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44 ROMA CRONACA il Giornale Martedì 3 febbraio 2009 Obiettivo Sardegna Tanti vip del mondo dello spettacolo all’apertura della Boutique Rosato VIA DEL BABUINO Anna Maria Greco Miss Italia, la rossa e spirito- sa Miriam Leone, diventa una «ninfa dell’acqua» con il sofistica- to peplo dai ricami d’oro del mae- stro milanese Lorenzo Riva, che nella collezione gioca con picco- le balze, petali e fiori. La passerel- la di Grimaldi e Giardina è lastri- cata di ceramiche di Vietri e l’af- follano belle groupies anni ’70 a caccia di rockstar sulla costiera amalfitana, con larghe camicie in- filate come mini-abiti, gilet sarto- riali con anelli e frange e vestiti di jersey scollati sulla schiena. C’è Ron a spiegare che la passerella sarà venduta a pezzi, per aiutare l’Associazione per la lotta alla Sclerosi laterale amiotrofica. Ma la giornata di ieri è stata, per AltaRoma, anche quella della moda etica, del riciclo e dei tessu- ti ecologici. Ecco gli stilisti africa- ni con le loro creazioni, tra voo- doo e tribal-chic, per il progetto in collaborazione con l’Onu. Ec- co le Cameroon bags realizzate da Ilaria Venturini Fendi con cap- pelli fatti all’uncinetto dalle don- ne di un Paese che non conosce il lusso. Ecco i sorprendenti e rigo- rosi modelli realizzati da Carlo Contrada con le stoffe naturali di Nathu (anche sacchi delle Po- ste), squarciando il nero con pie- ghe e pinces chiare simili ai tagli sulle tele di Fontana. Per la presidente di AltaRoma, Nicoletta Fiorucci, l’Ethical fashion si può esportare oltreo- ceano e guarda alla nuova ammi- nistrazione Obama, molto più at- tenta all’ecologia. «Vogliamo pro- porre alla sensibilità della First la- dy una documentazioni di tessuti ecocompatibili per un’alta sarto- ria made in Italy di nuova genera- zione». I contatti con l’ambascia- ta Usa sono già stati avviati e un campionario di tessuti volerà alla Casa Bianca. Michelle risponde- rà in qualche modo? D’altronde, la coppia presidenziale è stata più volte evocata in passerella: Fausto Sarli ha dedicato il suo abi- to più sognante alla signora Oba- ma; Gattinoni ha dipinto sul kaf- tano-manifesto in tessuto di mais il volto di Barack; Marella Ferre- ra ha ambientato la sua festa per i 50 anni di Barbie in un’America dalle nuove speranze. Intanto, il progetto sociale di AltaRoma continuerà anche insieme con la Comunità di Sant’Egidio per un nuovo progetto per l’Africa. Si guarda avanti, malgrado le tante polemiche. Le ultime sono scoppiate dopo l’annuncio del Comune che l’atteso museo per Valentino non si farà: lo spazio a San Teodoro sarà in parte a dispo- sizione di tutti gli stilisti per mo- stre, laboratori, sfilate e altre ini- ziative e in parte destinato ad una nuova struttura universitaria per la moda. «Il sindaco Veltroni ave- va annunciato che era stata asse- gnata al museo di Valentino la se- de dell’ex mercato del Pesce, da- vanti alla stampa internazionale riunita per la presentazione dei festeggiamenti a Roma dei 45 an- ni di attività del maestro. Se la nuova amministrazione del Co- mune ha cambiato idea, ne pren- diamo atto», risponde seccamen- te la portavoce di Valentino. E la- menta la mancanza di comunica- zioni ufficiali al riguardo. Ma dal Comune ribattono che c’è invece stato un incontro per illustrare il progetto. «Valentino - dice Ales- sandro Vannini, presidente della commissione capitolina Turi- smo e moda - potrebbe farsi pro- motore di questa operazione e far sì che Roma riesca a diventare capitale della moda in Italia e al- l’estero». Alle le griffe dell’haute couture che sfilano nella capitale l’inversione di tendenza piace. «Il museo deve accogliere tutti gli atelier storici, dice il manager di Gattinoni, Stefano Dominella. «Semmai a Valentino può essere dedicata una sezione», aggiunge Balestra. Sarli ricorda che dal 2002 ha offerto il suo archivio sto- rico e non ha ancora avuto una risposta. E Riva chiede: «Ma chi lo vuole, poi, un museo da vivo?». BASICA La camicia a righe bianche e blu che è stata la base della rivisitazione degli stilisti Valeria Arnaldi Casa-nido, casa-rifugio, casa-tela d’arti- sta tutta da inventare: quando gli spazi si ridu- cono, la fantasia prende piede, decisa ad ab- battere le barriere. A partire da quelle alzate da tradizione e consuetudine, per lanciare un nuovo modello di