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POLINESIA FRANCESE, Territorio d'oltremare della Francia Capitale Papeete(30.200 abitanti. 111.400 nell'area metropolitana) Superficie Km2: 3.675 Popolazione 262.125 abitanti (tasso di crescita demografica 1,62%) Tahiti: 150.371 abitanti Densità di popolazione 59 abitanti per Km 2 Popoli 78% polinesiani (maohi), 12% asiatici, 10% francesi (6% residenti) Lingue parlate Tahitiano e Francese Religione 55% Protestanti, 30% Cattolici, 15% altre religioni. PIL 1,3 miliardi di dollari PIL pro capite 5.000 dollari Moneta Cour de Franc Pacifique (CFP) Cambio attuale 1 Euro=119,33 CFP Settori/ prodotti principali perle e madreperla, turismo, pesca, artigianato, cotone, noci di cocco, vaniglia, frutti tropicali, carne di squalo, allevamento, latticini Turismo 166.000 visitatori nel 1994, prevalentemente americani, francesi e giapponesi Fuso orario -11 ore TERRITORIO La Polinesia Francese è costituita da 118 isole che coprono una superficie emersa ( comprese le lagune) di 3.675 km², disseminate su una superficie di 2,5 milioni di chilometri quadrati equivalenti alla superficie dell'Europa. Conformazione fisica Suddivise in 5 arcipelaghi, le isole si distinguono a seconda della loro conformazione:

6. geo polinesia francese

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POLINESIA FRANCESE, Territorio d'oltremare della Francia

Capitale Papeete(30.200 abitanti. 111.400 nell'area metropolitana)Superficie Km2: 3.675

Popolazione 262.125 abitanti (tasso di crescita demografica 1,62%) Tahiti: 150.371 abitanti

Densità di popolazione 59 abitanti per Km2

Popoli 78% polinesiani (maohi), 12% asiatici, 10% francesi (6% residenti)Lingue parlate Tahitiano e FranceseReligione 55% Protestanti, 30% Cattolici, 15% altre religioni.PIL 1,3 miliardi di dollariPIL pro capite 5.000 dollariMoneta Cour de Franc Pacifique (CFP)Cambio attuale 1 Euro=119,33 CFPSettori/prodotti principali

perle e madreperla, turismo, pesca, artigianato, cotone, noci di cocco, vaniglia, frutti tropicali, carne di squalo, allevamento, latticini

Turismo 166.000 visitatori nel 1994, prevalentemente americani, francesi e giapponesi

Fuso orario -11 ore

TERRITORIO

La Polinesia Francese è costituita da 118 isole che coprono una superficie emersa ( comprese le lagune) di 3.675 km², disseminate su una superficie di 2,5 milioni di chilometri quadrati equivalenti

alla superficie dell'Europa.

Conformazione fisicaSuddivise in 5 arcipelaghi, le isole si distinguono a seconda della loro conformazione: Le isole alte sono caratterizzate da aspri picchi di origine vulcanica; ammantate da una

vegetazione rigogliosa, hanno stupende spiagge nere, di origine basaltica, o immacolate, di sabbia corallina.

Le isole basse, levigate da secoli di erosione, offrono allo sguardo panorami unici caratterizzati dalla presenza anelli di atolli sparsi in lagune dalle acque calde e generose, ricche di vita. L'oceano Pacifico contiene quasi i tre quarti dei 400 atolli del mondo. Il solo triangolo polinesiano ne annovera 140. Gli atolli possono essere aperti o chiusi a seconda che sia presente oppure no un passaggio verso l'oceano. Quello chiuso favorisce la vita delle madreperle.

I raggruppamenti Arcipelago delle Australi ou Tubuai (141 km2): comprendenti le isole Rurutu, Tubuai, Rimatara, Raivavae et Rapa.Arcipelago delle Gambier (36 km2) dodici isole di cui solo 6 abitateArcipelago delle Marchesi (1274 km2) dieci isole di cui sei abitateArcipelago della Società (1747 km2) divise in: Isole du-Vent (Tahiti, Mooréa e Tetiaroa) e Isole Sous-le-Vent (Raiatea, Tahaa, Huahine, Bora Bora e Maupiti);Arcipelago delle Tuamotu (1000 km2): 84 isole di cui 41 abitate

