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A-1 DONNE-20* GIORNATA
Anticipo a Novara Egonu 27, Monza k.o.
Paola Egonu, 19 anni RUBIN/LVF
Andrea Crippa
N ell'antìcipo della 20a
giornata convincente vittoria per Novara
che supera Monza in 4 set. Nel remake della semifinale di Coppa Italia della scorsa
settimana la squadra di Bar-bolini non fa sconti guidata da una Egonu scatenata. Anche ieri per l'azzurra 27 punti ( 51% in attacco). NOVARA-MONZA 3-1 (25-16,25-15, 22-25, 25-19) IGOR GORGONZOLA: Piccinini 4,
Gibbemeyer 9, Skorupa, Plak 19,
Chirichella 13, Egonu 27; Sansonna (L), Vasilantonaki, Enright 2, Zannoni. N.e. Camera, Bonifacio. Ali. Barbolini. SAUGELLA: Begic 8, Dixon 5, Hancock 4, Havelkova 10, Devetag 5, Ortolani 14; Arcangeli (L), Orthmann 1, Candì 5, Bonvicini, Loda 1. N.e. Bai-boni, Rastelli. AH. Pedullà. ARBITRI: Zanussi, Canessa. NOTE Spettatori 2850. Durata set: 24', 23', 28', 28'; tot. 103'. Novara: battute sbagliate 9, vincenti 6, muri 11, errori 23. Monza: battute sbagliate 11, vincenti 7, muri 5, errori 23. Trofeo Gazzetta: 6 Egonu, 5 Skorupa, 4 Plak, 3 Chirichella, 2 Candì, 1 Gibbemeyer.
PROGRAMMA Oggi, ore 17 (20 giornata): Filottrano-Bergamo: Firenze-Modena; Conegliano-Scandicci; Pesaro-Busto Arsizio; Casalmaggiore-Legnano. CLASSIFICA Conegliano 49; Novara* 46; Scandicci 42; Busto Arsizio 35; Monza* 33; Modena 30; Pesaro 26; Firenze, Casalmaggiore 20; Bergamo 18; Legnano** 14; Filottrano 11. * una gara in più; ** un punto di penalizzazione
SERIE A1
VOLLEY
NOVARA INSTANCABILE GIAN LUCA PEPE
Il calendario non lascia tregua, in meno di una settimana l'Igor Gorgonzola ha saputo trionfare in Coppa Italia, rifilare una lezione al Fenerbahce in Champions Le-ague e piegare la Saugella Monza in campionato. Viaggia forte Novara e la reazione di Monza nel terzo parziale ha solamente protratto la sfida, costringendo Barbo-lini a richiamare all'ordine la squadra e inserire Stephanie Enright per aumentare la pressione offensiva. Risultato: Igor di nuovo sul pezzo e quarto e decisivo set vinto 25-19. Prestazione positiva in termini di punii realizzati per Paola Egonu (27 punti, NELLA FOTOGALBIATI) e Celeste Piale (19), con l'olandese a volte imprecisa in battuta ma autrice del punto decisivo.
In classifica la Igor si allontana momentaneamente da Scandicci che le insidia il secondo posto, con la Regular Season giunta, dopo il turno odierno, a 2 gare dal termine. Ora le energie tornano a focalizzarsi sulla Champions League: mercoledì arriva Conegliano per la sfida che vale un pezzo di stagione.
