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SICUREZZA ELETTRICA NEI CANTIERI EDILI
16 ottobre 2012
Il problema della sicurezza non è quello che le persone non sanno …
… il problema è quello che le persone pensano di sapere.
RISCHIO = PERICOLO X ESPOSIZIONE
risultante dell’interazione tra pericolo ed esposizione dei soggetti
… da un punto di vista matematico il RISCHIO è lo scarto tra la possibilità di verificarsi di un certo evento (dannoso) e la frequenza con cui si verifica.
IMPIANTO ELETTRICO
D.P.R. 27.4.1955, n°. 547, Titolo VII, da art. 267 ad art. 350, da Capo I a Capo XI
D.P.R. 7.1.1956, n°. 164, art. 11 Lavori in prossimità di linee elettriche
Norme: CEI 64-8 parte 704; Guida CEI 64/17
Titolo III, Capo III, art. da 80 a 87
D.Lgs. 9 aprile 2008, n°. 81
L’impianto elettrico è un insieme di
costruzioni e di installazioni con il
fine di:
•Produrre
•Convertire
•Trasformare
•Regolare
•Smistare
•Trasportare
•Distribuire
l’energia elettrica
COMPONENTI DI UN IMPIANTO ELETTRICO
•Quadro elettrico•Tubi –Canali portacavi•Cavi elettrici•Prese a spina•Apparecchi di manovra e comando•Lampade•Sistemi•Apparecchi di protezione
•Lavori di costruzione di nuovi edifici
•Lavori di riparazione, trasformazione
ampliamento o demolizione di edifici esistenti
•Opere pubbliche
(Strade, viadotti parchi canali, teleferiche)
•Lavori di movimentazione di terra
•Lavori simili
(manutenzione in banchina o costruzioni navali)
Impianto elettrico di cantiere
La guida CEI 64.17 ci fornisce la
definizione di impianto di cantiere, come
insieme di componenti elettrici, ubicati
all’interno del recinto (di cantiere) associati in modo da rendere disponibile
l’energia elettrica agli apparecchi
utilizzatori.
Fanno parte dell’impianto di cantiere anche i componenti elettrici alimentati tramite prese a spina, ad eccezione degli apparecchi utilizzatori.
Nota: si considera parte dell’impianto elettrico di cantiere anche
l’eventuale tratto della linea di alimentazione esterno al recinto di
cantiere.
Origine dell’impianto di cantiere
L’impianto di cantiere trae origine dal punto di allacciamento
della linea di alimentazione del quadro generale del cantiere.
L’impianto elettrico di cantiere ha origine dal punto di
allacciamento della linea di alimentazione del quadro
generale di cantiere e coincide con i morsetti dell’organo di
misura dell’ente fornitore.
Se invece l’alimentazione è derivata da un impianto
esistente, l’impianto di cantiere coincide con i morsetti
dell’interruttore immediatamente a monte della linea di
cantiere.
Per i piccoli cantieri alimentati da presa a spina l’origine
dell’impianto è la spina stessa.
Altri esempi di origine possono essere considerati i gruppi
elettronici o le cabine di trasformazione.
Gruppi elettrogeni
La protezione dai contatti indiretti quando si utilizzano gruppi elettrogeni nei cantieri può essere
ottenuta realizzando, con un collegamento a terra del centro stella del generatore, un sistema di tipo
TN e coordinando opportunamente l'impedenza dell'anello di guasto con adeguati dispositivi di
protezione. Nel calcolare l'impedenza dell'anello di guasto si deve tener conto dell'elevata reattanza
interna del generatore e delle conseguenti piccole correnti di cortocircuito che generalmente non
permettono di interrompere il guasto in tempo utile mediante interruttori magnetotermici. Una
buona protezione può essere ottenuta solo mediante interruttori differenziali posti a protezione di
ogni singola derivazione. Se il gruppo elettrogeno è monofase ed alimenta un singolo utilizzatore è
possibile adottare la misura di protezione per separazione elettrica che però non può essere
applicata ad installazioni più estese a causa della difficoltà nei cantieri di garantire il necessario
isolamento verso terra.
