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L'Oscar del giorno lo assegniamo a Renato Sparacino. Il coraggioso sindaco di Scapoli, nonostante la Regione gli ha tagliato i contributi per la manifestazione internazio- nale delle zampogne, è riuscito anche quest'anno ad organizzare l'evento. Lo ha dovuto limitare a sole due giornate ma, in ogni caso, la manifestazione si è avuta chiamando sempre tanta gente. Allora perchè la Regione ha de- ciso di fare fuori una simile manife- stazione che è stata di richiamo internazionale e, soprattutto, ha tenuto in vita la musica della zam- pogna? L’Oscar del giorno a Renato Sparacino Il Tapiro del giorno a Domenico Ioffredi Il Tapiro del giorno lo diamo a Domenico Ioffredi. Il delegato alla Cultura, questa volta, si è visto bacchettare dalla famiglia del grande artista campobas- sano, di recente scomparso, per come è stata allestita la mostra in tutta fretta e furia. Certo, non è la prima volta che il delegato alla Cultura si fa segnalare per risul- tati non propriamente lusinghieri. Il guaio, però, è che il settore avrebbe necessità di conoscere ben altri interventi e non quelli già messi in campo a partire dalla soppressione dell'Orchestra stabile. GIORNALE SATIRICO 30.000 copie in omaggio Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: [email protected] E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero ANNO X - N° 159 - MARTEDÌ 29 LUGLIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] RESTA AGGIORNATO, SEGUICI ANCHE SU FACEBOOK TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

29 luglio 2014

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La cultura finisce sotto i piedi

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Page 1: 29 luglio 2014

L'Oscar del giorno lo assegniamoa Renato Sparacino. Il coraggiososindaco di Scapoli, nonostante laRegione gli ha tagliato i contributiper la manifestazione internazio-nale delle zampogne, è riuscitoanche quest'anno ad organizzarel'evento. Lo ha dovuto limitare asole due giornate ma, in ognicaso, la manifestazione si è avutachiamando sempre tanta gente.Allora perchè la Regione ha de-ciso di fare fuori una simile manife-stazione che è stata di richiamointernazionale e, soprattutto, hatenuto in vita la musica della zam-pogna?

L’Oscar del giornoa Renato Sparacino

Il Tapiro del giornoa Domenico Ioffredi

Il Tapiro del giorno lo diamo aDomenico Ioffredi. Il delegatoalla Cultura, questa volta, si èvisto bacchettare dalla famigliadel grande artista campobas-sano, di recente scomparso, percome è stata allestita la mostra intutta fretta e furia. Certo, non è laprima volta che il delegato allaCultura si fa segnalare per risul-tati non propriamente lusinghieri.Il guaio, però, è che il settoreavrebbe necessità di conoscereben altri interventi e non quelligià messi in campo a partiredalla soppressione dell'Orchestrastabile.

GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggioQuotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel.: 0874.698012Fax: 0874.494461E-mail Redazione Campobasso: [email protected]: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606Stampa:Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita

Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero

ANNO X - N° 159 - MARTEDÌ 29 LUGLIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

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TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

Page 2: 29 luglio 2014

L’assessore regionale alle Politiche so-ciali, Michele Petraroia, nonché vice presi-dente, in tale veste crede di poter surrogarela funzione e il ruolo del presidente Paolo diLaura Frattura. Si ostina, infatti, a chiedere incontri istitu-

zionali di livello governativo, a sollecitare ac-cordi di programma, a istituire commissioniin aperto contrasto con le attribuzioni propriedi chi è il legittimo rappresentante della Re-gione Molise, in quanto eletto tale. Nonstiamo qui a ricordare i precedenti. Ci limitiamo a prendere in esame l’ultima

clamorosa circostanza in cui il vice presi-dente si veste da presidente e mette nero subianco indirizzando una sua propria letteraal sottosegretario di Stato alla presidenzadel consiglio dei ministri Graziano Del Rio,al ministro per lo sviluppo economico, Fede-rica Guidi, al ministro per il lavoro, GiulianoPoletti, al ministro dell’Economia Pier CarloPadoan e, per conoscenza, solo per cono-scenza, mero gesto di cortesia, alla delega-zione parlamentare molisana (senatori Rutae Di Giacomo; onorevoli Venittelli e Leva) eai prefetti di Campobasso e Isernia (a che ti-tolo? – ndr), per sollecitare la “Attivazionedel confronto con Governo sulla “VertenzaMolise”. La lettera ha preso l’abbrivio dai 24 Con-

tratti di sviluppo stipulati a Roma il 24 luglioche prevedono l’impiego di 1miliardo e 44milioni di euro per investimenti nelle regionidel Mezzogiorno al fine di promuovereun’occupazione stimata intorno alle 25 milaunità.

Un abbrivio straordinario, colto al volo efatto proprio per chiedere, lui Petraroia, alGoverno di Roma, di coinvolgere il Molisemettendo a frutto l’incontro del 9 luglio avutocon il ministro Guidi nel corso del quale èstato chiesto il riconoscimento dell’area dicrisi nel Distretto produttivo (!-ndr) Boiano-

Isernia- Venafro e la stipula di un Accordo diprogramma di 200 milioni di euro. Quell’in-contro (è stato omesso di dirlo) è stato im-palpabile, non ha generato alcunché. E’ stato lasciato nel limbo delle buone, re-

ciproche, intenzioni. Per Petraroia andrebberipreso e rimesso in sesto con la partecipa-

zione dei suddetti ministri e sottosegretarioalla prescienza del Consiglio dei ministri,delle segreterie nazionali di Cgil, Cisl, Uil“per accelerare l’istruttoria e per approntareun provvedimento di politica economicastrategico anche per il territorio molisano”.Se non siamo alla comiche, poco ci manca.Due sono le cose. Una, Petraroia ha tale e tanta stima di sé

da ritenersi lui, e solo lui, il diretto interlocu-tore con gli apparati governativi romani suuna questione di portata nazionale che, inquanto tale, non può prescindere dall’essereespressione della volontà del consiglio re-gionale sancita in una proposta organica edefinita e men che mai sottratta alla malle-vadoria politica della delegazione parlamen-tare (altro che informarla per conoscenza!!!).Due, che abbia perso completamente ilsenso della misura, per cui come un novelloDon Chisciotte, lancia in resta, si scagliacontro i mulini a vento. Nell’un caso e nell’altro, la sua azione è

destinata a non produrre altro che lo scon-certo nei palazzi romani che si vedono in-vasi dalle missive petraroiane di nessunaincidenza politica e amministrativa (tanto èvero che non gli hanno mai risposto), oltreche richiesti di interventi che, come per i 24contratti di sviluppo stipulati per le regionidel Mezzogiorno, discendono da un ac-cordo parlamentare. Per sovrappiù, dobbiamo pensare anche

allo sconcerto nella frastornata maggioranzaregionale già di per sé solennemente incon-cludente. Siccome, però, di mezzo ci vannoil Molise e i molisani si faccia in modo dicontenere Petraroia, spiegandogli qualisono i suoi compiti, le sue funzioni e i suoi li-miti, e di svegliare il resto della compagnia.

Dardo

229 luglio 2014

Le straordinarie iniziative del vice presidente della giunta di Palazzo Vitale creano imbarazzo

TAagliolto

di Davide Vitiello*

Garanzia Giovani è oggi la più concreta opportunità a di-sposizione delle regioni per assicurare una risposta aldramma della disoccupazione giovanile nella fascia di etàche va dai 15 ai 29 anni. Occorre continuare da una partea monitorare le adesioni dei giovani e dall’altra a stimolarela risposta delle aziende private e degli enti pubblici i quali,nel caso del Molise, possono dare un contributo essenzialeal progetto.Rappresenta un segnale positivo il fatto che l’Assessorato

regionale al lavoro abbia deciso di destinare una parte im-portante dei 7,5 milioni di euro circa a sua disposizione ( cuiandranno ad integrarsi 1,5 milioni di euro circa), per il finan-ziamento di tirocini (con 3 milioni di euro) e per il servizio ci-vile (con 1.750,340.00 euro) da espletare in modoparticolare nel campo del sociale e della valorizzazione delpatrimonio culturale e turistico del territorio molisano. Taleelemento può assicurare l’avvio di un percorso di forma-zione dei giovani non fine a se stesso, ma il più possibile at-tinente alle specificità del territorio regionale. L’auspicio è che dopo l’approvazione del piano esecutivo

Garanzia Giovani, si possa arrivare nel più breve tempo

possibile a un risultato concreto in termini di diminuzione deltasso di disoccupazione giovanile, che in Molise tocca nu-meri preoccupanti: 15 mila ragazzi tra i 15 e i 29 anni nonstudiano e non lavorano. Per far questo occorre uno sforzocomune da parte di tutti i soggetti coinvolti. E’ necessario inoltre che la deputazione parlamentare mo-

lisana, unitamente alle delegazioni di altre regioni italiane,

solleciti l’attenzione del Governo su questo fondamentalestrumento per far sì che le risorse impiegate per il 2014 e il2015 diventino stabili anche nei prossimi anni. Sarebbe que-sta la migliore soluzione possibile allo scopo di garantire lagiusta continuità ed efficacia ad un progetto che rientra apieno titolo nell’ambito delle politiche attive del lavoro.

*Segretario Giovani Democratici del Molise

Qualcuno dica a Petraroia che il presidente della Regione Molise, fino a prova contraria, è Paolo di Laura FratturaLa delegazione parlamentare molisana ridotta a ruolodi tappezzeria: informata solo per conoscenza

L'interventoLavoro: potenziare il progetto Garanzia Giovanidotandolo di risorse certeanche per i prossimi anni

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CAMPOBASSO. Chi è il responsabile del settorecultura alla Regione Molise? L’architetto e presidentedi Regione Paolo di Laura Frattura. Ma Frattura haistituito le figure dei consiglieri delegati. Cioè consi-glieri regionali che non hanno potere decisionale o difirma. Giocano a fare gli assessori senza portafoglio e,di tanto in tanto, per le cose ritenute di poco conto,possono anche decidere. Nel settore cultura, adesempio, il consigliere delegato è un certo DomenicoIoffredi, Nico per gli amici.

E di amici ne ha tanti. Più per il merito di essereil fratello di Piero Ioffredi, conosciuto nel capo-luogo come il mitico Polpetta, e per essere il

marito di Giuliana di Laura Frattura (la so-rella del presidente di Regione).

