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R.G. 21927/10 - 21/06/2011 c/ Berriola Luca e Altri 1 TRIBUNALE ORDINARIO DI ROMA SEZ. 1^ COLLEGIALE - 2° COLLEGIO VERBALE DI UDIENZA REDATTO DA FONOREGISTRAZIONE PAGINE VERBALE: n. 112 REDATTORE: Monica Magistro - CARATTERI: n. 133.188 PRESIDENTE Dott. Mezzofiore GIUDICE A LATERE Dott.ssa Cuppone GIUDICE A LATERE Dott.ssa Santolini PUBBLICI MINISTERI Dott.ssa Passaniti Dott. Bombardieri PROCEDIMENTO PENALE N. 21927/10 R.G. A CARICO DI: BERRIOLA LUCA +altri UDIENZA DEL 21/06/2011 ESITO: RINVIO AL 24/06/2011 AULA OCCORSIO ORE 09.30 _____________________________________________

(35 Udienza 21.06.2011)

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ESITO: RINVIO AL 24/06/2011 AULA OCCORSIO ORE 09.30 _____________________________________________ SEZ. 1^ COLLEGIALE - 2° COLLEGIO UDIENZA DEL 21/06/2011 R.G. 21927/10 - 21/06/2011 c/ Berriola Luca e Altri REDATTORE: Monica Magistro - CARATTERI: n. 133.188 VERBALE DI UDIENZA REDATTO DA FONOREGISTRAZIONE PAGINE VERBALE: n. 112 1

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TRIBUNALE ORDINARIO DI ROMA

SEZ. 1^ COLLEGIALE - 2° COLLEGIO

VERBALE DI UDIENZA REDATTO DA FONOREGISTRAZIONE

PAGINE VERBALE: n. 112

REDATTORE: Monica Magistro - CARATTERI: n. 133.188

PRESIDENTE Dott. Mezzofiore GIUDICE A LATERE Dott.ssa Cuppone GIUDICE A LATERE Dott.ssa Santolini

PUBBLICI MINISTERI Dott.ssa Passaniti

Dott. Bombardieri

PROCEDIMENTO PENALE N. 21927/10 R.G.

A CARICO DI: BERRIOLA LUCA +altri

UDIENZA DEL 21/06/2011

ESITO: RINVIO AL 24/06/2011 AULA OCCORSIO ORE 09.30 _____________________________________________

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oppure

RINVIO AL GG/MM/AAAA AULA ... ORE....

___________________________________________

INDICE ANALITICO PROGRESSIVO

DICHIARAZIONI SPONTANEE DELL'IMPUTATO PAOLO COLOSIMO Da pag. 03 a pag. 08

ESAME DEL TESTE PAOLO CASAMENTI Da pag. 08 a pag . 48

DICHIARAZIONI SPONTANEE DELL'IMPUTATO LUCA BERRIOLA Da pag. 50 a pag . 57 ESAME DEL TESTE GIORDANO RUBINI Da pag. 58 a pag. 79 ESAME DELLA TESTE MARIA FRANCESCA SFORZA Da pag. 79 a pag. 98

ESAME DEL TESTE GIOVANNI SUCCU Da pag. 98 a pag. 111

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Presidente: Dott. Mezzofiore Giudice a latere: Dott.ssa Cuppone Giudice a latere: Dott.ssa Santolini Pubblici Ministeri: Dott.ssa Passaniti Dott. Bombardieri Cancelliere: Dott.ssa Politi Ausiliario tecnico : Emma Recchia Udienza del 21/06/2011 Aula Occorsio Procedimento penale n. 21927/10 R.G.

Il Presidente procede alla costituzione delle Parti così come

da verbale d'udienza.

DICHIARAZIONI SPONTANEE DELL'IMPUTATO: COLOSIMO PAO LO

IMP - Grazie Presidente.

Io volevo riferirmi alla deposizione del Capitano D e Lellis

nella parte in cui ha fatto riferimento a un incont ro,

avvenuto al bar Parnaso, mi pare nella data del 7 m aggio 2007.

In effetti il 7 maggio 2007 io venni attinto da un

provvedimento custodiale che... posto agli arresti

domiciliari in merito al crac del... Danilo Coppola .

Venni arrestato e appunto su questo mio arresto il Capitano De

Lellis ha fatto riferimento a una serie di telefona te che

afferivano appunto a questo episodio e che si rifer ivano alla

mia persona commenti vari su questo fatto, che è un fatto di

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cronaca che era stata ampiamente... dato atto sia d alla stampa

che dai telegiornali, radiogiornali e quant'altro.

Volevo dire questo, voi sicuramente poi entrerete n el merito,

verificherete la veridicità di questo assunto, io h o letto le

intercettazioni telefoniche che si riferiscono a qu esto

episodio e secondo me sono del tutto scollegate... questa

riunione (trascrizione fonetica) è del tutto scolle gata

all'episodio del mio arresto.

Peraltro un altro... per inciso volevo fare riferim ento al

fatto che io per quanto riguarda il processo Coppol a sono

stato assolto dall'accusa di concorso in bancarotta

fraudolenta, c'è la sentenza che passerà in giudica to, devo

dare atto che la stessa Procura della Repubblica ha chiesto,

in sede di discussione, il mio proscioglimento per non aver

commesso il fatto.

Ripeto la sentenza è passata in giudicato.

Però voglio dire... si è fatto riferimento a questo episodio,

ma io volevo mettere a conoscenza il Tribunale di a ltri fatti

che secondo me sono importanti, per quanto concerne appunto i

miei rapporti con i miei coimputati... con gli impu tati di

questo processo.

Per esempio per quanto riguarda la persona di quest o Fabrizio

Caccetta di cui si è parlato molte volte nel corso

dell'istruttoria dibattimentale e principalmente

nell'intervento del Capitano De Lellis, voglio dire io mi sono

trovato appunto per la mia attività professionale a essere il

difensore di una controparte di questo Fabrizio Cac cetta e

sono mie le istanze che dal 2001 al 2007, ve le doc umenterò,

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sono stato l'avvocato che ha assistito quel soggett o che

chiese e ottenne il sequestro giudiziario dell'azie nda di

Fabrizio Caccetta, ottenni anche l'emissione di un decreto

ingiuntivo provvisoriamente esecutivo nei confront i della

società del Caccetta e del Caccetta personalmente.

Iniziai delle attività esecutive per espropriare il patrimonio

del Caccetta e di questa società e infine, atteso c he non

riuscivamo a recuperare il compendio oggetto (incom prensibile)

di pagamento, mi rivolsi al Tribunale fallimentare e ottenni

la declaratoria di fallimento sia della società che si chiama

"nuovi eventi s.a.s.", che di Caccetta persona fisi ca.

Addirittura Caccetta poi propose opposizione davant i la sede

opportuna verso la declaratoria di fallimento.

C'è stato un giudizio in cui io sono stato parte, e questo

giudizio si è concluso nel 2007.

Quindi volevo dire, questo è un dato importante per ché in

qualche modo se si sostiene che il Caccetta era par te

integrante di questa presunta associazione a delinq uere, il

fatto che io per 5-6 anni a cavallo dal 2001 al 200 7 abbia

rivestito questa posizione e abbia ottenuto questi risultati

negativi per il Caccetta, penso che sia un fatto

significativo.

Da tener presente che io entro in questo procedimen to, signor

Presidente, soltanto nei primi mesi del 2007.

Nel novembre del 2006 assumo l'incarico professiona le di

assistere Fabio Arigoni nel processo, assisto alla

perquisizione domiciliare e da quel momento possono essere

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individuati i miei contatti con altri soggetti impu tati in

questo procedimento.

Non tutti gli imputati di questo procedimento si so no

interessati "positivamente" alla mia posizione dopo l'arresto

per il fatto Coppola.

Tant'è che troverete, questo è un dato importante, delle

intercettazioni telefoniche dove dei soggetti impu tati in

questo processo, questo mi dispiace, mi preoccupa e mi lascia

veramente sgomento il fatto che non sia emerso dall e parole

del Capitano De Lellis, che quando io vengo arresta to il 7

maggio, un soggetto imputato in questo procedimento , parlando

prima con la sorella e poi con sua ex convivente, q uando viene

a sapere che io sono stato arrestato commenta "mah, l'hanno

arrestato quel pezzo di merda".

Poi ci sta altra telefonata sempre della stessa per sona che

parlando con un avvocato commenta, giorni dopo il 1 5 maggio,

commenta ancora la notizia del mio arresto con l'av vocato che

peraltro è Vice Procuratore Onorario del Tribunale, chiede

notizie appunto della mia posizione e lo chiede sem pre in

senso critico, quindi voglio dire questi sono dei fatti

adesso chiederei l'acquisizione al procedimento del la

documentazione a cui ho fatto riferimento per quant o concerne

Caccetta, per quanto riguarda quest'altro episodio, ripeto, ci

sono le intercettazioni telefoniche le troverete... non penso

che vi sia stata, come posso dire, un coro di solid arietà al

momento del mio arresto.

Tutt'altro perché troverete diverse persone... Cacc etta,

quest'altra persona a cui ho accennato ecc. che si rivolgono

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alla mia persona, alla mia posizione in senso total mente

negativo.

Io ritengo che sia un dato importante e un dato ogg ettivo.

I miei unici contatti con altri coimputati prima de l 2007 sono

con il Capitano Berriola che ho difeso in un proced imento...

ho difeso come (incomprensibile) e Parte civile cos tituita in

un procedimento davanti al Tribunale di Latina, il numero di

registro generale è 6128 del 2000 notizie di reato, nei

confronti di Antinori.

Mi sono costituito Parte civile per il Capitano Ber riola in

questo procedimento e andrete a verificare che le t elefonate

tra me e Berriola sono concentrate proprio a cavall o delle

udienze che si sono celebrate dinanzi al Tribunale di Latina.

Vi segnalo l'udienza del 10 dicembre 2002 e dell'8 aprile

2003.

Questo è un altro dato importante perché altrimenti se non si

conoscono tutti i pezzi del puzzle si possono trarr e, ritengo,

delle conclusioni non appropriate.

Ulteriore segnalazione che volevo fare al Tribunale , e chiedo

scusa se vi sto facendo perdere del tempo, è che io

personalmente... questa è una dichiarazione che vor rei che

venisse poi sottoposta al vaglio anche tramite l'es ame dei

testimoni, io non ho mai partecipato a alcun titolo

all'iniziativa politica del Partito Federalista o A lleanza

Federalista.

Questo per me è significativo perché io se vengo in dicato come

in qualche modo interessato alla elezione dell'Avvo cato Di

Girolamo al Senato della Repubblica, il mio interes samento è

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soltanto politico, nel senso che io... e anche di q uesto poi

vi produrrò la documentazione, sono iscritto al Mov imento

Sociale Italiano dal 1973, avevo detto '78, ma è '7 3.

Ho ricoperto anche incarichi dirigenziali all'inter no dei

movimenti giovanili del Movimento Sociale Italiano e sono

rimasto in quest'ambito fino al 2000... che è l'att o del mio

arresto, nel senso che sono stato sempre in qualche modo un

soggetto interessato alle sorti prima del Movimento Sociale

Italiano e poi di Alleanza Nazionale.

Quindi io non ho avuto alcun... ripeto parte nell'i niziativa

del Partito... non ho mai partecipato a alcuna riun ione, ad

alcuna assemblea a nessun'altra iniziativa rivolta a questa

attività politica.

Vorrei appunto che, se le ritenete opportuno, vorre i produrvi

quella documentazione che si riferisce all'incarico

professionale nei confronti del Caccetta, è docume ntata e

corrisponde a quello che mi sono permesso di antici parvi.

T: Sì, va bene, si acquisisce.

DICH – CASAMENTI: (Lettura della formula di impegno) .

T: Lei si chiama?

DICH – CASAMENTI: Sono Paolo Casamenti, nato a Roma l'8

giugno 1964.

T: E' un teste del Pubblico Ministero.

Prego Pubblico Ministero può procedere.

ESAME DEL TESTE

PAOLO CASAMENTI

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PM – DOTT. BOMBARDIERI: Senta Casamenti lei che attività

svolgeva negli anni... fino al 2005?

DICH – CASAMENTI: Ero un ispettore di Polizia presso il

Commissariato di Trastevere, in Roma.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quanto ha lavorato presso il

Commissariato di Trastevere?

DICH – CASAMENTI: Parecchi anni, 10 anni.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Circa 10 anni, fino a quando?

DICH – CASAMENTI: Fino al 19 aprile 2005.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei nel 2005 come mai ha cessato di

lavorare, perché la Corte non lo sa.

DICH – CASAMENTI: Sì, perché sono stato poi indagato in delle

vicende processuali, che mi sono assunto le mie

responsabilità, ho pagato, mi sono preso una condan na, pena

estinta.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei è stato arrestato.

DICH – CASAMENTI: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ha avuto un processo a suo carico...

DICH – CASAMENTI: Sì, insieme ad altre persone sempre

appartenenti al Commissariato, e anche altri uffici .

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei ha conosciuto, e ci dice quando,

in che occasioni il Berriola Luca?

DICH – CASAMENTI: Lo conobbi forse nel 2006 credo... no, scusi

nel 2004, un anno prima di questi fatti.

Tramite il mio collega... ex collega Placidi Stefan o che era

in servizio con me nello stesso ufficio.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Intanto Placidi Stefano chi è?

DICH – CASAMENTI: E' un altro mio coimputato.

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PM – DOTT. BOMBARDIERI: Nell'altro processo.

DICH – CASAMENTI: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Che attività svolgeva?

DICH – CASAMENTI: Anche lui era un ispettore di Polizia.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Sempre che lavorava alla...

DICH – CASAMENTI: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Dove ci dica.

DICH – CASAMENTI: Alla Polizia giudiziaria del Commissariato

di Trastevere.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi ci racconta le circostanze in

cui ha conosciuto il Berriola?

DICH – CASAMENTI: Lo conobbi... lui frequentava Placidi, l'ho

visto in un paio di volte, in un paio di occasioni d'estate,

poi una sera venne al Commissariato parcheggiò la m acchina

all'interno perché era insieme con degli amici, a parte l'ho

riconosciuto come... era un ufficiale della Finanza e mi disse

se poteva parcheggiare all'interno per fare una pas seggiata

nella zona di Trastevere.

Ci scambiai qualche parola così...

(Incomprensibile per intervento fuori microfono).

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Dovrebbe alzare la voce perché non

sentono.

DICH – CASAMENTI: Devo ripetere?

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Sì.

DICH – CASAMENTI: L'ho conosciuto tramite Placidi Stefano

perché era un frequentatore del gruppo degli amici , ci usciva

insieme la sera.

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Una sera poi venne al Commissariato con la sua auto vettura

insieme ad altri amici, mi chiese di parcheggiare l a macchina.

Io ero di servizio lì e... già lo conoscevo come un ufficiale

della Finanza e quindi gli feci parcheggiare all'in terno

perché lì c'è scarso di parcheggi.

Poi l'ho rincontrato in altre occasioni...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ci dica quando l'ha rincontrato...

intanto lei ha detto che era un ufficiale della Fin anza,

sapeva dove lavorava?

DICH – CASAMENTI: Sì...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Chi glielo ha detto che era ufficiale

della Finanza lui o qualcun altro?

DICH – CASAMENTI: Me lo disse Placidi e poi comunque andammo

nei suoi uffici più avanti... lì a La Rustica, neg li uffici

finanziari della Guardia di Finanza dove c'è la sed e

operativa, adesso...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: A quanto lei sappia Placidi conosceva

bene il Berriola, nel senso che tipo di rapporti av evano?

DICH – CASAMENTI: Ma io penso di sì, perché si davano del

tu...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Placidi parlava di Berriola?

DICH – CASAMENTI: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Gliene ha parlato?

DICH – CASAMENTI: Ne ha parlato più volte privatamente durante

i nostri... quando abbiamo commesso dei reati e ci siamo

rivolti a lui in un paio... in una circostanza.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei ha fatto riferimento a La Rustica.

DICH – CASAMENTI: Sì.

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PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ci può dire che cos'è... cioè siete

andati nel suo ufficio, che cosa avete fatto?

DICH – CASAMENTI: Sì, allora... adesso non ricordo se era

prima o dopo perché sono due fatti.

Allora io adesso dico così, comunque... Placidi un giorno mi

disse... perché noi facevamo pattuglia insieme con Placidi,

avevamo una certa confidenza in parecchi anni.

Mi disse "Paolo c'è il Capitano Berriola che ci vuo le parlare

per fare un servizio" perché noi comunque avevamo u n sacco di

collaboratori esterni, si svolgevano parecchie atti vità.

Ho detto "va bene andiamoci a parlare, ma che fa vi ene lui",

dice "no, andiamoci noi".

Allora prendiamo la macchina di servizio e ci recam mo a La

Rustica, all'interno degli uffici, dove c'è propri o la

Guardia di Finanza lì.

Lui ci venne a prendere sotto, salimmo su con l'asc ensore,

andammo anche allo spaccio, c'è un bar dove ci offr ì il caffè

e poi andammo nel suo ufficio.

Dopodiché raccolse delle cose e uscimmo, ci recammo a Pomezia.

Nel frattempo... nella circostanza ci disse che dov eva

prendere contatti con delle persone provenienti da Reggio

Calabria, calabresi in quanto dovevano fornire dell e

informazioni dove erano occultate delle armi.

Al che dissi "ma come mai non vai con il tuo person ale" perché

comunque noi siamo di un altro ufficio.

Dice "no, perché non mi posso fidare dei miei coll aboratori

perché questa è una cosa... non è una cosa ufficial e" perché

comunque lui si vantava di avere contatti con dei servizi

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segreti e... preferiva fare questo lavoro con altri uffici,

tipo il nostro.

Andammo a Pomezia con la nostra autovettura, guidav a Placidi,

io ero seduto dietro, e lui lato... capopattuglia d iciamo,

ecco.

Siamo andati a Pomezia, dopo un po' vicino... nei pressi

dell'hotel Selene, sopraggiunse un Mercedes... ades so non

ricordo se un Mercedes o un Bmw, nero, comunque era un

Mercedes, scesero due persone e lui salì con loro, e andammo

ad un bar lì vicino.

Noi li seguimmo dietro con la macchina.

Entrò dentro, entrò e uscì.

Poi uscirono anche loro, andammo in un bar a bere u n caffè e

questi... in pratica loro avevano capito che noi er avamo della

Digos, perché sentivano "in ufficio in Questura del la Digos,

che fate" sicuramente erano discorsi che aveva fatt o il

Berriola, noi comunque tacemmo, non dicemmo nulla.

Nella circostanza lui prese una busta bianca che si infilò

nella giacca che indossava, poi si salutarono e ent rammo in

macchina per tornare a Roma.

Entrò in macchina non disse nulla, era in silenzio, disse "ah,

tutto a posto, abbiamo preso queste notizie, adesso fra poco

parliamo con il generale, facciamo questo lavoro, c osì così

anche voi prendete dei meriti".

