16
Oggi l’Oscar se lo merita tutto Co- stanza Carriero. Il tesoriere del Pd tenta di mandare avanti, da buona madre di famiglia, la casa del Partito Democratico. Un’impresa ardua visti i tanti figli indi- sciplinati che, nonostante la carica di consigliere o assessore (regionale e pro- vinciale), non collaborano a mandare avanti la baracca. Guadagnano tanti soldi però, soprattutto gli eletti che sie- dono in Regione. Eppure non sborsano un quattrino, o ne tirano fuori troppo pochi. E lei? Il povero tesoriere deve fare salti mortali per pagare luce, telefono e affitto. L’Oscar del giorno a Costanza Carriero Il Tapiro del giorno a Salvatore Colagiovanni GIORNALE SATIRICO 30.000 copie in omaggio ANNO IX - N° 100 - VENERDÌ 4 OTTOBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: [email protected] E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Il tapiro del giorno se lo becca Salva- tore Colagiovanni che, a sei mesi dal voto al Comune di Campobasso, si accorge all’improvviso che il sindaco Di Bartolo- meo ha fatto poco per la città. Alla buo- n’ora. Colagiovanni, e te ne accorgi dopo 4 anni e mezzo? E tu, caro consigliere delegato e portavoce del sindaco, dove sei stato in tutti questi anni? Come mai solo oggi finisce questa intesa idilliaca con il buon Gino? Sarà forse che “il Cola” ha deciso di candidarsi altrove e deve prendere le distanze per recuperare cre- dito e soprattutto voti? La tartaruga è lenta, va piano, ma alla fine arriva. Oggi si notano tanticorri- dori che corrono e non arrivano mai. Basta sentirli o vederli nelleloro splendidi immagini televisive, per ren- dersene conto. Preferisco chitaglia il traguardo con pazienza, sforzo e fatica a chi pensa di raggiungeresubito una meta che non vedrà mai. Da oggi la piccola tartaruga inizia la sua prova L’angolo della tartaruga Invito a leggere i pezzi di Dardo, alias Adalberto Cufari, sulla Gazzetta del Molise. Invito a leggere l'editoriale di Gio- vanna Ruggiero sullo stesso giornale. Solo così, col report della cronaca politica, potrete rendervi conto del livello sca- broso cui è scesa la politica regionale al comando. Il Presi- dente Frattura lancia insinuazioni sulla sistemazione del figlio di un giornalista, suo cognato Nico Ioffredi chiede alle Forze dell'Ordine ( tra l'altro sua moglie è alto dirigente della Polizia di Stato) di indagare su chi ci sia dietro alla protesta anticasta dell'altro ieri. Nessuno, caro Nico. Ha fatto tutto Ro- mano Amoroso, uomo di sinistra da sempre, per dirla tutta fe- delissimo di Totaro fin dalla gioventù, come di sinistra è sempre stato Rino Ziccardi e altri come lui. Non hanno capito che la protesta non ha bandiera se non quella della decenza. Frattura e Ioffredi ricordano l'aneddoto (inventato) su Ma- riantonietta che affacciata al balcone della reggia di Versail- les, al popolo che urlava "Non abbiamo il pane", avrebbe risposto "Mangiate brioches". E' un falso storico ma l'atteg- giamento è lo stesso, il muro di gomma di fronte alle esigenze dei cittadini. Per chi non sapesse chi è Berija, informa che era il capo della polizia politica di Stalin. Su di lui racconterò a parte una storia eroica, quella dei fratelli Starostin. La tat- tica usata dai cognati al potere, è identica a quella della ex CCCP stalinista. Denigrazione dell'avversario per isolarlo e annientarlo. Uso della forza contro l'opposizione. Antonio Campa Stalin e Berija de' noi altri

4 ottobre 2013

Embed Size (px)

DESCRIPTION

Io sono legge

Citation preview

Page 1: 4 ottobre 2013

Oggi l’Oscar se lo merita tutto Co-stanza Carriero. Il tesoriere del Pd tentadi mandare avanti, da buona madre difamiglia, la casa del Partito Democratico.Un’impresa ardua visti i tanti figli indi-sciplinati che, nonostante la carica diconsigliere o assessore (regionale e pro-vinciale), non collaborano a mandareavanti la baracca. Guadagnano tantisoldi però, soprattutto gli eletti che sie-dono in Regione. Eppure non sborsanoun quattrino, o ne tirano fuori troppopochi. E lei? Il povero tesoriere deve faresalti mortali per pagare luce, telefono eaffitto.

L’Oscar del giornoa Costanza Carriero

Il Tapiro del giornoa Salvatore Colagiovanni

GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggio

ANNO IX - N° 100 - VENERDÌ 4 OTTOBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

www.lagazzettadelmolise.it | [email protected]

Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel.: 0874.698012

Fax: 0874.494461

E-mail Redazione Campobasso: [email protected]

E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected]

Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606

Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)

Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita

Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico

Il tapiro del giorno se lo becca Salva-tore Colagiovanni che, a sei mesi dal votoal Comune di Campobasso, si accorgeall’improvviso che il sindaco Di Bartolo-meo ha fatto poco per la città. Alla buo-n’ora. Colagiovanni, e te ne accorgi dopo4 anni e mezzo? E tu, caro consiglieredelegato e portavoce del sindaco, dovesei stato in tutti questi anni? Come maisolo oggi finisce questa intesa idilliacacon il buon Gino? Sarà forse che “il Cola”ha deciso di candidarsi altrove e deveprendere le distanze per recuperare cre-dito e soprattutto voti?

La tartaruga è lenta, va piano, ma allafine arriva. Oggi si notano tanticorri-dori che corrono e non arrivano mai.Basta sentirli o vederli nellelorosplendidi immagini televisive, per ren-dersene conto. Preferisco chitaglia iltraguardo con pazienza, sforzo e faticaa chi pensa di raggiungeresubito unameta che non vedrà mai. Da oggi lapiccola tartaruga inizia la sua prova

L’angolo della tartaruga

Invito a leggere i pezzi di Dardo, alias Adalberto Cufari,sulla Gazzetta del Molise. Invito a leggere l'editoriale di Gio-vanna Ruggiero sullo stesso giornale. Solo così, col reportdella cronaca politica, potrete rendervi conto del livello sca-broso cui è scesa la politica regionale al comando. Il Presi-dente Frattura lancia insinuazioni sulla sistemazione delfiglio di un giornalista, suo cognato Nico Ioffredi chiede alleForze dell'Ordine ( tra l'altro sua moglie è alto dirigente dellaPolizia di Stato) di indagare su chi ci sia dietro alla protestaanticasta dell'altro ieri. Nessuno, caro Nico. Ha fatto tutto Ro-mano Amoroso, uomo di sinistra da sempre, per dirla tutta fe-delissimo di Totaro fin dalla gioventù, come di sinistra èsempre stato Rino Ziccardi e altri come lui. Non hanno capito

che la protesta non ha bandiera se non quella della decenza.Frattura e Ioffredi ricordano l'aneddoto (inventato) su Ma-riantonietta che affacciata al balcone della reggia di Versail-les, al popolo che urlava "Non abbiamo il pane", avrebberisposto "Mangiate brioches". E' un falso storico ma l'atteg-giamento è lo stesso, il muro di gomma di fronte alle esigenzedei cittadini. Per chi non sapesse chi è Berija, informa cheera il capo della polizia politica di Stalin. Su di lui racconteròa parte una storia eroica, quella dei fratelli Starostin. La tat-tica usata dai cognati al potere, è identica a quella della exCCCP stalinista. Denigrazione dell'avversario per isolarlo eannientarlo. Uso della forza contro l'opposizione.

Antonio Campa

Stalin e Berija de' noi altri

Page 2: 4 ottobre 2013

L’antefatto è noto: la Corte Costituzio-nale ha dichiarato illegittimo l’articolo 7della legge regionale 23 del 2012 con laquale è stato approvato il rendiconto ge-nerale dell’esercizio finanziario 2011(sentenza numero 138 del 2013) inquanto in contrasto coi principi di coor-dinamento della Finanza Pubblica.

Il fatto è noto altrettanto: il nuovo go-verno regionale vuole specularci tutto ilpossibile da questa faccenda per dimo-strare che il governo che lo ha precedutoè stato un governo fasullo. Per arrivare aquesta conclusione, Frattura&Companyhanno incaricato i direttori delle variearee organizzative della Regione di ac-certare, uno ad uno, i residui attivi epassivi relativi agli anni 2011 e 2012 perstabilire una volta per tutte quali sono daconsiderare in perenzione, quali in pre-scrizione e quali insussistenti, da cuipartire poi per arrivare a stabilire ilgrado di affidabilità delle poste di Bilan-cio dal 2006 a venire in su. Sono stati al-lertati e messi alla frusta dalla giunta,

con l’obbligo di fornire i dati entro e nonoltre il 17 agosto scorso. Missione com-piuta. Stentiamo a crederlo, ma i diret-tori ce l’hanno fatta a consegnare i datisu cui lavorare per stabilire se i bilanciconsuntivi in questione sono corrispon-denti allo stato di fatto oppure nascon-dono operazioni surrettizie.

A dirlo però non saranno gli stessi di-rettori né altre strutture di analisi in-terne alla Regione. A dirlo sarannoinvece i due ispettori della Ragioneriagenerale dello Stato che la giunta regio-nale ha chiesto venissero a metterci lemani, avendone titolo e autorità, nonsolo per dare un giudizio tecnico di altoprofilo, quanto per evitare che in unamateria tanto delicata sul piano finan-ziario e non di meno su quello politico,fossero le strutture interne della Regionesospettabili di faziosità o d’imperizia.Una mossa strategica, non c’è dubbio, daparte di Frattura&Company per smar-carsi da questa possibile accusa, maanche un’ammissione di debolezza e di

sfiducia nei confronti dei propri dirigentie funzionari. I Bilanci sono materia dellestrutture, al di là del peso politico del go-verno di cui sono espressione, per cuieventuali errori ed omissioni hannocomplicità o incapacità di natura stretta-mente interna.

Faccenda delicata, che il governo re-gionale in carica si preoccupa di gestirecon la massima terzietà di giudizio. Chegli dovrebbero fornire i suddetti ispettorivenuti da Roma.

Al dato tecnico-numerico seguirà ildato politico che la giunta Frattura s’èproposto di raggiungere con il giudizioe i pareri che saranno emessi dalla com-missione consiliare incaricata di inda-gare a sua volta sullo svolgimento dellepolitiche finanziarie e di bilancio, sullaformazione e sulla gestione del debito, esull’efficienza della programmazioneeconomico-finanziaria del passato go-verno di centrodestra.

In genere si parla di autunno caldo, al-ludendo alle temperie politiche; questa

volta, ancora più caldo, con l’aggiunta ditemperie economiche-finanziarie. Altromateriale da manipolare. Altre occasioniper polemizzare. Però anche la possibi-lità di spazzare equivoci e intemperanzequalora gli ispettori venuti da Roma do-vessero rassicurare sulla correttezzadelle procedure e dei procedimenti rela-tivi ai Bilanci presi in esame.

