternativa al
licenziamento. MANSIONI DEL LAVORATORE E IUS VARIANDI Eccezioni
legislative
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DEMANSIONAMENTO Facolt riconosciuta al datore di lavoro di
assegnare il lavoratore a mansioni appartenenti al livello di
inquadramento inferiore. alternativa al licenziamento ogni caso di
modifica degli assetti organizzativi aziendali che incidono sulla
posizione del lavoratore nelle ipotesi previste dai contratti
collettivi, anche aziendali, stipulati da associazioni sindacali
comparativamente pi rappresentative sul piano nazionale Modifiche
allart. 2103 del Codice Civile Inquadramento e trattamento
retributivo potranno essere modificati, per adeguarli alle diverse
(inferiori) mansioni, solo con il consenso del lavoratore,
manifestato con accordi raggiunti nelle cosiddette sedi protette
(Dtl, sede sindacale). La dequalificazione unilaterale non pu
comportare n lattribuzione di un diverso inquadramento, n la
diminuzione della retribuzione.
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ASSEGNAZIONE A MANSIONI SUPERIORI Lassegnazione diviene
definitiva, salva diversa volont del lavoratore e ove la medesima
non abbia avuto luogo per ragioni sostitutive, dopo sei mesi
continuativi e non pi tre. I contratti collettivi, anche aziendali
possono prevedere anche un termine pi lungo di sei mesi. Modifiche
allart. 2103 del Codice Civile
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NUOVE REGOLE NELLAMBITO DEL PART TIME
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Prestazioni supplementari stato confermato che i contratti
collettivi possono stabilire il numero massimo di ore di lavoro
supplementare, le conseguenze del suo superamento e leventuale
indennizzo economico, ma stata eliminata la previsione che possano
anche individuare le relative causali. stata disciplinata lipotesi
in cui il contratto collettivo non si occupi delle prestazioni
supplementari. il datore di lavoro pu richiedere al lavoratore lo
svolgimento di prestazioni di lavoro supplementare in misura non
superiore al 15 per cento delle ore di lavoro settimanali
concordate. il lavoro supplementare retribuito con una percentuale
di maggiorazione sull'importo della retribuzione oraria globale di
fatto pari al 15 per cento, comprensiva dell'incidenza sulle
retribuzioni indirette e differite. NUOVE REGOLE NELLAMBITO DEL
PART TIME
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Clausole elastiche e flessibili In mancanza di disciplina
contrattuale, la riforma ha previsto che le parti del contratto di
lavoro a tempo parziale possono concordare, avanti alle commissioni
di certificazione, clausole flessibili relative alla variazione
della collocazione temporale della prestazione lavorativa e, nei
rapporti di lavoro a tempo parziale di tipo verticale o misto,
clausole elastiche relative alla variazione in aumento della durata
della stessa. Le predette clausole prevedono, a pena di nullit: Le
condizioni e le modalit con le quali il datore di lavoro, con
preavviso di due giorni lavorativi pu modificare la collocazione
temporale della prestazione e variare in aumento la durata della
stessa. La durata massima dellaumento che non pu eccedere il limite
del 25 per cento della normale prestazione annua a tempo parziale.