Va bene, e non alludeva a nulla di questa busta che aveva

preso.

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Io però da dietro gli dissi "scusi Capitano ma che cosa si è

infilato nella tasca?", "ah, scusate" mi disse "ma non ve l'ho

detto? Guardate".

La tirò fuori e dentro c'erano 25.000 euro in conta nti.

INTERVENTO: Quanto?

DICH – CASAMENTI: 25.000 euro.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei come fa a sapere che erano 25.000

euro?

DICH – CASAMENTI: Perché erano tutti pezzi da 500, da 200, da

100, da 50.

Tutti... una busta bianca chiusa.

Io... infatti me la passò per vedere che in effetti erano...

soldi veri o falsi, comunque erano veri perché si v edevano.

Io ero convinto che magari una parte ce la desse an che a noi,

va beh, ora questo è un altro discorso.

Invece lui poi se li rimise in tasca, dice "questi servono per

finanziare il servizio che dovrà avvenire adesso a pochi

giorni, tenete pazienza che così così così".

Fece finta di telefonare a uno pseudonimo, generale .

Io da dietro vidi che il telefonino era spento, fec e finta di

parlare.

Va beh, e poi finì lì.

A Roma, lo accompagnammo al suo ufficio e poi finì la storia.

Io poi lo rividi in un'altra occasione... quando po i durante

il nostro servizio con Placidi ci appropriammo di u n

blocchetto di assegni all'interno di una abitazione , durante

un sopralluogo, di una cittadina americana che comu nque non

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aveva nessuno a Roma, era soltanto lei, era una cit tadina

alcolizzata.

Durante una notte ebbe un malore e morì.

Noi facemmo il sopralluogo il giorno dopo, ci capit ò in mano

questo blocchetto di assegni che... perché sapevamo che questa

signora era una... una assassina molto benestante, americana.

E comunque questi soldi sarebbero andati poi all'am basciata.

Noi questi due assegni in particolare ce li tratten emmo per

noi, sono stato anche condannato per questo reato, quindi...

non avevamo comunque... li abbiamo staccati così, t eniamoceli,

e Placidi disse "guarda diamoli al nostro amico Ber riola,

perché lui conosce un direttore a Terracina che può vedere

quanto c'è sul conto e eventualmente estrarre una s omma".

E così facemmo, lui venne, mi sembra, il giorno dop o a bordo

di una Fiat Uno bianca, con l'autista che fece parc heggiare

dietro il Commissariato, in pratica in una via inte rna, e poi

ci raggiunse a piedi.

Noi gli consegnammo questi assegni.

Per il resto, le ripeto, non ricordo se queste due circostanze

era prima una, dopo l'altra o viceversa.

Comunque è passato un po' di tempo, comunque negli atti sono

specificati.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Passato un po' di tempo, quanto tempo

era passato tra l'una e l'altra?

DICH – CASAMENTI: Poco tempo, sì.

Era... io l'ho conosciuto nell'estate forse del 200 4, quindi

fino ad aprile, era quel periodo lì.

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PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei ha visto altre vote poi il

Capitano Berriola?

DICH – CASAMENTI: No, non l'ho visto più.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Non l'ha più visto.

DICH – CASAMENTI: No, perché dice era entrato in contrasto con

Placidi, Placidi ha avuto discussioni con il gruppo e quindi

si era allontanato.

Placidi eh, con il gruppo e quindi non ha frequenta to più

questa comitiva ecco.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Questa comitiva...

DICH – CASAMENTI: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Questo glielo ha detto Placidi, come

l'ha saputo?

DICH – CASAMENTI: Placidi, Placidi me l'ha detto.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei ha fatto riferimento a

un'autovettura con cui sarebbero arrivate queste pe rsone

all'Hotel Selene.

DICH – CASAMENTI: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Di Pomezia.

DICH – CASAMENTI: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei ha svolto accertamenti su questa

macchina?

DICH – CASAMENTI: Sì, perché non mi tornava chiara questa

situazione.

Mi annotai la targa della macchina che poi io svilu ppai allo

SDI e risultava essere di una società di Frascati o di

Velletri, adesso... dei Castelli Romani.

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Quindi non c'entrava nulla nel discorso che faceva lui, anche

perché questi parlavano romano, non parlavano calab rese,

queste persone.

Tutto qua.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Non abbiamo altre domande.

T: Controesame, Parte civile?

Prego i difensori.

AVV. GIUDICE: Lei ha accennato al fatto che è stato condannato

a...

DICH – CASAMENTI: Sì.

AVV. GIUDICE: Vorrei che lei fornisse al Tribunale delle

coordinate più precise, in particolare vorrei che l ei mi

dicesse se corrisponde al vero che lei ha subito in primo

grado due condanne con rito abbreviato, una a 11 an ni e 4 mesi

e una a 6 anni e 8 mesi, ha patteggiato in appello a 9 anni...

DICH – CASAMENTI: Certo, mi sono assunto le mie

responsabilità, l'ho detto.

Mi sono assunto, ho preso una condanna, l'ho espiat a e

quindi...

AVV. GIUDICE: Può dire per quali reati è stato condannato?

DICH – CASAMENTI: Per una serie di reati.

AVV. GIUDICE: Quali?

DICH – CASAMENTI: Da queste perquisizioni illegali che sono

state trasformate in rapina, va bene, comunque mi sono

accollato tutto.

Stupefacenti... una serie di reati comunque che son o sempre

attinenti l'uno con l'altro.

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Una... la condanna lo dice stesso, sono 6 anni e 8, ho preso

in totale.

AVV. GIUDICE: 11 anni e 4 (trascrizione fonetica) nell'altro

reato?

AVV. GIUDICE: Primo grado.

AVV. GIUDICE: Sì.

Lei ha reso già delle dichiarazioni sulla posizione del

Maggiore Berriola?

DICH – CASAMENTI: Sì.

AVV. GIUDICE: Si ricorda quando le ha rese?

DICH – CASAMENTI: Durante l'interrogatorio.

AVV. GIUDICE: Durante gli interrogatori quando lei è stato

arrestato nel luglio del 2005?

DICH – CASAMENTI: Sì.

AVV. GIUDICE: Lei ha detto "ho conosciuto il Maggiore

Berriola, mi pare, nell'estate del 2004".

DICH – CASAMENTI: Più o meno, adesso sono passati anni, non so

se 4 o 2003.

Comunque 2004 era più o meno.

AVV. GIUDICE: L'episodio della signora deceduta, della signora

americana deceduta, lei dice, è accaduto poco tempo prima o

dopo...

DICH – CASAMENTI: Beh, sì, non lo ricordo bene, comunque c'è

scritto.

AVV. GIUDICE: Lei ce lo ricorda con questa signora morta

quando avete avuto questo problema degli assegni d a

monetizzare, se lo ricorda quando è accaduto questo fatto?

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DICH – CASAMENTI: Glielo ho detto non ricordo bene di preciso,

però sugli atti comunque adesso si potrà vedere.

Adesso sono passati 7-8 anni.

AVV. GIUDICE: (Incomprensibile per sovrapposizione di voci)

lei dice che ha conosciuto il Maggiore Berriola nel 2004, a me

risulta...

DICH – CASAMENTI: Presumo 2004, può darsi anche prima.

Adesso non ricordo bene.

AVV. GIUDICE: Io porto all'attenzione del Tribunale un

articolo tratto dall'archivio storico de LaRepubbli ca.it dal

quale emerge che la vicenda del quale il teste sta riferendo,

è riferita alla signora Linda Betman (trascrizione fonetica)

americana deceduta il 25 settembre del 2002.

DICH – CASAMENTI: 2002.

AVV. GIUDICE: Esatto.

Allora lei (incomprensibile per sovrapposizione di voci).

DICH – CASAMENTI: Allora l'ho conosciuto prima.

AVV. GIUDICE: (Incomprensibile per sovrapposizione di voci).

DICH – CASAMENTI: E allora l'ho conosciuto prima.

AVV. GIUDICE: (Incomprensibile per sovrapposizione di voci).

DICH – CASAMENTI: Io ho avuto una vita molto piena di

vicissitudini.

Io comunque ho avuto una vita molto travagliata, qu indi non

posso ricordarmi di preciso una data.

Io ho conosciuto il Berriola e questo l'ho confermo al 100%

perché l'ho conosciuto tramite Placidi e Placidi po i verrà a

confermare.

AVV. GIUDICE: (Incomprensibile per sovrapposizione di voci).

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DICH – CASAMENTI: Ora non so...

AVV. GIUDICE: (Incomprensibile per sovrapposizione di voci)

quello che sa lei.

DICH – CASAMENTI: Sì, e questi sono i fatti.

2004, 2003, 2002, può darsi pure che... comunque da dopo la

morte di questa signora.

Subito dopo.

AVV. GIUDICE: Ma dopo poco tempo, tanto tempo?

DICH – CASAMENTI: Non mi ricordo.

Sugli atti comunque c'è scritto... era più recente a

quell'epoca.

AVV. GIUDICE: Lei parla di questi assegni.

Lei ha ricevuto qualcosa per questi assegni...

DICH – CASAMENTI: Nulla.

AVV. GIUDICE: (Incomprensibile per sovrapposizione di voci)?

DICH – CASAMENTI: No, no, nulla.

AVV. GIUDICE: Questo episodio in che periodo lo colloca

rispetto all'incontro a Pomezia, prima o dopo?

DICH – CASAMENTI: Infatti è quello che dicevo prima, non

ricordo se è prima o dopo.

AVV. GIUDICE: Non ricorda se è (incomprensibile per

sovrapposizione di voci).

DICH – CASAMENTI: Adesso, attualmente non me lo ricordo.

Può darsi che negli atti comunque c'è scritto di p reciso.

AVV. GIUDICE: Ha visto che lei ha reso già delle

dichiarazioni... signor Presidente io faccio riferi mento a

delle dichiarazioni che ha reso il teste che sono s tate

acquisite al fascicolo del Pubblico Ministero di qu esto

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procedimento, quindi sono atti che sono a conoscenz a del

Pubblico Ministero.

Mi riferisco all'interrogatorio reso il 20 ottobre del 2005,

presso il Carcere Regina Coeli, dove il Casamenti e ra

detenuto.

Lei dice "pertanto quando io e il Placidi andammo con il

Berriola a Pomezia per l'incontro con le persone ch e

consegnavano la busta contenente 25.000 euro io già conoscevo

il Berriola perché avevo avuto l'incontro relativo

(incomprensibile per sovrapposizione di voci)" .

DICH – CASAMENTI: E sì, e allora è come dicevo prima, può

darsi che l'ho conosciuto...

AVV. GIUDICE: Perfetto.

Questa cosa è avvenuta poco tempo prima, o poco tem po dopo?

DICH – CASAMENTI: Allora è dopo sicuramente.

AVV. GIUDICE: Allora è dopo?

DICH – CASAMENTI: Adesso non ricordo, non mi faccia dire cose

che non so, o che non posso rispondere.

Sugli atti è chiaro, sono passati 8 anni.

AVV. GIUDICE: (Incomprensibile per sovrapposizione di voci),

il particolare del parcheggio, quindi questa è una cosa

importante.

DICH – CASAMENTI: Quale parcheggio?

AVV. GIUDICE: Prima ricordava il particolare del parcheggio

della Uno, quindi volevo (incomprensibile per sovra pposizione

di voci).

DICH – CASAMENTI: Certo.

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AVV. GIUDICE: ... questa circostanza così rilevante non se la

ricorda adesso quando...

DICH – CASAMENTI: Non è una cosa rilevante...

AVV. GIUDICE: (Incomprensibile per sovrapposizione di voci).

DICH – CASAMENTI: E' una Fiat Uno bianca, la macchina più

comune che c'è.

AVV. GIUDICE: Lei ha detto che è stato condannato per gli

assegni della...

DICH – CASAMENTI: Certo, certo.

AVV. GIUDICE: Quindi è una vicenda importante se è stato

condannato.

DICH – CASAMENTI: Certo.

AVV. GIUDICE: Lei non si ricorda quando ha dato questi assegni

al Berriola...

DICH – CASAMENTI: Ma non posso, sono passati 8 anni, 9 anni.

Non posso ricordarmi esattamente qual è la data.

Lei guardi sugli atti, c'è scritto.

AVV. GIUDICE: Sugli atti non c'è scritto, o meglio ci sono

versioni diverse.

DICH – CASAMENTI: Comunque, comunque i fatti sono quelli se

prima o dopo...

AVV. GIUDICE: Andiamo un momento... di nuovo al momento della

conoscenza con il Berriola.

Lei dice "l'ho conosciuto una sera a Trastevere per ché ha

chiesto che la macchina venisse messa all'interno d el

parcheggio".

DICH – CASAMENTI: No, quella è una sera successiva.

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Io l'ho conosciuto un giorno, un pomeriggio adesso non

ricordo, che eravamo assieme a Placidi e me lo pres entò come

Capitano della Finanza.

Poi lo rividi in un'altra circostanza, quella sera insieme ad

altre... aveva una macchina decappottabile che parc heggiò

all'interno del Commissariato.

AVV. GIUDICE: Quindi il giorno che siete andati a Pomezia lei

già lo conosceva Berriola?

DICH – CASAMENTI: Sì.

AVV. GIUDICE: Io le devo contestare la dichiarazione che lei

ha reso il 29 luglio del 2005 davanti al dottor Bom bardieri e

davanti al dottor Capaldo...

DICH – CASAMENTI: Sì.

AVV. GIUDICE: Chiedo al Tribunale un minuto di pazienza solo

perché la lettura sarà un po' lunga.

Allora dice lei "io facevo servizio 14.00-20.00, arrivai alle

14.00 circa e incontrai il Placidi.

Il Placidi mi disse: Paolo guarda dobbiamo accompag nare un

nostro amico, un Capitano dalla Finanza, dobbiamo

accompagnarlo a Pomezia perché si deve incontrare c on due

persone e se va bene ci fa partecipare a una grossa

operazione.

Va beh, che c'entra, ma perché non va con il suo pe rsonale"

lei dice "che lui conosce?

No, perché non vuole far sapere nulla a nessuno.

Siamo andati lì sotto a La Rustica dove ci sono gli uffici del

GICO.

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Praticamente lui telefona a questo signore, si chia ma Luca

Berriola, che successe?

Scese giù questo bel ragazzo moro, ben vestito, ent rò nella

nostra macchina, noi avevamo una 155 Alfa Romeo ner o, e ci

furono le presentazioni" .

Allora lei l'ha conosciuto...

DICH – CASAMENTI: Beh, i saluti, non presentazioni.

AVV. GIUDICE: L'ha verbalizzato lei, questo è (incomprensibile

per sovrapposizione di voci).

DICH – CASAMENTI: Le spiego.

Io ero detenuto, quindi la mia vicenda processuale ha un po'

influito nella mia fase morale, quindi io potevo di re una

parola per un'altra.

I fatti sono questi comunque.

Non è che... non ci siamo presentati...

AVV. GIUDICE: Però lei ha (incomprensibile per sovrapposizione

di voci) siete saliti in ufficio, siete andati allo spaccio.

DICH – CASAMENTI: E certo, perché ci ha offerto il caffè, ci

ha fatto vedere il suo ufficio, un ufficio grande c on tutti

gli stemmi attaccati al muro.

Quindi...

AVV. GIUDICE: In che ufficio lavorava, se lo ricorda?

DICH – CASAMENTI: Non me lo ricordo.

AVV. GIUDICE: (Incomprensibile per sovrapposizione di voci).

DICH – CASAMENTI: No, era uno dei piani... non era al primo

piano, nemmeno al secondo, comunque era ai piani p iù alti.

AVV. GIUDICE: Era uno dei piani più alti.

DICH – CASAMENTI: Uno, due... o il secondo, o il terzo.

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AVV. GIUDICE: (Incomprensibile per sovrapposizione di voci).

DICH – CASAMENTI: No, dovrebbe essere un ufficio valutario,

adesso non ricordo bene.

AVV. GIUDICE: Quando ha saputo che dovevate accompagnare il

Berriola a fare questa operazione a Pomezia, è stat a una

cosa...

DICH – CASAMENTI: Nel pomeriggio stesso.

AVV. GIUDICE: Quel pomeriggio stesso.

DICH – CASAMENTI: Sì.

AVV. GIUDICE: Glielo ha detto Placidi?

DICH – CASAMENTI: Sì.

AVV. GIUDICE: A che ora siete andati dal Berriola?

DICH – CASAMENTI: Nel primo pomeriggio.

AVV. GIUDICE: Primo pomeriggio a che ora?

DICH – CASAMENTI: Chi si ricorda.

Adesso (incomprensibile) l'orario e il minuto.

Dalle 14.00 ho preso servizio, mi sono recato che e rano le

15.00 o le 16.00.

AVV. GIUDICE: (Incomprensibile per sovrapposizione di voci) un

atteggiamento diverso.

Io sto facendo il mio lavoro e sto facendo le doman de.

DICH – CASAMENTI: Ma sono passati 8 anni.

AVV. GIUDICE: (Incomprensibile per sovrapposizione di voci) il

Pubblico Ministero in una maniera ovviamente spedit a, adesso

io vorrei che il testimone mi dicesse questa serie di

particolari rivolgendosi in diverso modo.

DICH – CASAMENTI: Glielo dico.

T: Però se non ricorda, appunto...

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AVV. GIUDICE: Lo ricordava prima, però, Presidente.

E' strano che non ricordi improvvisamente alle doma nde della

Difesa quello che ricordava perfettamente alle doma nde del

Pubblico Ministero.

DICH – CASAMENTI: Ho preso servizio alle 14.00.

Dalle 14.00 saranno state le 15.00, sempre...

AVV. GIUDICE: Saranno state le 15.00.

DICH – CASAMENTI: ... quell'orario lì.

Era giorno, era pieno giorno, quindi non era notte.

AVV. GIUDICE: Si ricorda in che periodo era?

DICH – CASAMENTI: Penso che era estate comunque.

AVV. GIUDICE: Era estate di che anno?

DICH – CASAMENTI: Di che anno?

C'è scritto nei verbali, adesso non ricordo bene.

AVV. GIUDICE: Lei deve rispondere (incomprensibile per

sovrapposizione di voci).

DICH – CASAMENTI: E non me lo ricordo!

Mi faccia vedere i verbali e glielo confermo.

AVV. GIUDICE: Io non le faccio vedere proprio (incomprensibile

per sovrapposizione di voci).

DICH – CASAMENTI: E allora non me lo ricordo.

AVV. GIUDICE: Lei non se lo ricorda?

DICH – CASAMENTI: Non me lo ricordo.

AVV. GIUDICE: Senta...

DICH – CASAMENTI: I verbali sono a mia firma, li posso anche

vedere.

AVV. GIUDICE: Lei non è un operante in questa sede.

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E' qui a testimoniare (incomprensibile per sovrappo sizione di

voci).

DICH – CASAMENTI: Ma è sempre un atto a mia firma.

