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SCOUT Giochiamo - Anno xxxIII - n. 18 - 16 luglio 2007 - Settimanale - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione periodico in abbonamento postale L. 46/04 art. 1 comma 2 - DCB Bologna INSIEME 5 2007 Nel prossimo nu- mero, fratellini e sorelline, inizieremo a ricordare lo scautismo più vicino a noi. Non potete mancare, allora…!

a B C D Nel prossimo nu- 2 a m mero, fratellini e ... fileFrisone, Anna Maria Guidi, Mauro Guidi, Francesco Lecca, don Andrea Lotterio, Elisa Mariani ... la Pattuglia Ambiente di

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INSIEME52007

Nel prossimo nu-mero, fratellini e sorelline,inizieremo a r icordare loscautismo più vicino a noi.Non potete mancare, allora…!

Buona caccia e buon volo dal vostro ERIK32

CENTENARIO

Chiuso in redazione il: 10 luglio 2007

Associato all'UnioneStampa Periodica Italiana

LA REDAZIONECapo redattore: Marco QuattriniRedattori: Camillo Acerbi, Maria Grazia Berlini, Stefania Brandetti, don AndreaBudelacci, Emanuelle Caillat, Marco Cirillo, Emanuele Dall’Acqua, Silvia Fichera, LucaFrisone, Anna Maria Guidi, Mauro Guidi, Francesco Lecca, don Andrea Lotterio, ElisaMariani, Angelo Marzella, Pietro Mastantuoni, Vanna Merli, Marco Modena, MariaVittoria Perini, Ilaria Prisco, Alberto Ragazzini, Gianni Spinelli, Alessandra Tedeschi.Ha collaborato: la Pattuglia Ambiente di ForlìIllustrazioni e grafica: Vittorio Belli • Impaginazione: Simona Pasini

SCOUT - Anno XXXIII - n. 18 - 16 luglio 2007 - Settimanale - Poste italiane s.p.a. - Spedizione periodico in abbo-namento postale L. 46/04 art. 1 comma 2, DCB BOLOGNA - euro 0,51 - Edito dall'Agesci - Direzione e pubbli-cità: Piazza Pasquale Paoli 18 - 00186 Roma - Direttore responsabile: Sergio Gatti - registrato il 27 febbraio1975 con il numero 15811 presso il Tribunale di Roma - Stampa: Omnimedia, via Lucrezia Romana, 58 Ciampino(Roma) - tiratura di questo numero copie 60.000 - Finito di stampare nel luglio 2007

IN QUESTO NUMERO…3. Fra la giungla e il bosco

Insieme è...6. Morso di Baloo

Com’è bello stare insieme come fratelli

8. Fratellini e sorelline nel centenarioCome nel nostro corpo...Di più

12. Gli enigmi dello Scovolino15. Le avventure di Millo e Cia

Questione di princìpi17. La biblioteca di Branco-Cerchio

“Ultime notizie dagli uccelli” di Erik Orsenna

20. Giochiamo a…All’arrembaggio

22. In caccia e volo con i SantiUna gara bellissima

24. Sorella NaturaVivere in gruppo

26. SpecialitàLa pettorina di sestiglia

29. Piccole Orme e altri eventiRiciclarte

30. PostaLa posta di Giochiamo

INSIEMEÈ…

Tutto chiaro quindi?Insieme è... di più!

