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AZIENDA Casa Vinicola Zonin SpA. INCARICO RICOPERTO Direzione Tecnica Agricoltura. CURRICULUM VITAE Nato a Trento, il 6 marzo 1968. Dopo il diploma di Enotecnico ottenuto presso l’Istituto Agrario di San Michele all’Adige (TN), nel 1994 si laurea in Scienze Agrarie presso l’Università degli Studi di Milano. Nel corso degli anni ha visitato le principali realtà produttive vitivinicole mondiali ed effettuato stages presso la Faculté d’Oenologie de Bordeaux. Dal 1992 al 1997 ha fatto le sue prime esperienze con il Gruppo Viticolo e in seguito con l’Unità Operativa di Pedoclimatologia dell’ Istituto Agrario di San Michele all’Adige (Tn); nel corso di tale periodo si è occupato di progetti di ricerca nell’ambito dello studio del territorio (“terroir”) e delle sue risposte a livello di produzioni viti-vinicole (“zonazione viticola”). Per essersi particolarmente distinto in tale ambito gli è stato conferito il IV° Premio Enrico Avanzi. È autore e curatore di numerose pubblicazioni scientifiche in campo viti-enologico, delle quali si ricordano principalmente i volumi “Atlante Viticolo” edito dalla Cantina La Vis (TN) e “D’Uva e Vino - Prontuario del Viticoltore” edito dalla Cantina Sociale di Colognola ai Colli (VR), cantina con la quale De Biasi ha collaborato nel triennio 1997- 1999. Al libro “Recioto di Soave” edito dall’omonimo Consorzio di Tutela, di cui De Biasi è stato curatore e co-autore, premiato nel corso di Vinitaly 2000 con il “Premio Internazionale di Enologia e Viticoltura Giuseppe Morsiani”. Dal gennaio 2000 De Biasi fa parte dello staff tecnico della Casa Vinicola Zonin. Svolge mansioni di coordinamento tecnico, programmazione, gestione e controllo delle attività svolte nei vigneti delle Aziende Agricole di proprietà della famiglia Zonin. Complessivamente si tratta di oltre 1.800 ha investiti a vigneto, dislocati in 7 regioni italiane: Friuli Venezia Giulia (Tenuta Cà Bolani, Tenuta Cà Vescovo), Veneto (Podere Il Giangio), Lombardia (Tenuta il Bosco), Piemonte (Castello del Poggio), Toscana (Castello d’Albola, Abbazia Monte Oliveto, Rocca di Montemassi), Sicilia (Feudo Principi di Butera), Puglia (Masseria Altemura) e in Virginia negli Stati Uniti (Barboursville Vineyard). Coordina uno staff composto da 16 agronomi. Dal 2006 è stato chiamato a far parte dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino in qualità di Socio Corrispondente. CONTRIBUTO AL PROGETTO TERGEO Il contributo di Carlo De Biasi all’interno del CTS del Progetto Tergeo nasce dall’esperienza maturata negli ultimi anni, dagli studi effettuati e dai diversi momenti di confronto a cui ha partecipato a livello internazionale in ambito della sostenibilità delle aziende vitivinicole. Infatti, dal 2006 Casa Vinicola Zonin è impegnata in un progetto di sostenibilità globale nel rispetto della natura e dell’ambiente, delle risorse produttive, mantenendo un forte e costante impegno nel miglioramento della qualità dei vini. Il progetto di Casa Vinicola Zonin è incentrato su quattro linee guida e ben si integra e completa con il progetto a carattere nazionale Tergeo. Riduzione diretta ed indiretta delle emissioni CO 2 attraverso la riduzione dell’utilizzo dei mezzi tecnici in viticoltura. Allo scopo si è operato reintroducendo e diffondendo la tecnica tradizionale del sovescio e utilizzando attrezzature per la distribuzione degli agrofarmaci che permettano di recuperare la quota di prodotto non andato correttamente a bersaglio nel corso dei trattamenti fitosanitari. Aumento quota di fissazione CO 2 attraverso la forestazione. In quest’ambito si è lavorato mantenendo efficienti 715 ha di bosco che garantiscono annualmente una fissazione di circa 6.000 t di CO 2 annue. Inoltre negli ultimi anni sono state impiantate 27.320 piante arbustive ed arboree con lo scopo di mantenere la biodiversità vegetale nei diversi ambienti e di aumentare la quota di CO 2 fissata. Risorse idriche. L’acqua è da sempre un bene prezioso e in certe annate particolarmente siccitose anche la vite ha bisogno di un’irrigazione di soccorso. Per coniugare esigenze di risparmio di questa preziosa risorsa e necessità del suo utilizzo, la famiglia Zonin ha deciso di creare nelle aziende dei grandi invasi che raccolgano le acque piovane invernali in maniera tale da rendere l’azienda autosufficiente per le eventuali richieste idriche, senza intaccare il livello delle falde profonde. Disporre di questa risorsa non deve però distogliere l’attenzione da farne un uso oculato. Infatti, il continuo monitoraggio dello stato di idratazione delle vigne attraverso la camera a pressione permette di utilizzare l’acqua a fini irrigui solo quando necessaria per mantenere e incrementare la qualità delle uve. Risorse energetiche. In ambito energetico oggi le tenute della famiglia Zonin producono fino al 44% del proprio fabbisogno ricorrendo al fotovoltaico, all’energia pulita. Particolare attenzione è stata riservata all’inserimento nel contesto paesaggistico dei pannelli, questi ultimi infatti sono stati posizionati sui tetti dei ricoveri agricoli o delle cantine, preservando l’uso agricolo del suolo. AZIENDA Gruppo Italiano Vini. INCARICO RICOPERTO Responsabile Coordinamento Viticolo. CURRICULUM VITAE Diploma di Perito Agrario e Laurea in Scienze Agrarie - Specializzazione in Viticoltura ed Enologia con tesi: “L’outsourcing nella PMI vitivinicola e il caso dell’imbottigliamento C.terzi: un confronto Italia-Francia”. Master MBA Agro-Manager presso Ensam (Ecole National Supérieure Agronomique de Montpellier) Tesi: “Il vino biologico un settore in piena espansione”. Washington State University, Pullman WA collaborazione di ricerca sulla filiera vino negli Usa con il Prof. R. Folwell (docente di marketing e direttore del corso di Viticoltura ed Enologia presso la WSU). Ha iniziato la carriera professionale con una serie di esperienze all’estero: dalla Tunisia alla Francia fino in California come assistente enologo presso la cantina Martini & Prati winery Custom Crush Service Sonoma County California. Dal gennaio 2003 lavora per il Gruppo Italiano Vini all’interno del quale ha iniziato con un'esperienza a livello di marketing come assistente alla direzione Top Wines Division: sviluppo, promozione e formazione della forza vendita per i vini di alta gamma sui mercati internazionali. Da gennaio 2005 Responsabile del Coordinamento Viticolo GIV; responsabile della gestione viticola delle 12 unità produttive distribuite nelle più importanti regioni vitivinicole italiane (tot 1.340 ha di vigneto in conduzione diretta). Responsabile della gestione tecnica, delle attività di budgeting e controlling. Promotore della riorganizzazione del piano contabile. Responsabile degli investimenti e degli acquisti. Responsabile delle attività interne ed esterne di ricerca e sviluppo. Responsabile della gestione interna della scuola di potatura. Da gennaio 2010 Direzione di cantina per due aziende del Gruppo: Castello Monaci a Salice Salentino, Lecce e Terre degli Svevi a Venosa, Potenza. Responsabile dell’attività di produzione, di pianificazione, di gestione delle risorse umane, di budgeting e controlling e di promozione del marchio sui mercati nazionali ed internazionali. CONTRIBUTO AL PROGETTO TERGEO Già da alcuni anni le attività viticole e di ricerca del Gruppo Italiano Vini sono volte a perfezionare le condizioni di impiego dei prodotti fitosanitari, al fine di migliorare non solo la qualità intrinseca del prodotto, ma anche dare una maggiore attenzione ad aspetti ambientali e di sicurezza di impiego da parte dei lavoratori. Questi aspetti, per la nostra visione, rientrano all’interno di un argomento molto ampio che è quello della viticoltura sostenibile, disciplina che in questi anni abbiamo cercato di sviluppare con progetti seri, in modo da ottenere risultati tangibili in termini di sostenibilità economica, ambientale e sociale. Grazie a ciò, in questi anni abbiamo non solo ridotto, ma addirittura migliorato, l’impiego dei mezzi di produzione al fine di ottimizzare la loro efficacia anche grazie all’utilizzo delle tecnologie. Per questo siamo stati pionieri nell’impiego di alcune discipline come la viticoltura di precisione e macchine a recupero. Come GIV siamo, quindi, certi che all’interno di questo progetto possiamo mettere la nostra esperienza, la nostra professionalità la nostra interdisciplinarità. Il confronto con gli attori che compongo questo progetto ci permette di migliorare le condizioni di lavoro e i nostri prodotti. SPECIALE TERGEO IL CORRIERE VINICOLO N. 46 21 Novembre 2011 36 Comitato: le aziende vinicole Dopo i profili dei ricercatori, proseguiamo la presentazione dei membri del Comitato con la parte strettamente tecnica, quella composta dai responsabili di vigneto e cantina delle aziende vitivinicole. Come si potrà vedere scorrendo i curriculum, sono tutti soggetti di elelvatissima professionalità, che daranno al progetto Tergeo quel fondamentale punto di raccordo tra la parte scientifica e quella applicativa SPECIALE TERGEO IL CORRIERE VINICOLO N. 46 21 Novembre 2011 37 A Desenzano BRUT ROSÉ MALAVASI PROTAGONISTA DI "APERITIVO CHIC" “Aperitivo chic” è un evento che si è svolto a Desenzano del Garda (Bs). Protagonisti sono stati i vini Malavasi, che hanno animato con le loro bollicine lo spirito della festa, in particolare il Brut Rosé, perfettamente in linea con l’atmosfera glamour della serata. Realizzato da uve provenienti esclusivamente dalla Cascina Bolina sulle colline della Valtenesi, questo vino si caratterizza per il gusto fresco, pieno e avvolgente e per la delicatezza delle sue note al palato. Premio Wine Enthusiast IL PROSECCO REGIONE DELL'ANNO 2011 È il Prosecco la “regione vinicola dell’anno 2011” per Wine Enthusiast. La nomina ufficiale avverrà il 30 gennaio in occasione della Wine Star Award Ceremony, organizzata dalla rivista a New York. Riceveranno il riconoscimento il presidente dell’area Docg di Conegliano Valdobbiadene, Innocente Nardi, e il presidente della Doc Prosecco, Fulvio Brunetta.