Testo e immagine tratti
da www.elektro.it
I quadri per cantieri devono essere di tipo ASC le cui
caratteristiche vengono descritte nella norma CEI EN
60439 – 4 per locali di servizio si possono utilizzare
quadri rispondenti alle norme CEI EN 60439 – 1 – 2 – 3
(CEI 17 –13/ 1/2/3), CEI 23 - 51
Come locali di servizio del cantiere si possono intendere anche locali ricavati in particolari manufatti edili realizzati appositamente in muratura in tal modo che, da una valutazione del rischio, si possano ritenere esclusi i pericoli derivanti dalle sorgenti di rischio a causa delle quali nei cantieri diventano obbligatori quadri del tipo ASC, rappresentati essenzialmente da: azioni meccaniche, polvere, pioggia, irraggiamento solare.
Ogni quadro elettrico di tipo ASC deve essere
munito di una targa indelebile, apposta dal
costruttore, ove siano riportati in modo visibile
almeno i seguenti dati :
a) nome o marchio di fabbrica del costruttore ;
b) tipo o numero di identificazione;
c) la sigla EN 60439-4;
d) natura e valore nominale della corrente del
quadro e la frequenza per la corrente alternata;
e) tensioni di funzionamento nominali.
I quadri devono essere omologati e certificati
dal costruttore.
Quadri generalmente fissi che per essere spostati devono
essere messi fuori tensione
Sono quadri che possono essere spostati senza essere messi
fuori tensione. Fanno parte dell’impianto mobile.
Il grado di protezione deve essere almeno IP44, il frontale
interno può essere IP21 se provvisto d’involucro che
comunque gli conferisca grado IP 44 verso l’esterno.
Cantiere
medio
Un quadro di
distribuzione
principale e
uno o più
quadri di
distribuzione
finale
immagini tratte da www.elektro.it
Le prese a spina devono garantire un grado di
protezione almeno IP 44, sia a spina inserita che a
spina disinserita.
Le spine industriali rispondono a questo requisito
(EN 60309-2 – CEI 23-12/2)
Le spine di tipo domestico e similare (CEI 23-50) sono
ammesse per attività di breve durata e quando non vi è
il pericolo dovuto a presenza di acqua, polveri ed urti.
Le prese a spina devono essere protette con
interruttori differenziali da 0,03 A se la loro portata
nominale non supera i 32 A.
Per luoghi di lavoro dove si prevedono getti
d'acqua o pozzanghere si deve usare il grado di
protezione IP67: spine e prese provviste di ghiera.
ADATTATORI DI SISTEMA CEI EN 50250
Considerati come integrativi di un impianto elettrico gli adattatori industriali richiedono un uso corretto:
· Non utilizzarli in luoghi di pericolo di scoppio o incendio · Adatti solo per installazioni mobili e temporanee; per installazioni fisse e permanenti prevedere un adeguato impianto elettrico · Non lasciarli inseriti nelle relative prese se non utilizzati · Assicurarsi di non alterare il grado di protezione IP contro la penetrazione dei corpi solidi e liquidi · Adatti per connessioni mobili · Non usarli con cavi di prolunga di lunghezza o sezione inadeguata agli effetti della caduta di tensione e della portata
1a CIFRA: protezione contro il contatto di corpi solidi
esterni e contro l'accesso a parti pericolose
cifra Protezione del materiale protezione delle persone
0 Non protetto
1 Protetto contro corpi solidi di dimensioni superiori a 50
mm. Protetto contro l'accesso con il dorso della mano
2 Protetto contro corpi solidi di dimensioni superiori a 12
mm. Protetto contro l'accesso con un dito
3 Protetto contro corpi solidi di dimensioni superiori a 2.5
mm. Protetto contro l'accesso con un attrezzo
4 Protetto contro corpi solidi di dimensioni superiori a 1
mm. Protetto contro l'accesso con un filo
5 Protetto contro la polvere e protetto contro l'accesso con
un filo
6 Totalmente protetto contro la polvere protetto contro
l'accesso con un filo
2a CIFRA: protezione contro la penetrazione
dei liquidi
cifra Protezione del materiale
0 Non protetto
1 Protetto contro la caduta verticale di gocce d'acqua •
2 Protetto contro la caduta di gocce d'acqua con
inclinazione max di 15°
3 Protetto contro la pioggia
4 Protetto contro gli spruzzi d'acqua
5 Protetto contro i getti d'acqua
6 Protetto contro le ondate
7 Protetto contro gli effetti dell'immersione
8 Protetto contro gli effetti della sommersione
CEI 70-1
CANTIERE
CAVI A POSA FISSA
CAVI A POSA MOBILE
PVCAMMESSO(FG7OR, N1VV-K,
FROR)
PVCNON
AMMESSO(H07RN-F)
CAVI ELETTRICI IN CLASSE II
Un cavo è di classe II, se oltre ad essere
provvisto di guaina per la protezione meccanica,
ha le tensioni di isolamento più elevate di un
“gradino” rispetto a quelle necessarie per il
sistema elettrico servito.
