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16/05/2012
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87083 -Amministrazione e controllo
delle aziende pubbliche
Il sistema contabile dello Stato
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Il Bilancio dello Stato:
art. 81 della Costituzione
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L’art. 81 della Costituzione stabilisce che: � Lo Stato assicura l’equilibrio tra le entrate e le spese del proprio bilancio, tenendo
conto delle fasi avverse e delle fasi favorevoli del ciclo economico.
� Il ricorso all’indebitamento è consentito solo al fine di considerare gli effetti del ciclo economico e, previa autorizzazione delle Camere adottata a maggioranza assoluta dei rispettivi componenti, al verificarsi di eventi eccezionali.
�
Ogni legge che importi nuovi o maggiori oneri provvede ai mezzi per farvi fronte.
� Le Camere ogni anno approvano con legge il bilancio e il rendiconto consuntivo presentati dal Governo.
� L’esercizio provvisorio del bilancio non può essere concesso se non per legge e per periodi non superiori complessivamente a quattro mesi.
� Il contenuto della legge di bilancio, le norme fondamentali e i criteri volti ad assicurare l’equilibrio tra le entrate e le spese dei bilanci e la sostenibilità del debito del complesso delle pubbliche amministrazioni sono stabiliti con legge approvata a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera, nel rispetto dei principî definiti con legge costituzionale.
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Copertura finanziaria delle leggi
� In attuazione del comma 3 dell’art 81 della Costituzione, ciascuna legge che comporti nuovi o maggiori oneri deve indicare per ciascun anno e per ogni intervento da essa previsto la spesa autorizzata e i relativi mezzi per farvi fronte.
� La copertura finanziaria è determinata secondo le seguenti modalità: � Utilizzo degli accantonamenti iscritti nei fondi speciali� Riduzione dei precedenti autorizzazioni legislative di spesa� Modificazioni legislative che comportino nuove o maggiori
entrate
� Clausola di salvaguardia: deve indicare le misure di riduzione delle spese o di aumento delle entrate nel caso si verifichino o siano in procinto di verificarsi scostamenti rispetto alle previsioni indicate dalle leggi al fine della copertura finanziaria.
Un sistema di competenza pura,
di competenza e di cassa
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� Fin dal 1884 lo Stato italiano ha adottato il sistema contabile del bilancio preventivo annuale di competenza pura.
� Dal 1978 accanto agli stanziamenti di competenza vengono definiti quelli di cassa.
� La L. 196/09 conteneva una delega (art. 42, da esercitare entro 3 anni) per il passaggio da un sistema di competenza e cassa, ad un sistema di sola cassa
� La L. 39/11 ha rivisto la delega e prevede un significativo rafforzamento del ruolo del bilancio di cassa, pur in un sistema di competenza e cassa
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NB – Perenzione
amministrativa dei residui
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� Per lo Stato (a differenza che per gli EELL) è ancora in vigore la perenzione amministrativa dei residui, cioè la cancellazione di quei residui non pagati entro il secondo es successivo a quello cui si riferiscono (spese correnti) o entro il terzo (spese in conto capitale) + varie altre fattispecie.
� Questa perenzione non coincide con la prescrizione estintiva del debito.
