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martedì 28 giugno 2011 www.repubblica.it aggiornamento delle ore 16:09

Previsione ore 18: Milano 30 Torino 29 Bologna 29 Genova 25 Firenze 28 Roma 30 Bari 24 Napoli 25 Palermo 26

Bossi: "Manovra, il governo rischia"Allarme della Corte dei Conti sui tagliTremonti: "Ma quali dimissioni". I giudici contabili sull'ipotesi dipareggio di bilancio nel 2014: "Ai limiti della sostenibilitá". L'annunciodel ministro dell'Agricoltura: "Per dare il buon esempio solo laretribuzione da parlamentare"

Pioggia di rifiuti cosmiciEvacuata la stazione spazialeUn detrito imprevisto si è avvicinato alla Iss prima che i seiastronauti dell'equipaggio potessero manovrare perevitarlo. Il gruppo costretto a rifugiarsi per precauzionenella Soyuz. Successivamente i cosmonauti sono potutitornare ai loro posti

Atene brucia, scontri davanti al Parlamentolacrimogeni sui dimostranti - foto- diretta tvUno sciopero generale di 48 ore paralizza la Grecia. Imanifestanti protestano contro il piano di austerity delgoverno. 15 mila persone in strada nella capitale, altre 10mila a Salonicco

Sofri: se a Napoli arrivasserogli angeli della spazzaturaL'emergenza in Campania e la solidarietá per Firenze aitempi dell'alluvione. A Napoli la situazione migliora, ma fradue giorni i siti saranno pieni. Caldoro presenta un dossier

Il cardinale Scola nuovo arcivescovo diMilano

IL SUDOKU (medio)

La soluzione su www.repubblica.it

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"Manovra ai limiti dellasostenibilitá". Allarme Cortedei conti: "Serve crescita"CONTI PUBBLICI

I tagli alla spesa non penalizzino la ripresaeconomica, avverte l'organo di controllonel giudizio sul rendiconto generale dellostato. Risanamento "gravoso ecomplesso". Riforma fiscale non piùrinviabile, urgente riduzione del debitopubblico. 

ROMA - Sì alla riduzione della spesapubblica, necessaria, ma basta con lalogica dei tagli lineari, che non devonopenalizzare la ripresa economica: èl'avvertimento della Corte dei conti nelgiudizio sul rendiconto generale dellostato. "La realizzazione delnecessario contenimento della spesacorrente propone scenariquantitativamente ai limiti dellasostenibilitá. I tagli necessari perraggiungere il pareggio di bilanciosarebbero di dimensioni inconsuete:tra il 2012 e il 2014 la riduzione intermini reali sarebbe dell'8%,  al nettodegli interessi", afferma il presidentedi sezione Luigi Mazzillo. "Lasostenibilitá di un percorso cosìimpervio - aggiunge - richiede laricerca di strumenti in grado direcuperare condizioni per una crescitapiù sostenuta". La corte critica quindi itagli non selettivi e il crollo della spesaper investimenti, che "nel 2012toccherebbe il valore più basso degliultimi decenni".

Perché i tagli non penalizzino laripresa, occorre cercare un "difficilepunto di equilibrio", avverte ilpresidente della Corte dei conti, LuigiGiampaolino, secondo cui "nell'attualequadro congiunturale i vincoli imposti

dalla nuova governance europeaimpongono di ricercare un difficilepunto di equilibrio tra riduzione deldebito pubblico e ritorno alla crescitaeconomica". La corretta allocazionedelle risorse pubbliche "èfondamentale, così come èfondamentale che l'attivitá diprogrammazione sia correttamentecondotta", aggiunge Giampaolino.

Conti pubblici, risanamento gravoso ecomplesso. Per quel che riguarda ilrisanamento dei conti pubblici, siprospetta una situazione gravosa ecomplessa e "la tempestivitá con laquale in questi giorni viene propostauna nuova impegnativa manovra difinanza pubblica dimostra che ilgoverno è ben consapevole di quanto,nel complesso, il percorso diaggiustamento strutturale dei contipubblici si presenti gravoso e digrande complessitá", rileva ilpresidente di Sezione della Corte,Luigi Mazzillo, per il quale "la sceltaappare orientata a mantenere stabileil livello aggregato della pressionefiscale e a concentrare tutta lacorrezione dei conti sulla spesa. Sitratta di una scelta condivisibile".