abitazione. Dinamico, poli- funzionale, improntato su illusione - nulla è ciò che sembra - e metamorfosi, capace di cambiare in ogni momento per vestire pratici- tà e compattezza di una patina di magia. L’ho- me-design evolve e, al futuro, insieme alle proposte più giovani, porta in dote un passa- to di grandi designer, riletto e rieditato in chia- ve minimal e sentimentale, per riscoprire l'es- senza della casa. A raccontare un trend che punta sulla risco- perta degli «affetti», da Castiglioni a Munari, per ottenere «effetti» speciali è Casaidea, dal 7 al 15 febbraio alla Nuova Fiera di Roma. Giun- ta alla trentacinquesima edizione, la manife- stazione si sdoppia, accostando all’ormai clas- sica mostra dell’abitare, con diverse sezioni e esposizioni, il primo Festival del Progetto, con premiazione, prevista il 13 febbraio, e «isole espositive» per emergenti. Obiettivo è puntare l’attenzione sulla creazione dello spa- zio abitato, analizzato da diversi punti di vi- sta, da quello dell’architetto a quello del pub- blico, tra chi realizza, quindi, e chi desidera. È proprio sull’incontro tra desiderio e creativi- tà che si regge l’idea moderna di casa, conce- pita come un micro-universo da modificare a seconda di esigenze e umore, per farne il mi- glior teatro possibile di ogni momento della giornata. Con fantasia. Così, i tappeti «MyOffi- ce» sono anche amache. Le lampade «Bambù light» si srotolano a farsi separé per sfaccetta- re l’ambiente. Le poltrone «Sediolo» diventa- no a dondolo, i cuscini «Tubito ergo sum» si uniscono a comporre sedute. L’esterno diventa interno, grazie a prati er- bosi da usare come piani di lavoro, con «The Daily Dose». E tende da campo si montano in salotto per ritagliarsi momenti di intimità con «My Love Hotel». Grande attenzione è dedica- ta all’ozio, tra relax e svago. Complice la crisi, il design sembra specializzarsi nel benessere della persona, nel tentativo di creare una casa che offra un abbraccio ideale a chi vi torna, prendendosi cura dell’anima e dell’ambien- te. Domina lo stile eco-chic, che privilegia ma- teriali riciclati, trasformando ciò che è abitual- mente considerato «rifiuto» in opera d’arte, in un tridimensionale invito a riscoprire etica e consapevolezza. Al contempo, le «ristrettez- ze» portano a ottimizzare spazi e risorse, pro- ponendo più modi di usare lo stesso oggetto, in un’economia di beni, che non risparmia, invece, le idee. E la poesia. Nasce «Isola-men- te», tappeto «fotografico», che, come un na- stro scende da parete a pavimento, a costrui- re un paesaggio rilassante per offrire a chi lo usa una sorta di rifugio mobile. Le sedute «1x5» hanno più posizioni per un relax su mi- sura, le minimal «Sps» si uniscono in lunghe panche a contrastare la solitudine. La figura umana, stilizzata in un bozzetto di se stessa, in «Guardiamo le stelle?», diventa un tappeto- traccia su cui stendersi a osservare il cielo, superando con l’immaginazione il limite del soffitto. I pouf sono «folletti» tuttofare: compo- nibili in più colori a disegnare figure o chiusi in «scatole» che si rivelano tavolini da tè, fino a farsi diffusori di profumi. E la cucina gioca con materiali e forme, riscoprendo la «golosi- tà» di linee curve. Dalla zona-notte al soggior- no, una casa viva, che fa dell’incertezza una forza, andando alla costante ricerca di nuove letture e potenzialità. Carlo Giovanelli Casaidea, edizione 35 La riscoperta degli affetti per abitare con sentimento Tevere blu Roberta Floris Segno di eleganza e raffinatezza, simbolo di nobiltà o appartenenza a uno schieramento politi- co, la camicia accompagna la vita dell’uomo da almeno dodici secoli, divenendo di sicuro il capo di abbigliamento maschile più importante. È lei l’indiscussa protagonista, fino al 20 febbraio pres- so la Galleria Valentina Moncada al civico 54 in via Margutta, della mostra «When in Rome do as Romans do» ideata dallo stilista francese Pascal Gautrand, con il patrocino del Comune di Roma. Obiettivo del progetto, nato in collaborazione con AltaRoma, è la rivisitazione in serie di un pro- dotto di massa (nel caso specifico una semplice camicia bianca a righe blu, del marchio Zara), a cui hanno aderito ben trenta sartorie romane, spe- cializzate nella produzione di camicie su misura (Angelo Cenci, Antichi Telai, Barone, Battistoni, Beauty di Bucci, Borrelli, Bracci, Caleffi, Calvo, Dan