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LA DOMENICA Diocesi di Milano - Zona Pastorale III - Decanato di Erba VI domenica dopo il Martirio 9 ottobre 2016 - Anno I / Num. 5 L’AMORE FRATERNO RESTI SALDO PAPA FRANCES CO UDIENZA GENERALE Piazza san Pietro - Mercoledì, 5 ottobre 2016 Viaggio apostolico in Georgia e Azerbaigian Cari fratelli e sorelle, buongiorno! N ello scorso fine settimana ho compiuto il viaggio apostolico in Georgia e Azerbaigian. Rendo grazie al Signore che me lo ha concesso e rinnovo l’espressione della mia riconoscenza alle Autorità civili e religiose di questi due Paesi, in particolare al Patriarca di tutta la Georgia Ilia II - la sua testimonianza mi ha fatto tanto bene al cuore e all’anima - e allo Sceicco dei Musulmani del Caucaso. Un grazie fraterno ai Vescovi, ai sacerdoti, ai religiosi e a tutti i fedeli che mi hanno fatto sentire il loro caloroso affetto. Questo viaggio è stato il proseguimento e il completamento di quello effettuato in Armenia, nel mese di giugno. In tal modo ho potuto – grazie a Dio – realizzare il progetto di visitare tutti e tre questi Paesi caucasici, per confermare la Chie- sa Cattolica che vive in essi e per incoraggiare il cammino di quelle popolazioni verso la pace e la fraternità. Lo eviden- ziavano anche i due motti di quest’ultimo viaggio: per la Georgia “Pax vobis” e per l’Azerbaigian “Siamo tutti fratelli”. Entrambi questi Paesi hanno radici storiche, culturali e religiose molto antiche, ma nello stesso tempo stanno vivendo una fase nuova: infatti, tutt’e due celebrano quest’anno il 25° della loro indipendenza, essendo stati per buona parte del secolo XX sotto il regime sovietico. E in questa fase essi incontrano parecchie difficoltà nei diversi ambiti della vita sociale. La Chiesa Cattolica è chiamata ad essere presente, ad essere vicina, specialmente nel segno della carità e della promozione umana; ed essa cerca di farlo in comunione con le altre Chiese e Comunità cristiane e in dialogo con le altre comunità religiose, nella certezza che Dio è Padre di tutti e noi siamo fratelli e sorelle. In Georgia questa missione passa naturalmente attraverso la collaborazione con i fratelli ortodossi, che formano la grande maggioranza della popolazione. Perciò è stato un segno molto importante il fatto che quando sono arrivato a Tbilisi ho trovato a ricevermi all’Aeroporto, insieme con il Presidente della Repubblica, anche il venerato Patriarca Ilia II. L’incontro con lui quel pomeriggio è stato commovente, come pure lo è stata all’indomani la visita alla Cattedrale Patriarcale, dove si venera la reliquia della tunica di Cristo, simbolo dell’unità della Chiesa. Questa unità è corroborata dal sangue di tanti martiri delle diverse confessioni cristiane. Tra le comunità più provate c’è quella Assiro-Caldea, con la quale ho vissuto a Tbilisi un intenso momento di preghiera per la pace in Siria, in Iraq e in tutto il Medio Oriente. La Messa con i fedeli cattolici della Georgia – latini, armeni e assiro-caldei – è stata celebrata nella memoria di Santa Teresa di Gesù Bambino, patrona delle missioni: lei ci ricorda che la vera missione non è mai proselitismo, ma attra- zione a Cristo a partire dalla forte unione con Lui nella preghiera, nell’adorazione e nella carità concreta, che è servizio a Gesù presente nel più piccolo dei fratelli. È quello che fanno i religiosi e le religiose che ho incontrato a Tbilisi, come poi anche a Baku: lo fanno con la preghiera e con le opere caritative e promozionali. Li ho incoraggiati ad essere saldi nella fede, con memoria, coraggio e speranza. E poi ci sono le famiglie cristiane: quant’è preziosa la loro presenza di accoglienza, accompagnamento, discernimento e integrazione nella comunità! Dio benedica l’Armenia, la Georgia e l’Azerbaigian, e accompagni il cammino del Suo Popolo santo pellegrino in quei Paesi. Parrocchie san Vittore e san Dionigi ALBAVILLA e CARCANO

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LA DOMENICADiocesi di Milano - Zona Pastorale III - Decanato di Erba

VI domenica dopo il Martirio9 ottobre 2016 - Anno I / Num. 5

L’AMORE FRATERNO RESTI SALDOPAPA FRANCESCO

UDIENZA GENERALEPiazza san Pietro - Mercoledì, 5 ottobre 2016Viaggio apostolico in Georgia e Azerbaigian