Il diritto del lavoratore ad una maggiorazione della retribuzione
oraria pari al 15 per cento omnicomprensiva. NUOVE REGOLE
NELLAMBITO DEL PART TIME
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Abrogazione Diritto di precedenza Abrogazione del diritto di
precedenza, in caso di assunzione di personale a tempo pieno, a
favore dei dipendenti gi assunti a tempo parziale, in attivit
presso unit produttive situate nello stesso ambito comunale e
adibiti alle stesse mansioni o equivalenti. Variazione di orario
Possibilit per il lavoratore di chiedere (per una sola volta) in
luogo del congedo parentale la trasformazione del rapporto di
lavoro a tempo pieno in rapporto di lavoro a tempo parziale per un
periodo corrispondente a quello del congedo con una riduzione
dorario non superiore al 50 per cento. Riconoscimento della priorit
nella trasformazione del contratto di lavoro da tempo pieno a tempo
parziale oltre ai lavoratori affetti da patologie oncologiche
(ovvero che assistono familiari affetti da queste stesse
patologie), anche ai lavoratori affetti da gravi patologie cronico-
degenerative ingravescenti. NUOVE REGOLE NELLAMBITO DEL PART
TIME
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25 marzo 2015 Convegno di studio Le modifiche alla disciplina
del licenziamento Relatore: Gianpiero Profeta
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DECRETO LEGISLATIVO 23/2015 : ARTICOLO 1 OPERAI, IMPIEGATI,
QUADRI ASSUNTI CON CONTRATTO A TEMPO INDETERMINATO A DECORRERE DAL
7 MARZO 2015 (Data di entrata in vigore) SONO SOGGETTI AL REGIME
DELLE TUTELE CRESCENTI Si considerano nuove assunzioni a tempo
indeterminato anche le trasformazione dei contratti a termine e dei
rapporti di apprendistato Campo di applicazione nuovo sistema di
licenziamenti
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DECRETO LEGISLATIVO 23/2015 : ARTICOLO 1 SE IL DATORE DI LAVORO
RAGGIUNGE I REQUISITI OCCUPAZIONALI PREVISTI DALL ART. 18 CON NUOVE
ASSUNZIONI A TEMPO INDETERMINATO SUCCESSIVE AL 7 MARZO 2015, LA
NUOVA DISCIPLINA SUI LICENZIAMENTI SI APPLICHERA A TUTTI I
LAVORATORI PRESENTI IN AZIENDA, ANCHE SE ASSUNTI PRECEDENTEMENTE AL
7 MARZO 2015
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RIFORMA FORNERO SOLO PER LICENZIAMENTI INDIVIDUALI JOBS ACT:
LICENZIAMENTI INDIVIDUALI E COLLETTIVI
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IL DOPPIO SISTEMA DI TUTELE DEI LICENZIAMENTI INDIVIDUALI NELLE
AZIENDE SOPRA I 15 DIPENDENTI LE NUOVE SANZIONI
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ORIGINARIO ART. 18 STAT.LAVORATORI: - 1 tipologia di sanzione:
SEMPRE REINTEGRA nel posto di lavoro e RISARCIMENTO DEL DANNO
(commisurato alla effettiva perdita della retribuzione, e della
relativa contribuzione, decorrente dal giorno del licenziamento a
quello del ripristino della funzionalit del rapporto di lavoro)
RIFORMA FORNERO E ART. 18: - 4 tipologie di sanzioni (prevale la
reintegra) (con possibilit di reintegra anche in caso di
licenziamento per motivi economici) DECRETO ATTUATIVO JOBS ACT E
ART. 18: - 4 tipologie di sanzioni (prevale lindennizzo economico)
(senza possibilit di reintegra in caso di licenziamento per motivi
economici) SANZIONI
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ART. 2 DECRETO ATTUATIVO: 1)LICENZIAMENTO DISCRIMINATORIO,
NULLO E INTIMATO IN FORMA ORALE Rientrano in questa fattispecie
anche: - licenziamenti in costanza di matrimonio - licenziamenti
nei periodi protetti da maternit JOBS ACT ED IL NUOVO SISTEMA
SANZIONATORIO DEI LICENZIAMENTI
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SANZIONE COLLEGATA ad ILLEGITTIMO LICENZIAMENTO DISCIPLINARE
REINTEGRAZIONE + RISARCIMENTO DEL DANNO non inferiore a 5 mensilit
(commisurata allultima retribuzione considerata per il calcolo del
Tfr maturata dal giorno del licenziamento fino a quello
delleffettiva reintegrazione) + versamento contributi previdenziali
ed assistenziali (per il periodo che va dal giorno del
licenziamento fino a quello delleffettiva reintegrazione) OPPURE
(OPTING OUT in capo al lavoratore) INDENNITA SOSTITUTIVA PARI A 15
MENSILITA (dellultima retribuzione considerata per il calcolo del
Tfr, senza contribuzione previdenziale)
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Riforma FORNERO (L.92/12) = Riforma RENZI (Decreto Attuativo) E
LICENZIAMENTI DISCRIMINATORI, NULLI, IN FORMA ORALE ASSUNTI PRE
DECRETO ATTUAT. ASSUNTI POST DECRETO ATTUAT. REINTEGRAZIONE +
INDENNITA ECONOMICA (MINIMO 5 MENSILITA) (commisurata allultima
retribuzione considerata per il calcolo del Tfr dal giorno del
licenziamento sino a quello della reintegrazione, maggiorata degli
interessi e della rivalutazione monetaria) + VERSAMENTO CONTRIBUTI
