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Periodico d’informazione locale. Anno XXI n. 105 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD www.lapiazzaweb.it di Adria 1994 - 2014 ARREDA LA TUA CASA PORTO VIRO (RO) S.S. ROMEA KM. 68 Tel. 0426 321260 FERRARA VIA MODENA 250 - Tel. 0532 731138 www.patio.it APPROFITTA SUBITO!! Fino al 31 OTTOBRE 2014 potrai avere, sulla tua nuova cucina, il TOP in QUARZO al prezzo del laminato dal 1951 al vostro servizio Anta intarsio foglia d’argento ARREDA LA TUA CASA www.patio.it

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Periodico d’informazione locale. Anno XXI n. 105 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD www.lapiazzaweb.it

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continua a pag. 8

Intervento

La primavera e l’anomala estate di quest’anno sono state contrasse-gnate da insistenti piogge che hanno funestato il territorio con le cosiddette “bombe d’ac-

qua”. Così vengono definiti discorsivamente i nubifragi che, secondo alcuni climatologi, sono di intensità superiore ai 50 mm/ora.

Bombe d’acqua, come difendere il nostro territorio

di Giuseppe Gasparetto Stori*

Il velobox fa infuriare il Pd: “Soldi buttati, inutilizzabile”

Via Leonardo Da Vinci

pag. 12

pagg. 8

Negozi chiusi in centro, la priorità è il rilancioIl sindaco lancia l’allarme: “Affitti insostenibili”. C’è chi lo ascolta. Parte l’idea del canone a 1 euro

Adria la città del commercio. Adria la città che ha un sindaco commerciante. Adria che ha inventato la formula del

consorzio di commercianti – Adriashopping - che anima le serate d’estate e si cura di tenere vivo il centro. Tutto vero, sino a poco tempo fa. Adesso anche la città etrusca sente la morsa della crisi. E la sente con pesantezza e sofferenza. La recessione è entrata anche nel salotto buono del centro. Vale a dire Corso Vittorio Emanuele. Poco tempo fa sarebbe stata follia pensare che

un esercente insediato qui potesse trovarsi in difficoltà. Ora è – quasi – la consuetudi-ne. Non solo: di recente ci sono state anche chiusure di bar: gli unici esercizi che a oggi parevano immuni alla crisi. Sul tema è in-tervenuto il primo cittadino Massimo Bobo Barbujani. Che ha individuato il problema principale, quello che a suo avviso è il punto cruciale: i canoni di affitto troppo alti che si pagano per i negozi. Affitti retaggio di momenti felici che ormai sono solo un ri-cordo. E’ questo il fronte sul quale secondo

il primo cittadino si deve lavorare. Si deve cambiare. Un imprenditore lo ha già ascol-tato: ha messo in affitto il suo negozio a solamente 1 euro al giorno. Non è la prima volta che una iniziativa di questo tipo viene tentata. In centro è in corso un progetto di questo tipo, di ampio respiro. Teso a favorire nuove aperture, a rivitalizzare e ridisegnare il centro storico cittadino. Insomma: la crisi c’è. Ma qualcosa per contrastarla e per farsi coraggio si può fare eccome. I primi passi si stanno muovendo.

La città si veste a Luttoaddio a don vaLentino

pag. 14

Si è spento Don Valentino. Non solo un uomo di chiesa. E’ stato anche il fondatore dell’associazione Polesani Nel Mondo. Oltre che docente. La sua

messa è stata officiata dal vescovo e 70 sacerdoti.

Lunedì 8 settembre: oltre mezzora di attesa al passaggio a livello di Baricetta.

Non è la prima volta che il problema si pone. Ma adesso la frazione non ce la fa

più. E chiede tutela.

Passaggio a LiveLLo infinito Baricetta è aLLo stremo

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Ambulatoripediatrici, verso la nuova verifica

Sanità

pag. 10

La fiducia nel proprio medico è il primo passo verso la guarigione

Salute

pagg. 35-38

L’EDITORIALE

La buona scuola per i cittadini di domanidi Germana urbani*

Da che il Premier Renzi ha presentato agli italiani “non l’ennesima riforma” ma “un nuovo patto educativo” per

disegnare tutti insieme la scuola che verrà si è scatenato un dibattito acceso ma da molti punti di vista assai sterile. Un bailame di commenti e commentatori che su Twit-ter, Facebook, blog e forum esprimono il loro pensiero a riguardo. Peccato, però, che almeno fi no ad ora non si sia visto o sen-tito quasi nulla di quel viaggio intellettuale entusiasmante che aveva dipinto il giovane primo ministro nel suo discorso di presen-tazione del progetto. In questi giorni tutto vola molto più basso. Tutto si è ridotto a quanti e quali insegnanti saranno assunti. A come si valuterà il merito legato agli scatti d’anzianità. Se saranno assunti i precari o i giovani. Se le graduatorie o i concorsi…

Personalmente sono molto delusa. Questa che twitta non è la buona scuola che io spero accolga i miei fi gli.

La buona scuola che vorrei, e dovrem-mo volere tutti, dovrebbe porsi il problema di quali siano i contenuti e gli strumenti più adatti oggi a formare il cittadino e l’uomo di domani. Dovrebbe individuare i percorsi intel-lettuali più utili da proporre agli adolescenti che crescono nella fragile società in cui viviamo.

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pag. 18

A scuola si investe nel futuro

Primo piano

pag. 4-5

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È un periodico formato da 13 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.Questa edizione raggiunge le zone di Adria, Petorazza e Papozze per un numero complessivo di 8.177 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120

è un marchio registrato di proprietà

DIREZIONE - AMMINISTRAZIONEe ConCessionaria di PubbliCità loCale

Padova, via Lisbona 10Tel. 049 8704884 Fax 049 [email protected]

REDAZIONE:Direttore responsabile (ad interim)Germana urbani [email protected] Jovane [email protected] in redazione il 29 agosto 2014Centro Stampa: rotopreSS InternatIonalloreto, vIa breCCIa (an)

Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

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VeneziaPadovaRovigo Treviso

Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin

Adria Nordestvia marconi

pag. 6

Di notte strani movimenti, i residenti chiedono sicurezza

csa, PoLemica e accuse

pag. 11

Il presidente Passadore elenca tutte le lacune

aL PoLiteama

pag. 14

Tanti nomi di prestigio, per la stagione di prosa

L’EDITORIALE

La buona scuola per i cittadini di domaniE ancora, declinare le solite materie noiose per molti in qualcos’altro, modifi care le lezioni frontali per riuscire a suscitare ancora curiosità di sapere: quella voracità di conoscenza che orami è rarissimo incontrare tra i banchi di scuola. E tutto questo per riuscire ancora a regalare ai giovani che crescono un sogno, uno solo, una meta da raggiungere con costanza e impegno. La buona scuola dovrebbe avere il coraggio anche di dire che i programmi andrebbero differenziati, che Manzoni e Dante non sono più obbligatori per tutti, che l’obbligo scolastico per chi è in diffi coltà o vive nel disagio si può conseguire anche seguendo percorsi originali e non programmi uguali per tutti che altro non sono che “tavole della legge” incise sul bancone del Ministero quasi un secolo fa. So che per certi versi le posizioni che sto esprimendo sono estreme ma credo che per scrivere un vero, nuovo patto educativo sia necessaria una pesante dose di coraggio.

So che la scuola è un’Istituzione e, come mi ha detto uno stimabile intellettuale “non può essere ridotta ad un insieme di percorsi e piste ciclabili”, serve una via maestra. Credo però che per disegnarla l’architetto debba avere in mente un’idea reale della società odierna e di quella a venire. Ebbene. Che idea ha il legislatore della società che vuole formare sui banchi di scuola? Io non l’ho capito. Ma una cosa la so. Ho fi ducia nella classe insegnante che ogni giorno, nonostante tutto, entra a scuola con passione ed entusiasmo. Sì, qualcuno sarebbe meglio che si dedicasse ad altro. Ma la maggior parte dei “maestri” sa che quando varca la soglia della scuola va a “soffi are sulle ali” del futuro del Paese. Che sono i bambini, i nostri fi gli, mio fi glio. Perciò caro Renzi e cari sindacati tutti, vi prego, mettete al centro di questo nuovo patto per la scuola gli insegnanti e i dirigenti ma non trattateli come numeri sul libro paga del Ministero.

Sono materia preziosa, appassionata e intelligente. Ascoltiamoli nel merito, sarà utile al Paese e al futuro.

segue da pag. 1

*[email protected] - [email protected]

Rovigocassa integrazione Prorogata

Per gLi ex Lavoratori grimeca

Tirano un bel sospiro di sollievo ben 202 famiglie di Rovigo e circondario. La cassa integrazione, che sarebbe dovuta scadere

il 31 agosto, è stata prorogata per altri quattro mesi. Una vera e propria boccata

d’ossigeno per i lavoratori della ex Bassano Grimeca, l’importante realtà industriale

di Ceregnano ora rilevata da Tmb. Il prolungamento dell’ammortizzatore sociale

sino al 31 dicembre consente di sperare che il percorso virtuoso avviato dalla nuova proprietà consenta di assorbire gran parte

dei lavoratori ora in cassa. Una bella vittoria per lavoratori e sindacati.

Porto ViroPresto in città Ben 10 toiLette Per i cagnoLini

Dieci toilette per cani saranno a breve installate in altrettanti “punti strategici” del Comune di Porto Viro. Sarà possibile prelevare tutto il necessario per fare pulizie quando i nostri amici a quattro zampe – non certo per colpa loro – sporcano durante la passeggiata. Così anche i padroni distratti che escono senza l’attrezzatura completa non avranno più scuse. Una bella iniziativa che sarà preceduta da una massiccia campagna informativa, con tanto di depliant e incontri dedicati al tema.AdriaPiazza cavour si PrePara a saLutare i suoi tigLi

Sono un pezzo di storia ma ben presto spariranno. Sono i tigli piantumati in piazza Cavour ad Adria, la splendida cornice del teatro comunale. Poche speranze per le piante: la loro presenza ostacola una importante progetto di messa in sicurezza delle sponde del Canalbianco, tra l’altro già finanziata dalla Regione del Veneto con un contributo nell’ordine dei due milioni di euro. L’amministrazione aveva progettato un intervento alternativo per evitare il taglio, ma il Genio ha detto no: in periodo di rischio idrogeologico, priorità assoluta alla sicurezza.

AdriavandaLismo, iL sindaco Lancia

L’aPPeLLo aLLa città su faceBook

A volte si tratta di vandalismo, a volte di incuria. Comunque comportamenti non

graditi al primo cittadino di Adria Massimo Barbujani. Che ha lanciato un appello alla

cittadinanza su Facebook. Scopo: evitare il degrado cittadino. Tra gli episodi che hanno rabbuiato il sindaco, la rottura della Madon-nina al parco Baden Powell, il lancio di sassi

all’interno della fontana dei giardini Scarpari e il danneggiamento della ringhiera di uno dei ponti centrali da parte di una vettura che si è poi data alla fuga. Episodio quest’ultimo che ha anche provocato un danno non da poco.

BarricatamuLte nei Posteggi estivi,

PoLemica e rePLica di BeLLan

Nonostante il maltempo che ha reso non certo indimenticabile questa estate,

è comunque tornato a porsi uno dei tormentoni di Barricata e Boccasette, le

due splendide spiagge del Comune di Porto Tolle. Alcuni turisti hanno infatti lamentato le multe ricevute nei giorni di pienone da

parte della polizia locale. L’accusa è quella di volere fare cassa sulla pelle dei bagnanti.

Ma il sindaco Claudio Bellan non ci sta e replica: si tratta di poche contravvenzioni che

certo non incidono granché sul bilancio di una amministrazione comunale. Piuttosto, conclude, sarebbe importante un maggiore

rispetto delle regole.

RovigodoPo L’ossessione a feBBraio un’aLtra grandissima mostra

Aprirà i battenti il prossimo 14 febbraio, il giorno di San Valentino. Ma sin da ora è candidata a replicare il bel successo della “Ossessione nordica”, la mostra che in questi mesi ha tenuto banco a Palazzo Roverella, a Rovigo. Suggestivo il titolo della nuova esposizione: “Angeli e demoni”. Un viaggio profondo, emo-zionante e inquietante nella pittura di fine Ottocento. Ancora una volta quindi il capoluogo si candida a diventare punto di riferimento per gli amanti dell’arte. Obiettivo dichiarato: raggiungere o superare la soglia dei 55mila visitatori appena fatta registrare.

accuse dure

pagg. 30-32

Minori dimenticati dalla politica e dalla società

cuLtura

pag. 26

La mostra della nuova stagione: Angeli e Demoni

caLcio

pag. 29

L’Adriese pensa in grande

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4 Argomento del mese

iL BiLancio media voti aLta, nessuno Passa coL minimo

Sono 167 i ragazzi che ce l’hanno fatta: sono maturi!

Questi i risultati rispettivamente al liceo classico e in quello scientifico. Nel liceo di via Dante sono 112 i maturi: tra questi, 7 diplomati con 60, 19 con voti da 61 a 69,41 con voti da 70 a 79; 24 con votazione da 80 a 89; 14 alunni con votazione 90-99; 6 alunni con 100 e un alunno

con lode, Matteo Bisco che ha deciso di iscriversi alla facoltà di Lingue Europee a Venezia. Al liceo classico si sono diplomati, nell’unica classe, 20 maturi con i seguenti risultati: Giulia Azzano Cantarutti 88, Serena Beltrame 81, Stefano Bertaglia 77, Matteo Bisco 100 con lode, Martina Bovolenta 72, Anita Ferro 91, Sofia Granato 68, Andrea Lotesoriere 77, Marco Mancin 81, Benedetta Paganin 78, Roberta Pivaro 74, Jessica Rubinia Ruzza 100, Irene Siviero 79, Anna Stoppa 68, Federica Stoppa 77, Marco Stoppa 91, Claudia Targa 75, Marco Tenani 96, Diletta Tomasini 68, Simone Zoletto 100. In quinta A del liceo scientifico ci sono stati 19 maturi: Carlotta Bonvicini 94, Elena Crepaldi 98, Elena Degrandis 74, Federica Ferro 96, Luca Giani 70, Giulia Gibin 96, Elisa Gonella 65, Arianna Ma-grini 100, Rej Memushaj 76, Irene Modena 74, Gessica Modenese 78, Irene Moretto 94, Claudia Pacchiega 70, Matteo Patelli 70, Martina Sartori 86, Giulia Serafini 94, Alessandro Sparapan 70, Matteo Turri 93, Elena Zaghi 97; un non ammesso. La quinta B ha registrato 20 maturi che sono: Matteo Andreotti 87, Riccardo Bellan 79, Alfredo Bertaglia 77, Jacopo Bissacco 96, Luca Boscolo 70, Ignazio Bovo 89, Giacomo Casellato 100, Gioia Crocco 85, Alessia Diaferio 66, Veronica Fioravanti 92, Gianluca Crisotto 82, Marco Lazzarin 68, Federico Marangon 77, Luca Mattiazzi 68, Tommaso Pavanin 85, Elena Piva 68, Mauro Parozzo 74, Arianna Tivelli 74, Lino Urchetti 73, Lorenzo Maria Zorzi 75. In Quinta C i maturi sono 16 Elena Ballarini 80, Mattia Bondesan 68, Leonardo Cassari 80, Nicolò Conforti 97, Giorgia Doni 96, Francesca Favarin 83, Nicola Ghezzo 86, Ivan Parcelj 82, Marta Pasqualini 84, Nicola Pivaro 100, Paolo Portesan 100, Filippo Punchina 65, Andrea Rossi 94, Giacomo Ruzza 71, Alberto Sturaro 85, Giacomo Zanellato 84; un non ammesso. Me.Ru.

La maturità è andata molto bene al liceo “Bocchi – Gali-lei”. Vale a dire l’istituto nato nell’anno scolastico 2012 – 2013 dalla fusione tra il liceo classico “Carlo Bocchi”

di Adria, nato nel 1838, e il liceo scientifico “Galileo Galilei”, la cui istituzione è invece decisamente più recente, risalen-do al 1962 – 1963. Una ottima annata per gli studenti delle ultime classi, che hanno ampiamente dimostrato, alla prova del nove, di avere ben messo a frutto le opportunità formative delle scuola. Alla maturità sono stati infatti sette i “centini”, di cui uno con la lode. Il classico ne ha contati tre, di cui uno con la lode, mentre lo scientifico quattro.

In media, il liceo classico ha ottenuto il 15% dei maturi premiati con il massimo dei voti, contro il 7,2% dello scien-tifico, anche se complessivamente l’istituto di via Dante, tra classico, classico linguistico e istituto socio-pedagogico conta 112 studenti contro i 55 dell’istituto in viale Maddalena. In tutto, dunque, hanno superato l’esame 167 ragazzi, contro i 169 totali, visto che al liceo scientifico due studenti non sono stati ammessi. Media voti alta e nessun 60 in questi due indirizzi, classico e scientifico, del “Bocchi – Galilei”.

“Questi risultati ci riempiono di particolare orgoglio -

commenta la collaboratrice vicaria del dirigente scolastico, la professoressa di letteratura italiana Marilena Berto – I no-stri centini hanno dimostrato durante gli esami di aver saputo portare approfondimenti personali molto interessanti, specie nei loro studi letterari e filosofici, possedendo competenze eccezionali nelle lingue straniere”.

Una ottima annata, insomma, che appare consolidare la situazione di un istituto che è un vero e proprio punto di ri-ferimento non solo per Adria, ma per tutto il Basso Polesine. “Nonostante stiamo vivendo un momento alquanto partico-lare per la scuola italiana – conferma infatti la professoressa Berto - il nostro istituto è ben strutturato, con tanto di certifi-cazione di qualità per la programmazione e la pianificazione. I docenti di ruolo sono molto affezionati alla nostra scuola e ai loro studenti”.

C’è anche un altro mito da sfatare, a parere della do-cente. Mito molto radicato tra l’altro proprio nella nostra provincia.

“Purtroppo in ambito locale – prosegue l’esposizione - esiste una falsa idea dei licei, specie per quanto riguarda il loro approccio con il mondo del lavoro”. In pratica tanti

ancora in Polesine pensano che questo tipo di istituto su-periore, con particolare riferimento al liceo classico, non sia il più adatto per l’ingresso nel mondo del lavoro. “Io sono convinta – dice invece la collaboratrice vicaria del dirigente scolastico - che il liceo apra la mente e sia in grado di for-mare a 360 gradi i nostri ragazzi e sia fondamentale per la loro preparazione culturale, perché le materie umanistiche offrono un punto di vista caleidoscopico sulla società con-temporanea e sul come sapersi muovere all’interno di essa”.

Molto positivo anche il dato sulle iscrizioni. Paiono ormai accantonati anche alcuni anni che avevano destato qualche preoccupazione. In particolare appaiono ormai appartenere al passato alcuni timori per la diminuzione delle iscrizioni del liceo classico, che anzi attualmente appaiono in aumento. Un dato positivo che comunque può essere esteso a tutto l’istituto. “Quest’anno abbiamo registrato un abbondante numero di iscrizioni - conferma la professoressa - anche oltre le nostre aspettative. Ad ottobre organizzeremo l’attività di orientamento attraverso i laboratori pomeridiani con le scuo-le medie per verificare e testare dal vivo le caratteristiche dei nostri licei”.

di Melania Ruggini

“Molto bene le iscrizioni

Stanno superando

le aspettative”

Sono stati ben 7

i “centini”, uno pure

con la lode

l’istitutoNato nel 2012 – 2013

dalla fusione del classico e dello scientifico,

alla scorsa maturità ha dato risultati eccellenti.

La docente: “Un falso mito

non sia propedeutico all’ingresso nel mondo

del lavoro”

Bocchi Galilei, il nuovo “liceo unico” che funzionaMarilena Berto

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Page 9: Adria ago2014 n105

5Argomento del mese

di Melania Ruggini

Tre giorni per essere pronti alle OlimpiadiUno stage speciale: è “Eccellenti in Matematica”

Il liceo scientifico Galilei ha appena promosso “Eccellenti in matematica”. Si tratta dello stage di preparazione alle Olim-piadi di Matematica per l’anno 2014/2015 dedicato agli stu-

denti delle scuole secondarie superiori della provincia di Rovigo. La sede è stata il liceo scientifico nei giorni 8, 9 e 10 settembre. Il docente preposto, il professor Emanuele Callegari dell’Universi-tà di Roma Tor Vergata, fa già parte della Commissione Umi per le Olimpiadi della Matematica e ha seguito i ragazzi.

Il primo giorno si è imparato quanto possa essere complicato un problema su un argomento apparentemente semplice come quello di calcolare un’area. Prendendo spunto da semplici teoremi imparati a scuola, come il teorema di Ruffini, si risponderà a quesiti, anche complicati, riguardanti radici, fattorizzazioni e altro. Si dimostreranno alcune delle principali disuguaglianze (medie, riarrangiamento, Cauchy-Schwartz) e come usarle per risolvere alcuni problemi, in particolare problemi di massimo e di minimo. Spazio inoltre ai problemi di combinatoria e alle equazioni alle differenze finite, per imparare ad usare tale strumento molto potente e utile per affrontare problemi anche non elementari di com-binatoria. A conclusione dello stage ci sarà una gara a squadre svolta utilizzando il sito del prof. Sandro Campigotto del progetto “Phi Quadro” http://www.campigotto.it/.

Bocchi Galilei, il nuovo “liceo unico” che funziona

La storia

Dopo l’incidente non si è mai arreso e ha lottato Dal coma profondo al diploma: Tobia ha vinto alla grandeLa scuola italiana spesso sale alla ribalta della cronaca per i suoi mille difetti e proble-

mi: le strutture inadeguate, il personale poco motivato e attento alle esigenze degli studenti, lo scollamento del sistema scolastico rispetto alla realtà odierna. Non sono –

spesso – critiche immotivate. O ingenerose. E’ indubbio che la scuola italiana ha dei limiti. Aggravati anche dalla politica di tagli che nel settore scolastico come in tanti altri viene in questo momento portata avanti con decisione dall’esecutivo.

Tutto ciò non toglie che l’insistenza sugli aspetti negativi spesso impedisce di vedere e apprezzare le realtà positive, che pure esistono. Non si parla abbastanza, ad esempio, dei successi scolastici che i ragazzi raggiungono, a volte superando situazioni particolarmente difficili. E’ il caso di Tobia Lorenzetto, un ventiquattrenne di Merlara, Comune del Padova-no, che lo scorso luglio ha superato l’esame di stato all’Istituto “Einaudi” di Badia Polesine.

La sua storia è straordinaria: sei anni fa Tobia è rimasto vittima di un grave incidente d’auto. Era il 14 settembre del 2008. Il giorno successivo avrebbe iniziato l’ultimo anno della scuola superiore ma le conseguenze dell’incidente non gliel’hanno permesso: moltepli-ci fratture, trauma cranico, sei mesi di coma. Le terapie, le operazioni e i tempi di recupero sono stati lunghissimi. E’ stato ricoverato in diversi ospedali, è stato sottoposto a numerosi interventi chirurgici. Un percorso lungo e difficile. Difficilissimo. La sua memoria, proprio in seguito ai traumi riportati, è stata come azzerata: da diciottenne è ritornato bambino, di-menticando quasi tutto quello che sapeva prima dell’incidente. “Sì, avevo dimenticato quasi tutto – ha confermato il giovane ai numerosi giornalisti che hanno raccolto la sua storia, esemplare – in pratica era come se fossi appena nato e non conoscessi nulla del mondo che mi circondava”. Allo stesso modo erano sparite anche le cognizioni scolastiche accumulate in tanti anni di “carriera” di studente. In quel momento sotto questo aspetto il giovane po-teva essere paragonato a un bambino di prima eliminare. Un reset praticamente completo, in parole povere. Terrificante. Abbastanza da stroncare chiunque. O quasi. In questo caso infatti c’è stata reazione prima, poi il prodigio, frutto della costanza e della forza di volontà di Tobia e di sua mamma, Manuela, e dell’aiuto di una grafologa: in sei anni ha imparato di nuovo a leggere e a scrivere, ha appreso i nomi delle cose come si fa alle elementari. Da una parte procedeva la terapia vera e propria, con interventi chirurgici, dall’altro Tobia riprendeva conoscenza con nozioni delle quali già era stato in possesso, ma che doveva ora recuperare ex novo. “Ci siamo attivati anche nel campo della rieducazione mentale – conferma lui – a partire da elementi semplici ma indispensabili come le tabelline”. Nell’autunno del 2010 un passo di fondamentale importanza: il giovane è finalmente tornato sui banchi di scuola alle superiori. A questo punto, anche grazie al supporto dei docenti della scuola polesana, Tobia ha raggiunto quest’anno l’obiettivo tanto atteso: il diploma che gli conferisce il titolo di perito chimico. L’attestato conseguito gli permetterà di entrare nel mondo del lavoro, nella quota dei posti riservati alle categorie protette. Grazie alla scuola – ma soprattutto grazie al coraggio, alla voglia di reagire e di trasformare il brutto in bello - Tobia ha ottenuto la sua rivincita sulla malattia. A.A.

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Signori si chiude. Questa volta non ci saranno – salvo colpi di scena obbiet-tivamente inverosimili – clamorose

deroghe o novità: il tribunale di Adria, sezione distaccata di Rovigo, chiuderà en-tro l’anno giudiziario. La prova è sull’albo pretorio del Comune di Rovigo, con le pra-tiche già avviate per individuare la ditta di facchinaggio che trasporterà nel capoluogo gli arredi di Adria e di Este. Pure nel Co-mune padovano aveva sede una sezione distaccata soppressa e accorpata a Rovigo dalla legge che ha ridisegnato la geografia giudiziaria del Paese. In un’ottica di tagli e spending review estrema.

Con la chiusura del tribunale di Adria però non se ne va un palazzotto di giustizia di periferia o addirittura di campagna. Qui sono state scritte pagine importanti di giu-stizia non solo polesana. Il primo processo Enel. L’avvio del processo sulla subsidenza poi passato a Rovigo e a Ravenna, dove è finito archiviato prima di approdare in aula.

Non solo: nel periodo di massima attività, coi giudici Lorenzo Miazzi al penale e Mau-ro Martinelli al civile, non era difficile trova-re sentenze e ordinanze “partorite” proprio ad Adria sulle riviste di diritto.