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CLIMA

Le isole polinesiane presentano un clima tropicale complessivamente mite, rinfrescato dalla costante presenza degli Alisei del Pacifico.Le stagioni principali sono 2: quella delle piogge, da dicembre a marzo, e la stagione secca, da aprile a novembre. La temperatura media atmosferica è di circa 27°C. Le isole dell'estremo sud godono di un clima più fresco, essendo maggiormente distanti dall'equatore.Tutte le isole godono di una buona ventilazione. Il mara'amu proveniente dall'Est porta un po' d'aria fresca. La Polinesia è soggetta alla corrente degli alisei che, talvolta può portare alcune piogge durante la stagione secca. Nelle isole Australi la temperatura può scendere sino ai 10 gradi, mentre nelle isole della Società e nelle Tuamotu scende raramente sotto i 20 gradi e si aggira attorno ai 30.In tutte le isole dove il rilievo è montagnoso, la temperatura è evidentemente molto più bassa quando ci accostiamo alle cime.I cicloni sono provocati da un riscaldamento delle acque tropicali nelle regioni al Sud della Polinesia. Ma i venti sono imprevedibili e una zona può trovarsi colpita quando le correnti non seguono un tragitto normale.

FLORA

La differenza morfologica delle isole rende possibile ammirare panorami differenti. La Polinesia Francese è la regina dei fiori. Abbondantissimi in natura e ricchissimi in forme, specie e colori, i fiori fanno parte di quasi tutti i rituali quotidiani; tanto che il tiare Tahiti, uno speciale tipo di gardenia, e il maire, una felce, rappresentano il simbolo nazionale.Pini australiani, bambù giganti e alberi del pane disegnano insieme alle palme da cocco il profilo della vegetazione tahitiana; mango, avocado, arance, mandarini e limoni colorano le numerose piantagioni e insieme alla vaniglia, l'hibiscus e l'ylang-ylang creano il più fragrante dei bouquet naturali: tutto a Tahiti è profumo.

FAUNA

Le tiepide acque che circondano gli arcipelaghi della Polinesia sono ricche di vita: coloratissimi pesci di ogni specie, coralli variopinti, razze manta e milioni di altre forme di vita che costituiscono uno scenario imperdibile. E’ possibile, inoltre, godere di uno spettacolo unico ed acrobatico di delfini, cetacei e tartarughe giganti, semplicemente da imbarcazioni o facendo una passeggiata nella laguna.

POPOLAZIONE

L'analisi e lo studio di reperti archeologici ritrovati sulle isole hanno reso possibile affermare la tesi che i primi uomini a sbarcare in Polinesia attorno al 500 d.c. furono un popolo sconosciuto e misteriosamente scomparso.

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La seconda ondata di immigrazione trovò appunto i resti di questa civiltà. Secondo le leggende Inca del Perù una seconda popolazione occupò la Polinesia nel 1100. Pare che Tiki, riconosciuto dai peruviani come il dio del sole, si batté contro il Capo Carlo sul lago di Titicaca e dopo aver perso la battaglia ed aver provocato una strage di bianchi, si imbarcò su una zattera con alcuni superstiti suoi seguaci e, dirigendosi verso ovest, attraversò il Pacifico ed arrivò in Polinesia.La seconda popolazione che abitò le isole fu quindi un incrocio tra la Indii e peruviani, teoria dimostrata da Heyerdahl.

Le curiosità:

Gastronomia delle isole

La cucina polinesiana risulta essere leggera e gustosissima: nasce da un incrocio fra la tradizione culinaria francese, quella cinese e, anche se in minima parte, quella italiana. Tra le specialità da non perdere troviamo pesce crudo alla tahitiana e il po'e, una composta di frutta servita con cremoso latte di cocco.

Nelle isole polinesiane sicuramente la frutta non manca; possiamo infatti gustare, oltre alla varietà di frutti esotici, una serie di prodotti locali quasi introvabili ad occidente, quali i leggendari frutti dell'albero del pane, e i tuberi di taro, di tarna e di ufi.Per coloro che amano la pesca è possibile organizzare pic-nic sulle spiagge gustando pesci appena presi ed arrostiti su falò, godendosi così una cena gustosa in un atmosfera incantata.

