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in collaborazione con la Diocesi di Roma
ADORAZIONE EUCARISTICA
Parrocchia Sant’Andrea delle FratteParrocchia San Giacomo in AugustaParrocchia San Lorenzo in LucinaParrocchia San Marco Evangelista
al CampidoglioParrocchia Santa Maria del PopoloParrocchia Santa Maria in AquiroParrocchia Santa Maria in ViaParrocchia Santi XII ApostoliParrocchia Sant’Agostino
in Campo MarzioParrocchia Santi Biagio e Carlo
ai CatinariParrocchia San Giovanni Battista
dei FiorentiniParrocchia San Lorenzo in DamasoParrocchia Santa Maria
in Portico in CampitelliParrocchia Santa Maria in VallicellaParrocchia San Salvatore in LauroParrocchia Santissima Trinità
dei PellegriniParrocchia San CrisogonoParrocchia Santa DoroteaParrocchia San Francesco d’Assisi
a Ripa GrandeParrocchia Santa MarcellaParrocchia Santa Maria in TrastevereParrocchia Santa Maria LiberatriceParrocchia Santa PriscaParrocchia San SabaParrocchia San Camillo De LellisParrocchia Sacro Cuore di Gesù
a Castro PretorioParrocchia Santa Maria ai MontiParrocchia Santa Maria degli Angeli e
dei MartiriParrocchia Santi Sergio e Bacco
degli UcrainiParrocchia Santi Vitale
e Compagni Martiri in Fovea
Elenco delle chiese aperte a Roma per l’Adorazione Eucaristica
Parrocchia Santa BibianaParrocchia Santa Croce in GerusalemmeParrocchia Sant’Eusebio all’EsquilinoParrocchia Santi Marcellino e Pietro
al LateranoParrocchia Santa Maria in Domnica
alla NavicellaParrocchia Santa Maria Maggiore
in San VitoParrocchia Santissimo Salvatore e Santi
Giovanni Battista ed Evangelistain Laterano
Parrocchia Santi Silvestro e Martino ai Monti
Santa Maria alla ScalaS. Benedetto in PiscinulaSanta Pudenziana al Viminale
LA CHIESA BELLA DEL CONCILIORoma, 11 Ottobre 1962 - 11 Ottobre 2012
Non appena furono arrivati, riunirono la comunità e riferirono tutto quello che Dio aveva compiuto per mezzo loro
e come aveva aperto ai pagani la porta della fede. (At 14,27)
Guida: Gesù nell’Eucaristia è una presenza concreta che deve permearetutta la vita quotidiana (…) Per comunicare veramente con un’altra perso-‐na devo conoscerla, saper stare in silenzio vicino a lei, ascoltarla, guardar-‐la con amore. Il vero amore e la vera amicizia vivono sempre di questareciprocità di sguardi, di silenzi intensi, eloquenti, pieni di rispetto e divenerazione, così che l’incontro sia vissuto profondamente, in modo per-‐sonale e non superficiale”. (Benedetto XVI)
Dalla Costituzione conciliare Sacrosanctum Concilium n. 7.