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

Nello scorso fine settimana ho compiuto il viaggio apostolico in Georgia e Azerbaigian. Rendo grazie al Signore che me lo ha concesso e rinnovo

l’espressione della mia riconoscenza alle Autorità civili e religiose di questi due Paesi, in particolare al Patriarca di tutta la Georgia Ilia II - la sua testimonianza

mi ha fatto tanto bene al cuore e all’anima - e allo Sceicco dei Musulmani del Caucaso. Un grazie fraterno ai Vescovi, ai sacerdoti, ai religiosi e a tutti i fedeli che mi hanno fatto sentire il loro caloroso affetto.Questo viaggio è stato il proseguimento e il completamento di quello effettuato in Armenia, nel mese di giugno. In tal modo ho potuto – grazie a Dio – realizzare il progetto di visitare tutti e tre questi Paesi caucasici, per confermare la Chie-sa Cattolica che vive in essi e per incoraggiare il cammino di quelle popolazioni verso la pace e la fraternità. Lo eviden-ziavano anche i due motti di quest’ultimo viaggio: per la Georgia “Pax vobis” e per l’Azerbaigian “Siamo tutti fratelli”. Entrambi questi Paesi hanno radici storiche, culturali e religiose molto antiche, ma nello stesso tempo stanno vivendo una fase nuova: infatti, tutt’e due celebrano quest’anno il 25° della loro indipendenza, essendo stati per buona parte del secolo XX sotto il regime sovietico. E in questa fase essi incontrano parecchie difficoltà nei diversi ambiti della vita sociale. La Chiesa Cattolica è chiamata ad essere presente, ad essere vicina, specialmente nel segno della carità e della promozione umana; ed essa cerca di farlo in comunione con le altre Chiese e Comunità cristiane e in dialogo con le altre comunità religiose, nella certezza che Dio è Padre di tutti e noi siamo fratelli e sorelle.In Georgia questa missione passa naturalmente attraverso la collaborazione con i fratelli ortodossi, che formano la grande maggioranza della popolazione. Perciò è stato un segno molto importante il fatto che quando sono arrivato a Tbilisi ho trovato a ricevermi all’Aeroporto, insieme con il Presidente della Repubblica, anche il venerato Patriarca Ilia II. L’incontro con lui quel pomeriggio è stato commovente, come pure lo è stata all’indomani la visita alla Cattedrale Patriarcale, dove si venera la reliquia della tunica di Cristo, simbolo dell’unità della Chiesa. Questa unità è corroborata dal sangue di tanti martiri delle diverse confessioni cristiane. Tra le comunità più provate c’è quella Assiro-Caldea, con la quale ho vissuto a Tbilisi un intenso momento di preghiera per la pace in Siria, in Iraq e in tutto il Medio Oriente. La Messa con i fedeli cattolici della Georgia – latini, armeni e assiro-caldei – è stata celebrata nella memoria di Santa Teresa di Gesù Bambino, patrona delle missioni: lei ci ricorda che la vera missione non è mai proselitismo, ma attra-zione a Cristo a partire dalla forte unione con Lui nella preghiera, nell’adorazione e nella carità concreta, che è servizio a Gesù presente nel più piccolo dei fratelli. È quello che fanno i religiosi e le religiose che ho incontrato a Tbilisi, come poi anche a Baku: lo fanno con la preghiera e con le opere caritative e promozionali. Li ho incoraggiati ad essere saldi nella fede, con memoria, coraggio e speranza. E poi ci sono le famiglie cristiane: quant’è preziosa la loro presenza di accoglienza, accompagnamento, discernimento e integrazione nella comunità!Dio benedica l’Armenia, la Georgia e l’Azerbaigian, e accompagni il cammino del Suo Popolo santo pellegrino in quei Paesi.

Parrocchiesan Vittore e san DionigiALBAVILLA e CARCANO

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APPUNTAMENTI OTTOBREMartedì 11 - (ore 20.30): Santa Messa in suffragio dei defunti del mese (non ci sarà la Messa del mattino delle 8.30).Domenica 16 - (ore 15.00 in oratorio): Incontro Genitori dei cresimandi di domenica 23.Alle ore 16.30: Concerto d’OrganoVenerdì 21 - (ore 20.30): Confessioni per genitori, padrini e madrine dei cresimandi di domenica 23.Domenica 23 - Alla Messa delle 11.00 ci sarà il MANDATO alle catechiste.(ore 17.00): Celebrazione del Sacramento della CRESIMA (È sospesa la Messa delle 18.00).Lunedì 24 - Riunione del Consiglio di Ammini-strazione dell’Opera Pia Roscio.Giovedì 27 - (ore 21.00): Incontro (in Oratorio) per Genitori, padrini e madrine dei battezzandi di domenica 13 novembre.

