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D R iagnostica per immagini e adioterapia nel 2011: Fare sistema L’amministrazione dei sistemi complessi di diagnostica per immagini nei contesti aggiornati e le nuove tecnologie Collegi TSRM delle Marche www.aitasit.org Abstract Book

Abstract Fare Sistema 2011

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libro degli abstract del convegno "FARE SISTEMA 2011"

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Page 1: Abstract Fare Sistema 2011

DRiagnostica per immagini

e adioterapia nel 2011:

Fare sistemaL’amministrazione dei sistemi complessi

di diagnostica per immagini nei contesti aggiornati e le nuove tecnologie

Collegi TSRMdelle Marche

www.aitasit.org

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IntroduzioneGiuseppe Walter Antonucci

Amm. Sist. RIS/PACS ASL BTPresidente AITASIT

Una società scientifica che si propone come contenitore di esperienze e veicolo di scambio di cononscenza e best practices non può prescindere dal periodico confronto fra tutti i colleghi coinvolti nelle attività di cui si fa portavoce.

Se è vero che uno dei principali ostacoli all’evoluzione verso il digitale dei sistemi ospedalieri è costituita dalla difficoltà nella formazione di tutti gli operatori, l’apprendimento collaborativo basato sullo scambio ne è la soluzione.Non è dunque pensabile condensare tutto il prezioso bagaglio culturale che come categoria professionale stiamo costruendo, in un mero evento formativo frontale, il quale, a causa della limitatezza di spazi e tempi, lascia fuori dal coro numerose ed autorevoli voci.

Ci saranno ulteriori occasioni per dar voce ai colleghi più preparati e volenterosi. Questo dunque è solo un primo passo verso obiettivi più ambiziosi.Creare una rete di professionisti dell’ICT diagnostica, che scambiano dati sulle organizzazioni rappresenta una svolta per tutte le organizzazioni, sia dal punto di vista tecnologico, sia da quello delle competenze e non meno importante, da quello economico. Un esempio è costituito dall’ampia disponibilità di software e sistemi con licenza open-source, che si candidano come valide alternative a costi ridotti per la visualizzazione ed elaborazione di immagini diagnostiche, consentendo dunque una diversa allocazione di risorse economiche.

Il convegno sarà dunque un momento trainante per consentire l’incontro dei colleghi Amministratori di Sistema e aprire le porte del loro lavoro quotidiano agli organi istituzionali della politica e della dirigenza aziendale.

Questo risultato è stato ottenuto modulando una serie di relazioni tecniche, espresse in termini semplici, comprensibili anche ai non addetti ai lavori, rivolte ai colleghi TSRM appassionati di informatica o di altre discipline diagnostiche interessati ai sistemi RIS/PACS, sottolineando gli aspetti salienti economici e organizzativi più salienti e fornendo occasione per un confronto diretto con le altre figure intervenute.

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Il settore della sanità è sempre più soggetto a profondi cambiamenti istituzionali ed organizzativi ed è fortemente influenzato dalla formazione degli operatori sanitari.Il fabbisogno formativo rilevato va preso in considerazione, insieme agli obiettivi strategici aziendali, nella programmazione delle attività formative, le quali devono essere coerenti con l'analisi dei bisogni del singolo individuo e della collettività. In questa fase propedeutica alla progettazione formativa

si definiscono gli obiettivi, i partecipanti al progetto, i risultati attesi e gli strumenti di valutazione adoperati. Infatti, un processo formativo completo non può prescindere dalla verifica della sua efficacia attraverso la valutazione degli esiti, in base a standard predefiniti.Inoltre, l'efficacia dell'azione formativa dipende dalla capacità di coinvolgere attivamente i soggetti in un processo di apprendimento in cui essi sono protagonisti; ciò è possibile utilizzando metodologie didattiche interattive ed innovative rispetto alle tradizionali lezioni di didattica frontale, quali le attività di formazione sul campo, che richiedono una partecipazione attiva del discente, e le attività di e-learning.La valutazione della qualità dei processi formativi, fase che permette di valutare il raggiungimento degli obiettivi preposti, presenta aspetti del tutto particolari, in quanto i servizi erogati sono immateriali e dunque non verificabili automaticamente attraverso semplici procedure di controllo. Per questo motivo, l'Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori (Isfol), ha elaborato il modello di valutazione della qualità dell'offerta di formazione introducendo la Balanced Scorecard o scheda di valutazione bilanciata. Essa valuta la prestazione attraverso quattro prospettive bilanciate: oltre a quella economica finanziaria, la prospettiva dell'utente, dei processi interni e quella della formazione e crescita, con lo scopo di determinare l'equità e l'efficienza della formazione.

Considerati gli opportuni vantaggi che l'introduzione del digitale determina in radiologia , ovvero la possibilità di ottenere immagini di alta qualità e tenuto presente la capacità di regolare la risoluzione con i sistemi di elaborazione (windowing, zooming, filtering ecc..) e tramite specifici algoritmi di calcolo, si giunge alla necessità inevitabile di apportare una ristrutturazione alla gestione dell'intero sistema radiologico. Procedendo su questa direzione si colgono facilmente le caratteristiche peculiari dell'applicazione estesa della risorsa digitale nel dipartimento radiologico. Risultato di questa nuova dotazione organica è da individuare principalmente in un aumento qualitativo del prodotto radiografico, è possibile tramite gli algoritmi di post-processing gestire un'immagine con elevato range dinamico, dotata di alta risoluzione di contrasto, nel rispetto dei limiti di dose al paziente secondo il principio di ottimizzazione stabilito nel DLgs 187/2000. Diminuzione dei tempi di prestazione che corrispondono ad un incremento della produttività dipartimentale, migliore monitoraggio nella gestione dei bilanci e nella distribuzione delle risorse, in base alle singole necessità degli operatori, mirando ad un contenimento delle spese. L'aumento del carico produttivo determina di conseguenza un potenziamento della rete di archiviazione, i dati seppur sottoposti ad algoritmi di compressione sono depositati in storage sia di tipo “on-line” sia “off-line”, permettendo l'eliminazione del materiale cartaceo, sensibile a perdite nel tempo e favorendo la trasmissione e l'intercomunicazione a distanza tramite teleradiologia. Le reti di distribuzione delle immagini radiologiche su vaste aree interconnesse hanno migliorato la rapidità di teleconsulto e telediagnosi, favorendo la rapidità della refertazione e della consultazione della storia clinica del paziente, riducendo i rischi di errore clinico. Per concludere l'introduzione della risorsa digitale nel dipartimento consentirà a lungo termine il raggiungimento di standard di qualità più alti, che corrispondono ad una migliore “Responsivness” dell'utenza e analogamente ad una migliore gestione delle risorse, le quali risparmiate sull'analogico potranno essere investite nel potenziamento della rete di comunicazione extra-ospedaliera al fine di ottenere la rapidità della diagnosi e la comodità di disporre di immagini cliniche da annettere alla cartella clinica elettronica di ogni paziente.