� Viene fatta per semplificare (?) la tenuta dei conti, ma può aumentare (es. nel caso di residui impropri o di stanziamento legati a spese in conto capitale definite con leggi di intervento pluriennale con quantificazione annuale dell’onere) o ridurre la veridicità del bilancio
� Nel caso in cui i creditori chiedessero il pagamento, viene effettuata la riassegnazione delle somme ai residui con il ricorso ad appositi fondi di riserva
Principali norme
sul bilancio dello Stato
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� R.D. 2440 del 18/11/1923 e successivo “Regolamento per l’amministrazione del patrimonio e per la contabilità generale dello Stato” (R.C.G.) del 23/05/1924 tuttora in vigore
� L. 62/1964 (nota come “Legge Curti”)� Distingue entrate e spese in correnti e in conto capitale
� L. 468/78 e L. 362/88 � Ridefinizione e ampliamento strumenti della programmazione di
bilancio (introduzione finanziaria e bilancio pluriennale e, successivamente, collegati alla finanziaria e DPEF)
� L. 94/97 e D. lgs 279/97� distinzione tra bilancio politico - per UPB – e bilancio amministrativo –
per capitoli)
� Introduzione della contabilità economica per centri di costo
� L’ultima riforma: L. 196/09, come modificata dalla L. 39/11
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Ciclo di programmazione e strumenti
(L. 196/09)
La recente legge di riforma
del bilancio dello Stato (L. 196/09)
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IL BILANCIO:� Nuova classificazione del bilancio: da focus su responsabilità a focus su
finalità� Maggiore contenuto informativo del bilancio
� Note preliminari sostituite da note integrative: � Prima sezione: riporta le informazioni relative al quadro di riferimento in cui
l’amministrazione opera, illustra le priorità politiche e contiene il piano degli obiettivi correlati a ciascun programma e i relativi indicatori di risultato
� Seconda sezione: illustra il contenuto di ciascun programma di spesa, le corrispondenti risorse finanziarie e i criteri impiegati per la formulazione delle previsioni
� Rendiconto� Corredato da nota integrativa per ciascuna amministrazione, con
indicazione dei risultati, del grado di realizzazione degli obiettivi dei programmi e delle risorse utilizzate, motivando eventuali scostamenti
� Affiancamento alla COFI, a fini conoscitivi, della CEP: � In allegato allo stato di previsione di ogni ministero è contenuto il budget
economico, in cui “le previsioni economiche sono rappresentate secondo le voci del piano dei conti, distinte per programmi e centri di costo”. È incluso il prospetto di conciliazione
� In allegato al rendiconto generale sono illustrate le risultanze economiche per ogni Ministero. È incluso il prospetto di conciliazione
� Il rendiconto generale dello stato si compone anche del conto generale del patrimonio.
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Esempio di nota
integrativa
Principi per la redazione
del bilancio preventivo -1
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� Annualità:� Art. 81/1 Costituzione: bilancio e rendiconto devono essere approvati
dalle Camere con cadenza annuale� La L. 62/64 ha fatto coincidere il periodo annuale di gestione con l’anno
solare, mentre prima la gestione andava dal 1 luglio al 30 giugno� Programmazione triennale per garantire trasparenza e commitment
� Universalità e unità� Art. 24 L. 196/09: e' vietato gestire fondi al di fuori del bilancio, ad
eccezione dei casi consentiti e regolati (….). E' vietata altresì l'assegnazione di qualsiasi provento per spese o erogazioni speciali, salvo i proventi e le quote di proventi riscossi per conto di enti, le oblazioni e simili, fatte a scopo determinato.
� Integrità� Art. 24 L. 196/09: Sulla base del criterio dell'integrita', tutte le entrate
devono essere iscritte in bilancio al lordo delle spese di riscossione e di altre eventuali spese ad esse connesse. Parimenti, tutte le spese devono essere iscritte in bilancio integralmente, senza alcuna riduzione delle correlative entrate.
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Principi per la redazione
del bilancio preventivo - 2
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� Specificazione (o specializzazione)� La struttura del bilancio viene modificata/integrata di anno in anno con la
legge di approvazione del bilancio� Non vale per EELL per cui è previsto schema a struttura obbligatoria
� Pubblicità� Il bilancio è una legge quindi deve essere portato alla conoscenza della
collettività attraverso pubblicazione su Gazzetta Ufficiale� Sul sito della RGS sono disponibili tutti i documenti economico/finanziari
dello Stato e informazioni sintetiche e semplificate per i cittadini:� http://www.rgs.mef.gov.it/VERSIONE-I/Bilancio-d/Bilancio-i/
� Pareggio
Il bilancio preventivo:
composizione
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� Composto da più documenti (art. 21 L. 196/09):� Stato di previsione dell’entrata� Stati di previsione della spesa (uno per ogni
ministero, nel 2010 13 stati di previsione), con le allegate appendici dei bilanci delle amministrazioni autonome
� Quadri generali riassuntivi
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Il bilancio preventivo:
La classificazione del bilancio (1)
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� Precedentemente articolati per capitoli - circa 6000� Successivamente articolati per UPB (L. 94/97) –
circa 1000 (100 per E e 900 per S)� Oggi le entrate sono articolate per tipologia, le
spese per classificazione funzionale: missioni (34 nel 2012) e programmi (172 nel 2012): � Le Missioni rappresentano "le funzioni principali e gli obiettivi
strategici perseguiti con la spesa”� I Programmi rappresentano “aggregati omogenei di attività diretti
al perseguimento degli obiettivi definiti nell’ambito delle missioni. La realizzazione di ciascun programma è affidata ad un unico centro di responsabilità amministrativa”.
