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Gubbio - Via dell’Arboreto Gualdo Tadino - Via V. Veneto presso LA STORIA DI MARTINA BUCCILLI È UNA PICCOLA FAVOLA NEL MONDO DEI GIOVANI DI OGGI: SELEZIONATA PER UN CAMPUS SANPELLEGRINO, RACCONTA QUANTO È STATA DURA LASCIARE LA TERRA D’ORIGINE PER INSEGUIRE I PROPRI OBIETTIVI. “MA AI COETANEI DICO DI PROVARCI GIOVANI SPERANZE mensile d’informazione Mercoledì 25 Febbraio 2015 Anno III Numero 21

30 Giorni - Numero 21 - 25 Febbraio 2015

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Torna in distribuzione 30 Giorni, la voce della Flaminia, che per il secondo numero del 2015 propone una copertina decisamente molto... giovanile. Una storia che induce a sperare in un qualcosa di buono, perchè la gualdese Martina Buccilli rappresenta l'identikit perfetto di chi è pronta a tutto pur di inseguire i propri sogni. Spazio come sempre all'attualità, con la questione della riqualificazione dell'area della Rocchetta a tenere banco e con le novità della prossima edizioni dei Giochi de le Porte sempre in primo piano. E poi ancora tante notizie dal territorio, tra eventi, auspici per il futuro (specie per i cantieri) e i grandi trionfi nello sport locale, col Tiro con l'Arco sugli scudi. Questo e molto altro ancora nel nuovo numero di 30 Giorni,distribuito gratuitamente in oltre 500 locali da Cantiano fino a Fabriano.

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Gubbio - Via dell’ArboretoGualdo Tadino - Via V. Veneto

presso

LA STORIA DI MARTINA BUCCILLI È UNA PICCOLA FAVOLA NEL MONDO DEI GIOVANI DI OGGI:

SELEZIONATA PER UN CAMPUS SANPELLEGRINO, RACCONTA QUANTO È STATA DURA LASCIARE LA TERRA D’ORIGINE PER INSEGUIRE I PROPRI

OBIETTIVI. “MA AI COETANEI DICO DI PROVARCI”

GIOVANI SPERANZE

mensile d’informazione

Mercoledì 25 Febbraio 2015 Anno III Numero 21

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LA COMUNITÀ GUALDESE PLAUDE ALLA REALIZZAZIONE DI UNO DEI PROGETTI CHE PIÙ DI ALTRI NE ESALTANO LA STORIA DELLA CERAMICA E DELL’ARTE MANIFATTURIERA. TANTI VISITATORI E

CURIOSI NEL GIORNO DELL’INAUGURAZIONE PER UN EVENTO ATTESO DA QUASI 20 ANNI

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UN SOGNO CHE SI AVVERAECCO IL MUSEO RUBBOLI

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COPERTINA

di ROBERTO BARBACCICosa fareste se vi dicessero che avete meno dell’1% di possibilità di entrare a far parte di un progetto che potrebbe spalancarvi le porte del mondo del lavoro? In tempi come questi, di crisi ma anche di scarsa fi-ducia (in se stessi, prima che negli altri), in tanti si sarebbero arresi senza nemmeno tentare di “sfidare” le statistiche. Martina Buccilli, però, non è stata dello stesso av-viso. Ammette di essere rimasta sorpresa, lei per prima, del fatto di aver superato la concorrenza di quasi 3.000 candidati per i 24 posti offerto dal progetto Sanpellegri-no Sales Campus Plus. “Non avrei mai pensato che saremmo stati così numerosi. Quando l’ho saputo mi sono sentita fortu-nata, ma anche orgogliosa di me stessa. Evidentemente se sono stata scelta in mezzo a tutta quella gente vorrà pur dire che qualcosa di buono in me l’hanno visto”.IL LUOGO IDEALE Martina è una gualdese doc, innamorata della sua terra ma consapevole che la sua generazione è desti-nata a trovare altrove la realizzazione piena nell’ambito lavo-rativo. Vive a Milano da tre anni, da quando cioè s’è iscritta alla laurea specialistica alla IULM, conseguita brillantemente nel marzo del 2015. Da allora è rimasta all’ombra della Madonnina, e da qualche settimana è entrata a far parte del progetto pro-mosso dalla Nestlè. “Un’esperienza davvero molto particolare e al tempo stessa densa di significati. Nessuno ci ha promesso un posto di lavoro fisso una volta che terminerà lo stage (cioè il 31 luglio), ma sappiamo che la possibilità di restare in azienda è reale. Ad ogni modo questi mesi mi offriranno l’opportuni-tà di entrare in contatto col mondo del lavoro e di scoprirne nel dettaglio i meccanismi che lo regolano”. Un processo già cominciato nelle prime settimane di campus, nelle quali i 24 selezionati si sono affiancati ad agenti e venditori dell’azienda operando dei veri e propri training sul campo. “Ogni giorno è una nuova scoperta e non vediamo l’ora di sapere cosa ci riser-veranno i prossimi mesi. Poter sperimentare nella vita reale le dinamiche e le competenze riconducibili all’ambito lavorativo di Nestlè (quindi distribuzione e logistica ad esso applicata) non ha prezzo”.LA SCELTA GIUSTA Quella che sta vivendo Martina è un’op-portunità di cui non avrebbe potuto usufruire qualora fosse rimasta a vivere in Umbria. “Questa è la cosa che più mi ram-marica. Per carattere sono un tipo estroverso al quale piace co-noscere nuovi posti e nuova gente. Ammetto che mi è sempre stata un po’ “stretta” la dimensione di Gualdo Tadino, ma non è stato questo a convincermi ad andare a studiare prima, e ora a lavorare fuori. Credo che un giovane oggi si debba aprire a nuovi orizzonti: Milano è una città ideale, perché offre tanto non solo in ambito lavorativo, ma anche nella quotidianità. Questo non significa che ne sia innamorata: odio tutta la frene-sia che la circonda, così come la mancanza di “calore umano”. È la cosa che mi manca di più della mia terra: qui non ci si saluta nemmeno tra vicini di casa e si corre sempre, non importa da

che parte, purché si corra. Lo fanno tutti e senza rendertene conto alla fine lo fai pure tu”. Non tornerebbe però indietro: “I miei genitori, dei quali sento profondamente la mancanza (e loro più di me, probabilmen-te), hanno compreso le ragioni della mia scelta. Mia madre ha un’attività di esteti-sta in città e sarei potuta restare tranquil-lamente, tanto che tra qualche tempo ne avrei ereditato la gestione. La vita però mi ha portato a vedere le cose da un’altra prospettiva e adesso so che il mio posto è a Milano. Ai giovani, ai coetanei o a chi si tro-

va più o meno nelle mie stesse condizioni dico di buttarsi e di non tergiversare. L’occasione che è capitata a me è di quelle che non passano tutti i giorni. Poi un giorno chissà, magari tornerò nella mia terra d’origine. Certo adesso farei fatica a trovare in Umbria una dimensione a livello lavorativo e so di aver fatto la cosa giusta decidendo di restare a Milano”. In un anno peraltro molto particolare, con l’Expo alle porte e tante opportunità in vista. “In città invero non si respira un clima molto “positivo” attorno all’evento. In azienda è diverso, anche perché Nestlè è partner ufficiale e ci sono diversi progetti allo studio”. Dei quali Martina potrebbe far parte, proseguendo la sua collaborazio-ne anche oltre al Sanpellegrino Sales Campus. Un progetto nato e sviluppato nell’ambito del programma Nestlè needs YOUth che si impegna a creare in Europa entro il 2016 ben 20.000 nuove posizioni professionali per i giovani sotto ai 30 anni.