Dardo

TAaglio

lto2

4 ottobre 2013

di: Antonio Campa

I fratelli Starostin erano figli di un cac-ciatore delle tenute imperiali e di una ca-salinga; abitano a Mosca, nel quartierePresnja. D'inverno, la Moscova gelata è ilteatro di risse ritualizzate fra gli abitantidella Presnja e quelli del confinante quar-tiere Dorogomilov: combattimenti che du-rano dalla mattina alla sera, con regoleprecise come prescrizioni di un codicecavalleresco. L'alternativa dei giovanimoscoviti a questi combattimenti è il cal-cio. Il calcio è appena sbarcato in Russia:a Pietroburgo la prima partita viene gio-cata nel 1898, a Mosca nel 1901. La pas-sione calcistica dilaga velocemente dicortile in cortile, di spiazzo in spiazzo. Esono i fratelli Starostin a dotare la Pre-snja del primo vero e proprio campo dagioco, la Gorjucka. Dopo la rivoluzioned'ottobre e gli anni della guerra civile e

del comunismo di guerra, nasce la squa-dra la Krasnaja Presnja, Vladimir Maja-kovskij le dedica versi futuristi: «InRussia anche a crepare squadra miglioredella Krasnaja Presnja non puoi tro-vare». Molto presto, la squadra diventamolto di più di una semplice squadra diquartiere. Nikolaj Starostin ha l'idea dicreare una società polisportiva che possacompetere alla pari con le già grandi epotenti squadre militari, come la Dinamo(del commissariato degli interni); e nel1935 nasce così lo Spartak Mosca, al-l'alba di una notte trascorsa dai fratelliStarostin e da pochi amici in una stanzafumosa. Spartaco è il nome del capo diun'epica rivolta di schiavi e lo Spartak èl'unica squadra istituita non dall'alto maper spontanea iniziativa di un gruppo diamici, non dipende da dicasteri ma facapo al Komsomol, l'Unione comunistadella gioventù; la classe operaia di Mosca

ne è fin dall'inizio la platea di tifosi piùnumerosa. Nel 1936 la Piazza Rossaviene coperta da un enorme tappeto difeltro verde, sul quale la prima e la se-conda squadra dello Spartak giocano unapartita dimostrativa davanti a Stalin inpersona. Nemmeno la Dinamo ha mai ot-tenuto tanto e nessuno potrebbe immagi-nare l'entusiasmo di Stalin, che la partitainvece suscita: lo Spartak non è più solola squadra amata dagli operai ma èadesso anche la squadra che ha impostoil calcio all'attenzione di Stalin ed emanaappeal e fascino anche verso il mondodella cultura, dell'arte e dello spettacolo,nel quale del resto i fratelli Starostin sonoattori a loro completo agio. Ma ogni sto-ria che aspiri alla leggenda ha le sue di-scese all'inferno. I funzionari invidiosi edin particolare il famigerato Lavrentij Be-rija, responsabile diretto delle repres-sioni staliniane, capo dei servizi disicurezza dal 1938, ex calciatore, visce-rale appassionato di calcio e presidente,in virtù della sua carica, della Dinamo, la

squadra dell'esercito. Berija fa e disfacome vuole: lo SPartak vince la finalecontro la Dinamo e lui fa ripetere la par-tita ma lo Spartak vince ancora. Per suoordine, tutti e quattro i fratelli Starostinvengono arrestati nel 1942 e vengono tor-turati e processati. Ma nessuno di lorocede alle torture, ciascuno di loro potràdire «tutto è perduto fuorché l'onore»;vengono condannati a dieci anni di lavoroforzato nei gulag per commesso reato dipropaganda di sport borghese. I diecianni trascorrono veloci e lentissimi comeun secolo e per tutto questo tempo i quat-tro fratelli rimangono separati ma tuttisopravvivono e tutti vivranno la loro se-conda vita con onore, da galantuomini. Lafine di Berija, è simile a quella che fecefare a migliaia di uomini e donne. Dopola morte di Stalin, salito al potere NikitaKrusciov, che prima di diventare l'uomodella fine della guerra fredda era "Il boiadell' Ucraina", la sua sorte era segnata.Krusciov lo fece uccidere senza processonel corso di una riunione politica.

La storia dei fratelli Starostinfondatori dello Spartak MoscaGli eroi del calcio russo deportati per ordine di Berija

Due ispettori della Ragioneriagenerale dello Stato dirannose i Bilanci della gestione Ioriosono in regola o sono truccati

La Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo l’articolo 7 della legge regionale 23 del2012 con la quale è stato approvato il rendiconto generale dell’esercizio finanziario 2011

LLAA STORIASTORIA INSEGNAINSEGNA

A sua volta, la commissione consiliare incaricata di indagare sullo svolgimento delle politiche finanziariee di bilancio, sulla formazione e sulla gestione del debito, e sull’efficienza della programmazione conomico-finanziaria del passato governo di centrodestra, procede a rilento

Page 3: 4 ottobre 2013

CAMPOBASSO. Si è tenuta ieri mat-tina l’udienza del ricorso presentato daimagistrati molisani relativa al recuperodei contributi previdenziali e assisten-ziali del post sisma.

Tra i ricorrenti ci sono tutti, o quasi, imagistrati che svolgono la propria atti-vità in Molise. I nomi? Cordisco CleoniceGabriella, Bile Corrado, D’Angelo Ni-cola, Di Giacomo Vincenzo, FalcioneGiovanni G., Fiorilli Giovanni, IesulauroRossana, La Rana Antonio, MastronardiMargiolina, Papa Fabio, Pepe Teresina,Quaranta Elena, Rinaldi Libera MariaRosaria, Venditti Rosanna, Venturi LucaAlfredo Davide. A discutere la tesi deimagistrati nel 2006 è stato l’avvocatoSalvatore Di Pardo. Ieri invece è statal’avvocato Anna Pangia, rintracciabile alnumero telefonico dello studio Di Pardo.Ossia lo stesso studio legale di proprietàdi quel Salvatore Di Pardo che è l’avvo-cato del presidente della Regione Mo-lise, che è di fatto, anche seufficiosamente, consulente della Re-gione Molise, che siede ai tavoli tecnicidella Sanità insieme a Frattura ed èanche il legale delle imprese non solosanitarie ma anche immobiliari ed ener-getiche riconducibili ad esponenti poli-tici regionali ed europei e in contenziosocon la Regione Molise. Sulla questionetecnica dei contributi il Tar si pronun-cerà a febbraio 2014.

La vicenda è la stessa che coinvolge idipendenti pubblici per la quale propriodue giorni fa la Corte d’Appello di Cam-pobasso ha dato accolto le ragionidell’Ufficio vertenze della Flc Cgil, harespinto i ricorsi proposti dall’Avvoca-tura dello Stato avverso le sentenze concui il Tribunale aveva riconosciuto il di-ritto dei lavoratori a restituire i contri-buti previdenziali, a suo tempo sospesi,riconfermando le modalità più favore-voli previste dall’Ordinanza presiden-ziale.

Così, visto il ruolo dell’avvocato DiPardo nella complessiva situazione poli-tico amministrativa regionale, non sa-rebbe stato il caso di scegliere il legaledi un foro diverso? Cosa ne pensa ilConsiglio Superiore della Magistratura?E il ministro della Giustizia AnnamariaCancellieri visto il coinvolgimento diSalvatore Di Pardo nel suo triplice ruolodi: legale del governatore Frattura, con-sulente “senza portafoglio” della Re-gione Molise e di avvocato delle impresesanitarie, edili ed energetiche in conten-

zioso con la stessa Regione Molise? Lacoincidenza della scelta dei magistratiche operano in Molise non rende imba-razzante questa sorta di sovrapposi-zione, o coincidenza che dir si voglia,visto il ruolo dei giudici che sono chia-mati a controllare? Tutto regolare, percarità.

Se non fosse però che il giudice devenon solo essere ma anche apparire im-parziale. Soprattutto in una regione pic-cola come il Molise dove pubbliciministeri e avvocati spesso hanno lacasa al mare distante appena pochimetri o dove praticanti e gip fannoshopping insieme. Tant'é che, i dubbi

sollevati, vanno soprattutto nell'inte-resse degli stessi controllori (i magistratiin questione che spesso si occupanodelle vicende dei politici) a preservare lapropria immagine di terzietà. Standocosì le cose, però, ci si chiede: ci ci custo-dirà dai custodi?

Antonio Careca

TAaglio

lto3

4 ottobre 2013

Chi ci custodiràdai custodi?Da Frattura a Patriciello fino ai giudici e ai pm: lo studio Di Pardo tra controllori e controllati

Abbiamo letto questa mattina sulla rassegna stampadell’ASREM un articolo dal titolo “ la buona sanità chedà lustro al Molise” .

Il titolo ha stimolato la nostra curiosità che è diven-tata sempre maggiore quando abbiamo appreso che siparlava di interventi di chirurgia vascolare effettuatipresso la Fondazione “Giovanni Paolo II”. Nell’articolosi narra di quattro difficilissimi e complessi interventieseguiti per patologia aneurismatica che hanno co-stretto l’equipe della Fondazione a trascorrere nume-rose ore in sala operatoria, affrontando momenti dialta tensione, fortunatamente con lieto fine, come intutte le fiabe che si rispettino.

Ovviamente la cosa non può che farci piacere, so-prattutto per il bene dei pazienti, e certo non ci rendeperplessi più di tanto la pomposità con cui l’ufficio

stampa della Fondazione, e gli organi di informazionea cascata, facendo sia chiaro il loro lavoro, hanno datorisalto alla notizia.

Ci permettiamo solo di ricordare che nel reparto diChirurgia Vascolare Pubblica del “Cardarelli” i nostrioperatori eseguono di routine interventi del genere,come in tanti altre strutture simili del paese, magarinon impiegando tante ore come dicono in Fondazione,ma quelle che una buona tecnica richiede all’interno dispecifici e codificati protocolli scientifici; il tutto senzache ciascun operatore esterni stress lavorativi straor-dinari per aver partecipato a operazioni importantiche rientrano nella ordinarietà di un reparto di alta

specializzazione quale è quello di chirurgia vascolare.Ogni giorno noi facciamo il nostro lavoro con pro-

fessionalità, dignità e umanità.

Non ci sentiamo eroi e crediamo, pur non avendo ilclamore dei titoli ad effetto, di contribuire a dare, conil nostro umile lavoro, "lustro" alla sanità di questa re-gione.

Ma siamo soprattutto felici di aiutare tanti malati arisolvere, o a rendere più sopportabili, patologie gravie difficili.

I loro occhi e quelli dei loro cari pieni di gratitudinedopo un intervento, ci ripagano molto più di un comu-nicato stampa esaltatorio.

