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Pubblicazione della Sezione Fotografia CEDAS Fiat MAGGIO 2012 5 0 M M 1 : 1 . 4 C Õ c e d a s m a g a z i n e INTERVISTE MELCHIORRE BOSCO PORTFOLIO MARCO GRASSITELLI REPORTAGE SARAJEVO VENT’ANNI DOPO CONCORSI & MOSTRE «E’ possibile fare foto senza macchina fotografica, ma non è possibile fare immagini senza immaginazione» (Max Ferrero) IL MONDO IN CASA TECNICA I MEGA PIXEL

4° numero C'E' Gruppo Foto CEDAS maggio 12

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Rivista di e per appassionati fotografi realizzata a cura del Gruppo Fotografico Cedas Torino.

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INTERVISTEMELCHIORRE BOSCO

PORTFOLIOMARCO GRASSITELLI

REPORTAGESARAJEVO VENT’ANNI DOPO

CONCORSI & MOSTRE

«E’ possibile fare foto senza macchina fotografica, ma non è possibile fare immagini senza immaginazione» (Max Ferrero)

IL MONDO IN CASA

TECNICAI MEGA PIXEL

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C’E’ Cedas MAGAZINEnr.4 - Maggio 2012

Pubblicazione non periodica della Sezione Fotografia del Cedas.Torino 2012.Pubblicazione condivisa in formato PDF (Portable Document Format) non stampata su carta.

La Sezione Fotografia del Cedas si pro-pone di favorire lo sviluppo tecnico e cre-ativo dei Soci fotoamatori, promuovendo iniziative idonee a raggiungere tali scopi. Impianti e attrezzature sono a disposizio-ne dei soci.Aderisce alla F.I.A.F.

Ritrovo: tutti i martedì sera dalle ore 20, 45 alle ore 22,30 c/o CEDAS Via Olivero 40 - Torino.

Consultare il sito internet per verificare variazioni di orario e/o chiusure program-mate.www.fiatcares.com/cedas

Direttivo della Sezione Fotografia:Delegato: Piola RobertoVice Delegato: Terrini Prino LuisellaConsigliere: Olivo Vincenzo

Ogni autore si assume qualsiasi responsabilità derivante dalle proprie immagini inviate a C’E’ Cedas Magazine per la pubblicazione manlevando la redazione da ogni respon-sabilità che dovesse derivare dall’utilizzo delle immagini stesse.Tutti i diritti relativi alle fotografie ed ai testi presenti in questa pubblicazione sono riservati ai rispettivi autori.

Per il contributo nel redarre questo nume-ro si ringraziano: Maurizio Biancotto. e Gigi Laurino.

Responsabile: Renata Busettini

Redazione: Renata Busettini, Elisabetta Lucido, Carlo Ferrari, Aureliano Casale, Max Ferrero, Pierlorenzo Marletto, Gilberto Bottasso.

Contatti:

[email protected]

EDITORIALEChe ne sarà delle fotografie?di Carlo Ferrari 4

In questo numero:

LE VOSTRE FOTO6 Il mondo in casa

UNA FOTO UN PENSIEROIllusione Precaria, 1980di Pierlorenzo Marletto

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16INTERVISTEIntervista al fotografo Melchiorre Boscodi Elisabetta Lucido

REPORTAGESarajevo 20 anni dopodi Max Ferrero

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26 PORTFOLIO Marco Grassitelli

FOTOGRAFIA & INFORMATICAI Megapixeldi Doctor Trigo 34

NOTIZIE e APPUNTA-MENTI

38

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MOSTRE ed EVENTI

VISTI DA NOI 44

CONCORSI FOTO-GRAFICI

46

CHE NE SARA’ DELLE FOTOGRAFIE ?

EDITORIALE

di Carlo Ferrari

Continua l’era delle macchine fotografiche digitali e, fin qui, niente di particolarmente strano: il pro-

gresso e l’evoluzione (si sa…) fanno parte del cammi-no umano.

Quello che oggi stupisce è la notizia che è stata inven-tata, creata e commercializzata una macchina fotogra-fica che permette di scattare immagini e di deciderne l’utilizzo esclusivamente in post-produzione.

Questo è possibile unicamente perché la macchina fotografica di cui sopra (poco più grande di mezzo pacchetto di sigarette…) non necessita di messa a fuo-co prima dello scatto: tutto quanto verrà poi scelto in post-produzione… Non si vuole in questa sede cercare di capire se (e come) questa nuova creatura tecnologica potrà essere realmente innovativa, quanto – piuttosto – evidenziare quanto e come stiano cambiando le abitudini di tutti coloro che la fotografia l’hanno vissuta ancora con la camera oscura e che oggi vedono sempre più cambiati i processi realizzativi dell’immagine.

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Inutile cercare di dire se questa sia o non sia la nuova frontiera della fotografia, perché ci si trova di fronte ad un oggetto che può essere paragonato alla prima generazione di telefoni mobili, quelli che hanno poi dato una decisa svolta abitudinaria rispetto al vecchio (quanto “nostalgico”) telefono a muro.

Parliamo quindi di una fase sperimentale, dove non è più importante la definizione dell’immagine stessa quanto piuttosto la sua totale manipolazione e la possi-bilità di decidere se il fuoco lo si vuole in primo piano oppure in un’altra zona dell’immagine.

Resta comunque la realtà dei fatti: nel giro di pochi anni il mondo della fotografia ha subito pesanti inno-vazioni e le abitudini di noi fotoamatori vengono mes-se sempre più a dura prova…

Viene spontaneo chiedersi se questa sia o meno da considerarsi ancora fotografia…, ma questo, permette-temi, lo vogliamo lasciar decidere ai posteri…

Buone foto a tutti k

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Spesso una giuria foto- grafica, quando sceglie

un titolo per un concorso, cerca di dare degli stimo-li creativi ai partecipanti, ma immagina già ciò che desidererebbe vedere. Spera di spingere i futuri partecipanti in una zona creativa che vada oltre il semplice titolo, allo stes-so tempo spera di essere stupita.

E’ un po’ quello che è successo nel secondo appuntamento del nostro concorso a tappe. Vole-vamo stimolarvi a trovare spunti e soluzioni senza uscire dal vostro mondo abitudinario, immaginare e creare dentro le mura di casa. E ci avete stupito.

Al primo posto un’im-magine di Marco Gras-sitelli che, in uno scatto semplice, già visto molte volte, ha interpretato tut-to il “mondo” in un cor-picino che cresce e si svi-luppa. Una immagine in bilico tra il fuori tema e lo scontato ma che ha sa-puto, invece, di scostarsi enormemente dagli altri scatti, anche attraverso la scelta del bianco e nero.

IL MONDO IN CASA

LE VOSTRE FOTO

Marco Grassitelli, 1° classificato

Marco Grassitelli, 1° Classificato

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Al secondo posto, a pari merito, due scatti che hanno saputo “giocare” con il tema. La prima, di Gloria Ghibaudo ha colpito per la cura l’organizzazione del finto set di moda con dei modellini giocattolo. La seconda di Maximi-liano Cascini perché ha saputo raccontarci la sua famiglia e quindi il suo mondo attraverso tre semplici paia di scarpe. Un modo estremamente minimalista per raccontare.

Gloria Ghibaudo, 2° classificataMaximiliano Cascini, 2° classificato ex-equo -

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Enrica Deregibus

Valentina Rocca, Fuori Concorso

Daniele Dell’Anna, Fuori Concorso

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Menzione d’onore allo scatto di Danilo Ghibaudo che si è conteso fino all’ultimo il secondo posto con l’altro scatto giocoso del concorso.

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Menzione d’onore allo scatto di Danilo Ghibaudo che si è conteso fino all’ultimo il secondo posto con l’altro scatto giocoso del concorso.

Renata Busettini, Fuori Concorso

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Ed ora passiamo al tema del prossimo concorso :

“UN GIORNO DA CANE”

E’ inutile nasconderlo. Il titolo è stato ispirato da una mostra di Elliott Erwitt vista da alcuni di noi in quel di Aosta. Non vogliamo condizionarvi esprimendo

un nostro desiderio nel vedere il grande autore nelle vostre foto, vi invitiamo ad osservare molto, sia Erwitt,

che ha sempre molto da insegnare, sia i nostri cari e simpatici amici. Massima libertà e creatività, ricordate

anche che al concorso è legata la nostra copertina, pertanto se qualcuno vorrà scattare in verticale sarà il

benvenuto. Il termine per l’invio delle foto è il 10 luglio 2012.

Ricordiamo di inviarci un’unica immagine in formato JPEG (fattore di qualità 10) con dimensioni massime di 2000 pixel lato lungo e densità di stampa di 240

ppi.

Non perdete l’occasione per entrare in classifica e concorrere all’aggiudicazione di uno dei tre premi

messi in palio:1° Premio: stampante fotografica a getto d’inchiostro

2° Premio: hard disk USB autoalimentato 500 GB3° Premio: libro fotografico “L’occhio del fotografo”

di Michael Freeman

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La vita di Manias è stata, almeno da quando lo conobbi, una vita di lotta, silenziosa e tenace.