PRIMO GIORNO Martina (a sinistra) durante la foto di presentazione del campus

MARTINA, COM’È DOLCECOMINCIARE A LAVORARELA 26ENNE GUALDESE, NEO LAUREATA ALLA IULM DI MILANO, È STATA SELEZIONATA ASSIEME AD ALTRI 23 GIOVANI TRA OLTRE 3.000 ASPIRANTI CANDIDATI A PARTECIPARE AL CAMPUS ORGANIZZATO DALLA NESTLÈ. “MI RITENGO FORTUNATA. VOGLIO SFRUTTARE L’OPPORTUNITÀ”

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INVIATO IN REGIONE L’ATTO DI INDIRIZZO PROPOSTO DALLA GIUNTA PER IL RECUPERO DELL’AREAALLO STUDIO IL VARO DI UN REALE RAPPORTO ISTITUZIONALE CON L’AZIENDA ROCCHETTA E

UNO SPIN-OFF IMPRENDITORIALE GIOVANILE LEGATO ALLA DIDATTICA. CRITICHE LE OPPOSIZIONIdi CHIARA GIOMBINI

Durante la seduta del 20 feb-braio, il Consiglio comunale, ha varato - a maggioranza (Pd, GC e RpG) - l’atto d’indirizzo pro-posto dalla Giunta Presciutti sul progetto preliminare di recupero dell’area Rocchet-ta presentato dall’omonima azienda. Dopo l’apertura della fase di partecipazione e al de-

posito di 25 documenti da parte di associazioni e movimenti politici, l’Amministrazione Presciutti ha presentato al Consiglio le linee di indirizzo. In seguito all’approvazione, l’atto è stato inviato alla Giunta regionale.Nel documento, oltre ad aver espresso “un forte interesse per i contenuti del progetto”, giudicato una “grande opportuni-tà” per Gualdo Tadino, sono stati posti alcuni aspetti definiti “imprescindibili per la costruzione di una proposta organica e più definita”, recependo molti dei suggerimenti della fase partecipativa. Ritenendo innanzitutto che non debbano essere costruite barriere fisiche fino all’accesso alle fonti, con il con-cessionario chiamato a garantire un’adeguata manutenzione, e

che venga realizzato un percorso “dell’acqua e del benessere” che colleghi Rocchetta, Santo Marzio, San Guido e Capodacqua. Prioritaria è ritenuta la facoltà di richiedere che eventuali lavo-ri di recupero vedano coinvolte il più possibile imprese e ma-nodopera locali, così come che venga realizzato un punto di ri-storo in prossimità delle fonti. Altro passaggio chiave, il varo di un reale rapporto istituzionale tra Comune e azienda Rocchetta per le ricadute sul territorio. L’eventuale proroga dell’attuale concessione (di competenza regionale), è specificato infine nel documento approvato da Consiglio, “non dovrà in alcun modo determinare impatti significativi” sullo stato delle risorse idri-che presenti nel bacino interessato.“Il progetto - si legge inoltre nell’atto approvato dal Consiglio - potrebbe essere anche l’occasione per la creazione di uno spin-off imprenditoriale giovanile che abbia come obiettivo la costituzione di un possibile centro da legare alla didattica ed al turismo ambientale oltre alle attività sportive ed alla tutela e valorizzazione del patrimonio collettivo”. È inoltre considerato di “grande importanza” Il presupposto che la società potreb-be andare a costituire un nuovo marchio, stabilendo la propria sede legale nel comune di Gualdo Tadino, “iniziando da subito a costruire e rendere ben visibile il legame con la comunità”.

COSTACCIAROGUALDO TADINO

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GUBBIO Via dell’Arboreto / GUALDO TADINO Via Vittorio Veneto (presso Eurospin)

PRIMO SÌ CON “PALETTI” AL PROGETTO ROCCHETTA

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ALTRI STUDI E RICERCA DI FINANZIAMENTIL’Amministrazione Comunale, al contempo, ha richiesto uno studio di fattibilità per interventi di progetto nell’area della Rocchetta, eseguito dal geologo Andrea Angeletti, che pre-vede opere di sistemazione idraulica del bacino montano e la messa in sicurezza del costone roccioso per un importo com-plessivo dei lavori di circa 3 milioni di euro. Tali opere per-metterebbero, oltre alla messa in sicurezza della Valle del Feo e del costone roccioso, anche la fruibilità dei luoghi dell’area della Rocchetta, realizzando interventi ecocompatibili ed eco-sostenibili per una riqualificazione e valorizzazione turistico-ambientale della sorgente Rocchetta e della Valle del Fonno. Il Comune ha provveduto inoltre a inoltrare alla Regione Um-bria e al Dipartimento Nazionale di Protezione Civile tutta la documentazione necessaria al fine di vedere finanziata la de-finitiva messa in sicurezza del costone roccioso presente nel-la zona. L’assessore regionale all’Ambiente, Silvano Rometti, durante il convegno organizzato dall’associazione Appello per Gualdo ha messo in evidenza come “le risorse economiche derivanti dalle concessioni e corrisposte dalle aziende alla Regione debbano in futuro essere messe a disposizione delle comunità locali e reimpiegate per progetti di sviluppo nel set-tore ambientale”. Una modifica del Dap (documento di pro-grammazione annuale) per il 2015 prevede già l’inserimento di un articolo che contiene tale possibilità.

ROCCHETTA S.P.A.Ad oggi tra dirigenti, impiegati, operai fissi, stagionali e ter-ziarizzati, Rocchetta S.p.a. occupa 86 dipendenti, più un in-dotto che si avvicina a tali dimensioni. I contenuti del pro-getto preliminare presentato dall’azienda prevedono, oltre al recupero dell’area denominata Oasi Rocchetta, una serie di interventi di demolizione degli immobili dove insisteva il vecchio stabilimento, il possibile collegamento tra gli attuali pozzi denominati R5-R6 insistenti nell’area Rocchetta, così come la successiva possibilità di dar vita ad un ampliamento

dell’attuale stabilimento industriale per la produzione di un nuovo marchio di acqua minerale.Una prima stima degli investimenti, fornita dall’azienda (e a totale carico dell’azienda) sulla base dei contenuti del proget-to preliminare ammonterebbe a circa 4-5 milioni di euro per l’investimento relativo all’Oasi Rocchetta; 10-12 milioni di euro per l’installazione di nuove tecnologie nello stabilimen-to esistente; 5-7 milioni di euro per l’eventuale nuovo stabi-limento. La ricaduta occupazionale in via prudenziale nella fase di avvio viene valutata in circa 25 unità.

