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SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: “EMMANUEL” SOC. COOP. SOCIALE Onlus 2) Codice di accreditamento: 3) Albo e classe di iscrizione: CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: AGIRE PER L’INCLUSIONE 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): A- SETTORE : ASSISTENZA 06 disabili 21 attività motoria per disabili o finalizzata a processi di inclusione 6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: NZ06504 IV Albo Regionale Regione Veneto

AGIRE PER L’INCLUSIONE

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Page 1: AGIRE PER L’INCLUSIONE

SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

ENTE

1) Ente proponente il progetto:

“EMMANUEL” SOC. COOP. SOCIALE Onlus

2) Codice di accreditamento:

3) Albo e classe di iscrizione:

CARATTERISTICHE PROGETTO

4) Titolo del progetto:

AGIRE PER L’INCLUSIONE

5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):

A- SETTORE : ASSISTENZA 06 disabili 21 attività motoria per disabili o finalizzata a processi di inclusione

6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il

progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori

misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:

NZ06504

IV Albo Regionale – Regione Veneto

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IL CONTESTO TERRITORIALE Il progetto si attuerà nei comuni del basso veronese, essendo le nostre sedi così ripartite all’interno del territorio dell’Ulss 21:

Il contesto territoriale dell’Ulss 21 si estende per 810,21 Kmq ed è suddiviso in 25 comuni tutti della provincia di Verona. La popolazione complessiva è di 155.842 cittadini residenti (cfr. azienda Ulss 21 Bilancio sociale 2012 pag.17), con un’utenza di disabili adulti che usufruiscono di servizi collegati sempre all’Ulss 21 pari a 672 persone. Nel particolare il progetto è rivolto ad un sua specificata parte dei cittadini che riguarda le persone disabili adulte, con un’età compresa tra i 18 e i 65 anni, con disabilità medio-gravi e gravissime che necessitano di interventi individualizzati a carattere educativo, riabilitativo, assistenziale ed occupazionale proprie dei centri diurni. Come si può vedere nei Piani di Zona dell’Ulss 21 del 2011 gli utenti diversamente abili inseriti nelle strutture diurne sono 197, 113 di essi sono in carico alla Cooperativa suddivisi nel seguente modo:

Centro diurno e sede Num. utenti Cà Verde - Legnago 15 Tiglio - Nogara 24 Il corallo - Bovolone 29 Le vele - Bovolone 8 Perzacco - Zevio 17 Bonavicina – San Pietro di Morubio 10 Vigo - Legnago 10 Totale 113

Pertanto, il numero totale di persone disabili adulte seguiti da noi rappresenta il 57,4% della cittadinanza. L’AREA DI INTERVENTO Il nostro progetto coinvolge le sedi di tre Centri Diurni per persone diversamente abili: due nel comune di Bovolone “Le vele e Il corallo”, uno nel comune di Zevio e due Agenzie per l’Integrazione Sociale per persone diversamente abili: una nel comune di Bonavicina di San Pietro di Morubio e una nel comune di Vigo di Legnago. Nello specifico sono 74 le

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persone disabili che prenderanno contatto con i 5 giovani del servizio civile, così suddivisi nell’istogramma sottostante nei tre centri e nelle due agenzie per sesso ed età.

Nei Piani di Zona dell’Ulss 21 del 2011 sono stati segnalati per i disabili una serie di interventi necessari che la Cooperativa Emmanuel considera come criteri per favorire sempre più l’inclusione sia sociale che lavorativa. Tutto questo interesse denota senza dubbio una forte attenzione alle problematiche sociali connesse alla disabilità da parte degli attori istituzionali. Ciò nonostante, c’è bisogno di promuovere sul territorio, in un’ottica di sussidiarietà orizzontale e verticale, nuove strategie d’azione conformi ai bisogni emergenti.

I giovani disabili e le loro famiglie, usufruiscono dei presidi istituzionali previsti per la loro integrazione, ma limitatamente sono inseriti nei processi di elaborazione della espressività giovanile propria dei gruppi dei pari. Di conseguenza rimane, per la maggior parte, residua la forte domanda di partecipazione, irrisolto il grande bisogno di aggregazione che i giovani del territorio esprimono e non del tutto soddisfatta la richiesta di integrazione territoriale dei disabili e delle loro famiglie. La Cooperativa Emmanuel intende considerare questa problematicità legata all’inclusione ed alla partecipazione come aspetti sostanziali che causano problemi di disagio in modo particolare nei disabili adulti. Cambiare questi stati problematici significa aumentare la possibilità di sviluppo del benessere dei 74 disabili e delle rispettive famiglie. Si vuole aumentare la risposta alle necessità d’integrazione tra generazioni e di aiuto alle persone con ridotte capacità relazionali e personali. L’obiettivo che la Cooperativa segue è finalizzato alla creazione di spazi fisici e simbolici di promozione e consolidamento della sociabilità positiva, attraverso azioni di riconoscimento, rispetto e valorizzazione di ogni diversità. Dall’esperienza e dall’osservazione del territorio è emerso che sono ancora insufficienti i progetti presenti nel territorio in grado di rispondere ai bisogni di inclusione e di partecipazione per utenti in stato di disagio psicosociale. La Cooperativa è impegnata da sempre, con le famiglie, nel creare strutture e rapporti che offrano dei servizi rivolti al contesto famiglia e territorio “allargato”. L’esperienza vede la Cooperativa Emmanuel partecipe nella realizzazione di progetti conformi sin dal 2001, in una prima fase in coprogettazione con il Comune di San Pietro di Morubio, in seguito di Bovolone per arrivare poi ad estendersi nei comuni e quindi territori di appartenenza dei nostri disabili. In questi anni sono stati attivati dall’Emmanuel numero 25 progetti di integrazione occupazionale in diversi contesti, enti ed aziende nella medesima area di intervento, coinvolgendo complessivamente numero di 25 disabili adulti. Il progetto Agire per l’inclusione si configura come la prosecuzione di un percorso di partecipazione e di sostegno attivato con i 5 volontari del servizio civile nazionale. Un percorso che darà valore aggiunto al territorio di riferimento, sia in termini di risorse civiche

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formate, sia in termini di servizi di assistenza resi e opportunità nuove di socializzazione legata all’inclusione della persona disabile. Inclusione sociale vuol dire “prendere parte ed essere parte”. Infatti riteniamo che le persone con disabilità includono quanti hanno minorazioni fisiche, mentali, intellettuali o sensoriali a lungo termine che in interazione con varie barriere possono impedire la loro piena ed effettiva partecipazione nella società su una base di eguaglianza con gli altri. La disabilità, quindi, non è una condizione della persona, ma è il risultato negativo dell’interazione tra singolo individuo e ambiente. Con la classificazione ICF, la disabilità è definita come: “il termine ombrello per menomazioni, limitazioni dell’attività e restrizioni alla partecipazione. Esso indica gli aspetti negativi dell’interazione tra un individuo (con una condizione di salute) e i fattori contestuali di quell’individuo”. Inclusione sociale è la capacità di far evolvere i legami tra le persone, i gruppi, le organizzazioni; l’incremento della capacità di co-abitazione tra soggettività diverse dentro ad uno stesso contesto territoriale; attivarsi per migliorare le condizioni di convivenza e questo è quanto vogliamo fare con i volontari del servizio civile nazionale. DOMANDA DI SERVIZI ANALOGHI E RELATIVA OFFERTA PRESENTE NEL CONTESTO DI RIFERIMENTO La domanda potenziale dei servizi è rappresentata dai 74 giovani disabili residenti nel territorio del basso veronese che frequentano i nostri centri. Da questo dato è possibile estrapolare un target primario di utenza delle attività progettuali rappresentato da giovani disabili appartenenti a nuclei familiari in condizioni, chi più e chi meno, di disagio fisico, economico e sociale, circa 43 ragazzi che per la suddetta condizione familiare incontrano maggiori difficoltà nella fruizione dei servizi che il territorio offre. Sono ancora troppo poche le strutture, i servizi, gli enti e soprattutto le aziende lavorative in grado di dare servizi e momenti di inclusione e di partecipazione del disabile come aspetti della vita quotidiana. Fatta eccezione per l’Associazione mani amiche A.M.A. e il gruppo parrocchiale GIOVANI PER I GIOVANI nel territorio di Bovolone ed il CSI nel territori del basso veronese che organizzano servizi ludico sportivi per disabili, sono scarsi i servizi e le strutture impegnate all’esercizio di attività socio-assistenziali e soprattutto di carattere lavorativo-occupazionale rivolte ai disabili con abilità medio-gravi esterne ai centri diurni.

organismi funzioni componenti utenza coinvolta

quando

A.M.A. Gruppo genitori volontari con figli disabili

Organizzazione dei tempi liberi dopo la scuola e la chiusura dei centri diurni

30 famiglie 30 disabile dai 6 ai 35 anni

Il tardo pomeriggio con attività ricreative 2 volte la settimana o con cicli di 8 incontri per 3 volta all’anno a seconda del numero di partecipanti

GIOVANI PER I GIOVANI

gruppo di giovani volontari di Bovolone per i fine settimana

25 giovani volontari dai 18 ai 35 anni

20 disabili adulti

Una volta al mese di sabato o domenica pomeriggio o sera a seconda dell’uscita che può essere una gita al parco, al lago, cinema… oppure andare in pizzeria, gelateria, mcdonald’s…

CSI di VERONA

Attività sportiva quali basket e

24 operatori qualificati e

70 utenti di tutto il

un’ora per il basket del sabato pomeriggio e per la danza del

Page 5: AGIRE PER L’INCLUSIONE

danza integrate con disabili

aiutati da giovani volontari

territorio del basso veronese

martedì.