9 a giornata di ritorno: Novara-Monza 3-1 (25-16,25-15,22-25,25-19) Oggiore 17: Filottrano-Bergamo, Firenze-Modena, Conegliano-Scandicci, Pesaro-Busto Arsizio, Casalmaggiore-Legnano
SUPERLEGA, VERONA VINCE L'ANTICIPO 12a giornata di ritorno: Vibo Valentia-Verona 1-3 (15-25,25-22,21-25,19-25) Oggi ore 18: Modena-Perugia (diretta RaiSport), Piacen-za-Civitanova, Ravenna-Monza, Latina-Padova, Tren-to-Sora, Castellana G.-Milano
SERIE A1
Tiratura: 0 - Diffusione: 11547 - Lettori: 106000: da enti certificatori o autocertificatiwww.datastampa.it
25-FEB-2018da pag. 9foglio 1 / 2
Superficie: 39 %Dir. Resp.: Paolo Giacomin
Tiratura: 0 - Diffusione: 11547 - Lettori: 106000: da enti certificatori o autocertificatiwww.datastampa.it
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Superficie: 39 %Dir. Resp.: Paolo Giacomin
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25-FEB-2018da pag. 9foglio 1
Superficie: 12 %Dir. Resp.: Sandro Neri
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25-FEB-2018da pag. 32foglio 1 / 3
Superficie: 35 %Dir. Resp.: Pietro Caricato
Tiratura: 15000 - Diffusione: 0 - Lettori: 105000: da enti certificatori o autocertificatiwww.datastampa.it
25-FEB-2018da pag. 32foglio 2 / 3
Superficie: 35 %Dir. Resp.: Pietro Caricato
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25-FEB-2018da pag. 32foglio 3 / 3
Superficie: 35 %Dir. Resp.: Pietro Caricato
IL RISCHIO era che la quarta partita in una sola settimana potesse mettere a dura prova le azzurre. Novara invece si sbarazza per la seconda volta in soli sette giorni di Monza. Rispetto alla sfida di Coppa Italia, questa volta le piemontesi (nella foto, Pìak) concedono un solo set all'avversario. Un ritorno quindi amaro al Palalgor per Luciano Pedullà, che sognava di prendersi la ri-
Volley A1 femminile
Inarrestabile Novara Monza deve cedere il passo
vincita nei confronti della ex squadra, invece deve fare i conti con una prestazione in chiaroscuro da E arte delle sue ragazze. Le
rianzole faticano a entrare in partita e Novara si rivela micidiale, incanalando la sfida sul binario giusto. Nel secondo set i dieci punti di distacco rifilati alle ospiti sono la conferma del divario tra le due formazioni, anche se nella terza frazione Monza rie
sce a ricucire il gap. Trattasi però di illusione, perché Novara si rialza, spegnendo le speranze di rimonta delle lombarde e facendo calare i titoli di coda sul match. L'anticipo di ieri sera ha alzato il sipario sulla nona giornata di ritorno, che vedrà Casalmag-giore impegnata in casa nella sfida salvezza con Legnano. Una partita da non sbagliare per la Sab Volley, chiamata a giocarsi le
ultime carte per rimanere in Al. Lo stesso vale per Filottrano, che alle 17 ospiterà Bergamo. Un eventuale successo da parte delle orobiche di coach Micoli condannerebbe le marchigiane all'A2. Trasferta a Pesaro per Busto. NOVARA-MONZA 3-1 (25-16, 25-15, 22-25, 25-19).
Riccardo Guglielmetti
SERIE A1
SERIE Al DONNE - 2 0 a
giornata - Novara - Monza 3-1. Oggi ore 17: Filottrano - Bergamo, Firenze - Modena, Conegliano - Scan-dicci,Pesaro- BustoAr-sizio, Casalmaggiore - Legnano. Classifica: Conegliano49; Novara 46; Scandicci42; Busto Arsizio 35;Monza33;Modena30; Pesaro 26; Firenze 20; Casalmaggiore 20; Bergamo 18; Legnano 15; Filottrano 11.
SERIE A1
S&BNEWS
PREMIER LEAGUE
Il nome degli stadi vale 135 milioni
SPONSORIZZAZIONI Quattro partner per l'Alfa Romeo
In soli quattro anni il valore economico potenziale dei naming rights degli stadi della Premier League è quasi raddoppiato passando dai 74,6 milioni di sterline annui del 2013 ai 135,6 milioni annui del 2017 (oltre 154 milioni di euro). L'Old Trafford, mitico "tempio" del Manchester United, guida la classifica 2017 con 26,2 milioni di sterline. E quanto emerge da uno studio di Duff & Phelps che ha calcolato il valore potenziale degli impianti combinando diversi parametri (sponsor, social media, diritti tv e i valori correnti del naming). Al secondo posto c'è l'Etihad Stadium del City, con 19,1 milioni, seguito dal Chelsea, che con Stamford Bridge ha un potenziale di circa 18 milioni.