Ma è il passato. Glorioso ma passato. Quest’anno si chiude. Le udienze già avvia-te qui si chiuderanno qui, ma si procederà appunto a esaurimento. I nuovi proce-dimenti, tanto penali quanto civili, sono iscritti e a ruolo a Rovigo ormai da mesi.

L’attività giudiziaria procede due giorni alla settimana, con giudici e pubblici ministeri d’udienza che arrivano dal capoluogo. Si lavorerà ancora per qualche mese, con la malinconica sensazione di un addio lungo ma non più procrastinabile.

Lo scorso anno giudiziario era stata la tenacia del presidente del tribunale Adalgisa Fraccon, con reiterate richieste al ministero della Giustizia, a fare in modo che l’attività della sezione distaccata procedesse in dero-ga. Non si ripeterà. Il percorso è scritto. Con tutte le perplessità del caso. Basti pensare alla strada che dovranno fare tanti testimo-ni convocati dal Basso Polesine per raggiun-gere Rovigo. Non proprio il manifesto della comodità. Ma i tempi sono duri e dove si può tagliare si taglia. E magari anche dove non si potrebbe e non sarebbe opportuno.

La storia del Tribunale di Adria si chiu-de qui. E i congedi non sono finiti: anche nell’ufficio del giudice di pace, sempre ac-corpato a Rovigo, non si terrà più udienza.

di Lorenzo Zoli

Udienze a esaurimento, parte il lungo addioE anche il giudice di pace saluta e va a Rovigo

Tribunale Tanti i processi importanti celebrati qui

Quest’anno la giustizia saluterà per sempre la città

Qualche tempo fa erano state le impre-se – negative – di un gruppetto di vandali che si erano accaniti contro

le auto in sosta a essere fonte di preoccupa-zione per i residenti nella zona di via Aldo Moro. Ora questo allarme è ormai superato, ma per chi abita in zona evidentemente non è ancora il momento di stare tranquilli, anzi. In tanti segnalano, la sera, movimenti sospetti soprattutto vicino al polo scolastico. Complice anche la presenza di un terreno la-sciato incolto, un lotto facente parte dell’ex ferrovia che da Adria conduceva ad Ariano nel Polesine. Una zona di giorno abbastan-za tranquilla, ma che di notte assume se-condo i residenti connotati differenti.

Nel recente passato ci sono state la-mentele, fondate, a causa del ritrovamento di siringhe nel posteggio.

Ma non è tanto questo a essere fonte di preoccupazione, quanto piuttosto i mo-vimenti che solitamente vengono notati la sera. Quando accade che gruppetti di sconosciuti, mai più di due o tre per volta, raccontano i testimoni, si avventurino nel terreno incolto facente appunto parte del lotto abbandonato. E, quando pensano di non essere visti da nessuno, scavalchino la recinzione del polo scolastico.

Su cosa avvenga qui e quale sia la mo-tivazione di un comportamento di questo tipo non ci sono ovviamente certezze. Il so-spetto è che dietro questi maneggi ci possa essere un piccolo giro di spaccio di sostanze stupefacenti. Di qui l’appello lanciato da un residente: “Per una zona abbandonata

è sempre facile diventare teatro ideale di piccoli episodi di microcriminalità. Questa storia deve finire al più presto, è necessario un intervento”.

A detta di molti una soluzione potrebbe essere rappresentata dalla sistemazione di telecamere. La stessa richiesta era stata avanzata anche nel pieno dell’allarme pro-vocato dai vandalismi sulle auto, poi fortu-natamente rientrato. In quel periodo varie vetture erano state segnate o comunque danneggiate da un gruppo di adolescenti solito bivaccare in zona. I carabinieri ave-vano risposto prontamente alle segnalazioni dei residenti e il fenomeno non aveva avuto vita lunga.

Ora, di fronte alle avvisaglie di possi-bili nuove problematiche, la richiesta di videosorveglianza torna a venire avanzata all’amministrazione comunale. I tempi non sono dei più fecondi, per le casse comunali, e questo ormai lo sanno tutti. Ma per chi ha casa in zona la sicurezza non ha – com-prensibilmente – prezzo.

VIA MARCONI I RESIDENTI ChIEDONO SICuREZZA

Il sindaco di Adria torna sul tema – a lui molto caro, giustamente - della manutenzione del verde e della tutela del decoro urbano, chiedendo maggiore im-

pegno a tutti. Dopo che per più di un sabato nessun volontario si è presentato, in risposta all’appello del primo cittadino Massimo Barbujani, a ritirare i de-cespugliatori messi a disposizione per aiutare nella manutenzione delle aree verdi del Comune. “Me lo aspettavo – commenta per nulla sorpreso il sindaco, di fronte ai primi riscontri negativi alla sua proposta – La mia era più che altro una provocazione, per porre l’accento su alcune situazioni che trovo francamente assurde e alle quali basterebbe davvero poco per rimediare”. Un esempio per tutti è la condizione in cui versano alcuni scorci cittadini. “In pieno centro – prosegue Barbujani – ci sono ciuffi di erba altissimi di fronte ad alcuni uffi-ci privati, proprio in corrispondenza degli ingressi. Basterebbe che i proprietari dedicassero pochi minuti al problema per risolverlo”.

La questione sta davvero a cuore al primo cittadino. Tanto che non appare da esclu-dersi una soluzione che sarebbe davvero drastica: una ordinanza sindacale che di fatto obblighi i frontisti a tagliare l’erba e a garantire la pulizia. Sempre sul fronte della tutela del decoro urbano, l’amministrazione comunale sta valutando di chiedere a Ecoambiente, per migliorare la pulizia, un passaggio anche la domenica mattina nelle strade centrali della città.

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Il sindaco, giustamente sempre molto attivo sul fronte del commercio e della sua tutela, aveva lanciato la sfida. E non è mancato chi ha voluto

raccoglierla immediatamente. Cercando di individua-re una via attraverso la quale gli esercenti possano vincere la crisi attuale. Che ha come prima ripercus-sione anche un progressivo svuotamento dei centri storici, che sarebbe invece importante riqualificare.

Così Massimo Garbin, imprenditore locale, ha deciso di dire la sua. Da qualche tempo sulla vetrina del suo negozio, in Corso Vittorio Emanuele Sud, campeggia una dicitura che più chiara davvero non potrebbe essere: “Affittasi a un euro al giorno”. E’ lo stesso Garbin a confermare e spiegare la sua iniziativa. “Era da tempo che mi domandavo – dice – cosa avrei potuto fare per rivitalizzare il nostro tessuto commerciale e alla fine ho avu-to questa idea”.

Le condizioni sono chiare: un euro di affitto al giorno per un periodo di sei mesi. Non è la prima vol-ta che si tenta una operazione del genere in città. Sia per cercare di individuare un antidoto alla crisi, sia per cercare di rivitalizzare il centro, il cuore della città.

Una impresa di questo tipo era infatti stata tenta-ta anche dal gruppo Spazi Aperti di Adria, un gruppo multidisciplinare che sta studiando strategie per rilan-

ciare il commercio in centro. Un tentativo partito con l’insediamento, in piazzetta XX Settembre, di un ne-gozio che vende prodotto biologici a chilometri zero. Anche in questo caso la formula è sostanzialmente

la stessa: affitto a un euro al giorno per i primi quattro mesi, quindi un graduale adeguamento del canone valutando anche il mercato.

L’obbiettivo è quello di arrivare, nel giro di due

o tre anni, a un affitto standard. Il tutto poi anche con la possibilità di godere di un accesso facilitato al credito, oltre che avere a disposizione strategie di marketing e visibilità, da perseguire in vario modo. In questo caso comunque il progetto – che si chiama Botteghe Nuove – prevede una serie di limitazioni. E’ destinato in particolare a nuove tipologie di attività commerciali, che non siano già presenti in zona. Una

clausola che ha un motivo ben preciso: evitare che ci sia chi semplicemente decida di trasferire la propria attività con l’unica motivazione di godere del canone agevolato.

Lo scopo dell’iniziativa infatti non è certo questo. Quanto, piuttosto, offrire a chi decide di “provarci”, giovane o meno che sia, una concreta base di parten-za e di appoggio. E, in parallelo, rivitalizzare il centro cittadino. Questo nell’immediato.

A lungo termine infatti, nelle speranze degli idea-tori, Botteghe Nuove dovrebbe alla fine diventare un vero e proprio progetto pilota che arrivi a coinvolgere tutti gli operatori commerciali, per fare in modo di coordinare e riqualificare la “veste” dei vari esercizi commerciali – facciate e vetrine in primis – oltre che mettere a punto anche una strategia di comunicazio-ne coordinata.

Un bel progetto. Intanto, nell’immediato la spe-ranza è quella di uscire dalla crisi.

di Lorenzo Zoli

Commercio Canone agevolato per i primi mesi

Idea anticrisi: affittare un negozio pagando solo un euro al giornoUn imprenditore mette l’annuncio in vetrina. Non è la prima volta che si tenta di battere questa via. Anche per riqualificare il centro

Ad aprire la discussione sul caro affitti per i nego-zianti era stato il sindaco Massimo Bobo Bar-bujani. Aveva parlato della situazione tragica che

stanno vivendo numerosi esercizi commerciali anche di Corso Vittorio Emanuele. La vera vetrina di Adria: nes-suno, sino a pochi anni fa, si sarebbe mai immaginato che chi ha un negozio qui potesse avere difficoltà eco-nomiche. Invece è quello che sta accadendo: chiusure, locali che rimangono sfitti, presenze che mano a mano di conseguenza diminuiscono.

Colpa della crisi, certo. Ma non solo: il sindaco ha portato alla ribalta una questione tanto spinosa quanto attuale: quella degli affitti. “Ci sono attività – aveva evidenziato il primo cittadino – che pagano vecchi ca-noni assolutamente esorbitanti. Oggi come oggi, per stare in piedi bisognerebbe pagare tra i 10 e i 15 euro al giorno”. Altrimenti lo scenario diventa per forza di cose quello attuale: sopravvivono solo le attività fami-liari, con proprietà dei locali e nessun dipendente da pagare.

Era per questo che il sindaco ha lanciato la propo-sta: un tavolo di concertazione da convocare a breve al quale partecipino non solo gli esercenti e le categorie economiche, ma anche i proprietari degli immobili che affittano agli esercenti. Da segnalare tra l’altro come la situazione di ristagno economico stia cominciando a toccare, in centro città, anche i bar e i locali pubblici in genere. Tipologie che si erano dimostrate tra le più resistenti alla crisi. Due infatti le chiusure che di recente si sono verificate in pieno centro.

iL Precedente Il primo cittadino aveva invocato un tavolo di concertazioneiL sindaco contro gLi affitti: “si Pagano canoni insosteniBiLi”

Il sindaco di Adria Massimo Barbujani

Attivo anche il progetto pilota “Botteghe nuove”Strategia di ampio respiro per dare una chance

segue da pag. 1Quello che più preoccupa è l’elevata frequenza delle “bom-

be”, dovute alla maggior energia delle perturbazioni per lo “scontro” tra masse atmosferiche sempre piu’ caldo-umide pro-venienti dal mare e quelle più fredde provenienti dall’entroterra.

Diversamente dalle perturbazioni primaverili ed autunnali, a cui si era “abituati” ed attrezzati, la previsione puntuale di que-ste “bombe d’acqua” così rapide e localizzati per ora può essere prevista talmente a breve, anche pochi minuti, da impedire il preavviso ai cittadini e gestire le manovre idrauliche, se possi-bili. Il defl usso degli ingenti volumi di acqua piovana precipitati in così breve tempo hanno causato allagamenti di vastissime aree agricole, ma soprattutto di aree urbanizzate, interessando abitazioni, attività produttive, strade anche per alcuni giorni di seguito, e mai prima allagate. Il perché di questi danni, per certi versi è intuitivo: gli insediamenti urbani, di cui è disseminato il territorio, sono stati concepiti e calcolati con fognature comunali per il defl usso rapido delle piogge che hanno caratterizzato la pianura padana fi no quasi alla fi ne del ‘900. Piogge seppur pro-lungate ma meno violente.

Così le reti fognarie bianche comunali non possono espellere le piogge di intensità eccezionale ora divenute paradossalmente “normali” provenienti dalle interminabili superfi ci impermeabiliz-zate di tetti, cortili, strade, piazzali, dai troppi seminterrati abita-tivi, e dai sottopassi stradali non suffi cientemente prosciugabili. Inoltre fossi rurali e stradali spesso non sono collegati ai canali demaniali, e non sono sempre regolarmente puliti e riscavati. Tutto questo concorre a rendere sempre più frequenti gli allaga-menti, in un territorio dove si alternano periodi siccitosi a periodi piovosi intensi, malgrado i ripetuti allarmi che amministratori e tecnici dei consorzi di bonifi ca da decenni segnalano a gran voce, proponendo soluzioni che sarebbero in grado di risolvere alcune emergenze ed almeno mitigare i danni.

In questi ultimi anni sono in corso e sono stati eseguiti lavori nella rete scolante demaniale, con fi nanziamenti dei consorzi, della Regione Veneto, dello Stato, creando grandi invasi per le acque di piena dei fi umi e dei canali, rinforzando gli argini e pulendo gli alvei dei fi umi, anche dalla troppa vegetazione, potenziando le idrovore. Moltissimi lavori restano da fare, pur ideati e progettati ma solo alcuni purtroppo fi nanziati

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segue da pag. 1Quello che più preoccupa è l’elevata frequenza delle “bom-

be”, dovute alla maggior energia delle perturbazioni per lo “scontro” tra masse atmosferiche sempre piu’ caldo-umide pro-venienti dal mare e quelle più fredde provenienti dall’entroterra.

Diversamente dalle perturbazioni primaverili ed autunnali, a cui si era “abituati” ed attrezzati, la previsione puntuale di que-ste “bombe d’acqua” così rapide e localizzati per ora può essere prevista talmente a breve, anche pochi minuti, da impedire il preavviso ai cittadini e gestire le manovre idrauliche, se possi-bili. Il defl usso degli ingenti volumi di acqua piovana precipitati in così breve tempo hanno causato allagamenti di vastissime aree agricole, ma soprattutto di aree urbanizzate, interessando abitazioni, attività produttive, strade anche per alcuni giorni di seguito, e mai prima allagate. Il perché di questi danni, per certi versi è intuitivo: gli insediamenti urbani, di cui è disseminato il territorio, sono stati concepiti e calcolati con fognature comunali per il defl usso rapido delle piogge che hanno caratterizzato la pianura padana fi no quasi alla fi ne del ‘900. Piogge seppur pro-lungate ma meno violente.

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E’ oramai da aprile che la questione riguar-dante il futuro del Csa di Adria – Il Cen-tro servizi anziani, ossia la casa di riposo

cittadina - anima le discussioni politiche, con accuse e controaccuse che non risparmiano gli attuali amministratori e le Giunte che li han-no preceduti. Varie sono state le ipotesi che si sono affacciate nel corso dei mesi passati: alcune che preannunciavano lo spostamento del centro, altre la ristrutturazione della strut-tura dov’è attualmente ubicato. Nessuna di queste si è poi concretizzata, almeno per il

momento. L’ultima puntata è stata il j’accuse della

presidente Sandra Passadore durante l’assem-blea pubblica convocata a fine luglio dall’at-tuale amministrazione per fare il punto sulle attività svolte, gli obiettivi raggiunti e quelli programmati. In tale occasione infatti è inter-venuta anche la presidente che ha descritto l’attuale situazione del Csa, soffermandosi in particolar modo sulle carenze strutturali della sede e, secondo alcuni, utilizzando una termi-nologia pesante per descrivere la situazione.

Parole che hanno portato ad un’immediata reazione di Giorgio Zanellato, consigliere del Pd del Comune di Adria, che ha subito preso le parti degli amministratori accusati di non aver agito in tempo lasciando evolvere la situazio-ne fino a quella attuale.

Ma quali sono le alternative che fino ad oggi si sono ipotizzate per risolvere la situa-zione in maniera definitiva, quindi dare una sede efficiente e funzionale al Csa di Adria? La prima soluzione proposta, seguendo la sequenza temporale, era stata quella avan-

di Martina Celegato

Sandra Passadore ha evidenziato le carenzeMa il Pd non ci sta e risponde subito per le rime

Il caso Da anni prosegue il tormentone sulla nuova sede

Csa, il presidente indica i problemi e attacca

Accattonaggio molesto nel posteggio dell’ospedale di Adria. E non solo molesto, ma anche minaccioso. Queste le segnala-zioni arrivate nei primi giorni di settembre da parte di varie

persone che si trovano a dovere usufruire dei posti auto in questio-ne. Il problema non sta tanto nella richiesta di denaro. Quanto nel

fatto che in più di una occasione sarebbe stato lasciato intendere che una mancata elemosina avrebbe potuto avere conseguenze. Per carità, non fisiche: non si è mai arrivati a questo punto. Nessu-no ne ha parlato. Ma piuttosto indirette. In parole povere, sarebbe stato lasciato intendere che non era escludere che, al ritorno del legittimo proprietario, la macchina avrebbe potuto avere qualche danno. Per farla breve: una delle frasi “incriminate” sarebbe stato qualcosa del tipo: “Dammi i soldi o ti ritrovi la macchina rigata”. Non si tratta di una segnalazione isolata. Combacia col fatto che

spesso, nello spiazzo, siano stati segnalati andirivieni di persone che, appunto si dedicano alla questua. Una tematica quantomai attuale, non solo ad Adria, ma un po’ in tutti i Comuni di maggiori dimensioni del Polesine. Numerosi infatti i primi cittadini che stan-no prendendo posizione sulla questione. Con varie ordinanze anti accattonaggio che hanno lo scopo di impedire di chiedere l’elemo-sina in maniera troppo insistente e molesta. Ovviamente, una vera e propria minaccia come quella riferita potrebbe costituire un reato penale. Si attendono sviluppi sulla vicenda.

e’ accaduto nel posteggio dell’ospedaleeLemosina con minaccia: “i soLdi o ti trovi L’auto rigata”

La segnalazione

zata durante la campagna elettorale 2009, quando era stata paventata, da parte del centrodestra, la possibilità di ristrutturare e ampliare l’attuale edificio. L’ipotesi aveva portato il Cda del Centro servizi anziani ad acquistare uno stabile nelle vicinanze. L’ipo-tesi successiva era stata quella del 2011, durante l’altra campagna elettorale, quando sempre il centrodestra aveva preannunciato la possibilità di costruire una nuova struttu-ra in località Ca’ Cima. L’ultima proposta è quella più recente, risalente ai primi mesi di

quest’anno e che prevedeva lo spostamento del Csa in un’ala dell’ospedale vecchio. Una ipotesi che, nonostante la validità per ovvie ragioni logistiche e sanitarie, non ha ancora trovato una soluzione definitiva in quanto non andrebbe a soddisfare le esigenze della città. Una questione che non ha ancora trovato un epilogo, quindi, ma che continua ad animare i banchi del consiglio comunale. Zanellato ha infatti già preannunciato una formale richiesta dell’annullamento della variante predisposta per il progetto del Csa a Ca’ Cima.

Sabato 18 Ottobrepresentazione e incontro con l’autore

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ESISTE LA VERITà?Quando viene data la possibilità di interpretazione a ogni singolo evento in apparenza oggettivo, la verità non esiste.Esiste UNA verità che può risultare difforme da un’altra verità frutto di una differente interpretazione dello stesso fatto.Ma la verità per definizione dovrebbe essere unica e univoca.NO. LA VERITà NON ESISTE.

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di Martina Celegato

Il portavoce Stoppa: “Spesi oltre 4mila eurosolo per scoprire che era inutilizzabilee si è rischiato di buttare via altri soldi”

Multe e proteste In tre anni incassati quasi quattro milioni

Caso Velobox, scoppia la rabbia del Pd: “Inutile e costoso”

Multe e introiti per le casse comunali. L’argomento multe e autovelox rap-presenta da sempre una delle questioni

sulle quali è divampata più accesa la polemica nei confronti dell’attuale giunta, guidata dal sin-daco Barbujani.

“Le cifre parlano di oltre 3.700.000 euro di sanzioni amministrative raccolte tra il 2012 e il 2014. Per giustificare l’uso degli autovelox e la collocazione dei velobox il vicesindaco D’An-gelo si è sempre riempito la bocca di frasi fatte tipo ‘li chiedono i cittadini’ o ‘sono utili per la sicurezza’” attacca il portavoce del Pd in con-siglio comunale Matteo Stoppa, che continua narrando la storia e le vicissitudini legate proprio alla installazione dei velobox. “E’ interessante ripercorrere la storia recente – spiega - Il primo atto di Giunta risale al 20 maggio 2010 e preve-deva l’installazione di tre dissuasori di velocità. Con la Legge numero 120 del 2010 in tema di ‘Disposizioni in materia di sicurezza stradale’ si prevedeva di definire con un successivo decreto le caratteristiche degli impianti da impiegare per la regolazione della velocità. Dando corso alla delibera del 2010 viene acquistato un velobox, praticamente una scatola vuota, alla modica cifra di 4.795 euro e 30 centesimi che prima viene posizionato a Pontinovi e poi spostato in via Leonardo da Vinci”. All’improvviso la prima

difficoltà, nella ricostruzione di Stoppa. “Nel frattempo – prosegue l’esponente del Pd - il mi-nistero dei Trasporti ha chiarito che questi appa-recchi non sono inquadrabili in alcuna categoria prevista dal Codice della Strada. Il loro impiego non può essere autorizzato. L’unico impiego consentito è quello che prevede l’installazione al loro interno di misuratori di velocità fissi”. Insomma: il velobox non deve rimanere una scatola vuota a puro scopo dissasuivo, ma deve venire impiegato concretamente e con frequen-za per la rilevazione della velocità delle auto.

Una questione complessa nella quale en-trano in gioco diverse leggi. Ma Stoppa non si ferma qui affermando che “sulla base del pare-re del 2012, l’uso del velobox di via Leonardo da Vinci non è conforme perché non è previsto nel Codice della Strada e non è stato usato con frequenza. In tutto 14 volte fra marzo 2013 e marzo 2014”. La Giunta tira comunque dritto, afferma Stoppa, decidendo nel 2013 di acqui-

stare altre cinque postazioni per oltre 12mila euro complessivi. Uno sviluppo arriva quest’an-no. Quando l’amministrazione risponde a Stoppa affermando che “dopo il recente parere espresso dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sui ‘finti autovelox’, la programmata fornitura e posa in opera di altre 5 postazioni è stata sospesa”. “A parte la coincidenza tra la nostra richiesta chiarimenti e la sospensio-ne dell’iter di acquisto dei velobox – chiude il portavoce del Pd - già prima dell’ultima delibera comunale il ministero aveva chiarito inequivoca-bilmente la sua posizione. Come viene spiegato che il Comune di Adria ha già speso 4795 euro e 30 centesimi Iva esclusa per una scatola vuo-ta usata 14 volte in un anno e si stava preparan-do a spenderne altri circa 13mila?”.

Sospesa solamente in extremis la prevista installazione di altri cinque apparecchi simili

Da settembre non è più necessa-ria la ricetta rossa rilasciata dal medico di base ma esisteranno

solo promemoria con ricetta elettronica: saranno rilasciati per la prescrizione di farmaci. Una procedura che renderà più moderno e facilmente utilizzabile il sistema sanitario ad uso e consumo dei pazienti implementando procedu-re tecnologiche per snellire le varie pratiche. Vagliando gli aspetti tecnici i cambiamenti per il paziente saranno pressoché nulli a parte l’assenza della classica ricetta rossa mentre per il me-dico che deve prescrivere la procedura subirà sostanziali modifiche. Una volta accertata la necessità di prescrivere un farmaco infatti la richiesta dovrà essere inviata per via telematica al sistema in-formatico gestito dalla Regione Veneto che attribuirà alla richiesta un codice di riconoscimento che verrà stampato su di un promemoria per il paziente e che potrà essere ritrovato dalla farma-cia. Un meccanismo che per molti pre-annuncia la svolta epocale, ma che ha già incontrato alcune difficoltà legate in particolar modo alla connessione inter-net indispensabile per ottenere il codice della prescrizione.

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Novità in arrivo dall’ulss 19addio aLLa ricetta rossa: ora si fa onLine

Ma.Ce.

Matteo Stoppa

Page 17: Adria ago2014 n105

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14 Adria

Allarme vandalismo ad Adria. E lo lancia il primo cittadino. Che pubblica il proprio appello via Facebook, postando immagi-

ni molto chiare e chiedendo anche l’opinione dei cittadini stessi, interagendo con loro e ren-dendoli così partecipi della vita in città. Nello stesso tempo esortandoli a cercare di fare del proprio meglio per risolvere un problema che è di tutti. Un metodo che permette anche di chiedere consigli, cercando di migliorare uno di quegli aspetti che da sempre ad Aria ha rappre-sentato una delle maggiore tematiche di discus-sione: l’indirizzo delle politiche sul territorio e l’azione concreta su di esso per migliorare la vita cittadina. Le segnalazioni, che da mesi av-vengono anche da parte dei cittadini sul profilo del sindaco, hanno nel tempo dato frutti. Non sono mancate iniziative collettive come vere e proprie mobilitazioni per la pulizia degli argini e il decoro cittadino. Ma il problema purtroppo non può dirsi ancora risolto. Negli ultimi tempi infatti ci sono state segnalazioni di condotte che hanno tutti i connotati del vandalismo.

Di certo rimane di fatto che, nonostante il sindaco si sia preso carico personalmente di segnalare durante le sue passeggiate in città eventuali azioni “poco rispettose” dei cittadini, gli atti vandalici, o presunti tali, non accennano a diminuire coinvolgendo tutte le aree della città, con particolare accanimento su giardini e spazi verdi. A volte può trattarsi di incidenti, in altre circostanze invece appare davvero difficile non pensare ad atti dovuti.

Una delle ultime segnalazioni di Barbujani

è stata quella relativa al danneggiamento della Madonnina collocata all’interno del parco Ba-den Powell, il cui vetro di protezione è stato ridotto in frantumi. Un danno che si è poi rive-lato essere frutto dei giochi dei ragazzi e che, sommato all’altro danno di uguale origine, ossia il lancio dei sassi all’interno della fontana dei Giardini Scarpari, ha spinto il sindaco ad appellarsi al buonsenso e alla sorveglianza dei genitori che dovrebbero essere il primo esempio per i figli. Un altro episodio che molto ha fatto parlare in città è stata la condotta dell’automo-bilista che, dopo avere abbattuto svariati metri di recinzione del ponte in Riviera, si è dato alla fuga. In questo caso tra l’altro il danno non è stato trascurabile.

