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40° ANNIVERSARIO RC SAN VITO E ROTARY DAY · 40° ANNIVERSARIO RC SAN VITO E ROTARY DAY rotariano ed è stato messo in valore il “servire” al di sopra di ogni interesse personale,

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RC San Vito al Tagliamento RC San Vito al Tagliamento

Consegna delle pergamene ai soci fondatori.

Il 24 febbraio 2016 sono stati celebrati Il 40° Anniversario del Rotary San Vito al Tagliamento - Distretto 2060 – e il Rotary Day, nel corso di una serata che ha unito il momento istituzionale e celebrativo a una coinvolgente rappresentazione teatrale in lingua friulana messa in scena dal Teatro Incerto, con la calorosa partecipazione di una significativa rappresentanza rotariana, del Sindaco in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale, di numerosissimi ospiti e della cittadinanza sanvitese, presso l’Auditorium Zotti della cittadina.Presenti le massime autorità rotariane: il Governatore del Distretto Rotary 2060 – Giuliano Cecovini e la gentile signora Erica, l’Assistente del Governatore – Francesco Pezzot, i Presidenti del Rotary Club Aquileia Cervignano – Cecilia Nassimbeni, Rotary Club Codroipo – Gianpaolo Guaran, Rotary Club Maniago Spilimbergo – Luciano Consalvo, Rotary Club Pordenone – Luca Turrin, Rotary Club Pordenone Alto Livenza - Chiara Brisotto, Rotary Club Sacile – Marina Pitter, il Past President Alessandro Favot, in rappresentanza del Rotary Club Portogruaro, per l’Innerwheel – Laura Bertolin Favot, per il Soroptimist – Cecilia Nonis Bottos.Circa 400 persone hanno preso parte alla serata nella quale si è condiviso il consueto saluto alle bandiere che caratterizza l’apertura di ogni incontro

40° ANNIVERSARIO RC SAN VITO E ROTARY DAY

rotariano ed è stato messo in valore il “servire” al di sopra di ogni interesse personale, quale motore ideale dell’agire.Il Club di San Vito al Tagliamento si è costituito il 24 febbraio 1976, 71 anni dopo la nascita del Rotary a Cicago avvenuta il 23 febbraio del 1905, e lungo questi 40 anni i soci che si sono avvicendati alla guida del club, a rotazione come è regola del Rotary, si sono impegnati in termini progettuali, ciascuno portando le proprie competenze, professionalità, intraprendenza e passione, coadiuvati dai soci che partecipano attivamente per contribuire a promuovere le comunità in cui vivono e operano.Fra i progetti di servizio più significativi, i così detti “SERVICE” che ben sintetizzano la presenza attiva sia a livello locale, sia laddove più forti sono i bisogni, è stata ricordata la promozione de “La carta dei doveri dell’uomo”, nel 50° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Era il 1998 quando San Vito ospitò il primo Forum Mondiale dell’International Council of Human Duties, al quale sono intervenuti il premio Nobel Rita Levi Montalcini, insieme a altri 13 premi nobel e a eminenti personalità del mondo scientifico, culturale ed economico. Sono stati redatti i contenuti della carta dei

doveri, un codice di comportamento e di co-responailità dell’uomo, portato poi all’attenzione delle Nazioni Unite.Il club ha agito con continuità a sostegno dei progetti delle associazioni di volontariato del territorio e per promuovere il loro prezioso lavoro. Fra queste sono state ricordate l’Associazione di Volontariato Il Noce e la Cooperativa Sociale Il Piccolo Principe di Casarsa della Delizia che operano a tutela di minori in difficoltà familiare e per la prevenzione del disagio giovanile. Inoltre, la Cooperativa Sociale Futura di San Vito al Tagliamento, che opera nell’ambito dell’inserimento lavorativo di adulti con disabilità e la Cooperativa Sociale Il Granello, di San Vito al Tagliamento, che, nell’ambito dell’autonomia abitativa, offre soluzioni residenziali a bassa soglia assistenziale per persone adulte diversamente abili, funzionali alla soddisfazione dei bisogni della persona, al mantenimento dei livelli di autonomia acquisiti, al percorso di crescita personale ed inserimento sociale, supportando le famiglie e favorendo processi produttivi e di servizio. Il Club, in collaborazione con il Rotaract, ha organizzato la “Marcia per il Granello” che ha visto la

