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Accordo di cooperazione Campania-PACA

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L'accordo di cooperazione bilaterale tra la regione Campania e la Région Provence-Alpes-Cote d'Azur nasce dalla volontà di promuovere azioni congiunte di rafforzamento dei reciproci interessi e legami economici, scientifici, sociali e culturali.

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INDICE

1. INTRODUZIONE pag. 42. L’ ACCORDO DI COOPERAZIONE CAMPANIA-PACA pag. 63. LA RÉGION PROVENCE ALPES-CÔTE D’AZUR pag. 5

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1. INTRODUZIONE

La Cooperazione Territoriale EuropeaLe guideline delle azioni di Cooperazione Territoriale della Regione Campania ricalcano gli orientamenti strategici della Politica di Coesione 2007-2013 dell’Unione Europea, in linea con i target di sviluppo definiti dal Consiglio di Lisbona del marzo 2000 e quello di Göteborg del giugno 2001. La Strategia di Lisbona corrisponde all’obiettivo di far diventare l’Europa, entro il 2010, “l’economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo”. Il consesso di Göteborg, definendo una strategia per lo sviluppo sostenibile, ha aggiunto una dimensione ambientale agli obiettivi di Lisbona. La Politica di Coesione dell’Unione Europea, che figura nei trattati sin dal 1986, si pone come obiettivo sostanziale la riduzione dei divari esistenti fra i livelli di sviluppo delle diverse regioni europee, al fine di rafforzare la coesione economica e sociale dell’Unione.In particolare, la Politica di Coesione 2007-2013 è finalizzata a:§rendere più attraenti gli Stati membri, le Regioni e le Città, migliorandone l’accessibilità, garantendo servizi di qualità e salvaguardando le potenzialità ambientali;§promuovere l’innovazione, l’imprenditoria e lo sviluppo dell’economia della conoscenza, attraverso azioni di ricerca e innovazione;§creare nuovi e migliori posti di lavoro, attirando un maggior numero di persone verso il mercato del lavoro europeo.

La Politica di Coesione 2007-2013 dell’Unione Europea si articola in tre Obiettivi:1. L’Obiettivo «Convergenza» tende a migliorare le condizioni per la crescita e l’occupazione nelle regioni in ritardo di sviluppo. Si concentra in particolare sull’innovazione e la società della conoscenza, l’adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, sul miglioramento della qualità dell’ambiente e l’efficienza

amministrativa. Questo Obiettivo interessa gli Stati membri e le regioni in ritardo di sviluppo.2. L’Obiettivo «Competitività regionale e occupazione» riguarda le aree dell’Unione europea che non rientrano nell’Obiettivo «Convergenza», puntando a rafforzare la competitività e le attrattive delle regioni nonché l’occupazione, anticipando i cambiamenti economici e sociali.3. L’Obiettivo «Cooperazione territoriale europea» è inteso, invece, a rafforzare la cooperazione fra le Regioni europee, intervenendo in modo complementare agli altri due Obiettivi. Esso tende a promuovere soluzioni comuni fra le Regioni europee destinate ad autorità di Paesi diversi negli ambiti dello sviluppo urbano, rurale e costiero; sviluppo delle relazioni economiche e collegamento in rete delle piccole e medie imprese. La cooperazione è incentrata sulla ricerca, lo sviluppo, la società dell’informazione, la tutela dell’ambiente, la prevenzione dei rischi e la gestione integrata delle risorse idriche.La Cooperazione Territoriale Europea si articola in programmi di cooperazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale, prevedendo una serie di programmi operativi rivolti a specifiche aree o settori dell’Unione europea (fra questi MED, Interreg, ESPON, URBACT, ecc.). Per quanto riguarda la cooperazione interregionale, i regolamenti comunitari hanno consentito anche l’inserimento di tali attività fra gli Obiettivi specifici dei Programmi Operativi.Coerentemente a tale quadro, la Regione Campania, al fine di sviluppare la cooperazione stabile e strutturata degli attori campani con altre aree europee, ha inserito l’Obiettivo della Cooperazione Interregionale (Campania Regione Aperta) nel proprio Programma Operativo FESR 2007-2013, riconoscendo alla cooperazione con altre regioni una valenza centrale di sostegno e

propulsione per lo sviluppo regionale. La finalità generale degli interventi di Cooperazione Interregionale Europea consiste nel rafforzare e valorizzare l’efficacia delle politiche e della programmazione regionale, attraverso la promozione di azioni di scambio e trasferimento delle esperienze, nonché la messa a punto e l’attuazione di strategie comuni, approcci e strumenti che migliorino la qualità degli interventi prioritari previsti nei Programmi Operativi Regionali. Le azioni di cooperazione forniscono l’opportunità di accedere a competenze e innovazioni di cui le Regioni interessate non dispongono o dispongono in modo insufficiente. Esse offrono, inoltre, l’occasione di introdurre e valorizzare nei mercati extraregionali le risorse territoriali di eccellenza.Campania Regione ApertaLa consapevolezza del valore aggiunto che la cooperazione tra i territori apporta alle politiche di sviluppo si evince largamente dal ruolo conferitole nel Programma Operativo FESR Campania 2007-2013 dall’Asse 7 - Assistenza Tecnica e C ooperazione. Tale Asse strategico ha, infatti, “l’obiettivo di contribuire a massimizzare l’attuazione efficace della Politica di Coesione”. Nello specifico, attraverso l’Obiettivo 7.b - Cooperazione Interregionale, la Regione Campania intende promuovere azioni di cooperazione territoriale interregionale, che possano favorire l’apertura internazionale del sistema produttivo, istituzionale, sociale, oltre a valorizzare il patrimonio culturale della regione, mettendo a sistema le esperienze realizzate nella programmazione precedente e garantendo la sinergia con i programmi di cooperazione comunitari, le altre attività di cooperazione decentrata allo sviluppo.

La traduzione dell’Obiettivo operativo 7.2 - “Campania Regione Aperta”, avviene attraverso l’attivazione di progetti di

cooperazione interregionale volti a:§contribuire al miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza delle azioni intraprese e da attuare, per raggiungere gli obiettivi previsti dalle priorità del PO FESR Campania 2007-2013;§concorrere alla valorizzazione del potenziale regionale di crescita e competitività sui mercati europei e internazionali;§favorire la partecipazione regionale ai programmi di cooperazione transfrontaliera, transnazionale ed internazionale, in coerenza e integrazione con la programmazione regionale, nazionale e comunitaria. L’approccio alla cooperazione territoriale europea della Regione Campania interpreta lo sviluppo come processo multidimensionale che mira, nel contempo, a una crescita economica ed a un’elevata coesione sociale. Si punta, dunque, sulla “reciprocità”, quale fattore di arricchimento sociale, civile e culturale, che faccia da volano nei processi di miglioramento della competitività di sistema. In questo modo, i principali attori territoriali devono adoperarsi per valorizzare le rispettive complementarietà, evitando la conflittualità localistica. Lo scopo è fronteggiare la concorrenza internazionale di altri soggetti, caratterizzati da dinamicità in termini di ricerca, innovazione, internazionalizzazione dei processi produttivi. In tal senso, si tende a costruire reti stabili e relazioni durature tra i vari stakeholder.Naturalmente, i soggetti pubblici assumono un ruolo centrale nel garantire la coesione tra gli attori locali - PMI, rappresentanze datoriali, sistemi produttivi, Camere di Commercio, Centri di Ricerca, Università, ONG - per elaborare e realizzare progetti comuni. Tale quadro evidenzia la necessità di promuovere e rafforzare un’adeguata regia regionale che assicuri, da un lato, una maggiore efficienza sul piano

del coordinamento delle diverse aree dell’amministrazione regionale; dall’altro, una migliore costruzione e consolidamento dei partenariati locali esistenti. Si noti come una regia centrale sia fondamentale anche per potenziare la collaborazione istituzionale con altre regioni ed entità territoriali, italiane ed europee.La Regione Campania, in maniera del tutto complementare all’azione di governance centrale delle attività di cooperazione europea, si avvale del contributo di Città della Scienza, sua struttura in-house. Città della Scienza è l’ente strumentale della Regione che sostiene l’innovazione e l’apertura internazionale del sistema regionale. In tale ambito, essa svolge un ruolo operativo nella progettazione e realizzazione degli interventi di Cooperazione Territoriale Europea della Campania. Con tale proposito ha elaborato il Programma Strategico per la Cooperazione Territoriale Europea della Regione Campania, attraverso attività ampiamente partecipate di ascolto e confronto con i principali attori socio-economici del territorio regionale.I settori prioritari per progetti di cooperazione, individuati dalla Campania tenendo conto degli obiettivi della cooperazione territoriale europea a livello comunitario e nazionale, sono:a. Ambiente e RisoRse cultuRAli

b. RiceRcA e innovAzione

c. sviluppo pRoduttivo e degli scAmbi

d. Accessibilità

Per quanto concerne, invece, le aree geografiche cui s’indirizzano le attività di cooperazione, nella definizione delle stesse, sono perseguiti i seguenti obiettivi:§ consolidamento del ruolo internazionale della Regione Campania, all’interno di reti di cooperazione euro-mediterranee e nel processo d’integrazione europea;§ sinergie con le regioni europee che investono in interventi ad alta intensità di

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conoscenza;§ sostegno allo sviluppo della capacità innovativa delle imprese campane;§ ampliamento delle potenzialità di sviluppo di scambi economico-commerciali;§ continuità tra la programmazione 2000/2006 e quella 2007/2013.

