A CONTI FATTIDIARIO DI UNA LEGISLATURAAnna GiacobbePARLAMENTARE SAVONESE

Cinque annida Parlamentare,in Commissione Lavoroe in Aula, sempre presente.

Cinque anni di attenzionealla mia Comunità.

Avanti e indietrotra Roma e qui, tra le personedel mio territorio,per non diventareuno fra i tanti politicidistanti dalla gente.

PER Capire che cosa succedevaa casa e per potermeneoccupare in Parlamento.

MARZO2013

ALLARME AMMORTIZZATORI SOCIALI Per tutti gli anni successivi, un im-pegno costante per ottenerli e rin-novarli. Perché fuori dalla crisi ci si deve “arrivare vivi”.

“LEGGE FORNERO”: INIZIALA RIDUZIONE DEL DANNOChe dura per tutta la Legislatu-ra: salvaguardie esodati, anticipo pensionistico - APE, abolizione penalizzazioni, e altro ancora.

CONTRASTO AL GIOCOD’AZZARDO PATOLOGICO Proposta di legge “Basso”: da allo-ra tante tappe di avvicinamento e importanti risultati.

APRILE2013

ATTENZIONE!BOMBARDIER, PIAGGIOE ALTRE STORIE…Che dura per tutta la Legislatura.

Una Legislatura che ha prodotto molti provvedimenti di sostegno alle persone. Sono convinta che abbiamo reso migliore l’Italia rispetto a come ce l’aveva lasciata il centro destra.

Siamo stati capaci di ridurre il danno della Legge For-nero sulla previdenza che nel 2011 aveva allontanato di molti anni il traguardo della pensione. Abbiamo ridotto il costo del lavoro per far ripartire le assunzioni.

Ci siamo riusciti. Abbiamo aumentato, e non poco, le risorse per la scuola, la sanità e le forze di pubblica sicurezza; eliminato l’Imu sulla prima casa e ridotto le tasse sul lavoro dipendente per poter intervenire sul potere d’acquisto delle famiglie e rilanciare i consumi (che, comunque la si pensi, sono soldi in più a disposi-zione). Siamo stati capaci di approvare nuove tutele e opportunità per il lavoro dei professionisti e di ripristi-nare la regola dell’equo compenso.

La riduzione delle tasse per il lavoro dipendente a red-dito medio basso e l’aumento delle pensioni più basse, hanno aiutato in modo importante le persone in diffi-coltà. Di questo mi sono occupata direttamente, miglio-rando anche tante proposte del Governo che non mi convincevano del tutto. Di parole se ne possono fare molte, ma questi sono fatti.

Sono riuscitaa non diventare diversada quella che ero stata e che sono.

Una persona cresciutatra i lavoratori, le imprese,i pensionati.

Quell’esperienza e quei rapporti mi sono stati fondamentali.

Sono stati il modoper non perdermi.Il modo di essere fedeleagli insegnamentidi tanti prima di me.

Abbiamo agitosia sul pianodelle politiche economiche per rimettere in motoil paese e portarlopur con tutte le difficoltà della crisi, fuori dal guadosia sul piano ideale dei diritti civili e sociali.

MAGGIO2013

RIFORMA DEL TERZO SETTOREE SOCIETA’ DI MUTUOSOCCORSO Proposta di legge, che arriva in porto nel corso della legislatura, con tutti i provvedimenti attuativi. Una buona soluzione per le SMS.

PAGARE LE IMPRESECHE VANTANO CREDITI CON LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONEPrimi passi, importanti.

INTERGRUPPO PARLAMENTAREDEI “BRACCIALETTI BIANCHI”Obiettivo: la modifica dell’art. 416 ter del codice penale, cioè la rot-tura dello scambio politico-mafio-so: obiettivo raggiunto!

AVVIATI I LAVORIDELLE COMMISSIONINon si sta solo in Aula, a discute-re e votare. Tanto del lavoro par-lamentare si svolge nelle Com-missioni, dove i provvedimenti vengono costruiti, approfonditi, integrati, modificati. Faccio par-te della XI Commissione. Lavoro Pubblico e Privato.