Barbara DamenStima del fabbisogno formativo

Lorna Maria CavalliLA RISORSA DIGITALE NEI SISTEMI COMPLESSI: L'ESPERIENZA DELL'AREA VASTA NORD-BARESE

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La Gestione del Rischio in radiologia riguarda l'insieme di protocolli, percorsi, procedure e prassi organizzative atte a ridurre il più possibile la probabilità che si verifichino eventi e azioni atte a produrre effetti negativi o inattesi sullo stato di salute dei pazienti e degli operatori. Essa può quindi essere identificata come gestione globale dei processi organizzativi di radiologia, che integrandosi ai sistemi di qualità aziendali li implementa. Una Gestione del Rischio oculata non può prescindere dal monitoraggio delle criticità presenti nei diversi processi, dall'analisi dei risultati ottenuti e dallo studio e implementazione di azioni correttive in risposta alle raccomandazioni fornite dal gruppo dei processi.Lo studio da noi condotto, attraverso il monitoraggio delle criticità presenti nel

sistema RIS-PACS della nostra azienda e degli errori commessi dagli operatori, ha lo scopo di evidenziare e quantificare la frequenza con la quale essi si verificano e, di conseguenza, l'entità del rischio.A tale scopo, ai diversi “fattori di rischio” oggetto del monitoraggio è stato attribuito un fattore “peso” proporzionale sia alla probabilità che l'evento si verifichi e sia alle conseguenze che il verificarsi di tale evento possa produrre. Questo parametro, oltre a dare una valutazione oggettiva del rischio, risulta di fondamentale importanza sia per stabilire una priorità d'intervento sulle diverse criticità presenti nel processo e sia per la valutazione ed eventuale riconsiderazione del processo stesso. I dati raccolti durante questo studio ci hanno permesso individuare i punti di maggiore criticità del nostro sistema e di studiare degli interventi correttivi mirati sia all'affinamento delle procedure che alla formazione degli operatori. Inoltre, un confronto pre e post intervento dei dati ci ha permesso di valutare l'efficacia delle azioni correttive intraprese sia nell'immediato che a lungo termine.

Si analizzeranno velocemente le caratteristiche principali dello standard industriale DICOM 3.0 illustrandone i meriti, i limiti, e le peculiarità, per arrivare a delineare gli sviluppi futuri alla luce non solo delle evoluzioni delle indagini diagnostiche, ma anche delle nuove frontiere dell'informatica clinica, dei nuovi protocolli e delle più moderne metodiche in ambito sanitario.

Si analizzerà altresì il quadro normativo, le definizioni di Firma Digitale, delle sue componenti ed i formati principali per poi soffermarsi sulle modalità di utilizzo in ambito sanitario ed indagarne il valore legale e la sua validità nel tempo.

Professionista, dotato di profonde competenze interdisciplinari, di tipo tecnico-informatico, organizzativo, economico e legislativo, in materia di archiviazione dei documenti informatici e loro sicurezza, con esperienza diretta di radiologia,comprendendo conoscenze tecniche, anatomiche, di imaging ed organizzative del workflow del Dipartimento di Diagnostica per Immagini. Professionista, capace oltre che nella gestione diretta, del sistema informatico, anche di formare tutti gli operatori, coinvolti nel processo produttivo, dell’ indagine radiografica. Questa nuova figura professionale, ha la funzione di "amministrare" insieme al Responsabile del Servizio Informatico, di Fisica Sanitaria, e del Dipartimento Diagnostica per Immagini,la gestione e implementazione del RIS-PACS e Teleradiologia e le attività informatiche richieste, nelle procedure, garantendo’ nello stesso tempo "sicurezza" sia nel mondo privacy che in quello gestionale.

Graziano LepriCompetenze e responsabilità: chi fa cosa

Flavio Flamini- Evoluzione dello standard DICOM- La firma digitale

Luca Calzolaio Casistica e gestione del rischio

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Alfiero OrtaliBusiness continuitySistemi informativi ospedalieri presente e futuro

Santa BambaceSistemi digitali e terapie radianti: un approccio multidisciplinare

La “business continuity” è in sostanza l'insieme di attività volte a minimizzare gli effetti distruttivi, o comunque dannosi, di un evento che ha colpito un'organizzazione o parte di essa, garantendo la continuità delle attività in generale. La “business continuity”comprende sia gli aspetti strettamente organizzativi, logistici e comunicativi che permettono la prosecuzione delle funzionalità di un'organizzazione, sia la

continuità tecnologica, che nel contesto delle pubbliche amministrazioni riguarda l'infrastruttura informatica e telecomunicativa (ICT) ed è conosciuta come “disaster recovery” (DR).Nell'interventi si cercherà di illustrare l'importanza di definire un progetto di “business continuity plan” in grado di “garantire” il ripristino di dei propri sistemi informatici in tempi ragionevolmente rapidi in caso di guasti o altri impedimenti.

La riforma del Sistema Sanitario Nazionale ha introdotto rilevanti cambiamenti organizzativi e gestionali che incidono profondamente sull'organizzazione e sulle modalità di erogazione dei servizi.La costituzione di Aziende operanti secondo criteri di competitività e dotate di autonomia patrimoniale ha modificato il modello di funzionamento del Sistema Sanitario con l'introduzione di una logica di finanziamento basata sulle prestazioni erogate.Diventa quindi indispensabile l'utilizzo di metodologie e di strumenti di gestione e controllo di derivazione aziendale che permettano di valutare l'andamento dei costi in termini di comparazione fra i diversi reparti ed unità operative.Anche per quanto sopra riportato oggi all'interno delle strutture sanitarie l'ICT riveste un ruolo sempre più importante. Nell'intervento si cercherà di illustrare la situazione attuale e di fare delle considerazioni sia oggettive che soggettive sulle evoluzioni future cercando di evidenziare come l'ICT svolge e svolgerà un ruolo sempre più di rilievo nei prossimi anni all'interno delle aziende sanitarie.Verrà anche analizzata l'introduzione di sistemi a sorgente aperto “open Suorce” che in alcuni casi possono favorire l'utilizzo di strumenti informatici in momenti in cui le disponibilità economiche sono limitate.

La radioterapia è una disciplina in continua evoluzione e si avvale delle tecniche di imaging più avanzate, essenziali in tutte le fasi del processo; dalla valutazione e stadiazione del paziente alla pianificazione, fino all’erogazione del trattamento stesso. Grazie alla diffusione della digitalizzazione delle immagini, è stato possibile il loro inserimento in reti informatizzate che permettono in maniera più agevole e ottimizzata l’acquisiszione di informazioni cliniche, la definizione dei volumi di trattameto (es. mediante fusione di immagini) o la verifica del trattamento stesso. La presenza di una rete informatizzata in radioterapia, permette inoltre di definire percorsi specifici, non solo riguardo all’imaging, ma anche in base ai dati tecnici/dosimeetrici e i dati amministrativi dei pazienti. Obiettivo del profilo IHE RO è quello di fornire indirizzi di interoperabilità e di condivisione di informazioni al fine di migliorare la qualità delle cure del paziente in radioterapia oncologica.