Roma, Fg Albertelli, Filippo Camiceria, Gal- lo, Il Portone, King by Mario Calderoni, La botte- ga dell'artigianato di Lucidi, La Camiceria di Piero dal 1967, Franco Litrico, Franco Masino, Manifat- ture italiane, Marino, Mereu, Micocci, Montecri- sto, Nesci, Pontani, Rivetti, Soldatelli, Soldati, Giu- liana Tocchi). Arte e artigianato, design e moda, estetica e fun- zionalità sono gli ingredienti che caratterizzano le creazioni confezionate dalle camicerie della ca- pitale, dove i prodotti realizzati, pur partendo dal- lo studio di un modello comune, sono unici e sin- golari e, per questo, impareggiabili. A dimostra- zione che ogni camicia si «destandardizza» e man- tiene l’identità della sartoria che la ripropone, frut- to di un lavoro sartoriale ricercato di lunga data. La mostra si arricchisce, inoltre, di una mappa di Roma disegnata a mano dallo stesso Gautrand e riprodotta in duemila copie numerate, dove ven- gono indicati gli ateliers romani che hanno parte- cipato all’idea stilistica. «Ho voluto tracciare la mappa - spiega Gautrand - proprio per sottolineare i luoghi che ancora san- no come si fa, in un contesto generale dove la duplicazione senza qualità è diventata l’ordina- rio. E siccome Roma è unica e costituisce un pun- to di altissima concentrazione culturale, il mio sco- po è, appunto, promuovere l’artigianalità roma- na, che si deve reinventare attraverso un proces- so di contemporaneità, mantenendo al tempo stesso uno scambio tra cliente e sarto, che nelle produzioni di massa del prêT-à-porter non esiste più». Lo stilista racconta anche come mai, per il suo progetto creativo, sia stata scelta proprio la cami- cia: «Ho deciso di far realizzare dalle sartorie una camicia, in questo caso basica - dice il parigino - perché rappresenta per l’universo maschile il pas- saggio dall’infanzia alla gioventù e contraddistin- gue la storia personale di ogni uomo». Via Margutta La camicia secondo i grandi sarti romani Ninfa e «groupie» Le mille anime della donna di oggi Riva trasforma la miss Italia Miriam Leone Modelli anni ’70 per Grimaldi e Giardina MUSEO VALENTINO «Non si farà: lo spazio sarà per tutte le maison», dice il Comune ANNI SETTANTA Un abito da «groupie» di Grimaldi&Giardina DUE IN UNA La manifestazione si sdoppia: al tradizionale salone si affianca il primo festival del progetto: premiazione il 13 FLOREALE Lorenzo Riva con Miss Italia Miriam Leone [Omniroma] N ella storica galleria d’arte «La Nuova Pesa» in via del Corso la fascinosa gallerista Simona Marchini, con la regione Sardegna, ha invitato all’anteprima della bella mostra fotografica «Sardegna, un altro pianeta» di Franco Fontana, Paolo Bianchi e Sveva Taver- na. Tra i tanti intervenuti, accolti anche dalla brava pr Tizia- na Rocca, si ammiravano la frizzante Vittoria Cappelli, l’omaggiata donna Maria Pia Fanfani, presidente dell’as- sociazione «Sempre insieme per la pace», la contessa Mari- na Pavoncelli, l’effervescente Nori Corbucci, la fascinosa Victoria Zinny, Davide Ricci, la sempre luminosa Zeudi Araya col marito il regista Massimo Spano, la bella Paola Saluzzi, il cantante Tony Santagata e tanti altri. METAMORFOSI «Tubito ergo sum», un sistema di cuscini che diventano una morbida seduta EVOLZUIONE Alla Fiera di Roma dal 7 al 15 febbraio torna l’ormai tradizionale mostra sulle tendenze dell’home design Gran folla di vip per l’inaugurazione della boutique Rosato in via del Ba- buino. Simona Rosato , (Premio Bel- lisario per la Creatività) assieme a Gloria Porcella e Marzia Caltagiro- ne ha accolto gli ospiti all’opening party che ha visto come intrapren- dente madrina dell'evento Simona Ventura. Molte le presenze all'even- to, soprattutto di personaggi appar- tenenti al mondo dello spettacolo e della cultura. A brindare all'apertu- ra della boutique, realizzata nel con- cept design dal già noto studio inter- nazionale di architettura Studio 63, c’erano, fra gli altri: Jane Alexander, Gaia Bermani Amaral, Justine Mat- tera, Caterina Balivo, Luca Calvani, Eleonora di Miele, Elena Bouryka Le- one, Corinne Clery, Claudia Monta- narini, Alessandro Tersigni , Andrea de Meo, Chiara Giallonardo, Flavia Vento, Elena Alvigni, Magdalena Grochrowska, Mirka Viola, Nadia Bengala, Paola Turci, Tosca D'Aqui- no, Valentina Carneluti, Vincenzo Bocciarelli, Edoardo Velo, Marco Aceti e Giulia Montanarini.