LE OPPOSIZIONIForza Italia e Movimento 5 Stelle non hanno partecipato al voto, esprimendo contrarietà al documento e al fatto che l’in-tervento di recupero è subordinato al prelievo di ulteriore acqua. Brunello Castellani (Per Gualdo) ha votato contro sia per le modalità di presentazione che per i contenuti dell’at-to, dando comunque la disponibilità a sedersi ad un tavolo in futuro. Paola Gramaccia (Gualdo Civica) si è astenuta e chiesto un tavolo tecnico. Secondo Stefania Troiani (M5S), “è obbligo del concessionario ripristinare l’area Rocchetta e ci sono risorse pubbliche (Regione) e privati che, se concerta-te, permetterebbero il recupero dell’area senza ulteriori emun-gimenti”. Roberto Morroni (FI) ritiene imprescindibile chiedere alla società Rocchetta S.p.a. qual è il quantitativo di acqua che in-tendere prelevare con la secon-da linea. Ha inoltre rinnovato la richiesta di bandire un concorso per idee per trovare una solu-zione al recupero e ha chiesto l’intervento della Regione che in questi anni ha incassato tante risorse dall’azienda.

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PROGETTI E IMMAGINI L’area della Rocchetta in attesa

del recupero Foto Ridolfi

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SCUOLA Per 4 alunni dell’istituto gualdese è arrivata la sovvenzione da parte del ministero

PREMIATI GLI STUDENTI DEL “CASIMIRI” CHE HANNO OTTENUTO 100 E LODE ALL’ULTIMO ESAME DI STATO. DA LORO UN PENSIERO SENTITO AGLI INSEGNANTI CHE LI HANNO ACCOMPAGNATI

di SALVATORE NUTISon passati già diversi mesi, ma la maturità 2014 per tanti alunni del comprensorio resteranno legati indelebilmente ai ricorsi di gioventù. I migliori del “Raffaele Casimiri” sono stati premiati appena prima di Natale. Si tratta di coloro che sono usciti con il massimo del massimo, cioè 100 e lode: Paolo Nuti (5A Liceo Scientifico), Giulia Bisciaio (5C Liceo Scientifico), Anna Sofia Gatti (5L Liceo Linguistico) e Diego Sorbelli (5L Li-ceo Linguistico). La cerimonia ha visto tra gli altri la presenza di vari insegnanti (Brunella Sorbelli, Katia Tittarelli, Angela Codignoni, Attilio Bisciaio), con la dirigente Francesca Cencetti che, ricordando la grande scienziata Rita Levi Montalcini (“Io non ho un’in-telligenza superiore alla media ma una grande forza di volon-tà”), ha tenuto a sottolineare come nessuna vetta sia preclusa quando si alimenta il desiderio della conoscenza, con forza e determinazione. La stessa dirigente ha poi invitato gli studenti a prendere la parola, e tutti si sono dimostrati concordi nell’af-fermare che la preparazione all’esame di stato abbia rappre-sentato la ghiotta opportunità di percorrere una sorta di via per l’autonomia in vista degli impegni universitari, rimarcando l’utilità di essersi posti alla ricerca di un metodo (di studio), nel vero senso etimologico del termine (dal latino methŏdus che a sua volta deriva dal greco ed è riconducibile a “ricerca, indagi-ne, investigazione, via/percorso”).

Per gli studenti in genere, ottenere il massimo dei voti conviene in ogni caso, soprattutto perché il loro risultato viene riconosciu-to anche a livello economico. Tanto che da una ricerca svolta da Skuola.net, risulta che tanti atenei hanno deciso di esonerare parzialmente o totalmente dalle tasse del primo anno gli allievi che hanno ottenuto un voto alto alla ,aturità (speriamo che an-che Perugia, per il futuro, si adegui). Ma non è finita qui: grazie al progetto “Io Merito” del Miur, è previsto un premio in denaro per i ragazzi usciti dalle superiori con 100 e lode.Già con la legge n. 1 dell’11 gennaio 2007 era stata introdotta la premiazione del merito, ma ora, con il decreto ministeriale dell’8 settembre 2011, è partito il programma nazionale di valorizza-zione delle Eccellenze del Ministero il quale fornisce, agli studen-ti che hanno conseguito la votazione di 100 e lode all’esame di maturità, delle borse di studio, dopo averli inseriti nell’Albo Na-zionale “INDIRE”. Anche quest’anno la normativa che ha stabilito la cifra da destinarvi è uscita ad Ottobre ed ha previsto 450 euro. Insomma, studiare conviene, anche alle tasche degli interessati. Quella di Gualdo Tadino è stata anche l’occasione propizia per ricercarsi e poi ritrovarsi e per dirsi: “Abbiamo percorso un ampio tratto della nostra vita insieme, cari insegnanti. La nostra è an-che una lode al vostro sacrificio, alle vostre dedizione e profonda umanità. La maniera migliore per esprimere la più sincera grati-tudine e per raccomandarvi: “Non perdiamoci mai di vista”.

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Ora è ufficiale. Tre opere di nicchia della storia e cultura gualdese saranno esposte all’evento ita-liano più importante del 2015, l’Expo di Milano. Il 18 febbraio è arrivata al sindaco Presciutti la richiesta scritta del critico d’arte Vittorio Sgar-bi per esporre a Milano la tela rinascimentale L’Albero genealogico della stirpe di David di Matteo da Gualdo, opera realizzata con tempe-ra su tavola, di dimensioni 218 x 128 cm, con-servata nella Rocca Flea. In aggiunta, un vaso

moderno con manici, maiolica a lustro oro e rubino realizzato della Società Ceramica Umbra - Paolo Rubbo-li su progetto di Aldo Ajò e, sempre di Rub-boli, un vaso con ma-nici a cresta, entrambi patrimonio del Museo Rubboli recentemente inaugurato nell’antico opificio di Via Santarelli.

