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40 bologna avellino

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Curiosità, formazioni, ultimissime notizie su Bologna-Avellino, 40^ giornata della Serie B 2014/2015. Programma PDF online realizzato da 1000 Cuori Rossoblù

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I CONVOCATI PER LA GARA DI OGGI

Il nuovo tecnico del BFC Delio Rossi ha convocato 21 giocatori per ladelicatissima sfida di domani #BFCAvellino, questo l’elenco deigiocatori Rossoblu che dovranno cercare la vittoria ad ogni costo.

Portieri: Coppola, Da Costa.Difensori: Ceccarelli, Ferrari, Garics, Masina, Mbaye, Morleo,Oikonomou.Centrocampisti: Bessa, Buchel, Casarini, Krsticic, Laribi, Matuzalem,Perez.Attaccanti: Acquafresca, Cacia, Improta, Mancosu, Troianiello.

Mentre il Mister dei campani Rastelli ha scelto i seguenti 19 giocatori:

Portieri: Frattali, Gomis.Difensori: Almici, Bittante, Ely, Fabbro, Vergara, Visconti.Centrocampisti: Angeli, Arini, D'Angelo, Filkor, Regoli, Sbaffo, Zito.Attaccanti: Castaldo, Comi, Mokulu, Trotta.

#BFCAvellino #tuttialdallara #conquistiamolA

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L'ALTRO SPOGLIATOIO: L'AVELLINO DI RASTELLI

Domani pomeriggio alle ore 15:00 al Dall'Ara, per la 40esima giornatadel campionato cadetto, Bologna e Avellino si daranno battaglia: irossoblù a caccia di un'insperata promozione diretta, mentre icampani per blindare il piazzamento play-off, conquistato nell'ultimomatch casalingo vinto contro il Pescara per 3-2. Il tecnico irpinoMassimo Rastelli dopo la bella vittoria contro gli abruzzesi nelposticipo della 39esima, ha concesso ai suoi un giorno di riposo perricaricare le batterie in vista di un finale di stagione che potrebbeportare addirittura ad una storica promozione in Serie A. Veniamo ainumeri della squadra biancoverde: nelle ultime cinque partite sonostati solamente cinque i punti conquistati, davvero pochi per unasquadra che vuole conquistarsi la possibilità di promozione tramite iplay-off; il rendimento casalingo è da top team per la B, visto chemeglio dell'Avellino hanno fatto solo Frosinone, Carpi, Perugia eTrapani. I punti conquistati tra le mura amiche sono 38, con 11vittorie, 5 pareggi e solo 4 sconfitte, l'ultima delle quali contro ilPerugia quasi un mese e mezzo fa. Il problema dei campani è proprio ilrendimento esterno, che a differenza di quello interno è moltopreoccupante: 19 punti in diciannove partite, media di un punto apartita.

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Nelle ultime cinque trasferte, zero vittorie e un solo pareggio contro ilVarese ultimo in classifica, a testimonianza che bisognerà cambiareregistro per far risultato a Bologna, campo difficile nonostante le tanteassenze in casa emiliana.Passiamo adesso alla probabile formazione irpina; Rastelli per questatrasferta emiliana dovrà fare a meno oltre che degli infortunatiMohamed Soumarè e Benjamin Mokulu, anche degli squalificati FabioPisacane e Moussa Kone, quest'ultimo tra l'altro in gol nell'ultimomatch contro il Pescara. In compenso il tecnico ritroverà il difensorecentrale brasiliano Rodrigo Ely e il centrocampista Antonio Zito. Ilmodulo utilizzato sarà molto probabilmente il 3-5-2 con Frattali inporta, in difesa con Ely, ci saranno Fabbri e Vergara; a centrocampoassieme a Zito dovrebbero esserci Arini, Bittante, D'Angelo e Almici,con davanti il duo Trotta-Castaldo, con quest'ultimo che in questastagione ha messo a segno ben 16 reti, tre in meno di Catellani,attuale capocannoniere della Serie B.All'andata il match si concluse sul punteggio di 1-0 per l'Avellino conPozzebon che realizzò il gol partita al minuto numero settantotto.