PREVIDENZIALI ED ASSISTENZIALI oppure OPTING OUT (in capo al
lavoratore) 15 MENSILITA dellultima retribuzione retribuzione
considerata per il calcolo del Tfr (non assoggettata a
contribuzione previdenziale)
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ART. 3, 2 comma DECRETO ATTUATIVO 2) LICENZIAMENTO DISCIPLINARE
(LICENZIAMENTO PER GIUSTA CAUSA E GIUSTIFICATO MOTIVO SOGGETTIVO)
Nel solo caso in cui sia DIRETTAMENTE DIMOSTRATA IN GIUDIZIO
lINSUSSISTENZA DEL FATTO MATERIALE contestato al lavoratore il
licenziamento disciplinare ILLEGITTIMO REINTEGRAZIONE + INDENNITA
ECONOMICA (MASSIMO 12 MENSILITA) (dellultima retribuzione
considerata per il Tfr)
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SANZIONE COLLEGATA ad ILLEGITTIMO LICENZIAMENTO DISCIPLINARE
REINTEGRAZIONE + INDENNITA non superiore a 12 mensilit (commisurata
allultima retribuzione considerata per il calcolo del Tfr) +
versamento contributi previdenziali ed assistenziali (per il
periodo che va dal giorno del licenziamento fino a quello
delleffettiva reintegrazione) OPPURE (OPTING OUT in capo al
lavoratore) INDENNITA SOSTITUTIVA PARI A 15 MENSILITA (dellultima
retribuzione considerata per il calcolo del Tfr, senza
contribuzione previdenziale) + RISARCIMENTO DEL DANNO NON INFERIORE
A 5 MENSILITA ( commisurata allultima retribuzione considerata per
il calcolo del Tfr maturata dal giorno del licenziamento fino a
quello delleffettiva reintegrazione)
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Riforma FORNERO (L.92/12) E LICENZIAMENTI DISCIPLINARI Riforma
RENZI (Decreto Attuativo) E LICENZIAMENTI DISCIPLINARI ASSUNTI PRE
DECRETO ATTUAT. ASSUNTI POST DECRETO ATTUAT. REINTEGRAZIONE +
INDENNITA ECONOMICA (MASSIMO 12 MENSILITA) + VERSAMENTO CONTRIBUTI
PREVIDENZIALI ED ASSISTENZIALI Unico caso di applicazione della
sanzione: - Dimostrata direttamente in giudizio lINSUSSISTENZA DEL
FATTO MATERIALE REINTEGRAZIONE + INDENNITA ECONOMICA (MASSIMO 12
MENSILITA) + VERSAMENTO CONTRIBUTI PREVIDENZIALI ED ASSISTENZIALI
Casi di applicazione della sanzione: -Licenziamento disciplinare
ILLEGITTIMO per assenza di giusta causa o giustificato motivo
soggettivo - Licenziamento per giustificato motivo oggettivo sulla
base di un FATTO MANIFESTAMENTE INSUSSISTENTE (art. 18, c. 7,
L.300/70) - Il fatto contestato rientra nelle condotte punibili con
una SANZIONE CONSERVATIVA prevista dai CCNL - Licenziamento
collettivo in violazione dei CRITERI DI SCELTA - Licenziamento
intimato per pretesa INIDONEITA FISICA O PSICHICA DEL
LAVORATORE
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Da non sottovalutare anche la portata dellespressione rispetto
alla quale resta estranea ogni valutazione circa la sproporzione
del licenziamento. Anche in questo caso viene fortemente compressa
la discrezionalit del giudice nel decidere, pur in presenza della
sussistenza di un fatto materiale (es: assenza non giustificata di
1 giorno di lavoro), se il licenziamento sia o meno sproporzionato
rispetto al fatto materiale contestato. La sanzione, in questo caso
specifico, sar quindi il semplice indennizzo economico. Il Decreto
Attuativo elimina qualunque rimando alle tipizzazioni previste
dalla Contrattazione Collettiva
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3) LICENZIAMENTO PER MOTIVI ECONOMICI ART. 10 DECRETO ATTUATIVO
LICENZIAMENTI COLLETTIVI (di cui agli artt. 4 e 24 L.223/1991) per:
-violazione delle procedure richiamate allart. 4, comma 12,
L.223/91 -violazione dei criteri di scelta di cui allart. 5, comma
1, L. 223/91 ART. 3, 1 comma DECRETO ATTUATIVO
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SANZIONE COLLEGATA ad ILLEGITTIMO LICENZIAMENTO PER MOTIVI
ECONOMICI INDENNITA pari a 2 mensilit dellultima retribuzione
considerata per il calcolo del Tfr per ogni anno di servizio, in
misura comunque non inferiore a 4 e non superiore a 24 mensilit (NO
contributi previdenziali) (N.B. lindennit sar quindi pari a 4
mensilit fino al 2 anno per poi crescere di 2 mensilit ogni anno
fino ad arrivare alle 24 mensilit massime di indennizzo) ART. 7
DECRETO ATTUATIVO COMPUTO DELLANZIANITA NEGLI APPALTI Nei cambi di
appalto, ai fini del calcolo dellindennizzo e dellimporto,
lanzianit di servizio del lavoratore che passa alle dipendenze
dellimpresa che subentra nellappalto, si computa con riferimento a
tutto il periodo in cui il lavoratore stato impiegato nellattivit
appaltata
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INDENNITA ECONOMICA minimo 12 e massimo 24 MENSILITA Il
GIUDICE, in caso di manifesta insussistenza del fatto, pu applicare
la sanzione del REINTEGRO Riforma FORNERO (l.92/12) - ILLEGITTIMI
LICENZIAMENTI ECONOMICI Riforma RENZI (Decreto Attuativo) -
ILLEGITTIMI LICENZIAMENTI ECONOMICI ASSUNTI PRE DECRETO ATTUAT.