C’è poco da dire, fratellini e sorelline. Certo non c’è bisogno di faretanti altri giringiro sottosopra il Bosco e la Giungla per capirlo…

Branco “Popolo Gioioso” - Flaminia 1Subiaco, VdB 2007 “L’Isola del Tesoro”

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Tutto tutti insieme! Cocci, da quando era nel formicaio, aveva sentitoripetere questa legge tante di quelle volte che cominciava a esserne stu-fa. Va bene, certo: stare insieme era bello, ma fare proprio tutto, tuttotutti insieme, le pareva troppo. E poi, ogni tanto, le piaceva stare unpo’ da sola. Certo, quando era in volo veramente sola, a volte aveva unpo’ di paura, anche un po’ di malinconia, aveva voglia di condividerele cose belle e anche quelle brutte con qualcuno... Forse, non era nean-che tanto bello essere soli!Allora Cocci, anche dopo aver ascoltato come era nata quella legge,capì perché era così importante fare tutto tutti insieme: era MEGLIO!Tutto diventava più allegro, meno faticoso, più leggero, anche l’impe-gno di tutti i giorni; ci si poteva aiutare in caso di bisogno, si condivi-deva tutto… E così, quella sera, nell’addormentarsi in mezzo a tanteformiche nere, pensò: Che bello fare tutto tutti insieme!

Quando Mowgli venne accolto alla Rupe del Consiglio, c’era l’interobranco di lupi, tutti insieme, cui si aggiungevano altri amici che cono-sciamo bene. Tra i più importanti, c’era Bagheera, che riscattò con untoro appena cacciato l’ingresso del cucciolo d’uomo nel PopoloLibero; Bagheera che, pur non essendo un appartenente al popolo deilupi, restava insieme ad esso, con un ruolo ben preciso alla Rupe delConsiglio. O, ancora, c’era Baloo, il Maestro della Legge... Tutti IN-SIEME, appunto.Perché insieme si fanno meglio le cose!Durante la caccia di Kaa, poi, i tre amici di Mowgli organizzano insie-me l’assalto al Bandar-Log, poiché se ciascuno avesse agito da solo,non si sarebbe andati granché avanti. In fondo, è la LEGGE che mette insieme tutti coloro che la condivi-dono e la scelgono.Ma attenzione! Ciò non significa essere per forza UGUALI: ciascuno dinoi, fratellini e sorelline, è caratteristico, diverso da un altro, particolare.Così è bello stare insieme, in un branco come in una squadra, proprioperché ognuno aggiunge qualcosa di nuovo, che nessun altro ha.Perciò, qualsiasi risultato sarà più bello grazie a tutti, sia che si tratti diuna preda da cacciare, come anche di una buona mezza giornata tra-scorsa divertendosi a sguazzare tra le pozze d’acqua della Waingunga.Buona caccia, fratellini e sorelline!

NELLaGIUNGLA

NELBosco

FRA LA GIUNGLA E IL BOSCO

…MEGLIO

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Così inizia uno dei salmi, il numero 133, una delle preghiere dellaBibbia che ci ricordano la gioia e la bellezza del vivere insieme, gran-di e piccoli, maschi e femmine, ognuno con le sue capacità e anche isuoi difetti.Stare insieme in una comunità è il modo migliore per vivere, e la sto-ria della Chiesa è fin dall’inizio la storia di una comunità. Anche un an-tico poeta si domandava: “Che vita è la vostra se non vivete insieme?Non esiste vita se non nella comunità, e non esiste comunità se non èvissuta nella lode di Dio”.Aveva proprio ragione, e anche noi possiamo imparare la gioia e la bel-lezza di stare insieme nel nostro branco o nel nostrocerchio, con i nostri vecchi lupi e le coccinelleanziane. Possiamo imparare, proprio per-ché non scegliamo chi starà insieme anoi, ci viene “regalato” come unfratello, come una sorella:insieme, non è facile, maè sicuramente piùbello.

Il salmo 133 finisce con queste parole: “E’ il Signore che ci dona ognibene, e ci fa vivere per sempre”. Forse per ricordarci che se anche sia-mo insieme non possiamo credere di poter fare tutto da soli, manche-rebbe la forza più grande:

Vieni, Spirito, che animi la Chiesa:apri i nostri occhi e scalda i nostri cuori

per costruire la nostra comunità, come grande famiglia di Dio.Aiutaci a diventare pietre vive della tua Chiesa, non importa

se piccole o grandi,e a crescere nei nostri gruppi, nel gioco e nell’amicizia,nella preghiera e nella festa, nell’impegno e nella gioia,

per raccontare a tutti che solo quando siamo insieme Gesù é in mezzo a noi!