I Centri diurni dell’Emmanuel sono servizi che si aprono all’esterno perché il clima di relazioni e di attività integranti deve allargarsi alla comunità più grande che accoglie i disabili a seconda della loro dislocazione territoriale. Questa capacità dei Centri di essere nodo attivo di una rete di relazioni è la condizione necessaria perché si continui sempre più a realizzare l’inclusione e la partecipazione di persone con disabilità, che è l’obiettivo di questa proposta progettuale. La persona con disabilità non è vista come il destinatario passivo dell’intervento a essa rivolto e deciso da altri, ma viene stimolata perché possa diventare attore (entro i limiti imposti dalla propria condizione soggettiva) della propria partecipazione, il più possibile autonomo e protagonista nella soddisfazione dei propri bisogni e delle sue aspettative e di conseguenza quelle della sua famiglia. I nostri centri usufruiscono di strutture per svolgere attività di vario tipo come ad esempio la piscina, la fattoria didattica, la palestra comunale con obiettivi di carattere socio-riabilitativi che permettono di valutare e valorizzare le abilità della persona in ambienti diversi dal centro favorendo l’inclusione e la partecipazione nel territorio. Tutti i servizi sono organizzati sulla base del bisogno della persona disabile, secondo le sue specifiche ed effettive necessità. Ad esempio l’accompagnamento e il trasporto sono programmati su base settimanale, secondo criteri indicati nella Carta dei Servizi. Tempi e modi di realizzazione del planning settimanale che prevede il matching disabile-volontario e sono a cura degli educatori responsabile dei Centri della Cooperativa. Le abilità e capacità del disabile sono tenute in massima considerazione per favorire la sua piena ed attiva partecipazione alla pianificazione delle attività quotidiane. Il compito dei 5 volontari del servizio civile è quindi principalmente quello di facilitare l’inclusione ed “accompagnare” alla partecipazione la persona disabile, in molti casi assistendolo durante le attività stesse, avendo il ruolo di “tutor” con funzione di supporto per lo svolgimento dell’attività individuale, in stretta collaborazione con gli operatori e l’educatore del Centro di riferimento e coerentemente con gli obiettivi che il progetto prevede in tutte le sue fasi. Inoltre i servizi sono orientati all’inclusione sociale, ricercando la massima integrazione del disabile attraverso protocolli d’intesa stipulati tra le stesse agenzie ed i contesti lavorativi come negozi, scuole biblioteche, aziende che offrono opportunità ricreative, culturali, occupazionali e sociali all’interno del territorio. Si offre un ambiente educativo protetto (il centro) di supporto, di monitoraggio e di crescita personale attraverso percorsi individualizzati di autonomia come l’utilizzo di mezzi di trasporto pubblici, l’utilizzo del telefono cellulare…. per coloro che ne sono in grado al fine di renderli sempre più inclusi nell’ambiente sociale che li circonda. A seguire più nel dettaglio i progetti, le attività e le uscite che negli ultimi anni (2013-2015) proseguono nelle 5 sedi della Cooperativa Emmanuel per aumentare l’inclusione nel territorio e di cui faranno parte i volontari del servizio civile sono:

programmazione durata persone coinvolte

disabili esterni volontari

Vivere la piazza → “Vivere la Piazza” è un’associazione nata insieme all’Agenzia per l’integrazione sociale di Vigo di Legnago con l’obiettivo di

5 serate 18 Tutta la cittadinanza del paese di vigo di Legnago

1

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P R O G E T T I

animare la piazza davanti al centro stesso. L’associazione infatti organizza serate di intrattenimento che si svolgono sulla piazza stessa. Il progetto Vivere la Piazza è nato con l’obiettivo di integrarci con tale associazione e di renderci positivamente visibili nel territorio in cui il centro vive. Per il raggiungimento di tale obiettivo i ragazzi con buone capacità motorie (circa 18) sono stati inseriti per il servizio camerieri in alcune di queste feste(allegato2) Cineforum Insieme per capirci → è un progetto culturale di copro mozione fra la Cooperativa Emmanuel e la Cooperativa Il Focolare di Bovolone finalizzato alla socializzazione. Il progetto si realizzerà in 4 incontri; ad ogni appuntamento sarà proiettato un film precedentemente selezionato e studiato da un educatore professionale. Il progetto è destinato a 26 persone con disabilità lieve-media delle Agenzie di Bonavicina e di Vigo e prevede il coinvolgimento della popolazione di adolescenti e coppie giovani dei comuni di Bovolone, San Pietro di Morubio e Vigo. Al termine della proiezione l’educatore guida la platea in un confronto sulle tematiche emerse dai film come il lavoro; l’amore; la sessualità; il rapporto della persona disabile con la società; la realizzazione dei propri sogni.( allegatoA)

4incontri 26 popolazione di adolescenti e coppie giovani dei comuni di Bovolone, San Pietro di Morubio e Vigo

2

Rifiuti Preziosi → è un progetto culturale di copromozione fra la Cooperativa Emmanuel e l’Associazione di educazione ambientale “GEA” finalizzato alla volontà di divulgare la conoscenza e l’impegno per l’ambiente; ciò attraverso la promozione di attività a livello sociale con la creazione di una rete di collaborazioni e di sensibilizzazione di cittadini attraverso l’impiego di esercizi pubblici quali bar, pub, ristoranti, trattorie pizzerie e centri sportivi nel coinvolgimento della raccolta differenziata delle lattine, tappi di sughero, tappi a corona e cannucce in appositi contenitori creati dagli utenti dei Centri e che ogni 15 giorni vanno a prendere.

12 mesi 28 Bar, pizzerie e contrade di Bovolone

2

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In seguito all’interno dei centri avviene una lavorazione o meglio riciclaggio dei rifiuti con la creazione di nuovi oggetti come vassoi, quadri e sottobicchieri con i tappi di sughero e con i tappi a corona; bracciali, orecchini, portachiavi con le linguette delle lattine; portapenne con le cannucce ecc. L’obiettivo del progetto è che attraverso questa integrazione di ambiti diversi avviene una maggiore diffusione dell’educazione ambientale in modo da sviluppare la consapevolezza che scelte e azioni individuali e collettive comportano conseguenze non solo sul presente ma soprattutto per il futuro; sviluppare senso di responsabilità e spirito d’iniziativa in ciascuno di noi; fare in modo che le azioni di tutti abbiano un minor impatto ambientale possibile. (allegato1 e allegato B) Circo Eureka → L’Associazione Eureka Onlus propone ormai da diversi anni un Centro di incontro che si qualifica come un servizio educativo che intende rispondere sotto vari aspetti a quelli che la famiglia, la scuola, le varie agenzie educative e l’Ente locale hanno evidenziato essere i nuovi bisogni della comunità rispetto alla loro componente più giovane. Nello specifico la nostra attenzione si è rivolta alla realtà scolastica che si presenta sempre più eterogenea per la presenza di alunni stranieri e di situazioni di disagio comportamentale e/o cognitivo. Due disabili sono stati inseriti come aiuto all’animatore e partecipazione a preparare e a gestire i locali durante lo svolgimento il progetto “Circo” presso la contrada “Casella” di Bovolone. (allegato2 e allegatoC)

Ottobre 2013 maggio 2014

1 20 bambini dai 7 ai 9 anni

1

Gruppo comunicazione → l’attività viene svolta all’interno del centro da una maestra volontaria. L’obiettivo principale del progetto è di insegnare le regole sociali principali ai nostri utenti per permettere loro di

9 mesi 16 1 maestra 1

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essere maggiormente autonomi in situazioni esterne. La modalità utilizzata durante il momento gruppo è sia teorica che pratica, attraverso prove in cui i ragazzi sono invitati a simulare la teoria e con disegni da colorare. Alcuni degli argomenti affrontati fino ad oggi sono: -le regole della comunicazione: come si saluta, come ci si comporta (es. ci si guarda negli occhi) e come ci si presenta ad un’altra persona. Il rispetto dei tempi durante una conversazione, l’ascolto dell’altro. -educazione stradale: cos’è una strada, chi sono i pedoni, qual è la posizione del pedone, le strisce pedonali, il semaforo. -la biblioteca: cos’è, cosa serve per entrare ed usufruire dei libri, come funziona il prestito, quali sono le regole al suo interno. La Vecchia Fattoria → partecipano38 ragazzi che suddivisi in gruppo, vanno alla “Vecchia Fattoria” una volta alla settimana. La Vecchia Fattoria è una fattoria didattica nel territorio con il quale abbiamo un rapporto di copromozione; l’ambiente è arricchito di stimoli diversi dalla quotidianità. L’attività viene svolta da una guida qualificata e si compone di una parte manuale in cui i ragazzi al tavolo eseguono pietanze fatte a mano come il pane, la pizza, la marmellata, ecc… e da una parte svolta all’esterno per la conoscenza degli animali e delle loro abitudini. ( allegatoD)