AVV. GIUDICE: Non può consultare atti a sua firma.

DICH – CASAMENTI: Va bene.

AVV. GIUDICE: Lei si dava del tu o del lei con Berriola?

DICH – CASAMENTI: Gli davo del lei.

AVV. GIUDICE: "Ci davamo del lei" .

Si creò clima di confidenza in quell'occasione?

DICH – CASAMENTI: Per forza, sicuramente.

AVV. GIUDICE: Che significa per lei che si è creato un clima

di confidenza (trascrizione fonetica).

DICH – CASAMENTI: Perché di primo acchito gli davo del lei e

comunque (incomprensibile) rispetto perché era un u fficiale.

AVV. GIUDICE: Poi gli ha dato del tu?

DICH – CASAMENTI: No, mai.

AVV. GIUDICE: Lei ha detto di primo acchito gli davo del lei,

quindi dopo gli ha dato del tu.

DICH – CASAMENTI: No, chi ha detto questo.

Io ho detto primo acchito.

AVV. GIUDICE: L'ha detto lei un secondo fa.

DICH – CASAMENTI: Io ho detto gli davo sempre del lei, perché

sono state poche le circostanze che io ho avuto a c he fare con

lui.

Quindi... sono state due occasioni.

AVV. GIUDICE: Io mi riferisco a quell'occasione

(incomprensibile per sovrapposizione di voci).

DICH – CASAMENTI: Sempre del lei gli ho dato.

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AVV. GIUDICE: Sempre del lei.

Che strada avete fatto per andare a Pomezia?

DICH – CASAMENTI: La Pontina.

Il Raccordo e la Pontina.

AVV. GIUDICE: Il Raccordo e la Pontina.

Si ricorda dove siete usciti, a quale svincolo?

DICH – CASAMENTI: Certo.

AVV. GIUDICE: Qual era?

DICH – CASAMENTI: Il secondo svincolo.

AVV. GIUDICE: Il secondo...

DICH – CASAMENTI: Il secondo per uscire... ci siamo trovati

davanti all'Hotel Selene, dove in pratica c'era l'a ppuntamento

con questi signori che non c'erano, non erano ancor a arrivati.

Sono arrivati dopo una mezz'ora.

AVV. GIUDICE: Quindi lei è uscito al secondo svincolo per

andare all'Hotel Selene.

DICH – CASAMENTI: Sì, il primo, secondo, terzo, adesso non

ricordo, comunque...

AVV. GIUDICE: L'ha detto lei.

DICH – CASAMENTI: Comunque ci siamo visti lì davanti al

secondo.

Diciamo al secondo.

AVV. GIUDICE: Diciamo al secondo...

DICH – CASAMENTI: Sono passati 8 anni, 9 anni, quella strada

la faccio spesso quindi non è che posso ricordarmi di preciso

qual è.

AVV. GIUDICE: Ho capito, quindi lei è uscito a Pomezia Centro

per andare all'Hotel Selene.

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DICH – CASAMENTI: Non me lo ricordo.

AVV. GIUDICE: Non se lo ricorda, lei ha detto il secondo,

quindi...

DICH – CASAMENTI: Secondo, primo, terzo.

Siamo arrivati davanti all'Hotel Selene, questo me lo ricordo

benissimo.

AVV. GIUDICE: Vi siete fermati davanti all'Hotel Selene.

DICH – CASAMENTI: Certo, l'appuntamento era lì.

AVV. GIUDICE: E poi che cosa avete fatto?

DICH – CASAMENTI: E' arrivata questa autovettura, questa

Mercedes o un Bmw, adesso non ricordo bene ma penso era una

Mercedes, sono scese queste due persone, si sono sa lutati con

il Berriola e lui è salito con loro e siamo andati proprio

insieme a un bar che stava lì a 50 metri.

AVV. GIUDICE: A 50 metri dall'Hotel Selene?

DICH – CASAMENTI: Sì, vicinissimi.

AVV. GIUDICE: Vi siete presentati con queste persone?

DICH – CASAMENTI: No, ci siamo stretti soltanto la mano, e

basta.

Lui avrà detto che eravamo della Digos, non so.

Comunque era capibile perché c'era la paletta in vi sione,

quindi si era vista...

AVV. GIUDICE: Io le devo formulare una seconda contestazione

che lei ha proposito dell'incontro dice...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ci dice la pagina?

AVV. GIUDICE: Certamente pagina 11 dell'interrogatorio 29

luglio del 2005, sempre reso davanti a lei dottor B ombardieri

e al dottor Capaldo.

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"Andammo lì sul posto, arrivarono questi due perso naggi in

questa macchina, ci furono le presentazioni e andam mo in un

bar lì vicino" .

DICH – CASAMENTI: Ripeto che questo verbale non l'ho scritto

io.

Era su dettatura comunque sia.

AVV. GIUDICE: Quindi lei disconosce il contenuto

(trascrizione fonetica per intervento fuori microfo no).

DICH – CASAMENTI: No, no, io tutto quello che c'è scritto lo

confermo, ma presentazioni è una parola generica, p uò essere

anche saluti.

Ci siamo presentati "Buongiorno".

AVV. GIUDICE: (Incomprensibile per sovrapposizione di voci.

Questo vuol dire che lei ha proferito la parola

"presentazione".

DICH – CASAMENTI: Va beh, diciamo presentazioni, diciamo

presentazioni va bene.

Che cosa cambia, non lo so, mi dica lei.

AVV. GIUDICE: E poi che è successo nel bar?

DICH – CASAMENTI: Nel bar?

AVV. GIUDICE: Sì.

DICH – CASAMENTI: Abbiamo consumato un caffè e... nella

circostanza il Berriola ha preso questa busta.

AVV. GIUDICE: Mi spiega come ha preso questa busta

(incomprensibile per sovrapposizione di voci).

DICH – CASAMENTI: L'ha presa e se l'è infilata dentro la...

AVV. GIUDICE: Stavate all'interno del bar a prendere il caffè

(incomprensibile per sovrapposizione di voci).

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DICH – CASAMENTI: Sì, eravamo tutti lì, sì, sì.

AVV. GIUDICE: Davanti a voi.

DICH – CASAMENTI: Certo.

AVV. GIUDICE: Io le debbo fare un'altra contestazione perché

lei dice "questo signore, questo Capitano, si allontanò con

queste due persone, si allontanò di qualche metro, però io non

li ho mai persi di vista" ...

DICH – CASAMENTI: Certo, quello sì.

AVV. GIUDICE: "Che questo Capitano ricevette da questi due

signori una busta da lettera bianca" .

Quindi si è allontanato o (incomprensibile per sovr apposizione

di voci).

DICH – CASAMENTI: Sì, va beh.

Ma lì mentre stavamo salendo in macchina, cioè era

nell'immediatezza, bar, autovettura erano lì vicino , quindi

non è che la busta l'ha presa davanti a noi.

L'ha presa mentre si stava allontanando, la circost anza è

sempre quella.

Quindi io ho visto chiaramente che ha preso questa busta e mi

sono anche insospettito perché era una busta abbast anza

voluminosa.

E io poi glielo ho chiesto cosa contenesse.

AVV. GIUDICE: Era una busta bianca fatta come?

DICH – CASAMENTI: Una busta per lettera, normale.

AVV. GIUDICE: Una busta bianca rettangolare o una busta...

DICH – CASAMENTI: Un po' più grande delle...

AVV. GIUDICE: ... bianca (incomprensibile per intervento fuori

microfono).

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DICH – CASAMENTI: Era una busta... una busta bianca, adesso

non so...

AVV. GIUDICE: Era una busta bianca rettangolare o una busta

bianca A4 (trascrizione fonetica).

DICH – CASAMENTI: Di queste dimensioni, guardi, queste

dimensioni qui.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Diamo atto che indica un foglio A4 a

metà.

DICH – CASAMENTI: Un foglio A4 a metà.

Piegata.

AVV. GIUDICE: Poi che è successo, siete risaliti in macchina?

DICH – CASAMENTI: Sì.

AVV. GIUDICE: Subito?

DICH – CASAMENTI: Sì.

AVV. GIUDICE: E avete ripreso il tragitto verso Roma?

DICH – CASAMENTI: Sì.

AVV. GIUDICE: E dopodiché come è venuto fuori il discorso dei

soldi?

DICH – CASAMENTI: Perché non asseriva nulla a questa busta.

Allora lui diceva che il servizio... le informazion i erano

state ricevute e che a breve avremmo fatto questo s ervizio.

Al che io dissi "ma nella busta che cosa c'è... que sti

documenti che ha preso che cosa sono?" e lui mi dis se "ah,

scusate vi faccio vedere".

E ci ha mostrato questi soldi.

Ce l'ha proprio aperta, ce l'ha fatta vedere e poi me l'ha

passata a me di dietro.

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AVV. GIUDICE: Ha mostrato il contenuto di questa busta dove

erano all'interno i soldi (trascrizione fonetica).

DICH – CASAMENTI: Sì.

E dice "guarda, guarda, anzi guarda un po' se sono 25.000

euro", io non li ho contati ovviamente, li ho guard ati e

glieli ho ridati.

AVV. GIUDICE: Ma le ha detto "ti do una parte dei soldi".

DICH – CASAMENTI: No, no, non disse nulla.

AVV. GIUDICE: E aveva fatto riferimento a un'operazione che

(incomprensibile per sovrapposizione di voci).

DICH – CASAMENTI: Che doveva essere finanziata con questo

denaro.

AVV. GIUDICE: Quindi la spiegazione di questi soldi era legata

all'operazione.

DICH – CASAMENTI: Sì.

AVV. GIUDICE: Lei si è annotato il numero di targa della

macchina?

DICH – CASAMENTI: Sì.

AVV. GIUDICE: Questa annotazione dove (incomprensibile per

sovrapposizione di voci).

DICH – CASAMENTI: L'avevo scritta su un'agenda.

Io ero detenuto, non ho avuto modo di controllare, c'è stata

la Polizia giudiziaria su ordine del PM a cercarli questi...

però non è stata trovata.

AVV. GIUDICE: Quindi l'agenda sulla quale lei dice che ha

annotato la targa, l'ora...

DICH – CASAMENTI: C'è stata parecchia confusione.

AVV. GIUDICE: ... non è stata trovata.

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DICH – CASAMENTI: Sì, perché nei miei cassetti, erano tutti

aperti, tante cose sono sparite, di cui anche alcun e agende,

alcuni materiali... mi è stato riconsegnato dopo pa recchio

tempo.

AVV. GIUDICE: Placidi in questa circostanza relativa alla

busta e al contenuto della busta che cosa ha fatto?

DICH – CASAMENTI: Nulla, lui è sempre stato presente.

Potrà confermare tutto, perché è impossibile che no n può

farlo.

AVV. GIUDICE: E' sempre stato presente e cosa ha detto?

DICH – CASAMENTI: Anche lui è rimasto stupito, dice "ah,

però!".

Non ha detto nulla, che ha detto.

Come non ho detto mai nulla io, non ha detto nulla nemmeno

lui.

Perché pensavamo che era attinente a questo servizi o che

dovevamo fare in futuro.

AVV. GIUDICE: Quindi lei pensava che fosse attinente al

servizio questo (incomprensibile per sovrapposizion e di voci).

DICH – CASAMENTI: Sì, poco credibile, comunque sì.

AVV. GIUDICE: Poi che è successo, dove l'avete riportato il

Berriola?

DICH – CASAMENTI: Nei suoi uffici, l'abbiamo riportato lì.

AVV. GIUDICE: Nel suo ufficio?

DICH – CASAMENTI: Sì, all'ingresso.

AVV. GIUDICE: Si ricorda più o meno che ora era?

DICH – CASAMENTI: Era sempre giorno.

AVV. GIUDICE: Era sempre giorno.

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DICH – CASAMENTI: Sì.

AVV. GIUDICE: Lei ha detto era estate.

DICH – CASAMENTI: Intorno alle 19.00, le 18.30-19.00.

19.00 di sera più o meno, quella cifra lì.

AVV. GIUDICE: Erano le 19.00.

DICH – CASAMENTI: Sì.

AVV. GIUDICE: Quindi se non ho capito male voi siete partiti

dopo... lei detto "avevo il turno dalle 14.00 alle 20.00".

DICH – CASAMENTI: Sì.

AVV. GIUDICE: Dopo quanto tempo siete partiti dal

Commissariato Trastevere?

DICH – CASAMENTI: Mah, io penso dopo una mezz'ora, tre quarti

d'ora.

AVV. GIUDICE: Siete arrivati a La Rustica quando?

DICH – CASAMENTI: Dopo mezz'ora.

Sempre una mezz'ora.

AVV. GIUDICE: Quindi intorno alle 15.15.

DICH – CASAMENTI: Sì.

AVV. GIUDICE: Siete saliti negli uffici...

DICH – CASAMENTI: Sì, e siamo stati pochissimo.

AVV. GIUDICE: E quanto vi siete trattenuti?

DICH – CASAMENTI: Una decina di minuti.

AVV. GIUDICE: Quindi alle 15.30...

DICH – CASAMENTI: 20 minuti massimo.

AVV. GIUDICE: Quanto tempo ci avete messo per arrivare a

Pomezia?

DICH – CASAMENTI: Mezz'ora.

AVV. GIUDICE: Alle 16.00.

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DICH – CASAMENTI: Sì, non c'era traffico.

AVV. GIUDICE: Non c'era traffico.

Quanto vi siete trattenuti a Pomezia?

DICH – CASAMENTI: Pochissimo, sempre intorno a una quarantina

di minuti.

AVV. GIUDICE: Una quarantina di minuti.

DICH – CASAMENTI: Perché mezz'ora è arrivata la macchina e

dopo 10 minuti sono andati via.

AVV. GIUDICE: Allora siete ripartiti da Pomezia prima delle

17.00.

DICH – CASAMENTI: Sì, intorno alle 17.00.

AVV. GIUDICE: Come avete fatto a arrivare alle 19.00 a La

Rustica se ci avete messo (incomprensibile per sovr apposizione

di voci).

DICH – CASAMENTI: Come abbiamo fatto?

Glielo spiego subito.

Macchina di servizio, corsia preferenziale, lampegg iante,

quanto vuole che ci mettiamo?

Secondo lei?

AVV. GIUDICE: No, glielo sto chiedendo perché lei ha detto che

è tornato a La Rustica alle 19.00.

Se è partito alle 17.00 da Pomezia...

DICH – CASAMENTI: No, alle 19.00.

Alle 19.00...

AVV. GIUDICE: (Incomprensibile per sovrapposizione di voci)

come ha fatto a metterci due ore?

DICH – CASAMENTI: Intorno alle 19.00.

18.30-19.00.

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R.G. 21927/10 - 21/06/2011 c/ Berriola Luca e Altri 37

17.00, alle 19.00 eravamo in ufficio, 19.30.

AVV. GIUDICE: Ma se lei all'andata ci ha messo mezz'ora, come

ha fatto al ritorno a metterci il triplo del tempo dicendo che

usa il lampeggiante e la corsia preferenziale.

DICH – CASAMENTI: Guardi, sono passati, come le ripeto, otto

anni.

Possono essere state le 18.30 le 19.00, le 17.30 ad esso non

glielo posso dire, ma comunque non credo che sia in fluente

secondo me, perché i fatti sono questi.

AVV. GIUDICE: Lei non deve stabilire l'attinenza di quello che

dichiara, lo stabilisce il Tribunale.

DICH – CASAMENTI: Va bene.

AVV. GIUDICE: Il Tribunale ammette la domanda, lei

(incomprensibile per sovrapposizione di voci).

DICH – CASAMENTI: Sì, sì, certo, come no.

AVV. GIUDICE: ... deve rispondere.

DICH – CASAMENTI: Sì, ma sono domande secondo me proprio...

prego, prego.

AVV. GIUDICE: Però Presidente io credo che sia il caso che

intervenga, perché a me va benissimo (incomprensibi le per

sovrapposizione di voci).

T: No, va beh... deve evitare di commentare...

AVV. GIUDICE: ... il suo atteggiamento, mi va più che bene,

perché si qualifica (incomprensibile per sovrapposi zione di

voci).

T: No, no, va beh, avvocato...

AVV. GIUDICE: Presidente, ho capito però...

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R.G. 21927/10 - 21/06/2011 c/ Berriola Luca e Altri 38

T: Lei ha diritto di incalzare il teste perché è in

controesame, e giustamente deve verificarne la genu inità,

l'attendibilità ecc., però dobbiamo anche capire lo stato

d'animo di una persona che appunto ha già dichiarat o di aver

subito precedenti penali.

AVV. GIUDICE: (Incomprensibile intervento fuori microfono).

T: Va beh, voglio dire...

AVV. GIUDICE: (Incomprensibile per sovrapposizione di voci).

T: Avvocato! Avvocato! Sì, appunto però è anche fisio logico

che a distanza di molti anni non si possano ricorda re alla

perfezione determinati particolari, anche per quant o riguarda

la quantificazione dei tempi.

Il concetto che comunque mi pare ha voluto esprimer e è che

abbiano fatto abbastanza celermente, appunto grazie all'uso

delle corsie preferenziali, del lampeggiante e tutt o.

Circa i tempi...

AVV. GIUDICE: Sì, Presidente, la mia domanda era legata a

questo.

Se hanno fatto abbastanza celermente in un tragitto che

all'andata è stato di 30 minuti, non mi spiegavo co me al

ritorno potesse essere di due ore, questo è il disc orso.

Lei ha centrato perfettamente il senso della mia do manda.

DICH – CASAMENTI: Sì, comunque... perché io volevo dire che

alle 19.00 forse eravamo già in ufficio, è quello i nfatti il

discorso.

Quindi... al ritorno abbiamo fatto più velocemente.

AVV. GIUDICE: Ho capito.

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R.G. 21927/10 - 21/06/2011 c/ Berriola Luca e Altri 39

Quante volte ha visto il Maggiore Berriola, si rico rda perché

sono passati 8 anni.

DICH – CASAMENTI: Glielo ho detto.

Ho risposto prima, no?

Ho detto un paio di volte, tre, quattro volte.

AVV. GIUDICE: E gliela rifaccio, la domanda se è ammessa...

DICH – CASAMENTI: Tre o quattro volte.

AVV. GIUDICE: Quanto?

DICH – CASAMENTI: Tre o quattro volte.

AVV. GIUDICE: Tre o quattro volte.

DICH – CASAMENTI: Sì.

AVV. GIUDICE: Si ricorda in che circostanza?

Una è stata questa di Pomezia, l'altra sarebbe stat a quella

della eventuale consegna degli assegni e le altre?

DICH – CASAMENTI: Una volta con Placidi quando me l'ha

presentato e la seconda volta quando entrò con la s ua

autovettura dentro al Commissariato per parcheggiar la.

AVV. GIUDICE: Quand'è l'ultima volta che lo ha visto?

DICH – CASAMENTI: Adesso non ricordo se era appunto il fatto

dell'incontro a Pomezia o degli assegni.

Adesso... una delle due comunque sia.

