SCUOLA PRIMARIA DI USERNA

A.S. 2006/2007

Laboratorio Teatrale

A tavola… nel mondo

I SCENA Pianeta

Musica di 2001 Odissea nello spazio. (TRACCIA N. 1) [Al 2° tun tun, entrano gli extraterrestri; al 3° tun tun, luce su di loro] Nel pianeta Sputnik c’è un’astronave in partenza e alcuni extraterrestri parlano tra loro.

Sofia (VI): - Il gran Consiglio di Sputnik, ha deliberato che a investigare sulla Terra qualcuno sia mandato. L’Universo di uno squisito odore è pervaso

e dal lontano spazio è giunto al nostro naso.

Alessandro (V): - Le nostre pance non ne possono più di queste ferraglie da mandar giù.

Elia (V): - Con questi metalli che ho mangiato ho tutto lo stomaco ossidato!

Sofia (VI): - Presto, all’astronave tutti andiamo, e vari paesi della Terra visitiamo!

Tutti: - Agli ordini, capitano, è pronto l’equipaggio; tutti salutiamo, faremo un buon viaggio!

Rumore di astronave. (TRACCIA N. 2)

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II SCENA Arrivo in Cina

Elia (V): - Sfrecciando tra meteoriti e comete ci è venuta una gran fame e una gran sete!

Alessandro (V): Per fortuna dopo un mese,

siamo giunti in questo bel paese.

Sofia (VI): Degli squisiti odori sento arrivare. Su, forza andiamo ad assaggiare! Ballo con ombrellini. (TRACCE N. 3 e 4)

Canto Tasuki (TRACCIA N. 5) Arriva anche un drago. [entra dalla ultima quinta di destra] Samuele (III): - Ola siete tutti invitati a planzo. Dentro ad un ristorante cinese. Ester (III): - Pel planzo involtini plimavela, liso bollito, pollo flitto alla mela. Tabita (IV): - Questo è un piatto davvelo prelibato con le mie mani l’ho plepalato. Due bambine sedute al tavolo mangiano con i bastoncini. Sofia (I): - Com’è bello mangiale con i bastoncini questi gustosi bocconcini! Jennifer (I): - Non so come fanno gli altli con la folchetta a mangiare i cibi in tutta fretta! Anastasia (V): - È facile! Basta plovale, plovale, plovale! Musica rap e tutti cantano in coro. (TRACCIA N. 6)

Fin dai tempi dei mandalini in Cina si usavano i bastoncini. Li usava pure l’impelatole che si nutriva a tutte l’ole. Anche con Mao e O-Ci-Min noi si mangiava coi bastoncin! (2 volte)

Gli extraterrestri intanto si aggirano fra le persone del ristorante e fanno finta di assaggiare. Clementina (V): - Plimo figlio, và, colli in campagna

ad aiutale tuo padle e non fale tanta lagna! Marco (II): - Semple io devo andale, secondo figlio semple giocale.

Nelle ceste polto tanti oltaggi e faccio ogni giorno tloppi viaggi! Clementina (V): - Secondo figlio, tu non giocale,

polta le oche a pascolale.

Luca (V): - Dei tuoi oldini mi sono stufato da questa mattina non mi sono mai felmato: oche, anatle ho semple gualdato,

solo un po’ di liso ho mangiato! 2

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Jacopo (I): - Le solelle non fanno niente: cantano e ballano solamente. Alcune bambine cantano.

In un vaso di polcellana ci stava dentlo una cinesina che ballava una danza molto stlana che danzava con l’omblellina. Tipitì pam pam tipità Alla basgiù, alla basgiù, alla basgià. Tipitì pam pam tipità Alla basgiù, alla basgiù, alla basgià.

