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LA NATURA DELL’INFANZIAP
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3° Lezione
COS’E’ UN BAMBINO?
Ognuno di noi ha una idea di infanzia che non
corrisponde all’insieme delle caratteristiche rappresentative
del bambino. Possediamo un sistema di credenze sul bambino che
costruiamo a partire dalle nostre esperienze e dalla nostra
interpretazione del mondo. La nostra immagine dell’infanzia dipende da una serie di
influenze storiche, culturali e personali.
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3° Lezione
COS’E’ UN BAMBINO?
La nostra immagine dell’infanzia dipende da una serie di
influenze storiche, culturali e personali.
Possiamo evidenziare le diverse idee di infanzia
adottando 3 prospettive:
Storica
Culturale
Personale
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3° Lezione
PROSPETTIVA STORICA
3 immagini di bambino
Bambino come adulto in miniatura
Bambino come vittima
Bambino dei diritti
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3° Lezione
Bambino come adulto in miniatura
“ Nella società medioevale non esisteva l’idea di infanzia;
questo non significa che i bambini fossero trascurati,
abbandonati o disprezzati. L’idea di infanzia non deve
essere confusa con l’affetto per i bambini; corrisponde
alla consapevolezza della natura specifica dell’infanzia,
quella natura che distingue il bambino dall’adulto.”
(P. Ariès, 1962)
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3° Lezione
Bambino come vittima
“Ribadisco l’importanza della conquista della volontà fin da
quando si è bambini; poiché questa è l’unica base possibile per
una educazione religiosa … solo da questo dipende l’inferno o
il paradiso. Cosicché il genitore che cerca di sottomettere la
volontà dei propri figli lavora insieme a Dio per la salvezza di
un’anima; il genitore che indulge, aiuta il diavolo … Spezza la
sua volontà se non vuoi che tuo figlio si danni.”
(Sig.ra Wesley, madre del fondatore del metodismo, XVIII secolo)
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3° Lezione
Il bambino dei diritti
“I bambini del mondo sono innocenti, vulnerabili e
dipendenti. Sono curiosi attivi e pieni di speranze. Devono
vivere felici e in pace, e crescere dedicandosi al gioco e
allo studio. Il loro futuro deve essere plasmato in armonia
e collaborazione. La loro vita prenderà forma quando
amplieranno le loro prospettive e faranno nuove
esperienze.”
(Dichiarazione del World Summit for Children, 1989)
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3° Lezione
PROSPETTIVA CULTURALE
Ci sono differenze nell’immagine dell’infanzia confrontando le varie culture, poiché ogni società si
distingue per il suo insieme di valori e considera i propri figli alla luce di questi valori.
Le caratteristiche che ogni società apprezza nei propri membri vengono trasmesse ai bambini con
l’educazione, ma la stessa caratteristica assume significati diversi in diversi contesti culturali.
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ORIENTAMENTO INDIVIDUALISTICO E COLLETTIVISTICO
Le culture individualistiche enfatizzano l’indipendenza dell’individuo, i bambini vengono educati ad essere autonomi e a difendere i propri diritti.
Le culture collettivistiche enfatizzano la dipendenza reciproca, i bambini imparano a valorizzare più la conformità sociale che gli obiettivi individuali.
La distinzione tra i due orientamenti non ha carattere assoluto, ma i bisogni sociali forgiano lo stile
genitoriale.
9
Percentuali di tempo totale
Stati Uniti Kenya
2 anni 4 anni 2 anni 4 anni
Mangiare 23 18 14 9
Fuori casa 14 16 1 2
Giocare 36 42 42 28
Lavoretti in casa
0 0 15 35
Attività infantili in due diverse società
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PROSPETTIVA CULTURALE
• Il bambino in braccio: Il bambino in braccio: madri occidentali vs. madri kaluli madri occidentali vs. madri kaluli della Papua Nuova Giuneadella Papua Nuova Giunea
• Il gioco:Il gioco: madri statunitensi e madri messicane madri statunitensi e madri messicane
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PROSPETTIVA CULTURALE
• Il bambino in braccio: Il bambino in braccio: madri occidentali vs. madri kaluli madri occidentali vs. madri kaluli della Papua Nuova Giuneadella Papua Nuova Giunea
• Il gioco:Il gioco: madri statunitensi e madri messicane madri statunitensi e madri messicane
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3° Lezione
PROSPETTIVA INDIVIDUALE
Insieme di credenze sulla natura dei bambini e sul ruolo degli adulti nello sviluppo dei bambini.