ALLARME VANDALISMOIL SINDACO LANCIA L’APPELLO Su FACEBOOk

Ma.Ce.

La cattedrale di Adria gremita all’inverosimile il 18 Agosto scorso per tributare l’ultimo saluto a don Valentino Tonin, il “prete degli emigranti”: soprannome questo con cui veniva da molti identificato,

per aver egli ideato e fatto crescere l’associazione Polesani nel Mondo, ramificata in tutti i continenti e particolarmente attiva in Piemonte, Lom-bardia, Lazio e Alto Adige dove, negli anni successivi al grande esodo postalluvionale, sono sorte le “fameje” più numerose.

Oltre 70 sacerdoti della Diocesi e del Triveneto hanno partecipato alla messa celebrata dal Vescovo Lucio Soravito, che nell’omelia ha detto di essere stato sempre colpito dall’intelligenza e dalla saggezza di don Valentino. Ha poi tracciato una breve biografia del sacerdote originario di Rasa, che nella sua vita è stato attivo e apprezzato in vari ambiti. Fon-damentale innanzitutto l’attività pastorale svolta prima come cappellano poi come parroco presso varie comunità della Diocesi: a Rasa, Trecenta, Bornio, Pezzoli, Ceregnano, e ultimamente ad Adria come canonico della Cattedrale. Per molti anni don Valentino si è inoltre dedicato all’inse-gnamento. La conoscenza dei problemi degli emigranti lo ha portato a guidare per buona parte della sua vita l’associazione Polesani nel Mondo, nonché ad ottenere la nomina di Direttore del Centro Regionale Migran-tes ed anche quella di Direttore della Caritas Diocesana.

Durante la cerimonia funebre hanno portato la loro testimonianza anche il sindaco di Adria Bobo Barbuiani, il presidente della Camera di

Commercio Lorenzo Belloni, che ha ricordato momenti di collaborazione soprattutto in occasione del premio ai Polesani distintisi in ambito lavo-rativo fuori dai confini della provincia e Marco Di Lello, vicepresidente dell’associazione Polesani nel Mondo, che ha posto l’accento sull’im-pegno di don Valentino a fianco degli emigranti e la tenacia con cui ha perseguito l’obiettivo della realizzazione della Casa del Polesano, attiva a Ca’ Cappello nel comune di Porto Viro.

Un caloroso applauso ha accompagnato l’uscita del feretro dalla Cat-tedrale in partenza verso il camposanto di Lendinara, dove don Valentino ora riposa.

di Lino Segantin

L’ultimo saluto al grande Don Valentino. Aveva fondato i “polesani nel mondo”. Oltre 70 sacerdoti per la messa in suo onore

La città in lutto Anche il sindaco ha voluto ricordarlo

Commosso addio al “prete degli emigranti”

Nuova linfa alla cultura adriese arriva dalla Re-gione Veneto che ha destinato 15mila euro allo svolgimento di programmi teatrali per

la prossima stagione. Una stagione che non vedrà ancora la sua ambientazione all’interno del pregiato Comunale, ancora in fase di restauro con riapertura prevista per il 2015, ma che si svolgerà per la mag-gior parte all’interno del Politeama. Nomi importanti si alterneranno sul palco adriese riportando lustro ad una tradizione da sempre punto di riferimento non solo per la città ma per tutta la provincia. La radi-cata vocazione artistica di Adria, riconosciuta anche dall’assessore Regionale Marino Zorzato, è senza dubbio una di quelle di più ampio respiro del Polesine che negli anni ha portato ad alternarsi sul palco e davanti alla platea moltissimi artisti rinomati sia italiani che locali che hanno saputo rendere ancora più prestigiosa l’offerta culturale. Grandi personaggi sono attesi per la prossima stagione: da Marina Massironi a Silvio Orlando, all’amatissimo Natalino Balasso, Gian Antonio Stella e Gualtiero Bertelli. Particolare attenzione sarà concentrata sull’offerta per i ragazzi attraverso la collaborazione con le scuole e l’allestimento di una rassegna con 4 spettacoli per i più giovani. Una programmazione che si preannuncia già ricca di divertimento e riflessione e che porrà un’attenzione tutta particolare sulla qualità dei sei spettacoli che la andranno a comporre.

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Don Valentino qui mentre riceve una onoreficenza dalla fameja di Torino dei Polesani nel mondo

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Era il secondo punto all’ordine del giorno del consi-glio comunale di Adria riunito mercoledì 6 agosto ma la discussione relativa alla revisione dei gradi

di protezione degli edifici del centro storico non è mai avvenuta. O meglio, l’argomento è stato ritirato “a sorpresa” dalla maggioranza. Una decisione che ha su-scitato il disappunto dell’opposizione ed in particolare della capogruppo di Sel-Idv Rosa Barzan. Tant’è che proprio Barzan, al termine della seduta, ha apostrofato l’atteggiamento del centrodestra, guidato dal sindaco Massimo Barbujani, come “confuso” e “superficiale”.

“I gradi di protezione – spiega la capogruppo - servono a tutelare gli edifici dei centri storici anche mi-nori, come quello di Adria, proteggendo il patrimonio storico dal punto di vista edilizio. Ad Adria non abbia-mo palazzi progettati da insigni maestri ma edifici che sono storici per le tecniche di costruzione con cui sono stati eseguiti. Il nostro tessuto urbano è caratterizzato da case e palazzi che si affacciano su strade strette, dando il senso maggiore di un vissuto cittadino”. Barzan, quindi, aggiunge: “Le costruzioni rappresen-

tano una tradizione, il mantenimento delle nostre maestranze, dando un prezioso contributo alla nostra identità e vanno quindi tutelate. E’ un fatto culturale e un dovere civico tramandare il patrimonio storico di testimonianza delle caratteristiche architettoniche del nostro territorio”.

Ecco che, secondo la capogruppo di Sel-Idv, il pia-no di revisione del grado di protezione degli immobili del centro storico non solo doveva essere discusso in aula ma, soprattutto, avrebbe dovuto essere affrontato con una strategia di ampio respiro: “E’ una operazio-ne delicata e per questo bisognava procedere con un metodo imparziale e con una visione globale per poter scegliere dopo una attenta analisi quanti e quali solai, pavimenti e balconi salvaguardare. Invece si è preferi-to procedere fuori dal nuovo piano regolatore, senza una idea complessiva dello sviluppo urbano della città e senza una visione d’insieme degli edifici del centro, lasciando che fossero i cittadini a richiedere il cambio del grado di protezione”.

Alle contestazioni mosse fino a qui alla maggio-

ranza consiliare, Rosa Barzan aggiunge un ulteriore elemento legato agli ampliamenti degli edifici in que-stione: “I cittadini non sono stati messi tutti sullo stes-so piano perché ad alcuni è stato accordato l’aumento del volume della casa, ed ad altri non è stato accordato senza un criterio oggettivo valido”.

Consiglio comunale Contestata anche la creazione di disparità

Protezione degli edifici, ritirato all’ultimo il pianoLa rabbia di Rosa Barzan (Sel – Idv) dopo la decisione della maggioranza: “Una discussione di ampio respiro nel corso dell’assemblea era necessaria”

Allarme piastrelle rotte o traballanti in Corso Vittorio Emanuele Sud. Una situazione segnalata da passanti e

residenti e che riguarda un buon tratto della centralissima strada. Al centro della questione, lo stato delle piastrelle. Alcune sono rotte, altre non più fissate al fondo. Così che quando qualcuno le calpesta si muovono, col rischio di provocare cadute. O di finire sulla sede stradale vera e propria, dove passano le auto che poi rischiano di scagliarle come proiettili. La problematica è ben nota alla Giunta. Che tuttavia si trova alle prese con un ostacolo comune a molte amministrazioni, in questo momento: le ridotte disponibilità economiche per mettere in can-tiere lavori di sistemazione e di ripristino. “Al momento – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Federico Simoni – non abbiamo le risorse per intervenire in maniera radicale e definitiva su questo tratto di strada”. Il che comunque non significa che non sarà fatto nulla, anzi. Una ipotesi c’è. A breve l’idea dell’amministrazione comunale è quella di fare intervenire gli addetti al magazzino co-munale. Per fissare quantomeno le piastrelle traballanti al fondo stradale. In questo modo dovrebbe essere possibile se non altro eliminare il rischio che qualcuno si faccia male o comunque che il danno si aggravi. Al momento non ci sono tempistiche certe, dal momento che comunque sarà prima ovviamente necessaria una ricognizione dei luoghi per farsi una idea delle modalità di intervento. Inoltre, per ridisegnare l’assetto definitivo, c’è anche la speranza di potere inserire questo lavoro in un progetto più generale di risistemazione del centro storico. Per il quale si auspica di riuscire a ottenere un contributo dalla Regione del Veneto. In questo modo si potrebbe risolvere il problema delle disponibilità economiche che, al momento, lega le mani alla Giunta.

centro città

La situazione delle piastrelle fa pauracorso vittorio emanueLe sud a rischio caduta

Baricetta chiede più sicu-rezza. Lo fa per bocca del consigliere comunale

del Partito democratico Gior-gio Zanellato. Un appello che viene lanciato dopo che a inizio settembre si sono verificati alcu-ni episodi spiacevoli nella fra-zione. In primis l’incursione di alcuni ladri negli impianti sporti-vi del paese: hanno forzato una finestra dello spogliatoio e fatto sparire birra e generi alimentari. Si sono accontentati di questo, non avendo per fortuna trovato contanti.

Non è tuttavia finita qui. Una decina circa gli episodi di piccoli furti, tentati o riusciti, non tanto nelle abitazioni e nei garage, come era accaduto in passato. Questa volta invece sono finiti nel mirino dei ladri capanni degli attrezzi, casette e ricoveri. Allo stesso modo la refurtiva è stata costituita da decespugliatori, tosaerba, attrezzi del genere. Un particolare che desta qualche preoccupazione in Zanellato, dal momento che lascerebbe intendere che non sono all’opera ladri professionisti, ma piuttosto elementi allo sbando, meno controllabili. Di qui la richiesta al Comune perché cerchi di porre un freno alla situazione. “Si deve intervenire in qualche modo – dice Zanellato – perché purtroppo anche il nostro paese ormai non è più un’oasi felice”.

Sicurezzafurti di attrezzi, aPPeLLo di zaneLLato

neWs

E’ servito un po’ di tempo, ma alla fine l’ordinanza

del sindaco è arrivata. A prendere con de-cisione posizione su una questione che da tempo viene segnala-ta dagli adriesi: vale a dire lo stato precario della pavimentazione in porfido del portico che si trova tra via Santo Stefano e Corso Garibaldi. Una zona che è tra l’altro compresa in un piano di recupero. Il pericolo lamentato riguardava i pedoni, dal momento che la pavimentazione è abbastanza malmessa e ancora incom-pleta, essendo tra l’altro collegata a degli interventi pure questi in corso che interessano il fabbricato oggetto del piano di recupero.

Nei primi giorni di settembre la problematica è stata al centro di una ordinanza del primo cittadino Massimo Bobo Barbujani. Il documento è indirizzato alla proprietà dell’area nella quale ricade la pavimentazione. La proprietà dovrà, secondo l’ordinanza, provvedere a transennare la zona nella quale è stata segnalata e riscontrata una effettiva situazione di pe-ricolo. Le transenne dovranno restare sino a quando la pavimentazione non sarà stata risistemata nella propria interezza. Allo stesso modo sarà necessario provvedere alla piena messa in sicurezza.

Insomma: una questione che da quasi tre anni ogni tanto faceva ca-polino nelle conversazioni – e nelle lamentele – degli adriesi pare ormai avviata verso una conclusione definitiva.

Dal ComunePavimento PericoLoso, ecco L’ordinanza

“Negli ultimi anni in Italia e nel mondo si è registrato un au-mento consistente nel consumo

di bevande denominate ‘energy drink’ da parte di giovani e giovanissimi. Da diversi studi emerge che un ragazzo su due le ha assaggiate almeno una volta mentre il 30% circa dei ragazzi tra i 12 e 18 anni le beve abitualmente”. E’ il quadro generale tratteggiato dalla comunicazione ufficiale dell’Ulss 19 di Adria in merito all’uso, e a volte abuso, dei tanto noti energy drink che potrebbero rivelarsi davvero dannosi per la salute, soprattutto se consumati re-golarmente. “La Società italiana di farmacologia e quella di pediatria hanno segnalato che gli energy drink, oltre a comportare rischi di sovrappeso e obesi-tà per l’alto contenuto di zuccheri, mettono in pericolo cuore e ossa in quanto la caffeina può interferire con l’assorbimento del calcio, più che necessario ai ragazzi ancora in fase di crescita”, spiega infatti il direttore del Dipartimento per le dipendenze dell’Ulss 19 Andrea Finessi. Lo specialista poi aggiunge che un altro rischio “è rappresentato dal fatto che spesso il consumo di energy drink è associato all’uso di alcol, tabacco e altre sostanze stupefacenti che possono andare a creare reazioni all’interno dell’organismo poco prevedibili e in particolar modo dannose”. A fronte di ciò in alcuni paesi europei la bevanda è stata vietata ai minori di 16 anni, mentre l’invito a tutti, giovani e adulti è di porre attenzione nei confronti di una bevanda che si trova e si consuma con facilità, ignorando quanto l’uso possa essere un forte rischio per la salute.

ulss 19aLLarme energy drink: “i giovani ne Bevono troPPi”

di Francesco Campi

Ma.Ce.

Rosa Barzan

Andrea FinessiGiorgio Zanellato

Federico Simoni

17Adria

Page 22: Adria ago2014 n105

Recupero delle preferenze nel nome di una stabilità maggiore. E’ questo il leitmotiv del nuovo progetto di riforma elettorale firmato Confindustria Veneto Giovani. Da circa un anno il

movimento dei “Junior” si confronta e lavora infatti su un testo con il supporto del professor Valerio Lemma, docente di Law & Economics.

L’iniziativa, ideata da Giordano Riello, vicepresidente dei Giovani industriali pole-sani, è stata anche posta all’attenzione del ministro per le Riforme ed i Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi.

Diversi i meccanismi su cui il progetto fa leva: la possibilità di ordinare le coalizio-ni secondo il proprio gradimento; il collegare ciascun candidato a un dato territorio attraverso la suddivisione del Paese in 300 collegi; la valutazione complessiva dell’effettiva volontà popola-re al fine di assicurare che la coalizione vincente abbia i numeri

per governare; il superamento del bicameralismo attraverso una riforma costituzionale che escluda il Senato dalla partecipazione all’esercizio della funzione legislativa e dal rapporto di fiducia con il Governo; la figura del Responsabile nazionale della coalizione (o della lista) cui compete il ruolo di interlocutore naturale nel corso del processo elettorale; l’applicazione generalizzata della tecnologia informatica per la raccolta delle candidature e per le operazioni di scrutinio.

Stabilità quindi condicio sine qua non per poter recuperare la competitività persa dal Paese e necessaria per la ripresa: una delle mission della proposta di riforma progetto è proprio quella di scongiurare situazioni di sostanziale stallo come già nel 1995, 1998 e 2011, puntando su un meccanismo in grado di assicurare una maggioranza omogenea e coesa, composta da 330 deputati su 630 scelti tra candidati aggregati in un’unica coalizione o lista non coalizzata.

“A ciò si aggiunge – spiegano gli ideatori del progetto - inoltre la necessaria abolizione del Senato, camera divenuta ormai ana-cronistica e pensata peraltro dai padri fondatori in un periodo stori-co del tutto diverso da quello attuale, nel quale Palazzo Madama

appare oggi unicamente come meccanismo ‘frenante’ nell’iter legislativo”.

“La stabilità – spiega Andrea Pascucci, presidente dei Giovani industriali di Rovigo - è uno degli elementi cardine per la credi-bilità del nostro Paese e rende impossibile riforme incisive, pensiamo ad esempio alla

legge Fornero. Ecco il senso di un progetto come questo che pun-ta all’ammodernamento, un sistema elettorale stabile permette istituzioni solide e in grado di dare direttive durature. Riteniamo superfluo il bicameralismo”.

neWs

La proposta. Presentata al ministro Boschi

DAI GIOVANI INDuSTRIALI uNA LEGGE ELETTORALE PER SPINGERE LA RIPRESA

Uno dei cardini del progetto prevede l’eliminazione completa del sistema del bicameralismo

Si prospetta un futuro davvero fosco per i tigli di piazza Cavour. Piantumati negli anni Quaranta, rappresentano

una cornice ormai abituale per generazioni di adriesi. Un elemento imprescindibile della piazza del Teatro comunale. Presto però po-trebbero essere rimossi. Se ne è parlato in un incontro ai primi di settembre. Incontro in sala consiliare al quale ha partecipato anche il direttore dell’ex genio civile. I tigli, secondo le ultime notizie, sono un peri-colo per la sicurezza idrogeologica. E non sono assolutamente compatibili con il progetto di risistemazione delle sponde del Canalbianco.

Nella vicenda entra anche un cospi-cuo finanziamento regionale, nell’ordine dei due milioni di euro, deliberato nel no-vembre del 2010. E’ giunto insomma il momento di eseguire i lavori che erano al centro dell’intervento finanziato. Da parte sua l’amministrazione comunale aveva

anche ipotizzato una soluzione che potesse consentire di salvare i tigli. Sarebbe stato tuttavia necessario realizzare un restringi-mento dell’alveo. Una ipotesi che tuttavia è stata bocciata con decisione dal Genio civile, che ha ovviamente messo in primo piano la piena sicurezza idrogeologica, priorità in un momento in cui le alluvioni sono un peri-colo sin troppo evidente, come dimostrano

recenti tragedie anche nella nostra regione.

Non paiono insom-ma esserci molte alter-native. “Se vogliamo mettere in sicurezza il Canalbianco – spiega

infatti il primo cittadino Massimo Barbuiani – il taglio degli alberi diventa una ipotesi difficilmente evitabile. Si deve tenere conto che, altrimenti, il rischio è quello di perdere il finanziamento da parte della Regione del Veneto”. Insomma: il momento dell’addio ai tigli non è ancora ufficialmente arrivato, ma pare che i titoli di coda siano ormai dav-vero vicini.

Si deve dare corso al piano già finanziato dalla Regione con circa due milioni di euro

PIAZZA CAVOuR SI AVVICINA IL TAGLIO DEGLI STORICI TIGLI

Torna d’attualità a Baricetta il problema del passaggio a livello. Che taglia di fatto a metà la piccola comunità, costringendo

spesso a tempi di attesa veramente eccessivi. L’ultimo episodio si è verificato nella matti-nata di lunedì 8 settembre, quando gli au-tomobilisti in attesa hanno dovuto aspettare dalle 11 sin verso le 11.30. Questo il tempo necessario per garantire il passaggio di un treno merci proveniente da Rovigo. Non è la prima volta che la questione agita la frazione. Ma allo stato non sono ancora state trovate soluzioni. Nonostante ci siano stati carteggi tra il Comune di Adria e le Ferrovie proprio su questo argomento. Già nel 2006 infatti si era chiarito il motivo che rende tanto lunghe le soste: l’apparato di sicurezza che governa il passaggio a livello. Si era anche parlato di possibili soluzioni. Era stata individuata in particolare la possibilità di

una riduzione dei tempi di attesa, ma poi non se ne era fatto nulla. Così la situazione ha con-tinuato a trascinarsi sino a lunedì 8 settembre.

Quando la sensazione è che davvero per i citta-dini si sia passata la misura. Mezzora di at-tesa è davvero troppo. Tanto che sono anche partite alcune chiamate

ai carabinieri. Ovvio che questi, da parte loro, non abbiano la bacchetta magica per risolvere

un problema che sta tutto nei tempi di fun-zionamento di un meccanismo automatico di sicurezza e nelle doverose regole di sicurez-za che governano il transito dei convogli ai passaggi a livello. La decisione di chiamare il numero di emergenza pubblica è comunque sintomatica di quanto la situazione cominci a pesare ai residenti. In ogni caso, i tempi per una eventuale soluzione non si annunciano certo brevi. E’ anche per questo che i residenti nella frazione hanno chiesto l’interessamento dell’amministrazione comunale.

Mezzora di attesa alle sbarre: e questa volta partono le chiamate al 112. Si parla del problema sin dal 2006

Baricetta Anni fa era stata individuata una soluzione

Il passaggio a livello fa arrabbiare la frazione

Ci hanno pensato i carabinieri. Dopo che da qualche tempo il problema veniva segnalato dai residenti. Segnalazioni che, evidentemente, avevano eccome fon-damento. I militari infatti hanno letteralmente bonificato da siringhe – purtroppo

usate – la zona compresa tra la stazione ferroviaria e la stazione delle corriere. Un luogo che, come è facile comprendere, è teatro ogni giorno del passaggio di centinaia e centinaia di giovani e giovanissimi. Una circostanza per nulla rassicurante. Il timore in-fatti, supportato anche da altri indizi, è che l’eroina stia tornando in voga. Tra i ventenni, ossia coloro che non possono ricordare le tragedie e gli sfaceli che questo stupefacente ha prodotto alla fine degli anni ‘80 e per tutti gli anni ‘90. Chi, come gli investigatori, fa della lotta alla droga ben più che una professione ha ormai potuto toccare con mano in varie circostanze questa situazione. La bonifica è stata eseguita. Ma forse questa è solo la parte meno difficile del lavoro.

Sicurezza in cittàstazione Bonificata daLLe siringhe

Automobilisti fermi ad aspettare dalle 11 del mattino alle 11.30 e c’è chi ha perso la pazienza

18 Adria

Page 23: Adria ago2014 n105

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piantumato. Classe energetica non defi nita “G”. Euro 150.000 tratt. Rif.A1070

 

Località Baricetta Casa

singola disposta su due livelli,

in ottime condizioni, con

ingresso, cucina, salotto, 2 ca-

mere da letto con terrazzo, 2

bagni e scoperto di proprietà.

Classe energetica non defi nita

“G”. Euro 120.000

Rif.A1440

In località Cavarzere Villa singola su due livelli,ristrutturata a nuovo, composta da cucina,

salotto, 2 camere da letto, bagno, locale lavanderia con annesso terreno di complessivi mq.1.250. Classe

energetica “F”. Euro 140.000 Rif.A1036

Nella prima periferia di Adria, 2 unità indipendenti al grezzo con giardino e posto auto esclusivo. Con

possibilità di garage. Classe energetica non defi nita. A partire da Euro 35.000 POSSIBILITA’ DI AFFITTO CON RISCATTO Rif.40135659

 

 

 

Zona Carbonara, a due minuti dal centro, Attico

di ampia metratura, com-posto da ingresso, salone, sala, cucina, 3 camere da letto matrimoniali, bagno,

2 terrazzi e garage. Classe energetica non

defi nita “G”. Euro 195.000 tratt.

Rif.A1312

In zona centrale Appartamento al piano terra e pri-mo, in residence tranquillo ed elegante, con ingresso indipendente, composto da soggiorno-angolo cottura,

sottoscala, 2 letti, bagno, terrazzo e posto auto esclusivo. Classe energetica “F”. Euro 140.000 Rif.A0326

   Località Cavedon Casa accostata di ampie dimensio-ni, su due livelli, in ottime condizioni, con ingresso, sala, soggiorno con camino, cucina, 2 ripostigli, 2

camere da letto, 1 studio, 2 bagni, garage e giardino sia davanti che nel retro. Classe energetica non

defi nita “G”. Vero Affare. Euro 180.000 tratt. Rif.A1186

Località Bellombra Casa singola disposta su due livelli, con piano terra di recente ristrutturazione e piano

superiore da ultimare, con annessi 1 ettaro di terreno, 2 ampie tettoie per deposito auto, cantina e pollaio.

Classe energetica non defi nita “G”. Euro 130.000 tratt. Rif.A1390

 

 Zona centrale, Appartamento al piano terra, completamente ristrutturato a nuovo, con travi a vista, dotato di tutti i conforts e composto da

ingresso, sala, cucina, 2 camere da letto, bagno, cortile esclusivo e posto auto esclusivo. Classe

energetica “E”. Euro 150.000 tratt. Rif.A1163

   

Zona centrale, a due passi dal centro storico, Appartamento monolocale ubicato al piano terzo, in buone condizioni, completamente arredato con mobilio nuovo e giovanile. Classe energetica non defi nita “G”. Euro 270 mensili Rif.A0178

Appartamento al piano 1°, arredato, composto da ingresso, angolo cottura con soggiorno, 1 camera da letto matrimoniale, bagno, terrazzo, cantina e garage. Classe

energetica non defi nita “G”. Euro 400 mensili Rif.A1043

Zona Carbonara Appartamento bilocale al piano 2° , completamente arredato, composto da ingresso, cucinino con soggiorno, 1 camera da letto matrimoniale, piccolo mobiletto-ripostiglio, bagno e garage. Classe energetica non defi nita

“G”. Euro 380 mensili Rif.A1524

     

 A due minuti dal centro Appartamento al 2° piano, completamente ristrutturato, composto da ingresso, cucina,

soggiorno, 2 ampie camere da letto, bagno, cantina e garage. Classe energetica “F”.

Euro 130.000 tratt. Rif.A1572

 Zona centrale, comoda a tutti i servizi, Appartamento trilocale, su due livelli, composto da cucina, salotto, 2 camere da letto, bagno e posto auto interno privato.

Classe energetica non defi nita “G”. Euro 70.000 OT-TIMO ANCHE COME INVESTIMENTO Rif.A1023

 A pochi chilometri da Adria splendida Villa singola, completamente ristrutturata a nuovo, disposta su due

livelli, composta da soggiorno con bellissimo caminetto, cucina, bagno, taverna, garage e porticato al piano terra, 2 camere da letto e bagno al piano primo, con giardino

ben curato ed in parte piantumato. Classe energetica “D”. Euro 195.000 tratt. Rif.A1078

 Zona residenziale Appartamento al piano primo composto da soggiorno-angolo cottura, 2 camere da letto e bagno. Classe energetica non defi nita “G”.

