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2016 Foglio informativo dell’Amministrazione Comunale di Artegna Registrazione Tribunale di Tolmezzo n. 135 direttore responsabile Aldo Daici stampa Tipografia Moro Andrea S.r.L. , Tolmezzo disponibile anche sul sito www.comune.artegna.ud.it aprile 6 Maggio 1976 – 6 Maggio 2016 SIAMO OBBLIGATI A RICORDARE 40 anni fa, alle ore 21.01 del 6 maggio 1976, dopo una giornata particolarmente calda ed afosa, una grande par- te del Friuli, Artegna compresa, conobbe la tragedia del terremoto, che poi si sarebbe ripetuto l’11 ed il 15 set- tembre dello stesso anno. 41 morti, 33 subito ed altri sette in seguito come conse- guenza delle ferite riportate, n. 754 case distrutte, n. 271 case lesionate, 1060 sfollati nell’inverno 76-77. Questi in estrema sintesi alcuni dati significativi che dan- no un’immediata idea di cosa sia stato il terremoto per Artegna. I numeri, per quanto essenziali, non restituiscono però nemmeno lontanamente le paure e l’ansia di quel tragico periodo, con le scosse che giornalmente si ripresentava- no, il dolore per i parenti morti, la necessità del vivere quotidiano senza avere più una casa, l’incertezza del fu- turo. Negli occhi di tutti c’era la domanda: cosa succede- rà domani? Come faremo a ricostruire? Quanti anni ci vor- ranno? Il detto friulano “fasin di bessoi” strideva ed appariva fuo- ri luogo di fronte all’enorme lavoro da fare ed alla man- canza delle risorse economiche. Eravamo disperati, ma gli aiuti arrivarono, da tutto il mondo. Singoli volontari (saranno centinaia nei primi due anni), gruppi organizzati, aiuti economici. Poi la politica, stavolta con la P maiuscola, fece il suo dovere; nomina di un commissario straordinario per la ricostruzione, il mai dimenticato On. Zamberletti, leggi nazionali e regionali specifiche, aiuti economici, coordinamento tecnico dell’apposita Segreteria regionale, Sindaci nominati fun- zionari delegati della Regione con propria autonomia e responsabilità decisionale sulla spesa. Tutto ciò realizzò il così detto modello Friuli, ancora oggi un valido modello per gestire situazioni analoghe, che permise la ricostru- zione, in poco più di un decennio, dei paesi, delle fabbri- che, delle chiese. Non fu facile, non lo fu specialmente dopo il nuovo terre- moto del 15 settembre 1976 che rigettò a terra l’intera popolazione che già si stava attrezzando a passare l’inverno ad Artegna, riparando alla buona le poche case ancora in piedi , attrezzando vagoni ferroviari e box, rea- lizzando baracche di fortuna. E fu lo sfollamento e l’abbandono del paese, forse il momento più tragico del post terremoto, dove anche le speranze di una rapida ripresa sembravano svanire completamente. Poi , come detto, arrivarono gli aiuti, e tanti, ma furono fatti fruttare al meglio dalle qualità eccelse del popolo friulano che seppe riprendersi immediatamente e si mi- se all’opera. Un popolo che ai discorsi fine a se stessi preferisce rimboccarsi le maniche e darsi da fare, un popolo che non si tira indietro davanti alle difficoltà. Qualità che emersero in maniera così evidente da far conferire dal Presidente della Repubblica Italiana, Ade- lio Ciampi , nel 2002 la Medaglia d’Oro per Meriti Civili alla popolazione di ciascun Comune terremotato con la seguente motivazione : “ In occasione di un disastroso terremoto, con grande difficoltà, spirito di sacrificio ed impegno civile, affrontava la difficile opera di ricostru- zione del proprio tessuto abitativo, nonché della rinasci- ta del proprio futuro sociale, economico e produttivo. Mirabile esempio di valore civico ed altissimo senso di abnegazione”. Il terremoto fu quindi una tragedia, ma fu anche un portentoso momento in cui emersero tutte le magnifi- che qualità della nostra gente. Ecco perché siamo obbli- gati a ricordare. Dobbiamo essere riconoscenti a tutti quelli che ci hanno aiutato ma, allo stesso tempo, dob- biamo essere orgogliosi di come ci siamo comportati e di cosa siamo riusciti a fare. Queste qualità non le ab- biamo perse, sono ancora dentro di noi e dovremmo attingere ad esse più spesso nella vita di tutti i giorni. Non dobbiamo poi dimenticare i nostri morti, le perso- ne che ricoprirono incarichi di grande responsabilità in momenti difficilissimi, i nostri Sindaci ed amministrato- ri di quel tempo. Non dobbiamo dimenticare chi ci ha aiutato allora e chi ha bisogno del nostro aiuto oggi. Non dobbiamo di- menticare di far conoscere ai nostri giovani cos’è stato il terremoto e come si sono comportati i loro genitori e tutta la comunità civile e religiosa di fronte a tanto disa- stro. Noi non possiamo e non vogliamo dimenticare. Il Sindaco Aldo Daici

6 Maggio 1976 – 6 Maggio 2016 SIAMO OBBLIGATI A …...gna un senso e un significato particolare, molto concreto ma anche molto positivo e festoso. Il 5 marzo si è svolta la serata