Quindi, per farla breve, Frattura nelsettore cultura lascia decidere, per lecose che ritiene di poco conto, al co-gnato. Una di queste cose è la mostraPettinicchi, con 15 quadri dell’artistache gli organizzatori (Ioffredi a capo)hanno sistemato in un corridoio della

ex Gil a Campobasso. Chi è Antonio Pettinicchi? E’ in-cisore e pittore molisano, nato nel 1925 a Lucito dece-duto lo scorso giugno a Bojano. La sua arte è stataesposta alla Galleria degli Uffizi e alla Galleria nazio-nale d’arte moderna. “Quattro edizioni della Quadriennale nazionale di

Roma – come si racconta su un on line locale - laXXVIII Biennale internazionale di Venezia, sette edi-zioni della Biennale nazionale della grafica contempo-ranea di Venezia (dal 1955 al 1967), numerose mostrein collaborazione con il gruppo degli Incisori veneti,oltre alle cinque edizioni del Premio Termoli. Sueopere sono presenti in importantissime collezioni pub-bliche e private. Fra queste Ca’ Pesaro, Galleria inter-nazionale d’arte Modena, Venezia; Civica raccoltadelle stampe Achille Bernarelli, Castello sforzesco, Mi-lano; Galleria nazionale d’arte moderna, Roma; Rac-colta disegni e stampe, Galleria uffizi.L’ultima suamostra risale all’anno scorso, nella galleria Artes diCampobasso”. Già, la mostra nella galleria Artes dello scorso anno,

quando l’allora neo presidente Frattura, cognato del

consigliere delegato alla cultura, ha incontrato l’artistamolisano. A maggio 2013 ecco cosa si scriveva: “La partecipa-

zione del neopresidente all'evento - afferma il direttoreartistico, Vincenzo Manocchio - testimonia il rinnovato,quanto atteso, impegno istituzionale in favore delle po-litiche culturali regionali. La scelta del presidente di visitare la personale di

un artista molisano di livello, quale Antonio Pettinicchi,si fa simbolica di una sguardo nuovo, lontano dalle lo-giche ristrette che hanno guidato i rappresentanti isti-tuzionali della cultura locale. Paolo Frattura riconosce in Antonio Pettinicchi lo

start up da cui ripartire per il rilancio, la divulgazione ela promozione della cultura nella regione Molise”. Ed oggi, a due mesi dalla morte dell’artista, ecco

che secondo Nico Ioffredi “lo start up da cui ripartireper il rilancio, la divulgazione e la promozione dellacultura nella regione” è un corridoio della ex Gil. Eccocosa succede a mettere la cultura nelle mani di undentista. Vittorio Sgarbi non esiterebbe ad utlizzare lesue finezze linguistiche con un bel "caprone".

329 luglio 2014

Alla mostra Pettinicchi scoppia la polemica per “manifesta incompetenza” degli organizzatori (l’assessorato regionale)

TAagliolto

A poche settimane dalla scomparsa di uno dei più grandi ed evocativi artistimolisani del Novecento, l’Assessorato alla cultura della Regione Molise, haavuto l’improntitudine di dedicargli una "mostriciattola" senza né capo né coda,rabberciata per spazio e per impalcatura. Senza criterio (senza chiara curatela),sono state messe in mostra quindici (15) opere del Maestro Pettinicchi, scelte(chissà come e da chi) fra le 87 che illustrano la Divina Commedia, acquistatedalla Provincia di Campobasso nel 1994. Intanto, sulla facciata dell’ex-GIL, cam-peggia il manifesto della mostra di Domenico Fratianni che si svolge in con-temporanea, mentre è assente del tutto l’indicazione dell’esposizione diPettinicchi.

Le opere di quest’ultimo sono affilate in una saletta di dimensioni modeste

quasi fino all’offesa, addirittura di passaggio, per accedere alla mostra di Fra-tianni, che invece si irradia in tre ambienti ampi e ben strutturati.

Tecnicamente, per impianto, quest’iniziativa rappresenta un danno grave perla figura e per l’opera di un vero e proprio caposcuola dell’arte contemporaneamolisana, e dunque per l’immagine culturale dell’intera nostra comunità. I sot-toscrittori di questo appello chiedono che sia immediatamente chiuso il "cor-ridoio espositivo" dedicato a Pettinicchi presso il palazzo dell’Ex Gil, che sianorimossi dai loro incarichi, per incompetenza manifesta, i responsabili di un’ini-ziativa tanto improvvida e che ad Antonio Pettinicchi sia dedicato un grandeevento espositivo, assegnandone la curatela ad uno dei tanti critici di rilievonazionale che negli anni si sono occupati del suo lavoro.

Molisani ribelliamoci: parte la petizione del figlio dell’artista molisano

LA FIGURACCIA DELLA REGIONE

La cultura nelle mani di un dentista? Ecco le conseguenze

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di Elvio Petrecca

Con il piano nazionale di edilizia scolastica i Dirigentiscolastici molisani daranno il via all’operazione di “miglio-ramento” delle nostre scuole. Per molte scuole anche delMolise i soliti ritardi procedurali, ostacoleranno i lavori e asettembre, molte scuole non saranno più belle e tantomenosicure, che è la cosa più doverosa per un paese che si de-finisce civile. Sicuramente pochissime saranno nuove, coni limitati finanziamenti stanziati dal piano nazionale. E’ bene chiarire, che quando si parla genericamente d’in-

terventi di messa in sicurezza, ci si riferisce a interventi cherendono le scuole idonee ad avere i requisiti di agibilità sta-tica (sismica), idoneità igienico sanitaria e prevenzione in-cendi. Come genitori e insegnanti, che mandano i proprifigli e condividono con i propri allievi la pericolosità di moltescuole situate in territori a rischio sismico, ci chiediamo: “Le

scuole situate in questi territori avranno tutte, nessunaesclusa, dopo gli interventi, la certificata idoneità sismica?”;“Si darà priorità a interventi finalizzati ad avere la certifi-cazione antisismica?”. Perché non sono stati utilizzati tuttii fondi stanziati per rendere, prioritariamente, tutte lescuole sicure? Siamo molto preoccupati, perché pensiamoche scuole brutte, vecchie e sporche non hanno mai uccisonessuno, al contrario, scuole simicamente insicure, espon-gono costantemente gli allievi e il personale a reali pericoli,in un territorio molisano classificato a rischio sismico. A noi sembra che sia stata ideata, seppur necessaria,

una veloce operazione di facciata, che non ha previsto nes-suna prioritaria indicazione operativa, che taglia fuori re-gioni e provincie e lascia tutto alla discrezionalità deicomuni che hanno richiesto il finanziamento e ai Dirigentiscolastici che lo riceveranno. Avrebbe fatto bene il Governoa richiedere alle istituzioni territoriali, un piano generale di

sviluppo edilizio, in sinergia con i piani di razionalizzazionee i finanziamenti già stanziati, favorendo nell’erogazionee nell’utilizzo dei fondi, quelle scuole d’’Italia e del Molise,in cui è carente “l’agibilità statica”. Ci auguriamo, che lafrettolosità, i pochi finanziamenti e il non aver seguito pro-cedure regolamentate, non porterà anche nella nostra pic-cola regione, a possibili fenomeni paradossali,discriminatori e delinquenziali. Speriamo di sbagliarci e dinon assistere, tra non molto, a un’interpretazione incom-pleta dell’espressione “scuole sicure” per cui si investirannorisorse, solo in marginali interventi d’idoneità igienico sani-taria o prevenzione incendi, in quelle scuole bisognose di in-terventi di messa in sicurezza sismica. Sarebbe molto gravescoprire, che sono state fatte complete ristrutturazioni, inscuole che chiuderanno per mancanza di utenti o perchéassorbite da altri comuni e che tali interventi, avranno sciu-pato ingenti risorse e tolto finanziamenti ad altre scuole

che non possono essere messe in sicurezza. Maggiormentegravi, potrebbero essere, quelle situazioni in cui, oltre a dis-sipate ingenti risorse inutilmente, queste, sono state ancheportatrici di fenomeni di corruzione e infiltrazioni malavi-tose.Ci auguriamo che l’impegno e l’attenzione del governo

Renzi verso la scuola, in prospettiva, si concentri nell’elabo-rare strategie per piani di edilizia scolastica, meno appari-scenti e approssimativi che prevedono l’aumento e ladistribuzione dei futuri finanziamenti, con norme regola-mentate da chiare indicazioni, che s’integrano con degliobbligatori piani di sviluppo edilizio territoriali, finalizzatiad assicurare la sicurezza, la qualità pedagogico - formativae la razionalizzazione delle risorse anche attraverso lineetendenziali che portano nel tempo, alla creazione di nuovescuole e innovativi poli scolastici territoriali. Ci auguriamo che la politica regionale, “del cambia-

mento”, si adoperi nel pianificare il futuro della scuola mo-lisana, seguendo logiche coerenti, lontane da perversenomine politiche direzionali e inefficaci campanilismi, edeviti situazioni sconcertanti come ad esempio quella chevede la Scuola Di San Giuliano di Puglia semivuota e quellea sei chilometri di Colletorto e Rotello, con gli alunni ospitatiin fatiscenti prefabbricati.