partecipazione di oltre mille iscritti, per una raccolta fondi e soprattutto per vivere un’esperienza di condivisione e che verrà replicata anche quest’anno nel mese di maggio. A favore della “Casa di Emmaus” di Azzano Decimo, una casa di prima accoglienza per persone in difficoltà sociali e familiari, nella condivisione di un progetto di dono reciproco e di solidarietà, il

sostegno oramai è più che ventennale.In ambito di prevenzione e cura delle malattie sono state avviate delle campagne informative: sull’ictus, per coglierne i segni precoci, e sui disturbi alimentari (Associazione ADAO), con la realizzazione e la diffusione di specifici spot, distribuiti poi attraverso diversi canali di comunicazione e informazione.

Il mondo scolastico è stato altresì coinvolto in collaborazioni di sensibilzzazione ed approfondimento di diverse tematiche, con il coinvolgimento di larghe fasce di studenti delle Scuole di ogni ordine e grado della cittadina sanvitese come nei Progetti “Il Cervello e la Mente” e “L’uomo e il Mare”. Le Scuole secondarie della provincia di Pordenone sono state coinvolte nel Progetto “Per abitare il futuro, costruiamo il presente”, che si è strutturato lungo un biennio, e ha permesso ai vincitori, due studenti ed un’insegnante, di partecipare a un viaggio in Kenya, per vedere direttamente l’impatto degli interventi rotariani realizzati in loco. Il Concorso nazionale “Immigrazione: la ricchezza delle diversità, un’opportunità per cambiare la vita di tutti” ha visto la premiazione di alcuni studenti sanvitesi a Roma.In segno di continuità, il 4 marzo 2016, è stato organizzato il convegno “Sapere è lavoro: Investire nel capitale umano oggi”, con il contributo dell’Università di Udine e di alcune aziende multinazionali, in collaborazione con l’Amministrazione comunale e il Consorzio Ponterosso per mettere in relazione la scuola con il contesto socio economico e produttivo, al quale sono

intervenuti oltre 400 studenti delle Scuole secondarie sanvitesi.È stato altresi ricordato il contributo del Rotary per affrontare l’Emergenza Lavoro, mettendo a disposizione competenze professionali e risorse finanziarie per aiutare micro-imprese a decollare, attraverso lo strumento del Micro-credito e il Progetto Rotary per il lavoro.A livello internazionale, l’impegno del Rotary club di San Vito ha consentito la realizzazione di importanti opere. Fra le principali, in Kenya, il Mutitu Water Project ha visto il Club impegnato quale capofila del progetto che ha coinvolto dieci club, di cui sette italiani, uno inglese, uno francese e uno austriaco, nella realizzazione di un acquedotto per servire circa 50 mila persone e 35 mila animali in diversi villaggi nei Distretti di Nyeri, Nyandarua e Laikipia, con la posa di 400 km di condotte idriche e il consapevole coinvolgimento attivo delle popolazioni locali. Il Progetto è stato premiato dal Presidente Internazionale del Rotary Ray Klinginsmith nell’annata 2010/2011. In collaborazione con l’Università di Udine è stato poi avviato un progetto quinquennale 2009-2014 per sviluppare

l’apicoltura insieme a apicoltori kenioti. Sempre in Kenya, è stato costruito un depuratore d’acqua in località Sirima e, a Nakuru, è stato avviato un progetto per la fornitura di 30 cisterne d’acqua per 30 scuole della zona. In India, nella regione del Kerala a Katapah, il club è intervenuto per l’acquisto di serbatoi per l’acqua per una scuola di 1500 alunni e, in Romania, per la dotazione di attrezzature medicali e di automezzi per il trasporto di disabili per l’Ospedale di Roman e l’Ospedale Don Orione di Bucarest. La serata è stata altresì l’occasione per ricordare che i rotariani sono uniti in una campagna globale per eradicare la poliomielite, Pro PolioPlus, e che grazie all’azione di decine di migliaia di rotariani e altri volontari impegnati in questa lotta, iniziata nel 1988 quando i casi "documentati" erano 1.000/ giorno, oltre 2 miliardi e mezzo di bambini sono stati vaccinati e oggi la poliomilite è debellata in quasi tutto il mondo. Il Rotary club di San Vito si è più volte attivato per l’organizzazione di eventi per raccogliere fondi da destinare al sostegno di questa campagna e contribuire al raggiungimento dell’obiettivo di una totale e