AVELLINO (3-5-2): Frattali; Ely, Vergara, Fabbri; Zito, D’Angelo, Almici,Arini, Bittante; Trotta, Castaldo.

SQUALIFICATI: Pisacane, Konè.

(Davide De Stradis)

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ECCO COME SARA' IL PRIMO BOLOGNA DI MISTER ROSSI

Come sarà il primo Bologna di Delio Rossi? I tifosi, che stasera sarannocirca 20.000 per sostenere una squadra che se non vince può smetteredi sperare nella promozione diretta, sperano che sarà soprattuttovincente. Occorre vincere, occorre dare una gioia a Joe Tacopina eJoey Saputo, che la gara la seguiranno ognuno dal rispettivo divano dicasa, pronti per tornare in città (il primo sicuramente) la prossimasettimana. Intanto Rossi ha preparato la squadra nella sua primasettimana di lavoro senza stravolgere modulo e principi ma cercandodi sveltire la manovra, di compattare i reparti, di trovare gli uominigiusti al netto di squalifiche e infortuni.

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Ed ecco il Bologna di stasera: 4-3-1-2, con Da Costa - che nella SampRossi faceva giocare titolare - tra i pali al posto di Coppola e davanti alui una difesa composta ai lati da Ceccarelli e Masina e centralmentedalla coppia Oikonomou-Ferrari, giovani titolari per cause di forzamaggiore, e cioè perché Gastaldello e Maietta sono squalificati. Ilcentrocampo presenterà Krstičić in cabina di regia, visto cheMatuzalèm è ancora alle prese con un infortunio: davanti a lui Casarinie Büchel interni, con il recupero dell'austriaco che è un passofondamentale nel ritrovare il giusto equilibrio a centrocampo.Trequartista Laribi, anche se Bessa si scalda perché alla fine non si samai, e davanti a lui una coppia inedita di attaccanti formata daImprota e Mancosu: il primo finalmente avrà lo spazio che cercava eche non ha mai trovato in questo campionato, il secondo dovrà essererecuperato per forza. L'acquisto più oneroso del mercato di gennaio,36 reti nell'ultimo anno e mezzo (e l'anno prima era statocapocannoniere in Lega Pro eh) Mancosu è passato dall'essere laminaccia di ogni difesa a cercare ancora il primo gol in rossoblù. Rossiperò ci crede, e allora bisognerà farlo tutti quanti.

BOLOGNA (4-3-1-2): Da Costa; Ceccarelli, Oikonomou, Ferrari, Masina;Casarini, Krstičić, Büchel; Laribi; Improta, Mancosu.

SQUALIFICATI: Gastaldello, Maietta, Sansone

INFORTUNATI: Matuzalèm, Zuculini

(Simone Cola)

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LA STORIA: GIL DE PONTI, IL FIGLIO DELLE STELLE

Torniamo al 1977. Il Bologna inizia il campionato con una trasfertaimpegnativa, ospite dell'Inter a San Siro. I nerazzurri possono vantarecampioni come Ivano Bordon tra i pali, il grande Gacinto Facchetti (allasua ultima stagione) in difesa, Lele Oriali a centrocampo e PietroAnastasi di punta. Inoltre stanno spuntando Giuseppe Baresi eAlessandro Altobelli. Insomma, una bella squadra, che non a casoarriverà quinta al termine del torneo e conquisterà la Coppa Italia.E il Bologna? In panchina è tornato Bruno Pesaola, già tecnicocampione d'Italia con la Fiorentina e capace di vincere alla guida deirossoblù la Coppa Italia del 1974. È tornato all'ultimo tuffo,ritrovandosi tra le mani una squadra che dovrà lottare per salvarsi. Macontro l'Inter è impossibile vincere.E invece il Bologna vince. Il gol-partita lo segna un fresco esordiente inrossoblù, Gianluca De Ponti, su assist di Stefano Chiodi. Fiorentino -quando si dice il caso - De Ponti è uno di quei giocatori che si sono"fatti da se": cresciuto nella Fiorentina, ha girovagato per le serieinferiori (Impruneta, Terranuovese, Sangiovannese) segnando cosìtante reti da guadagnarsi la chiamata al Cesena, con cui ha esordito inA appena due anni prima. Il Bologna lo ha acquistato per completareun attacco che vede la presenza di altri due futuri campioni: uno è ilgià citato Chiodi, l'altro il giovane prodotto del vivaio Giuliano Fiorini.De Ponti è il più esperto dei tre, la squadra fatica moltissimo perraggiungere la salvezza ma alla fine ce la fa anche grazie alle sue ottoreti, che lo rendono il capocannoniere rossoblù.