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Foglio informativo dell’Amministrazione Comunale di Artegna Registrazione Tribunale di Tolmezzo n. 135 direttore responsabile Aldo Daici stampa Tipografia Moro Andrea S.r.L. , Tolmezzo disponibile anche sul sito www.comune.artegna.ud.it

aprile

6 Maggio 1976 – 6 Maggio 2016 SIAMO OBBLIGATI A RICORDARE

40 anni fa, alle ore 21.01 del 6 maggio 1976, dopo una giornata particolarmente calda ed afosa, una grande par-te del Friuli, Artegna compresa, conobbe la tragedia del terremoto, che poi si sarebbe ripetuto l’11 ed il 15 set-tembre dello stesso anno. 41 morti, 33 subito ed altri sette in seguito come conse-guenza delle ferite riportate, n. 754 case distrutte, n. 271 case lesionate, 1060 sfollati nell’inverno 76-77. Questi in estrema sintesi alcuni dati significativi che dan-no un’immediata idea di cosa sia stato il terremoto per Artegna. I numeri, per quanto essenziali, non restituiscono però nemmeno lontanamente le paure e l’ansia di quel tragico periodo, con le scosse che giornalmente si ripresentava-no, il dolore per i parenti morti, la necessità del vivere quotidiano senza avere più una casa, l’incertezza del fu-turo. Negli occhi di tutti c’era la domanda: cosa succede-rà domani? Come faremo a ricostruire? Quanti anni ci vor-ranno? Il detto friulano “fasin di bessoi” strideva ed appariva fuo-ri luogo di fronte all’enorme lavoro da fare ed alla man-canza delle risorse economiche. Eravamo disperati, ma gli aiuti arrivarono, da tutto il mondo. Singoli volontari (saranno centinaia nei primi due anni), gruppi organizzati, aiuti economici. Poi la politica, stavolta con la P maiuscola, fece il suo dovere; nomina di un commissario straordinario per la ricostruzione, il mai dimenticato On. Zamberletti, leggi nazionali e regionali specifiche, aiuti economici, coordinamento tecnico dell’apposita Segreteria regionale, Sindaci nominati fun-zionari delegati della Regione con propria autonomia e responsabilità decisionale sulla spesa. Tutto ciò realizzò il così detto modello Friuli, ancora oggi un valido modello per gestire situazioni analoghe, che permise la ricostru-zione, in poco più di un decennio, dei paesi, delle fabbri-che, delle chiese. Non fu facile, non lo fu specialmente dopo il nuovo terre-moto del 15 settembre 1976 che rigettò a terra l’intera popolazione che già si stava attrezzando a passare l’inverno ad Artegna, riparando alla buona le poche case ancora in piedi , attrezzando vagoni ferroviari e box, rea-lizzando baracche di fortuna. E fu lo sfollamento e l’abbandono del paese, forse il momento più tragico del post terremoto, dove anche le speranze di una rapida ripresa sembravano svanire completamente.

Poi , come detto, arrivarono gli aiuti, e tanti, ma furono fatti fruttare al meglio dalle qualità eccelse del popolo friulano che seppe riprendersi immediatamente e si mi-se all’opera. Un popolo che ai discorsi fine a se stessi preferisce rimboccarsi le maniche e darsi da fare, un popolo che non si tira indietro davanti alle difficoltà. Qualità che emersero in maniera così evidente da far conferire dal Presidente della Repubblica Italiana, Ade-lio Ciampi , nel 2002 la Medaglia d’Oro per Meriti Civili alla popolazione di ciascun Comune terremotato con la seguente motivazione : “ In occasione di un disastroso terremoto, con grande difficoltà, spirito di sacrificio ed impegno civile, affrontava la difficile opera di ricostru-zione del proprio tessuto abitativo, nonché della rinasci-ta del proprio futuro sociale, economico e produttivo. Mirabile esempio di valore civico ed altissimo senso di abnegazione”. Il terremoto fu quindi una tragedia, ma fu anche un portentoso momento in cui emersero tutte le magnifi-che qualità della nostra gente. Ecco perché siamo obbli-gati a ricordare. Dobbiamo essere riconoscenti a tutti quelli che ci hanno aiutato ma, allo stesso tempo, dob-biamo essere orgogliosi di come ci siamo comportati e di cosa siamo riusciti a fare. Queste qualità non le ab-biamo perse, sono ancora dentro di noi e dovremmo attingere ad esse più spesso nella vita di tutti i giorni. Non dobbiamo poi dimenticare i nostri morti, le perso-ne che ricoprirono incarichi di grande responsabilità in momenti difficilissimi, i nostri Sindaci ed amministrato-ri di quel tempo. Non dobbiamo dimenticare chi ci ha aiutato allora e chi ha bisogno del nostro aiuto oggi. Non dobbiamo di-menticare di far conoscere ai nostri giovani cos’è stato il terremoto e come si sono comportati i loro genitori e tutta la comunità civile e religiosa di fronte a tanto disa-stro. Noi non possiamo e non vogliamo dimenticare.

Il Sindaco Aldo Daici

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RICORRENZA DEL 40° ANNIVERSARIO DEL TERREMOTO I principali obiettivi che l’Amministrazione comunale si è posta nell’organizzazione delle manifestazioni per la ricorrenza del 40° anniversario del terremoto del 1976 sono due: Ringraziare ancora una volta enti, gruppi e volontari che ci aiutarono subito dopo quei terribili momenti

e nelle fasi della ricostruzione. Non lasciare cadere nell’oblio, a favore delle giovani generazioni, i valori e le qualità umane della popo-

lazione arteniese e friulana emerse in maniera così netta e limpida quando tutto sembrava essere per-duto.

Con tali obiettivi è stato stillato il programma sotto riportato, incentrato sulle giornate di Venerdì 6 maggio e Domenica 8 maggio, con l’augurio che tutta la popolazione arteniese vi possa partecipare.

MARTEDI’ 3 MAGGIO 09.00 Ritrovo in Piazza Marnico e partenza della “FRIULMIGLIA” per top

-car d’epoca che, in occasione del 40° anniversario del terremoto del Friuli, toccherà diverse città italiane.

VENERDI 6 MAGGIO 18.30 Arrivo in Piazza Marnico della “FRIULMIGLIA”.

Passaggio in Piazza Marnico della Corsa Podistica a Staffetta, or-ganizzata dalla ASD – Polisportiva Dopolavoro Ferroviario di Udi-ne, che attraverserà tutti i Comuni terremotati del Friuli Venezia Giulia.

19.45 Inaugurazione murales in via Liguria, realizzato dagli animatori della parrocchia.

20.00 SS. Messa in via Liguria, nei pressi del bassorilievo del terremoto dello scultore Giovanni Patat. A seguire processione fino al cimi-tero del terremoto.