3 mesi estivi

38 4 operatori 2

Comunicazione alternativa aumentativa (CAA) → ogni forma di comunicazione che sostituisce, integra, aumenta il linguaggio verbale orale. La CAA si pone dunque l’obiettivo di compensazione di una disabilità del linguaggio espressivo; vengono infatti create le condizioni affinché l’utente abbia l’opportunità di comunicare in modo efficace, ovvero di tradurre il proprio pensiero in una serie di segni intelligibili per il proprio interlocutore. Viene maggiormente utilizzata con i ragazzi che hanno problemi relazionali.

sempre 45 3

Musicoterapia →obiettivo principale che la musico terapista persegue è quello di aprire canali di comunicazione

20 incontri

28 1musicoterapista

Page 9: AGIRE PER L’INCLUSIONE

che permettono all’individuo di accedere alle proprie risorse e favorire una maggiore sintonia con l’ambiente. Il progetto è seguito da una musico terapeuta specializzata che crea micro setting in base alle capacità ed ai bisogni della persona utilizzando svariati strumenti musicali. Cinoterapia → strutturato con l’impiego di cani addestrati all'obbedienza e agli esercizi di palestra, per realizzare programmi personalizzati tesi a promuovere nuove abilità nell'agire, nel comunicare e nelle relazioni sociali, in favore di persone affette da disabilità fisiche o mentali. Le attività di condotta con il cane (gli invii, i richiami e gli esercizi di attesa) compongono, di volta in volta, un programma che, a seconda delle singole opportunità, tenta di favorire lo sviluppo di nuove relazioni, l'apertura a canali di comunicazione, la conquista di nuove abilità.

20 incontri

27 3 cinoterapeuti 2

Ippoterapia → viene svolta nel centro ippico della “Vecchia Fattoria” di Bonavicina da personale qualificato ENGEA. Il contatto con gli animali ed il cavallo in particolare, tramite la pratica equestre, aiutano i soggetti disabili ad acquisire autonomie di base che ampliano e rafforzano sentimenti di autostima, consapevolezza emozionale, sicurezza e maturazione affettiva.

14 incontri

26 2 operatori 2

Movimento armonico → ragazzi suddivisi in tre gruppi in base alle abilità; è un corso di danza gestito da una psicomotricista e rivolto a persone con disabilità, per dare a loro la possibilità di stimolare le capacità comunicative, relazionali, emotive e psicomotorie. La danza è, infatti, un ottimo mezzo espressivo, che aiuta a migliorare la coordinazione e l’espressività ed, inoltre a far acquisire quei valori universali alla base dei rapporti umani: rispetto delle regole, integrazione, solidarietà e collaborazione con i compagni. Gli obiettivi principali sono la conoscenza del proprio corpo, lo sviluppo del riconoscimento e del controllo emotivo; la coordinazione dell’equilibrio statico e dinamico, del movimento nello spazio da soli ed in

24 incontri

39 1 psicomotricista 2

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gruppo; la memorizzazione di piccole sequenze di movimenti; l’esprimere sensazioni, stati d’animo, pensieri, attraverso il movimento. Yoga → I ragazzi sono suddivisi in 3 sottogruppi. Il progetto viene svolto da personale qualificato. Gli obiettivi di questo progetto sono stati molteplici: il benessere psicofisico, maggiore capacità di autocontrollo emotivo, diminuzione dell’ansia e del nervosismo, maggiore autostima, coraggio e maggiore armonia e miglioramento del rapporto con se stessi e con gli altri. Si è voluto approfondire l’ascolto del corpo di ogni ragazzo attraverso anche l’auto massaggio che non solo induce al rilassamento ma migliora anche il rapporto con se stessi. Particolare attenzione è stata data al miglioramento dello stato umorale dei ragazzi attraverso la ripetizioni di frasi positive (sankalpa) ossia “frasi-semi-di luce” del tipo: sono coraggioso, sono sano, sono gioioso, che lavorano positivamente nell’inconscio di ogni persona (allegato3).

20 incontro

24 1 insegnante 1

Acquaticità → ragazzi suddivisi in gruppi. L’attività si suddivide in quella durante il periodo invernale mirata al raggiungimento di obiettivi motori personalizzati all’utente ed è gestita da una professionista. L’attività estiva è invece più ludica ed ha come obiettivo principale il rilassamento ed il gioco acquatico; non è presente un istruttore perché i ragazzi sono direttamente seguiti dagli operatori di riferimento.

Da ottobre a maggio

32 3 insegnanti 1

Progetto tour nelle scuole→ partecipano ragazzi con disabilità medio gravi. L’obiettivo principale è quello di far cambiare la visione della disabilità all’esterno; proprio per questo, in piccoli gruppi da 6 i ragazzi fanno dei laboratori all’interno delle ultime classi elementari in cui insegnano ai bambini i laboratori che ben conoscono. Il progetto si svolge in 4 giornate e si suddivide in un momento teorico in cui i ragazzi, supportati da cartelloni visivi, descrivono le fasi del laboratorio ed il materiale occorrente; una parte pratica in cui i ragazzi si affiancano ai bambini ed insegnano loro

4 incontri

10 Classi 4 e 5 elementare

1

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come svolgere il lavoro. L A B O R A T O R I

Perline →che, a vario titolo, riesce a coinvolgere tutti i ragazzi con la fase di infilo mentre coinvolge solo chi ha abilità fini-motorie nella fase di lavorazione dell’infilato

sempre 13 1

L’attività di videoscrittura →consiste nella produzione di etichette, avvisi, promemoria, volantini che servono al servizio, quindi è un’attività che si svolge orientativamente una volta a settimana ma al bisogno. Sono coinvolgibili a vario titolo tutti i ragazzi ma si predilige chi, avendo solo abilità grosso motori, non si riesce a coinvolgere nella lavorazione delle perline e nella pittura.

sempre 22 2

Per i maschi, come diversivo, si mantiene inoltre l’assemblaggio delle scatole della pizza → d’asporto per la Busa de Bacco una volta a settimana di Vigo di Legnago e 2 volte la settimana in una pizzeria di Bovolone.

Sempre 8 1

Ceramica→ è gestito dalle operatrici dell’Agenzia che ne sono le referenti. L’attività si articola in diverse fasi: 1 produzione dell’oggetto realizzato versando in appositi stampi una miscela di pasta e acqua 2 carteggio 3 pittura.

sempre 7 2 1

Carta crespa→ coinvolge tutti i ragazzi dei centri diurni di Bovolone perché le diverse fasi permettono ad ognuno di trovare una posizione nella “produzione”. Consiste nel creare su del compensato disegni ‘colorati’ con palline e spaghi di carta crespa da appendere. Favorisce la micro- manualità, mantiene e incrementa le capacità presenti, rende autonomi nel riordino del posto di lavoro, oltre naturalmente essere momento di socializzazione e relazione con l’operatore e tra i ragazzi. E’ infine motivo di soddisfazione e gratificazione per i ragazzi, la consapevolezza che i lavori fatti vengono venduti.

sempre 37 2

Carta riciclata→ anche questo laboratorio riesce a far lavorare tutti i ragazzi dei centri diurni di Bovolone. Nel laboratorio vengono realizzati fogli di carta attraverso la raccolta e il ‘rimpasto’ di carta di scarto (carta di giornali, tovaglioli, cartoncini, fogli, ecc.). I fogli vengono in seguito

sempre 32 3 2

Page 12: AGIRE PER L’INCLUSIONE

utilizzati per biglietti di invito a matrimoni o per rivestire oggetti tipo scatolette di confetti, cornici, … Oltre al mantenimento e sviluppo delle capacità grosso e fine motorie, è momento di socializzazione, occasione per imparare regole di comportamento, e divenire autonomi in mansioni come il riordino del posto di lavoro (scopare, lavare i pennelli, mettere gli oggetti al loro posto, in ordine ecc.).

Assemblaggio→ laboratorio saltuario in quanto dipende dai bisogni delle ditte esterne. Quando viene svolto riesce a coinvolgere numerosi ragazzi dei centri diurni. Gli assemblaggi possono essere di due tipi: composizione di sacchetti con posate per le sagre oppure assemblaggio di piccole siringhe senza punta non sterili.

