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Modulo B Modulo B Rischio chimico Rischio chimico Agenti cancerogeni e mutageni Aggiornato 2013 1

Agenti cancerogeni e mutageni - ateneo.unife.itateneo.unife.it/ufficio-sicurezza-ambiente/didattica/allegati/moduli-didattici-2013/... · Art. 222 Definizioni a) Agenti chimici: Tutti

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Modulo BModulo B• Rischio chimicoRischio chimico• Agenti cancerogeni e mutageni

Aggiornato 2013 1

D.lgs. 81/08 Titolo IX

Sostanze pericoloseSostanze pericolose Capo I°Capo I

PROTEZIONE DA AGENTI CHIMICI

Aggiornato 2013 2

Campo di applicazione Art. 221 D.Lgs. 81/2008

Il capo I° del D Lgs 81/2008 Individua:Il capo I° del D.Lgs. 81/2008 Individua:1. I requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la

salute e la sicurezza che derivano, o possono derivare, dagli effettidi agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ognidi agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogniattività lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici.

2. I requisiti individuati si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosiche sono presenti sul luogo di lavoro, esclusi i provvedimenti dip g , pprotezione radiologica;

3. I requisiti relativi al trasporto di agenti chimici pericolosi, fatte salve ledisposizioni specifiche

Le disposizioni del capo I° non si applicano alle attività comportantiesposizione ad amianto che restano disciplinate dalle normep pcontenute al capo III del presente titolo IX del D.Lgs. 81/2008.

Aggiornato 2013 3

Art. 222 DefinizioniDefinizioni

a) Agenti chimici:Tutti gli elementi o composti chimici, sia da soli sia nei loro miscugli, allo stato naturale ott ti tili ti ltiti l lti t ifi ti di t l i iottenuti, utilizzati o smaltiti, compreso lo smaltimento come rifiuti, mediante qualsiasi

attività lavorativa, siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sulmercato.

b) Agente Chimico Pericoloso:Agenti chimici pericolosi sono elencati in specifici decreti (D.Lgs 52/97 - D.Lgs 65/2003 esuccessive modifiche e integrazioni) ai quali di aggiungono gli agenti chimici che, pur

d l ifi bili i l i i b i dd tti d tinon essendo classificabili come pericolosi, in base ai suddetti decreti, possonocomportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietàchimico-fisiche, chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sulluogo di lavoro, compresi gli agenti chimici cui è stato assegnato un valore limite diluogo di lavoro, compresi gli agenti chimici cui è stato assegnato un valore limite diesposizione professionale.

c) Attività che comporta la presenza di agenti chimici:O i tti ità l ti i i tili ti ti hi i i d l' tili iOgni attività lavorativa in cui sono utilizzati agenti chimici, o se ne prevede l'utilizzo, inogni tipo di procedimento, compresi la produzione, la manipolazione,l'immagazzinamento, il trasporto o l'eliminazione e il trattamento dei rifiuti, o che risultinoda tale attività lavorativa.

Aggiornato 2013 4

da tale attività lavorativa.

Art 222 Definizioni:2) agenti chimici pericolosi

Si richiama il DLgs 3 Febbraio 1997, n° 52Agenti1 esplosivi1. esplosivi,2. comburenti,3. estremamente infiammabili,4 infiammabili4. infiammabili,5. facilmente infiammabili,6. tossici,7. molto tossici,7. molto tossici,8. nocivi,9. corrosivi,10. irritanti,,11.sensibilizzanti,12.mutageni,13.cancerogeni,

Aggiornato 2013 514. tossici per l’apparato riproduttore

Art 222 Definizioni3) lett g PERICOLO3) lett.g PERICOLO

lett.h RISCHIO

PERICOLO: la proprietà intrinseca di un agentePERICOLO: la proprietà intrinseca di un agentechimico di poter produrre effetti nocivi

RISCHIO: La probabilità che si raggiunga ilpotenziale nocivo nelle condizioni di utilizzazionepotenziale nocivo nelle condizioni di utilizzazioneo esposizione

Es l’acqua a temperatura superiore ai 100°Cpuò rappresentare un pericolo per la salute