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N. AnimaliIl software open source ed elaborazione degli studi cardiaci in RM

D. Ciriaci I sistemi open source e l'elaborazione delle immagini in radiologia: la piattaforma WINDOWS - LINUX

D. AraminiI sistemi open source e l'elaborazione delle immagini in radiologia: la piattaforma MAC

La Risonanza Magnetica è una metodica introdotta nella pratica clinica abbastanza recentemente ma già ben consolidata nello studio e nella diagnosi dell'apparato cardiovascolare. Essa offre la possibilità di indagare il cuore da diversi punti di vista: l'anatomia, la funzione, lo studio dei flussi, la vitalità miocardica. Il punto di forza di questa metodica è lo studio multiplanare della struttura cardiaca, oltre al fatto di essere una tecnica non invasiva e che non sottopone il paziente a radiazioni ionizzanti.Nell'esame di RM cardiaca, terminata la fase di acquisizione dei dati, molto spesso non si è ancora possesso di tutte le immagini peraltro indispensabili al medico radiologo per redigere correttamente il referto. Per questo motivo vengono utilizzati software di elaborazione che permettono di completare lo studio. Queste applicazioni, presenti nelle workstation di elaborazione, sono di tipo proprietario, ovvero sono forniti dalla ditta costruttrice dell'apparecchiatura di Risonanza Magnetica in dotazioneTali software presentano alti costi di acquisizione e di implementazione e spesso non sono in grado di gestire in modo integrato le immagini prodotte con apparecchiature di ditte costruttrici

differenti.Per superare i limiti dei software proprietari sono stati sviluppati software open source che si giovano della collaborazione di più professionisti e che oggi possono consentire la gestione di funzioni di livello di complessità elevato.Infatti, negli ultimi anni sono stati resi disponibili in rete software open source capaci di utilizzare immagini radiologiche che vanno da semplici radiografie ad immagini prodotte con le cosiddette “tecnologie pesanti” TC, RM, PET-TC. In alcuni casi, tuttavia, questi software presentano l'inconveniente di non essere compiutamente funzionanti o di non fornire delle corrette elaborazioni di dati. Per questo motivo non sono molto diffusi nell'ambito sanitario dove, peraltro, la certezza della diagnosi è fondamentale.Scopo del presente elaborato è valutare se i risultati ottenuti con i software open source, scelti tra i tanti disponibili, sono confrontabili con i software proprietari nell'ambito della risonanza magnetica cardiaca.

Il software Open Source (OSS) ha la particolarità di essere creato da una comunità di sviluppatori/utenti con un sistema di tipo aperto. Reso disponibile a chiunque, completo dei codici sorgenti e protetto da una tipologia di licenze che ne consentono il libero uso, la copia e la redistribuzione in una forma anche modificata, gratis o a pagamento, che sovverte i divieti dei copyright tradizionali, tale tipo di software è soggetto ad una evoluzione molto rapida, in diretta risposta alle esigenze dei suoi utenti. Per evitare abusi e per poter conseguire il suo scopo di effettiva libertà, è stata istituita la General Public License (GPL), una licenza che garantisce a chiunque il diritto e la libertà di usarlo, copiarlo, modificarlo e ridistribuirne le versioni modificate, con l'unico obbligo di renderne disponibili i codici sorgenti in forma leggibile e di non aggiungere restrizioni alle versioni realizzate.Il processo di condivisione delle applicazioni e dei loro codici sorgente ha avuto un ruolo importante nella diffusione delle immagini digitali biomediche grazie all'adozione dello standard DICOM (Digital Imaging and COmmunications in Medicine), oggi universalmente accettato e condiviso nella gestione delle immagini radiologiche. Recentemente hanno avuto un enorme sviluppo software di elaborazione che consentono di effettuare il Post-Processing delle immagini acquisite con metodiche TC e RM: ricostruzioni MPR (Multi Planar Reformation); MIP (Maximum Intensity Projection); MinIP (Minimum Intensity Projection); VR (Volume Rendering); SSD (Surface Shaded Display); VE (Virtual Endoscopy).Il contributo presentato vuole essere un tentativo di focalizzazione dei software OSS reperibili in rete e capaci di effettuare il Post-Processing delle immagini acquisiti tramite apparecchiature TC, utilizzando le piattaforme operative Windows e Linux.

Con il presente studio si è voluta verificare la consistenza numerica e descrivere le funzionalità offerte dagli applicativi OSS liberamente disponibili e fruibili, nonchè la loro capacità di assicurare lo svolgimento di quelle funzioni che consentono la gestione (produzione, archiviazione, elaborazione e trasmissione) delle immagini biomediche al fine di valutare la loro capacità di garantire prestazioni sovrapponibili a quelle offerte dai software proprietari (closed source). Lo studio è stato realizzato con metodologia analoga a quella applicata in recenti contributi scientifici che hanno cercato di raccogliere e confrontare le caratteristiche di analoghi applicativi software OSS. Da una sistematica ricerca in rete, sono stati trovati quasi 150 programmi distribuiti con diverse licenze che comprendono sia visualizzatori DICOM che tool vari (convertitori, editor di Header DICOM, etc) oltre che strumenti di rete come server o client DICOM. Di questi sono stati selezionati tutti gli applicativi (in totale 21) relativi alla piattaforma Macintosh che soddisfano i seguenti requisiti: disponibilità libera (cioè applicazioni

liberamente scaricabili); stand-alone (il software non è semplicemente un plugin per un visualizzatore di immagini generico); prese nza di una interfaccia grafica utente (GUI), con la quale si ha l'interazione del sistema con l'utente anche senza riga di comando; semplicità di installazione (sono state scartate tutte le applicazioni che implicano l'esecuzione di comandi da terminale o che richiedono altri programmi); funzioni avanzate oltre la semplice visualizzazione a monitor. Dalla comparazione emergono alcuni software caratterizzati da funzionalità avanzate e sviluppati da comunità dinamiche e reattive (Mayam, MITK3M3, Volview e VRRender), mentre l'applicazione Osirix risulta essere l'unico software in grado di eseguire e garantire tutte le operazioni prese in esame, al pari di workstation dotate di software proprietario.La conclusione del lavoro evidenzia come il “software libero” possa offrire alla comunità sanitaria strumenti molto competitivi e preformanti dedicati alla gestione di immagini diagnostiche e che, al di là della mera applicazione clinica, costituiscono strumenti d'elezione per le attività didattiche permettendo di ampliare enormemente l'efficacia dei laboratori didattici e delle esperienze di tirocinio clinico, agevolando così il raggiungimento degli obiettivi formativi specifici da parte di studenti e specializzandi.