INDENNITA ECONOMICA pari a 2 MENSILITA dellultima retribuzione
considerata per il calcolo del Tfr per ogni anno di servizio, in
misura comunque non inferiore a 4 e non superiore a 24 MENSILITA
(NO contributi previdenziali) ASSUNTI POST DECRETO ATTUAT.
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4) VIZI FORMALI E PROCEDURALI - VIOLAZIONE DEL REQUISITO DI
MOTIVAZIONE DEL LICENZIAMENTO ex art. 2, comma 2 Legge 604/66 (Il
prestatore di lavoro pu chiedere, entro 15 giorni dalla
comunicazione, i motivi che hanno determinato il recesso: in tal
caso il datore di lavoro deve, nei sette giorni dalla richiesta,
comunicarli per iscritto) - VIOLAZIONE PROCEDURA LICENZIAMENTO
DISCIPLINARE ex art. 7 Legge 300/70 ART. 4 DECRETO ATTUATIVO
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SANZIONE COLLEGATA a VIZI FORMALI E PROCEDURALI DI
LICENZIAMENTO INDENNITA pari ad 1 mensilita dellultima retribuzione
considerata per il calcolo del Tfr per ogni anno di servizio, in
misura comunque non inferiore a 2 e non superiore a 12 mensilit (NO
contributi previdenziali) A meno che il giudice accerti la
sussitenza delle altre ipotesi di licenziamento di cui agli artt. 2
e 3 del decreto attuativo (discriminatorio, disciplinare)
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Licenziamento in violazione dei CRITERI DI SCELTA previsti
dalla Legge 223/91 o dellAccordo Sindacale (se raggiunto) REINTEGRA
+ INDENNITA NON SUPERIORE A 12 MENSILITA Licenziamento intimato in
FORMA ORALE REINTEGRAZIONE + INDENNITA NON INFERIORE A 5 MENSILITA
In caso di VIOLAZIONI PROCEDURALI INDENNITA ECONOMICA TRA 12 E 24
MENSILITA Riforma FORNERO (l.92/12) E LICENZIAMENTI COLLETTIVI
Riforma RENZI (Decreto Attuativo) E LICENZIAMENTI COLLETTIVI
Licenziamento intimato in FORMA ORALE REINTEGRAZIONE + INDENNITA
ECONOMICA NON INFERIORE A 5 MENSILITA Licenziamento in violazione
dei CRITERI DI SCELTA previsti dalla Legge 223/91) e VIOLAZIONE
DELLE PROCEDURE (art. 4, comma 12, L.223/91) INDENNITA ECONOMICA
PARI A 2 MENSILITA OGNI ANNO DI ANZIANITA (4 MENSILITA se il
licenziamento avviene nel 1 anno) E NON SUPERIORE A 24 MENSILITA
ASSUNTI PRE DECRETO ATTUATIVO ASSUNTI POST DECRETO ATTUATIVO In
caso di VIOLAZIONI PROCEDURALI INDENNITA ECONOMICA PARI A 1
MENSILITA PER OGNI ANNO DI ANZIANITA (2 MENSILITA se il
licenziamento avviene nel 1 anno) FINO A 12 MENSILITA
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REVOCA DEL LICENZIAMENTO SE IL LICENZIAMENTO VIENE REVOCATO (IL
TERMINE PER LA REVOCA E ENTRO 15 GIORNI DALLA COMUNICAZIONE AL
DATORE DI LAVORO DELLIMPUGNAZIONE DEL LICENZIAMENTO), IL RAPPORTO
DI LAVORO SI INTENDE RIPRISTINATO SENZA SOLUZIONE DI CONTINUITA. IL
LAVORATORE AVRA DIRITTO ALLA RETRIBUZIONE MATURATA NEL PERIODO
PRECEDENTE LA REVOCA ART. 5 DECRETO ATTUATIVO
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LA CONCILIAZIONE FACOLTATIVA Il datore di lavoro, entro i
termini di impugnazione stragiudiziale del licenziamento (60
giorni), pu offrire al lavoratore una INDENNITA pari ad 1 mensilit
dellultima retribuzione considerata per il calcolo del Tfr per ogni
anno di servizio, in misura comunque non inferiore a 2 e non