Al bisogno

20 1

Biglietti→ partecipano a questo laboratorio i ragazzi che hanno abilità fino motorie buone. All’interno del laboratorio vengono realizzati biglietti d’auguri per diverse occasioni e avvenimenti come battesimi, cresime, matrimoni, Natale e Pasqua. I biglietti vengono fatti e venduti su ordinazione.

sempre 18 2

Piastrelline→ pochi ragazzi riescono a svolgere questo laboratorio, in quanto è richiesta l’abilità del punteggio. Vengono infatti punteggiate immagini sacre da incollare su delle piastrelline di marmo. Queste vengono vendute o come bomboniere, o regalo natalizio, o come semplice oggetto d’arredo.

al bisogno

4 1

Natale→ è un laboratorio presente in ogni centro al quale, in base alle capacità, partecipa ogni ragazzo. Ogni anno, per Natale, vengono realizzati dei lavoretti natalizi, destinati alla vendita. Il laboratorio in cui vengono creati, cambia in base all’oggetto che si vuole fare ma ancor più spesso per la loro realizzazione, occorre la collaborazione di più laboratori assieme. Oltre ai regali, vengono prodotti, all’interno del laboratorio dei biglietti, i biglietti di auguri natalizi. È occasione di collaborazione tra i ragazzi in quanto permette il lavoro di gruppo, e momento di socializzazione tra compagni e con gli operatori, permettendo così anche l’acquisizione e il rispetto di regole di comportamento e

6 mesi 14 2

Page 13: AGIRE PER L’INCLUSIONE

di rispetto reciproco. Laboratorio educativo occupazionale→

A differenza degli altri laboratori, in questo non si realizza niente da vendere a clienti esterni; qui i ragazzi lavorano su sé stessi e per sé stessi. Infatti a farne parte sono i ragazzi più gravi, che necessitano di programmi d’intervento individualizzati. Lo scopo è quello di mantenere e cercare di incrementare o sviluppare ogni giorno piccole abilità personali, attraverso dei lavoretti didattici da svolgere. Questi sono diversi per ognuno in base alle capacità, alle difficoltà, agli obiettivi che si vogliono perseguire con ogni singolo soggetto. Questi lavori favoriscono sia l’acquisizione delle più elementari capacità (inserire, discriminare, completare, ecc.), ma anche cercano d’accrescere importanti componenti come l’attenzione visiva, la memoria, l’ascolto, la comunicazione. Obiettivo che accomuna tutti i ragazzi è quello di riuscire a stare in gruppo assieme rispettandosi l’un l’altro, rispettando ‘semplici’ regole, come il non gironzolare tutto il tempo per la stanza, ma riuscire a stare seduti, ascoltare l’operatore, cercare di comunicare (non solo attraverso il canale verbale) tra operatore e ragazzo.

tutto l’anno

11 1

U S C I T E

Soggiorno estivo → Il centro organizza per i propri utenti un soggiorno climatico. Le iscrizioni sono aperte anche ad altre persone disabili non appartenenti al centro diurno, ma le referenti si riservano la valutazione del caso volta per volta. Periodo dal 27 giugno al 4 luglio a Caorle- Ve

7 giorni 41 2 + 14operatori 3

Gite → una all’anno senza una cadenza. 3 giorni a Roma

19 22 famiglie e 7 operatori

2

13 uscite sul territorio → Ogni anno, ma senza una cadenza rigida il centro propone ai “ragazzi” e alle loro famiglie opportunità di svago, turismo sociale e occasioni di socializzazione: - febbraio festa “Amore che guarisce, guarito per amore” in occasione della giornata delmalato al Palazzetto delle Muse di Bovolone; - giugno festa d’estate a Bovolone; - giugno paella a Vigo; - luglio gara di pesca a Perzacco; - agosto cena sotto le stelle;

28 16 14 12

180 60 150 120

2 1 1 1

Page 14: AGIRE PER L’INCLUSIONE

- settembre festa cinoterapia a Ronco all’Adige; - settembre festa dei Rofoi a Casaleone; - novembre mercatino S.Cecilia a Zevio; - dicembre mercatino Nogara; - dicembre banchetti di S. Lucia e natalizi a Verona; - fine dicembre pranzo di Natale con tutti i disabile dei centri, le rispettive famiglie ed operatore.

13 18 9 10 8 35 90

130 120 160 80 100 16 100

1 1 2 1 1 3 5

DESTINATARI E BENEFICIARI DIRETTI DEL PROGETTO I destinatari del progetto sono i 74 ragazzi diversamente abili dei nostri centri diurni in cui è forte il bisogno maggiore di creare un’ inclusione sociale. Il disabile e la sua famiglia vivono in una condizione di incertezza sociale che per essere migliorata necessita di: · mantenere il disabile nel proprio contesto di vita familiare e sociale; · spazi di socializzazione e di supporto alla famiglia; · creare percorsi individualizzati di tutoraggio pomeridiano; · sostenere ogni ragazzo nell’istaurare relazioni positive e significative con gli adulti e con i suoi coetanei; · dare la possibilità di trasformare il conflitto in risorsa ed apprendimento, in modo tale che le energie impiegate in esso vengano utilizzate per promuovere nuove evoluzioni positive e costruttive; · supporto nella gestione conflittuale e strumenti per lettura dei bisogni; · favorire il processo di socializzazione attraverso l’interiorizzazione di codici e di norme sociali nonché una positiva esperienza di gruppo; · valorizzare le esperienze e le competenze dei disabili in contesti pensati in funzione dei loro bisogni evolutivi; · favorire nei ragazzi una crescita globale della persona, intervenendo prima che le difficoltà ed i disagi si traducano in forme di marginalità ed emarginazione; · individuare itinerari di crescita, di formazione e di socializzazione dei giovani quali luoghi di prevenzione del disagio e di rafforzamento delle identità, di sviluppo del benessere e della cultura del diversamente abile; · sviluppare le potenzialità creative e cognitive dei partecipanti; · educare alla manualità, creatività e fantasia e favorire lavori creativi all’interno del gruppo; · garantire la continuità dei percorsi socializzanti anche nel periodo estivo. I beneficiari: gli stessi destinatari del progetto, le loro famiglie e la comunità locale. Beneficiari indiretti del progetto le famiglie che, sostenute nel lavoro di cura nei confronti del disabile, riusciranno a conciliare vita lavorativa e professionale. Da ciò deriva un forte impatto sociale per quelle famiglie in condizioni di disagio, che usufruiranno di tale servizio completamente gratuito. Tra familiari, volontari e tra le stesse famiglie, saranno sviluppati i rapporti di amicizia e di comprensione fondamentali per consentire l’uscita dall’esclusione che spesso caratterizza questi nuclei. In quest’ottica si può certamente affermare che, oltre ai benefici indirizzati ai destinatari diretti, la mission di questo progetto è di portare benefici indiretti a tutto il territorio grazie agli interventi pianificati. Questi ultimi sono volti a sensibilizzare le comunità locali, a promuovere al loro interno una cultura più attenta alle persone, a far crescere i giovani volontari in servizio come cittadini responsabili che insieme si fanno

Page 15: AGIRE PER L’INCLUSIONE

carico dei bisogni della comunità, per abbattere quelle barriere sociali e culturali che creano e aumentano l’handicap delle persone diversamente abili. Beneficiari indiretti saranno tutti gli attori del sistema reticolare integrato degli interventi e servizi sociali nell’area di riferimento.

7) Obiettivi del progetto:

Gli obiettivi generali previsti nel progetto Agire per l’inclusione espressi nel punto 6 e in corrispondenza agli obiettivi della Cooperativa Emmanuel riguardano: 1. promuovere la partecipazione attiva delle persone disabili alla vita di “tutti i giorni” con l’accompagnamento e supporto: - permettere ai disabili e loro famiglie che vogliano frequentare i nostri Centri il pieno accesso alle informazioni necessarie, primariamente attraverso l’organizzazione di stage e attività di orientamento e di eventi informativi specifici, nonché offrendo supporto nel disbrigo delle pratiche di ufficio; - garantire ai disabili frequentanti i nostri centri (74 utenti), tramite i servizi di supporto e accompagnamento/trasporto, la piena partecipazione alle attività esterne sia occupazionali come nei contesti lavorativi sia ricreativo motorie come l’ippoterapia, cinoterapia, musicoterapia, teatro, fattoria didattica, psicomotricista, fisioterapista yoga, palestra, piscina finalizzate a processi di inclusione; - assistere i disabili con necessità specifiche durante la giornata, sostenerli e aiutarli nel svolgere le attività e/o mansioni che quotidianamente devono compiere; - facilitare la partecipazione dei disabili alle attività occupazionali e di laboratorio, alle passeggiate esterne, gite e soggiorno estivo ed alle attività pratiche formative o mantenimento delle abilità previste all’interno del loro progetto individualizzato (pei) come percorso concordato e svolto sempre insieme all’educatore, gruppo operatori, famiglia e dove è possibile utente disabile; - stimolare l’utilizzo dei mezzi pubblici, con la presenza di un accompagnatore, per favorire la mobilità autonoma dei disabili , in particolare di quelli frequentanti le Agenzie; - dare supporto ai disabili che lo necessitano, nell’acquisizione di un metodo di apprendimento efficace e nell’utilizzo di risorse informatiche e di ausili che possono essere forniti in comodato d’uso per utilizzarli anche al di fuori delle strutture dei centri; - favorire la partecipazione dei disabili ai programmi di mobilità territoriale come le associazioni sportive, l’associazione Eureka, CSI, associazioni delle contrade, fattorie didattiche, asili nido e scuole materne….. aiutandoli ad apprendere le tecniche e/o comportamenti più idonei per usufruire di queste opportunità di inclusione che il territorio stesso ci offre.