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Maurizio LombardiIuri Dotta Fare sistema: la cultura digitale nei sistemi in evoluzione

L. La Riccia Il software open source e la diagnostica per immagini: il caso OSIRIX

S. Piomboni Sistemi PACS, L'esperienza dell' AO INRCA di Ancona

Uno dei più evidenti e significativi cambiamenti che l’affermarsi dell’Information Tecnology nel work flow

radiologico ha sollecitato, è il cosiddetto fenomeno della “de - materializzazione”. Questo cambiamento si colloca in un più ampio progetto di rinnovamento delle Pubbliche Amministrazioni che prevede la progressiva sostituzione degli archivi cartacei o comunque tradizionali da parte di una più efficiente gestione e di un più efficace trattamento dei dati in modo informatizzato. La possibilità offerta dagli strumenti messi a disposizione dai sistemi di ICT consente inoltre, di superare la fisicità dei dati prodotti e, conseguentemente di consentirne forme di circolazione virtuale. Questo trasforma ogni sito in un elemento di un network più ampio all’interno del quale sempre meno si muovono le persone e sempre di più si spostano le informazioni messe in comune tramite la rete. Un’innovazione di tale portata non può essere supportata da parte dei professionisti coinvolti, solo mediante un cambiamento a livello operativo e procedurale. Essa piuttosto, presuppone un ripensamento dei propri comportamenti professionali, delle proprie competenze e della consapevolezza della centralità del proprio ruolo all’interno di un processo produttivo e comunicativo in modo così profondo, da poter essere avvicinato ad un vero e proprio cambiamento culturale.

I software open source rappresentano, oggi, una valida alternativa ai cosiddetti software proprietari.La loro larga diffusione è dovuta soprattutto alla facilità del “free download”, al risparmio in termini di costi iniziali e di aggiornamenti e alla possibilità, per chi ne avesse le conoscenze e capacità, di ampliarlo e adattarlo alle varie esigenze di utilizzo mediante modifiche al cosiddetto “codice sorgente”.Nell'ambito sanitario ed in particolar modo nella Diagnostica per Immagini, la necessità attuale di gestione ed archiviazione di enormi quantità di dati prodotti, derivanti soprattutto dall'utilizzo delle cosiddette “macchine pesanti, TC e RM” ha determinato, nell'ultimo decennio, l'acquisizione ed implementazione da parte

delle varie Aziende Sanitarie (Ospedaliere in particolare) dei più moderni PACS “Picture Archiving and Communications System” abbandonando definitivamente la stampa e l'archiviazione delle classiche pellicole radiografiche. Da qui la necessità, di dotarsi, anche di moderne Work Station per l'elaborazione delle immagini prodotte, capaci di interfacciarsi con i PACS per la ricezione dei dati e l'invio delle immagini di post processing prodotte.

L'INRCA , Istituto Nazionale di Ricerca e Cura per Anziani è un Istituto con presidi ospedalieri localizzati su 5 Regioni: Marche, Lombardia, Lazio, Sardegna e Calabria.Nelle sedi marchigiane l'implementazione della digitalizzazione ha permesso:· Integrazione di RIS e PACS con realizzazione di un sistema paper-less;· Collegamento da e verso le UU.OO. di degenza con richiesta strutturata per evitare situazioni di non appropriatezza;· Sistema di teleconsulto radiologico in grado di indicizzare l'intera produzione documentale radiologica del POR (Presidio Ospedaliero Ricerca) di Ancona e, attraverso un'architettura Registry&Repository XDS di indicizzare anche la produzione documentale clinica e diagnostica di tutti i POR INRCA;· Teleconsulto e second-opinion in regime di urgenza;· Predisposto per l'accesso da parte dei MMG;· Applicativi WEB based, secondo gli standard IHE;· Sistema di calcolo e storage in configurazione cluster e RAID a garanzia di alte prestazioniNelle altre sedi la digitalizzazione è allo stato embrionale ma, a regime, dovrà permettere la connessione, attraverso la VPN aziendale, tra tutti i presidi ospedalieri INRCA.Il RIS/PACS è integrato con l'HIS aziendale. Il sistema di teleconsulto prevede di accedere, attraverso il browser del repository, alle immagini e di compilare una richiesta di second opinion ed eventualmente di firmarla digitalmente e memorizzarla (tracciabilità e rendicontazione).

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Mirco MagnaniModelli di HTA nell'acquisizione dei sistemi digitali

Franco ProiettiL'amministratore di sistema in medicina nucleare

Lo sviluppo delle tecnologie, l'aumento della domanda sanitaria e la contemporanea riduzione delle risorse economiche e finanziarie hanno evidenziato la necessità di ricorrere a processi di ottimizzazione di tali risorse ai fini di ottenerne il maggior beneficio in termini di salute per i cittadini. Tali processi devono valutare / misurare i costi (risorse) impiegati per l'inserimento di una nuova tecnologia e le relative ricadute, confrontandoli con quelli di una tecnologia consolidata e/o "concorrente".Alle problematiche "ambientali" e "politiche" che normalmente accompagnano un tale processo, si aggiungono, nel caso di applicazione all'implementazione di un sistema RIS-PACS, le oggettive difficoltà tecniche derivanti dalla complessità del sistema e dalla conseguente difficoltà nel definire e misurare gli outcome relativi all'utilità del sistema stesso.

Introduzione : L'uso dei sistemi informatici nel settore della Medicina Nucleare.L'AdS dedicato permette la divulgazione e la conoscenze delle problematiche nell'applicazioni di tali sistemi complesso delle potenzialità specifiche della metodica. La scarsa diffusione e lo scarso interesse economico delle aziende concertate su metodiche ha più larga diffusione ha costretto la metodica ad

essere ospite su sistemi progettati per altre esigenze.Con limitazione delle proprie possibilità.

La scarsa diffusione della metodica, non presente in tutte le strutture sanitarie e le difficoltà nella gestione del materiale occorrente indispensabile alla realizzazione di tutte le possibilità che la branca della Medicina Nucleare può mettere a disposizione nell'ambito medico.Le difficoltà che il Nucleare in genere che il mondo sta vivendo si riverberano su nostro settore creando problemi di approvvigionamento a livello mondiale. L'imprecisa conoscenza delle possibilità che la metodica, anche nel personale operante vista come metodica quasi pericolosa.La metodica che abbraccia numerose possibilità , dal supporto ad altre metodiche che come metodica singola potrebbe offrire maggior supporto al mondo Medicina.