Penso che comunque... sì, l'ultima volta è stata de l Mercedes,

quando abbiamo avuto l'incontro al Selene.

Dovrebbe essere questo.

AVV. GIUDICE: L'incontro al Selene è stata l'ultima volta che

lei...

DICH – CASAMENTI: Sì, sì, confermo.

AVV. GIUDICE: E lei lo colloca nell'estate del 2004.

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DICH – CASAMENTI: Sì, credo di sì.

AVV. GIUDICE: Lei ha poi più sentire parlare di questi assegni

che avreste consegnato al Berriola?

DICH – CASAMENTI: No.

AVV. GIUDICE: L'Hotel Selene rispetto alla Pontina dov'è?

DICH – CASAMENTI: E' lì sotto, è proprio sotto, è proprio

adiacente.

AVV. GIUDICE: Adiacente da che parte?

DICH – CASAMENTI: Pomezia.

Proprio nella...

AVV. GIUDICE: Da che parte, è Pomezia...

DICH – CASAMENTI: Andando verso Latina, l'Hotel Selene rimane

sulla sinistra.

Quindi si deve uscire sulla destra, girare sotto un ponte e si

trova davanti.

AVV. GIUDICE: Ci si trova davanti dopo lo svincolo.

DICH – CASAMENTI: Sì.

AVV. GIUDICE: E vi siete fermati lì.

DICH – CASAMENTI: Sì, lì davanti, davanti all'ingresso.

AVV. GIUDICE: I controlli sull'autovettura quando li ha

effettuati lei?

DICH – CASAMENTI: Il giorno dopo.

AVV. GIUDICE: Il giorno dopo?

DICH – CASAMENTI: Sì.

AVV. GIUDICE: Come mai ha avuto questo impulso di

controllarli?

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DICH – CASAMENTI: Perché comunque siamo andati fuori da una

zona di nostra competenza e il servizio non mi semb rava tanto

chiaro.

Un minimo di accertamento l'ho voluto fare.

Mi sono annotato il numero della targa e... ho svil uppato a

chi appartenesse.

AVV. GIUDICE: E a chi apparteneva?

DICH – CASAMENTI: A una società di Frascati o di Velletri.

AVV. GIUDICE: Una società di Frascati o di Velletri.

DICH – CASAMENTI: Sì, s.r.l.

AVV. GIUDICE: Ha svolto accertamenti anche su questa società?

DICH – CASAMENTI: No, no, no, solo accertamenti sulla targa.

AVV. GIUDICE: Lei dice "era una vicenda poco chiara".

DICH – CASAMENTI: Sì.

AVV. GIUDICE: "Voglio controllare a chi appartiene la

macchina".

DICH – CASAMENTI: Sì.

AVV. GIUDICE: Poi scopre a chi appartiene la macchina e si

ferma?

DICH – CASAMENTI: Sì.

AVV. GIUDICE: Quindi le bastava sapere che era una società di

Frascati?

DICH – CASAMENTI: Sì, volevo solo accertare se... se le

dichiarazioni che lui ci aveva fatto erano vere opp ure no.

Quando ho visto che la macchina comunque non era qu ello che

diceva lui, che veniva dalla Calabria e comunque le persone

non parlavano calabrese, ma parlavano romano, ho vi sto che era

una bufala.

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Era una... una fesseria, ecco.

E quindi mi sono fermato lì.

A Placidi ne ho parlato e... finì lì.

AVV. GIUDICE: Lei prima ha detto "ma io mi aspettavo che ci

desse un po' di questi soldi".

DICH – CASAMENTI: Sì, pensavo che comunque... era palese, al

100% che comunque era una bustarella, comunque eran o

provenienti da qualche attività sua illegale.

E quanto meno ci facesse un regalo, questo non è av venuto...

AVV. GIUDICE: Questo suo riferire le cose in termini di

atteggiamento palese, da che cosa lo deduce, era un a sua

impressione?

DICH – CASAMENTI: Mah, 25.000 euro in contanti non penso che

vengano da qualche cosa legale, secondo me.

Lui riveste una qualifica...

AVV. GIUDICE: Il fatto che quei soldi fossero...

DICH – CASAMENTI: ... istituzionale.

AVV. GIUDICE: Il fatto che quei soldi fossero di provenienza

illecita è una sua valutazione?

DICH – CASAMENTI: Certo.

AVV. GIUDICE: Quindi il Berriola vi avrebbe portato con lui

per prendere una mazzetta e vi ha fatto anche veder e i soldi

di questa mazzetta senza darvene una parte.

DICH – CASAMENTI: Questo l'abbiamo...

AVV. GIUDICE: Questo è quello che lei...

DICH – CASAMENTI: Dopo, al termine del tutto.

Sì, abbiamo accertato dopo la fine con Placidi.

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AVV. GIUDICE: Quindi vi ha chiamato perché gli serviva un

passaggio in macchina?

DICH – CASAMENTI: Secondo me sì.

AVV. GIUDICE: Secondo lei sì.

Io non ho altre domande, grazie.

T: Un chiarimento da parte del Tribunale.

DICH – CASAMENTI: Prego, prego.

T: Quando lui vi mostrò questa somma, appunto...

DICH – CASAMENTI: Sì.

T: Lei ha detto che si riferì a determinate operazion i... ma

che cosa disse nello specifico, servivano per pagar e, non so

di confidenti?

DICH – CASAMENTI: Sì, lui doveva finanziare... queste parole

dice "servivano per finanziare questa operazione", che a

giorni si sarebbe fatta.

Era un rinvenimento di armi.

Secondo me era per pagare qualche collaboratore, qu alche

confidente, ecco.

T: Ma quando vi lasciaste quel giorno di Pomezia con il

Berriola, lei e il Placidi nell'immediato avete com mentato

appunto questo episodio?

DICH – CASAMENTI: Lui mi ha guardato dallo specchietto e... e

io ho fatto un segno così e... ho detto "va beh" co me per dire

"lasciamo stare, poi vediamo".

Questo fu.

T: Perché lei ha detto che si aspettava appunto un'of ferta,

una dazione.

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DICH – CASAMENTI: Sì, perché era molto... allegrotto, nel

senso era felice di questo atteggiamento, anche per ché poi la

sera stessa Placidi... il giorno dopo mi disse che la sera

prima, cioè la sera dopo i fatti in questione, mi d isse che

lui si era recato... il Berriola si era recato in u n negozio

chic dove aveva fatto degli acquisti molto costosi di

abbigliamento.

Quindi abbiamo abbinamento, dice "ecco, hai visto è come

dicevo io", e Placidi dice "e va beh, che vuoi farc i? E che

vuoi farci" è finita lì.

T: Per quanto riguarda invece l'altra vicenda cui ha fatto

riferimento, quella degli assegni di quella cittad ina

americana.

DICH – CASAMENTI: Sì.

T: Per il quale lei ha detto di essersi rivolto al Be rriola.

DICH – CASAMENTI: Sì.

T: Per quale motivo in particolare...

DICH – CASAMENTI: Perché il Placidi... noi avevamo in mano

questi assegni, e gli disse "cosa ci facciamo adess o di questi

assegni?".

Dice "eh, guarda io ho questo amico, Berriola" e in effetti

adesso ricolloco alla questione prima dei fatti di Pomezia,

diciamo dei fatti... perché dice "ci rivolgiamo a Berriola

perché so che lui si vanta di conoscere un direttor e a

Terracina" della banca "un direttore di una banca d i Terracina

e lui può vedere quanto c'è sul conto e se può estr arre

qualche somma con questi assegni".

T: E avete saputo quanto c'era sul conto?

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DICH – CASAMENTI: No, non abbiamo saputo più niente.

E' finita lì, io non ho avuto più modo di vederlo a l Berriola.

Ne parlai con Placidi, ma Placidi ha detto che avev a avuto

discussione con il gruppo con lui e non lo frequent ava più.

Quindi non sono più tornato su questo discorso.

T: Prego Pubblico Ministero voleva concludere...

AVV. GIUDICE: Non ho capito questa circostanza secondo la

quale Berriola si sarebbe recato a fare acquisti in un negozio

chic...

DICH – CASAMENTI: Me l'ha detto Placidi questo.

AVV. GIUDICE: Glielo ha detto Placidi.

DICH – CASAMENTI: Sì.

AVV. GIUDICE: Quando sarebbe avvenuta questa cosa?

DICH – CASAMENTI: Secondo Placidi la sera stessa dopo che è

avvenuto questo fatto diciamo, della busta.

Me lo disse il giorno dopo.

AVV. GIUDICE: E quindi (incomprensibile per sovrapposizione di

voci).

DICH – CASAMENTI: Perché lo chiamò...

AVV. GIUDICE: A una certa ora sarebbe andato...

DICH – CASAMENTI: Perché no?

AVV. GIUDICE: E voi siete tornati in ufficio alle 19.00.

DICH – CASAMENTI: Al 19.00 sì, più o meno.

AVV. GIUDICE: Ho capito.

Senta una cosa soltanto, una precisazione sulla que stione

degli assegni della donna deceduta.

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La dazione degli assegni... la presunta dazione d egli

assegni al Berriola, rispetto alla morte della sign ora, quando

accade?

DICH – CASAMENTI: Non me lo ricordo, non glielo posso dire con

precisione.

AVV. GIUDICE: Non se lo ricorda?

DICH – CASAMENTI: No.

Comunque prima.

AVV. GIUDICE: Dopo tanto tempo, dopo poco tempo che era morta

la signora?

DICH – CASAMENTI: Mah, dopo un po', adesso non ricordo bene.

Come dico sbaglio, non lo so.

Dovremmo vedere le carte.

Queste sono dichiarazioni che sono state fatte 6 an ni fa,

quindi adesso non ricordo bene.

AVV. GIUDICE: Quindi non si ricorda quando avete dato questi

assegni che avevate prelevato dalla...

DICH – CASAMENTI: Può darsi che Placidi...

AVV. GIUDICE: ... dall'abitazione della signora morta.

Quando ci siete andati nell'abitazione della signor a morta?

DICH – CASAMENTI: Dopo il decesso.

AVV. GIUDICE: Come?

DICH – CASAMENTI: Dopo il decesso.

AVV. GIUDICE: Dopo il decesso è abbastanza ovvio, intendo dire

dopo quanto tempo?

DICH – CASAMENTI: Dopo qualche giorno avevamo...

AVV. GIUDICE: La sera stessa?

DICH – CASAMENTI: Non ricordo bene.

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Comunque sì, nei giorni precedenti, adesso non ric ordo se la

sera.

AVV. GIUDICE: Quindi... nei giorni successivi magari.

DICH – CASAMENTI: Sì.

AVV. GIUDICE: Quindi se ci siete andati nei giorni

successivi, avete preso anche questi assegni?

DICH – CASAMENTI: Sì.

AVV. GIUDICE: E ve li siete tenuti quanto tempo questi

assegni?

DICH – CASAMENTI: Un po', adesso non ricordo bene.

AVV. GIUDICE: Un anno?

DICH – CASAMENTI: Non credo, meno.

AVV. GIUDICE: Pochi giorni?

DICH – CASAMENTI: Non lo so, dovremmo vedere le carte, adesso

non glielo so dire, non mi ricordo bene.

AVV. GIUDICE: Non ho altre domande grazie.

T: Il Pubblico Ministero vuole concludere l'esame.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Sì, per onor del vero e quindi per...

richiamando il verbale che lo stesso difensore ha c itato.

Senta, lei ha fatto riferimento prima all'epoca del l'incontro

al Selene come estate del 2003.

DICH – CASAMENTI: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Poi l'avvocato le ha fatto chiarire

l'episodio del decesso.

Io volevo ricordarle appunto... comprendo che a dis tanza di

così tanto tempo gli anni...

DICH – CASAMENTI: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: ... non siano facili da ricordare.

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Lei il 29 luglio del 2005 proprio davanti a me e al dottor

Capaldo che procedevamo per quell'indagine ha dichi arato "un

altro episodio di cui voglio parlare è accaduto nel l'estate

del 2003" ha fatto riferimento.

Quindi è possibile che...

DICH – CASAMENTI: Può darsi, sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Adesso lei se ci pensa...

DICH – CASAMENTI: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Erano...

DICH – CASAMENTI: Sì, infatti, come avevo detto prima 2003-

2004.

Infatti adesso che me lo dice è 2003, sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: All'epoca lei dichiarò nel 2003.

Sempre facendo riferimento a questo verbale, il Ber riola era

coinvolto nelle indagini di Trastevere, cioè per qu elle che

lei era stato arrestato?

DICH – CASAMENTI: No.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Le è stata fatta qualche domanda su

Berriola?

DICH – CASAMENTI: No, no.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Come mai lei ha ripetuto questo

episodio del Berriola?

DICH – CASAMENTI: Perché comunque erano fatti che dovevano

tornare alla luce, perché visto che mi dovevo liber are di

tutto ciò che avevo combinato...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi lei spontaneamente ha fatto

queste dichiarazioni sul Berriola?

DICH – CASAMENTI: Come?

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PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ha fatto spontaneamente queste

dichiarazioni?

DICH – CASAMENTI: Sì, spontaneamente.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei riconosce il Berriola in

quest'aula?

DICH – CASAMENTI: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ce lo può indicare?

DICH – CASAMENTI: Quel signore lì con la barba.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Possiamo dare atto che indica

l'imputato Berriola Luca.

T: Il Tribunale dà atto che il teste indica l'imputat o

Berriola Luca.

DICH – CASAMENTI: A suo tempo non aveva la barba, ora c'ha la

barba.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei ha avuto motivi di contatto con il

Berriola successivamente?

DICH – CASAMENTI: No, no, assolutamente no, niente.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ne ha più sentito parlare?

DICH – CASAMENTI: No, no, non l'ho più visto, non l'ho più

sentito.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Dopo quell'episodio del Selene non

l'ha più visto, né più sentito.

DICH – CASAMENTI: Niente più.

No, niente più.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Aveva motivi di rancore nei confronti

del Berriola?

DICH – CASAMENTI: No, no, assolutamente no.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Non ho altre domande.

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T: Grazie può andare.

AVV. GIUDICE: Presidente le chiedo scusa, il Maggiore vorrebbe

fare alcune spontanee dichiarazioni in relazione... se lo

ritiene lo facciamo subito visto che c'è una contes tualità, o

come meglio ritiene il Tribunale.

T: Va bene, sì, possiamo fargliele fare subito.

AVV. GIUDICE: Prima che il Maggiore faccia le dichiarazioni...

T: Ovviamente facciamo rimanere fuori il teste Rubini .

Sì, prego avvocato.

AVV. GIUDICE: Rivolgo soltanto un interrogativo, mi permetterà

la Procura se lo rivolgo ovviamente a loro.

Sulla base delle dichiarazioni che sono state rese nel 2005 da

Casamenti e da Placidi, poi lo vedremo, la domanda che ci

rivolgiamo... che rivolgiamo al Pubblico Ministero,

considerando che sono passati 6 anni è questa: esis te un

procedimento penale a carico del Berriola per quest i fatti?

PM – DOTT. BOMBARDIERI: No, perché da accertamenti svolti

all'epoca era un illustre sconosciuto per la Procur a e

all'epoca non c'era stato nessun riscontro a quelle

dichiarazioni.

AVV. GIUDICE: Quindi non è iniziato alcun procedimento penale

in relazione a questi fatti.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: In relazione a queste dichiarazioni

rese nell'immediatezza non c'era nessun procediment o penale,

perché all'epoca il Berriola era sconosciuto alla P rocura.

AVV. GIUDICE: Grazie.

DICHIARAZIONI SPONTANEE DELL'IMPUTATO: LUCA BERRIOL A

IMP – BERRIOLA: Buongiorno.

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Volevo... ho appuntato alcune cose che ritengo inte ressanti

spero anche per voi.

Allora è stato detto che io sarei andato a Pomezia con queste

due persone, Casamenti e Placidi, a ritirare una bu sta bianca

contenente 25.000 euro che sarebbero frutto di una mazzetta,

di una tangente.

E' stata definita mazzetta e quindi tangente e che

l'autovettura, questa Mercedes utilizzata da queste persone

calabresi non calabresi, fosse intestata a una soci età per

azioni di Frascati o comunque dei Castelli.

Dal 1° agosto del 2002 io sono stato assegnato dopo il Comando

Compagnia di Terracina al Nucleo Speciale Polizia V alutaria.

Non mi sono mai occupato di controlli amministrativ i, di

indagini delegate o non delegate dalla Procura o di notizie di

reato, se non autorizzati dalla mia linea di comand o.

Quindi tutti i controlli che ho materialmente effet tuato sono

stati tutti quanti autorizzati dalla mia... autoriz zati e

condivisi dalla mia linea di comando.

Questo perché, perché lo dico.

Perché non ho mai effettuato controlli a società pe r azioni né

di natura amministrativa, fino a che ero alla Valut aria

chiaramente, e quindi fino al 2005, né a nessuna al tra società

italiana e/o estera, ripeto fino al 2005.

Dal 2005 in poi sono stato trasferito ad altro repa rto e ho

effettuato indagini su, esclusivamente in qualità d i

comandante dell'unica sezione presente in Italia ch e collabora

ancora adesso con l'Autorità di vigilanza e lavori Pubblici,

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R.G. 21927/10 - 21/06/2011 c/ Berriola Luca e Altri 52

l'unica indagine corposissima della quale parleremo poi nel

mio controesame è quella riferita a altri soggetti.

E' stato detto dal Casamenti e in contrasto con que llo che è

stato dichiarato in altre dichiarazioni che io ho c onosciuto

questo Casamenti... una volta ha riferito di aver.. . che io

l'ho conosciuto quando sono andato a parcheggiare

l'autovettura, una mia autovettura decappottabile.

Io sfido chiunque in vita mia ad avermi visto, non dico solo

titolare di... perché magari potrei (incomprensibil e) di aver

mai guidato un'autovettura cabrio decappottabile o

quant'altro.

Mai in vita mia.

Mai!

E sfido chiunque a dimostrare il contrario.

Il discorso del giorno in cui questi due, come poss o

qualificarli, signori, sono venuti al Valutario è v ero,

assolutamente vero.

Ricordo perfettamente quel giorno, lo ricordo come se fosse

ora anche se sono passati 9 anni, è la mia situazio ne

completamente diversa, perché sono da 16 mesi reclu so, ne

prendo atto.

La memoria mia ancora funziona e mi è fedele ed è m olto

pronta, infatti ho scritto questi piccoli appunti.

Io stavo uscendo con la mia autovettura di servizio , per

inciso, io non posso... io come nessun altro uffici ale della

Guardia di Finanza presente al Valutario, e vi spie go anche il

perché, noi non possiamo uscire dalla caserma se no n abbiamo

l'autorizzazione del nostro diretto comandante e no n è

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R.G. 21927/10 - 21/06/2011 c/ Berriola Luca e Altri 53

un'autorizzazione orale, è un'autorizzazione scritt a che resta

nel registro delle presenze.