CAMPOBASSO. “In questi ultimi mesi, sotto la voce “riforma”, il GovernoRenzi sta portando avanti una rivisitazione della Pubblica Amministrazione cheprevede una forma di smantellamento anche delle Camere di Commercio.Nessuna contrarietà nei confronti della “riforma” e quindi del cambiamentoin atto, necessario quanto mai in un momento così difficile. Anche l’ente camerale necessita di essere rivisitato e migliorato, ma non si

può con un sol colpo procedere alla sua dismissione, colpendo la professiona-lità, la competenza, la tecnologia acquisita di tante persone che operano alservizio delle imprese. Non crediamo, perciò, che una tale Istituzione meriti cosìdi essere dismessa”.Questa è in sintesi l’opinione espressa in una nota sottoscritta dai dipen-

denti delle Camere di Commercio, a seguito della manifestazione a Roma inpiazza di Pietra che ha visto il coinvolgimento, insieme alle OO.SS. di tutto ilsistema camerale, proveniente da ogni dove per porre sul tavolo delle riformela voce di chi questa realtà la vive tutti i giorni e con le imprese lavora a brac-cetto.“Riteniamo sia necessario informare l’opinione pubblica di quanto sta ac-

cadendo – continua la nota – perché dietro a scelte populiste di apparenteottimizzazione della spesa pubblica, si possono celare ricadute importantiche vale la pena considerare a priori.Le Camere di Commercio, senza dubbio, appaiono “appetitose” per il teso-

retto che esse rappresentano.Si tratta però di risorse che non provengono dal cittadino-contribuente ma

dal sistema della imprese e nei cui confronti ricadono sul territorio.Ogni impresa iscritta, in cambio di una serie di servizi, paga un diritto an-

nuale che ammonta mediamente a circa 100,00 euro, variabile a secondadella forma giuridica, partendo da una base di 88,00 euro per le imprese in-dividuali a valori più elevati per le società, sulla base del loro fatturato.Ci rivolgiamo, pertanto, agli unici soggetti che sono in grado di valutare e

quindi decretare se l’ente camerale è utile oppure no:invitiamo le imprese del nostro territorio a riflettere su cosa accadrebbe se

venisse abolito il diritto annuale e, quindi, decretata la chiusura sul territoriodelle Camere di Commercio.Oggi, in cambio della quota-media di circa 100,00 il sistema delle imprese

può disporre, nel proprio territorio provinciale, di un ente che ha le seguenticaratteristiche: 1) le Camere di Commercio sono “vicine”. La distanza alla quale ci rife-

riamo riguarda sia la prossimità al territorio di riferimento, sia la grande in-formatizzazione e la possibilità di accedere con un clik ai servizi e alleinformazioni che la stessa eroga.2) sono “veloci”. La media dei tempi di attesa è la migliore in assoluto ri-

spetto alle altre Pubbliche Amministrazioni3) sono “informate ed informatizzate”. Il patrimonio dei dati a disposizione

delle Camere di Commercio è unico. Basti pensare al Registro delle Imprese,

l’archivio più completo ed aggiornato della realtà produttiva italiana, il cui fun-zionamento è preso come modello da adottare nel resto d’Europa e che conl’abolizione delle Camere di Commercio potrebbe non continuare ad esserel’esempio di trasparenza dell’anagrafe delle imprese. 4) sono “trasparenti e virtuose”5) forniscono servizi di grande utilità nell’ambito della Regolazione del Mer-

cato e della Concorrenza, attraverso la “verifica degli strumenti di misurazione”a contrasto del pericolo di frodi (controllo delle pompe di benzina, dei contatoridel gas e dell’acqua, delle bilance degli esercizi commerciali), detengono il Re-gistro informatico dei protesti, gestiscono lo Sportello di mediazione e di con-ciliazione per la risoluzione stragiudiziale delle controversie ( strumento benpiù celere ed economico del ricorso alla giustizia ordinaria), forniscono consu-lenza su bandi e finanziamenti di progetti comunitari e su quelli d’innovazionetecnologica, vigilano sulla sicurezza dei prodotti, la tutela del Made in Italy esvolgono attività in materia di lotta alla contraffazione dei prodotti. Sono inoltre ufficiali roganti per tutte le pratiche di deposito di brevetti e

marchi ed in genere di proprietà industriale.6) Ma soprattutto investono le risorse in entrata a favore della promozione

del territorio di competenza. Senza le Camere di Commercio le imprese risparmierebbero i famosi “100

euro annuali” in cambio di servizi non più gratuiti e gestiti non si ancora dachi e da dove e soprattutto non garantiti da quella professionalità e dall’espe-rienza acquisita da Funzionari altamente preparatie tanto meno da una in-discutibile equità dettata dalla natura giuridica dell’ente stesso.Anche noi – continuano i dipendenti camerali - siamo d’accordo cNon posso

assolutamente tacere di fronte al fatto che al Senato si sia deciso di imporrela cosiddetta “ghigliottina” sulla discussione in atto sulla riforma del Senato, fis-sando il voto conclusivo, quale che sia lo stato dei lavori a quel momento, all’8agosto.È un fatto che considero molto grave (non ho tempo né modo di con-cordare queste dichiarazioni con la Segreteria e quindi me ne assumo la per-sonale responsabilità), che dimostra ancora una volta che non si è compresoche la Costituzione e le norme che tendono a modificarla non sono leggi comele altre, ma fanno parte di quel complesso normativo che è la base di tutto ilsistema e della stessa convivenza civile. Se la Costituzione impone maggio-

ranze molto qualificate per l’approvazione delle modifiche, se vuole due lettureconsecutive da parte di ogni Camera, se prevede che tra la prima e la secondalettura ci deve essere uno spazio “di riflessione” di tre mesi, questo significache si vuole una discussione approfondita, su tutti i temi, che ciascuno possariflettere, decidere, votare (anche secondo coscienza), che vi sia dibattito, con-fronto e meditazione. Non è concepibile imporre, in questo contesto, una “ta-gliola”, fissare dei tempi stretti e inderogabili per l’approvazione. Altrimenti,sarebbe vanificato proprio lo sforzo del legislatore costituente di fissare quellaserie di regole che ho indicato prima.La “ghigliottina” è strumento delicato edeccezionale per qualsiasi legge; ma, a mio parere, è addirittura improponibileed inammissibile per leggi di modifica costituzionale. Si obietta che ci sono mol-tissimi emendamenti e c’è chi fa l’ostruzionismo. La risposta è facile: nellaprassi parlamentare sono notissimi anche gli strumenti più volte adottati, neltempo, per contrastarlo; ma sono strumenti tipicamente collegati ad una prassi“ordinaria”, totalmente diversi dalla ghigliottina, che è – e resta – strumentoeccezionalissimo e in ogni caso mai applicabile alle modifiche costituzionali.Perché, dunque, ricorrere proprio allo strumento peggiore e inammissibile (nelcaso specifico), in una materia così delicata?Davvero, gli spazi della democra-zia, in questo modo, si riducono ancora una volta, tanto più che stiamo par-lando di un provvedimento di riforma costituzionale che, inusualmente perquesta materia, proviene dal Governo e di una data che per primo ha fissatoil Presidente del Consiglio, dunque di un passivo adeguamento almeno di alcunigruppi parlamentari alla volontà dell’esecutivo.Tutto questo non va bene, nonè assolutamente accettabile e delinea prospettive, per il futuro, quanto maipreoccupanti. “Certo, sono anch'io un partigiano, tutti lo siamo nei momenti in cui viene

messa in discussione la democrazia. Un articolo che condivido e che riportosoprattutto per chi ha bisogno di sapere come stanno davvero le cose e nonsi accontenta della propaganda rilanciata dai media. Una risposta chiara a chisi sente preoccupato, a chi si dice stizzito e a chi, approfittando delgoverno, esegue gli ordini di quelli che vogliono davvero rottamare questa no-stra Italia” (Pasquale Di Lena)on il Governo Renzi che sia necessario trovareformule di risparmio a favore delle imprese, soprattutto in questo momentocongiunturale particolarmente difficile, ma vere formule di risparmio con in-terventi semplici, mirati, dagli effetti benefici sia in campo economico che etico,quali per esempio la riduzione dei diritti di segreteria, l’abolizione delle tassedi concessione governativa, e dell’imposta di bollo (di gran lunga superiori aldiritto annuale e che vengono incamerati dallo Stato centrale e non dal si-stema camerale) che gravano altresì sulle imprese a fronte di cosa?Si ritiene che la riforma delle camere di commercio debba ripartire da qui,

dalla piena rappresentatività delle imprese sul territorio procedendo alla realeapplicazione della Legge 580/93, prevedendo l’elezione diretta degli organi ca-merali, che debbono rappresentare una carica a carattere volontario e nonretribuite”.

429 luglio 2014 TA

agliolto

Piano nazionale di edilizia scolastica: le scuole molisane saranno più sicure?L'intervento

Questa che segue è una nota urgente sulla riforma del Senato di CarloSmuraglia, presidente dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia

L’unica sola rottamazione, la Costituzione

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Il male delle liste d’attesa. Sembra incura-bile; anzi lo è. Diversamente si sarebbe dovutoavere un miglioramento dopo la sequenza im-pressionante di denunce di casi limite (mesi emesi per un elettrocardiogramma; per una vi-sita dall’endocrinologo in media dai quattro aicinque mesi; per un’ecografia ortopedica nonmeno di tre). Tempi biblici, ai quali vengonosottomesse, al solito, le fasce sociali più deboli. Chi può, s’avvale delle strutture sanitarie pri-

vate, anche non convenzionate. E’ il frutto di una accertata disorganizzazione

dei servizi ospedalieri e territoriali, complice laflebile risposta ai bisogni e alle necessitàanche del personale che a sua volta difetta dinumero e, spesso, di qualità. L’attenzione dellagente sulla sanità è tutta obbligata dai mediasul Piano di rientro dal deficit, mentre dalla cro-naca giornalistica restano fuori i problemi veri,tra cui, ribadiamo, l’abbattimento delle listed’attesa e la riorganizzazione della medicinaterritoriale. E’ il caso che il sistema dell’infor-mazione allenti, dunque, la presa sul deficit esull’andirivieni di commissari e sub commis-sari, e si dedichi con maggiore impegno alle

faccende della sanità regionale raccogliendole doglianze, le preoccupazioni, le paure, tal-volta i drammi di gente che in attesa di unesame, di un’indagine diagnostica ci lascia lapelle. Una situazione che s’aggrava di giornoin giorno favorita, lo ribadiamo, dalla disatten-zione generale e dalla capacità del sistema sa-nitario a coprire le proprie magagne salvoquando, caso raro però, non si levi una vocedall’interno a farsi sentire. E dall’interno del sistema è tornata ad alzarsi

la voce contro le liste d’attesa e le insufficienzeorganizzative dando anche conto del perché edel per come. Abbiamo letto, infatti, con atten-zione, una delle cause e l’ostilità che trova adessere rimossa. E’ buona regola dove la sanità è gestita con

criterio e senso di responsabilità che i respon-sabili dei vari poliambulatori ogni qualvolta chesi formano ritardi esagerati nelle liste d'attesatrasmettono la richiesta all'Asrem regionale at-traverso il responsabile di zona. L'Asrem prov-vede a pubblicare l'elenco di queste richieste enell'arco di poche settimane gli stessi poliam-bulatori si avvalgono di specialisti 'ingaggiati'

appositamente per aumentare il numero dellevisite e quindi ridurre i tempi di attesa. Nel Mo-lise invece le richieste dei poliambulatori si in-frangono contro un muro di silenzio e finiscononel nulla. Nella casistica delle richieste finitenel nulla c’è stato un tempo in cui i Distretti sa-nitari della provincia di Campobasso hannochiesto ore di medicina specialistica ambula-toriale nella misura necessaria, poi responsa-bilmente ridotta in base alla verifica dellerisorse finanziarie disponibili, comunque oresufficienti a coprire almeno in parte i turni e a ri-durre le liste d’attesa. Tutto inutile. Il muro delsilenzio si sta dimostrando più tetragono delmuro di Berlino. Infatti, non crolla. Per cui le liste s’ingrossano, i tempi d’attesa

si dilatano, le necessità dei pazienti restanoinevase, il malcontento si radica sempre più afondo nella coscienza collettiva. Situazione cri-stallizzata sulla insensibilità di chi gestisce il si-stema sanitario nel quale - diciamoloapertamente - in nessun Piano di rientro del di-savanzo è scritto di tagliare i servizi agli utenti. Eppure accade. Ciò in quanto si preferisce

stare dietro alle polemiche della politica, all’uti-

lità o meno dei commissari ad acta, e alla fan-faluche dei tanti soloni che s’improvvisanomaestri, e sono semplici apprendisti stregoni.Accade. Intanto non viene sciolto il nodo deglierrori, le cui conseguenze ricadono solamentesulla pelle dei cittadini. Mentre taluni assurdi privilegi economici

continuano ad essere elargiti; taluni atteggia-menti incoerenti con lo stato di salute della sa-nità e delle risorse finanziarie continuano arestare in piedi, contraltari insopportabili agliocchi di chi deve attendere mesi e mesi, eforse morire, prima di un elettrocardiogramma,di un’ecografia, di una visita dell’endocrino-logo.

