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AGENZIA DEL DEMANIO DIREZIONE REGIONALE EMILIA ROMAGNA
COMMITTENTE: AGENZIA DEL DEMANIO – DIREZIONE REGIONALE EMILIA ROMAGNA PIAZZA MALPIGHI, 11 - BOLOGNA (BO)
VERIFICA DI VULNERABILITA’ SISMICA DELL’IMMOBILE “PALAZZO DELLE FINANZE”
COMPLESSO BOD0020 PIAZZA MALPIGHI N. 19 BOLOGNA
CIG: 7262042AA1
AZ S.r.l. Consulting & Commercial Engineering Sede legale: Galleria delle Porte Contarine 4, 35137 Padova Sede Operativa: via Zucchini 61, 44122 Ferrara C.F. e Partita IVA 03243310285 Tel/Fax 0532 769188 [email protected] – www.azec.it
GRUPPO DI LAVORO: Calcoli strutturali: Ing. Tommaso Mariacci - Ing. Sara Trombini Arch. Laura Bonora Geom. Eleonora Bertelli Geom. Marcello Mascellani
DIRETTORE TECNICO Ing. Giuseppe Caruso Geologo Matteo Mastellari
Codice Commessa AZ:35/2017
R2.08 RELAZIONE TECNICA SUI RISULTATI DELLE INDAGINI
Scala - -
01 Settembre 2018 Emissione Elletipi - - REV. DATA DESCRIZIONE REDATTO VERIFICATO APPROVATO
WBS TE SETTORE FASE N° ELABORATO NOME FILE
01 R ST V 2.08 R2.08_Relazione Tecnica Risultati Indagini.pdf
Il presente disegno, di esclusiva proprietà di AZ S.r.l., non può venire riprodotto né reso noto a terzi senza autorizzazione. Ogni trasgressione verrà perseguita a termine di legge.
mailto:[email protected]://www.azec.it/
Agenzia del Demanio VERIFICA DI VULNERABILITÁ SISMICA DELL’IMMOBILE “PALAZZO DELLE FINANZE” Relazione Tecnica sui Risultati
delle Indagini
Rev. 00 del 11/09/2018 1
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INDICE
1 INTRODUZIONE ............................................................................................................ 3
2 PIANIFICAZIONE CAMPAGNA DI INDAGINE .............................................................. 4
2.1 Indagini eseguite ..................................................................................................... 4
3 PROVE SU ELEMENTI IN CONGLOMERATO CEMENTIZIO ARMATO ...................... 5
3.1 Esecuzione di carotaggi su elementi in c.c.a. .......................................................... 5
3.2 Integrazione del rilievo strutturale ............................................................................ 6
3.2.1 Rilievo delle sezioni resistenti tramite indagine pacometrica e demolitore e saggi solai ...................................................................................................................... 6
3.3 Controlli non distruttivi: sclerometro ......................................................................... 9
3.4 Controlli non distruttivi: indagine ultrasonica ...........................................................11
3.4.1 Metodo combinato per il calcolo della resistenza del calcestruzzo ..................14
4 INDAGINI SULLE STRUTTURE MURARIE ..................................................................15
4.1 Rilievo delle tessiture murarie e degli ammorsamenti .............................................15
4.2 Prove con martinetti piatti .......................................................................................17
4.2.1 Martinetto singolo ASTM C1196 ......................................................................18
4.2.2 Martinetto doppio ASTM C1197 ......................................................................18
5 PROVE DI LABORATORIO ..........................................................................................21
5.1 Prova di rottura per compressione su cilindri in c.c.a. .............................................21
5.2 Prova della profondità di carbonatazione ................................................................23
5.3 Prova di rottura per compressione su cilindri in lapideo ..........................................24
5.4 Prova di compressione su mattoni pieno ................................................................25
6 ELENCO ALLEGATI ....................................................................................................26
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1 Introduzione
Su incarico della committenza, AZ CONSULTING
& COMMERCIAL ENGINEERING SRL nel mese di Agosto 2018, la scrivente Società ha
eseguito una campagna di indagini specialistiche presso Demanio di Bologna.
Figura 1 – edificio oggetto di indagine
Figura 2 – Identificazione dell’area in cui è sito lo stabile
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2 Pianificazione campagna di indagine
2.1 Indagini eseguite
In sintesi, sono state effettuate le seguenti indagini in sito, per le successive prove in
laboratorio:
- 1 carotaggi di campioni in cls (per compressione + carbonatazione) ;
- 1 carotaggi di campioni in lapideo (per compressione)
- 1 carotaggi di campioni in laterizio (per compressione)
- 1 controlli non distruttivi (ultrasuoni + sclerometria = Metodo Sonreb);
- 3 prelievi di blocchi di laterizio (per compressione mattone);
- 19 tessiture pareti murarie
- 4 sezioni resistenti ad integrazione del rilievo strutturale con ausilio di
endoscopio, martello demolitore;
- 2 saggio di solaio
- 1 martinetto singolo
- 2 martinetti piatti doppi
- 1 punzonamento su malta
Per una corretta collocazione delle indagini eseguite si deve far riferimento agli
elaborati grafici contenuti in Allegato 1 al presente lavoro.