Il nuovo team di Formula 1 Alfa Romeo Sauberha annunciato quattro partnership con: il marchio di occhiali Carrera, Claro, il brand di orologi di lusso Richard Mille e il marchio italiano di abbigliamento sportivo Kappa. Carrera, Claro e Richard Mille sono stati nominati Premium Partner mentre Kappa sarà partner ufficiale.
POLITICA DELLO SPORT
Cultura Una ragazza d oro, il suo snowboard E un consiglio: lasciale stare calcio, pallavolo e basket
Su, diventate campioni di sport minori
di MICHELA MOIOLI
Sono innamorata dello sport da tutta la vita: lo snowboard è la mia grande passione ma ho anche giocato a calcio, a pallavolo, ho fatto atletica
(lancio del disco e getto del peso), ho praticato il nuoto e lo sci. L'attività fisica nelle sue varie forme è sempre stata al centro della mia vita. Il motivo è semplice: mi piace l'agonismo, amo le gare e amo mettermi in competizione con altri, sfidare gli avversari.
Si può vincere ma si può pure perdere e quando succede non è una tragedia. Vale per lo sport ma anche per altro nella vita. Se penso alle prime volte che ho perso mi vengono in mente momenti di svago legati al gioco delle carte: da piccola giocavo a scopa con mio padre e quando perdevo non mi andava proprio giù, mi arrabbiavo tantissimo.
La passione per gli sport invernali è cominciata prestissimo. Ho 22 anni: sono nata nel mese di luglio e già a dicembre, a neppure un anno, i miei genitori mi avevano portata sulla neve; a due anni mia mamma mi ha infilato il primo paio di sci e via. Sciavo sulle montagne di Colere, provincia di Bergamo. Con le prime discese, le prime cadute. Poi a 8 anni mi ero un po' stufata di sciare, e a mia madre è venuta l'idea di farmi provare lo snowboard. È stato un colpo di fulmine, ho capito subito che la tavola faceva per me, forse perché sono sempre stata per i giochi un po' da maschi, lo snowboard non è proprio da signorine. Uno degli aspetti che mi piacciono di più è la sua imprevedibilità. Puoi fare mille, diecimila discese e non ce ne sono due uguali, ognuna è diversa dall'altra.
Nello sport divertirsi è fondamentale: ho vinto l'Olimpiade in Corea perché in gara mi sono divertita come una
matta; quest'anno ho ritrovato un fuoco e una passione che negli ultimi tempi mi erano un po' mancati. Da lì, da quell'innamoramento, è cominciata l'avventura sportiva più importante, quella che mi ha accompagnato durante la crescita, negli anni da studentessa. Alle superiori ho frequentato il liceo delle scienze umane: lo studio mi piaceva, ed ero anche piuttosto brava, n problema era il tempo: rispetto ad altri miei compagni a casa avevo poco tempo per stare sui libri perché mi allenavo, senza contare che spesso in classe non c'ero, e così mi perdevo le spiegazioni. Pdcordo che in quarta sono rientrata dopo un periodo di assenza e in dieci giorni ho dovuto fare quattro verifiche di matematica, non avevo seguito le lezioni e in tutte ho preso due. A fine anno ho avuto il debito, poi però ho rimediato.
Allenarmi non mi è mai pesato, se
dovevo rinunciare a un sabato sera con le amiche o a un'uscita in compagnia non lo vivevo come una rinuncia ma come l'opportunità di fare qualcosa che mi piaceva di più. Oggi mi alleno tutti i giorni tranne la domenica, e va bene così. Del resto quello che ho capito con gli armi è che lo sport è sì lavoro fisico, ma anche mentale. Anzi: credo che quando arrivi a un certo livello la parte mentale conti di più; i risultati dipendono fino al 70% dall'approccio mentale.