Obiettivi specifici: -potenziare la diffusione delle informazioni utili ai disabili e loro famiglie, anche incrementando la partecipazione e formazione alla “Disabilità” con incontri informativi organizzati dall’Emmanuel (ad esempio: incontro con il giudice tutelare Bissoli Simona, incontri con le Ulss per progetto sollievo, formazione sul “dopo di noi”); -rispondere in maniera efficiente ed efficace alle richieste di accompagnamento e supporto dei disabili, soprattutto dei nuovi inseriti, in modo che possano superare le difficoltà esistenti nel passaggio dal mondo della scuola secondaria ai centri educativi occupazionali favorendo in questo modo la diminuzione del disagio e senso di abbandono che sia il disabile ma soprattutto la famiglia viene a dover vivere;

Page 16: AGIRE PER L’INCLUSIONE

-incrementare del 15% il numero di utenti che possono usufruire dei percorsi di autonomia per gli spostamenti in ambito sociale con i mezzi pubblici; -estendere del 10% i livelli di partecipazione dei disabili (con chi è possibile grazie alla rete delle pari opportunità) non solo alla semplice frequenza del servizio, ma anche nei contesti lavorativi esterni (SIL); -assicurare un servizio di supporto al progetto individuale (pei); -garantire un servizio di accompagnamento e di supporto ai disabili interessati al soggiorno estivo presso la località marittima di Caorle. 2. incentivare l’inclusione delle persone con disabilità alle attività educative, ricreative e occupazionali rivolte nel territorio e nello specifico l’inserimento nei 2 progetti INSIEME PER CAPIRCI e RIFIUTI PREZIOSI organizzato dalla Cooperativa ed in seguito portati avanti con i volontari del servizio civile. - nel progetto INSIEME PER CAPIRCI è un evento culturale di Cineforum creato dalla Cooperativa Emmanuel in collaborazione con la Cooperativa “Il Focolare” di Bovolone; in seguito sarà portato avanti con i volontari. Ad ogni appuntamento è proiettato un film precedentemente selezionato e studiato da un educatore professionale. Al termine della proiezione sarà sempre un educatore ad invitare e gestire la platea in un confronto sulle tematiche emerse dal film. I temi che il progetto intende affrontare sono: il lavoro; l’amore; la sessualità; il rapporto della persona disabile con la società; la realizzazione dei propri sogni. Il film rappresenterà lo strumento facilitatore per affrontare tali tematiche e sono SI PUÓ FARE, AVATAR(proiettato in due serate per motivi di tempo), BENNY E JUNE, COACH CARTER. Gli obiettivi del progetto sono: -creare 4 incontri di socializzazione, di comunicazione e confronto tra “diverse” persone appartenenti ad una stessa comunità -offrire momenti di convivenza e di scambio relazionale fra persone con disabilità lieve-media e la popolazione di adolescenti e giovani coppie dei paesi di San Pietro di Morubio, Bovolone, Vigo di Legnago -creare una situazione di dibattito, di confronto tra persone diverse, su tematiche che riguardino la disabilità ma non solo. Obiettivi specifici: -accompagnamento dei disabili che vogliano partecipare agli incontri ed uscite con l’assistenza necessaria durante gli incontri -vivere un’esperienza piacevole -partecipazione attiva al dibattito finale sui temi trattati dal film proiettato -rafforzare del senso di pluralismo e tolleranza -rispetto delle opinioni ed idee altrui -coinvolgimento di tutti i disabili partecipanti al dibattito finale -coinvolgimento di tutti i partecipanti esterni, adolescenti e giovani coppie, al dibattito finale Invece RIFIUTI PREZIOSI è un progetto culturale di copromozione fra la Cooperativa Emmanuel e l’Associazione di educazione ambientale “GEA” finalizzato - alla volontà di divulgare la conoscenza e l’impegno per l’ambiente(allegato1 e allegatoB) - una maggiore diffusione dell’educazione ambientale - vivere un’esperienza piacevole - sviluppare la consapevolezza che scelte e azioni individuali e collettive comportano conseguenze - sviluppare senso di responsabilità e spirito d’iniziativa - fare in modo che le azioni di tutti abbiano un minor impatto ambientale possibile. Obiettivi specifici

Page 17: AGIRE PER L’INCLUSIONE

- accompagnamento dei disabili che vogliano partecipare alle uscite presso bar, pub, ristoranti, trattorie pizzerie e centri sportivi del paese per la raccolta dei materiali - assistenza necessaria durante le uscite quindicinale - partecipazione attiva per la raccolta dei materiali quali delle lattine, tappi di sughero, tappi a corona e cannucce - utilizzo appositi contenitori creati dagli utenti dei Centri - lavorazione o meglio riciclaggio dei rifiuti con la creazione di nuovi oggetti come vassoi, quadri e sottobicchieri con i tappi di sughero e con i tappi a corona; bracciali, orecchini, portachiavi con le linguette delle lattine; portapenne con le cannucce ecc

8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le

attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in

servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che

quantitativo:

8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi

Le attività previste nel progetto Agire per l’inclusione, in corrispondenza agli obiettivi della Cooperativa, riguardano

1. promuovere la partecipazione attiva delle persone disabili alla vita di “tutti i giorni” con l’accompagnamento e supporto;

2. incentivare l’inclusione delle persone con disabilità alle attività educative e ricreative rivolte nel territorio con inserimento nei 2 progetti INSIEME PER CAPIRCI e RIFIUTI PREZIOSI organizzato dalla Cooperativa ed in seguito portati avanti con i volontari del servizio civile.

8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica

delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività

Numero Qualifica nel progetto Ruolo nel progetto 1 presidente e coordinatore di servizio referente legale 1 impiegata(con profilo tecnico e

amministrativo referente piano economico

1

psicologo

Formatore parte generale e specifica, esperto nel monitoraggio

2 educatori professionali OLP (programmazione delle attività e gestione del Centro, controllo e verifica), e formatore parte specifica

3 educatore professionale OLP (programmazione delle attività e gestione del Centro, controllo e verifica) e formatore

24 operatori operatori OSS operatore 57 volontari volontari iscritti fino a maggio 2015

dell’Associazione “Amici della solidarietà”

Volontari nei trasporti, aiuto cucina, svolgimento dei laboratori, grest, soggiorno estivo.

8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto

Page 18: AGIRE PER L’INCLUSIONE

Le attività previste per i volontari del servizio civile si possono raggruppare nelle seguenti aree di intervento riportate nella seguente tabella:

attività previste ruolo dei giovani in servizio civile 1) promuovere la partecipazione attiva delle persone disabili alla vita di “tutti i giorni

- orientamento in entrata - assistenza alle persone con disabilità durante le attività ed inserimenti occupazionali - accompagnamento del disabile a piedi e con l’utilizzo dei mezzi pubblici da e verso le varie sedi di inserimento occupazionale e ricreativo - accompagnamento degli studenti con disabilità con mezzi attrezzati dai Centri, da casa oppure dalle fermate dei mezzi pubblici (stazione degli autobus e dei treni) alle strutture in cui devono svolgere le varie attività e/o occupazioni lavorative (piscine, palestre,asili biblioteche, negozi, aziende, associazioni sportive ecc.) e viceversa - accompagnamento nel servizio durante lo svolgimento delle attività e/o occupazioni, in alcuni casi per scambiare un saluto con l’altro responsabile o passare semplici comunicazioni - accompagnamento del disabile ai servizi di mensa e aiuto nella somministrazione del pasto - assistenza nell’utilizzo di ausili specifici disponibili presso i Centri della Cooperativa Emmanuel - aiuto nello svolgimento individuale di attività in particolare con disabilità della vista e con disabilità motoria - assistenza durante lo svolgimento di un’attività e/o occupazione dei vari progetti e laboratori sopra descritti con particolare riferimento per il progetto Circo Eureka, la Vecchia Fattoria, Insieme per Capirci e Rifiuti Preziosi - accompagnamento nel disbrigo di pratiche d’ufficio come portare e prendere la posta, distribuzione di avvisi in tutte le sedi della Cooperativa Emmanuel, acquisto di materiale per l’ufficio ecc.. - supporto durante le attività pratiche previste come parte integrante dei progetti e attività della durata giornaliera e per la frequenza del soggiorno estivo presso la località marittima di Caorle della durata di 7 giorni.

2) Incentivare l’inclusione delle persone con disabilità alle attività educative e ricreative rivolte nel territorio con inserimento nei progetti INSIEME PER CAPIRCI e RIFIUTI PREZIOSI dei volontari del servizio civile.

-accompagnamento dei disabili che vogliano partecipare alla raccolta dei materiali ed uscite con l’assistenza necessaria durante gli incontri ed uscite -prosecuzione del progetto della Cooperativa ed ideazione di nuove proposte progettuali per lo sviluppo di attività educative e ricreative di arricchimento culturale finalizzate all’inclusione sociale dei ragazzi disabili.

9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 5

Page 19: AGIRE PER L’INCLUSIONE

10) Numero posti con vitto e alloggio:

11) Numero posti senza vitto e alloggio:

12) Numero posti con solo vitto:

13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:

1400 ore annue su 5 giorni settimanali (circa 30 ore settimanali)

14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :

15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:

Il progetto prevede l’impiego di n. 5 giovani volontari ai quali si richiede: flessibilità oraria; disponibilità a variare i giorni e le ore di impiego anche in relazione alle esigenze dei

5 Centri (occasionalmente e se necessario) attenzione e cura delle persone affidate; disponibilità a guidare automezzi; rispetto dell’ambiente di lavoro e del personale in servizio presso la Struttura; rispetto della privacy per tutti i dati sensibili riguardo gli utenti disabili della

Cooperativa Emmanuel. La maggior parte delle attività proposte dal progetto sono praticabili anche da volontari che non abbiano conseguito il diploma di scuola superiore. In un contesto come quello della Cooperativa Emmanuel, in cui l'inclusione e la partecipazione all’autonomia della persona sono alla base dell’operatività quotidiana, la presenza di giovani con bassa scolarizzazione non costituisce un limite; al contrario, lo scambio quotidiano tra gli utenti disabili ed i giovani volontari con bassa scolarizzazione favorisce la sensibilizzazione e la familiarizzazione di questi ultimi rispetto alle problematiche dell'inclusione, oltre che un maggiore senso civico ed una più consapevole responsabilità sociale.