Considerando tali obiettivi, si è giunti alla definizione di 3 linee direttrici, ossia:

2. L’ACCORDO DI COOPERAZIONE CAMPANIA-PACA

Nel quadro delle azioni di cooperazione territoriale, la Campania individua una priorità nell’area del Mediterraneo, in linea con l’ambizioso disegno europeo di costituzione di una zona di libero scambio tra Paesi rivieraschi dell’area mediterranea definita ufficialmente dal Summit di Parigi del 2008 Unione per il Mediterraneo (UPM). Essa costituisce un’opportunità decisiva, affinché la Campania e il Mezzogiorno d’Italia assumano un ruolo centrale nei processi di sviluppo della competitività e della coesione nella UE e nelle aree geografiche contigue. La Campania intende affrontare questa sfida intensificando i rapporti istituzionali, le relazioni in tema di ricerca e innovazione, gli accordi produttivi e commerciali tra imprese, i partenariati tra ONG e gli scambi culturali, attraverso progetti di cooperazione che utilizzino in maniera efficace i Programmi Comunitari per il Bacino del Mediterraneo, oltre che gli interventi di cooperazione decentrata allo sviluppo finanziata attraverso risorse regionali, nazionali e comunitarie.

Dal 2006 la Campania riveste il ruolo di Vicepresidenza della Commissione InterMediterranea (CIM) in seno alla Conferenza delle Regioni Periferiche Marittime (CRPM), che raggruppa 156 Regioni europee appartenenti a 28 Stati, membri e non dell’Unione Europea, esercitando un importante ruolo di lobbying sulle “tematiche mediterranee”. A sostegno di tale ruolo ci sono i progetti realizzati in partenariato con le Regioni e gli Enti Locali dell’area mediterranea. Un ruolo di primo piano spetta ai partenariati con le regioni occidentali, soprattutto di Francia e Spagna. In particolare, attraverso i programmi Medocc (Mediterraneo occidentale) e Interreg IIIC, la Regione Campania ha saputo costruire e rafforzare partenariati con

Regioni spagnole e francesi (in primis, per la Francia: Provence-Alpes-Côte d’Azur, Corsica, Languedoc-Roussillon, Rhône-Alpes; per la Spagna: Andalusia, Aragona, Catalogna, Isole Baleari, Murcia, Valencia, Ceuta e Melilla).

I forti legami storici e culturali tra la Campania e la Région Provence-Alpes-Côte d’Azur, le competenze tecnologiche e nei settori della ricerca, lo sviluppo sostenibile del territorio, la ricchezza delle risorse naturali e l’esigenza di creare dei sistemi integrati a protezione dell’ambiente, sono alcuni degli elementi su cui si fonda la volontà di creare reti stabili e partnership durature tra le due Regioni.Il Programma di Cooperazione tra la Regione Campania e la Regione PACA nasce dalla volontà richiamata dalle due Regioni, già a partire dal 2004, di promuovere azioni di cooperazione bilaterale al fine di rafforzare i reciproci interessi e legami economici, scientifici, sociali e culturali, nonché intensificare le possibilità di scambio congiunto con i Paesi della sponda meridionale del Mediterraneo.

L’Intesa Quadro di Cooperazione Bilaterale, sottoscritta nel gennaio 2004 a Marsiglia, costituisce il primo atto con cui le Regioni hanno sancito l’impegno a stabilire delle relazioni privilegiate di cooperazione “decentrata”. Gli ambiti tematici individuati in primis nell’Intesa Quadro sono: trasporti marittimi, attività portuali, ambiente marino e scienze del mare. L’Intesa prevede anche la costituzione di un “gruppo congiunto di pilotaggio” che si riunirà a latere di manifestazioni che si svolgeranno alternativamente nella Regione PACA e in Campania. Il gruppo, inoltre, è deputato a tracciare il bilancio delle azioni condotte e a ridefinire gli obiettivi perseguiti alla luce delle contingenze emerse in itinere.La volontà politico-istituzionale di rendere

operativa l’Intesa Quadro, è stata confermata dall’Accordo di Cooperazione Bilaterale e dal relativo Piano di Azione 2007-2013, sottoscritti a Napoli nel settembre del 2006 dai Presidenti delle due Regioni. Con tali atti, la Campania e la Région PACA affermano, peraltro, la reciproca volontà di partecipazione alle opportunità offerte dai programmi comunitari relativi al periodo 2007-2013. Per quanto concerne i campi di cooperazione individuati nell’Accordo e nel Piano di Azione, essi sono: ricerca, innovazione e insegnamento superiore; ambiente marino e gestione integrata della zona costiera; monitoraggio dei rischi naturali; pesca, trasporti e porti marittimi; economia; cultura. Il Piano identifica, inoltre, i due soggetti operativi responsabili dell’attuazione dell’Accordo di Cooperazione, ossia: Città della Scienza per la Regione Campania e il Service Mer del Dipartimento Ambiente e Agricoltura della Regione PACA.

A seguito degli Accordi istituzionali fra le due Regioni, si è realizzato un intenso programma di incontri e scambi fra delegazioni istituzionali e rappresentanze dei soggetti attivi sulla cooperazione europea delle due Regioni. Il fine è approdare a una verifica e un aggiornamento delle tematiche di interesse, secondo le priorità, le finalità e le modalità operative della programmazione della Regione Campania per il periodo 2007/2013. Questo lavoro ha portato alla costituzione di una cabina di regia delle attività di cooperazione tra i soggetti franco-campani, composta dal settore della Regione Campania delegato alle attività di Cooperazione Europea, con il supporto tecnico di Città della Scienza e dal Pôle Relations Internationales et Affaires Européennes della Région PACA. Esso ha svolto un’efficace azione di coordinamento interno alle rispettive amministrazioni regionali, per lo scouting di opportunità e attori territoriali qualificati e motivati rispetto

ad eventuali azioni di cooperazione.

Si sono quindi definite, d’intesa con la Région PACA, le linee operative dell’Accordo e le macroazioni da realizzare, sulle quali la Regione Campania ha destinato specifiche e dedicate risorse a valere sull’Obiettivo 7.b - “Cooperazione Interregionale” - del PO FESR Campania 2007-2013. Il Programma concordato fra le due Regioni mira, dunque, al finanziamento e alla realizzazione di progetti congiunti da attuarsi tra autorità locali, soggetti territoriali, Università, istituti scientifici e altre realtà di eccellenza delle due Regioni.Il Piano di Azione congiunto Regione Campania – Région PACA individua obiettivi di grande valenza e di forte interesse per le due Regioni.

AMBIENTE E GESTIONE DEI RISCHIIl primo tema è dedicato all’Ambiente, abbracciando due aspetti di grande interesse comune: § Il bacino del Mediterraneo, inteso come bene comune fondamentale da preservare e valorizzare, prevedendo la creazione di reti congiunte europee di monitoraggio e controllo ambientale;§ La prevenzione dei rischi, sviluppando sistemi di monitoraggio, allarme rapido, organizzazione degli interventi su scala euro-mediterranea, anche qui condividendo informazioni, strumenti, sperimentazioni.

CULTURAIl secondo tema è relativo alla Cultura, puntando a rafforzare gli scambi fra gli attori culturali delle due Regioni, e promuovendo circuiti culturali interregionali che valorizzino gli aspetti comuni delle culture dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo.

SVILUPPO ECONOMICO E COMPETITIVITA’ Sul tema della competitività dei territori per lo sviluppo economico, la Campania

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e la Regione PACA hanno ricercato e sperimentato nuovi modelli, contenuti e forme organizzative, per adeguarsi alla competizione internazionale e creare opportunità di sviluppo connesse a sistemi d’innovazione. E’ questa l’esperienza dei Poli di Competitività francesi, dei Centri Regionali di Competenza campani, dei distretti industriali, così come degli Incubatori di Imprese e dei Parchi Scientifici e Tecnologici. Un settore nel quale - nell’area di PACA - figura la presenza di una delle esperienze più studiate in Europa, quella del Parco Scientifico e Tecnologico di Sophia-Antipolis. Il confronto fra i modelli di sviluppo e innovazione in aree che hanno problematiche spesso simili, la ricerca di modalità fattive di collaborazione, sono gli obiettivi specifici per questa linea di azione.

SVILUPPO TERRITORIALE Due sono i temi centrali di questa linea di azione che – in analogia con la precedente – riguardano problematiche di base comuni fra le due regioni.§ La valorizzazione, anche in chiave economica, della risorsa mare puntando a scambiare esperienze e modelli in materia di sviluppo dei borghi marinari, della diversificazione delle attività economiche connesse al mare (pesca, cantieristica, ecc.).§ Le esperienze finalizzate allo sviluppo delle aree interne puntando a riequilibrare i fattori dello sviluppo fra le aree metropolitane (Napoli, Marsiglia), i distretti a forte vocazione turistica (Costa Azzurra, Capri e Costiera Sorrentina), le aree rurali e interne dei territori.In particolare, in quest’ultimo ambito dello sviluppo delle aree interne si è già individuato un progetto concreto, basato sul trasferimento in Campania dell’esperienza pluri-decennale delle Università del Vino francesi. L’idea vede al centro dell’azione il Comune di Taurasi che, forte del marchio internazionalmente noto del suo vino

di qualità, in collaborazione con l’UESS (Université Européenne des Senteurs & des Saveurs di Forcalquier) e l’Université du Vin di Suze la Rousse, intende progettare e realizzare un Centro di Eccellenza del Gusto di Taurasi.

RICERCA E INNOVAZIONETale linea è finalizzata a creare e rafforzare reti interregionali della ricerca e circuiti dell’innovazione; temi caratterizzanti saranno le ICT, le Biotecnologie, i Nuovi Materiali e altri ambiti, nei quali si riscontreranno interessi effettivi delle Università e dei Centri di Ricerca delle due aree.

ACCESSIBILITA’ E TRASPORTIIn tale settore si intende verificare la fattibilità di azioni di integrazione nell’ambito dei Grandi Corridoi di Comunicazione Europei, che consentano il trasferimento reciproco di esperienze di trasporto locale sostenibile. In tal senso, i primi esempi più significativi sono rappresentati dalle esperienze del circuito regionale della metropolitana campana e del metrò del Mare, nonché dal piano di valorizzazione della portualità turistica in PACA.

Oltre questi aspetti, il programma prevede azioni trasversali di animazione, coinvolgimento, informazione e comunicazione.