Vita dell’ORATORIO

Domenica scorsa, a Carcano, Santa Messa solenne in occasione della Festa dell’Oratorio. Una bella parte-cipazione di adulti e ragazzi, con in primo piano il

bel gruppo di chierichetti. Grazie a tutti per la collaborazio-ne, che deve continuare con rinnovato impegno e fiducia.

MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCOPER LA GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE 2016

Chiesa missionaria, testimone di misericordia Cari fratelli e sorelle,il Giubileo Straordinario della Misericordia, che la Chiesa sta vivendo, offre una luce particolare anche alla Giorna-ta Missionaria Mondiale del 2016: ci invita a guardare alla missione ad gentes come una grande, immensa opera di misericordia sia spirituale che materiale. In effetti, in que-sta Giornata Missionaria Mondiale, siamo tutti invitati ad “uscire”, come discepoli missionari, ciascuno mettendo a servizio i propri talenti, la propria creatività, la propria saggezza ed esperienza nel portare il messaggio della tene-rezza e della compassione di Dio all’intera ( segue III Pagina)

Domenica 30 - “Ingresso” ufficiale di don Paolo nella nostra Parrocchia.10.30: Processione dalla “cappelletta” fino in chie-sa per la Messa solenne, con presente il Vicario Episcopale di Zona, mons. Maurizio Rolla.A seguire (in oratorio) aperitivo per tutti.Domenica 13 novembre: si replica a Carcano!

Un appuntamento assolutamente da non perdere!

Dire ORATORIO significa pensare ad una realtà complessa e articolata che se vede in primo piano i ragazzi e tutto il mondo giovanile, sullo sfondo

non può dimenticare i genitori, le famiglie e gli adulti in genere, lo sport, il tempo libero, l’animazione domenicale, il ‘campeggio’, la preghiera, la catechesi, ecc. ecc. Non meno importante è la cura della struttura e della sua funzionalità in tutti i suoi aspetti (aule, cappella, cucina, bar, infissi, attrezzature, ecc.)

Iinvito tutte le persone interessate alla vita dell’Orato-rio e disponibili a farsi carico anche di urgenti lavori ‘materiali’ a ritrovarsi insieme con me per ridirci le

motivazioni che stanno alla base di un comune impegno educativo ed operativo per il nostro Oratorio.

L’invito - aperto a tutti - è dunque per

DOMENICA 23 OTTOBRE - ORE 15.30IN ORATORIO

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Lettura del primo libro dei Re (17, 6-16)In quei giorni. I corvi portavano ad Elia pane e carne al mat-tino, e pane e carne alla sera; egli beveva dal torrente. Dopo alcuni giorni il torrente si seccò, perché non era piovuto sulla terra. Fu rivolta a lui la parola del Signore: «Àlzati, va’ a Sarepta di Sidone; ecco, io là ho dato ordine a una vedova di sostenerti». Egli si alzò e andò a Sarepta. Arrivato alla porta della città, ecco una vedova che raccoglieva legna. La chiamò e le disse: «Prendimi un po’ d’acqua in un vaso, perché io possa bere». Mentre quella andava a prenderla, le gridò: «Per favore, prendimi anche un pezzo di pane». Quella rispose: «Per la vita del Signore, tuo Dio, non ho nulla di cotto, ma solo un pugno di farina nella giara e un po’ d’olio nell’orcio; ora raccolgo due pezzi di legna, dopo andrò a prepararla per me e per mio figlio: la mangeremo e poi moriremo». Elia le disse: «Non temere; va’ a fare come hai detto. Prima però prepara una piccola focaccia per me e portamela; quindi ne preparerai per te e per tuo figlio, poiché così dice il Signore, Dio d’Israele: “La farina della giara non si esaurirà e l’orcio dell’olio non diminuirà fino al giorno in cui il Signore man-derà la pioggia sulla faccia della terra”». Quella andò e fece come aveva detto Elia; poi mangiarono lei, lui e la casa di lei per diversi giorni. La farina della giara non venne meno e l’orcio dell’olio non diminuì, secondo la parola che il Signo-

VI DOMENICA DOPO IL MARTIRIO (9 ottobre)

re aveva pronunciato per mezzo di Elia.