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Page 1: 44 ROMACRONACA Ninfa e «groupie» Le mille anime della ... · 44 ROMACRONACA ilGiornale Martedì3febbraio 2009 Obiettivo Sardegna Tanti vip del mondo dello spettacolo all’apertura

44 ROMA CRONACA il Giornale Martedì 3 febbraio 2009

Obiettivo SardegnaTanti vip del mondo dello spettacoloall’apertura della Boutique Rosato

VIA DEL BABUINO

Anna Maria Greco

Miss Italia, la rossa e spirito-sa Miriam Leone, diventa una«ninfadell’acqua» con il sofistica-topeplodai ricamid’orodelmae-stro milanese Lorenzo Riva, chenella collezione gioca con picco-lebalze,petalie fiori. Lapasserel-la di Grimaldi e Giardina è lastri-cata di ceramiche di Vietri e l’af-follano belle groupies anni ’70 acaccia di rockstar sulla costieraamalfitana,conlarghecamicie in-filatecomemini-abiti, gilet sarto-riali conanelli e frangeevestiti dijersey scollati sulla schiena. C’èRon a spiegare che la passerellasarà venduta a pezzi, per aiutarel’Associazione per la lotta allaSclerosi laterale amiotrofica.

Ma la giornata di ieri è stata,perAltaRoma,anchequelladellamodaetica,del ricicloedei tessu-ti ecologici.Eccogli stilisti africa-ni con le loro creazioni, tra voo-doo e tribal-chic, per il progettoin collaborazione con l’Onu. Ec-co le Cameroon bags realizzatedaIlariaVenturiniFendiconcap-pelli fatti all’uncinetto dalle don-nediunPaese chenonconosce illusso. Ecco i sorprendenti e rigo-rosi modelli realizzati da CarloContrada con le stoffe naturali diNathu (anche sacchi delle Po-

ste), squarciando il nero con pie-ghe e pinces chiare simili ai taglisulle tele di Fontana.