Già a partire dall’autunno 2009, la Regione Campania ha incrementato le sue attività di informazione e animazione relative al Programma Campania-PACA, coinvolgendo i principali stakeholder locali in iniziative ad hoc, in cui sono state raccolte numerose ipotesi progettuali di cooperazione. A supporto di tali attività, è stato implementato un sito web con servizi di promozione dei partenariati.

Il dettaglio delle linee operative, nell’ambito delle quali si mira ad individuare progetti di cooperazione finanziabili, è il seguente: a. Ambiente§ Ambiente marino.Integrazione delle attività e delle metodologie di monitoraggio dell’ambiente marino; creazione di reti e strutture di ricerca; creazione di data-base condivisi; attività di divulgazione scientifica.§ Gestione integrata delle coste.Condivisione e creazione di strumenti e metodologie di analisi; consolidamento e creazione di reti.§ Monitoraggio e prevenzione dei rischi.Sostegno ai partenariati attivi per la messa a punto di strumenti congiunti di previsione, prevenzione e allerta rapido.§ Gestione delle risorse idriche.Attivazione di partenariati per lo scambio di buone pratiche; attività di promozione della partecipazione civica alla gestione e prevenzione delle catastrofi ambientali. b. Cultura§ Patrimonio culturale nei Paesi del Bacino del Mediterraneo.Promozione dell’educazione artistica; valorizzazione delle culture del Mediterraneo; divulgazione scientifica; creazione di una piattaforma di scambi d’esperienze relative alla realizzazione di manifestazioni culturali.

c. Sviluppo Economico & CompetitivitৠProgetti di filiera.Definizione della filiera di interesse congiunto, per lo sviluppo di programmi di scambio e sostegno alla creazione e raggruppamenti d’impresa (poli di competitività).§ Partenariati per lo sviluppo sostenibile.Incontri e realizzazione di meeting BtoB tra imprese.

d. Sviluppo Territoriale§ Azioni di sviluppo locale connesse alla risorsa mare.Scambi di esperienze e trasferimento di buone pratiche.§ Marketing territoriale.Azioni di valorizzazione della cultura e dei prodotti locali; progetti e attività per la rivalutazione delle aree interne; valorizzazione del patrimonio enogastronomico.

e. Ricerca & Innovazione§ Cooperazione scientifica internazionale.Sostegno allo scambio di ricercatori nel quadro di progetti e iniziative comuni di ricerca.§ Creazione e sviluppo di reti di ricerca.Progetti di gemellaggio internazionale fra istituti di ricerca e PMI; azioni di sostegno per la realizzazione di progetti internazionali di R&S (ricerca e sviluppo).

f. Accessibilità e TrasportiAttività di integrazione per il rafforzamento delle reti e dei corridoi europei; scambio di buone pratiche per la costituzione e la gestione dei porti e dei punti di attracco, in accordo con i principi di durevolezza e sostenibilità.

g. Attività trasversali di comunicazione e diffusioneRealizzazione di piattaforme di comunicazione dei singoli progetti bilaterali; attività di networking; promozione di incontri, scambi e visite congiunte.

Nell’ottica di un maggiore coinvolgimento degli attori regionali nel programma di cooperazione, il 17 e 18 dicembre 2009, è stato organizzato a Napoli il “Workshop dei Partenariati Campania-PACA”. L’evento, realizzato di concerto tra le due Regioni, ha previsto una seduta plenaria, incontri

tematici, BtoB e una conferenza stampa conclusiva. Vi hanno partecipato circa 75 operatori, di cui 15 appartenenti a enti, istituzioni e organismi della Regione PACA. Tra gli incontri tematici realizzati, si segnalano: il seminario sulla “valorizzazione del territorio e dei prodotti tipici locali”, per la creazione di una rete tra i Gruppi di Azione Locale (GAL) delle due Regioni; la tavola rotonda tra “Parchi e Aree Naturali Protette”, da cui è emersa una forte necessità di addivenire all’istituzione di una struttura di raccordo tra gli enti coinvolti, con l’apporto di CdS e dei partner francesi presenti; infine, l’incontro tra Reti di Incubatori che, anche grazie all’apporto dell’Incubatore di Città della Scienza e quello francese, TVT (Toulon Var Technologies), ha visto l’avvio di un’ipotesi di progetto di rete europea fra incubatori d’imprese e altri “attori dell’innovazione”, che verrà lanciata assieme alla rete europea dei BIC (Business & Innovation Centres).

In occasione del Workshop dei Partenariati, sono stati realizzati incontri bilaterali e multilaterali molto produttivi, nell’ottica di rinsaldare rapporti già avviati in passato, anche sul piano dell’avvio di nuovi partenariati per la pianificazione di programmi di cooperazione tra soggetti campani e francesi.

Per quanto concerne l’ambiente marino, si è avviata una collaborazione tra Stazione Zoologica di Napoli “Anton Dohrn”, Università Parthenope, Université de Nice-Sophia Antipolis, Laboratoire d’Océanographie de Villefranche-sur-Mer, nonché Centre de Océnologie, Centre Océanographique e DIMAR (Diversité, évolution et écologie fonctionnelle marine), afferenti alla Université de la Méditerranée de Marseille. Le Regioni PACA e Campania hanno una lunga e consolidata tradizione nello studio degli ecosistemi marini.

Eppure, le attività congiunte tra gruppi di ricerca a loro afferenti, fino a oggi sono state improntate su singoli aspetti di ricerca specialistica, non inquadrati in una programmazione generale integrata, né finalizzata a ottenere e utilizzare strumenti affidabili per la gestione della fascia marina costiera, oltre che a rispondere in modo adeguato alla normativa europea in materia. Il partenariato scaturito dagli incontri promossi dal Programma Campania-PACA, si propone quindi di identificare, testare e proporre best practices di valutazione qualità dei corpi d’acqua delle coste delle due Regioni, per perseguire gli obiettivi di salvaguardia e tutela ambientale richiesti dalle recenti direttive europee.

Nell’ambito del monitoraggio dei rischi ambientali, sono state rafforzate le collaborazioni tra il Centro Regionale di Competenza campano AMRA ed ARGAL (Agence des Risques Géologiques autour de l’Arc Latin), che hanno pianificato uno studio dei processi evolutivi del litorale campano, allo scopo di analizzare le tendenze evolutive dei litorali nei prossimi 20 anni e di individuare i tratti di costa in erosione. AMRA ha inoltre sviluppato, in sinergia con il Pôle de Gestion des Risques Naturels della Regione PACA, una ipotesi di attività sullo sviluppo di servizi web funzionali, per rendere interoperabili i diversi sistemi di early warning delle due Regioni, in modo da favorire la predisposizione di strumenti utili al decision-making in tema di tutela delle risorse naturali.

Ancora nell’ambito delle tematiche ambientali, si è costituito un partenariato tra il Settore Foreste dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania e due rilevanti soggetti della Regione PACA: il Parc des Alpilles e il Parc de la Carmague. La collaborazione si propone di sviluppare un modello condiviso di gestione di

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attività di educazione ambientale in delle aree naturali e protette. Un modello in grado di prevedere il coinvolgimento e la partecipazione dei cittadini e dei soggetti territoriali e, a partire dall’azione sui territori regionali di propria competenza, capace di estendersi ad altri soggetti e aree naturali nel Mediterraneo occidentale, creando una rete partenariale stabile.

Nel settore dello sviluppo locale e del marketing territoriale, il Workshop del dicembre 2009 ha contribuito a tessere le fila di un altro partenariato multilaterale, che vede coinvolti il Comune di Taurasi, il Comune di Forcalquier, l’Université Européenne des Saveurs & des Senteurs (UESS), l’Université du Vin de Suze La Rousse e l’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Enti che attualmente collaborano alla definizione programmatica e alla realizzazione di un progetto di trasferimento di informazioni, conoscenze e buone prassi, per rendere Taurasi - comune della provincia di Avellino, culla dell’omonimo e rinomato vino DOCG - il centro campano di valorizzazione delle filiere di prodotti vinicoli, agro-aromatici e agro-alimentari.

Infine, sempre sulle tematiche dello sviluppo locale e del marketing territoriale, la Regione Campania ha avviato collaborazioni con le Regioni PACA e Valencia, per condividere alcune buone pratiche consolidate nei suoi territori, quali la tracciabilità dei prodotti e l’organizzazione di filiere corte, volte a valorizzare le produzioni di eccellenza campane, enfatizzandone la qualità e la peculiarità e difendendo, nel contempo, il mercato da prodotti non qualitativamente controllati. Lo sviluppo di queste collaborazioni, che parte dall’innovazione nei processi produttivi e nei sistemi di controllo per la sicurezza e qualità dei prodotti agricoli e alimentari,

Cronologia

2004

Intesa Quadro di Cooperazione Bilaterale tra la Regione Campania e la Région PACA, firmata a Marsiglia il 7 gennaio 2004.

2006

Accordo di Cooperazione Bilaterale e Piano d’Azione 2007-2013, sottoscritti a Napoli il 20 settembre tra i Presidenti delle due Regioni.

2007

Delibera di Giunta Regionale della Campania - DGR n. 2273 del 21.12.07 - con cui si ratifica il Piano d’Azione 2007-2023.

2008

DGR 1594 del 15.12.08; avvio del Programma Strategico Triennale di Coordinamento degli interventi di Cooperazione Territoriale 2007-2013.

2009

Condivisione e approvazione da parte delle due Regioni delle linee operative e delle prime ipotesi progettuali strutturate sotto l’egida del Programma di Cooperazione Campania-PACA.

2009

DGR n. 834 del 08.05.2009 Approvazione del Piano Stralcio del “Programma Strategico Triennale per il Coordinamento degli interventi di Cooperazione Territoriale 2007/2013”, che include il Programma di Cooperazione Campania-PACA.

2010

DGR n. 179 del 01.03.2010 con cui è stato approvato il finanziamento ai sensi dell’Obiettivo operativo 7.2 “Campania Regione Aperta” dell’operazione “Cooperazione per la realizzazione del Centro di Eccellenza del Gusto di Taurasi”.