Lotta all'evasione fiscale. Con unabuona azione di contrasto all'evasionefiscale si possono raggiungereobiettivi "ambiziosi" nel recuperaregettito, sottolinea ancora Mazzillo. Ele dimensioni del fenomeno sonoimponenti: l'Istat ha stimato che nel2008 l'economia sommersarappresentava il 17,5% del Pil",ricorda il presidente di Sezione, chemette anche in guardiadall'indebolimento "di una serie dipresidi, a cominciare alla forzadissuasiva della riscossione coattivaattribuita ad Equitalia. Con lemodifiche appena introdotte - spiega -si rischia di vedere in buona partecompromessa l'effettivitá stessa dellacapacitá di riscossione coattiva deglienti locali". Anche se inutili"vessazioni" nelle attivitá diaccertamento e riscossione fiscalepossono essere controproducenti,rileva ancora la Corte.

Meno tasse per dipendenti epensionati. La riforma fiscale non èpiù rinviabile perché è necessarioalleggerire le tasse per lavoratoridipendenti e pensionati, sottolinea ilprocuratore generale aggiunto dellaCorte dei Conti, Maria TeresaArganelli, rilevando che "oggi si poneall'attenzione generale l'improrogabilenecessitá di un intervento in materiafiscale, che riduca in misurasignificativa le aliquote sui redditi deilavoratori dipendenti e dei pensionati".

"Tanto più che - ha sottolineato -l'incremento del tasso d'inflazione aprevedersi nei prossimi anni potrebbecomportare ulteriori erosioni delpotere d'acquisto, con conseguentediminuzione del reddito reale dellefamiglie e ulteriore contrazione delmercato interno".

Nell'ambito della riforma fiscale, laCorte dei Conti giudica poi"condivisibile il progetto didisboscamento di esenzioni edagevolazioni" fiscali, allo studio delgoverno, ma avverte che "l'area diintervento per allargare la baseimponibile è molto più circoscritta diquanto appare a prima vista": si devetenere conto infatti "dell'erosione cheè parte integrante dell'assetto delleimposte (almeno il 50%) e  di unaquota che corrisponde a puntuali egiustificate scelte di politica fiscale (unaltro 20%)".

Debito pubblico elevatissimo. Urgenteè anche ridurre il debito pubblicoperché ormai "elevatissimo". La crisimondiale dei mercati finanziari, con isuoi effetti fortemente negativisull'economia reale, "ha costretto unpaese come l'Italia, a elevatissimodebito pubblico, a manovre dicontenimento necessariamenteprotratte per una serie di anni", rilevaancora Arganelli. "Alla necessitá direcupero del disavanzo primario - haspiegato ancora il procuratore - siaggiunge l'urgenza della diminuzionedel debito pubblico, in termine assolutiin continua espansione".

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La situazione debitoria del paesepresenta poi "punti oscuri", diceArganelli, riferendosi "differimento deipagamenti ai creditori dello Stato edelle autonomie locali, in tempitalvolta lunghi, calcolati in alcuni puntidi Pil. E continua: "Si fa riferimentoancora ai rapporti tra le autonomielocali e gli organismi da essepartecipati, che possono nasconderesituazioni debitorie o modalitá diindebitamento in funzione del vincolodel patto di stabilitá, i cui effettipossono produrre squilibri di bilancionascosti", come desta anchepreoccupazione "la situazionedebitoria di taluni enti che hanno fattoricorso per la gestione dei debiti aiderivati".

Evoluzione dei conti positiva perl'Italia. Per quel che riguarda il quadrodi finanza pubblica, la Corte rilevacome lo scorso anno abbiapresentato, nei saldi, "risultati piùfavorevoli di quelli giustificati dalrecupero del ciclo economico".L'evoluzione dei conti pubblici appare"particolarmente positiva se siconfrontano i risultati con quelliconseguiti dagli altri paesi europei".L'Italia, infatti, oggi presenta undisavanzo in quota di Pil "ben inferiorealle media europea ed è l'unico, tra igrandi paesi, a registrare un saldoprimario vicino al pareggio.L'evoluzione è positiva anche se la siconfronta con le stesse proiezioni deidocumenti programmatici".