Diversamente dai collegi della Fondazione intentinell’autocelebrazione mediatica, nel continuare in si-lenzio il nostro lavoro quotidiano, preferiamo espri-mere solidarietà a tutti quei colleghi che, in quellastessa struttura, stanno vivendo momenti difficilissimiper il loro futuro lavorativo”.

Chirurgia vascolare, gli infermieri del Cardarelli fanno le pulci alla ex Cattolica

La puntualizzazione

Se l’imparzialità del giudice diventa un optional:

Page 4: 4 ottobre 2013

CAMPOBASSO. A gennaio con delibera numero 66 l’esecutivo di cen-trodestra aveva deciso di riprogrammare i fondi Par in materia di viabilitàspostando 15milioni di euro dalla così detta Fresilia, l’arteria che collegala Trignina con la Bifernina, su 11 diversi interventi in Comuni della pro-vincia di Campobasso. La motivazione di questa decisione, dall’alloraGiunta Iorio, era chiara: per realizzare quell’arteria occorrono 40milionidi euro. Con i 15, dunque, non si sarebbe realizzata nemmeno la metàdell’opera.

L’impegno era di stanziare l’intera somma per la Fresilia il prossimoanno e di utilizzare quei 15 milioni per strade in cui il costo dei lavoripermetteva di spendere quel denaro ultimando i lavori stessi. Contro que-sta decisione si scagliò l’attuale vertice di Finmolise, Carlo Veneziale che,a ridosso delle elezioni, parlava di logiche clientelari nella decisione e discippo di risorse a Isernia. Soprattutto nei Comuni interessati di Froso-lone, Civitanova del Sannio, Bagnoli del Trigno, Macchiagodena, Sant’EliaSannita. Ad agosto la Giunta di centrosinistra revoca la delibera 66 e, constesso atto, delibera 399, riassegna i fondi a Isernia. Allora viene da chie-dersi: anche oggi la revoca della delibera decisa da Nagni e Frattura valetta nello stesso modo? Ossia Frattura si vendica del mancato appoggiodi quei comuni della provincia di Campobasso in cui Iorio, con metodoclientelare, aveva finanziato opere che potevano essere portate subito aconclusione?

Se si segue il filone della teoria Veneziale per cui la decisione dellaGiunta Iorio era preordinata da motivi elettorali, allora di conseguenza ladecisione di Nagni e Frattura è preordinata da ipotesi vendicative. Si to-glono i fondi ai Comuni di Campobasso che potevano aprire e chiudere icantieri con quei soldi, e i 15milioni tornano alla Fresilia potendo cosìsolo far partire i lavori fin quando non ci saranno le somme necessarie aconcludere l’opera. Intanto le strade finanziate da Iorio al momento nonsaranno realizzate. Quelle finanziate da Frattura e compagni neppure. Achi giova questa decisione?

4 TAaglio

lto4 ottobre 2013

Altri fondi revocati: prosegue la vendetta di Frattura

L’ associazione dei consumatoriADUSBEF,rappresentata dall’Avv. Car-mine de Benedittis,si occupa dal 1999del contenzioso bancario e finanziarionel Molise ottenendo lusinghieri risul-tati in favore dei consumatori chehanno promosso cause contro gli isti-tuti bancari.

Difatti,numerose sono le sentenzeottenute dai correntisti-consumatorinell’ambito molisano grazie allequali,durante questi anni, hanno recu-perato milioni di euro dalle banche.

Nonostante le recenti sentenze dellaCassazione e nonostante i tanti recu-peri operati nei confronti delle banchea vantaggio dei consumatori,queste ul-time continuano ad utilizzare la praticadell’anatocismo sugli scoperti di contocorrente in virtù di concessioni legisla-tive che, di fatto ,legittimano tale usosoltanto con riguardo a quei conti cor-renti aperti dopo il 2000,mentre, pertutti gli altri tale pratica è assoluta-mente illegittima;tanto è vero chechiunque può ripetere le somme di cuila banca si sia appropriata illegittima-mente applicando la pratica dell’ana-tocismo sugli scoperti di conto

corrente,rivolgendosi presso la sedeADUSBEF Molise in Via Mazzini n.40/b in Campobasso.

Nell’ultimo anno, l’ADUSBEF Molisesi è occupata anche della questione deimutui,giacchè,proprio in relazione aquesti ultimi,è stata pubblicata unasentenza il 3 Maggio 2012 dal Tribu-nale di Larino,a firma del GiudiceDott.ssa Barbara Previati,la quale hadeclarato la illegittimità del piano diammortamento applicato ad un mutuofondiario.La causa,intrapresa da unimprenditore frentano e patrocinatadall’avv. Carmine de Benedittis,re-sponsabile dell’associazione ADU-SBEF Molise,aveva lo scopo dirichiedere all’istituto bancario,cheaveva concesso il mutuo in favore del-l’imprenditore medesimo,la restitu-zione degli interessi pagati in più acausa dell’applicazione del cosiddettopiano di ammortamento alla “ FRAN-CESE”,comportante,a conti fatti,unmaggior esborso di interessi corrispon-dente ad un pedissequo aumento delT.A.N.,rispetto all’applicazione,perconverso,del sistema di ammortamentoall’ITALIANA.

Per una più chiara interpretazione diquanto su affermato,è necessario pre-mettere una sintetica illustrazionedello sviluppo dei piani di restituzionedelle somme erogate dagli istituti dicredito.

In via generale,tale restituzioneviene determinata mediante il c.d.piano di ammortamento,nel quale,vengono prefissati gli importi che ilmutuatario deve corrispondere al mu-tuante.

Nel piano di ammortamento le vociche concorrono alla formazione del-l’importo delle singole rate sono :

quota capitale per rataquota interessi per ratacapitale residuo.In particolare, gli interessi vengono

determinati per la prima rata appli-cando il tasso d’interesse convenutosull’intero importo erogato.Dalla se-conda rata in poi,invece,gli interessivengono calcolati applicando il sud-detto tasso sul capitale residuo,risul-tante dalla detrazione progressivadelle quote capitale.

- Il sistema di ammortamento c.d.alla francese prevede che l’intero capi-

tale di mutuo erogato venga diviso inquote percentuali,rata per rata,di-verse,più basse all’inizio e crescenti viavia, dalla seconda rata in poi. Tale si-stema determina la diminuzione delcapitale residuo,su cui si calcolano gliinteressi in maniera non costante,mi-nore all’inizio e man mano crescente,con conseguente applicazione di tassinon corrispondenti a quelli prelimi-narmente pattuiti nel contratto dimutuo,bensì con un fisiologico e pro-porzionale aumento degli stessi.

- Il sistema di ammortamento c.d.all’italiana con quota capitale costante,invece, prevede la suddivisione del ca-pitale erogato in quote per capitaleuguali,in modo da abbattere costante-mente,rata per rata ,il residuo debitocapitale su cui vengono calcolati gli in-teressi dalla seconda rata in poi.Ciòconsente di determinare gli interessidovuti con puntuale e precisa corri-spondenza a quanto pattuito nel con-tratto di mutuo.

- Dal raffronto dei due sistemi di cal-colo risulta che l’applicazione del si-stema di ammortamento alla francesedetermina una maggiorazione degli in-teressi effettivamente pretesi dall’isti-tuto di credito mutuante su ognisingola rata del mutuo.

Pertanto,in virtù di quanto su affer-mato,si invitano tutti coloro che ab-biano contratto un mutuo (fondiario ochirografario) o chiamasi anche finan-ziamento,che sia stato pagato da nonpiù di 10 anni, a rivolgersi presso lostudio legale dell’Avv. De BenedittisCarmine ,responsabile ADUSBEF Mo-lise,per recuperare,in seguito ad un ri-calcolo dei piani di ammortamento,lesomme indebitamente percepite dal-l’istituto di credito.

L’Adusbef Molise contro l’ammortamento dei mutui alla “francese”

Page 5: 4 ottobre 2013

CAMPOBASSO. Lo si era detto: la diatriba tra Per-copo e Ruta e la decisione di Frattura di sollevareRuta ed avviare la procedura di decandenza per Per-copo sta portando a risvolti pericolosi per la sanitàmolisana che già non naviga in buone acque. E’ tuttofermo, immobile. Tanto che il sindacato FIALS decidedi scrivere una nota per mettere a conoscenza gli or-gani d'informazione e i cittadini di quanto sta acca-dendo all’Asrem negli ultimi mesi:

“A seguito delle note vicende che riguardano la tito-larità della Direzione Generale dell’Asrem es-sendo venuto a mancare un interlocutore diriferimento costante, i problemi che sono tantissimi

anzichè trovare soluzioni vengono puntualmente rin-viati arrecando danni ai cittadini, ai lavoratori e al bi-lancio dell'azienda”. Alla premessa fanno seguito unaserie di punti che evidenziano la drammaticità dellasituazione:

- la carenza di personale (reale) più volte denun-ciata non trova alcuna soluzione;

- diverse indennità contrattuali sono state unila-teralmente sospese se pure continuano ad essere resele prestazioni richieste. Ad esempio la pronta disponi-bilità in emodinamica e in sterilizzazione a Termolie lavoro straordinario imposto e poi non corrisposto;

- non si vuole sottoscrivere un contratto integrativo

aziendale per superare i vecchicontratti sottoscritti nelle ex zone territoriali di Cam-pobasso, Isernia, Termoli e Agnone peraltro disattesicostantemente.

“Questi sono solo alcuni punti per avere tutti con-tezza di quando sta accadendo”. Questa mattina, pro-prio per discutere della questione, si terrà all’Asremalle 11 una riunione. “L'idea di questa organizza-zione sindacale è quella di attivare un tavolo perma-nente di contrattazione insieme alla R S U aziendalee le altre OO.SS. per trattare questa delicata vertenzache vede coinvolta la sanità pubblica e privata dellanostra Regione”.

Il sindacato denuncia: non c’è un punto di riferimento e i problemi aumentanoLa Fials chiede l’attivazione di un tavolo permanente. E il commissario ad acta che dice?

TAaglio

lto5

4 ottobre 2013

I latini dicevano “bis repetita iuvant”anche se nella fattispecie lo iuvant nonc’azzecca assolutamente come direbbel’ottimo Tonino Di Pietro. Un bis che ne-cessita per fare chiarezza sul nostro mododi operare nel complesso mondo dell’in-formazione. Per un mero errore d’impa-ginazione che molti non conosconospecialmente in procinto di mandare instampa gli articoli che, a differenza di untempo quando erano impaginati dal com-positore, oggi arrivano belli e confezionatitramite i potenti mezzi informatici, l’im-previsto potrebbe accadere.