Che si prendano tutti i registri delle presenze per vedere se

sono uscito o non uscito.

Io sono uscito con la mia autovettura di servizio,

prendendo... chiedo scusa, con la mia autovettura p ersonale e

sono arrivato al... il Valutario è una caserma molt o grande.

Nell'atrio c'è una sbarra dove c'è anche un parcheg gio per le

autovetture personali.

Nel frattempo il Placidi è venuto realmente insieme al signor

Casamenti da me in ufficio, ma non sono assolutamen te mai

saliti nel mio ufficio, tanto è vero che il Casamen ti qui oggi

per la prima volta ha detto di essere salito al ter zo, quarto

piano e che il mio ufficio era grande con (incompre nsibile)

attaccati alle pareti, che li avrei portati allo sp accio.

Bene.

Il mio ufficio era al primo, una volta, e al second o piano.

Era una stanza di 8–10 metri quadrati, non c'è poss ibilità di

attaccare i (incomprensibile) perché le pareti non sono di

materiale tale da poter mettere un chiodino o una corda, non

esiste.

Sicuramente si può riscontrare immediatamente quest a

assurdità.

Lo spaccio non esiste in caserma e soprattutto alle quattro di

pomeriggio lo spaccio è stato messo dopo e non è un o spaccio,

è un bar molto molto piccolo, e soprattutto il pome riggio il

bar è chiuso.

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Quindi per ritornare, io stavo uscendo con la mia a utovettura

per comprare una borsa 24 ore, vi dico anche dove l 'ho

comprata insieme a queste persone, a Pomezia è vero .

Ma nel momento in cui io esco, sto uscendo e loro e ntrano

perché dovevamo stare lì, un caffè una cosa lì vici no, ho

detto... mi hanno detto "che cosa fai con la giacca e con la

cravatta?" dice "guarda lasciatemi perdere perché d ovevo

andare a comprare una cosa, un regalo".

Voi sapete bene che ci sono spesso degli ufficiali superiori

che, come dire, danno dei compiti e questo era uno dei casi.

Io sono andato a comprare, regolarmente autorizzato con la mia

autovettura, una borsa al negozio Edolism, vi do l' indirizzo,

la partiva IVA, il codice, chiameremo le persone ev entualmente

per vedere se questa circostanza è veritiera o no, e mentre

uscivo, il fatto di andare con la macchina di servi zio non fu

assolutamente una mia scelta, lo dico davanti a qua nto mi è

più caro.

Loro mi hanno detto "andiamo a...", io devo andare a Pomezia,

dico "andiamo noi perché accendiamo lampeggiante e sirena".

Ho detto "guarda, lascia perdere.

Io vengo in macchina perché mi fa piacere andare av anti e

indietro, ma non accendere alcun tipo di lampeggian te".

Altro particolare che io ricordo è che il Placidi a veva le

infradito e ha iniziato a correre.

Io ho chiesto di andare piano perché dovevamo andar e a

prendere una borsa per cui il negozio comunque apri va alle

16.00-16.30.

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Siamo stati lì, l'autovettura che è sopraggiunta, c 'erano due

persone, siamo andati poi non in un bar, perché non esiste bar

lì vicino, non esisteva allora e non esiste, credo, neanche

adesso.

Non c'è un bar nelle immediate adiacenze o a 50 m d all'Hotel

Selene, non esiste, a meno che non sia stato costru ito in

quell'occasione.

Non esiste, è un'invenzione.

Siamo usciti, siamo andati nel negozio... sono anda to nel

negozio a comprare la borsa e vi dico anche che la borsa era

il modello "Bridge" grande con due cerniere.

Siamo usciti fuori, questa busta, questa borsa è st ata messa

in una sacca di 40-50 centimetri di larghezza all'i nterno di

una busta bianca, vi dico anche le dimensioni perch é il mio

generale voleva una borsa che non dovesse imbarcabi le

sull'aereo, quindi le dimensioni per non essere imb arcata sono

circa 40-50 centimetri.

Presa... ma è facilmente riscontrabile questa cosa, rimessa in

macchina e riportati al (incomprensibile) a Roma.

Erano le 18.30, le 19.00.

Ho preso la borsa, l'ho lasciata in ufficio, ma lor o mi hanno

lasciato alla sbarra, loro se ne sono andati e null a altro.

Io sarei andato a Pomezia con delle persone a me sc onosciute,

perché io il Casamenti l'ho conosciuto in quell'occ asione, ed

è vero, prendere una mazzetta con due persone.

Quindi smentisco chiaramente di aver preso una bust a con dei

soldi, non posso dire altro, perché sarei offensivo e non è

giusto essere così.

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Il discorso degli assegni.

Allora io... come si fa... come fa un ufficiale di Polizia

giudiziaria a prendere degli assegni non firmati, perché se

sono di una deceduta, non credo che la deceduta pos sa sapere

di morire, lascia degli assegni in bianco a casa, credo.

Lascia degli assegni in bianco, due agenti e uffic iali di

P.G. vanno in una casa, li trovano, li prendono fu ori,

qualcuno forse li firma, non lo so.

Io li porto alla mia amica Magliozzi Milena che con osco e

confermo già da altri tre, quattro anni perché sono

correntista di un unico conto corrente, la conosco la

Magliozzi, non credo sia reato conoscere una person a.

Ma non ho mai assolutamente chiesto nulla e poi nul la.

La cosa che mi dà pensiero è che nessuno abbia chie sto alla

Magliozzi questa circostanza.

Neanche in questo dibattimento.

Come mai questa cosa non è successa.

Se io non sono stato indagato illo tempore e per ta bulas le

dichiarazioni le richiede o non le richiede, credib ili o non

credibili dei Casamenti e di Placidi, in quel temp o, sebbene

io fossi sconosciuto alla Procura, io ritengo che u n minimo si

sarebbe potuto fare.

E' stata giustamente una scelta della Procura, non metto... ci

mancherebbe se posso, come dire, però... la Maglioz zi è stata

sentita in questo procedimento.

La Magliozzi... e tutti sapevano perché questi atti sono

confluiti nel fascicolo del Pubblico Ministero, non è stato

chiesto nulla alla dottoressa Magliozzi perché non è vero.

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Non è neanche ipotizzabile che io possa prendere du e assegni,

vado da una persona, una dottoressa vice direttrice della

banca, le faccio controllare quanti soldi ci sono, li verso a

Terracina dove c'ho il mio conto corrente, prendo i soldi e

glieli porto a loro?

Io non ho bisogno di dire altre cose signor Preside nte e

signori del Tribunale, io non ho bisogno di dire al tro.

Forse... lampeggiante e sirena.

Chiederete se è stato messo il lampeggiante e la si rena.

Aveva le infradito, non... sono circostanze assolut amente non

veritiere.

Con questo credo di avere terminato e mi scuso se s ono stato

prolisso nelle dichiarazioni.

Spero di essere stato comunque abbastanza chiaro, g razie.

T: Possiamo fare entrare l'altro teste.

AVV. GIUDICE: Presidente solo una cosa per amor di chiarezza e

che il Maggiore Berriola evidentemente nella concil iazione del

momento non lo ricordava.

La domanda alla direttrice Magliozzi gliela abbiamo rivolta,

gliela ha rivolta la Difesa se avesse mai cambiato degli

assegni da una cittadina americana e la dottoressa ha risposto

di no.

Quindi l'elemento è già presente agli atti del dib attimento,

lo dico solo per chiarezza perché il Maggiore non l o

ricordava.

Solo questo.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: La posizione di Rubini.

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Rubini è originariamente indagato in questo procedi mento e la

sua posizione è stata stralciata con richiesta di g iudizio

immediato nel maggio scorso.

E' pendente nei confronti del signor Rubini il pro cesso

davanti alla nuova sezione penale che è in corso di

svolgimento.

T: Ho capito, quindi può avvalersi chiaramente della facoltà

di non rispondere.

La domanda è se lei intende avvalersi di questa fac oltà.

Diamo atto che è presente il difensore di fiducia G iorgio

Tomicelli.

DICH – RUBINI: Intendo rispondere.

T: Prendiamo le generalità.

DICH – RUBINI: Rubini Fabrizio, nato a Roma il 27 luglio 1961.

T: Avvertito della facoltà, dichiara di non volersene

avvalere.

Abbiamo anche dato atto della presenza del difensor e di

fiducia, prego Pubblico Ministero.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Grazie Presidente.

Senta Rubini quindi lei è stato colpito anche da mi sura

cautelare in questo procedimento.

DICH – RUBINI: Sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Per quale reato?

DICH – RUBINI: Riciclaggio.

ESAME DEL TESTE

(imputato di reato connesso)

GIORDANO RUBINI

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PM – DOTT.SSA PASSANITI: A prescindere da questa vicenda, lei

ha sofferto un periodo di detenzione per fatti anch e diversi?

DICH – RUBINI: Sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Si ricorda, a me interessa

semplicemente il periodo in cui lei è stato detenut o.

DICH – RUBINI: 4 aprile 2005, 3 gennaio 2006.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei attualmente che lavoro fa?

DICH – RUBINI: Dottore commercialista.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Esercita?

DICH – RUBINI: Sì, da ieri che ho ricevuto la revoca della

sospensione.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Da ieri ha ripreso a lavorare.

DICH – RUBINI: Sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Dopo il periodo di detenzione per i

fatti diversi da questo procedimento, che attività lavorativa

svolgeva?

DICH – RUBINI: Dottore commercialista.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Aveva una società?

DICH – RUBINI: Anche, sia come studio professionale che con il

centro elaborazione dati.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ha aperto una società a San Marino?

DICH – RUBINI: Sì, la Grafidata s.r.l.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Come mai?

DICH – RUBINI: Perché nel periodo... nel periodo post

detenzione nel 2006 nell'area di Roma non riuscivo a trovare

lavoro, siccome io lavoravo nella zona di Rimini, R iccione e

San Marino dal 1988, adesso non ricordo con esattez za, lì mi

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sono state offerte una serie di possibilità di lavo ro e ho

iniziato a lavorare lì.

Ho ripreso a lavorare lì per l'esattezza.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Quindi mi è sembrato di capire che

dopo la scarcerazione ha avuto un momento di diffic oltà

economica?

DICH – RUBINI: Enorme difficoltà.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Di enorme difficoltà perché non

riusciva a trovare lavoro.

E questa società sanmarinese può dirci che società è, a chi è

riconducibile.

DICH – RUBINI: Mia, facevo attività di consulenza aziendale.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei conosce Di Girolamo Nicola Paolo?

DICH – RUBINI: Dal 1987 circa, 23-24 anni.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Il Di Girolamo sapeva che lei aveva

questa attività lavorativa a San Marino?

DICH – RUBINI: Sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ha avuto delle richieste da parte del

Di Girolamo?

DICH – RUBINI: Sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Che tipo di richieste le ha fatto?

DICH – RUBINI: Di far arrivare suoi soldi personali dalla

Svizzera a lui.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Spieghi bene che... come le ha fatto

questa richiesta, quando vi siete incontrati.

DICH – RUBINI: Noi ci incontravamo molto frequentemente sia

per i motivi di amicizia, che per motivi di collabo razione.

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La frequentazione era non dico quotidiana, ma sicur amente

nell'arco della settimana poteva essere una, due vo lte.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Il Di Girolamo sapeva che lei era

stato detenuto?

DICH – RUBINI: Certo.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Per questi altri fatti.

Sapeva, era a conoscenza delle difficoltà economich e che lei

aveva in quel momento?

DICH – RUBINI: Certo.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ne avevate parlato?

DICH – RUBINI: Sì, sì, sì, sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: L'ha aiutata?

DICH – RUBINI: ...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: In qualche modo.

DICH – RUBINI: Ha tentato di sviluppare insieme a me altri

lavori che non sono andati in porto, e... però inso mma questo

l'aiuto di una collaborazione che esisteva anche pr ima.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei ha conosciuto Marco Toseroni?

DICH – RUBINI: Me l'ha presentato lui, l'ho visto una volta,

non ricordo dove e poi sono stato una volta a pranz o con

Toseroni.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ma provi a spiegare... intanto

Toseroni lei l'ha conosciuto dopo la scarcerazione?

DICH – RUBINI: Sì, sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E provi a spiegare che tipo di aiuto

ha chiesto a lei il Di Girolamo.

DICH – RUBINI: Esattamente quello che ho detto prima.

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Lui aveva la necessità di far arrivare... di ritorn are a Roma

nelle sue disponibilità dei suoi soldi che erano i n Svizzera.

Questo.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Quanti soldi?

DICH – RUBINI: Lui mi disse che era un po' più di 2 Milioni di

euro.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Avete... come vi siete messi

d'accordo, che cosa avrebbe dovuto accadere?

DICH – RUBINI: Lui li avrebbe... avrebbe fatto pervenire con

un bonifico bancario i soldi su San Marino e poi gl ieli avrei

restituiti, punto.

Così.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Quindi con dei bonifici a favore

della sua società?

DICH – RUBINI: No, con dei bonifici a favore di un conto che

ho, date le mie conoscenze in loco, ho aperto appos itamente

per lui.

Era una cortesia che io facevo a un amico di 25 ann i.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E' questo conto corrente che risulta

indicato nel capo d'imputazione (incomprensibile pe r

sovrapposizione di voci).

DICH – RUBINI: Esattamente.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: ... 23843 acceso la Cassa di Risparmio

della Repubblica di San Marino.

DICH – RUBINI: Sì, sì, sì, sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Intestato Carifin 1344GP?

DICH – RUBINI: Sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Quindi lei ha aperto appositamente...

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DICH – RUBINI: Un conto per lui assolutamente sì,

finalizzato...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Si ricorda quando?

DICH – RUBINI: Nel 2008.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Si ricorda quanti bonifici sono

arrivati, uno, più d'uno?

DICH – RUBINI: Più di uno.

L'ammontare io adesso lo ricordo per averlo letto s ulle carte,

sono circa 3 Milioni.

Però quanti si erano...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Più di quanto le aveva...

DICH – RUBINI: Sì, sì, più di quello che mi aveva... lui mi

aveva detto che erano un po' più di 2 Milioni, quan ti sono i

bonifici non lo ricordo, 5, 6, 7.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Questi 2 Milioni che cosa

rappresentavano?

DICH – RUBINI: Suoi soldi personali.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E quindi sono arrivati bonifici da

parte di Di Girolamo?

DICH – RUBINI: No, sono arrivati bonifici... devo dire che

anche questo l'ho scoperto nel capo d'imputazione, venivano da

delle società che lui mi diceva essere a lui riferi bili.

Comunque erano suoi soldi, arrivavano...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E' sicuro di averlo scoperto dalle

indagini?

DICH – RUBINI: Il nome esatto sì, il nome esatto sì.

Perché...

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PM – DOTT.SSA PASSANITI: Che sarebbe questo Tac Holding

Limited?

DICH – RUBINI: Sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: JT Entreprise Limited e Birkshire

Holding.

DICH – RUBINI: Il nome esatto sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ma invece che cosa aveva scoperto da

chi arrivavano, da chi provenivano questi (incompre nsibile per

sovrapposizione di voci).

DICH – RUBINI: Non esattamente.

Ho avuto da parte di un funzionario della banca, co n il quale

avevo ottimi rapporti di cordialità, una segnalazio ne amicale,

due amici che prendono il caffè.

Mi aveva detto che era una provenienza che a loro n on era

molto chiara.

Io chiesi spiegazioni il giorno successivo...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Che vuol dire, provi a spiegarci...

DICH – RUBINI: Quello che le dico è quello che mi è stato

detto, non ho avuto nessuna informazione di più, ov viamente

avrebbe violato forse qualche segreto, non ho idea.

Comunque a loro era una provenienza non chiara.

Questo è esattamente quello che mi disse.

Io chiesi spiegazioni a Di Girolamo, Di Girolamo no n mi diede

spiegazioni per me soddisfacenti e io chiusi il con to.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei chiuse il conto quando erano già

arrivati...

DICH – RUBINI: La somma... sì, quella somma lì.

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PM – DOTT.SSA PASSANITI: Quando arrivava questa somma che cosa

succedeva?

DICH – RUBINI: Arrivava a Roma.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei veniva avvisato?

DICH – RUBINI: Io venivo avvisato.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Da parte di chi?

DICH – RUBINI: Da parte della banca.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E Di Girolamo non l'avvisava?

DICH – RUBINI: Mi diceva che aveva dato disposizione qualche

giorno prima di verificare, poi la banca puntualmen te mi

confermava che erano arrivati e che sarebbero arriv ati a Roma.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei ha detto... le ho fatto questa

domanda prima e non mi ricordo se mi ha risposto.

Conosce Marco Toseroni?

DICH – RUBINI: L'ho conosciuto tramite Di Girolamo, non

ricordo se nel suo studio, o comunque me l'ha prese ntato lui e

poi ci sono stato una volta a pranzo.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Si sentiva al telefono con Marco

Toseroni?

DICH – RUBINI: Può essere, perché... non avendo dei rapporti

di frequentazione, né di conoscenza è probabile che ci siamo

sentiti, ma più per darci l'appuntamento al ristora nte.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E' possibile che vi siate sentiti in

coincidenza con questi bonifici?

DICH – RUBINI: Se è accaduto, non è funzionale, non è

correlabile.

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Perché per me esisteva esclusivamente Di Girolamo, Toseroni

era, per quanto di mia conoscenza estraneo, i sold i erano di

Di Girolamo.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ma lei sa da dove arrivavano questi

soldi?

DICH – RUBINI: In che senso, il paese di provenienza?

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Sì.

DICH – RUBINI: L'ho scoperto sempre leggendo la... perché...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Il funzionario della Carifin non

glielo aveva detto?

DICH – RUBINI: No, no.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ma lei vedeva le carte del suo conto

corrente?

DICH – RUBINI: Sì, ma erano tutti numeri.

La provenienza per lo più era tramite banca svizzer a o

tedesca.

Cioè quello che io vedevo dal... a parte che non es istono

degli estratti conto in senso tecnico, perché non.. . conti di

quel genere non hanno l'estratto conto che arriva a casa con

tutte le diciture, ma sono numeri.

Numeri di swift piuttosto che di bonifico, piuttost o che di

identificazione IBAN internazionale.

Quindi io non mi andavo a... non andavo a verificar e... il mio

rapporto di fiducia con Di Girolamo era tale per cu i per me

era assolutamente impossibile discutere la sua paro la.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E allora perché ha chiuso il conto?

DICH – RUBINI: Perché la spiegazione che ho chiesto non mi ha

soddisfatto e da quel momento è...

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PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ma il funzionario cosa le ha...

perché l'ha insospettita, il funzionario cosa le ha detto?

DICH – RUBINI: Mi ha insospettito un ragionamento di natura

logica.

Perché una persona con la quale io ho un rapporto d i

cordialità e di lavoro mi deve chiamare e dire che ci sono

delle circostanze sotto il profilo bancario di cui lui non ne

è a conoscenza, e che comunque non piacciono alla b anca.