Euro 300 mensili Rif.A1086

 Zona centrale casa su due livelli composta da ingresso, cucina, salotto, 1 camera da letto matri-moniale e bagno. Classe energetica non defi nita

“G”. Euro 350 mensili, completamente arredata. Rif.A1394  

Appartamento al pia-no terra, completamen-te arredato, composto da soggiorno, cucina,

2 camere da letto, bagno e posto auto.

Classe energetica non defi nita “G”.

Euro 300 mensili Rif.A1501

 Zona Centrale Appartamenti di nuova costruzione, al 1° e 3° piano, su fabbricato servito da ascensore, do-tati di tutti i conforts e completamente arredati. Classe

energetica “A”. Euro 650 mensili Rif.A1577

Zona Duomo Appartamento al 2° ed ultimo piano, completamente ristrutturato a nuovo composto da ingresso, sala, cucina, 2 camere da letto, bagno e

garage. Classe energetica non defi nita. Euro 110.000 compreso arredamento.

Rif.A1571

 

 Zona residenziale, Casa accostata di testa con porticato e giardino privato, disposta su due livelli e composta da

ingresso, soggiorno, cucina, ripostiglio, 3 camere da letto e 2 bagni. Classe energetica non defi nita “G”.

Euro 165.000 Rif. A1487

 A due minuti dal centro storico Casa accostata da entrambi i lati, disposta su due livelli composta da cucina, salotto, 2 camere da letto e bagno. Classe

energetica non defi nita “G” Vero affare. Euro 50.000 Rif.A0837

 In località Bellombra Appartamento al piano terra, comple-tamente indipendente, di recente costruzione, con cucina,

soggiorno, 3 camere da letto, bagno ed ampio magazzino adibito a garage. Classe energetica non defi nita “G”.

Euro 90.000 Rif.A1200

AGENZIA di ADRIAIL MODO PIU’ VELOCE PER VENDERE O ACQUISTARE CASA

Zona Duomo Appartamento bilocale climatizzato, al piano 2° , completamente arredato, composto da in-gresso, zona giorno, 1 camera da letto matrimoniale, bagno e piccolo ripostiglio al piano terra. NO SPESE CONDOMINIALI. Classe energetica non defi nita “G”.

Euro 400 mensili Rif.A1349

 

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ADRIA

Nella primissima periferia Casa accostata da un solo lato, di buone dimensioni, da riattare, disposta su due livelli e con annesso 1 ettaro di terreno agricolo. Classe

energetica “G”. Euro 100.000 Rif.A1579

   

In Località Fasana Rustico singolo di mq.150 con fi enile con travi a vista ed annesso terreno agrico-lo tutto attorno di circa mq.900. Classe energetica

“G”. Euro 22.000 Rif. 40150449

   In Località Fasana Casa singola di mq.100, disposta su due livelli e composta da cucina, soggiorno, 2 camere

da letto, cantina, bagno, garage e giardino di proprietà in parte piantumato. Classe energetica non defi nita “G”.

Euro 65.000 Rif.A0854

In località Mazzorno Sinistro Villa singola ubicata tutta al piano terra e composta da ingresso, soggiorno,

cucina, pranzo, 2 camere da letto, bagno, lavanderia, ripostiglio, piccolo garage e giardino di proprietà. Classe energetica “G”. Euro 60.000 Rif.A1388

In Prima periferia di Adria Schiere di nuova costruzione disposta su tre livelli e composte al piano terra da cucina,

soggiorno, ripostiglio, bagno e portico, al piano primo da 2 stanze da letto e bagno nonchè garage doppio al piano se-minterrato e giardino esclusivo di proprietà. Finiture medio/alte. Classe energetica “C”. Euro 168.000 Rif.A0052

 

Zona Chieppara Appartamento al piano 1° su fabbrica-to servito da ascensore, in buone condizioni, composto da ingresso, soggiorno, cucina abitabile, 2 camere da letto, 2 bagni, cantinetta e garage. Classe energetica

non defi nita “G”. Euro 145.000 Rif.A15065

 

 Nuova zona residenziale Splendida Bifamiliare di recente costru-zione, di ampia metratura, disposta su due livelli, con entrata,

soggiorno, cucina, lavanderia, 3 camere da letto, 2 bagni con vasca idromassaggio, porticato, garage e giardino ben curato, in

parte piantumato e con impianto di irrigazione automatica. Classe energetica “C”. Info in agenzia Rif.A0406

Località Crespino Casa accostata da entrambi i lati, in ottime condizioni, disposta su due livelli,

composta da cucina, salotto, studio, 3 camere da letto e bagno, con annessi bassocomodi e cortile.

Classe energetica non defi nita “G”. Euro 97.000 Rif.A1393

 

 In zona Ospedale bellissimo appartamento al piano 1°, completamente ristrutturato a nuovo,

con entrata, sala, salotto, cucina abitabile, 2 letti matrimoniali, bagno, terrazzo, cantina, posto

auto e giardino esclusivi. Classe energetica non defi nita “G”.

Euro 160.000 Rif.A1305

Casa accostata da un solo lato, di ampia metratura, disposta su 2 livelli, con ingresso, cucina, sala, taverna,

ripostiglio, 3 camere da letto, 2 bagni, terrazzo, magazzino di circa mq.100, garage ed ampio giardino esclusivo su tre lati. Classe energetica non defi nita “G”.

Info in agenzia Rif.A1361

Zona residenziale, Appartamento al piano 3 compo-sto da ingresso, soggiorno, cucina abitabile, 1 came-

ra matrimoniale, 1 camera doppia, bagno, ampia cantina e garage. Classe energetica non defi nita “G”.

Euro 95.000 tratt. Rif.A1304

 

 

Zona centrale Appartamento al piano 1° completa-mente arredato, di buone dimensioni, composto da cucina-soggiorno, 1 camera da letto matrimoniale, 2 terrazzi, bagno e cantina. Classe energetica non

defi nita “G”. Euro 80.000 tratt. Rif.A1606

Zona residenziale Appartamento al piano 1° parzial-mente ristrutturato, composto da cucina-soggiorno, 1

camera da letto matrimoniale, bagno e garage. Classe energetica non defi nita. Euro 60.000 Rif.A1616

In pieno centro Appartamento al piano 1° composto da cucina abitabile, salotto con camino, 3 camere da letto, bagno, cantina e garage. Classe energetica non defi nita

“G”. Euro 160.000 Rif.A1628

 Zona Carbonara Appartamento al 2° ed ultimo piano, composto da ingresso, soggiorno con terrazzo, cucina con terrazzo, 1 matrimoniale, 1 singola, lavanderia, ripostiglio, bagno, garage e giardino condominiale.

Classe energetica non defi nita “G”. Euro 140.000 Rif.A1504

 Appartamento bilocale di recente costruzione, ubicato al piano terra, composto da soggiorno con angolo cottura, 1 camera da letto, bagno, ampio garage soppalcabile

e giardino esclusivo. Classe energetica “F”. Euro 110.000 tratt. compreso mobilio Rif.A1573

 In zona Carbonara Schiera centrale, su due livelli,

con ingresso, soggiorno, cucina, disbrigo, 3 camere da letto, terrazzo,bagno e cortile esclusivo.

Classe energetica “G”. Euro 130.000 tratt. Rif.A1563

 

In località Bottrighe Villa accostata di ampia metratura, di-sposta su due livelli, accostata a rustico sempre di proprietà

con annesso ampio giardino di circa mq.640. Classe energetica non defi nita “G”.

Euro 160.000 tratt. Rif.A1602

 

   Zona centralissima, Appartamento al piano terra, di recente ristrutturazione, con ingresso indipendente, travia a vista ed aria condizionata, composto da soggiorno con angolo cottura, 1 letto, bagno ed ampio giardino esclusivo. Classe energetica non defi nita “G”. Euro 85.000 IN RENDITA.

NO SPESE CONDOMINIALI Rif.A1617

Zona Carbonara Casa singola con ampio giardino, parzialmente da ristrutturare, disposta su due livelli e composta da entrata, sala, cucina, corridoio , 3 camere da letto e bagno. Classe energetica non

defi nita “G” . Euro 160.000 Rif.A1584

 

 

In località Bottrighe Schiera centrale, disposta su due livelli più mansarda abitabile, composta da cucina, soggiorno,2 camere da letto matrimoniali, 2 bagni

nonchè tettoia esterna, garage e giardino di proprie-tà. Classe energetica non defi nita “G”. Euro 150.000 tratt. Rif. A1356

In Località Baricetta Proponiamo in esclusiva Splendi-da villa singola tutta al piano terra di mq.150, dotata di tutti i conforts con impianto fotovoltaico ed ampio scoperto di mq.800 ben curato, in parte piantumato ed irrigato automaticamente. Classe energetica non

defi nita “G”. Euro 185.000 Rif.A1177

 

 

Zona Chieppara Appartamento al 1° ed ultimo piano, comple-tamente indipendente e ristrutturato a nuovo, con ingresso, cucina-soggiorno, ripostiglio,

2 camere da letto, bagno, garage e due posti auto esclusivi.

Classe energetica non defi nita.

Euro 155.000 Rif.A1600

 A pochi passi dal Duomo, Appartamenti di nuova costruzione, su fabbricato servito da ascensore, dotati di tutti i conforts, con salotto, cucina, 2 camere da letto, 2 bagni, mansarda, garage e posto auto esclusivo. Classe

energetica “E”. A partire da Euro 120.000 Rif.A1352-A1353-A1354

 A pochi minuti dal centro, Appartamento al 1° ed ultimo piano, su palazzina di sole 3 unità, ristrutturato nell’impiantistica con rifacimento bagno, con ingresso, sala, salotto, cucinotto, 3 letti, bagno, 2 terrazzi, gara-

ge con lavanderia ed ampio giardino promiscuo. Classe energetica non defi nita. Euro 160.000 Rif.A1601

 In Località Bottrighe Casa accostata su due livelli con ingresso, soggiorno, cucina, cucinino, ripostiglio, 3camere da letto, 2 bagni nonchè piano seminterrato

composto da cantina e ripostiglio. Classe energetica non defi nita “G”. Euro 80.000 tratt. Rif.A1593

 Zona centralissima, Appartamento al 2° ed ultimo piano,

completamente ristrutturato a nuovo, dotato di aria condizio-nata, composto da soggiorno con angolo cottura, 2 ampie camere da letto, ripostiglio, bagno, cortiletto condominiale

per bici e posto auto esclusivo. Classe energetica “F”. Euro 118.000 compresa cucina. Rif.A1130

 A pochi passi dal Duomo Appartamento al piano primo composto da entrata, cucina, sala, 3 camere da letto,

bagno, garage e giardino condominiale. Classe energe-tica non defi nita “G”.

Euro 115.000 Rif.A0762

 

In località Baricetta Casa singola composta da ingresso, cucina, pranzo, ripostiglio, bagno, taverna e garage al piano terra, corridoio, 2 camere matrimoniali, terrazzo e bagno al piano rialzato nonché giardino completamente recintato e

piantumato. Classe energetica non defi nita. Euro 140.000 Rif.A1531

Immobile ad uso commerciale/uffi cio (banca) di mq.530, disposto su due piani, di cui il piano terra adibito a sportello bancario, uffi ci amministrativi e

ricevimento del pubblico e il primo piano soppalcato ad uso archivio. Classe energetica non defi nita. Ottimo rapporto qualità/prezzo. Euro 660.000 Rif. A1590

 

 

In zona ospedale, splendida Villa singola, di ampia metratu-ra, su due livelli, completamente ristrutturata a nuovo, dotata di tutti i conforts, con ingresso, sala, ampia cucina, 3 came-re da letto, 2 bagni, terrazzo di mq.12, garage e giardino ben curato, con impianto automatico. Classe energetica non

defi nita “G”. Info in agenzia Rif.A1195ADRIA PERIFERIA

ADRIA AFFITTI

 

Zona centrale Casa accostata, da ristrutturare,

composta da ingresso, cucina, piccolo ripostiglio sottoscala, 2 camere da letto, bagno e scoperto

di proprietà sia sul davanti che sul retro.

Classe energetica “G”. Euro 80.000 tratt.

Rif.A1405

 Villetta a schiera centrale, in buone condizioni, disposta su tre livelli con cortile esclusivo fronte e retro, composta da cu-cinino, salotto, 2 camere da letto, 2 bagni, locale lavanderia

e garage doppio. Classe energetica non defi nita “G”. Euro 155.000 Rif.A0886

In pieno centro Bilocale al piano primo, completamen-te arredato, composto da soggiorno con angolo cot-tura, una camera da letto e bagno. Classe energetica

non defi nita “G”. Euro 370 mensili Rif.40164480

 

 Zona centrale Monolocale al piano rialzato, di recente

costruzione, completamente arredato, con terrazzo, garage e posto auto esclusivo. IN RENDITA .Classe energetica non defi nita “G” VERO AFFARE. Euro 70.000 Rif. A1381

ADRIA PERIFERIA

In località Villanova Marchesana Rustico di mq.100, ubicato tutto al piano terra e composto da ingresso, soggiorno con angolo cottura, 1 camera da letto, bagno, sottotetto e scoperto di proprietà. Classe

energetica non defi nita “G” VERO AFFARE. Euro 17.000 Rif.A1605

 In località Gavello Appartamenti di nuova costru-zione, con ingresso, soggiorno-angolo cottura, 2 camere da letto, 2 bagni, garage e cortile esclu-sivo. Classe energetica “C” A partire da Euro

119.000 Rif.A0818-A0819

 

ADRIA AFFITTI

 Zona centralissima Appartamento bilocale ubicato al piano 1°, con soggiorno-angolo cottura, 1 camera

da letto e bagno. Classe energetica non defi nita “G”. Euro 400 mensili, completamente arredato.

Rif.A1234

Page 25: Adria ago2014 n105

ADRIA

 Zona Cattedrale Casa accostata su due livelli, di recente costruzione, composta da cucina, salotto,

sala pranzo, lavanderia, 2 camere da letto, 3 bagni, soppalco, garage e piccolo scoperto.

Classe energetica “C”. Info in agenzia Rif.A0616

CEDESI In zona ben visibile e di forte passaggio, Attività pluridecennale di trattoria, su locale di mq.105, con 50 posti a sedere. PREZZO VERAMENTE INTERESSANTE.

Info in agenzia Rif.A1485

Zona centrale, Appartamento al piano 2°, comple-tamente ristrutturato, composto da ingresso, cucina, soggiorno, 2 camere da letto matrimoniali, bagno, cantina, ampio garage, balcone-veranda, terrazzo, posto auto coperto. Classe energetica non defi nita

“G”. Euro 160.000 tratt. Rif.A1498

 

 

Zona centralissima Casa accostata da un solo lato, disposta su due livelli, con ingresso, cottura/sog-

giorno, 1 camera da letto, ripostiglio, 2 bagni, vano scala, garage e piccolo cortile. Classe energetica

“G”. Euro 105.000. Rif.A1377

Zona Carbonara Appartamento al piano 1° composto da ingresso, soggiorno, cucina, 2 camere da letto, 2

bagni e garage doppio. Classe energetica non defi nita “G”. Euro 150.000 tratt. Rif.A1475

Zona Carbonara Appartamento al piano secondo, in buone condizioni, in complesso di poche unità,

composto da ingresso, soggiorno-cucina, 2 camere da letto, bagno, 2 terrazzi e garage. Classe energetica non

defi nita “G”. Euro 100.000 Rif.A1505

 

In zona Carbonara splendida villa singola, di mq.330, in ottime condizioni strutturali, disposta su tre livelli con

annesso scoperto adibito in parte a giardino piantumato ed in parte ad accesso all’autorimessa e parcheggio

esterno. Classe energetica non defi nita “G”. Info in agenzia. Rif. A0188

 In zona residenziale Appartamento di ampie dimensioni, su fabbricato di sole 6 unità, composto da ingresso,

cucina, sala, soggiorno, 2 camere da letto, lavanderia, bagno, garage, piccola area scoperta in uso esclusivo

e giardino condominiale. Classe energetica non defi nita “G”. Euro 120.000 tratt.Rif.A1419

 Zona residenziale e tranquilla, vicinissima al centro, Villa singola di mq.200, su due livelli, con entrata,

cucina, soggiorno, 3 camere da letto matrimoniali, 2 bagni, disimpegno e giardino fronte strada, in parte

piantumato. Classe energetica non defi nita “G”. Euro 150.000 tratt. Rif.A1070

 

Località Baricetta Casa

singola disposta su due livelli,

in ottime condizioni, con

ingresso, cucina, salotto, 2 ca-

mere da letto con terrazzo, 2

bagni e scoperto di proprietà.

Classe energetica non defi nita

“G”. Euro 120.000

Rif.A1440

In località Cavarzere Villa singola su due livelli,ristrutturata a nuovo, composta da cucina,

salotto, 2 camere da letto, bagno, locale lavanderia con annesso terreno di complessivi mq.1.250. Classe

energetica “F”. Euro 140.000 Rif.A1036

Nella prima periferia di Adria, 2 unità indipendenti al grezzo con giardino e posto auto esclusivo. Con

possibilità di garage. Classe energetica non defi nita. A partire da Euro 35.000 POSSIBILITA’ DI AFFITTO CON RISCATTO Rif.40135659

 

 

 

Zona Carbonara, a due minuti dal centro, Attico

di ampia metratura, com-posto da ingresso, salone, sala, cucina, 3 camere da letto matrimoniali, bagno,

2 terrazzi e garage. Classe energetica non

defi nita “G”. Euro 195.000 tratt.

Rif.A1312

In zona centrale Appartamento al piano terra e pri-mo, in residence tranquillo ed elegante, con ingresso indipendente, composto da soggiorno-angolo cottura,

sottoscala, 2 letti, bagno, terrazzo e posto auto esclusivo. Classe energetica “F”. Euro 140.000 Rif.A0326

   Località Cavedon Casa accostata di ampie dimensio-ni, su due livelli, in ottime condizioni, con ingresso, sala, soggiorno con camino, cucina, 2 ripostigli, 2

camere da letto, 1 studio, 2 bagni, garage e giardino sia davanti che nel retro. Classe energetica non

defi nita “G”. Vero Affare. Euro 180.000 tratt. Rif.A1186

Località Bellombra Casa singola disposta su due livelli, con piano terra di recente ristrutturazione e piano

superiore da ultimare, con annessi 1 ettaro di terreno, 2 ampie tettoie per deposito auto, cantina e pollaio.

Classe energetica non defi nita “G”. Euro 130.000 tratt. Rif.A1390

 

 Zona centrale, Appartamento al piano terra, completamente ristrutturato a nuovo, con travi a vista, dotato di tutti i conforts e composto da

ingresso, sala, cucina, 2 camere da letto, bagno, cortile esclusivo e posto auto esclusivo. Classe

energetica “E”. Euro 150.000 tratt. Rif.A1163

   

Zona centrale, a due passi dal centro storico, Appartamento monolocale ubicato al piano terzo, in buone condizioni, completamente arredato con mobilio nuovo e giovanile. Classe energetica non defi nita “G”. Euro 270 mensili Rif.A0178

Appartamento al piano 1°, arredato, composto da ingresso, angolo cottura con soggiorno, 1 camera da letto matrimoniale, bagno, terrazzo, cantina e garage. Classe

energetica non defi nita “G”. Euro 400 mensili Rif.A1043

Zona Carbonara Appartamento bilocale al piano 2° , completamente arredato, composto da ingresso, cucinino con soggiorno, 1 camera da letto matrimoniale, piccolo mobiletto-ripostiglio, bagno e garage. Classe energetica non defi nita

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 A due minuti dal centro Appartamento al 2° piano, completamente ristrutturato, composto da ingresso, cucina,

soggiorno, 2 ampie camere da letto, bagno, cantina e garage. Classe energetica “F”.

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 Zona centrale, comoda a tutti i servizi, Appartamento trilocale, su due livelli, composto da cucina, salotto, 2 camere da letto, bagno e posto auto interno privato.

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livelli, composta da soggiorno con bellissimo caminetto, cucina, bagno, taverna, garage e porticato al piano terra, 2 camere da letto e bagno al piano primo, con giardino

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energetica “A”. Euro 650 mensili Rif.A1577

Zona Duomo Appartamento al 2° ed ultimo piano, completamente ristrutturato a nuovo composto da ingresso, sala, cucina, 2 camere da letto, bagno e

garage. Classe energetica non defi nita. Euro 110.000 compreso arredamento.

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 Zona residenziale, Casa accostata di testa con porticato e giardino privato, disposta su due livelli e composta da

ingresso, soggiorno, cucina, ripostiglio, 3 camere da letto e 2 bagni. Classe energetica non defi nita “G”.

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 A due minuti dal centro storico Casa accostata da entrambi i lati, disposta su due livelli composta da cucina, salotto, 2 camere da letto e bagno. Classe

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Page 26: Adria ago2014 n105

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Page 27: Adria ago2014 n105

Molto spesso, soprattutto di prima mattina, grazie alla forza delle correnti d’aria, l’odore acre che esce dalla lavorazione della barba-

bietola da zucchero, che in Veneto si produce ormai solo a Pontelongo, arriva anche nelle nostre zone. E’ un odore che riporta ai nostalgici ricordi di quella fabbrica che a Bottrighe ha dato lavoro a tanta gente di tutto l’hinterland per ben 77 anni. Zuccherificio e paese erano un tutt’uno dal 1914, sino a quel marte-dì 29 ottobre 1991 quando fu decretata la definitiva chiusura dello stabilimento. Un colpo al cuore. Con esso se ne andarono luci, colori, rumori, odori, che si accendevano per alcuni mesi dell’anno, tanto da sembrare una piccola città. Si ricordano le lunghe file di trattori, tir e altri veicoli lungo le vie Dante, Risorgimento e Gramsci, una processione che mette-va in moto l’intero paese. Ora tutto è mutato, sono state tolte da poco anche le immondizie dopo tante polemiche, solo i due grandi ex silos dello zucchero rimangono, unica testimonianza, in mezzo allo spet-tro di quello che fu. Avrebbe ora compiuto cento anni lo zuccherificio se fosse stato ancora in attività. Una

fabbrica che negli anni Settanta batteva il primato italiano per produzione e qualità e che dopo gli ultimi lavori di ristrutturazione ed ulteriore ampliamento, tra il 1986 ed il 1989, seguì purtroppo la sorte di tantis-simi analoghi stabilimenti italiani. Solo il Polesine ne contava tredici negli anni d’oro della bieticoltura, oggi ne rimangono solo quattro in attività in tutta Italia. La foto è tratta da una cartolina d’epoca e fu spedita da Bottrighe proprio nel 1914 dal dottor Lenzi, primo capo chimico del laboratorio di fabbrica. Fu ritrova-ta casualmente nel 1991 dal fotoamatore Mattia Mincuzzi, alla Mostra internazionale della cartolina d’epoca di Riccione. Una riproduzione della stessa, in formato gigante 50x60, si può ammirare in

mostra permanente al Piccolo Bar di piazza Libertà. Tantissime sono state le persone impiegate in questo stabilimento, fissi e stagionali, che si alternavano tra capi famiglia, giovani studenti e tanti disoccupati che in quei pochi mesi all’anno potevano, con questa opportunità, risollevarsi un po’.

Nel rammentare tutto ciò sarebbe interessan-te, ma probabilmente anche un dovere, ricordare i tanti lavoratori dello zuccherificio che, piano piano, se ne stanno andando verso altra vita, dedicando proprio a loro una via di Bottrighe nel ricordo incancellabile di una vera e propria epopea ormai appartenente alla storia di questa comunità.

di Roberto Marangoni

Era stato aperto nel lontano 1914, è stato linfa vitale per tutto il paese sino al 1991. Fu una delle maggiori realtà italiane, ha dato lavoro e speranza a intere generazioni

L’anniversario Lo storico stabilimento avrebbe compiuto 100 anni

Dedichiamo una via ai lavoratori dello zuccherificio

Un’altra speciale serata all’insegna delle tradizioni,

della cultura, del buon gusto, e della solidarietà si è svolta nel ranch di te-nuta Carlini nella campa-gna tra Corbola e Taglio di Po. Ed il gruppo folk-loristico “Bontemponi & Simpatica Compagnia” di Bottrighe è stato nuovamente ospite e protagonista. Una settantina di invitati sull’aia della famiglia con assaggi e degustazioni di prodotti tipici locali e specialità gastronomiche con la preziosa collaborazione di Coop Adriatica. In aggiunta gli assaggi di torte con la ricotta del pastore di Cavanella Po, il pane biscotto cotto su forno a legna del Borgo, quello del forno Bariato e dei salumi della macelleria Barbujani di Papozze, i vini dell’azienda agricola Rigoni e la frutta del centro Aguiaro di Adria. Il tutto intervallato dalle cante e ballate dei Bontemponi. Ospite la giovanissima Gaia Pezzolato che ha interpretato con la viola un’antica ballata polesana. Occasione per parlare di iniziative di solidarietà portate avanti dal so-dalizio di Bottrighe a sostegno della ricerca sulle malattie genetiche e tumorali. Vari gli interventi di gradimento degli ospiti, in particolare Antonio Ferri e Paola Maddalena, da oltre quarant’anni emigrati a Grugliasco e di Lino Segantin, diret-tore di “Ventaglio Novanta”.

gruppo BontemponiAlla tenuta Carlini tradizione, musica, allegria e un impegno a tutto campo per la solidarietà

Ro.Ma.