Aggiornato 2013 6

p pp p p

Art. 223 Valutazione del rischio chimico

Il datore di lavoro deve determinare preliminarmente la presenza di agenti hi i i i l i l l di l d d i id ichimici pericolosi nel luogo di lavoro prendendo in considerazione:

1. le loro proprietà pericolose,2. le informazioni sulla salute e sicurezza comunicate dal RESPONSABILE

DELL’IMMISSIONE SUL MERCATO tramite la relativa scheda di sicurezza;

3. il livello, il modo e la durata dell’esposizione;p4. le circostanze in cui viene svolto il lavoro in presenza di tali agenti tenuto

conto della quantità delle sostanza e dei preparati che li contengono o li possono generare;possono generare;

5. i valori limite di esposizione e biologici (allegati 38 e 39 del TU);6. Gli effetti delle misure di prevenzione e protezione;7 I risultati della sorveglianza sanitaria eventualmente già intrapresa;7. I risultati della sorveglianza sanitaria eventualmente già intrapresa;

Aggiornato 2013 7

Modello per la valutazione del rischio da esposizione ad agenti

chimici pericolosichimici pericolosi

R = P x E

R = grado di rischio a cui è esposto l’operatoreP = pericolosità della o delle sostanze presenti

nell’ambiente di lavoroE = tipologia e tempo di esposizione

Aggiornato 2013 8

Rischio DeterministicoRischio Deterministico

Per gli agenti pericolosi con effetti a brevePer gli agenti pericolosi con effetti a brevetermine l’entità dei danni è proporzionale ailivelli di esposizione (relazione dose-livelli di esposizione (relazione doserisposta).

Aggiornato 2013 9

Potenziali vie di esposizione in bit f i lambito professionale

a)Ingestione (contaminazione attraverso il cavo orale e il sistema digerente).orale e il sistema digerente).

b)Inalazione (ingresso attraverso il cavo respiratorio).respiratorio).

c)Assorbimento cutaneo (ingresso attraverso la pelle e le mucose esterne).pelle e le mucose esterne).

Il più difficile da controllare è il meccanismo inalatorio

Aggiornato 2013 10

inalatorio

Pericolosità di una sostanza chimica

Le informazioni sulla pericolosità della sostanzaLe informazioni sulla pericolosità della sostanzao del preparato si ricavano dall’interpretazionedell’etichettatura o dalla scheda tecnica didell etichettatura o dalla scheda tecnica disicurezza che deve, per legge, essere allegataalla sostanza in cui vengono riportate le frasi dialla sostanza in cui vengono riportate le frasi dirischio relative.

Aggiornato 2013 11

Esempi di Frasi di rischioEsempi di Frasi di rischioR 14 Reagisce violentemente con l’acquaR 14 Reagisce violentemente con l acqua

R 15 A contatto con l’acqua libera gas estremamente infiammabili

R 20 Nocivo per inalazione

R 21 N i t tt l llR 21 Nocivo a contatto con la pelle

R 22 Nocivo per ingestione

R 23 Tossico per inalazione

R 24 Tossico a contatto con la pelle

Aggiornato 2013 12

Combinazione delle frasi di rischio

R 14/15 R i i l t t l’ lib dR 14/15 Reagisce violentemente con l’acqua liberando gas infiammabili

R 20/21 Nocivo per inalazione e contatto con la pelle

R 20/21/22 Nocivo per inalazione, contatto con la pelle e ingestione

R 40/20/21/22 Nocivo: possibilità di effetti irreversibili per inalazione contatto con la pelle e ingestione

Aggiornato 2013 13

inalazione, contatto con la pelle e ingestione

Esempi di Frasi di sicurezzaEsempi di Frasi di sicurezza

S 1 conservare sotto chiave

S 2 conservare fuori dalla portata dei bambini

S 3 conservare in un luogo fresco

S 39 proteggere gli occhi e il visoS 39 proteggere gli occhi e il viso

S 37 indossare guantig

Aggiornato 2013 14

SimboliSimboli(E) L’ esplosione è una combustione estremamenterapida, dipende dalle caratteristiche del prodottodalla temperatura, dal contatto con altri prodottidi reazione da urti da attritidi reazione, da urti, da attriti …Divieto assoluto di fumare!Non conservare vicino a fonti di caloreNon conservare vicino a fonti di caloreEvitare surriscaldamento e urti(F) Facilmente infiammabile si innesca in presenza( ) pdi una fiamma, di fonte di calore o di scintilla