Sono felicedi aver contribuitoad approvare leggiche hanno portatomaggiore civiltàe modernitànel nostro Paese. Penso alla ratifica della convenzione di Istanbul nel 2013 contro la violenza sulle donne, all’equo compen-so per i professionisti nel 2017.

Al contrasto al caporalato, alla lotta alla povertà con il reddito di inclusione sociale, e poi, finalmente, re-centissima, la legge sul fine vita. La legge sul “Dopo di noi”, le Unioni civili, il codice antimafia, il contrasto al gioco d’azzardo, il divorzio breve, i sostegni per le nuove mamme e i nuovi papà, solo per citarne alcune. In Commissione Lavoro siamo stati anche impegnati a garantire nuovi diritti a categorie di lavoratori che non li avevano; siamo finalmente riusciti a mettere un tetto agli stipendi dei manager della Pubblica Ammi-nistrazione.

Altre battaglie per oranon hanno raggiunto l’obiettivo, come quellaper far diventare italianii bambini figli di immigratidopo un ciclo di studi in Italia.

Era ed è giusto battersi ancora per una leggesulla cittadinanza.

Non è una battaglia persa,è solo questione di tempo.

Abbiamo lavorato, con determinazione e passione, discusso. Litigato, anche. È stata un’esperienza bella e complicata.

Sono stati anni difficili. La più grande e profonda crisi economica del nostro Paese, e non solo italia-na, dal dopoguerra in poi. Ogni volta che occorreva decidere, non si poteva che essere condizionati dal rischio di peggiorare la situazione e allo stesso tempo non si poteva non vedere il dolore delle persone, il crescere delle diseguaglianze. Ora si iniziano a percepire dei miglioramenti, lo dicono tutti gli indicatori economici, e sono contenta che il nostro lavoro abbia ottenuto risultati, ma a me non basta e non deve bastare a nessuno. Dobbiamo invece insistere perché al miglioramento dei numeri e delle statistiche si accompagni un ulteriore e concreto miglioramento della vita delle persone.

Sempre in costante rapporto con i sindaci e le istituzioni del savonese, per confrontarmi, raccogliere istanze e problemi e farmi portavoce in Parlamento.

Non mi sono mai girata dall’altra parte anche quando si trattava di non essere d’accordo con il Gover-no o con il mio Partito. Può capitare, pur essendo leali sostenitori della propria parte.

sono stata la deputatadel nostro territorioin relazione con tuttala Comunità e sempre al fianco di chi in questa zona ha avutopiù problemi:il porto, le grandi aziende,i liberi professionisti,le piccole imprese artigiane, del turismo e del commercio sino al riconoscimentodell’Area di Crisi Complessa.

L’ISTITUTO NAZIONALEDI PREVIDENZA SOCIALEL’INPS ha bisogno di una profonda trasformazione del suo sistema di governo interno: ci abbiamo provato sino all’ultimo, costruendo un buon testo di legge, e cercando infine di in-serirlo nella legge di Bilancio: rimane una questione non risolta. E si sente.

GIUGNO2013

ratifica DELLACONVENZIONE DI ISTAnBULCONTRO LA VIOLENZANEI CONFRONTI DELLE DONNEUna scelta di campo che impegna per tutta la Legislatura con norme, piani d’azione, finanziamenti, per contrastare la violenza di genere e per far maturare nel nostro Pae-se una nuova cultura del rispetto.

FLESSIBILITA’ PENSIONISTICAProposta di legge 857 – Inizia un lungo cammino per arrivare a pri-mi risultati. Ma c’è ancora tanta strada da fare.

PENSIONIaltri temi di cui mi sono occupata: pensioni di reversibilità; adegua-mento del valore delle pensioni al costo della vita; aumento del-le pensioni più basse; “opzione donna”; “quota 96” nella scuola

DETERminazionenel perseguire gli obiettivi

rigore nelle scelte

passioneper la vera politicafatta per benee per il bene comune

(una battaglia persa); esposizione all’amianto ai fini dell’anticipazione agevolata dell’uscita dal lavoro.

LUGLIO2013

SEMPLIFICARE. DAVVEROCon un intervento in Commissione sulla semplificazione del DURC, inizia il mio impegno verso un tema essenziale, quello della semplifica-zione nel rapporto tra cittadini/im-prese e Pubblica Amministrazione.