Un imprevisto che arriva quando menote lo aspetti causa il lavoro febbrile della

redazione che, dopo una prima screma-tura degli articoli, visto che lo spazio delgiornale è preordinato, viene affinato se-condo le esigenze nel senso materiale enon ideologico. Un lavoro che vede la col-laborazione collettiva ma che, come recitaun detto popolare “chi non lavora nonsbaglia”, può vedere qualche distoniaspecialmente nelle titolazioni che spessosono accompagnate da occhielli introdut-tivi degli argomenti. Tutto questo perché,ripetiamo a scanso di equivoci ma ancheperché non è nostra intenzione puntare ildito accusatorio verso nessuno ma soloverso il sistema, nell’edizione di ieri perun mero errore di composizione dell’arti-

colo pubblicato in terza pagina “QUANNOER POPOLO SE SDEGNA IL POTERE SESGRUGNA” è comparso un sottotitolo chenon ha nulla a che fare con lo scritto,anche perché se si legge attentamentel’articolo non sono riportati né nomi nécognomi che, secondo le regole del gior-nalismo possono essere citati solo in casodi precisi dati o fatti o in presenza di di-chiarazioni rilasciate. Questo non persbugiardare il lavoro della redazione, maper precisare che l’occhiello appartenevaad altro articolo pubblicato nei giorniscorsi che è stato erroneamente lasciatoe non cancellato e di conseguenza è ap-parso erroneamente sul giornale. Un er-

rore di cui facciamo molto volentieri am-menda: badate non sono sviolinature ocercare d’ingraziarci nessuno, ma soloperché siamo al servizio dell’informa-zione e dei lettori.

I quali, vengono prima di ogni cosaqualunque essa; sia senza se e senza ma.Cose che potrebbero innescare, visto itempi, letture errate e dietrologie che nonesistono assolutamente perché la nostra“missio” è quella di raccontare nel modopiù semplice e più chiaro i fatti e non cer-tamente mettere alla gogna nessuno altri-menti tradiremo la deontologiaprofessionale che purtroppo da moltiviene messa in dubbio.

Chiarezza per amore della notizia e dell’informazione

All’Asrem non c’èchi firma: è caos

Page 6: 4 ottobre 2013

UniCredit si riconferma tesorieradel Comune di Campobasso fino al31 dicembre 2017. Tra gli elementiche caratterizzano le prestazioni of-ferte dalla banca spicca l’alto livellodi servizio e di multicanalità: Uni-Credit offre ai cittadini la possibilitàdi pagare gratuitamente tutti i tri-buti comunali con Carte Bancomatdi qualsiasi Istituto bancario, pressotutti i propri sportelli Atm Bancomate chioschi Multimediali diffusi sututto il territorio.UniCredit ha maturato una signifi-cativa e pluriennale esperienzanella gestione di servizi di Tesore-ria/Cassa per enti pubblici. Sono, in-fatti, oltre 4.000 in Italia gli entipubblici di cui la Banca gestisce ilservizio di Tesoreria. In Molise Uni-Credit ha in gestione 74 enti tra cuiil comune di Isernia, Ali ComuniMolisani, Unione Regionale delle

Province Molisane, Provincia diIsernia, Unione dei Comuni Valli delBiferno, Provincia di Campobasso,Comunità Montana Matese e CassaEdile del Molise.Nel Molise l’istituto è inoltre pre-sente con 35 sportelli e 231 dipen-denti. UniCredit, grazie all’attivitàsvolta dalla direzione enti dellabanca, è inoltre all’avanguardianell’introduzione del mandato infor-matico che consente di effettuarecon modalità on line i trasferimentidegli ordinativi di pagamento e di ri-scossione fra l’ente e la banca teso-riera, eliminando così l’operativitàmanuale del cartaceo. Questa moda-lità di trasmissione assicura condi-zioni di assoluta certezza delleinformazioni, continuità dei dati nelpassaggio tra i diversi sistemi infor-mativi, efficacia dei controlli e rapi-dità nell’esecuzione degli ordini.

Colagiovanni in lite con Di Bartolomeo. “Ma mi faccia il piacere!”. Il consi-gliere di Costruire Democrazia Michele Coralbo commenta lo spettacolinoche in questi giorni sta mettendo in scena l’esponente del Pdl Salvatore Co-lagiovanni. “Ma davvero Colagiovanni crede che i campobas-sani non siano in grado di capire il giochetto che sta facendoa pochi mesi dalle elezioni? Colagiovanni davvero pensa difar credere che dopo essere stato al fianco del sindaco perquattro anni e mezzo adesso, d’un tratto, s’accorge di noncondividere il modo in cui amministra? E finora dove èstato? Ma mi faccia il piacere!”. Coralbo, come molti altri,crede che l’alzata di testa di Colagiovanni sia legata esclusi-vamente al fatto che, in questo momento, le sue ambizionipolitiche coincidono con quelle di Di Bartolomeo. Non è unmistero per nessuno che Colagiovanni aspiri alla carica disindaco, che Di Bartolomeo vorrebbe essere riconfermatoprimo cittadino e che siano entrambi esponenti del Pdl. “Ilpunto è – continua Coralbo – che la sceneggiata di Colagio-vanni è davvero poco credibile, resta in maggioranza e si tra-veste da oppositore portando all’attenzione dei media gli erroridella Giunta e del sindaco del quale è stato complice fino aqualche giorno fa votando il Bilancio; non e’ una questione dicoerenza – conclude Coralbo – in politica si può cambiare ideama qui si offende l’intelligenza dei cittadini costretti ad assi-stere a questa farsa artificiosa, forzata e ai limiti della comicità”.

64 ottobre 2013 Campobasso

Dove acquistare il libroCAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazze�a del Molise

dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00 / 13.00 e 16.00 / 20.00Presso il Bar del Terminal

Presso le Edicole di: Piazza della Repubblica - Via Scardocchia - Via LombardiaISERNIA - Piazza della Repubblica - presso l’Edicola della Stazione

TERMOLI - Via M. Pagano, 46 - Libreria Dolce Stil Novo di Giuseppe Saluppo

336 pagine€ 19,90

Il servizio sarà attivo fino al 31 dicembre 2017

A Unicredit il servizio di tesoreria e cassa del Comune di Campobasso

Sezioni primavera all’asilo Bianconiglio,il Comune accetta proposte

Coralbo: che farsa, resta in maggioranza e si maschera da oppositore

Colagiovanni alza la testa,

Sezioni primavera, i soggetti interessati alla realizzazione del servizio dedicato alla prima infan-zia devono presentare domanda entro il 10 ottobre. Spetterà al Comune valutare le manifesta-zioni d’interesse per poi trasmettere la proposta migliore all’ente regionale L’importo massimodel finanziamento che sarà concesso dalla Regione per ogni progetto presentato è di 30milaeuro e sarà proporzionato al numero di bambini frequentanti e alla durata giornaliera del ser-

vizio erogato per cinque giorni allasettimana. La proporzione varia da un mi-nimo di 10mila euro con 5 bam-bini per 5 ore al giorno, fino admassimo di 30mila euro per le se-zioni con 20 bambini per 9 ore algiorno, secondo le seguenti fasce:sezioni con 15-20 bambini: 25mila euro per orario da 5 a 6 ore e30 mila per orario da 7 a 9 ore; se-zioni con 10-14 bambini: 18 milaeuro per orario da 5 a 6 ore e 22mila per orario da 7 a 9 ore; se-zioni con 5-9 bambini: 10 milaeuro per orario da 5 a 6 ore e 12mila per orario da 7 a 9 ore.

Al numero totale dei bambiniviene attribuito un peso pari al 75% del finanziamento e il restante 25% è proporzionato alladurata giornaliera (numero di ore) del servizio. Il Comune mette a disposizione i locali dell’asilonido Bianconiglio di via Verga dalle 13,30 in poi e i soggetti che intendono realizzare il serviziodovranno raccogliere le pre-iscrizioni e acquisire dalle famiglie dei bambini la dichiarazionedi disponibilità a versare una quota di compartecipazione al costo del servizio.

Singolare la vicenda che coinvolge il sindaco di Campobasso che in questeore sembra stia accertando “gli abusi di verde in città”. Sembrerebbe infattiche sia stato affidato alla polizia municipale il compito di accertare la piantu-mazione abusiva di alberi nelle aiuole cittadine. Immediata la reazione delconsigliere di Costruire Democrazia Michele Coralbo: “Se così fosse risulte-rebbe paradossale un dispendio di mezzi, uomini, ovvero di risorse economi-che in direzione di un fenomeno che tende e restituire il verde alla nostracittà troppo spesso cementificata anche in aree che dovrebbero essere desti-nate proprio alla realizzazione di parchi e luoghi di aggregazione per i nostriconcittadini; è bene ricordare al sindaco che fin troppi abusi di carattereedilizio si sono consumati impunemente sul territorio comunale, molti diquesti veri abusi edilizi hanno coinvolto l’aula consiliare nonché le autoritàcompetenti senza aver trovato mai un’adeguata risposta. Per tali ragioninelle prossime ore presenterò insieme al mio gruppo un’interrogazione con-

siliare peri accertare l’accaduto”.

Piante in città, Coralbo: il sindacocontrolla gli “abusi di verde”e tralascia quelli edilizi

L’asilo di Via Verga

Page 7: 4 ottobre 2013

Il consigliere comunale Mi-chele Ambrosio è l’unico ches’incarica di dare un po’ di la-voro alla commissione consi-liare Statuto, altrimentidestinata a vivacchiare, nonavendo motivo per riunirsi e di-scutere di cambiamenti sostan-ziali alla Statuto stesso e airegolamenti in corso.L’unico, infatti, checrea ipotesi diadozione dip r o v v e d i -menti che po-t r e b b e r oarricchire lavita socio-culturale dellacittà. Come nelcaso ultimo di cuis’è reso protagoni-sta. Ovvero dell’ado-zione, da parte dellacommissione, prima, e del con-siglio, successivamente, del re-golamento per il conferimentodella cittadinanza “onoraria” edella cittadinanza “benemerita”.L’iniziativa è indirizzata a tri-butare un riconoscimento ono-rifico, per il tramite delConsiglio comunale quale mas-

simo organo elettivo e di rap-presentanza della città, alle per-sone o a ai soggetti pubblici oprivati che si siano particolar-mente distinti nelle rispettiveattività e abbiano dato lustroalla città. La cittadinanza “be-nemerita” è prevista in favore

delle persone e dei soggettiresidenti in città; la

cittadinanza “ono-raria” in favore

delle persone edei soggettinon iscrittial l ’anagrafedel Comune.Entrambe le

onor i f icenzequale attesta-

zione di meritoverso quanti ab-

biano contribuito alprogresso in ogni campo ed atti-vità, si siano distinti nell’ambitolavorativo, siano fautori di ini-ziative improntate ai valoridella solidarietà, abbiano dimo-strato alto senso civico, e ab-biano in qualsiasi modo giovatoalla città di Campobasso, pro-muovendone l'immagine ed ilprestigio. Secondo la proposta

regolamentare di Ambrosio por-tata al confronto nella commis-sione consiliare Statuto e, unavolta, approvata, al vaglio defi-nitivo del consiglio comunale, ilconferimento delle cittadinanze“benemerite” e “onorarie”, puòessere proposto dal sindaco, daiconsiglieri comunali, da per-sone fisiche, enti, associazioni,organizzazioni e da chiunque ne

avverta l'esigenza sociale, cor-redato di tutti i riferimenti bio-grafici, le motivazioni e ognialtra indicazione utile alla valu-tazione, e votato a maggioranzaassoluta dal Consiglio comu-nale. Altro dato significativo, laconsegna dell’onorificenza po-trebbe coincidere con la festi-vità di San Giorgio ed essereinserita nel calendario delle

manifestazioni e delle iniziativeper il Santo patrono. A rifletterebene, l’iniziativa fa carico al-l’amministrazione e alla collet-tività cittadina in tutte le suearticolazioni sociali, economi-che e culturali, di aprire il ven-taglio dell’attenzione allaricerca dei molisani che fannoonore a Campobasso e al Mo-lise.

