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La battaglia delle vaccinazioni 5 milioni di bambini da salvare Dott. Francesco Coronica

5 milioni di bambini da salvare Dott. Francesco Coronica fileparte delle quali si potrebbero prevenire con le vaccinazioni. Eppure vaccinare un bambino contro le principali malattie

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La battaglia delle

vaccinazioni

5 milioni di bambini da salvare

Dott. Francesco Coronica

Sulla Terra abitano 6 miliardi di individui; 5

miliardi vivono in paesi in via di sviluppo

Il miliardo che vive nei paesi ricchi possiede

l’80% della ricchezza mondiale; agli altri 5

miliardi resta il 20%

Dei 6 miliardi di abitanti, circa 3 vivono con

meno di 2 dollari al giorno; 1.2 miliardi

vivono con meno di un dollaro al giorno

Una grande sfida …

1.5 miliardi di individui non hanno

accesso ad acqua potabile

3 milioni di individui (2 di bambini)

muoiono ogni anno per malattie

vaccinabili

113 milioni di bambini non vanno a

scuola

Una grande sfida …

OBIETTIVI DI SVILUPPO DEL

MILLENNIO UN 1. Eliminare la povertà e la fame nel mondo

2. Assicurare l'istruzione elementare universale

3. Promuovere l’uguaglianza di genere e la capacitazione (empowerment) delle donne

4. Diminuire la mortalità infantile

5. Migliorare la salute materna

6. Combattere l’HIV/AIDS, la tubercolosi, la malaria e le altre malattie

7. Assicurare la sostenibilità ambientale

8. Sviluppare una partnership globale per lo sviluppo

30.500 bambini muoiono ogni giorno, nel mondo, per malattie considerate banali, gran parte delle quali si potrebbero prevenire con le vaccinazioni. Eppure vaccinare un bambino contro le principali malattie killer (polio,

morbillo, pertosse, tetano, difterite, tbc) costa in media € 20 (compresi i costi dei vaccini, aghi e siringhe sterili, impianti per la refrigerazione).

Una grande sfida …

Le aree più colpite

Le aree più colpite

Cina: un terzo delle persone infettate dall’ epatite B

vive in Cina. Ogni anno ne muoiono circa 280.000.

Afghanistan: ha il più alto tasso di mortalità infantile

della regione del Vicino Oriente con 225 bambini su

1000.

Indonesia: è colpita dalla più consistente epidemia di

poliomielite della sua storia. Dal marzo scorso, 225

bambini sono rimasti paralizzati.

Le aree più colpite

Angola: la mortalità infantile è tra le più alte al mondo (260 bambini su 1000) a causa di malaria, malattie diarroiche, infezioni respiratorie acute, morbillo e tetano.

Nepal: l’Unicef ha richiesto a tutte le fazioni coinvolte nei conflitti di impegnarsi nel facilitare la distribuzione di vaccini: 5000 bambini muoiono ogni anno di morbillo.

Tagikistan: 118 bambini su 1000 muoiono ogni anno prima di raggiungere il quinto anno di età.

Le aree più colpite

Haiti: presenta il tasso di copertura vaccinale

più basso dell’emisfero occidentale: circa la metà

dei bambini non riceve sistematicamente

vaccinazioni.

Sierra Leone: ha il più alto tasso di mortalità

infantile della regione africana.

Bambini senza alcuna vaccinazione

(in milioni)

Africa 11,09

PacificoOccidentale 5,02

Sud Est Asiatico12,5

America 1,06

MediterraneoOrientale 4,4

Europa 0,06

LE PRIME CAMPAGNE DI

MASSA

Tra la fine degli anni 40 e

i primi anni 50

l'UNICEF fu

protagonista, insieme alla

Croce Rossa, della

campagna internazionale

contro la tubercolosi,

mirata a vaccinare tutti i

bambini europei non

colpiti dalla malattia.

Le prime campagne di massa

Nuovi medicinali e nuovi vaccini erano sempre

più a buon mercato e per la prima volta nella

storia offrivano la reale possibilità di eliminare

antiche piaghe.

La prima malattia a soccombere alla campagna

di massa, negli anni 50, fu la framboesia, una

terribile malattia della pelle diffusissima nei paesi

tropicali.

Framboesia (Treponema pallidum

pertenue )

Le prime campagne di massa

Nei decenni successivi, mentre grazie alla

crescente diffusione delle vaccinazioni anti

vaiolo questa malattia si avviava alla scomparsa

(ufficialmente decretata nel maggio 1980, con la

conseguente sospensione delle vaccinazioni

obbligatorie in tutto il mondo), la poliomielite

diventava epidemica.

Poliomielite

Ai suoi massimi storici,

raggiunti nei primi anni

Cinquanta, la polio

paralizzava o uccideva oltre

mezzo milione di persone

l'anno. Solo nel 1955 venne

messo a punto il primo

vaccino (il cosiddetto "Salk",

per iniezione, a base di virus

morti), poi sostituito dal

vaccino per via orale (il

"Sabin").