Questa sua riservatezza veniva però squarciata dalle sue opere. Le sue immagini erano, anzi sono molto eloquenti, con esse Aldo ci illustra in modo dettagliato il suo mondo fatto di luci ma soprattutto di ombre, di paure, di sofferenza.Anche nella serie “Illusione precaria” è evidente questa atmosfera soffocante. Un uomo, ma forse solo il bozzolo di un uomo, quasi a rappresentare una metamorfosi di kafkiana memoria, inizia il suo percorso in questo mondo strisciando al cospetto della Società, apparentemente candida ed immacolata, a cui anela appartenere.E questi suoi sforzi sembrerebbero venire appagati; il bozzolo strisciando penosamente, compromettendosi, macchiandosi, ha l’illusione di venir accettato.Ma l’accettazione è condizionata dal rimanere legati, soggiogati al rispetto di tutte le imposizioni che la società esige: l’uomo non può essere individuo, deve rimanere insetto, una formica operaia al lavoro nel grande formicaio, una come tutte le altre, sacrificabile se necessario ed immediatamente rimpiazzabile.Quindi, il volersi liberare da tutti i vincoli imposti, il voler ritornare ad essere Uomo indipendente e dotato di coscienza propria, è un atto inconcepibile, un atto così rivoluzionario e così terrificante, che l’unica possibilità per la Società, ne vale la sua stessa sopravvivenza, è quello di abbatterlo, schiacciarlo, annientarlo.L’uomo non ha alternative: rimanere insetto e fare/pensare quello che gli viene detto di fare/pensare, o essere libero ma inesorabilmente solo.

ILLUSIONE PRECARIA,1980

UNA FOTO, UN PENSIERO

di Pierlorenzo Marletto

Continua il nostro umile omaggio ad Aldo Manias, che grazie al suo entusiasmo,alla sua competenza

e soprattutto alla sua grande umanità ha lasciato un ricordo indelebile ed un esempio da seguire per tutti noi.

Manias, nato ad Aosta nel 1937, è scomparso a Tori-no il 24 luglio 2009. Delegato CEDAS per la sezione Fotografia dal 1999 al 2009, Delegato Regionale FIAF per il Piemonte dal 1992 al 2004, primo direttore della Galleria FIAF di Torino, membro del Centro Proposte FIAF, rimarrà fino all’ultimo un infaticabile organiz-zatore e promotore di eventi, mostre, rassegne e corsi di fotografia, contribuendo in maniera determinante all’ottenimento, da parte del CEDAS-FIAT, del titolo di Benemerito della Fotografia Italiana (BFI) nel 2001. Le sue immagini e le sue visioni spesso inquiete e sofferte, specchio di una lotta decennale contro la sua malattia, sono state apprezzate e premiate in numerosi concor-so italiani ed internazionali, tanto da meritargli l’ono-rificenza di Artista della Federazione Internazionale (AFIAP).

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INTERVISTA AL FOTOGRAFO MELCHIORRE BOSCOdi Elisabetta Lucido

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Per la ormai consueta intervista, questo mese pro-poniamo un altro socio storico del nostro gruppo

fotografico: Melchiorre Bosco.

Nato a Torino nel 1927, Melchiorre ottiene il suo primo riconoscimento fotografico nel 1957 con l’esposizione a Torino di una sua opera in bianco e nero alla IX Mostra Nazionale di Fotografia Artistica a Palazzo Madama. Sempre presente alle annuali rassegne FIAT, a lui sono stati riconosciuti molti consensi e numerose sono le mostre a cui ha partecipato.

E’ un fotografo con una grande esperienza alle spalle e con ancora molto da dire, grazie anche all’evoluzio-ne tecnico-artistica che nel tempo ha accompagnato i suoi scatti, rendendoli sempre attuali e moderni ai nostri occhi.

Ciao Melchiorre, vuoi raccontarci come è nata la tua passione per la fotografia?Ho iniziato l’uso della macchina fotografica grazie ad un’altra mia grande passione che è la pittura, pertanto inizialmente i miei scatti erano fotografie di paesaggi. Per andare a dipingere uscivo in auto e cercavo un po-sto che mi piacesse, certe volte anche a Torino lungo il Po (una volta si poteva).Una volta trovato il posto fermavo la macchina, tiravo fuori la tela ed il cavalletto, per fermare la luce ed i colori scattavo una foto e poi iniziavo a dipingere. Inizialmente la fotografia mi serviva come supporto alla pittura ma poi ha preso la sua strada ed è divenuta una forma espressiva alternativa.

Il tuo stile pittorico ti ha influenzato anche nella foto-grafia? Ci sono delle similitudini?Nella pittura mi piace la ricerca di colori, anche se il più delle volte faccio cose tradizionali. Non sono un modernista, d’altronde sono andato a scuola da De Abate (uno dei principali illustratori della Torino del 900 n.d.r.) che mi ha insegnato a comporre i toni, i rapporti tonali, gli equilibri della composizione.Ovviamente questo ha influito (ed ancora influisce) an-che sulla mia ricerca fotografica: non lascio mai niente al caso, le mie foto sono sempre molto pensate e stu-diate. Con la fotografia comunque riesco sbizzarrirmi un po’ di più, lascio più libera la fantasia.Mi interessa anche l’arte moderna (ma non quella

estrema), ciò che mi colpisce è la linearità di certe scelte compositive.

In effetti guardando gli scatti che hai portato qui oggi, è evidente un percorso artistico che parte da soggetti, che possiamo definire classici, per arrivare ad imma-gini molto moderne, qualcuna quasi astratta: è cor-retto?Diciamo che mi piace usare la fantasia. Ho fotografato di tutto, dai chiodi al verde rame usato per le vigne… conservo tutto, tutto può essere utile quando ti

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viene un’idea. Comunque, quello che conta è la com-posizione dell’immagine, puoi partire da un soggetto semplice fino a trasformarlo in qualcosa di totalmen-te diverso, che magari non esiste, ma che richiama a qualcosa di concreto che può emozionare o meno a seconda del proprio vissuto.Per esempio, la foto con i “forbicioni” (quelli che si usano per potare l’uva) ad esempio, è stata realizzata in esterno in piena luce con la Optio 50. Qui ciò che è importante è la composizione, la dispo-sizione irregolare - ma armonica- delle lame fredde e grigie, contrapposte alla foglia che si stacca dal con-testo con i suoi colori caldi autunnali. L’effetto quasi tridimensionale è dato ovviamente dalla gestione della luce.Le grucce ripiegate suggeriscono invece l’idea di fami-glia, ma è importante anche il colore dello sfondo, la piegatura della stoffa ecc.Adesso sto preparando un lavoro sui tronchi e le cor-tecce degli alberi: se le osservi bene puoi intravedere delle figure che dall’interno risalgono all’esterno, che da invisibili diventano visibili: alle volte possono es-sere degli animali, altre volte dei volti o delle figure deformi….Questo vale anche per la natura in genere, che ti con-sente di poter estrapolare con un’attenta lettura forme diverse, bizzarre, fiabesche, che l’osservatore potrà identificare in modo diverso a seconda del suo vissuto e del suo bagaglio culturale.Questo tipo di fotografia realizzata nelle situazioni più inaspettate mi aiuta molto nella ricerca e nella creati-vità.Ciò che vorrei è che i miei scatti fossero visibili e com-prensibili non solo a me ma anche a chi osserva.

Sono sicura che è così. I tuoi scatti colpiscono imme-diatamente l’osservatore: come si fa a costruire una bella immagine?La composizione è importante. Questo l’ho imparato dalla pittura, si deve fare sempre attenzione alle forme geometriche, occorre studiare i pesi delle immagini che ad esempio, in una foto verticale, devono sempre essere collocati principalmente in basso.Armonizzare il tutto è un divertimento, ma anche una fatica, perché innanzitutto devi trovare l’idea. Poi, spesso, quando si ha l’idea si può scoprire che la sua realizzazione può essere molto difficile. Come nei quadri - poi- anche la scelta della cornice ha la sua importanza.

Quindi occorre avere sempre in mente un progetto?Diciamo che è meglio, ma ci sono anche casi in cui è importante un buon occhio, unito anche ad un po’ di fortuna, come il caso di questa foto scattata in Porto-gallo.Qui ciò che mi ha attratto subito è stata la facciata del palazzo molto particolare, con questa ripetitività ornamentale e la gabbietta dei canarini appesa così all’esterno. E’ stato un caso che la signora anziana si affacciasse alla finestra proprio in quel momento. Quest’elemento ha aggiunto un punto di forza ad un’immagine già di per se interessante.

E’ importante scattare molto, avere cioè molto mate-riale tra cui poter scegliere?Personalmente io non faccio moltissimi scatti. Per ot-tenere un’immagine soddisfacente possono bastare 4 o 5 scatti. Per farti un esempio, una decina di anni fa ho

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fatto un lungo viaggio per l’Europa, dalla Spagna alla Germania, fino a Capo Nord e in tutto ho scattato solo 36 rullini!Come ti ho detto sono altri i fattori che determinano la realizzazione di una bella immagine non la quantità.

Nella tua carriera fotografica avrai comunque scatta-to un gran numero di foto, giusto?In casa ho un archivio di circa 3000 foto stampate e numerate, ma ogni tanto faccio pulizia, non sono uno che conserva tutto.

Hai detto di aver scattato la foto delle forbici con una Optio 50, una digitale quindi, ma qual’è stata la tua prima macchina fotografica, quali le ottiche che pre-diligi e cosa pensi del digitale?La prima macchina fotografica fu una Ibis Ferrania a fuoco fisso, poi una Vito e via via altre reflex, fino ad approdare al digitale con una Optio 50 di buona me-moria.Trovo che il digitale sia molto comodo. Io uso solo la luce naturale, il vantaggio del digitale è dato dal fatto che puoi vedere subito l’immagine che hai scattato sul display e quindi rifarla fin quando non hai trovato l’im-magine che ti soddisfa.Personalmente trovo che il digitale mi consente un controllo immediato del risultato.Le ottiche che uso sono soprattutto il 50/75 della Ca-non e l’80/210 sempre della Canon, non ho obiettivi macro.