A fianco la cartolina d’epoca ritrae lo zuc-cherificio di Bottrighe nel 1914, anno della sua prima campagna saccarifera e i due silos zucchero, unica testimo-nianza che rimane dello zuccherificio

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Page 29: Adria ago2014 n105

25Bottrighe

di Roberto Marangoni

Meritato il successo dell’Agosto Bottrighe-se in onore agli emigranti che tornano annualmente in questi periodi ferrago-

stani nelle loro terre di origine. La kermesse è stata organizzata dall’associazione Ricreativa Bottrighese e dal Gruppo Sportivo Bottrighe con la collaborazione di ditte ed attività locali e li-mitrofe. Quattro serate sul palcoscenico allestito sul liston di palazzo civico e una nell’area com-presa tra il Piccolo Bar e la pizzeria “Ai Portici” in piazza Libertà tra musica, teatro e spettacolo che hanno registrato un’ottima partecipazione di pubblico, soddisfacendo così l’impegno di tutti gli organizzatori. Molto gradita la rappresenta-zione della commedia “Tutti pazzi per Agata” con la compagnia Instabile Tagliolese in colla-borazione con la Pro Loco Adria. Poi la serata con Sir Oliver Skardy, mito dei Pitura Freska accompagnato da “I fatti quotidiani” una band d’eccezione con grandi musicisti che ha portato in piazza centinaia di giovani nel ricordo dell’in-dimenticabile concittadino Giancarlo Guarnieri “Cica”. Tra i tanti successi non poteva mancare nel gran finale la mitica “Oi n’demo a vedare i pin floi”. In molti anche alla serata con karaoke di Davide Conforto e la dimostrazione di ju jitsu. Poi la terza edizione de “La Corrida” con i dilet-tanti allo sbaraglio, come sempre assai gradita,

e la diretta con radio Diva. Serata conclusiva con “Il riso fa buon sangue” la prefinale naziona-le itinerante di cabaret, in collaborazione con l’Avis, condotta da Paolo Franceschini che ha visto i cabarettisti Andrea Vasumi, Paolo Favaro e Davide Stefanato da Zelig fare incetta di ap-plausi. Poi un’altra settimana di festeggiamenti denominata “Le notti d’le brogne” a cura della Pro Loco Bottrighe con “frisi e magna”, luna park, mostra fotografica di Rossano Cisotto e di pittura di Lesja Borisenkova. Tra queste serate, una è stata dedicata alla Croce Verde di Adria, poi la dimostrazione dei Delta Ranger Softair ed in chiusura il 1° Raduno Cinofilo con l’esibizione dei cani.

AGOSTO BOTTRIGhESE QuATTRO SERATE IN ONORE DEL RITORNO DEGLI EMIGRANTI IN POLESINE

Ro.Ma.

• Chi s’tàia el naso, s’insangua la boca• Il tempo d’guera, mai una de vera• Debito spùtanà, debito pagà

LE TRE S-CIOPTA’ di Roberto Marangoni

Il Consiglio di Stato dice no al ripristino dell’au-tonomia di Bottrighe. Lo stesso, in una prima sentenza, aveva giudicato la proposta “legittima

e percorribile” mentre invece in questo definitivo giu-dizio ha risposto come aveva già fatto a suo tempo il Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto, definendo infondata la proposta poiché, quando il procedimento dell’istanza iniziò, il territorio inte-ressato non rispondeva ai requisiti di popolazione minima residente. Il verdetto del Consiglio di Stato ancora non è giunto al Comitato, anche se la notizia è comunque stata appresa attraverso le agenzia di stampa. “Valuteremo il tutto ma non molleremo– afferma il professor Nicola Dirodi, presidente del Co-mitato per la Ricostituzione del Comune di Bottrighe - stiamo assistendo all’ennesima burla. Noi abbiamo invocato una legge speciale dello Stato (la Scelba n.71 del 1953 ndr) che permette di ricostituire il Comune soppresso dall’allora regime fascista e non la costituzione di un nuovo Comune”.

“A questo punto - prosegue Dirodi - lo Stato ci deve dire se la legge che noi invochiamo è stata

abrogata, quando e da chi. In quarantacinque anni di battaglie nessuno ci ha mai detto nulla di simile. Ci riuniremo appena avremo in mano la sentenza e decideremo quali strade intraprendere”.

Se da una parte il Comitato ha sempre cercato di giungere alla ricostituzione seguendo il percorso di cui si è detto, c’è anche un altro progetto politico di legge regionale che però non ha mai avuto segui-to, risalente al luglio 2004. Quel progetto di legge venne firmato dagli allora consiglieri regionali Andrea

Astolfi di Lega Nord, Francesco Piccolo dell’Unione Democratica di Centro e dagli assessori regionali Ren-zo Marangon di Forza Italia e Isi Coppola di Alleanza Nazionale. Nel documento si precisa tra l’altro che “la popolazione interessata dovrà esprimersi con un referendum consultivo come previsto dalla legge quando si procede alla modifica dei confini interco-munali per la creazione di nuove autonomie locali”. Secondo i firmatari questa proposta avrebbe consen-tito di porre fine ad una lunga e complessa vertenza.

Ma il Comitato per la ricostituzione non demorde e prepara la riscossa. Dirodi: “Lo Stato deve rispondere sulle leggi che lui stesso ha emanato”

La sentenza E’ giunta la decisione del Consiglio di Stato

Bocciato ancora il ripristino del ComuneSi moltiplicano le iniziative della

sezione portovirese degli “Eroi Autieri di Nassirya” che ha una

propria sede operativa a Bottrighe nel palazzo civico. Dopo il successo del raduno nazionale svoltosi in Giugno a Rovigo la sezione ha organizzato la propria festa a Valliera per ce-lebrare San Cristoforo. Il gruppo, capeggiato da Giuseppe Maccario e accompagnato da Renato Gianni Fincato responsabile locale degli Au-tieri, insieme ai rappresentanti delle associazioni alpini e lagunari, ha par-tecipato alla santa messa nella chiesa dedicata alla Madonna dell’Autista. Poi il via alla cerimonia con la deposizione della corona d’alloro, occasione altresì per premiare con targa il capitano Davide Onofrio Papasodaro, comandante della Compagnia carabinieri di Adria, Marco Santarato presidente del Consiglio comunale di Adria e il tenente Giuseppe Fagnocchi, vice direttore del conser-vatorio “Venezze” di Rovigo. Atti doverosi di stima e di amicizia che l’associa-zione ha voluto nei confronti di queste personalità. Tra le prossime iniziative degli autieri c‘è anche il progetto, a cui Renato Gianni Fincato, che è anche presidente della sezione di Bottrighe dell’associazione nazionale combattenti e reduci, tiene molto: realizzare proprio a Bottrighe un monumento ai martiri di Nassiriya. Ma una via dedicata agli stessi autieri si potrebbe concretizzare anche ad Adria in luogo da concordare. Va altresì ricordato che Renato Fin-cato ed il socio autiere Efrem Zennaro sono stati recentemente premiati con attestato dalla presidenza nazionale dell’associazione come “benemeriti del volante”.

neWs

Bella kermesse a VallieraPer gLi autieri festa e tanti Progetti

Bottrighe, palazzo Civico, ex municipio e nel riquadro il professor Nicola Dirodi presidente del Comitato pro autonomia

Ro.Ma.

L’Aribo, associazione ricrea-tiva bottrighese con al cen-tro il comico Roberto Midani durante La Corrida

Renato Gianni Fincato autiere e presidente

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26 Cultura

Dopo il grandissimo successo de “L’osses-sione Nordica”, conclusasi con il numero record di 55.000 visitatori, il prossimo

San Valentino coinciderà con l’inaugurazione di un’altra mostra da non perdere: “Il Demone del-la Modernità. Pittori visionari all’alba del secolo breve”. Come ha svelato il professore Giandome-nico Romanelli il pubblico sarà coinvolto grazie a tematiche artistiche “border line” in grado di sve-lare il profondo della psiche. In questa mostra si riveleranno il potere del sogno e dell’inconscio, il fascino della trasgressione, così come situazioni di ansia, angoscia, toccando la tematica della morte e l’aldilà.

Saranno gli Angeli e i Demoni a irrompere nelle opere di famosi pittori, moderni e visionari, di fine Ottocento, esposti per la prima volta insie-me nella splendida cornice di palazzo Roverella. La mostra farà leva sul brivido delle forti emozio-ni, accostando vitalismi sfrenati e ambigui, eterei straniamenti, incubi esogni.

Si preannuncia una mostra unica nel suo ge-nere che descrive una modernità che si muove tra inquieto e ineffabile, conscio ed inconscio. “An-

geli e Demoni” mette in scena l’irruzione di una modernità tempestosa, che rinnova i linguag-gi dell’arte, infrange gli schemi rigidi della classi-cità, introduce il movimento, le sonorità estreme, le contaminazioni tra i generi. “Sotto il segno di Lucifero”, “Le meduse”, “Le metamorfosi incom-piute”, “Il trionfo delle tenebre”, “Vizi e peccati” e le serie delle “Salomé”, sono emblemi di que-sto mondo nuovo in bilico tra un destino di luce e le tenebre dell’ Ade. A raccontare, interpretare e vivere nelle loro opere queste emozioni sono grandi artisti europei e italiani, tra i quali: James

Ensor, Franz Von Stuck, Leo Putz, Odillon Re-don, Arnold Böcklin, M. Kostantinas Ciurlionis, Max Klinger, Gustav Moreau, Mario De Maria, Guido Cadorin, Alberto Martini.

Nel frattempo riprende la collaborazione tra il Roverella e il Museo diocesano di Padova, famoso per la rassegna internazionale di illustra-zione denominata “I colori del sacro”. Giunta alla VII edizione, la rassegna inaugurerà l’11 ottobre coinvolgendo il pubblico fino all’11 novembre grazie al fascino del “Viaggio”, con 140 opere di 68 illustratori di tutto il mondo. “Il viaggio è me-tafora della vita - ha spiegato il curatore, nonché direttore del Museo diocesano di Padova - Si può viaggiare in tanti modi, anche solo con la fanta-sia. Gli illustratori, provenienti da tutto il mondo, indagano emozioni e sentimenti, cercano di dare risposte alla domanda ‘Where are we going?’. Ciascuno di noi, sulla terra, compie un viaggio: in cerca di speranza, per fuggire dalla guerra, per riscoprire le proprie origini o se stesso. Noi lo faremo con le nostre emozioni ed inquietudini, intrecciando le nostre vite con quelle di chi ci sta accanto o ci ha preceduto”.

di Melania Ruggini

Opere di un iconoclasta Ottocento per la prima volta assieme e a Ottobre torna la rassegna “I colori del Sacro”

Palazzo Roverella A San Valentino parte la nuova mostra

Dopo l’Ossessione arrivano Angeli e Demoni

Giunta alla sua XX edizione la festa del Volontariato ha raggiunto l’apice del successo, sabato 30 agosto, con la

kermesse Polesine Got Talent, presentata da Mirko Trombini e Alessia Berti. Per la prima volta è stato attivato il live tweet con l’hastag #PGT14, per cui il pubblico di Internet ha potu-to commentare in diretta.

Nato nel 2010 il talent show esclusi-vamente made in Polesine ha lo scopo di rinnovare la tradizionale festa del volontaria-to, allargandola ad un pubblico più giovane, attirandolo attraverso il format, efficace e di impatto, volto a premiare le giovani promesse del canto, del ballo e della musica. Il pubblico ha reagito molto positivamente alle esibizioni, apprezzando i 14 giovanissimi talenti in gara, la cui età media si aggirava intorno ai 19-20 anni. La più giovane concorrente era Sofia Del Conte, che per avere solo 10 anni ne ha già fatta di strada, partecipando anche allo Zecchi-no d’Oro e a diversi concorsi. Tanta bravura ha messo in difficoltà i giurati, scelti con cura dalla presidente della Consulta del Volontariato Roberta Paesante e dallo staff della manife-stazione. Facevano parte della giuria Massimo Brancalion e Beppe Canto, il simpatico duo dei Tanto par Ridare, che hanno strappato molti sorrisi con i loro sketch, il giovane e bravissimo cantante Andrea Dodicianni, l’insegnante di danza Chiara Lamolinara, Roberta Paesante e

Melania Ruggini. La giuria ha premiato oltre al talento la creatività e l’originalità dei parte-cipanti. Il primo premio, di un valore di 300 euro messi in palio dalla Pro loco, è andato a Nicolò Fecchio & the Lonely Hearts, che si sono contraddistinti per originalità ed interpre-tazione: loro le musiche e i testi. Secondo clas-sificato e 200 euro offerti dalla Pro loco al duo ferrarese Piano B, composto da Jacopo Baioni alla chitarra e Laura Ballani alla voce: grande sintonia e molta espressività nelle loro interpre-tazioni. Medaglia di bronzo e 100 euro offerti dall’Avis per la ballerina Irene Breda, diploma-

tasi col celebre maestro e ballerino Steve La Chance. Il premio Solidarietà, che consiste nel diploma e in uno stage in un’associazione di volontariato locale, è andato a Valeria Grossi, che per molti meritava l’ex aequo al terzo posto, per l’energia scenica e la voce potente e calda. Il ringraziamento dell’organizzatrice Roberta Paesante va a Croce Verde, Pro Loco, Avis, Vecchie Glorie, Casa delle Associazioni, al team di Arte In Strada e a Iso 100. “I giovani sono il nostro valore aggiunto - ha detto la Pa-esante - ed è giusto accendere i riflettori sulle giovani promesse del territorio”.

La serata

Entusiasmo per le giovani promesse

QuESTO POLESINE hA DAVVERO TANTISSIMO TALENTO!

Me.Ru.

Alcuni momenti della festa del Volontariato

Il pericolo è sventato: a Rovigo, capoluogo di Provincia, l’anno scolastico e l’anno universi-tario non cominceranno senza una biblioteca

e senza una sala studio. Messa così pare follia, ma si è andati sin troppo vicini a un epilogo del genere. Tutto a causa del credito, circa 370mila euro, vantati dall’Accademia dei Concordi, che eroga questi servizi, nei confronti del Comune di Rovigo. Crediti vantati ma rimasti sulla carta, secondo i Concordi. Alla fine comunque per fortuna la soluzione si è trovata.

La biblioteca pubblica di Rovigo ha fi-nalmente riaperto i battenti, per la gioia dei fedelissimi lettori, degli studenti e di tutta la comunità rodigina. Dopo diversi mesi di trava-glio, tensioni e difficoltà, sfociati nella chiusura estiva anticipata, e seguiti dalla mobilitazione popolare tramite il sentito flash mob, e da varie forme di protesta dei cittadini e dell’opinione pubblica, lunedì 1° settembre l’Accademia ha riaperto a tempo pieno.

Per arrivare alla soluzione del contenzioso tra Ente e Comune per il credito avanzato a fine agosto si è tenuto infatti un importante incontro risolutore tra il presidente dell’Acca-demia Enrico Zerbinati, l’ex presidente Luigi Costato, il segretario Virgilio Santato, il Prefetto di Rovigo Francesco Provolo e i sub commissari prefettizi che affiancano il commissario vero e proprio Claudio Ventrice, nominato dopo il nau-fragio della Giunta dell’ex sindaco Bruno Piva.

Nel corso dell’incontro sono emerse novità significative e positive. “L’impegno – si legge nella nota diffusa dalla segreteria dell’Accade-mia dei Concordi - assunto dal Commissario prefettizio ad assicurare in sede di bilancio

entro settembre una congrua somma e il saldo entro dicembre consente all’Accademia di poter riprendere la consueta attività. Contestualmen-te è stato preso formale impegno di aprire un tavolo tra Comune e Accademia per risolvere le questioni pendenti e in particolare per dare certezza alla somma da iscrivere nel bilancio comunale per il funzionamento della biblioteca civica accademica a partire dal prossimo anno. Ne consegue che al personale tutto potranno essere liquidate le competenze spettanti”.

“Reputiamo si tratti di un buon accordo –commenta Eriberto Tartari, Fp Cgil – abbiamo sventato l’imposizione del part time e defini-to un percorso che, pur tenendo conto delle difficoltà oggettive dell’ente, è in linea con le esigenze manifestate dai lavoratori”.

Sventato anche il rischio dell’orario part time per i dipendenti

CASO CONCORDI TuTTO RISOLTO, SI RIAPRE

Me.Ru.

Leo Putz la lumachina maliziosa

Una bella notizia per tutti gli aspi-ranti scrittori. O anche per tutti coloro che, senza particolari ambi-

zioni, amano mettere nero su bianco nel tempo libero pensieri, sogni, emozioni. Il Gruppo Autori Polesani segnala infatti che il termine per partecipare alla edi-zione numero 17 del prestigioso Premio biennale nazionale di poesia e prosa in italiano e dialetto “Città di Rovigo” è stato prorogato sino al prossimo 30 settembre. Chi aveva già gettato la spugna e rinunciato o semplicemente si era mosso in ritardo ha quindi ancora tutto il tempo di ripensarci.

Di seguito, qualche indicazione sul bando: sono ammesse opere in ita-liano o in dialetto veneto, per la sezione poesia una o due poesie a tema libero di 50 versi al massimo; per la sezione prosa un racconto al massimo di 8mila battute. Dovranno essere inviate 5 copie dattiloscritte: una copia con dichiarazione che il testo è originale e inedito, firmata e con recapi-ti (indirizzo, telefono, email); le copie dovranno essere inviate a Gruppo Autori Polesani c/o Aurora Gardin, via Vittorio Veneto 7, 45100 Rovigo; il contributo per le spese organizzative è pari a 10 euro. I premi per i primi tre posti saranno monili ispirati ad antichi gioielli conservati al Museo dei Grandi Fiumi. La giuria sarà presieduta dal professore Claudio Garbato. La premiazione è prevista sabato 25 ottobre alla sala della Gran Guardia.

iL PremioCittà di Rovigo, prorogate le iscrizioni

M.D.P.

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La prima uscita ufficiale dell’Adriese, in coppa contro il Loreo, è stata un suc-cesso. Non solo per il risultato (3-0),

ma anche perché molta era la gente accorsa allo stadio Bettinazzi. E gli entusiasmi nella città etrusca sembrano essersi risvegliati, grazie alla campagna acquisti, ancora una volta importante, compiuta dal presidente Scantamburlo. Con la ciliegina sulla torta rappresentata dal miglior talento calcistico che il Polesine abbia prodotto negli ultimi 20 anni: quel Giacomo Marangon che aveva legato la propria storia calcistica con la squa-dra del suo paese, Porto Tolle. Lo si potreb-be descrivere, calcisticamente parlando, ma tante volte le immagini sono meglio delle parole e allora, basta andare su Youtube e vedere alcune sue prodezze per rendersi conto delle qualità del classe 1992.

Il tecnico dell’Adriese, Valeriano Fiorin, ha un passato di giocatore decisamente im-portante (oltre 100 partite in serie A, uno storico gol in mezza rovesciata nell’area di rigore nella gara tra Liverpool-Genoa), ma ammette candidamente che un giocatore così è difficile da vedere in giro: “ E’ proprio bello da vedere, con questa corsa sempre a testa alta, con una facilità incredibile di

calcio, di lettura di gioco, capace di metterti la palla lì davanti proprio al tuo piede. Fa cose con una naturalezza incredibile. Credo e, spero, che ci divertiremo. E sono sicuro che molta gente del Basso Polesine si ferme-rà ad Adria a vedere proprio le sue giocate”.

Un’adriese che parte da favorita nel campionato di Eccellenza, la cosiddetta squadra da battere, dopo una campagna acquisti messa in atto dal diesse Sante Lon-gato e che ha portato alla corte di mister Fiorini, giocatori importanti come il portiere Milan, il centrale difensivo Colman Castro,

il centrocampista Pittaro, Stefano e Nicolò Bellemo, il regista Cavallari, e appunto la chicca Giacomo Marangon.

Dal Rovigo che non c’è più sono arri-vati anche Padovan e Fiore, il primo titolare della squadra allenata da Ricci, il secondo spesso rimasto in panchina. Dalla Primave-ra del Padova è arrivato Fyda, classe ’96, cresciuto calcisticamente a Rovigo. E in fatto di giovani, belle cose ha fatto vedere anche Hermas, un altro ’96, con buone doti tecni-che. Senza dimenticare Castellan, Migliorini, Zanellato… Insomma, ci sarà da divertirsi.

di Cristiano Aggio

Adriese e Marangon: assieme si pensa in grandecaLcio

Al cuor non si comanda. E così Sergio “Ricci” Pezzolato, ha fatto dietrofront, mandando su tutte le furie Cristiano Masotti diesse dell’U-

nion Vis che gli aveva affidato la panchina della juniores della vecchia Lendinarese, accettando l’incarico di allenare il Polesine Camerini, nuova realtà calcistica che partecipa al campionato di Ter-za Categoria (assieme ai “cugini” del Porto Tolle, altra nuova realtà). La passione per il calcio, e la competenza, in Basso Polesine non è mai manca-ta, anzi. Sergio Pezzolato, accettando ancora un mese fa l’incarico di allenare la giovane squadra dell’Union Vis, sapeva che di strada doveva farne tanta (da Bonelli, profondo Delta, a Lendinara, Alto Polesine), ma la voglia di tornare ad allenare, il profumo dell’erba, la voglia di rimettere gli scarpini e dare consigli ai futuri giocatori senior era tanta. Poi Cupido ha fatto il resto. L’amore comanda sempre. Anche quello calcistico, a volte. Perché Sergio Ricci classe 1960, proprio nel Polesine Camerini fece il suo esordio, nel 1976. Mediano dai piedi buoni, debutta in Interregionale nel 1978 con il Contarina. Gioca poi nella Tagliolese, nello Scardovari, all’Adriese, Donada e nel 1990 approda a Villanova del Ghebbo, in Promozione, prima di chiudere a Rosolina e cominciare a fare il mister, patentato: Aria-nese, Scardovari, Mesola, Gorino, Loreo, San Vigilio, facendo anche da “consulente” all’amico Fabrizio Zuccarin in serie D. Ora, un’altra avventura per Ricci, vicino a casa, con gli amici di sempre.

Il mister allenerà in TerzaPezzoLato e PoLesine: iL matrimonio è servito

Cr.Ag.

Avrebbe compiuto 66 anni a set-tembre. Un male l’ha portato via dall’affetto dei suoi cari. Mario Stef-

fenel ha dedicato parte della sua vita alla disciplina sportiva dell’hockey su prato. Aveva ricoperto importanti incarichi fede-rali: dal 1983 al 1985 è stato presidente del comitato regionale della federazione hockey, per poi passare, dal 1985 al 2001 in seno alla federazione nazionale in qualità di consigliere e di responsabile del settore agonistico. Dal 1986 all’87 è vicepresidente del Coni provinciale, nella giunta guidata da Camillo Norbiato, ten-tando, nel 2004 la scalata allo scranno di presidente del Comitato di Rovigo, contro Giuseppe Osti. Ma non andò bene.

Dal 1997 al 2001, è nominato vi-cepresidente della federazione nazionale hockey e dal 2001 fino al 2005 è stato vicepresidente vicario. Ritorna al Coni di Rovigo in qualità di segretario, quando Bruno Piva diventa presidente Coni, ma abbandona l’incarico dopo due anni.

Steffenel è stato anche un politico, spalla di Renzo Marangon, seguendolo in Regione a fine 1993. Steffenel ha fatto parte della sua segreteria a Venezia. Si è candidato consigliere comunale nel 2001 quando vinse Paolo Avezzù, nel gruppo di Forza Italia.

E’ stato insignito nel 2001 dalla sua federazione, quella dell’hockey, della stel-la d’oro. Dal 1990 al 1994 è stato team manager della nazionale femminile e dal

1995 al 2000 ha ricoperto il medesimo incarico con quella maschile. Esperienze importanti anche quelle raccolte nella sua città, con la disciplina amata e che ha cer-cato, riuscendoci, di far emergere fin dal 1966, anno in cui l’hockey club venne fondato grazie anche alla spinta propulsi-va di don Carlo Ferrari, parroco di San Pio X. La storia racconta di una promozione in serie A2 nel 1974, poi alti e bassi, fino all’exploit dell’85 quando i gialloverdi rodigini terminano al terzo posto in A2, con Steffenel capocannoniere del girone Nord Italia: il campo era quello del Ga-brielli. Negli anni 1990 l’hockey Rovigo partecipa a campionati di serie B, con una fiammata nel 1995 con il ritorno in serie A2. Numerosi i campi, dopo quello storico di San Pio X utilizzati dai gialloverdi, sia per la prima squadra che per le giovanili: Borsea, Granzette, il Battaglini, e l’attuale campo in viale Tre Martiri, in sintetico, for-tissimamente voluto da Steffanel.

hockey. Addio a un grande campionese ne va steffeneL, La storia deLL’hockey

Cr.Ag.

Calcio Nel campionato di Eccellenza è la squadra da battere

Nella foto mister Valeriano Fiorin, il secondo “Encio” Gregnanin e il preparatore atletico Lorenzo Zecca

Sergio Pezzolato

29Sport

Adria Nuoto Una delle più lunghe maratone del mondo

La traversata di 36km del Golfo di Napoli che prevedeva partenza dall’isola di Capri e arrivo a Napoli. Questa è una delle più lunghe maratone a livello mondiale (superata solo dalle due tappe del

Grand Prix che si svolgono in fiume in Argentina), nonché da 61 anni la più antica e più importante gara organizzata in italia: il sogno di tutti i maratoneti delle acque libere, in particolare di quelli italiani. Da un po’ di tempo sapevo che l’Olyimpic Team Smile For Onlus, asso-ciazione benefica di cui faccio parte, stava organizzando una staffetta di beneficienza in occasione della Capri-Napoli. Io avevo dato la mia disponibilità per l’evento, ma mai avrei pensato che il tutto si sarebbe trasformato in una partecipazione ad una delle più importanti gare internazionali. La sorpresa e la gioia iniziali hanno presto lasciato po-sto ad alcune perplessità dovute al fatto che per una serie di motivi la stagione-agonistica 2013-2014 è stata per me molto difficile da un punto di vista fisico e psicologico. Continuavo a chiedermi se fossi stata in grado di competere con i migliori maratoneti del nuoto a livello mondiale e se fisicamente sarei stata in grado di reggere 36 km di nuoto mantenendo oltretutto una lucidità mentale che in queste gare è fondamentale. Come da programma della manifestazione giovedì 4 settembre sono partita per Napoli assieme a mio padre, con meta l’hotel dove erano ospitati tutti i 30 atleti (20 uomini e 10 donne) partecipanti alla gara. Poi ecco arrivare presto l’alba del fatidico giorno: 7 settembre. Ore 6.30 colazione, ore 8 imbarco per Capri armati di bastoni per i rifornimenti e tutto il necessario per la gara. È bastato salire sull’aliscafo per capire che sarebbe stata tutt’altro che un’impre-sa facile. Già alle 8 di mattina infatti il mare non era proprio calmo, e nel bel mezzo del golfo all’orizzonte si vedeva la schiuma delle onde, indice che sarebbe stata una gara abbastanza “ballerina”. Nel frattempo in aliscafo avevo incontrato i miei 9 colleghi della staffetta Smile For Onlus, decisamente più rilassati di me, ma che mi hanno prontamente incoraggiata. Pochi minuti per indossare il costume da gara e per permettere agli accompagnatori di salire nelle barche appog-gio e via. Presto il gruppo di testa ha preso il volo. Io sapevo di dover

svolgere una gara molto controllata per via della mia condizione fisica: non potevo permettermi di sprecare troppo nelle fasi iniziali. Con mio padre avevo progettato di rifornirmi ogni 20 minuti per l’intera gara, accorciando leggermente i tempi nella parte finale qualora ce ne fosse stata l’esigenza. Fino a metà gara inoltrata (circa 5 ore di gara) le sensazioni erano ottime, poi hanno iniziato a farsi sentire i fisiologici dolori fisici, così risultava anche più complesso mantenere la lucidità. Sono riuscita a mantenere la concentrazione giusta fino a circa 2 km dall’arrivo, ho dovuto affrontare un tratto parecchio mosso e contro corrente e ho iniziato ad accusare fortissimi dolori alla spalla destra. Ad un certo punto ho visto l’arrivo in corrispondenza del

Circolo Canottieri Napoli, la luce fuori dal tunnel, la conclusione di un sogno: la mia prima gara internazionale, i miei primi 36km, una delle gare più dure al mondo. Con immensa soddisfazione ho toccato l’arrivo. Non mi importava molto del risultato, volevo portare a termine l’impresa, dimostrare a me stessa e a tutti coloro che erano scettici che nonostante l’anno difficile potevo farcela. Per me doveva essere ed è stato uno stimolo a guardare avanti, a ritrovare la fiducia in me stessa che in questa stagione avevo in parte perso. Un grazie ai miei allena-tori Fabio Cuzzani e Massimo Bottaro, ai miei compagni dell’Olympic Team Smile For Onlus e all’organizzatore Luciano Cotena per avermi dato questa opportunità. Grazie ai miei perenti e amici che hanno “sofferto da casa” e a tutti gli atleti che hanno gareggiato con me.