Poliomielite in Italia

In Italia la profilassi ebbe

inizio nel 1957, ma divenne

obbligatoria solo a partire dal

1966. La punta massima di

casi si ebbe, nel nostro paese,

nel 1958, con 8377 casi. Nel

1979 la polio era, grazie alle

vaccinazioni obbligatorie,

virtualmente scomparsa in

Italia.

L’efficacia dei vaccini (USA)

L’offensiva finale contro la

poliomielite: emergenza Nigeria. UNICEF: 15 milioni di bambini a rischio.

La situazione in Africa occidentale pone sotto pressione le risorse dell'"Iniziativa per l'eradicazione mondiale della polio" (guidata da OMS, UNICEF, Rotary International e US Centers for Disease Control and Prevention) che già deve fare i conti con un ammanco fondi di 210 milioni di dollari per le attività programmate fino al 2005. La situazione della Nigeria, che da sola registra 178 casi sui 414 constatati a livello mondiale, costringe a nuovi interventi antipolio non solo nei 7 paesi in cui il virus è ancora endemico (contro i 125 in cui era diffuso quando fu l'Iniziativa fu lanciata nel 1988): India, Pakistan, Egitto, Afghanistan, Niger, Somalia e Nigeria ,ma anche in quelli in cui era stata debellata.

“Tbc, una cura per tutti”

Il successo delle campagne di massa fu anche da

stimolo ad altre campagne, tra cui quelle contro

il tracoma, la lebbra e la tubercolosi.

Per la tubercolosi è stato introdotto il

trattamento DOTS(Directly observed therapy).

Il trattamento DOTS L’OMS vuole dare la opportunità a tutti di potersi curare dalla tubercolosi. Infatti il

trattamento DOTS, caratterizzato da un basso costo (10-15$), si basa su 5 criteri:

1. Impegno dei governi a sostenere la lotta alla Tbc.

2. Diagnosi precoce dei sintomi attraverso analisi al microscopio della saliva.

3. Presenza costante ed ininterrotta dei farmaci necessari

4. Garanzia di somministrare la cura per 6-8 mesi

5. Presenza di un sistema di informazioni che consenta di monitorare sistematicamente i progressi della guarigione.

Ha incrementato dalla sua introduzione al 95% il tasso di cura nei paesi più poveri.

La Banca Mondiale ha classificato la strategia DOTS come uno degli interventi sanitari migliori in termini di costi e benefici.

L’opera dell’ UNICEF

l'UNICEF ha promosso una "Grande Alleanza per i Vaccini" ("Global Alliance for Vaccines and Immunization", in sigla GAVI), per assicurare a ogni bambino del mondo la protezione dalle malattie prevenibili con i vaccini.

GAVI, the Vaccine Alliance

La GAVI, costituita nel 1999, rappresenta una

storica alleanza tra partner privati e pubblici; ne

fanno parte l'UNICEF, l'OMS, rappresentanti

dei governi nazionali, il Children's Vaccine

Program di Bill e Melinda Gates, la Banca

Mondiale, l'IFPMA (Federazione Internazionale

delle Associazioni dei Produttori Farmaceutici),

la Rockefeller Foundation.

GAVI: obiettivi prioritari

estendere la copertura dei servizi di vaccinazione già avviati;

espandere l'uso di tutti i vaccini esistenti a costi ridotti;

accelerare lo sviluppo e l'introduzione di nuovi vaccini e tecnologie;

accelerare la ricerca e lo sviluppo di vaccini per combattere malattie molto diffuse nei paesi in via di sviluppo;

far sì che la copertura immunitaria sia un punto centrale nelle politiche di sviluppo internazionale.

“Il miglior investimento che abbia mai fatto” -

Bill Gates, fondatore di Microsoft Corporation,

ha contribuito con 750 milioni di dollari.

Il programma di finanziamenti

I Paesi destinatari possono utilizzare i fondi stanziati dal GAVI come credono, ma chi raggiunge gli obiettivi avrà ulteriori fondi, destinati non solo ai vaccini, ma anche infrastrutture e formazione di personale sanitario.

Il programma di finanziamenti

Il programma funziona anche nei Paesi che

devono affrontare catastrofi naturali e conflitti

armati.

Il bilancio del GAVI

Dal 2000 ha salvato 13 milioni di vite.

135 milioni di piccoli hanno ricevuto vaccini

nuovi e sono state distribuite più di un miliardo

di siringhe autodisattivanti.

Un esempio: nei Paesi beneficiari della

campagna, la copertura per l’epatite B è passata

dal 20% del 2000 al 60% del 2005.

Numero annuale dei bambini

sottoposti ai nuovi vaccini tramite

GAVI (in milioni)

0

5

10

15

20

25

30

2001 2002 2003

Epatite B

Influenza tipo b

(hib)

Febbre gialla

Il bilancio del GAVI

“Portare ad ogni bambino le vaccinazioni è

un’idea possibile, lo dimostra la nostra

esperienza” – Lob Levyt segretario esecutivo

GAVI e chief executive officer del Vaccine

Found.

Bibliografia

UNICEF: http://www.unicef.com

GAVI: http://www.vaccinealliance.org

La Repubblica del 3/9/2005 Speciale a pag.18

CDC.gov http://www.cdc.gov/