21.01 Rintocchi della campana grande in memoria delle vittime artenie-si del terremoto.

21.30 Proiezione del filmato “Un fiore dopo la Tempesta” in Teatro Mons. Lavaroni

SABATO 7 MAGGIO 10.00 Inaugurazione mostra in Municipio con i disegni realizzati dai

ragazzi di allora sfollati a Lignano Sabbiadoro. 11.00 Inaugurazione mostra fotografica sul terremoto 1976 in castello

Savorgnan. 14.30 Accoglienza dei primi ospiti. 20.30 “Par MAI e par SIMPRI” in chiesa parrocchiale. Ricordi e testimonian-

ze a cura di Anna Maria De Monte e con il Coro Panarie DOMENICA 8 MAGGIO - Giornata del ringraziamento 09.00 Inizio accoglienza e visite guidate degli ospiti 10.00 SS. Messa di ringraziamento 11.30 Incontro ufficiale con gli ospiti in teatro Mons. Lavaroni. Interven-

ti istituzionali, proiezione multi visione, consegna presenti. 13.00 Pranzo per tutti gli ospiti presso il Centro Polifunzionale 15.30 Visite guidate, visita al Parco delle Rose della famiglia Fabiani-

Garland, libertà, rientro SABATO 14 MAGGIO 09.30 Raduno auto d’epoca “La Topolino nei luoghi del terremoto” in

piazza Marnico. Visita alla collina di S.Martino e castello Savor-gnan

VENERDI’ 20 MAGGIO 20.45 Concerto dei “cantautori del terremoto” in teatro Mons. Lavaroni.

Cantautori provenienti da diversi luoghi italiani che hanno vissu-to la tragedia del terremoto

MANDI CJASE Mi sclope il cûr, forsit a l’è deventât piere… La mê cjase no voleve colâ i riquarz no volevin murî. In zenoglon dongje lis mazèris o’ sint l’anime di cheste cjase vecje a svolâ atôr di mè. Zoventût restade in chest grum di piere prejeris d’amôr par chest Friûl di dolôr. Un cisicâ planc un vaî sot vôs… un respir ch’à jè une litanie: a’ son i miei muarz, il lôr spirt a’ nus cjarezze dolze promesse par un doman miôr. Signôr ze amare cheste crôs, viodi me pari murî di dolôr. Il timp al somee fermât sul me paîs taramotât. Piere, nome piere nancje l’aiar plui a’ mi fevele. La mê tiàre sante ch’a mi à viodude frute a’ gronde sanc. Mandi cjasute, mandi. Pari no stà vaî a tornaran chei dîs, il nestri pais a’ la’ bisugne che duç o restin unîz. Cjale la nestre culine a’ je verde di splenôr, il Signôr le à vistude cun tant amôr. Il nestri Friûl nol mûr e se cumò o’ vaìn di dolôr doman al tornarà il soreli La gjonde l’amôr.

Marina Turrin

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Area dell’intervento

“Io il n. 68307-Memorie di un soldato italiano internato nei lager di Berlino” Questo si legge sul frontespizio del libro “La dignità offesa” memoriale scritto da Umberto Tamburini che, nato a Rimini il 18 marzo 1921, appena diciannovenne viene sbalzato da una vita famigliare semplice e affet-tuosa nell’inferno della guerra, sul confine adriatico orientale, guerra che ben presto sente ingiusta, chiara-mente aggressiva, ma che è costretto a combattere. Dopo il caos e la baraonda dell’8 settembre 1943 a Fiume, i soldati italiano sono lasciati soli a decidere sul da farsi e, prima si illudono sulla possibile fine della guerra e sulla possibilità di tornare a casa, ma poi trova-no la forza di dire no alle proposte di collaborazione dei tedeschi. Così comincia l’amaro calvario della depor-tazione con l’incubo del viaggio in treni sigillati e con tutto quel corredo di violenze, sofferenze, umiliazioni che ben conosciamo grazie a tante testimonianze e che il titolo del libro “La dignità offesa”lascia immaginare. Il 14 ottobre 1943 a Trieste il giovane Umberto viene caricato assieme a centinaia di commilitoni sul convo-glio, composto da carri bestiame, che verso le dieci del mattino parte in direzione Udine-Tarvisio. Il treno ver-so le 13 arriva alla stazione di Artegna dove rimane fermo per diverse ore. I militari rinchiusi nei vagoni con le loro urla cercano d farsi sentire e vengono subito soccorsi dalle “donne dei lunghi treni”, donne di Arte-gna che, come in moltissimi altri casi, si avvicinano ai vagoni per offrire del pane, dell’acqua, della frutta, chiudendo gli occhi davanti al pericolo ma convinte che questo andava fatto. Umberto Tamburini nel suo libro ricorda Artegna e questo straordinario aiuto ricevuto che permise, a lui e ai suoi compagni, di sopravvivere nei lunghi dieci giorni di viaggio fino al lager di Berlino. La riconoscenza per questo gesto e il ricordo del provvidenziale soccorso offerto dalla donne di Artegna ha spinto il sig. Tamburi-ni a scrivere una lettera al nostro Sindaco per esprimere simbolicamente il suo personale ringraziamento a tutta la comunità arteniese. Questi i fatti divenuti contenuto dello spettacolo “La dignità offesa-Da Rimini al Lager, penultima fermata Artegna”, svoltosi il 12 marzo scorso presso il teatro Lavaroni di Artegna, a cura dell’Associazione Quaranta-settezeroquattro. Questo lo spettacolo con cui si è voluto ricordare quest’anno la Giornata della memoria, all’interno del progetto “I ragazzi ricordano la Shoah”, che ormai da qualche anno viene seguito e realizzato dai docenti e dai ragazzi della Scuola Secondaria di Primo Grado di Artegna e dell’ISIS Magrini-Marchetti di Gemona. Come Amministrazione comunale abbiamo sempre convintamente sostenuto e approvato questo progetto nella profonda convinzione che questo prezioso e insostituibile lavoro da parte della scuola aiuta i ragazzi a vivere la Giornata della Memoria non come una sterile e rituale commemorazione, ma insegna loro a capire e conoscere concretamente la storia anche nei suoi momenti più tragici, a capire che non esistono vaccini con-tro la barbarie, la guerra e le atrocità commesse dagli uomini e che, proprio perché opera dell’uomo, queste atrocità possono e potranno sempre ripetersi.