Le tensioni di isolamento in un cavo sono due:
Tensione verso terra (U0)
Tensione tra le fasi (U)
esempio: FG7OR 0,6/1kV ; H07RN-F 450/750 V
Nei cantieri spesso si ricorre all’uso di utensili elettrici portatili, ad esempio trapani, smerigliatrici (cosiddetti flessibili), martelli elettropneumatici, ecc.Per motivi di sicurezza gli apparecchi portatili sono costruiti con isolamento doppio o rinforzato (apparecchi di classe II); in targa portano il simbolo del doppio quadrato.
È vietato collegare a terra apparecchi di classe II. (Norma CEI 64-8 : 2007-01 art. 413.2.2.4)
Il collegamento a terra potrebbe servire in caso di guasto
dell’isolamento doppio o rinforzato, ma la probabilità che
tale guasto avvenga è tanto piccola da essere superata dalla
probabilità che il conduttore di protezione porti in tensione
l’involucro metallico dell’apparecchio, per inefficienza
occasionale dell’impianto di terra o, molto più spesso, a causa
di spine difettose nelle quali il conduttore di protezione si
distacca dal proprio morsetto e va in contatto con il
conduttore di fase.
Le norme prevedono che l’impianto elettrico sia mantenuto in perfetto stato di efficienza.
L’efficienza si garantisce sottoponendo l’impianto a controlli periodici da parte di personale qualificato
L’A.S.L. e gli organismi certificati dal Ministero delle unità produttive attraverso verifiche periodiche ne valutano il grado di sicurezza
Ai sensi dell’art. 2 del D.P.R. 22 ottobre 2001 n°. 462, la messa in esercizio degli impianti elettrici di messa a terra e dei dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche non può essere eseguita prima della verifica eseguita dall’installatore che rilascia la dichiarazione di conformità ai sensi della normativa vigente. La dichiarazione di conformità equivale a tutti gli effetti alla omologazione dell’impianto.
Entro trenta giorni dalla messa in esercizio
dell'impianto, il datore di lavoro invia la
dichiarazione di conformità all'INAIL (ex ISPESL)
ed all'ASL o all'ARPA territorialmente competenti.
Nei comuni singoli o associati ove e' stato attivato lo
sportello unico per le attività produttive la
dichiarazione di cui al comma 2 e' presentata allo
stesso.
Ai sensi dell’art. 4 del medesimo D.P.R. il datore di
lavoro è tenuto ad effettuare regolari manutenzioni
dell’impianto, nonché a far sottoporre lo stesso a
verifica periodica ogni due anni.
Per l’effettuazione della verifica, il datore di lavoro si rivolge all’ASL o all’ARPA o ad eventuali organismi individuati dal Ministero delle Attività Produttive, sulla base di criteri stabiliti dalla normativa tecnica europea UNI CEI.La messa in esercizio dell’impianto elettrico di messa a terra del cantiere senza prima fare effettuare la verifica eseguita dall’installatore costituisce una violazione del D.P.R. 22 ottobre 2001, n°. 462 e dell’art. 86 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n°. 81 (come
modificato dal D.Lgs, 3 agosto 2009, n°. 106)
DECRETO LEGGE 9 febbraio 2012, n. 5Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo.