definitiva eradicazione entro il 2018. Il Presidente del Rotary Club di San Vito, Bruno Vaccher, ha espresso riconoscenza ai soci fondatori, Gianfranco Bottos, Ettore Bozzet, Arved Mohrenschildt, Lorenzo Ronzani, Franco Salvador, Pierantonio Salvador, come pure ad Alessandro Favot in rappresentanza del Club Padrino di Portogruaro, che sono stati invitati a salire sul palco per il saluto ufficiale da parte del Governatore e la consegna di un attestato di riconoscimento.Il Governatore Distrettuale Giuliano Cecovini ha espresso la più sentita riconoscenza nei confronti di un club che ha saputo mantenere salde radici sul territorio, maturando la consapevolezza dei bisogni emergenti cui dare il proprio sostegno con continuità e convinzione, che ha creduto ed agito a favore di progetti di inclusione delle persone con disabilità. Accanto infatti alla testimonianza sul territorio, il club di San Vito sostiene da parecchi anni il progetto Handicamp “Lorenzo Naldini” di Albarella con la partecipazione a una settimana di vacanza di due ragazzi disabili, insieme ai rispettivi

accompagnatori, e organizzando ogni anno una serata di incontro e spettacolo per condividere lo spirito di accoglienza caratteristico di tale esperienza.Il sindaco di San Vito al Tagliamento, Antonio Di Bisceglie, ha riconosciuto il lavoro del Rotary per la comunità sanvitese concretizzatosi non solo in una molteplicità di interventi significativi ma nel supporto incondizionato alle iniziative a favore delle scuole del territorio e alle espressioni culturali più autentiche.Il folto pubblico ha quindi assistito alla commedia “Predis”, in lingua friulana, messa in scena dal celebre trio Fabiano Fantini, Claudio Moretti e Elvio Scruzzi del Teatro Incerto, in attività da trentatre anni. Si tratta di un omaggio a quei preti che si trovano a vivere le loro piccole grandi battaglie nella solitudine e nell’indifferenza, dimenticati e derisi da un mondo che, come diceva David Maria Turoldo “non perdona ai sacerdoti”.Il divertimento è stato assicurato ma ancor di più la consapevolezza che insieme siamo motori del cambiamento possibile.

Maria Cristina Strasiotto

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Il 24 febbraio 2016 sono stati celebrati Il 40° Anniversario del Rotary San Vito al Tagliamento - Distretto 2060 – e il Rotary Day, nel corso di una serata che ha unito il momento istituzionale e celebrativo a una coinvolgente rappresentazione teatrale in lingua friulana messa in scena dal Teatro Incerto, con la calorosa partecipazione di una significativa rappresentanza rotariana, del Sindaco in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale, di numerosissimi ospiti e della cittadinanza sanvitese, presso l’Auditorium Zotti della cittadina.Presenti le massime autorità rotariane: il Governatore del Distretto Rotary 2060 – Giuliano Cecovini e la gentile signora Erica, l’Assistente del Governatore – Francesco Pezzot, i Presidenti del Rotary Club Aquileia Cervignano – Cecilia Nassimbeni, Rotary Club Codroipo – Gianpaolo Guaran, Rotary Club Maniago Spilimbergo – Luciano Consalvo, Rotary Club Pordenone – Luca Turrin, Rotary Club Pordenone Alto Livenza - Chiara Brisotto, Rotary Club Sacile – Marina Pitter, il Past President Alessandro Favot, in rappresentanza del Rotary Club Portogruaro, per l’Innerwheel – Laura Bertolin Favot, per il Soroptimist – Cecilia Nonis Bottos.Circa 400 persone hanno preso parte alla serata nella quale si è condiviso il consueto saluto alle bandiere che caratterizza l’apertura di ogni incontro