LAVORO MARITTIMOE SICUREZZA NEI TRASPORTIInizia un percorso di impegno sui temi del lavoro dei marittimi, del-la sicurezza del lavoro nei diversi ambiti dei trasporti, per una nor-mativa coerente ed efficace: un problema non ancora risolto.

SETTEMBRE2013

SAVONA: CRISI,RICONOSCIMENTO DELLA CRISI, STRUMENTI PER USCIREDALLA CRISIParte da subito il percorso che condurrà – infine – al riconosci-mento, per nulla scontato, di area di crisi industriale complessa; con tutto ciò che questo comporterà in termini di risorse e investimenti nei prossimi anni per il savonese.

Ho lavorato per dare un senso alla funzione che mi è sta-ta affidata e per onorarla: rappresentare in Parlamento le donne e gli uomini del mio territorio.

È scritto nell’Articolo 54 della nostra Costituzione:“Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore […]”.

Sono orgogliosa di essere stata una Parlamentare fedele a questo bellissimo articolo.

Mai neppure un sussurro sulla mia onestà e sulla mia se-rietà. Ho dato sempre pubblicamente conto delle risorse che la collettività mi ha messo a disposizione per svolge-re il mio incarico e non ne ho mai approfittato.

Ringrazio tutti quelli che mi sono stati vicini e mi hanno sostenuto, ma anche tutti coloro che mi hanno criticata e spronata a fare di più.

Sono una democratica del Pd,nel bene e nel male.

Questo non vuol direnon porsi il problemadi cosa significhi oggi “sinistra”e di quanto ci sia ancora da fare per costruire un sistema di ideali e di strategie che faccia viverela sinistra del futuro,in Italia e in Europa.

Una sinistra progressista,riformista,fieramente modernaed europeista.

Sono una democraticasono di sinistrae guardo avanti. Il valore dell’impegno e del confronto. La politica ha il dovere di amministrare, facendo i conti con la situazione data, e insieme costruire una prospettiva capace di dare fiducia nell’avvenire; senza raccontare storie, ma tenendo lo sguardo un po’ alto.

La buona politica esiste; non basta essere onesti (anche se da lì si parte), bisogna costruire risul-tati, rimettere in moto opportunità. Insieme. Perché non esistono soluzioni semplici a problemi complessi.Non c’è un fronte anti-sistema a cui contrapporci come difensori del “sistema”. Noi vogliamo cam-biarlo il sistema, siamo davvero dei riformatori: difendiamo la democrazia solo cambiando il si-stema di potere, il dominio della finanza e della burocrazia, sanando “le fratture profonde nella società italiana”.

Il valore delle idee e la tenacia nel perseguire gli obiettivi. Perseguire un obiettivo tenacemente, senza perdersi d’animo, cercare un’altra strada se la prima è preclusa, qualche volta ricominciare da capo, è uno dei modi per arrivare alla soluzione di un problema, per conquistare un risultato.

Vale la pena se lo faiin nome di qualcosa, di un’idea, di bisogni e interessi chepretendono, e che meritano,di essere rappresentati.

I valori nel quotidiano. La felicità, la ricerca di cosa sia giusto e di quello che è utile per le perso-ne sono sempre stati principi ispiratori delle mie azioni, fuori e dentro il Parlamento.

L’onestà, la trasparenza, la vicinanza alle persone che si vogliono rappresentare, la capacità di capire e di farsi capire non sono solo questioni di metodo, ma sostanza, essenza del mio fare politica.

PARTE IL PIANO EUROPEOGARANZIA GIOVANI

DICEMBRE2013

INCONTRO AL MISERevisione (ed estensione a Va-do-Quiliano - ambito portuale di Savona-Vado) dell’Accordo di pro-gramma del novembre 2008.

TURISMO BALNEAREImpegno il Governo per la quali-ficazione del lavoro; la salvaguar-dia e valorizzazione del litorale; per dare alle imprese certezze e chiarezza sulle prospettive; per un riordino complessivo in ma-teria di concessioni del demanio marittimo; per tutelare la qualità ambientale e paesaggistica, non consentendo alcuna sanatoria o condono di abusi edilizi.