2010

DGR n. 430 del 25.03.2010 con cui è stato approvato il finanziamento, ai sensi dell’Obiettivo operativo 7.2 “Campania Regione Aperta”, dei seguenti progetti: “Cooperazione per la Gestione della Fascia Costiera”; “Cooperazione per l’elaborazione di un modello di gestione delle attività di educazione ambientale in aree protette”; “Cooperazione per lo sviluppo di un modello di previsione dell’evoluzione morfologica della fascia costiera”; “Cooperazione per l’Interoperabilità dei sistemi di tracciabilità delle produzioni alimentari nell’area mediterranea e dei processi di filiera”.

Programma di Cooperazione Campania-PacaQuadro sinottico degli accordi operativi

• Accordo di Cooperazione Bilaterale Campania-PACA del 20.09.2006, reso operativo il 26.06.2009 (rif. Regione PACA PC/DB/EK-09) con la condivisione degli indirizzi operativi.

• Lettera di Intenti tra il Comune di Forcalquier e il Comune di Taurasi, per la realizzazione del progetto: Centro di Eccellenza del Gusto di Taurasi. Partner tecnici per Forcalquier: Université Européenne des Saveurs & des Senteurs (UESS), Université du Vin – Suze La Rousse e Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo.

• Lettera di Intenti tra la Regione Campania - Settore Foreste di Napoli, il Parc de la Camargue e il Parc des Alpilles, per la collaborazione allo sviluppo di modelli di gestione di attività di educazione ambientale in aree naturali.

• Lettera di Intenti tra Città della Scienza (CdS) e Toulon Var Tecnologies (TVT), per lo sviluppo di progetti di cooperazione tra incubatori.

• Lettera di Intenti tra Stazione Zoologica di Napoli “A. Dohrn”, Università Parthenope, IAMC-CNR, Université de la Méditerranée - Centre de Océanologie de Marseille, Laboratoire d’Océanographie de Villefranche sur Mer e l’ Université de Nice-Sophia Antipolis, volto alla creazione di reti e allo sviluppo di collaborazioni sulle tematiche degli ecosistemi costieri delle regioni PACA e Campania”.

• Lettera di Intenti tra CRdC AMRA e ARGAL, Agence des Risques Géologiques autour de l’Arc Latin, per la realizzazione di progetti sull’evoluzione morfologica delle coste.

• Lettera di Intenti tra CRdC AMRA e Pôle de Gestion des Risques Naturelles PACA, per lo sviluppo di strumenti comuni e interoperabili di “early worning“.

ha come obiettivo l’elaborazione di un progetto congiunto, finalizzato alla creazione di un circuito continuativo di scambi e alla costruzione di un sistema interoperabile di tracciabilità tra le aree partner.

E’ opportuno evidenziare come sia emersa, nell’ambito del Workshop, tra i promotori dei partenariati campano-francesi, un’ampia apertura al coinvolgimento di altre regioni mediterranee, incluse quelle della sponda sud, dando di fatto avvio alla creazione di un primo nucleo operativo per la costruzione di una Rete EuroMediterranea per la salvaguardia e la valorizzazione dell’area del Mare Nostrum. La Campania, quindi, condivide con la Provence-Alpes-Côte d’Azur l’ambizione di partecipare alla costruzione di un’ampia macroregione europea fortemente orientata verso il Mediterraneo: un luogo ideale di confronto in cui la cooperazione territoriale, attraverso lo scambio delle conoscenze e la valorizzazione delle eccellenze regionali, si confermi uno degli strumenti di attuazione delle politiche comunitarie volto all’apertura dei sistemi regionali, e al mercato europeo e internazionale.

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3. LA RÉGION PROVENCE ALPES-CÔTE D’AZUR La Provence Alpes-Côte d’Azur è una delle 22 regioni amministrative della Francia e si estende sul litorale mediterraneo nel sud-est del Paese, confinando con l’Italia e il Principato di Monaco. La Regione è divisa in 6 dipartimenti (Var, Vaucluse, Alte Alpi, Alpi Marittime, Bocche del Rodano e Alpi dell’Alta Provenza), che si estendono su una superficie di 31.400 Km2, corrispondenti a circa il 6% del territorio nazionale.

La Regione PACA rappresenta oggi la terza potenza economica del Paese, con un PIL di 116 miliardi di Euro, una popolazione di 4,8 milioni di abitanti e 1.650 compagnie straniere presenti sul suo territorio. Si tratta di una delle aree più urbanizzate del Paese, con una popolazione concentrata principalmente nelle grandi metropoli; in primis Marsiglia, capoluogo di regione e seconda città della Francia per numero di abitanti, primo porto turistico del Mediterraneo e terzo al mondo per traffico petrolifero, collegata, alla capitale (da cui dista 750 Km) tramite TGV, in sole 3 ore. Le altre città ad alta popolazione sono Nizza, Tolone, Aix-en-Provence e Avignone. Ben 34 sono, infine, le cittadine medie (con più di 20.000 abitanti). La Regione PACA conta, peraltro, 4 degli agglomerati urbani con più di 200.000 abitanti tra i 29 censiti in Francia.

La grande varietà e bellezza del paesaggio, la ricchezza del patrimonio culturale, la presenza di numerosi impianti sportivi e gli itinerari enogastronomici legati alle produzioni tipiche locali, fanno della Région PACA un territorio ad alta vocazione turistica, sia per le aree interne e alpine, sia per la Costa Azzurra, la riviera più famosa d’Europa. Il patrimonio naturale è rimarchevole e la Regione PACA ha dimostrato di saper proteggere il suo ambiente. Basti pensare che sul suo territorio, relativamente poco esteso, insistono ben 3 parchi nazionali e 4

regionali, tra cui il “Parc Naturel Régional du Lubéron”, cuore della campagna provenzale, e “La Camargue”, una delle più spettacolari riserve naturali in Francia, famosa per i suoi cavalli allo stato brado, oltre che riserve naturali e misure di gestione integrata delle zone costiere.

Il turismo e le attività connesse costituiscono, dunque, uno dei punti di forza dell’economia della regione, vantando 35 milioni di turisti l’anno e una spesa turistica complessiva (i costi sostenuti dal turista durante il suo soggiorno) di 10 miliardi di euro annui, di cui 8,6 provenienti da turisti extraregionali: cifra che corrisponde all’11,4% del PIL regionale. Il 65% della spesa turistica è realizzata nei tre dipartimenti costieri (Alpi Marittime, Var e Bocche del Reno). La vocazione turistica dell’area è sostenuta da un efficiente sistema di trasporti. La Région PACA, infatti, è una delle regioni europee a più alta accessibilità, con un sistema ferroviario esteso e 3 aeroporti internazionali che servono 180 destinazioni e da cui transitano 15 milioni di passeggeri ogni anno. E’ rilevante, nel fatturato del trasporto marittimo, il segmento crocieristico.

Numerose sono le attività industriali e del terziario che hanno sede nelle concentrazioni urbane della regione: informatica, alte tecnologie, microelettronica, ingegneria biomedica, cancerologia e immunologia, laboratori universitari, ma anche industrie cosmetiche e alimentari, logistica e servizi alle imprese. Anche il settore formazione è di grande rilievo: con circa 157.000 studenti l’anno, di cui 18.000 stranieri, la Provence Alpes-Côte d’Azur si posiziona come terza regione in Francia per numero di studenti.

La Regione PACA è una delle regioni leader in Europa in Ricerca e Sviluppo e la quarta in Francia con oltre 21.000 addetti, di cui circa 14.000 sono ricercatori. Gli investimenti del

settore privato riguardano, per il 60% della spesa totale effettuata, i comparti trainanti di aeronautica, aerospazio, chimica industriale, elettronica e telecomunicazioni.

Le eccellenze dei settori industria, ricerca ed educazione superiore vengono consolidate nei cosiddetti Poli di Competitività nazionali e regionali. I Poli, che giocano un ruolo importante anche per lo sviluppo di nuovi progetti in R&S, favoriscono l’aggregazione di soggetti e la formazione di massa critica per una più incisiva presenza sui mercati, dapprima a livello regionale e interregionale e poi mondiale. I Poli rappresentano una delle metodologie adottate dalla Francia per favorire l’innovazione e svolgono, nel contempo, un ruolo di animazione a livello locale, ponendosi come interfaccia per tutti gli attori del territorio, sostenendoli nella formulazione di nuovi progetti e accompagnandoli nella ricerca di finanziamenti da parte delle istituzioni. I Poli di Competitività francesi sono 71 e ricevono un finanziamento pubblico di circa 1,5 miliardi di euro per triennio; coprono sia settori di attività correlate alle tecnologie emergenti, come le nanotecnologie, le biotecnologie, la microelettronica, sia attività produttive più “mature”. I Poli di eccellenza della Regione PACA che hanno ricevuto l’etichetta nazionale “Pôle de Compétitivité - Moteurs de Croissance et d’Emploi” sono 9, tra cui 2 di dimensione mondiale, il Pôle Mer PACA e il Pôle Solutions Comunicantes Sécurisées (SCS).

La Regione PACA ha inoltre avviato fin dal marzo 2007, su iniziativa della Giunta Regionale, un sistema di labelling dei cluster regionali, suscettibili di essere positivamente classificati come PRIDES - Pôles Régionaux d’Innovation et de Développement Économique Solidaire (Poli Regionali di Innovazione e Sviluppo Solidale). A oggi sono state individuati 26 PRIDES regionali,

costituiti soprattutto da PMI, centri di formazione e laboratori di ricerca, che hanno come contrassegno comune lo sviluppo di azioni basate su: innovazione, utilizzo ottimale delle ICT, sviluppo internazionale, responsabilità sociale e ambientale, interdipendenza economica. Le 26 filiere a marchio PRIDES raccolgono 3.400 membri, tra cui 2.800 imprese, di cui il 95% sono PMI e il 5% microimprese. Il sistema PRIDES, che impiega nella regione circa 163.000 addetti, è diviso nei macrosettori Tecnologie, Sviluppo Sostenibile, C ultura, Terziario.