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RC San Vito al Tagliamento RC San Vito al Tagliamento

Consegna della targa per l’Anniversario.

rotariano ed è stato messo in valore il “servire” al di sopra di ogni interesse personale, quale motore ideale dell’agire.Il Club di San Vito al Tagliamento si è costituito il 24 febbraio 1976, 71 anni dopo la nascita del Rotary a Cicago avvenuta il 23 febbraio del 1905, e lungo questi 40 anni i soci che si sono avvicendati alla guida del club, a rotazione come è regola del Rotary, si sono impegnati in termini progettuali, ciascuno portando le proprie competenze, professionalità, intraprendenza e passione, coadiuvati dai soci che partecipano attivamente per contribuire a promuovere le comunità in cui vivono e operano.Fra i progetti di servizio più significativi, i così detti “SERVICE” che ben sintetizzano la presenza attiva sia a livello locale, sia laddove più forti sono i bisogni, è stata ricordata la promozione de “La carta dei doveri dell’uomo”, nel 50° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Era il 1998 quando San Vito ospitò il primo Forum Mondiale dell’International Council of Human Duties, al quale sono intervenuti il premio Nobel Rita Levi Montalcini, insieme a altri 13 premi nobel e a eminenti personalità del mondo scientifico, culturale ed economico. Sono stati redatti i contenuti della carta dei

doveri, un codice di comportamento e di co-responailità dell’uomo, portato poi all’attenzione delle Nazioni Unite.Il club ha agito con continuità a sostegno dei progetti delle associazioni di volontariato del territorio e per promuovere il loro prezioso lavoro. Fra queste sono state ricordate l’Associazione di Volontariato Il Noce e la Cooperativa Sociale Il Piccolo Principe di Casarsa della Delizia che operano a tutela di minori in difficoltà familiare e per la prevenzione del disagio giovanile. Inoltre, la Cooperativa Sociale Futura di San Vito al Tagliamento, che opera nell’ambito dell’inserimento lavorativo di adulti con disabilità e la Cooperativa Sociale Il Granello, di San Vito al Tagliamento, che, nell’ambito dell’autonomia abitativa, offre soluzioni residenziali a bassa soglia assistenziale per persone adulte diversamente abili, funzionali alla soddisfazione dei bisogni della persona, al mantenimento dei livelli di autonomia acquisiti, al percorso di crescita personale ed inserimento sociale, supportando le famiglie e favorendo processi produttivi e di servizio. Il Club, in collaborazione con il Rotaract, ha organizzato la “Marcia per il Granello” che ha visto la

partecipazione di oltre mille iscritti, per una raccolta fondi e soprattutto per vivere un’esperienza di condivisione e che verrà replicata anche quest’anno nel mese di maggio. A favore della “Casa di Emmaus” di Azzano Decimo, una casa di prima accoglienza per persone in difficoltà sociali e familiari, nella condivisione di un progetto di dono reciproco e di solidarietà, il

sostegno oramai è più che ventennale.In ambito di prevenzione e cura delle malattie sono state avviate delle campagne informative: sull’ictus, per coglierne i segni precoci, e sui disturbi alimentari (Associazione ADAO), con la realizzazione e la diffusione di specifici spot, distribuiti poi attraverso diversi canali di comunicazione e informazione.

