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INNO DI LODE Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, acco- gli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen. COLLETTA Cel. Dio grande e misericordioso, allontana ogni ostacolo nel nostro cammino verso di te, perché, nella serenità del corpo e dello spiri- to, possiamo dedicarci liberamente al tuo ser- vizio. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nel- l’unità dello Spirito Santo... Ass. Amen Oppure Cel. O Dio, Padre degli orfani e delle vedo- ve, rifugio degli stranieri, giustizia agli oppressi, sostieni la speranza del povero che confida nel tuo amore, perché mai venga a mancare la libertà e il pane che tu provvedi, e tutti impariamo a donare sull’esempio di colui che ha donato se stesso, Gesù Cristo nostro Signore. Egli è Dio... Ass. Amen ANTIFONA D’INGRESSO in piedi La mia preghiera giunga fino a te; tendi, o Signore, l’orecchio alla mia preghiera. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Il Dio dei profeti, che a Elìa si rivelò come il Vivente, e che in Cristo Gesù ci ha salvati, donandoci lo Spirito Santo, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle, «Cristo, dopo essersi offerto una sola volta per togliere il peccato di molti, apparirà una seconda volta, senza alcuna relazione con il peccato, a coloro che l’aspettano per la loro salvezza». Con- fessiamo il nostro peccato e prepariamoci alla sua venuta. (Breve pausa di silenzio) Cel. Pietà di noi, Signore. Ass. Contro di te abbiamo peccato Cel. Mostraci, Signore, la tua misericordia. Ass. E donaci la tua salvezza Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen Cel. Signore pietà Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, pietà Ass. Cristo, pietà Cel. Signore pietà Ass. Signore, pietà « T T utto quello che aveva». Anche oggi il Signore ci invita a fare sintesi della nostra vita e a considerare l’incontro con lui come un evento unico, irripetibile, che cambia la nostra storia, che permette di vincere ogni sorta di dualismo, di scissione, tra anima e corpo, mente e cuore, fede e ragione, carità e annuncio. Siamo coin- volti nell’esperienza della fede totalmente, pienamente, senza mezze misure, senza svincoli o sconti: apparteniamo completamente al Signore, siamo suoi discepoli nella piena disponibilità di mente, cuore, anima, spirito, corpo, libertà, coscienza… Il tema della santi- tà, della testimonianza, non può essere slegato da questa verità. La fede ci deve cambiare e può trasformare il mondo: dipende molto da noi, dalla nostra perseveranza, dalla generosità a donare quello che abbiamo, a prendere sul serio la Parola, il Vangelo, e le strutture delle società (nel bene e nel male). L’Eucaristia che celebriamo è un nodo che ci unisce al Cristo per sempre e totalmente: senza censure! 32ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO B (verde) 11 NOVEMBRE 2012

32 domenica del tempo ordinario anno B

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Sussidi liturgici per la santa messa

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INNO DI LODECel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pacein terra agli uomini di buona volontà. Noiti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, tiglorifichiamo, ti rendiamo grazie per latua gloria immensa, Signore Dio, Re delcielo, Dio Padre onnipotente. Signore,Figlio unigenito, Gesù Cristo, SignoreDio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tuche togli i peccati del mondo, abbi pietà dinoi; tu che togli i peccati del mondo, acco-gli la nostra supplica; tu che siedi alladestra del Padre, abbi pietà di noi. Perchétu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solol’Altissimo, Gesù Cristo, con lo SpiritoSanto nella gloria di Dio Padre. Amen.COLLETTACel. Dio grande e misericordioso, allontanaogni ostacolo nel nostro cammino verso di te,perché, nella serenità del corpo e dello spiri-to, possiamo dedicarci liberamente al tuo ser-vizio. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuoFiglio, che è Dio, e vive e regna con te, nel-l’unità dello Spirito Santo... Ass. AmenOppureCel. O Dio, Padre degli orfani e delle vedo-ve, rifugio degli stranieri, giustizia aglioppressi, sostieni la speranza del povero checonfida nel tuo amore, perché mai venga amancare la libertà e il pane che tu provvedi,e tutti impariamo a donare sull’esempio dicolui che ha donato se stesso, Gesù Cristonostro Signore. Egli è Dio... Ass. Amen