Tendono a differenziarsi sul peso dato al potenziale del bambino e alle pratiche educative.
13
SISTEMI DICREDENZE
GENITORIALI
SISTEMI DICREDENZE
GENITORIALI
PRATICHE EDUCATIVE ADOTTATE
PRATICHE EDUCATIVE ADOTTATE
SVILUPPO DEL BAMBINO
SVILUPPO DEL BAMBINO
SISTEMI DI CREDENZE DEL
BAMBINO
SISTEMI DI CREDENZE DEL
BAMBINO• Esperienze personali • Cultura• Conoscenze psicopedagogiche
14
Il bambino idealeIl bambino ideale
Percentuali Madri Insegnanti
Item Caratteristica ImportanteNon
importante ImportanteNon
importante
1 Socievole 21 0 3 0
2 Curioso 8 5 22 1
18 Non si scoraggi 19 0 18 0
21 Autonomo 11 2 2 1
30 Creda in sé -- -- 18 0
11 Docile 0 22 0 13
20 Affermarsi 0 13 1 11
19 Sappia stare da solo 1 12 1 7
28 Ordinato 1 10 0 7
15 Simpatico 0 5 0 10
15
Percentuali Madri Insegnanti
Item Caratteristica Importante Non importante Importante Non importante
17 Allegro 7 1 0 3
6 Affettuoso 7 1 0 5
25 Impegnato -- -- 9 0
26 Soddisfatto -- -- 7 0
5 Educato 6 1 6 1
27 Vivace -- -- 0 9
4 Pulito 1 6 1 3
12 Non bugiardo 1 5 0 5
8 Adattabile 5 3 3 2
16 Sappia difendersi 4 2 0 3
13 Obbediente 3 2 0 0
7 Tenace 2 3 1 2
22 Si controlla 2 4 0 0
9 Si faccia valere -- -- 0 2
10 Intelligente -- -- 1 3
14 Studi -- -- 2 1
23 Determinato -- -- 2 1
24 Risolve problemi -- -- 1 3
16
Il bambino ideale: influenza adultoIl bambino ideale: influenza adulto
Item Caratteristica Madri Insegnanti
1 Socievole 83 70
2 Curioso 71 91
18 Non si scoraggia 88 99
21 Autonomo 92 82
30 Crede in sé -- 96
11 Docile 39 24
20 Sappia affermarsi 49 45
19 Sappia stare da solo 64 30
28 Ordinato 83 65
15 Simpatico 49 40
17
Item Caratteristica Madri Insegnanti
4 Pulito 92 31
5 Educato 93 66
6 Affettuoso 88 30
7 Tenace 51 70
8 Adattabile 77 73
9 Si faccia valere -- 46
10 Intelligente -- 42
12 Non bugiardo 69 46
13 Obbediente 88 80
14 Studi -- 96
16 Sappia difendersi 63 47
17 Allegro 89 51
22 Si controlla 72 77
23 Determinato -- 65
24 Risolve problemi -- 97
25 Impegnato -- 97
26 Soddisfatto -- 91
27 Vivace -- 18
29 Carattere -- 34
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PROSPETTIVA INDIVIDUALE
Perché i bambini sono in grado di sviluppare storie di fantasia?
a. Il far finta è naturalmente parte dell’infanzia
b. Gli insegnanti e i genitori incoraggiano e favoriscono la fantasia nei bambini.
c. Quando i bambini giocano con altri e riflettono sugli oggetti, la loro immaginazione si sviluppa.
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PROSPETTIVA INDIVIDUALE
Perché i bambini sono in grado di sviluppare storie di fantasia?
a. Il far finta è naturalmente parte dell’infanzia
Focalizzazione sulla maturazione
Sviluppo determinato dalla maturazione
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PROSPETTIVA INDIVIDUALE
Perché i bambini sono in grado di sviluppare storie di fantasia?
b. Gli insegnanti e i genitori incoraggiano e favoriscono la fantasia nei bambini.