Il mondo scolastico è stato altresì coinvolto in collaborazioni di sensibilzzazione ed approfondimento di diverse tematiche, con il coinvolgimento di larghe fasce di studenti delle Scuole di ogni ordine e grado della cittadina sanvitese come nei Progetti “Il Cervello e la Mente” e “L’uomo e il Mare”. Le Scuole secondarie della provincia di Pordenone sono state coinvolte nel Progetto “Per abitare il futuro, costruiamo il presente”, che si è strutturato lungo un biennio, e ha permesso ai vincitori, due studenti ed un’insegnante, di partecipare a un viaggio in Kenya, per vedere direttamente l’impatto degli interventi rotariani realizzati in loco. Il Concorso nazionale “Immigrazione: la ricchezza delle diversità, un’opportunità per cambiare la vita di tutti” ha visto la premiazione di alcuni studenti sanvitesi a Roma.In segno di continuità, il 4 marzo 2016, è stato organizzato il convegno “Sapere è lavoro: Investire nel capitale umano oggi”, con il contributo dell’Università di Udine e di alcune aziende multinazionali, in collaborazione con l’Amministrazione comunale e il Consorzio Ponterosso per mettere in relazione la scuola con il contesto socio economico e produttivo, al quale sono

intervenuti oltre 400 studenti delle Scuole secondarie sanvitesi.È stato altresi ricordato il contributo del Rotary per affrontare l’Emergenza Lavoro, mettendo a disposizione competenze professionali e risorse finanziarie per aiutare micro-imprese a decollare, attraverso lo strumento del Micro-credito e il Progetto Rotary per il lavoro.A livello internazionale, l’impegno del Rotary club di San Vito ha consentito la realizzazione di importanti opere. Fra le principali, in Kenya, il Mutitu Water Project ha visto il Club impegnato quale capofila del progetto che ha coinvolto dieci club, di cui sette italiani, uno inglese, uno francese e uno austriaco, nella realizzazione di un acquedotto per servire circa 50 mila persone e 35 mila animali in diversi villaggi nei Distretti di Nyeri, Nyandarua e Laikipia, con la posa di 400 km di condotte idriche e il consapevole coinvolgimento attivo delle popolazioni locali. Il Progetto è stato premiato dal Presidente Internazionale del Rotary Ray Klinginsmith nell’annata 2010/2011. In collaborazione con l’Università di Udine è stato poi avviato un progetto quinquennale 2009-2014 per sviluppare

l’apicoltura insieme a apicoltori kenioti. Sempre in Kenya, è stato costruito un depuratore d’acqua in località Sirima e, a Nakuru, è stato avviato un progetto per la fornitura di 30 cisterne d’acqua per 30 scuole della zona. In India, nella regione del Kerala a Katapah, il club è intervenuto per l’acquisto di serbatoi per l’acqua per una scuola di 1500 alunni e, in Romania, per la dotazione di attrezzature medicali e di automezzi per il trasporto di disabili per l’Ospedale di Roman e l’Ospedale Don Orione di Bucarest. La serata è stata altresì l’occasione per ricordare che i rotariani sono uniti in una campagna globale per eradicare la poliomielite, Pro PolioPlus, e che grazie all’azione di decine di migliaia di rotariani e altri volontari impegnati in questa lotta, iniziata nel 1988 quando i casi "documentati" erano 1.000/ giorno, oltre 2 miliardi e mezzo di bambini sono stati vaccinati e oggi la poliomilite è debellata in quasi tutto il mondo. Il Rotary club di San Vito si è più volte attivato per l’organizzazione di eventi per raccogliere fondi da destinare al sostegno di questa campagna e contribuire al raggiungimento dell’obiettivo di una totale e

definitiva eradicazione entro il 2018. Il Presidente del Rotary Club di San Vito, Bruno Vaccher, ha espresso riconoscenza ai soci fondatori, Gianfranco Bottos, Ettore Bozzet, Arved Mohrenschildt, Lorenzo Ronzani, Franco Salvador, Pierantonio Salvador, come pure ad Alessandro Favot in rappresentanza del Club Padrino di Portogruaro, che sono stati invitati a salire sul palco per il saluto ufficiale da parte del Governatore e la consegna di un attestato di riconoscimento.Il Governatore Distrettuale Giuliano Cecovini ha espresso la più sentita riconoscenza nei confronti di un club che ha saputo mantenere salde radici sul territorio, maturando la consapevolezza dei bisogni emergenti cui dare il proprio sostegno con continuità e convinzione, che ha creduto ed agito a favore di progetti di inclusione delle persone con disabilità. Accanto infatti alla testimonianza sul territorio, il club di San Vito sostiene da parecchi anni il progetto Handicamp “Lorenzo Naldini” di Albarella con la partecipazione a una settimana di vacanza di due ragazzi disabili, insieme ai rispettivi