Le tre opere d’arte saranno visibili dal 1° maggio al 31 otto-bre 2015 presso l’area “Il tesoro d’Italia”, uno spazio conce-pito da Vittorio Sgarbi come esposizione di capolavori scelti ed articolati per regioni, in collaborazione con il colosso della ristorazione italiana nel mondo “Eataly”. Nel più importante padiglione, tecnologicamente attrezzato e con un potenziale di visitatori stimato intorno a 10mila persone al giorno, sarà

presentata una ricca selezione di opere, tra pit-tura e scultura, dal Trecento ai giorni nostri. Tra queste opere figureranno anche le tre “gualde-si” richieste personalmente da Sgarbi. Esprimendo orgoglio e senso di gratitudine, il sindaco Presciutti ha assicurato al critico d’arte la totale disponibilità a concedere le opere ri-chieste. “Per Gualdo Tadino - ha scritto il primo cittadino - è un onore ed una straordinaria op-portunità far conoscere le proprie opere nella rassegna mondiale più importante quale è Expo Milano 2015”. Ma non finisce qui. Gualdo Tadino sarà presente all’Expo 2015 con sette cera-misti gualdesi. Grazie al progetto della Città di Castelli con la col-laborazione dell’AICC, l’associazione delle

città della ceramica, Emanuele Pecci, Ivo Rossi, Graziano Pericoli, Stefano Zenobi, Mauro Spigarelli, Christian Mataloni e Danilo Passeri hanno rea-lizzato sette formelle 40x25 che andranno a comporre il “Cie-lo d’Italia”, nel Padiglione Italia, con un soffitto in ceramica. I loro nomi e loro formelle, sul tema dell’alimentazione, saran-no anche nel catalogo che Expo realizzerà per l’occasione.

GUALDO TADINO

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UNA TELA DI MATTEO DA GUALDO E DUE VASI REALIZZATI DALLA SOCIETÀ CERAMICA UMBRA - PAOLO RUBBOLI VERRANNO ESPOSTE NEL PADIGLIONE “IL TESORO D’ITALIA”, SU RICHIESTA DI VITTORIO SGARBI. E ALCUNE PIASTRELLE GUALDESI COMPORRANO IL “CIELO D’ITALIA”

di CHIARA GIOMBINI

LE OPERE ALL’EXPO Qui sopra la tela realizzata da

Matteo da Gualdo.Ai lati i due vasi realizzati dalla

Società Ceramica UmbraPaolo Rubboli

GUALDO SBARCA ALL’EXPO CON PITTURE E CERAMICHEN U O V E E U S A T E P L U R I M A R C A

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GIOCHI DE LE PORTE Intanto dalla Regione Umbria in arrivo un contibuto economico

PRESENTATA LA CERIMONIA CHE IL PROSSIMO 14 MARZO PORTERÀ ALL’ELEZIONE DEL NUOVO GONFALONIERE. SARÀ IL PRIMO ATTO UFFICIALE DEL NEO PRESIDENTE DELL’ENTE, CHE HA

VOLUTO PRENDERE SPUNTO DALLA STORIA PER PROCEDERE A UN NUOVO METODO DI VOTO PREVISTI ANCHE DUE FUOCHI SUL SERRASANTE E IL MONTE NERO PER CELEBRARE L’EVENTO

di EDOARDO RIDOLFILo scorso 21 febbraio, presso la taverna di San Benedetto, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione della cerimonia del Bussolo, in programma il prossimo 14 marzo. Il Bussolo, inteso come urna, è il sistema di elezione del Gonfaloniere, una figura molto importante perchè rappresenta le quattro porte della città durante le varie cerimonie annuali. Il nuovo cerimoniale proposto dal nuovo Ente Giochi tenderà a valo-rizzare maggiormente questo evento, conferendogli così una maggiore credibilità. “Il Bussolo segna l’avvio ufficiale dell’Ente Giochi presieduto da Ponti, al quale rinnovo la mia fiducia - ha affermato il sindaco Presciutti -. Quest’anno il Bussolo avrà anche un riconoscimen-to economico da parte della Regione Umbria, segno dello scat-to in avanti fatto da questa manifestazione. Inoltre, insieme ai priori, stiamo lavorando a un progetto più ambizioso, quello di far si che le quattro taverne possano diventare un elemento attrattivo tutto l’anno, andando a creare un percorso cittadino che valorizzi l’intero centro storico”.Ha poi preso la parola il Presidente dell’Ente Sergio Ponti, che

ha spiegato la nuova struttura del Bussolo: “Come più volte ribadito, abbiamo tenuto conto della storia, avendo la fortuna di avere nell’archivio storico una pergamena dove ci sono tutte le regole che tracciano la cerimo-nia del Bussolo, quest’ultimo abilmente re-alizzato dall’artigiano Domenico Frillici. I 64

membri del consiglio saranno chiamati a votare il Gonfaloniere attraverso una modalità nuova. Ogni priore leggerà una propo-sta per la città e il progetto che prenderà più voti determinerà l’elezione del Gonfaloniere. La votazione avverrà mettendo nel Bussolo una sola “palletta” del colore del Priore che si ritiene abbia fatto la proposta migliore. Per celebrare l’elezione, grazie al supporto del gruppo spele-ologico di Gualdo Tadino e del CAI verranno accessi due fuo-chi, uno sul Serrasanta e uno sul Monte Nero. Inoltre, sempre secondo il rituale storico, verranno offerti ai presenti del pan buffetto e dell’ippocrasso. “Sarà una serata altamente sceno-grafica - ha proseguito Ponti - e invito tutta la città a parteci-pare per verificare la bontà di questa cerimonia, a cui abbiamo lavorato con dedizione e qualità”.

Il Bussolo si rinnova nel segno della tradizione. E di Ponti

ENTE GIOCHI Verso il Bussolo

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TEATRO TALIA, È SCONTROGUALDO TADINO

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LE DIMISSIONI DEL DIRETTORE ARTISTICO MARCO JACOVIELLO APRONO IL DIBATTITO CON L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE. IL NODO DEL CONTENDERE È L’INSERIMENTO DEL TERZO ORDINE DI PALCHI E LA PLATEA MOBILE. MA IL GRUPPO “LA PROPOSTA” STA CON LA GIUNTA

di EDOARDO RIDOLFIÈ un vero e proprio botta e rispo-sta quello andato in scena tra il sindaco Massimiliano Presciutti e Marco Jacoviello, l’ormai ex di-rettore artistico del teatro e diret-tore della Biblioteca Guerrieri, che attraverso una lettera pubblica al sindaco ha dato le dimissioni “per le forti discrepanze” che si erano

andate a creare per la ricostruzione del Teatro Talia. Il pomo della discordia starebbe nell’inserimento del terz’ordine di palchi e la costituzione di una platea mobile.LA LETTERA DI JACOVIELLO “Tali incarichi, accettati senza onere alcuno per il Comune - scrive Jacoviello - renderebbero, se operativi, viepiù complessa e ambigua la definizione pub-blica delle mise posizioni che, come Lei ben sa, sono critiche non soltanto per l’inserimento del terz’ordine di palchi, in un teatro che raccoglierà in questo modo un ancor minor nume-ro di spettatori, ma anche per la costituzione di una “platea mobile”. Jacoviello critica aspramente l’intenzione di “voler costruire il Talia come memoria storica di Gualdo in una mo-dalità che della storia si fa beffe, e che a mio avviso rappre-senta la più grande mistificazione che della storia si possa dare. [...] Lei non garantisce la storicizzazione di un’idea nata nell’Ottocento e reinterpretata oggi avvalendosi dei più mo-derni criteri ermeneutici e esegetici, ma una copiatura sco-lastica che va ad immiserire il dato oggettivo del bellissimo disegno del Talia”.LA RISPOSTA DEL SINDACO Fulminea la replica di Massimi-liano Presciutti: “Prendo atto con rammarico della sua deci-sione di rinunciare all’incarico che le avevo affidato su indica-zione dell’Assessore di competenza, decisione che comunque rispetto e accetto - scrive Presciutti nella lettera di risposta -. La mia stima nei confronti della sua persona e della sua alta