(convertito in Legge 4 aprile 2012, n°. 35)G.U. 6 aprile 2012 n°. 82
Semplificazioni per i cittadini
Art. 9Dichiarazione unica di conformità degli impianti termici
1. Con decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del
territorio e del mare, del Ministro dello sviluppo economico e
del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti è approvato
il modello di dichiarazione unica di conformità che
sostituisce i modelli di cui agli allegati I e II del decreto
del Ministro dello sviluppo economico 22 gennaio 2008, n. 37,
e la dichiarazione di cui all'articolo 284, del decreto
legislativo 3 aprile 2006, n. 152.
2. La dichiarazione unica di conformità e la documentazione
allegata sono conservate presso la sede dell'interessato ed
esibite, a richiesta dell'amministrazione, per i relativi
controlli. Resta fermo l'obbligo di comunicazione ai fini del
rilascio del certificato di agibilità da parte del comune o in
caso di allacciamento di una nuova fornitura di gas, energia
elettrica o acqua.
DECRETO LEGISLATIVO 3 aprile 2006, n. 152
Norme in materia ambientale. (G.U. n.88 del 14-4-2006 - Suppl. Ordinario n. 96
ATTENZIONE: Dal 1 febbraio 2007 è in vigore la norma CEI 81-10/2 e la procedura semplificata per stabilire se una struttura metallica richiede la protezione contro i fulmini, di cui all’Appendice G della Norma CEI 81-1, è abrogata. Occorre pertanto effettuare il calcolo del rischio completo secondo le nuove norme per stabilire se occorre proteggere e denunciare, ai sensi del D.P.R. 462/01, le strutture metalliche.
RA = ND . PA . ra . Lt 1,16E-05 rischio calcolato
ND = Nt . Cd . Ad 1,16E-01 fulmini / anno
Ad = L . W + 6H (L + W) + 28,27 . H2
5,82E-02 area raccolta km2
Nt 4 fulmini / km2 anno
Cd 0,5 coeff. di posizione
L 0,052 52,00 metri lunghezza 1000
W 0,0015 1,50 metri larghezza
H 0,04 40,00 metri altezza
PA 1 Probabilità di danno ad esseri viventi (contatto e passo)
ra 0,01 Influenza del tipo di suolo (coeff. di riduzione del rischio)
Lt 0,01 Valore delle perdite di vite umane su base annua
28,27
6
RA < 1,00E-05 la struttura non è da considerare di notevoli
dimensioni (struttura autoprotetta)
RA > 1,00E-05 la struttura è di notevoli dimensioni
deve essere protetta contro i fulmini
secondo quanto stabilito dalla norma CEI 81-10
STRUTTURA DA PROTEGGERE CONTRO I FULMINI
L’IMPIANTO ELETTRICO IN UN CANTIERE DEVE SOPPORTARE CONDIZIONI
DI LAVORO GRAVOSE, PERTANTO ALLO SCOPO DI GARANTIRNE
L’EFFICIENZA DOVREMO SOTTOPORLO A CONTROLLI PERIODICI.
DI SEGUITO RIPORTIAMO ALCUNE OPERAZIONI DA EFFETTUARE A CURA DI
PERSONALE QUALIFICATO:
VERIFICA DELLE PROTEZIONI DIFFERENZIALI
VERIFICA DELL’INTEGRITA’ DELLE CUSTODIE E DEI PRESSACAVI
VERIFICA DELL’INTEGRITA’ DELLE GUAINE DEI CAVI
VERIFICA DEL FUNZIONAMENTO DEGLI ARRESTI D’EMERGENZA
VERIFICA DELLA CONTINUITA’ DEI CONDUTTORI DI PROTEZIONE
Le competenze dei vari soggetti presenti in un cantiere, che partecipano alla realizzazione o utilizzazione degli impianti elettrici di cantiere, sono definite dal D.Lgs 81/08 e dal D.Lgs 106/09.
In particolare i rapporti contrattuali relativi all'impianto di cantiere di regola non coinvolgono direttamente il committente (proprietario dell'opera in costruzione), bensì l'impresa appaltante in veste sia di committente all'impresa elettrica sia di utilizzatrice dell'impianto, coinvolgendo inoltre le altre imprese subappaltanti quali ulteriori utenti dell'impianto.