A Desenzano Comitato: le aziende vinicole “Aperitivo chic ... tergeo... · tecnico della Casa Vinicola Zonin. Svolge mansioni di coordinamento tecnico, programmazione, gestione

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AZIENDA Casa Vinicola Zonin SpA.

INCARICO RICOPERTO Direzione Tecnica Agricoltura.

CURRICULUM VITAE Nato a Trento, il 6 marzo 1968. Dopo il diploma di Enotecnico ottenuto presso l’Istituto Agrario di San Michele all’Adige (TN), nel 1994 si laurea in Scienze Agrarie presso l’Università degli Studi di Milano. Nel corso degli anni ha visitato le principali realtà produttive vitivinicole mondiali ed effettuato stages presso la Faculté d’Oenologie

de Bordeaux. Dal 1992 al 1997 ha fatto le sue prime esperienze con il Gruppo Viticolo e in seguito con l’Unità Operativa di Pedoclimatologia dell’ Istituto Agrario di San Michele all’Adige (Tn); nel corso di tale periodo si è occupato di progetti di ricerca nell’ambito dello studio del territorio (“terroir”) e delle sue risposte a livello di produzioni viti-vinicole (“zonazione viticola”). Per essersi particolarmente distinto in tale ambito gli è stato conferito il IV° Premio Enrico Avanzi. È autore e curatore di numerose pubblicazioni scientifi che in campo viti-enologico, delle quali si ricordano principalmente i volumi “Atlante Viticolo” edito dalla Cantina La Vis (TN) e “D’Uva e Vino - Prontuario del Viticoltore” edito dalla Cantina Sociale di Colognola ai Colli (VR), cantina con la quale De Biasi ha collaborato nel triennio 1997-1999. Al libro “Recioto di Soave” edito dall’omonimo Consorzio di Tutela, di cui De Biasi è stato curatore e co-autore, premiato nel corso di Vinitaly 2000 con il “Premio Internazionale di Enologia e Viticoltura Giuseppe Morsiani”. Dal gennaio 2000 De Biasi fa parte dello staff tecnico della Casa Vinicola Zonin. Svolge mansioni di coordinamento tecnico,

programmazione, gestione e controllo delle attività svolte nei vigneti delle Aziende Agricole di proprietà della famiglia Zonin. Complessivamente si tratta di oltre 1.800 ha investiti a vigneto, dislocati in 7 regioni italiane: Friuli Venezia Giulia (Tenuta Cà Bolani, Tenuta Cà Vescovo), Veneto (Podere Il Giangio), Lombardia (Tenuta il Bosco), Piemonte (Castello del Poggio), Toscana (Castello d’Albola, Abbazia Monte Oliveto, Rocca di Montemassi), Sicilia (Feudo Principi di Butera), Puglia (Masseria Altemura) e in Virginia negli Stati Uniti (Barboursville Vineyard). Coordina uno staff composto da 16 agronomi.Dal 2006 è stato chiamato a far parte dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino in qualità di Socio Corrispondente.