Secondo te perché alcuni fotografi della tua genera-zione manifestano una certa ostilità al digitale?Come ti ho detto io uso il digitale ma non ho il compu-ter per il solo fatto che non so usarlo e ormai alla mia età non è più il caso di imparare. Comunque utilizzo tutte le funzioni che la fotocamera mi mette a disposi-zione: dal bilanciamento del bianco alla saturazione dei colori, la conversione in bianco e nero, ecc. Ap-prezzo molto il fatto di poter vedere immediatamente l’immagine e capire subito se la foto è da rifare o meno.Chi è contrario al digitale forse pensa che possa venir meno al fotografo la conoscenza in campo fotografico, cedendo il posto alle capacità informatiche o che, at-traverso il software, si possa distorcere la realtà.Io penso che se trasformo un’immagine in qualcosa di diverso che trasmette emozione, sto facendo arte, è un aspetto sicuramente interessante.Ciò che è importante a mio avviso è lo ”spettatore”:

è lui che giudica se ciò che sta guardando gli piace, se un’immagine riesce a suscitare un’emozione. Se questo avviene non è importante, a mio avviso, sapere come l'immagine è stata realizzata, ne il mezzo usato od il tempo che è stato impiegato. Possono essere det-tagli, curiosità… nulla più.

Come descriveresti la tua esperienza al gruppo foto-grafico del Cedas?Frequentare un circolo come il Cedas mi ha dato degli stimoli e delle opportunità di confronto, permettendo-mi di conoscere bravi fotografi. L’esperienza di un Circolo fotografico serio è un’espe-rienza che consiglio a chi vuole avvicinarsi al mondo della Fotografia.

Con questo invito termina il nostro incontro. Ringrazio Melchiorre per tutto quanto ci ha saputo tra-smettere in questo breve ma intenso incontro ed a lui auguro, anche a nome dei lettori, ancora un infinito numero di soddisfazioni, sia fotografiche che non k

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REPORTAGE

Quando nel luglio del 1991 partii per documentare l’ini-

zio della guerra di secessione in Jugoslavia ero già preparato al fu-turo. Da un paio di anni stavo se-guendo lo sviluppo delle tensioni. Gli scontri erano palpabili, si presu-meva che la scintilla scoppiasse in Kosovo oppure in Dalmazia dove l’enclave serba di Knin provocava continuamente la maggioranza cro-ata. Tutto ci si aspettava tranne che la guerra scoppiasse nell’occiden-talizzata Slovenija. Ma i giornalisti e i fotogiornalisti sembrano nati per essere smentiti e proprio dove si pensava ci fosse l’esempio della multi religiosità, proprio dove sem-brava esistesse un esempio di con-vivenza, proprio a Sarajevo sarebbe accaduto ciò che pareva impossibi-le alle soglie del nuovo millennio. La guerra per religione, l’odio ata-vico e lo sterminio etnico. Entrai per la prima volta a Saraje-vo quando l’accerchiamento era già completo. Era molto complica-to poter raggiungere quella storica città persa in mezzo ai monti del-la Bosnia Erzegovina, i blocchi dei serbi, che la circondavano, rende-vano praticamente impossibile rag-giungere gli assediati. La prima e la terza volta che ci an-dai ottenni il permesso dell’ONU per imbarcarmi sui loro aerei rifor-nimento che da Ancona, arrivava-no nella città martire. Con un tipico umorismo militare avevano battez-zato i loro voli con il nomignolo “maybe Airlines”. Mai nome fu più azzeccato, Sara-jevo era tutto un “forse”. Dall’aeroporto controllato dalle forze d’interdizione internazionale venivamo ac-compagnati al centro della città, protetti da un blindo e poi abbandonati alla sorte e all’esperienza. Forse avremmo raggiunto la destinazione, forse saremmo stati immuni alle pallottole vaganti o da quelle molto più precise dei cecchini che, dalle colline, praticavano un gioco tutto particolare di ricerca e distruzione di obiettivi casuali.

A 20 ANNI DA SARAJEVOTesto e foto di Max Ferrero

Il forse era l’avverbio supremo in quella città martoria-ta. La popolazione si alzava al mattino per forse tro-vare qualche cosa da mettere sotto i denti e andava a dormire la notte forse senza subire un attacco da parte di una granata di mortaio sparata a caso a qualche chi-lometro di distanza. Le statistiche indicano in 300 le granate che scoppia-vano tutti i giorni tra quelle case e quelle vie.

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Oltre 11.000 persone lasciarono la vita casualmente, senza quasi saperlo oppure accorgendosi all’ultimo del crudele de-stino che toccò loro. I morti cominciarono ad essere sotterrati ovunque perché il cimitero diventò uno dei principali obietti-vi. Di Sarajevo ho immagini in testa: la prima è un muro che esplode a due metri sulla mia sinistra, il suono di un’esplo-sione di fucile un paio di secondi dopo sulla mia destra. Il mio cervello che calcola in un attimo che il suono è più lento di una pallottola e la mia corsa per trovare un muro dove ripararmi, avere il tempo di puntare la macchina fotografica

con il tele e sparare più foto possibili sulla gente che corre per mettersi in salvo. Ma la fotografia coglie l’istante, non ha suono, non ha profumo. Quello che ne uscì è una corsa di un signore con un seghetto da ferro in mano ed un altro con lo sguardo basso che non si cura di ciò che accade forse cultore del fatalismo legato al destino. Consapevole che era inutile correre in una città dove la morte arrivava dall’alto e da ogni lato possibile. Arrivava all’aperto e pure al chiuso. Arrivava in ogni luogo creando una paranoia che non mi sarei mai più tolto dalla mente.

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La seconda è un bambino “girasole”. Un essere tenero e spez-zato dalla follia della guerra. Tutto il giorno in un letto d’o-spedale senza dire una parola sempre con lo sguardo verso il sole, sempre alla ricerca della massima luce.Bisogna andare a Sarajevo per comprendere la follia umana, bisogna osservare e leggere nel profondo quanto stupida può essere la follia etnica o religiosa. Bisognerebbe fare un pellegrinaggio per capire che qualsiasi problema ha una soluzione e quella più veloce e violenta è SEMPRE la più sbagliata.

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MARCO GRASSITELLI

PORTFOLIO

Il primo autore è Marco Grassitelli (classe 1979)

che in queste immagini ci dimostra tutta la sua passione per la fotografia. Praticamente autodidatta, è riuscito a creare un proprio stile tecnico ed interpretativo, soprattutto nelle immagini da lui predilette: le foto di viaggio. Altre immagini del suo archivio fotografico si possono visualizzare on-line al seguente indirizzo: http://grassitelli.500px.com/#/0.

Ricordiamo a chi volesse inviare proprie immagini alla redazione, di salvarle in formato JPEG buona qualità (almeno 10 in Photoshop), con dimensioni del lato lungo di 2000 pixel e una risoluzione di almeno 240 ppi k

Inizia con questo numero una nuova rubrica che presenterà periodicamente le opere dei nostri lettori più meritevoli.

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Un piccolo viaggio, in due puntate, fra alcuni dei “numeri” che compongono le nostre foto digitali. Questa volta ci soffermeremo sui concetti di risoluzione e di corretto dimensionamento del file immagine in base alle nostre esigenze.

I Mega pixel, le dimensioni dell’immagine e della stampa

by Doctor Trigo

FOTOGRAFIA & INFORMATICA

Continuiamo la nostra discussione, iniziata nei precedenti numeri a proposito dei formati dei file

immagine, con un altro fra gli argomenti alla base del mondo della fotografia digitale: il dimensionamento delle nostre immagini. Come sempre cercherò di trat-tare questo argomento nella maniera più semplice pos-sibile nella speranza che l’articolo sia comprensibile anche a chi non ha una grande dimestichezza con il mondo informatico.

Primo passo: la cattura dell’immagine con la fotocamera

Iniziamo parlando del primo fattore che interviene nel processo di creazione della nostra immagine: la foto-camera, non importa se reflex, compatta, mirrorless, edge, ecc. basta che sia digitale. Al suo interno si trova il sensore digitale dove i raggi luminosi che compon-gono l’immagine vengono catturati e quindi trasforma-ti in un segnale digitale.

Il sensore di una fotocamera digitale.

Un dato fondamentale del sensore, e alle volte l’uni-co che viene pubbliciz-zato, è la sua risoluzione espressa in Megapixel (Mpx). Quasi sempre si fa una banale, ma spes-so errata, equazione fra qualità complessiva della macchina e questo dato. La realtà invece è legger-mente diversa come viene meglio spiegato nel box a conclusione dell’articolo.