professionalità resta intatta, ma mi sento in dovere altresì di smentire categoricamente alcune sue affer-mazioni, che trovo francamente fuori luogo e prive di fondamento. La scelta che insieme alla giunta abbiamo compiuto, non è nella ma-niera più assoluta frutto di nessuna indulgenza né tantomeno, come da lei impropriamente e superficialmente definita, reazionaria e oscurantista, ma è altresì frutto di una discussione ampia, approfondita e iper-democratica”.L’OPINIONE DE “LA PROPOSTA” Sulla questione è inter-venuto anche il gruppo culturale “Proposta”, spiegando e ap-poggiando in pieno il progetto dell’attuale giunta. “Negli ulti-mi anni è stata avanzata una ipotesi progettuale che, a nostro avviso, snaturava quel luogo, disperdendone per sempre le enormi potenzialità che racchiude. Contro questa ipotesi ci siamo impegnati portando sul tavolo della discussione la docu-mentazione storica che dimostra in maniera incontrovertibile il gigantesco errore che si stava commettendo. Dopo momenti di scontro anche duro possiamo dire di aver centrato il nostro obiettivo. La Giunta comunale ha dato il via al progetto che pre-vede la salvaguardia massima della storicità del Teatro Talia. Il progetto approvato, complesso per coniugare funzionalità e stile architettonico, si propone di realizzare una scatola perfet-ta, un contenitore accogliente, organizzato, efficiente in modo da penetrare la sensibilità del fruitore, ma anche di rispondere alle innovazioni richieste da un moderno impianto organizzato senza comprometterne l’intrinseca coerenza. [...] Vogliamo rin-graziare pubblicamente tutti i membri della Giunta comunale che hanno votato a favore di questo provvedimento che per-metterà entro pochi mesi a tutta la città di tornare a godere di uno spazio culturale di altissimo livello”.

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Il Piano Faunistico Regionale (Pfr) del 1983 ha dato l’avvio a una serie di iniziative rivolte ad incentivare il ritorno e la ricostituzione degli ungulati selvatici nella Regione dell’Umbria. Nel 1984, infatti, venne stipulata la convenzione tra la Regione e l’Università di Perugia per lo “Studio sulla distribuzione geografica e sull’habi-tat in Umbria di mammiferi ed uccelli d’interesse venatorio e na-turalistico”. La Giunta Regionale, nel 1989, approvò interventi per la reintroduzione del capriolo: nel 1992 a Monte Peglia, (San Vito e San Venanzo); a seguire Monte Subasio, Montelu-co di Spoleto, Stiglio di Cerreto di Spoleto, Rocchetta di Gual-do Tadino. Ricostituire la popolazione di ungulati in Umbria è stato l’obiettivo di Regione, Provincia, comuni umbri e Univer-sità attraverso i Centri di Ambientamento e Diffusione (Cad). Il Progetto di reintroduzione nella località Rocchetta, Valle del Fonno - Campetella era tra quelli inseriti nel Pfr e veniva a in-teressare un’area strategica per l’intera regione, dove la specie era stata presente e dove ancora sussistevano i fattori chimici, fisici e biotici di cui la specie necessita per vivere. Un proget-to di alto valore scientifico-ambientale approvato da Regione, Provincia, Comune di Gualdo Tadino e dalle associazioni cultu-rali e ambientaliste locali tra cui, il CAI, l’associazione Boscaioli, Pro Tadino, Gruppo Speleologico, sezione Cacciatori e WWF. In qualità di responsabile di quel Progetto, mi trovo a dover chiarire quanto erroneamente affermato dal consiglio direttivo della sezione CAI di Gualdo Tadino nel documento contenente le osservazioni all’intervento di recupero dell’area presentato dalla società Rocchetta. È falso affermare che il progetto sia fallito in partenza a causa della morte “delle prime coppie di caprioli”; in realtà i progettisti, prof. Bernardino Ragni e la sottoscritta, verificata la mancata rispondenza alle specifiche di progetto della recinzione realizzata dalla Comunità Montana Alto Chiascio, decidemmo di non introdurre alcun animale fino a che la recinzione non fosse stata adeguata. Tale adeguamen-to, pur se fortemente e ripetutamente sollecitato, non è mai stato attuato. In merito alle citate “coppie di caprioli”, in realtà si trattò di una coppia che, in contrasto con la volontà dei pro-gettisti, fu introdotta per volontà della Comunità Montana, a scopo di sperimentare il recinto realizzato e contestato. La spe-rimentazione venne repentinamente interrotta dalla subitanea uccisione della coppia da parte di un bracconiere gualdese (per la precisione non dopo una settimana, ma il giorno successivo), come certificato dall’esame dei resti da parte dell’Università di Perugia, Istituto di Zoologia, dove vennero trasportati. Devo inoltre precisare che la frase “oasi per il ripopolamento del capriolo”, riportata nel documento citato non è corretta: l’Oasi della Rocchetta, anche detta Oasi Naturalistica della Valle del Fonno, esiste dagli anni ’80, fu approvata da Regione, Pro-vincia e Comune di Gualdo Tadino (Piano regolatore generale), mentre il Progetto per la Reintroduzione del Capriolo nell’Oasi Naturalistica della Rocchetta (1991) veniva a rappresentare il primo dei tanti interventi che rientrano nella finalità di un’oasi stessa.