Com’è bello stare insiemeinsieme

come fratelli

Nel settembre del 1909, durante il raduno scout di Crystal Palace, si trova di fronte

una pattuglia di . . . . . . . . . . . “E voi chi siete?” Risposero: “. . . . . . . . . . . . .”

UN PO’ DI STORIA Se non trovi nessuno che ti aiuti a riepire gli spazi vai sul sito www.agesci.org/lc

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Eccomi atterrato in mezzo a un fresco boschetto. A dir la verità non sodove mi trovo, magari mi metto qui seduto a riposare prima di prose-guire il viaggio… Ehi, ma chi è che sta cantando? Andiamo a vedere…

COMENELNOSTROCORPO

Buongiorno Signore! Scusi ilchiasso, siamo la Pattuglia degli

Albatros, ed io sono Alan, ilmessaggero. Lo sa cos’è

una pattuglia? È ungruppo di ragazzi

che vivono in-sieme lo scauti-smo. Dopo aver

letto “Scautismoper ragazzi” di B.-P.

abbiamo iniziato adesplorare i boschi, osser-viamo gli animali, fac-

ciamo fuochi…

Io invece so-no Tom, ilpiù piccolo,con i mieischerzi lifaccio diver-tire anchequando piove!

E ci sono anche le ragazze! Fanno le stesse cose che facciamonoi e si sono cucite l’uniforme da sole! Abbiamo impara-to un sacco da loro, soprattutto a cucinare: prima face-vamo proprio pena! Quando B.-P. passerà da

Manchester, vogliono presentarsi a lui e chiedergli di es-sere riconosciute come Guide.

Il nostro se-greto è lacomunità:siamosette.Ognunodi noi safare deter-minate cosee le insegnaagli altri. Unpo’ come nelnostro corpo:ogni parte, anchela più piccola, è fon-damentale e fa qualcosa che le al-tre non saprebbero fare. Per esem-pio, il Capo Pattuglia, che è il piùgrande, è forte e ci tiene uniti an-che nelle missioni più faticose.

Da un po’ di tempoabbiamo cono-sciuto James, unadulto che ha de-ciso di guidarci.Con lui possia-mo fare escur-sioni più lunghee ci insegna i no-mi delle piante edelle stelle.

Oh, è un grande!Sa tutto! Ci inse-gna un mucchio di

cose, però ci parlaliberamente: è comeavere un fratello mag-

giore! Gli chiedere-mo di diventare il

nostro CapoR e p a r t o .

Proprio comeB.-P.!

Adesso siamo tutti carichi di legnaperché stiamo aiutando una signo-ra del nostro quartiere; lei non cela farebbe. Poi in città, organiz-ziamo qualche gioco per i bam-bini più piccoli.

Nell’ottobre dello stesso anno incontra gli esponenti delle principali . . . . . . . . .

per definire gli aspetti religiosi del Movimento.

Nel 1910 vengono ufficialmente fondate le . . . . .

... DiPiÙ

Come abbiamo visto, 100 anni or sono B.-P. fondò in Inghilterra i pri-mi Reparti di Esploratori: ma se guardiamo ora i nostri Gruppi, vedia-mo che sono formati da bambini, bambine, ragazze, ragazzi e giovaniadulti. Ci siamo, infatti, noi Lupetti e Coccinelle, poi gli Esploratori ele Guide, e infine i nostri “fratelloni”: i Rover e le Scolte.

B.-P. e i primi Capi Reparto iniziarono fin da subito a ricevere le ri-chieste dei fratelli minori degli Esploratori: anche i più piccoli voleva-no partecipare alla grande avventura scout, non gli bastava più sentirei racconti entusiasti dei fratelli maggiori. Ma come fare? Già dal 1909, furono aperti alcuni gruppi di “Junior Scouts” (o “CadetsScouts”), ma solamente nel 1916, B.-P. fondò i primi veri Branchi diLupetti, ispirandosi al Libro della Giungla del suo amico RudyardKipling.