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3 Prove su elementi in conglomerato cementizio armato
3.1 Esecuzione di carotaggi su elementi in c.c.a.
Norma di Riferimento: UNI EN 12504-1
L’operazione di carotaggio viene eseguita con una carotatrice elettrica e necessita di una
preliminare indagine pacometrica in modo da evitare la presenza di barre di armatura. I
campioni prelevati sono stati adeguatamente siglati e portati presso il laboratorio Elletipi per
la prova di compressione cilindrica e per la prova di carbonatazione.
Figura 3 - carotatrice HILTI DD 150 U
Il diametro della carota (D) dipende dal diametro massimo dell’inerte (d) e deve essere:
� ≥ 3�
La lunghezza della carota deve essere compresa tra D e 2D ed il risultato di resistenza deve
essere poi convertito in resistenza cubica del calcestruzzo.
Inoltre, deve tener conto della riduzione della sezione resistente dell’elemento da cui si
estrae il campione.
Di seguito si riportano alcune immagini relative all’esecuzione delle prove:
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Figura 4 – esempio di carotaggio ID17 piano terra
3.2 Integrazione del rilievo strutturale
Al fine di integrare alcune lacune conoscitive degli elementi strutturali presenti all’interno
della struttura, unitamente alle indagini pacometriche, si è proceduto altresì a piccoli saggi,
mediante martello demolitore.
3.2.1 Rilievo delle sezioni resistenti tramite indagine pacometrica e demolitore
e saggi solai
Norma di Riferimento: UNI EN ISO 15548-1
L’indagine pacometrica è uno strumento digitale che permette di rilevare in maniera non
distruttiva la presenza, la direzione e il diametro delle barre di armatura all’interno di elementi
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in calcestruzzo armato e permette l’individuazione dello spessore del copriferro e l’interferro
dei tondini di acciaio.
Lo strumento consiste in una sonda emettitrice di campo magnetico collegata ad una unità di
elaborazione digitale ed acustica. La sonda è fatta scorrere lungo la superficie e
dall’assorbimento del campo magnetico si è in grado di determinare la posizione delle
armature, lo spessore del copri ferro e, con buona approssimazione, il diametro dei ferri.
Utilizzando il principio dell’induzione magnetica lo strumento segnala la perturbazione del
campo magnetico in presenza di elementi con diversa permeabilità.
Figura 5 - pacometro profometer 5
Ad integrazione delle preliminari indagini non distruttive eseguite con il pacometro, sono stati
effettuati saggi diretti agli elementi in c.c.a. mediante l’ausilio di martello demolitore.
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Figura 6 – Alcune sezioni resistenti agli elementi in c.c.a. (travi).
Ad integrazione sono stati svolti anche tre saggi di solai al piano rialzato, al piano primo e nel
sottotetto, in cui le schede di indagine sono riportati in Allegato.
Si conferma l’assenza di cordoli nei punti indagati ID 4-5-6-7-11-27.
In allegato 2 sono riportate le schede monografiche dei rilievi effettuati agli specifici
elementi strutturali.
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3.3 Controlli non distruttivi: sclerometro
Norma di riferimento: UNI EN 12504-2
Le indagini sul calcestruzzo sono state anche estese ad altri elementi della struttura,
attraverso controlli di tipo non distruttivo (CND), con l’ausilio ad esempio di sclerometro.
Le indagini sclerometriche sulle strutture in c.c.a., sono state condotte secondo i principi e le
metodologie indicate dalla norma UNI EN 12504-2.
Lo sclerometro consiste in una massa battente in acciaio, azionata da una molla, che
contrasta un’asta di percussione a contatto sulla superficie di prova del calcestruzzo.
Il valore di rimbalzo della massa battente è misurata mediante un indice di lettura trascinato
su una scala graduata alloggiata nella cassa dello sclerometro e dove si legge la restituzione
di energia (tanto maggiore è il valore misurato quanto più è resistente il cls).
Figura 7 - sclerometro per calcestruzzo TRIMTEC
L’indagine sclerometrica consente di individuare la resistenza del calcestruzzo in strutture
già realizzate, con una approssimazione di circa il 15-20% a causa della sua non
omogeneità e non isotropicità.
Le battute sclerometriche devono essere in numero maggiore o uguale a 9; per ogni lettura
si sposta il punto di prova di almeno 25 mm, facendo in modo che sia lontana dal bordo o
dall’armatura almeno di 25 mm.
La lettura con lo sclerometro è influenzata da:
superficie del cls;
grado di carbonatazione;
tipo e contenuto di cemento;
dall’umidità del cls;
effetto bleeding;
tipo di inerte impiegato.
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Figura 8 – preparazione per esecuzione prova sclerometrica su pilastro in c.c.a.
Il risultato deve essere calcolato come media di tutte le misure corretto se necessario:
in base all’orientamento dello sclerometro come da istruzioni del fabbricante;
scartando i valori estremi, perché il percussore può premere in un punto dove è
presente un ostacolo (nido di ghiaia, giunto di casseri, inerte molto duro, barra
metallica), ottenendo valori alterati.
Se oltre il 20% di tutte le misure effettuate si discosta dalla media per più di sei unità deve
essere scartata l’intera serie di misurazioni. I valori del rimbalzo dello sclerometro sono infine
convertiti in resistenza alla compressione convenzionale mediante diagrammi che vengono
forniti dal produttore della strumentazione.