Per la presidente di AltaRoma,Nicoletta Fiorucci, l’Ethicalfashion si può esportare oltreo-ceanoeguarda alla nuova ammi-nistrazioneObama,moltopiùat-tentaall’ecologia. «Vogliamopro-porreallasensibilitàdellaFirst la-dyunadocumentazionidi tessutiecocompatibili per un’alta sarto-riamadeinItalydinuovagenera-zione». I contatti con l’ambascia-

ta Usa sono già stati avviati e uncampionariodi tessutivoleràallaCasa Bianca. Michelle risponde-rà in qualche modo? D’altronde,la coppia presidenziale è statapiù volte evocata in passerella:FaustoSarlihadedicato ilsuoabi-topiù sognantealla signoraOba-ma; Gattinoni ha dipinto sul kaf-tano-manifesto in tessutodimaisil volto di Barack; Marella Ferre-rahaambientato la sua festaper i50 anni di Barbie in un’Americadalle nuove speranze. Intanto, il

progetto sociale di AltaRomacontinuerà anche insieme con laComunità di Sant’Egidio per unnuovo progetto per l’Africa.

Si guarda avanti, malgrado letante polemiche. Le ultime sonoscoppiate dopo l’annuncio delComune che l’atteso museo perValentino non si farà: lo spazio aSanTeodorosaràinparteadispo-sizione di tutti gli stilisti per mo-stre, laboratori, sfilate e altre ini-ziativee inpartedestinatoadunanuova struttura universitaria perlamoda. «Il sindacoVeltroni ave-va annunciato che era stata asse-gnataalmuseodiValentino lase-de dell’ex mercato del Pesce, da-vanti alla stampa internazionaleriunita per la presentazione deifesteggiamenti aRomadei 45an-ni di attività del maestro. Se lanuova amministrazione del Co-muneha cambiato idea, nepren-diamoatto», risponde seccamen-te la portavoce di Valentino. E la-menta la mancanza di comunica-zioni ufficiali al riguardo. Ma dalComune ribattono che c’è invecestato un incontro per illustrare ilprogetto. «Valentino - dice Ales-sandroVannini, presidentedellacommissione capitolina Turi-smo e moda - potrebbe farsi pro-motore di questa operazione efar sì cheRomariescaadiventare

capitale della moda in Italia e al-l’estero». Alle le griffe dell’hautecouturechesfilanonellacapitalel’inversione di tendenza piace.«Ilmuseodeveaccogliere tutti gliatelier storici, dice il manager diGattinoni, Stefano Dominella.«Semmai a Valentino può esserededicata una sezione», aggiungeBalestra. Sarli ricorda che dal2002haoffertoil suoarchiviosto-rico e non ha ancora avuto unarisposta.ERivachiede: «Machi lovuole, poi, un museo da vivo?».

BASICA

La camicia arighe bianche eblu che è statala base dellarivisitazionedegli stilisti

Valeria Arnaldi

Casa-nido, casa-rifugio, casa-tela d’arti-sta tuttada inventare:quandoglispazi si ridu-cono, la fantasia prende piede, decisa ad ab-battere le barriere. A partire da quelle alzateda tradizioneeconsuetudine, per lanciareunnuovomodellodiabitazione.Dinamico,poli-funzionale, improntato su illusione - nulla èciò che sembra - e metamorfosi, capace dicambiare inognimomentopervestirepratici-tà e compattezzadi unapatinadimagia. L’ho-me-design evolve e, al futuro, insieme alleproposte più giovani, porta in dote un passa-todigrandidesigner, rilettoerieditato inchia-

veminimalesentimentale,perriscoprire l'es-senza della casa.

A raccontareun trendchepunta sulla risco-perta degli «affetti», da Castiglioni a Munari,perottenere «effetti» speciali èCasaidea, dal 7al15 febbraioallaNuovaFieradiRoma.Giun-ta alla trentacinquesima edizione, la manife-stazionesisdoppia,accostandoall’ormaiclas-sicamostra dell’abitare, condiverse sezioni e

esposizioni, il primo Festival del Progetto,con premiazione, prevista il 13 febbraio, e«isole espositive» per emergenti. Obiettivo èpuntarel’attenzionesullacreazionedellospa-zio abitato, analizzato da diversi punti di vi-sta, daquello dell’architetto a quello del pub-blico, trachi realizza,quindi, e chidesidera.Èproprio sull’incontro tra desiderio e creativi-tà che si regge l’idea moderna di casa, conce-pita come un micro-universo da modificare aseconda di esigenze e umore, per farne il mi-glior teatro possibile di ogni momento dellagiornata.Confantasia.Così, i tappeti «MyOffi-ce» sono anche amache. Le lampade «Bambùlight» si srotolano a farsi separé per sfaccetta-re l’ambiente. Le poltrone «Sediolo» diventa-no a dondolo, i cuscini «Tubito ergo sum» siuniscono a comporre sedute.