A parte queste disquisizioni, diciamo che, concreta-mente, i Megapixel di un sensore (1 Mpx corrisponde a un milione di pixel) rappresentano la quantità di punti, cioè i pixel, in cui viene decomposta una immagine, ogni singolo pixel verrà quindi convertito in una se-quenza numerica e alla fine, dopo una elaborazione ed eventuale compressione, si otterrà un file digitale in uno dei formati visti nel precedente articolo. Facciamo un esempio pratico: supponiamo di avere fra le mani una fotocamera che ha un sensore di 5 Mpx. Questo vuol dire che l’immagine catturata a pieno for-

mato possiede 5 milioni di punti. Ho detto a pieno formato perché alcuni modelli di fo-tocamere permettono di scegliere, prima dello scatto, la proporzione fra lato lungo e lato corto dell’immagi-ne, ad esempio 3:2, 4:3,16:9, super panoramico, ecc., per non parlare dello zoom digitale. Queste funzioni non fanno altro che utilizzare la porzione centrale del sensore tagliando più o meno i bordi, ciò fa diminuire il numero di Mpx a disposizione. Per ottenere analoghi risultati sarebbe meglio fare il taglio dell’immagine in fase di post-elaborazione, mantenendo sempre la foto-camera alla massima risoluzione possibile. Se ad esempio stiamo utilizzando un sensore con pro-porzione 3:2 (quello in genere presente sulle reflex, mentre sulle compatte, soprattutto quelle più econo-miche il sensore ha normalmente una proporzione 4:3) avremo dei fotogrammi di queste dimensioni:

lato lungo (3) x lato corto (2) ¶ 2’739 pixel x 1’826 pixel = 5’000’000 pixel

analogamente con una fotocamera da 10 Mpx:

lato lungo (3) x lato corto (2) ¶ 3’873 pixel x 2’582 pixel = 10’000’000 pixel

Naturalmente questi sono calcoli puramente teorici, ogni produttore avrà in realtà sensori con dimensioni diverse, ad esempio il sensore della mia macchina fo-tografica ha 3’872 x 2’592 pixel (10,2 Mpx).

In pratica, molto più velocemente, per conoscere le dimensioni delle nostre fotografie possiamo cercarle nelle proprietà dei file, nel caso di file RAW dovrem-mo usare programmi opportuni, mentre nel caso di file JPEG anche il semplice esplora risorse di Windows

PRIMA PARTE

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può fornirci questo dato, come si può vedere nella se-guente figura, le dimensioni sono indicate nella colon-na “Formato”.

Dalle dimensioni in pixel del sensore possiamo de-terminare la dimensione del file RAW non compresso espressa in Byte o meglio MegaByte (MB), ricordando che un Byte corrisponde ad 8 bit (1 B = 8 b). Sempre nel caso della mia macchina fotografica, che ha il sen-sore di 10,2 Mpx e profondità colore del singolo pixel di 12 bit (per altre fotocamere questo valore potrebbe essere 8, 12, 14 o 16 bit per pixel), la dimensione del file RAW sarà pari a:

10,2 Mpx x 12 bit/px = 122,4 Mbit / 8 = 15,3 MB

Come possiamo vedere nell’immagine che segue, que-sto valore è minore della dimensione reale dei vari file RAW ottenuti (che tra l’altro hanno dimensioni variabi-li), perché rappresenta solo la parte delle informazioni relative alla memorizzazione dell’immagine, ma il file è composto anche da altre parti in cui vengono inseriti i parametri di inizio file, il nome del file, i valori exif, i valori metadati modificati dall’utente, ecc.

Per altri formati di file, come ad esempio il JPEG, entra in gioco la compressione che, come abbiamo già vi-sto, varia per tipo di qualità selezionata e per ogni tipo di immagine, e quindi non è possibile fare un calcolo così rapido.

E’ importante rimarcare che convenzionalmente la di-mensione di un file si indica sempre in Byte (B) e non in bit (b). Spesso capita di leggere erroneamente, an-che nei regolamenti di importanti concorsi fotografici, l’indicazione della dimensione minima e/o massima di una immagine in Mb, ma comunque, in realtà, è da intendersi sempre in MB. E’ curioso notare che la velocità di trasmissione dati viene invece indicata in bit al secondo (b/s) e mai in Byte al secondo. Probabilmente, a livello di marketing, offrire una linea con velocità 20 Mb/s è più appetibile rispetto a proporre la stessa linea a 2,5 MB/s!

Secondo passo: la pubblicazione dell’imma-gine tramite stampa fotografica o tramite presentazioni e proiezioni, pagine web, vi-sualizzazioni a monitor, ecc.

A questo punto conosciamo le dimensioni delle nostre immagini e possiamo chiederci quale è la dimensione massima di una stampa o di qualunque altro tipo di presentazione tale da mantenere la qualità dell’imma-gine originale prima che il decadimento dovuto a un ingrandimento troppo spinto sia evidente, cioè prima che si veda l’immagine come un insieme distinto di pi-xel e non come delle forme continue, problema insito a tutte le immagini di tipo raster o bitmap.

Ingrandimenti della stessa fotografia, il primo a 240 ppi, il secondo a 72 ppi dove si nota l’effetto dei pixel.

Logicamente la qualità tecnica dell’immagine (quella artistica per fortuna prescinde da questi ragionamenti) non è data solo dalla dimensione, ma anche da nume-rosissimi altri fattori come ad esempio la correttezza delle impostazioni di scatto fatta dal fotografo, la qua-lità della macchina fotografica, del sensore, dell’ob-biettivo, della stampante, degli inchiostri, della carta fotografica, del monitor, del proiettore, la capacità di tarare i profili di colore dei vari dispositivi nel modo più corretto, ecc. Possiamo solo dire che una imma-gine pubblicata con delle dimensioni molto maggiori rispetto a questo limite non si potrà definire soddisfa-cente neanche nei migliori dei casi, ma non sempre è vero il contrario.

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Per calcolare queste di-mensioni limite entra in scena il secondo fattore: il mezzo con cui inten-diamo condividere le no-stre immagini, quindi la stampante, il monitor, il proiettore, il tablet, ecc.

Indipendentemente dal fatto di stampare a casa, usando stampanti foto-grafiche a getto d’inchio-stro più o meno evolute e performanti, oppure di affidare i nostri file ad un stampatore professionista che magari utilizza plot-ter fotografici dal costo di svariate migliaia d’euro, oppure di utilizzare altri mezzi di presentazione il parametro da considerare è la risoluzione o densità di stampa, cioè la capacità di riprodurre “correttamente” un numero di pixel all’in-terno di una determinata area.

L’occhio umano “medio” percepisce l’immagine “correttamente” quando la visualizza come un uni-co insieme, mentre ad ingrandimenti maggiori inizia a percepire la presenza dei singoli pixel. Questa per-cezione varia in base alla distanza di visione ottimale che cambia al variare della dimensione dell’immagine (ad esempio una stampa in formato 10x15cm oppure un’immagine a monitor verrà osservata “mediamen-te” molto più da vicino rispetto alla stessa immagine stampata su un cartellone pubblicitario o proiettata a parete).

Visto che questi concetti sono stati sviluppati inizial-mente nel mondo anglosassone, l’unità di misura standard è il pollice (inch indicato “) che corrisponde a circa 2,54 cm. Quindi la risoluzione di stampa vie-ne espressa come numero di punti per pollice, cioè di “dots per inch” (dpi). Siccome, in generale, non esiste una corrispondenza uno ad uno fra punti di una stam-pante (ad esempio il singolo getto d’inchiostro) e pixel di una immagine, basti considerare che molte stam-panti per rappresentare un singolo pixel utilizzano più punti, per evitare fraintendimenti è meglio utilizzare i “pixel per inch” (ppi) come unità di misura della riso-luzione di stampa.

Fino a poco tempo fa per avere una buona stampa nel piccolo e medio formato, oppure per le riviste era necessario avere almeno 300 ppi, ultimamente con le stampanti di nuova generazione si è visto che anche con 240 ppi si ottengono ottimi risultati. Naturalmente più la stampa diventa grande (conseguentemente più la distanza di visione diventa maggiore) minore sono le necessità di densità arrivando anche a meno di 100 ppi per le stampe dei cartelloni pubblicitari.Per i monitor e le televisioni, abbiamo in genere neces-sità inferiori ai 100 ppi essendo la risoluzione stessa di questi apparati al di sotto di questa soglia e quindi è del tutto inutile visualizzare le nostre immagini con risolu-zioni maggiori. A titolo d’esempio un TV 37” FullHD (standard 1080p 1920x1040 px, formato 16:9 con lato

lungo dello schermo di circa 32” e lato corto di 18”) ha una risoluzione di 60 ppi (1920/32 op-pure 1040/18), invece il monitor del mio pc 19” WXGA+ (1440x900 px, formato 16:10, lato lungo 16” e lato corto 10”) ha una risoluzione di 90 ppi (1440/16 oppure 900/10).

Proseguendo negli esem-pi di prima e volendo utilizzare una densità di 240 ppi possiamo vede-re che una fotografia con una macchina a 5 Mpx può essere stampata cor-rettamente fino a queste dimensioni:

lato lungo: 2’739 / 240 = 11,4” (29 cm)lato corto: 1’826 / 240 = 7,6” (19,3 cm)

diciamo quindi quasi un formato pieno A4 (29,7 x 21 cm).

Mentre se usiamo un apparecchio 10 Mpx:

lato lungo: 3’873 / 240 = 16,1” (41 cm)lato corto: 2’582 / 240 = 10,8” (27,3 cm)

siamo quasi ad un formato A3 (42 x 29,7 cm).

Questo dimostra che per le stampe che siamo abitua-ti a realizzare, che in genere non superano il formato A4, sono sufficienti fotocamere con sensori di soli 5 Mpx! Logicamente più Mpx ha il nostro sensore e più le dimensioni corrette di stampa (o di pubblicazione) diventano grandi, ognuno valuterà le proprie esigenze in fase di acquisto.

Comunque se vogliamo stampare in formati ancora più grandi, possiamo decidere di ingrandire l’immagine (mediante interpolazione, si veda il passo successivo nella seconda parte di questo articolo) oppure ridurre la densità di stampa, ad esempio scattando con la fo-tocamera a 10 Mpx e volendo una stampa in formato 90x60 cm, possiamo calcolare la densità:

90 cm / 2,54 = 35,4” ¶ 3’873 / 35,4 = 109 ppi

oppure

60 cm / 2.54 = 23,6” ¶ 2’582 / 23,6 = 109 ppi

Sicuramente con una densità cosi bassa il risultato sarà appena sufficiente per il formato 90x60 cm. Se voglia-mo avere dei risultati molto più soddisfacenti abbiamo due strade: la più semplice, se siamo dei Paperon de Paperoni (oppure dei professionisti con determinate esigenze), è comprare una fotocamera con più Mpx oppure, per i comuni mortali, è interpolare le imma-gini.