GENNAIO2014

FERROVIA PONENTEInterrogazione al Governo sul-la mobilità ferroviaria in Liguria, sui ritardi nel completamento del raddoppio della tratta Andora S. Lorenzo e per la mancanza di prospettive certe per il raddoppio tra Finale e Andora.

le cose che non vannoBisogna avere il coraggio di nominare le “ferite”. Chiamarle per nome, una per una, ci aiuterà a guari-re prima. Perché guariremo.

lavoroequo compensoincentivi sgravi tutele

pensioni sostenibilità socialesolidarietà internasalvaguardia degli esodati

povertàreddito di inclusioneprogetti di attivazione socialee lavorativa

DICEMBRE2014

EX ACNA DI CENGIORichiedo al Governo di confer-mare i benefici previdenziali ai lavoratori esposti al rischio chimi-co, in particolare per i dipendenti dell’indotto.

APRILE2015

INVECCHIAMENTO ATTIVOImpegno il governo ad elaborare strumenti normativi utili a promuo-vere politiche a sostegno dell’invec-chiamento attivo e affermare la digni-tà delle persone che invecchiano.

LUGLIO2015

FLOROVIVAISMOImpegno il Governo a considerare il Florovivaismo come importante com-parto dell’agricoltura italiana: rilanciare le attività del florovivaismo e sostenere «obiettivi e azioni di Piano» innovative.

SETTEMBRE2015

VAL BORMIDASegnalazione della sospensione dei lavori di copertura dei parchi carbone dell’Italiana Coke a Bra-gno e richiesta di intervento da parte del Governo.

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Perché non siano chiacchiere:lavoro, pensioni, contrasto alla povertà sono i capitoli di una concreta agenda economi-co-sociale su cui ci siamo misurati e di cui rendiamo conto agli elettori.

LavoroLa tutela del lavoro in tutte le sue forme, del dipendente, del professionista, di chi fa impresa e crea ricchezza. Perché la ricchezza vera si crea con la fatica e con l’inge-gno delle donne e degli uomini e non con i soldi che fanno soldi. Indicatori economici importati hanno fatto registrare primi segni di andamento positivo: il nostro Governo ha cercato di incidere sui fondamentali dell’economia, in un quadro internazionale ancora difficile; ha previsto incentivi economici alle imprese che hanno permesso di rendere percepibili almeno un po’ di più gli effetti della ripresa sul lavoro.

La crescita del lavoro a tempo indeterminato è stata determinata soprattutto dagli incentivi, l’occupazione è stata poi assicurata prevalentemente dal lavoro a termine, che in parte ha riassorbito, per fortuna, una quota del lavoro che prima finiva in vou-cher. In ogni caso più persone di prima stanno lavorando!

Lavoro autonomo Equo compensoNel periodo della crisi, il lavoro indipendente ha perso quasi mezzo milione di occu-pati. Sono aumentate le diseguaglianze: tra giovani e senior, tra uomini e donne, tra regione e regione. È maturata la necessità di un intervento legislativo compiuto, per definire un sistema di diritti e di welfare capace di sostenere nel presente e tutelare nel futuro questo mondo, con le sue peculiarità. E così abbiamo approvato la Legge per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale. È una buona cosa, davvero.

Un punto importante, allora rimasto irrisolto, quello dell’equo compenso, è stato af-frontato nella legge di bilancio 2018: l’abolizione delle tariffe, realizzata a tutela del-la concorrenza, aveva finito per distorcere il mercato professionale, con prestazioni fornite con compensi bassissimi e di conseguenza, spesso, una scarsa qualità dei servizi offerti, e in generale la riduzione del reddito dei professionisti, soprattutto i più giovani. Ora una regola per l’equo compenso c’è!

GIUGNO2016

“DOPO DI NOI”Disposizioni in materia di assisten-za in favore delle persone con di-sabilità grave prive del sostegno familiare. È legge!

LUGLIO2016

RIFORMA DELLA PUBBLICAAMMINISTRAZIONEUn obiettivo particolare e impor-tante: stabilizzazione dei precari e dei ricercatori. Ora ci siamo arrivati.