Arriva un vecchio saggio. Sofia (IV): - Venerabile vecchio Meng I Ste raccontaci la stolia della principessa tliste. Nicolas (III): - C’ela una volta una principessa innamolata. Non voleva mangiale pelchè ela dispelata. L’impelatole una gala fece fale, ogni cuoco un piatto doveva plepalale. Alessandro U.(I): - Lo so, lo so, un cuoco giovanetto. È stato quello che ha inventato lo spaghetto! Matilde (II): - Dopo che un piatto di spaghetti aveva mangiato, un colliso sul bel volto lela tolnato. Gli extraterrestri sono sempre in scena e ascoltano. I Cinesi cantano (sulla musica de “Siamo i Watussi”) (TRACCIA N. 7)

Siamo i Cinesi, siamo i Cinesi, blavissimi geni. Mille invenzioni, mille invenzioni noi sappiam fale. Noi siamo quelli che nel passato anche la calta abbiamo inventato. Siamo i Cinesi. (2 volte) Ai dlaghi gualdiamo negli occhi, ai panda palliamo negli olecchi. Se non cledete venite quaggiù, venite, venite quaggiù. Siamo i Cinesi, siamo i Cinesi, davvelo speciali. In molti paesi la nostla cucina è sopraffina. Noi siamo quelli che nel passato anche la calta abbiamo inventato. Siamo i Cinesi.

Sofia (IV) - Simpatico popolo, questi Cinesi

son sempre in bicicletta e non son per niente obesi!

Elia (V): - Tante cose abbiamo assaggiato gradite anche al nostro palato.

Alessandro (V) - Torniamo a Sputnik per riferire perché anche gli altri voglion sentire!

Rumore di astronave. (TRACCIA N. 8)

III SCENA Arrivo in Marocco In scena è rappresentata un’oasi, con delle donne e dei bambini. Poco lontano gli extraterrestri sono appena arrivati dallo spazio.

Leonardo (IV): - Uh!, che botta questo atterraggio! È sabbia dura, non è un miraggio!

Filippo (II): - Le nostre latte si sono infuocate, due costole di ferro si sono spostate. Un riparo dobbiamo trovare e un abito diverso dobbiamo indossare.

Leonardo (IV): - Mi sembra strano che contro il caldo ci voglia il pastrano! Una donna si rivolge ad un’altra. Noemi (IV): - Fatima, controlla il fuoco nei bracieri per non far bruciar tutto come hai fatto ieri! Sara (IV): - I nostri uomini stanno per tornare, sbrighiamoci il pranzo a preparare. Anna M.(V): - La semola è pronta, è cotta al vapore sento delle spezie il buon odore. Son rosolate anche la carne e la verdura e presto sarà giunto tutto a cottura. Anna C.(V): - Raja, prepara tappeti e cuscini perché i nostri uomini sono vicini. Intanto i bambini in cerchio si passano dei sassi e cantano.

Piano, piano, lemme, lemme, ecco viene da lontano il fachiro Casimiro che ipnotizza la città. Cumbala cumbala cumbalallà (2 volte).

Arriva un bimbo che interrompe il canto e grida. Tommaso (II): - Una nuvola di sabbia si alza nel deserto, sono i nostri parenti di certo! Gaia (III): - Con Abdul e i miei fratelli andiamo subito ad abbeverare i cammelli.

Canto: Katalicammello. (TRACCIA N. 9) Riccardo (V): - Mustafà, non vedo l’ora di gustare il cus cus che Miral ci ha voluto preparare. Marco (V): - Degli stranieri vedo qui arrivare,

alla nostra mensa li dovremo ospitare.

Leonardo (IV): - Salam alekum, oh potente capo tribù! È tanto che viaggiamo, non ne possiamo più!

Riccardo (V): - Donne, presto, portateci da bere

del buon tè da versare nel bicchiere!

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Le donne portano da mangiare e da bere. Tutti mangiano nel piatto comune. Poi il capo dice: Andrea (III): - Solo con la mano destra dovete mangiare. Questa è una tradizione da rispettare. Pierpaolo (III): - La carne di montone è davvero squisita. Viene proprio da leccarsi le dita! Marco (V): - Hai ragione Omar. Questo cibo speziato è proprio una delizia per il nostro palato. Tommaso (II): - Oh!, il cus cus che bontà, con la carne a volontà! Andrea (III): - Jufhà, prepara altro tè profumato e verde e chi non lo beve non sa cosa si perde! Pierpaolo (III): - Lo verso nei bicchieri dall’alto, inclinando un po’ la teiera così il tè fa la schiuma

e gorgoglia allegro stasera.