accompagnatori, e organizzando ogni anno una serata di incontro e spettacolo per condividere lo spirito di accoglienza caratteristico di tale esperienza.Il sindaco di San Vito al Tagliamento, Antonio Di Bisceglie, ha riconosciuto il lavoro del Rotary per la comunità sanvitese concretizzatosi non solo in una molteplicità di interventi significativi ma nel supporto incondizionato alle iniziative a favore delle scuole del territorio e alle espressioni culturali più autentiche.Il folto pubblico ha quindi assistito alla commedia “Predis”, in lingua friulana, messa in scena dal celebre trio Fabiano Fantini, Claudio Moretti e Elvio Scruzzi del Teatro Incerto, in attività da trentatre anni. Si tratta di un omaggio a quei preti che si trovano a vivere le loro piccole grandi battaglie nella solitudine e nell’indifferenza, dimenticati e derisi da un mondo che, come diceva David Maria Turoldo “non perdona ai sacerdoti”.Il divertimento è stato assicurato ma ancor di più la consapevolezza che insieme siamo motori del cambiamento possibile.

Maria Cristina Strasiotto

Page 3: 40° ANNIVERSARIO RC SAN VITO E ROTARY DAY · 40° ANNIVERSARIO RC SAN VITO E ROTARY DAY rotariano ed è stato messo in valore il “servire” al di sopra di ogni interesse personale,

Il 24 febbraio 2016 sono stati celebrati Il 40° Anniversario del Rotary San Vito al Tagliamento - Distretto 2060 – e il Rotary Day, nel corso di una serata che ha unito il momento istituzionale e celebrativo a una coinvolgente rappresentazione teatrale in lingua friulana messa in scena dal Teatro Incerto, con la calorosa partecipazione di una significativa rappresentanza rotariana, del Sindaco in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale, di numerosissimi ospiti e della cittadinanza sanvitese, presso l’Auditorium Zotti della cittadina.Presenti le massime autorità rotariane: il Governatore del Distretto Rotary 2060 – Giuliano Cecovini e la gentile signora Erica, l’Assistente del Governatore – Francesco Pezzot, i Presidenti del Rotary Club Aquileia Cervignano – Cecilia Nassimbeni, Rotary Club Codroipo – Gianpaolo Guaran, Rotary Club Maniago Spilimbergo – Luciano Consalvo, Rotary Club Pordenone – Luca Turrin, Rotary Club Pordenone Alto Livenza - Chiara Brisotto, Rotary Club Sacile – Marina Pitter, il Past President Alessandro Favot, in rappresentanza del Rotary Club Portogruaro, per l’Innerwheel – Laura Bertolin Favot, per il Soroptimist – Cecilia Nonis Bottos.Circa 400 persone hanno preso parte alla serata nella quale si è condiviso il consueto saluto alle bandiere che caratterizza l’apertura di ogni incontro

rotariano ed è stato messo in valore il “servire” al di sopra di ogni interesse personale, quale motore ideale dell’agire.Il Club di San Vito al Tagliamento si è costituito il 24 febbraio 1976, 71 anni dopo la nascita del Rotary a Cicago avvenuta il 23 febbraio del 1905, e lungo questi 40 anni i soci che si sono avvicendati alla guida del club, a rotazione come è regola del Rotary, si sono impegnati in termini progettuali, ciascuno portando le proprie competenze, professionalità, intraprendenza e passione, coadiuvati dai soci che partecipano attivamente per contribuire a promuovere le comunità in cui vivono e operano.Fra i progetti di servizio più significativi, i così detti “SERVICE” che ben sintetizzano la presenza attiva sia a livello locale, sia laddove più forti sono i bisogni, è stata ricordata la promozione de “La carta dei doveri dell’uomo”, nel 50° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Era il 1998 quando San Vito ospitò il primo Forum Mondiale dell’International Council of Human Duties, al quale sono intervenuti il premio Nobel Rita Levi Montalcini, insieme a altri 13 premi nobel e a eminenti personalità del mondo scientifico, culturale ed economico. Sono stati redatti i contenuti della carta dei