ANTIFONA D’INGRESSO in piediLa mia preghiera giunga fino a te; tendi, oSignore, l’orecchio alla mia preghiera.Cel. Nel nome del Padre e del Figlio edello Spirito Santo. Ass. AmenCel. Il Dio dei profeti, che a Elìa si rivelòcome il Vivente, e che in Cristo Gesù ci hasalvati, donandoci lo Spirito Santo, sia contutti voi. Ass. E con il tuo spiritoATTO PENITENZIALECel. Fratelli e sorelle, «Cristo, dopo essersiofferto una sola volta per togliere il peccatodi molti, apparirà una seconda volta, senzaalcuna relazione con il peccato, a coloroche l’aspettano per la loro salvezza». Con-fessiamo il nostro peccato e prepariamocialla sua venuta.(Breve pausa di silenzio)Cel. Pietà di noi, Signore.Ass. Contro di te abbiamo peccatoCel. Mostraci, Signore, la tua misericordia.Ass. E donaci la tua salvezzaCel. Dio onnipotente abbia misericordia dinoi, perdoni i nostri peccati e ci conducaalla vita eterna. Ass. AmenCel. Signore pietà Ass. Signore, pietàCel. Cristo, pietà Ass. Cristo, pietàCel. Signore pietà Ass. Signore, pietà

«TTutto quello che aveva». Anche oggi il Signore ci invita a faresintesi della nostra vita e a considerare l’incontro con lui comeun evento unico, irripetibile, che cambia la nostra storia, che

permette di vincere ogni sorta di dualismo, di scissione, tra anima ecorpo, mente e cuore, fede e ragione, carità e annuncio. Siamo coin-volti nell’esperienza della fede totalmente, pienamente, senza mezzemisure, senza svincoli o sconti: apparteniamo completamente alSignore, siamo suoi discepoli nella piena disponibilità di mente,cuore, anima, spirito, corpo, libertà, coscienza… Il tema della santi-tà, della testimonianza, non può essere slegato da questa verità. Lafede ci deve cambiare e può trasformare il mondo: dipende moltoda noi, dalla nostra perseveranza, dalla generosità a donare quello che abbiamo, a prenderesul serio la Parola, il Vangelo, e le strutture delle società (nel bene e nel male). L’Eucaristia checelebriamo è un nodo che ci unisce al Cristo per sempre e totalmente: senza censure!

32ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO B (verde) 11 NOVEMBRE 2012

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focaccia per me e portamela; quindi ne pre-parerai per te e per tuo figlio, 14poiché cosìdice il Signore, Dio d’Israele: “La farinadella giara non si esaurirà e l’orcio dell’olionon diminuirà fino al giorno in cui il Signoremanderà la pioggia sulla faccia della terra”».15Quella andò e fece come aveva detto Elìa;poi mangiarono lei, lui e la casa di lei perdiversi giorni. 16La farina della giara nonvenne meno e l’orcio dell’olio non diminuì,secondo la parola che il Signore aveva pro-nunciato per mezzo di Elìa. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a DioSALMO RESPONSORIALE (Sal 145)Rit. Loda il Signore, anima mia