Dall'altro lato, peró, la Corte evidenziache "la lenta ripresa del ritmo dicrescita dell'economia italiana haconsentito di recuperare solo unquarto della perdita di prodotto subitanel biennio precedente, determinandoun ampliamento del divario negativorispetto alla media europea".

Norme patto stabilitá non condivisibili.Un rilievo, infine, viene mosso allenorme che fissano vincoli per ilrispetto del patto di stabilitá agli entilocali, "che di fatto impedisconoinvestimenti ad enti che dispongono in

bilancio di sufficienti risorsefinanziarie", giudicate dalla Cortescarsamente condivisibili. "Sidetermina così un circuito vizioso inforza del quale le inefficienze di talunienti vengono pagate da enti virtuosi",conclude Arganelli.

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Pioggia di rifiuti cosmici.Evacuata la stazione spazialeIL CASO

Un detrito imprevisto si è avvicinato allaIss prima che i sei astronautidell'equipaggio potessero manovrare perevitarlo. Il gruppo costretto a rifugiarsi perprecauzione nelle capsule Soyuz.Successivamente i cosmonauti sonopotuti tornare ai loro posti

L'equipaggio della Stazione spazialeinternazionale - sei astronauti- è statacostretta ad abbandonare le propriepostazioni e riparare nelle capsuleSoyuz agganciate alla struttura perl'avvicinamento di immondiziaspaziale. Si tratta di detriti creatidall'uomo e non più utili, comeframmenti di satelliti o scaglie dipolvere o vernici. "I rifiuti", ha fattosapere una fonte anonimadell'industria spaziale russa, citata daInterfax, "sono stati individuati troppotardi per poter effettuare una manovraed evitarli". ■

Atene, esplode la protestalacrimogeni controdimostrantiIL CASO

Sciopero di 48 ore indetto dai sindacatiparalizza il Paese. Ondata dimanifestazioni contro il piano di austerityche il Parlamento si appresta a votare,necessario per sbloccare i finanziamentiUe-Fmi. "Il governo ci ha dichiarato guerrae rispondiamo con la guerra"

ATENE - La polizia ha usato gaslacrimogeni ad Atene davanti alParlamento, dove sono in corsoscontri con i manifestanti che lancianopietre e bottiglie. Gruppi di personecon bandiere nere, simbolo deglianarchici più radicali, hanno sfondatole transenne, cercando lo scontro congli agenti. Tafferugli si registranoanche davanti al ministero delleFinanze.

LE FOTO

La protesta è contro l'ondata di misureeconomiche di austerity e tagli che ilParlamento si appresta a votare,necessari per sbloccare gli aiutifinanziari dalla comunitáinternazionale. I sindacati dei settoripubblico e privato hanno indetto unosciopero di 48 ore: bloccato sin daquesta mattina il trasporto aereo,urbano e marittimo e i servizi pubblicia parte la metro che funzionerá"proprio per permettere lapartecipazione alla manifestazione"hanno detto gli organizzatori. 

Ad Atene oltre 15mila personepartecipano ai cortei di protesta, aSalonicco sono scese in piazza in10mila. "La nostra mobilitazione

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continuerá fino a quando resterá invigore questa politica", ha detto unportavoce della Confederazionegenerale di lavoratori. Lamanifestazione principale è in piazzaSintagma ad Atene, di fronte alParlamento, presidiata sin dal mattinoda 5mila uomini delle forze dell'ordine.Bloccato anche il porto del Pireo. "Ilgoverno ci ha dichiarato guerra - hadetto Spyros Linardopoulos delsindacato Pame - e noi rispondiamocon la guerra".

