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PERIO

DICO M

ENSIL

E DATA

DI US

CITA:

22.04

.2017

APR.20171 EURO

1,90

70001

* PREZZO SPECIALE DI LANCIOVALIDO FINO AL 18/05/2017DAL 19/05/2017 EURO 3,20

A L I E N S D E F I A N C E 1 / 6

W W W . I M A G E C O M I C S . C O M

EDIZIONE BROSSURATA: 168 PAGINE A COLORI - 15,90 EUROEDIZIONE CARTONATA: 192 PAGINE A COLORI - 24,90 EUROIN TUTTE LE LIBRERIE

W W W . S A L D A P R E S S . C O M

UNA MISSIONE DISPERATA PER SALVARE MONDO.UN ENORME ASTEROIDE CHIAMATO XIBALBA IN ROTTADI COLLISIONE CON LA TERRA. UN DIO CHE SOGNADI DISTRUGGERE TUTTO CIÒ CHE ESISTE. GRANT MORRISONE CHRIS BURNHAM APRONO CON NAMELESS UNA NUOVAINDIMENTICABILE DIMENSIONE DEL TERRORE.

IL NUOVO INCUBODI GRANT MORRISON È SENZANOME

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CODICE LIBRERIA

viaggio movimentato.si balla parecchio.

la mia schiena.

concentrati.

scudo protettivo magnetico. tra un

attimo passa tutto.

stringi i denti,soldato.

marinecoloniale.e orgogliosadi esserlo.

attraversa-mento difese

esterne. esclu-sione gravità artificiale.

tempoalla destina-

zione... cinqueminuti. per loro

il bersaglioè un relitto.

mi chiamo zula hendricks, solda-to di prima classe. sono qui con una

squadra di sintetici di sicurezza della weyland-yutani corporation.

nave-cargo, alla deriva. transponder fuori uso. comunicazioni fuori uso. supporto vitale minimo.

la weyland-yutani ha ri-vendicato i diritti di re-cupero, ma la giurisdizionemilitare nello spazio lunareimpone che a bordo salga

sempre uno dei nostri.

sono qui per digitareun codice e trasferirei dati di volo a tran-

quility. in pratica sonopoco più di una chiave.

c’è dispersione atmosferica.

ancora le fitte. ignorale.

due ore e potraitornare a casa.

le tute ser-vono a questo,

soldato.

base tranquility.sulla luna.

un po’ di tempo fa.

di nuovo in terapia.

che vergogna.

le miegambe,invece...

non c’è nientedi male se ti faidare una mano.in fondo, siamo in

un ospedale.

mi chiamo amanda ripley.

attenta!

stobene.

buona fortuna.

“non sarà perniente facile, zula.”

chirurgia rico-struttiva. nanote-

rapia. esteso traumaspinale da riparare.

durante la terapia bi-sogna mantenere attivo

il sistema nervoso.per questo continueròa farti delle domande...

così resterai sve-glia e vigile.

iniziamo con alcune

associazionidi parole...

sono quida ore.

niente anestetici.

muover-si! muo-versi!

ti portouna sedia a rotelle, soldato?

“vi vogliovedere correre!”

EPISODIO UNO RELITTO5

aliens universedal cinema ai fumetti, lo xenomorfo è di nuovo tra noi

smesso di farsi sentire, perché la continuity inaugurata nell’ormai lontano 1979 si prestava alla perfezione per quella che oggi definiamo “cross-medialità”. Romanzi, videogiochi (molti videogiochi!) e, soprattutto, fumetti.E, a un tratto, nel 2012, il silenzio cinemato-grafico si spezza: esce Prometheus, con la regia, ancora una volta, di Ridley Scott. Nella tag line del poster originale, una dichiarazione d’intenti per una pellicola che, pur mirando alla creazione di un nuovo franchise, promette di portarci alle origini dell’universo narrativo di Alien: “La ricerca delle nostre origini potrebbe essere la nostra fine”. Piuttosto d’impatto. adesso.

2017. Da uno sfondo nero emerge il ghigno sbavante di uno xenomorfo. Nel primo tea-ser poster non c’è il titolo, perché quei denti dicono tutto quello che c’è da dire. C’è però la tag line: “Comincia a correre”. Poche setti-mane dopo, ecco il secondo: ancora un uovo, ma, a differenza di quello che compariva sulla locandina del ‘79, questo è inequivocabilmente l’uovo del facehugger. Tag line: “Hide”. E cioè “nasconditi”. Perfetto.

Prima.