74 ottobre 2013Campobasso

CAMPOBASSO. L’amministrazione diPalazzo San Giorgio sta lavorando a unaserie di iniziative, insieme al partner AfaSystems, tese a valorizzare le infrastrut-ture tecnologiche del Comune e a divul-gare una corretta educazione digitalepresso le scuole del capoluogo, anche at-traverso l’implementazione negli istitutiscolastici delle funzionalità dell’appa-rato MajorNet.

Si punta a predisporre un percorsoeducativo rivolto all’attuale generazionedi studenti, fatta di “nativi digitali”, conlo scopo di formarli su un utilizzo consa-pevole di Internet e di tutti i suoi piùsvariati aspetti (dai social network al pa-rental control, portando all’attenzionepure la questione di una corretta predi-sposizione di dotazioni strumentali cometablet, reti locali e Wi-Fi).

Un percorso di informazione e forma-

zione che servirà a fare chiarezza anchein merito alle novità procedurali intro-dotte dal “registro di classe elettronico”,dalle Lavagne interattive multimediali(Lim) e da tutti quei progetti che l’ammi-nistrazione ha messo in campo da tempopresso le scuole medie, elementari e ma-terne della città e finalizzati alla razio-nalizzazione dei costi per letelecomunicazioni.

Per approfondire tali tematiche e orga-nizzare nello specifico gli eventi da pro-muovere presso le scuole, ieripomeriggio c’è stato un primo incontropresso la sala Mancini di Palazzo SanGiorgio con i dirigenti scolastici e il per-

sonale docente, per dare ufficialmente ilvia all’iniziativa e lavorare da subito inpiena sinergia.

“Si tratta - ha dichiarato Cefaratti,ideatore insieme al partner tecnologicodel progetto - di un programma sicura-mente ambizioso, ma al contempo im-portante e necessario alla crescitaculturale e sociale di Campobasso. Unprogramma che può raggiungere livelliqualitativamente alti se tra il Comune egli istituti, come credo, si svilupperà lagiusta e proficua sintonia.

Formare i ragazzi alla tecnologia vuoldire investire sul presente e sul futurodella città”.

Studenti di Campobasso a scuola di nuove tecnologie

Un regolamento comunale per l’assegnazione delle cittadinanze “onorarie” e “benemerite”.

Dove acquistare il libroCAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazze�a del Molise

dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00 / 13.00 e 16.00 / 20.00Presso il Bar del Terminal

Presso le Edicole di: Piazza della Repubblica - Via Scardocchia - Via LombardiaISERNIA - Piazza della Repubblica - presso l’Edicola della Stazione

TERMOLI - Via M. Pagano, 46 - Libreria Dolce Stil Novo di Giuseppe Saluppo

336 pagine€ 19,90

Alla ricerca dei molisani che fannoonore alla città capoluogo e al Molise

Page 8: 4 ottobre 2013
Page 9: 4 ottobre 2013

www.lagazzettadelmolise.it | [email protected]

30.000 copie in omaggioISERNIAANNO IX - N° 100 - VENERDÌ 4 OTTOBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

Page 10: 4 ottobre 2013
Page 11: 4 ottobre 2013

Nell’ambito del progetto “Scuola Sicura”, oggi dalleore 10:00 alle ore 12:30 nella piazza del Popolo e in ViaSalvo D’Acquisto nel Comune di Agnone, sarà allestitauna esposizione dei mezzi dei Vigili del Fuoco e sa-ranno svolte alcune piccole manovre adatte ai bambinie ragazzi, con la partecipazione dei nuclei speciali Spe-leo Alpino Fluviali e Cinofili (Gruppo Cinofili della Di-rezione Regionale VVF del Molise), rivolto principal-mente ai bambini e ai ragazzi delle scuole dell’Infanzia,Primaria e Secondaria di I grado del Comune diAgnone.

I ragazzi che parteciperanno saranno “Pompieri perun giorno”, provando anche ad effettuare un appositopercorso.

Il gruppo Cinofili effettuerà una simulazione per laricerca di una persona dispersa. E il gruppo SAF effet-tuerà simulazioni di intervento utilizzando appositetecniche.

Alla manifestazione prenderà parte anche il perso-

nale dell’Associazione Nazionale dei Vigili del Fuocodel Corpo Nazionale delle sezioni di Isernia e Campo-basso. L’evento avrà anche uno scopo benefico con laraccolta fondi per l’Associazione Italiana Persone Downnell’ambito del progetto realizzato dalla Direzione Re-gionale VVF del Molise “Spegnere l’indifferenza e ritro-vare la solidarietà”.

Il personale Vigile del Fuoco che prenderà parte allamanifestazione sarà libero dal servizio (senza oneriper lo Stato).

Per eventuale riprese video e/o foto giornalistichegli operatori della stampa sono invitati a prendere partealla manifestazione alle ore 10:30 circa.

Nota di servizio: piazza del Popolo e Via Salvo D’Ac-quisto saranno interdette al parcheggio e/o transito diauto durante la manifestazione coma da ordinanza co-munale.

Campobasso. “Partire dai servizi da assicurare perconfigurare e dimensionare la nuova offerta sanitariaregionale del Molise”. Inizia così la nota stampa delpresidente della Giunta regionale e commissario adacta alla sanità Paolo di Laura Frattura. “Dopo gli in-contri con i cittadini, il presidente della Regione Mo-lise, Paolo di Laura Frattura, avvia il ciclo di riunionitecniche con gli operatori del servizio sanitario e gliamministratori delle città principalmente interessatedal processo di riorganizzazione. Ieri sera a Campo-basso il primo tavolo tecnico con i dirigenti medicidell’ospedale San Francesco Caracciolo di Agnone, ac-compagnati da don Francesco Martino, responsabiledella pastorale sanitaria. Presenti il sindaco della cit-tadina altomolisana, Michele Carosella, e l’assessorecomunale, Maurizio Cacciavillani. “Oggi testiamo unmetodo di lavoro nuovo che vede impegnati sullostesso piano e per i medesimi obiettivi l’amministra-zione comunale che rappresenta tutti i cittadini, glioperatori che sono in grado di rappresentarci le verecriticità del sistema, l’azienda sanitaria che assume gliimpegni e il commissario che certifica i tempi. Met-tiamo a punto questo sistema e procediamo”. Con unmessaggio di richiamo all’ottimismo, alla condivisionee al buon senso, il presidente Frattura ha raccoltoanalisi, problematicità, istanze e soluzioni prospettatedai dirigenti del Caracciolo. “Con il coinvolgimento ditutte le voci protagoniste – ha assicurato il governa-tore –, metteremo in campo un’offerta sanitaria che ciassicurerà servizi di qualità per la soddisfazione deinostri cittadini in linea con il necessario equilibrio deiconti: questo, il nostro obiettivo, questo, l’impegno per

garantirci il futuro. Possiamo dimostrare, e lo dimo-streremo, di essere un modello partendo dalla sanitàche oggi rappresenta la vera e unica forma di federa-lismo applicato”. Dunque, collaborazione, impegno eprogettualità comune, gli ingredienti che hanno arric-chito e animato la riunione, nella soddisfazione gene-rale espressa dagli operatori sanitari, dal sindaco Ca-rosella e dall’assessore Cacciavillani. “E’ la prima volta– è stato il riconoscimento unanime –, che ragioniamodi fatti e contenuti, partendo da un’analisi seria deiproblemi, a cominciare dal blocco del turn over, e deifabbisogni della popolazione”. Tra le priorità fissateper il rilancio dell’ospedale di Agnone, confermatoospedale di area disagiata destinato ad acuti e postacuti, un’attenzione immediata verrà riservata ai ser-vizi radiologia e laboratorio analisi e all’adeguamentostrutturale del pronto soccorso. Questi, i primi pas-saggi già fissati in calendario per la definizione del-l’atto deliberativo che l’Asrem sottoporrà al commis-sario. Sempre agli inizi della prossima settimanal’azienda sanitaria regionale farà un sopralluogo conl’ufficio tecnico per valutare il possibile trasferimentodel pronto soccorso in una diversa area dell’ospedale,più adeguata dell’attuale. Subito dopo sarà individuatal’intesa possibile per mantenere, come assicurato,l’area medica e l’area chirurgica. “Stiamo lavorando –ha ricordato in proposito il presidente Frattura –, persiglare anche un accordo di confine con il presidentedella Regione Abruzzo, Chiodi”. Avviato infine il con-fronto, sostenuto da precisi dati clinici presentati daidirigenti del Caracciolo, per anestesia e rianimazionee chirurgia e medicina”.

114 ottobre 2013Isernia

Riorganizzazione dell’offertasanitaria, si parte da AgnoneL’annuncio del presidente della Regione e commissario ad acta

Inizia la IV rassegna teatrale dedicata a Mario Scarpetta, nel Pic-colo Spazio Libero “Il Proscenio” ad Isernia. Come sempre gli spet-tacoli, che metterà in scena la compagnia teatrale C.A.S.T., sono al-l’insegna del divertimento. Le diverse pièces teatrali sono rivisitatein maniera originale, pur conservando la freschezza originaria. Aprela rassegna “Nel mondo di Matteo” un testo comico ma dai risvoltiamari scritto e diretto da Salvatore Mincione Guarino. Il secondo ap-puntamento è un classico della scarpettiana (‘Nu turco napulitano)dal sicuro impatto comico di cui si conosce la versione cinematogra-fica con l’indimenticabile Totò. La novità di quest’anno è l’inseri-mento nel cartellone dello spettacolo “ A gentile richiesta” di e conPierluigi Tortora. La rassegna si chiuderà con un altro omaggio alprincipe della risata “La banda degli onesti”. L’omaggio a Totò nascedalla considerazione che la sua comicità è intramontabile, tuttavia lamessa in scena non è una pedissequa imitazione, ma una nuovachiave di lettura. L’appuntamento è per sabato e domenica, semprenella piccola sala teatrale nel centro storico di Isernia.