Quando all'Olimpiade di Sochi, quattro anni fa, mi sono rotta il ginocchio ero una ragazzina spericolata ma fisicamente e mentalmente non ero un'atleta. Invece quest'anno in Corea ho capito subito che ero diventata più matura e più competitiva. Da allora a oggi ho fatto un salto di qualità.
Quest'anno prima della finale mi sono presa il tempo per farmi un discorso che mi motivasse a dare il meglio: volevo vincere, non arrivare al secondo posto o al terzo posto ma al pri
mo. Sono per gli sport individuali perché voglio vincere o perdere da sola, non voglio che il risultato della mia gara dipenda da altri; detto questo, faccio parte di una squadra dove ho molte amiche e dove è importante il gruppo.
Ma lo sport non ti insegna solo a perdere e a vincere. Lo sport ti forma: è una pratica che rende più completa una persona, la fa maturare, senza contare i benefici per la salute rispetto a una vita sedentaria. Ti trasmette valori, come il rispetto degli altri. E ti è d'aiuto nell'affrontare la vita in maniera diversa, con maggiore concretezza, con la capacità di vedere i tuoi punti di forza e quelli di debolezza. Capisci che cosa significa lavorare per un obiettivo. Per questo è importante che i ragazzi facciano attività sportive.
Il calcio, la pallavolo, il basket sono gli sport più praticati, quelli che tutti hanno l'occasione prima o poi di provare. Ma se posso dare un consiglio ai ragazzi, dico: guardatevi attorno. Cercate lo sport che fa per voi. Ce ne sono molti, moltissimi di cui non si parla e che non si conoscono. È il problema di visibilità degli sport minori. Per esempio lo snowboard è, a mio parere, bellissimo, ma se ne parla solo ogni 4 anni quando ci sono i Giochi olimpici o magari neanche allora: perché se non avessi vinto una medaglia...
Chissà quanti talenti dello sport abbiamo in casa e non lo sappiamo. Chissà quanti ragazzi potrebbero diventare campioni se trovassero la disciplina che fa per loro.
Sono convinta che i genitori abbiano un ruolo importante nel motivare i ragazzi a praticare gli sport. Ma sono altrettanto certa che un genitore deve
fare il genitore, non l'allenatore o il preparatore: incoraggiare il figlio quando perde, gioire con lui per le vittorie, stargli vicino e motivarlo a tenere duro, ad andare avanti quando è in difficoltà o quando pensa di non far-
POLITICA DELLO SPORT
cela. In questo ho avuto la fortuna di avere due genitori fantastici che non mi hanno mai ostacolata nelle scelte, al contrario mi hanno sostenuta e incitata a fare il massimo. Ed è questo che domani vorrei saper fare io con i miei figli. Perciò sono contenta di fare la mia parte per promuovere lo sport e far conoscere lo snowboard ai più piccoli: l'anno scorso sono intervenuta ai
Campionati italiani dei ragazzi a Cervinia ed è stato emozionante. Ho fatto una discesa come apripista, sono stata
con loro durante le gare, insieme abbiamo girato un video. Quando sei un'atleta della Nazionale i più piccoli ti vedono come un dio, sono timidi, non ti fanno domande ma capisci che il solo fatto di essere lì con loro è importante perché dedichi loro attenzione. Con il tuo esempio dai loro fiducia e li incoraggi ad andare avanti. Tu sei quello che loro vorrebbero diventare. Credo che per un atleta essere visto così sia davvero il massimo.
Sì, è vero, lo snowboard non è pro
prio uno sport da signorine, ogni tanto si finisce a gambe all'aria e ogni tanto si cade con la faccia nella neve, ma quando sei in pista la sensazione è magica, un po' come se stessi danzando.