Iniziano la danza. (TRACCIA N. 10) [durata 2’20” poi sfumare] Alla fine gli extraterrestri commentano.

Filippo (II): - Questo paese è eccezionale e anche le donne non son niente male!

Leonardo (IV): - Vivono in modo particolare i beduini:

stan nelle tende coi loro bambini. C’è caldo, sole e neanche un’ombrina ma i loro cibi fan venir l’acquolina! Infine uomini donne e bambini cantano (sulla musica de “Siamo i Watussi”). (TRACCIA N. 11)

Siam beduini, siam beduini ospitali e gentili; ogni tre passi, ogni tre passi troviamo una duna. Noi siamo quelli che già nel passato tutto il deserto abbiamo girato. Siam del Marocco. (2 volte) Ai cammelli guardiamo negli occhi ai dromedari parliamo negli orecchi. Se non credete venite quaggiù. Venite, venite quaggiù. Siam del Marocco, siam del Marocco davvero speciali. In molto paesi la nostra cucina è sopraffina. Noi siamo quelli che già nel passato tutto il deserto abbiamo girato. Siam del Marocco.

Leonardo (IV): - Torniamo a Sputnik per riferire.

Anche gli altri devon sentire. Rumore di astronave. (TRACCIA N. 12)

IV SCENA Arrivo in Messico

Musica di 2001 Odissea nello spazio. (TRACCIA N. 1) Gli extraterrestri entrano in scena dalla platea. In scena si vede la piazza di un paese messicano; ci sono i bambini seduti col poncho e il sombrero; sembra che dormano.

Lorenzo (III): - Che paese riposante. Qui non passa alcun viandante.

Michele (II): - Consultiamo ora la mappa. Il Messico è la nostra tappa.

Lorenzo(III): - Abbiamo solo questa indicazione: il messicano è un noto dormiglione. Si alzano le luci e inizia la musica. (TRACCIA N. 13) I bambini cominciano a danzare. Gli extraterrestri osservano e alla fine si uniscono al balletto. Al suono delle campane (TRACCIA N. 14) rimangono in scena tre uomini. Poi iniziano a suonare la chitarra camminando sul palco.

Guantanamera ... (TRACCIA N. 15) Leonardo (II): - Carmencita, anima mia sei la più bella che ci sia! Una donna esce dalle quinte e rimprovera Carmencita. Giorgia (V): - Carmencita non restare lì a guardare e vatti orsù a preparare! Giada (V): - Pedro, batte per te il mio corason che è ricolmo di tanto amor. Carmen si ritira dal balcone. Elena (I): - Donne, vamos a preparar la tavola che sarà imbandita come una favola. Angela (I): - La festa sta per cominciar. Carmencita si va a sposar. Gli uomini col sombrero attraversano la scena e cantano, accompagnandosi con la chitarra. Gli altri si dispongono a semicerchio. (TRACCIA N. 16)

E mi e mi e mi non dise niente E mi e mi e mi non dise niente E mi e mi e mi non dise niente E mi e mi niente dise niente a Miguel Miguel son mi!

Giorgia (V): - Hombres, aiutate a preparare e smettete di cantare! Arriva intanto lo sposo con gli amici. Giorgia (II): - Ecco il caballero de la pampas, Pedrito cuore caliente e buon marito. Arriva il prete con il chierichetto, pronto a celebrare il rito. Alberto (V): - Che bella festa oggi in paese 6

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e durerà per tutto il mese. Samuele (I): - Tutti i peones avranno da mangiare e non dovranno solo lavorare. Al suono delle campane, (TRACCIA N. 17) uomini e donne si dispongono in due file. Arriva la sposa e tutti l’ammirano facendo festa. Sofia (III): - Carmencita ha trovato un ombre sincero e il suo è proprio un amore vero! Il prete li benedice recitandola formula del matrimonio. Alberto (V): - Tantum ergo, vobis aspergo.