Attribuzione di responsabilità degli adulti
Sviluppo legato alla influenze ambientali
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3° Lezione
PROSPETTIVA INDIVIDUALE
Perché i bambini sono in grado di sviluppare storie di fantasia?
c. Quando i bambini giocano con altri e riflettono sugli oggetti, la loro immaginazione si sviluppa.
Enfasi sul ruolo dei bambini
Sviluppo attivo del bambino a seguito di attività rilevanti
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PROSPETTIVA INDIVIDUALE
I sistemi di credenze variano prevalentemente lungo l’asse NATURA-CULTURA
23
I bambini sono destinati a svilupparsi in base alle
caratteristiche innate nei diversi momenti; il ruolo degli
adulti è limitato
I bambini sono destinati a svilupparsi in base alle
caratteristiche innate nei diversi momenti; il ruolo degli
adulti è limitato
NATURANATURANATURANATURA
Le caratteristiche sviluppate dai bambini rispecchiano il modo in cui
sono stati educati e il tipo di esperienze vissute
Le caratteristiche sviluppate dai bambini rispecchiano il modo in cui
sono stati educati e il tipo di esperienze vissute
EDUCAZIONEEDUCAZIONEEDUCAZIONEEDUCAZIONE
Concezione filosofica di Rousseau
Concezione filosofica di Rousseau Concezione filosofica di LockeConcezione filosofica di Locke
Credenze sulle cause dello sviluppoCredenze sulle cause dello sviluppo
24
crescerematurareevolvere
crescerematurareevolvere
SVILUPPOSVILUPPOSVILUPPOSVILUPPO
acquisireimparareinsegnare
acquisireimparareinsegnare
APPRENDIMENTOAPPRENDIMENTOAPPRENDIMENTOAPPRENDIMENTO
cambiamento per effetto dell’età
cambiamento per effetto dell’età
cambiamento per effetto dell’esperienza
cambiamento per effetto dell’esperienza
Sviluppo e ApprendimentoSviluppo e Apprendimento
25
Sviluppo e ApprendimentoSviluppo e Apprendimento
1. Una bambina di 7 mesi riesce a stare seduta da sola
2. Un’adolescente prova una forte attrazione per un bel ragazzo
3. Uno studente universitario è ansioso quando cerca su internet il risultato di un esame scritto
4. Un alunno di scuola elementare scopre che un modo diverso di moltiplicare un numero per 17 è quello di scomporre 10 e 7
Nell’uomo APPRENDIMENTO e SVILUPPO sonoNell’uomo APPRENDIMENTO e SVILUPPO sonolegati in modo inseparabilelegati in modo inseparabile
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Idee su sviluppo e apprendimentoIdee su sviluppo e apprendimento
Diversi visioni presenti nelle persone che si occupano di educazione
Diverse visioni presenti nelle teorie psicologiche dello sviluppo
27
Credenze sulle cause dello sviluppoCredenze sulle cause dello sviluppo
Percentuali Madri Insegnanti
Stereotipi sessuali Disaccordo Accordo Disaccordo Accordo
2 Bambine docili e facili 75 21 85 11
18 Bambini meno obbedienti e più carattere 71 12 86 5
Regole socializzazione
3 Scapaccioni 60 37 75 15
4 Lavoro genitori 44 49 46 49
6 Obbedienza 76 22 75 20
7 Necessità ordine e pulizia 28 68 27 67
14 Le regole non devono essere negoziate 73 25 90 9
15 Bambino viziato se preso in braccio 52 43 44 40
17 Vestirsi da soli 26 59 22 44
19 Controllo fisiologico precoce 50 45 48 38
24 Educazione religiosa 33 60 48 42
28
Percentuali Madri Insegnanti
Ruolo genitori Disaccordo Accordo Disaccordo Accordo
1 Padri dedicati al gioco 79 21 87 11
5 Padri rispetto madri 75 21 83 8
13 Padri diano da mangiare e puliscano 4 94 0 99
20 Padre e disciplina 88 11 90 8
21 Unicità ruolo delle madri 90 7 100 0
22 No solo a casa 10 88 6 91
Concezioni dello sviluppo
8 Varietà modalità educazione 23 60 20 66
9 Unicausalità 14 75 8 85
10 Primogeniti 42 39 23 62
11 A 6-7 mesi necessarie pulizia e nutrizione 93 7 99 0
12 Adeguarsi età 21 75 6 89
16 Socievolezza 8 87 4 78