Che personaggio, De Ponti: più che per i gol, a Bologna colpisce per ilsuo look stravagante e per la generosità con cui in campo si butta suogni pallone, compiendo anche un utilissimo lavoro di copertura. Baffie lunghi capelli riccioli, a Cesena si dice che andasse a giro per il centrocittadino con un'oca al guinzaglio e che fosse il re delle discoteche.Siamo nel 1977, la canzone che va per la maggiore è "Figli delle Stelle"di Alan Sorrenti, ed ecco che De Ponti, già "Gil" ("Si scrive Gil, si leggeGol", una delle frasi celebri su di lui da parte dei tifosi) diventa "Figlio

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delle Stelle". L'anno successivo però insocietà si trovano tra le mani -nell'ambito di un'operazione dimercato che porta Chiodi al Milan - ilpromettente attaccante Vincenzi, e DePonti viene ceduto.

Lo acquista (è il 1978, giusto?) il neo-promosso Avellino, compagine a cui inpochi danno una lira: invece Vincenzidelude e il Bologna si salva solo grazie

alla differenza-reti, Chiodi al Milan conquista lo Scudetto e De Ponti ètra i protagonisti della sorprendente (e ampia) salvezza dell'Avellino.Ancora una volta "Gil" è il miglior marcatore del suo club, esaltando itifosi anche grazie ad un estro fuori dal comune.Il resto della sua carriera è da vero e proprio "attaccante giramondo":dopo un biennio all'Avellino scende in B alla Sampdoria, quindi dopouna stagione all'Ascoli ecco il ritorno a Bologna, città dove ha lasciato ilcuore e dove è nato suo figlio. I rossoblù sono in Serie B per la primavolta nella loro storia, "Gil" come i compagni è frastornato dalle notevicende societarie che trasformano quella che doveva essere unastagione all'inseguimento della promozione in un'annata che culminacon l'incredibile retrocessione in C. Si rimbocca le maniche, e l'annosuccessivo contribuisce - pur se in modo marginale - all'immediatoritorno in B. Lascia le cose come le aveva trovate, e per chiudere lacarriera sceglie l'estero, pratica non così comune ai tempi. Loaspettano i maltesi dello Żurrieq e il vecchio compagno del BolognaAdelmo Paris: insieme, i due ex-rossoblù, conquistano una Coppa diMalta, e Gil il titolo di capocannoniere del campionato, chiudendo unacarriera tutto sommato ricca di soddisfazioni e dai buoni numeri: 143presenze e 35 reti in Serie A, 58 presenze e 15 reti in Serie B, oltre a ungran numero di gol segnati anche nelle serie inferiori.

Gianluca De Ponti è l'ideale trait d’union tra due società, Bologna eAvellino, tanto diverse nelle origini quanto simili in un periodo, gli anni

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'80, dove il calcio era senz'altro piùpittoresco e ricco di eroi. Gil è statouno di questi eroi, creandosi da solouna carriera che lo ha visto girovagareper tutta Italia ma che proprio aBologna e Avellino lo ha visto entrarenel cuore dei tifosi, che neapprezzavano il carattere poco inclineai compromessi, l'enorme generositàsul terreno di gioco e la stravaganzafuori dal campo. Un attaccante che si

fece da solo, che seppe divertirsi e divertire, e che a modo suo e graziead un cuore enorme ha segnato una parte di storia delle due societàche si sfideranno sabato in una gara che, se per un attimo volessimoprovare a chiudere gli occhi, potrebbe riportarci ad un calcioromantico che adesso non c'è più.