(Fi Diccnni i7inwf PKFRM U
L'autore La visualizzazione di questa settimana è di Davide Mancino (1983), visual journalist e ihformation designer. Su Twitter è (tùdavidemancinol
15 sport con più 15 sport con più .i liete
Comprende: volo a motore, volo a vela, volo da diporto • sportivo a motore e libero, paraatóutfema, aeromodellismo e pallone aerostatico.
I Numero di' società sporriiK.' I I 12.000
Basket, pallavolo e tennis sono 1 tre sport che contano più [scritti dopo ti calcio, ma non riescono a raggiungerlo neppure sommandoli tutti insieme.
Fa
Mitre [Fligure
FUI %
[Diffidali di gara
[T] eolici
Rispetto agli altri grandi sport, nel calcio il numero di dirigenti societari risulta molto elevato.
DM
Come si legge
I a \isualiTrazione di questa pagina mostra In composizione
delle decine di migliaia di Società sportive censite dal Coni.
Nell'anello inlerno vengono dislinli atleti, dirigenti societari e
altee ligure presenti por mostrare quale Iella del lutale
rappresentano. L'anello più grande disi ingìic per i diversi I ipi
di sport, ment re il numero di società legate a quello sporl
viene rappresentalo dai segmenti esterni. Per queste ultime
vengono indicai i i primi io sport per numero di società al live
tu ler iera / inni Sportive Na/ìnmilHFsnl e lt> Discipline
Sportive Associale tDsi. i .
Nella pagina accanto le mappe indicano, per ciascuna regione,
quui è il primo, secondo, terzo e quarto spuri più popolare,
mentre i grafici ai piedi delle mappe r iassumono quanto vale
ciascuna regione in leonini di popolazione lolale.
Nella mela inferiore viene illustrato rome è cambialo negli
ullimi anni il numero di società e relalivi membri , con ì
dettagli di quali gruppi di persone sono in aumento e quali
invece risultano tu culo.
Fonte: t o n i . Isitu
(ìli atleti costituiscono di gran lunga il g ruppo più numeroso, in tutte le società sportive.
. nuoto
LEGENDA
calcio basket *
pallavolo tennis
pesca sportila
Quanto a iscritti il nuoto è u n o
sport importante, eppiu-e il n u m e r o di
società risulta piuttosto piccolo:
minore anche rispetto ad attività assai m e n o
praticate come la danza sportiva.
Delle oltre 62 mila società sportive censite dal Coni, poco più di una ogni quattro riguarda il calcio.
Cosa fanno gli italiani? ne sport né attività fisica
altri sport
LT] LD]
ismo
sport invernali
sporr Equestri
_ -wtoytjn/^e.
Nel giro di tre anni cresce la fetta di italiani che pratica sport 0 attività fisica, si riduce quella dei sedentari .
La maggior parte delle sportive si concentra nelle età più giovani, men t re gli atleti maschi t endono ad
essere più in avanti con gli anni-
Età, genere di atleti e atlete
POLITICA DELLO SPORT
Gli sport più praticati
Primo sport più diffuso • Secondo sport più diffuso 'w
-*• sport lìu'ernafi «
La Valle d'Aosta è Tunica regione in cui il calcio non è lo sport più praticato.
C? %
' • ' • ^
» V
NORD CENTRO SOI NORD CENTRO SCD
Terzo sport più diffuso •
atletica feggera
v~̂ -̂ > J S — • vela
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Quarto sport più diffuso • atletica leggera
pesca sportiva /
rtVffsmo * \
\
t &
"C. ^la /
danza sporri DO
NORD CENTRO SUO NORD CENTRO SUD
Le società sportive e chi le anima
S.7 2016
5,6
2OI5
.Numero totale di membri ('milioni)
O-
LEGENDA Gruppo Atleti Dirigenti \ /
•' N Tecnici Ufficiali di g
Variazione rispetto all'anno precedente
"\ In aumento
_] In calo
Dato non disponibile
Rispetto al 2008 il numero di società sportive censite dal Coni è diminuito di diverse migialia. Nello stesso periodo, tuttavia, gli iscritti sono mezzo milione in più.