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Figura 9 - esempio di curva di taratura dello sclerometro
La resistenza a compressione è legata all’indice di rimbalzo dalla seguente relazione :
�� = � ∗ �
Con:
�� = resistenza a compressione da sclerometro
= indice di rimbalzo A e B = coeff. ottenuti dal confronto con il risultato di prove dirette
3.4 Controlli non distruttivi: indagine ultrasonica
Norma di Riferimento: UNI EN 12504-4
Anche questa tipologia di prova permette di ricavare un valore ipotetico di resistenza a
compressione dell’elemento indagato, in modo non distruttivo, grazie all’invio di impulsi
attraverso il calcestruzzo.
La stima della resistenza viene effettuata calcolando il tempo necessario all’impulso ad
attraversare il calcestruzzo.
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La prova si basa sulla propagazione di un treno di onde ultrasoniche di vibrazione da parte di
una sorgente e sulla stima della resistenza del cls in base alla rilevata velocità di
propagazione delle onde stesse che è correlata al modulo elastico del materiale.
L’apparecchiatura per la prova è formata da un trasmettitore ad impulsi i quali, attraverso un
trasduttore, vengono trasformati in vibrazioni meccaniche di frequenze ultrasoniche (55 kHz)
ed è provvista di un dispositivo che consente di misurare la velocità di propagazione di un
impulso sonoro attraverso il cls, mediante la determinazione del tempo intercorrente fra la
sonda emittente e la sonda ricevente.
Figura 10 - indagine ultrasonica di tipo diretta e indiretta
Dopo aver percorso una traiettoria tra i due trasduttori, l’impulso viene trasformato in segnale
elettrico e la relazione teorica che lega la velocità di propagazione delle onde longitudinali
alle caratteristiche elastiche di un mezzo considerato omogeneo, isotropo ed elastico è del
tipo:
� = ��∗������∗�����∗������ in [km/s]
Con:
Ed = modulo elastico dinamico [MPa]
ν = coefficiente di Poisson dinamico
ρ = densità di massa [kg/m3]
La velocità di propagazione dell’impulso è:
� = �� ∗ 10� in [m/s]
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Con:
V = velocità [m/s]
s = distanza del percorso [m]
t = tempo impiegato dall’impulso [μs]
La misurazione viene effettuata con diverse emissioni di ultrasuoni, rilevando il valore medio
di tre passaggi eseguiti consecutivamente con valori che possono differire al massimo di
∓5%.
La resistenza del cls è fornita dalla seguente espressione:
�� = � ∗ ��� Con:
�� = resistenza a compressione [MPa] A e B = coeff. correttivi
V = velocità di trasmissione delle onde [m/s]
Figura 11 - ultrasuoni DSP Ultrasonic UTD 100
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3.4.1 Metodo combinato per il calcolo della resistenza del calcestruzzo
I risultati delle prove di indagine ultrasoniche e sclerometriche sono spesso influenzate da
caratteristiche degli elementi indagati quali:
l’umidità che sovrastima la velocità ultrasonica ma sottostima l’indice di rimbalzo;
l’invecchiamento che sovrastima l’indice sclerometrico ma sottostima la velocità
ultrasonica.
A tal proposito, per la determinazione della resistenza a compressione del cls, viene
utilizzato il metodo Sonreb che combina le misure di onde ultrasoniche con quelle dell’indice
di rimbalzo. Combinando le due prove, si compensano gli errori e si stima la resistenza
cubica a compressione utilizzando l’espressione:
�� = � ∗ � ∗ !�Con:
S = indice di rimbalzo
V = velocità di trasmissione delle onde
a,b,c = coeff. che derivano dal confronto con prove dirette per schiacciamento.
I risultati delle prove ultrasoniche e sclerometriche e della loro correlazione (metodo
Sonreb) sono riportati integralmente nei certificati di prova presenti in allegato 3 del
presente lavoro.
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4 Indagini sulle strutture murarie
Come richiesto, sono state condotte ulteriori indagini sulle strutture murarie .
In particolare, sono stati effettuati martinetti piatti doppi, oltre che prelievi di elementi in
muratura e malta per successive caratterizzazioni in laboratorio.
4.1 Rilievo delle tessiture murarie e degli ammorsamenti
A completamento delle informazioni sulle proprietà della muratura in laterizio, sono state
eseguiti alcuni esami visivi della superficie muraria. A tale scopo, è stato rimosso l’intonaco
in una zona di dimensione pari circa a 1 metro quadro.
Le informazioni rilevate in ogni punto di indagine sono le seguenti:
Tipologia di muratura
Presenza di ricorsi e/o listature
Presenza di paramenti semplicemente accostati o mal collegati
Presenza di collegamenti trasversali
Spessore totale muratura
Spessore intonaco lato indagato
Tipologia e dimensione degli elementi resistenti
Regolarità e ammorsamenti
Tipologia e/o aspetto della malta
Regolarità dei giunti di malta
Spessore dei giunti di malta
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Figura 12 - rilievo della tessitura muraria ID28
Figura 13 - rilievo della tessitura muraria ID2
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I dati rilevati in situ e successivamente elaborati sono riportati integralmente nei
certificati di prova contenuti in Allegato 2 al presente lavoro in forma di scheda
monografica.
4.2 Prove con martinetti piatti
La prova di martinetto piatto è una prova che si esegue in sito per la determinazione dei
carichi verticali effettivamente agenti sull’elemento murario oggetto di indagine e il relativo
carico limite a rottura, secondo le disposizioni ASTM norme C1196 e C1197.