Beatrice Rinaldis - Assessore alla cultura

Se la Storia .….si ferma ad Artegna

Quest’anno ricordare la Festa della Donna ha avuto ad Arte-gna un senso e un significato particolare, molto concreto ma anche molto positivo e festoso. Il 5 marzo si è svolta la serata “M.A.N.Di…..A TAVOLA- Mon-do amico nelle diversità” organizzata dall’Associazione O-biettivo Famiglia-Federcasalinghe in collaborazione con il Comune di Artegna e la ProLoco. Il menù della cena proponeva piatti tipici di Venezuela, India, Filippine, Cina e Seychelles proposti e cucinati da nostre fan-tastiche concittadine originarie di questi paesi, che si sono messe ai fornelli per condividere, col paese e non solo, una serata di festa e allegria simbolicamente molto importante. L’idea da cui è partita la macchina organizzativa della serata è stata quella di ricordare la Festa della Donna anche con un gesto concreto, donando parte del ricavato ad una associazione che promuova e sostenga progetti volti alla valorizzazione delle differenze cultu-rali, etniche, religiose e di genere e che quindi operi nel campo delle più svariate problematiche femminili: vio-lenza, lavoro, salute, famiglia, cultura. Su mio invito è intervenuta l’Assessore alle Pari Opportunità del Comune di Udine Cinzia Del Torre, anche nel-la sua veste di presidente del tavolo di Coordinamento della Casa delle Donne di Udine, che vede attive sul ter-

ritorio tantissime associazioni che hanno in comune l’impegno contro i pregiudizi e gli stereotipi che ostacolano il progredire del pensiero solidale. Da questo incontro è emersa la volontà e l’impegno, anche nostro come amministrazione comunale, di sviluppare in futuro progetti in sinergia e in collaborazione con la Commissione Pari Opportunità di Udine per creare ap-puntamenti che siano luogo di incontro e di aggregazione cul-turale in funzione dell'educazione permanente. La serata è stata affollatissima e molto gradito anche l’ottimo menù, cucinato magistralmente dalle nostre amiche…..grazie quindi a tutte e in particolare alla Associazione Federcasalin-ghe che ha supportato tutto l’aspetto organizzativo e logistico con grande capacità e competenza. Arrivederci alla prossima occasione!

Beatrice Rinaldis - Assessore alla cultura

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Al via lo sportello di Educazione finanziaria di qualità Prende il via un nuovo servizio dedicato ai cittadini di Artegna, grazie a un accordo siglato tra Amministra-zione e Associazione Obiettivo Domani. Al giorno d’oggi la crescente complessità degli strumenti finanziari si scontra con un maggiore bisogno delle famiglie per una tutela del proprio patrimonio: per questo l’Amministrazione e l’Associazione Obiettivo Do-mani hanno deciso di attivare uno sportello di educazione finanziaria. L’iniziativa, terza in tutta Italia dopo Milano e Mantova, intende rispondere concretamente alla forte richiesta di aiuto nel compiere scelte economiche collegate al proprio ciclo di vita, e non ha alcuna connotazione com-merciale, richiamandosi ai principi di correttezza compresi nello statuto dell’Associazione e garantiti dalla certificazione UNI 11402:2011. Lo sportello si trova al piano terra della sede municipale, Piazza Marnico, entrata lato scuole, presso la stan-za “Sportello del Cittadino”: apre ogni giovedì pomeriggio dalle 15.00 alle 17.00 e ogni quarto sabato del mese dalle 10.00 alle 12.00. Per informazioni e appuntamenti: 0432 1483272, [email protected]

In cinque sezioni per la prima volta Comini presenta una sintesi del suo lavoro iniziato negli anni Settanta e che ancora continua con coerenza e intensità. Artegna è sempre stato per Sandro Comini il “suo paese”, luogo dove tornare, dove trovare ispirazione, dove ritrovare radici e senso della vita. Il titolo ha per l’artista una doppia lettura. La prima, personale, che conferma la consapevolezza dei propri rapporti con il mondo che si concreta attraversi i suoi lavori ma anche attraverso le relazioni col suo paese dove da qualche anno è tornato a vivere. La seconda, più intima, è dedicata a tutte quelle persone che sarebbero state felici di vedere realizza-ta una sua mostra ad Artegna ma anche a quelle persone che invece saranno presenti e condivideranno con lui la realizzazione di questo importante progetto. La mostra rimarrà aperta fino al 1 maggio 2016 con i seguenti orari: sabati, domeniche e festivi: 10-12.30 / 14.30-18.00

In castello - Mostra antologica di Sandro Comini

La visione sul percorso di una vita nella sintesi di un titolo “Ci sono”. Questo il senso della mostra antologica di Sandro Comini che si è inau-gurata sabato 26 marzo presso il Castello Savorgnan. www.castellodiartegna.it

Da tempo ormai l’Amministrazione comunale sta pensando alla ristrutturazione del cimitero del terremoto (vedasi Informartegna di settembre – ottobre 2012) che, dopo 40 anni, necessita di una sistemazione per evi-tare il degrado che avanza con il passare degli anni, anche in considerazione che molte tombe non sono più adeguatamente curate per la scomparsa dei parenti più stretti dei defunti. Dopo aver considerato diverse ipotesi, l’Amministrazione comunale è orientata a realizzare un’opera funera-ria che, raccordandosi con l’opera dello scultore Giovanni Patat con cui si concorderanno i dettagli, raccolga dignitosamente i resti di tutti defunti. La scelta, che a breve sarà adottata ufficialmente dalla Giunta comunale, è caduta su un complesso monu-mentale ad esedra, ideato dall’arch. Fasone, che si svilupperà attorno all’attuale statua e che ai suoi piedi raccoglierà i resti dei defunti, dopo la loro riesumazione. In seguito, la realizzazione dell’opera sarà possibile solo dopo l’ottenimento delle necessarie risorse econo-miche che al momento sono, purtroppo, alquanto incerte. Il Sindaco.