Il Signore rimane fedele per sempre rendegiustizia agli oppressi, dà il pane agli affa-mati. Il Signore libera i prigionieri. Rit.Il Signore ridona la vista ai ciechi, il Signorerialza chi è caduto, il Signore ama i giusti, ilSignore protegge i forestieri. Rit.Egli sostiene l’orfano e la vedova, ma scon-volge le vie dei malvagi. Il Signore regnaper sempre, il tuo Dio, o Sion, di generazio-ne in generazione. Rit.SECONDA LETTURADalla lettera agli Ebrei (9,24-28)24Cristo non è entrato in un santuariofatto da mani d’uomo, figura di quellovero, ma nel cielo stesso, per comparireora al cospetto di Dio in nostro favore. 25E non deve offrire se stesso più volte,come il sommo sacerdote che entra nelsantuario ogni anno con sangue altrui:26in questo caso egli, fin dalla fondazionedel mondo, avrebbe dovuto soffrire moltevolte. Invece ora, una volta sola, nella pienezzadei tempi, egli è apparso per annullare ilpeccato mediante il sacrificio di se stes-so. 27E come per gli uomini è stabilito chemuoiano una sola volta, dopo di cheviene il giudizio, 28così Cristo, dopoessersi offerto una sola volta per togliereil peccato di molti, apparirà una secondavolta, senza alcuna relazione con il pec-cato, a coloro che l’aspettano per la lorosalvezza.Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

La prima lettura ci fa incontrare con il profetaElìa, messaggero di rilievo per la storia d’Israele,coscienza critica dei poveri e dei veri credenti.Egli, perseguitato dai potenti che metteva in di-scussione, trovò accoglienza presso una vedova,la quale, benché ridotta alla miseria estrema,seppe condividere con lui le poche cose che lerimanevano. Per lei significavano un momentoancora di sopravvivenza della sua vita e di quel-la di suo figlio. Dono gratuito e magnanimo chefu sorgente di vita.La seconda lettura approfondisce il tema delsacerdozio unico e nuovo di Cristo. Mentrenell’AT, il sommo sacerdote poteva entrare solouna volta all’anno nel Santo dei Santi, lo spaziosacro del Tempio, che significava la presenza diDio, e spargeva il sangue di un animale sacrifi-cato per la riparazione dei peccati del popolo,Cristo, invece, è entrato una volta per tutte nelsantuario celeste offrendo la sua vita, il suo san-gue. Mediante questo dono, Gesù ha conquista-to l’accesso alla pienezza della vita divina.Quando ricomparirà davanti a noi, sarà permanifestare il compimento definitivo della realtàdi amore che egli ha insaturato.Il Vangelo presenta la povera vedova comesegno non solo di umiltà, ma soprattutto digenerosità e di condivisione: offre tutto quelloche è, cioè il suo niente, la sua pochezza e mise-ria. È questo il dono che il Signore gradisce, l’of-ferta vera, il sacrificio autentico, il culto sincero!Di fronte a coloro che cercano la propria esalta-zione, compiendo per questo gesti di generosità,la vedova è l’immagine del dono puro, dell’of-ferta libera e gradita a Dio, della preghiera chelo Spirito suggerisce, della carità vissuta, dellafede che trasforma! Davanti a lei, il Figlio del-l’uomo si inchina!

PRIMA LETTURA SedutiDal primo libro dei Re (17,10-16)In quei giorni, 10il profeta Elìa si alzò e andòa Sarèpta. Arrivato alla porta della città, eccouna vedova che raccoglieva legna. La chia-mò e le disse: «Prendimi un pò d’acqua inun vaso, perché io possa bere». 11Mentre quella andava a prenderla, le gridò:«Per favore, prendimi anche un pezzo dipane». 12Quella rispose: «Per la vita delSignore, tuo Dio, non ho nulla di cotto, masolo un pugno di farina nella giara e un po’d’olio nell’orcio; ora raccolgo due pezzi dilegna, dopo andrò a prepararla per me e permio figlio: la mangeremo e poi moriremo».13Elìa le disse: «Non temere; va’ a fare comehai detto. Prima però prepara una piccola

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CANTO AL VANGELO in piediAlleluia, alleluia.Beati i poveri in spirito, perché di essi è ilregno dei cieli. Alleluia.