E’ necessario eseguire uno o due intagli orizzontali, in corrispondenza di altrettanti corsi di
malta, e perciò risulta possibile utilizzare questa tecnica di indagine solo su murature in
mattoni o pietrame regolarmente squadrato.
Mediante questa metodologia di indagine, è possibile ricavare:
Tensione di esercizio della muratura indagata
Tensione di uscita dal campo elastico lineare
Tensione di rottura
Modulo di Young verticale
Modulo di elasticità tangenziale
Modulo di Poisson
Figura 14 - Tipologia di martinetto piatto utilizzato
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4.2.1 Martinetto singolo ASTM C1196
Questa prova consiste nell’eseguire un taglio in un elemento strutturale per poi applicare
sulle superfici di questo una pressione nota che porti al ripristino delle condizioni iniziali del
corpo. Introducendo un martinetto piatto all’interno della fessura creata, occorre riportare i
lembi della fenditura nelle condizioni iniziali. Dalla forza esercitata dal martinetto per
ripristinare la situazione iniziale è possibile individuare lo stato tensionale originariamente
presente nella muratura. La metodologia prevede anzitutto l’installazione delle basi di
misura, formate da coppie di capisaldi, e successivamente si procede all’esecuzione del
taglio. Inserito il martinetto piatto all'interno del taglio, esso viene portato gradualmente in
pressione fino ad annullare la convergenza in precedenza misurata. In queste condizioni, la
pressione all'interno del martinetto sarà pari alla sollecitazione preesistente nella muratura, a
meno di costanti che tengono conto del rapporto tra l'area del martinetto e quella del taglio
praticato e di un coefficiente di rigidezza del martinetto.
La tensione in sito vale
am KKp
con:
- p pressione letta al manometro della pompa idraulica
- Ka coefficiente che tiene conto del rapporto tra superficie del martinetto e superficie
del taglio
- Km coefficiente che tiene conto della rigidezza del martinetto
-
4.2.2 Martinetto doppio ASTM C1197
Successivamente alla prova con martinetto piatto singolo, laddove previsto, è stato eseguito
un secondo taglio ad una distanza di circa 40 cm dal precedente, in cui inserire un secondo
martinetto piatto collegato in serie al primo.
I martinetti sono stati quindi collegati ad un'unica pompa oleodinamica per permettere la
messa in pressione contemporanea del sistema. Il controllo delle pressioni in gioco avviene
mediante lettura diretta sul manometro digitale collegato alla pompa stessa.
Mandando contemporaneamente in pressione i due martinetti si provoca uno stato di
tensione monoassiale sulla porzione di muratura compresa fra di essi, riproducendo quindi
una prova in condizioni simili a quelli di un test uniassiale convenzionale. La misura degli
spostamenti è stata effettuata con deformometro millesimale, su basi di misura
precedentemente installate nella zona compresa tra i due martinetti. La prova è stata
impostata su vari cicli di carico-scarico, fino al raggiungimento di pressioni molto superiori a
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quelle iniziali, in modo da ottenere indicazioni sulle caratteristiche di resistenza a collasso
della muratura.
Il rapporto tra la tensione limite, così determinata, e il valore della tensione d’esercizio,
individuata con la prova del martinetto piatto singolo, fornisce un coefficiente di sicurezza
relativo al maschio murario in esame.
La pressione impressa dai due martinetti alla muratura è pari a :
t
m
mA
AKp
con:
- p pressione letta al manometro della pompa idraulica
- Km valore medio dei due coefficienti di taratura dei martinetti
- Am area del martinetto
- At valore medio delle due aree di taglio.
Il modulo elastico verticale si ottiene di conseguenza dal rapporto:
v
E
in cui v è la deformazione misurata in corrispondenza dell’asse di sollecitazione mediano tra
i due martinetti.
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Figura 15 – Intagli dove sono stati eseguiti i martinetti piatti doppi .
I risultati dei martinetti piatti doppi eseguiti in situ sono riportati integralmente nei
certificati di prova contenuti in allegato 3 al presente lavoro.
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5 Prove di laboratorio
I cilindri in CLS , una volta preparati, sono stati sottoposti a prova di compressione cilindrica.
Le barre di armatura prelevate sugli elementi in C.C.A. sono invece state sottoposte a prove
di trazione.
5.1 Prova di rottura per compressione su cilindri in c.c.a.
Norme di Riferimento: UNI EN 12390-1
UNI EN 12390-3
UNI EN 12504-1
I campioni di cls prelevati, nel laboratorio Elletipi, sono stati sottoposti ad un’accurata
preparazione, secondo la norma UNI EN 12390-1, dalla quale sono stati ricavati provini di
forma cilindrica aventi come rapporto tra le dimensioni ℎ/� = 1 secondo la norma UNI EN 12504-1 per le successive prove di compressione.
La prova di compressione ha consentito di determinare la loro resistenza a compressione
cilindrica.
Le norme prevedono che dopo aver pesato, misurato e rettificato il provino, questo venga
disposto sul piatto della pressa in modo da consentire l’applicazione del carico assiale con
un incremento di 600 [KPa*s].