Il calcio di Gil De Ponti, il figlio delle stelle.

(Simone Cola)

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BOLOGNA-AVELLINO: ECCO TUTTI GLI EX

Sabato il Bologna affronterà l’Avellino in una partita in cui ci saràl'esordio per Delio Rossi sulla panchina rossoblu.Saranno due gli ex della sfida: Abero, Maietta. Il primo ha giocato adAvellino lo scorso anno: arrivò in prestito dai rossoblu, ma il campo lovide pochissimo, collezionando solo 2 presenze in tutta la stagione.Maietta, invece, ha giocato ad Avellino nel 2003/2004. Le sueprestazioni con la maglia degli irpini, convinsero il Perugia, allora inSerie A, ad acquistarlo. Quella non fu l’unica stagione in Campania perMaietta, che torno a vestire la maglia dell’Avellino nel 2007/2008,arrivando in prestito dal Crotone, appena retrocesso in C1. Ex sarebbestato anche quel Michele Fini che ha lasciato il Bologna insieme aDiego Lopez, dopo l'esonero di quest'ultimo e dopo che Delio Rossi harinnovato anche lo staff tecnico. Anche il vice dell'ex allenatorerossoblu ha giocato ad Avellino, nella stagione 2000\2001. Inquell’anno l’Avellino militava in C1 e aveva in panchina AldoAmmazzalorso.Sono questi gli ex della sfida del Dall'Ara, ma nella storia delle duesquadre ci sono molti giocatori che hanno vestito entrambe le maglieo hanno ricoperto anche ruoli dirigenziali, come Salvatore Bagni. Dopoessere andato via dal Napoli nel 1988, Bagni aveva trovato l’accordocon il Bologna, ma alcuni cavilli burocatrici legati al suo contratto congli azzurri, fecero saltare il trasferimento. Bagni, risolti i problemiburocratici, chiuse la carriera proprio ad Avellino (1988\89). Ritornòsotto le due torri per ben due volte, entrambe da consulente tecnico:la prima volta nel 2011, con il suo incarico che durò solo due mesi, laseconda invece il 19 Dicembre del 2013. Oltre a Salvatore Bagni, ancheFranco Colomba ha vestito la maglia di entrambe le squadre e le haanche allenate entrambe. Da giocatore, ha iniziato la sua carriera con ilBologna e dopo aver giocato in rossoblu dal 1977 al 1983 (furono 17gli anni totali al Bologna), passò proprio all’Avellino, con cui giocò finoal 1988. Da allenatore, invece, ha allenato gli irpini nel 2005\2006, nonriuscendo nell’impresa della salvezza. Colomba arrivò a campionato incorso con la squadra ultima e con soli 2 punti in 7 partite. Andò meglio

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al Bologna, ma anche in rossoblu, subentrò a campionato in corso (aPapadopulo). Colomba riuscì a salvare i felsinei e la proprietà glirinnovò anche il contratto per due anni, ma con l’avvento della nuovaproprietà, Porcedda lo esonerò prima della gara d’esordio control’Inter del 29 Agosto 2010. Con Colomba a Bologna nel 1977 giocòanche Gianluca De Ponti, che quell'anno realizzò 7 reti in 25 partite.L'anno dopo passò all'Avellino dove restò fino al 1980, poi nel 1982tornò a Bologna, dove rimase fino al 1984. In quegli anni il Bolognaretrocesse anche in C1, per poi tornare in B l'anno dopo (1983\84).