doveri, un codice di comportamento e di co-responailità dell’uomo, portato poi all’attenzione delle Nazioni Unite.Il club ha agito con continuità a sostegno dei progetti delle associazioni di volontariato del territorio e per promuovere il loro prezioso lavoro. Fra queste sono state ricordate l’Associazione di Volontariato Il Noce e la Cooperativa Sociale Il Piccolo Principe di Casarsa della Delizia che operano a tutela di minori in difficoltà familiare e per la prevenzione del disagio giovanile. Inoltre, la Cooperativa Sociale Futura di San Vito al Tagliamento, che opera nell’ambito dell’inserimento lavorativo di adulti con disabilità e la Cooperativa Sociale Il Granello, di San Vito al Tagliamento, che, nell’ambito dell’autonomia abitativa, offre soluzioni residenziali a bassa soglia assistenziale per persone adulte diversamente abili, funzionali alla soddisfazione dei bisogni della persona, al mantenimento dei livelli di autonomia acquisiti, al percorso di crescita personale ed inserimento sociale, supportando le famiglie e favorendo processi produttivi e di servizio. Il Club, in collaborazione con il Rotaract, ha organizzato la “Marcia per il Granello” che ha visto la

partecipazione di oltre mille iscritti, per una raccolta fondi e soprattutto per vivere un’esperienza di condivisione e che verrà replicata anche quest’anno nel mese di maggio. A favore della “Casa di Emmaus” di Azzano Decimo, una casa di prima accoglienza per persone in difficoltà sociali e familiari, nella condivisione di un progetto di dono reciproco e di solidarietà, il

sostegno oramai è più che ventennale.In ambito di prevenzione e cura delle malattie sono state avviate delle campagne informative: sull’ictus, per coglierne i segni precoci, e sui disturbi alimentari (Associazione ADAO), con la realizzazione e la diffusione di specifici spot, distribuiti poi attraverso diversi canali di comunicazione e informazione.

Il mondo scolastico è stato altresì coinvolto in collaborazioni di sensibilzzazione ed approfondimento di diverse tematiche, con il coinvolgimento di larghe fasce di studenti delle Scuole di ogni ordine e grado della cittadina sanvitese come nei Progetti “Il Cervello e la Mente” e “L’uomo e il Mare”. Le Scuole secondarie della provincia di Pordenone sono state coinvolte nel Progetto “Per abitare il futuro, costruiamo il presente”, che si è strutturato lungo un biennio, e ha permesso ai vincitori, due studenti ed un’insegnante, di partecipare a un viaggio in Kenya, per vedere direttamente l’impatto degli interventi rotariani realizzati in loco. Il Concorso nazionale “Immigrazione: la ricchezza delle diversità, un’opportunità per cambiare la vita di tutti” ha visto la premiazione di alcuni studenti sanvitesi a Roma.In segno di continuità, il 4 marzo 2016, è stato organizzato il convegno “Sapere è lavoro: Investire nel capitale umano oggi”, con il contributo dell’Università di Udine e di alcune aziende multinazionali, in collaborazione con l’Amministrazione comunale e il Consorzio Ponterosso per mettere in relazione la scuola con il contesto socio economico e produttivo, al quale sono

intervenuti oltre 400 studenti delle Scuole secondarie sanvitesi.È stato altresi ricordato il contributo del Rotary per affrontare l’Emergenza Lavoro, mettendo a disposizione competenze professionali e risorse finanziarie per aiutare micro-imprese a decollare, attraverso lo strumento del Micro-credito e il Progetto Rotary per il lavoro.A livello internazionale, l’impegno del Rotary club di San Vito ha consentito la realizzazione di importanti opere. Fra le principali, in Kenya, il Mutitu Water Project ha visto il Club impegnato quale capofila del progetto che ha coinvolto dieci club, di cui sette italiani, uno inglese, uno francese e uno austriaco, nella realizzazione di un acquedotto per servire circa 50 mila persone e 35 mila animali in diversi villaggi nei Distretti di Nyeri, Nyandarua e Laikipia, con la posa di 400 km di condotte idriche e il consapevole coinvolgimento attivo delle popolazioni locali. Il Progetto è stato premiato dal Presidente Internazionale del Rotary Ray Klinginsmith nell’annata 2010/2011. In collaborazione con l’Università di Udine è stato poi avviato un progetto quinquennale 2009-2014 per sviluppare