La Camera di Commercio di Isernia è titolare del progetto “ Spor-tello legalità – punto di ascolto per le imprese” che si prefigge di co-stituire e rendere operativo uno sportello provinciale di prima assi-stenza alle imprese esposte a situazioni di illegalità. Si tratta, cioè, didare ascolto a tutti quei soggetti che sono in situazioni di indebita-mento, di grave crisi finanziaria e in difficoltà economiche tali da porlia rischio racket e usura. Con questo sportello la Camera intende met-tere a disposizione delle imprese un team di esperti (legali, commer-cialisti, psicologi) per prospettare azioni di aiuto e offrire un supportospecialistico concreto. Successivamente la Camera di Commerciostipulerà un protocollo di intesa con le diverse Associazioni presentisul territorio che già si occupano di questi temi, al fine di dare unaiuto concreto alle imprese in difficoltà. A tal proposito, il Presidentedell’Ente camerale Piersimoni, ha incontrato i rappresentanti dellaFondazione “San Pietro Celestino” e della Caritas che già sono impe-gnati nelle stesse problematiche per le famiglie, al fine di creare emettere in campo sinergie ed esperienze e raccordarne le attività. Lafinalità di questo progetto, conclude il Presidente Piersimoni, è du-plice, da un lato quello di promuovere la legalità attraverso la crea-zione di un apposito sportello per le imprese in difficoltà, colpite dacrisi da sovraindebitamento e da usura per indirizzarle in un processofunzionale di gestione delle risorse economiche e ripianificazione deidebiti, dall’altro promuovere e combattere il fenomeno dell’usura, at-traverso strumenti di prevenzione e contrasto, molto utili in un pe-riodo di indebitamento per le imprese.

Pasqualino Piersimoni

Al via la rassega teatralededicata a Scarpetta

La CCIAA di Isernia apreuno “sportello legalità”

Bambini a lezione da “Grisù”

Page 12: 4 ottobre 2013

TERMOLI – Non si placa la polemica trala nuova società che gestisce la piscina co-munale ciperta e la Termoli Nuoto che ri-vendica in proprio spazio per le proprieattività natatorie. “La parola “diritto” diventa “arroganza”, labattaglia di cento famiglie diventa “prete-stuosa”, confondendo, in maniera subdolae vigliacca, vicende legali con aspetti so-ciali. Sciorinare numeri ed attribuirsi me-riti legati semplicemente ai propri doverisembra peraltro diventato un malcostumematurato dalla politica di questi ultimianni che ci ha dimostrato che l’impegno diun giudice diventa accanimento e l’invet-tiva, se pur infondata, assume una forzadieci volte superiore alla smentita in ter-mini di vigore e morbosità mediatica. Lapossibilità di esercitare un libero arbitriorispetto l’educazione sportiva, e non, deipropri figli attraverso il legittimo accessoad un impianto sportivo comunale. La pa-rola legittimo sicuramente non significagratuito, ma non significa neanche even-tuale o residuale, sicuramente significache è un diritto e che, in quanto tale,spetta e basta. La circostanza che ci vede ancora qui a di-scuterne significa fatalmente che nonstiamo parlando di un diritto: se questisono i fatti attendiamo delle spiegazioni,ma da qualcuno che è legittimato a farlo enon sicuramente dal “il gatto e la volpe”.Motivati esclusivamente da un desideriodi giustizia – scrivono ancora i genitori deiragazzi della Termoli Nuoto - in armonia

con la patria podestà dei propri figli, as-solutamente scevri da logiche ritorsive edi rivalsa che non ci appartengono e chenon sono a fondamento delle nostre ri-chieste. Abbiamo scelto di condurre que-sta nostra azione attraverso una grandeassociazione sportiva, la Termoli Nuoto,ma avremmo potuto farlo anche attra-verso una nuova associazione magari laNuoto Termoli giusto per confondere unpo’ le acque. Ma anche questo non è un caso: la TermoliNuoto ha dimostrato di essere grande nonsolo per la sua storia, ma anche per la suacapacità di “aprirsi” e rimettersi in discus-sione partendo dai principi fondanti diun’associazione che vede nella base la suaforza e nell’universalità dei suoi obiettivila sua genuinità. Perché altre associazioni “lavorano” percancellare un’altra associazione che operanello stesso ambito? Che interessehanno? Dove sono i principi mutualisticie solidaristici che ispirano le organizza-zioni senza scopo di lucro? Forse non par-liamo di associazioni ma di società dicapitale con scopo di lucro? Ok, ma allorabisogna dirlo, in maniera tale che tutti netraggano le necessarie conseguenze! Laprima: staccare la targa di “Piscina Comu-nale” con la relativa ed onorevole intesta-zione. Ecco che una semplice vicenda di “farnuotare i bambini” assume dei contornidiversi e da risvolti imprevedibili e sicu-ramente dolorosi. E’ facile mettere sullo

stesso piano la perdita della gestione diun impianto sportivo con l’ostruzionismoall’esercizio di un’attività statutaria. Questo gruppo di genitori “visionari”crede che è profondamente giusto difen-dere l’onore di un pezzo di storia dellacittà e della regione, che ha portato ilnome di Termoli fino alle olimpiadi diSeul, perché oggi ritiene di rappresentarela memoria storica che può permettere aquesta splendida realtà di sopravvivere;domani sarebbe stato già tardi e chi nonha mai conosciuto questa realtà saprà chel’offerta sul territorio sarà quella di duesocietà di Campobasso che però potraitrovare pure a Termoli, San Giuliano, Fro-solone, Venafro, Agnone, Roccavivara(Canneto) e, chiaramente, a Campobassoe che altro dire: è rimasto qualche angololibero nella nostra grande ragione?. Cre-diamo nei valori dello sport – concludonoi genitori -, nella pluralità, nella lealtà enella competizione in quanto unica porta-trice sana di valori. Lotteremo sempre per la difesa di tuttoquesto contro chi fa dello sport dilettanti-stico merce di scambio, contro chi è inca-pace di dare risposte, contro chi ha pauradi dare risposte. Lotteremo per impedire che si sporchil’idea dello sport, che il grigiore dell’obliooffuschi tutto facendolo scomparire, len-tamente, come le foto del mitico AntonioCasolino che fino a ieri campeggiavano al-l’ingresso dell’impianto a memoria edesempio delle future generazioni”.

124 ottobre 2013 Termoli

TERMOLI – Il vicesindaco edassessore alla Viabilità Vin-cenzo Ferrazzano, a seguitodella sollecitazione di alcunicittadini e dello stesso capo-gruppo dell’Udc in Consigliocomunale Vincenzo Aufiero, co-munica che a partire da martedì8 ottobre sarà invertito, in viasperimentale, il senso unico dimarcia attualmente in vigoresul lungomare Cristoforo Co-lombo. Gli automobilisti prove-nienti da Nord potranno, quindi,raggiungere il centro di Termolipercorrendo anche il lungo-mare, entrando dalla rotondapresente con l’intersezione di

Via del Mare, in prossimità delponte ferroviario e del parcheg-gio. “Ringrazio tutti i cittadiniche mi hanno contattato – ha di-chiarato Ferrazzano – e ringra-zio anche il consiglierecomunale Vincenzo Aufiero perle sue puntuali osservazioni eper avermi fornito gli elementiutili alla possibile soluzione diquesta problematica. Voglio sot-tolineare che questa Ammini-strazione ha preso, fin da subito,in considerazione tutte le alter-native possibili rispetto allapercorribilità del lungomare inconcomitanza con i lavori di ri-qualificazione in corso, ma re-

stando comunque in una fase diattenta valutazione rispetto al-l’evoluzione delle circostanzeoggi prese in considerazione. Lanostra propensione all’ascoltodelle esigenze concrete dei cit-tadini e la volontà di risolveresenza pregiudizi i problemi checi vengono presentati, ha por-tato oggi a questa nuova inizia-tiva, che vedrà da martedì 8ottobre invertire l’attuale sensounico di marcia sul lungomareCristoforo Colombo, permet-tendo così l’ingresso degli auto-mobilisti che provengono daNord, diretti verso il centro diTermoli”.

TERMOLI – Dopo aver supe-rato vari probleni a livello diburocrazia, il 14 ottobre saràinaugurata ufficialmente in viaTorino la caserma del CorpoForestale dello Stato. Alla ceri-monia saranno presenti il Comandante del Corpo Fore-stale, il responsabile regionalee l’Ispettore Giovanni Forte checomandera la Compagnia diTermoli. Attualmente sono 6 gliuomini in servizio e che do-vrebbero aumentare nei pros-simi mesi fino ad un massimodi 15. La caserma che sorge incontrada Porticone è la secondain bassomolise visto che ne esi-ste un’altra a Pertacciato ma-rina. La struttura di termoli haanche uno spazio per la Prote-zione Civile che occupa un’alada metà giugno a fine ottobre.

Termoli – Anche quest’anno sonoaperte le iscrizioni ai corsidsll’Università della terza età(Unitré). Le adesioni si possonosottoscrivere presso i locali dellaTorretta Belvedere, all’ingressodel Borgo Antico, dal lunedi alvenerdi dalle 17 alle 19 fino al 17ottobre. I corsi, che inizieranno il21 ottobre e termineranno amaggio del prossimo anno, com-prendono l’insegnamento dellelingue straniere: inglese, fran-cese, spagnolo e tedesco; lettera-tura, informatica, psicologia,archeologia, disegno, storia del-l’arte e l’originale laboratorio difotografia, restauro, decoupage edi micologia ed erbe medicinali.Per informazioni si possono con-tattare i numeri 087581059,0875703075, 087582910 o consul-tare il sito www.unitre-termoli.it,[email protected].

Termoli nuoto chiede spazio nella piscina comunale

Fonfali del porto, aperto il tavolo di lavoro

Lungomare Cristoforo Colombo: martedì invertito il senso unico di marcia

TERMOLI – Ieri mattina si è riu-nito presso la Capitaneria di Porto- Guardia Costiera il tavolo di la-voro proposto dalla stessa Auto-rità Marittima, allo scopo di fareun approfondito punto di situa-zione sulla nota questione con-nessa con i fondali del Porto diTermoli. Tutte le Amministrazioniintervenute hanno posto in essereun produttivo ed intenso con-fronto durato oltre 3 ore, dal qualesono emerse le prime azioni con-crete consistenti nelle attività dianalisi e rilievi batimetrici cheTARPA Molise porrà in essere neiprossimi giorni. I convenuti

hanno condiviso di stabilire tempicerti inerenti le successive riu-nioni, infatti il prossimo tavolo dilavoro, al quale è prevista anche lapartecipazione dell’assessore re-gionale Nagni, si terrà presso ilcomando della Capitaneria di

porto il prossimo 24 ottobre. Tuttele Amministrazioni coinvoltehanno messo in campo, nelle loroistituzionali competenze, ancheun fattivo e collaborativo spirito disquadra con un immediato im-pulso per i lavori.