A fronte di questo parlo con un amico di 25 anni, n on mi dà

una risposta soddisfacente, per me la logica mi por ta a dire,

siccome non sono convinto, chiudo il conto, finito.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Senta quando arrivavano questi soldi,

allora lei ha detto, veniva avvisato dalla banca.

DICH – RUBINI: Sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Poi cosa succedeva?

DICH – RUBINI: Arrivavano a Roma.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Arrivavano a Roma e quindi che cosa

succedeva?

DICH – RUBINI: E li consegnavo personalmente a Di Girolamo.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei si recava a San Marino?

DICH – RUBINI: Mi recavo a San Marino per firmare più che

altro le autorizzazioni, ma non è che viaggiavo con il denaro.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ci spieghi questo denaro che fine ha

fatto poi.

DICH – RUBINI: Sono servizi che... io lo consegnavo a Di

Girolamo, o a studio da lui, o a studio da me.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Quindi lei prelevava?

DICH – RUBINI: ...

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PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ci dica come succedeva che... il

denaro arrivava in mano a Di Girolamo, questo l'abb iamo

capito.

DICH – RUBINI: Sono servizi che le banche forniscono pagando

fanno arrivare i soldi dove uno li chiede.

E' chiaro che devono essere firmate prima le autori zzazioni.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E questi soldi lei dove ha chiesto

che arrivassero?

DICH – RUBINI: Roma.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: A Roma dove?

DICH – RUBINI: A volte allo studio da me, a volte allo studio

di Di Girolamo.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Mi faccia capire.

Allora lei veniva avvisato dalla banca che c'era qu esto denaro

su questo conto fiduciario che lei aveva aperto a S an Marino.

DICH – RUBINI: Esattamente.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Quindi lei a quel punto che faceva?

DICH – RUBINI: A quel punto io andavo a firmare

l'autorizzazione di prelievo...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Andava a San Marino.

DICH – RUBINI: Ma io non è che andavo a San Marino per la

banca, io andavo a San Marino per i miei lavori.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: (Incomprensibile per sovrapposizione

di voci).

DICH – RUBINI: Quindi entravo, firmavo.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Dopodiché?

DICH – RUBINI: Dopodiché io gli dicevo che avevo bisogno di

quel denaro a Roma e loro me lo facevano arrivare a Roma.

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PM – DOTT.SSA PASSANITI: A Roma dove, in mezzo alla strada?

DICH – RUBINI: Ma in genere in prossimità o dello studio di Di

Girolamo, quindi...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Quindi una persona da San Marino con

una borsa veniva in Italia, immagino, una busta ok, e le

consegnava questo denaro.

DICH – RUBINI: Sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E lei poi questo denaro?

DICH – RUBINI: Sempre a Di Girolamo, esclusivamente a Di

Girolamo.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Quante volte ha consegnato questo

denaro e che somme erano?

DICH – RUBINI: Potevano andare dai 100 Mila ai 150 Mila.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei firmava perché... firmava

l'autorizzazione al prelievo, l'ha detto lei.

DICH – RUBINI: Sì, sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Più o meno?

DICH – RUBINI: Non me lo ricordo.

Ci sono prelievi di varia entità differenti, che an davano dai

100 mila ai 200 Mila, non me lo ricordo, sono quel li...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Anche 400 Mila euro?

DICH – RUBINI: Ho firmato sicuramente il prelievo, ma non è

detto che siano arrivati tutti insieme.

Non me lo ricordo proprio.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei ha consegnato questo denaro in

più occasioni?

DICH – RUBINI: Sì, sì, sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Quante se lo ricorda?

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DICH – RUBINI: No, non ho la più pallida idea.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E dove consegnava questo denaro?

DICH – RUBINI: O allo studio di Di Girolamo, o presso il mio

studio.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Eravate d'accordo, era previsto un

compenso?

DICH – RUBINI: Mah, più che un compenso, un rimborso delle

spese che andava intorno all'1-1,50 delle somme.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: L'1,50 delle somme lei sa... come lo

ha appreso questo compenso?

DICH – RUBINI: Direttamente dalle somme che arrivavano.

Nel senso che quel conto era appositamente destinat o a lui,

proprio perché potesse avere lui una contezza di qu elli che

erano gli arrivi e le consegne a lui.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei da questa operazione quanto ha

guadagnato?

DICH – RUBINI: Forse 30.000 euro.

Più che guadagnato, ripeto era un rimborso spese, p erché non

era un'operazione né professionale, né tanto meno d i servizi.

Era una cortesia a un amico.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Quindi la percentuale era l'1% tra...

DICH – RUBINI: Tra l'1 e l'1,50 quello era.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Quindi tra 30.000 e 35.000 se non ho

fatto male i calcoli, questo è percentualmente.

DICH – RUBINI: Sì, più o meno.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Può spiegare meglio che cosa

rappresentava questo denaro che arrivava?

DICH – RUBINI: Soldi di Di Girolamo, suoi personali.

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Per me questo era.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ma guadagno, lavori... che lavoro

faceva?

DICH – RUBINI: Suoi lavori.

Beh, Di Girolamo ha delle... io ho contezza che ha delle

attività all'estero fin dall'88, '87, '89 quindi av eva delle

attività professionali all'estero, per me erano suo i denari

personali da attività professionale.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Attività non dichiarata?

DICH – RUBINI: Penso di sì, presumo di sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei ha pensato che si trattasse di

attività non dichiarata, di soldi (incomprensibile per

sovrapposizione di voci) in nero?

DICH – RUBINI: Assolutamente... attività professionale non

dichiarata in Italia.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei ha detto di aver chiesto

informazioni a Di Girolamo sulla provenienza del de naro.

DICH – RUBINI: Sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Cosa ha chiesto espressamente a Di

Girolamo, e Di Girolamo cosa le ha...

DICH – RUBINI: Io ho riportato esattamente quella frase che mi

fu detta dal funzionario della banca, Di Girolamo m i confermò

che invece erano assolutamente suoi denari personal i che non

c'era assolutamente nulla di particolare.

Io non rimasi convinto e chiusi il conto.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Perché non è rimasto convinto che

cos'è che (incomprensibile per sovrapposizione di v oci).

DICH – RUBINI: Percezione, intuito persone, c'era...

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PM – DOTT.SSA PASSANITI: Cosa ha pensato invece lei?

DICH – RUBINI: Non ho pensato.

Per me non c'era motivo di pensare, ormai la cortes ia

all'amico l'avevo fatta, per cui per me andava chiu so il

discorso.

Non c'era un... avrei potuto pensare tutto e il con trario di

tutto, ma non c'aveva nessun tipo di funzionalità.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ma perché ha chiuso il conto?

DICH – RUBINI: Perché non mi ha soddisfatto la risposta di Di

Girolamo.

È una questione di... non c'è... non è il contenuto delle

parole, quanto il discorso che abbiamo fatto, per m e... mi ha

portato a chiudere il conto.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Senta la somma comunque è esattamente

quella che risulta nell'imputazione a suo carico?

DICH – RUBINI: Sì, presumo di sì.

Non ho mai avuto modo di verificarlo, ma potrei ver ificarlo,

ma credo di sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei parlava con Di Girolamo al

telefono?

DICH – RUBINI: Anche 10 volte in una settimana.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E di questo...

DICH – RUBINI: Quando lui mi chiedeva se fossero o meno

arrivati, perché magari ne aveva bisogno, o comunqu e mi

rappresentava che ne avesse bisogno, ci sono state alcune

occasioni, ma due o tre, in cui gli facevo capire c he erano

arrivati in banca e che sarebbero arrivati a Roma e ntro pochi

giorni.

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PM – DOTT.SSA PASSANITI: Si ricorda, in particolare, di una

conversazione nel corso della quale Di Girolamo par la di una

pratica "pilota".

DICH – RUBINI: Nel tentativo di riuscire a riavviare il lavoro

su Roma, una delle mie idee era quella di cercare d i creare un

centro studi che fosse composto da più persone prov enienti da

aree differenti, quindi l'area finanza, l'area giur idica,

l'area fiscale e via dicendo.

C'era la possibilità, secondo un discorso fatto all 'epoca, di

poter avviare questo progetto.

La pratica "pilota" era sullo studio e l'analisi di un avviso

di accertamento di un cliente, di un ipotetico clie nte perché

poi non lo è diventato, per poterlo studiare, ripet o in più

di... in tutte queste aree, e cosa che non si è con cretizzata.

Ma era quello il concetto della pratica "pilota".

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Perché lei in realtà dice "ti porto

un po' di pezzi" lei sta parlando con Di Girolamo...

DICH – RUBINI: Sì, sì, sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: "Ti porto un po' di pezzi di carta

per te pure" e Di Girolamo risponde "bene, perfetto, così

facciamo le it ho ricostruito tutto (trascrizione f onetica)" .

Di Girolamo di nuovo "così riusciamo a reimpostare un po'... e

niente dai, domani allora facciamo il punto su ques to e se

quell'altra cosa.

Oltretutto questa è un po' una pratica pilota, perc hé se va

avanti, io tutto quello che mi ero fermato di prend ere, perché

c'avevo i vari dubbi su Paolo e quant'altro, capisc i che

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dirottiamo tutto qua, eh" e lei risponde "assolutamente sì,

assolutamente..." .

DICH – RUBINI: Ed erano tutte aree... ripeto, tutti i discorsi

che non si sono concretizzati, erano tutte ipotesi di lavoro

di acquisizione qui un parco clienti che veniva da aree

differenti.

Tra l'altro lui in quel momento da quello che mi d iceva,

grazie alle attività politiche, poteva avere una se rie di

canali di acquisizione di clientela che per me in q uel momento

erano di particolare rilievo.

Ma parlavamo di attività... io in quel periodo stav o cercando

di risolvere un problema ad esempio su una successi one per me

particolarmente complessa, lui mi stava dando una m ano.

Ma era una quotidianità di pratiche che poi alcune le possiamo

dimostrare e altre che non si sono concretizzate.

Ma questa è un'attività professionale, su mille.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Basta Presidente.

T: Nessun'altra domanda per il momento.

Parte civile?

P.C. AVV – BACCHETTI: Volevo sapere cosa le disse in

particolare questo funzionario di banca in ordine a lla

provenienza...

DICH – RUBINI: Esattamente quello che ho detto prima, non mi

disse nulla in ordine alla provenienza, era semplic emente che

a loro non era chiara.

P.C. AVV – BACCHETTI: Ma lei non approfondì, perché

provenienza non chiara?

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DICH – RUBINI: Io tentai di approfondire, ma lui non mi

rispose.

Non mi diede altro che la ripetizione della frase d i cui

prima.

Ci sono... ma non credo di doverlo spiegare a un pa rterre di

questo genere.

Ci sono delle affermazioni che fanno... che lascian o

intendere, per cui a loro non era chiara, che poi l ui non

avesse contezza, o non potesse dirmelo, io questo n on lo so e

non lo posso sapere, e non mi interessava.

A me è bastata la segnalazione di una persona che

correttamente sotto il profilo del rapporto interpe rsonale, mi

diede un segnale, che io ho acquisito e che ho lavo rato.

P.C. AVV – BACCHETTI: Mentre il Di Girolamo cosa le disse?

DICH – RUBINI: Mi confermò che erano suoi soldi personali.

P.C. AVV – BACCHETTI: E quindi questo... dopo quanto tempo

chiuse il conto?

DICH – RUBINI: Io diedi la disposizione praticamente dopo...

non lo 10-15 giorni, la prima volta che sono tornat o a San

Marino dando disposizione di rimandare indietro qua lunque tipo

di bonifico fosse pervenuto, di fare le operazioni classiche

di chiusura di un conto.

Ho dato delle disposizioni ordinarie di blocco.

Il quando fu chiuso non me lo ricordo, ma non aveva più

ragione perché tanto io avevo dato disposizione di non

ricevere nulla, assolutamente nulla.

P.C. AVV – BACCHETTI: Quanto prelevò complessivamente da

questo conto?

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DICH – RUBINI: Leggendo dalle carte del fascicolo circa 3

Milioni.

P.C. AVV – BACCHETTI: No, dico quanto era... nel momento in

cui lei... ai fondi che sono affluiti su questo co nto e

quanto è rimasto al momento della chiusura...

DICH – RUBINI: No, è tutto andato a Di Girolamo.

P.C. AVV – BACCHETTI: Sì, ho capito.

Quando chiuse il conto quanto era rimasto sul...

DICH – RUBINI: Forse l'ultimo prelievo poteva essere di 100-

150 Mila euro.

P.C. AVV – BACCHETTI: Erano rimasti sul conto?

DICH – RUBINI: Sì.

P.C. AVV – BACCHETTI: Quindi tutto il resto era già andato...

DICH – RUBINI: Sì, sì, sì.

Sì, perché io poi ho bloccato... bloccando i flussi di

ingresso ovviamente è andato a estinguersi con le v arie fasi.

La banca diceva io ho a disposizione 10 euro, te le faccio

avere, ho a disposizione 20 euro te le faccio avere .

Era una questione di possibilità da parte della ban ca di avere

il contante.

Quindi a volte l'aveva...

P.C. AVV – BACCHETTI: La parte residua del conto che era

rimasta dopo la chiusura dei fondi la riportò... a rrivò a Di

Girolamo?

DICH – RUBINI: Arrivò a Di Girolamo, come al solito.

P.C. AVV – BACCHETTI: Come al solito, con le stesse modalità.

Grazie.

DICH – RUBINI: Prego.

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T: Ci sono domande in controesame?

AVV. FEDERICO: Dottore lei della lista dei 56 indagati che le

è stata mostrata, ha conosciuto solo Toseroni e Di Girolamo,

giusto?

DICH – RUBINI: Sì, io all'immediatezza del fatto una

dichiarazione ai ROS in cui appunto dicevo che per me tutti

quei signori erano degli emeriti sconosciuti, che conoscevo

Di Girolamo perché amico da 27 anni, 25 anni, e Tos eroni

perché presentatomi da lui.

AVV. FEDERICO: E nessun altro.

DICH – RUBINI: Nessun altro.

AVV. FEDERICO: Grazie.

Nessun'altra domanda.

DICH – RUBINI: Ovviamente ho conosciuto nel periodo di

ristrettezza a Viterbo...

AVV. FEDERICO: No, no, no, prima prima.

Grazie.

DICH – RUBINI: Prego.

T: Altre domande, controesami?

Allora Pubblico Ministero se deve concludere l'esam e.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Solo una precisazione...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Intanto produciamo il capo

d'imputazione relativo... per cui è pendente il giu dizio nei

confronti del Rubini.

Che voi avete già giustificato però per...

T: Per consultazione più comoda, sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Questi bonifici si ricorda quanti

sono stati?

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DICH – RUBINI: No, non...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Le risultano 13 da gennaio a ottobre

del 2008.

DICH – RUBINI: Il periodo può essere giusto perché io solo nel

2008 che ho dato questo...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: L'ammontare complessivo è 3 Milioni

508?

DICH – RUBINI: Sì, non lo metto in discussione anche perché io

non ho avuto neanche il modo...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E' documentale però, lei l'ha visto

poi?

DICH – RUBINI: Sì, nel senso io non ho avuto neanche il modo

di verificare quelle che potrebbero essere le carte che oggi

potrei recuperare perché io sono... ho la libertà d i muovermi

da poco, quindi non ho avuto il tempo materiale di andare a

verificare.

Quindi lo verificherò ma ritengo che essendo un... da quello

che leggo lì, dal fascicolo, essendo un documento p ervenuto

dalla banca, non credo che ci siano errori insomma.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E comunque lei si ricordava che era

una cifra superiore ai (incomprensibile per sovrap posizione

di voci).

DICH – RUBINI: Sì, sì, superiore a 2 Milioni, sì, sì,

superiore.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Questa circostanza anche

dell'ammontare diciamo... particolarmente rilevante , comunque

maggiore rispetto a quello...

DICH – RUBINI: Particolarmente rilevante mi...

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PM – DOTT.SSA PASSANITI: (Incomprensibile per sovrapposizione

di voci) ha costituito oggetto di discussione tra.. .

DICH – RUBINI: No, mi perdoni.

Il particolarmente rilevante è una valutazione sogg ettiva.

Io sono il commercialista di Di Girolamo dal 1989, è un uomo

che i 3 Milioni per me ce li aveva tutti, ce ne ave va anche 5.

Non c'era nessun tipo di problema.

Per come io conosco Di Girolamo da tutti questi ann i...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Va bene.

T: Va bene grazie.

DICH – SFORZA: (Lettura della formula di impegno) .

Sforza Maria Francesca nata a Roma il 19 ottobre 19 74.

T: Prego Pubblico Ministero.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Senta signora Sforza, lei che lavoro

fa?

DICH – SFORZA: Attualmente disoccupata.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Che titolo di studio ha?

DICH – SFORZA: Laurea in storia dell'arte moderna.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei conosce la società Italarte

s.r.l.?

DICH – SFORZA: Sì, ho lavorato presso di loro dal 2005, fino

al 2010.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Dal 2005 fino al 2010.

DICH – SFORZA: Sì.

ESAME DELLA TESTE

MARIA FRANCESCA SFORZA

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PM – DOTT.SSA PASSANITI: Che cos'è Italarte?

DICH – SFORZA: E' una società che gestisce alcune gallerie di

arte contemporanea a Roma e prima avevano un'altra sede a

Milano.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: A Roma dove aveva sede la Italarte?

DICH – SFORZA: A Roma Largo del... quando io ero stata assunta

Largo del Pallaro, lungotevere Portuense.

Io lavoravo a Lungotevere Portuense.

Poi si è... diciamo hanno cambiato delle sedi e han no preso

una a via XX Settembre e una a via Bevagna.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei è stata assunta a lavorare presso

la società Italarte da chi?

DICH – SFORZA: Dal signor... dalla signora Teresa Purificato.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Che era la proprietaria?

DICH – SFORZA: L'amministratore.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: L'amministratore di questa società.

Chi lavorava quando lei è stata assunta e nel corso del tempo

presso la società Italarte.

Nella prima sede.

DICH – SFORZA: Nella prima sede lavoravano va beh, i

venditori, diversi venditori che sono presso le gal lerie, poi

io lavoravo insieme a un magazziniere di nome Franc o Rodas.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei conosce Tagliaferri Carola?

DICH – SFORZA: Sì, sì.

Poi più in là diciamo... ho conosciuto e sono stati assunti il

signor Sandro Bucchi che era magazziniere e la sign ora Carola

Tagliaferri che era con me nella segreteria.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei ha conosciuto Murri Barbara?

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DICH – SFORZA: Sì, anche lei e... però non mi risultava

assunta come persona.

Non era assunta all'Italarte.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Può dirci quando ha cominciato a

vedere Murri Barbara, chi gliela ha presentata, per ché è

stata...

DICH – SFORZA: Me l'ha presentata il signor Purificato.