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Contents

1. INTRODUCTION page 182. L’ ACCORD DE COOPÉRATION CAMPANIE-PACA page 203. LA RÉGION-PROVENCE-ALPES-CÔTE D’AZUR page 27

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1. INTRODUCTION

La Coopération Territoriale Européenne

Les lignes directrices des actions de Coopération Territoriale de la Région Campanie retracent les orientations stratégiques de la Politique de Cohésion 2007-2013 de l’Union Européenne, alignées aux cibles de développement définies par le Conseil de Lisbonne de mars 2000 et le conseil de Göteborg de juin 2001. La Stratégie de Lisbonne correspond à l’objectif de faire devenir l’Europe, avant 2010, “l’économie basée sur la connaissance plus compétitive et dynamique du monde”. En définissant une stratégie pour le développement durable, la réunion de Göteborg a ajouté une dimension environnementale aux objectifs de Lisbonne.

La Politique de Cohésion de l’Union Européenne, qui figure dans les traités déjà depuis 1986, a pour objectif essentiel la réduction des écarts entre les niveaux de développement des différentes régions européennes, dans le but de renforcer la cohésion économique et sociale de l’Union.

Notamment, la Politique de Cohésion 2007-2013 est finalisée à:• rendre les États membres, les Régions et les Villes plus attrayants, en améliorant l’accessibilité, garantissant des services de qualité et protégeant le potentiel environnemental;• promouvoir l’innovation, l’entreprenariat et le développement de l’économie de la connaissance à travers des actions de recherche et d’innovation; • créer de nouvelles et meilleures places de travail, en attirant un plus grand nombre de personnes vers le marché du travail européen.

La Politique de Cohésion 2007-2013 de l’Union Européenne s’articule autour de trois Objectifs: 1. L’Objectif «Convergence» vise à améliorer les conditions de croissance et d’emploi dans les régions les moins développées. Il se concentre en particulier sur l’innovation et la société de la connaissance, l’adaptabilité aux changements économiques et sociaux, sur l’amélioration de la qualité de l’environnement et l’efficacité administrative. Cet Objectif intéresse les États membres et les régions les moins développées. 2. L’Objectif «Compétitivité régionale et emploi» concerne les zones de l’Union européenne qui ne répondent pas aux critères de l’Objectif «Convergence» et il vise à renforcer la compétitivité et l’attractivité des régions ainsi que l’emploi, en anticipant les changements économiques et sociaux. 3. L’Objectif «Coopération territoriale européenne» vise, au contraire, à renforcer la coopération entre les Régions européennes, en intervenant de manière complémentaire aux deux autres Objectifs. Il vise à promouvoir des solutions communes entre les Régions européennes destinées aux autorités de Pays différents dans les domaines du développement urbain, rural et côtier; le développement des relations économiques et la mise en réseau des petites et moyennes entreprises. La coopération est axée sur la recherche, le développement, la société de l’information, la protection de l’environnement, la prévention des risques et la gestion intégrée des ressources d’eaux.

La Coopération Territoriale Européenne s’articule autour de programmes de coopération transfrontalière, transnationale et interrégionale, en prévoyant une série de programmes opérationnels qui s’adressent à des zones spécifiques ou à des secteurs de l’Union européenne (parmi ceux-ci, MED, Interreg, ESPON, URBACT, etc.). En ce qui concerne la coopération interrégionale, les règlements communautaires ont permis également l’introduction de ces activités dans les Objectifs spécifiques des Programmes Opérationnels.En cohérence avec ce cadre, la Région Campanie, dans le but de développer la coopération stable et structurée des acteurs de la Campanie avec d’autres zones européennes, a introduit l’Objectif de la Coopération Interrégionale (Campanie Région Ouverte) dans son programme Opérationnel FEDER 2007-2013, en attribuant à la coopération avec d’autres régions une valeur centrale de soutien et de propulsion pour le développement régional. La finalité générale des interventions de Coopération Interrégionale Européenne est de renforcer et valoriser l’efficacité des politiques de la programmation régionale, à travers la promotion d’actions d’échange et de transfert des expériences ainsi que la mise au point et la mise en œuvre de stratégies communes, approches et instruments pour améliorer la qualité des interventions communautaires prévues dans les Programmes Opérationnels Régionaux. Les actions de coopération fournissent la possibilité d’accéder aux compétences et aux innovations dont les Régions intéressées ne disposent pas ou dont elles disposent de manière insuffisante. Elles offrent, en outre, l’occasion d’introduire et de valoriser

les ressources territoriales d’excellence dans les marchés extrarégionaux.

Campanie Région OuverteLa conscience de la valeur ajoutée, que la coopération entre les territoires apporte aux politiques de développement, apparaît largement dans le rôle lui ayant été attribué dans le Programme Opérationnel FEDR Campanie 2007-2013 par l’Axe 7 – Assistance Technique et Coopération. En effet, cet axe stratégique a pour “objectif de contribuer à maximaliser la mise en œuvre efficace de la Politique de Cohésion”. En particulier, à travers l’Objectif 7.b – Coopération Interrégionale, la Région Campanie souhaite promouvoir des actions de coopération territoriale interrégionale pouvant favoriser l’ouverture internationale du système productif, institutionnel, social et valoriser en outre le patrimoine culturel de la région, en mettant à système les expériences réalisées dans la programmation précédente et en garantissant la synergie avec les programmes de coopération communautaires, les autres activités de coopération décentralisée au développement.

La traduction de l’Objectif opérationnel 7.2 - “Campanie Région Ouverte”, s’effectue à travers la mise en œuvre de projets de coopération interrégionale visant à:• Contribuer à améliorer l’efficacité et l’efficience des actions entreprises et à entreprendre pour atteindre les objectifs prévus par les priorités du PO FEDR Campanie 2007-2013;• Concourir à la valorisation du potentiel régional de croissance et de compétitivité sur les marchés européens et internationaux;• Favoriser la participation régionale

aux programmes de coopération transfrontalière, transnationale et internationale, en cohérence et intégration avec la programmation régionale, nationale et communautaire.

L’approche à la coopération territoriale européenne de la Région Campanie interprète le développement comme un processus multidimensionnel visant, en même temps, à une croissance économique et à une cohésion sociale élevée. On mise par conséquent sur la “réciprocité” en tant que facteur d’enrichissement social, civil et culturel, pouvant jouer un rôle de facilitateur dans les processus d’amélioration de la compétitivité de système. Ainsi, les principaux acteurs territoriaux doivent mettre tout en œuvre pour valoriser les complémentarités respectives en évitant le conflit localistique. Le but est de faire face à la concurrence internationale provenant d’autres sujets caractérisés par un dynamisme en termes de recherche, innovation et internationalisation des processus de production. Dans ce sens, la tendance est de construire et des réseaux stables et de relations durables entre les différentes stakeholder (parties prenantes).Naturellement, les organismes publics revêtent un rôle fondamental pour garantir la cohésion entre les acteurs locaux - PME, délégations patronales, systèmes de production, Chambres de Commerce, Centres de Recherche, Universités, ONG – pour élaborer et réaliser des projets communs. Ce cadre met en évidence l’exigence de promouvoir et de renforcer une régie régionale adéquate assurant, d’une part, une plus grande efficacité sur le plan de la coordination des différentes aires d’administration régionale; d’autre part, une meilleure construction et

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consolidation des partenariats locaux existants. Il est à remarquer combien une régie centrale est fondamentale pour renforcer aussi la collaboration institutionnelle avec d’autres régions et organismes territoriaux italiens et européens.La Région Campanie, de manière tout à fait complémentaire à l’action de gouvernance centrale des activités de coopération européenne, se sert de la contribution de Città della Scienza, sa structure in-house. Città della Scienza est l’organisme instrumental de la Région qui soutient l’innovation et l’ouverture internationale du système régional. C’est dans ce cadre qu’il joue un rôle opérationnel dans la conception et la réalisation des interventions de Coopération Territoriale Européenne de la Campanie. À cet égard, il a élaboré le Programme Stratégique pour la Coopération Territoriale Européenne de la Région Campanie, à travers des activités d’écoute et de confrontation auxquelles les principaux acteurs socio-économiques du territoire régional ont largement participé. Les secteurs prioritaires pour les projets de coopération, identifiés par la Campanie tenant compte des objectifs de coopération territoriale européenne à l’échelle communautaire et nationale, sont les suivants:

a. enviRonnement et RessouRces cultuRelles b. RecheRche et innovAtion c. développement pRoductif et des échAnges d. AccessibilitéEn revanche, en ce qui concerne les aires géographiques auxquelles les activités de coopération s’adressent, dans leur définition, les objectifs suivants sont poursuivis:• Consolidation du rôle international de la Région Campanie à l’intérieur des réseaux de coopération euro-

méditerranéens et dans le processus d’intégration européenne;• Synergies avec les régions européennes qui investissent dans des interventions à haute intensité de connaissance;• Soutien au développement de la capacité innovante des entreprises de la Campanie;• Accroissement du potentiel de développement des échanges économiques et commerciaux ;• Continuité entre la programmation de 2000/2006 et celle de 2007/2013.