F. IaconiArea Vasta n.5 (ex ZT12) San Benedetto del Tronto e il sistema informatizzato Ris/Pacs.

Prima di portare il contributo dell'attuale sistema è bene ricordare il sistema organizzativo precedente, con sistemi analogici, poi nel corso degli anni proiettati al rinnovamento delle apparecchiature con sistemi CR e DR. Tutto avveniva tramite sistema organizzativo basato sul cartaceo, come le richieste di prestazioni dai reparti alla radiologia e viceversa,a volte non a buon fine, personale amministrativo che consegnava personalmente richieste di prestazioni all'operatore in diagnostica, referti scritti manualmente, pellicole radiografiche presenti in sterminati archivi con alcuni casi di criticità dovute alla ricerca dei tali a volte non rintracciabili e con episodi di denuncie dell'utente verso l'azienda.Il passaggio dalla Radiologia dall'immagine analogica a quella digitale ha comportato una vera rivoluzione per le Aziende Sanitarie a fronte d'investimenti economici, la ricerca della qualità e della sicurezza, al fine dell'erogazione di prestazioni diagnostiche di alto livello.L'esperienza diretta avuta nell'installazione del sistema Ris/Pacs, avvenuta definitivamente 2 anni fa' si è basata su un'organizzazione di lavoro preventivo e pianificazione di tutto ciò esistente da convertire all'informatizzazione. La pianificazione ha avuto inizio dal settore amministrativo, fondamentale per il nuovo sistema, alla diagnostica con le work-list, alla refertazione, al blocco operatorio, a tutti i reparti e MMB.Predisposizione di locali idonei per la refertazione, segreteria, nelle diagnostiche, per Prima e durante l'installazione, del sistema Ris/pacs, corsi di aggiornamento continuo a tutto il personale coinvolto nel sistema.

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Matteo Amelio D.Lgs 196/03: gestione e garanzia della privacy

G. Mazzoni l Software open source e la Diagnostica per Immagini:

un modello di sviluppo, diffusione e cooperazione nel campo della information technology

R.Faraoni Il software open source ed elaborazioni PET/TC

Nel 1996 il legislatore italiano ha varato il primo testo di legge, di carattere generale, in materia di tutela della persona rispetto al trattamento dei dati personali. Si trattava della Legge del 31.12.1996, n. 675, entrata in vigore l'8 maggio 1997, con lo scopo principale di salvaguardare – in attuazione della direttiva comunitaria 95/46/CE– il diritto alla riservatezza dell'individuo rispetto al corrispondente diritto alla libera circolazione delle informazioni. La tutela della riservatezza acquista sin da ora un carattere di trasversalità, in quanto non riguarda una cerchia di categorie di soggetti bensì si estende in relazione alla generalità dei

cittadini e alla moltitudine delle aree di attività economico-sociale. L'attuale normativa mira a garantire che il trattamento dei dati personali – intesi come dati riferiti a persona,fisica o giuridica, identificata o identificabile mediante riferimento a qualsiasi informazione,si svolga “nel rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali,nonché della dignità dell'interessato,con particolare riferimento alla riservatezza,all'identità personale e al diritto alla protezione dei dati personali”.

Il software open source (OSS) è un modello di sviluppo, di diffusione e di cooperazione nel campo della information technology, nato nel 1985 con la costituzione della della FSF (Free Software Foundation) e formalizzato nella cosiddetta General Public License (GPL) per la quale un software viene rilasciato completo dei codici sorgente e delle informazioni necessarie per la compilazione (dipendenze, librerie, makefile, documentazione tecnica) al fine di porre ogni utilizzatore nelle condizioni di: duplicarne/installarne copie multiple all'interno della propria organizzazione; - modificarlo/estenderlo o inglobarlo in altri sistemi di sua proprietà; - commercializzarne le estensioni realizzate, con il solo obbligo di fornire il codice sorgente delle estensioni realizzate. L'OSS è un'alternativa al modello di licenza proprietario (closed source), in cui l'accesso al codice sorgente non è concesso ed in cui il fornitore del software mantiene i diritti sul proprio prodotto, vendendo all'utente una "licenza d'utilizzo", temporanea o illimitata, che consente l'uso del prodotto, senza prevederne, in alcun modo, l'acquisizione della proprietà.Il processo di condivisione delle applicazioni e dei loro codici sorgente ha avuto un ruolo importante nella diffusione delle immagini digitali biomediche grazie all'adozione dello standard DICOM (Digital Imaging and COmmunications in Medicine), oggi universalmente accettato e condiviso nella gestione delle immagini radiologiche. In quest'ultimo ambito, una volta effettuata la loro acquisizione, i dati in forma grezza devono essere trattati ed elaborati (image processing) prima di poter ottenere un'immagine visibile. Recentemente hanno avuto un enorme sviluppo software di elaborazione che consentono di ottenere immagini non acquisibili direttamente per ragioni tecniche e che vengono create a partire da altre immagini: ricostruzioni MPR (Multi Planar Reformation); MIP (Maximum Intensity Projection); MinIP (Minimum Intensity Projection); VR (Volume Rendering); SSD (Surface Shaded Display); VE (Virtual Endoscopy).

La PET è una metodica di imaging che consiste nel somministrare al paziente per via endovenosa dei radiofarmaci legati con radionuclidi emittenti positroni. La rilevazione delle radiazioni emergenti e la successiva ricostruzione di immagini bi o tridimensionali mostrano la distribuzione del radiofarmaco; ciò permette di ottenere informazioni qualitative e quantitative sulla biologia e biochimica dei tessuti e sulla fisiologia e fisiopatologia dei vari organi.La PET-TC è una ulteriore evoluzione di questa metodica. Essa deriva dalla unione di un apparecchio PET con un apparecchio TC multistrato, con conseguente fusione di immagini che forniscono informazioni funzionali (PET), con immagini che forniscono informazioni morfologiche (TC).Il contributo presentato vuole valutare la possibilità di rielaborazione di immagini prodotte da un apparecchiatura PET-TC utilizzando software open source.Contestualmente, vengono valutate le potenzialità di tale tipologia di applicazioni e confrontate con le funzioni offerte dal software proprietario.

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Andrea QuagliaIl RIS Il DPS

Lorenzo TacchiniIl PACSL'amministratore di sistema in Radioterapia: l'EHR

Il Radiology Information System è utilizzato nelle Radiologie per gestire il flusso dei dati legati ai pazienti. Le funzionalità del RIS permettono di gestire il cosiddetto "processo di refertazione", cioè quella serie di azioni od eventi che portano dall'approccio del paziente con la struttura all'espletamento del referto, oggetto dell'indagine radiologica. Non è improprio dire che il processo di integrazione informatica di una radiologia nell'Ospedale ruoti intorno al RIS, dal momento che tipicamente è il riferimento per il dialogo con:· Sistemi gestionali ospedalieri· Sistemi gestionali regionali

· Modalità diagnostiche· Workstation di visualizzazione.In una radiologia quindi il ruolo di un RIS è centrale: è proprio un sistema del genere che permette di individuare e di eliminare colli di bottiglia all'interno del processo di refertazione, consente di rendicontare correttamente le attività effettuate, è ausilio indispensabile alla diagnosi grazie alla gestione delle Cartelle Radiologiche informatizzate.