L’esterno diventa interno, grazie a prati er-bosi da usare come piani di lavoro, con «TheDaily Dose». E tende da campo si montano insalottoper ritagliarsimomenti di intimità con«MyLoveHotel».Grandeattenzione èdedica-ta all’ozio, tra relax e svago.Complice la crisi,il design sembra specializzarsi nel benesseredellapersona,nel tentativodicreareunacasache offra un abbraccio ideale a chi vi torna,prendendosi cura dell’anima e dell’ambien-te.Dominalostileeco-chic,cheprivilegiama-teriali riciclati, trasformandociòcheèabitual-mente considerato «rifiuto» in opera d’arte, inun tridimensionale invito a riscoprire etica econsapevolezza. Al contempo, le «ristrettez-ze» portano a ottimizzare spazi e risorse, pro-ponendo più modi di usare lo stesso oggetto,in un’economia di beni, che non risparmia,invece, le idee. E lapoesia.Nasce «Isola-men-te», tappeto «fotografico», che, come un na-stro scende da parete a pavimento, a costrui-re un paesaggio rilassante per offrire a chi lousa una sorta di rifugio mobile. Le sedute«1x5» hanno più posizioni per un relax su mi-sura, le minimal «Sps» si uniscono in lunghepanche a contrastare la solitudine. La figura

umana, stilizzata in un bozzetto di se stessa,in «Guardiamo le stelle?», diventa un tappeto-traccia su cui stendersi a osservare il cielo,superando con l’immaginazione il limite delsoffitto. Ipoufsono«folletti» tuttofare:compo-nibili in più colori a disegnare figure o chiusiin «scatole»chesi rivelano tavolinida tè, finoafarsi diffusori di profumi. E la cucina giocaconmateriali e forme, riscoprendo la «golosi-tà» di linee curve.Dalla zona-notte al soggior-no, una casa viva, che fa dell’incertezza unaforza, andando alla costante ricerca di nuoveletture e potenzialità.

Carlo Giovanelli

Casaidea, edizione 35La riscoperta degli affettiper abitare con sentimento

Tevere blu

Roberta Floris

Segno di eleganza e raffinatezza, simbolo dinobiltàoappartenenzaaunoschieramentopoliti-co, la camicia accompagna la vita dell’uomo daalmeno dodici secoli, divenendo di sicuro il capodi abbigliamento maschile più importante. È leil’indiscussaprotagonista, finoal20 febbraiopres-so la Galleria Valentina Moncada al civico 54 invia Margutta, della mostra «When in Rome do asRomans do» ideata dallo stilista francese PascalGautrand, con il patrocino del Comune di Roma.

Obiettivo del progetto, nato in collaborazioneconAltaRoma, è la rivisitazione in serie di unpro-dotto di massa (nel caso specifico una semplicecamicia bianca a righe blu, del marchio Zara), acuihannoaderitobentrentasartorie romane,spe-cializzate nella produzione di camicie su misura(Angelo Cenci, Antichi Telai, Barone, Battistoni,Beauty di Bucci, Borrelli, Bracci, Caleffi, Calvo,Dan Roma, Fg Albertelli, Filippo Camiceria, Gal-lo, Il Portone, King by Mario Calderoni, La botte-gadell'artigianatodi Lucidi, LaCamiceriadi Pierodal 1967, Franco Litrico, Franco Masino, Manifat-ture italiane, Marino, Mereu, Micocci, Montecri-sto,Nesci,Pontani,Rivetti,Soldatelli, Soldati,Giu-liana Tocchi).

Arteeartigianato,designemoda,esteticae fun-zionalità sono gli ingredienti che caratterizzanolecreazioni confezionatedallecamiceriedellaca-

pitale,dove iprodotti realizzati,purpartendodal-lo studio di un modello comune, sono unici e sin-golari e, per questo, impareggiabili. A dimostra-zionecheogni camicia si «destandardizza» eman-tienel’identitàdellasartoriachelaripropone, frut-to di un lavoro sartoriale ricercato di lunga data.La mostra si arricchisce, inoltre, di una mappa diRoma disegnata a mano dallo stesso Gautrand eriprodotta in duemila copie numerate, dove ven-gono indicati gli ateliers romani che hannoparte-cipato all’idea stilistica.