In linea generate, gii atleti tendono a diminuire, mentre aumentano tutte le altre figure.
n'4.000
2008
J2010
G 2009
Numero totale di sucietà sportive •
'67.000
POLITICA DELLO SPORT
Marketing. Al quartier generale del team azzurro in Corea dei Sud lómila visitatori e utili per circa 800mila euro
La «Casa» vetrina del made in Italy ^m Ormai non c'è Olimpiade senza Casa Italia. Anche a Pyeongchang la sede del team azzurro è stato il punto di riferimento per atleti, ospiti e giornalisti.
Il quartier generale italiano in terra diCorea - sorto in mezzo a uncampodagolfaYongpyong-è stato visitato in due settimane e mezzo da tornila persone. A pranzo, a cena o durante la giornata si sono alternati membri del Ciò, delegati dei Comitati olimpici nazionali, ma anche tanti italiani residenti in Corea. «Ciò che conta - osserva Diego Nepi, direttore marketing del Coni - è quanto Casa Italia sia riuscita ad arrivare in tutto il mondo trasmettendo l'orgoglio di essere italiani». La struttura completamente rimodernata sarà lasciata in eredità al Paese che haospitato i Giochi. Costata
tra affitto e allestimenti quasii,8 milioni di euro, Casa Italia ha generato un utile di circa 77omila euro, al netto dei costi per il suo funzionamento.
«Volevamo un luogo che raccontasse l'Italia - continua Nepi - e ne desse una prospettiva di grande impatto. Abbiamo visitato varie strutture, ma quando abbiamo visto lo Yon-gpyong Golf Club, nel cuore dell'Alpensia Resort, non abbiamo avuto dubbi. Era il posto perfettoper raccontare lo sport e l'Italia, perché Casa Italia è il nostro modo di vedere le cose non solo attraverso lo sport, ma anche mediante opere d'arte, design, arredamento e cibo». Chi è giunto a Casal taliaha percepito un pezzo di italianità in oriente. Numerosi, oltre ai partner del Coni, gli sponsor delprogetto. «Li abbiamo scelti
basandoci su un aspetto: l'eccellenza italiana non solo dal punto di vista sportivo, ma anche deldesign, dell'arredamento, dell'alimentazione e del life-style. Il progetto si sostiene unicamente attraverso i fondi privati». Tra i partner del Coni ci sono EA7, UnipolSai Assicurazioni, Kinder+Sport, Toyota, Samsung, Coca Cola, Herbali-fe, Eurosport. La categoria dei fornitori ufficiali di Casa Italia annovera invece Ferrari Trento e Cortina 2021, mentre tra i fornitori degli arredi troviamo Edra, Ethimo, Rivai920, Glas Italia, Bross, per l'illuminazione della casa Slamp e DTS li-ghting, per il cibo Biraghi e Caffè Borbone, mentre per i vini La Guardiense, Poggio, Sannio, Vigne Sannite. Infine per le attivazioni Technogym, Kask e Blackhole e per le fragranze
della casa Erbario Toscano. Attiva 18 ore al giorno, Casa
Italia è una leva strategica del marketing del Coni, costituendo «un palcoscenico dove le grandi emozioni avvicinano il pubblico allo sport», chiosa Nepi, che aggiunge: »Casa Italia è anche un generatore di contenuti per le piattaforme televisive e digitali. Presentiamo le Olimpiadi in maniera profonda, calda, diversa dal passato, moltiplicando i canali per veicolare il brand e amplificare il messaggio». Al centro delle attenzioni ci sono però gli atleti: «Raccontiamo le loro storie perché possano essere conosciute, e ne trasmettiamo le emozioni che vivono ogni giorno a partire dal percorso di avvicinamento ai Giochi».