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RC San Vito al Tagliamento

l’apicoltura insieme a apicoltori kenioti. Sempre in Kenya, è stato costruito un depuratore d’acqua in località Sirima e, a Nakuru, è stato avviato un progetto per la fornitura di 30 cisterne d’acqua per 30 scuole della zona. In India, nella regione del Kerala a Katapah, il club è intervenuto per l’acquisto di serbatoi per l’acqua per una scuola di 1500 alunni e, in Romania, per la dotazione di attrezzature medicali e di automezzi per il trasporto di disabili per l’Ospedale di Roman e l’Ospedale Don Orione di Bucarest. La serata è stata altresì l’occasione per ricordare che i rotariani sono uniti in una campagna globale per eradicare la poliomielite, Pro PolioPlus, e che grazie all’azione di decine di migliaia di rotariani e altri volontari impegnati in questa lotta, iniziata nel 1988 quando i casi "documentati" erano 1.000/ giorno, oltre 2 miliardi e mezzo di bambini sono stati vaccinati e oggi la poliomilite è debellata in quasi tutto il mondo. Il Rotary club di San Vito si è più volte attivato per l’organizzazione di eventi per raccogliere fondi da destinare al sostegno di questa campagna e contribuire al raggiungimento dell’obiettivo di una totale e

definitiva eradicazione entro il 2018. Il Presidente del Rotary Club di San Vito, Bruno Vaccher, ha espresso riconoscenza ai soci fondatori, Gianfranco Bottos, Ettore Bozzet, Arved Mohrenschildt, Lorenzo Ronzani, Franco Salvador, Pierantonio Salvador, come pure ad Alessandro Favot in rappresentanza del Club Padrino di Portogruaro, che sono stati invitati a salire sul palco per il saluto ufficiale da parte del Governatore e la consegna di un attestato di riconoscimento.Il Governatore Distrettuale Giuliano Cecovini ha espresso la più sentita riconoscenza nei confronti di un club che ha saputo mantenere salde radici sul territorio, maturando la consapevolezza dei bisogni emergenti cui dare il proprio sostegno con continuità e convinzione, che ha creduto ed agito a favore di progetti di inclusione delle persone con disabilità. Accanto infatti alla testimonianza sul territorio, il club di San Vito sostiene da parecchi anni il progetto Handicamp “Lorenzo Naldini” di Albarella con la partecipazione a una settimana di vacanza di due ragazzi disabili, insieme ai rispettivi

accompagnatori, e organizzando ogni anno una serata di incontro e spettacolo per condividere lo spirito di accoglienza caratteristico di tale esperienza.Il sindaco di San Vito al Tagliamento, Antonio Di Bisceglie, ha riconosciuto il lavoro del Rotary per la comunità sanvitese concretizzatosi non solo in una molteplicità di interventi significativi ma nel supporto incondizionato alle iniziative a favore delle scuole del territorio e alle espressioni culturali più autentiche.Il folto pubblico ha quindi assistito alla commedia “Predis”, in lingua friulana, messa in scena dal celebre trio Fabiano Fantini, Claudio Moretti e Elvio Scruzzi del Teatro Incerto, in attività da trentatre anni. Si tratta di un omaggio a quei preti che si trovano a vivere le loro piccole grandi battaglie nella solitudine e nell’indifferenza, dimenticati e derisi da un mondo che, come diceva David Maria Turoldo “non perdona ai sacerdoti”.Il divertimento è stato assicurato ma ancor di più la consapevolezza che insieme siamo motori del cambiamento possibile.

Maria Cristina Strasiotto