SETTEMBRE2016

RICONOSCIMENTODEL GOVERNODI AREA DI CRISI COMPLESSAPer il territorio dei comuni della Val Bormida, Vado Ligure, Quiliano e Villanova d’Albenga.

OTTOBRE2016

DDL CONTRASTO ALCAPORALATOIN AGRICOLTURALa Camera lo approva definitivamente.

PensioniNel 2011, con la “Legge Fornero”, è stata realizzata un’operazione “di cassa” e di rassicurazione dei mercati finanziari. L’operazione è stata decisiva per superare la crisi: ma parte di quelle risorse devono ora tornare nel sistema, perché quella manovra è stata pagata troppo duramente da tante lavoratrici e tanti lavoratori. Devo-no tornare, e in parte sono tornate con i provvedimenti approvati dal Parlamento, per alleggerire gli interventi più pesanti di quella manovra. La sostenibilità economi-ca del sistema previdenziale è fondamentale; ma anche quella si realizza, in prospettiva, solo se c’è sostenibilità sociale. La solidarietà interna funziona se i giovani hanno cer-tezze: continueranno a versare i contributi se potranno essere abbastanza certi di avere a loro volta una pen-sione decente. Abbiamo prodotto otto provvedimenti per salvaguarda-re gli “esodati”; ripristinato la corretta applicazione della “opzione donna”; anticipato la possibilità di andare in pensione per categorie di lavori gravosi, per disoccupa-ti e familiari di disabili gravi, per i lavoratori precoci; au-mentato le pensioni più basse con la cosiddetta “quattor-dicesima mensilità” e costruito le premesse per dare la certezza di un futuro pensionistico a chi oggi è giovane. Persone in carne e ossa con le loro storie, i problemi, i drammi, e alla fine il sollievo per un traguardo raggiun-to, un diritto riconosciuto.

Contrasto alla povertàe reddito di inclusioneLa nuova legge contro la povertà crea un sistema perma-nente di sostegno alle persone povere, che arriverà via via, senza bisogno di altre leggi, ad un numero crescente di famiglie, man mano che altre risorse saranno messe a disposizione. Si comincia da circa un milione e settecentomila persone coinvolte con risorse a crescere sino a due miliardi e 700 milioni di euro di stanziamento previsto nel 2020. Tre-cento euro al mese per due persone, quattrocentoses-santa per quattro. E un sostegno concreto da parte dei servizi dei Comuni, che riceveranno le risorse dedicate. Per ciascuna famiglia sarà costruito un “progetto perso-nalizzato di attivazione e inclusione sociale e lavorativa”. Tutto questo è frutto di un lavoro che ha impegnato per mesi il Parlamento, il Governo e le Associazioni, riunite nell’“Alleanza contro la povertà”: quando si dice che il metodo è sostanza, si parla di questo. Si comincia a fare sul serio.

L’introduzione del Reddito d’Inclusione (ReI) colma una lacuna importante nel nostro sistema di protezione so-ciale e consente finalmente all’Italia di riallinearsi al resto dei Paesi dell’Unione Europea, dotandola di una forma di reddito minimo di ultima istanza.

unioni civilipossibilità per le coppieomosessuali di costruirsiuna famiglia

fine vitadignità, nessun trattamentosanitario può essere iniziatoo proseguito se privodel consenso

dopo di noitutela i disabilinel periodo di vita successivo alla scomparsa dei genitori

Perché non siano chiacchiere, ancora: pari opportunità, unioni civili, testamento biologico e dignità nel fine vita, contrasto al caporalato, “dopo di noi” sono tappe di un cammino concreto fatto verso traguardi di civiltà nuovi e da tanto tempo attesi per questo Paese.

MARZO2017

MISURE DI CONTRASTOALLA POVERTA’ - “Re.I.”Il Senato approva in via definitiva, il ddl povertà che introduce il reddi-to di inclusione.