CONTRIBUTO AL PROGETTO TERGEOIl contributo di Carlo De Biasi all’interno del CTS del Progetto Tergeo nasce dall’esperienza maturata negli ultimi anni, dagli studi effettuati e dai diversi momenti di confronto a cui ha partecipato a livello internazionale in ambito della sostenibilità delle aziende vitivinicole. Infatti, dal 2006 Casa Vinicola Zonin è impegnata in un progetto di sostenibilità

globale nel rispetto della natura e dell’ambiente, delle risorse produttive, mantenendo un forte e costante impegno nel miglioramento della qualità dei vini. Il progetto di Casa Vinicola Zonin è incentrato su quattro linee guida e ben si integra e completa con il progetto a carattere nazionale Tergeo.Riduzione diretta ed indiretta delle emissioni CO2 attraverso la riduzione dell’utilizzo dei mezzi tecnici in viticoltura. Allo scopo si è operato reintroducendo e diffondendo la tecnica tradizionale del sovescio e utilizzando attrezzature per la distribuzione degli agrofarmaci che permettano di recuperare la quota di prodotto non andato correttamente a bersaglio nel corso dei trattamenti fi tosanitari.Aumento quota di fi ssazione CO2 attraverso la forestazione. In quest’ambito si è lavorato mantenendo effi cienti 715 ha di bosco che garantiscono annualmente una fi ssazione di circa 6.000 t di CO2 annue. Inoltre negli ultimi anni sono state impiantate 27.320 piante arbustive ed arboree con lo scopo di mantenere la biodiversità vegetale nei diversi ambienti e di aumentare la quota di CO2 fi ssata.Risorse idriche. L’acqua è da sempre un bene prezioso e in

certe annate particolarmente siccitose anche la vite ha bisogno di un’irrigazione di soccorso. Per coniugare esigenze di risparmio di questa preziosa risorsa e necessità del suo utilizzo, la famiglia Zonin ha deciso di creare nelle aziende dei grandi invasi che raccolgano le acque piovane invernali in maniera tale da rendere l’azienda autosuffi ciente per le eventuali richieste idriche, senza intaccare il livello delle falde profonde. Disporre di questa risorsa non deve però distogliere l’attenzione da farne un uso oculato. Infatti, il continuo monitoraggio dello stato di idratazione delle vigne attraverso la camera a pressione permette di utilizzare l’acqua a fi ni irrigui solo quando necessaria per mantenere e incrementare la qualità delle uve.Risorse energetiche. In ambito energetico oggi le tenute della famiglia Zonin producono fi no al 44% del proprio fabbisogno ricorrendo al fotovoltaico, all’energia pulita. Particolare attenzione è stata riservata all’inserimento nel contesto paesaggistico dei pannelli, questi ultimi infatti sono stati posizionati sui tetti dei ricoveri agricoli o delle cantine, preservando l’uso agricolo del suolo.

AZIENDAGruppo Italiano Vini.

INCARICO RICOPERTOResponsabile Coordinamento Viticolo.

CURRICULUM VITAEDiploma di Perito Agrario e Laurea in Scienze Agrarie - Specializzazione in Viticoltura ed Enologia con tesi: “L’outsourcing nella PMI vitivinicola e il caso dell’imbottigliamento C.terzi: un confronto Italia-Francia”. Master MBA Agro-Manager presso Ensam (Ecole National Supérieure Agronomique de Montpellier) Tesi: “Il vino biologico un settore in piena espansione”. Washington State University, Pullman WA collaborazione di ricerca sulla fi liera vino negli Usa con il Prof. R. Folwell (docente di marketing e direttore del corso di Viticoltura ed Enologia presso la WSU). Ha iniziato la carriera professionale con una serie di esperienze all’estero: dalla Tunisia alla Francia fi no in California come assistente enologo presso la cantina Martini & Prati winery Custom Crush Service Sonoma County California. Dal gennaio 2003 lavora per il Gruppo Italiano Vini all’interno del quale ha iniziato

con un'esperienza a livello di marketing come assistente alla direzione Top Wines Division: sviluppo, promozione e formazione della forza vendita per i vini di alta gamma sui mercati internazionali. Da gennaio 2005 Responsabile del Coordinamento Viticolo GIV; responsabile della gestione viticola delle 12 unità produttive distribuite nelle più importanti regioni vitivinicole italiane (tot 1.340 ha di vigneto in conduzione diretta). Responsabile della gestione tecnica, delle attività di budgeting e controlling. Promotore della riorganizzazione del piano contabile. Responsabile degli investimenti e degli acquisti. Responsabile delle attività interne ed esterne di ricerca e sviluppo. Responsabile della gestione interna della scuola di potatura. Da gennaio 2010 Direzione di cantina per due aziende del Gruppo: Castello Monaci a Salice Salentino, Lecce e Terre degli Svevi a Venosa, Potenza. Responsabile dell’attività di produzione, di pianifi cazione, di gestione delle risorse umane, di budgeting e controlling e di promozione del marchio sui mercati nazionali ed internazionali.