Dardo

529 luglio 2014TA

agliolto

Lettera aperta

Troppe edicole senza giornali

Il muro del silenzio dell’Asrem si sta dimostrando più tetragono del muro di Berlino. Infatti, non crolla

Continua lo stillicidio delle liste d’attesae la disorganizzazione territoriale

Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata al Pre-fetto di Campobasso Di Menna a firma dei Consi-glieri nazionali dell’ Odg Cimino e Santimone inmerito a disservizi sulla distribuzione dei giornali inMolise.

Ill.mo Prefetto,come ben ricorderà, l’anno scorso at-tuammo una forma di protesta pacifica, proprio sotto laPrefettura di Campobasso, nel corso della quale chiede-vamo, tra l’altro, un suo intervento a tutela dell’informa-zione come diritto sancito dalla Costituzione. Per tuttarisposta lei ci ricevette subito, e riuscimmo nel giro di pochigiorni a fare in modo che il Consiglio regionale del Moliserecepisse, per primo in Italia, la legge dell’equo compenso.E di questo ne siamo fieri e il merito va anche a lei.Proprioda quella riunione emerse anche il problema della distribu-zione dei giornali nel Molise, regione dove le testate ven-dono poco e dopo anche per la sua conformità risultaarduo far quadrare il bilancio per editori, giornalisti, edico-lanti e distributore.

Ma ora veniamo a noi. Siamo venuti a conoscenza di al-cuni gravi disservizi legati alla distribuzione dei giornali aCampobasso città, come nei paesi limitrofi. Edicole che non

hanno potuto garantire un servizio, edicole che non si sonoviste recapitare i giornali e di conseguenza rendere vano illavoro del tipografo, del giornalista e dell’editore. Edicoleche hanno sofferto e che hanno fatto figuracce con la genteperdendo soldi ed immagine, edicole mortificate che hannosospeso il servizio a discrezione di qualcuno che avrà le sueragioni, ma che comunque lavora in situazione di monopo-lio.

E a noi il monopolio non desta serenità, in nessunsettore. Abbiamo saputo di episodi narrati dallo Snag veri-ficatisi a Tufara, Matrice, Ripalimosani e in almeno 4 edicoledi Campobasso e persino i sindaci ne sono aconoscenza.Ebbene, non c’è bisogno che sia l’Ordine Na-zionale dei Giornalisti o il sindacato Snag a rimarcare la dif-ficoltà in cui tutta l’economia versa, distributore compreso.Per carità, ognuno ha le sue ragioni, ma come Ordine deiGiornalisti, a noi interessa che l’informazione sia fruibile eche non ci siano intoppi nello smistamento del prodotto fi-nale. Senza l’ultimo anello, vale a dire l’arrivo a destinazionedel prodotto nell’edicola, il giornalista e l’editore del carta-ceo hanno lavorato invano e buttato soldi.

Tuttavia, come rappresentanti dell’Ordine Nazionale dei

Giornalisti, non abbiamo l’indice puntato su nessuno, ancheperché non spetta a noi processare, multare o screditarenessuno. A noi importa che sia tutelata l’informazione, poiche fideiussioni, richieste di rid obbligatorio, pagamenti pun-tuali o meno sono tutte clausole che a questo punto chie-diamo siano oggetto di valutazione da parte della Guardiadi Finanza e delle autorità Giudiziarie preposte, sempre chece ne sarà bisogno.

Partendo però dal fatto che già analoghe difficoltà sianostate affrontate sui Monti della Daunia come nel Basso Mo-lise e che questo della distribuzione sia un problema social-mente rilevante, noi chiediamo di partecipare all’incontroche lei sta organizzando in prefettura.

E lo vorremmo anche in piena estate, tanto i giornalistinon vanno in ferie, visto che non possonopermettersele.Ovviamente l’invito lo estendiamo ai diret-tori, agli editori ed all’Ordine regionale dei Giornalisti, per-ché ora come non mai, l’unità fa la forza.Restando in attesadi un pronto riscontro, la ringraziamo per quanto vorràfare.Dott. Vincenzo Cimino e dott. Cosimo Santimone –Consiglieri nazionali Ordine dei Giornalisti

Tutti a guardare il Piano di rientro e nessuno ai guai veri della sanità

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“Il rilancio dell’economia di Campobasso èuno dei primi obiettivi che l’amministrazionedeve contribuire a raggiungere per il bene delcapoluogo di regione”: sono le affermazionidel consigliere comunale Francesco Pilone,capogruppo di Democrazia Popolare a Pa-lazzo San Giorgio. “Per far risollevare l’eco-nomia cittadina – prosegue Francesco Pilone– occorre puntare sul rilancio del commerciocittadino, soprattutto quello degli artigiani edei piccoli e medi commercianti, che rappre-sentano il cuore della città. La Regione Mo-lise, come ha comunicato l’assessore alleAttività Produttive, Massimiliano Scarabeo,incontrerà giovedì 31 luglio le associazioni dicategoria. Nell’analisi delle problematiche re-lative al commercio, la strada che sta percor-rendo l’ente che dovrà riscrivere la legge sulcommercio è quella esatta, dando voce a co-loro che quotidianamente sono impegnati inun settore che sta attraversando una pro-fonda crisi. Ritengo, però, che nell’attività diindagine debba essere coinvolta anche lacittà di Campobasso, capoluogo di regione,nonché centro più popoloso del Molise. È quiche si concentra il fulcro dell’economia regio-nale e dove si registra con forza la contrap-posizione tra piccoli e medi artigiani ecommercianti e i grandi colossi della venditaal dettaglio. Per questo motivo, chiedo a co-loro che si stanno occupando della questione,ovvero i consiglieri regionali MassimilianoScarabeo, Carmelo Parpiglia, Francesco To-taro e Angela Fusco Perrella, presenti a unprimo incontro con i sindacati Uiltucs, Filcams

e Ugl, di voler ascoltare anche le istanze diDemocrazia Popolare e, più in generale, delPolo Civico, coalizione di minoranza al Co-mune di Campobasso. Comprendiamo i limitiposti dal decreto ‘Salva Italia’ e che, ovvia-mente, la legge regionale non potrà prevari-care, però ritengo che occorra trovare i giustiequilibri, da dover conformare nel nostro con-testo imprenditoriale ed economico, che sicu-ramente non può essere paragonato a quellodelle regioni e delle città più popolose e piùricche”.Per Francesco Pilone la nuova legge regio-

nale sul commercio non potrà prescindere dalrilancio delle attività del centro cittadino: “Daalcuni anni chi sta soffrendo maggiormenteper la perdurante crisi – ha proseguito il capo-gruppo di Democrazia Popolare di PalazzoSan Giorgio – sono i commercianti che da de-cenni hanno contribuito allo sviluppo dellacittà. Occorre portare le loro istanze agli or-gani preposti, trovando un giusto equilibrio tracoloro che sono il cuore e la mente storica diCampobasso e l’esigenza dei centri commer-ciali, che hanno contribuito a creare posti dilavoro, ma al contempo hanno dato un colpo

di grazia alle attività commerciali del capo-luogo. Bisogna dare voce ai piccoli e medicommercianti, dai quali far ripartire l’econo-mia cittadina. Quest’ultimi, spesso, grazie allaqualità dei prodotti offerti alla clientela nonpossono far fronte alla concorrenza dei grossicolossi, né possono garantire l’apertura settegiorni su sette e a orario continuato. Proprioper questo motivo, occorre trovare i giustiequilibri per contemperare le esigenze di chiopera in città e chi offre la grande distribu-

zione. Noi ci batteremo, seppur il decreto‘Salva Italia’ preveda l’apertura che io ritengosia ‘selvaggia’ dell’intera settimana e anche24 ore al giorno. I numeri offerti dalla Confe-sercenti, del resto, parlano chiaro. Il ‘SalvaItalia’, infatti, ha dato un vero e proprio colpodi grazia alle aziende italiane con la normache ha creato un grave danno proprio al prin-cipio della libera concorrenza. I numeri – haconcluso Francesco Pilone, dopo aver lettouno studio della Confesercenti – parlano di unregime insostenibile per le quasi 800mila im-prese italiane del commercio al dettaglio, chedal gennaio 2012 al giugno 2013 hanno su-bito una vera emorragia di chiusure. Nei primi18 mesi del decreto ‘Salva Italia’, il settore haregistrato un saldo negativo di quasi 32milaaziende, con la perdita stimata di oltre 90milaposti di lavoro. La città di Campobasso non èstata da meno a questa ecatombe. Proprioper questo motivo, chiedo che la RegioneMolise senta, nelle audizioni relative allanuova legge sul commercio, pure il Comunedi Campobasso, anche attraverso l’Anci, inmodo da poter portare agli organi preposti leistanze di una città che vuole rinascere”.