SCOPERTA DELLE ISOLEDal XVI secolo, la brama di nuove ricchezze e il fascino della scoperta di territori sconosciuti, portarono le grandi nazioni europee ad organizzare spedizioni nel Pacifico. Già nel 1521 gli atolli delle Tuamotu vennero raggiunti dagli europei, ma fu nel 1595 che si stabilì il primo contatto umano tra gli abitanti delle isole e gli europei in questa parte dell'Oceano.Il navigatore spagnolo Alvaro de Mendana nella sua seconda spedizione il 16 giugno 1595 con un equipaggio di 400 uomini raggiunge il Perù e sbarcò a Fatu Hiva dopo cinque settimane i navigazione.Durante il primo contatto con gli europei, gli abitanti delle isole Marchesi scoprirono, insieme all'uomo bianco, anche le armi da fuoco. Gli spagnoli, infatti, lasciarono dietro di loro 200 morti e la sifilide. Nel 1606 il 4 febbraio, Quiroz portò a termine una nuova spedizione e dopo aver navigato a lungo tra atolli inospitali, sbarcò presso la laguna di Hao, nelle isole Tuamotu, ma il viaggio successivo lo portò a scoprire solo terre verso le quali decisero di non sbarcare vista la decisa ostilità degli abitanti. Passarono circa 160 anni prima che un'altra nave spagnola percorresse ancora quelle rotte.Gli inglesi aprirono una nuova era con le esplorazioni scientifiche nella seconda metà del secolo XVIII, spedizioni che ebbero come meta principalmente il Pacifico, a quell'epoca ancora largamente poco conosciuto.Tahiti venne scoperta da Samuel Wallis il 17 giugno 1767.Poco tempo dopo che Wallis fece ritorno in Inghilterra venne decisa un'altra spedizione nel Pacifico per osservare, il 3 giugno 1769, il transito di Venere davanti al Sole: fenomeno che non si sarebbe riprodotto fino al 1874. Comandante della spedizione fu James Cook. I naturalisti Joseph Banks e Daniel Solander raccolsero un enorme collezione di nuove specie di piante, d’insetti, d’animali e di pesci.

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Importantissimo è anche il diario di bordo di Cook, ricchissimo di descrizioni dei costumi degli isolani, che ha permesso oggi di sapere con precisione come quelle popolazioni vivessero.Cook fece di nuovo scalo a Matavai nel 1773, 1774 e 1777.

Antiche leggende e simboli

Il popolo polinesiano ritiene le leggende parte integrante della storia e della geografia del paese.La causa di questa forte interazione tra il mito dei lucertoloni giganti e la storia sta nel fatto che la polinesia non ha mai avuto annotazioni scritte (come del resto tutte le popolazioni del pacifico che hanno sempre ignorato la scrittura) e tutti gli eventi sono stati nei secoli raccontati oralmente: l'arte, la narrazione, e tutta la cultura passano esclusivamente di generazione in generazione. Ogni avvenimento tribale (nascita, circoncisione, matrimoni, morte, raccolto, costruzione della casa) viene celebrato da tutta la popolazione con canti e danze che si prolungano per tutta la notte, sempre all'aperto.I polinesiani hanno dunque un grosso bagaglio di leggende e tradizioni che spesso di fondono con la religiosità: la gran parte di queste leggende narrano di dei e della creazione del mondo.L'antica religione polinesiana, fortemente legata agli elementi naturali, parlava di una creazione del mondo ad opera di un soffio di vita da parte degli dei che infusero il loro spirito all'universo e alle creature. Ruahatu-Tini-Rau è Il dio del mare Polinesiano ciò che per la mitologia occidentale è stato il dio Nettuno.

L'arte dei tatuaggi

L'origine dei tatuaggi in Polinesia si perde nella notte dei tempi ed è più che probabile che esistessero già nelle terre di origine delle popolazioni migranti che occuparono le isole.Dal punto di vista del significato sociale e culturale il tatuaggio è da sempre stato per i Polinesiani un simbolo di bellezza ed al contrario di quello che verrebbe spontaneo pensare, più importante per l'uomo che per la donna. I tatuatori erano degli specialisti che godevano di un grande prestigio all'interno della struttura sociale delle isole.