M.Nic. ©RIFRÙJUZIONE RISERVATA
«Casa Italia». Oltre 16milai visitatori del quartier generale del Coni in Corea durante le settimane olimpiche z ©ELHJI
Dal Ciò 880 milioni a PyeongChang ™
POLITICA DELLO SPORT
La svolta in Germania «I costi per la sicurezza ora li paghino i club» Il ministro: un buon giorno per i contribuenti
Calcio e violenza
d i Paolo Valentino DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
BERLINO Dovrà essere la Lega calcio tedesca (Dfl) a pagare in futuro i costi straordinari per la sicurezza, in occasione di partite ad alto rischio. Lo ha deciso in seconda istanza l'Alto Tribunale Amministrativo di Brema, accogliendo la richiesta del Land, che da due anni pretendeva il rimborso di 415 mila euro, spesi nella primavera del 2015 per mobilitare centinaia di poliziotti durante l'incontro Werder Brema-Amburgo.
È una sentenza che potrebbe fare storia, non soltanto in Germania. Il tema se i costi della sicurezza nel calcio debbano essere a carico dei contribuenti, com'è il caso oggi, ovvero dei club, viene discusso da anni in tutta l'Europa. In Italia, per garantire l'ordine pubblico negli stadi, lo Stato fronteggia un esborso di circa 45 milioni di euro l'anno. Dal 2014, un provvedimento del governo Renzi, duramente contestato da società e Lega, ha imposto ai club di farsi carico solo di una minima parte
(meno del 3 per cento) degli oneri.
La sentenza tedesca apre scenari del tutto inediti. I giudici infatti hanno considerato legittime le richieste delle autorità di Brema, poiché la Lega è co-organizzatrice di una manifestazione votata al profitto e deve necessariamente accollarsi i costi in eccesso, legati a evitare potenziali incidenti, scontri, danneggiamenti all'arredo urbano.
È una motivazione che potrebbe incoraggiare ad agire anche altri Land, finora restii a seguire la linea dello scontro frontale con le autorità calcistiche scelta da quello di Brema. Tanto più in una situazione di tagli alla spesa pubblica. «Una buona giornata per chi paga le tasse», ha detto il ministro degli Interni della città-Stato anseatica, Ulrich Maeurer, l'uomo che ha portato la Dfl in tribunale. «Di fronte alla crescente forza economica del calcio professionistico, la sentenza tocca la corda giusta», ha commentato il suo collega della Rena-nia-Palatinato, Roger Lewen-tz.
La Lega calcio tedesca è in allarme per un provvedimento che potrebbe costare milioni di euro ai suoi club. Il presidente, Reinhard Rauball, ha annunciato di voler fare ricor
so presso il Tribunale Amministrativo Federale e di essere pronto eventualmente ad andare fino alla Corte Costituzionale: «La sicurezza pubblica è uno dei compiti fondamentali dello Stato. Causa della violenza non è il calcio, ma quelli che lo usano come occasione per scatenarsi». L'argomento più forte di Rauball è che «la lotta a chi commette violenze non può essere privatizzata, ma deve rimanere compito della polizia».
Tocca allo Stato La replica della Lega calcio: «La sicurezza pubblica è uno dei compiti dello Stato»
Già, ma nessuno, né i giudici, né il Land, ha evocato l'uso di milizie private contro gli hooligan, tantomeno messo in discussione il monopolio statale della violenza. La sentenza di Brema dice soltanto che è giusto, nel momento in cui una partita richiede la mobilitazione di forze di polizia in aggiunta a quelle impiegate normalmente, che i costi in eccesso siano coperti dai club, i quali dall'evento ricevono lauri guadagni.
POLITICA DELLO SPORT
45 milioni di euro i soldi spesi annualmente dallo Stato italiano per garantire l'ordine pubblico negli stadi. Dal 2014 i club devono farsi carico di una parte degli oneri (meno del 3%) per contribuire alle spese
Disordini Poliziotti impegnati a Dortmund (Reuters)
POLITICA DELLO SPORT