La sentenza del Tar Molise ha ac-colto il ricorso della Provincia di Cam-pobasso contro l’attivazione del liceoSportivo a Larino dell’istituto Omni-comprensivo di Vinchiaturo. “Ciò de-terminerà un ulteriore caosorganizzativo e di gestione degli or-ganici in quelle scuole – commenta laFlc Cgil - è, purtroppo, anche la dimo-strazione di come le istituzioni pubbli-che non dialoghino tra loro e sicontrappongano a colpi di ricorsi, conl’unica conseguenza che a pagaresaranno gli studenti ed il personalescolastico. Cosa deciderà il Tar a pro-posito degli altri ricorsi?Da tempo la Flc Cgil Molise ha

chiesto di affrontare questi temi met-tendo al centro l’interesse della didat-tica, della buona scuola da dare aglialunni e non la contrapposizione dicampanili. Purtroppo assistiamo aprese di posizioni che contribuisconoa gettare nel caos le scuole. Intantoprosegue la mobilitazione. Il sinda-cato ed il Coordinamento dei precaridella scuola hanno indetto un’assem-blea per domani a Campobasso eha chiesto di incontrare oggi la dele-

gazione parlamentare per condivi-dere proposte concrete sulle inizia-tive, anche legislative, che essapotrebbe assumere in merito alla ga-ranzia di una scuola pubblica ade-guata per gli studenti molisani.

L’Ufficio Scolastico Regionale ha co-municato di aver chiesto al Miur 70posti in più, tra docenti e personaleATA, perché gli organici assegnatinon consentono di coprire le richiestefatte dalle scuole. Anzi, sono neces-

sari ulteriori posti di sostegno per ga-rantire ai ragazzi disabili il diritto all’in-tegrazione scolastica ed aun’istruzione individualizzata.Questa disposizione conferma

quanto denunciato in più occasioni

dalla Flc Cgil Molise: con i numeri as-segnati non è possibile fare scuola inregione. Viene messo in discussioneil diritto costituzionale all’istruzione.Gli ulteriori tagli di 40 posti, previstidal MIUR per il prossimo anno scola-stico, documentano la scelta dell’Am-ministrazione di ridurre gli organici aprescindere. Infatti, il provvedimentodi richiesta di nuovi organici avanzatodall’USR Molise, dimostra, inequivo-cabilmente, che da una parte si ri-duce e dall’altra si chiedono altri postiper consentire alle scuole di poterfunzionare. Le disfunzioni ed i pro-blemi derivanti da queste riduzionisono sotto gli occhi di tutti: classi pol-laio, aumento del numero di ore d’in-segnamento, mancanza di risorse peril recupero e per l’integrazione, im-possibilità di tenere aperte le scuoleper le iniziative programmate, com-pensi non percepiti per le attivitàsvolte, segreterie ridotte all’osso condisservizi amministrativi conseguenti.In questi ultimi anni le scuole sonostate costrette a vivere nell’emer-genza. La politica dei tagli e quelladelle riduzioni le hanno stremate.

629 luglio 2014 Campobasso

Il presidente Apem, Paolo San-tangelo, esprime soddisfazioneper il pronunciamento del Tar Mo-lise, inerente la “Questione Mo-vida”. Il ricorso contro la “Sentenza –

Antirumore”, n. 74 del 18 luglio2013 con decorrenza 27 luglio2013, voluta dall’ex sindaco GinoDi Bartolomeo, era stato presen-tato al Tar nel 2013 da Paolo San-tangelo Presidente

dell’Associazione Pubblici EserciziMolise contro il Comune di Cam-pobasso. Il Tribunale Amministrativo Re-

gionale per il Molise (SezionePrima) accoglie il ricorso ed an-

nulla il provvedimento.“ Nonostante la sentenza del Tar

– afferma Paolo Santangelo –chein definitiva ha confermato leistanze dei pubblici esercenti, au-spico che la nuova amministra-

zione comunale guidata dal Sin-daco Antonio Battista voglia aprireun Tavolo di concertazione per di-scutere delle problematiche delsettore e che interessano il centrocittadino”.

Il Tar annulla il provvedimento “anti movida”, Santangelo soddisfatto

Dimensionamento, Flc Cgil: la sentenza del Tar rimescola le carteDomani a Campobasso l’assemblea indetta dal sindacato e dal coordinamento dei precari

Legge sul commercio, Pilone: “Rilancio delle attività del centro cittadino , prima di tutto”

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Salotto e Potere: i segreti di Piazzadi Spagna. Questo è il titolo del libroscritto dalla giornalista GiovannaRuggiero che sarà presentato inconferenza stampa domani alle12,30 a Cosenza, presso la casaeditrice Falco Editore, in Corso Tele-sio 59. Il racconto ripercorre la storiadel fondatore del quotidiano IlTempo, Renato Angiolillo, passandodalle notizie storiche ufficiali ai se-greti della vita di uno degli uomini piùpotenti d’Italia, della sua secondamoglie Maria Girani in Angiolillo e delsalotto di piazza di Spagna. Il libronasce dall’inchiesta penale “Il tesoroAngiolillo”, condotta dalla Procura di

Campobasso e racchiusa in otto fal-doni di 4.500 pagine. Racconta i se-greti di una grande famiglia e dellasparizione dei gioielli di proprietà An-giolillo. Un tesoro da sempre indos-sato dalla seconda moglie MariaGirani, di fatto bigama e con un figliosegreto, la cui morte nel 2009 fuomaggiata di un minuto di silenzioalla Camera dei deputati.Perché da Fanfani a D'Alema, daAndreotti a Bertinotti, dal Vaticanoalla P2 passando per la CIA fino aigiorni di Prodi e Berlusconi, il salottodi Piazza di Spagna ha nascosto peranni i segreti del potere politico e fi-nanziario italiano. E in quel salotto è

scomparso un tesoro dal valore dioltre 100 milioni di euro, le cui inda-gini ha fatto emergere un mondosommerso fatto di paradisi fiscali,figli segreti, testamenti dubbi, matri-moni illegittimi. E in cui il coinvolgi-mento dei familiari dei due coniugi,Angiolillo e Girani, si scontra con gliintoccabili d'Italia. Una storia di ser-vizi segreti e di lungimiranza impren-ditoriale dell'uomo che è ilprecursore del sistema mediatico ita-liano, nato appunto dalle idee di Re-nato Angiolillo e realizzato dopo lasua morte da Silvio Berlusconi. En-trambi accomunati dal braccio destroGianni Letta.

Sul piano della cronaca dob-biamo essere grati ai consiglierialla Michele Ambrosio che occu-pano il tempo appellando la pro-pria intelligenza e suggerendoaggiustamenti migliorativi al pro-prio impegno istituzionale. Tanto èvero che il consiglio fissato peroggi si occuperà al primo puntoall’ordine del giorno della costitu-

zione delle commissioni consiliari(forse anche della riduzione – ndr)e al secondo dell’ex Romagnoli.Due argomenti, soprattutto quellorelativo al Romagnoli, che rivele-ranno quali e quanti sono i novellidemagoghi che intendono opporsiall’ipotesi della sede regionale perfar posto all’onirico progetto di unparco che sia della “Fratellanza”,della “Solidarietà”, della “Spe-ranza”, della “Carità cristiana” o inricordo della visita di Papa Bergo-glio, poca importa. Come non im-porta che la Regione Molise nondebba e non possa “regalare” alcomune di Campobasso un suoloche ha acquistato dal comune diCampobasso alla cifra di 6 miliardidi vecchie lire. Si era nel 1985. Néche la razionalizzazione dellaspesa, meglio nota come Spen-ding review, faccia obbligo allaRegione, ma anche al Comune ealla Provincia, di eliminare i fittipassivi. Per chi non dovesse es-sere a conoscenza, ricordiamo chela Regione Molise paga a un lottodi locatari ben noto all’ufficio delleimposte oltre tre milioni di euroall’anno, da oltre 40 anni. Probabil-mente il gruppo consiliare 5 Stellequeste ed altre cose non le sa. Peressersi affacciato solo di recentesulla scena amministrativa locale.Li aiutiamo a sapere. Sullo stessopunto è interessante conoscere ilpensiero del primo cittadino equello, ancora più interessante,dell’assessore all’urbanistica peravere contezza del metro di giudi-zio con cui vorranno traguardarel’obiettivo di Campobasso “Cittàeuropea”. Ai fini funzionali vale dipiù un parco, o la sede regionale? Tornando brevemente ai consi-

glieri alla Michele Ambrosio, dob-biamo ammettere che sono di-spensatori di pillole di buon sensoamministrativo. Ambrosio era solitodispensarle da destra, le confermada sinistra. Dopo la richiesta dellariduzione delle commissioni consi-liari (già all’ordine del giorno dellaseduta del 4 aprile scorso), ecco laproposta di tenere le riunioni del-l’assemblea municipale non più diregola nelle ore antimeridianebensì, al contrario, dalla 15,30 alle

20,30. Buona idea, soprattutto utilein quanto consentirebbe di garan-tire un notevole risparmio in ter-mini di costi per i rimborsi diretti oindiretti dovuti ai datori di lavoroprivati e pubblici, a fronte delle as-senze dei Consiglieri comunali im-pegnati nelle sedute; di permettereagli uffici ed agli organi politico-amministrativi di ottimizzare tempie impegni durante la fascia orariaantimeridiana che altrimenti sa-rebbe sottratta alla normale attività

lavorativa ed istituzionale; di ga-rantire la partecipazione alle se-dute consiliari di una platea dicittadini molto più vasta, assicu-rando altresì una informazione piùcompleta sui temi trattati in Consi-glio e, infine, di dar modo ai Consi-glieri comunali di svolgere lapropria attività lavorativa senza as-senze e senza pregiudicare né icittadini/utenti coinvolti in quell’am-bito né il datore di lavoro. La crisi,lo dicono in tanti, serve anche adaguzzare l’ingegno. Che in questocaso si risolve in una sequenza divalutazioni razionali, soprattuttopraticabili oltre che utili ai fini dellaspesa pubblica e della partecipa-zione sia dei cittadini alle seduteconsiliari che dei consiglieri. Do-vrebbe abbassarsi anche la sogliadei consigli andati deserti per man-canza del numero legale o, quan-tomeno, i motivi per cui si debbaricorrere ad una giustificazione. Fi-nora la nuova amministrazione haavuto un prologo molto soft; né leopposizioni hanno mostrato segnidi insofferenza alla perdita ditempo, alla lentezza con cui si staprocedendo a mettere in moto lamacchina amministrativa. Non cifossero stati questi spunti “organiz-zativi”, ci sarebbe stato un piat-tume a dir poco irritante a fare dasfondo all’esordio della nuova am-ministrazione che, quasi per con-trappasso, con l’assessoreall’urbanistica Bibiana Chierchiaha prefigurato Campobasso “Cittàeuropea”. Stiamo aspettando chel’assessore ci dica con quali stru-menti e su quali presupposti crededi potere centrare l’obiettivo. Lapazienza non ci fa difetto.