(F +)Estremamente infiammabile prodotto in gradodi infiammarsi facilmente per liquidi punto diinfiammabilità < 21°C per i gas a contatto con aria

Aggiornato 2013 15

infiammabilità < 21 C per i gas a contatto con aria

Simboli

(O) Comburente per la combustione ènecessaria la presenza di un combustibile e diuna fonte di innesco.Conservare i prodotti infiammabili lontano daConservare i prodotti infiammabili lontano daprodotti comburenti

(C ) Corrosivo può esercitare una azione distruttiva nei confronti dei tessuti vivi

Aggiornato 2013 16

SimboliSimboli

(T) Tossico (T +) molto tossico Sostanze e preparati che comportanoSostanze e preparati che comportanoun rischio per la salute anche in piccole quantità

Xi Irritante il contatto ripetuto con prodottii it ti i i d’i fi iirritanti provoca reazioni d’infiammazionedella pelle e delle mucose.Xn Nocivo Sostanze e preparati cheXn Nocivo Sostanze e preparati che comportano un rischio per la salute

Aggiornato 2013 17

Valori limite di esposizionepTLV = Threshold Limits Values

TWA Time weighted Averege valore limite medio ponderato neltempo che esprime una concentrazione media alla quale quasitempo, che esprime una concentrazione media alla quale quasitutti i lavoratori possono essere esposti senza subire effettidannosidannosi.

STEL Short time exposure limit valore limite per breve tempo diesposizione ( 15 minuti nell’arco delle 8 ore lavorative)

Ceiling C valore limite che esprime la concentrazione che nonCeiling C valore limite che esprime la concentrazione che nondeve essere superata neanche per un istante, durante il tempodi esposizione prodottosi durante l’attività lavorativa

Aggiornato 2013 18

di esposizione prodottosi durante l attività lavorativa

Allegato 38 D.lgs.81/2008g g

Recepimento di alcuni TLV ovvero valori limite diesposizione professionale ad agenti chimicip p g

Es Acetone CAS 67-64-1 TLV-TWA 500 ppmppAcido cloridrico CAS 7647-01-0 TLV-TWA 5 ppm

Aggiornato 2013 19

Sostanze o preparatiSostanze o preparati pericolosipericolosi

Poiché il rischio va valutato prima dell’inizioPoiché il rischio va valutato prima dell iniziodell’attività o di una nuova lavorazione i responsabilidell’immissione sul mercato devonodell immissione sul mercato devonoobbligatoriamente fornire ai datori di lavoro acquirentitutte le informazioni necessarie alla valutazione deltutte le informazioni necessarie alla valutazione delrischio connesse a quel prodotto chimico tramitescheda di sicurezza predisposta ai sensi deischeda di sicurezza predisposta ai sensi deiD.lgs 52/1997 e D.lgs 65/2003

Aggiornato 2013 20

Scheda di sicurezzaScheda di sicurezza• Deve essere fornita gratuitamente all’utilizzatoreg

professionale all’atto del primo acquisto dellasostanza/preparato stesso.

• Deve essere compilata nelle 16 voci obbligatorie.• Deve essere aggiornata ogni volta si rendano disponibili

informazioni ulteriori riguardanti la tutela della salute edell’ambiente.D d tt ll li d ll St t b i• Deve essere redatta nella lingua dello Stato membro incui viene realizzata l’immissione sul mercato.

Aggiornato 2013 21

Scheda di sicurezzaScheda di sicurezza

La SDS deve essere aggiornata ogniqualvolta il fabbricante, l’importatore o ilq , pdistributore sia venuto a conoscenza dinuove e rilevanti informazioni sullanuove e rilevanti informazioni sullasicurezza e la tutela della salute edell’ambiente; esso è tenuto a trasmetteredell ambiente; esso è tenuto a trasmetterela scheda aggiornata all’utilizzatore

Aggiornato 2013 22

Scheda di sicurezza

Si tratta di una scheda dettagliata fornita dal fabbricante l’importatore oSi tratta di una scheda dettagliata fornita dal fabbricante, l importatore oil distributore che immette sul mercato la sostanza , come già citatoin precedenza, articolata nei seguenti 16 punti:

1) Elementi identificativi della sostanza o del preparato e della società1) Elementi identificativi della sostanza o del preparato e della societào impresa.