Qualche anno dopo, il problema si pose nuovamente: alcuniEsploratori, troppo grandi per rimanere nei Reparti, ma ancora troppogiovani per essere degli “Scout Master” (Capi Scout), volevano conti-nuare le attività Scout. Così nel 1918 B.-P. inventò i Clan di Rovers(Rover Crews, in Inghilterra) “una fraternità di vita all’aria aperta e diservizio” secondo le parole dello stesso B.-P. Ancora oggi tra le attivitàpiù importanti dei nostri Clan ci sono le escursioni all’aria aperta el’aiutare gli altri, ovunque ce ne sia bisogno.

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CENTENARIO

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FRATELLINI ESORELLINEDEL CENTENARIO

Nel frattempo, poi, anche le ra-gazze avevano fatto sentire la lo-ro voce: già al primo radunoscout al Crystal Palace nel 1909,se ne presentò un piccolo gruppo.Rappresentavano centinaia di al-tre ragazze in tutta l’Inghilterra einsistevano per diventare ancheesse Scout. In un’epoca in cui legonne erano lunghe e alle gio-vani donne non era permessocorrere e fare sport, l’idea di ungruppo di ragazze coinvolte in at-tività all’aria aperta sembrava ab-bastanza strana.Ma B.-P. non si spaventò: pensa-va che nel movimento Scout ci

fosse posto anche per le ragazze.Nel 1910, dunque, formò le “GirlGuides”, affidandone l’organiz-zazione a sua sorella Agnes.Qualche anno dopo anche la gio-vane moglie di B.-P., lady Olave,fu coinvolta, e nel 1918 fu nomi-nata “Capo Guida”.

Ben presto anche in tutte le altreNazioni si seguì l’esempiodell’Inghilterra: e così oggi citroviamo tutti insieme, a giocaregli stessi giochi e cantare le stes-se canzoni, dal cucciolo appenaarrivato, alla giovane guida, alcapo con tanta esperienza!

Il 30 settembre 1912 sposa ..... .

Nel . . . . , dopo vari esperimenti, nasce finalmente la branca . . . . . . .

Nel 1918 iniziano i primi esperimenti di . . . . . . . . . .

All’inizio del 1919 riceve in dono il terreno di Gilwell Park dove, in luglio,

si svolge il primo . . . . . . . . . . . per capi.

Eccoci di nuovo qui, fratellini e sorelli-ne, tutti insieme per continuare la no-stra avventura nel tempo e nello spa-zio... alla scoperta dello scautismo!!!

11.. LLOO ZZAAIINNOO CCHHEE CCII SSPPEEZZZZAA……Argh, non riesco a preparare il mio zainone per le vidibì…Mi ci aiuti? Ci prego, ci prego, scegli solo le cose che servo-no davvero, e fai una freccia per farmi vedere dove vanno!

2. FFAAMMIIGGLLIIEE FFEELLIICCIIEccoci alla giornata dei genitori delle mie vacanze di Branco eCerchio. C’è un sacco di gente, ed è fatica faticosa ritrovarsiinsieme!! Mi ci aiuti a riunire le famiglie?

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33.. LLAA FFRRAASSEE MMIISSTTEERRIIOOSSAAMio fratello Sandrino, che ancora non sa le lettere, per scri-verle usa dei disegni: per esempiolo, se vuole scrivere “A”,lui fa un Albero, e così via… Mi sai dire che cosa mi ci hascritto Sandrino qui di sotto?

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Soluzioni

1. Maglione-quaderno di caccia/volo- torcia elettrica - sacco a pelo - dentrifricio espazzolino2. 1=C; 2=B; 3=A; 4=D3. L’unione fa la forza.