Elena Lionello “vince” Napoli!

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IL VENETOin PRIMO PIANO

“Bambini e adolescenti sono fi niti nel cono d’ombra della politica e degli investimenti istituzionali”. Sono durissime le parole che

il Pubblico tutore dei minori del Veneto Aurea Dissegna ha pronunciato in consiglio regionale durante la presen-tazione della relazione annuale sull’attività dell’uffi cio regionale garante dell’infanzia conclusasi con un appello al presidente del Consiglio regio-nale Clodovaldo Ruffato perché l’assemblea legislativa del Veneto individui politiche che mettano al centro l’infanzia e l’adolescenza “come investimento sul futuro”.

“Conto sulla sua sensibilità e collaborazione – ha scritto il tutore a nome degli 828 mila minori del Veneto – perché i bambini, le bambine e gli adolescenti siano presenti nell’agenda politica di questa Regione e perché siano promosse le condizioni di ascolto e partecipazione effettiva nelle questioni e de-cisioni che riguardano”. “I dati demografi ci dimostrano il continuo calo della natalità in Italia e nella nostra Re-gione e in parallelo l’aumento delle fasce di popolazione anziana con età sempre più avanzate. É uno dei segnali a cui la politica dovrebbe prestare attenzione – è stato il richiamo del Pubblico Tutore - favorendo in tutti i modi la natalità e i servizi per la prima infanzia a supporto delle

famiglie, superando logiche di interventi spot, ma con interventi strutturali e di sistema”.

Solo nel 2013 l’uffi cio del Pubblico Tutore ha se-guito 422 minori, formato 274 tutori legali volontari e fornito tutela legale a 131 minori stranieri non accom-pagnati.

Numeri dietro ai quali stanno volti segnati da sto-rie dense di sofferenza. E sarà per questo che Aurea Dissegna ha voluto offrire ai politici anche una valutazione sullo stato dei servizi per l’infanzia.

“Non solo si riscontra un limi-tato investimento per i minori e le

famiglie a livello istituzionale nazionale, regionale e locale – ha sottolineato Aurea Dissegna - ma si può parlare di un vero e proprio disinvestimento. Si sta as-sistendo, infatti, ad una generale e drastica riduzione di risorse economiche e di capitale umano in ambito scolastico, sociale e sociosanitario”.

“Nel dettaglio – ha spiegato Dissegna - la scuola sta investendo meno per i suoi alunni (vedi precariato, impoverimento della ricerca, riduzione delle ore di so-stegno) contribuendo così ad aumentare la dispersione scolastica; i Comuni e i servizi sociali investono sempre meno nella prevenzione primaria e secondaria, riducen-

do o eliminando servizi e azioni di supporto ai minori e alle famiglie più vulnerabili, e la sanità appare privile-giare gli interventi di diagnosi e cura, mentre riduce gli interventi di presa in carico terapeutica o di accompa-gnamento dei minori e delle loro famiglie, in particolare nelle situazioni di abuso, maltrattamento o di semplice carenza delle funzioni genitoriali”.

Parole dure come massi che il Pubblico tutore pronuncia con gran-de coraggio, facendosi paladina di un mondo ai margini che solo nel momento della disgrazia o dello scandalo conquista le prime pagine dei quotidiani nazionali.

Invece, chi lavora e vive con i minori sa bene che sostenerli a dovere nel periodo di crescita è essenziale per la loro formazione e realizzazione futura.

“Non intervenire in modo appropriato nel supporto alle famiglie più fragili e ai minori – ha dichiarato il Pubblico tutore – comporterà la necessità di interventi ben più radicali in futuro, con maggiori costi in termini di sicurezza, salute, benessere sociale”.

La società che cambia necessita di visioni politiche e scelte di lunga gittata. Se così non è, allora il futuro sarà problematico. Bastano pochi dati esposti sempre dal Pubblico Tutore Aurea Dissegna a dipingere uno

scenario per nulla roseo che riguarda proprio le nuove generazioni.

L’incremento delle separazioni altamente confl ittua-li, la crescente vulnerabilità delle famiglie “aggredite e aggredibili dal fenomeno della povertà economica” stanno determinando un aumento dei minori allontanati dalla loro famiglia e affi dati a nuclei affi datari o a comu-

nità (in totale sono 3145, dei qua-li 1573 in comunità, la maggior parte adolescenti ultraquindicenni) e un parallelo aumento delle se-gnalazioni all’autorità giudiziaria “che hanno determinato, di fatto – ha puntualizzato il Tutore -l’in-

gresso di tanti bambini e ragazzi (1017 nel 2012) in percorsi giudiziari senza che vi sia possibilità, da parte dei servizi sociali, di una loro effettiva presa in carico per la realizzazione dei necessari percorsi di protezione e cura”. Il Pubblico tutore richiama l’attenzione, infi ne, sull’alta percentuale (circa il 25 per cento) degli adole-scenti (15-17enni) che rimangono in comunità per oltre tre anni, ultima tappa di un percorso di allontanamento dalla famiglia d’origine spesso accidentato e sfortuna-to: sono un segnale dei “fallimenti dell’affi do” – ha sottolineato Aurea Dissegna - che dovrebbe interpellare istituzioni e rete dei servizi.

di Germana urbani

Aurea Dissegna, Pubblico tutore dei minori del Veneto, denuncia una realtà preoccupante e chiede alla politica un’inversione di rotta con interventi strutturali e di sistema

La relazione Una denuncia a tutti gli effetti di politiche lontane dai bisogni reali

L’atto d’accusa del tutore: “Minori dimenticati dalla politica e dalla società”

A fi anco, Aurea Dissegna, Pubblico tutore dei minori del Veneto

Invece di investire si taglia là dove le famiglie hanno più bisogno di essere seguite

La sanità privilegia gli interventi di diagnosi e cura, riducendo la presa in carico terapeutica

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11Il Veneto in primo piano

E proprio sulla rete di servizi l’autorità di garanzia dei minori ha dato un giudizio fortemente nega-tivo. Secondo Dissegna l’intera rete dei servizi

appare lacunosa, “insuffi ciente”, “disomogenea”, addirittura poco strutturata come si evince dai nuovi piani aziendali delle Ulss. La condizione sociale dei bambini e degli adolescenti in Veneto, invece – se-condo l’osservatorio del Pubblico Tutore – richiede-rebbe più attenzione e reti di protezione più effi caci. Non sono mancate le repliche a quest’intervento ricco di spunti e particolarmente duro per la realtà descritta nella rendicontazione dell’attività 2013 dell’organo di garanzia istituito nel 1988 (prima

regione in Italia) per tutelare i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e che dallo scorso anno ha assunto anche le funzioni di Garante dei detenuti, in vista dell’istituzione (dal 2015) della fi gura unica del Ga-rante regionale dei diritti alla persona. Certo è che ciò che ha detto in Consiglio il Tutore non è tutto. “Il Tutore dei minori – spiega Claudio Sinigaglia consi-gliere Pd e vicepresidente della commissione Sanità e sociale - e Garante della popolazione carceraria, da metà ottobre si troverà senza personale e senza risor-se per espletare le sue importanti funzioni”. “Dall’in-contro con Aurea Dissegna – continua Sinigaglia – è emerso che a settembre 2014 l’uffi cio non ha ancora

ricevuto lo stanziamento per l’anno in corso e che la dotazione organica dell’uffi cio, già ridotta al minimo, è del tutto insuffi ciente per occuparsi anche della po-polazione carceraria del Veneto. Inoltre – prosegue Sinigaglia – l’uffi cio del Garante continua a dipende-re dalla Giunta regionale, mentre le altre fi gure con ruoli istituzionali di garanzia, come il Difensore Civico o il Corecom, sono più correttamente incardinate presso il Consiglio regionale, massimo organo demo-cratico della Regione”. “Evidentemente – conclude Sinigaglia – i presidenti Zaia e Ruffato condividono la medesima insensibilità verso il sociale”.

di Germana urbani

Sotto la lente I nuovi piani aziendali delle Ulss

“Lacunosa l’intera rete dei servizi”

L’aPPeLLo

I malati di Parkinson fanno appello alla Regione Veneto perché continui a fi nanziare le attività riabilitative continuative offerte dai fi siatri delle Ulss. Cure che alleviano e rallentano tremori, rigidità e diffi coltà di movimento

causati dalla malattia degenerativa del sistema nervoso centrale che interessa il 3 per cento della popolazione, circa 300 mila persone in Italia, di cui il 25 per cento con meno di 50 anni. A portare in viva voce la richiesta di rivedere le linee guida del Veneto per la cura del morbo di Parkinson è stata Maria Origano, presidente

dell’Unione parkinsoniani di Verona, che ha incontrato – a nome anche delle altre associazioni provinciali dei malati di Parkinson – la commissione Sanità del Consiglio veneto. “Le associazioni dei malati di Parkinson del Veneto – ha spie-gato – ritengono insuffi cienti gli interventi previsti dalla normativa attuale e richia-mano l’attenzione del legislatore regionale sull’esigenza di affi ancare alle cure farmacologiche anche l’attività motoria rieducativa e riabilitativa. La riabilitazione precoce e continuativa permette al malato di conservare le abilità residue più

a lungo, evitando il rapido aggravamento della propria condizione psico-fi sica”. L’Unione parkinsoniani di Verona denuncia in particolare la soppressione dei corsi di attività motoria e riabilitativa gestiti dai fi siatri dell’Ulss 20 a Verona e Illasi e il progressivo disinvestimento, anche da parte delle altre Ulss del Veneto, nelle attività riabilitative per i malati nella fase iniziale o intermedia: proprio quando l’attività motoria di gruppo, sottolineano i rappresentanti dei parkinsoniani, sareb-be più necessaria ed effi cace.

Le associazioni dei malati sono preoccupate dei tagli“La regione mantenga Le cure riaBiLitative dei maLati di Parkinson”

Sono sempre di più le separazioni confl ittuali in cui i bambini sono “strattonati” e soffrono. Aumentano anche le famiglie che devono fare i conti con la povertà economica

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La fiducia nel proprio medico è il primo passo verso la guarigione

L’Ultrascreen, un esame serio

Le nuovefrontiere della Senologia

Continua a pag. 38Continua a pag. 37

Laser in Odontoiatria: “La luce che cura”

Continua a pag. 37

L’Editoriale

L’Ordine dei Medici Chirurghi e Odonto-iatri ha come fine istituzionale la tutela della salute dei cittadini garantendo l’

indipendenza,l’ autonomia, la dignità ed il decoro dei professionisti. Proprio perché la nostra professione coinvolge la vita delle per-sone, riteniamo sia impensabile non avvalerci di un Codice deontologico che per noi medici risale al V° secolo a.c. quando Ippocrate di Cos trasformò di fatto la professione medica avvicinandola alla natura delle cose e dei corpi, allontanandola vieppiù da una visione ieratica secondo cui le malattie provenivano dalla collera delle divinità, e dettando le prime regole per i Medici nell’esercizio della loro pro-fessione. Il nostro Codice deontologico infatti indica al Medico i principi etici cui deve ispirarsi la sua condotta e detta le regole di compor-tamento da quei principi derivate. Aspetti, questi, fondamentali anche per il medico stesso la cui professionalità vive soprattutto della considerazione e della fiducia di chi si rivolge a lui.

Quest’anno gli Ordini dei Medici hanno licenziato un nuovo Codice, inserendovi delle novità come la medicina potenziativa degli atleti e la medicina in pace e in guerra. Nel nostro Ordine il Codice viene consegnato a tutti i nuovi medici rodigini che si affacciano alla professione nel corso di una cerimonia in cui sono chiamati a pronunciare solenne giu-ramento alla professione Medica davanti alla società e alle autorità ma soprattutto davanti alla propria coscienza.

Continua a pag. 36

di Francesco Noce*

OccOrre riStabiLire Una fOrte aLLeanza medicO-paziente

*Presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo

Page 40: Adria ago2014 n105

Consulenza scientificaStudiO deNtiStiCOdr.ssa Alessia BertiAmbulatorio di Adria: Via A.Mario, 10Adria (RO) tel. 0426 908221Ambulatorio di Rosolina: Via S.d’Acquisto, 19Rosolina (RO) tel. 0426 340110

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SeNOLOGiAdott. Francesco Pellegrini- Santa Maria Maddalena Rovigo (0425 76 84 11) - Porto Viro (Presso Medica Porto Viro 0426 32 10 70) - Ferrara (0532 74 75 11)

AMBuLAtORiOPoliambulatorio Medica Porto Viro s.a.s.Corso Risorgimento 15445014 Porto Viro (Ro)tel: 0426 32 10 70

uditOdimensione udire Adria: Riviera Matteotti, 14 Cell. 335 7390255Rovigo: Via Pighin, 8 tel. 0425 424563

CARdiOLOGiAdott. Roberto Alfiero – Medico Chirurgo con specializzazione in CardiologiaMedica Porto Viro s.n.c.Piazza Repubblica, 15445014 Porto Viro (Ro)0426/[email protected]

36

Siamo felici davvero se stiamo bene

Per collaborare all’inserto La Piazza salute contattare 049 8704884 - [email protected]

L’EditorialeSegue da pag. 35

E’ una cerimonia pubblica in cui questi giovani si prendono un impegno morale per la vita. Vorrei che i cittadini ci pensas-sero e riconsiderassero l’importanza di questi gesti e impegni e che tornassero a darci fiducia come fino a non molto tempo fa. Purtroppo i tempi in cui viviamo sono particolarmente complessi. In campo medico, poi, si verifica un fenomeno nuovo e non del tutto positivo,tale da indurre molte persone,sempre più informate attraverso Internet o giornali e televisioni, (e questo è po-sitivo), a contrattare con il medico una diagnosi o un percorso diagnostico-terapeutico senza avere le basi per poter decodificare i messaggi ricevuti ponendosi in un clima di diffidenza,(e questo è negativo) e, risulta spesso se non di danno, certamente non utile allo stesso paziente. Ecco perché l’Ordine lavora seriamente per rifondare quel rapporto di fiducia finalizzato a creare quell’ alleanza terapeutica che unisce il medico ed il paziente nella lotta alla malattia. Oggigiorno questo settore è in continua evoluzione e, purtroppo, risente molto anche delle scelte economiche di Governo e Regione. I continui tagli ai finanziamenti, i ritardi nella riorganizzazione dei servizi territoriali…rallentano e, a volte, ostacolano le scelte puramente mediche. In tutto questo, per il buon funzionamento della sanità, anche il cittadino deve esser chiamato a fare la sua parte utilizzando bene il sistema, evitando di appesantire il bilancio sanitario con richieste inappropiate, generando così un dispendio di risorse che potrebbero, invece, mancare quando ne avesse davvero bisogno. Come Ordine di Rovigo abbiamo deciso da tempo di favorire il colloquio con i cittadini al fine di agevolare la tutela della salute. Per questo abbiamo istituito lo “Sportello del Cittadino” dove vengono ricevuti coloro che ritengono di esporre situazioni che certo non vanno nella direzione di tutela della loro salute. Spesso,per fortuna, si tratta di incomprensioni o di lamentele di comportamenti, e ancor più spesso di problematiche legate all’ organizzazione di una sanità complessa e malata di troppa burocrazia. Tutti ricevono ascolto e ci si prende cura delle problematiche esposte e a tutti viene assicurata una risposta che , e lo dico con orgoglio,fino ad oggi è risultata quasi sempre positiva. Ritengo sia indispensabile che cittadino torni ad aver fiducia nel medico che sceglie spezzando così quel circolo vizioso che può costringere i medici ad attuare una medicina difensiva prescrivendo esami inutili per mettersi al riparo da eventuali ripercussioni future. Questa spirale di sfiducia, da un lato, e tutela preventiva, dall’altro, va interrotta per il bene di tutti. Occorre sapere che all’Ordine è stato affidato il compito di certificare il percorso formativo dei propri iscritti attraverso un processo di aggiornamento e formazione continua con cui viene garantita la professionalità ed il continuo studio che per il medico dura tutta la vita. Ogni medico, infatti, deve adempiere ad obblighi formativi che avranno sempre più peso per il loro rapporto di lavoro, senza sottovalutare un riscontro economico sui premi assicurativi ed un possibile riflesso in ambito giudiziario in cui,il mancato adempimento potrebbe costituire un aggravante. Ma devo dire che chi ha scelto questa professione con lo spirito ippocratico ha nel suo DNA i cromosomi rivolti allo studio continuo ed al suo paziente; e, ricordo con commozione che alla fine della cerimonia del giuramento solenne da parte dei giovani colleghi mi rivolgo loro con questo auspicio:” che se alla fine della loro vita professionale riusciranno a rileggere il giuramento che hanno appena pronunciato senza dover mai abbassare lo sguardo,allora e solo allora potranno dire di essere stati dei buoni medici. Sono certo che per la maggior parte, per fortuna, è così. *Presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo

OccOrre riStabiLire Una fOrte aLLeanza medicO-pazientedi Francesco Noce*

Page 41: Adria ago2014 n105

3737

Forse pochi sanno che l’ipoacusia, ossia la riduzione più o meno grave dell’udito, è uno dei problemi più diffusi al mondo. Più del 10% degli italiani ne soffre

e la causa è da attribuire a vari fattori quali l’invecchia-mento, esposizione a forti rumori e infezioni. La sordità se non affrontata in tempo si accompagna ad un veloce ed irreversibile decadimento delle funzioni cognitive e mnemoniche. Per le persone anziane la modificazione dell’umore e dell’affettività che si accompagna a difficol-tà di comunicazione e ritiro sociale, sono da affrontare con un semplice controllo dell’udito per escludere o ac-certare l’eventuale esistenza di un deficit uditivo. I Centri Dimensione Udire offrono un servizio professionale con la presenza di Audioprotesisti qualificati, per risolvere ogni problema di udito, mettendo al primo posto la centralità del paziente/utente, il suo stato di salute e la qualità nell’erogazione delle prestazioni.

Attraverso un colloquio con l’Audioprotesista sarà semplice capire le necessità della persona, tenendo conto della sua storia passata e dello stile di vita del pre-sente, per trovare la soluzione più adeguata alla propria perdita uditiva. Dimensione Udire si prende cura della persona in un vero e proprio percorso programmato per il recupero della perdita dell’udito, fatto di:

- tempestività nel servizio e controllo dell’udito gratuito

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diritto la protesi è gratuita)- un servizio a domicilio per chi ha difficoltà a recarsi

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esperienza, un rapporto con il paziente votato all’a-scolto e all’instaurarsi di una relazione di fiducia. Ma soprattutto offrono la straordinaria possibilità di tornare a sentire e ritrovare, fin da subito, un po’ di felicità!

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14

Il dottor Francesco Pellegrini, spe-cialista in chirurgia toracica con perfezionamento in senologia,

visita presso 5 poliambulatori tra le Provincie di Ferrara e Rovigo.

“L’attività diagnostica contempla oltre alle visite senologiche, anche esami quali ecografi e mammarie, ago-aspirato, agobiopsia della mammella e di linfonodi - dice il dottor Pellegrini -. Ho collaborazioni con studi privati e pubblici, per poter gestire tutte le ne-cessità in questo ambito ed eseguire anche, per esem-pio, biopsie stereotassiche e risonanze magnetiche.

Nell’ambito dei tumori della mammella vi è una fascia di popolazione esclusa dallo screening che ne-cessita di accertamenti, mi riferisco in particolare ad un 25% di donne che sviluppano neoplasie in epoca pre-menopausale. Il consiglio è di iniziare i controlli dall’età di 25-30 anni, soprattutto in caso di possibile coinvolgimento familiare-genetico”.

Presso la casa di cura S. Maria Maddalena di Oc-chiobello (Ro) il dottor Pellegrini concentra tutta l’atti-vità chirurgica senologica.

Partecipando ad un lavoro multidisciplinare e candidando la struttura di Santa Maria a diventare un punto senologico della rete sanitaria della Provincia,

si occupa di tumori mammari benigni, maligni, e delle linfoadenopatie.

In collaborazione con la dottoressa Olivia Capozzi, specialista in chirurgia plastica, esegue circa 100 interventi/anno tra radicali, conservativi, ricostrut-tivi e chirurgia radioguidata per l’apor-tazione del linfonodo sentinella.

Volontario ANDOS (associazione nazionale donne operate al seno), dal 2012 entra a far parte del comitato scientifi co provinciale, collabora con

il gruppo di Rovigo per l’organizzazione di iniziative quali ”Ottobre rosa” e diversi incontri divulgativi itine-ranti sul territorio provinciale incentrati sulla patologia mammaria .

Nel territorio deltizio il dott. Pellegrini visita ogni 15 giorni presso il poliambulatorio polispecialistico “MEDICA PORTO VIRO”. Sito web:www.docvadis.it/francesco-pellegrini/index.html

Le nuove frontiere della senologiaLe visite di controllo sono importantissime: un 25% di donne sviluppano neoplasie in epoca pre-menopausale. Meglio iniziare i controlli dall’età di 25-30 anni

dott. Federico Pellegrini- Santa Maria Maddalena Rovigo (0425 76 84 11) - Porto Viro (Presso Medica Porto Viro 0426 32 10 70) - Ferrara (0532 74 75 11)

Dott. Francesco Pellegrini

L’ULTRASCREEN o BI-TEST è un esame in grado di segnalare alcune even-

tuali malformazioni fetali, genetiche e cromosomiche. La translucenza nucale (NT) ha uno spessore variabile a seconda della settimana in cui viene eseguito l’esame ed in genere ha un valore compreso tra 1 e 2,5. L’esame viene effettuato tra l’11° settimana e 4 giorni e la 13° settimana e 6 giorni. In questa epoca la lunghezza del feto è compresa tra i 45 e gli 84 mm. L’aumento della NT fetale è associato con:- Trisomia 21, 13, 18;- Più di 50 malformazioni fetali e genetiche;- Aumento rischio morte endouterina del feto.Una volta effettuata la diagnosi di NT aumentata, l’o-biettivo principale risiede nel differenziare in maniera tempestiva e accurata i feti che presenteranno delle anomalie cromosomiche o strutturali da quelli che avranno uno sviluppo normale (Foto NT 1,7 mm).E’ presente una relazione tra l’incremento della NT e il rischio di malattie cromosomiche o altra patologia. Il Test è a basso rischio se inferiore a 2,5 (< 2,5), a rischio medio/alto se il valore è compreso tra 2,5 e 3,4, ad alto rischio se supera il valore 3,4. Alla misurazione della NT bisogna aggiungere il prelievo

con dosaggio della PapA e freeBeta-hCg (il primo valore rappresenta una pro-teina che è legata alla gra-vidanza, mentre il secondo valore è prodotto dalla pla-centa; essi subiscono delle alterazioni durante il I° tri-mestre di gravidanza nelle trisomie 13, 18 e 21). Si defi nisce positivo un test con cut-off maggiore di 1 su

300. Ciò signifi ca che elaborando con un programma (sca-test) i dati derivanti da: NT, età materna, dosag-gio della PapA, freeBeta hCg se il rischio è maggiore di 1:300 il test è positivo. A questo punto si consiglia di eseguire l’amniocentesi per dirimere il dubbio rela-tivo alla presenza di anomalie cromosomiche. Ulteriori soft-markers ecografi ci da valutare che possono au-mentare l’attendibilità del test sono: lo studio dell’os-so nasale, il profi lo della tricuspide e dotto venoso, lo stomaco, il 5° dito della mano, il profi lo addominale e il rachide.

L’ultrascreen, un esame serio Quando il test è positivo si consiglia di eseguire l’amniocentesi per dirimere il dubbio relativo alla presenza di anomalie cromosomiche

Ambulatorio Salus 2.0Via don eugenio Bellemo, 14 30015 Chioggia (Ve)tel: 041 40 50 06

dott. Roberto Alfiero – Medico Chirurgo con specializzazione in CardiologiaMedica Porto Viro s.n.c.Piazza Repubblica, 15445014 Porto Viro (Ro)0426/[email protected]

cazione e quantifi cazione di quelle modifi cazioni della pressione arteriosa in senso temporale, è possibile l’applicazione di una prevenzione e più corretti criteri di cura; oggi possiamo quindi defi nire che la cura del-la pressione deve essere fatta in modo cronoterapico.

Com’ è noto, l’ipertensione arteriosa è uno dei più importanti problemi di salute pubblica in tutto il mondo.

