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Federica Galli con Nicola Magrin e Tindàr Acque e Ombre

Acque e Ombre - Salamon Gallery · Ha raccolto le foglie delle piante che ne hanno preso il posto e il testimone; ne ha tratto delle ombre e, da ... trovato e le ha interpretate secondo

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Federica Galli con Nicola Magrin e Tindàr Acque e Ombre

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Salamon&C. Fine Art

Acque e OmbreGalli | Magrin | Tindàr

Salamon&C. fine art | Milano 20122 Palazzo Cicogna, Via San Damiano, 2 (interno) Tel + 39 335 58 94 218 Lorenza.Salamon@gmail . i t | www.salamon.it

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Acque e Ombre

Federica Galli, inciditrice scomparsa nel 2009, ha lasciato un segno apprezzato e ammirato anche da artisti molto giovani quali Nicola Magrin e Tindàr, che presentiamo in questa esposizione.

La genesi della mostra Acque e Ombre risale a molti mesi fa quando, per motivi diversi, scopro dell’ammirazione che Nicola Magrin e Tindàr nutrono per l’opera della scomparsa Federica Galli.

I loro linguaggi espressivi non potrebbero essere più distanti, fra di loro e con la Galli, eppure ci sono dei legami che li uniscono profondamente: ricerca; poesia; l’amore e la conoscenza per la natura; la disciplina, che rasenta il rigore formale e stilistico; e, non ultimo, l’eleganza che li contraddistingue e con cui si muovono nel frastornante panorama dell’arte contemporanea.

Tanto è bastato per delineare un progetto che li vede protagonisti di una esposizione nella quale i due giovani hanno avuto la libertà di ispirarsi, con estrema libertà e leggerezza, all’opera della Galli.

Nicola Magrin ha declinato il suo omaggio dedicandosi specificatamente al larice. Lo spunto nasce dal fascino sprigionato dall’esemplare di 2300 anni illustrato dalla Galli in un'acquaforte del 1995.Magrin, grande appassionato di montagna, conosce bene la regale, solitaria pienezza di questa specie, e lo propone con il proprio linguaggio stilistico usando l’acquerello in modo denso e pieno, che l’artista ama definire idropittura.La sua opera si sviluppa attraverso orizzonti di ampio respiro, cieli metafisici, pervasi di quella calma che solo chi è in pace con sé stesso può trasmettere.

Tindàr ha invece selezionato le acqueforti dell Galli dedicate alle piante monumentali di Milano e Monza ed è andato alla loro ricerca. Dall'esecuzione delle opere della Galli sono passati molti anni, la natura ha fatto il suo corso e alcuni degli esemplari descritti dall’abile pennino di Federica non ci sono più.

E proprio in questa trasformazione l’artista ha trovato ispirazione.Ha raccolto le foglie delle piante che ne hanno preso il posto e il testimone; ne ha tratto delle ombre e, da queste, delle immagini fotografiche che di volta in volta sono giocose, ironiche, curiose, divertenti, poetiche. Di Tindàr saranno disponibili sia i modelli tridimensionali che le immagini fotografiche che ne sono derivate.

In esposizione anche le opere di Federica Galli selezionate da Nicola Magrin e Tindàr.

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Federica Galli

La Galli, scomparsa nel 2009, ha l a s c i a t o u n a d e l l e p i ù a m p i e testimonianze artistiche della città di Milano e dintorni. Per la mostra Nicola Magrin e Tindàr hanno selezionato delle opere che fossero funzionali al proprio linguaggio.

Magrin ha scelto il Larice di 2300 anni, pianta che per la sua presenza solitaria, svettante e possente è simbolo per antonomasia del paesaggio alpino, prediletto nella sua vita e nella sua pittura.

Tindàr ha selezionato le opere in cui la Galli ha rappresentato le piante di Milano e Monza. Ha cercato gli alberi, ha raccolte le foglie di quelli che ha trovato e le ha interpretate secondo il suo stile.

Giardino di Villa Reale, Monza, cm 71 x 52Villa Reale Monza, cm 49 x 49I Platani all’Arena di Milano, cm 49 x 49

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Nicola Magrin

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7Larice Solitario, acquerello denso intelato, cm 115 x 15

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8 Bosco di Larici, acquerello denso interrato, cm 95 x 140

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9Larice Invernale cm 76 x 146 | Larice Solitario cm 35 x 22, entrambi acquerelli intelati

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Fotografie stampate su carta come, tiratura limitata a nove esemplari, cm 17 x 24

Tindàr

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12 Fotografie stampate su carta cotone, cm 17 x 24

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13Fotografia stampata su carta cotone, cm 17 x 24

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Federica Galli, esponente di spicco dell’’arte incisoria italiana, nasce a Soresina - un paese alle porte di Cremona - nel 1932. Nell’immediato dopoguerra, 1946, convince i genitori a iscriverla al liceo artistico a Milano e nel 1950 all’Accademia delle belle Arti di Brera dove si diploma in pittura quattro anni dopo.

Inizia a incidere nel 1954 - “Il paese dell’Alberta”- cimentandosi nell’acquaforte che non abbandonerà più. Sposatasi nel 1966 con il giornalista Giovanni Raimondi – redattore capo del Corriere della Sera - inizia una fitta serie di viaggi culturali che la portano nelle maggiori capitali europee e in paesi dalla tradizione incisoria meno radicata. Questo è anche l’anno in cui si convince che il mezzo tecnico con cui si esprime meglio è l’incisione, a cui si dedicherà in maniera assoluta portando a termine oltre ottocento soggetti diversi.