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Sei ragazzi, sei passioni diverse e un’isola: l’isola dei ragazzi invento-ri. Tutti dovranno mettere insieme le loro conoscenze per un’impresadavvero incredibile. E, in più, un presidente che li controlla con la suabizzarra segretaria.

Ultime notiziedagli uccelli

di Erik Orsenna

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BIBLIOTECA DIBRANCO/CERCHIO

Hans adora le nuvole; Hilary le scatole; Victoria, anche se ra-gazza, adora i motori; Javier sa tutto sulle scale; Thomas si di-verte con le colle e Etienne non fa altro che progettare traslochi.Tutti inizialmente sono indaffarati con le loro passioni a casapropria, ognuno ben lontano dagli altri, ognuno nel propriopaese. Non si conoscono.Un bel giorno, compare nelle loro vite un strambo presidenteche li vuole riunire tutti in un’ isola deserta, per conoscere e ap-prezzare le loro doti… O, forse, nella sua testolina ha anchequalche altro progetto! I sei ragazzi accettano l’invito, ma ognu-no inizialmente lavora da solo, pensa a se stesso e a nient’ altro.Ma, a un certo punto, quando le pagine scorronovelocemente sotto i tuoi occhi, fratellino o so-rellina, avviene qualcosa, un grande avve-nimento che sconvolgerà la loro pacenell’ isola. Cosa sarà???Buona lettura!!!

…se vuoi, scrivi la tua passione anche a Giochiamo, agli indi-rizzi che trovi a pag. 31. E facci sapere se hai letto e ti è pia-ciuto il finale di “Ultime notizie dagli uccelli” di Erik Orsenna.

Incolla qui la tua foto,colora e completa il di-segno e, nelle righe sot-tostanti, racconta qual èla tua passione che tipiacerebbe mettere afrutto insieme agli altri…

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Ultime notizie

dagli uccelli

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All’ARREMBAGGIOI PIRATI!!! ARRIVANO I PIRATI!!!Ciao fratellini e sorelline!

Quante volte li abbiamo visti intv e abbiamo letto di loro nei

libri? Tutti conoscono laloro terribile fama. Sono

un vero flagello dei ma-ri. Eppure ci sono degliequipaggi speciali chesanno come difendersidagli arrembaggi dei pira-ti. Sono le “navi mercan-tili Live” che trasportanole noci di cocco. No?!?Non ci credete?Beh, dovete sapere che so-litamente i pirati, quandosferrano il primo attacco,lanciano le famosissime e

terribili “noci di fuoco”,che sono palle incen-

diarie, per scate-nare il panicosulle navi; poicalmi calmi van-

no all’arrembag-gio. Gli equipaggidelle navi mercan-tili Live, invece di

farsi spaventare cominciano a rac-coglierle e a rilanciarle al mittente!Così in panico ci vanno i pirati che cirimangono veramente male e se nevanno via con un pugno di mosche!!!Facile no?Il segreto di questi equipaggi èche tutti i marinai (ufficialicompresi) collaborano senzaperdere tempo in inutili chiac-chiere e insieme allontanano la na-ve pirata.Provateci voi! Chiamate i vostri ami-ci, tanti, anzi di più. Preparate alme-no cinque palline di carta a testa.Trovate un bel prato e con del ges-so o delle corde disegnate per terrale sagome di due grosse navi. Metà divoi saranno i terribili pirati e l’altrametà i marinai dei “mercantili Live”.Ogni nave avrà metà delle palline dicarta. Decidete insieme quanto tem-po deve durare l’attacco-dife-sa e al segnale che voi sta-bilite date inizio al bom-bardamento!!! Vince la na-ve che alla fine ha a bordomeno palline di carta.All’attacco!!!!Ueppaaaaaaaaaaaaa!!!