A 24 ore dal voto del Parlamento sulpiano di risanamento da 28 miliardimesso a punto dal premier GeorgePapandreou, il commissario Ue agliAffari economici e monetari, OlliRehn, ha ribadito senza mezzi terminiche si tratta per il paese dell'"unicaalternativa" al default. "Questasettimana - ha ricordato da BruxellesRehn - la Grecia affronta un momentocritico. Sono in gioco sia il futuro delpaese che la stabilitá finanziaria inEuropa. Rispetto pienamente leprerogative e la sovranitá delParlamento greco nel dibattito incorso, e credo che i leader politicigreci sono pienamente consapevolidella responsabilitá che hanno perevitare il default".

Il piano, ha ricordato il commissarioUe, comprende sia "la strategiafiscale a medio termine che il piano diprivatizzazioni", condizionenecessaria perché venga versata laprossima tranche dell'assistenzafinanziaria Ue-Fmi da 12 miliardi. "Acoloro che speculano su altre opzionidico chiaramente che non esiste unpiano B per evitare il default -ribadisce Rehn -. L'Unione europeacontinua a voler sostenere la Grecia,ma l'Europa puó aiutare la Grecia solose il Paese aiuta se stesso". ■

Se a Napoli arrivassero gliangeli della monnezzaIL CASO

di ADRIANO SOFRI

Immagino come un dopoguerra, unfilm di persone che scendano instrada a prendere ciascuna il propriosacco di spazzatura e se ne rientrinoin casa. Confronto la monnezza aNapoli col fango dell'Arno a Firenzenel 1966. Che cos'hanno in comune,direte, a parte l'impiego metaforico deltermine alluvione anche a Napoli?

Che l'una fosse un disastro naturale el'altra umano, non è così decisivo. Nel1966 l'incuria umana trasformó unaccidente naturale in disastro: aquesti fiumi rovinosi si apprestinoargini e ripari nei tempi quieti, dicevaMachiavelli, in modo che l'impeto loronon risulti così licenzioso e dannoso.Oggi inettitudine e corruzione diumani danno alla monnezzanapoletana la portata di unacatastrofe naturale. Ormai è difficileche i grandi disastri avvengano senzaun concorso di colpa - come aFukushima.

Peró lá c'erano i libri, qua lamonnezza. Infatti: sgombrare dall'unavuol dire far posto agli altri, in tutti isensi. Si pretende che Napoli siaaffare dei napoletani. A uno stranofinale va avviandosi l'anniversariodell'unitá d'Italia. Uno spiazzo padanoin cui gridare Secessione. Una cittádel cuore (dell'aneddoto sul Cavourmorente: "Questi nostri poveri

napoletani...") che si vuol mandarealla deriva. Eppure è bella l'idea chel'atto finale delle celebrazioni del150enario abbia a che fare col riscattodalla monnezza, e vi metta mano ogniparte del paese. "Quand'è che si votadi nuovo?", chiede un giovane in unavignetta dei giorni scorsi. La buonavolontá c'è, aspetta solo i varchi dacui passare. Si chiamarono angeli delfango, con una dose di retoricamelensa, i ragazzi di Firenze 1966,che infatti aspettavano il loro varco.Verrebbero a Napoli, i loro coetaneid'oggi, a passarsi di mano in mano isacchi di spazzatura, se solo ci fossealla fine un posto in cui depositarli.Sarebbe bello che ci venissero lostesso, così, per prendersi il lorosacchetto e tornarsene via, un altromodo per votare, e per dire cheabbiamo capito alcune cose semplici.Che i commissariamenti governativisono serviti a rendere perennel'emergenza e i suoi guadagni, e asaldare un sistema Commissariato-Impregilo-Camorra. Che si pretendeche i rifiuti non partano da Napoli allavolta di altre regioni e si scarica daanni una valanga di rifiuti speciali dalnord alla Campania. Che è davveropossibile raggiungere una percentualeoltre il 60 per cento di raccoltadifferenziata nel giro di mesi, e che cisono riuscite Salerno e Portici eMugnano, che non sono in Finlandia.E che l'impegno per lo sgombero dellamonnezza coincide con quello controla camorra: per esempio, spiegaGuido Viale, nella discarica vuota nelCasertano controllata dalla famigliaSchiavone. Una tipica situazionerisorgimentale, no?