In questa data, facemus sta frittata (sine peccata). Coniugo vos in matrimonio. Fuge demonio. Cum tanta prole, da mandà nelle scole!

Applauso agli sposi. Poi due uomini portano in scena il tavolo. Eugenia (IV): - La campana già squilla sento odore di tortilla. Su correte qua figlioli, la tortilla è coi fagioli!

Leonardo (IV): - Perché il matrimonio sia ben festeggiato ci vuol carne di vitello e maiale macinato. Canzone “La carne che bontà” (TRACCIA N. 18)

Oh, la carne che bontà proteine a volontà! Grassi, ferro e minerali È preziosa senza eguali! (2 volte)

Gli uomini indicano i piatti preparati. Luca (V): - Enchilapadas verde per antipasto abbiamo, arachidi, peperoni, cipolle tutti assaggiamo. Francesco (II): - Alla mexicana la sopa de cocco,

chi non l’assaggia è proprio uno sciocco.

Andrea (IV): - Donne, da bere portate la tequila, che già gli uomini son tutti in fila. Andrea (III): - Ora un buon dolce insieme gustiamo: è la cocada e così terminiamo. Alcuni bambini prendono dei bastoni e iniziano a battere il coccio pieno di coriandoli.

Michele (III): - Andiamo i niños a guardare, con la piñata stanno a giocare! Mariagrazia (I): - Viva la piñata! Viva la piñata! Poi cantano:

Mio nonno si chiamava Pancho Villa, aveva la cravatta di betulla. Beveva caffelatte e camomilla, aveva due pistole ed un cannon… Pum!

Colpiscono la piñata e cadono coriandoli e caramelle. Poi tutti si mettono in posizione a piramide e cantano (sulla musica de “Siamo i Watussi”). (TRACCIA N. 19)

Siam messicani, siam messicani, dei bravi peones. Sotto il sombrero, sotto il sombrero facciamo la siesta. Ed il mangiare della famiglia è quasi sempre patate e tortillas siam messicani! (2 volte) Alle señorite guardiamo negli occhi, ai muchachos, parliamo negli orecchi. Se non credete venite quaggiù. Venite, venite quaggiù. Siam messicani, siam messicani davvero speciali: in molti paesi la nostra cucina è sopraffina. Ed il mangiare della famiglia è quasi sempre patate e tortillas. Siam messicani!

Michele (II): - Ancora un po’ vorremmo stare

le vostre specialità ad apprezzare.

Lorenzo (III): - Ma il tempo vola, dobbiam partire: torniamo a Sputnik per riferire! Rumore di astronave. (TRACCIA N. 20)

V SCENA Arrivo in Russia Due extraterrestri si ritrovano in una piazza di Mosca.

Davide (III):- Che freddo in questa piazza. Trema pure quella ragazza.

Dylan (III): - Tanta gente sta passando. Chissà dove sta andando?

Un gruppo di bambini vestiti da cosacchi e di bambine vestite da matrioske, canta (con al musica di” Tutti al mare”). (TRACCIA N. 21)

Tutti al Bolscioi, tutti al Bolscioi Su venite dietro a noi .. Sopra il ghiaccio, con la slitta E la neve cade fitta Tutti al Bolscioi, tutti al Bolscioi Siete attesi pure voi a vedere quel balletto che da sempre è il più perfetto. Tutte quante le piroette su quelle agili gambette. Tutti al Bolscioi, tutti al Bolscioi Tutti quanti insieme a noi .

Intanto si mettono al centro della scena le matrioske. Elisa (V): - Son fatta di legno…

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dipinta a Mosca… (lentamente) Suvvia!, non c’è nessuno

che non conosca una matrioska! (più svelta)

Mayra (III): - Eccone un’altra le mani in tasca col fazzoletto fatto a merletto con l’uncinetto e col grembiule tolto dal baule. Giada (III): - E un’altra ancora che scappa fora più piccolina…

messa in vetrina (lentamente)

Tarabas (II): - Com’è carina tutta vestita da contadina! (più svelta)