2) Composizione e informazioni sugli ingredienti.3) I di i d i i li3) Indicazione dei pericoli.4) Misure di pronto soccorso.5) Misure antincendio.6) Misure in caso di fuoriuscita accidentale ( non usare mai …).7) Manipolazione e stoccaggio.8) Controllo dell’esposizione/protezione individuale (in questo punto) p p ( q p

sono indicati TLV Protezione delle vie respiratorie , della cute ecc).

Aggiornato 2013 23

Schede di sicurezzaSchede di sicurezza

9) Proprietà chimiche e fisiche.10)Stabilità e reattività.11)I f i i i l i h11)Informazioni tossicologiche.12)Informazioni ecologiche.13)Considerazioni sullo smaltimento13)Considerazioni sullo smaltimento.14)Informazioni sul trasporto.15)Informazioni sulla regolamentazione.) g16)Altre informazioni.

La scheda deve riportare le informazioni nella stessa lingua del Paese in cui il prodotto viene utilizzato

Aggiornato 2013 24

p

Esempio SdS del TolueneEsempio SdS del Toluene

SIGMA ALDRICHSIGMA-ALDRICHSCHEDA DI SICUREZZAsecondo direttiva 2001/58/CEVersione 3.0 Data di revisione 14.05.2007

Aggiornato 2013 25

1. Elementi identificativi della sostanza o del preparato e della società o impresa

Nome del prodotto : TolueneCodice del prodotto : 32249Marca : RiedelSocietà : Sigma Aldrich S r lSocietà : Sigma-Aldrich S.r.l.Via Gallarate 154I-20151 MILANOI 20151 MILANOTelefono : +39 2-3341-7310Fax : +39 2-3801-0737Telefono per le emergenze : +39 2-6610-1029 (Centro Antiveleni NiguardaCa' Granda Milano)

Aggiornato 2013 26

Ca Granda - Milano)

2 Composizione/Informazione sugli ingredienti2 Composizione/Informazione sugli ingredienti

Formula : C7H8P M l l 92 14 / lPeso Molecolare : 92,14 g/molNo. CAS 108-88-3No CE 203-625-9No. CE 203-625-9No. INDICE 601-021-00-3Concentrazione [%] -[ ]Classificazione F, Xn, Repr.Cat.3, R11-R38- R48/20-R63- R65-R67

Aggiornato 2013 27

3 Identificazione dei Pericoli3 Identificazione dei Pericoli

Consigli per l'uomo e per l'ambienteConsigli per l uomo e per l ambienteFacilmente infiammabile. Irritante per la pelle. p pNocivo: pericolo di gravi danni per la salute in caso diesposizione prolungata per inalazione. Possibile rischio didanni ai bambini non ancora nati.Nocivo: può causare danni ai polmoni in caso di ingestione.L'inalazione dei vapori può provocare sonnolenza eL inalazione dei vapori può provocare sonnolenza evertigini.

Aggiornato 2013 28

4 Interventi di Primo SoccorsoInformazione generaleConsultare un medico. Mostrare questa scheda di sicurezza al medicocurantecurante.Se inalatoSe viene respirato, trasportare la persona all'aria fresca. In caso di

t d ll i i d larresto della respirazione, procedere con larespirazione artificiale Consultare un medico.In caso di contatto con la pelleLavare con sapone e molta acqua. Consultare un medico.In caso di contatto con gli occhiSciacquare accuratamente ed abbondantemente con acqua per almenoq q p15 minuti e rivolgersi ad un medico.Se ingeritoNON indurre il vomito Non somministrare alcunché a persone svenuteNON indurre il vomito. Non somministrare alcunché a persone svenute.Sciacquare la bocca con acquaConsultare un medico.