Guida CEI 64-17:2010
In mancanza di specifiche contrattuali, l'impresa appaltante non è tenuta a fornire a imprese subappaltanti il servizio relativo all'impianto elettrico di cantiere.Si consiglia tuttavia, per evitare il proliferare di impianti sul cantiere, che il progettista e il coordinatore della sicurezza in fase di progettazione inserisca/no nei compiti di fornitura di servizio a carico dell'impresa appaltante, la realizzazione di un impianto elettrico di cantiere, atto a soddisfare tutte le esigenze del cantiere, comprese quelle abitualmente prevedibili per le imprese subappaltanti.
Guida CEI 64-17:2010
Rapporti tra imprese
Il responsabile dei lavori (committente) o il coordinatore per la progettazione, deve tenere conto anche dei rapporti contrattuali fra l’impresa appaltante (committente) e le imprese utilizzatrici (subappaltanti) che eseguono lavori elettrici e non elettrici e che devono usufruire dell’impianto elettrico di cantiere.
È quindi necessario che le persone preposte all’organizzazione informino gli operatori di cantiere in merito:
Guida CEI 64-17:2010
- alle caratteristiche dell’impianto elettrico;
- ai criteri di sicurezza da adottare per un utilizzo
corretto dello stesso;
- ai rischi correlati all’utilizzo dei componenti elettrici.
In ogni caso, deve essere evitato che un utente possa
accedere alle morsettiere, e realizzare derivazioni dai
quadri esistenti senza autorizzazione.
Guida CEI 64-17:2010
Esempio di dichiarazioneDichiarazione da impresa che ha realizzato l’impianto di cantiere
(appaltante e/o committente) a impresa utilizzatrice
Caratteristiche dell’impianto elettrico di cantiereIl Cantiere situato nel comune di ______________________________________________via ______________________________________________________________ atto asvolgere l’attività di ______________________________________________________ presenta le caratteristiche seguenti: L’alimentazione dell’ente distributore avviene in: tensione superiore a 1000V bassa tensione BT 400/230V (trifase con neutro) bassa tensione BT 230V (monofase) ___________________________ la distribuzione è realizzata con il sistema: TN-S TN-C TT IT La corrente di cortocircuito presente all’origine dell’impianto è di ________ kA L’impianto, ai fini della protezione contro i contatti indiretti è coordinato con: le protezioni dell’ente distributore AT o MT le protezioni generali BT (Idn _______A) I quadri elettrici di cantiere sono conformi alle relative Norme CEI Le condutture dell’impianto fisso e mobile sono costituite da cavi idonei al tipo di posa inconformità alla Norma CEI relativa ai cantieriNote__________________________________________________________________________Committente o responsabile dell’impresa appaltante Per accettazionefirma e data firma e data
Dichiarazione da impresa utilizzatrice all’impresa che ha realizzato l’impianto di cantiere (appaltante e/o committente)
L’impresa utilizzatrice dichiara di aver preso conoscenza delle caratteristiche
dell’impianto elettrico del cantiere e si impegna ad utilizzare l’impianto stesso
secondo quanto imposto dalla buona tecnica e regola dell’arte consapevole che
ogni abuso od uso improprio di apparecchiature non idonee può comportare la
revoca del permesso di utilizzo dell’impianto.
In particolare l’impresa utilizzatrice si impegna:
- ad utilizzare componenti e apparecchi elettrici rispondenti alla regola dell’arte ed
in buono stato di conservazione;
- a non fare uso di cavi giuntati o che presentano lesioni o abrasioni vistose;
- ad accertarsi, prima di inserire una spina nel quadro prese, che la potenza
dell’utilizzatore sia compatibile con la sezione della conduttura che lo alimenta,
anche in relazione ad altri apparecchi utilizzatori già collegati al quadro;
- a chiedere l’autorizzazione prima di realizzare un collegamento fisso all’impianto
di cantiere;
- ad utilizzare cordoni prolungatori se non per brevi utilizzi temporanei.
Il responsabile dell’impresa utilizzatrice
firma e data
Acquistate e studiate la
Norma tecnica
Guida CEI 64-17:2010-02
CEI Comitato Elettrotecnico Italiano
Sede del punto vendita e di consultazione
Via Saccardo, 9 20134 Milano
tel. 02/21.006 fax 02/21.006.222
e-mail [email protected]