Lettera agli Ebrei (13, 1-8)Fratelli, l’amore fraterno resti saldo. Non dimenticate l’ospitalità; alcuni, praticandola, senza saperlo hanno accolto degli angeli. Ricordatevi dei carcerati, come se foste loro compagni di carcere, e di quelli che sono maltrattati, perché anche voi avete un corpo. Il matrimonio sia rispettato da tutti e il letto nuziale sia senza macchia. I fornicatori e gli adùlteri saranno giudicati da Dio. La vostra condotta sia senza avarizia; accontentatevi di quello che avete, perché Dio stesso ha detto: Non ti lascerò e non ti abban-donerò. Così possiamo dire con fiducia: Il Signore è il mio aiuto, non avrò paura. Che cosa può farmi l’uomo? Ricordatevi dei vostri capi, i quali vi hanno annunciato la parola di Dio. Conside-rando attentamente l’esito finale della loro vita, imitatene la fede. Gesù Cristo è lo stesso ieri e oggi e per sempre!

Dal Vangelo secondo Matteo (10, 40-42)In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato. Chi accoglie un profeta perché è un profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto perché è un giusto, avrà la ricompensa del giusto. Chi avrà dato da bere anche un solo bic-chiere d’acqua fresca a uno di questi piccoli perché è un discepo-lo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa».

ANNO SANTO E MISERICORDIA: LA CONSOLAZIONE E LA COMPASSIONE COME FELICITÀ

Severino Boezio (475-524 d. C.), santo e martire dell’epoca imperiale romana, ci illumi-na nel rileggere la misericordia come conforto, consolazione e felicità per ogni uomo. Il Santo, senatore di Roma e direttore generale dei servizi statali e reali sotto il secondo Re barbaro Teodorico il Grande (454-526 d. C.), è per noi anche un grande esempio di dialogo interculturale e interreligioso, perché in tutta la sua vita sentì, come ispirata dall’alto, la missione di unire in armonia i valori della civiltà romana, del Cristianesimo e dei popoli pagani dell’Est. Ingiustamente incarceraro a Pavia da Teodorico, male infor-mato a suo riguardo, nell’attesa del processo farsa che lo condannerà a morte, scrive nel 524 d. C., tra preghiere e lacrime, la Consolazione della Filosofia, vista come sollievo e amica. Di fronte all’abisso irrazionale della diffusa crudeltà umana rivede tutta la sua vita nell’approfondimento del legame tra la colpa e il castigo, che purifica nella benignità misericordiosa, più che nel rigore della pena. L’orizzonte straordinario è quello della vo-cazione umana e cristiana alla felicità: l’ingiusto è infelice, mentre chi giudica e condanna il male, deponendo ogni odio e ogni collera, dimora in una gioiosa serenità dello spirito. Chi sbaglia è chiamato ad una conversione purificatrice in vista dell’ottenere una salvezza redentrice. Pertanto chi sopporta una giusta pena ed attua una qualche riparazione del male compiuto non si espone ad una odiosa impunità e nello stesso tempo ottiene una qualche felicità, soprattutto se la proporzionata punizione è avvolta dalla compassio-ne e dalla misericordia. Infatti il peccatore assomiglia ad un malato nell’animo, che va integralmente guarito con affetto e ristabilito in perfetta salute. Chi erra è dunque afflitto dal tormento e dalla sofferenza per l’interiore malvagità e proprio per questo va soccorso e curato più con un coinvolgente amore che con un freddo e sbrigativo rigore. Una con-dotta sbagliata per sua stessa natura rende infelici… Nei processi è dovuta la compas-sione verso chi ha compiuto una grave ingiustizia. Anche gli accusatori sono chiamati non all’ira verso i colpevoli, ma alla benignità che consola. L’errore è una malattia dello spirito. Come i malati nel corpo li giudichiamo meritevoli non di odio, ma della medicina della compassione, così chi ha la mente tormentata dal male non va trattato con ostilità, ma con comprensione solidale. A cura di don Luciano Spinelli

famiglia umana. In forza del mandato missionario, la Chiesa si prende cura di quanti non conoscono il Vange-lo, perché desidera che tutti siano salvi e giungano a fare esperienza dell’amore del Signore. Essa «ha la missione di annunciare la misericordia di Dio, cuore pulsante del Vangelo» e di proclamarla in ogni angolo della terra, fino a raggiungere ogni donna, uomo, anziano, giovane e bambino. La misericordia procura intima gioia al cuore del Padre quando incontra ogni creatura umana; fin dal princi-pio, Egli si rivolge amorevolmente anche a quelle più fragili, perché la sua grandezza e la sua potenza si rivelano proprio nella capacità di im-medesimarsi con i piccoli, gli scartati, gli oppressi. Egli è il Dio benigno, attento, fedele; si fa prossimo a chi è nel bisogno per essere vicino a tutti, soprattutto ai poveri; si coinvolge con tenerezza nella realtà umana proprio come farebbero un padre e una ma-dre nella vita dei loro figli. (segue domenica prossima)