Per realizzare un’opera così grande, Cristo è sempre presente nella suaChiesa, e in modo speciale nelle azioni liturgiche. È presente nel sacrificiodella Messa, sia nella persona del ministro, essendo egli stesso che, «offertosi una volta sulla croce, offre ancora se stesso tramite il ministerodei sacerdoti », sia soprattutto sotto le specie eucaristiche. È presente conla sua virtù nei sacramenti, al punto che quando uno battezza è Cristostesso che battezza. È presente nella sua parola, giacché è lui che parlaquando nella Chiesa si legge la sacra Scrittura. È presente infine quando laChiesa prega e loda, lui che ha promesso: «Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, là sono io, in mezzo a loro »(Mt 18,20). Effettivamente per il compimento di quest’opera così grande,con la quale viene resa a Dio una gloria perfetta e gli uomini vengono san-‐tificati, Cristo associa sempre a sé la Chiesa, sua sposa amatissima, laquale l’invoca come suo Signore e per mezzo di lui rende il culto all’eternoPadre. Giustamente perciò la liturgia è considerata come l’esercizio dellafunzione sacerdotale di Gesù Cristo. In essa, la santificazione dell’uomo è
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non confundar in aeternum (In te, Signore, ho sperato, che io non sia con-‐fuso in eterno) (Sl 70,1)”
(Benedetto XVI, Discorso, 1.VII.11)
P. O Dio, che per la tua gloria e per la nostra salvezza, hai costruitosommo ed eterno sacerdote il Cristo tuo Figlio, concedi a noi, divenutituo popolo mediante il suo Sangue, di sperimentare, nella partecipa-‐zione al sacrificio eucaristico, la forza redentrice della croce e dellarisurrezione. Per Cristo nostro Signore.
T. Amen.
BENEDIZIONE E CONGEDO
P. Il Signore sia con Voi.T. E con il tuo Spirito.
P. Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni e ci conduca alla vita eterna.T. Amen.
CANTO FINALE
“Il Concilio può essere e diventare sempre di più una grande forza per il sempre necessario rinnovamento della Chiesa”
(Benedetto XVI, Discorso, 22.XII.05).
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significata per mezzo di segni sensibili e realizzata in modo proprio a cia-‐scuno di essi; in essa il culto pubblico integrale è esercitato dal corpo misti-‐co di Gesù Cristo, cioè dal capo e dalle sue membra. Perciò ogni celebrazio-‐ne liturgica, in quanto opera di Cristo sacerdote e del suo corpo, che è laChiesa, è azione sacra per eccellenza, e nessun’altra azione della Chiesa neuguaglia l’efficacia allo stesso titolo e allo stesso grado.
P. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. T. Amen.C. Grazia a voi e pace da Colui che è, che era e che viene, Signore del
tempo e della storia.T. E con il tuo spirito.
– ACCOLGO –
P. Carissimi fratelli sorelle, in questa serata così speciale che ricorda il 50°anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II, vogliamo soffermarcinella contemplazione e nell’adorazione di Cristo Gesù nostro Signore,presente del mirabile sacramento dell’Eucaristia.Adorando Gesù nel Sacramento dell’Amore noi riconosciamo in Lui lasorgente della vita, della gioia, della speranza e di ogni bene.Preghiamo perché questo incontro con il Signore Gesù nell’Eucaristiasconvolga la nostra vita e ci aiuti a scegliere definitivamente per Cristo,rendendoci desti e vigilanti in attesa della sua venuta nella gloria.
Canto di esposizione
P. Adoriamo profondamente Gesù Eucaristia, apriamo il nostro cuore alsuo amore, lasciamoci avvolgere dalla sua presenza trasformante per-‐ché la nostra vita possa essere per i fratelli testimonianza di fede, disperanza e di carità.Chiediamo al Signore di liberarci dal pensiero di non saperci più stupireper la grandezza di questo mistero che ci rende sua presenza di amorela dove siamo.
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no i diritti e la dignità umana. Regnino la carità e la giustizia, con laoperazione sincera delle classi sociali. (don Primo Mazzolari)Tu che vivi e regni, nei secoli dei secoli.
T. Amen
Guida: Con la preghiera il dono d’amore che Dio ci ha fatto, si fa interces-‐sione e ricchezza, impegno concreto a fare sì che si realizzi nella nostravita. Ognuno deve imparare ad amare per poter diventare, per gli altri,dono gratuito e disinteressato, così come il Signore ha donato la sua vitaper la nostra salvezza. A lui, amore supremo, diciamo:Signore, tu che sei buono e grande nell’amore, ascoltaci.
Perché scopriamo sempre più la profondità del dono della fede.Preghiamo. -‐ Rit.