superiore a 18 (tale indennit E ESENTE DA IMPOSIZIONE FISCALE E
CONTRIBUTIVA) ART. 6 DECRETO ATTUATIVO
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IL DOPPIO SISTEMA DI TUTELE DEI LICENZIAMENTI NELLE AZIENDE
FINO A 15 DIPENDENTI LE NUOVE SANZIONI
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Con un semplice comma, il decreto attuativo, modifica anche la
misura delle sanzioni in caso di ILLEGITTIMO LICENZIAMENTO nelle
AZIENDE FINO A 15 DIPENDENTI. Agli ASSUNTI A TEMPO INDETERMINATO
dopo lentrata in vigore del decreto attuativo, viene estesa, in
larga parte, lapplicazione del NUOVO SISTEMA SANZIONATORIO A TUTELE
CRESCENTI seppur con un numero di indennit inferiori rispetto a
quelle previste per le aziende sopra i 15 dipendenti. ART. 9, 1
COMMA DECRETO ATTUATIVO
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- LICENZIAMENTO DISCRIMINATORIO, NULLO: REINTEGRA +
RISARCIMENTO DEL DANNO non inferiore a 5 mensilit ( commisurata
allultima retribuzione considerata per il calcolo del Tfr maturata
dal giorno del licenziamento fino a quello delleffettiva
reintegrazione) + versamento contributi previdenziali ed
assistenziali (per il periodo che va dal giorno del licenziamento
fino a quello delleffettiva reintegrazione) - LICENZIAMENTO
DISCIPLINARE ED ECONOMICO: 1 mensilit dellultima retribuzione per
ogni anno di servizio, con un minimo di 2 (se il licenziamento
avverr nel 1 o 2 anno), fino ad un massimo di 6 mensilit.
(lindennit risarcitoria minima passa, quindi, da 2,5 a 2 mensilit
mantenendo il tetto di 6 mensilit). Nel caso di illegittimo
licenziamento disciplinare non si applicher, a differenza delle
aziende sopra i 15 dipendenti, la reintegra nel posto di lavoro in
caso di insussistenza del fatto materiale. - VIZI FORMALI O
PROCEDURALI: in caso di violazione del requisito di motivazione ex
art. 2, comma 2 legge 604/66 (La comunicazione del licenziamento
deve contenere la specificazione dei motivi che lo hanno
determinato), il lavoratore avr diritto a 1/2 mensilit dellultima
retribuzione considerata per il calcolo del Tfr per ogni anno di
servizio, con un minimo di 1 (se il licenziamento avverr nel 1 o 2
anno), fino ad un massimo di 6 mensilit.
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CONCILIAZIONE FACOLTATIVA La conciliazione facoltativa prevista
anche per le AZIENDE FINO A 15 DIPENDENTI in caso di licenziamento
di lavoratori assunti a tempo indeterminato dal 1 gennaio 2015. Se
il lavoratore accetta lopzione della conciliazione in luogo
dellimpugnazione del licenziamento, avr diritto a 1/2 mensilit
dellultima retribuzione considerata per il calcolo del Tfr per ogni
anno di servizio, con un minimo di 1 (se il licenziamento avverr
nel 1 o 2 anno), fino ad un massimo di 6 mensilit.
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ART. 12 DECRETO ATTUATIVO: RITO ORDINARIO LIMPUGNAZIONE DEI
LICENZIAMENTI DEI NUOVI ASSUNTI CON CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI
SEGUIRA IL RITO ORDINARIO (il RITO FORNERO continuer ad essere
esperito per impugnare licenziamenti di lavoratori assunti
precedentemente lentrata in vigore del decreto attuativo)