«Hovoluto tracciare lamappa-spiegaGautrand-proprioper sottolineare i luoghi che ancora san-no come si fa, in un contesto generale dove laduplicazione senza qualità è diventata l’ordina-rio. E siccome Roma è unica e costituisce un pun-todialtissimaconcentrazioneculturale, ilmiosco-po è, appunto, promuovere l’artigianalità roma-na, che si deve reinventare attraverso un proces-so di contemporaneità, mantenendo al tempostesso uno scambio tra cliente e sarto, che nelleproduzioni di massa del prêT-à-porter non esistepiù».

Lo stilista racconta anche come mai, per il suoprogetto creativo, sia stata scelta proprio la cami-cia: «Ho deciso di far realizzare dalle sartorie unacamicia, in questo caso basica - dice il parigino -perchérappresentaper l’universomaschile ilpas-saggiodall’infanzia allagioventùecontraddistin-gue la storia personale di ogni uomo».

Via Margutta La camicia secondo i grandi sarti romani

Ninfa e «groupie»Le mille animedella donna di oggiRiva trasforma la miss Italia Miriam LeoneModelli anni ’70 per Grimaldi e Giardina

MUSEO VALENTINO

«Non si farà: lo spazio

sarà per tutte le

maison», dice il Comune

ANNI SETTANTA Un abito da «groupie» di Grimaldi&Giardina

DUE IN UNA La manifestazione

si sdoppia: al tradizionale salone

si affianca il primo festival

del progetto: premiazione il 13

FLOREALE Lorenzo Riva con Miss Italia Miriam Leone [Omniroma]

Nella storicagalleria d’arte «LaNuovaPesa» in viadelCorso la fascinosa gallerista Simona Marchini,con la regione Sardegna, ha invitato all’anteprimadella bella mostra fotografica «Sardegna, un altro

pianeta»diFrancoFontana,PaoloBianchieSvevaTaver-na.Tra i tanti intervenuti, accolti anchedallabravaprTizia-na Rocca, si ammiravano la frizzante Vittoria Cappelli,l’omaggiata donna Maria Pia Fanfani, presidente dell’as-sociazione «Sempre insieme per la pace», la contessa Mari-na Pavoncelli, l’effervescente Nori Corbucci, la fascinosaVictoria Zinny, Davide Ricci, la sempre luminosa ZeudiAraya col marito il regista Massimo Spano, la bella PaolaSaluzzi, il cantante Tony Santagata e tanti altri.

METAMORFOSI

«Tubito ergo sum», un sistema di cuscini chediventano una morbida seduta

EVOLZUIONE Alla Fiera di Roma

dal 7 al 15 febbraio torna

l’ormai tradizionale mostra

sulle tendenze dell’home design

Gran folla di vip per l’inaugurazionedella boutique Rosato in via del Ba-buino. Simona Rosato , (Premio Bel-lisario per la Creatività) assieme aGloria Porcella e Marzia Caltagiro-ne ha accolto gli ospiti all’openingparty che ha visto come intrapren-dente madrina dell'evento SimonaVentura. Molte le presenze all'even-to, soprattutto di personaggi appar-tenenti al mondo dello spettacolo edella cultura. A brindare all'apertu-ra della boutique, realizzata nel con-cept design dal già noto studio inter-

nazionale di architettura Studio 63,c’erano, fra gli altri: Jane Alexander,Gaia Bermani Amaral, Justine Mat-tera, Caterina Balivo, Luca Calvani,Eleonora di Miele, Elena Bouryka Le-one, Corinne Clery, Claudia Monta-narini, Alessandro Tersigni , Andreade Meo, Chiara Giallonardo, FlaviaVento, Elena Alvigni, MagdalenaGrochrowska, Mirka Viola, NadiaBengala, Paola Turci, Tosca D'Aqui-no, Valentina Carneluti, VincenzoBocciarelli, Edoardo Velo, MarcoAceti e Giulia Montanarini.