CONTRIBUTO AL PROGETTO TERGEOGià da alcuni anni le attività viticole e di ricerca del Gruppo Italiano Vini sono volte a perfezionare le condizioni di impiego dei prodotti fi tosanitari, al fi ne di migliorare non solo la qualità intrinseca del prodotto, ma anche dare una maggiore attenzione ad aspetti ambientali e di sicurezza di impiego da parte dei lavoratori. Questi aspetti, per la nostra visione, rientrano all’interno di un argomento molto ampio che è quello della viticoltura sostenibile, disciplina che in questi anni abbiamo cercato di sviluppare con progetti seri, in modo da ottenere risultati tangibili in termini

di sostenibilità economica, ambientale e sociale. Grazie a ciò, in questi anni abbiamo non solo ridotto, ma addirittura migliorato, l’impiego dei mezzi di produzione al fi ne di ottimizzare la loro effi cacia anche grazie all’utilizzo delle tecnologie. Per questo siamo stati pionieri nell’impiego di alcune discipline come la viticoltura di precisione e macchine a recupero.Come GIV siamo, quindi, certi che all’interno di questo progetto possiamo mettere la nostra esperienza, la nostra professionalità la nostra interdisciplinarità. Il confronto con gli attori che compongo questo progetto ci permette di migliorare le condizioni di lavoro e i nostri prodotti.

S P E C I A L E T E R G E OIL CORRIERE VINICOLO N. 4621 Novembre 201136

Comitato: le aziende vinicoleDopo i profi li

dei ricercatori, proseguiamo la presentazione dei membri

del Comitato con la parte strettamente tecnica,

quella composta dai responsabili di vigneto

e cantina delle aziende vitivinicole.

Come si potrà vedere scorrendo i curriculum,

sono tutti soggetti di elelvatissima

professionalità, che daranno al progetto Tergeo

quel fondamentale punto di raccordo

tra la parte scientifi ca e quella applicativa

S P E C I A L E T E R G E OIL CORRIERE VINICOLO N. 46

21 Novembre 2011 37

Andrea Lonardi

Carlo De Biasi

A Desenzano BRUT ROSÉ MALAVASI PROTAGONISTA DI "APERITIVO CHIC"“Aperitivo chic” è un evento che si è svolto a Desenzano del Garda (Bs). Protagonisti sono stati i vini Malavasi, che hanno animato con le loro bollicine lo spirito della festa, in particolare il Brut Rosé, perfettamente in linea con l’atmosfera glamour della serata. Realizzato da uve provenienti esclusivamente dalla Cascina Bolina sulle colline della Valtenesi, questo vino si caratterizza per il gusto fresco, pieno e avvolgente e per la delicatezza delle sue note al palato.

Premio Wine EnthusiastIL PROSECCO REGIONE DELL'ANNO 2011È il Prosecco la “regione vinicola dell’anno 2011” per Wine Enthusiast. La nomina uffi ciale avverrà il 30 gennaio in occasione della Wine Star Award Ceremony, organizzata dalla rivista a New York. Riceveranno il riconoscimento il presidente dell’area Docg di Conegliano Valdobbiadene, Innocente Nardi, e il presidente della Doc Prosecco, Fulvio Brunetta.

AZIENDAGruppo Santa Margherita.

INCARICO RICOPERTO Direttore tecnico.

CURRICULUM VITAE Diplomato presso l’Istituto Superiore Statale con coordinamento speciale per la viticoltura e l’enologia di Conegliano nel 1984, ha conseguito il titolo di enologo in base alla Legge n. 129/91. Assunto presso il gruppo vinicolo Santa Margherita nel febbraio del 1986, con il ruolo di tecnico di laboratorio presso la cantina di Fossalta di Portogruaro, sede del gruppo. I primi periodi lavorativi si riferiscono a stage effettuati presso laboratori specializzati del settore vitivinicolo, dove ha avuto le prime esperienze di laboratorio, imparando ad utilizzare tecniche di indagine analitica quali gascromatografi a, cromatografi a liquida, assorbimento atomico e così via. Dal 1994 al 1998 ha ricoperto l’incarico di responsabile controllo qualità. Di seguito ha occupato vari ruoli con responsabilità via via crescenti, fra cui responsabile di produzione, occupandosi di tutte le operazioni relative alla vinifi cazione, alla spumantizzazione, allo stoccaggio ed affi namento, alla preparazione dei vini destinati all’imbottigliamento.

Nel 2005 ha assunto la posizione di responsabile tecnico di Santa Margherita. Dal 2008 occupa la Direzione tecnica del Gruppo, svolgendo mansioni di coordinamento e controllo anche nelle aziende controllate dal gruppo (Tenimenti Toscani, Kettmeir, Cantina Torresella, Tenute Santa Margherita).Nel 2011 nominato Consigliere di Amministrazione di Santa Margherita SpA. Dal 1999 fa parte del Consiglio di Amministrazione Nazionale di Assoenologi e dal 2011 presiede la commissione tecnico-scientifi ca dell’associazione. Dal 2008 fa parte del Consiglio di Amministrazione del Consorzio di Tutela Vini Doc Lison Pramaggiore, divenuto recentemente a seguito della fusione con il Consorzio di Tutela Vini Doc del Piave, Consorzio di Tutela Vini Doc Venezia. Vicepresidente delle commissioni di degustazione delle Doc Lison Pramaggiore, Piave, Venezia.

CONTRIBUTO AL PROGETTO TERGEOIl contributo al Progetto Tergeo è rivolto agli aspetti enologici che riguardano la qualità del vino. Le competenze si basano su principi scientifi ci sottesi alla coltivazione della vite e in particolare alla produzione enologica, sulla base di fondamenti biologici, fi sici, chimici, tecnologici e

gestionali necessari lungo la fi liera produttiva. Le tematiche pertanto, riguardano tutte le fasi della gestione di cantina, analizzando le problematiche qualitative connesse alla produzione di vino, partendo dalle fasi di raccolta dell’uva arrivando fi no alle operazioni di imbottigliamento. Nel dettaglio gli argomenti riguardano: - la defi nizione di criteri di valutazione delle uve;- l’individuazione dei parametri qualitativi per la raccolta;- l’ottimizzazione di processi biotecnologici con riferimento a interazioni tra nutrizione azotata e diversi ceppi di lievito nella valorizzazione aromatica dei vini;- l’individuazione di protocolli che garantiscano nelle varie fasi del processo produttivo quali la vinifi cazione, l’affi namento, lo stoccaggio e l’imbottigliamento, il mantenimento nel tempo delle peculiarità varietali;- l’approfondimento delle varie tecniche di stabilizzazione che individuino modalità di utilizzo il meno invasive possibili, con particolare riguardo anche agli aspetti energetici;- l’approfondimento chimico fi sico e biotecnologico di temi legati alla tecnica di produzione dei vini spumanti, come ad esempio l’interazione tra vari ceppi di lievito, il contenuto amminoacidico e il profi lo aromatico e sensoriale del vino; le temperature di fermentazione; l’affi namento “sur lies”; la stabilizzazione; le varie tecniche di fi ltrazione; l’individuazione di parametri chimico-fi sici che siano riconducibili a profi li sensoriali di qualità;- la realizzazione di strutture e impianti tecnologici necessari nelle varie fasi di trasformazione del vino, dalla vinifi cazione a tutti i processi che coinvolgono le operazioni di imbottigliamento e confezionamento, in grado di applicare soluzioni tecnologiche atte a ridurre il fabbisogno energetico. Si tratta di soluzioni innovative basate sull’utilizzo, ad esempio, dello sfruttamento della luce solare come fonte naturale di illuminazione, il recupero di ventilazioni naturali, la produzione energetica da fotovoltaico, il risparmio/recupero di frigorie, l’utilizzo di componenti a basso consumo energetico e altro ancora.