L’impatto dell’ipertensione arteriosa è de-stinato a crescere ulteriormente a seguito di vari fattori tra i quali l’aumento della vita media e la riduzione della mortalità infan-tile in vari paesi del mondo. Le linee guida nord-americane ed europee raccomandano di ridurre la P.A. al di sotto dei valori di 140\90 mmhg con obiettivi più ambizio-si(<130\80) nei pazienti diabetici ed in quelli con insuffi cienza renale cronica. Il Cardiologo oggi ha come aiuto effi cace per far diagno-si di ipertensione arteriosa uno strumento importante che si chiama: Monitoraggio Ambulatoriale della pres-sione arteriosa (Holter pressorio). Oggi con l’uso di questo esame abbiamo la possibilità di far diagnosi nei soggetti di ipertensione arteriosa e di verifi care se la terapia dia copertura sulla pressione per 24.h. Attual-mente quindi è importante conoscere la cronobiologia della pressione arteriosa determinando in tal modo la terapia più appropriata ad ogni soggetto. Il corretto approccio quindi alla cura dell’ipertensione non può non avvalersi di tale test ove è possibile conoscere l’ampiezza dei valori pressori circadiani identifi cando la terapia ad hoc in ogni soggetto. Cosi con l’identifi -

il punto sull’ipertensione arteriosaLa cura della pressione dev’essere fatta in modo cronoterapico e il cardiologo ha a sua disposizione gli strumenti giusti per diagnosi e valutazioni della cura più adatta al paziente

Poliambulatorio Medica Porto Viro s.n.c.Corso Risorgimento 15445014 Porto Viro (Ro)tel: 0426 32 10 70

Permettono inoltre, in am-bito ginecologico, di individuare eventuali malformazioni uterine.

La quarta dimensione dell’ecografi a in 3D è rappresen-tata dal tempo in cui vengono acquisiti i volumi in cui si defi ni-scono le strutture in movimento. Attraverso il 4D è quindi pos-sibile visualizzare i movimenti degli arti o le espressioni del volto, ed è sorprendente, quanto emozionate per i genitori, notare

come il nascituro all’interno del grembo possa sorridere o sbadigliare. Questa metodologia innovativa di concepire l’ecografi a permette alla futura mamma, ma anche al papà, di rafforzare il bonding prenatale, ovvero il rapporto genitore-nascituro che pare già essere positivamente in-fl uenzato dall’ecografi a e che, a maggior ragione, sarà ancora più intenso nel caso dell’ecografi a tridimensionale e quadrimensionale.

L’ecografa in 3D e in 4D permette ai futuri genitori di avere una visione com-

pleta e tridimensionale del feto. Nello specifi co si tratta di una procedura che permette, attra-verso l’uso di ultrasuoni, di rile-vare in un secondo momento il volume attraverso l’elaborazio-ne di più piani bidimensionali. L’esame viene effettuato attra-verso delle sonde esterne che permettono di acquisire prima e di studiare poi, attraverso il pc, il volume del feto scom-ponendolo nei tre piani dello spazio, attraverso un processo che prende il nome di rendering ed evidenzia la superfi cie fetale, le strutture ossee o la vascolarizzazione di alcuni organi facendo venire alla luce alcune sezioni che non sa-rebbero altrimenti visibili con la sola ecografi a tradizionale. Oltre all’elaborazione 3D che scatta una foto tridimensio-nale del feto, è inoltre possibile osservare il nascituro in 4D ottenendo quindi l’effetto del movimento all’interno del grembo nel tempo, come avviene per i video.

Si tratta di strumenti che permettono di andare ad osservare in modo più puntuale e con maggior precisione le malformazioni venute alla luce con l’ecografi a bidimen-sionale.

L’ecografia 3d e 4dUno strumento puntuale per approfondire eventuali problemi ginecologici. E Per i futuri genitori è emozionate notare come il nascituro all’interno del grembo possa sorridere o sbadigliare

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4

Il sovrappeso e l’obesità nei bambini rappre-sentano dei problemi di notevole rilevanza sociale. Queste patologie sono il risultato

di diverse cause che interagiscono fra loro: una scorretta o eccessiva alimentazione, una ridotta attività fi sica, fattori di tipo genetico e familiare. Il principale rischio per la salute di un bambino sovrappeso o obeso non riguarda il presente bensì il futuro, in quanto è eleva-tissima la probabilità di rimanere obeso in età adulta. La diagnosi di sovrappeso ed obesità nel bambino può essere effettuata in due modi: attraverso l’utilizzo di una curva di crescita (da far interpretare da un esperto mettendo in correlazione il peso e l’altezza del bambino), o attraverso il rapporto tra circonferenza vita e altezza (serve per indicare la presenza di grasso a livello addominale e quindi potenziale rischio cardiometabolico. Provate anche voi con il vostro bambino a misurare la sua circonferenza vita e l’altezza e dividendo i due valori do-vrebbe risultare un numero non superiore a 0.5. I bambini con rapporto vita/altezza superiore a 0,5 presentano un aumentato rischio cardiovascolare). Se il vostro bambino dovesse avere qualche problema di peso dovete quindi pensarci per tempo. Programmate ogni giorno cinque pasti (colazione, pranzo, cena, uno spuntino a metà mat-tina e una merenda a metà pomeriggio); se si mangia al di fuori di essi è ovvio che poi non farà un pranzo oppu-re una cena completa. Ridurre il consumo di dolciumi e snack ricchi in grassi e calorie (inclusi pizzette e focacce), spesso forniti anche da distributori automatici presenti nelle scuole; consiglio come spuntino uno yogurt, frutta, frullati, spremute. Un buon sistema per far mangiare la

i bambini obesi rischiano la saluteI bambini sanno limitare da soli il loro appetito: non forzateli mai

Studio dietistico dott.ssa Rita Smanioe-mail: [email protected]: 3491250982

Dott.ssa Rita Smanio

frutta ai bambini è di darla (per confonderli) con sopra un pò di yogurt. Limitare il consumo di bevande gassate e zuccherate, poiché ap-portano calorie ma non saziano, imparare a fare colazione ogni giorno, imparare che i cibi ipercalorici (come torte farcite con creme, cioc-colata, patatine fritte), ma devono essere con-sumati con moderazione. Variare gli alimenti e non seguire una dieta monotona; favorire le attività e i giochi all’aria aperta.I legumi vanno mangiati almeno due volte

alla settimana. E’ importante che siano considerati come secondo piatto e non come contorno: quindi, sono da al-ternare con carne, pesce, salumi, formaggi e uova. Dato che il bambino molto spesso non mangia frutta e verdura consiglio di usare alimenti integrali come pane pasta riso etc etc. Limitare i grassi da condimento, preferendo l’olio extra vergine di oliva aggiunto a crudo e col cucchiaio. Mangiate insieme al vostro bambino per dare il buon esempio e fatevi aiutare a cucinare. Ricordate che i bam-bini sanno limitare da soli il loro appetito quindi se non mangiano non fateli mangiare e non cercate di ricompen-sare dandogli dolci, pizza, wustel o quello che vogliono loro. E’ normale che loro vogliano mangiare quello che a loro piace! Il mio consiglio è che dovete essere duri e non accontentarli sempre, al pasto successivo con la fame sicuramente mangeranno quello che preparerete!

zione del sito chirurgico, gonfi ore e cicatriz-zazione minimi, minimale sutura e riduzione del dolore durante il trattamento e successi-vamente nella fase di guarigione.Qual è l’ambito di utilizzo piu’ frequente del laser secondo la sua esperienza clinica?Il settore della parodontologia. La paro-dontite, comunemente nota anche con il termine piorrea, patologia infi ammatoria e degenerativa che se non curata, porta alla distruzione dei tessuti che circondano i denti e successivamente alla perdita di que-sti ultimi. La piorrea è un’infezione cronica indolore delle strutture parodontali. È quasi sempre una gengivite che si presenta con il sanguinamento delle gengive e progredisce

estendendosi fi no all’apparato parodontale, creando sacche prima gengivali poi ossee. I batteri della placca producono tossine che penetrano in profondità, adagiandosi sul fon-do e al riparo dall’azione dello spazzolino e del fi lo interdentale. Il laser in questo caso ha effetto decontaminante, è in grado quindi di distruggere i batteri a sua portata che in molti casi possono essere trattati senza inter-vento chirurgico. Inoltre, con il laser è possibile risagomare i tessuti gengivali in modo da facilitarne la pulizia con lo spazzolino.Possiamo concludere che il laser so-stituirà completamente le tradizio-nali metodiche odontoiatriche?

Laser in Odontoiatria: “La luce che cura”Grazie all’intervento laser si possono eliminare i disturbi legati all’ipersensibilità dentale al freddo

Il laser negli ultimi anni stà rivolu-zionando il settore odontoiatrico, quali sono gli aspetti di questa in-novazione?In odontoiatria, grazie al laser, oggi è possi-bile, infatti, effettuare trattamenti poco inva-sivi, veloci e soprattutto non dolorosi. Da più di 25 anni, i laser fanno parte del panorama dentale. Sfortunatamente, in passato tendevano a essere apparecchiature molto grandi e indaginose, a causa di cio’ poco utilizzate.Solo recentemente con l’evoluzione della tecnologia sono stati resi disponibili mac-chine laser piu’ maneggevoli, rendendo piu’ agevole il loro utilizzo negli ambulatori medici.Di conseguenza, in tempi molto brevi, il lasera diodi ha dimostrato essere “il manipolo per tessuti molli” ideale.La tecnica laser in odontoiatria tro-va applicazione solamente a livello chirurgico oppure anche in altri am-biti?Sono molti gli ambiti di applicazione di que-sta tecnica, dalla endodonzia alla conservati-va, come ad esempio la desensibilizzazione. L’ipersensibilità degli elementi dentali è una delle problematiche piu frequenti che si pre-

sentano nei nostri studi. Questa si manifesta con la percezione di fastidio o dolore, causati da stimoli termici come ad esempio l’acqua e l’aria fredda. In alcuni casi puo’ condi-zionare la vita del paziente, che per paura dell’aumento della sintomatologia dolorosa, arriva a diminuire l’igiene orale effettuata e a limitare il consumo di alcuni cibi e bevan-de. Con la metodologia laser la risoluzione di questo problema si ottiene con l’occlusione dei tubuli dentinali.Si sente parlare di tecnica laser anche per i trattamenti sbiancanti, qual è la sua funzione?Nei trattamenti sbiancanti vengono applicate dallo specialista sulle superfi cie dei denti de-gli agenti chimici, come il perossido di idroge-no o perossido di carbamide. In questo caso il laser viene usato come attivatore per acce-lerare il processo chimico di sbiancamento.Questo permette di ottenere una effi cacia maggiore rispetto ad altri metodi di sbianca-mento, e di ridurre nel contempo i tempi di trattamento.Quali sono i vantaggi di una tecnica laser in odontoiatria?Tra i vantaggi del laser a diodi per le appli-cazioni sul tessuto molle vi sono: precisione chirurgica, chirurgia senza sangue, sterilizza-

Studio dentistico dr.ssa Alessia BertiAmbulatorio di Adria: Via A.Mario, 10Adria (RO) tel. 0426 908221

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Dott.ssa Alessia Berti

Allo stato attuale è diffi cile prevedere se l’e-voluzione scientifi ca creerà nuove fonti laser con spettri di azione più effi caci; è tuttavia doveroso chiarire che sta comunque allo spe-cialista fare diagnosi e decidere in base alla situazione se affi ancare alla tecnica laser anche altre metodiche.

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Page 42: Adria ago2014 n105

388

Rimanendo in tema di prevenzione, in relazione all’articolo precedente ove si parlava dell’importanza della pre-

venzione della salute della bocca tramite la seduta di igiene orale, voglio sofferma-mi sull’importanza del ruolo dei sigillanti non solo applicato ai giovani ma anche nei pazienti di età adulta.

La prevenzione deve quindi prevedere un programma integrato di interventi, al quale i sigillanti offrono un contributo de-terminate.Ma che cosa sono i sigillanti?

Sono materiali da restauro, detti vetroionomeri sotto-forma di gel liquido fotopolimerizzabili, che vengono oppor-tunamente applicati sui solchi profondi del dente. Il sigillo è una barriera, uno scudo che impedisce la formazione della carie in zone che per la loro conformazione anatomica, sono diffi cilmente raggiungibili con le normali manovre di spazzo-lamento e contemporaneamente impediscono l’invasione batterica delle anfrattuosità delle superfi ci occlusali.

Il primo intervento si fa verso i 6 anni di età, poco dopo l’uscita dei primi molari permanenti e successivamente verso i 12 anni quando fuoriescono anche i secondi molari.

L’intervento si fa in studio dentistico su denti integri e sani prima che siano intaccati dalla carie. Proprio per questo

motivo è un trattamento indicato e consi-gliato nei bambini.

Va sottolineato che il trattamento non è riservato ai soli pazienti di età pediatri-ca, anzi! Già da oltre 10 anni, nel nostro studio, abbiamo intrapreso il protocollo dei sigillanti anche nei pazienti adulti.

La prevenzione della carie attraverso i sigillanti sta ottenendo un elevato successo nel nostro studio considerando che l’appli-cazione di un sigillante costa la metà di una futura otturazione, non è una pratica invasi-va, quindi non necessita di anestesia poichè

non è dolorosa. Durante questi anni di attività ho potuto appurare personalmente che solo una minina percentuale dei denti trattati con sigillante va incontro a carie.

i sigillanti: l’utilizzo nei bambini ma anche nei soggetti adulti comporta un maggiore controllo della malattia cariogenaApplicati sui solchi profondi del dente sono uno scudo valido

Studio dentistico “dott. Ottavo Franco Bellucco”igiene e profilassi, trattamenti sbiancanti, con-servativa ed endodonzia, chirurgia e parodon-tologia, protesi mobile e fissa, implantologia, ortondonzia pedodonziaVia Contarini, 54 – Porto Viro (Ro)tel. 0426 632640

Il dr. Ottavo Franco Bellucco medico chirurgo specialista

odontostomatologia

tamente riconoscibile dall’esterno. Lo conferma anche Daniele Drago, esperto audioprotesista, che da anni si occupa di adattare dispositivi appositamente creati per contrastare l’ipoacusia. Tale disturbo, consiste in una di-minuzione, o perdita dell’udito ed è dovuta a un’altera-zione dell’apparato uditivo. Ciò, può accadere in seguito a diversi fattori come malattie, esposizione a rumori for-ti, malformazioni di origine genetica, traumi, assunzio-ne di farmaci. Molto spesso l’ipoacusia viene associata a persone anziane, dimenticando che, invece, i problemi legati all’udito interessano talvolta anche i più piccoli. In Italia, ogni anno nascono circa 600 bambini affetti da sordità neurosensoriale profonda. La causa genetica è presente in una percentuale importante, circa il 60%, mentre negli altri casi è dovutaa cause prenatali, neonatali o post-natali. Per quanto riguarda i giovani, invece, stando a recenti ricerche, è in aumento il numero di ragazzi che riscontrano disturbi dell’udito legati all’uso costante e prolungato nel tempo dell’mp3. Una delle principalicause della sordità precoce è, infatti, proprio l’impiego

eccessivo delle cuffi ette che “sparano” la musica in maniera assordante.Oggi, la ricerca medica studia nuove soluzioni sempre più effi caci, avva-lendosi delle ultime tecnologie dispo-nibili. Apparecchi acustici e protesi uditive possono risolvere i problemi legati a questo disturbo, che interes-sano sempre più tutta la popolazione indipendentemente dall’età. In questo

settore, Daniele Drago, da 26 anni, offre prodotti acusti-ci all’avanguardia, che consentono di

migliorare le condizioni di vita di chi soffre di ipoacusia. Una tradizione di famiglia all’insegna della professiona-lità e dell’esperienza. Nel punto vendita di Cadoneghe è possibile ricevere una consulenza personalizzata ed effettuare prove audiometriche gratuite, ricercando così la soluzione migliore per le esigenze del cliente.I cinque sensi permettono di rapportarci con il mondo

esterno e di comunicare con gli altri. Quando uno di questi viene a mancare, ci sentiamo sperduti e pri-

vati di un equilibrio prezioso che prima veniva dato per scontato. L’ipoacusia, più comunemente conosciuta con il termine sordità, viene defi nita come “L’handicap della comunicazione”: un defi cit presente, ma non immedia-

Daniele Drago

Sentire bene per sentirsi meglioOggi, la ricerca medica studia nuove soluzioni sempre più efficaci, avvalendosi delle ultime tecnologie disponibili

Apparecchi Acustici - daniele dragoVia Gramsci A., 10 – Cadoneghe (Pd)tel. 349 4297959mail: [email protected]

Le cause non sono sempre di natura genetica

Studio dentistico dott. Giuseppe BertoliniLargo Cappellini 1 – Rovigo0425-1680170 [email protected]

Nessuno mi auguro; e allora perché correre in urgenza da un dentista con la faccia gonfi a e un male insop-portabile?La carie dentale è una malattia diffusa in tutto il mondo ed è ben lungi dall’essere debellata in modo defi nitivo. E’ una malattia semplice; ma nessuna cosa semplice è per forza banale. Lo sconfi namento della lesione dai limiti dello strato di smalto del dente, porta ai ben noti disagi e dolori sia clinici che di spesa!Prevenire è meglio che curare e una visita non costa nulla!

Si, tutti i piccoli sono destinati a crescere: chi più, chi meno. Anche quei piccoli buchetti che

alterano l’integrità dei denti. Quante volte abbiamo sentito

pronunciare la frase “Ma non mi ha mai dato fastidio!”; oppure “So che c’è ma non si vede e non mi fa male”. E quante volte ci siamo trovati improvvisamente a passeggiare per casa durante la notte perché incapaci a prendere sonno a causa di un mal denti!

E tutto perché quella piccola iniziale screziatura è, nel tempo, cresciuta e ti fa notare la sua presenza proprio nel momento meno opportuno. Di notte, prima di una gita programmata o nella prossimità di un im-portante impegno di lavoro. E perché no? A Natale, a Ferragosto….Come evitare che ciò accada? I controlli regolari dal dentista sono principalmente intesi a scovare e risolve-re il piccolo problema alla nascita. Si torna quindi al già trattato tema della prevenzione, che risulta indispensabile per conservare una buona salute e risparmiare in termini di tempo, e denaro. Avere cura di se stessi non signifi ca porre rimedio a un problema già esistente, ma adoperarsi affi nchè il problema non si presenti. Quanti di voi si accorgono di essere senza olio nell’au-tovettura solo quando hanno fuso il motore?

tutti i piccoli buchetti cresconoI controlli regolari dal dentista sono preziosi per scovare e risolvere i problemi quando sono piccoli e non ancora in fase acuta

Dott. Giuseppe Bertolini

ok14

Il dottor Francesco Pellegrini, spe-cialista in chirurgia toracica con perfezionamento in senologia,

visita presso 5 poliambulatori tra le Provincie di Ferrara e Rovigo.

“L’attività diagnostica contempla oltre alle visite senologiche, anche esami quali ecografi e mammarie, ago-aspirato, agobiopsia della mammella e di linfonodi - dice il dottor Pellegrini -. Ho collaborazioni con studi privati e pubblici, per poter gestire tutte le ne-cessità in questo ambito ed eseguire anche, per esem-pio, biopsie stereotassiche e risonanze magnetiche.

Nell’ambito dei tumori della mammella vi è una fascia di popolazione esclusa dallo screening che ne-cessita di accertamenti, mi riferisco in particolare ad un 25% di donne che sviluppano neoplasie in epoca pre-menopausale. Il consiglio è di iniziare i controlli dall’età di 25-30 anni, soprattutto in caso di possibile coinvolgimento familiare-genetico”.

Presso la casa di cura S. Maria Maddalena di Oc-chiobello (Ro) il dottor Pellegrini concentra tutta l’atti-vità chirurgica senologica.

Partecipando ad un lavoro multidisciplinare e candidando la struttura di Santa Maria a diventare un punto senologico della rete sanitaria della Provincia,

si occupa di tumori mammari benigni, maligni, e delle linfoadenopatie.

In collaborazione con la dottoressa Olivia Capozzi, specialista in chirurgia plastica, esegue circa 100 interventi/anno tra radicali, conservativi, ricostrut-tivi e chirurgia radioguidata per l’apor-tazione del linfonodo sentinella.

Volontario ANDOS (associazione nazionale donne operate al seno), dal 2012 entra a far parte del comitato scientifi co provinciale, collabora con

il gruppo di Rovigo per l’organizzazione di iniziative quali ”Ottobre rosa” e diversi incontri divulgativi itine-ranti sul territorio provinciale incentrati sulla patologia mammaria .

Nel territorio deltizio il dott. Pellegrini visita ogni 15 giorni presso il poliambulatorio polispecialistico “MEDICA PORTO VIRO”. Sito web:www.docvadis.it/francesco-pellegrini/index.html

Le nuove frontiere della senologiaLe visite di controllo sono importantissime: un 25% di donne sviluppano neoplasie in epoca pre-menopausale. Meglio iniziare i controlli dall’età di 25-30 anni

dott. Federico Pellegrini- Santa Maria Maddalena Rovigo (0425 76 84 11) - Porto Viro (Presso Medica Porto Viro 0426 32 10 70) - Ferrara (0532 74 75 11)

Dott. Francesco Pellegrini

L’ULTRASCREEN o BI-TEST è un esame in grado di segnalare alcune even-

tuali malformazioni fetali, genetiche e cromosomiche. La translucenza nucale (NT) ha uno spessore variabile a seconda della settimana in cui viene eseguito l’esame ed in genere ha un valore compreso tra 1 e 2,5. L’esame viene effettuato tra l’11° settimana e 4 giorni e la 13° settimana e 6 giorni. In questa epoca la lunghezza del feto è compresa tra i 45 e gli 84 mm. L’aumento della NT fetale è associato con:- Trisomia 21, 13, 18;- Più di 50 malformazioni fetali e genetiche;- Aumento rischio morte endouterina del feto.Una volta effettuata la diagnosi di NT aumentata, l’o-biettivo principale risiede nel differenziare in maniera tempestiva e accurata i feti che presenteranno delle anomalie cromosomiche o strutturali da quelli che avranno uno sviluppo normale (Foto NT 1,7 mm).E’ presente una relazione tra l’incremento della NT e il rischio di malattie cromosomiche o altra patologia. Il Test è a basso rischio se inferiore a 2,5 (< 2,5), a rischio medio/alto se il valore è compreso tra 2,5 e 3,4, ad alto rischio se supera il valore 3,4. Alla misurazione della NT bisogna aggiungere il prelievo

con dosaggio della PapA e freeBeta-hCg (il primo valore rappresenta una pro-teina che è legata alla gra-vidanza, mentre il secondo valore è prodotto dalla pla-centa; essi subiscono delle alterazioni durante il I° tri-mestre di gravidanza nelle trisomie 13, 18 e 21). Si defi nisce positivo un test con cut-off maggiore di 1 su

300. Ciò signifi ca che elaborando con un programma (sca-test) i dati derivanti da: NT, età materna, dosag-gio della PapA, freeBeta hCg se il rischio è maggiore di 1:300 il test è positivo. A questo punto si consiglia di eseguire l’amniocentesi per dirimere il dubbio rela-tivo alla presenza di anomalie cromosomiche. Ulteriori soft-markers ecografi ci da valutare che possono au-mentare l’attendibilità del test sono: lo studio dell’os-so nasale, il profi lo della tricuspide e dotto venoso, lo stomaco, il 5° dito della mano, il profi lo addominale e il rachide.

L’ultrascreen, un esame serio Quando il test è positivo si consiglia di eseguire l’amniocentesi per dirimere il dubbio relativo alla presenza di anomalie cromosomiche

Ambulatorio Salus 2.0Via don eugenio Bellemo, 14 30015 Chioggia (Ve)tel: 041 40 50 06

dott. Roberto Alfiero – Medico Chirurgo con specializzazione in CardiologiaMedica Porto Viro s.n.c.Piazza Repubblica, 15445014 Porto Viro (Ro)0426/[email protected]

cazione e quantifi cazione di quelle modifi cazioni della pressione arteriosa in senso temporale, è possibile l’applicazione di una prevenzione e più corretti criteri di cura; oggi possiamo quindi defi nire che la cura del-la pressione deve essere fatta in modo cronoterapico.

Com’ è noto, l’ipertensione arteriosa è uno dei più importanti problemi di salute pubblica in tutto il mondo.

L’impatto dell’ipertensione arteriosa è de-stinato a crescere ulteriormente a seguito di vari fattori tra i quali l’aumento della vita media e la riduzione della mortalità infan-tile in vari paesi del mondo. Le linee guida nord-americane ed europee raccomandano di ridurre la P.A. al di sotto dei valori di 140\90 mmhg con obiettivi più ambizio-si(<130\80) nei pazienti diabetici ed in quelli con insuffi cienza renale cronica. Il Cardiologo oggi ha come aiuto effi cace per far diagno-si di ipertensione arteriosa uno strumento importante che si chiama: Monitoraggio Ambulatoriale della pres-sione arteriosa (Holter pressorio). Oggi con l’uso di questo esame abbiamo la possibilità di far diagnosi nei soggetti di ipertensione arteriosa e di verifi care se la terapia dia copertura sulla pressione per 24.h. Attual-mente quindi è importante conoscere la cronobiologia della pressione arteriosa determinando in tal modo la terapia più appropriata ad ogni soggetto. Il corretto approccio quindi alla cura dell’ipertensione non può non avvalersi di tale test ove è possibile conoscere l’ampiezza dei valori pressori circadiani identifi cando la terapia ad hoc in ogni soggetto. Cosi con l’identifi -

il punto sull’ipertensione arteriosaLa cura della pressione dev’essere fatta in modo cronoterapico e il cardiologo ha a sua disposizione gli strumenti giusti per diagnosi e valutazioni della cura più adatta al paziente

Poliambulatorio Medica Porto Viro s.n.c.Corso Risorgimento 15445014 Porto Viro (Ro)tel: 0426 32 10 70

Permettono inoltre, in am-bito ginecologico, di individuare eventuali malformazioni uterine.