A seguito di specifici Piani regionali e della L. R. n°1,1980 sulla ”Conservazione e ricostituzione del patrimonio faunistico regionale”, l’associazione Natu-ralistica Gualdese (poi WWF) fece espressa richiesta al Comune e alla Provincia per la costituzione dell’Oa-si Faunistica della Rocchetta. Nel 1982/83 la Provin-

cia di Perugia, riconosce l’Oasi e concede al Comune 20 milioni di lire. Il 28/08/1991 si firmò, alla presenza dell’allora asses-sore Marcello Guidubaldi, l’intesa tra le associazioni gualdesi per la “Reintroduzione del Capriolo nella Valle del Fonno”. Docu-mento storico perché firmato anche dalla locale sezione Cac-ciatori. Le stesse associazioni ambientaliste e culturali locali confermarono in una tavola rotonda del 13/05/1992 la piena approvazione. Il 09/03/1983 l’allora Giunta Comunale ha af-fidato alla sottoscritta e al prof. Bernardino Ragni (Istituto di Zoologia dell’Università di Perugia) la realizzazione di un pro-getto (consegnato nel 1985) per la reintroduzione del capriolo nella Valle del Fonno in località Campetella, all’interno dell’Oa-si Faunistica. Tenendo conto delle risorse trofiche, si ipotizzò una capacità faunistica stimata a una popolazione ottimale di 30/35 capi. Non certo di solo due capi come è stato riportato. Il 18/05/1992 si è espressa a favore della reintroduzione del capriolo. Nello stesso anno la Comunità Montana Alto Chiascio approvò la realizzazione del Cad nella Valle del Fonno e, nel 1993, venne approvato il Progetto che prevedeva una spesa di 85.001.000 milioni (Delibera n°402/1992). Non esiste, inve-ce, traccia di atti nei quali si prevede una spesa di 300 milioni, come riportato dal CAI. La presenza attuale del capriolo (Capreolus capreolus) nella Regione e anche nella Valle del Fonno (Rocchetta) conferma che quanto deciso allora dalle Istituzioni, dall’Università e dai ricercatori, ha avuto un grande successo. Il ritorno della specie autoctona nella Valle del Fonno da Centri di reintroduzione li-mitrofi prova che l’ambiente scelto era ideale e il progetto ben mirato. Stiamo ancora parlando di progetti che risalgono al 1983, ben 32 anni fa. Auspico che, finalmente, l’Oasi Faunistica della Valle del Fonno, già esistente da tempo nelle carte dei vari archivi, possa realiz-zarsi sul campo per assolvere alle sue innumerevoli funzioni, tra cui quello ricreativo e di educazione ambientale con visite guidate in ogni stagione dell’anno, studi e ricerche ad ogni li-vello. Ridare alla Rocchetta e alla Valle del Fonno la sua dignità, tirandola fuori dalla triste destinazione affidategli nel secolo passato, è quanto di più valido e condivisibile dal punto di vista ambientale e della fruibilità della collettività. È il fulcro da cui far partire le tante attività ricreative per uno sviluppo sosteni-bile di turismo ambientale.

Mara Loreti Laurea in Scienze Naturali - PhD Laurea di Dottorato di Ricerca in Scienze della Terra- Ricercatrice presso Laboratorio di Palinologia di Modena e Reggio Emilia - Istruttore di Spleologia del CAI, Scuola Naz. di Speleologia del CAI - CAI Fabriano - Gruppo Speleologico Gualdo Tadino -Responsabile Gruppo Attivo WWF di Gualdo Tadino - Guida Escursionistica della Regione dell’Umbria - Guida Speleologica della Regione dell’Umbria

La posta dei lettori all’indirizzo [email protected]

Racconto di un’Oasi e di un Progetto di reintrodu-zione del capriolo nella Valle del Fonno - Rocchetta

LETTERE IN REDAZIONE

Gualdo convoca gli “stati generali della scuola” della fascia appenninica. “L’attuale Amministrazione comunale considera la scuola e l’educazione delle nuove generazioni un elemen-to centrale del proprio operato”. Così si è espresso il sindaco Massimiliano Presciutti “Preso atto della discussione che da diverso tempo interessa il territorio su dimensionamento scolastico, indirizzi e futuro della scuola, ritengo sia giunto il

momento di “favorire un confronto aperto e costruttivo sul tema”. Per questo verranno convocati e coinvolti i dirigenti scolastici, i docenti, gli operatori scolastici in genere, gli stu-denti e i rappresentanti delle istituzioni locali con l’obiettivo di concordare una strategia territoriale comune su questa delicata questione. “Il momento è fondamentale e non più rinviabile”, ha concluso Presciutti.

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GUALDO TADINO In dotazione alla Polizia Municipale uno strumento simil autovelox

GUALDO È IL PRIMO COMUNE UMBRO A DOTARSI DI UN SISTEMA CHE CONSENTIRÀ IN TEMPO REALE DI ACCERTARE SE UNA VETTURA È SPROVVISTA DI RCA. AFFIANCHERÀ IL TELELASER

Il comando di polizia municipale di Gualdo Tadino sarà il primo in Umbria dotato di un rilevatore, simile a un autovelox, che attraverso un sistema video ri-prenderà le targhe di tutti i veicoli in transito, segna-lando quelli privi di assicurazione o di revisione o che risultano rubati. “Lo strumento - spiega il comandante della municipale, Angelo Cardinali - è collegato direttamente con gli archivi dell’ACI-Pra e dell’ANIA, l’associazione nazionale delle assicurazioni, e consentirà di verificare in tempo reale le condizioni di circolazione del veicolo, adottando di conseguen-za in loco tutti i provvedimenti sanzionatori del caso”.Su base statistica, il numero dei veicoli circolanti su strada pri-vi di assicurazione è aumentato in maniera elevata, “un feno-meno che crea un giustificato allarme sociale, stante i riflessi di natura soprattutto civilistica derivanti a seguito di incidenti

che vedono coinvolti veicoli privi di assicurazione”, ha sottolineato lo stesso capitano Cardinali. I dati testi-moniano che nel 2014 sono stati 50 i veicoli privi di assicurazione posti sotto sequestro dagli agenti della polizia municipale gualdese, in aumento di 14 unità rispetto al 2013. Il sistema acquistato dal Comune

viene normalmente installato lungo la strada e gestito da un operatore, mentre a breve distanza opera una pattuglia cui i dati trasmessi dal rilevatore giungono su un tablet, potendo quindi fermare la macchina e contestare l’infrazione o recu-perare l’auto rubata. Il tutto secondo le norme stabilite dal Garante della Privacy. Questo nuovo strumento affianca il tele laser, già in dotazione dal 2005 presso il comando di Polizia Municipale locale, che negli ultimi anni ha registrato numero-se infrazioni al limite di velocità.

È una situazione divenuta ormai fuori controllo, e che ne-cessita di un adeguato e tempestivo intervento. Il prolife-rare dei cinghiali nelle aree del Parco del Monte Cucco ha costretto i Comuni interessati a lanciare un grido d’allarme per sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo ai proble-mi che quotidianamente affliggono la popolazione locale. Una comunicazione ufficiale, a firma di tutti e 4 i sindaci del territorio compreso, è stata inviata in Regione Umbria e al Commissario della Comunità Montana “Umbria Nord”, Mauro Severini. Nella lettera si fa riferimento soprattutto ai rischi che il mancato contenimento della popolazione dei cinghiali produce nel territorio: continui incidenti stradali (peraltro in aumento), danni ingenti ai prati sommitali del

parco e distruzione di interi raccolti, con molti agricoltori che hanno deciso di posticipare il tempo della semina, e in alcuni casi addirittura di lasciare i terreni incolti, prevedendo un inutile dispendio di energie e risorse. Il programma Life Strade varato negli anni scorsi non ha prodotto gli esiti spe-rati, tra segnalatori non più funzionanti e cinghiali che nel tempo hanno cambiato le rotte degli spostamenti. È stata caldeggiata l’ipotesi di partecipare attivamente al Piano di abbattimento triennale della specie cinghiale, in valutazione presso la Comunità Montana, e di procedere nei tempi più brevi possibili a un abbattimento straordinario che riporti il numero dei capi in quantità modiche e sostenibili, compati-bile con le esigenze del territorio.