0

5

5

5

Page 20: AGIRE PER L’INCLUSIONE

16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato:

N.

Sede di

attuazione del

progetto

Comune Indirizzo Cod.

ident. sede

N. vol. per

sede

Nominativi degli Operatori Locali di

Progetto

Nominativi dei Responsabili Locali di Ente

Accreditato

Cognome e

nome

Data di

nascita C.F.

Cognome e

nome

Data di

nascita C.F.

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12

13

14

15

16

17

18

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17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:

Saranno realizzate le seguenti attività per la sensibilizzazione e la promozione del servizio civile nazionale:

- pubblicazione nel sito della nostra cooperativa: www.coopsocialeemmanuel.it e delle sedi di assegnazione del progetto: Bovolone, Perzacco-Zevio, San Pietro di Morubio, Vigo di Legnago

- Stesura e diffusione di un volantino sul servizio civile e di un depliant illustrativo del presente progetto a cura della Cooperativa Emmanuel (circa 150 copie)

- Attraverso incontri di orientamento e di informazione sulla solidarietà, sul volontariato internazionale e sul servizio civile realizzati dalle singole sedi di assegnazione

- Attraverso specifici incontri di promozione del presente progetto programmati con scuole, università, parrocchie ed altre associazioni e/o realtà radicate nel territorio e collegate con l’Ulss21

- pubblicazione di articoli e depliant su quotidiani della provincia e locali del bando; - collaborazione per la divulgazione attraverso l’inserzione del link del bando nel comune

di Bovolone Perzacco-Zevio, San Pietro di Morubio, Vigo di Legnago, della provincia e l’Ulss21

- comunicazione all’ufficio informagiovani dei comuni della provincia e locale; - collaborazione per la divulgazione attraverso i propri servizi con enti ed aziende che

partners del progetto(allegatoA-B-C-D-E-F-G-H-I-L-M-N) - affissione di manifesti e distribuzione di volantini sul territorio comunale; divulgazione

attraverso la parrocchia, ospedali, centri sportivi e gli atenei delle Università di Verona. In totale in numero di ore dedicato all’attività di sensibilizzazione inerenti il progetto sarà di oltre 30 ore.

18) Criteri e modalità di selezione dei volontari:

Criteri autonomi di selezione proposti nel progetto.

La selezione dei candidati prevede l’adozione congiunta di due criteri di selezione: 1) I criteri di selezione previsti dall'UNSC, definiti ed approvati con Determinazione del Direttore Generale del 11 giugno 2009, n.173 con un colloquio individuale. 2)Una seconda fase di valutazione aggiuntiva alla precedente, costituita da una semplice prova in gruppo da svolgersi in forma di “colloquio”, basato sulla presentazione di una simulazione di laboratorio per osservare le capacità che i candidati mostrano nell’interazione e nella operatività rispetto alla persona ed all’esecuzione del un compito assegnato assieme al disabile. La non partecipazione a questi appuntamenti comporta l’esclusione dalla selezione.

19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione

dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

NO

20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto:

L’andamento del progetto sarà monitorato attraverso almeno 4 incontri nel corso dei dodici mesi (uno ogni tre mesi) in cui sarà valutato, attraverso una tabella di relazione (in allegato4), lo stato di avanzamento del progetto (in riferimento al conseguimento degli obiettivi specifici). A fianco

Page 22: AGIRE PER L’INCLUSIONE

di ogni valutazione verranno segnate le note esplicative o le osservazioni utili al ri-orientamento dell’azione progettuale. Sono previsti, inoltre, due incontri tra l'OLP e il responsabile del monitoraggio per discutere assieme le possibili azioni correttive.

Mese 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Compilazione tabella di osservazione

X

X X X

Incontri OLP responsabile del monitoraggio

X X

Per quanto riguarda l’andamento delle attività 1. promuovere la partecipazione attiva delle persone disabili alla vita di “tutti i giorni” con l’accompagnamento e supporto: Piano di monitoraggio settimanale delle attività di accompagnamento e supporto; analisi dal punto di vista quantitativo e qualitativo dei servizi erogati ed individuazione di eventuali criticità con la riunione d’equipe interna al servizio attraverso i seguenti indicatori: - n. di incontri informativi sui servizi offerti ai disabili dalla Cooperativa Emmanuel; - n. degli accompagnamenti e spostamenti svolti con i pulmini attrezzati del servizio di trasporto quotidiano per i centri e a seconda del bisogno per le agenzie; - per le agenzie n. degli accompagnamenti effettuati a piedi o con l’utilizzo di mezzi pubblici affiancando l’utente per il progetto autonomia; - n. delle presenze in collaborazione con gli operatori socio sanitari, le educatrici, gli psicologi, le figure professionali dei vari corsi, i volontari “amici della solidarietà” nei laboratori come gruppo comunicazione, musicoterapia, cinoterapia, fisioterapia, psicomotricità …. e con il personale tecnico amministrativo della cooperativa a favore della realizzazione di attività pratiche accessibili a tutti; - n. obiettivi raggiunti e/o corsi frequentanti con successo dagli utenti che si avvalgono dei nostri servizi; - n. partecipanti al soggiorno estivo di Caorle. Modalità di valutazione in itinere -organizzazione delle due riunioni periodiche con i responsabili dei rispettivi servizi delle 5 sedi per la rilevazione dei progressi o delle mancanze nell’attuazione delle azioni a favore dei disabili; Modalità di valutazione del raggiungimento dell’obiettivo -somministrazione in equipe operatori di un questionario di valutazione sui servizi offerti dal volontario all’interno del servizio.

2. incentivare l’inclusione delle persone con disabilità alle attività educative, ricreative e occupazionali rivolte nel territorio e nello specifico l’inserimento nei 2 progetti INSIEME PER CAPIRCI e RIFIUTI PREZIOSI organizzato dalla Cooperativa ed in seguito portati avanti con i volontari del servizio civile. - nel progetto INSIEME PER CAPIRCI Piano di monitoraggio della frequenza negli incontri attraverso i seguenti indicatori : -n. ragazzi disabili partecipanti -n. persone esterne, adolescenti e giovani coppie, partecipanti -n. operatori partecipanti -n. volontari partecipanti Modalità di valutazione in itinere -verifica tra i responsabili del progetto dopo ogni incontro Modalità di valutazione del raggiungimento dell’obiettivo: -costante adesione delle persone nei 4 incontri

Page 23: AGIRE PER L’INCLUSIONE

all’ultimo incontro breve sondaggio del grado di piacimento del progetto. Invece RIFIUTI PREZIOSI è un progetto culturale di copromozione fra la Cooperativa Emmanuel e l’Associazione di educazione ambientale “GEA” finalizzato Piano di monitoraggio della frequenza delle uscite attraverso i seguenti indicatori -n. ragazzi disabili partecipanti - n. esercizi pubblici come bar, pub, ristoranti, trattorie pizzerie e centri sportivi del paese partecipanti

- n. operatori partecipanti - n. volontari partecipanti Modalità di valutazione in itinere - costante adesione delle persone -verifica tra i responsabili del progetto ogni tre mesi. Modalità di valutazione del raggiungimento dell’obiettivo: -verifica qualitativa dell’autonomia del disabile -a fine anno breve sondaggio del grado di piacimento del progetto.

21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione

dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

NO

22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti

dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:

In relazione ai criteri aggiuntivi regionali (Deliberazione della Giunta n. 1129 del 12.06.2012, punto A), il 25% dei posti previsti dal progetto è riservato ai giovani con bassa scolarizzazione (giovani in possesso del diploma di scuola media inferiore).

Essere in possesso della patente B per trasporto. Propensione al lavoro di gruppo e al rapporto con le persone. Rispetto del regolamento della cooperativa e attinenza alla carta dei servizi Rispetto della normativa vigente riguardo la privacy e il trattamento dei dati personali

ovvero mantenimento del segreto professionale Disponibilità a svolgere il servizio in occasione di particolari esigenze manifestazioni o

feste in orario serale o festivo Capacità e desiderio di istaurare una positiva comunicazione con gli utenti o altri soggetti

coinvolti nel progetto (Enti, Associazioni, Famiglie) Soggiorni estivi o invernali

23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del

progetto:

PROMOZIONE S.C. E PUBBLICIZZAZIONE DEL PROGETTO VOCI DI SPESA COSTI UNITARI QUANTITA’ IMPORTO Manifesti 3,33 30 100,00 euro Locandine 2,50 20 50,00euro RISORSE TECNICHE E STRUMENTALI per lo svolgimento di tutte le attività di progetto VOCI DI SPESA COSTI UNITARI QUANTITA’ IMPORTO Computer 450,00 1 450,00 euro

Page 24: AGIRE PER L’INCLUSIONE

Stampante, fotocopiatrice e scanner 150,00 1 150,00euro Video proiettore 220,00 1 220,00euro Collegamento internet 80,00 euro Fotocamera digitale 120,00 1 120,00euro Materiale per laboratori didattici, artistici,formativi, ludico-ricreativi e musicali( chitarre, colori,pennarelli,fogli…)

500,00 1 600,00euro

Materiale fisico/tecnico di supporto(es.cancelleria d’ufficio,registri rilevazione presenze e monitoraggi,..)