Apre la caserma del corpo Forestale

Presentazione giornata del cardiopatico

Al via i corsi Università della terza età

TERMOLI – Oggi alleore 10, presso la salaconferenze dell'ospe-dale San Timoteo, ilpresidente dell'Associa-zione Cardiopatici"Cuore Molisano", Libe-rato Di Felice, terrà unaconferenza stampa dipresentazione della Igiornata del cardiopa-tico.

Page 13: 4 ottobre 2013

MONTENERO DI BISACCIA – Un 64enne montenerese, AlessandroSacchetti, è deceduto avvolto dalle fiamme mentre si trovava nella suaabitazione in via Turati, all’ingresso del paese. L’incidente domesticosi è consumato intorno alle tre di ieri mattina quando l’uomo, ex Ste-ward di volo, si è alzato dal letto, dove riposava con la moglie, dirigen-dosi in cucina per preparare e degustare una tazzina di caffè. Forse unafiammata lo ha raggiunto agli abiti che indossava e le fiamme lo hannoavvolto velocemente. Ad accorgersi di quanto stava accadendo la con-sorte che si è precipitata in cucina cercando di spegnere le fiamme consecchi di acqua ma vanamente, per il marito non c’è stato nulla da fare.Sul corpo dell’uomo non è stata disposta l’autopsia e i funerali si ter-ranno questa mattina alle 9,30 nella chiesa di San Paolo Apostolopartendo dalla sua abitazione.

134 ottobre 2013Termoli

AREA DEL CRATERE – A di-stanza di 11 anni dal sisma checolpì le zone del cratere le situa-zioni di disagio continuano ad es-sere sempre più gravi, per idimoranti nei villaggi provvisori. ABonefro,da lunedì prossimo, saràsospeso il “sevizio Navetta “ che adoggi collega il villaggio al centro ur-bano. Nel 2002, per fronteggiare lafase di emergenza abitativa, si èreso necessario organizzare un ef-ficiente servizio navetta per il tra-sporto dei cittadini e degli alunni.Il villaggio temporaneo dista dalcentro urbano oltre due km e oltread accogliere una sessantina diprefabbricati ospita anche le scuoleelementari e medie. Il servizio na-vetta dal 2003 è stato autorizzatodalla Regione Molise con atto dellaGiunta è stato affidato sino alladata odierna a una ditta locale ditrasporto pubblico, regolarmenteautorizzata dalla Regione. Il servi-zio è stato regolarmente pagato coni fondi regionali fino al 30 aprile2012 . Il servizio è espletato a tut-t’oggi ma i pagamenti alla ditta nonsono stati più effettuati, poichésono stati sospese tutte le attivitàdella struttura Commissarialepresso la Regione Molise compresala partecipazione della stessa aicosti relativi ai servizi essenzialiper le comunità colpite dai tragicieventi del sisma del 2002, trai iquali il servizio di navetta villaggioprovvisorio -centro urbano. In me-rito il sindaco Giuseppe Monta-gano ha dichiarato che: “Lefamiglie che, ancora oggi, vivononel nostro villaggio provvisoriosono circa 25 e sono formate per lo

più da persone anziane che vivonosole, senza nessuna rete famigliaredi sostegno. Con la sospensione delservizio navetta , non saranno piùgarantite a queste persone i serviziessenziali di prima necessità, comeil servizio di collegamento al centroabitato per visite mediche, farma-cia, Comune, Ufficio Postale, Banca.Si lascerebbero quindi, tutti questianziani, privi di servizi primari evitali, creando cosi un vero proprioproblema sociale. Oltre il dannoanche la beffa. Il problema poi siestende anche al trasporto alunni -continua il Sindaco -. Infatti nelnostro villaggio sono presenti an-cora le scuole elementari e medie.Tutti i giorni circa 100 alunni ven-gono accompagnati con la navettapresso i moduli abitativi adibiti ascuole. Con questa interruzioneanche gli alunni subiranno ulte-riori disagi. Non solo da 10 anni siseguono le lezioni in delle scuole in

legno ma ora gli verrà sospesoanche l’accompagnamento, e ne-gato il diritto allo studio sancitodalla legge. “Mi appello - continuaMontagano – ancora una volta alPresidente della Regione MolisePaolo di Laura Frattura, al consi-gliere Ciocca, all’Assessore Nagni,all’assessore Petraroia, a tutti i con-siglieri regionali, di provvedere ur-gentemente e di arrivare, questavolta, ad una soluzione concreta ecerta, nonostante le mie numerosesollecitazioni.

Bisogna trovare urgentemente ifondi necessari per pagare. sia laditta che non viene pagata dalmese di aprile 2012 , e sia i finan-ziamenti per poter continuare ilservizio. Non possiamo lasciare apiedi i nostri anziani e i nostrialunni, abbiamo il dovere di garan-tire loro, almeno, il servizio di colle-gamento con il centro abitato e ildiritto allo studio e alla cultura”.

Bonefro, la Regione Molise “lascia a piedi” gli anziani e gli alunni del villaggio provvisorio

BASSO MOLISE - Il silenzio che attanaglia i protagonisti della vicenda “Stalla di

12.000 manze”, firmata Granarolo e sponsorizzata da una serie di personaggi più o

meno illustri, lascia circolare voci che meritano di essere raccontate e che spiegano

tante cose nel momento in cui si confermeranno vere. C’è stato chi vi aveva annun-

ciato che il vero sito della stalla è stato deciso a San Martino in Pensilis, il paese che

da quando è nelle mani di Facciolla, come sindaco, ieri, e assessore regionale all’agri-

coltura e all’ambiente, oggi, è appagato per aver destinato alle pale eoliche ettari del

proprio territorio, il grande e vero tesoro che ha dopo la carrese e la Pampanella, e

per sacrificarlo, oggi, alla mega stalla della Granarolo. Dal silenzio di quest’assessore,

che incanta la gente con le parole e opera come un navigato doroteo di un tempo, è

uscita la notizia che un gruppo di proprietari terrieri, prim’ancora che coltivatori, è an-

dato a visitare la stalla spagnola di oltre 7.000 manze nei pressi di Saragozza, nel bel

mezzo di un parco eolico. Se la notizia è confermata, c’è da dire che sono lì per essere

convinti della bontà del progetto e la definizione della vendita del terreno che serve

per la piattaforma di cemento che sopporterà la stalla. E allora c’è da credere anche

all’altra notizia uscita dal silenzio del Seminario di Larino e cioè della messa a dispo-

sizione dei terreni di Monte Arcano per dare alla Granarolo la possibilità di presentare

al Ministero il suo progetto di una stalla di 12.000 manze che, altre voci scappate dal

silenzio del sindaco di Larino o di qualche porta borse di vecchia data, è l’unica op-

portunità per la nostra città e per il Molise. Opportunità! Una parola che suona bene

per la Granarolo che realizza un progetto, finanziato anche con i soldi dei cittadini ita-

liani, in cambio, grazie alla lungimiranza dei parlamentari molisani e del governo regio-

nale e, sempre se risponde a verità la visita dei proprietari terrieri a Saragozza, dell’ex

Sindaco di San Martino in Pensilis, di una colata di cemento, fiumi di acqua, pezzi im-

portanti di paesaggio e ambiente. Più che di opportunità, al di là di quanto vengono

pagati i terreni ai proprietari terrieri, bisogna parlare di svendita di un pezzo di terri-

torio irrigato di San Martino e, con esso, dell’intero Molise. La verità è che non ancora

riescono a rendersi conto della situazione grave, pesante che vive il mondo e, tanto

più, il nostro Paese a causa di sprechi non più sostenibili, soprattutto quelli riferiti al

territorio. In pratica non sanno quello che fanno in un momento in cui “il passato è

futuro”, se uno pensa all’agricoltura e alla ruralità, al bisogno di cibo di qualità, alle tra-

dizioni e, soprattutto, ai paesaggi che, senza le pale eoliche a coprire il paesaggio in-

cantevole del mare tra le Tremiti e il Gargano, sono una straordinaria fonte di emozioni

che il turista vuole vivere prima di ogni altra cosa per sentirsi appagato e pronto a tor-

nare. Il turismo e l’agricoltura sono le due vere opportunità, se diventano program-

mazione e azione subito, per un Molise che vuole costruire il suo futuro e metterlo

a disposizione delle nuove generazioni, altro che una megastalla di 12.000 manze che

incide sull’ambiente e il paesaggio e, nel momento in cui questo accade, chiude anche

al turismo! Oltretutto, con la messa a disposizione di qualche posto di lavoro in cambio

delle possibilità offerte da 100 ettari coltivati irrigati, la megastalla nega la possibilità

di produrre cibo di qualità e offende quanti in quel territorio hanno investito in vigne

e cantine, oliveti e frantoi, agriturismo e ospitalità. Il silenzio che coinvolge i protagonisti

sopracitati è, comunque, l’aspetto altrettanto preoccupante perché spiega un compor-

tamento che nega il coinvolgimento e la partecipazione alle scelte dei cittadini, a si-

gnificare che i sindaci, i consiglieri regionali, i parlamentari e, perfino, i rappresentanti

del Seminario di Termoli-Larino, proprietario di terreni donati dai larinesi, dei cittadini

hanno poca o nulla considerazione. E questo non è una cosa che li fa onore visto che

si mette in discussione la democrazia. Larino Viva

Stalla manze: quando il silenzioé demagogia e ipocrisia

Ex Stewar muore in casaavvolto dalle fiamme

TERMOLI – Quale sarà il futuro dello stabili-mento Fiat di Termoli che da lavoro a migliaiadi lavoratori di tutto il Molise. Questa la do-manda che pone il sindacato Fiom – Cgil echiede di convocare un’assemblea. “Molte sonole voci che circolano in fabbrica sull’arrivo dinuove produzioni: dal motore a tre cilindri alcambio a sei marce.

Anche all’indomani della visita dei verticinazionali Fiat – dichiara il segretario regionaleGiuseppe Tarantino -, erano alte le aspettativeda parte degli operai ed impiegati Fiat sulla co-municazione di nuovi prodotti, viste anche lerecenti dichiarazioni di altre sigle sindacali. Madi tutto ciò neanche l’ombra; si è al contrario

enfatizzato questo evento per confondere i la-voratori. In quanto operai che vivono di questolavoro auspichiamo che i nostri dubbi possanoessere al più presto smentiti.

Ma di chiacchiere ad oggi se ne sono fattemolte e le prospettive di continuità lavorativanon si possono basare su promesse o rassicu-razioni vaghe. Riteniamo utile e necessariovista la situazione che i lavoratori pretendanodai propri rappresentanti la convocazione diun’assemblea e che in tutto ciò vengano coin-volte anche le Istituzioni visto le gravi riper-cussioni che avrebbe nella Regione Molise unulteriore taglio di posti di lavoro nel più grandeed ormai unico sito produttivo”.