Insegnaci a divenire dono per gli altri. Aiutaci a investire e a far fruttifica-‐re, totalmente per gli altri, tutti i talenti che tu ci hai chiesto di ammini-‐strare. Preghiamo. -‐ Rit.
Perché modelliamo il nostro amore per gli altri sul tuo amore e la nostravita, i nostri gesti, le nostre parole, siano trasparenza di Te. Preghiamo. -‐ Rit.Insegnaci ad amare, a cogliere l’amicizia come un dono prezioso che ciarricchisce vicendevolmente. Rendici stimolo e ricchezza di vita, gli uni pergli altri. Preghiamo. -‐ Rit.
P. Ed ora, preghiamo insieme come il Signore ci ha insegnato:Padre nostro…
(In questi cinquant’anni) quasi tutto è cambiato, ma è rimasta la fedeltàdel Signore. Lui è lo stesso ieri, oggi e sempre: e questa è la nostra certez-‐za, che ci dà la strada al futuro. Il momento della memoria, il momentodella gratitudine è anche il momento della speranza: In te Domine speravi,
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2° coro
La tua Parola e il tuo PaneCi rivelano il senso della vitaE ci insegnano la via della fedeltà,dell’amore e della giustizia.
1° coro
Rendici attenti al tuo Vangelo,fa’ che ogni giorno sia la nostra guida.La liturgia di ogni domenicaSia la nostra scuola di comunità
2° coro
La tua Parola sia luce Per le nostre scelte quotidiane.Il tuo Pane rafforzi in noi La volontà e le motivazioni.
Tutti: Parola e Pane siano il tesoro dal quale attingere di continuo
saggezza e bontà, per costruire un mondo più giusto e fraterno.
– INVOCO –
P. Ti presentiamo, Signore Gesù, i nostri bisogni; vedi in quali difficoltà,sofferenze e insidie viviamo i nostri giorni. Dacci la sapienza e l’amoreche ti sostenne nelle laboriose giornate terrene. Ispiraci pensieri difede, pace e moderazione perché si cerchino insieme al pane quotidia-‐no, i beni spirituali. Salvaci da chi mira a rapirci il dono della fede e lafiducia nella tua Provvidenza. Liberaci dagli sfruttatori che disconosco-‐
Adorazione silenziosa
ORAZIONE
P. Padre Santo, che mantieni nei secoli le tue promesse, rialza il capodell’umanità oppressa da tanti mali e apri i nostri cuori alla speranza,perché sappiamo attendere senza turbamento il ritorno glorioso delCristo giudice e salvatore, che qui contempliamo e adoriamo nelSacramento dell’Amore. Egli è Dio...
T. Amen.
– ASCOLTO –
Guida: Invochiamo lo Spirito santo che è l’amore del Padre e del Figlio. Èla divina Carità che si effonde su tutto il creato, nella vita di ogni uomo edi ogni donna, per condurre ciascuno a scoprire il paradiso già presentenel proprio cuore.
Canto allo Spirito Santo
Dal Vangelo secondo Marco (Mc 14,22-‐24)
«Mentre mangiavano prese il pane e, pronunziata la benedizione, lospezzò e lo diede loro dicendo: “Prendete, questo è il mio corpo”. Poiprese il calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. E disse:“Questo è il mio sangue, il sangue dell’alleanza, versato per molti».
L. Che cos’è questa vita eterna di cui parla Gesù? “La vita eterna è cono-‐scenza di Dio”. Non ditemi che non conoscete Dio, o voi che credete inLui e che vi comunicate con Lui nell’Eucaristia! Se fosse vero, vorrebbedire che vi comuni cate come dei cadaveri!Ma non sapete che Dio è vivo? E che solo i vivi possono comunicare tradi loro? Dio si comunica con me e comunicandosi mi dà la sua cono-‐scenza, come io comunican domi con Lui gli racconto le mie cose.