La sistemazione del cimitero del terremoto

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Benefici Sociali possibili CARTA FAMIGLIA. La Carta Famiglia è uno strumento a sostegno delle famiglie con figli a carico. La Carta viene rilasciata dal Comune ai nuclei familiari con almeno un figlio a carico ed in cui almeno uno dei genitori sia residente nel territorio regionale da almeno 24 mesi. A seconda del numero di figli a carico, viene assegnata la fascia di intensità del beneficio (bassa a chi ha un solo figlio, media a chi ne ha due, alta a chi ne ha tre o più). La fascia di appartenenza determina la misura dell’agevolazione: maggiore è il numero dei figli, mag-giore sarà il beneficio. La Carta Famiglia ha una durata di dodici mesi a partire dalla data della sua emissione. Le carte emesse nell'anno 2015 saranno prorogate fino al 14 agosto 2016. Ne hanno diritto le famiglie con que-sti requisiti: deve far parte della famiglia almeno un figlio a carico, il nucleo familiare deve essere in possesso di un Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE di tipo ordinario) non superiore a 30.000 euro e, co-me detto, almeno uno dei genitori deve essere residente nel territorio regionale da almeno 24 mesi.

ENERGIA ELETTRICA. II beneficio energia elettrica è un beneficio regionale e consiste in un contributo per ridurre i costi relativi alla fornitura di energia elettrica per le fatture emesse nel periodo compreso dal 01 gennaio al 31 dicembre dell’anno precedente. E' rivolto a tutti i titolari di Carta famiglia. La domanda deve essere sot-toscritta dal titolare della Carta famiglia e deve essere presentata entro il 20 maggio 2016 all’Uff. di Segreteria del Comune – nelle giornate di martedì e giovedì - indicando il totale delle bollette emesse nel periodo di riferi-mento e il codice POD dell'utenza ed allegando una fotocopia di un documento d'identità valido.

GAS METANO. II bonus è una riduzione sulle bollette dei gas metano distribuito a rete nell'abitazione di resi-denza, non può essere pertanto utilizzato per gas in bombola o per GPL. Hanno diritto al bonus le persone con un indicatore ISEF non superiore a euro 7.500 e le famiglie con più di tre figli a carico con indicatore ISEF non supe-riore a euro 20.000.

CONTRIBUTI per spese di trasporto scolastico ed acquisto libri di testo a favore di studen-ti iscritti alla scuola secondaria superiore. La domanda di contributo deve essere presentata direttamente alla Provincia di residenza dal genitore dello studente o da chi ne esercita la patria potestà. Il termine per la presentazione delle domande è fissato al 30 APRI-LE 2016. Possono accedere al contributo i nuclei famigliari in possesso di un indicatore di situazione economica equivalente (ISEE) non superiore ad €. 33.000,00. Maggiori informazioni sul sito della Provincia di Udine. Lorenzo Vidoni - Assessore Servizi Assistenziali

Vista la positiva risposta avuta l’anno scorso, anche quest’anno l’Amministrazione Comunale vuole promuovere alcune serate informative/formative sui temi di Primo Soc-corso. L’obiettivo principale è quello di offrire, attraverso due o tre serate organizzate in collaborazione con la Croce Rossa Italiana Provinciale, alcuni strumenti utili a tutte le perso-ne, ma soprattutto ai componenti delle molte associazioni presenti sul territorio comunale, le cui attività aumentano nel periodo estivo con lo svolgersi dei campeggi scout o parrocchiali e di conseguenza aumenta anche il rischio di trovarsi in situazioni d’emergenza. Uno degli scopi fonda-mentali del corso sarà quello di imparare cosa fare e so-prattutto cosa NON fare in questi casi. Le serate si svolgeranno, presso la Sala Consiliare in date da definire, saranno gratuite, aperte al pubblico e non ver-rà rilasciato nessun attestato di partecipazione.

Corso di Primo Soccorso

Si informa che dieci persone di Artegna, tra dipen-denti comunali, insegnanti e componenti delle asso-ciazioni sportive sono stati formate, attraverso un corso BLSD (Basic Life Support Defibrillation) all’uso del defibrillatore semiautomatico. Si ricorda che ad Artegna sono installati tre di questi dispositivi: nella palestra delle scuole, nella palestra divia Liguria ed uno presso il campo sportivo. Sarebbe opportuno aumentare il numero delle persone abilitate all’uso del defibrillatore per questo motivo si invita chi fosse interessato a contattare, al numero 348 254970, l’Assessore alla sanità Lorenzo Vidoni.

Defribillatori Il 29 maggio, presso il nuovo Centro Polifunzionale, si svolgerà un pranzo sociale dedicato alle persone sole che vogliono condividere alcuni momenti di serenità. Questo evento è itinerante e gli anni scorsi si è svolto nei comuni limitrofi. Le persone saranno individuate dai Servizi Sociali sul territorio del Gemonese. La giorna-ta è organizzata attraverso la collaborazione della coo-perativa Venchiarutti & Giove di Osoppo, con il supporto dell’Associazione San Martino e la presenza dei ragazzi della Consulta Giovanile che vorrebbero avvicinarsi ai temi di carattere sociale e di volontariato. Referente del progetto “Un pranzo indelebile” per Arte-gna è il sig. Luigino Nicoloso (3341221939)

Un pranzo indelebile

I 100 anni della Signora Adotti Teresina

Lo scorso 9 febbraio, la Signora Adotti Teresina, ospite della struttura Zaffiro di Magnano in Riviera, ha compiuto 100 anni. Un augurio e vivissime feli-c i t az ion i da pa r te de i pa ren t i e dell’Amministrazione comunale.