Nella seconda parte di questo articolo vedremo quindi

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I Megapixel: effettivo indice di qualità?

Sin dai tempi dell’uscita sul mercato della prima fotocamera digitale (la prima vera digitale messa in commer-cio fu la Fuji Dx-11, con sensore CCD da 0,4 Mpx, del 1988) siamo abituati ad assistere all’arrivo di nuovi modelli con sempre più Megapixel a disposizione.Il fatto di dare molta enfasi a questo parametro potrebbe indurre a questa semplice considerazione:

maggiori Mpx ¶ migliori sono le immagini ottenibili.Ma è effettivamente sempre cosi? Oppure questo è il classico “specchietto per le allodole” utilizzato dal marketing?Innanzitutto parlare di qualità dell’immagine in termini oggettivi è sempre molto difficile, in quanto entra in gioco il giudizio e il gusto soggettivo dell’osservatore: ciò che uno considera un difetto potrebbe essere un pregio per un altro e viceversa. Più pragmaticamente, però, è possibile avere un giudizio imparziale del binomio macchina fotografica ed ottica mediante prove standard di laboratorio.Si è potuto dunque verificare che non sempre un aumento di Mpx corrisponde ad un effettivo miglioramento delle immagini. Se da un lato avere più Mpx ci permette di avere dimensioni di stampa maggiori, dall’altro può riservare spiacevoli sorprese.In realtà i problemi tecnici, che tutti i costruttori conoscono molto bene ma si guardano bene dal divulgare, nascono dalla riduzione delle dimensioni fisiche dei singoli fotodiodi che compongono il pixel. Infatti se la dimensione dell’intero sensore rimane invariata, all’incremento dei Mpx totali corrisponde una miniaturizza-zione sempre più spinta dei pixel. Quindi, oltre a conoscere i Mpx del sensore, è fondamentale conoscerne le sue dimensioni (si va dai piccoli 1/2,5” che equipaggiano molte compatte, passando a formati APS-C o DX in molte reflex e bridge, sino ad ar-rivare al Full Frame FX, pari al classico formato delle pellicole 36mm, sulle reflex di fascia alta. Naturalmente esistono sensori con formati ancora più grandi, riservati, per il momento, visti i prezzi, ad un pubblico di “nicchia”). Si può semplificare dicendo che, a parità di Mpx, più grande è il sensore e migliori sono i risultati ottenibili.Ma quali sono i problemi che nascono quando la dimensione del singolo pixel si riduce? Più piccolo è il pixel e, a parità di scena ripresa (e di impostazioni tempo/diaframma/ISO), minore sarà la quantità di luce che “colpirà” la sua superficie, e questo, diminuendo il segnale utile, fa aumentare il rumore elettronico (o meglio il rumore di fondo “emerge” quando il segnale utile è basso, ecco perchè le foto sottoesposte, le parti scure e gli scatti con ISO alti soffrono di questo problema). Per la precisione, il rumore è causato anche da altri fattori, ad esempio aumenta all’aumentare della temperatura dei circuiti che avviene con tempi di esposizione lunghi e con l’utilizzo di ISO alti. I produttori stanno cercando di trovare un rimedio, comunque parziale, implementando sui nuovi modelli sia soluzioni hardware (facendo ricorso a microlenti applicate sulla superficie del sensore in modo da focalizzare la luce sul fotodiodo), sia sempre più sofisticati software di elaborazione immagini con algoritmi di NR (noise reduction) che però, in generale, riducono la nitidezza dell’immagine. Un altro problema è dato dal fenomeno della diffrazione (fenomeno fisico sempre presente quando un raggio luminoso attraversa un foro, nel nostro caso il diaframma). La luce che incide sul singolo pixel avrà, per via di tale fenomeno, una zona centrale più chiara con attorno zone di buio intervallate da zone chiare via via sempre più deboli. Al fine di massimizzare le informazioni raccolte dal singolo pixel e di minimizzare le interferenze fra pixel contigui si può dimostrare che è preferibile avere pixel grandi che meglio contengono quest’area centrale, a tutto vantaggio della nitidezza dell’immagine (in pratica si aumenta il contrasto). Si è potuto quindi calcolare che per avere una buona nitidezza, ad esempio a partire da f/8 in avanti (aprendo il diaframma), occorre non oltrepassare queste soglie: i 10 Mpx per il formato 1/2,5”, i 15 Mpx per il formato APS-C e i 35 Mpx per il formato Full Frame.Fotografo avvisato… fotografo mezzo salvato!

alcuni dei metodi possibili per modificare le dimen-sioni in pixel delle immagini, sia per ridurle che per ingrandirle, e quali precauzioni dobbiamo utilizzare in questo ultimo caso.

Alla prossima, e se nel frattempo avete qualche dubbio o qualche richiesta di approfondimento non esitate a contattare la redazione al seguente indirizzo: [email protected]

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Il 23 febbraio è venuto a mancare Pier Paolo Badoglio, ho avuto la fortuna di conoscerlo poco tempo fa,

quando il destino ha voluto che la sua strada coinci-desse un po’ con la mia e con quella di questa nuova ri-vista che, proprio nel primo numero lo presentava con una breve intervista. Conoscendolo era difficile imma-ginare la sua età , tanta era la vitalità che sprizzava dai suoi occhi, dalle sue parole e dalle sue immagini. Mi piace ricordarlo, con il suo modo gentile e disponibile di porsi verso tutti, ma soprattutto come un innamorato della fotografia , quella stessa fotografia che gli ha dato tante soddisfazioni con premi e riconoscimenti. Pier Paolo, grazie alla freschezza e all’attualità delle sue immagini rappresenterà sempre per noi un patrimonio prezioso e un esempio da seguire.(di Elisabetta Lucido)

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Un grande plauso per la nostra Renata Busettini, la cui foto “L’anima tua aleggia leggiadra” è stata seleziona-ta come miglior lavoro dei partecipanti non appartenti alla Società Fotografica Subalpina, del contest fotogra-fico DETENZIONI bandito dall’Associazione Culturale Interno4 e dalla Società Fotografica Subalpina (http://www.pentafoto.it/fotodetenzioni/). L’opera partecipe-rà dunque alla mostra itinerante che avrà inizio con l’esposizione presso la casa Circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino (il Carcere delle Vallette) dal 4 al 20 maggio 2012. Nella prima tappa del percorso espo-sitivo, per ovvie ragioni, non sarà possibile accedere all’interno del carcere. L’esposizione rimane in quel periodo a disposizione dei detenuti. Terminato questo periodo le foto saranno esposte presso la Galleria FIAF di Torino dall’8 al 22 giugno.

Fotografia e Musica, due arti che spesso si completano a vicenda. Prendi una band emergente, un gruppo di scaltri fotografi, trova una location molto particolare ed ecco che si dà vita a parte dell’art-work di un disco....La band sono i torinesi POST (al secolo Gio Franco, Davide Novallet, Gigi Laurino e Antonio Monaco), gli scaltri fotogra-fi (tutti appartenenti al Gruppo fotografico Cedas) sono Pierlorenzo Marletto, Renata Busettini, Max Ferrero supportati da Maurizio Bian-cotto e Aureliano Casale. Si sono ritrovati una splendida mattina di dicembre alla Villa del Maggiordomo di Grugliasco e dalle loro foto sono nati molti spunti che hanno completato la grafica del disco “Fa-kes From Another Place” e arricchito il sito della band. Per saperne di più: http://www.houseofpost.com/?page_id=846&lang=en http://nmlrecords.wordpress.com/2012/03/20/post-fakes-from-another-place-il-nuovo-album-della-band-torinese-tra-sonorita-new-wave-e-post-punk/http://itunes.apple.com/it/album/fakes-from-another-place/id505821676

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Il 20 marzo si è tenuta, di fronte ad un pubblico inte-ressato e partecipe, la serata dedicata alla fotografia astronomica organizzata dalla Sezione Fotografia Ce-das e dal Circolo Pinerolese Astrofili Pola-ris. Roberto Ostorero è riuscito in un paio d’ore a spiegare in modo semplice e competente come fotografare stelle e pia-neti, dando utilissimi suggerimenti sia sulla tecnica di ripresa che sulle metodologie di post-produzione spe-cifiche per questo tipo di fotografia.

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NOTIZIE APPUNTAMENTI NOTIZIE APPUNTAMENTI NOTIZIE APPUNTAMENTI NOTIZIE APPUNTAMENTIIl Gruppo fotografico CEDAS, come consuetudine, si

riunisce ogni martedì sera a partire dalle 8.45 in via Olivero 40 a Torino presso la Sisport FIAT. In via del tutto eccezzionale, per tutto il mese di maggio e sino a martedì 12 giugno, in occasione del corso base di Fotografia, gli incontri si terranno presso la Sala Poliva-lente Gianni Fornero in corso Siracusa 213.