Dardo

729 luglio 2014Campobasso

Domani a Cosenza la presentazione del libro scrittodalla giornalista molisana Giovanna Ruggiero

Commissioni consiliari ed ex Romagnoli:argomenti per novelli demagoghi

Salotto e Potere: i segretidi Piazza di Spagna

Interessante conoscere il pensiero delprimo cittadino e quello dell’assessoreall’urbanisticaper avere ilmetro di giudiziocon cui vorrannotraguardarel’obiettivo diCampobasso“Città europea”.Ai fini funzionalivale di più unparco o la sederegionale?

Oggi al consiglio comunale

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GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggioQuotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 -Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel.: 0874.698012Fax: 0874.494461E-mail Redazione Campobasso: [email protected]: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606Stampa:Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita

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TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

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POZZILLI. Mentre l’intera cittadi-nanza ancora banchettava inpiazza Guglielmo Pepe, in occa-sione della festa dedicata alla pa-trona Sant’Anna, i lupi“banchettavano” in località “Pedi-cone”, alle porte del paese. Scesiin branco dalle montagne, i fame-lici canidi hanno attaccato ungregge di pecore nel cuore dellanotte. A nulla sono valse le recin-zioni e ben poco hanno potuto idue cani pastore. Quattro le pecore finite sotto le

fauci dei lupi. Per le inermi bestiolenon c’è stata via di scampo. Sonoandate incontro ad una morte orri-bile, sgozzate e sbranate dallebelve affamate. Questa è la sta-gione in cui i lupi svezzano le cuc-ciolate, ragione per cui ilfabbisogno di carne aumenta note-volmente. Quando la caccia alleprede naturali (cervi, caprioli e pic-coli mammiferi) non basta, allora itemerari canidi si spingono in pros-simità dei centri abitati, alla ricercadi greggi e pollai.

Facile comprendere la costerna-zione del proprietario delle pecore,all’alba, quando si è avveduto dellastrage. L’uomo, superato lo shock ini-

ziale, ha prontamente avvisato leistituzioni competenti. Sul posto sisono così recati i veterinari del-l’Asrem, ai quali non è rimasto cheprendere atto dell’accaduto e met-terlo a verbale. In questi casi sono previsti degli

indennizzi a favore di quanti hannosubito il danno.

ISERNIA. In data 15.07.2014 sisono tenute n. 7 (sette) cause in-nanzi al Giudice di Pace di Iserniaavv. Ruscillo, tra l’AssociazioneF.I.A.D.E.L. e la Prefettura di Iser-nia, afferenti l’abusivo Autoveloxinstallato dal Comune di Macchiad’Isernia lungo la SS. 85 venafranae la Prefettura, così come acca-duto con le cause precedenti, le haperse tutte e 7.In data 22.07.2014 se ne sono

tenute ancora n. 8 (otto) innanzi alGiudice avv. Zarone e la Prefetturale ha perse tutte e 8 ."Abbiamoormai superato le 50 (cinquanta)cause e la citata Prefettura non neha vinto una. Come si ricorda l’im-

piegato della Prefettura di IserniaIncollingo Antonio, che viene pun-tualmente in udienza a difenderequell’Autovelox abusivo e puntual-mente riporta a casa le sconfitte,aveva riempito di inchiostro circa10 (dieci) pagine per ogni sua ille-gittima Ordinanza per respingere inostri ricorsi fondati e legittimi eper condannare ingiustamente i ri-correnti a pagare il doppio della il-legittima sanzione che gli era statacomminata dalla Polizia Munici-pale del Comune di Macchiad’Isernia.Tutte quelle Ordinanze vengono

una ad una annullate dai diversiGiudici di Pace di Isernia".

1129 luglio 2014Isernia

Lupi sbranano quattro pecore

L’Amministrazione Comunale del comunedi Cantalupo nel Sannio, in ricordo dell’artistadi origini molisane Frank Monaco scomparsoa Londra nel 2007, organizza il terzo concorsofotografico Frank Monaco nell'arco temporaledal 25 luglio al 30 agosto 2014. Al concorsopossono partecipare tutti i maggiorenni anchescolaresche, associazioni, comunità o gruppi dipersone. Per la categoria junior potranno par-tecipare solo i residenti nel comune. L’obiettivoè la valorizzazione del centro storico di Can-talupo e delle sue borgate con particolare ri-salto per il patrimonio storico, ambientale,naturalistico e delle tradizioni popolari. L’in-tento del concorso è di raccogliere quante piùpossibili immagini suggestive che caratteriz-zano la località e in particolar modo dovrà es-sere dato risalto al legame tra territorio eabitanti con l'intento secondario di volere al-tresì riscoprire antichi fontanili e suggestivi an-goli nascosti del paese. Frank Monaco è natoa New York il 27 dicembre del 1917 da unafamiglia di emigrati molisani di Cantalupo nelSannio. Ha partecipato alla seconda guerramondiale nelle file dell'esercito americano, finoal congedo dovuto ad una ferita alla mano de-stra. Dopo un periodo di studi di arte e gior-nalismo presso la New York University sidedica alla fotografia. Arriva a Roma nel 1950e durante alcune visite in Molise ai parentimaterni scatta alcune foto di contadini moli-sani che poi fa vedere casualmente al pittoreAfro, di cui era diventato amico. Queste fotosono oggi una delle più importanti testimo-nianze antropologiche della società contadinamolisana e meridionale agli inizi degli anni.

Concorso fotografico“Frank Monaco”

Il fatto è accaduto alle porte di Pozzilli. A nulla sono valse le recinzioni

L'amministrazione comunale di Cantalupo nel Sannio per ricordare il grande artista

Il Giudice di pace ha già emesso diverse sentenze. La denuncia della FiadelAutovelox di Macchia, multe cancellate

ISERNIA. Si è conclusa la tregiorni del BELLAVITA EXPO 2014,il più grande Trade Show interna-zionale dedicato alle eccellenze delmade in Italy nella filiera agro-ali-mentare che si sia mai svolto in In-ghilterra con il patrocinio del MISEe il benestare del Parlamento Euro-peo.L’evento ha visto l’intervento at-

tivo dell’Azienda Speciale SEI dellaCamera di Commercio di Isernianel sostenere – nell’ambito del pro-getto “Scounting e assistenza dellenuove imprese esportatrici” FdP2013 - la partecipazione di alcunetra le maggiori aziende molisane,già esportatrici, e di alcune matri-cole.Caseificio Di Nucci, Campi Vale-

rio, Dolceamaro S.r.l., e “Compa-

gnia del Molise”- la Rete delle im-prese rappresentata, per il settorefood del gruppo, da Italyamo srl, Te-nute Fierro, 2F di Filopovici Daniel& C. Sas ed E.F.A.E. Srl, - hannoavuto la possibilità di esporre i pro-pri prodotti e confrontarsi con più di2000 operatori commerciali, tra ita-liani e stranieri e con alcuni tra cui iprincipali buyers del mercato in-glese invitati alla manifestazione.Tra questi Harrods, Tesco, Selfrid-ges e Waitrose.L’Old Truman Brewery, vecchia

distilleria riconvertita in una citta-della della creatività e spazio espo-sitivo di altre importanti Fiere, haaccolto 276 aziende italiane e più di6.000 visitatori e ha visto alternarsimaster class, tavole rotonde, degu-stazioni e live showcooking.

I più grandi nomi dell’enogastro-nomia italiana hanno partecipatoalla manifestazione in qualità diAmbasciatori del Made in Italy perportare in UK l’eccellenza italiana.Tra questi Luca Gardini, migliorSommelier del Mondo 2010, e Fau-sto Arrighi, critico gastronomico, edirettore della guida Michelin dal2005: nei tre giorni di training inter-nazionale hanno raccontato dellaproduzione italiana attraverso ledue aree tematiche “La passionedel vino” e “Le vie del gusto”.“Oggi il valore delle esportazioni

del settore food&beverage perquanto riguarda il Made in Italy èpari a 32 milioni di Euro ma il valoretotale relativo ai prodotti italiani rea-lizzati all’estero è di oltre 60 miliardidi Euro. Per Bellavita abbiamo sele-

zionato le eccellenze italiane e ab-biamo voluto mostrare al mondo iveri produttori italiani” ha dichiaratoAldo Mazzocco di Quiris Media,Fondatore di Bellavita Expo. Soddisfatte le aziende molisane,

che hanno avuto modo di creare edampliare i loro contatti a livello in-ternazionale, opportunità fonda-mentale in questo momento didifficile congiuntura economica. Soddisfatto anche il Presidente

della Camera di Commercio, Pa-squalino Piersimoni, il quale ha as-sicurato la prosecuzionedell’impegno dell’Ente camerale afavore dell’internazionalizzazionedelle imprese con la consapevo-lezza che essa sia una priorità im-prescindibile per gli operatorieconomici del nostro territorio.