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In primavera ad Artegna prenderà avvio una campagna di disinfestazio-ne contro la Zanzara tigre, di origine asiatica, nera con puntini bianchi, presente in Friuli ormai da qualche anno. Nota per il disagio che arreca a tutti nella vita quotidiana, si è inoltre rivelata un possibile vettore di nuove patologie (anche gravi): un vero e proprio rischio sanitario. Questa zanzara si moltiplica veloce-mente vicino alle abitazioni, nei giar-dini e nei tombini, ovunque resti acqua ferma per più di 7 giorni (anche pochi cm). Per limitarne la diffusione l’Amministrazione ha in programma dei trattamenti bisettimanali di tutti i tombini lungo le strade pubbliche, sino al termine dell’estate. A questo si aggiungeranno trattamenti di siepi e aiuole pubbliche, sempre con prodotti certifi-cati, sicuri per persone ed animali, gestiti da una ditta specializzata e professionale. Considerato però che una zanzara produce 80 uova dopo ogni puntura, dal-le quali in una settimana matureranno 80 nuove zan-zare che deporranno altre 6.400 uova…è chiaro che basta un sottovaso pieno d’acqua per compromettere gli sforzi di tutti! È quindi fondamentale la collaborazione di tutta la popolazione: consigli istruzioni saranno diffusi con un’ordinanza e un incontro pubblico. Sin da ora però dobbiamo adottare alcuni comporta-menti intelligenti, in giardino e sul balcone. Quanti di noi hanno il bidone per l’acqua piovana nell’orto? Ba-

sta appoggiare sull’apertura un pezzo di zanzariera (pochi euro al metro, in ferramenta), per evitare la riproduzione di migliaia di zanzare (e l’acqua piovana entra lo stesso). Nien-te chimica, niente spese, nien-te rinunce, solo buonsenso. Non ci sono scuse. Acqua nei sottovasi? Non ser-ve. Ma se proprio non possia-mo farne a meno basta lascia-

re in acqua un pezzo di rame (come vecchi fili elettrici privati del rivestimento). Tenetelo sempre lucido (ogni tanto una passata con aceto) e le larve non si svilupperanno. Chiusini e tombini? Rete di zanzariera o una pastiglia ogni 10 giorni, acquistabile a pochi euro, ed evitere-mo centinaia di zanzare al giorno. Un bellissimo stagno in giardino? Basta qualche pesce rosso: niente chimica, più fascino e…mai più zanzare. Erba alta? Tagliando il prato si riduce l’umidità: non solo allontana le zanzare, ma basta anche per uccide-re le pericolosissime zecche. Questi e tanti altri consi-gli saranno illustrati in aprile/maggio durante la cam-pagna informativa, ma sin da’ora esortiamo tutti ad attivarsi. Per restare aggiornati su incontri e ricevere tutte le novità, iscrivetevi alla newsletter comunale: [email protected]

Andrea Romanini Assessore all’Urbanistica, Edilizia, Ambiente

La zanzara tigre: un problema, tante soluzioni

La Regione FVG si appresta a redigere il nuovo Piano Paesaggistico Regionale, uno strumento che deciderà lo sviluppo del nostro territorio nel futuro. Ciascuno di noi però percepisce il paesaggio in maniera diversa: con questa consapevolezza la Regione FVG ha avviato una fase di ascolto, rivolta a cittadini, Associazioni ed Enti Locali. Cosa può fare quindi ciascuno di noi per assicurarsi che il paesaggio di Artegna sia adeguatamente rappresentato nel piano regionale? Semplice: collegarsi al sito web http://partecipazionepprfvg.gis3w.it/ e segnare sulla mappa i luoghi che ca-ratterizzano Artegna, che ci fanno sentire a casa. Ciascuno secondo la propria idea ed opinione, che si tratti del Castello Savorgnan, dei filari di gelsi, dei siti archeologici, dei portici o di qualsiasi altro elemento che vor-remmo preservare per assicurarci che Artegna resti riconoscibile negli anni. Il portale è raggiungibile anche dal sito web del Comune di Artegna, cliccando sull’icona “PPR: Il mio paesag-gio!”. Una volta collegati basta aggiungere luoghi, fotografie, descrizioni di ciò che per noi rende Artegna un luogo speciale, oppure di ciò che ne minaccia la qualità. Si aiuterà così la Regione FVG a decidere le linee di sviluppo per il futuro, grazie ad una conoscenza dei luoghi altrimenti impossibile. Ad Artegna nelle prossime settimane saranno organizzati incontri con associazioni e cittadini interessati (contattare l’Assessorato all’Ambiente del Comune di Artegna: 347 1223637), ma chiunque può sin d’ora pub-blicare autonomamente le proprie segnalazioni. Centinaia di persone in tutto il FVG hanno già dato il proprio contributo, ciascuno per il proprio paese…ora tocca a noi!

Andrea Romanini - Assessore all’Urbanistica, Edilizia, Ambiente

Il paesaggio di Artegna: la parola a voi

Il Cav. Isidoro Nadalini, che nell’inverno 1976-77 ospitò a Lignano 600 sfollati arteniesi, ha conservato gelo-samente e messo a disposizione del Comune di Artegna, molti disegni realizzati dai nostri ragazzi in quel luogo e che saranno ora esposti in una mostra che sarà inaugurata Sabato 7 maggio alle ore 10.00 presso il Municipio. Il cav. Nadalini non contento di tutto ciò, ha inviato al Comune di Artegna una offerta economica particolare, valida da maggio a settembre 2016, per gli arteniesi che volessero trascorrere qualche giorno della prossima estate a Lignano Sabbiadoro presso il Luna Residence, completamente rinnovato, o presso l’Hotel Castiglione. Gli interessati possono visionare l’offerta presso la segreteria del Comune.