Io le dico la verità, io di lingue non so... non so no

un'esperta, non parlo bene nessuna lingua e quindi me l'hanno

presentata come un aiuto presso la società per i ra pporti con

le fiere estere ecc.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ma gliela ha presentata il signor

Purificato?

DICH – SFORZA: Sì, sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Era stata assunta quindi?

DICH – SFORZA: Non mi risulta assunta.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Non le risulta assunta, ma veniva

pagata?

DICH – SFORZA: No.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Cioè veniva gratis?

DICH – SFORZA: Non lo so.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E si occupava di che cosa?

DICH – SFORZA: Non lo so a me per esempio... noi facevamo una

fiera di arte contemporanea in Belgio, si chiama...

(incomprensibile) lo facevamo, per esempio mi ha ai utato molto

per la traduzione... cioè per i rapporti, per la re dazione del

catalogo.

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Cioè proprio nelle lingue a me personalmente poi no n... nei

rapporti con i fornitori esteri.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ma lei si occupava... tra le sue

mansioni c'era anche quella di occuparsi del tratta mento

degli stipendi?

DICH – SFORZA: Sì, pagavo anche gli stipendi.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E quindi non era... Barbara Murri non

era tra quelli inseriti nel pagamento degli stipen di.

DICH – SFORZA: No.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei ha detto che la società Italarte

aveva sede prima...

DICH – SFORZA: Prima prima quando io sono stata assunta

Lungotevere Portuense 158, poi ci siamo... ci siamo

trasferiti.

La nostra sede, diciamo la mia sede è diventata via Bevagna.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Quando, riesce a collocare nel tempo?

DICH – SFORZA: Settembre-ottobre 2010.

Calcoli che io ho avuto un forte lutto in famiglia, quindi...

mi sono presa una... a agosto abbiamo chiuso la gal leria lì a

Lungotevere Portuense, poi è morto mio padre e quin di non sono

rientrata immediatamente al lavoro.

Anche perché non me la sentivo.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Però a quel punto la società ha

aperto in via Bevagna.

DICH – SFORZA: Sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Si ricorda il numero?

DICH – SFORZA: Sì, la sede.

No, esattamente no.

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PM – DOTT.SSA PASSANITI: Via Bevagna 5, può essere?

DICH – SFORZA: Sì, se me lo dice...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei si ricorda se ha conosciuto la

Murri quando la Italarte aveva sede in via Colli Po rtuensi?

DICH – SFORZA: No, non me lo ricordo.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Si ricorda la presenza di Barbara

Murri in via Colli Portuensi?

DICH – SFORZA: No, no.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Quindi l'ha vista quando la società

aveva sede in via Bevagna?

DICH – SFORZA: Sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei ha parlato con il responsabile,

il signor Purificato, la signora Purificato, delle ragioni del

trasferimento in via Bevagna?

DICH – SFORZA: No.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Era successo qualcosa?

DICH – SFORZA: No.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Cioè lei...

DICH – SFORZA: No, non toccava a me.

Io se mi dicono trasferiamo la società, e trasferia mo la

società.

Cioè, trasferisco la sede, trasferisco la sede, io non ho...

non competeva a me chiedere dove, come e perché.

A me basta che seguiva...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quello che voleva chiederle la

collega, lei vede Barbara Murri, lei la vede da un giorno

all'altro, vede la Barbara Murri nel negozio, cioè come

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avviene la sua... lei come percepisce Barbara Murri , una

persona viene nel negozio da un giorno all'altro...

DICH – SFORZA: L'ho detto per me era una persona che mi era

stata presentata, da una persona che... dal signor Purificato

come una persona che sapeva le lingue e mi poteva a iutare a

sapere le lingue.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: In un giorno...

DICH – SFORZA: Diciamo che io non è che...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei non è tenuta a sapere perché...

no, quello che volevo sapere io se lei un giorno ve de Barbara

Murri e questo le dice guarda che è una che ti aiut a con le

lingue, oppure le dice guarda verrà assunta una per sona che ci

aiuterà con le lingue.

Come è venuta nel negozio.

Cioè proprio fisicamente come è avvenuta questa pre sentazione.

DICH – SFORZA: La presento... ti presento ecc. ti può aiutare

con le lingue e questo.

Io non so poi quali sono gli accordi, o quali sono stati,

perché comunque che no so, io posso essere a conosc enza di

quelle che sono... quando ricevevo le buste paga, p agavo gli

stipendi...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei rilevava che non veniva pagata,

non aveva una busta paga.

DICH – SFORZA: No.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei prima ha detto che il

trasferimento a via Bevagna è avvenuto, se ho capit o bene,

nell'ottobre del 2010.

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Può pensarci meglio se è nell'ottobre del 2010, ten ga conto

che...

DICH – SFORZA: Sì, io mi sono... cioè io non so quando è

avvenuto, cioè nel senso non so quando è stata aper ta quella

sede operativa.

Io mi sono trasferita lì... cioè era ottobre, il mi o

compleanno...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Sì, ma di che anno però.

2010?

DICH – SFORZA: Scusi.

2009.

Scusi, scusi, perché...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: No, era solamente per farle ricordare.

DICH – SFORZA: E' passato un anno e mezzo, non c'ho i calcoli.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Era il 2009.

DICH – SFORZA: Sì, 2009 sì.

Poi 2010... sì, sì, 2009.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ma i locali di via Bevagna erano di

proprietà dei Purificato o erano...

DICH – SFORZA: No, pagavamo un affitto.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: A chi pagavate un affitto?

DICH – SFORZA: A un... no, non mi ricordo la società.

La cosa come si chiamava.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Però lei si occupava anche del

pagamento dell'affitto?

DICH – SFORZA: No, tramite bonifico forse lo facevamo.

Non me lo ricordo bene.

Però non era...

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PM – DOTT.SSA PASSANITI: Si ricorda quanto pagavate?

DICH – SFORZA: ...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Quando è stata sentita ha detto "i

pagamenti sono avvenuti mediante bonifici bancari a ddebitando

4.000 euro sul conto corrente 50456 intestato a It alarte

Giuseppe Purificato" .

DICH – SFORZA: No, 50... addirittura ho detto proprio il

conto?

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Sì, sì.

DICH – SFORZA: Va beh, ora proprio dopo anno e mezzo non me lo

ricordo.

Io mi ricordo che pagavamo l'affitto regolarmente e che non

era... era un locale in affitto, non era di proprie tà.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei conosce o ha conosciuto una

persona di nome Giorgia?

DICH – SFORZA: Sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Chi era?

DICH – SFORZA: Mi è sempre stata presentata come... dal signor

Purificato.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Come?

DICH – SFORZA: Come una persona che poteva acquistare dei

quadri, veniva in galleria... e come un cliente.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Come una cliente?

DICH – SFORZA: Sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei l'ha vista?

DICH – SFORZA: Presso la galleria?

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Sì.

DICH – SFORZA: Sì, alcune volte sì.

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PM – DOTT.SSA PASSANITI: Si ricorda quando è stata sentita dal

ROS dei carabinieri le è stato sottoposto in visio ne un

fascicolo fotografico, se lo ricorda?

Ha visto delle fotografie?

DICH – SFORZA: Sì, mi ricordo di aver visto alcune foto.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ricorda di aver riconosciuto in

quell'occasione qualcuno?

DICH – SFORZA: Sì, il signor Mokbel.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: L'ha riconosciuto in foto o...

DICH – SFORZA: In foto.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: La signora Ricci l'ha riconosciuta in

foto?

DICH – SFORZA: Non me lo ricordo, se l'ho riconosciuta lì per

lì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Allora... le contesto che le è stato

mostrato un fascicolo fotografico nel quale lei ha

riconosciuto la signora Ricci Giorgia e...

DICH – SFORZA: Sì, non mi ricordo le foto, mi ricordo che...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E Barbara Murri.

DICH – SFORZA: Mi sono state mostrate un sacco di tempo fa,

due volte, due fascicoli di foto erano, non lo so.

Non mi ricordo bene.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Invece la signora Ricci veniva da

sola o veniva con qualcuno?

DICH – SFORZA: No, veniva col marito, accompagnata.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E lei lo ha conosciuto?

DICH – SFORZA: Sì, me l'hanno sempre presentato.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Glielo hanno presentato.

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DICH – SFORZA: Sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Senta ma hanno...

DICH – SFORZA: Io...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Che venivano a fare?

DICH – SFORZA: Mah, a vedere opere d'arte.

Poi io ero nella segreteria che era una stanza a pa rte, nel

salone dove venivano mostrate queste opere.

Quindi non ero... cioè mi sono stati presentati ma come un

miliardo di altre persone, cioè non...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ma venivano con quale frequenza?

Quante volte li ha visti?

DICH – SFORZA: Non me lo ricordo esattamente, però li ho

visti, li ho visti, sono venuti.

Sono venuti con il signor Purificato e son venuti.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei si ricorda di averli visti nella

sede di via Bevagna o nella sede... precedente?

DICH – SFORZA: Io li ho visti nella sede di via Bevagna.

E in occasioni di altre mostre anche nelle altre se di, per

dirle.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: La signora Ricci conosceva Barbara

Murri?

Da quanto le risulta.

DICH – SFORZA: Sì, sì.

Secondo me sì, però... non so che rapporti c'erano, non so.

Non lo so.

Cioè non...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Li ha visti parlare?

DICH – SFORZA: Sì, li ho visti parlare.

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PM – DOTT.SSA PASSANITI: Nelle occasioni in cui li ha visti...

DICH – SFORZA: Sì, non ero presente ai dialoghi.

Cioè non so che si sono detti.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Però si conoscevano, si parlavano.

DICH – SFORZA: Sì, certo.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Basta.

Senta lei conosce anche altri locali nella disponib ilità della

Italarte?

DICH – SFORZA: ...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Quando siete andati via da Via

Portuense, lei ha detto c'è stato un trasloco in vi a Bevagna.

C'erano altre sedi?

DICH – SFORZA: Sì, le sedi dell'Italarte.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Sì.

DICH – SFORZA: In via XX Settembre, poi c'era la sede su a

Milano a via del... Corso Garibaldi.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ma lei si è occupata del

trasferimento?

DICH – SFORZA: No.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Si è occupato qualcuno della

segreteria...

DICH – SFORZA: Io ero in segreteria.

Può specificarmi nel senso si è occupato?

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Cioè... trovare i locali...

DICH – SFORZA: No, assolutamente no.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: ... disporre il trasloco delle opere

d'arte.

DICH – SFORZA: Trovare... cioè io in segreteria no, no.

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Assolutamente no.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei è a conoscenza della necessità di

fare dei lavori di ristrutturazione in via Bevagna ?

DICH – SFORZA: No.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Sa se sono stati fatti questi lavori,

chi li ha fatti?

DICH – SFORZA: No.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Se ne parlava?

DICH – SFORZA: No.

Cioè con me no, nel senso a me mi arrivavano alcune fatture di

fornitori tra le varie...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Il signor Purificato le ha parlato

della necessità di fare questo trasloco?

DICH – SFORZA: Certo che mi ha parlato.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E che cosa le ha detto?

DICH – SFORZA: Io dovevo chiudere la parte amministrativa per

spostare... cioè quindi che ne so, i vari faldoni, le varie

cose andavano spostate e portate quindi dovevo comu nque...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ma perché dovevano essere... c'era

stata questa necessità.

Lei ne è a conoscenza?

DICH – SFORZA: No.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ne ha parlato con Purificato?

DICH – SFORZA: No.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Nessun'altra domanda.

T: Controesame Parte civile innanzitutto, nessuna dom anda.

Gli altri difensori.

AVV. PLACANICA: Grazie Presidente brevissimo.

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Senta signora in sostanza lei è stata la segretaria di questi

Purificato e di questa attività commerciale dal 200 5 al 2010?

DICH – SFORZA: Sì.

AVV. PLACANICA: In qualità di segretaria lei si occupava anche

dei pagamenti degli stipendi degli altri dipenden ti?

DICH – SFORZA: Sì.

No, degli altri, dei dipendenti.

AVV. PLACANICA: Dei dipendenti certo, oltre lei dico.

Si sarà preoccupata anche dello stipendio suo, imma gino.

DICH – SFORZA: Sempre per ultima, però sì.

AVV. PLACANICA: L'importante è arrivare.

Quindi i dipendenti erano questi che ha detto prima : Bucchi,

Rodas e Tagliaferri oltre lei?

DICH – SFORZA: Sì.

AVV. PLACANICA: Ha mai fatto una busta paga, ha dato mai un

pagamento a questa Barbara Murri?

DICH – SFORZA: No, mai.

AVV. PLACANICA: In qualità di segretaria, lei a... chi le dava

disposizioni, chi gestiva questa attività che comun que anche

se a base artistica, era sempre un'attività commerc iale, con

chi si riferiva lei?

DICH – SFORZA: Io mi riferivo sempre al dottor Purificato o

alla signora Purificato.

AVV. PLACANICA: Ha mai avuto lei ordini o disposizioni da

Gennaro Mokbel?

DICH – SFORZA: No, mai.

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AVV. PLACANICA: Diceva prima, l'abbiamo corretta, lo diamo per

pacifico insieme ai Pubblici Ministeri, che il tra sferimento

è a settembre 2009 a via Bevagna.

DICH – SFORZA: Sì, scusate.

AVV. PLACANICA: Anche dopo che l'attività si trasferisce a via

Bevagna lei continua a avere questo ruolo di ammini strazione?

DICH – SFORZA: Sì.

Cioè...

AVV. PLACANICA: Era di proprietà della società via Bevagna 5?

DICH – SFORZA: No, no, in affitto.

AVV. PLACANICA: Veniva pagato un canone di locazione?

DICH – SFORZA: Sì.

AVV. PLACANICA: Questo canone di locazione si preoccupava lei

di pagarlo?

DICH – SFORZA: Penso attraverso i bonifici, io non mi ricordo

esattamente.

AVV. PLACANICA: Lei in questo interrogatorio che le citava il

Pubblico Ministero alle 15.15 del 26 febbraio 2010

all'ufficiale di Polizia giudiziaria diceva "ho provveduto al

pagamento di locazione di via Bevagna" ...

DICH – SFORZA: Sì.

AVV. PLACANICA: "A partire dal mese di ottobre 2009

(trascrizione fonetica)" .

DICH – SFORZA: Sì, sì.

AVV. PLACANICA: "Ho cominciato a occuparmene io, i pagamenti

sono avvenuti mediante bonifici bancari addebitando 4.000 euro

sul conto corrente" ...

Se lo ricorda (incomprensibile).

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DICH – SFORZA: No.

AVV. PLACANICA: Va bene il numero di conto corrente... il

conto corrente si ricorda a chi era intestato?

DICH – SFORZA: Da quello che mi ricordo io, era un... tipo un

mobilificio lì vicino, però non...

AVV. PLACANICA: Qua lei dice "intestato all'Italarte/Giuseppe

Purificato" .

DICH – SFORZA: Ah, il coso?

AVV. PLACANICA: Il...

DICH – SFORZA: Il conto corrente da cui partivano i soldi

nostri?

AVV. PLACANICA: Sì.

DICH – SFORZA: Non dove arrivavano.

AVV. PLACANICA: Non dove arrivavano.

DICH – SFORZA: Il conto corrente è Italarte certo.

Sennò...

AVV. PLACANICA: Italarte/Purificato.

DICH – SFORZA: Sì, è amministratore lui.

AVV. PLACANICA: Sa se in precedenza erano stati pagati in

altro modo oltre che con bonifici bancari alcuni ca noni di

locazione?

DICH – SFORZA: No.

AVV. PLACANICA: Lei sempre in questo interrogatorio dice "in

precedenza i pagamenti avvenivano per contanti dai signori

Purificato direttamente alla proprietaria" .

DICH – SFORZA: Non me lo ricordo sinceramente, cioè mo' un

anno e mezzo fa non me lo ricordo più e sincerament e non...

AVV. PLACANICA: Va bene, grazie, non ho altre domande.

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T: Ci sono altri controesami? Difensori?

No, deve concludere l'esame Pubblico Ministero?

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Sì, proprio in relazione a quello che

aveva detto prima.

Lei ha detto che le se sono stati presentati la sig nora

Giorgia Ricci come una cliente, lei e il marito com e clienti.

Lei ha detto anche che hanno frequentato questa gal leria

d'arte.

Hanno acquistato qualche cosa, le risulta che...

DICH – SFORZA: Questo non lo so.

Cioè io non ho fatto a loro... non ho fatto alcuna fattura

intestata a loro due.

Quindi...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Anche perché, per aiutarla a

ricordare, sempre nel verbale di dichiarazioni del 26 febbraio

2010.

(Incomprensibile per intervento fuori microfono).

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Dicevo per aiutarla a ricordare nel

verbale di dichiarazioni rese al ROS il 26 febbraio 2010, lei

ha detto "ho conosciuto la signora Ricci, si mostrava sempre

interessata per le opere d'arte e a volte chiedeva di poterne

visionare alcune di quelle costruite in magazzino, ma non ha

mai acquistato nulla" .

DICH – SFORZA: No, non ha... a me non mi risulta che ha

acquistato niente.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Poco fa la collega le aveva chiesto...

AVV. PLACANICA: Posso dire solo... non ho detto niente fino a

mo' che la fine dell'esame abbia riferimento alle c ircostanze

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dedotte nel mio controesame, sennò... è inutile che facciamo

esame e controesame.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Presidente l'esame è concluso.

AVV. PLACANICA: Mi pare che questo sia (incomprensibile per

sovrapposizione di voci).

T: Però avvocato il Codice dice la parte che appunto che ha

indotto al teste...

AVV. PLACANICA: Chi pagava l'amministratrice... per esempio

sulla signora Ricci io non avevo detto niente.

T: Senta voglio dire...

AVV. PLACANICA: E' una circostanza avulsa dal mio punto di

vista.

T: ... il Codice prevede che la parte che ha indotto i l teste e

che concluda l'esame possa formulare nuove domande.

AVV. PLACANICA: Sì, ma non... sul tema approfondito da me come

controesame.

Sulle circostanze del controesame, sennò ridiventa un esame.

(Incomprensibile per sovrapposizione di voci).

AVV. PLACANICA: Io la formalizzo perché c'è scritto nel Codice

(incomprensibile per sovrapposizione di voci).

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Sì, c'è scritto sul Codice nuove

domande.

T: La domanda è ammessa, prego.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Invece sempre in relazione... è stato

chiesto dall'avvocato se la Murri veniva pagata, da chi veniva

pagata.

La Murri si è interessata delle opere di ristruttur azione?

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AVV. PLACANICA: Ecco Presidente, io su questo non avevo

chiesto niente, quindi mi oppongo.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei ha parlato della Murri...

AVV. PLACANICA: Poi fate come vi pare.

Però mi oppongo perché nel Codice di Procedura Pena le è

previsto che la fine dell'esame abbia riferimento

esclusivamente ai temi trattati nel controesame.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Assolutamente questo...

AVV. PLACANICA: Della Murri se ha partecipato a dei lavori di

ristrutturazione, io non ho detto una parola, perci ò mi

oppongo per questo motivo che non dovrei neanche sp iegare

perché mi oppongo.