Di seguito riportiamo il calendario degli appuntamenti speciali dei prossimi mesi. Per aggiornamenti e modi-fiche dei programmi vi invitiamo a consultare il sito: www.fiatcares.com/Cedas/Gruppi/sezioni/foto/Pa-ges/home.aspx oppure inviate una mail all’indirizzo: [email protected] indicando sull’oggetto:

“appuntamenti” e sarete informati direttamente dalla redazione sui programmi del gruppo.- mese di maggio, progetto “Israel des Alpes” per la realizzazione delle fotografie a corredo del nuovo li-bro di Silvana Ghigonetto che documenta l’ipotetica storica presenza ebraica nella valle Po (CN). Seguirà, a cura dell’associazione Chambra d’Oc (www.cham-bradoc.it), una mostra itinerante delle foto più belle iniziando dall’esposizione a Paesana a Ferragosto 2012 in occasione della presentazione del libro;- 5 maggio, 64° Congresso Nazionale FIAF a Garda (VR);- 19 maggio, visita guidata all’esposizione HENRI CARTIER-BRESSON PHOTOGRAPHE al Palazzo Re-

ale di Torino. Quota di partecipazione 7€ (ingresso e guida). Prenotazioni entro il 10/05 presso gli uffici CEDAS;- 29 luglio, alle ore 16 verrà inaugurata la mostra foto-grafica retrospettiva dell’opera di Aldo Manias presso il comune di Morgex (AO) con le foto commentate an-che dai componenti del Gruppo Fotografico CEDAS. L’esposizione durerà fino al 15 agosto; - mese di agosto, sospensione degli incontri per chiu-sura estiva della sede CEDAS;- 8 settembre, termine per la presentazione delle fo-tografie partecipanti al concorso “Biblio-TEK” (in col-laborazione con la sezione Arti Figurative CEDAS, con la Biblioteca Nazionale di Torino e con l’Archi-

vio Storico FIAT). Le opere dovranno dimostrare che cultura e tecnologia rappresentate simbolicamente dalla Biblioteca Nazionale e dalla Fiat, non sono due mondi contrapposti come sovente vengono percepiti dall’immaginario collettivo, ma due aspetti comple-mentari della stessa realtà, entrambi necessari per la comprensione e rappresentazione della nostra quo-tidianità. Le migliori 50 opere saranno esposte nella prestigiosa sede della Biblioteca Nazionale di Piazza Carlo Alberto a Torino dal 12 al 27/10/2012;- continua la nostra documentazione fotografica del mondo SERMIG. Nei prossimi numeri della rivista de-dicheremo maggior spazio all’argomento.

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(Le fotografie presenti in questa pagina, nel rispetto del diritto d’autore, vengono riprodotte ai sensi degli artt. 65 comma 2, 70 comma 1 bis, 101 comma 1 legge 633/1941)

IVO SAGLIETTI - I DEMONIDal 15/03 al 05/05/2012 presso Galleria San Fedele, via U.Hoepli 3° - Milanohttp://www.centrosanfedele.net/easyne2/LYT.aspx?Code=CCSF&IDLYT=3417&ST=SQL&SQL=ID_Docu-mento=2359

La documentazione del massacro di Srebrenica nelle immagini di Ivo Saglietti, un lavoro toccante, costituito da una serie di immagini in b/n capaci di trasmettere tutta la sofferenza di un popolo costretto, ancor oggi, a fare i conti con le conseguenze di tutta quell’assurda guerra.

HENRI CARTIER-BRESSON - IMMAGINI E PAROLEDal 20/01 al 06/05/2012 presso Palazzo Incontro – via dei Prefetti 22, Roma - Mostra a cura di Contrasto e Magnum Photos - www.fandangoincontro.it

Quarantuno fotografie tra le più suggestive del grande maestro della fotografia in bianco e nero accompagna-te dal commento, tra gli altri, di Aulenti, Balthus, Ba-ricco, Cioran, Gombrich, Jarmusch, Kundera, Miller, Scianna, Sciascia, Steinberg e Varda.

WILDLIFE PHOTOGRAPHER OF THE YEARDal 28/01 al 08/05/2012 presso il Forte di Bard (AO) http://www.fortedibard.it/mostre/mostre/wildlife-pho-tographer-year-nuova-edizione-forte-di-bard

L’esposizione raccoglie oltre cento immagini, vincitri-ci nelle 17 categorie dell’edizione 2011 del concorso indetto dal Natural History Museum di Londra sin dal 1964, in collaborazione con il BBC Wildlife Magazine.

MARGHERITA LAZZATI – CACCIATRICE DI MIRAGGI Dal 22/03 al 09/05/2012 presso Fondazione Culturale Ambrosianeum - via delle Ore, 3 – Milanowww.ambrosianeum.org/

Una serie di 25 scatti-miraggi esposti nella cinquecen-tesca rotonda un tempo scuderia dell’attiguo Palazzo dell’Arcivescovado di piazza del Duomo

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MOSTRE EVENTI MOSTRE EVENTI MOSTRE EVENTI MOSTRE EVENTI MOSTRE EVENTIEVENTIMAGGIE TAYLOR | WONDERLANDDal 04/04 al 12/05/2012 presso SPAZIO REM, Via Pola, 6 – Milano - www.spaziorem.it

La famosissima artista americana Maggie Taylor con la sua arte non crea solo immagini, almeno non nel senso più tradizionale del termine, piuttosto visualizza sogni. Osservando le immagini della Taylor, ci trovia-mo catapultati in un mondo fiabesco e incantato, dove magnifiche creature ci appaiono per magia, come un´elegante fanciulla mentre danza con le farfalle, un albero vestito d´autunno che sollevandosi da terra fa uscire un coniglietto, o un ombrello rosso che racco-glie la pioggia sotto di se per proteggere due agnellini poco distanti, e il tutto si stempera con impalpabili at-mosfere ricche di fascino e mistero.

START LIVING AGAIN (SLA)Dal 13/03 al 15/05/2012 presso Centro Diagnostico Italiano - Via Simone Saint Bon, 20 – Milanowww.aisla.it/news.php?id=02484&tipo=2

La mostra, il cui titolo vuole “ribaltare” l’acronimo della malattia (SLA) è tra gli appuntamenti di PhotoFe-stival, l’evento culturale che ogni anno, per un mese, coordina a Milano gli incontri di fotografia. Sono cin-quantacinque gli scatti realizzati da altrettanti fotografi italiani ed europei che raccontano il “movimento” at-traverso scorci di vita quotidiana, passi di danza, acro-bazie sportive, suggestioni della natura.

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ni"REPORTER" DI ULIANO LUCASDal 06 al 20/05/2012 presso l´Auditorium BCC Agro Bresciano in Piazza Roma, 17 – Ghedi (BS)www.cf-lambda.it

MARIO DE BIASI. UN MONDO DI BACIDal 14/02 al 26/05/2012 presso Espace Porta Decumana della Biblioteca regionale - Via Torre Del Lebbroso 2, Aostawww.spaini.it/index.asp?pag=eventi_c&num=236

Il bacio è una cosa straordinaria, con un bacio si pos-sono ottenere molte cose e a volte basta un bacio per cambiare lo stato d’animo di una persona. Un bacio se dato con entusiasmo, con simpatia e con amore è tutto.

(Le fotografie presenti in questa pagina, nel rispetto del diritto d’autore, vengono riprodotte ai sensi degli artt. 65 comma 2, 70 comma 1 bis, 101 comma 1 legge 633/1941)

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MOSTRE EVENTI MOSTRE EVENTI MOSTRE EVENTI MOSTRE EVENTI MOSTRE EVENTIEVENTIPERIPHERAL STAGESDal 15/02 al 27/05/2012 presso MAXXI - Via Guido Reni 4/a, Roma - www.teknemedia.net/pagine-gialle/musei/maxxi_roma/index.html

Due video, sei lighbox e sedici fotografie raccontano il lavoro di Mohamed Bourouissa e Tobias Zielony, arti-sti da anni impegnati nell’analisi della società contem-poranea più emarginata.Attraverso i loro lavori fotografici rivelano in maniera critica e poetica le tensioni sociali del vivere la perife-ria, ormai sinonimo di luogo privo di sufficienti risorse, tormentato da problemi sociali ed economici.

SALVATORE ANDREOLA E IL PITTORIALISMODal 10/04 al 30/05/2012 presso Ex Ospedale Sant´Agostino - Largo Porta Sant´Agostino 228, Modena www.fotomuseo.it/mostre/archivio/2010/Andreola.asp

Ritrattista instancabile, fine indagatore psicologico, otti-mo fotografo, ha interpretato quella ricerca dell`affinità fra pittura e fotografia che ha animato il dibattito arti-stico d`inizio del secolo scorso, dando vita al movi-mento pittorialista. La mostra rappresenta l`occasione per compiere uno studio approfondito sull`autore e per presentare una selezione di 90 fotografie provenienti dalle raccolte del Museo Civico d`Arte di Modena.

HANS STEINER - CRONACA DELLA VITA MODERNADal 10/03 al 03/06/2012 presso Museo Civico Villa dei Cedri, Piazza S.Biagio 9, Bellinzona (CH)http://www.villacedri.ch/index.php?node=266&lng=1&rif=099123f17d

“Steiner stupisce per la precisione della tecnica e per la scelta dei soggetti. Ci racconta una Svizzera diversa dai cliché: non ci sono mucche al pascolo ma donne che si abbronzano in piscina, ragazzi che scalano le montagne, un radiocronista, una donna elegante che fuma una sigaretta. Fu tra i primi ad immortalare una società in evoluzione sempre più votata al consumi-smo.” (E. Attolico)

HELMUT NEWTON Dal 24/03 al 17/06/2012 presso il Grand Palais, Gale-rie sud-est, av. W.Churchill – Parigihttp://www.rmn.fr/helmut-newton

Gigantesca retrospettiva, di oltre 250 immagini nel sulfureo universo newtoniano tra donne bellissime e truccatissime, lussuosamente vestite e intensamente svestite, e dove l’umorismo aleggia su ogni cosa.