MAGGIO2017

LAVORO AUTONOMOIl Senato approva definitivamente il ddl sul lavoro autonomo che pre-vede, per professionisti e partite Iva maggiori tutele sui pagamenti e in caso di malattie e infortuni, l’inden-nità strutturale di disoccupazione per i collaboratori, il riconoscimento dell’indennità di maternità per le la-voratrici, ed altre tutele e sostegni.

GIUGNO2017

TUTELA DEI CONSUMATORIImpegno il Governo alla tutela dei consumatori in difficoltà sui servizi di prima necessità (luce/gas). Per assumere iniziative volte a consi-derare la fornitura di gas un servi-zio che, in determinate situazioni, non possa essere interrotto, pena il venire meno di condizioni di vivi-bilità minime per le famiglie.

LUGLIO2017

PORTO SAVONA-VADO LIGUREImpegno il Governo ad intervenire sulle criticità che riguardano i collega-menti tra la piattaforma Multipurpose di Vado Ligure e la rete autostradale.

Pari opportunitàAncora oggi le donne hanno meno opportunità e più rischi. L’equità sociale passa anche dal riconoscimento del valore della differenza. Abbiamo offerto alle ragazze opportunità di formazione e di alternanza scuola-lavoro; creato le condizioni per conciliare la scelta di avere figli e i doveri di cura degli anziani con il lavoro; reso più forti i diritti di maternità e paternità.

Unioni civiliLa legge introduce nell’ordinamento italiano l’istituto dell’unione civile tra persone dello stesso sesso e la di-sciplina delle convivenze di fatto, che può riguardare sia coppie omosessuali che eterosessuali. Un passo avanti significativo nel riconoscimento della possibilità per le coppie omosessuali di costruirsi una famiglia, con i diritti e i doveri reciproci che questo comporta.

Testamento biologicoe dignità nel fine vitaLa legge affronta il tema del consenso informato ai trat-tamenti sanitari e quello delle disposizioni anticipate di trattamento, con le quali la persona esprime i propri orientamenti sul “fine vita”. Tra i punti fondamentali c’è il fatto che nessun trattamento sanitario può essere inizia-to o proseguito se privo del consenso libero e informato della persona interessata.

Contrasto al caporalatoIl fenomeno dell’intermediazione illegale e dello sfruttamento lavorativo in agricoltura riguarda circa 400.000 lavoratori in Italia. Con la nuova legge viene riscritto il reato di caporalato (intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro), viene previsto l’arresto obbligatorio in flagranza di reato; ed inoltre il rafforzamento dell’istituto della confisca; l’estensione alle vittime del caporalato delle provvidenze del Fondo anti tratta; il potenziamento della Rete del lavoro agricolo di qualità, con funzione di stru-mento di controllo e prevenzione del lavoro nero in agricoltura.

“Dopo di noi”Questa legge introduce misure che tutelano i disabili gravi durante l’esistenza in vita dei genitori, attraverso la progressiva presa in carico della persona interessata, e soprattutto nel periodo di vita successivo alla loro scomparsa. Si tratta in particolare di misure che aumentano le tutele e poten-ziano i diritti delle persone disabili, a vivere nella comunità, con la stessa libertà di scelta delle altre persone, e di scegliere dove e con chi vivere. La legge prevede anche un Fondo che finanzierà lo sviluppo delle competenze per la gestione della vita quotidiana e per il raggiungimento del maggior livello di autonomia possibile delle persone disabili.

ius soli – legge di cittadinanza si sentono italiani, lo sonoPerché credo cha la nostra idea di ius soli sia giusta. E non è una chiacchiera. E nemmeno una batta-glia persa. Il senso di sicurezza nelle nostre comunità si recupera rendendo chiaro che il fenomeno delle migrazioni lo si governa, non lo si subisce, prevenendo e reprimendo gli episodi che ci inquie-tano, con un visibile controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine.

Ma soprattutto una società che accoglie, che include, può dare sicurezza a chi vuole poter vivere tranquillo nelle propria città e a chi arriva qui da altri paesi, da luoghi in cui lascia miseria e privazioni, spesso persecuzioni.