sti due grandi Santi, queste duecolonne della Chiesa, vengonoricordati insieme. Lo stesso desiderio di conosceree di imparare li aveva spinti adabbandonare la loro patria su iti-nerari diversi (Basilio frequen-terà le scuole di Costantinopoli,Gregorio quelle di Alessandriad’Egitto), per poi ritrovarsi adAtene.E proprio ad Atene, come rac-conta lo stesso Gregorio, nascela loro amicizia; anche lui, infat-

ti, come tanti altri si sente subi-to attratto dalla forte personalitàdi Basilio e comincia a nutrireuna profonda ammirazione perla sua serietà e la sua saggezza.L’amore della sapienza era ciòche cercavano entrambi e, quan-do si confidarono questo loroprofondo desiderio, si sentironotrasformati. Chi li osservavapensava di vedere due fratelliche condividevano ogni cosa;gareggiavano negli studi senzaalcuna traccia di invidia: “que-sta era la nostra gara, ci diceGregorio, non chi fosse il primo,ma chi permettesse all’altro diesserlo”.Gareggiavano allo stesso modonella ricerca del bene, spronan-dosi a vicenda a dare sempre ilmeglio di sé; il Vangelo e iComandamenti di Dio erano laloro unica guida. Erano talmen-te presi da questi comuni idealiche sembravano realmente unacosa sola, “un’unica anima indue corpi”.Amici uniti dall’amore per la sa-pienza, amici uniti dal desideriodi crescere nel bene, amici chesanno incitarsi vicendevolmenteper dare il meglio di sé; amici,come dice ancora Gregorio, checonsiderano unica cosa impor-tante e grande onore “essere echiamarsi cristiani”.

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UNAGARABELLISSIMA

Basilio nacque a Cesarea, capi-tale della provincia romana diCappadocia (al centro dell’at-tuale Turchia), nel 329. Nellostesso anno, presso Nazianzo (diCappadocia), nasceva ancheGregorio.Entrambi appartengono a fami-glie profondamente cristiane.Entrambi furono importantiVescovi e hanno lasciato allaChiesa intera un tesoro di sa-pienza e di insegnamenti. Li fe-steggiamo insieme il 2 gennaio.Basilio è intelligente e buono,un vero “leader”, e viene ricor-dato soprattutto come padre delmonachesimo orientale (ancheSan Benedetto si è ispirato alleregole che lui aveva scritte);Gregorio è più riservato, la suaintelligenza acuta lo porta a cer-care la riflessione e lo studio,viene ricordato soprattutto per lalucidità con cui ha descritto ilmistero della Trinità.Ma è a motivo della loro stupen-da e profonda amicizia che que-

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Sciami d’Api, formi-cai con milioni di Formiche,stormi di Piccioni, branchi di Lupi… Vivere in gruppo porta a nume-rosi vantaggi e benefici, ma richiede sempre il rispetto di molte regoleper evitare scontri e confusione.In gruppo, gli animali si difendono meglio dai predatori, spesso pos-sono contare su aiuti “baby-sitter” per far crescere i propri piccoli, rie-scono ad alimentarsi, giocare, riposare meglio perché qualcuno a tur-no fa la guardia su tutto il gruppo.

Perché tutto funzioni, però, bisogna rispettare delle Regole: prima fratutte, il seguire nelle decisioni il Capo o i Capi Branco/Gruppo, sceltiperché più esperti, forti, coraggiosi, più “saggi”.Pensate al vostro Branco, alla storia di Mowgli: era entrato a far par-te di un Branco di Lupi, uno dei pochi esempi di predatori che vivo-no in gruppo (Volpi, Linci, Orsi,Tigri, Leopardi, invece, caccianosolitari) e che possiedono regoleprecise per quantoriguarda: i due CapiBranco (un ma-schio e una fem-mina), chi si ali-menta per primodopo la caccia,chi assume il ruo-lo di “vicecapo”,proprio come suc-cede all’interno dellatua Sestiglia e deltuo Branco. Forte, no?