Figura 16 – pressa Controls Automax5 da 3000 kN
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Preso nota del massimo carico raggiunto e della tipologia di rottura, si calcola la resistenza a
compressione attraverso la seguente relazione:
$� = %&' [MPa]
Con:
$c = resistenza a compressione F = carico massimo a rottura [N]
�c = area della sezione trasversale del provino su cui è applicata la forza [mm2]
Figura 17 – provino in cls
I risultati della prova di rottura per compressione sono riportati integralmente nel
certificato di prova contenuto in allegato 3 del presente lavoro.
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5.2 Prova della profondità di carbonatazione
Norma di riferimento: UNI 9944:1992
I prelievi di calcestruzzo, dopo la rottura, sono stati altresì sottoposti in laboratorio a prova di
carbonatazione.
La prova consente di rilevare lo stato di conservazione di elementi strutturali in cls attraverso
il processo chimico della carbonatazione, il quale prevede che per azione dell’anidride
carbonica che è presente nell’aria si venga a neutralizzare la calce presente nel cls.
La misura della profondità di carbonatazione viene eseguita impiegando una soluzione di
fenolftaleina all’1% in alcool etilico che viene spruzzata con un nebulizzatore sulle superfici
interne del provino successivamente alla rottura per compressione. Attraverso la colorazione
del materiale si evidenzia la presenza di calce libera e quindi la presenza di carbonatazione.
La penetrazione della carbonatazione avviene secondo la relazione:
( = ) ∗ √+ Con:
( = spessore dello strato carbonato K = coeff. che tiene conto delle caratteristiche del cls e delle condizioni dell’ambiente.
+ = tempo.
La misura effettuata tiene conto anche degli sfridi eliminati dal campione al momento del
taglio per la preparazione dei provini.
I risultati della prova di carbonatazione sono riportati integralmente nel certificato di
prova contenuto in allegato 3 del presente lavoro.
Figura 18 – provino in cls per carbonatazione
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01 18015/18 0 07/09/18 24 di 26
5.3 Prova di rottura per compressione su cilindri in lapideo
I campioni di lapideo prelevati, nel laboratorio Elletipi, sono stati sottoposti ad un’accurata
preparazione, secondo la norma ASTM 2938 – 95, dalla quale sono stati ricavati provini di
forma cilindrica aventi come rapporto tra le dimensioni ℎ/� = 1 secondo la norma ASTM 2938 - 95 per le successive prove di compressione.
Figura 19 – provino in lapideo ID50
I risultati delle prove di trazione sono riportati integralmente nel certificato di prova
contenuto in allegato 3 del presente lavoro.
Nome file: Cod
Doc N° Commessa Revisione Data
Riferimento
segreteria Pagina
rel-01-rev01-18015-18- DEMANIO
DI BOLOGNAdemanio bologna
01 18015/18 0 07/09/18 25 di 26
5.4 Prova di compressione su mattoni pieno
Il campione di laterizio prelevato è stato sottoposto a rottura per compressione, secondo la
procedura di prova descritta dalla norma UNI EN 772 -1 “Metodi di prova per elementi di
muratura. Determinazione della resistenza a compressione”.
Figura 20 – prova di compressione su laterizio
I risultati della prova di compressione eseguita sull’ elemento in laterizio forato, sono
riportati integralmente nei certificati di prova contenuti in Allegato 3 al presente
lavoro.
Nome file: Cod
Doc N° Commessa Revisione Data
Riferimento
segreteria Pagina
rel-01-rev01-18015-18- DEMANIO
DI BOLOGNAdemanio bologna
01 18015/18 0 07/09/18 26 di 26
6 Elenco allegati
Allegato 1 Identificazione punti di indagine
Allegato 2 Elaborati grafici
Allegato 3 Certificati di prova
Allegato 1
Planimetria punti di indagine
Commessa n.
Committente
Oggetto
Rev. n. quote in A4-01-01 scala -------------
elletipi
Tavola n.
Titolo
Ing. Stefano Franceschini
00elletipi s.r.l. LABORATORIO PROVE MATERIALISede legale e Laboratorio:
via A. Zucchini 69 - 44122 Ferrara
Tel. 0532.56771 - Fax. 0532.56119
www.elletipi.it [email protected]
PLANIMETRIA PUNTI D'INDAGINE Emesso
Approvato
ing. Alfredo Mangherini
----18015/18
AZ CONSULTING SRL
Prove diagnostiche strutturali presso il Demanio di Bologna
Commessa n.
Committente
Oggetto
Rev. n. quote in A4-01-01 scala -------------
elletipi
Tavola n.
Titolo
Ing. Stefano Franceschini
00elletipi s.r.l. LABORATORIO PROVE MATERIALISede legale e Laboratorio:
via A. Zucchini 69 - 44122 Ferrara
Tel. 0532.56771 - Fax. 0532.56119
www.elletipi.it [email protected]
PLANIMETRIA PUNTI D'INDAGINE Emesso
Approvato
ing. Alfredo Mangherini
----18015/18
AZ CONSULTING SRL
Prove diagnostiche strutturali presso il Demanio di Bologna
Commessa n.
Committente
Oggetto
Rev. n. quote in A4-01-01 scala -------------
elletipi
Tavola n.
Titolo
Ing. Stefano Franceschini
00elletipi s.r.l. LABORATORIO PROVE MATERIALISede legale e Laboratorio:
via A. Zucchini 69 - 44122 Ferrara
Tel. 0532.56771 - Fax. 0532.56119
www.elletipi.it [email protected]
PLANIMETRIA PUNTI D'INDAGINE Emesso
Approvato
ing. Alfredo Mangherini
----18015/18
AZ CONSULTING SRL
Prove diagnostiche strutturali presso il Demanio di Bologna
Commessa n.