23 Differenze di intelligenza 41 27 38 16
29
APPRENDIMENTO COME TRASMISSIONE DI CONOSCENZEAPPRENDIMENTO COME TRASMISSIONE DI CONOSCENZE
Apprendimento meccanico che implica • assenza di elaborazione da parte del soggetto
• visione dell’allievo come “assorbente”• visione della conoscenza come specchio della realtà
Nelle dichiarazioni degli insegnanti:1. “l’apprendimento è come una videocamera che registra il mondo”
2. “l’apprendimento è come una spugna che si inzuppa di acqua”
3. “l’apprendimento è come scrivere su un quaderno nuovo con una matita magica che non si consuma mai”
4. “L’insegnante è come un poeta che scrive il suo lavoro su un foglio bianco (bambino)”
Idee su apprendimentoIdee su apprendimento
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APPRENDIMENTO COME COSTRUZIONE DI CONOSCENZEAPPRENDIMENTO COME COSTRUZIONE DI CONOSCENZE
Apprendimento parte da: • percezioni e interpretazioni della realtà da parte del soggetto
• strutture mentali e abilità cognitive possedute• la conoscenza è una interpretazione della realtà
Nelle dichiarazioni degli insegnanti:1. “l’apprendimento è come sistemare i mattoni di una casa. Lo studente è
il muratore, la casa e il proprietario. L’insegnante è il caposquadra”
2. “Chi apprende è una persona che non vede bene e che – grazie all’ottico – scopre la luce e le diverse realtà, in base agli occhiali che si mette”
3. “l’apprendimento è come un detective cerca le cose e vi guarda dentro: l’insegnamento è creare l’intelletto, cercare conoscenza”
Idee su apprendimentoIdee su apprendimento
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APPRENDIMENTO COME PARTECIPAZIONEAPPRENDIMENTO COME PARTECIPAZIONEA PRATICHE CULTURALIA PRATICHE CULTURALI
• la conoscenza è nelle pratiche, nei contesti e distribuita tra le persone
• l’apprendimento richiede collaborazione e negoziazione
Nelle dichiarazioni degli insegnanti:1. “è un lavoro congiunto come quello delle formiche”
2. “l’insegnante è come la guida turistica che negozia il percorso”
Idee su apprendimentoIdee su apprendimento
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Metafore su apprendimentoMetafore su apprendimentodi insegnanti in formazionedi insegnanti in formazione
1. È una valigia che una persona arricchisce con il passare del tempo
2. Montagna da scalare poco a poco/ scalata di montagna piena di imprevisti, ma ricca di continue e inaspettate scoperte/ insieme di attrezzature (corda, picchetti e imbracatura) che ti permette di scalare una montagna, senza la quale saresti costretto a valle.
3. E’ come scrivere su un libro bianco, bisogna scrivere solo cose sensate e che abbiano un contenuto di valore.
4. Un computer che elabora, raccoglie ed utilizza i dati.
5. Preparazione di un torta (c’è una mano che fornisce e aggiunge tutti gli ingredienti necessari e una pasta ben precisa che si crea in base agli ingredienti che sono stati messi. Il risultato che si otterrà dipende da chi cucina ma anche dalla qualità degli ingredienti e da altri fattori).
6. Un comò con tanti cassetti.
7. Riempire un bicchiere.
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Metafore su apprendimentoMetafore su apprendimentodi insegnanti in formazionedi insegnanti in formazione
8. Passaggio, qualcosa tra due o più persone.
9. Un muro di mattoni: si parte dal basso e si inizia accostando qualche mattone alla volta; man mano che il tempo passa se ne aggiungono altri( altri apprendimenti)che però non possono rimanere connessi tra di loro senza il cemento ( la comprensione e l’interiorizzazione di un apprendimento ne prevede il consolidamento, in caso contrario la conoscenza acquisita tende a prendersi).