(Le fotografie presenti in questa pagina, nel rispetto del diritto d’autore, vengono riprodotte ai sensi degli artt. 65 comma 2, 70 comma 1 bis, 101 comma 1 legge 633/1941)

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MOSTRE EVENTI MOSTRE EVENTI MOSTRE EVENTI MOSTRE EVENTI MOSTRE EVENTIEVENTIMAGNUM. LA SCELTA DELLA FOTODal 26/04 al 17/06/2012 presso Fondazione Forma per la Fotografia - Piazza Tito Lucrezio Caro 1 , Milanowww.formafoto.it/_com/asp/page.asp?g=m&s=c&l=ita&id_pag={19909FA8-61E9-4470-93AC-5B21FCF978BA}

Quaranta tra i più importanti, e preziosi, “provini a contatto” dei grandi autori dell’agenzia Magnum, af-fiancati dalle corrispondenti foto scelte. I fogli di con-tatti selezionati, corredati dai commenti dei diversi au-tori, raccontano storie, rivelano dettagli, ripercorrono vicende cruciali della storia contemporanea e al tempo stesso, testimoniano il successo di una determinata im-magine, ma anche i drammi e le vicende umane che i fatti ritratti evocano.

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HENRI CARTIER-BRESSON PHOTOGRAPHE Dal 21/03 al 24/06/2012 presso Palazzo Reale, Piazzetta Reale, 1 – Torino - http://www.piemonte.beniculturali.it/index.php?option=com_content&view=article&id=351

In mostra oltre 130 fotografie in bianco e nero, scattate fra i primi anni ’30 e la fine degli anni ’70, concorrono a raccontare la storia di uno sguardo eccezionale, del fotografo che fu definito “l’occhio del secolo”.

ELLIOTT ERWITT. ICONSDal 24/03 al 24/06/2012 presso Hôtel des Etats – Piaz-za Emile Chanoux 8, Aosta - http://www.regione.vda.it/Cultura/esposizioni/scheda_i.asp?cod=40510#

L’esposizione ripercorre la carriera e i temi principali della poetica del grande fotografo e artista Elliott Erwitt, esponendo per la prima volta una serie di autoritratti, finora solo pubblicati in alcuni libri, che costituiscono un “evento nell’evento”.

ELLIOTT ERWITT. PERSONAL BESTDal 30/03 al 15/07/2012 presso Casa dei Tre Oci, Giudecca 43, Venezia - http://www.civitatrevenezie.it/index.php/gestione-mostre-musei-organizzazione/mostre/elliott-erwitt-personal-best

Personal Best è stata realizzata personalmente da Erwitt, e dopo il MEP di Parigi, il Reina Sofia di Madrid e l'ICP di New York, arriva a Venezia presentando una selezio-ne di 140 fotografie fra le più celebri e significative della sua intera carriera.

(Le fotografie presenti in questa pagina, nel rispetto del diritto d’autore, vengono riprodotte ai sensi degli artt. 65 comma 2, 70 comma 1 bis, 101 comma 1 legge 633/1941)

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Africa through iPhone 2010-2011Malawi, Zambia, Mozambico, Tanzania e Kenya

(2010-2011)

Africa through Iphone è un progetto fotografico di Stefano Pesarelli, fotografo, viaggiatore e scrittore di Torino che dopo aver realizzato la Transafrica in so-litaria con la sua Fiat Campagnola da Torino al Mo-zambico, si trasferisce in Africa e crea AfricaWildTruck www.africawildtruck.com, tour operator in cui riesce ad unire la sua passione per viaggi e fotografia. Tutte le foto esposte sono scattate con un iPhone 3Gs/4 e processate con le applicazioni per iPhone. Un modo originale per far amalgamare la realtà e le storie di un continente con questo nuovo linguaggio fotografico.Le foto, esposte fino al 10 maggio da Spazzi in Via Virle 21 www.spazzi.org, stampate in fine art saranno poi messe all’asta ed il devoluto andrà all’Associazio-ne Arcobaleno Onlus. L’asta si terrà il 25 maggio alle ore 19.00 (aperitivo e asta a seguire, costo aperitivo € 5,00) presso il Circolo Bazura in Via Belfiore 1 a Torino (www.bazura.it) e rimarranno esposte fino al 3 giugno.

VISTI PER VOI VISTI PER VOI VISTI PER VOI VISTI PER VOI VISTI PER VOI VISTI PER VOI VISTI PER VOI

ICONS Elliott Erwitt Aosta Sala Espositiva Hotel des Etats - fino al 24 giugno 2012

42 scatti selezionati dallo stesso Erwitt ripercorrono i temi principali della poetica del grande fotografo . Ol-tre ad alcuni autoritratti inediti sono esposte alcune tra le foto più famose come: Il bacio dei due innamorati nello specchietto retrovisore di un’automobile, Grace Kelly al ballo di fidanzamento, Jacqueline Kennedy al funerale del marito, i ritratti di Che Guevara e Marilyn Monroe. Inoltre alcune foto di paesaggi e volti di per-sone comune oltre alle famose foto su cani e padroni che ci hanno ispirato il tema per il prossimo concorso.

(Le fotografie presenti in questa pagina, nel rispetto del diritto d’autore, vengono riprodotte ai sensi degli artt. 65 comma 2, 70 comma 1 bis, 101 comma 1 legge 633/1941)

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GERRY DI FONZO è un nome conosciuto tra i fotografi piemontesi e non solo. Infatti da anni stampa fotogra-fie che vengono esposte nelle mostre di mezzo mondo. La fotografia non è solo lavoro per lui, ma un grande amore. Gerry è la dimostrazione che quando si ha una grande passione, tutto è possibile. Collegata al suo laborato-

rio di Via Bologna 220 a Torino è nata una bellissima galleria d’arte dedicata alla fotografia BLITZGALLERY.Per l’inaugurazione della galleria, lo scorso 12 dicem-bre, Gerry ha pensato ad una mostra divertente che ha messo alla prova molti fotografi. Ha infatti deciso di presentare gli autoritratti di decine di fotografi che hanno lavorato con lui in tutti questi anni. L’intento di Gerry è di creare un punto di riferimento a

Torino per il mondo della fotografia e delle sue relazio-ni con altre arti, come letteratura e musica. Il 13 aprile è stata inaugurata una nuova mostra che rimarrà esposta fino al 31 maggio 2012: “Lo sta-to Dell’Arte”. Il progetto nato da un idea di Gerry con la collaborazione di Alessia Barucchi e Federica Camoletto, ha visto coinvolti i protagonisti dell’arte contemporanea : trentasette uomini e donne tra gal-leristi, curatori e critici raccontano, attraverso le foto

di Mauro Raffini (rinomato fotografo piemontese), il loro amore per l’arte contemporanea facendosi ritrarre nei propri luoghi di lavoro e circondati da opere.

BlitzphotogalleryPiccola galleria per la valorizzazione della fotografia

storica e contemporaneaVia Bologna 220

Torino

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CONCORSI FOTOGRAFICI CONCORSI FOTOGRAFICI CONCORSI FOTOGRAFICI CONCORSI FOTOGRAFICI

Le date indicate sono quelle dell’ultimo giorno per la consegna delle opere.

05/05/2012 - FIGLINE VALDARNO (FI)16° Gran Tour Colline - 30° Trofeo Arno - Patr. FIAF 2012M1 - 21° Città di Figline - Patr. FIAF 2012M2 10° Trofeo Pratomagno - Patr. FIAF 2012M3 10° Trofeo Chianti - Patr. FIAF 2012M4 - Tema Libero e Temi Obbligati “Natura” e “Foto Giornalismo” [email protected] - http://www.grantourdellecolline.it

05/05/2012 – SALERNODiritto e rovescio - Obiettivo del concorso è promuo-vere una riflessione sul tema dei pregiudizi affrontando tematiche quali le discriminazioni legate alla razza, la religione, l´orientamento sessuale, etc. - www.art-tre.it/eventi/ultimi-eventi/dirittorovescio

10/05/2012 – CORTINA D’AMPEZZO (BL)Guidedolomiti 2012 - Tema Obbligato: “L’acqua e la montagna: pioggia, laghi, torrenti, cascate in ambiente montano” - www.guidedolomiti.com/concorso_foto-grafico.html

10/05/2012 – ROMALe Colline Romane – Tema Obbligato: “Scoprire e ri-scoprire lo splendido contesto delle Colline Romane, in occasione dell´apertura straorinaria delle Ville Tu-scolane grazie all´evento Giochi d´Acqua e di Verde” - www.collineromane.it

12/05/2012 - MORCIANO DI ROMAGNA (RN)17° Città di Morciano di Romagna - Patr. FIAF 2012H2 - Tema Libero e Temi Obbligati “Vita animali e feno-meni climatici”, “La musica in foto” e “L’acqua in tutti gli aspetti” - [email protected]

12/05/2012 – FONTANETO D’AGOGNA (NO)Piemonte con gusto – Temi Obbligati: “tutto il Pie-monte è paese”, “Facce in Piemonte” - piemontecon-gusto.myblog.it

13/05/2012 – SAN VITO AL TAGLIAMENTO (PN)2° Premio Grafite – Tema Obbligato: Libera interpre-tazione della fiaba “Cappuccetto Rosso” - www.acgra-fite.it

15/05/2012 – FIUMICINO (RM)1° Fiumicino Photofestival – Temi Obbligati: “Cam-minando nel territorio di Fiumicino”; “Fotografare la musica” - alidibambu.it/