Tra gli altri ex c’è Giuseppe Anaclerio, che ha debuttato in A con ilBologna nel 1991 e che è rimasto con i felsinei fino al 1994, in quelliche furono, forse, gli anni più difficili per i colori rossoblu. Anacleriopassò proprio dal Bologna all’Avellino nel 1997, e rimase in Campaniaper due stagione, nelle quali realizzò 3 goal in 32 presenze. Stessasorte toccò a Giacomo Cipriani, che dopo essere cresciuto nel Bolognaed aver giocato con i rossoblu dal 2000 al 2003 e dal 2004 al 2008,passò proprio all’Avellino, in prestito. Cipriani segno 2 goal in 17presenze e non riuscì ad evitare la retrocessione degli Irpini in C1.Anche Galabinov ha vestito entrambe le maglie. Quello che passò daBologna nel 2007\2008 e che, tra l’altro non scese mai in campo, eratutt’altro giocatore rispetto a quello che oggi è decisivo a Livorno. Hagiocato ad Avellino lo scorso anno, disputando una stagionestrepitosa, in cui segnò 15 goal in 39 presenze. Il percorso inverso a

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quello di Cipriani, lo fece Fabio Pecchia: cresciuto nell’Avellino, giocòper la prima volta a Bologna nel 2001\2002 e ritornò in rossoblu sianel 2003\2004 che nel 2005\2006Tra gli ex che hanno vestito di recente la maglia rossoblu ci sonoCherubin, che ha giocato ad Avellino nel 2008, collezionando solo 8presenze, e Francesco Della Rocca. Quest’ultimo era stato indicatocome uno dei migliori prodotti del settore giovanile rossoblu, ma alBologna non è mai esploso del tutto. Anche lui giocò ad Avellino nel2008, proprio con Cherubin. Anche l’ex capitano rossoblu Portanova,ha giocato ad Avellino nel 1999\2000, in C1. Infine Murelli,vice di Piolia Bologna, ha vestito la maglia dell’Avellino per 5 stagioni, diventandoil marcatore designato di Maradona nelle sfide al Napoli.

(Andrea Bonomo)

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10 CURIOSITA' SULL'AVELLINO

L'A.S. Avellino 1912 nasce appunto nel 1912, quando nel mese didicembre viene ufficializzata la fondazione dell'Unione SportivaAvellinese. Sino agli anni '70 la squadra (che adotta il colore verde soloa partire dagli anni '40) disputa le sue gare interne nel campo sportivoPiazza d'Armi: l'ubicazione del terreno permetteva la visione delle garedai balconi dei palazzi circostanti e ai detenuti del carcere borbonico.

L'attuale stadio è stato costruito da Costantino Rozzi, indimenticato estorico presidente dell'Ascoli e grande costruttore edile, e inauguratonel 1971: inizialmente noto solo come "Partenio", dal 28 novembre2010 è intitolato a Adriano Lombardi, centrocampista e capitanonell'anno della storica promozione in A e scomparso per via della SLApoco più che sessantenne.

Nella sua storia l'Avellino vanta la partecipazione a 10 campionati diSerie A, giocati tutti peraltro consecutivamente: il primo fu quello1978/1979 e vide gli irpini piazzarsi all'11° posto su 16 partecipanti,l'ultimo fu il campionato 1987/1988, quando per un solo puntol'Avellino salutò la Serie A che da allora non è più stata riconquistata.

Il decennio giocato consecutivamente in Serie A è stato il fioreall'occhiello nella storia societaria di una squadra capace di grandisalite e di rovinose cadute, che nella sua storia ha giocatodiscretamente poco anche in Serie B (16 tornei con questo)disputando la maggior parte dei suoi campionati nel terzo e nel quartolivello del calcio italiano. Nel proprio palmarès gli irpini vantano 2vittorie in Serie D e ben 3 vittorie nel terzo livello del calcio italiano,una quando si chiamava Serie C, una quando si chiamava Serie C1 euna recentemente con la categoria denominata Lega Pro PrimaDivisione.