Tahiti è un isola montagnosa dominata dalla cima del Orohena (2 241m )e dall'Aorai (12066m), del monte Diadème (1321m), e del monte Marau (1493 m).Numerosi viaggiatori che ne rimasero affascinati: Bouganville il navigatore Francese la battezzò "Nouvelle Cytere", Rousseau si ispirò ad essa per descrivere il mito del "buon selvaggio". Caratteristiche fisiche:

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Due vulcani emersi dalle acque con le loro eruzioni crearono l'isola di Tahiti. Circa 3 milioni di anni fa , nacque Tahiti Nui (la Grande Tahiti), mentre Tahiti Iti (la Piccola Tahiti, anche chiamata la "Penisola") nacque 500.000 anni fa.Tahiti è la più grande isola della Polinesia Francese, si estende infatti su una superficie di 1045 chilometri quadrati ed è anche la più popolata con i suoi 150000 abitanti.E' completamente circondata da una barriera corallina interrotta in diversi punti, tra i quali il "passo " di Papeete è il più largo.Tahiti Nui

Dominata alte montagne, il monte Orohena (2241 metri) il Monte Aorai ( 2066 metri ) il Diadema (1493 metri) è percorsa da verdeggianti vallate estremamente fertili e ricche d'acqua. Numerose sono le casate che si possono incontrare. Esse formano ai loro piedi bacini d'acqua purissima.Tahiti Iti

Tahiti Iti, più piccola rispetto alla precedente, è dominata dal Monte Ronui (1321 metri) e dal Monte Meirenui ( 1306 metri ).Circondata da una catena corallifera e da una laguna la “Penisola” gode di larghe spiagge di sabbia bianchissima. A Tahiti Iti è presente, inoltre, uno spettacolare altopiano: il Plateau di Taravao. Qui si pratica l'agricoltura e il pascolo del bestiame ed i turisti possono ammirare uno splendido paesaggio di tutta Tahiti.

Il turismo e la popolazioneAi visitatori curiosi le montagne tahitiane offrono la possibilità di fare gradevoli passeggiate lungo le affascinanti e selvagge valli, alla ricerca di cascate e alla scoperta di grotte misteriose e siti archeologici.La capitale Papeete, cuore economico e politico, è situata sul litorale nordovest dell'isola.Papeete è il luogo di arrivo di tutti i turisti che visitano la Polinesia: essa può vantare l'aeroporto internazionale di TAHITI-FAA'A e il porto autonomo di PAPEETE.

Luoghi da non perdere

Il mercato pubblico è il centro della città.Museo della Perla Altra tappa nella visita della città è il museo della Perla dove numerosi tabelloni illustrano la storia della perla tahitiana.Punta di VenerePresso questo luogo si erge il faro, costruito nel 1867 e tuttora funzionante. Inoltre qui arrivarono i primi missionari protestanti nel 1797 con la Bibbia e l'astronomo Charles Gree osservò il passaggio di Venere davanti al sole il 3 giugno 1769.Le tre cascate Nei pressi di Tiarei ai piedi di una foresta di bamboo dall'accesso molto facile per i visitatori è possibile ammirare la prima cascate e bagnarsi nell'acqua fresca e purissima che ne sgorga. Per i più avventurosi è possibile proseguire la passeggiata fino alle alte due cascate, ma l'accesso in questo caso è un poco più difficoltoso.Il museo GAUGUIN Il museo si trova a Paperi. E' un omaggio reverente al celebre pittore Paul Gauguin, che qui decise di trascorre parte della sua vita. Si possono ammirare, dipinti originali, acquarelli, sculture di legno e porcellane.Spiaggia del surf PAPARA

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Su questa spiaggia si riuniscono durante il fine settimana i giovani polinesiani per i quali il surf è il principale sport nazionale. I migliori surfisti al mondo partecipano alle numerose competizioni internazionali che vengono organizzate.Grotte di MARAA Nella grotta Paea si è formata, grazie a un'infiltrazione d'acqua permanente, un lago. Questo luogo affascinante e suggestivo è teatro di una curiosa illusione ottica: la grotta grazie al riflesso delle acque sembra molto più piccola di quanto non sia in realtà LE MUSEE DE TAHITI ET SES ILES E’ il luogo migliore per comprendere la cultura e l'antropologia di queste popolazioni.