Naturalmente perché questo avvenga nella sua pienezza è necessarioda parte nostra la risposta al sacramento; e questa risposta è la pre-‐ghiera come dinamica della fede viva.Lui viene a noi, ma noi dobbiamo andare a Lui; Lui si dà in cibo, ma noidobbiamo darci in dono. Il sacramento è morto senza la preghiera,come la fede è morta senza le opere.Non si può ascoltare il “sì” di Dio senza offrirgli il nostro “si”. Il sì di Dioè il sacramento; il nostro sì è la preghiera.Troppo facile è ricevere la comunione; ben più difficile restare un quar-‐to d’ora immobili a pensare a ciò che si è fatto, sforzandosi nella fedeoscura di far aderire la nostra volontà alla volontà di Colui che è venutoa trovarci con tanta gratuità di amore.Non dobbiamo fare l’errore di nasconderci per troppo tempo dietro laconsapevolezza o la scusa che il sacramento agirà da solo. Il sacramen-‐to agisce, vivifica, feconda solo se tu sei vivo, ed essere vivi significacredere, amare, pregare.
(Riflessione di Carlo Carretto)
Dalla Costituzione Conciliare Gaudium et Spes n.38: L’attività umana ele-‐vata a perfezione nel mistero pasquale.
Il Verbo di Dio, per mezzo del quale tutto è stato creato, fattosi carne luistesso e venuto ad abitare sulla terra degli uomini, entrò nella storia delmondo come uomo perfetto, assumendo questa e ricapitolandola in sé.Egli ci rivela “ che Dio è carità “ (1Gv 4,8) e insieme ci insegna che la leggefondamentale della umana perfezione, e perciò anche della trasformazio-‐ne del mondo, è il nuovo comandamento dell’amore.Coloro pertanto che credono alla carità divina, sono da lui resi certi che lastrada della carità è aperta a tutti gli uomini e che gli sforzi intesi a realiz-‐zare la fraternità universale non sono vani.Così pure egli ammonisce a non camminare sulla strada della carità solamen-‐te nelle grandi cose, bensì e soprattutto nelle circostanze ordinarie della vita.Accettando di morire per noi tutti peccatori, egli ci insegna con il suoesempio che è necessario anche portare quella croce che dalla carne e dalmondo viene messa sulle spalle di quanti cercano la pace e la giustizia. Con
la sua risurrezione costituito Signore, egli, il Cristo cui è stato dato ognipotere in cielo e in terra, agisce ora nel cuore degli uomini con la virtù delsuo Spirito; non solo suscita il desiderio del mondo futuro, ma con ciò stessoispira anche, purifica e fortifica quei generosi propositi con i quali la famigliadegli uomini cerca di rendere più umana la propria vita e di sottomettere aquesto fine tutta la terra.Ma i doni dello Spirito sono vari: alcuni li chiama a dare testimonianzamanifesta al desiderio della dimora celeste, contribuendo così a mante-‐nerlo vivo nell’umanità; altri li chiama a consacrarsi al servizio terre-‐no degli uomini, così da preparare-‐attraverso tale loro ministero quasi lamateria per il regno dei cieli. Di tutti, però, fa degli uomini liberi, inquanto nel rinnegamento dell’egoismo e convogliando tutte le forzeterrene verso la vita umana, essi si proiettano nel futuro, quando l’uma-‐nità stessa diventerà offerta accetta a Dio.Un pegno di questa speranza e un alimento per il cammino il Signorelo ha lasciato ai suoi in quel sacramento della fede nel quale degli ele-‐menti naturali coltivati dall’uomo vengono trasmutati nel Corpo e nelSangue glorioso di lui, in un banchetto di comunione fraterna che è pregu-‐stazione del convito del cielo.
– INTERIORIZZO –
Adorazione silenziosa
Canto di meditazione
A cori alterni
1° coro
Signore, crediamo che tu ci parli in molti modi,attraverso la creazione, la coscienza, gli avvenimenti,ma soprattutto, ci raggiungi con chiarezzanella tua Parola e nel tuo Pane di vita.
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