Tenant compte de ces objectifs, nous avons abouti à la définition de 3 lignes directrices, c’est-à-dire:

2. L’ACCORD DE COOPÉRATION CAMPANIE-PACA

Dans le cadre des actions de coopération territoriale, la Campanie identifie une priorité dans l’aire de la Méditerranée, dans la ligne du projet européen ambitieux de constituer une zone de libre-échange entre les Pays riverains de l’aire méditerranéenne, définie officiellement par le Sommet de Paris de 2008 Union pour la Méditerranée (UPM). Elle représente une opportunité décisive, afin que la Campanie et le “Mezzogiorno” (Italie du Sud) revêtent un rôle central dans les processus de développement de la compétitivité et de la cohésion au sein de l’UE et dans les aires géographiques contigües. La Campanie souhaite relever cet enjeu en intensifiant les rapports institutionnels, les relations dans le thème de la recherche et de l’innovation, les accords de production et commerciaux entre les entreprises, les partenariats entre les ONG et les échanges culturels, à travers des projets de coopération qui emploient de manière efficace les Programmes Communautaires pour le Bassin de la Méditerranée, ainsi que les interventions de coopération décentral au développement, financée à travers les ressources régionales, nationales et communautaires.Depuis 2006, la Campanie est à la Vice-présidence de la Commission InterMediterranéenne (CIM) au sein de la Conférence des Régions Périphériques Maritimes (CRPM), qui regroupe 156 Régions européennes appartenant à 28 États, membres ou non de l’Union Européenne, en jouant un rôle important de lobbying sur les “thèmes méditerranéens”. Des projets ont été réalisés, à l’appui de ce rôle, en partenariat avec les Régions et les Organismes locaux de l’aire méditerranéenne. Un rôle de premier

plan revient aux partenariats avec les régions occidentales, notamment de la France et de l’Espagne. En particulier, à travers les programmes Medocc (Méditerranée occidentale) et Interreg IIIC, la Région Campanie a su bâtir et renforcer des partenariats avec les Régions espagnoles et françaises (en premier lieu, pour la France: Provence-Alpes-Côte d’Azur, Corse, Languedoc-Roussillon, Rhône-Alpes; et pour l’Espagne: Andalousie, Aragon, Catalogne, Îles Baléares, Murcia, Valence, Ceuta et Melilla).Les liens forts, historiques et culturels, entre la Campanie et la Région Provence-Alpes-Côte d’Azur, les compétences technologiques et dans les secteurs de la recherche, le développement durable du territoire, la richesse des ressources naturelles et l’exigence de créer des systèmes intégrés pour la protection de l’environnement, représentent quelques éléments sur lesquels repose la volonté de créer des réseaux stables et des partenariats durables entre les deux Régions. Le Programme de Coopération entre la Région Campanie et la Région PACA est né de la volonté rappelée par les deux Régions, déjà à partir de 2004, de promouvoir des actions de coopération bilatérale dans le but de renforcer les intérêts réciproques et les liens économiques, scientifiques, sociaux et culturels, ainsi que d’accroître les possibilités d’échange conjoint avec les Pays de la rive sud de la Méditerranée. L’Accord Cadre de Coopération Bilatérale, signé en janvier 2004 à Marseille, représente le premier acte par lequel les Régions ont ratifié l’engagement d’établir des relations privilégiées de coopération “décentrée”. Les domaines qui ont été identifiés en premier lieu dans l’Accord cadre sont:

Les transports maritimes, les activités portuaires, environnement marin et les sciences de la mer. Cet accord prévoit également la constitution d’un “groupe conjoint de pilotage” qui se réunira parallèlement aux manifestations qui se dérouleront alternativement dans la Région PACA et en Campanie. Le groupe est en outre délégué à tracer le bilan des actions menées et à redéfinir les objectifs poursuivis à la lumière des contingences qui se sont vérifiées chemin faisant. La volonté politique-institutionnelle de rendre l’accord cadre opérationnel a été confirmée par l’accord de coopération bilatérale et par le plan d’actions 2007-2013 correspondant, signé à naples, en septembre 2006, par les présidents des deux régions. Par ces actes, la campanie et la région paca affirment, par ailleurs, la volonté réciproque de participer aux opportunités offertes par les programmes communautaires relatifs à la période 2007-2013. Les domaines de coopération identifiés dans l’accord et dans le plan d’actions sont les suivants: Recherche, innovation et enseignement supérieur; environnement marin et gestion intégrée de la zone côtière; monitorage des risques naturels; pêche, transports ports maritimes; économie; culture. Ce Plan identifie en outre deux sujets opérationnels responsables de la mise en œuvre de l’Accord de Coopération, c’est-à-dire: Città della Scienza, pour la Région Campanie et le Service Mer du Département Environnement et Agriculture de la Région PACA. À la suite des Accords institutionnels entre les deux Régions, un programme intensif de rencontres et d’échanges a eu lieu entre les délégations institutionnelles et les délégations des sujets actifs dans la coopération européenne des deux Régions. Le but

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des expériences les plus étudiées en Europe, celle du Parc Scientifique et Technologique de Sophia-Antipolis. La comparaison entre les modèles de développement et l’innovation dans des zones qui présentent des problèmes souvent semblables ainsi que la recherche de modalités réalisables de collaboration, sont les objectifs spécifiques de cette ligne d’action.

DÉVELOPPEMENT TERRITORIAL Les thèmes centraux de cette ligne d’action sont au nombre de deux. De manière analogue à la précédente, ils portent sur les problèmes de base communs entre les deux régions.• la valorisation, même en termes économiques, de la ressource de la mer visant à échanger des modèles en matière de développement des bourgs marins, de la diversification des activités économiques liées à la mer (pêche, chantiers, etc.).• Les expériences liées au développement des aires internes, visant à rééquilibrer les facteurs de développement entre les aires métropolitaines (Naples, Marseille), les districts à forte vocation touristique (Côte d’Azur, Capri et Côte de Sorrente), les aires rurales et internes du territoire.En particulier, dans ce dernier domaine du développement des aires internes, un projet concret a déjà été identifié. Il repose sur le transfert en Campanie de l’expérience pluri-décennale des Universités du Vin françaises. Cette idée place au centre de l’action la Commune de Taurasi qui, forte de la marque connue à l’échelle internationale de son vin de qualité, en collaboration avec l’UESS (Université Européenne des Senteurs & des Saveurs di Forcalquier) et l’Université du Vin de Suze la Rousse, souhaite concevoir et réaliser un Centre d’Excellence du Goût de Taurasi.

RECHERCHE ET INNOVATIONCette ligne vise à créer et renforcer des réseaux interrégionaux de la recherche et des circuits de l’innovation; les thèmes caractéristiques seront les ICT, les Biotechnologies, les Nouveaux Matériaux et autres domaines, dans lesquels les Universités et les Centres de Recherche des deux aires trouveront des intérêts réels.

ACCESSIBILITÉ ET TRANSPORTSDans ce secteur, on souhaite vérifier la faisabilité d’actions d’intégration dans le cadre des Grands Corridors de Communication Européens qui permettent le transfert réciproque d’expériences de transport local durable. Dans ce sens, les premiers exemples plus significatifs sont représentés par les expériences du circuit régional de la métropolitaine de la Campanie et par le métro de la Mer, ainsi que par le plan de valorisation des ports touristiques en PACA.

Outre cela, le programme prévoit des actions transversales d’animation, implication, information et communication.

Déjà à partir de l’automne 2009, la Région Campanie a développé ses activités d’information et d’animation relatives au Programme Campanie-PACA, en impliquant les principales stakeholder (parties prenantes) locales dans des initiatives ad hoc, où de nombreuses hypothèses conceptuelles de coopération ont été recueillies. Un site web avec les services de promotion des partenariats a été mis en place en soutien à cette activité.Le détail des lignes opérationnelles, dans le cadre desquelles on vise à identifier des projets de coopération

finançables, est le suivant: a. Environnement• Environnement marin.Intégration des activités et des méthodes de monitorage de l’environnement marin; création de réseaux et de structures de recherche; création de bases de données partagées; activités de divulgation scientifique.• Gestion intégrée des côtes.Partage et création d’instruments et de méthodes d’analyse; consolidation et création de réseaux.• Monitorage et prévention des risques.Soutien aux partenariats actifs pour la mise au point d’instruments conjoints de prévision, prévention et alerte rapide.• Gestion des ressources d’eaux.Mise en place de partenariats pour l’échange de bonnes pratiques; activités de promotion de la participation civique à la gestion et prévention des catastrophes environnementales. b. Culture• Patrimoine culturel dans les Pays du Bassin de la Méditerranée.Promotion de l’éducation artistique; valorisation des cultures de la Méditerranée; divulgation scientifique; création d’une plateforme d’échanges d’expériences relatives à la réalisation de manifestations culturelles. c. Développement Économique & Compétitivité• Projets de filière.Définition de la filière d’intérêt conjoint, pour le développement de programmes d’échange et de soutien à la création et aux regroupements d’entreprises (pôles de compétitivité).• Partenariats pour le développement

durable.Rencontres et réalisation de meeting BtoB entre les entreprises. d. Développement Territorial• Actions de développement local liées à la ressource mer.Échange d’expériences et transfert de bonnes pratiques.• Marketing territorial.Actions de valorisation de la culture et des produits locaux; projets et activités pour la réévaluation des aires internes; valorisation du patrimoine œnogastronomique. e. Recherche & Innovation• Coopération scientifique internationale.Soutien à l’échange de chercheurs dans le cadre de projets et d’initiatives communes de recherche.• Création et développement de réseaux de recherche.Projets de jumelage International entre les instituts de recherche et les PME; actions de soutien pour la réalisation de projets internationaux de R&D (recherche et développement). f. Accessibilité et TransportsActivités d’intégration pour le renforcement des réseaux et des corridors européens; échange de bonnes pratiques pour la constitution et la gestion des ports et des points d’accostage, en accord avec les principes de durabilité et de soutenabilité. g. Activités transversales de communication et de diffusionRéalisation de plateformes de communication de chaque projet bilatéral; activités de maillage; promotion des rencontres, échanges et visites conjointes.

étant d’aboutir à une vérification et une mise à jour des thèmes d’intérêt, en fonction des priorités, finalités et modalités opérationnelles de la programmation de la Région Campanie pour la période 2007/2013. Ce travail a conduit à la constitution d’une cabine de régie des activités de coopération entre les sujets de la France et de la Campanie, composée par le secteur de la Région Campanie délégué aux activités de Coopération Européenne, avec le support technique de Città della Scienza et par le Pôle Relations Internationales et Affaires Européennes de la Région PACA. Elle a effectué une action efficace de coordination au sein des administrations régionales respectives, pour le scouting (actions de reconnaissance) d’opportunités et d’acteurs territoriaux qualifiés et motivés vis-à-vis des actions de coopération éventuelles. En accord avec la Région PACA, les lignes opérationnelles de l’Accord et les macro-actions à réaliser, pour lesquelles la Région Campanie a destiné des ressources spécifiques et dédiées à valoir sur l’Objectif 7.b - “Coopération Interrégionale” – du PO FEDR Campanie 2007-2013, ont été définies. Ainsi, le Programme fixé entre les deux Régions vise au financement et à la réalisation de projets conjoints, à mettre en œuvre entre les autorités locales, sujets territoriaux, Universités, instituts scientifiques et autres réalités d’excellence des deux Régions. Le Plan d’Action conjoint Région Campanie – Région PACA identifie des objectifs de grande valeur et présentant un fort intérêt pour les deux Régions.