10. Lente d’ingrandimento.
11. Gli animali che fanno provviste per l’inverno e le usano quando serve.
12. Una lavagna scritta.
13. Spugna che assorbe l’acqua trattenendola.
14. Mangiare.
15. Apprendimento come salire una scala.
34
Diverse visioni/modelli presenti nelle teorie psicologiche dello sviluppo legate alla natura umana
Due gemelli che a 2 anni presentano molte differenze evolutive:
la bambina ha un vocabolario più ampio e più competenza linguistica
il bambino è più alto, pesante, forte e maggiori capacità motorie
Come si spiegano queste differenze?
Natura umana e natura cambiamentoNatura umana e natura cambiamento
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Modello meccanicistaModello meccanicista
o l’uomo è una macchina; è passivo
o è un’entità priva di risorse interne, che può funzionare solo se qualcuno o qualcosa dall’esterno provvede
o lo sviluppo si può spiegare con un unico fattore causale
o il meccanismo di sviluppo è semplice
Le differenze nei due gemelli sono dovute:
ai valori della comunità di riferimento (nutrizione; socializzazione)
alle differenze nel patrimonio genetico
Natura umana e natura cambiamentoNatura umana e natura cambiamento
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Modello organismicoModello organismico
o l’uomo è un organismo, le cui parti sono interconnesse e non separabili, attivo
o è una totalità che ha abilità proprie ed è capace di utilizzare l’esperienza
o lo sviluppo è guidato da leggi autoregolative e risponde a principi organizzativi intrinseci
o il meccanismo di sviluppo è vario per ogni etàLe differenze nei due gemelli sono dovute:
all’attività individuale (maschi più prestanza fisica si impegnano in attività di esplorazione e mototria; femmine, più minute alla nascita, ricercano attività sedentarie, di interazione con le persone)
Natura umana e natura cambiamentoNatura umana e natura cambiamento
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Modello organismicoModello organismico
o l’uomo è un organismo, le cui parti sono interconnesse e non separabili, attivo
o è una totalità che ha abilità proprie ed è capace di utilizzare l’esperienza
o lo sviluppo è guidato da leggi autoregolative e risponde a principi organizzativi intrinseci
o il meccanismo di sviluppo è vario per ogni età
Le differenze nei due gemelli sono dovute:
all’attività individuale (maschi più prestanza fisica si impegnano in attività di esplorazione e mototria; femmine, più minute alla nascita, ricercano attività sedentarie, di interazione con le persone)
Natura umana e natura cambiamentoNatura umana e natura cambiamento
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Modello contestualistaModello contestualista
o l’uomo non è un’entità isolata; si trova in un contesto ed è in continuo divenire
o individuo e ambiente sono in interazione reciproca
o lo sviluppo è complesso e dinamico, multideterminato e non lineare
Le differenze nei due gemelli sono dovute:
variabili individuali e contestuali che si influenzano reciprocamente
la predisposizione biologica porta a preferire attività a cui l’ambiente reagisce
Natura umana e natura cambiamentoNatura umana e natura cambiamento
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Modello contestualistaModello contestualista
Natura umana e natura cambiamentoNatura umana e natura cambiamento
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3° Lezione
o Plasticità individuale: continuo cambiamento; effetto a cascata
evitare interpretazioni rigide
l’intervento educativo è dinamico
o Differenze individuali
interindividuali
intraindividuali
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MicrosistemaCoetanei
Microsistema
Scuola
MacrosistemaPolitica sociale e dei servizi
EsosistemaCondizioni di vita e di lavoro
MesosistemaRelazioni tra microsistemi
Microsistema
Famiglia
Contesto secondo approccio ecologicoContesto secondo approccio ecologico
BroenfenbrennerBroenfenbrenner
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Età in anni Fasi dello sviluppo
da concepimento a nascita
Periodo prenatale
0-2/3 Infanzia
3-5 Età prescolare
6-10 Fanciullezza - età scolare
10-13 Preadolescenza
13-18/20 Adolescenza
20-40 Giovinezza
40-65 Mezza età
oltre 65 Vecchiaia