IL DPSÈ l'unico documento in grado di attestare l'adeguamento della struttura alla normativa sulla tutela dei dati personali. Deve essere aggiornato entro il 31 marzo di ogni anno (salvo quei soggetti che hanno rispettato le precedenti scadenze, per i quali il requisito di legge è l'aggiornamento annuale). Il DPS è un manuale di pianificazione della sicurezza dei dati in azienda: descrive come si tutelano i dati personali di dipendenti, collaboratori, clienti, utenti, fornitori ecc. in ogni fase e ad ogni livello (fisico, logico, organizzativo) e come si tuteleranno in futuro (programmazione, implementazione misure, verifiche, analisi dei risultati ecc.). Ha lo scopo di descrivere la situazione attuale (analisi dei rischi, distribuzione dei compiti, procedure ecc.) ed il percorso di adeguamento intrapreso per adeguarsi alla normativa privacy;

Negli ultimi anni la diffusione dei sistemi RIS/PACS, la rapida evoluzione del settore dell' IT (Information Technology) in ambito sanitario e le applicazioni della teleradiologia, hanno profondamente cambiato il work flow nella Diagnostica per Immagini.In ambito Radioterapico, tale evoluzione risulta essere più difficoltosa a causa della molteplicità e della complessità dei processi che ci si trova ad affrontare nella gestione del percorso di un trattamento radiante.Si dimostra per cui di grande rilievo la figura dell' amministratore di sistema, per contribuire all'ottenimento di tutti quelli che possono essere i vantaggi, relativi all'utilizzo di strumenti informatici quali Sistemi Informativi e Sistemi Record & Verify. Nasce quindi l'esigenza di utilizzare il dato per elaborare informazioni in termini di sicurezza, facilità ed univocità di archiviazione, trasferibilità, scambio e integrazione tra sistemi diversi, velocità nell'elaborazione di informazioni, disponibilità ed accessibilità in tempo reale e gestione da remoto. Tutte queste caratteristiche sono volte al miglioramento della qualità dei trattamenti radianti erogati ai pazienti e all'ottimizzazione nella gestione organizzativa e procedurale da parte di tutte le figure professionali che operano in quest'ambito, procedendo verso uno sviluppo sicuro e consapevole dell' EHR.

Le apparecchiature radiologiche moderne generano immagini digitali e il flusso di dati di ogni Radiologia è oggi in gran parte o integralmente digitale. Negli anni si è estesa l'esigenza, parallelamente all'aumento della quantità di immagini digitali prodotte, di disporre di sistemi che permettano interamente la loro gestione. Tale esigenza è stata soddisfatta dalla invenzione dei sistemi PACS “Picture Archiving and Communication System”.Attualmente il sistema PACS è un sofisticato insieme di hardware,software e di networking che è in grado di immagazzinare, trasmettere e condividere files digitali multimediali, inclusi immagini, testo audio e video clips. Rispecchia un Sistema di Archiviazione e Comunicazione di immagini che fornisce una o più capacità relativamente all'archiviazione, al trasferimento, alla visualizzazione, allo storage e al digital processing di immagini mediche, il cui ha trovato grande sviluppo e impiego in ambito radiologico ma che attualmente si sta evolvendo e potenziando per creare soluzioni estese a tutto l'ambito dell'imaging ospedaliero.

Page 11: Abstract Fare Sistema 2011

Di Pardo Massimo Sistemi PACS, L'esperienza AO. Ospedali Riuniti Marche Nord e ZT - Pesaro.

L'elaborato affronta il problema della rapida evoluzione del sistema RIS/PACS e delle relative problematiche nella gestione del work flow da parte dell'amministratore di sistema nell' Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti Marche Nord. Alla luce di tali considerazioni il presente lavoro si propone di analizzare in maniera concisa ma intensa, la cronistoria della rapida evoluzione del sistema informatico HIS/ RIS, affrontando le frequenti problematiche nella gestione dei sistemi informatici complessi in ambito radiologico.Concludendo con una veduta sulla evoluzione futura, sulla gestione migratoria del flusso di lavoro tra i presidi Ospedalieri Pesaro, Fano e ZT.

M.Gasparoni

Sistemi PACS, l'esperienza dell'ASUR Marche Area Vasta 2 ex ZT7 Ancona

La ex Zona Territoriale n°7 di Ancona dell' Area Vasta n.2 ha una struttura molto articolata soprattutto dal punto di vista demografico in quanto costituita da 15 comuni (circa 249626 abitanti) dislocati su un territorio di 1473.73 Kmq (Fig.1). Dai dati ISTAT si stima che nell'anno 2006 l'intera Z.T. abbia fornito 141473 prestazioni radiologiche distribuite nei vari distretti della stessa; la disomogeneità delle tipologie di servizi offerti dalle varie radiologie oltre che la complessità demografica del territorio e a questioni di carattere puramente economico e tecnico-pratiche; ha generato la necessità di sviluppare un sistema RIS-PACS in modo da garantire l'efficienza dei servizi stessi

N. GASPARRINILa nostra esperienza con il RIS-PACS, nella fattispecie con quello fornito dalla AGFA-MED2RAD,inizia nell'estate del 2003, con grossi lavori anche strutturali in radiologia e prosegue con successo a tutt'oggi.Per l'epoca era un progetto molto ambizioso, in quanto sono state unite in rete le radiologie della Zona Territoriale 9 Macerata e della Zona Territoriale 10 Camerino. La ZT9 (ora confluita con la ZT10 e con la ZT11 Civitanova Marche nell'Area Vasta 3 Asur Regione Marche) è formata dalla Radiologia dell'Ospedale di Macerata e Tolentino, con la presenza di quattro poliambulatori negli Ospedali di Sarnano, Corridonia, Treia, San Ginesio. La ZT10 è formata dalla Radiologia dell'Ospedale di Camerino e San Severino, con la presenza dei poliambulatori di Matelica e Passo Sant'Angelo.Con il tempo l'intero sistema RIS-PACS è stato profondamente cambiato e aggiornato, tanto da produrre una sorte di “stratificazione” delle apparecchiature e dei programmi.Questi otto anni da Amministratore di Sistema sono più che sufficienti per stimare un bilancio della nostra esperienza, facendo una distinzione tra gli utlizzatori del sistema e la Ditta Fornitrice.Da parte di chi utilizza il sistema (Medici, Tsrm, Amministrativi) c'è sempre stata una certa indifferenza, il più delle volte il RIS-PACS viene visto come un sistema che offre disagio quando si blocca, e non come un vero strumento migliorativo nel lavoro di radiologia. La figura dell'Amministratore di Sistema è stata subito individuata come riferimento per la risoluzione dei problemi, dividendo il personale in due categorie: chi chiede spiegazioni sul problema che si è verificato, cercando di capire se in futuro lo potrebbe risolvere da solo, e chi invece non ne vuole sapere nulla e si affida sempre all'Amministratore.Riguardo il rapporto con la Ditta Fornitrice il lavoro dell'Amministratore è sempre stato ed è complicato, in quanto negli anni sono cambiati i rapporti di assistenza contrattuale in negativo. A causa dei tagli finanziari si è ridotta la presenza del personale della Ditta in loco in favore della teleassistenza, che va bene per la gestione dei programmi in remoto ma ha allungato i tempi per la riparazione delle apparecchiature e ridotto il confronto reale sul posto dell'Amministratore con i tecnici della Ditta. Inoltre ci sono sempre stati altri due “attori non protagonisti” nel sistema RIS-PACS ZT9-ZT10: la rete per la trasmissione dati extra-ospedaliera gestita dalla Telecom e la rete intra-ospedaliera gestita dal Ced. Ogni qual volta che si verifica una interruzione del flusso dati, è sempre l'Amministratore che deve mediare con i tre “attori” elencati su chi deve intervenire, perché si verifica sempre uno scarica barile sulle responsonsabità e sull'assistenza.Nonostante la presenza di molteplici problemi, la nostra esperienza con il sistema RIS-PACS e quella da Amministratore è positiva, in quanto c'è stata una crescita del Tsrm e notevoli miglioramenti lavorativi. La prossima sfida è rappresentata dalla creazione e dalla certificazione Aziendale di un Gruppo di Tsrm Amministratori di Sistema, sempre presenti con un turno dedicato, cercando di fornire una sempre maggiore assistenza e presenza e, perché no, nuovi posti di lavoro per il Tsrm.