Aggiornato 2013 29

5 Misure Antincendio5 Misure Antincendio

Idonei mezzi estinguentiIdonei mezzi estinguentiPer piccoli incendi incipienti utilizzare mezzi estinguenti quali schiuma,polvere secca o anidride carbonica.Per incendi più vasti ricorrere all'acqua mantenendo una distanzaPer incendi più vasti ricorrere all'acqua, mantenendo una distanzamaggiore possibile. Utilizzare grandi quantità d'acqua in formanebulizzata o spray; i getti potrebbero essere inefficaci. Raffreddaret tti i t it i l iti bb d ti tità d'tutti i contenitori colpiti con abbondanti quantità d'acquaSpeciali mezzi protettivi per il personale antincendio.Indossare in caso di incendio, se necessario, dispositivi di protezionedelle vie respiratorie con apporto d'aria indipendente.Ulteriori informazioniSpruzzi d'acqua possono essere usati per raffreddare contenitorip q p pchiusi.

Aggiornato 2013 30

6 Provvedimenti in caso di dispersione accidentale

Precauzioni per le personeUsare i dispositivi di protezione individuali. Evitare di respirare

i/ bbi / P d til i d t Eli i t tt lvapori/nebbia/gas. Prevedere una ventilazione adeguata. Eliminare tutte lesorgenti di combustione. Evacuare il personale in aree di sicurezza. Attenti aivapori addensati che possono formare delle concentrazioni esplosive. Ivapori si possono addensare in zone poco elevate.Precauzioni ambientaliEvitare sversamenti o perdite supplementari, se questo può essere fattop pp , q psenza pericolo. Non lasciar penetrare il prodotto negli scarichi.Metodi di bonificaContenere e raccogliere quanto sversato accidentalmente con materialeContenere e raccogliere quanto sversato accidentalmente con materialeassorbente non combustibile (come ad esempio sabbia, terra, farina fossile,vermiculite) e porlo in un contenitore per l'eliminazione secondo le direttivelocali o nazionali (riferirsi alla sezione 13)

Aggiornato 2013 31

locali o nazionali (riferirsi alla sezione 13).

7 Manipolazione e immagazzinamento

ManipolazioneManipolazioneEvitare il contatto con gli occhi e con la pelle. Non inalarevapori o nebbie.Conservare lontano da fiamme e scintille - Non fumare.Prendere misure preventive per evitare la produzione dicariche elettrostatichecariche elettrostatiche.ImmagazzinamentoImmagazzinare in luogo fresco. Tenere il contenitoreImmagazzinare in luogo fresco. Tenere il contenitoreermeticamente chiuso in un ambiente secco e benventilato. Chiudere accuratamente i contenitori aperti eriporli in posizione verticale per evitare perdite.

Aggiornato 2013 32

Protezione Personale/Controllo Dell’esposizione

Protezione individualeProtezione respiratoriaQ l l l t i d l i hi d l ità diQualora la valutazione del rischio preveda la necessità direspiratori a ventilazione assistita, utilizzare unamaschera a pieno facciale con filtri combinati di tipo ABEK (ENmaschera a pieno facciale con filtri combinati di tipo ABEK (EN14387) come supporto alle misure tecniche.Se il respiratore costituisce il solo mezzo di protezione, utilizzarep pun sistema ventilato a pieno facciale.Utilizzare respiratori e componenti testati e approvati dai

t ti i i di i li il NIOSH (USA) il CENcompetenti organismi di normazione, quali il NIOSH (USA) il CEN(UE).

Aggiornato 2013 33

Protezione Personale/Controllo dell’esposizione

Protezione delle maniManipolare con guanti. I guanti di protezione selezionati devonosoddisfare le esigenze della direttiva UE89/ 89 /CEE e gli standard EN 374 che ne derivano.gProtezione degli occhiOcchiali di sicurezzaProtezione della pelle e del corpoProtezione della pelle e del corpoScegliere un tipo di protezione fisica in funzione dell'ammontare diconcentrazione di sostanze pericolose alposto di lavoroposto di lavoro.Misure di igieneManipolare rispettando le buone pratiche di igiene industriale e dii d t L i l isicurezza adeguate. Lavarsi le mani

prima delle pause ed alla fine della giornata lavorativa.