Committente
Oggetto
Rev. n. quote in A4-01-01 scala -------------
elletipi
Tavola n.
Titolo
Ing. Stefano Franceschini
00elletipi s.r.l. LABORATORIO PROVE MATERIALISede legale e Laboratorio:
via A. Zucchini 69 - 44122 Ferrara
Tel. 0532.56771 - Fax. 0532.56119
www.elletipi.it [email protected]
PLANIMETRIA PUNTI D'INDAGINE Emesso
Approvato
ing. Alfredo Mangherini
----18015/18
AZ CONSULTING SRL
Prove diagnostiche strutturali presso il Demanio di Bologna
Commessa n.
Committente
Oggetto
Rev. n. quote in A4-01-01 scala -------------
elletipi
Tavola n.
Titolo
Ing. Stefano Franceschini
00elletipi s.r.l. LABORATORIO PROVE MATERIALISede legale e Laboratorio:
via A. Zucchini 69 - 44122 Ferrara
Tel. 0532.56771 - Fax. 0532.56119
www.elletipi.it [email protected]
PLANIMETRIA PUNTI D'INDAGINE Emesso
Approvato
ing. Alfredo Mangherini
----18015/18
AZ CONSULTING SRL
Prove diagnostiche strutturali presso il Demanio di Bologna
Commessa n.
Committente
Oggetto
Rev. n. quote in A4-01-01 scala -------------
elletipi
Tavola n.
Titolo
Ing. Stefano Franceschini
00elletipi s.r.l. LABORATORIO PROVE MATERIALISede legale e Laboratorio:
via A. Zucchini 69 - 44122 Ferrara
Tel. 0532.56771 - Fax. 0532.56119
www.elletipi.it [email protected]
PLANIMETRIA PUNTI D'INDAGINE Emesso
Approvato
ing. Alfredo Mangherini
----18235/18
AZ CONSULTING SRL
Prove diagnostiche strutturali presso il Demanio di Bologna
Allegato 2
Elaborati Grafici
15-20 mm
10-15 mm
T.L.
2 x 13 mm
T.L.
ID 19 SEZIONE RESISTENTE TRAVE2
50
50 50 50
ID 29
T.L.
50
0
20-25 mm
T.L.
250 - 300 mm
15-20 mm
250
SEZIONE RESISTENTE PILASTRO
50
200
500 mm
N.B. le staffe hanno forma rettangolare di dimensioni 2 x 13 mm
Com
messa n
.
Com
mitte
nte
Oggetto
Rev. n.
quote
in
A4-0
2-0
2scala
----
----
----
-
elle
tip
i
Tavola
n.
Titolo
Ing. S
tefa
no F
ranceschin
i
00
ell
eti
pi
s.r
.l. LA
BO
RA
TO
RIO
PR
OV
E M
AT
ER
IALI
Sede legale
e L
abora
torio:
via
A. Z
ucchin
i 69 -
44122 F
err
ara
Tel. 0
532.5
6771 -
Fax. 0532.5
6119
ww
w.e
lleti
pi.it
in
fo@
elleti
pi.it
Sez. R
esis
tenti
Em
esso
Appro
vato
ing. A
lfre
do M
angherini
----
18015/1
8
Az C
onsultin
g &
Com
merc
ial E
ngin
eering s
rl
Pro
ve d
iagnostiche s
truttura
li pre
sso il pala
zzo d
el D
em
anio
di B
olo
gna
ID 42 SAGGIO SOLAIO Piano primo-secondo
ID 24 SAGGIO SOLAIO Piano terzo-quarto
LEGENDA
Pignatta in laterizio
cls
Pavimento + sottofondo
17
02
40
15
0
LEGENDA
60
12
06
0
24
0
Pignatta in laterizio
cls
Pavimento + sottofondo
56
0
intonaco
intonaco
Com
messa n
.
Com
mitte
nte
Oggetto
Rev. n.
quote
in
A4-0
2-0
3scala
----
----
----
-
elle
tip
i
Tavola
n.
Titolo
Ing. S
tefa
no F
ranceschin
i
00
ell
eti
pi
s.r
.l. LA
BO
RA
TO
RIO
PR
OV
E M
AT
ER
IALI
Sede legale
e L
abora
torio:
via
A. Z
ucchin
i 69 -
44122 F
err
ara
Tel. 0
532.5
6771 -
Fax. 0532.5
6119
ww
w.e
lleti
pi.it
in
fo@
elleti
pi.it
Saggio
sola
iE
messo
Appro
vato
ing. A
lfre
do M
angherini
----
18015/1
8
Az C
onsultin
g &
Com
merc
ial E
ngin
eering s
rl
Pro
ve d
iagnostiche s
truttura
li pre
sso il pala
zzo d
el D
em
anio
di B
olo
gna
ID 17
20-25 mm
15-20 mm
200 - 300 mm
T.L.
T.L.
20 mm
T.L.
2 x 13 mm
15 mm
500 mm
T.L.
400
40
0
SEZIONE RESISTENTE PILASTRO
ID 9 SEZIONE RESISTENTE TRAVE
200
130
100
50
25
0
27
0
N.B. le staffe hanno forma rettangolare di dimensioni 2 x 13 mm
Com
messa n
.