Ballo con musica tipica. (TRACCIA N. 22) I ballerini del Bolscioi si rivolgono agli spettatori. Ferdinando (IV): - Signori e buona gente venite ad ammirare le acrobazie di danza vi andremo a dimostrare! Francesca (V): - A Mosca sulla Moscova nel palazzo reale vengano lor signori in cinquecento sale! Francesco (V): - Venite all’adunata o tutte voi creature! Lo zar vuol ridere e la zarina pure! Arianna (IV): - E dopo questa festa con la bandana in testa tutti a brindare, a ridere, a cantare… Poi cantano tutti insieme (con la musica de “L’uva fogarina”). (TRACCIA N. 23)

Oh come è bella la prima ballerina oh come è bello vederla volteggiar e fa dei balzi la mia bella e fa dei balzi da qui a là! Dirin din din, Dirin din din Dirin din din, Dirin din din… (2 volte)

Annalisa (II): - La Zarina deliziosa tanta voglia ha di guardar Si è tolta il cappellino e giù lo vuol lanciar.

Antonio (V): - Filar non sa filar, cucir non lo sa far, Al suon della pianola soltanto vuol cantar.

Balletto con prime ballerine (manca la musica sul CD). [CD Arianna, traccia n. 33 – durata 1’20”] Insieme cantano (sulla musica de “Siamo i Watussi”). (TRACCIA N. 24)

Noi siamo i Russi, noi siamo i Russi bravissimi atleti Quelli più grossi, quelli più grossi saltano i fossi. Noi siamo quelli che chiaman cosacchi quando indossiamo stivali e colbacchi. Noi siamo i Russi. Noi siamo i Russi, noi siamo i Russi bravissimi atleti. Quelli più grossi, quelli più grossi saltano i fossi. L’ultima neve del nostro villaggio se ne va nel mese di maggio. Noi siamo i Russi. Alle ragazze guardiamo negli occhi Ai prepotenti strilliamo negli orecchi. Se non credete venite quaggiù Venite, venite quaggiù… Noi siamo i Russi, noi siamo i Russi bravissimi atleti. Quelli più grossi, quelli più grossi saltano i fossi. L’ultima neve del nostro villaggio se ne va nel mese di maggio. Noi siamo i Russi.

Gregorio (IV): - E per tirarci su di morale? Tutti: - Vodka e caviale! Cosimo (II): - E per una bella indigestione ? Tutti: - Burro e salmone! Davide (III): - In questo paese abbiam battuto i denti,

ma siamo lo stesso contenti. Dylan (III) : - Son ballerini atleti e bravi cuochi, ricette speciali san far davanti ai fuochi. Rumore di astronave. (TRACCIA N. 25)

VI SCENA Arrivo in Italia

Subito comincia la musica sulle note di “Funiculì funiculà” (TRACCIA N. 26) Poi entrano in scena gli extraterrestri guardandosi intorno; si avvicinano Arlecchino e Pulcinella. Tommaso (III): - Ah, guagliò, cumma site mascarati! ‘sti ferraglie e ‘sti bulloni addò l’aite accattati?

Andrea (V): - Veniamo da lontano e vogliamo sentire tutte le specialità possibili prima di ripartire. Michele (III): - A Napoli ghe s’è una gara di cuochi raffinati. Al momento giusto siete arrivati! Da tutt’Italia son venuti qua: ghe stanno a peparà mille cose da magnà! 10

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Nicola (I): - Probabilmente siamo arrivati al luogo giusto e assaggeremo tutto con gusto! Tommaso (III): – Jamme, jamme nu profumo accussì fino, guiderà il nostro cammino. Si comincia a cantare:

“Jamme, jamme” (TRACCIA N. 27) Si vedono i cuochi delle varie regioni dell’Italia con oggetti da cucina in mano. Mattia (IV): - Ajò!, e tu ragazzo che sembri più sveglino vieni ad assaggiare il sardo pecorino! E poi, se vuoi,mangia il malloreddus, e potrai così finire col porcheddu! Diego (V): - La Sardegna ha un bel vantaggio tanti tipi di formaggio: molle, duro, stagionato il pecorino è il più prelibato! Esso è un cibo sano e ghiotto, molto meglio di un biscotto. Poi cantano:

“In forma col formaggio” (TRACCIA N. 28) Colombina si rivolge a un cuoco pugliese. Caterina (I): - Cosa ghe sé codesto che stai a cucinar, poareto! Lorenzo C.(III): - Dalla Puglia sono arrivato frutta e verdura ho portato, che non tutti forse sanno, si raccolgon tutto l’anno. Ecco porri e fagiolini le zucchine e i carciofini, cetrioli e peperoni cibo son per i ghiottoni. Tamara (IV): - Melanzane e pomodori. Che concerto di sapori! E le fave e i lambascioli che fan bene anche ai figlioli. Canto:

“Tanta verdura, salute sicura” (TRACCIA N. 29) Una donna si sposta verso il cuoco siciliano. Margherita (IV): - Jamme!, jamme!, son tornati da pescare. Gran delizie ci dà il mare. Pesce fresco o surgelato è squisito al palato! Pesce azzurro oppure bianco lui ci nutre proprio tanto! Leonardo A.(II): - E nel fuoco che già arde c’è la pasta con le sarde. Filippo (II): - ‘U pescispada davvero speciale

ch’è ‘nu piatto celestiale. Christian (IV): - Bei merluzzi e soglioline

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hanno tante vitamine. È sicura ormai la storia: giova il pesce alla memoria. Se tu mangi tanto pesce la tua intelligenza cresce.

Yahya (I): - Il migliore pesce si piglia nella terra di Sicilia. Michele (V): - Tuto questo no ghe basta. Noi vogliam mangiar la pasta. Di certo è per la gola che vogliam la pommarola. Si avvicinano al cuoco napoletano. Lorenzo P.(III): - Il tuo pranzo è sempre nuovo se tu mangi pasta all’uovo. Se la pasta è poi ripiena è una festa a pranzo e a cena! Katia (II): - Se buon sugo è nella pasta,

dopo il primo puoi dir basta! Giulia (II): - Coi ravioli e cappelletti che magnifici pranzetti. La mediterranea dieta certo è la più completa.

Canto “Pastasciutta che passione” (TRACCIA N. 30)

Andrea (V): - Simpatico popolo quello italiano, canta e balla con la forchetta in mano.

Ricette speciali dai monti e dal mare in ogni regione tu puoi trovare!

Nicola (I): - Torniamo a Sputnik e riferire perché anche gli altri devon sentire! Poi si riuniscono tutti per cantare (sulla musica de “Siamo i Watussi”). (TRACCIA N. 31)

Siamo italiani, siamo italiani, i migliori del mondo. noi siamo sempre, noi siamo sempre, artisti e geniali. Noi siamo quelli che nel passato opere d’arte abbiamo creato. Siamo italiani! (2 volte) I monumenti guardate con gli occhi, le nostre musiche ascoltate con gli orecchi. Se non credete venite quaggiù. Venite, venite quaggiù. Siamo italiani, siamo italiani, davvero speciali: in ogni paese la nostra cucina è sopraffina. Noi siamo quelli che nel passato opere d’arte abbiamo creato. Siamo italiani!

Gli extraterrestri si allontanano. Rumore di astronave. (TRACCIA N. 32)

VII SCENA Ritorno a Sputnik Tutti gli extraterrestri si ritrovano insieme.

Sofia (IV): - Chi di voi vuol iniziare, le esperienze a raccontare?

Alessandro (V): - I Cinesi, poverini, mangiano solo coi bastoncini!

Filippo (II): - In Marocco, i beduini sotto la tenda fanno una vita davvero tremenda!

Michele (II): - Del Messico non ve ne raccontiamo tante, ma vi assicuriamo che il cibo è molto piccante!

Dylan (III): - Abbiamo saputo che i Russi, per tirarsi su di morale, bevono vodka e mangiano caviale!

Andrea (V): - Ed allor non c’è che fare… La mediterranea dieta certo è la più completa. E se segui sempre quella

la tua vita è sana e bella!

Tutti i popoli si dispongono sul palco per il saluto finale e cantano: “Se tu mangi in modo saggio” (TRACCIA N. 33).

Fine

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