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Tiziano Tedeschi

Codice dell'Amministrazione Digitale

Il Codice entrato in vigore il 01 Gennaio 2006 , ha lo scopo di assicurare e regolare la disponibilità, la gestione, l'accesso, la trasmissione, la conservazione e la fruibilità dell'informazione in modalità digitale. Consente l'utilizzo delle modalità più appropriate, le tecnologie dell'informazione e della comunicazione all'interno della pubblica amministrazione, nei rapporti tra amministrazione e privati. Con questo documento si vuol porre fine ad un perido di utilizzo della carta e della documentazione cartacea, passando ad un mondo più dinamico ed interamente “ paper-less” . Consente, inoltre di riversare tutta la documetazione cartacea direttamente su supporto di archiviazione informatico.Questa nuova metodica dovrà prevedere tre aspetti importanti :· l'impossibilità della perdita o distruzione , anche accidentale dei documenti ;· rispetto della Privacy, con adeguate Policy di accesso ;· Firma Digitale e Firma elettronica della documentazione .

Infatti il documento è stato redatto in collaborazione con il Garante della Privacy.

Il lavoro si prefigge di elencare ai Discenti la forte trasformazione che ciò ha portato.Anche in Sanità con l'avvento della ICT e la conseguente digitalizzazione della Diagnostica per Iimmagini , il professionista TSRM deve conoscere le norme che la regolano , e la relativa componente di responsabilità. In Qualità di Professionista della Salute, avendo oggigiorno a disposizione strumenti in grado di incrementare la sua efficacia ed efficienza , dovrà limitare anche la possibilità di errori attraverso un appropriato uso delle Policy di accesso . Inoltre il progetto è orientato verso la costituzione del Fascicolo Sanitario Elettronico FSE , che convolgerà anche i Professionisti di altri Dipartimenti.

Matteo Minestrini

DOSIMETRIA RIS

L'avanzamento scientifico, tecnologico e culturale degli ultimi decenni ripropone problemi già esaminati e irrisolti per colpa della scarsità di evidenze empiriche. È possibile, sfruttando le capacità forniteci dai sistemi RIS, riesaminare taluni di quei problemi, sviscerarli e cercare di trovare, quantomeno, la strada per la loro risoluzione. Con la presente relazione si vuole esaminare il contributo che la dosimetria RIS può apportare nella riduzione della dose erogata all'individuo e alla popolazione, nonché nello studio degli effetti delle basse dosi di radiazioni ionizzanti. D'altra parte gli utenti stessi, ormai ben sensibilizzati rispetto ai problemi relativi alla propria salute, meritano risposte certe alle loro domande e perplessità. La dosimetria RIS è uno strumento fondamentale per passare da una stima di dose alla popolazione a una misurazione di dose individuale, è un passo importante per scostarsi dal deduttivismo accademico ed avvicinarsi all'induttivismo epidemiologico.

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N.Pisani – S.Pisanelli

DIGITALIZZAZIONE E STARTUP – DALL'AVVIO ALL'USO A REGIME

Introduzione: Una rivoluzione tecnologica ma soprattutto culturale. Questa è la sintesi dei processi di digitalizzazione. Il passaggio da analogico a digitale non è solo un modo diverso di lavorare, ma una concezione diversa dei processi radiologici e non solo.

Scopo del Lavoro:Lo scopo di questo lavoro è svolgere un' analisi oggettiva dello stato dell'arte, valutando i pro ed i contro di un sistema complesso che sta rivoluzionando il modo di pensare e di lavorare di medici e tecnici. Questa analisi partirà dal passato per far capire quali e quanti sono stati i problemi per la creazione di questo tipo di progetti, cercando di capire quali sono stati gli errori, cosa si è fatto, cosa si poteva fare, ed infine dando uno sguardo agli scenari futuri.Tele trasmissione delle immagini può anche significare razionalizzazione delle risorse, questo è un altro aspetto che non a tutti piace, la possibilità di seguire un esame stando a 10 centimetri dal paziente, il discutere con il collega del reparto l'opportunità di svolgere o meno un esame (radiologia clinica) sono i principali argomenti con i quali i radiologi osteggiano la trasmissione delle immagini. In questo lavoro vedremo di capire se queste osservazioni hanno un significato e come eventualmente si può porre rimedio.

Materiali e metodi:Analisi delle tecnologie installate, verifica della loro operatività. Interviste ai protagonisti della progettazione del PACS di area vasta, ed ai medici che operano attualmente con il PACS interaziendale.

Risultati: L'analisi degli apparati installati ha messo in evidenza un sistema che tutto sommato funziona bene, esistono alcuni limiti ed alcuni aspetti sicuramente migliorabili, però appare chiaro che il livello tecnologico installato è del tutto soddisfacente. I limiti emergono invece dal punto di vista culturale, infatti man mano che le interviste proseguivano emergeva sempre di più che la cultura della trasmissione delle immagini a lunga distanza tarda ad entrare nei nostri reparti. I medici sono ancora legati al principio del “devo toccare per credere” anche se esistono numerose e ben auguranti eccezioni. Diverso il clima che si respira nei reparti di radiologia, gli operatori sono più abituati a gestire novità tecnologiche. Un' adeguata assistenza on site garantisce quella continuità che aiuta i colleghi ad abituarsi al nuovo modo di pensare ed agire.

Conclusioni: La presa di coscienza delle potenzialità di un PACS passa anche attraverso il lavoro dell'amministratore di sistema, figura che sempre più sta assumendo un ruolo determinante sia per il buon funzionamento di tutto l'apparato ma anche e soprattutto come punto di riferimento in azienda per tutti gli operatori che si trovano ad interagire con il nuovo sistema. Maggiore attenzione andrebbe dedicata anche alle dosi sempre più elevate, sopratutto perchè troppo spesso ormai i giovani colleghi utilizzano le nuove tecnologie come strumento per lavorare meno e non per lavorare meglio.