VANGELODal Vangelo secondo Marco

(12,38-44) [forma breve 12,41-44]Ass. Gloria a te, o Signore

In quel tempo, 38Gesù [nel tempio] dicevaalla folla nel suo insegnamento: «Guardatevidagli scribi, che amano passeggiare in lun-ghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, 39averei primi seggi nelle sinagoghe e i primi postinei banchetti. 40Divorano le case delle vedo-ve e pregano a lungo per farsi vedere. Essiriceveranno una condanna più severa».[41Sduto di fronte al tesoro, osservava comela folla vi gettava monete. Tanti ricchi negettavano molte. 42Ma, venuta una vedovapovera, vi gettò due monetine, che fanno unsoldo. 43Allora, chiamati a sé i suoi discepo-li, disse loro: «In verità io vi dico: questavedova, così povera, ha gettato nel tesoropiù di tutti gli altri. 44Tutti infatti hanno get-tato parte del loro superfluo. Lei invece,nella sua miseria, vi ha gettato tutto quelloche aveva, tutto quanto aveva per vivere».] Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo

PROFESSIONE DI FEDE in piediCredo in un solo Dio, Padre onnipoten-te, creatore del cielo e della terra, di tuttele cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo,unigenito Figlio di Dio, nato dal Padreprima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce daLuce, Dio vero da Dio vero, generato, noncreato, della stessa sostanza del Padre; permezzo di Lui tutte le cose sono state crea-te. Per noi uomini e per la nostra salvezzadiscese dal cielo, (si china il capo) e peropera dello Spirito Santo si è incarnato nelseno della Vergine Maria e si è fatto uomo.Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato,morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risusci-tato, secondo le Scritture, è salito al cielo,siede alla destra del Padre. E di nuovoverrà, nella gloria, per giudicare i vivi e imorti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore edà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio.Con il Padre e il Figlio è adorato e glorifi-cato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apo-

stolica. Professo un solo battesimo per il per-dono dei peccati. Aspetto la risurrezione deimorti e la vita del mondo che verrà. Amen.PREGHIERA DEI FEDELICel. Carissimi, nell’Eucaristia Dio si fa umi-le, debole, piccolo, povero, pezzo di paneche viene mangiato. Cristo stesso ci invita adonarci, a condividere i nostri beni, lepovertà, le gioie, le speranze, le attese.Lettore Diciamo con fiducia:Ass. SIGNORE,

INSEGNACI AD AMARE!1. Per la Chiesa. Perché si liberi da ogniforma di potere, di successo, di scandalo, eannunci il Vangelo delle Beatitudini senzacompromessi, con libertà, come il profetaElìa. Preghiamo.2. Per i Vescovi. Perché nella fedeltà allamissione apostolica, siano vicini ai poveri,agli esclusi, difendendo i loro diritti e criti-cando ogni atteggiamento di emarginazio-ne nelle proprie comunità ecclesiali. Pre-ghiamo.3. Per i politici. Perché nei loro progetti cisia posto per i poveri, per quanti cercano unlavoro, per chi è senza casa ed è privo di pro-spettive, di futuro. Preghiamo.4. Per i carcerati. Perché attraverso la pre-ghiera, l’ascolto del Vangelo e un profondodiscernimento, si avvicinino a Dio. Preghia-mo.5. Per gli immigrati. Perché impariamo ariconoscere in loro una speciale presenzadi Cristo e proviamo a dialogare, ad acco-glierli. Preghiamo.6. Per noi qui riuniti. Perché la nostra co-munità sia un segno concreto dell’amore diDio per l’uomo, una testimonianza vivadella presenza di Gesù che si manifesteràalla fine dei tempi per raccogliere i suoidiscepoli. Preghiamo.Cel. O Padre giusto e misericordioso, tuche sostieni l’orfano e la vedova e sconvol-gi le vie degli empi: rialza chi è caduto,ridona la vista ai ciechi, libera gli oppressi,benedici la nostra generazione. Per Cristonostro Signore. Ass. Amen

SULLE OFFERTE in piedi Cel. Volgi il tuo sguardo, o Padre, alleofferte della tua Chiesa, e fa’ che parteci-piamo con fede alla passione gloriosa del

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tuo Figlio, che ora celebriamo nel mistero.Per Cristo nostro Signore. Ass. AmenPREFAZIOLa salvezza nell’obbedienza di CristoÈ veramente cosa buona e giusta, nostrodovere e fonte di salvezza, rendere graziesempre e in ogni luogo a te, Signore, Padresanto, Dio onnipotente ed eterno. Con ilsangue del tuo Figlio e la potenza delloSipirito tu hai ricostituito l’unità della fami-glia umana disgregata dal peccato, perché iltuo popolo, radunato nel vincolo di amoredella Trinità, a lode e gloria della tua multi-forme sapienza, formi la Chiesa, corpo delCristo e tempio vivo dello Spirito. Per que-sto mistero di salvezza, uniti ai cori degliAngeli, proclamiamo esultanti la tua lode.