Si è conclusa la tre giorni della Bellavita expo dedicato alle eccellenze italianeLondra premia aziende molisane

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TERMOLI. Il Patronato EPACA-Coldiretti rende noto che, la neces-sità di sostituire il criterio delcompartimento marittimo di iscri-zione della nave con quello gene-rale della residenza degliassicurati, utilizzato dall’INPS pergli altri settori, ha portato l’INPS,con circolare del 17 luglio scorso,alla costituzione di “Poliregionali/interregionali”, per i ma-rittimi, con l’attribuzione alla sedeINPS AT Giulianova, delle compe-tenze per i lavoratori, exIPSEMA,residenti in Molise.Impresapesca Coldiretti, in un in-

contro con la Direzione CentraleNazionale dell’INPS, ha sollecitatola presenza di sedi baricentriche aiprincipali bacini di utenza per al-cune regioni, tra cui il Molise, conl’attivazione di specifiche strutturea Termoli ed a Pescara, in modo

da evitare ai lavoratori costosi e fa-stidiosi spostamenti.Dal 1° gennaio 2014, l’Inps è su-

bentrato, nella gestione direttadelle attività relative all’accerta-mento e riscossione dei contributied all’erogazione delle prestazioni

di malattia, maternità, disabilità,donazione di sangue e midolloosseo, per il personale marittimoassicurato all’ex IPSEMA.L’Istituto, con circolare congiunta

INPS-INAIL, a dicembre scorso,evidenzia il Patronato EPACA-Col-

diretti, aveva emanato le primeistruzioni operative affidando, in unprimo periodo transitorio, la ge-stione delle attività in argomentoalle Direzioni provinciali, indivi-duando Bari e l’Agenzia di Molfettaper il Molise, ora sostituita conquella di Giulianova.L’EPACA-Coldiretti evidenzia

anche che a luglio l’INPS ha pub-blicato la propria circolare per l’ap-plicazione dei nuovi requisiti dellapensione anticipata per i lavoratorimarittimi, che prevedono 56 annifino al 31/12/2015, 57 anni fino al31/12/2017, e 58 anni a partire dal1/1/2018. Questa prestazioneesige comunque che siano fattevalere 1040 settimane di contribu-zione, esclusi i periodi assicurativinon corrispondenti ad attività dinavigazione, con almeno 520 setti-mane di effettiva navigazione al

servizio macchina o di stazione ra-diotelegrafica di bordo.I piloti del pilotaggio marittimo

possono raggiungere il diritto apensione con il requisito anagra-fico ridotto di cinque anni rispettoa quello tempo per tempo in vigoreper la generalità dei lavoratori.Restano invariati i requisiti nei

confronti dei lavoratori per i qualiviene meno il titolo abilitante allosvolgimento della specifica attivitàlavorativa per raggiunti limiti di etàed i cui ordinamenti di settore, chedisciplinano il rilascio ed il rinnovodi tale titolo, non ne prevedanol’elevazione. Qualora tali limiti dietà possano essere elevati, la de-roga trova applicazione solo nelcaso in cui il lavoratore, sottopostoa giudizio di idoneità, non abbia ot-tenuto il rinnovo del titolo abilitanteda parte dell’Autorità competente.

1229 luglio 2014 Termoli

San Basso, più gentesulle barche

A Petacciato il Fratino d’oro

Arriva la Goletta Verde TERMOLI. Manca poco più di una settimana alla festività di SanBasso e qualcosa si muove, finalmente. Nella giornata di ieri untecnico del Rina, il Registro navale italiano, proveniente da Or-tona, si è recato al porto di Termoli e ha effettuato delle misura-zioni e prove di carico statico per cercare di calibrare al meglio lapossibilità di portare quanta più gente possibile sui peschereccinella processione a mare del 3 agosto, tra due domeniche, sem-pre nel rispetto della normativa e della sicurezza. Insomma,un’operazione che è servita per dare più sostanza alla forma, enon è un gioco di parole, dove per forma intendiamo il numero dipersone da ospitare in base alla lunghezza delle imbarcazioni eper sostanza le unità che potranno salire garantite dalla soliditàstessa delle barche. Un’azione di verifica per la cui tempestività lemarinerie tutte ringraziano il comandante della Guardia costieraAntonio Nasti, che visto il momento difficile, è riuscito a farla com-piere con un risparmio del 70% sul costo che di solito sostengonogli armatori. Tra i beneficiari di questa missione tecnica anche inatanti della piccola pesca, come i vongolari, anche loro potrannofar salire a bordo più persone e Viva San Basso!

PETACCIATO. Ogni anno sco-priamo qualche amico dell’Am-biente in più e in questo contestodi degrado assoluto in cui il no-stro territorio vive, per sceltesballate negli anni e per offesecontinue, è sempre una piace-vole sorpresa. Cambia la locationper la manifestazione estiva sim-bolo dell’associazione AmbienteBasso Molise, che da PalazzoNorante a Campomarino perl’edizione 2013 si è trasferita alLido La Risacca, al confine traPetacciato e Termoli. Premio Fra-tino d’oro e appunto amico del-l’Ambiente, che in questa

annualità 2014 ha visto tributaremeriti a un trittico osiamo direperfetto. Sì, perché se AmbienteBasso Molise è simbolo col suopresidente dell’ecologismo dina-mico e mai genuflessivo, chi co-nosce Luigi Lucchese lo sa bene,importante che siano stati rinve-nuti nella società costiera ammi-nistrazioni (quella di Termoli),privati imprenditori (Pollice) e cit-tadini semplice (Antonio Del Vec-chio) che ciascuno per la propriaparte svolge un lavoro di tutela erispetto del patrimonio naturali-stico sul territorio. Stavolta i rico-noscimenti sono stati a doppia

mandata, perché a supportareAbm c’è stato il Lions club Ter-moli Host, con il presidente Anto-nio Plescia. Il comune di Termoli è stato

premiato per quanto fatto nellavecchia gestione e nella nuova enon a caso c’erano l’ultimo as-sessore all’Ambiente Augusta DiGiorgi della giunta Di Brino e Fi-lomena Florio per quellaSbrocca. Insomma, un plauso achi opera e tutte e tre le entitàpremiate hanno fatto tanto pro-prio per salvare i nidi di fratino,battaglia iconica dell’associa-zione basso molisana.

Termoli. Sbarca a Termoli oggi,Goletta Verde, la nave della legalitànei mari e nei corsi d’acqua d’Italia. IlMolise sarà la decima regione toc-cata dal tour 2014 della GolettaVerde, la storica campagna itinerantedi Legambiente, che ogni estate rea-lizza un monitoraggio sullo stato disalute del mare e dei litorali italiani.Per il ventinovesimo anno consecu-tivo, la storica imbarcazione ambien-talista, realizzata anche con ilcontributo del COOU, Consorzio Ob-bligatorio Oli Usati e dei partner tec-

nici Novamont e Nau!, è tornata a na-vigare per schierarsi contro i “piratidel mare”. Un viaggio che termineràil 14 agosto in Friuli Venezia Giulia,dopo 32 tappe da nord a sud dellaPenisola prelevando e analizzandooltre 200 campionid’acqua, per darseguito alle tante battaglie in difesadell’ecosistema marino e del territorioche Legambiente porta avanti dal1986, denunciando, informando,coinvolgendo i cittadini con l’auspiciodi promuovere esempi positivi all’in-segna della sostenibilità ambientale.

In Molise, così come durante le altretappe del tour 2014, la Goletta Verdemetterà infatti sotto la lente di ingran-dimento punti critici e problematichedella gestione del mare e della costadella regione. Il primo appuntamentodell’imbarcazione ambientalista saràa Termoli dove, alle ore 19.30 di que-sta sera , presso la nuova sede dellaGuidotti Ships srl sita nel porto di Ter-moli (dinanzi banchina attracco naviper isole tremiti), si discuterà di“Nuove tecnologie a servizio dell’an-tiquinamento marino”.

La gestione pensionistica per la marineria termolese spostata in Abruzzo

Assegnato il prestigioso riconoscimento agli amici dell'Ambiente

L'imbarcazione di Legambiente approderà oggi a Termoli

Effettuato il carico statico sulle imbarcazioniper la processione a mare

Ex Ipsema, i marittimi a Giulianova

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TERMOLI. Non si può certo direche il caldo di questa estate dia intesta, ciononostante invasati edesauriti affollano comunque lacosta e nel primo pomeriggio dioggi c’è stato un classico episodio

a metà tra ricovero psichiatrico edenuncia a piede libero. Un uomonoto alle forze dell’ordine, tra i 4oe i 50 anni, ha aggredito senza mo-tivo alcuno una ragazza tedescache si era recata al centro polifun-

zionale ‘Lo Scrigno’, la donna,forse sulla trentina, non ha avutonemmeno il tempo di realizzarecosa fosse accaduto e si è trovatacon un taglietto sul labbro. Il mal-fattore l’ha colpita al volto, mi-

mando un cazzotto. Sul posto sonointervenuti gli agenti della volantedel commissariato e il 118 coi vo-lontari della Misericordia. La turistaè stata trasportata al pronto soc-corso dell’ospedale San Timoteo.

TERMOLI. Stavolta c’era dav-vero poca fiducia per immaginareun momento simile, ma lo Zucche-rificio del Molise è come un gatto,ha sette vite.Quaranta giorni circa di lavora-

zione, 240mila tonnellate di bietole

attese sui piazzali per produrre32mila tonnellate di zucchero e230 lavoratori impiegati, di cui 80fissi e 150 avventizi.Sono queste le cifre della cam-

pagna saccarifera 2014, inaugu-rata sabato allo Zuccherificio del

Molise, alla presenza dei verticidella giunta regionale Frattura eFacciolla, del management dellaNewco Fusco e Baranello, del ve-scovo di Termoli-Larino De Luca edi decine e decine di altre persone,tra cui dipendenti, loro familiari e i

trasportatori.Quattro i tir carichi di barbabie-

tole fermi sin dal mattino in attesadell’apertura ufficiale dei cancelli,avvenuta a cavallo delle 10, conun contenuto cerimoniale in cui ilpresule ha richiamato i valori el’amore per la terra e i suoi frutti eFrattura ha sottolineato il lavorosvolto per far decollare lo Zucche-rificio a dispetto dei tanti gufi cheavevano già decretato la fine dellostabilimento.Il primo camion si è fermato sulla

pesa ed è saltato anche il tappodello spumante appena il vescovoha terminato la sua benedizione.Momenti intensi anche quando

le bietole sono state trasferite dalnastro fino all’area di stoccaggio.Ma ora la battaglia più compli-

cata sarà quella di salvaguardarenegli anni a venire continuità pro-duttiva e filiera nel Centrosud.

TERMOLI. Lo abbiamo annun-ciato nei giorni scorsi e, repentina,arriva la pubblicazione dell’AnsaMolise che riporta le dichiarazionidell’architetto Nicola Tamburrini,che, insieme ad altri colleghi,chiede l’intervento della Sovrinten-denza ai Beni archeologici e cultu-rali del Molise in quanto, a dettasua, le tecniche utilizzate sulla fac-ciata principale del castello dalladitta “Edilgen srl” di Campomarinosarebbero “inopportune”.“Da architetto e da cittadino –

scrive – sono preoccupato dell’in-tervento eseguito sul CastelloSvevo di Termoli, la fortezza fede-riciana di notevole importanza epunto di riferimento della comunitàlocale”. Non è passata assolutamente

inosservata la critica ai lavori di re-stauro del Castello svevo e così laditta che sta eseguendo l’inter-vento di somma urgenza ha rite-nuto di esprimere la propriaopinione.“Buongiorno, è la ditta Edilgen

srl che risponde all’articolo in og-getto in quanto si è giudicato un la-voro prima della conclusionestessa; sarebbe opportuno chel’eventuale critica sulle tecnicheutilizzate fosse fatta in sede dichiusura lavori.La Edilgen srl è una società che

da anni opera nel settore di re-stauro e conservazione di beni sot-toposti a tutela e, nel suo lavorare,non è sprovveduta, ma valuta letecniche da attuare nell’interventoda eseguire”.