Aggiornato 2013 34

15. Informazioni sulla normativaEtichettatura secondo la Direttiva CEEtichetta CESimboli di rischioSimboli di rischioF Facilmente infiammabileXn NocivoFrasi "R"Frasi RR11 Facilmente infiammabile.R38 Irritante per la pelle.R48/20 Nocivo: pericolo di gravi danni per la salute in caso di esposizione prolungataR48/20 Nocivo: pericolo di gravi danni per la salute in caso di esposizione prolungata per inalazione.R63 Possibile rischio di danni ai bambini non ancora nati.R65 Nocivo: può causare danni ai polmoni in caso di ingestione.p p gR67 L'inalazione dei vapori può provocare sonnolenza e vertigini.Frasi "S"S36/37 Usare indumenti protettivi e guanti adatti.S62 In caso di ingestione non provocare il vomito: consultare immediatamente il medico e mostrargli il contenitore o l'etichetta.S46 In caso d'ingestione consultare immediatamente il medico e mostrargli il

Aggiornato 2013 35contenitore o l'etichetta.

Identificazione delle sostanzeIdentificazione delle sostanze

In caso di dubbio rimane in obbligo al datore diIn caso di dubbio rimane in obbligo al datore dilavoro di identificare univocamente le sostanzeattraverso il numero di CAS Chemical Abstractattraverso il numero di CAS Chemical AbstractService

Aggiornato 2013 36

Sorveglianza SanitariaSorveglianza Sanitaria

D l 81/08 A t 229D. lgs 81/08 Art. 229Fatto salvo i casi di rischio moderato, sono sottoposti asorveglianza sanitaria i lavoratori esposti agli agentisorveglianza sanitaria i lavoratori esposti agli agenti

chimici pericolosi per la salute che rispondono ai criteri dimolto tossici, tossici, nocivi, sensibilizzanti, corrosivi,irritanti, tossici per il ciclo riproduttivo, cancerogeni emutageni di categoria 3. La sorveglianza sanitaria vieneff tt teffettuata:

a) prima di adibire il lavoratore alla mansione che comportaesposizione;esposizione;

b) periodicamente, di norma una volta all’anno;c) all’atto della cessazione del rapporto di lavoro.

Aggiornato 2013 37

Agenti cancerogeni e mutageni

Aggiornato 2013 38

Gli agenti cancerogeni e mutageniGli agenti cancerogeni e mutageniD.lgs. 81/08 Art. 233 CAMPO DI APPLICAZIONE

Fatto salvo quanto previsto per le attività disciplinate dalCapo III (amianto) e per i lavoratori esposti esclusivamenteCapo III (amianto) e per i lavoratori esposti esclusivamentealle radiazioni previste dal trattato che istituisce laComunità europea dell’energia atomica, le norme delComunità europea dell energia atomica, le norme delpresente titolo si applicano a tutte le attività nelle quali ilavoratori sono o possono essere esposti ad agenticancerogeni o mutageni a causa della loro attivitàlavorativa

Non è possibile redigere una lista chiusadegli agenti cancerogeni e mutageni

Aggiornato 2013 39

g g g g

OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO:D lgs 81/08 ART 235D. lgs 81/08 ART. 235

SOSTITUZIONE E RIDUZIONE

Sostituire l’utilizzo di un prodotto cancerogeno e/o mutagenocon un altro che comporti un rischio minore per la salute delcon un altro che comporti un rischio minore per la salute dellavoratore, sempre che ciò sia tecnicamente possibile

Ricorrere ad un sistema chiuso per la produzione o l’utilizzo di un prodotto cancerogeno e/o mutageno sempre che ciò sia tecnicamente possibiletecnicamente possibile

Ridurre i livelli di esposizione dei lavoratori al più basso livelloRidurre i livelli di esposizione dei lavoratori al più basso livello tecnicamente possibile e non superare il valore limite previsto per gli agenti nell’allegato XLIII del D.Lgs. 81/2008

Aggiornato 2013 40

Criteri di classificazioneCriteri di classificazione

Categoria 1

S t t ff tti i ll’ l liSostanze note per effetti cancerogeni sull’uomo per le qualiesistono prove sufficienti per stabilire nesso causale tral’esposizione dell’uomo ad una sostanza e lo sviluppo di tumoril esposizione dell uomo ad una sostanza e lo sviluppo di tumori.