200,00euro

FORMAZIONE VOCI DI SPESA

COSTI UNITARI QUANTITA’ IMPORTO

Formatori 1 350,00euro Cancelleria (cancelleria ufficio, registri, carta, penne)

50,00euro

TOTALE 3.000,00 Euro

24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):

In partenariato con la Cooperativa “Il Focolare”, l’Associazione Eureka, La Vecchia Fattoria e l’Ulss21 (allegati A-B-C-M) si collabora nella attività di promozione e sensibilizzazione sul Servizio Civile Nazionale tramite conferenza, comunicato stampa, distribuzione e affissione di manifesti e locandine, pubblicazione su sito web. Inoltre in partenariato con le ditte/aziende profit ProntoPizza, ortofrutta Bovolino, gastronomia Turrini, gastronomia Da Marco, autofficina Maestrello, autofficina S.Biagio(allegati D-E-F-G-H-I-L) la collaborazione nella attivazione di promozione e sensibilizzazione sul Servizio Civile Nazionale distribuzione e affissione di manifesti e locandine, pubblicazione su sito web, nei propri locali e con quanti collaborano quotidianamente.

25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:

In coerenza con gli obiettivi illustrati e le modalità di attuazione del progetto, saranno rese disponibili le seguenti risorse tecniche-strumentali:

ATTIVITA’ RISORSA NUMERO E DESCRIZIONE Promozione e formazione

Video proiettore 1

Cancelleria/manifesti/locandine/ Cancelleria (cartelline,fogli,fotocopie,penne,)

30 manifesti, 20 locandine

Computer 1

Stampante

Collegamento internet

Monitoraggio Registro/carta per questionari 1

Azione 1 Cancelleria/fotocopie

Computer 1

Stampante

Collegamento internet

Page 25: AGIRE PER L’INCLUSIONE

Azione 2 Pulmino abilitato per trasporto disabili

7 pulmino con autista

Computer 1

Stampante

Collegamento internet

Tv e fotocamera digitale

Azione 3 Materiale per laboratori artistici, didattico-formativi, ludicoricreativi, musicali e teatrali (chitarre, colori, pennarelli, cd,tessuti eccetera)

Queste ed altre attrezzature saranno indispensabili per il perseguimento degli obiettivi previsti e l’ente si impegnerà a modificare ed integrare tali risorse, quando necessario.

CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI

26) Eventuali crediti formativi riconosciuti:

No

27) Eventuali tirocini riconosciuti :

No

28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio,

certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:

Al termine del periodo di servizio civile, la Cooperativa Emmanuel rilascerà una certificazione (valida ai fini del Cv dei volontari) che riconoscerà al loro interno le seguenti competenze e professionalità acquisite durante l’esperienza di servizio(ALLEGATO 7):

Capacità comunicative e di animazione, grazie alle conoscenze teoriche acquisite in fase di formazione generale, specifica ed aggiuntiva e all’esperienza maturata sul campo;

Skills relazionali e di comunicazione interpersonale; Lavoro di rete e valorizzazione delle risorse informali ed aggregative del territorio; Formazione specifica nell'approccio alla persona disabile; Conoscenza di tecniche di mobilizzazione e di postura nei confronti della persona

disabile; Conoscenza della realtà delle ONLUS, e delle associazioni del terzo settore; Partecipazione al funzionamento ed al processo decisionale in strutture no profit. Capacita’ di risolvere efficacemente le problematiche in materia di sicurezza sul luogo di

lavoro.

Formazione generale dei volontari

29) Sede di realizzazione:

c/o sede della Cooperativa Emmanuel Onlus piazza Lino Turrini,1 - 37051 Bovolone (Vr);

Page 26: AGIRE PER L’INCLUSIONE

c/o sede associazione Piccola Fraternità di porto Legnago Onlus via ospital vecchio, 7 - 37045 Legnago (Vr).

30) Modalità di attuazione:

La formazione generale è effettuata in proprio, presso l’ente con formatori dell’ente.

31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione

dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:

NO

32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

A partire dai contenuti previsti per la formazione generale nella circolare “Linee guida per la formazione generale dei volontari”, il percorso di formazione generale si attua con le seguenti tecniche e metodologie. Per ogni obiettivo formativo viene considerato: - la coscientizzazione: essere/divenire consapevoli di sé, dell’altro, del mondo - dalla conoscenza della realtà al saper comunicare la realtà - dal sapere di essere nella realtà al saper stare nella realtà - dal saper fare al saper fare delle scelte - dallo stare insieme al cooperare ed in relazione a questi livelli la dimensione: - individuale della persona - la famiglia, il gruppo, la comunità di appartenenza - la società, il mondo attraverso: - lezioni frontali (almeno il 50% del monte ore complessivo) - elaborazione dei vissuti personali e di gruppo, simulazioni, lavori in gruppo e riflessioni personali (almeno il 20% del monte ore complessivo) - testimonianze e/o visite ad esperienze significative Numero ore di formazione previste; totale durante l’anno di 42 ore. La proposta è articolata in un percorso di formazione caratterizzato da:

- corso di inizio servizio di 1-2 giornate nel primo mese di servizio - incontri di formazione permanente settimanale/quindicinale di 2-4 ore.

33) Contenuti della formazione:

Finalità generale della formazione iniziale è quella di offrire ai giovani volontari uno spazio dove riflettere e ri-costruire il significato della loro scelta civica. I moduli formativi saranno:

ARGOMENTO ORE 1) L’identità del gruppo in formazione Si tratta di un modulo/laboratorio nel quale il formatore, utilizzando tecniche formative appropriate, lavorerà alla definizione di un’identità di gruppo dei volontari in servizio civile che

4

Page 27: AGIRE PER L’INCLUSIONE

esprimeranno le loro idee sul servizio civile, le proprie aspettative, le motivazioni e gli obiettivi individuali. Il formatore, partendo dai concetti di “patria”, “difesa senza armi”, “difesa nonviolenta”, ecc., avrà come obiettivo non la condivisione e/o accettazione del significato che le istituzioni attribuiscono a tali parole, bensì quello di creare nel volontario la consapevolezza che questo è il contesto che legittima lo Stato a sviluppare l’esperienza di servizio civile. Questo modulo, dato il suo contenuto, dovrebbe essere propedeutico a tutti gli altri moduli. 2) Dall’obiezione di coscienza al servizio civile nazionale: evoluzione storica, affinità e differenze tra le due realtà Partendo dalla presentazione della legge n. 64/01, si evidenzieranno i fondamenti istituzionali e culturali del servizio civile nazionale, sottolineando gli elementi di continuità e di discontinuità fra il “vecchio” servizio civile degli obiettori di coscienza e il “nuovo” servizio civile volontario, con ampi riferimenti alla storia del fenomeno dell’obiezione di coscienza in Italia e ai contenuti della legge n. 230/98.

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3) Il dovere di difesa della Patria A partire dal dettato costituzionale, se ne approfondirà la sua attualizzazione anche alla luce della recente normativa e della giurisprudenza costituzionale. In particolare, si illustreranno i contenuti delle sentenze della Corte Costituzionale n.164/85, 228/04, 229/04 e 431/05, in cui si dà contenuto al concetto di difesa civile o difesa non armata. Possono inoltre essere qui inserite tematiche concernenti la pace e diritti umani alla luce della Costituzione italiana, della Carta Europea e degli ordinamenti delle Nazioni Unite.

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4) La difesa civile non armata e nonviolenta Questo modulo, nei contenuti, è strettamente collegato ai moduli di cui ai punti 2) e 3). Muovendo da alcuni cenni storici di difesa popolare nonviolenta, si presenteranno le forme attuali di realizzazione della difesa alternativa sul piano istituzionale, di movimento e della società civile. Nell’ambito di riferimenti al diritto internazionale si possono inoltre approfondire le tematiche relative alla “gestione e trasformazione nonviolenta dei conflitti”, alla ”prevenzione della guerra” e alle “operazioni di polizia internazionale”, nonché ai concetti di “peacekeeping”, “peace-enforcing” e “peacebuilding”.