VIVEREIN

GRUPPO

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La “pettorina” di sestiglia

Cari Lupetti & Coccinelle, l’estate è già arrivata da un bel po’ e conqueste belle giornate viene proprio voglia di stare all’aperto insieme aipropri amici!!!“Più siamo e più ci divertiamo”, “In più si è, tutto più bello è”, “Unoper tutti, tutti per uno”… Conoscete questi modi di dire?E qual è il più bel modo per mettere in pratica questi consigli e diver-tirsi a più non posso? State riflettendo?Ma sì, esatto: la cosa più bella per divertirsi insieme è un gioco di squa-dra o, meglio, “di sestiglia”!!!Magnifici tornei di roverino, fantastici incontri di baseball e avvincen-ti gare di scoutball riempiranno sicuramente i nostri pomeriggi in tanae le splendide giornate alle Vacanze di Cerchio/Branco.Per non confonderci sul campo di gioco, potremo realizzare, con le no-stre zampe, uno dei capi di abbigliamento sportivo più conosciuto intutto il Bosco e la Giungla: la “pettorina” di sestiglia!!!Si tratta di una divisa da gioco, simile a quella indossata dalle squadredi basket.

Ritagliamo sulla carta-collage un triangolo equilatero (il lato dovrà mi-surare circa 20 cm) del colore della nostra sestiglia.Ora, con l’aiuto del normografo (un semplice attrezzo che trovate abasso costo in cartoleria) e del pennarello nero, disegniamo su un altrofoglio di carta-collage (di un colore a nostra scelta) le lettere che com-pongono il nostro nome e ritagliamole con le forbicine a punte arro-tondate.

Ci occorre:• buste di plastica di varie grandezze• forbicine con punte arrotondate• pennarello nero con punta sottile• carta-collage adesiva, del colore

della propria sestiglia• normografo

Tagliamo la busta di plastica sul fondo, così da lasciare l’apertura necessaria per poi poterla successivamente “indossare”.

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SPECIALITÀ LA “PETTORINA”DI SESTIGLIA

A questo punto, attacchiamo sul retro della nostra bella “pettorina disestiglia” il triangolo, e sul davanti il nostro nome (o viceversa, comepreferiamo).

Possiamo anche aggiungere un bel numero per personalizzare ciascuncomponente della sestiglia.Ecco fatto!!! Abbiamo realizzato un originale completino da gioco disestiglia!!!Inoltre, potremo vantarci di averlo solo noi e la nostra sestiglia, perchéneanche i più grandi negozi di sport lo avranno nelle proprie vetrine!Davvero fantastico!!Finalmente i Vecchi Lupi e le Coccinelle Anziane non avranno più pro-blemi a riconoscere le sestiglie durante i nostri appassionanti tornei.Non ci resta che prendere le nostre belle pettorine e … BUON DIVERTIMENTO!!!

Siamo a Sereto (Arezzo)Per la Piccola Orma

RICICLARTEL’ARTE DI RICICLARE GIOCANDO!

Della Regione ToscanaCosa succede? Lo racconta: la piccola Flo

Che spavento, durante il naufragio: tuoni, fulmini e onde grandissime!L’oceano ci ha spinto su un’isola deserta! E adesso che facciamo? Quanon c’è niente per vivere e non c’è niente per giocare. Papà, mamma eil mio fratellone dicono che la famiglia Robinson non si è mai arresadavanti alle difficoltà… Credevo che fosse impossibile e invece… pro-

vate anche voi a guardare dentro le vostrevalige! Su, dai,sotto le magliettee le mutande spor-che, cercate il gab-biano fatto con labottiglia di plasti-ca. Cercate ancora,coraggio! Avetetrovato la carta co-lorata, le maracas,le marionette? Tuttocreato dal niente convecchi giornali, ba-rattoli, calzini bucatie molta, molta fanta-sia…Adesso che sono tor-nata a casa posso in-ventare e costruiregiochi fantastici contutte le cose che nonservono più a nessuno,ed è come se dall’isolanon fossi mai andatavia!!!