La maglia dell'Avellino ha subito nella storia diverse evoluzioni:inizialmente bianca, è poi passata attraverso il rosso-nero, il giallo-

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nero e il bianco-azzurro. La maglia verde è stata indossata per la primavolta il 23 febbraio del 1947, quando gli irpini scesero in campo controil Benevento: le due città discutevano su quale possedesse il liquoremigliore, e fu così che mentre i beneventini indossavano il giallo dello"Strega" gli avellinesi risposero con il verde dell'Anthemis, prodottodai frati benedettini. Da allora il verde è diventato il colore ufficiale, eda questo campionato vi è impressa una testa di lupo irpino, simbolodel club da sempre.

L'allenatore della prima storica promozione in Serie B dell'Avellino(1972/1973) fu Antonio "Tony" Giammarinaro, che da giocatorecrebbe nel vivaio del 'Grande Torino' e che indossò la maglia con ilnumero 10 di Valentino Mazzola nella prima gara disputata daigranata dopo il terribile schianto di Superga dove morì lo squadronecapace di vincere tutto.

L'allenatore della prima storica promozione in Serie A, invece, fu PaoloCarosi, che nel 1977 era un fresco esordiente con esperienze solo nellegiovanili della Lazio, di cui da giocatore era stato una bandiera: unsingolare aneddoto che lo riguarda è riferito alla 4ª giornata delcampionato 1966-1967. Si giocava a San Siro, Milan-Lazio e l'arbitroAngonese, con i rossoneri in vantaggio per 2-1, fischiò la finedell'incontro con due minuti di anticipo. Quando ci si accorsedell'errore molti giocatori compreso Carosi erano già sotto la doccia, edovettero tornare in campo controvoglia: il centrocampista decise dinon mettersi neanche le scarpe per disputare quei pochi secondiancora da giocare, ma ricevuto un pallone lanciò benissimo inprofondità il compagno Bagatti, che siglò così l'insperato 2 a 2.

L'unico giocatore dell'Avellino ad aver giocato in Nazionale è FernandoDe Napoli, che nell'estate del 1986 disputò in azzurro i Mondiali dicalcio in Messico quando ancora vestiva la maglia verde degli irpini.Poco dopo la conclusione della manifestazione fu ufficiale il suotrasferimento, poco più che ventenne, al Napoli, dove sarebbediventato uno dei pilastri della squadra capace di vincere due Scudetti

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con Maradona. Delle 54 presenze in Nazionale di De Napoli, 5 sonoavvenute quando era un giocatore dell'Avellino.

Il giocatore più presente di sempre nella storia del club è il difensoremilanese Simone Paolo Puleo, all'Avellino dal 2000 al 2007 e poi dal2009 al 2012: in questo periodo di tempo ha messo insieme tracampionato e play-off ben 258 gare con la maglia bianco-verde.

Il miglior marcatore di sempre dell'Avellino? Fino al 2013 il recordapparteneva, con 50 segnature, a Livio Gennari. Da allora invece ildetentore di segnature in maglia verde è il napoletano RaffaeleBiancolino, soprannominato "il Pitone" e autore in campionato di 52gol. Attualmente al Barletta, Biancolino vede insidiato il suo trono dal32enne Luigi Castaldo, ancora in forza alla squadra e autore finora di41 reti.

(Simone Cola)

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“AL RITMO DEL GOAL”, #BfcAvellino oggi alle 17,30

Domani sabato 9 Maggio torna AL RITMO DEL GOAL , 17.30 circa,sempre sui 105 in FM di Punto Radio, insieme alla Redazione di1000Cuorirossoblu. Seguiremo con Voi il post partita di Bologna-Avellino, con Alex Barbieri in regia e collegamenti live con il Dall'Aradove i nostri inviati (Federica Molinari, Paolo Panzacchi, AndreaBonomo e Stefano Castellari) ci racconteranno tutto ma proprio tuttodella partita così delicata per la classifica del Bologna a tre giornate daltermine. Per coloro che sono fuori regione e fuori provincia ci potreteseguire in streaming su www.1000cuorirossoblu.it e sul canale 196 delDigitale Terrestre di PuntoRadioTv. SMS come se piovessero al 342.13 01 989.