R45 Può provocare il cancroR49 Può provocare il cancro per inalazione

(T) Tossico

Aggiornato 2013 41

Criteri di classificazione Categoria 2

Sostanze che dovrebbero considerarsi cancerogene perl’uomo in quanto esistono elementi sufficienti per ritenere

i il h l’ i i d ll’ dverosimile che l’esposizione dell’uomo ad una sostanzapossa provocare lo sviluppo di tumori, in generale sullabase di:base di:-adeguati studi a lungo termine effettuati su animali-altre informazioni specifiche ( genotossicità, studip ( g ,metabolici ecc…)

R45 P ò ilR45 Può provocare il cancroR49 Può provocare il cancro per inalazione

Aggiornato 2013 42

Criteri di classificazioneCriteri di classificazione

Categoria 3

Sostanze sospette di effetti cancerogeni sulle quali perònon sono disponibili informazioni sufficienti per unavalutazione completa. Alcune prove sono state ottenuteda opport ni st di s animali non bastano però ada opportuni studi su animali, non bastano però aclassificare la sostanza nella categoria 2.

Le sostanze della categoria 3 vengono indicate con il simbolo Xn

l fe la frase R 40 “può provocare effetti irreversibili”

Aggiornato 2013 43

Criteri di classificazioneCriteri di classificazione

Agenti mutageni sostanze e preparati di categoria 1 e 2che per inalazione, ingestione o assorbimento cutaneopossono produrre difetti genetici ereditari o aumentarnela frequenzala frequenza

R 46 “ può provocare alterazioni genetiche ereditarie”

Aggiornato 2013 44

Gli agenti cancerogeni e mutageniGli agenti cancerogeni e mutageniPreparato cancerogeno e/o mutagenoPreparato cancerogeno e/o mutageno

E’ considerato tale quando contiene almeno una sostanzaqcancerogena e/o mutagena in percentuale maggiore o ugualeallo 0.1%, salvo limiti diversi e specifici di cancerogenicità omutagenicità riportati nella scheda delle singole sostanzenell’Allegato I alla Direttiva 67/548 CEE e successive modifiche.

Le frasi di rischio associate sono:R45 Può provocare il cancropR49 Può provocare il cancro per inalazioneR46 Può provocare alterazioni genetiche ereditarie

Aggiornato 2013 45

Gli agenti cancerogeni e mutageniG age ca ce oge e u ageDivieto di lavorazione, produzione, e impiego di:

CAS nome Limiti per l’esenzionel esenzione

91-59-8 2-naftilammina e suoi sali

0.1% in pesosuo sa

92-67-1 4amminodifenile e suoi sali

0.1% in pesoe suoi sali

92 87 5 Benzidina e suoi 0 1% in peso92-87-5 Benzidina e suoi sali

0.1% in peso

92 93 3 4 nitrodifenile e 0 1% in pesoAggiornato 2013 46

92-93-3 4-nitrodifenile e suoi sali

0.1% in peso

D. lgs. 81/08 Art. 242 (sorveglianza sanitaria)

Art. 243 (registro di esposizione e cartelle sanitarie)

• I lavoratori per i quali la valutazione ha evidenziato unrischio per la salute sono sottoposti a sorveglianzarischio per la salute sono sottoposti a sorveglianzasanitaria

• I lavoratori di cui sopra sono iscritti in un registro nelquale è riportata l’attività svolta, l’agente cancerogeno omutageno utilizzato e, ove noto, il valore dell’esposizioneda tale agente. Detto registro è istituito ed aggiornato dalda tale agente. Detto registro è istituito ed aggiornato daldatore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite delmedico competente. Il responsabile di prevenzione ed irappresentanti per la sic re a hanno accesso a dettorappresentanti per la sicurezza hanno accesso a dettoregistro

Aggiornato 2013 47

D. lgs 81/08 art. 244 Registrazione dei tumori

L’INAIL li i t i di it i d i i hi• L’INAIL realizza sistemi di monitoraggio dei rischioccupazionali da esposizione ad agenti chimicicancerogeni e dei danni alla salute che ne conseguonog g

• I medici e le strutture sanitarie pubbliche e privatenonché gli istituti previdenziali ed assicurativi pubblici o

i ti h id tifi i di l i tt ib ibili dprivati che identificano casi di neoplasie attribuibili adesposizioni lavorative ad agenti cancerogeni, ne dannosegnalazione all’INAILseg a a o e a

• Presso l’INAIL è costituito il registro nazionale dei casi dineoplasia di sospetta origine professionale

Aggiornato 2013 48