Fiom Cgil interroga sul futuro della Fiat

BASSO MOLISE - Alla luce del Convegno diocesano, che ha lanciato il programma

pastorale “Venite a me, imparate da me”, il Vescovo diocesano, mons. Gianfranco De

Luca, ripropone le lettere mensili ai catechisti diocesani. Nell’ultima, pubblicata il 29 set-

tembre, viene evidenziato che il servizio dei catechisti “è centrale; vitale”. Cinque i criteri

per ripartire: L’Incarnazione, per “scoprire il significato e il valore dell'umanità dell'uomo”;

La centralità dell’esperienza quotidiana, luogo “dove Dio ci precede, lì noi possiamo in-

contrarlo e rispondergli; A "misura dell'ultimo"; "laboratoriale", “dove è fondamentale la

dimensione del cercare insieme, della scoperta, del racconto personale, della verifica co-

munitaria”; Un percorso “progressivo a spirale, proprio come l'Anno Liturgico”. Il Ve-

scovo conclude nell’affermare: “Non dimentichiamo: tutto nasce dall'adesione all'invito

di Gesù: ‘Venite a Me... imparate da Me’. Siamo continuamente invitati ad andare da Lui,

rimanere con Lui così da poter imparare da Lui ed essere capaci, a nostra volta, di ac-

compagnare e introdurre in quella intimità d'amore che rigenera e realizza quanti ven-

gono affidati alla nostra particolare responsabilità di educatori. Buon cammino!”.

Lettera del Vescovo De Luca ai catechisti

Page 14: 4 ottobre 2013

144 ottobre 2013 Sport

Dopo oltre 20 anni di autonomia calcistica regionale la nostra regione paga la crisi di rigetto.

Molte società si sono ritirate e altre non riescono a costruire le formazioni baby, per mancanza di ragazzi

FOTONOTIZIE: Campobasso e La Molisana sono della stessa pasta.

Quando la crisi colpisce anche il pallone

di Mauro PalladinoLa crisi ha colpito anche il calcio moli-sano. Non solo a livello tecnico le cosevanno malissimo, ma anche mettere inpiedi i campionati regionali risulta sem-pre più complicato.Del Campobasso questo giornale hascritto tutto e di più. Accompagnando ilsuo calvario estivo con una serie di serviziche hanno spiegato l’inspiegabile: Ca-pone e Di Palma che hanno occupato lascena con i loro deprecabili comporta-menti. Poi c’è stata la ripartenza, nonsenza sacrifici e tentennamenti. E, so-prattutto, non senza aver tirato fuori unbel po’ di soldi. Che si sostanziano in 55mila euro dati a Lozzi per cedere il 1919(di cui 15 mila per le anticipazioni al cam-pionato in corso di svolgimento), a cui bi-sogna aggiungere 10 mila euro versatialla Santeliana per un’operazione di pas-saggio di titolo che non è poi andata abuon fine. Facile dire che prima di ini-ziare a formare la squadra Falcione e Per-retta (che ha firmato l’assegno allaSanteliana) hanno dovuto pagare 65mila euro. Una somma di tutto rispetto, sesi tiene conto che essa è servita per far ri-cominciare il gioco dall’Eccellenza. E vaanche spiegato che se Capone e Di Palmanon avessero fatto i loro deprecabili gio-chetti il capoluogo avrebbe potuto avereil titolo a costo zero: Sessano e Turrishanno gettato la spugna. Lasciando inpratica liberi due posti che con uno stra-tagemma potevano essere riutilizzati.LE ALTRECome si può notare dando uno sguardoall’unico girone di Eccellenza molisana silegge che su 16 squadre ce ne sono 4 chearrivano da altre regioni, le confinanti

Campania (Caserta) e Puglia (Foggia). IlComitato regionale si è dovuto appog-giare, per farsi sostenere, ad alcune so-cietà che vengono da fuori. Altrimentisarebbe stata veramente un’impresa for-mare il calendario.Alife, Vairano, Roseto e Gioventù Daunasono le squadre che arrivano dalle dueregioni confinanti. Le quali, per la verità,si sono subito integrate. In modo partico-lare il Roseto che dopo aver resa dura lavita al Campobasso al debutto si è presogià qualche lieta soddisfazione. La piùbella domenica passata, contro il Gamba-tesa, sommerso sotto il macigno di cinquereti.GLI ALTRI CAMPIONATIAnche il resto del movimento del nostrocomitato che ha superato i 20 anni di ono-rata attività ha avuto bisogno di alcuni

rinforzi extraregionali. Il presidente DiCristinzi si è visto altresì costretto a farpartire i campionati delle categorie piùbasse il 6 ottobre, facendo slittare di unasettimana il via. Rinvio che si è reso ne-cessario proprio per carenza di squadre.Come nel caso della Seconda Categoria,in cui alcuni gironi sono formati da ap-pena 13 squadre. Che riducono inevitabil-mente il cammino.IL QUADRO GENERALEL’impegno del Comitato è stato semprecostante e meticoloso. Ma di fronte allastringente realtà non è stato possibilefare miracoli. In diversi comuni che purenegli anni passati sono andati per la mag-giore (Trivento e Santa Croce) non c’è piùla squadra di riferimento. A Trivento,dopo la D, non c’è stato nessuno pronto aricominciare, neppure dalla base. A Santa

Croce dopo aver sfiorato più volte di vin-cere l’Eccellenza sono ripartiti da qualchegradino più giù. Cosa che per la verità eragià accaduto tempo fa. Sperando che que-sta volta le cose vadano meglio.IMPIANTIE’ una fortuna che molti comuni si sianodotati di spogliatoi, di modeste tribune epersino del terreno sintetico. Altri si sonoconsorziati, ma anche questo passaggionon ha prodotto i frutti sperati. Pochisanno che molte società non sono ingrado di partecipare ai campionati giova-nili che pure sono obbligatori. Preferi-scono pagare una multa anche di 5.000euro per farne a meno. Non certo per cat-tiva volontà, ma perché oggettivamentenelle loro comunità mancano i ragazzi.Che non si riescono a trovare come i gio-catori “fatti” in altre realtà.

Selva Piana: Dagli azzurri del Trap al Montaquila

Il presidente Molinari e l’industriale Carlone sancisconol’accordo di sponsorizzazione de La Molisana

Page 15: 4 ottobre 2013

154 ottobre 2013Spettacolo

CAMPOBASSO - E’la numero 44 quellache prende il via il 19ottobre nprossimo.

La nuova stagioneconcertistica dell’as-sociazione “Amici dellamusica”, come sempre,avrà in cartellone 20serate.

Come sempre en-semble ma anche duo,terzetti e quartetti. Siesibiranno quattro or-chestre, ed una solaserata di piano solo.

I n f o r m a z i o n i0874416374.

Nuova stagione concertistica

di Charles N. Papa

Il livello dell’evoluzione culturale e civile di unpopo, si misura, spesso, con il peso che vienedato alle imprese ludiche, agli sforzi dell’intel-letto, a chi, in ragione del divertimento altrui, siorganizza per creare spazi nella società, dove fardecantare l’arte di chi ne ha e di chi invece, vuolecondividerla con la comunità. Purtroppo le chiac-chiere stanno a zero (cit.) e i fatti sono sotto gli oc-chi di tutti.

Il Molise continua la sua inesorabile discesaverso l’opacità, come un soggetto senza spessoree senza spina dorsale.

In poche parole, è una regione che potrebbechiudere, tirare giù la serranda, come una qual-siasi attività commerciale che non regge il pesodella tasse.

Potrebbe affiggere il cartello “Chiuso per in-competenza del soggetto attuatore”.

La cantilena è sempre la stessa: mancanza dispazi e di soldi.

Però, viene da pensare oggi, nel marasma in cuiversa l’Italia, nel periodo nero in cui la disoccu-pazione cresce, in un momento in cui i nostri po-

litici sono inviso alla popolazione regionale, per-chè non ci sia qualcuno che tenti di risollevare ilMolise da morte certa.

Perchè i cittadini devono sentire sempre lestesse chiacchiere, e tutte mai a favore dei più de-boli, perchè tutti dobbiamo pagare più tasse peravere sempre meno servizi? Perchè dobbiamopagare per non poter andare più a teatro, per nonassistere più a cartelloni di spettacoli e di compa-gnie che per anni hanno calcato il teatro Savoia?Il Savoia chiuso, inuaguarto nel 2002 alla pre-senza dell’allora Presidente Azeglio Ciampi, è ilsimbolo di ogni occasione persa, di ogni man-canza che diventa definitiva, a causa del disinte-resse e della incompetenza di chi doveva garan-tire il diritto alla cultura per tutti.

Un teatro chiuso non si può accettare. Ogniluogo d’arte non può restare chiuso.

Il cimitero della cultura è diventato oggi il Mo-lise, terra con scarsa condivisione di spessoretra platea e palco, che registra gossip tra insoffe-renti abitanti del centro storico e gestori di pub,ma non di coloro che invece, avrebbero diritto aduna reverenza ideologica e di contenuti da partedi chi gestisce domanda e offerta.

Cimitero della culturaPerchè non chiudere il Moliseper contrazione del culto?

CAMPOBASSO - Giovedì 10 ottobre presso l’auditoriumdell’ex Gil in via Milano, Adelchi Battista presenta il suonuovo romanzo “L’estate degli inganni”. Il libro esce a di-stanza di circa un anno da “Io sono la guerra”, entrambi trat-tano lo stesso periodo, l’estate del 1943.

Libri - “L’estate degli inganni”

CAMPOBASSO - Oggi il venerdì del Move club. Dalle 20.30 la cena, a se-guire la serata disco con i dj Andrea Barletta, Alex C., Emanuele Di re, NianProject.

CAMPOBASSO - Stasera alla birreria Konig-Ludwig, live di Raif, autoredel singolo “Tutti a lavorare”.

BOJANO - Questa sera in largo Pallota, live dei 3ttnika.CAMPOBASSO - Domani al Cafè Prestige, la serata “AperitiveNighShow”,

dalle 20.30 alle 23.00 buffet, a seguire dj set Antonio Martino.CAMPOBASSO - Giovedì 10 ottobre al De Anima wine bar restaurant, se-

rata aperitivo GioveDEEP. Dalle 20.30 alle 22.30 buffet, a seguire live&dj set.Info 3383188333.

Appuntamenti

Dove acquistare il libroCAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazze�a del Molise

dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00 / 13.00 e 16.00 / 20.00Presso il Bar del Terminal

Presso le Edicole di: Piazza della Repubblica - Via Scardocchia - Via LombardiaISERNIA - Piazza della Repubblica - presso l’Edicola della Stazione

TERMOLI - Via M. Pagano, 46 - Libreria Dolce Stil Novo di Giuseppe Saluppo

336 pagine€ 19,90

Page 16: 4 ottobre 2013