Com
mitte
nte
Oggetto
Rev. n.
quote
in
A4-0
2-0
1scala
----
----
----
-
elle
tip
i
Tavola
n.
Titolo
Ing. S
tefa
no F
ranceschin
i
00
ell
eti
pi
s.r
.l. LA
BO
RA
TO
RIO
PR
OV
E M
AT
ER
IALI
Sede legale
e L
abora
torio:
via
A. Z
ucchin
i 69 -
44122 F
err
ara
Tel. 0
532.5
6771 -
Fax. 0532.5
6119
ww
w.e
lleti
pi.it
in
fo@
elleti
pi.it
Sez. R
esis
tenti
Em
esso
Appro
vato
ing. A
lfre
do M
angherini
----
18015/1
8
Az C
onsultin
g &
Com
merc
ial E
ngin
eering s
rl
Pro
ve d
iagnostiche s
truttura
li pre
sso il pala
zzo d
el D
em
anio
di B
olo
gna
Allegato 3
Certificati di prova
INDAGINE GEORADAR
Indagine:GPR
Data esecuzione:
Allegato: 1
Tavola:Piano Terra
CommittenteLavoro:
07/03/18
Indagine conoscitiva: Palazzo delle Finanze (BO)
1
AZ Consulting
Commessa: 17580/18
Elaborato:Dott. Luca Corazzari
Verificato:Dott. Denny Tonioli
Approvato:Dott. Fabio Faccia
= acquisizioni georadar = andamento armatura = probabile elemento trasversale alla direzione di acquisizione = andamento volta
117
116
115
114
113
= presenza di armatura passo 30x30 cm profondità media 5 cm
TID114
TID116
INDAGINE GEORADAR
Indagine:GPR
Data esecuzione:
Allegato: 1
Tavola:Piano Primo
CommittenteLavoro:
07/03/18
Indagine conoscitiva: Palazzo delle Finanze (BO)
2
AZ Consulting
Commessa: 17580/18
Elaborato:Dott. Luca Corazzari
Verificato:Dott. Denny Tonioli
Approvato:Dott. Fabio Faccia
= acquisizioni georadar = andamento armatura = probabile elemento trasversale alla direzione di acquisizione = andamento volta
110
109
112
111
= presenza di armatura passo 30x30 cm profondità media 4,5 cm
TID112
TID110
INDAGINE GEORADAR
Indagine:GPR
Data esecuzione:
Allegato: 1
Tavola:Piano Primo
CommittenteLavoro:
07/03/18
Indagine conoscitiva: Palazzo delle Finanze (BO)
3
AZ Consulting
Commessa: 17580/18
Elaborato:Dott. Luca Corazzari
Verificato:Dott. Denny Tonioli
Approvato:Dott. Fabio Faccia
= acquisizioni georadar = andamento armatura = probabile elemento trasversale alla direzione di acquisizione = andamento volta
79
80
78
81
TID80
TID78
40 cm62 cm
= presenza di armatura passo 50 cm profondità
media 10 cm
= copie di barre a passo 40 cm a profondità
media 6 cm
= rilevate estradosso volte a profondità variabile
TID79
INDAGINE GEORADAR
Indagine:GPR
Data esecuzione:
Allegato: 1
Tavola:Piano Primo
CommittenteLavoro:
07/03/18
Indagine conoscitiva: Palazzo delle Finanze (BO)
4
AZ Consulting
Commessa: 17580/18
Elaborato:Dott. Luca Corazzari
Verificato:Dott. Denny Tonioli
Approvato:Dott. Fabio Faccia
= acquisizioni georadar = andamento armatura = probabile elemento trasversale alla direzione di acquisizione = andamento volta
TID91
TID84
84
86
85
88
91
55 cm15 cm
= presenza di elementi trasversali passo 2,5 m a profondità media 10 cm
= presenza di elementi trasversali passo 1,5 m a profondità media 5 cm
= rilevate estradosso volte a profondità variabile
TID88
TID85
INDAGINE GEORADAR
Indagine:GPR
Data esecuzione:
Allegato: 1
Tavola:Piano Primo
CommittenteLavoro:
07/03/18
Indagine conoscitiva: Palazzo delle Finanze (BO)
5
AZ Consulting
Commessa: 17580/18
Elaborato:Dott. Luca Corazzari
Verificato:Dott. Denny Tonioli
Approvato:Dott. Fabio Faccia
= acquisizioni georadar = andamento armatura = probabile elemento trasversale alla direzione di acquisizione = andamento volta
TID64
= presenza di armatura passo
variabile 10-30 cm profondità
variabile 10-2 cm
= presenza di armatura passo
70 cm profondità media 6 cm
= rilevate estradosso volte a
profondità variabile
64
59
TID59TID74
74
81 cm50 cm
INDAGINE GEORADAR
Indagine:GPR
Data esecuzione:
Allegato: 1
Tavola:Piano Secondo
CommittenteLavoro:
07/03/18
Indagine conoscitiva: Palazzo delle Finanze (BO)
6
AZ Consulting
Commessa: 17580/18
Elaborato:Dott. Luca Corazzari
Verificato:Dott. Denny Tonioli
Approvato:Dott. Fabio Faccia
= acquisizioni georadar = andamento armatura = probabile elemento trasversale alla direzione di acquisizione = andamento volta
= presenza di armatura passo
variabile 25 cm profondità 6 cm
= presenza di 2 livelli di
armatura a profondità media di 8
e 16 cm passo 40 cm profondità