1329 luglio 2014Termoli

L’ ONAV OrganizzazioneNazionale assaggiatori diVino Delegazione di Campo-basso , organizza Venerdì 1Agosto nella suggestiva cor-nice del Castello Svevo diTermoli, una Degustazioneguidata di vini Molisani.Ben dieci le Cantine parte-

cipanti: Angelo D'Uva Vigna-iolo, Az. Agricola VincenzoCianfagna, Az Agicola MariaAntonietta De Lisio , Borgodi Colloredo,Claudio Ci-pressi Vignaiolo, CatabboVini, Cantina Giagnacovo,Cantina San Zenone, LaCantina di Remo, L'Arco An-tico.I cui vini saranno illustrati

dagli Assaggiatori ONAV aivisitatori, che avranno cosìmodo di effettuare un viag-gio virtuale che toccherà variterritori molisani. Non man-cheranno abbinamenti con iprodotti della tradizione: coni formaggi del Caseificio Bi-ferno di Boiano e i salumi delsalumificio L’Arte del Gustodi Larino.

Cartellone Estivo ONAVMolise Pregiudicato aggredisce tedesca

Zuccherificio, lavoro per 40 giorni

Lavori al Castello,è polemicaCirca l'inopportunità di talune tecniche la ditta replica che tutto è in regola

Ancora ignoti i motivi dell'aggressione ai danni della turista

Castello Svevo Termoli Venerdi 1 Agosto dalle h. 20,00 alle 24,00

Da sabato a pieno regime le macchine per la lavorazione delle barbabietole

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CAMPOBASSO Oggi, alle ore 11, presso laSala della Giunta regionale di “Palazzo Vitale” invia Genova a Campobasso, avrà luogo una con-ferenza stampa nel corso della quale sarà pre-sentato il significato dell’attribuzione al Comunedi Castel del Giudice (e ai suoi abitanti) del “Pre-mio Angelo Vassallo”, quest’anno alla sua IV edi-zione. AngeloVassallo, veneratosindaco di Pollica,nel Cilento, fu uccisodalla camorra nelsettembre del 2010,perché non volle ac-condiscendere allepretese della mala-vita organizzata e ledenunciò.Per ricor-darne la figura e l’im-pegno civile in favore dell’ambiente e dellalegalità, Legambiente e Anci, insieme al Comunedi Pollica, Federparchi, Libera, Slowfood, l’asso-ciazione Avviso Pubblico in collaborazione conEnel, hanno istituito un premio nazionale,quest’anno alla sua quarta edizione.Il “premioVassallo” intende valorizzare le buone pratichemesse in opera dai Comuni italiani, con l’obiet-tivo di favorire lo sviluppo locale, nel rispettodell’ambiente e all’insegna della trasparenza edella legalità. Per il 2014 il suggestivo riconosci-mento è stato assegnato a Castel del Giudice,perché ha realizzato, così ha argomentato laCommissione aggiudicatrice, “un progetto di svi-

luppo locale con interventi orientati alla salva-guardia dell’ambiente e al coinvolgimento dei cit-tadini. Nell’arco di 15 anni e grazie alla proficuasinergia tra amministrazione comunale, mondoimprenditoriale e abitanti del piccolo borgo, il Co-mune ha aperto una residenza assistenziale peranziani ristrutturando un edificio scolastico in di-

suso, ha messo in fun-zione un’aziendaagricola biologica cheproduce mele sui ter-reni incolti e abbando-nati, sta ultimandol’albergo diffuso diBorgotufi, che ha re-cuperato stalle e fieniliormai inutilizzati, nel-l’immediata periferiadel borgo. Tutto ciò atti-

vando risorse private e provvidenze regionali, at-traverso la programmazione dei fondicomunitari, con la creazione di società parteci-pate dai cittadini e il coinvolgimento attivo delleassociazioni territoriali”. Il Premio consiste in unatarga e nella possibilità per il Comune vincitore diesporre per un anno una riproduzione della scul-tura il “Marlin di Pollica”, in ricordo di Ernest He-mingway, che proprio nel comune del Cilentoimmaginò l’impalcatura narrativa de “Il vecchio eil mare”, e in un audit energetico sostenuto daEnel, che consentirà a Castel del Giudice di mi-gliorare le sue performance sotto il profilo del-l’impatto energetico e climatico.

CAMPOBASSO. Il 28 luglio alleore 16.00 la seduta di insediamentodel Tavolo di Coordinamento Regio-nale per la prevenzione e contrastodi ogni forma di violenza di generecontro le donne, in attuazione del-l’art. 9 della legge regionale n. 15del 10 ottobre 2013 a cui sarà de-mandato il compito di monitorare idati del fenomeno, formulare propo-ste alla Giunta, sostenere progetti einiziative connessi con le finalitàdella legge, promuovere attività disensibilizzazione culturale pressogli istituti scolastici, consolidare i le-gami con la Rete Nazionale Antivio-lenza della Presidenza delConsiglio dei Ministri e esprimereparere sul piano regionale triennaledi contrasto alla violenza sulledonne. Con questo adempimentosarà possibile intensificare le atti-vità sul territorio a tutela delle vit-time di violenza già garantite da

esperienze pluriennali condotte adIsernia dal CEPAM e a Campo-basso dagli sportelli aperti rispetti-vamente presso il ConsultorioFamiliare dell’ASREM e presso la

Croce Rossa italiana. Sul tema, laCommissione degli Assessori Re-gionali alle Politiche Sociali ha de-mandato all’Assessore al ramo delMolise l’illustrazione della proposta

di riparto dei fondi nazionali in sededi Conferenza Stato-Regioni del 10luglio 2014 che ha visto attribuire alMolise uno stanziamento di 88.121euro che si sommano all’apposta-

mento sul Bilancio Regionale 2014pari a 100 mila euro ( UPB 400 –cap. 38104 ). Grazie a questo la-voro pregresso che conferma lasensibilità e l’impegno della GiuntaFrattura su una materia di similedelicatezza, il Coordinamento Anti-violenza può far affidamento su188.121 euro di fondi già disponi-bili, a cui potranno aggiungersi altresomme rivenienti da progetti nazio-nali specifici e dall’approntamentodel Piano Triennale Sociale 2015-2017 attuativo della legge quadroregionale sulle Politiche Sociali n.13/2014. L’impostazione strategicaper il futuro mira a inquadrare lemolteplici esigenze emergenziali dicarattere sociale in una program-mazione unitaria che razionalizzagli interventi e ne accentua l’effi-cienza e le ricadute positive sul ter-ritorio a tutela di fasce fragiliesposte alla violenza di genere

1529 luglio 2014Opinioni

Il perchè il premio “Vassallo” a Castel del Giudice

Anche L'Aquila nel progetto Euridit Molise

E’ stato firmato, a Venafro, il Protocollo d’Intesatra il dott. Emilio Pesino, Presidente dell’ Ente ParcoRegionale dell’ Olivo di Venafro, e Paola MoscardinoPresidente del la Filiera Agricola Italiana RegioneMolise. Con la firma del protocollo, Il Parco Regio-nale dell’ Olivo e la F.Agr.I. Regione Molise si impe-gnano a dare il via ad un dialogo costante sui temiquali la conservazione del territorio relativo alParco, la riqualificazione dell’ambiente naturale,degli oliveti e del paesaggio ed il suo sviluppo.Una strategia condivisa che sia utile nello stesso

tempo alla valorizzazione del territorio e alla pro-mozione delle vocazioni produttive di esso, nonchéalla tutela ambientale.Le due parti, in stretta sinergia, si impegnano a

cooperare per:• Mettere in piedi un piano di sviluppo del

parco atto a facilitare i rapporti tra olivicoltori, pro-prietari terrieri e il Parco stesso;

• realizzare progetti, con l’individuazione di fi-nanziamenti (regionali, comunitari e nazionali) edagevolazioni, per garantire la conservazione degliuliveti e la valorizzazione del paesaggio rurale,delle metodiche di coltivazione e del migliora-mento qualitativo delle produzioni; • creare pro-grammi di aiuto e sostegno per gli agricoltori e dicorsi di formazione, seminari e convegni, aventicome scopo quello di fornire agli agricoltori nuovemetodologie e tecniche di lavorazione che mag-giormente garantiscano la tutela e alla valorizza-zione ambientale ed economica degli ecosistemiagrari; “Si tratta di un’intesa molto importante –ha sottolineato Paola Moscardino, Presidente di F.Agr. I. Molise – al fine di regolare i rapporti tra isti-tuzione e proprietà privata e per avviare una col-laborazione proficua ed efficace per gli interventiche si andranno a compiere nel nostro preziosoParco

Si tratta di un momento per la qualificazione del made in Italy

Violenza contro le donne,istituito il coordinamento

Il dipartimento di ingegneria industriale e dell’informazione e diEconomia dell’Università Statale degli studi dell’Aquila, ha aderitoal progetto “100% made in Italy” di Euridit Molise e Provincia di Iser-nia. La lettera è giunta nei giorni scorsi ed è la conferma dell’inte-ressamento dell’ateneo abruzzese grazie al professore LucianoFratocchi. Nei prossimi giorni sarà firmato il Protocollo d’Intesa tra

Università dell’A quila e Euridit Molise. L’accordo di certo porteràsviluppi ancora più interessanti per il progetto “100%made in Italy”che ha già trovato la pronta adesione dell’Assessore regionale alleattività produttive Massimiliano Scarabeo e della stessa regioneMolise. A coordinare tutte le attività per l’Università dell’Aquila saràil professore Luciano Fratocchi che la settimana scorsa ad Isernia,

presso la sala gialla della provincia, ha parlato del fenomeno del“Back-shoring” e le opportunità che può offrire alla crescita econo-mica e all’occupazione. Nel corso di quell’incontro il professore Fra-tocchi ha presentato, tra l’altro, i contenuti dell’indagine realizzatadal Gruppo di Ricerca “Uni-Club delle Università di Catania, l’Aquila,Udine, Bologna, Modena e Reggio Emilia.

Il Parco dell’Olivo di Venafro e la filiera agricola italiana

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