Se da 17 anni si è fatto in modo diperpetuare un'emergenza dellaspazzatura che danna l'intera vitaeconomica e civile di una metropolimediterranea ed europea, è evidenteora il desiderio di trarne una rivalsanei confronti del bruciante risultatoelettorale: qualcosa come il"cacerolazo" cileno del 1972. Lanuova amministrazione napoletana èstata investita da un voto che indicaun desiderio irruento e profondo di

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rinnovamento e di pulizia. Haereditato la montagna di rifiuti. Ègrottesco che l'eccesso di zelo di DeMagistris sui "cinque giorni" (nellacittá, del resto, delle Quattro Giornate,e c'era ben altro da spazzar via),gratuito com'era, faccia da pretesto aun impudente rovesciamento diresponsabilitá, e che Berlusconi arrivia dire che dovrá ancora pensarci lui.Sará bene che ci pensiamo tuttiquanti, e che i governi di regioni chehanno dichiarato la propria solidaledisponibilitá, e lo fecero giá inpassato, sentano il sostegno deicittadini, e si vergognino quelli cheostentano il proprio egoismo. (Sirilegga il riconoscimento dell'exsindaco Formentini su Milano invasadalla monnezza e soccorsa dalBersani presidente dell'EmiliaRomagna nel 1995).Chiunque, se gli chiediate che cosaassocia al nome di Napoli negli ultimianni, risponderá "la monnezza".Lasciategli un minuto in più, e gliverranno in mente altre cose. Unpresidente della Repubblica,naturalmente. E il libro italiano di granlunga più amato, Gomorra. Un altrolibro esce ora, e così nettamentel'editore Sellerio lo presenta: "Era daltempo della Lettera a unaprofessoressa che non leggevamopagine così emozionanti". Si intitolaInsegnare al principe di Danimarca,l'ha scritto Carla Melazzini, raccontafatti e riflessioni di un'esperienzaardua e formidabile come quella deimaestri di strada del ProgettoChance, che raccolgono ragazzi"dispersi" della Napoli un tempooperaia di Ponticelli, Barra, SanGiovanni a Teduccio, oggiribattezzata "il triangolo della morte".Scarti, quei bambini, che vengonoordinariamente smaltiti nel "Sistema".Quanta ricchezza contengano, e qualilezioni vengano sulla cittá e il nostrotempo dal punto di vista di chi sidedica a loro, è difficile daimmaginare per chi segua, fral'angoscia e il fastidio o l'abitudine, lecronache sui mucchi di monnezza."Un insegnante di media cultura eumanitá è presumibilmente

disponibile a commuoversi suldramma del giovane principe diDanimarca, e a riconoscere le ragionidei suoi atti, anche i più estremi. Maquanti insegnanti sarebbero disposti ariconoscere la stessa legittimitá aisentimenti di un adolescente diperiferia che vive il tradimento dellapropria madre con l'intensitá e laconsequenzialitá del principeAmleto?"

Non si fa letteratura in questoresoconto, caso mai la si traducenelle cose: "Lessi in una classe leprime righe della Metamorfosi, poichiesi ai ragazzi chi dei membri dellaloro famiglia, secondo loro, avrebbeaccettato di prendersi cura del poveroGregor Samsa trasformato in unimmondo scarafaggio. I maschiall'unanimitá risposero "la mamma".Perché? Ovvio: perché "pure 'oscarrafone è bello a mamma soja". Ilgiorno dopo ero in biblioteca, siaffaccia Gianni, il più piccolo e bruttodella classe, chiedendo timidamente:"Professoré, lo tenete qui il libro delloscarrafone?"".