= presenza di armatura a
profondità media 3,5 cm passo
10 cm
TID8
7
10
9
8
23
TID7
TID8
INDAGINE GEORADAR
Indagine:GPR
Data esecuzione:
Allegato: 1
Tavola:Piano Secondo
CommittenteLavoro:
07/03/18
Indagine conoscitiva: Palazzo delle Finanze (BO)
7
AZ Consulting
Commessa: 17580/18
Elaborato:Dott. Luca Corazzari
Verificato:Dott. Denny Tonioli
Approvato:Dott. Fabio Faccia
= acquisizioni georadar = andamento armatura = probabile elemento trasversale alla direzione di acquisizione = andamento volta
= presenza di armatura passo
medio 35 cm profondità media 6
cm
= presenza di elementi
trasversali alla direzione di
acquisizione con passo 2 m e
profondità media 6,5 cm
TID103
103
107
106
105
104
TID104 TID105
INDAGINE GEORADAR
Indagine:GPR
Data esecuzione:
Allegato: 1
Tavola:Piano Secondo
CommittenteLavoro:
07/03/18
Indagine conoscitiva: Palazzo delle Finanze (BO)
8
AZ Consulting
Commessa: 17580/18
Elaborato:Dott. Luca Corazzari
Verificato:Dott. Denny Tonioli
Approvato:Dott. Fabio Faccia
= acquisizioni georadar = andamento armatura = probabile elemento trasversale alla direzione di acquisizione = andamento volta
= presenza di armatura passo variabile 30-10
cm profondità media 10,5 cm
= rilevato estradosso volte a profondità variabile
TID4
TID98
54 cm15 cm
58
cm32
cm
TID95
TID94
4
98
95
94
INDAGINE GEORADAR
Indagine:GPR
Data esecuzione:
Allegato: 1
Tavola:Piano Secondo
CommittenteLavoro:
07/03/18
Indagine conoscitiva: Palazzo delle Finanze (BO)
9
AZ Consulting
Commessa: 17580/18
Elaborato:Dott. Luca Corazzari
Verificato:Dott. Denny Tonioli
Approvato:Dott. Fabio Faccia
= acquisizioni georadar = andamento armatura = probabile elemento trasversale alla direzione di acquisizione = andamento volta
= presenza di armatura passo variabile 20-10
cm profondità media 9,5 cm
= rilevato estradosso volte a profondità variabile
TID28
TID25
43 cm
20 cm
TID31
25
28 31
INDAGINE GEORADAR
Indagine:GPR
Data esecuzione:
Allegato: 1
Tavola:Piano Terzo
CommittenteLavoro:
07/03/18
Indagine conoscitiva: Palazzo delle Finanze (BO)
10
AZ Consulting
Commessa: 17580/18
Elaborato:Dott. Luca Corazzari
Verificato:Dott. Denny Tonioli
Approvato:Dott. Fabio Faccia
= acquisizioni georadar = andamento armatura = probabile elemento trasversale alla direzione di acquisizione = andamento volta
= presenza di armatura passo medio 30 cm
profondità media 5 cm
= presenza di armatura trasversale alla
direzione di acquisizione con passo 1 m e
profondità media 6 cm
TID15
20 cm
15
16
TID16
INDAGINE GEORADAR
Indagine:GPR
Data esecuzione:
Allegato: 1
Tavola:Piano Terzo
CommittenteLavoro:
07/03/18
Indagine conoscitiva: Palazzo delle Finanze (BO)
11
AZ Consulting
Commessa: 17580/18
Elaborato:Dott. Luca Corazzari
Verificato:Dott. Denny Tonioli
Approvato:Dott. Fabio Faccia
= acquisizioni georadar = andamento armatura = probabile elemento trasversale alla direzione di acquisizione = andamento volta
= presenza di armatura passo medio 30 cm
profondità media 8 cm
41
32 43
TID43
TID41
INDAGINE GEORADAR
Indagine:GPR
Data esecuzione:
Allegato: 1
Tavola:Piano Quarto
CommittenteLavoro:
07/03/18
Indagine conoscitiva: Palazzo delle Finanze (BO)
12
AZ Consulting
Commessa: 17580/18
Elaborato:Dott. Luca Corazzari
Verificato:Dott. Denny Tonioli
Approvato:Dott. Fabio Faccia
= acquisizioni georadar = andamento armatura = probabile elemento trasversale alla direzione di acquisizione = andamento volta
= presenza di armatura passo medio 30 cm
profondità media 8 cm
= copie di barre con interasse di passo 80 cm a
profondità media 4 cm
TID19
TID50
50
19
INDAGINE GEORADAR
Indagine:GPR
Data esecuzione:
Allegato: 1
Tavola:Piano Quinto
CommittenteLavoro:
07/03/18
Indagine conoscitiva: Palazzo delle Finanze (BO)
13
AZ Consulting
Commessa: 17580/18
Elaborato:Dott. Luca Corazzari
Verificato:Dott. Denny Tonioli
Approvato:Dott. Fabio Faccia
= acquisizioni georadar = andamento armatura = probabile elemento trasversale alla direzione di acquisizione = andamento volta
= copie di barre con interasse di passo
80 cm a profondità media 4 cm
TID54
TID55
54
55