ENVIRONNEMENT ET GESTION DES RISQUESLe premier thème est dédié à l’Environnement et embrasse deux aspects de grand intérêt commun: • le bassin de la Méditerranée, considéré comme bien commun fondamental à préserver et valoriser, en prévoyant de créer des réseaux européens conjoints de monitorage et de contrôle environnemental;• la prévention des risques, en développant des systèmes de monitorage, alarme rapide, organisation des interventions à l’échelle euro-méditerranéenne, en partageant, ici aussi les informations, les instruments et les expérimentations.

CULTURELe second thème est relatif à la Culture, visant à renforcer les échanges entre les acteurs culturels des deux Régions et à promouvoir les circuits culturels interrégionaux qui valorisent les aspects communs des cultures des Pays donnant sur la Méditerranée.

DÉVELOPPEMENT ÉCONOMIQUE ET COMPÉTITIVITÉ Sur le thème de la compétitivité des territoires pour le développement économique, la Campanie et la Région PACA ont recherché et expérimenté de nouveaux modèles, contenus et formes d’organisation, pour s’adapter à la compétition internationale et créer des opportunités de développement liées à des systèmes d’innovation. C’est l’expérience des Pôles de Compétitivité français, des Centres Régionaux de Compétence de la Campanie, des districts industriels, ainsi que des Pépinières d’Entreprises et des Parcs Scientifiques et Technologiques. Un secteur dans lequel – dans la zone PACA - figure la présence de l’une

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Dans le but d’une plus grande implication des acteurs régionaux dans le programme de coopération, Seminaire des Partenariats Campanie-PACA a été organisé à Naples, le 17 et 18 décembre 2009. Cet évènement, réalisé en accord avec les deux Régions, a prévu une séance plénière, des rencontres à thèmes, BtoB et une conférence de presse conclusive. Environ 75 opérateurs, dont 15 appartenant à des organismes, des institutions et des organismes de la Région PACA y ont participé. Parmi les rencontres à thèmes réalisées, il est a signalé: Le séminaire sur la “valorisation du territoire et des produits typiques locaux”, pour la création d’un réseau entre les Groupes d’Action Locale (GAL) des deux Régions; la table ronde entre les “Parcs et les Aires Naturelles Protégées”, d’où il en ressort une forte nécessité de fonder une structure de raccord entre les organismes impliqués, réalisée avec le concours de CdS et des partenaires français présents. Enfin, la rencontre entre les Réseaux des Pépinières qui, grâce également à l’apport de la Pépinière de Città della Scienza et de la Pépinière française, TVT (Toulon Var Technologies), a vu la naissance d’une hypothèse de projet de réseau européen entre les pépinières d’entreprises et d’autres “acteurs de l’innovation”, qui sera lancée avec le réseau européen des BIC (Business & Innovation Centres).

À l’occasion de Seminaire des Partenariats, des rencontres bilatérales et multilatérales très fructueuses ont été réalisées, dans le but de consolider des liens déjà noués dans le passé, également sur le plan de la mise en place de nouveaux partenariats pour la planification de programmes de

coopération entre les sujets français et ceux de la Campanie.

En ce qui concerne l’environnement marin, une collaboration a été engagée entre la Station Zoologique de Naples “Anton Dohrn”, l’Université de Naples Parthénope, l’Université de Nice-Sophia Antipolis, le Laboratoire d’Océanographie de Villefranche-sur-Mer, ainsi que le Centre d’Océanologie, le Centre Océanographique et DIMAR (Diversité, évolution et écologie fonctionnelle marine), afférentes à l’Université de la Méditerranée de Marseille. Les Régions PACA et la Campanie ont une longue tradition consolidée dans l’étude des écosystèmes marins. Et pourtant, les activités conjointes entre ces groupes de recherche, ont été centrées jusqu’à ce jour sur des aspects spécifiques de recherche de spécialiste, qui ne sont pas encadrés dans une programmation générale intégrée, finalisée à obtenir et utiliser des instruments fiables pour la gestion de la frange maritime côtière, et à répondre de manière adéquate à la norme européenne en la matière. Le partenariat découlant des rencontres organisées par le Programme Campanie-PACA se propose ainsi d’identifier, tester et proposer des bonnes pratiques d’évaluation de la qualité des corps d’eau des côtes des deux Régions, pour poursuivre les objectifs de sauvegarde et de protection environnementale, demandés par les récentes directives européennes.

Dans le cadre du monitorage des risques environnementaux, la collaboration a été renforcée entre le Centre Régional de Compétence de la Campanie AMRA (Analyse et Monitorage du Risque Environnemental) et ARGAL (Agence

des Risques Géologiques autour de l’Arc Latin), qui ont planifié une étude des processus évolutifs du littoral de la Campanie, dans le but d’analyser les tendances évolutives des littoraux dans les 20 prochaines années et d’identifier les traits de côtes en érosion. AMRA a en outre développé, en synergie avec le Pôle de Gestion des Risques Naturels de la Région PACA, une hypothèse d’activités sur le développement des services web fonctionnels, de manière à ce que les différents systèmes d’early warning (alerte rapide) des deux Régions soient interopérables, afin de favoriser la mise en place d’instruments utiles aux decision-making (prises de décision) en thème de protection des ressources naturelles.

Toujours dans le cadre des thèmes environnementaux, un partenariat a été constitué entre le Secteur Forêts de la Division de l’Agriculture de la Région Campanie et deux sujets importants de la Région PACA: Le Parc des Alpilles et le Parc de la Carmague. Cette collaboration souhaite développer un modèle partagé de gestion d’activités d’éducation environnementale dans des aires naturelles et protégées. Un modèle en mesure de prévoir l’implication et la participation des citoyens et des sujets territoriaux et, à partir de l’action sur les territoires de compétence, à même de s’étendre à d’autres sujets et à d’autres aires naturelles dans la Méditerranée occidentale, en créant un réseau partenarial stable.

Dans le secteur du développement local et du marketing territorial, Seminaire de décembre 2009 a contribué à tisser la trame d’un autre partenariat multilatéral où participent la Commune de Taurasi, la Commune de Forcalquier,

l’Université Européenne des Saveurs & des Senteurs (UESS), l’Université du Vin de Suze La Rousse et l’Université Des Études de Sciences Gastronomiques de Pollenzo. Ces organismes collaborent actuellement dans la définition programmatique et dans la réalisation d’un projet de transfert des informations, connaissances et bonnes pratiques, afin que Taurasi – commune de la province d’Avellino, berceau du vin homonyme et réputé DOCG – devienne le centre de la Campanie de valorisation des filières de produits vinicoles, agro-aromatiques et agro-alimentaires.

Enfin, toujours dans le thème du développement local et du marketing territorial, la Région Campanie a engagé des collaborations avec les Régions PACA et Valence (Espagne), pour partager quelques bonnes pratiques consolidées dans nos territoires, telles que la traçabilité des produits et l’organisation de filières courtes, visant à valoriser les productions d’excellence de la Campanie, en faisant ressortir la qualité et la particularité, tout en défendant le marché des produits qui ne sont pas contrôlés du point de vue qualitatif. Le développement de ces collaborations, partant de l’innovation dans les processus de production et dans les systèmes de contrôle pour la sécurité et la qualité des produits agricoles et alimentaires, a pour objectif l’élaboration d’un projet conjoint, finalisé à créer un circuit continu d’échanges et la construction d’un système interopérable de traçabilité entre les aires partenaires.

Il convient de mettre en évidence que, dans le cadre de l’Atelier, parmi les promoteurs des partenariats français et de la Campanie, il y a eu une grande

Programme de Coopération Campanie-Paca Tableau synoptique des accords opérationnels

• Accord de Coopération Bilatérale Campanie-PACA du 20.09.2006, rendu opérationnel le 26.06.2009 (réf. Région PACA PC/DB/EK-09) avec le partage des adresses opérationnelles.

• Lettre d’Intentions entre la Commune de Forcalquier et la Commune de Taurasi, pour la réalisation du projet: Centre d’Excellence du Goût de Taurasi. Partenaires techniques pour Forcalquier: Université Européenne des Saveurs & des Senteurs (UESS), Université du Vin – Suze La Rousse, et Université des Études de Sciences Gastronomiques de Pollenzo.

• Lettre d’Intentions entre la Région Campanie – Secteur Forêt de Naples, le Parc de la Camargue et le Parc des Alpilles, pour collaborer au développement de modèles de gestion d’activités d’éducation environnementale dans des aires naturelles.

• Lettre d’Intentions entre Città della Scienza (CdS) et Toulon Var Technologies (TVT), pour le développement de projets de coopération entre les Pépinières.

• Lettre d’Intentions entre la Station Zoologique de Naples “A. Dohrn”, Université Parthénope, IAMC-CNR, Université de la Méditerranée - Centre d’Océanologie de Marseille, Laboratoire d’Océanographie de Villefranche sur Mer et l’Université de Nice-Sophia Antipolis, pour créer des réseaux et développer des collaborations sur les thèmes des écosystèmes côtiers des régions PACA et Campanie”.

• Lettre d’Intentions entre CRdC AMRA et ARGAL, Agence des Risques Géologiques autour de l’Arc Latin, pour la réalisation de projets sur l’évolution morphologique des côtes.

• Lettre d’Intentions entre CRdC AMRA et Pôle de Gestion des Risques Naturels PACA, pour le développement d’instruments communs et interopérables de “early warning“ (alerte rapide).