I comuni del Parco lanciano l’allarme: “Ci sono troppi cinghiali”

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Giro di vite su assicurazioni e revisioni tramite un rilevatore

DALLA FASCIA In una lettera inviata a Regione e Comunità Montana espressa preoccupazione

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Whirpool ad Aprile presenta il piano

FABRIANO

C’è un nuovo cippo accanto al Dolmen del motociclista di Casacastalda. È de-dicato ad Andrea Antonelli, giova-ne pilota umbro scomparso in un incidente di gara nel corso di una prova del campio-nato mondiale Su-persport, disputata in Russia nel luglio del 2013. A inaugu-rarlo, alla presenza di Arnaldo Antonelli (papà del pilota scomparso), è stato don Raniero Menghini nel corso della tradizionale Benedizione dei Caschi, tenutasi lo scorso 15 febbraio. Nel 2014 il papà di Antonelli ricevette il premio “Dolmen”, quest’anno è tornato ben volentieri nel comune di Valfabbrica per scoprire l’opera dedicata alla memoria di suo figlio, posta accanto a quella che ricorda Marco “Sic” Simoncelli, scomparso anch’esso in un fatale incidente di gara nell’ottobre del 2011 a Sepang, in Malesia. Ad An-tonelli i motociclisti presenti hanno dedicato “un minuto di rumore”, il modo col quale gli amanti delle due ruote omaggiano la memoria di un loro collega. “Questo rumore di oggi mi ha fatto mancare un mondo, lui stava cercando di realizzare i suoi sogni. Chi vuole provarci non deve mai staccarsi dall’umiltà”, ha affermato papà Arnaldo durante la cerimonia. Presenti a Casacastalda anche Danilo Petruc-ci, pilota umbro del team Pramac Ducati che il prossimo 29 marzo sarà al via della nuova stagione di MotoGP, e lo staff e i mezzi della Clinica Mobile. Hanno partecipato all’orga-nizzazione dell’evento il Motor Day dei Carabinieri, il Moto Club dei Vigili del Fuoco di Perugia, l’associazione perugina Amici dei Pompieri, il Ducati Club di Perugia, i Moto Club di Mugnano e Deruta, il Moto Club Jarno Saarinen e la Pro Loco di Casacastalda.

CASACASTALDA

Un cippo dedicato ad Andrea Antonelli

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Dopo mesi di difficoltà, incertezza e attesa, qualcosa comincia a muovesi sul fronte del nuovo piano industriale in capo a Whirpool. Nei giorni scorsi s’è tenuto, presso il ministero dello Sviluppo economico, un incontro per

fare il punto della situazione, alla presenza del Ministro per lo Sviluppo Economico, Federica Guidi, dei rappresentanti delle Regioni Toscana, Marche, Campania e Lombardia, dei vertici dell’azienda e delle organizzazioni sindacali nazio-nali, territoriali e dei delegati degli stabilimenti. L’ammini-stratore delegato di Whirlpool Italia, Davide Castiglioni, ha affermato di voler condividere con tutte le parti il processo di integrazione tra Whirlpool e Indesit, volto a definire il nuovo gruppo industriale (tra i maggiori a livello mondiale e prima impresa europea del settore per fatturato, 6 mi-liardi di euro, e numero di dipendenti, 26.000, di cui 6.000 in Italia). Superata questa prima fase, Whirlpool presente-rà il piano industriale per i singoli stabilimenti, all’interno dell’architettura generale del Gruppo non solo in Italia. Un piano strutturato e sostenibile, secondo Castiglioni, che verrà definito su determinate linee guida e che manterrà l’Italia al centro del progetto, considerando gli impegni pre-si con gli accordi sindacali stipulati e che verrà presentato nella prima metà del mese di aprile prossimo. Proprio al riguardo, il presidente della Regione Marche, Gianmarco Spacca, ha ribadito la necessità di dare seguito all’accordo sottoscritto il 3 dicembre 2013, a difesa dell’occupazione (fino al 2018) con annesso rilancio degli investimenti per 83 milioni di euro. “L’interesse e la finalità della Regione è quello di integrare e favorire lo sviluppo di un piano indu-striale “virtuoso” tra Whirpool e Indesit che rispetti appun-to l’accordo del 2013. Resta di fondamentale importanza, direi prioritaria, conoscere le intenzioni di Whirpool per valutarne le ricadute sul territorio. La sensazione è che le nostre incessanti richieste possano essere soddisfatte a stretto giro di posta”.

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di LEONARDO BOSSIChe il tiro con l’arco fosse una specialità tra le più in voga a Gualdo Tadino è cosa nota a molti. Ma i risultati ottenuti a Rimini ai recenti campionati Italiani la dicono lunga sulla bon-tà del movimento, confrontato pure a livello nazionale. Gualdo Tadino, dopo aver trionfato l’anno scorso nei campionati europei di tiro con la fionda, può vantare anche un campione Italiano di tiro con l’arco nella categoria Arco Nudo-Seniores: si tratta di Marco Nati, già conosciuto ai più per le sue performance settembrine durante i Giochi de le Porte. Nati ha sbaragliato la concorrenza, salendo sul gradino più alto del podio con 543 punti, uno in più di Davide Blasi dell’Associazione Genovese Arcieri e tre più di Claudio Mar-tinelli degli Arcieri Murgia. Su 60 frecce, Nati ha colpito il 10 per 23 volte ed il 9 per 22 volte, laureandosi così Campione Italiano nell’Arco Nudo. Nella stessa gara, ottimo decimo po-sto per Gianluca Merli a quota 520 punti, 22esimo invece Marco Pannacci con 513. Il trio Nati-Merli-Pannacci, inoltre, si è classificato primo nella classifica a squadre, diventando così campione Italiano a squadre: 1576 i punti totalizzati, da-vanti agli arcieri di Certaldo e Fivizzano.Nella categoria Arco Nudo-Ragazzi altra grande soddisfazio-ne per Gualdo, con Federico Acciari che si è laureato vice-campione italiano chiudendo al secondo posto con 461 punti

alle spalle di Alessandro Carassai che ha to-talizzato 490 punti. Grande soddisfazione per questo ragazzo di 14 anni che ha raggiunto un traguardo prestigioso. Nell’ultima giornata di gare, poi, sono andati in scena i Campionati Assoluti, ovvero la sfida tra i 16 punteggi più alti delle tre categorie (Arco Nudo, Compound e Olimpico). Marco Nati, partito come testa di serie numero 1, agli ottavi ha sconfitto Alfio

Gulisano di Catania, salvo poi soccombere ai quarti contro Daniele Braglia dell’Ypsilon Arco Club di Cavriago. Rimane comunque la soddisfazione per il titolo conquistato nella sua categoria.Negli assoluti a squadre, invece, il trio Marco Nati-Giuliano Nati-Merli ha battuto ai quarti gli Arcieri delle Alpi, in semifi-nale il Xl Archery Team, ma in finale ha perso di un solo punto (23-22) contro la compagnia arcieri di Certaldo.C’è molta soddisfazione nell’ambiente gualdese per i grandi risultati raggiunti, che proiettano Gualdo Tadino e la compa-gnia “Rocca Flea” nell’elite del tiro con l’arco italiano, con un campione assoluto e un giovanissimo vice-campione a no-bilitarne il lavoro quotidiano. Il prossimo appuntamento di valenza nazionale è in programma nel week-end 27-28 giu-gno a Varese, dove verrà messa in palio la Coppa Italia delle Regioni.