AZIENDA Marchesi Antinori.

INCARICO RICOPERTO Responsabile viticolo e Ricerca e sviluppo viticoltura.

CURRICULUM VITAE Diploma di perito agrario conseguito nell'anno scolastico

1992/1993, presso l'Istituto Agrario di San Michele all'Adige.Laurea in scienze agrarie, conseguita nell'anno accademico 1998/1999, presso l'Università degli Studi di Padova con una tesi sperimentale dal titolo "Infl uenza esercitata dalla forma di allevamento della vite sull'ecofi siologia della

pianta, sulla produttività, la composizione dei mosti e sul contenuto fenolico dell’uva e dei vini", effettuata presso l'Istituto Agrario di San Michele all'Adige. Voto di laurea: 110/110 e la lode. Specializzazione in chimica delle bevande alcoliche, condotta presso l’Unità Operativa Chimica delle Bevande e degli Alimenti dell’Istituto Agrario di San Michele all’Adige. Abilitazione all'esercizio della professione di dottore agronomo. Dal 1997 al 2001 ha svolto lavoro di ricerca ai fi ni della tesi di laurea e della specializzazione post laurea presso le unità operative di Viticoltura e di Chimica delle Bevande dell'Istituto Agrario di San Michele all'Adige. In particolare si è occupato di fi siologia della vite e dell’infl uenza del clima e delle tecniche di gestione del vigneto sui polifenoli del vino e della caratterizzazione del patrimonio fenolico, e conseguente attitudine enologica, delle più importanti varietà di vite italiane e internazionali.Dal 2003, direzione della fattoria

Tenuta di Monteloro della Marchesi Antinori. Il progetto prevedeva la costruzione di una nuova realtà produttiva di varietà a bacca bianca con l’impianto di 70 ha di vigneto e la creazione di due vini proposti al mercato dal 2007. Ha curato la realizzazione di tutti gli investimenti in campo e la realizzazione dei vini.Dal 2003 al 2008 consulente viticolo ed enologico dell’azienda ungherese - Antinori dal Mondo - Tuzko Bàtaapàti. 160 ha di vigneto piantati con varietà internazionali e locali per la produzione di vini bianchi e rossi tradizionali.Dal 2008 responsabile viticolo della Marchesi Antinori. Attività di coordinamento e indirizzo tecnico delle fattorie situate in Toscana, Umbria, Lombardia e Puglia. Responsabile Ricerca e sviluppo viticoltura Marchesi Antinori con importanti realizzazioni in ambito di viticoltura di precisione e viticoltura sostenibile. Attività di aggiornamento scientifi co al gruppo tecnico - agronomico aziendale.

AZIENDA Azienda Agricola Fratelli Muratori.

INCARICO RICOPERTOVice Presidente, Responsabile Arcipelago Muratori.

CURRICULUM VITAE Nato ad Aversa (CE) il 30 luglio 1959. Nel 1983 Laurea in Scienze Agrarie c/o Università Cattolica del Sacro Cuore con una tesi in viticoltura con relatore Prof. Mario Fregoni. Fino al 1988 lavora prima come frequentatore e poi come borsista presso l’Istituto di Viticoltura della medesima Facoltà. In questo periodo si occupa di eco-fi siologia viticola e frequenta un Master in Enologia e alcuni corsi di specializzazione a Bordeaux.Esegue stage in Svizzera presso il Service Romand de Vulgarisation Agricole ed una consulenza per l’Onudi in Perù.Pubblica circa una decina di lavori sperimentali su riviste nazionali ed estere. Pubblica anche diversi articoli divulgativi. Dal 1988 al 1999 lavora all’Istituto Agrario di San Michele all’Adige, prima come borsista e poi come ricercatore di 2° livello. Dietro la Direzione del Professor Attilio Scienza costituisce elemento di collegamento fra ricerca in Viticoltura ed Enologia all’interno dell’Istituto. Diventa responsabile del Gruppo di Analisi Sensoriale dell’Istituto nel 1989. È responsabile dal 1994 dell’Unità Operativa di Viticoltura. Studia l’eco-fi siologia viticola creando un laboratorio che stabilisce rapporti con diverse Università italiane ed

estere fra cui: Università di Milano, Piacenza, Udine, Padova, Torino, Firenze, Pisa in Italia, Univeristy of Geneve in Usa, Geisenheim in Germany and Csiro of Merbein in Australia. Sviluppa tematiche di ricerca applicata in Sicilia (Istituto regionale Vite e Vino) ma anche all’estero; in particolare Australia (collaborazione con il Csiro per dieci anni su tematiche legate alla fotosintesi), Germania, USA, Ungheria, Brasile. Coordina progetti di ricerca con la Provincia Autonoma di Trento e il Mipaaf. Sviluppa tematiche di ricerca anche con ditte produttrici (fra cui Cavit e Settesoli). Con la prima fa nascere un progetto denominato

Masi per produzioni di alta qualità, con la seconda sviluppa un progetto di zonazione.Pubblica più di 100 articoli sperimentali su riviste italiane ed estere e più di 50 articoli divulgativi. Dal 2000 assume la carica di Direttore Generale dell’Azienda Agricola Fratelli Muratori con 4 sedi operative in Italia. Contribuisce alla nascita e allo sviluppo dell’Arcipelago Muratori che la contraddistingue. Nel 2006 è nominato Vice Presidente e responsabile dell’Arcipelago Muratori. Coordina 4 Direttori Tecnici di Tenuta, dirige 170 ha di vigneto e 4 cantine dislocate in Franciacorta, Maremma Toscana, Sannio Beneventano e

Isola d’Ischia. Mantiene contatti con il mondo universitario svolgendo seminari e corsi presso l’Università di Piacenza, Milano, Padova, Torino, Pisa e coordinando alcuni progetti di ricerca e sperimentazione che sono stati oggetto anche di pubblicazioni scientifi che: di particolare interesse la ricerca sviluppata nel campo dei consorzi microbiologici benefi ci.