Page 14: Abstract Fare Sistema 2011

S.Pisanelli – N. Pisani

PACS DIPARTIMENTALE - ARCHITETTURE FILMLESS E PAPERLESS.

S.Pisanelli – N. Pisani

Introduzione: L'evoluzione dei sistemi PACS ha comportato lo sviluppo dei sistemi di digitalizzazione anche nell'ottica del coinvolgimento di tutti i reparti ospedalieri che producono informazioni medicali. Nasce quindi l'esigenza di creare uno strumento che consenta di ricevere e successivamente distribuire in modo trasversale, le informazioni cliniche che durante il decorso del ricovero afferiscono dai vari servizi di diagnostica.Il PACS dipartimentale quindi ha lo scopo di raccogliere i dati in modo multidisciplinare, organizzando tutte le informazioni cliniche per una veloce e corretta fruibilità da parte dei medici che si avvicendano durante il decorso clinico di un paziente.

Scopo del Lavoro: Analizzare lo stato dell'arte in ambito di gestione e sviluppo dei sistemi di storage digitale. Ponendo particolare attenzione ai processi che hanno portato al progressivo passaggio da una tecnologia analogica ai processi digitali e di de materializzazione.

Materiali e metodi:Per lo sviluppo di questo progetto ci siamo avvalsi della collaborazione di ditte costruttrici di apparecchi CR, dei tecnici delle ditte che si occupano dell'implementazione dei sistemi RIS e PACS, nonchè dell'esperienza accumulata durante il processi di digitalizzazione della nostra Azienda.

Risultati: Un corretto sviluppo, in armonia con i processi clinici, dei sistemi digitali e di de materializzazione comporta lunghi periodi di apprendimento per il personale. Di contro assistiamo ad un aumento della qualità delle prestazioni di diagnostica e ad un progressivo aumento delle capacità da parte del personale medico di attingere alle informazioni cliniche. La fruibilità di tutte le informazioni utili alla corretta valutazione del quadro generale del paziente ha portato e porterà con il tempo ad un approccio multidisciplinare per la cura.

Conclusioni: : L'analisi degli apparati installati ha messo in evidenza un sistema che tutto sommato funziona bene, esistono alcuni limiti ed alcuni aspetti sicuramente migliorabili, però appare chiaro che il livello tecnologico installato è del tutto soddisfacente. Dalle analisi da noi effettuate emerge con chiarezza che il PACS dipartimentale può rappresentare uno sviluppo vincente dei PACS puramente radiologici. Resta l'incognita dell'effettiva integrabilità di metodiche che, storicamente, nascono da mondi diversi e con concezioni diverse.

Page 15: Abstract Fare Sistema 2011

Riccardo Orsini

IL PACS DI AREA VASTA – L'ESPERIENZA DI LUCCA

Introduzione: L'idea era buona i risultati lo sono stati altrettanto, basta con pazienti che girano i reparti di radiologia con cartelline piene di pellicole, il paziente si sposta e ovunque va trova le sue immagini ad attenderlo. Con l'introduzione delle tecnologie digitali era indispensabile dotare ogni singola radiologia di un suo sistema di gestione delle immagini prodotte a scopo diagnostico. Dopo questa prima fase, lasciata alle libere iniziative di singoli direttori di unità operativa, i quali hanno reagito alla novità tecnologica ogni uno secondo la sua cultura e i suggerimenti di agenti commerciali, Regione Toscana ha deciso di mettere un po' d'ordine e di regolamentare il flusso di dati creando di fatto il sistema PACS più esteso ( a livello geografico) di tutta Europa. Tre sono stati gli step individuati dalla regione, il primo la creazione di PACS Aziendali, il secondo la creazione di PACS interaziendali (sfruttando l'organizzazione amministrativa che già da tempo è a regime in Toscana) il terzo quello di creare un vero e proprio PACS regionale.Una rivoluzione tecnologica ma soprattutto culturale.

Scopo del Lavoro:Lo scopo di questo lavoro è svolgere una analisi oggettiva dello stato dell'arte, valutando i pro ed i contro di un sistema complesso che stà rivoluzionando il modo di pensare e di lavorare dei medici toscani. Questa analisi partirà dal passato per far capire quali e quanti sono stati i problemi per la creazione di questo progetto, cercando di capire quali sono stati gli errori, cosa si è fatto, cosa si poteva fare, ed infine dando uno sguardo agli scenari futuri.Tele trasmissione delle immagini può anche significare razionalizzazione delle risorse, questo è un altro aspetto che non a tutti piace, la possibilità di seguire un esame stando a 10 centimetri dal paziente, il discutere con il collega del reparto l'opportunità di svolgere o meno un esame (radiologia clinica) sono i principali argomenti con i quali i radiologi osteggiano la trasmissione delle immagini. In questo lavoro vedremo di capire se queste osservazioni hanno un significato e come eventualmente si può porre rimedio.

Materiali e metodi:Analisi delle tecnologie installate, verifica della loro operatività. Interviste hai protagonisti della progettazione del PACS di area vasta, ed ai medici che operano attualmente con il PACS interaziendale.

Risultati: L'analisi degli apparati installati ha messo in evidenza un sistema che tutto sommato funziona bene, esistono alcuni limiti ed alcuni aspetti sicuramente migliorabili, però appare chiaro che il livello tecnologico installato è del tutto soddisfacente. I limiti emergono invece dal punto di vista culturale, infatti man mano che le interviste proseguivano emergeva sempre di più che la cultura della trasmissione delle immagini a lunga distanza tarda ad entrare nei nostri reparti. I medici sono ancora legati al principio del “devo toccare per credere” anche se esistono numerose e ben auguranti eccezioni. Diverso il clima che si respira nei reparti di radiologia, gli operatori sono più abituati a gestire novità tecnologiche. Una adeguata assistenza onsite garantisce quella continuità che aiuta i colleghi ad abituarsi al nuovo modo di pensare ed agire.

Conclusioni: La presa di coscienza delle potenzialità di un PACS regionale passa attraverso il lavoro dell'amministratore di sistema, figura che sempre più stà assumendo un ruolo determinante sia per il buon funzionamento di tutto l'apparato ma anche e soprattutto come punto di riferimento in azienda per tutti gli operatori che si trovano ad interagire con il nuovo sistema. Esistono, e questo è un dato di fatto, significative differenze tra le aziende che si sono dotate di un amministratore di sistema e aziende che non l'hanno fatto, sia in termini di funzionamento sia in termini di stato di avanzamento delle installazioni.Storicamente alle aziende USL manca il decisionismo, l'amministratore di sistema interviene decidendo direttamente su questioni di ordinaria amministrazione ma soprattutto rappresenta un pungolo per gli alti dirigenti ASL spingendoli a decidere su questioni che altrimenti si trascinerebbero per mesi e mesi.