Scriveva l'autrice (è morta un anno fa,immaturamente): "Quando le nostrealunne vogliono significarci che nonsono venute a scuola per poter fare iservizi domestici, fanno un ampiogesto col braccio che mima losvuotamento a terra di un interorecipiente di detersivo... Lo sporcodeve essere espulso, finché non nerimanga traccia dentro la casa... Lastessa ossessione espulsiva è vigentenei confronti di mosche e altri insetti,del sudore, degli odori (a questiragazzi è difficilissimo far fareesercizio fisico, perché non tolleranodi sudare). Gettano ogni cosa nellospazio esterno a sé. L'essenziale èche sia "fuori". Quelli per i qualil'essenziale è che i rifiuti siano "fuori"sono i diretti discendenti di quelli checon i rifiuti hanno coabitato per tantotempo, che come rifiuti sono statisempre trattati. Il ragazzo che diecianni fa ci disse "spendite tanti soldi pèmunnezza comme nuje!", aveva unacasa luccicante di pulizia ed era,

come gli altri, un consumista coatto.Successivamente ha fatto in modo dimettere in pratica il concetto cheaveva di se stesso".Di una rivoluzione ha bisogno, e peróha un'imprevista opportunitá, Napoli,e noi con lei. Sgombrare la monnezzae imparare a riusarla non è che lapremessa. Issarono un tricolore sulmucchio di spazzatura. In un certosenso, era una buona idea.  ■

Scola arcivescovo di Milanoprende il posto di TettamanziLA NOMINA

Oggi l'annuncio ufficiale dal Vaticano.Scola: accolgo in obbedienza la decisionedel Papa . Il suo primo messaggio alladiocesi per chiedere la preghiera di tuttiper il suo inserimento

L'annuncio è arrivato a mezzogiorno.Angelo Scola, Patriarca di Venezia è ilnuovo arcivescovo di Milano e prendeil posto di Dionigi Tettamanzi alvertice della più grande diocesi delmondo. Scola, ha annunciato, inun'affollatissima conferenza stampa,nella sede del patriarcato a SanMarco, la sua nomina ad arcivescovodi Milano. "Potete ben capire - sonostate le sue parole - come non sia

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facile per me darvi questa notizia. Vidico semplicemente che ho accolto inobbedienza la decisione del Papaperché è il Papa. Con sinceritá debboriconoscere che in questo momento ilmio cuore è un po' travagliato. Da unaparte ci sono il fascino della splendidaavventura vissuta nelle terre di Marco,e dura ormai quasi da un decennio, eil dolore per il distacco da voi che, perdirla con l'apostolo Paolo, mi sietediventati cari; dall'altra mi aspetta laChiesa di Milano, quella in cui sonostato svezzato contemporaneamentealla vita e alla fede".

L'annuncio ufficiale in Curia Il nuovoarcivescovo L'ultima volta diTettamanzi in Duomo Diecimila inpiazza per i tre beati

Poi Scola ha rivolto il suo primomessaggio alla sua nuova diocesi"Chiedo al Signore - ha detto - dipotermi inserire, con umile e realisticafiducia, nella lunga catena degliarcivescovi che si sono spesi per lanostra Chiesa. Ho bisogno di voi, ditutti voi, del vostro aiuto, masoprattutto, in questo momento, delvostro affetto". Scola chiede inparticolare la preghiera dei bambini,degli anziani, degli ammalati, dei piùpoveri ed emarginati. "Lo scambiod'amore con loro, ne sono certo, èancora oggi prezioso alimento perl'operositá dei mondi che hanno fattoe fatto grande Milano: dalla scuolaall'universitá, dal lavoro all'economia,alla politica, al mondo dellacomunicazione e dell'editoria, allacultura, all'arte, alla magnanimacondivisione sociale". Concludendo ilsuo messaggio, scola manifesta il suo"intenso affetto collegiale" ai cardinaliCarlo Maria Martini e DionigiTettamanzi.

Moltissimi i messaggi di benvenuto alnuovo arcivescovo - che sará in cittáa settembre - e di ringraziamento aTettamanzi. A partire dal presidenteNapolitano che ha inviato unmessaggio a Scola nel quale gliaugura di seguire la lunga tradizionedei grandid vescovi milanesi a partire

da Ambrogio. Un benvenuto anchedal sindaco Giuliano Pisapia che sidice convinto che Scola sapráproseguire nella missione pastoraleche ha contraddistinto la Chiesaambrosiana negli ultimi decenni. Altrimessaggi da parte degli esponentidelle forze politiche della cittá apartire dall'ex sindaco Letizia Morattiche parla della gioia con la qualeMilano accoglie la notizia dellanomina del nuovo arcivescovo.  ■

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