MISTERO DELLA FEDEOgni volta che mangiamo di questo panee beviamo a questo calice annunziamo latua morte, Signore, nell’attesa della tuavenuta.PREGHIERA DEL SIGNORECel. Come figli di un solo Padre che è neicieli, diciamo con gioia.Tutti: Padre nostro...SCAMBIO DELLA PACECel. Uniti attorno all’unica mensa del Si-gnore, scambiatevi un segno di amore fra-terno.CANONE CANTATOVi lascio la pace, vi dò la mia pace: nonvi turbate. Vi lascio la pace, vi dò la miapace: abbiate fede in me.

ANTIFONA ALLA COMUNIONEIl Signore è mio pastore, non manco dinulla; in pascoli di erbe fresche mi fa ri-posare, ad acque tranquille mi conduce.OppureI discepoli riconobbero Gesù, il Signore,nello spezzare il pane.Oppure«La vedova ha offerto più di tutti gli altri,perché ha dato tutto quello che aveva».

DOPO LA COMUNIONE in piediCel. Ti ringraziamo dei tuoi doni, o Padre;la forza dello Spirito Santo, che ci haicomunicato in questi sacramenti, rimanga

Sant’Alberto Magno, 15 novembreNacque in Germania versoil 1200. Molto giovane ven-ne in Italia per studiare learti a Padova e forse anchea Bologna e Venezia. Du-rante il soggiorno nella pe-nisola conobbe i domeni-cani, dai quali fu inviato aColonia per la formazionereligiosa e per lo studio del-la teologia. Approdò, infi-ne, a Parigi dove tenne la cattedra di teologiaper tre anni, durante i quali ebbe un allievod’eccezione:Tommaso d’Aquino. Rimandatodai superiori a Colonia per fondarvi lo studioteologico, portò con sé Tommaso con il qualeavviò un progetto molto ambizioso: il com-mento dell’opera di Dionigi l’Areopagita edegli scritti filosofico-naturali di Aristotele.Grande studioso delle scienze naturali,Alberto non rifuggì dagli incarichi pastorali.Fu provinciale dell’ordine domenicano per ilnord della Germania, per breve tempo vesco-vo di Ratisbona, partecipò al concilio di

Lione. Il «dottore univer-sale» morì nel 1280.

La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco - Dir. P. Edoardo Scognamiglio - ViaTribunali, 316 - 80138 Napoli. Telefax 0823434779; Cell. 3472968637. E-mail: [email protected] - CCP 11298809. Autorizzazione delTribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Realizzazione grafica e testi musicali di Boutros Naaman.

in noi e trasformi tutta la nostra vita. PerCristo nostro Signore. Ass. Amen

Cel. Il Signore sia con voi.Ass. E con il tuo spiritoCel. Vi benedica Dio onnipotente, Padre eFiglio ✠ e Spirito Santo. Ass. AmenCel. Il Signore ama i semplici e gradiscel’offerta del povero: nel suo nome, andate inpace. Ass. Rendiamo grazie a Dio

Attualizzare la ParolaIn questa domenica, lafigura del profeta Elìaemerge, senza dubbio,

come segno di una fede critica, di una fedel-tà a Dio che non ammette compromessi,che mette in pericolo la nostra stessa vita.Sentiamo la stessa passione di Elìa per ilVangelo? Restiamo impassibili innanzi almale? Abbiamo il coraggio di denunciare ilmale e ogni forma di ingiustizia?