Lo sfondo del poster cinematografico è nero. In alto, una luce e un fumo verdastro che fuoriescono da uno strano uovo sospeso su una specie di griglia e in procinto di schiu-dersi. Tra questi due unici elementi grafici, quella che sarebbe diventata una tra le più iconiche tag line dell’intera storia del cinema: “Nello spazio nessuno può sentirti urlare”. E il titolo del film: Alien. Tutto qui. Era il 1979 e il regista Ridley Scott stava dando inizio a un nuovo universo narrativo che ci avrebbe accompagnati per oltre trent’anni.Nel 1986, l’immagine è quella di due figure femminili terrorizzate. Una è Ellen Ripley, che il pubblico già conosce. L’altra è una bam-bina bionda che Ripley tiene in braccio. Il titolo riprende quello del film di Scott, ma c’è qual-cosa di più: una “S”. Aliens. Plurale. La tag line non lascia dubbi su quello che il nuovo regista, James Cameron, ci mostrerà sullo schermo: “Questa volta è guerra”.Nel 1992 una Ellen Ripley con la testa rasata ci osserva dal poster del nuovo film. La tag line non punta più a incuriosire, perché Ripley e gli xenomorfi sono già una leggenda della fanta-scienza (e dell’horror): “Nel 1979 Alien veniva da dentro. Nel 1986, Alien se n’era andato per sempre. Nel 1992 le peggiori paure diventano realtà. Alien è tornato”. Alien 3. Al cubo, come a indicare che il film di David Fincher è un’evoluzione esponenziale del concetto di alieno che tutti conosciamo.Cinque anni dopo, Alien – lA clonA-zione, di Jean-Pierre Jeunet. Un titolo che spiega forse troppo rispetto a quello originale (Alien resurrection). Il poster ricalca quello del primo film, con lo sfondo nero, e la “I” di “ALieN” è in realtà una feritoia luminosa da cui fuoriescono i due artigli di uno xenomorfo. La tag line, questa volta, non c’è. Non serve. Tutti sanno di cosa si parla.Quattro film che compongono un franchise di successo… poi più niente per 20 anni (se non consideriamo i titoli del brand parallelo Alien Vs PredAtor), ma questo solo per quanto riguarda il cinema: sul versante degli altri media, infatti, gli xenomorfi non hanno mai

di francesco tedeschi

Alien: coVenAnt uscirà a maggio 2017.Ed è proprio quest’anno che saldaPress, con un progetto che parte dal passato per arrivare al futuro, ha deciso di riportare in Italia l’Aliens Universe a fumetti, un ricchissimo universo narrativo che prende le mosse dai film ma che, negli anni, è cresciuto in maniera indipendente, dando origine a una propria continuity com-plessa e variegata.Come punto d’inizio, la scelta è caduta su Aliens 30° AnniVersArio, un elegante volume cartonato uscito negli States lo scorso anno per celebrare il trentennale dell’uscita di Aliens. Questa nuova edizione ripropone, nel suo originale bianco e nero, il fumetto che diede il via all’Aliens Universe: una storica miniserie firmata nel 1988 da Mark Verheiden e Mark A. Nelson e pensata, al tempo, come un vero e proprio sequel del film di Cameron.E questo è il passato. Poi c’è il presente, rap-presentato da Fire And stone: una serie in cinque volumi realizzati da altrettanti team creativi seguendo il metodo della writers’ room. Per dare un’unità narrativa alle più famose e amate creature cinematografiche degli ultimi trent’anni, sono stati chiamati alcuni dei migliori sceneggiatori del comic-dom statunitense, tra cui una vecchia cono-scenza di saldaPress, Joshua Williamson

(potete leggere i suoi Birthright, Ghosted e nailbiter nel nostro catalogo), e Christopher Sebela (che ammireremo presto in demonic).Cinque archi narrativi la cui trama orizzon-tale si dipana attraverso le ambientazioni di Prometheus, Aliens, Alien Vs PredAtor e PredAtor, proponendosi come seguito delle vicende del film del 2012 diretto da Scott e tirando, di fatto, le somme sullo sconfinato universo degli alieni di casa 20th century Fox. Infine, andiamo nel futuro che, per quanto ci riguarda, è Aliens: deFiAnce, una miniserie di dodici episodi tutt’ora in corso di pubblicazione negli Stati Uniti e, crono-logicamente, ambientata tra Alien e Aliens. Nel team creativo, guidato dal pluripremiato Brian Wood, Tristan Jones e anche gli ita-liani Riccardo Burchielli e Massimo Carne-vale. SaldaPress pubblicherà Aliens: Defiance in albi mensili per l’edicola e la fumetteria contenenti ognuno due numeri della mini.

Cosa accadrà in seguito è ancora presto per dirlo ma, come sappiamo, l’Alien Universe a fumetti è vasto e ricchissimo…

Quindi, dal momento che nello spazio nes-suno può sentirvi urlare… cominciate a correre.

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