T: La domanda è ammessa appunto potendo la parte che induce

formulare nuove domande.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Si è preoccupata delle opere di

ristrutturazione la Murri?

DICH – SFORZA: Io non c'ero in quel periodo, ripeto.

Io ho avuto un forte lutto nell'agosto del... ha ch iuso

l'Italarte a Lungotevere Portuense.

Io ho avuto un forte lutto, è morto mio padre quind i io ho

preso ferie e sono tornata a metà settembre... fine settembre

diciamo.

Detto ciò ristrutturazioni ecc. io non ne so verame nte nulla.

Non sono... non ero io la persona addetta.

Non c'è una persona addetta, non mi hanno riferito nulla.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei ha preparato la documentazione

relativa all'adeguamento della legge 626?

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R.G. 21927/10 - 21/06/2011 c/ Berriola Luca e Altri 97

DICH – SFORZA: Sì, ho contattato questa persona, mi pare che

era un ingegnere per la 626, sì.

E io ho fatto un corso di Pronto Soccorso ecc..

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei ricorda se la Murri ha avuto un

ruolo nella scelta di queste persone, o qualche alt ra persona?

DICH – SFORZA: No.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: La Ricci ha avuto un ruolo nella

scelta di questa persona?

DICH – SFORZA: Non mi risulta.

Cioè io mi ero preoccupata della 626.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: In questa sua preoccupazione...

DICH – SFORZA: Mo' Non mi ricordo come è andata.

Mi ricordo che è venuto questo personaggio, cioè qu esta

persona, questo ingegnere e che abbiamo cominciato un corso di

626, a me mi ha mandato fuori a...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei ricorda questo ingegnere come è

stato... come è stata questa persona...

DICH – SFORZA: No.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Per aiutarla a ricordare sempre il

giorno 26 febbraio 2010 lei ha dichiarato "in occasione della

preparazione dei documenti per l'adeguamento della legge 626

Giorgia mi ha fornito il contatto di una ditta che poteva

assisterci per questo lavoro" .

DICH – SFORZA: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Se la ricorda questa circostanza?

DICH – SFORZA: Sì, sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Glielo ha chiesto lei alla Ricci o

glielo ha fornito... come è nata questa...

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DICH – SFORZA: Io volevo che... siccome la... insomma c'era

questo problema che non si erano posti i miei capi a quel

tempo, quindi c'era tutta la legge della sicurezza del lavoro,

i controlli erano diventati serrati ecc., parlando c'avevo

questo problema e non so come è uscito e lui mi ha detto io

c'ho questa persona che fa 626.

Infatti una delle cose che abbiamo fatto ultimament e di

chiudere, prima che fossero chiusi gli uffici era p roprio il

corso.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Non si ricorda come è nato questo...

DICH – SFORZA: No, mi ricordo che mi diede il contatto punto e

basta.

Non è che...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Non ho altre domande.

T: Può accomodarsi.

DICH – SFORZA: Grazie, arrivederci.

DICH – SUCCU: (Lettura della formula di impegno) .

Giovanni Succu nato a Monterotondo, Roma il 15 febb raio 1964.

T: Pubblico Ministero prego.

AVV. FEDERICO: Possiamo dire l'informazione se il t este sino

ad ora è stato in aula?

T: E' stato dentro l'aula?

DICH – SUCCU: No, prima che cominciasse ha detto lei di...

dei testimoni.

ESAME DEL TESTE

GIOVANNI SUCCU

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R.G. 21927/10 - 21/06/2011 c/ Berriola Luca e Altri 99

T: Quindi è stato fuori, questa è la domanda che fa

l'avvocato.

DICH – SUCCU: Sì.

T: Prego Pubblico Ministero.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei che lavoro fa?

DICH – SUCCU: Non ho un lavoro fisso.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Non ha un lavoro fisso, può parlare

più vicino al microfono?

DICH – SUCCU: Non ho un lavoro fisso.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Di che cosa si è occupato, come si

mantiene?

DICH – SUCCU: Così, piccoli lavori saltuariamente.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Che titolo di studio ha?

DICH – SUCCU: Quinta elementare.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Quinta elementare?

DICH – SUCCU: Sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Non sento bene.

DICH – SUCCU: Quinta elementare.

T: Abbia pazienza dovrebbe sforzarsi di parlare a voc e più

alta, più forte, perché altrimenti non la sentono i n

quest'aula.

DICH – SUCCU: Non so se mi (incomprensibile per

sovrapposizione di voci).

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Senta Succu lei ha mai rivestito

cariche sociali in società?

DICH – SUCCU: Una volta, sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Una volta è successo, in quale

società?

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DICH – SUCCU: Veniva chiamata (incomprensibile) con una visura

ordinaria individuale.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Non ho capito niente.

DICH – SUCCU: Veniva chiamata Enne ad occasioni (trascrizione

fonetica) con una visura ordinaria individuale.

Va bene?

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Erner?

DICH – SUCCU: Enne.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ma lei la società Telefox s.r.l. la

conosce?

DICH – SUCCU: No, mi fu proposto un contratto, ma non l'ho mai

fatto.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Quindi adesso che le ho fatto il nome

se lo ricorda?

DICH – SUCCU: Sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Da chi le fu proposto, cosa le venne

proposto?

DICH – SUCCU: No, parlavano di una società, che le stavo

spiegando, con una visura che ancora non era stata fatta.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Quindi si chiamava Telefox...

DICH – SUCCU: Non è stata aperta la società.

Sì, l'ho detto.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ma lei che cosa doveva fare, che

cos'è che le è stato proposto?

DICH – SUCCU: Dovevo solo apporre una firma a un contratto...

a un contratto, dovevo apporre una firma a un contr atto.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ma chi gliela ha detta questa cosa?

DICH – SUCCU: Eh?

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PM – DOTT.SSA PASSANITI: Chi le ha fatto questa proposta?

DICH – SUCCU: Era un ristoratore.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Un ristoratore, si ricorda come si

chiama questo ristoratore?

DICH – SUCCU: E... no, no.

No, era chiamato "Bobbo".

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Il Tempio di Minerva lo conosce?

DICH – SUCCU: Sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E che cos'è?

DICH – SUCCU: Un ristorante.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ha a che fare con questa società

Telefox di cui le sto chiedendo?

DICH – SUCCU: No.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Nardi Sergio lo conosce?

DICH – SUCCU: Sì.

Lo conobbi.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Le ha chiesto qualcosa, ha a che fare

con questa Telefox?

DICH – SUCCU: No.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei ha detto che è andato a firmare

un... è andato a firmare da un notaio?

DICH – SUCCU: Era un ufficio... non lo so se era un notaio,

c'erano loro e una ragazza, non lo so.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei ha fatto questa cosa che ha fatto

per la Telefox, l'ha fatta anche per altre società?

DICH – SUCCU: No.

Non ricordo... adesso no.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Adesso non se lo ricorda.

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Ma le hanno dato del denaro?

Le hanno offerto del denaro per fare questa cosa?

DICH – SUCCU: No, la prima volta no.

INTERVENTO: Ha già risposto Pubblico Ministero.

DICH – SUCCU: E' un po' troppo veloce, non riesco a seguirla

scusi.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Senta io le esibisco...

DICH – SUCCU: Sono già stato interrogato altre volte, mi sta

ripetendo le stesse cose, io non so... se devo... a ffermare

quello che è scritto lì sopra, basta.

T: Sì, ma non che è un divertimento, anche perché, mi creda...

DICH – SUCCU: No, sono tre, quattro volte che vengo chiamato

da...

(Incomprensibile per sovrapposizione di voci).

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Succu lei è stato convocato qua per

essere sentito su dei fatti che il Tribunale, dava nti a cui

sta deponendo, non conosce.

T: Noi non sappiamo nulla di quello che lei ha dichia rato.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: E per farli conoscere al Tribunale le

deve dire oggi qua.

Quindi le domande per questo sono rifatte nuovament e, perché

lei ha già risposto a delle domande, però siccome i l Tribunale

non le conosce le sue risposte, lei deve appunto... le

facciamo le domande per vedere se ricorda quello ch e ha detto

e ci riferisce quello che ricorda dei fatti.

Quindi lei ha detto che non ricorda, ricorda solame nte o

questo nome Fox, Telefox, ricorda qualche cosa?

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DICH – SUCCU: Sì, io ho parlato di un'altra società che si

chiamata Enne Occasioni, aperta in precedenza.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi anche per un'altra società

aveva fatto le stesse cose?

DICH – SUCCU: Forse non c'è una concordanza con le date.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quello che voleva sapere la collega

era questo qua: lei ha... intanto ha detto che era stato

contattato da un ristoratore, non si ricorda bene, per fare

che cosa, che cosa le aveva detto che doveva fare l ei?

DICH – SUCCU: Parlava che avrebbero aperto una società...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi per fare che cosa

l'amministratore?

DICH – SUCCU: Televisiva, non lo so amministratore, non

risultava...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi doveva mettere delle firme, lei

che doveva fare in concreto.

DICH – SUCCU: Siamo stati in un posto, abbiamo letto la

visura, abbiamo firmato un... su un foglio.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quello che le avevamo chiesto è:

questa cosa qua, questa attività che lei ha fatto i n un posto

per mettere la firma, l'ha fatto solamente una volt a o l'ha

fatto anche per altre...

DICH – SUCCU: No, una volta soltanto.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Se consente il Presidente, noi

sottoponiamo alla visione del Succu una dichiarazio ne

firmata... apparentemente firmata da Succu Giovanni che è

allegata... per gli avvocati, è allegata al verbale di

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sommarie informazioni del Succu, in datata 1° dicem bre 2003 e

relativa alla società Telefox.

T: Per vedere se la riconosce.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: (Incomprensibile per intervento fuori

microfono).

DICH – SUCCU: Sì.

T: Deve dirlo al microfono.

DICH – SUCCU: Sì, è la firma mia.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quando faceva riferimento al fatto che

ha firmato qualche cosa, si riferiva a questa carta qua, a

questo documento qua?

Quando poco fa ha detto mi hanno portato a firmare una carta,

era questa?

DICH – SUCCU: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Era questa qua?

DICH – SUCCU: Va beh, era una foglio.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Era un foglio.

DICH – SUCCU: Diverso che spiegava una formula televisiva,

poi...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Intanto produciamo per vostra comodità

il documento che comunque è stato... che è già agl i atti

depositato.

Lei ha detto che dopo quell'incontro... si ricorda chi c'era,

quanta gente c'era, se era una persona, due persone ?

Lei come è andato?

DICH – SUCCU: Eravamo tre persone.

Accompagnato quel signore là che ho detto.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quel signore?

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DICH – SUCCU: Se lei mi dice come si chiama, io lo conoscevo

per "Bobbo".

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Una persona che si...

DICH – SUCCU: Che mi parlava di una televisione.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Una persona che lei conosceva come

"Bobbo" e le parlava della televisione.

DICH – SUCCU: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quanti soldi gli ha dato per questa

firma, per apporre...

DICH – SUCCU: A me, non me ricordo.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Era previsto un compenso per lei, si

ricorda?

DICH – SUCCU: No, non ricordo, no.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei in queste dichiarazioni che ha

reso il 13 dicembre del 2006 alla Guardia di Finanz a, lei

dichiara "la società di cui sarei dovuto diventare

amministratore, credo si chiamasse Fox, si occupava di

televisione, Bobbo mi accompagnò da un notaio zona Corso

Trieste, per mettere una firma e mi diede 50 euro" se la

ricorda questa circostanza?

DICH – SUCCU: Sì, sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Adesso che gliela leggo se la ricorda?

DICH – SUCCU: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei ha avuto documentazione tra le

mani di questa società?

DICH – SUCCU: No, niente.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Non le hanno dato niente?

DICH – SUCCU: No, dopo quel giorno...

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PM – DOTT. BOMBARDIERI: Dopo quel giorno non ha avuto più

niente, non ha avuto più niente.

DICH – SUCCU: No.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Non sa quindi che cosa è successo a

questa società.

DICH – SUCCU: No.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei conosce Arigoni Fabio?

DICH – SUCCU: No.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei conosce lo studio Saliva?

DICH – SUCCU: No.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei è mai stato in uno studio

commercialista a Piazzale Flaminio?

DICH – SUCCU: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Si ricorda dove?

Ci dice in che occasione, a che proposito?

DICH – SUCCU: Vico Battista una cosa...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Via, scusi non si sente.

DICH – SUCCU: Vico Battista, nei pressi di Piazzale Flaminio.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: C'è stato per che cosa, per questa

società Telefox o per altre cose?

DICH – SUCCU: Non mi ricordo se era che era partita da lì la

cosa televisiva.

Però parlavano dell'apertura di una società.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei conosce il signor Gizzi, Andrea

Gizzi?

DICH – SUCCU: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Chi è?

DICH – SUCCU: Un ragazzo.

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PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ma è un ragazzo... che significa un

ragazzo così che conosce per quale motivo?

DICH – SUCCU: Lo conoscevo... lo conobbi quando... tempo fa,

tramite il padre poi l'ho conosciuto perché vendeva dei

(incomprensibile).

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Si ricorda se Gizzi lo accompagnò da

qualche parte?

DICH – SUCCU: (Incomprensibile per sovrapposizione di voci).

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei ha fatto riferimento

(incomprensibile per sovrapposizione di voci).

DICH – SUCCU: In quell'occasione lì...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lo accompagnò dove?

DICH – SUCCU: Poi a distanza... in quello studio dove...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Di via Vico?

DICH – SUCCU: Sì, a distanza di tempo poi mi chiamò la Finanza

e mi aveva fatto le stesse domande.

Io non so... sì, mi dica.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Non l'ha più vista questa persona?

DICH – SUCCU: No.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Non sa quindi cosa ha fatto.

DICH – SUCCU: No.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Presidente possiamo sottoporre in

visione un verbale di assemblea, c'è sempre la firm a di Succu

Giovanni per vedere se la riconosce.

Lei conosce l'indirizzo di via Giovanni Giolitti 22 5?

DICH – SUCCU: Sì, ci sono stato...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei è mai stato residente lì?

DICH – SUCCU: Sì, era come fermo posta.

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Era come un fermo posta.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ma che cosa c'è in via Giolitti... in

via Giovanni Giolitti 225?

DICH – SUCCU: Una specie di (incomprensibile) come si chiama,

uman gatta (trascrizione fonetica).

Non lo so, non so spiegarglielo.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Una specie di?

DICH – SUCCU: Onlus.

(Incomprensibile intervento fuori microfono).

DICH – SUCCU: (Incomprensibile).

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Quando è stato sentito lei ha detto

"c'è un'associazione di volontariato laico che util izzavo

fermo posta" è così?

DICH – SUCCU: Sì.

T: Anche questo documento è a firma del teste?

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Sì, sì, è apposta la sua firma, è il

verbale di assemblea.

DICH – SUCCU: Sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E' la sua firma?

T: Dovrebbe rispondere al microfono.

DICH – SUCCU: Sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Si ricorda di aver partecipato a

questo verbale?

Questo è l'atto con il quale lei assume la carica d i

amministratore unico della società Telefox.

DICH – SUCCU: Non ricordo che si rivolgeva a me come che io

fossi l'amministratore unico, capisce?

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PM – DOTT. BOMBARDIERI: In quel verbale di assemblea su cui

c'è apposta una firma apparentemente Succu Giovanni che lei ha

riconosciuto oggi, in quel verbale c'è allegata una

fotografia, la fotografia di un documento.

Le possiamo... mi autorizza il Presidente a farglie la vedere?

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ha mai visto la persona che è

indicata in questa fotografia?

DICH – SUCCU: No.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: (Incomprensibile per intervento fuori

microfono).

T: E' la foto scusi?

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Di Arigoni Fabio (trascrizione

fonetica per intervento fuori microfono).

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Nessun'altra domanda Presidente.

T: Parte civile nessuna domanda in controesame.

I difensori?

Dovevamo dare atto che l'ultimo documento prodotto dalla

Pubblica Accusa, verbale di assemblea...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Si tratta di documenti che sono

allegati al verbale di sommarie informazioni del Su ccu del...

T: E che è allegata una fotocopia del documento di id entità...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Allegata al verbale del 13 dicembre

2006.

T: Di Arigoni Fabio.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Di Arigoni Fabio che è stata esibita

all'epoca al teste.

T: Va bene, può andare.

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PM – DOTT. BOMBARDIERI: Un'altra domanda Presidente, chiedo

scusa.

T: Sì, prego.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei conosce... forse è quello di cui

parlava prima, conosce l'Entreprise Development Ser vice?

Una società...

DICH – SUCCU: Solo di nome, ho sentito nominare una cosa così.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi...

DICH – SUCCU: Ho sentito nominare una cosa del genere, però

non ricordo...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei sa di essere stato amministratore

di questa società?

DICH – SUCCU: No.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: E' mai stato amministratore di questa

società?

DICH – SUCCU: No, le sto dicendo l'ho sentita nominare, ma non

ricordo di essere...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi perché quella di cui abbiamo

parlato oggi è la Telefox.

DICH – SUCCU: ... stato socio o partecipe di quell'azione.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quella società a cui ho fatto

riferimento prima, qual era, ce la può ripetere gen tilmente?

DICH – SUCCU: La Telefox?

PM – DOTT. BOMBARDIERI: No, quella di prima a cui ha fatto

riferimento lei.

Lei ha fatto riferimento a un'altra società.

DICH – SUCCU: Enne (incomprensibile) Occasioni.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Enne?

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DICH – SUCCU: Autoccasioni.

Enne Autoccasioni.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi l'Entreprises Service

Development non l'ha mai sentita.

DICH – SUCCU: Ho detto l'ho sentita ma non credo...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Non sa che attività ha svolto per

questa società.

DICH – SUCCU: No.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Sa se è un'attività attiva, se è

fallita, sa che attività è?

DICH – SUCCU: No.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Non lo sa.

Poi produrremo, Presidente, documentazione relativa alla

qualità di amministratore del Succu anche per quest a società

Entreprise Service.

Risulta fallita dall'ottobre 2002, è in corso il fa llimento

dall'ottobre 2002.

Grazie, non ci sono altre domande.

T: Se non ci sono altre domande, allora grazie, può a ndare.

A QUESTO PUNTO IL TRIBUNALE, SENTITE LE PARTE, RINV IA PER IL

PROSIEGUO DELL'ISTRUTTORIA DIBATTIMENTALE, L'ESCUSS IONE DEI

TESTI, IN PARTICOLARE QUELLI INDICATI DAL PM, ALL'U DIENZA DEL

24 GIUGNO 2011, ORE DI RITO, AULA OCCORSIO.

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Il presente verbale, redatto a cura di ART.CO. COOP . SOC., è composto da n° 112 PAGINE per un totale di caratter i (spazi inclusi): n. 133.188. L'ausiliario tecnico: Emma Recchia Il redattore: Monica Magistro Firma del redattore