La quarta dimensione dell’ecografi a in 3D è rappresen-tata dal tempo in cui vengono acquisiti i volumi in cui si defi ni-scono le strutture in movimento. Attraverso il 4D è quindi pos-sibile visualizzare i movimenti degli arti o le espressioni del volto, ed è sorprendente, quanto emozionate per i genitori, notare

come il nascituro all’interno del grembo possa sorridere o sbadigliare. Questa metodologia innovativa di concepire l’ecografi a permette alla futura mamma, ma anche al papà, di rafforzare il bonding prenatale, ovvero il rapporto genitore-nascituro che pare già essere positivamente in-fl uenzato dall’ecografi a e che, a maggior ragione, sarà ancora più intenso nel caso dell’ecografi a tridimensionale e quadrimensionale.

L’ecografa in 3D e in 4D permette ai futuri genitori di avere una visione com-

pleta e tridimensionale del feto. Nello specifi co si tratta di una procedura che permette, attra-verso l’uso di ultrasuoni, di rile-vare in un secondo momento il volume attraverso l’elaborazio-ne di più piani bidimensionali. L’esame viene effettuato attra-verso delle sonde esterne che permettono di acquisire prima e di studiare poi, attraverso il pc, il volume del feto scom-ponendolo nei tre piani dello spazio, attraverso un processo che prende il nome di rendering ed evidenzia la superfi cie fetale, le strutture ossee o la vascolarizzazione di alcuni organi facendo venire alla luce alcune sezioni che non sa-rebbero altrimenti visibili con la sola ecografi a tradizionale. Oltre all’elaborazione 3D che scatta una foto tridimensio-nale del feto, è inoltre possibile osservare il nascituro in 4D ottenendo quindi l’effetto del movimento all’interno del grembo nel tempo, come avviene per i video.

Si tratta di strumenti che permettono di andare ad osservare in modo più puntuale e con maggior precisione le malformazioni venute alla luce con l’ecografi a bidimen-sionale.

L’ecografia 3d e 4dUno strumento puntuale per approfondire eventuali problemi ginecologici. E Per i futuri genitori è emozionate notare come il nascituro all’interno del grembo possa sorridere o sbadigliare

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PORtO - deLtA - CHiOGGiA

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Il dottor Francesco Pellegrini, spe-cialista in chirurgia toracica con perfezionamento in senologia,

visita presso 5 poliambulatori tra le Provincie di Ferrara e Rovigo.

“L’attività diagnostica contempla oltre alle visite senologiche, anche esami quali ecografi e mammarie, ago-aspirato, agobiopsia della mammella e di linfonodi - dice il dottor Pellegrini -. Ho collaborazioni con studi privati e pubblici, per poter gestire tutte le ne-cessità in questo ambito ed eseguire anche, per esem-pio, biopsie stereotassiche e risonanze magnetiche.

Nell’ambito dei tumori della mammella vi è una fascia di popolazione esclusa dallo screening che ne-cessita di accertamenti, mi riferisco in particolare ad un 25% di donne che sviluppano neoplasie in epoca pre-menopausale. Il consiglio è di iniziare i controlli dall’età di 25-30 anni, soprattutto in caso di possibile coinvolgimento familiare-genetico”.

Presso la casa di cura S. Maria Maddalena di Oc-chiobello (Ro) il dottor Pellegrini concentra tutta l’atti-vità chirurgica senologica.

Partecipando ad un lavoro multidisciplinare e candidando la struttura di Santa Maria a diventare un punto senologico della rete sanitaria della Provincia,

si occupa di tumori mammari benigni, maligni, e delle linfoadenopatie.

In collaborazione con la dottoressa Olivia Capozzi, specialista in chirurgia plastica, esegue circa 100 interventi/anno tra radicali, conservativi, ricostrut-tivi e chirurgia radioguidata per l’apor-tazione del linfonodo sentinella.

Volontario ANDOS (associazione nazionale donne operate al seno), dal 2012 entra a far parte del comitato scientifi co provinciale, collabora con

il gruppo di Rovigo per l’organizzazione di iniziative quali ”Ottobre rosa” e diversi incontri divulgativi itine-ranti sul territorio provinciale incentrati sulla patologia mammaria .

Nel territorio deltizio il dott. Pellegrini visita ogni 15 giorni presso il poliambulatorio polispecialistico “MEDICA PORTO VIRO”. Sito web:www.docvadis.it/francesco-pellegrini/index.html

Le nuove frontiere della senologiaLe visite di controllo sono importantissime: un 25% di donne sviluppano neoplasie in epoca pre-menopausale. Meglio iniziare i controlli dall’età di 25-30 anni

dott. Federico Pellegrini- Santa Maria Maddalena Rovigo (0425 76 84 11) - Porto Viro (Presso Medica Porto Viro 0426 32 10 70) - Ferrara (0532 74 75 11)

Dott. Francesco Pellegrini

L’ULTRASCREEN o BI-TEST è un esame in grado di segnalare alcune even-

tuali malformazioni fetali, genetiche e cromosomiche. La translucenza nucale (NT) ha uno spessore variabile a seconda della settimana in cui viene eseguito l’esame ed in genere ha un valore compreso tra 1 e 2,5. L’esame viene effettuato tra l’11° settimana e 4 giorni e la 13° settimana e 6 giorni. In questa epoca la lunghezza del feto è compresa tra i 45 e gli 84 mm. L’aumento della NT fetale è associato con:- Trisomia 21, 13, 18;- Più di 50 malformazioni fetali e genetiche;- Aumento rischio morte endouterina del feto.Una volta effettuata la diagnosi di NT aumentata, l’o-biettivo principale risiede nel differenziare in maniera tempestiva e accurata i feti che presenteranno delle anomalie cromosomiche o strutturali da quelli che avranno uno sviluppo normale (Foto NT 1,7 mm).E’ presente una relazione tra l’incremento della NT e il rischio di malattie cromosomiche o altra patologia. Il Test è a basso rischio se inferiore a 2,5 (< 2,5), a rischio medio/alto se il valore è compreso tra 2,5 e 3,4, ad alto rischio se supera il valore 3,4. Alla misurazione della NT bisogna aggiungere il prelievo

con dosaggio della PapA e freeBeta-hCg (il primo valore rappresenta una pro-teina che è legata alla gra-vidanza, mentre il secondo valore è prodotto dalla pla-centa; essi subiscono delle alterazioni durante il I° tri-mestre di gravidanza nelle trisomie 13, 18 e 21). Si defi nisce positivo un test con cut-off maggiore di 1 su

300. Ciò signifi ca che elaborando con un programma (sca-test) i dati derivanti da: NT, età materna, dosag-gio della PapA, freeBeta hCg se il rischio è maggiore di 1:300 il test è positivo. A questo punto si consiglia di eseguire l’amniocentesi per dirimere il dubbio rela-tivo alla presenza di anomalie cromosomiche. Ulteriori soft-markers ecografi ci da valutare che possono au-mentare l’attendibilità del test sono: lo studio dell’os-so nasale, il profi lo della tricuspide e dotto venoso, lo stomaco, il 5° dito della mano, il profi lo addominale e il rachide.

L’ultrascreen, un esame serio Quando il test è positivo si consiglia di eseguire l’amniocentesi per dirimere il dubbio relativo alla presenza di anomalie cromosomiche

Ambulatorio Salus 2.0Via don eugenio Bellemo, 14 30015 Chioggia (Ve)tel: 041 40 50 06

dott. Roberto Alfiero – Medico Chirurgo con specializzazione in CardiologiaMedica Porto Viro s.n.c.Piazza Repubblica, 15445014 Porto Viro (Ro)0426/[email protected]

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Com’ è noto, l’ipertensione arteriosa è uno dei più importanti problemi di salute pubblica in tutto il mondo.

L’impatto dell’ipertensione arteriosa è de-stinato a crescere ulteriormente a seguito di vari fattori tra i quali l’aumento della vita media e la riduzione della mortalità infan-tile in vari paesi del mondo. Le linee guida nord-americane ed europee raccomandano di ridurre la P.A. al di sotto dei valori di 140\90 mmhg con obiettivi più ambizio-si(<130\80) nei pazienti diabetici ed in quelli con insuffi cienza renale cronica. Il Cardiologo oggi ha come aiuto effi cace per far diagno-si di ipertensione arteriosa uno strumento importante che si chiama: Monitoraggio Ambulatoriale della pres-sione arteriosa (Holter pressorio). Oggi con l’uso di questo esame abbiamo la possibilità di far diagnosi nei soggetti di ipertensione arteriosa e di verifi care se la terapia dia copertura sulla pressione per 24.h. Attual-mente quindi è importante conoscere la cronobiologia della pressione arteriosa determinando in tal modo la terapia più appropriata ad ogni soggetto. Il corretto approccio quindi alla cura dell’ipertensione non può non avvalersi di tale test ove è possibile conoscere l’ampiezza dei valori pressori circadiani identifi cando la terapia ad hoc in ogni soggetto. Cosi con l’identifi -

il punto sull’ipertensione arteriosaLa cura della pressione dev’essere fatta in modo cronoterapico e il cardiologo ha a sua disposizione gli strumenti giusti per diagnosi e valutazioni della cura più adatta al paziente

Poliambulatorio Medica Porto Viro s.n.c.Corso Risorgimento 15445014 Porto Viro (Ro)tel: 0426 32 10 70

Permettono inoltre, in am-bito ginecologico, di individuare eventuali malformazioni uterine.

La quarta dimensione dell’ecografi a in 3D è rappresen-tata dal tempo in cui vengono acquisiti i volumi in cui si defi ni-scono le strutture in movimento. Attraverso il 4D è quindi pos-sibile visualizzare i movimenti degli arti o le espressioni del volto, ed è sorprendente, quanto emozionate per i genitori, notare

come il nascituro all’interno del grembo possa sorridere o sbadigliare. Questa metodologia innovativa di concepire l’ecografi a permette alla futura mamma, ma anche al papà, di rafforzare il bonding prenatale, ovvero il rapporto genitore-nascituro che pare già essere positivamente in-fl uenzato dall’ecografi a e che, a maggior ragione, sarà ancora più intenso nel caso dell’ecografi a tridimensionale e quadrimensionale.

L’ecografa in 3D e in 4D permette ai futuri genitori di avere una visione com-

pleta e tridimensionale del feto. Nello specifi co si tratta di una procedura che permette, attra-verso l’uso di ultrasuoni, di rile-vare in un secondo momento il volume attraverso l’elaborazio-ne di più piani bidimensionali. L’esame viene effettuato attra-verso delle sonde esterne che permettono di acquisire prima e di studiare poi, attraverso il pc, il volume del feto scom-ponendolo nei tre piani dello spazio, attraverso un processo che prende il nome di rendering ed evidenzia la superfi cie fetale, le strutture ossee o la vascolarizzazione di alcuni organi facendo venire alla luce alcune sezioni che non sa-rebbero altrimenti visibili con la sola ecografi a tradizionale. Oltre all’elaborazione 3D che scatta una foto tridimensio-nale del feto, è inoltre possibile osservare il nascituro in 4D ottenendo quindi l’effetto del movimento all’interno del grembo nel tempo, come avviene per i video.

Si tratta di strumenti che permettono di andare ad osservare in modo più puntuale e con maggior precisione le malformazioni venute alla luce con l’ecografi a bidimen-sionale.

L’ecografia 3d e 4dUno strumento puntuale per approfondire eventuali problemi ginecologici. E Per i futuri genitori è emozionate notare come il nascituro all’interno del grembo possa sorridere o sbadigliare

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PORtO - deLtA - CHiOGGiA

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Il dottor Francesco Pellegrini, spe-cialista in chirurgia toracica con perfezionamento in senologia,

visita presso 5 poliambulatori tra le Provincie di Ferrara e Rovigo.

“L’attività diagnostica contempla oltre alle visite senologiche, anche esami quali ecografi e mammarie, ago-aspirato, agobiopsia della mammella e di linfonodi - dice il dottor Pellegrini -. Ho collaborazioni con studi privati e pubblici, per poter gestire tutte le ne-cessità in questo ambito ed eseguire anche, per esem-pio, biopsie stereotassiche e risonanze magnetiche.

Nell’ambito dei tumori della mammella vi è una fascia di popolazione esclusa dallo screening che ne-cessita di accertamenti, mi riferisco in particolare ad un 25% di donne che sviluppano neoplasie in epoca pre-menopausale. Il consiglio è di iniziare i controlli dall’età di 25-30 anni, soprattutto in caso di possibile coinvolgimento familiare-genetico”.

Presso la casa di cura S. Maria Maddalena di Oc-chiobello (Ro) il dottor Pellegrini concentra tutta l’atti-vità chirurgica senologica.

Partecipando ad un lavoro multidisciplinare e candidando la struttura di Santa Maria a diventare un punto senologico della rete sanitaria della Provincia,

si occupa di tumori mammari benigni, maligni, e delle linfoadenopatie.

In collaborazione con la dottoressa Olivia Capozzi, specialista in chirurgia plastica, esegue circa 100 interventi/anno tra radicali, conservativi, ricostrut-tivi e chirurgia radioguidata per l’apor-tazione del linfonodo sentinella.

Volontario ANDOS (associazione nazionale donne operate al seno), dal 2012 entra a far parte del comitato scientifi co provinciale, collabora con

il gruppo di Rovigo per l’organizzazione di iniziative quali ”Ottobre rosa” e diversi incontri divulgativi itine-ranti sul territorio provinciale incentrati sulla patologia mammaria .

Nel territorio deltizio il dott. Pellegrini visita ogni 15 giorni presso il poliambulatorio polispecialistico “MEDICA PORTO VIRO”. Sito web:www.docvadis.it/francesco-pellegrini/index.html

Le nuove frontiere della senologiaLe visite di controllo sono importantissime: un 25% di donne sviluppano neoplasie in epoca pre-menopausale. Meglio iniziare i controlli dall’età di 25-30 anni

dott. Federico Pellegrini- Santa Maria Maddalena Rovigo (0425 76 84 11) - Porto Viro (Presso Medica Porto Viro 0426 32 10 70) - Ferrara (0532 74 75 11)

Dott. Francesco Pellegrini

L’ULTRASCREEN o BI-TEST è un esame in grado di segnalare alcune even-

tuali malformazioni fetali, genetiche e cromosomiche. La translucenza nucale (NT) ha uno spessore variabile a seconda della settimana in cui viene eseguito l’esame ed in genere ha un valore compreso tra 1 e 2,5. L’esame viene effettuato tra l’11° settimana e 4 giorni e la 13° settimana e 6 giorni. In questa epoca la lunghezza del feto è compresa tra i 45 e gli 84 mm. L’aumento della NT fetale è associato con:- Trisomia 21, 13, 18;- Più di 50 malformazioni fetali e genetiche;- Aumento rischio morte endouterina del feto.Una volta effettuata la diagnosi di NT aumentata, l’o-biettivo principale risiede nel differenziare in maniera tempestiva e accurata i feti che presenteranno delle anomalie cromosomiche o strutturali da quelli che avranno uno sviluppo normale (Foto NT 1,7 mm).E’ presente una relazione tra l’incremento della NT e il rischio di malattie cromosomiche o altra patologia. Il Test è a basso rischio se inferiore a 2,5 (< 2,5), a rischio medio/alto se il valore è compreso tra 2,5 e 3,4, ad alto rischio se supera il valore 3,4. Alla misurazione della NT bisogna aggiungere il prelievo

con dosaggio della PapA e freeBeta-hCg (il primo valore rappresenta una pro-teina che è legata alla gra-vidanza, mentre il secondo valore è prodotto dalla pla-centa; essi subiscono delle alterazioni durante il I° tri-mestre di gravidanza nelle trisomie 13, 18 e 21). Si defi nisce positivo un test con cut-off maggiore di 1 su

300. Ciò signifi ca che elaborando con un programma (sca-test) i dati derivanti da: NT, età materna, dosag-gio della PapA, freeBeta hCg se il rischio è maggiore di 1:300 il test è positivo. A questo punto si consiglia di eseguire l’amniocentesi per dirimere il dubbio rela-tivo alla presenza di anomalie cromosomiche. Ulteriori soft-markers ecografi ci da valutare che possono au-mentare l’attendibilità del test sono: lo studio dell’os-so nasale, il profi lo della tricuspide e dotto venoso, lo stomaco, il 5° dito della mano, il profi lo addominale e il rachide.

L’ultrascreen, un esame serio Quando il test è positivo si consiglia di eseguire l’amniocentesi per dirimere il dubbio relativo alla presenza di anomalie cromosomiche

Ambulatorio Salus 2.0Via don eugenio Bellemo, 14 30015 Chioggia (Ve)tel: 041 40 50 06

dott. Roberto Alfiero – Medico Chirurgo con specializzazione in CardiologiaMedica Porto Viro s.n.c.Piazza Repubblica, 15445014 Porto Viro (Ro)0426/[email protected]

cazione e quantifi cazione di quelle modifi cazioni della pressione arteriosa in senso temporale, è possibile l’applicazione di una prevenzione e più corretti criteri di cura; oggi possiamo quindi defi nire che la cura del-la pressione deve essere fatta in modo cronoterapico.

Com’ è noto, l’ipertensione arteriosa è uno dei più importanti problemi di salute pubblica in tutto il mondo.

L’impatto dell’ipertensione arteriosa è de-stinato a crescere ulteriormente a seguito di vari fattori tra i quali l’aumento della vita media e la riduzione della mortalità infan-tile in vari paesi del mondo. Le linee guida nord-americane ed europee raccomandano di ridurre la P.A. al di sotto dei valori di 140\90 mmhg con obiettivi più ambizio-si(<130\80) nei pazienti diabetici ed in quelli con insuffi cienza renale cronica. Il Cardiologo oggi ha come aiuto effi cace per far diagno-si di ipertensione arteriosa uno strumento importante che si chiama: Monitoraggio Ambulatoriale della pres-sione arteriosa (Holter pressorio). Oggi con l’uso di questo esame abbiamo la possibilità di far diagnosi nei soggetti di ipertensione arteriosa e di verifi care se la terapia dia copertura sulla pressione per 24.h. Attual-mente quindi è importante conoscere la cronobiologia della pressione arteriosa determinando in tal modo la terapia più appropriata ad ogni soggetto. Il corretto approccio quindi alla cura dell’ipertensione non può non avvalersi di tale test ove è possibile conoscere l’ampiezza dei valori pressori circadiani identifi cando la terapia ad hoc in ogni soggetto. Cosi con l’identifi -

il punto sull’ipertensione arteriosaLa cura della pressione dev’essere fatta in modo cronoterapico e il cardiologo ha a sua disposizione gli strumenti giusti per diagnosi e valutazioni della cura più adatta al paziente

Poliambulatorio Medica Porto Viro s.n.c.Corso Risorgimento 15445014 Porto Viro (Ro)tel: 0426 32 10 70

Permettono inoltre, in am-bito ginecologico, di individuare eventuali malformazioni uterine.

La quarta dimensione dell’ecografi a in 3D è rappresen-tata dal tempo in cui vengono acquisiti i volumi in cui si defi ni-scono le strutture in movimento. Attraverso il 4D è quindi pos-sibile visualizzare i movimenti degli arti o le espressioni del volto, ed è sorprendente, quanto emozionate per i genitori, notare

come il nascituro all’interno del grembo possa sorridere o sbadigliare. Questa metodologia innovativa di concepire l’ecografi a permette alla futura mamma, ma anche al papà, di rafforzare il bonding prenatale, ovvero il rapporto genitore-nascituro che pare già essere positivamente in-fl uenzato dall’ecografi a e che, a maggior ragione, sarà ancora più intenso nel caso dell’ecografi a tridimensionale e quadrimensionale.

L’ecografa in 3D e in 4D permette ai futuri genitori di avere una visione com-

pleta e tridimensionale del feto. Nello specifi co si tratta di una procedura che permette, attra-verso l’uso di ultrasuoni, di rile-vare in un secondo momento il volume attraverso l’elaborazio-ne di più piani bidimensionali. L’esame viene effettuato attra-verso delle sonde esterne che permettono di acquisire prima e di studiare poi, attraverso il pc, il volume del feto scom-ponendolo nei tre piani dello spazio, attraverso un processo che prende il nome di rendering ed evidenzia la superfi cie fetale, le strutture ossee o la vascolarizzazione di alcuni organi facendo venire alla luce alcune sezioni che non sa-rebbero altrimenti visibili con la sola ecografi a tradizionale. Oltre all’elaborazione 3D che scatta una foto tridimensio-nale del feto, è inoltre possibile osservare il nascituro in 4D ottenendo quindi l’effetto del movimento all’interno del grembo nel tempo, come avviene per i video.

Si tratta di strumenti che permettono di andare ad osservare in modo più puntuale e con maggior precisione le malformazioni venute alla luce con l’ecografi a bidimen-sionale.

L’ecografia 3d e 4dUno strumento puntuale per approfondire eventuali problemi ginecologici. E Per i futuri genitori è emozionate notare come il nascituro all’interno del grembo possa sorridere o sbadigliare

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40 Oroscopo

BILANCIADAL 2 3/09AL 22/10FASCINO ALTI E BASSI IN

ARRIVO IN CAMPO SENTI-MENTALE. SARETE CONTRADDIT-

TORI: ORA PASSIONALI E GRINTOSI ORA INCERTI SALUTE NON STRAPAZZATEVI TROPPO ANCHE SE VI SENTITE IN FORMA. UNA SANA ALIMENTAZIONE VI AIUTERÀ A STAR BENE

SCORPIONEDAL 23/10AL 22/11FASCINO LA

MORBIDEZZA UNITA AD UNA BELLA DOSE DI

SENSUALITÀ VI AIUTERANNO A CONQUIS-TARE CHIUNQUE. SIATE LEGGERI SALUTE SE DOVRETE RIPRENDERVI DA UN PROB-LEMA SAPPIATE CHE LA CONVALESCENZA SARÀ BREVE. OTTIMO QUADRO ASTRALE

SAGITTARIODAL 23/11AL 21/12FASCINO VOGLIA DI SE-

DURRE E GIOCARE CON GLI SGUARDI CHE VI GA-RANTIRANNO IL SUCCESSO

NEGLI AFFARI DI CUORE SALUTE SE DOVRETE RIPRENDERVI DA UN PROBLEMA SAPPIATE CHE LA CON-VALESCENZA SARÀ BREVE. OTTIMO QUADRO ASTRALE

CAPRICORNODAL 22/12

AL 20/01FASCINO I CON-TRASTI TACIUTI NEL

CUORE DI CHI AMATE METTONO RADICI: CORRETE AI RIPARI E CONCEDETEVI UN CHIARIMENTO SALUTE NON SCEGLIETE IL CIBO COME MEZZO CONSOLATORIO. DOVETE AVERE UNA BUONA SCORTA DI PAZIENZA. EVITARE GLI ECCESSI

ACQUARIODAL 21/01AL 19/02FASCINO SARETE APPAS-SIONATI E AUDACI, PRONTI A

SPAZZARE VIA ANTICHI RESI-DUI DEL PASSATO. IN AR-RIVO NOVITÀ IMPORTANTI SALUTE I PIANETI INCOR-

AGGIANO LO SPORT E LA MUSCOLATURA PER SMALTIRE PESO E DELINEARE LA SILU-ETTE UN PO’ APPESANTITA

PESCI DAL 20/02 AL 20/03FASCINO LE BRACCIA DI CUPIDO SONO AP-

ERTE E TI ASPETTANO. OCCORRE, PERÒ, CHE TU ABBIA FIDUCIA E TI LASCI AN-DARE SALUTE AMMINISTRATE BENE LE VOSTRE FORZE PERCHÉ ARRIVATE UN PO’ STANCHI E ALL’ORIZZONTE NON C’È UNA RIPRESA COMPLETA

ARIETEDAL 21/03

AL 20/04FASCINO QUALCHE CONTRADDIZIONE FA-

MILIARE POTREBBE RENDERVI LA VITA DIFFICILE. SIATE PAZIENTI CON CHI AM-ATE SALUTE SARETE MOLTO NERVOSI, IRRITABILI, SCONTENTI. SI FARANNO SENTIRE I CLASSICI ACCIACCHI DI STAG-IONE

TORO DAL 21/04

AL 20/05FASCINO SIETE

PERSONE DI-VERSE: I PROBLEMI

CHE AVETE AFFRONTATO IN PASSATO VI HANNO RESO PIÙ FORTI SALUTE LA FORMA FISICA SARÀ SOGGETTA A QUAL-CHE CALO IMPROVVISO, MA IL BILANCIO SARÀ POSITIVO

GEMELLIDAL 21/05AL 21/06FASCINO RICHIESTE IRRITANTI IN FAMIGLIA,

BATT I- BECCHI CON GLI AMICI, EQUIVOCI E AMBIGUITÀ: TOLLERANZA SALUTE RAFFREDDORI E CLASSICI MALANNI DI STAGIONE STANNO IN AG-GUATO: ATTENTI AI COLPI DI FREDDO ALLE VIE RESPIRATORIE

CANCRODAL 22/06AL 22/07

FASCINO MOLTE LE CONTRADDIZIONI CHE AGITANO

I RAPPORTI PERSONALI. SIATE CAUTI E NON PRETENDETE DI IM-

PORRE IL VOSTRO PARERE SALUTE LE DIFESE IMMUNITARIE BASSE VI FANNO SENTIRE FIACCHI E SVOGLIATI. DOVETE SFORZARVI DI ESSERE PIÙ ATTIVI

LEONEDAL 23/07AL 23/08

FASCINO TANTA VOGLIA DI VIAGGIARE, DIVER-TIRSI E CONOSCERE GENTE NUOVA. FINAL-MENTE SI ESCE DAL LETARGO CRONICO

SALUTE SE SIETE SPORTIVI QUESTO È IL MOMENTO DI RAGGIUNGERE TRAGUARDI IMPORTANTI. SE NON LO SIETE INIZIATE ORA

VERGINEDAL 24/08AL 22/09

FASCINO SARETE PIÙ CHE MAI ATTRAENTI E BENDISPOSTI NEI CON-FRONTI DEL PARTNER E DI PROBABILI NUOVI INCONTRI SALUTE SONO CONSI-GLIATE CURE MIRATE ALL’OTTIMIZZAZIONE DELLA BELLEZZA NATURALE. CURATE LA PELLE DEL VISO

OroscopoE’ TEMPO DI GRANDI CAMBIAMENTI:

ABBIATE CORAGGIO E NON GUARDATEVI

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