La sicurezza si costruisce con l’inclusione e la lotta alle disparità sociali. Sono qui per lavorare, se vivranno qui garantiranno alla nostra società che invecchia nuove generazioni e nuove famiglie, lavoratori che contribuiranno a pagare anche le nostre pensioni. E la cittadinanza è un diritto fonda-mentale e un passo obbligato per costruire davvero quell’inclusione che è garanzia di sicurezza vera. Vanno a scuola con i nostri figli, con i nostri nipoti.

SETTEMBRE2017

SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA’Impegno il Governo a garantire l’applicazione corretta delle nuove norme a sostegno della genitoria-lità: quelle che agevolano anche il rientro al lavoro delle madri la-voratrici con una offerta di servizi dedicati.

NOVEMBRE2017

I NEO MAGGIORENNIFUORI FAMIGLIANON SARANNO SOLIUn fondo sperimentale di 15 milio-ni di euro per il sostegno al percor-so di autonomia dei giovani “fuori famiglia”, in uscita da comunità per minorenni o da affido familiare.

DICEMBRE2017

LEGGE SUGLI EDUCATORIEducatori e pedagogisti hanno il ri-conoscimento delle loro professioni.

EQUO COMPENSO.Finalmente anche questo fonda-mentale tassello della tutela dei professionisti è approvato, nella legge di Bilancio.

TESTAMENTO BIOLOGICOIl Senato approva in via definitiva la legge relativa al fine vita.

area di crisi complessaopportunità per il futuro del lavoro

porto l’attenzione che merita

piaggiosoluzioni per garantireil lavoro

A casa nostra.Per rappresentare in Parlamento i bisogni e le istanze delle donne, degli uomini,dei sindaci, delle istituzioni del mio territorio.

La situazione economica in generale è miglio-rata, non così nella nostra regione.Nel savonese, come in Liguria, la crisi era arriva-ta più tardi che in altre regioni; ma più lenta pare esserne l’uscita.Dalle crisi si può uscire, dopo le ristrutturazioni aziendali le attività possono ripartire. Ma senza gli ammortizzatori sociali i lavoratori “non ci ar-rivano vivi” (e neppure le imprese). La chiusura della Centrale di Vado-Quiliano ha accentua-to i gravi problemi di occupazione e posto il problema di un riutilizzo corretto, sostenibile e produttivo delle aree e delle opportunità di quel sito.

Il riconoscimento da parte del governo dell’area di crisi industriale complessa, fatto per nulla scontato, ci offre opportunità per il futuro del lavoro, ma anche per affrontare l’e-mergenza, con la proroga degli ammortizzato-ri. Persone da tenere collegate, da curare, raf-forzare sul piano professionale se necessario, accompagnare, fare sentire dentro una dimen-sione collettiva. È un obiettivo da non smarrire. Bene le azioni per l’area di crisi. Ci sono però anche le altre aree della provincia. Turismo, agricoltura, aree interne, e connessioni tra que-sti ambiti, e l’indotto ulteriore che generano, per dare solo qualche titolo.

E poi le altre opportunità presenti. Possia-mo chiamarle “porto e dintorni”: a Vado le cose sono andate avanti, c’è una gestione del rapporto con il territorio e con le prospettive dell’occupazione, da parte del Comune e delle forze sociali. Si stanno individuando le soluzioni per assicurare le connessioni tra il porto e la rete autostradale. Ci sono gli effetti dell’accor-pamento con Genova, che si registrano soprattut-to negli aspetti gestionali e nello scalo di Savona città: niente di più e niente di meno di quello che temevamo, e che non è stato scongiurato nel frattempo: sono problemi non “di Savona” verso o contro Genova, ma di tutto il sistema (quattro firme quando ne basta una, per bana-lizzare, è un problema da risolvere per tutti), e della necessità che il porto di Savona Vado abbia un’attenzione dei vertici dell’autorità di sistema proporzionata al proprio valore.

Abbiamo una questione aperta molto seria: Piaggio. Su cui dobbiamo e possiamo dire con forza due cose: che la Piaggio “fatta a pezzi” non darà garanzie di lavoro e di prospettive industriali; che lo Stato italiano deve chiedere a Leonardo di avere un ruolo, di essere parte della soluzione.

A CONTI FATTIDIARIO DI UNA LEGISLATURA

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Anna GiacobbePARLAMENTARE SAVONESE