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3. LA RÉGION PROVENCE-ALPES-CÔTE D’AZUR

La Provence-Alpes-Côte d’Azur est l’une des 22 régions administratives de la France et elle s’étend sur le littoral méditerranéen dans le sud-est du Pays, où elle est limitrophe de l’Italie et de la Principauté de Monaco. La Région regroupe 6 départements (Var, Vaucluse, Hautes-Alpes, Alpes Maritimes, Bouches-du-Rhône et Alpes-de-Haute-Provence), qui s’étendent sur une superficie de 31.400 Km2, représentant environ 6% du territoire national.La Région PACA occupe aujourd’hui la troisième place en tant que puissance économique du Pays, avec un PIB de 116 milliards d’euros, une population de 4,8 millions d’habitants et 1.650 sociétés étrangères présentes sur son territoire. Il s’agit de l’une des aires les plus urbanisées du Pays, avec une population concentrée surtout dans les grandes métropoles; en premier lieu Marseille, chef-lieu de la région et deuxième ville de la France pour son nombre d’habitants, premier port touristique de la Méditerranée et qui se classe comme troisième port pétrolier au monde. Marseille est en outre reliée à la capitale (750 Km les séparent) moyennant le TGV, en 3 heures seulement. Les autres villes ayant une grande population sont Nice, Toulon, Aix-en-Provence et Avignon. Enfin, il y a bien 34 villes moyennes (avec plus de 20.000 habitants). La Région PACA compte, par ailleurs, 4 agglomérations urbaines avec plus de 200.000 habitants, parmi les 29 recensées en France.La grande variété et la beauté de son paysage, la richesse de son patrimoine culturel, la présence de nombreuses installations sportives et les itinéraires œnogastronomiques liés aux productions locales typiques, font de la Région PACA un territoire

Cronologia

2004

Intesa Quadro di Cooperazione Bilaterale tra la Regione Campania e la Région PACA, firmata a Marsiglia il 7 gennaio 2004.

2006

Accordo di Cooperazione Bilaterale e Piano d’Azione 2007-2013, sottoscritti a Napoli il 20 settembre tra i Presidenti delle due Regioni.

2007

Delibera di Giunta Regionale della Campania - DGR n. 2273 del 21.12.07 - con cui si ratifica il Piano d’Azione 2007-2023.

2008

DGR 1594 del 15.12.08; avvio del Programma Strategico Triennale di Coordinamento degli interventi di Cooperazione Territoriale 2007-2013.

2009

Condivisione e approvazione da parte delle due Regioni delle linee operative e delle prime ipotesi progettuali strutturate sotto l’egida del Programma di Cooperazione Campania-PACA.

2009

DGR n. 834 del 08.05.2009 Approvazione del Piano Stralcio del “Programma Strategico Triennale per il Coordinamento degli interventi di Cooperazione Territoriale 2007/2013”, che include il Programma di Cooperazione Campania-PACA.

2010

DGR n. 179 del 01.03.2010 con cui è stato approvato il finanziamento ai sensi dell’Obiettivo operativo 7.2 “Campania Regione Aperta” dell’operazione “Cooperazione per la realizzazione del Centro di Eccellenza del Gusto di Taurasi”.

2010

DGR n. 430 del 25.03.2010 con cui è stato approvato il finanziamento, ai sensi dell’Obiettivo operativo 7.2 “Campania Regione Aperta”, dei seguenti progetti: “Cooperazione per la Gestione della Fascia Costiera”; “Cooperazione per l’elaborazione di un modello di gestione delle attività di educazione ambientale in aree protette”; “Cooperazione per lo sviluppo di un modello di previsione dell’evoluzione morfologica della fascia costiera”; “Cooperazione per l’Interoperabilità dei sistemi di tracciabilità delle produzioni alimentari nell’area mediterranea e dei processi di filiera”.

à haute vocation touristique, que ce soit pour ses aires internes et alpines, que pour la Côte d’Azur, la riviera la plus célèbre d’Europe. Son patrimoine naturel est remarquable et la Région PACA a démontré de savoir protéger son environnement. Il suffit de penser que sur son territoire, relativement peu étendu, il existe 3 parcs nationaux et 4 régionaux, parmi lesquels le “Parc Naturel Régional du Luberon”, situé au cœur de la campagne provençale, et “La Camargue”, l’une des réserves naturelles les plus spectaculaires de France, réputée pour ses chevaux à l’état sauvage, ainsi que des réserves naturelles et des mesures de gestion intégrée des zones côtières.

Le tourisme et ses activités rattachées représentent l’un des atouts de l’économie de la région qui attire chaque année 35 millions de touristes et la consommation touristique globale (c’est-à-dire les frais soutenus par le touriste durant son séjour) est estimée à 10 milliards d’euros par an, dont 8,6 proviennent de touristes extrarégionaux: part qui correspond à 11,4% du PIB régional. 65% de la consommation touristique est réalisée dans les trois départements côtiers (Alpes Maritimes, Var et Bouches-du-Rhône). La vocation touristique de cette aire est soutenue par un système de transports efficace. La Région PACA est en effet l’une des régions européennes à plus haute accessibilité, avec un système de chemin de fer étendu et 3 aéroports internationaux servant 180 destinations et d’où transitent 15 millions de passagers chaque année. Dans le chiffre d’affaires du transport maritime, le segment croisiériste est important.

Les activités industrielles et du tertiaire ayant leur siège dans les concentrations urbaines de la région sont nombreuses: informatique, hautes technologies, microélectronique, ingénierie biomédicale, cancérologie et immunologie, laboratoires universitaires, mais aussi industries cosmétiques et alimentaires, logistique et services aux entreprises. Même le secteur formation revêt une grande importance: avec environ 157.000 étudiants par an, dont 18.000 étrangers, la Région Provence-Alpes-Côte d’Azur se place à la troisième place en France pour le nombre d’étudiants.La Région PACA est l’une des régions leaders en Europe dans la Recherche et le Développement et la quatrième en France avec plus de 21.000 préposés, dont environ 14.000 chercheurs. Les investissements dans le secteur privé concernent, pour 60% de la dépense totale effectuée, les compartiments de pointe de l’aéronautique, aérospatial, chimie industrielle, électronique et télécommunications.

Les excellences des secteurs de l’industrie, de la recherche et de l’éducation supérieure sont concentrées dans les dénommés Pôles de Compétitivité nationaux et régionaux. Les Pôles, qui jouent un rôle important également dans le développement de nouveaux projets en R&D, favorisent l’agrégation de sujets et la formation de masse critique pour davantage de présence sur les marchés, tout d’abord à l’échelle régionale et interrégionale et ensuite mondiale. Les Pôles représentent l’une des méthodes adoptées par la France pour favoriser l’innovation et ils jouent, en même temps, un rôle d’animation à l’échelle locale, se plaçant comme interface pour tous les acteurs du

ouverture à la participation d’autres régions méditerranéennes, y compris celles de la rive sud, en lançant ainsi la création d’un premier noyau opérationnel pour la construction d’un Réseau EuroMéditerranéen pour la sauvegarde et la valorisation de l’aire du Mare Nostrum. La Campanie partage donc avec la Provence-Alpes-Côte d’Azur l’ambition de participer à la construction d’une macro-région européenne fortement orientée vers la Méditerranée: un lieu idéal de confrontation où la coopération territoriale, à travers l’échange des connaissances et la valorisation des excellences régionales, se confirme comme étant l’un des instruments de mise en œuvre des politiques communautaires, ouvert aux systèmes régionaux et aux marchés européen et international.

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territoire, en les soutenant dans la réalisation de nouveaux projets et en les accompagnant dans la recherche de financements de la part des institutions. Les Pôles de Compétitivité français sont au nombre de 71 et ils reçoivent un financement publique d’environ 1,5 milliards d’euros tous les trois ans; ils couvrent tant les secteurs d’activités liées aux technologies émergentes, telles que les nanotechnologies, les biotechnologies, la microélectronique, que les activités de production plus “mûres”. Les Pôles d’excellence de la Région PACA ayant reçu l’étiquette nationale “Pôle de Compétitivité - Moteurs de Croissance et d’Emploi” sont au nombre de 9, dont 2 de dimension mondiale, le Pôle Mer PACA et le Pôle Solutions Communicantes Sécurisées (SCS). De plus, la Région PACA a mis en place, depuis mars 2007, sur l’initiative du Conseil Régional, un système de labellisation des clusters régionaux, susceptibles d’être classés positivement comme PRIDES - Pôles Régionaux d’Innovation et de Développement Économique Solidaire (Poli Regionali di Innovazione e Sviluppo Solidale). Aujourd’hui, 26 PRIDES régionaux ont été identifiés. Ils sont composés principalement par des PME, centres de formation et laboratoires de recherche qui sont tous caractérisés par le développement d’actions se basant sur: l’innovation, l’utilisation optimale des ICT, développement international, responsabilité sociale et environnementale, interdépendance économique. Le 26 filières portant la marque PRIDES regroupent 3.400 membres, dont 2.800 entreprises, où 95% sont des PME et 5% des micro-entreprises. Le système PRIDES, qui emploie environ 163.000 personnes dans la région, est structuré dans

les m acro-secteurs Technologies, Développement Durable, Culture, Tertiaire.

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Pubblicazione a cura diEdoardo ImperialeDirettore Generale di Città della Scienza s.p.a.

Contributi diMariarosaria Casacchia, Giuseppe Palmieri

Piano Strategico CooperazioneNunzia Arillo

Collaborazioni scientificheArthur D. Little s.p.a.

Coordinamento redazionaleNunzia Arillo

© copyright Città della Scienza spaFinito di stampare nel mese di marzo 2010

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Città della Scienza S.p.A.Socio Unico Regione CampaniaVia Coroglio, 5780124 Napoli, Italiawww.bic.cittadellascienza.it

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PO FESR Campania 2007-2013Obiettivo specifico 7.b – Cooperazione InterregionaleLa pubblicazione è stata realizzata con il cofinanziamento dell’Unione Europea

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