Ancora un’opportunità da Lignano Sabbiadoro

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Gruppo Consiliare : ARTIGNE IN COMUN

Gruppo Consiliare : @RTEGNA E OLTRE

RIFORMA SANITARIA: referendum – Il 28 maggio 2015 il Consiglio Comunale di Artegna ha approvato all’unanimità una mozione proposta dall’intera minoranza, nella quale si chiede chiaramente che venga man-tenuto il Pronto Soccorso all’ospedale di Gemona. La giunta comunale si è impegnata con la Regione affinché ciò avvenisse. Tuttavia pare che la suddetta delibera sia rimasta "lettera morta”. Quindi, poichè tale atto nulla ha sortito, sarebbe stata auspicabile la presenza di almeno un membro della giunta alla manifestazione di pro-testa del 13 marzo u.s. presso l’Ospedale di Gemona, al fine di dimostrare coerenza con quanto deciso e di-sposto. Il sottoscritto si è reso disponibile a sostenere un referendum abrogativo della riforma. SCUOLA D’INFANZIA: interpellanza su contributo al Comune di Montenars – Si è chiesto all’Assessore all’Istruzione se si intende elargire un contributo al Comune di Montenars per il 2016, per l’abbattimento del costo della mensa di alunni arteniesi iscritti alla Scuola d’Infanzia di Montenars. L’interpellanza è stata posta confidando nella doverosa volontà di attuare politiche finalizzate alla crescita del-le istituzioni scolastiche del nostro comune. Il Sindaco, ha risposto al posto dell'Assessore Rinaldis dicendo che "l'attività della scuola dell'infanzia paritaria di Artegna potrà essere mantenuta solo ed esclusivamente in funzione della qualità dell'offerta formativa in grado di attirare nuovi alunni, anche residenti in altri comuni contermini e di porre in secondo ordine i maggiori costi che la stessa deve supportare rispetto una scuola pubblica (intendendo statale), in primis per il costo del corpo insegnante". Si ritiene fondamentale che uno dei compiti primari del Comune sia quello di tutelare e sostenere le scuole di Artegna, sia che si tratti di scuole statali che paritarie. Questo in un’ottica di sviluppo delle realtà del nostro paese e di offerta di servizi di qualità ai nostri bambini e alle loro famiglie. BIBLIOTECA: interrogazioni – Ci si chiede per quale motivo non è stata ancora convocata la Commissione Biblioteca, dal momento che, come da Regolamento interno, tale Commissione va riunita “almeno una volta all'anno” e dal momento che, a seguito della nostra sollecitazione, la stessa dott.ssa Rinaldis aveva promesso una convocazione entro il mese di febbraio 2016. FUSIONE DI COMUNI – Le UTI stanno dando non pochi problemi alla Regione nella loro possibilità di attuazio-ne. In considerazione di ciò, la Regione ora favorisce la fusione dei piccoli comuni come Artegna. Sarebbe stato naturale fondersi con i vicini comuni di Montenars e Magnano, ma a causa delle non buone relazioni tra i relativi primi cittadini, la partita sembra essere in salita. Visto lo sfumare dei rapporti con Montenars, si spera possa esserci una relazione di “buon vicinato” almeno con Magnano in Riviera.

Il capogruppo Riccardo Patat

In attesa dell’ennesima modifica della legge regionale 26/2014, istitutiva delle Uti, al netto del pasticcio nor-mativo che questa ha provocato, a fine del 2015 la Giunta regionale ha deliberato il documento nominato Pia-no delle Fusioni 2016, riguardante gli enti locali. Nel Piano, la Regione ha fornito ipotesi di fusione tra vari co-muni, con l’intento di accorpare gli enti ottimizzando l’utilizzo di risorse e servizi. Al comune di Artegna erano state date due possibilità, la prima era la fusione con Magnano in Riviera, la seconda con Montenars. In merito ci siamo espressi durante la conferenza capigruppo ribadendo ciò che abbiamo sempre sostenuto ed in pas-sato concretamente perseguito, ovvero che in tema di fusioni Artegna debba, vista la contiguità e l’omogeneità, cercare di unirsi al comune di Magnano anche se un occhio di riguardo, secondo noi, andava te-nuto anche nei confronti di Montenars. La delibera regionale prevedeva la possibilità di proposte provenienti dagli stessi comuni: la nostra era di unire i comuni di Artegna, Magnano e Montenars formando un ente di quasi 6000 abitanti che non avrebbe avuto grosse difficoltà a garantire i servizi ai propri abitanti. Se Monte-nars ha già deciso di guardare verso Gemona, con Magnano invece la partita è ancora aperta. Riguardo Monte-nars va detto comunque, che il tutto avrebbe potuto andare diversamente se il nostro Sindaco assieme alla sua Giunta avesse espresso un interesse verso il piccolo comune che sta proprio sopra al nostro, la cui popolazione gravita su Artegna per molti aspetti. Per quanto riguarda la Riforma Sanitaria Regionale, con particolare riferimento alla conversione del Pronto Soccorso dell’Ospedale San Michele in punto di Primo Intervento, oramai già avvenuta, e sulla futura chiusura prevista per il reparto di Medicina ci stiamo continuando ad impegnare presenziando e sostenendo tutte le ma-nifestazioni promosse dai Comitati in difesa del (di fatto ex) Ospedale di Gemona. Ci mobiliteremo natural-mente per sostenere la campagna referendaria con l’intento di abrogare questa Riforma Sanitaria a nostro pa-rere iniqua che accorpa i servizi nei grandi centri togliendoli alle periferie. Nel mese di novembre 2015 avevamo interrogato il Sindaco e la sua Giunta sul ritardo negli interventi alle via-bilità di via Chiamuzzacco, al tratto che collega Piazza Marnico a via Montenars e alla strada di accesso all’Asilo Mons. Castellani. Avevamo ricevuto risposta scritta dove si puntualizzava che la fine degli interventi doveva av-venire entro i primi 2 mesi del 2016. Prendiamo atto che ad oggi (la data in cui scriviamo questo articolo è il 30 marzo) i lavori, annunciati più volte già nel corso del 2015 (soprattutto in via Chiamuzzacco) non sono an-cora iniziati. Speriamo che questo nostro ennesimo richiamo contribuisca finalmente a dare l’inizio dei lavori!