15/05/2012 – MONTOPOLI IN VAL D’ARNO (PI)6° Premio fotografico Capannese 2012 – Tema Ob-bligato: “Un momento particolare” - www.5avi.net/2890/2012/01/concorso-fotografico-e-rassegna-di-pittura/

19/05/2012 – UMBERTIDE (PG)2° Concorso Fotografico Nazionale “Donna&moto” – Tema Obbligato - www.nonagitati.org

20/05/2012 – TREVIGLIO (BG)Concorso fotografico internazionale – Tema Obbliga-to: “Culture e identità” - www.clementinaborghi.it

21/05/2012 - VICENZARespirando...la salute - Patr. FIAF 2012F2 - cfv.vicen-

[email protected] - http://www.circolofotograficovicen-za.wordpress.com

25/05/2012 – MONTE S.PIETRANGELI (FM)Concorso fotografico – Tema Obbligato: “Le aie delle case coloniche” - www.accademiadelleerbe.it

25/05/2012 – VALDOBBIADENE (TV)2° Concorso Fotografico “Scatta…La primavera del Prosecco Superiore” – Tema Obbligato: “Il Coneglia-no-Valdobbiadene a Primavera: emozioni, gusto e sen-sazioni nell’andar per i Colli dell’Alta Marca Trevigia-na” - www.primaveradelprosecco.it

26/05/2012 – BOLOGNAMaratona fotografica – Temi Obbligati: “Divertirsi fo-tografando il centro di Bologna” - www.disturbo.net

27/05/2012 – OSIO SOTTO (BG)1° ed. Sfida fotografica – Temi Obbligati: “Natura e benessere nel Parco del basso Brembo” - www.vivalo-scatto.altervista.org

29/05/2012 – FERRARAConcorso fotografico “Lo Sport in Pixel” – Tema Ob-bligato: “Ferrara lo Sport ed il Territorio” - www.ferra-ralive.com/losportinpixel.html

30/05/2012 – TORINOConcorso fotografico “Storie straordinarie” – Tema libero - www.graphito.it/GRAPHITO/HOME.html

30/05/2012 – TRAPANIMiglior scatto 2012 per la provincia di Trapani – Tema Obbligato: “Ambiente, mare, montagna, paesaggi” - www.trapanidamare.it

30/05/2012 – PONTRESINA (SVIZZERA)Concorso fotografico internazionale - SWISS MOUNTAIN FILM FESTIVAL – Tema Obbligato: “Valorizzazione delle montagne, delle loro culture” - www.swissmountainfilmfestival.com/home_ita.html

30/05/2012 – SESTRIERE (TO)Concorso fotografico “Sestriere Photo Festival” – Tema Obbligato: “Montagna, natura e paesaggi” - www.tea-mitalia.com/2008/schedaevento.asp?eventoID=43

30/05/2012 – BARIConcorso fotografico – Tema Obbligato: “I sette vizi capitali” - www.butterflyagency.com/

31/05/2012 – REGGIO EMILIAConcorso fotografico – Tema Obbligato: “Energia” - www.lafabbricadellimmagine.it/index.php?task=show&id=246

31/05/2012 – TRIESTEConcorso fotografico internazionale URBAN 2012 – Temi Obbligati: “La città”; “Mestieri”; “Macchine” - www.urban.dotart.it/regolamento.html

01/06/2012 – FANO (PS)Concorso fotografico “vist’amare” – Tema Obbliga-to: “il mare Adriatico” - www.facebook.com/notes/concorso-vistamare/regolamento-di-concorso-vista-mare/241703005912047

01/06/2012 – TRIESTE

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CONCORSI FOTOGRAFICI CONCORSI FOTOGRAFICI CONCORSI FOTOGRAFICI CONCORSI FOTOGRAFICI

Mostra collettiva “Le vie delle foto” – Tema libero – www.leviedellefoto.it 09/06/2012 - LEDRO (TN)8° Valle di Ledro - Patr. FIAF 2012E1 - Tema Libero e Temi Obbligati “Ritratto” e “Sport” - [email protected] - http://www.fotoledro.com

14/06/20125° concorso fotografico COOP Lombardia – Tema Obbligato: “Acqua” - www.fotoconcorsocoop.it/

15/06/2012 – FRASCATI (RM)1° concorso fotografico “Città di Frascati” – Tema Obbligato: “Segni di vita” - www.frascatifotogra-fia.it/index.php?option=com_content&view=article&id=77:concorso-fotografico-frascati-fotografia-2&catid=29&Itemid=234

16/06/2012 – MONTEPESCALI (GR)Rassegna fotografica “Oltre lo sguardo” – Tema Ob-bligato: “Lavoro & dintorni” - www.montepescali.it/oltrelosguardo

17/06/2012 - PARMAMaschere Italiane a Parma - Patr. FIAF 2012H4 - Tema Libero e Tema Obbligato [email protected] - http://www.parmafotografica.it - http://photocontest-maschereitaliane.weebly.com/index.html

23/06/2012 - ALBENGA (SV)17° Premio San Giorgio - Racc. FIAF 2012C01 - Tema Libero - Tema “I liguri in bici, la bicicletta in Liguria” - [email protected] - http://www.cfsangiorgio.it

24/06/2012 - POSTA FIBRENO (VT)5° Trofeo Griecone - Patr. FIAF 2012Q3 - Tema Libero e Tema Obbligato “I 7 vizi capitali” Tema Obbligato “Emozioni in musica” [email protected] - http://www.associazionedanilofiorini.it

25/06/2012 – CODOGNO (LO)Concorso fotografico “Diversità ed uguaglianza” – Tema Obbligato: “Nasciamo uguali, ma l´uguaglianza cessa dopo cinque minuti: dipende dalla ruvidezza del panno in cui siamo avvolti, dal colore della stanza in cui ci mettono, dalla qualità del latte che beviamo e dalla gentilezza della donna che ci prende in braccio” - www.comune.codogno.lo.it

29/06/2012 – MILANOConcorso fotografico “I luoghi del cuore” – Tema Ob-bligato: “I luoghi del cuore di Milano e provincia nelle quattro stagioni” - milanoexpo-2015.ws/expo-2015/votalafoto.htm

30/06/2012 - CIVITELLA ALFEDENA (AQ)3° Concorso Fot. Naz. Civitella - Patr. FIAF 2012P1 - Tema Libero e Tema Obbligato “La montagna” - [email protected] - [email protected] - http://www.comune.civitellaalfedena.aq.it

30/06/2012 - MANFREDONIA (FG)Trofeo Stele Dauna - Patr. FIAF 2012S1 - Tema Libe-ro e Tema Obbligato “Obiettivo Città” - [email protected] - http://www.ilgolfo.net

30/06/2012 - MURLO (SI)

Obiettivo Murlo 2012 - Racc. FIAF 2012M01 - Temi Obbligati “Architetture naturali e architetture dell’uomo” e “Gener-azione donna” - [email protected]

30/06/2012 – CASTIGLIONE OLONA (VA)2° concorso fotografico “Cogli l’attimo” – Tema libero e tema obbligato “Il borgo: una realtà da riscoprire” - www.circolomasolinopanicale.it/dblog/

30/06/2012 – TORINOConcorso fotografico “Uno scatto per lo sport” – Tema obbligato: “Lo sport” - www.nikonclub.it/uno-scattoperlosport/

30/06/2012 – MONTE SAN VITO (AN)14° concorso fotografico Avis – Tema obbligato “Il tempo” - www.avismontesanvito.com

30/06/2012 – SAN SEBASTIANO CURONE (AL)Concorso fotografico “Stagioni per le vie del borgo” – Tema obbligato “Paesaggi, scorci, particolari, persone, manifestazioni relativi al paese di San Sebastiano Cu-rone e in cui sia identificabile il richiamo ad una speci-fica stagione.” - www.comunesansebastianocurone.it/index.php?page=a4_s404

30/06/2012 Concorso fotografico COO-PER AZIONE – Tema ob-bligato “La cooperazione in tutte le sue espressioni” - www.cfltreviglio.it/index.php?option=com_content&view=article&id=317&Itemid=71

01/07/2012 - DOGANELLA DI NINFA (LT)3° Concorso Doganella di Ninfa - Racc. FIAF 2012Q01 - Tema Libero e Tema Obbligato “Il territorio Pontino” - [email protected] - http://www.parrocchiadoganel-la.it

12/07/2012 - ARCOLA (SP)Premio “A. Taddei” - Racc. FIAF 2012C02 - Tema Li-bero - [email protected] - http://www.circolo-fotograficolatorre.it

31/07/2012 – MONTERUBBIANO (FM)Concorso fotografico Monterubbiano e dintorni – Tema obbligato “Il territorio paesaggistico, naturale e culturale di Monterubbiano” - www.comune.monte-rubbiano.fm.it

01/08/2012 Concorso fotografico Suono Sonda – Tema obbligato “Luce Riflessa” - www.suonosonda.it.

05/08/2012 – RIMINI3° concorso fotografico “Paparazzo” – Tema libero e obbligato “Ritratti Felliniani” - www.amarcort.it

31/08/2012 – PUTIGLIANO (BA)1° concorso fotografico Vespa in foto – Tema obbliga-to “la Vespa e i monumenti della bella Italia” - www.facebook.com/events/255063414568867/

31/08/2012 – ALBINO (BG)Concorso “Tira fuori la lingua” – Tema obbligato “La lingua madre, sia essa da intendersi come lingua del paese d’origine o come dialetto” - www.albino.it/tira-fuori-la-lingua

Sezione Fotografia CEDAS Fiat