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Sante Messe dal 10 al 16 ottobre 2016

Casa parrocchiale Albavilla: tel. 031 62 74 71 / E-mail: [email protected] Casa parrocchiale Carcano: tel. 031 33 53 051 / E-mail: [email protected]

don Paolo, parroco: 347 27 91 736 / E-mail: [email protected] Sito: www.parrocchiadialbavilla.it

Effondi, o Padre, il tuo Spirito

rinnovatore sul popolo dei credenti perché, giustificati e salvati dalla sua gra-zia, attendiamo con sincera speranza l’eredità del regno promesso. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore… AMEN.

Date Battesimi 2016: 13/11 – 8/12 per il 2017: 15/1 – 19/2 – 23/4

È opportuno telefonare prima per fissare l’incontro dei genitori con il Parroco. Il giorno più propizio per l’in-contro è il sabato pomeriggio, dalle 16.00 alle 17.30,

in casa parrocchiale o in chiesa.

Mercoledì 12 ottobre riprenderà la catechesi per i Gruppi di II e III media e Adolescenti, a partire dalle 19.30 con la pizzata, la preghiera e l’incontro a gruppi.Vi aspettiamo tutti con una rinnovata voglia di vivere insieme un anno ricco di belle esperienze.

Lunedì 10 Feria - Per l’unità dei cristiani 8.30 Suor Virginia Civati / Agnese e GiuseppeMartedì 11 Feria - Per l’evangelizzazione dei popoli 8.30 (Carcano) Molteni, Agliati e Pietro 20.30 Per tutti i defunti dell’ultimo mese (non c’è la Messa al mattino)Mercoledì 12 Feria - Per i cristiani perseguitati 8.30 Frigerio M. Grazia 17.00 (Carcano) Zappa Pietro e Corti Angelina

Giovedì 13 Feria - Per le vocazioni sacerdotali 8.30 (Corogna) 18.00 Ballabio MariaVenerdì 14 Feria - Per la comunità civile 8.30 Fam. CiceriSabato 15 Vigiliare della Festa della Dedicazione 18.00 Domenica 16 Festa della Dedicazione del Duomo di Milano 8.00 (Corogna) 8.30 9.45 (Carcano) Giuseppe e Moreno Gatti 11.00 18.00

Lezionario Ambrosiano

Festivo: Anno CFeriale: anno II, Settimana della VI domenica dopo il Martirio di san GiovanniLiturgia delle ore: IV settimana

DOMENICA 2 OTTOBRE abbiamo celebrato il Sacramento del Battesimo con il quale sono stati inseriti nel corpo vivo della Chiesa i piccoli Nicolò, Simone, Linda. Siano aiutati dai loro genitori e da tutta la comunità cristiana a crescere nella fede in Gesù di Nazareth, pane vivo per la vita del mondo!

Siamo tutti mendicantisulla soglia del tempio,

e ognuno di noi riceve un dono dal Re quando fa il suo

ingresso nel tempioe quando ne esce.

Ma noi tutti proviamo invidia per il prossimo, il che è un altro modo di sminuire il Re.

Nei giorni feriali il nome del defunto che viene ricordato du-rante la Messa sarà annunciato dal Sacerdote all’inizio della celebrazione e poi alla Preghiera dei fedeli.Nei GIORNI FESTIVI (compreso sabato sera) il nome sarà an-nunciato solo immediatamente prima dell’inizio della Messa.

In occasione della Giornata Missionaria mondiale di domenica 23 ottobre,

nelle nostre chiese di Albavilla, Carcano e Coro-gna, dopo le Sante Messe ci sarà una

VENDITA TORTEa sostegno dell’opera dei nostri missionari.

La Chiesa è per sua natura missionaria, aper-ta a tutti, accogliente di tutti, desiderosa che

tutti possano incontrare il volto bello e buono del nostro Signore Gesù che riconduce ogni esistenza alla sua dignità piena e alla sua bellezza originaria.Non chiudiamoci, dunque, in noi stessi, nei nostri piccoli gruppi e non dividiamo la Santa Chiesa in tante “chiesuole” senza vita e senza futuro!!!