Il Capogruppo Alessandro Marangoni

Nota della Redazione: Per il passaggio sulla scuola dell’infanzia, si riporta testualmente e senza alterazioni grafiche, la fra-se completa del Sindaco, posta a conclusione di una sua lettera molto articolata e contenente i dati dei rimborsi reciproci per le mense scolastiche tra i Comuni di Artegna e Montenars. “ Infine si sottolinea come l’Amministrazione Comunale so-stiene già economicamente, ed in modo significativo, l’attività della scuola d’infanzia parificata di Artegna, che potrà esse-re mantenuta solo ed esclusivamente in funzione della qualità dell’offerta formativa/educativa in grado di attirare nuovi alunni, anche residenti in altri Comuni contermini, e di porre in secondo ordine i maggiori costi che la stessa deve suppor-tare rispetto una scuola pubblica, in primis per il costo del corpo insegnante” .

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Durante il week end del 25-26 giugno, o in caso di maltempo il 9-10 luglio, ad Artegna verrà organizzata una importante ed imponente esercitazione di Protezione Civile che vedrà operare oltre un centinaio di vo-lontari. L’esercitazione in oggetto vuole essere sia un momento di verifica sul grado di addestramento raggiunto dai singoli volontari ma avrà anche lo scopo di formare gli amministratori, i dipendenti comunali ed i singoli cit-tadini nella gestione delle emergenze. Saranno coinvolti i gruppi comunali dei 12 comuni del distretto del gemonese, la Sala Operativa Regionale di Palmanova, il Corpo Forestale Regionale, l’Arma dei Carabinieri, la C.R.I., i Vigili del Fuoco, i Radioamatori e l’unità cinofila “Nas par aiar”. Nella fattispecie verrà simulato un terremoto che colpirà in maniera più grave alcune zone del paese, per questo motivo, verrà organizzata una tendopoli in località Sales ( zona peraltro scelta dal nostro Piano delle Emergenze Comunale) dove verranno fatti convogliare tutti i volontari e verrà creata la base logistica dell’evento. Sarà importante, nel limite del possibile, il coinvolgimento dei cittadini, dei ragazzi e dei giovani del paese e dei dipendenti comunali che nel corso di eventi simili, nella realtà, sarebbero chiamati a svolgere le funzioni previste dai protocolli sulla gestione delle emergenze. L’attività addestrativa continuerà anche il giorno successivo poichè verrà simulato un piccolo incendio divam-pato nei pressi del campo della tendopoli ed inoltre verrà simulata la ricerca di una persona dispersa attra-verso l’unità cinofila dell’associazione, operante sul nostro territorio comunale, “Nas par aiar”. Ulteriori informazioni sugli orari e sulle modalità operative verranno rese note nei giorni antecedenti l’esercitazione, attraverso l’uso delle bacheche, dei tabelloni elettronici ed il sito comunale. Annotatevi le date, allora, e non esitate a richiedere informazioni durante lo svolgimento di questa attività.

Lorenzo Vidoni - Assessore alla Protezione Civile

Esercitazione di Protezione Civile il 25 e 26 Giugno

Il 2016 sarà un anno da ricordare sicuramente e soprattutto per quanto riguarda il 40° anniversario del terre-moto ma anche per i grandi eventi sportivi che si svolgeranno nel nostro territorio durante i prossimi mesi. Gli appassionati di podismo e di corsa in montagna potranno assistere, il 15 maggio, all’attesissimo “Trial 3 castelli” giunto alla terza edizione. Una gara massacrante e faticosissima che sicuramente vedrà tra i nume-rosi partecipanti anche qualche nostro coraggioso paesano. Il 25 e 25 Giugno atleti della ASD Arteniese parteciperanno per la prima volta a Breitenbach ad un torneo di calcio a 5 che da moltissimi anni si svolge in quel Comune con cui siamo gemellati. Per gli amanti delle due ruote sono in programma due eventi: domenica 3 luglio il comune di Artegna avrà l’onore di essere attraversato più volte dalla carovana Rosa. Si correrà, infatti, la così detta “Tappa del ricor-do” attraverso i Comuni distrutti dal sisma del ’76. Il Giro Rosa è l’analogo, al femminile, del più noto Giro d’Italia, una delle poche gare a tappe a livello mondiale. Tra le italiane gareggeranno anche le atlete friulane Elena Cecchini e Annalisa Cucinotta. Rimanendo in sella alle due ruote non dimentichiamo la seconda edizione della “Cronoscalata al Colle di San Martino” prevista per il giorno 11 agosto. La gara è dedicata alla categoria allievi ed è organizzata in collaborazione con la Ciclistica Bujese. Questa manifestazione rientra negli eventi organizzati in collabora-zione con il “Progetto Sportland” ovvero l’ex progetto “Gemona città dello sport e del benstare”. A fine agosto, invece, per gli appassionati delle quattro ruote ed in particolare dei rally, ci sarà il passaggio, in trasferimento, di una delle due tappe previste dal 52° Rally del Friuli Venezia Giulia meglio conosciuto come Rally Alpi Orientali. La gara, una delle otto più importanti a livello nazionale, si correrà nel week end del 27-28 agosto e , ne sono sicuro, il nostro paese non farà mancare l’affetto ai nostri pluricampioni italiani Paolo Andreucci e ad Anna Andreussi che quest’anno rincorrono il decimo titolo tricolore. Bene, non mi rimane che augurare a tutti voi di tifare sportivamente i vostri beniamini!!!!

Lorenzo Vidoni – Assessore allo Sport

Importanti eventi sportivi ci attendono !!!

Lo scorso 3 marzo la Giunta ha fatto i complimen-ti ad Anna Andreussi, Campionessa italiana Rally 2015 (9° titolo conseguito) ed al Sig. Danilo Toni-no Campione Italiano 2015 specialità Compak. Nell’occasione ai due atleti è stata consegnata una targa ricordo.

Premiazione di Anna Andreussi e di Danilo Tonino