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Terminata la brevissima regular sea-son per le ragazze della Salus Gual-do. Le gualdesi, allenate da Fulberto Evangelisti, erano inserite nel girone umbro-marchigiano-abruzzese della Serie B, composto da otto squadre, e hanno chiuso il raggruppamento al secondo posto. Nove vittorie e tre sconfitte, che sono valse l’accesso alla seconda fase, quella più importante. Hanno avuto accesso alla seconda parte le prime quattro squadre classificate, ovvero Roseto, Gualdo, Pesaro e Perugia, che ora si scontreranno in partite di andata e ritorno in un girone all’italiana. Al termine di queste sfide, le prime tre classificate accederanno alla fase nazionale per conquistare un posto in A2, la seconda serie a livello italiano.Una squadra, quella della Salus, composta praticamente da sole giocatrici del posto, tranne alcune eccezioni. E non sfugge all’occhio attento il fatto che queste ragazze sono veramente giovanissime: la maggior parte di loro è infatti nata dal 1994 in giù. Tutto ciò a conferma del grande valore che ha il settore giovanile nel movimento cestistico gual-dese.La seconda fase del campionato è iniziata sabato 21 febbra-io per la Salus, che ha perso 44-39 in casa contro Pesaro. Ma c’è da credere che nelle prossime cinque sfide le ragaz-ze dualdesi cercheranno di fare il possibile per continuare a coltivare il sogno dell’A2. L.Bos.

La Salus a caccia di un posto in A2

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Il nome di Gualdo Tadino è riecheggiato nella cerimonia d’apertura della 67esima edizione della Viareggio Cup. Una delegazione composta dal Sindaco Massimiliano Presciutti, dall’Assessore allo Sport Roberto Morroni, dall’atleta Special Olympics Fabio Scaramucci, dai figuranti dell’Ente Giochi de le Porte e dagli sbandieratori del gruppo Città di Gualdo Ta-dino ha partecipato alla cerimonia che ha aperto la rasse-gna. Il tutto in diretta tv sul primo canale sportivo Rai.

CHE VETRINA ALLA VIAREGGIO CUP!

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Direttore Commerciale: Giancarlo BarbacciTel. 339.5744413 Mail [email protected] Editoriale Massimo BoccucciDirettore Responsabile Roberto BarbacciCollaboratori: Leonardo Bossi, Chiara Giombini,Guido Giovagnoli, Edoardo RidolfiStampa: Dimensione Grafica snc - Spello (PG)Chiuso in redazione: Lunedì 23 Febbraio 2015Aut. Tribunale di Perugia n. 21 dell’11 ottobre 2013

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Il prossimo numero sarà in distribuzione da

MERCOLEDÌ 25 MARZO 2015

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Domenica 8 Marzo CAPECI

Domenica 15 Marzo COMUNALE

Domenica 22 Marzo CAPECI

Domenica 29 Marzo COMUNALE

Domenica 5 Aprile CAPECI

Lunedì 6 Aprile CAPECI

Il Comune di Cantiano ha aderito alla campagna per la legalità con-tro il gioco d’azzardo, unendosi a circa 600 altre realtà nazionali, nell’ambito di un percorso avviato da “Scuola delle buone prati-che”. Un’iniziativa volta a contenere e limitare quella che per molti rappresenta una vera e propria piaga sociale, con numeri da capo-giro: circa 80 miliardi di fatturato, ovvero il 4% del PIL nazionale (la terza industria italiana), tale da produrre 8 miliardi di tasse. Il dato racchiude il 12% della spesa delle famiglie italiane, nonché 15% del mercato europeo del gioco d’azzardo e il 4,4% del mercato mondia-le, con oltre 400.000 slot-machine dislocate sul territorio e 6.181 locali e agenzie autorizzate. Sono almeno 15 milioni i giocatori abi-tuali, 2 milioni a rischio patologico, e almeno 800.000 i giocatori già patologici. I sindaci dei comuni coinvolti hanno deciso di fare squadra, consapevoli che insieme si è più forti e si può contrastare la diffusione del gioco d’azzardo. Si vanno delineando reti nei terri-tori con associazioni, volontari, polizia locale e forze dell’ordine per attivare iniziative culturali, attività di controllo, di prevenzione e di contrasto, tentando di utilizzare tutti gli strumenti disponibili per esercitare le attività di contrasto al gioco d’azzardo.

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Vendesi appartamento al secondo piano di una palazzina quadrifamiliare sito in Gubbio, via dell’Arte dei Sarti n. 16, in zona Zappacenere: soggiorno-pranzo, cucina, 3 camere, 2 bagni,

disimpegno e 2 balconi (superficie 100 mq); garage e cantina di 22 mq; soffitta semipraticabile di circa 40 mq; giardino di 8 metri quadri. Prezzo 140mila euro. Per informazioni: 335.7772674

Il futuro passa per la cultura, specie tra i giovani. È il messaggio insito nel nuovo Patto locale per la lettura, presentato a Gubbio nei giorni scorsi e che interessa da vicino sei Comuni dell’Alto Chiascio e dei territori limitrofi. L’iniziativa si estende all’interno del Progetto In Vitro, vero e proprio invito alla lettura, che coinvolge non soltan-to le istituzioni scolastiche, ma pure il Distretto Alto Chiascio USL Umbria 1 e i Comuni della Zona Sociale 7.

L’ALTO CHIASCIO PROMUOVE LA LETTURA

Il 17 e 18 marzo inizia il corso di rinnovo igiene degli alimenti (HACCP) obbligatorio ogni 3 anni per chi lavora nel settore alimentare. Devono rin-novare il corso tutti coloro che hanno ricevuto l’attestato nell’anno 2012 o precedente. Il corso si svolge presso gli uffici in via Franco Storelli 30.

GUALDO AL VIA IL CORSO HACCP

Page 16: 30 Giorni - Numero 21 - 25 Febbraio 2015