CONTRIBUTO AL PROGETTO TERGEOL’azienda è da sempre rivolta al valore della eco-sostenibilità. Infatti ritiene che il vino da prodotto “di” territorio debba divenire prodotto “per” il territorio intendendo con questo concetto che i vignaioli debbano riappropriarsi del senso di appartenenza alla terra e all’ambiente. Quindi terra non più come fattore di produzione ma come risorsa da salvaguardare attraverso l’attività vitivinicola. L’Arcipelago Muratori è totalmente autonomo dal punto di vista energetico (impianti fotovoltaici in ognuna delle Tenute). Sta sperimentando ed attuando su 40 ha dei 170 totali una viticoltura defi nita eco-simbiotica basata sull’uso esclusivo di consorzi microbiologici con l’azzeramento di prodotti di sintesi. Ha messo a punto tecnologie di vinifi cazione in grado di eliminare su vini rossi e gialli l’apporto esogeno di solforosa. Questi spunti, oltre alla sensibilità, potranno costituire dei punti di discussione, rifl essione per il progetto Tergeo.

AZIENDA Caviro S.c.a.

INCARICO RICOPERTODirettore Enologia e Servizi, Sviluppo Soci.

CURRICULUM VITAE Nato a Faenza (RA), formato all’istituto per la viticoltura e l’enologia di Conegliano; ha ottenuto il titolo di Enologo in base alla Legge n. 129/91.Dal 1975 Tecnico della cantina sociale Produttori Vini Tipici di Modigliana (FO), dove ha seguito sia le fasi di vinifi cazione che l’imbottigliamento dei vini e l’elaborazione dei vini spumanti.Dal 1979 al Consorzio di Cantine Sociali CO.RO.VIN. di Forlì con l’incarico di Responsabile Tecnico. Dal 1984 in Caviro S.c.a., dove dopo avere occupato vari ruoli, fra cui anche la Direzione Assicurazione Qualità, attualmente ha l’incarico di Direttore Enologia e Servizi, Sviluppo Soci. Ha pubblicato diversi articoli di carattere tecnico, riguardanti aspetti innovativi della tecnologia enologica ed è direttore responsabile della rivista Romagna Doc.Ha partecipato a diversi convegni o seminari, sia in Italia che in Europa in qualità di relatore. Ha collaborato per ricerche e sperimentazioni

effettuate in Romagna e in particolare con il Centro di Ricerche Viticole ed Enologiche dell’Università di Bologna, per la sperimentazione e la messa a punto della tecnologia per il condizionamento del vino in contenitori alternativi al vetro.Componente della Commissione Tecnica del Settore Vitivinicolo di Fedagri. Dal 1990 è presidente della sezione Romagna Assoenologi e Consigliere nazionale e dal 1999 fa parte della delegazione italiana all’UIOe. Da molti anni consigliere del Consorzio Vini di Romagna, da aprile 2008 ha assunto l’incarico di Presidente, riconfermato nel 2011. Dal 2002 è componente del gruppo di lavoro Pratiche enologiche della Commissione Europea Direzione Generale dell’Agricoltura di Bruxelles,

in rappresentanza del Copa-Cogeca. Dal 2005, Accademico aggregato dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino e nel 2011 è stato nominato Accademico corrispondente.Dal 2008 e riconfermato nel 2010, vicepresidente dell’Enoteca Regionale dell’Emilia Romagna e componente del consiglio di amministrazione di Federdoc .

CONTRIBUTO AL PROGETTO TERGEODi recente Caviro opera nel campo dell’energia rinnovabile, con la nuova centrale termoelettrica da 14 MW che produce energia utilizzando gli scarti della lavorazione. Una case history sicuramente interessante in tema di risparmio energetico e tutela dell’ambiente.

Loris Vazzoler

Francesco Iacono

Christian Zulian

Giordano Zinzani

AZIENDA Barone Ricasoli S.p.A. Agricola.

INCARICO RICOPERTOAgronomo responsabile settore agricolo.

CURRICULUM VITAE1995 laurea in Scienze Agrarie presso l'Università di Agraria di Pisa. Tesi nell'ambito del Progetto "Chianti Classico 2000": ricerca per un miglioramento delle tecniche colturali del terreno, tenendo anche conto della difesa dell'ambiente. Dal 1991 al 1995 collaboratore del Progetto Chianti Classico 2000. Nel

1995 prima esperienza lavorativa come agronomo presso la Tenuta Arceno, Castelnuovo Berardenga (Si). Dal 1996 a oggi responsabile tecnico del settore agricolo della Barone Ricasoli SpA Agricola. CONTRIBUTO AL PROGETTO TERGEOContribuire dal punto di vista tecnico a un progetto che l'azienda sta già cercando di portare avanti da tempo. Il raggiungimento di una viticoltura sostenibile è ormai diventato un dovere di ogni viticoltore.

Massimiliano Biagi

S P E C I A L E T E R G E OIL CORRIERE VINICOLO N. 4621 Novembre 201138

Pechino, 4-6 giugno 2012TERZA EDIZIONE DI TOP WINE CHINAIl salone, che avrà luogo nella nuova location China National Convention Center di Pechino, ha già superato il numero degli espositori e dell’area espositiva dell’edizione 2011 che ha visto la partecipazione di 125 espositori esteri e più di 100 cinesi. Il successo di Top Wine China spiega quanto sia vigoroso il mercato vinicolo cinese e dimostra, inoltre, l’importanza crescente della Cina come paese consumatore di vino. Si prevede che per il 2013 sarà il settimo maggiore consumatore di vino a livello mondiale.