Sin dalle prime mostre personali - 1960 la prima a Milano - attira il consenso sia del pubblico sia della critica. Nell’arco di pochi anni annovera fra i suoi sostenitori i più autorevoli critici del tempo: Franco Russoli, Mario de Micheli, Giovanni Testori - che la seguirà fino alla propria morte - Mina Gregori, Gian Alberto dell’Acqua, Roberto Tassi, Renzo Zorzi, Carlo Bo, Daniel Berger (Metropolitan Museum of New York), Gina Lagorio, Giuseppe e Francesco Frangi, Marco Fragonara, Giorgio Soavi, David Landau (Oxford University).

Ottiene i maggiori riconoscimenti istituzionali mai avuti da un artista contemporaneo: è il primo artista vivente invitato a esporre alla Fondazione Cini di Venezia - 1987 con la raccolta dedicata alla città lagunare - ; al Museo Civico di Palazzo Te a Mantova - 1987 - ; al Castello Sforzesco di Milano - 1988 - ; negli Archivi Imperiali della Città Proibita, galleria Wag Fung, - 1995 -.

Così come annovera fra i suoi collezionisti uomini di cultura, italiana e straniera, noti anche per la loro colta passione verso la grafica, fra questi, i più conosciuti: Dino Buzzati, Leonardo Sciascia, Francois Mitterand.

Ampia ed esauriente testimonianza della sua opera, consultabile, è presente al Museo Civico Ala Ponzone di Cremona, nella collezione Bertarelli del Castello Sforzesco di Milano, a Villa Reale a Monza in provincia di Milano.

Federica Galli, fra il 1954 e il 2008, ha inciso oltre ottocento lastre dedicandosi principalmente a tre tematiche: i paesaggi, gli alberi e le vedute. I paesaggi sono principalmente quelli della pianura lombarda, con le poetiche descrizioni delle sue caratteristiche cascine: circa cinquanta opere.

Le vedute sono quelle di Milano e Venezia, città significative nella vita di Federica Galli a cui l’artista ha restituito la sua riconoscenza attraverso uno sguardo acuto, veritiero e mai scontato.

La passione per la natura e la capacità di riportarne gli aspetti più incantevoli sono dimostrate in oltre cento tavole. La sua proverbiale abilità tecnica le ha anche consentito di superare quegli ostacoli, ostici agli incisori, quali la rappresentazione della neve e della notte, senza mai scadere nella leziosità.

L’artista ha dedicato una raccolta agli Alberi Monumentali più significativi della nostra penisola, con oltre sessanta piante scelte per interesse storico o naturalistico o estetico. Una collezione di rara bellezza. Arensi (critico, responsabile artistico di Palazzo Leone da Perego a Legnano), Ivana Iotta (direttore Museo Civico Cremona), Franco Grechi e Alberto Galli.

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Nicola Magrin Biografia

È nato a Milano nel 1978.Nel 2004 si diploma presso l’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano con una tesi suMiquel Barceló.Nel 2008 è stato selezionato per un Artist in Residence di tre mesi a New York (U.S.A.) presso l’Harlem Studio Fellowship by MontrasioArte.

Mostre personali:2014 -Nicola Magrin Lugano Spazio 19292013 -Nicola Magrin. Indaco, Casa Atellani, Milano2012 -Nicola Magrin. Wolves, Leogalleries, Monza2011 -Nicola Magrin. La montagna dentro, Teca, Chiesa Valmalenco, SondrioNicola Magrin. Alberi, Fiammetta Cavalleri Arte, MilanoNicola Magrin. Anima e libertà del colore, Leo Galleries, Lugano, Svizzera Switzerland a cura di curated by Matteo Galbiati in contemporanea a with Arturo Vermi. La felicità del segno #2 a cura di curated by Simona Bartolena e and Anna Vermi2009 -La traccia del racconto, MontrasioArte, Monza2008 -Tiziano Terzani. Fantasmi, Salone dei Cinquecento, Palazzo Vecchio, FirenzeTiziano Terzani. Sguardi dall’Himalaya, Melbookstore, Roma2005 -Tiziano Terzani. Prize, sedi varie, Udine2002 -Portraits, Galleria Blanchaert, Milano

Residenze: 2008-2009 -Harlem Studio Fellowship by MontrasioArte, New York, U.S.A.

Premi: Premio Arte, Arte-Mondadori, Milano | Primo Premio per le Accademie |First Prize for the Academy

Pubblicazioni: 2009 Renato Miracco, Instant Book, Charta, Milano | 2007 Philippe Daverio e and Jean Blanchaert, 13x17, Rizzoli, Milano

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Tindàrbiografia

Tindàr è nato a Milano nel 1986. Si è laureato nel 2008 in Business Management all’Università Bocconi e nel 2010 in Storia dell’Arte all’università La Sapienza di Roma. In seguito ha frequentato l’Accademia di Belle Arti a Roma dove lo studio del disegno lo ha appassionato e lo continua a guidare nella sua ricerca artistica. Vive e lavora a Roma, per il momento. Mostre future:12 marzo ’15 – Asia Contemporary Art Show, Hong Kong

Mostre passate 2015 – London Art Fair, Londra 2014- Tio Ilar, Atene 2014- Contemporary Istanbul, 2014 START at Saatchi Gallery, Londra 2014 Galleria Salamon & C. – Milano 2013 Galleria Salamon & C. – Milano 2012 Sorelle Riva – Milano 2012 RvB Arts – Roma 2012 Palazzo di Napoli e Costantino – Palermo 2012 The Affordable Art Fair (AAF) – Roma

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