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La Posta di Giochiamoc/o Marco Quattrini

via Marcianò, 2347100 Forlì

Cara lupetta, credo proprio che il tuo sia un “problema” molto “femmini-le”, che può essere sentito anche da altre lupette e coccinelle della tua età. Come puoi fare a sapere se il tuo sentimento è corrisposto? Intanto, ti rimane un po’ di tempo prima di ottobre per incontrarlo ancora e provarea capire quanto siete uniti o rafforzare questa amicizia.Non essere insistente, però, e cerca di essere più spontanea possibile sen-za cambiare troppo per lui. Essere te stessa ti permetterà di capire me-glio i tuoi sentimenti. Un modo per tastare il terreno su quello che lui pro-va può essere quello di fargli notare che da ottobre sarà più difficile ve-dersi... per decidere insieme come tenersi in contatto. Non credo che abitando nella stessa città sia difficile incontrarsi se lo sivuole.Però permettimi di farti notare...dall’alto della mia “vecchia” sag-gezza che sei molto giovane e hai tutto il tempo per costruire delle belleamicizie, con molti ragazzi e ragazze anche della tua età. Salutoni da Gufo

Caro gufo, sono una lupetta sici-liana, e ho un grandissimo pro-blema: nel reparto del mio grup-po c’è un ragazzo che mi piace,ma non so se il sentimento è cor-risposto. Ad ottobre io passo alreparto, ma lui passa al clan, alnostro gruppo non fanno novi-ziato e lui se ne andrà: non socome fare. Noi ci conosciamo,siamo amici e molto spesso rima-niamo a parlare fino a quando inostri capi ci chiamano e dob-biamo separarci. C’è stato un periodo in cui io elui eravamo molto uniti, lo sia-mo anche adesso, ma non co-me allora. Comunque... ti la-scio... attendo risposta... (tiprego, pubblicalo!!!)Ciao da una lupetta che preferi-sce rimanere anonima!!!

Oggi siamo andati alla così detta“Santa Lucia di Emmezeta”. Alle7.45 ci siamo ritrovati davanti al-la chiesa. Abbiamo ascoltato laMessa; subito dopo, con un fur-goncino e con la macchina diBagheera abbiamo raggiunto ilposto. Abbiamo scaricato gli zai-ni, Akela e Bagheera ci hannoportato in mezzo all’erba.Bagheera ci ha fatto cantare unpaio di canzoni tra cui “la pro-messa del lupetto” in preparazio-ne della promessa di Francesca,zampa tenera dei bruni. Mentrecantavamo, Akela e Ikki prepara-vano un gioco molto divertente.Era un percorso che consisteva nelcorrere su un muretto, passare sot-to delle corde, salire su una tavoladi legno in equilibrio, salire su untavolo, passare sotto due tavolini,arrampicarsi su un albero con unacorda per fare il passaggio allamarinara. Bagheera poi ci ha rac-contato una storia nella quale leiviveva in cattività, ma poi si ac-corse che la sua vita era all’ariaaperta come una vera pantera ne-ra. Seguendo la storia abbiamofatto un gioco nella quale noi do-

vevamo seguire le sue tracce pertrovare il collare che lei aveva per-so tanti anni fa scappando dallagabbia in cui viveva.Dopo questo gioco ci siamo spo-stati vicini ad una chiesetta per lapromessa di Francesca e, senzache noi lo sapessimo, Akela eBagheera hanno dato le specialitàa Mauro, Giulia e a Maria Teresa.Dopo la promessa abbiamo pran-zato e Akela ci ha insegnato ad ac-cendere il fuoco da soli e tutti in-sieme siamo andati alla festa diPeter a festeggiare i suoi 8 anni. Cisiamo stancati molto ma soprattut-to ci siamo divertiti tantissimo.

•Riccardo ZinnarosuCagliari 6

La caccia di domenica 29 Aprile 2007