S P E C I A L E T E R G E OIL CORRIERE VINICOLO N. 46

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S P E C I A L E T E R G E OIL CORRIERE VINICOLO N. 46

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Istituto regionale della vite e del vinoAZIENDE SICILIANE ALL'HONG KONG WINE & SPIRITS FAIRUna delegazione di 21 aziende, guidata dall’Irvv, ha partecipato all’interno dello Stand Italia, coordinato dal Vinitaly in the World e dall’Ice, all’Hong Kong Wine & Spirits Fair. “Le aziende siciliane - spiega Dario Cartabellotta, direttore Irvv - hanno concluso degli affari con gli operatori già a conoscenza del prestigio enologico dell'Isola. Un vantaggio competitvo da sfruttare su questi mercati dell’Estremo Oriente che sono in grande espansione”.

Dalla Guida VeronelliARGENTIERA, SUPER TRE STELLE AL BOLGHERI 2008

L’edizione 2012 della Guida Veronelli ha assegnato le Super Tre Stelle, riservate alle migliori etichette dell’anno, al Bolgheri Superiore 2008 di Tenuta Argentiera.

Argentiera si conferma tra le ottime espressioni di tutta la Doc Bolgheri, ruolo convalidato anche dalla rivista americana Wine Enthusiast, che l’anno scorso ha

inserito l’annata 2007 del vino tra i 100 migliori al mondo, posizionandolo al 26esimo posto, con un punteggio di 95.

AZIENDA Tenimenti Ruffi no Srl Società Agricola.

INCARICO RICOPERTODirettore.

CURRICULUM VITAE Maurizio Bogoni, agronomo, nato provincia di Varese, dove tuttora risiede, si è laureato nel 1989 presso l'Università degli Studi di Milano con una tesi sperimentale triennale (Stima della vocazionalità viticola della Valle Versa attraverso la valutazione dell'interazione del vitigno con l'ambiente).Nel 1993 ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Biologia Vegetale e Produttività della pianta coltivata, presso la stessa Università con tesi fi nale riguardante l’analisi genetica quantitativa di progenie di Vitis vinifera L. ottenute per incrocio. Nel periodo 1990-1997 ha svolto attività di ricerca e sperimentazione, presso l’Università degli Studi di Milano (equipe del Prof. Scienza) su diverse tematiche (viticoltura, enologia, frutticoltura: interazione genotipo per l'ambiente, miglioramento genetico della vite per incrocio e selezione clonale, valutazione del germoplasma viticolo, interazioni tra microclima, caratteristiche fi sico-chimiche del suolo e la qualità di uve e vini, valutazione sensoriale di

vino, mele e pere). Nello stesso periodo ha svolto funzioni di tutoraggio a numerosi studenti, curando in particolare sia i rilievi sperimentali che l’elaborazione statistica dei dati.È autore o coautore di circa 80 pubblicazioni a carattere scientifi co (di cui 20 edite su riviste internazionali con referee), oltre a pubblicazioni di tipo divulgativo. Ha partecipato a numerosi convegni internazionali in Italia e all’estero in qualità di relatore. Ha svolto attività di consulenza agronomica presso aziende vitivinicole in Toscana fi no a diventare dal 1997 - presso Ruffi no Srl - direttore delle aziende agricole del gruppo (sette aziende agricole dotate di sei cantine di vinifi cazione e invecchiamento, per un totale di oltre 450 ettari di vigneto specializzato e 80 di oliveto).

CONTRIBUTO AL PROGETTO TERGEOQuale può essere il contributo dell’esperienza e della storia di Ruffi no e delle sue Tenute al progetto Tergeo, cui abbiamo aderito con grande entusiasmo? Forse la nostra visione sul lavoro e sulla sua dignità, più che il contributo su esperienze specifi che messe in atto, di cui scriverò solo alla fi ne. Dico spesso di recente che fare un buon lavoro non è solo eseguire le operazioni in vigna o in cantina secondo un preciso protocollo,

nei tempi e modi richiesti.Fare un buon lavoro è contemporaneamente impiegare le proprie competenze e abilità per la qualità fi nale dell’uva e del vino, eseguire le operazioni in modo sicuro per sé e per i colleghi, rispettare l’armonia con l’ambiente che ci circonda e preservare la salute del lavoratore, mantenendo alta la qualità dell’ambiente in cui egli vive. Spesso consideriamo infatti gli adempimenti per la sostenibilità, la sicurezza sul lavoro, la sicurezza alimentare come appesantimenti di quanto dobbiamo già fare, “cose” in più, al di la dell’economicità e effi cienza del lavoro, poco o affatto correlate con la qualità fi nale del vino. Non è così, una visione d’insieme è il solo ed unico modo per eseguire un buon lavoro, che può diventare così anche un bel lavoro. Ci fa riscoprire la dimensione della “bellezza” del lavoro e la sua dignità. Se si lavora in condizioni di precarietà o addirittura di rischio, oppure non in armonia con la natura che ci circonda, il lavoro eseguito non potrà essere poi che solo in apparenza effi ciente. Il successo fi nale ottenuto non sarà che fi ttizio o frutto di una fortunata combinazione di singole e specifi che componenti del processo. In secondo luogo l’esperienza in Ruffi no, mi porta a dire che ci sono

cose più importanti e altre meno importanti, in tema di sostenibilità delle produzioni. Ci sono azioni e scelte che portano grandi benefi ci all’armonia tra produzione vitivinicola e ambiente, perché agiscono sui problemi reali e concreti. Nel nostro lavoro abbiamo privilegiato queste azioni, intervenendo per esempio sulla gestione delle acque refl ue di cantina o derivanti dalla preparazione delle miscele di agrofarmaci, onde evitare le fonti puntiformi di inquinamento.Allo stesso tempo si è cercato di preservare il paesaggio rurale esistente e le sue forme, certi che minori sconvolgimenti dell’ecosistema naturale producano benefi ci diretti nella qualità delle produzioni e permettano di ridurre l’apporto di agrofarmaci. Siamo anche convinti che non esistono ricette fi sse per la qualità, ma che ogni terroir, quale luogo ove si instaura una specifi ca interazione tra genotipo (la pianta) e ambiente (clima, suolo, annata, conoscenza), anche ragionando di sostenibilità, meriti una specifi ca combinazione di pratiche agronomiche e gestionali prima, di procedure enologiche poi. Quindi indispensabili sono sperimentazione, ricerca e innovazione. In questa visione si valorizza il ruolo e la professionalità di agronomi ed

enologi, gli interpreti veri delle interazioni e dell’armonia con l’ambiente. Infi ne abbiamo tenuto schiacciato l’acceleratore sulla formazione globale e continua degli operatori: chi lavora lo deve poter fare nelle condizioni migliori, poiché sa cosa sta usando, sia esso un prodotto o una attrezzatura tecnica, e comprende bene i rischi per sé e per l’ambiente dell’operazione, anche in apparenza banale e ripetitiva, che sta eseguendo.