Il bilancio preventivo:
La classificazione del bilancio (2)
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La classificazione delle entrate
� Le entrate dello Stato sono ripartite in: � Titoli a seconda della natura: 1) entrate tributarie; 2)
entrate extra-tributarie; 3) entrate derivanti dall’alienazione e dall’ammortamento di beni patrimoniali e dalla riscossione di crediti; 4) entrate derivanti dall’accensione di prestiti.
� Ricorrenti e non ricorrenti, a secondo che si riferiscano a proventi la cui acquisizione sia prevista a regime ovvero limitato ad uno o più esercizi
� Tipologie, ai fini dell’approvazione parlamentare e dell’accertamento dei cespiti
� Categorie, secondo la natura dei cespiti � Capitoli, eventualmente suddivisi in articoli.
La classificazione delle spese
� Le spese dello Stato sono ripartite in: � missioni (34 nel 2012)
� Le Missioni rappresentano "le funzioni principali e gli obiettivi strategici perseguiti con la spesa "
� programmi (172 nel 2012)� I Programmi rappresentano “aggregati omogenei di attività
diretti al perseguimento degli obiettivi definiti nell’ambito delle missioni. La realizzazione di ciascun programma è affidata ad un unico centro di responsabilità amministrativa”.
� I Programmi si ripartiscono in Macroaggregati, che evidenziano le diverse tipologie di spesa attribuite a ciascun programma: funzionamento; interventi; trattamenti di quiescenza, integrativi e sostitutivi; oneri del debito pubblico; oneri comuni (spesa corrente); investimenti; altre spese in c/ capitale; oneri comuni (spesa in conto capitale); rimborso del debito pubblico (spesa per rimborso di prestiti).
� Capitoli: costituiscono le unità elementari ai fini della gestione e della rendicontazione e possono essere ripartiti in articoli.
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Classificazione riassuntiva
per natura
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Entrate classificate in 4 titoli:I. Entrate tributarieII. Entrate extratributarieIII. Alienazione e ammortamento beni patrimoniali
e riscossione creditiIV. Accensione prestiti
Spese classificate in 3 titoli:I. Spese correntiII. Spese in conto capitaleIII. Rimborso prestiti
EN
TR
ATE
F
INA
LIS
PE
SE
F
INA
LI
Saldi differenziali
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Saldo differenziale
Modalità di calcolo e relazione con altri saldi
Significato
Risparmio pubblico
+ Entrate correnti (Titoli I e II)- Spese correnti (Titolo I)
Se positivo (entrate maggiori delle spese), misura la quota di risorse correnti destinabile al finanziamento delle spese in conto capitale; se negativo (entrate minori delle spese), identifica la quota delle spese correnti da soddisfare ricorrendo all'indebitamento.
Saldo netto da finanziare o fabbisogno complessivo netto
+ Entrate finali (Titoli I, II e III)- Spese finali (Titoli I e II)
Esprime il volume di prestiti da accendere ex novo per coprire le spese tranne quelle di rimborso prestiti anni precedenti. Se positivo rappresenta capacità di autofinanziamento
Ricorso al mercato
+ Entrate finali (Titoli I, II e III)- Spese complessive (Titoli I, IIe III)
Esprime l'entità dell'indebitamento a medio e a lungo termine potenzialmente effettuabile nell'anno di riferimento.
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Quadro
generale
riassuntivo
di competenza
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Processo di formazione
del bilancio (1)
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� Preparazione del progetto di bilancio e schema di legge di stabilità da parte della RGS (elaborazione tecnica)
� Inizio fase elaborazione politica con presentazione al Parlamento del disegno di legge di bilancio e di stabilità da parte del Governo (entro 15 ottobre)
� Inizio sessione di bilancio in parlamento, con esame delle commissioni e dibattito parlamentare: Voto in un ramo e passaggio all’altro ramo che procede con lo stesso iter
� Se il bilancio non è approvato entro il 31 dicembre le camere concedono l’esercizio provvisorio
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Processo di formazione
del bilancio (2)
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Bilancio pluriennale
� È predisposto dal Ministro dell’Economia e delle Finanze in coerenza con gli obiettivi del DEF e copre un periodo di tre anni
� È redatto in termini di competenza e di cassa ed espone separatamente: � l’andamento delle entrate e delle spese in base alla
legislazione vigente (bilancio pluriennale a legislazione vigente)
� le previsioni sull’andamento delle entrate e delle spese tenendo conto degli effetti degli interventi programmati nel DEF (bilancio pluriennale programmatico)