Maurizio Bogoni

AZIENDAGruppo Mezzacorona.

INCARICO RICOPERTOResponsabile uffi cio Tecnico di Campagna: 6 persone per la consulenza viticola e frutticola in Trentino Alto Adige e consulenza tecnica per la conduzione di due aziende di proprietà del Gruppo in Sicilia.

CURRICULUM VITAENato a Trento il 17 luglio 1959. Diploma di perito agrario conseguito nell'anno 1978

presso l'Istituto Agrario di San Michele all'Adige (TN).• Tecnico frutti-viticolo nella zona di Mezzocorona, Roverè della Luna, Grumo-S.Michele a/A e Faedo presso l’Ente di Sviluppo dell’Agricoltura Trentina (Esat) di Trento dal 1979 al 2000 con frequenti partecipazioni come docente a interventi formativi per agricoltori. Ha seguito sia il settore frutticolo, sia quello viticolo applicando attivamente i preziosi concetti della produzione integrata e contribuendo, in prima persona, a evidenziare che la strada dell’integrato non è poesia, ma una realtà inevitabile.• Dal febbraio 2000 lavora presso Mezzacorona Sca (Gruppo Mezzacorona) come Responsabile dell'uffi cio Tecnico di Campagna. Mauro Varner è un grande appassionato di “Natura” che vive nel lavoro e nel tempo libero. Sensibile e attento osservatore, sa abilmente fi ssare immagini sia dell’ambiente in generale, sia di piccoli aspetti in particolare,

che trasmette in messaggi visivi molto più eloquenti di tante parole. Nel ruolo tecnico riesce a mettere in pratica un profondo senso di rispetto per l’ambiente, promuovendo un’agricoltura legata al territorio e in particolare alla salvaguardia di quest’ultimo.

CONTRIBUTO AL PROGETTO TERGEOL’esperienza del lavoro fatto sui vigneti del Gruppo Mezzacorona sia per quanto riguarda l’aspetto qualitativo, sia l’attenzione all’ambiente. In questi anni di lavoro in realtà molto diverse dal punto di vista climatico (Trentino Alto Adige e Sicilia) è stato cercato di ridurre l’impatto “chimico” attraverso un’attenta applicazione degli agrofarmaci e la sostituzione di quelli “pericolosi”. Nel 1991 è iniziata l’applicazione nella pratica della confusione sessuale per il contenimento delle tignole nella vite e dal 2000 è utilizzata su tutti i vigneti del Gruppo Mezzacorona (3.600 ettari).Nell’ambito del “Protocollo viticolo della Provincia di Trento”

è stato svolto sia un lavoro di eliminazione e sostituzione degli agrofarmaci pericolosi, sia anche un lavoro di supporto all’informazione dei viticoltori per una difesa “corretta”.Per il supporto alla consulenza dei soci sono stati validati e utilizzati diversi modelli di previsione delle malattie fungine (Rimpro per la ticchiolatura del melo, Rimpro plasmopara e Vitimeteo per la peronospora della vite). Si è introdotta una meccanizzazione “soffi ce” (dove possibile vista la situazione orografi ca del trentino) sempre con l’obiettivo “principale” del miglioramento qualitativo e quello “secondario” del risparmio di ore di lavoro.Si sono valutati i diversi sistemi di allevamento della vite (in Trentino Alto Adige) e la scelta per i nostri soci è stata quella del miglioramento della Pergola Trentina inclinando maggiormente l’ala. Da sempre viene effettuata una vendemmia di “precisione manuale”, con una scelta delle uve sia dal punto di vista sanitario

(grandine, marciumi ecc.), sia di maturazione. Il gruppo è impegnato in investimenti per il risparmio energetico con la realizzazione di impianti fotovoltaici sia in Trentino, sia in Sicilia. Sono già stati realizzati impianti per 1.186 kWp con una resa annua di 1.642.000 kWh ed è in fase di autorizzazione un altro impianto per 1.300 kWp.Il gruppo ha anche diverse certifi cazioni e nel 2003 Feudo Arancio è stata la prima azienda agricola a fi liera completa a ottenere Emas 2 (Eco Management and Audit Scheme 2 - Regolamento 761/2001), massimizzando le condizioni naturali, l’effi cienza delle risorse e mantenendo un progetto agricolo sostenibile nel lungo periodo, ecocompatibile con l’ambiente naturale circostante e rispettoso delle risorse ambientali esistenti. La certifi cazione prevede una progettazione di un sistema di miglioramento ambientale continuo, sottoponendosi al controllo di una commissione esterna di auditing.

Per l'International Wine & Spirits FairCONSORZIO PUGLIA BEST WINE A HONG KONGGli associati al consorzio Puglia Best Wine hanno riscosso apprezzamenti all’Hong Kong International Wine & Spirits Fair. “Quello del Sud-est asiatico – dichiara Luigi Rubino, presidente del Consorzio - è un mercato strategico. I tempi sono maturi per conquistare i gusti di questi nuovi consumatori”.

S P E C I A L E T E R G E OIL CORRIERE VINICOLO N. 4621 Novembre 201142

Mauro Varner

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AZIENDATenute Sella & Mosca SpA.

INCARICO RICOPERTOWinery coordinator.

CURRICULUM VITAE Diploma di Enotecnico a Conegliano veneto (TV) nel 1982. Laurea in scienze agrarie a Padova nel 1988. Borsista c/o

lex Istituto Sperimentale per la Viticoltura di Conegliano V.to (TV) dal 1990 al 1997.Dal 1997 in Tenute Sella & Mosca SpA di Alghero (SS).

CONTRIBUTO AL PROGETTO TERGEODare il mio contributo a un progetto che condivido nella sua interezza. Stefano Biscaro

Wine Enthusiast VINI DA COLLEZIONE, BRUNELLO AL TOPIl “primo della classe” è il Brunello di Montalcino 2006 di Poggio Nardone, seguito a ruota dal Brunello Tenuta Nuova 2006 di Casanova di Neri. A dirlo la classifi ca dei vini da collezione, prodotti dalle migliori cantine secondo Wine Enthusiast, una delle riviste a stelle e strisce più consultate dagli appassionati americani che rimane una delle più attente all'Italia.