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5) La solidarietà e le forme di cittadinanza In questo modulo si partirà dal principio costituzionale di solidarietà sociale e dai principi di libertà ed eguaglianza per affrontare il tema delle limitazioni alla loro concretizzazione. In tale ambito saranno possibili riferimenti alle povertà economiche e all’esclusione sociale, al problema della povertà e del sottosviluppo a livello mondiale, alla lotta alla povertà nelle scelte politiche italiane e negli orientamenti dell’Unione Europea, al contributo degli Organismi non Governativi. Verrà inoltre presentato il concetto di cittadinanza e di promozione sociale, come modo di strutturare, codificando diritti e doveri, l’appartenenza ad una collettività che abita e interagisce su un determinato territorio; si insisterà sul concetto di cittadinanza attiva, per dare ai volontari il senso del servizio civile come anno di impegno, di condivisione e di solidarietà. Si evidenzierà il ruolo dello Stato e della società nell’ambito della promozione umana e della difesa dei diritti delle persone ed il rapporto tra le istituzioni e le organizzazioni della società civile. Inoltre, partendo dal principio di sussidiarietà, si potranno inserite tematiche concernenti le competenze dello Stato, delle Regioni, delle Province e dei Comuni nei vari ambiti in cui opera il servizio civile, con riferimenti al Terzo Settore nell’ambito del welfare.

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6) Servizio civile nazionale, associazionismo e volontariato In questo modulo verranno evidenziate le affinità e le differenze tra le varie figure che operano

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sul territorio. Sarà chiarito il significato di “servizio” e di “civile”. 7) La normativa vigente e la Carta di impegno etico Verranno illustrate le norme previste dal legislatore, nonché quelle di applicazione che regolano il sistema del servizio civile nazionale.

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8) Diritti e doveri del volontario del servizio civile In tale modulo, strettamente collegato al precedente, occorrerà mettere in evidenza il ruolo e la funzione del volontario e illustrare la circolare sulla gestione, concernente la disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale.

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9) Presentazione dell’Ente In questo modulo, per fornire ai volontari gli elementi di conoscenza del contesto in cui si troveranno a prestare l’anno di servizio civile, verranno presentate la storia, le caratteristiche specifiche e le modalità organizzative ed operative dell’Ente accreditato.

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10) Il lavoro per progetti Questo modulo, collegato al precedente, illustrerà il metodo della progettazione nelle sue articolazioni compresa la fase della valutazione di esito, di efficacia ed efficienza del progetto e la valutazione della crescita umana dei volontari in servizio civile.

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11) corso primo soccorso

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12) Condivisione, valutazione e autovalutazione delle esperienze, bilancio delle competenze acquisite

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TOTALE ORE 42

34) Durata:

Il progetto prevede un percorso formativo generale di 42 ore totali.

Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari

35) Sede di realizzazione:

Prevalentemente presso la Cooperativa Emmanuel di Bovolone, sede principale di attuazione del progetto e le sale degli Enti partner, per valorizzare la co-promozione e dare l'opportunità ai volontari di conoscere altri volontari e condividerne insieme le esperienze.

36) Modalità di attuazione:

La formazione specifica verrà effettuata con formatori con laurea o esperienza pluriennale nelle

attività previste dal progetto.

37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:

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CRISTIANO PRAVADELLI nato a Legnago il 03/03/1971 residente in Via Roma 590 – 37050 Angiari (VR) FACCHINI GLORIA nata a Legnago il 08/11/1974 residente in Via Almerini Vecchia 2/c - 37045 Legnago (VR) RIGHI BARBARA nata a Bovolone il 22/05/1975 residente in Via Don Calabria 30 – 37051 Bovolone (VR)

38) Competenze specifiche del/i formatore/i:

CRISTIANO PRAVADELLI Diploma di Operatore Tecnico Addetto all’Assistenza (OSS), maturità artistica, diploma di maturità in arte applicata, baccalaureato in Psicologia dell’Educazione, laurea specialistica in psicologia clinica; abilitazione alla professione di psicologo, diploma di coach professionista, quindici anni di esperienza con le persone disabili maturati presso l’associazione Piccola Fraternità di Porto Legnago ONLUS, nella quale da un anno svolge la funzione di psicologo e si occupa dei progetti dell’associazione. Dal 2012 lavora in libera professione come psicologo clinico, coach e formatore. Nell'anno 1993/1994 ha svolto il proprio servizio civile come obiettore di coscienza presso la Caritas Diocesana di Verona. FACCHINI GLORIA 18 anni di esperienza con le persone disabili maturati presso l’Emmanuel Cooperativa Sociale ONLUS della quale è socia e dove attualmente svolge funzione di Coordinatore degli operatori e dei volontari e di Educatore. RIGHI BARBARA 10 anni di esperienza con le persone disabili maturati presso l’Emmanuel Cooperativa Sociale ONLUS della quale è socia e da 9 anni membro del consiglio d’amministrazione, dove attualmente svolge funzione di Coordinatore degli operatori e dei volontari e di Educatore.

39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

Lezione frontale teorica e lezione frontale interattiva; applicazione pratica con affiancamento; studio individuale. Tale formazione avrà in particolare due momenti, pre e post inserimento. L’obiettivo della formazione e’ quello di sensibilizzare e formare i volontari alle attività previste dal presente progetto di SCN declinando i suoi contenuti nella realtà operativa reale in cui saranno impegnati. La formazione fornirà gli strumenti adatti per gestire le attività previste e il know how necessario per gestire al meglio il rapporto di relazione con i vari utenti.

40) Contenuti della formazione:

Si prevedono 28 incontri di formazione. Questi incontri si possono suddividere, in base alla durata e ai contenuti, in due gruppi 1. dodici incontri FULL IMMERSION di quattro ore finalizzati all’acquisizione di conoscenze teoriche. I temi delle sessioni in full immersion saranno trattati, prevalentemente, attraverso le seguenti modalità: lezione frontale, role playing, brainstorming e problem solving. 2. sedici incontri EPG (esperienze pratiche guidate) di un’ora e mezza per esperienze

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applicative. I temi delle sessioni EPG saranno trattati, prevalentemente, attraverso le seguenti modalità: case study, brainstorming, problem solving, materiali video. Le EPG saranno strutturate tutte nello stesso modo e cioè: - Presentazione di un caso - Dibattito e confronto - Simulazioni di possibili modalità d’intervento Qualora sia possibile, le EPG si svolgeranno di venerdì pomeriggio (15.30-16.30) all’interno della riunione d’equipe con gli operatori del centro. Le giornate FULL IMMERSION tratteranno sul piano teorico i seguenti temi: 1) La mission dell’Emmanuel Cooperativa Sociale (formatore Facchini Gloria) - Organizzazione della cooperativa - Lo statuto - La mission dell’Emmanuel Cooperativa Sociale 2) La comunicazione (formatore dott. Cristiano Pravadelli) - Il comportamento non verbale - L’espressione delle emozioni - La concretezza 3) La relazione d’aiuto (formatore dott. Righi Barbara) - Le qualità dell’operatore/volontario nella relazione di aiuto - La comprensione - La sincerità, l’apertura, il rispetto e l’immediatezza - La confrontazione 4) Dimensione antropologica (formatore dott. Cristiano Pravadelli) - La disabilità come diversità - La condizione umana come base comune - La diversità che si inscrive nella storia della persona. - L’incontro con l’altro come occasione di crescita reciproca 5) Il se’ e l’altro (formatore dott. Cristiano Pravadelli) - Il modello del mondo - La persona con deficit - Struttura intrapsichica e interpersonale - La relazione educativa 6) Sviluppo delle potenzialità (formatore Cristiano Pravadelli) - Il concetto di potenzialità - L’empowerment individuale; - L’empowerment comunitario - Le life skills. 7) Il lavoro in equipe (formatore Facchini Gloria) - Il lavoro di equipe come strumento educativo efficace: approfondimento della relazione tra persone che lavorano in sinergia all’interno del medesimo progetto; - Ruoli e competenze differenti nel lavoro in equipe; - Gestione delle dinamiche di gruppo e sulle metodologie di lavoro in gruppo;

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- Gestione dei conflitti; 8) Quali opportunità per la persona disabile sul territorio (formatore Facchini Gloria) - I servizi pubblici - L’associazionismo - La comunità locale 9) L'interazione nei gruppi (formatore Righi Barbara) - come costruire coesione di gruppo - il processo decisionale in gruppo - la leadership 10) L’altruismo: dare e ricevere aiuto alla scoperta del volontariato (formatore Cristiano Pravadelli) - le implicazioni personali - la risposta empatica - l’effetto riscaldamento 11) A che gioco giochiamo? (formatore Facchini Gloria) - la sindrome del salvatore - la vittima - il persecutore 12) A che gioco giochiamo 2 ovvero le posizioni esistenziali (formatore Cristiano Pravadelli) - Io + Tu+, Io+ Tu-, Io- Tu+, Io-Tu-

41) Durata:

72 ore da svolgere durante il servizio.

Altri elementi della formazione

42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:

Monitoraggio della formazione generale: sono previsti dei questionari di apprendimento per valutare il livello delle conoscenze acquisite e per orientare in modo aderente ai bisogni formativi il percorso globale. Monitoraggio della formazione specifica: - Si prevede un colloquio individuale mensile di confronto tra l’OLP e il volontario finalizzato alla valutazione dell’esperienza (durata variabile dai venti minuti a un’ora). - Ogni 12 ore circa di formazione specifica (tre moduli full immersion) saranno utilizzati questionari per valutare il livello di apprendimento. Tali risultati, se indicheranno un livello di apprendimento insufficiente, saranno discussi e confrontati con il volontario durante il colloquio individuale mensile. Sulla base degli elementi emersi da questo confronto sarà possibile riorientare, qualora fosse necessario, il percorso formativo al fine di mantenerlo il più aderente possibile ai bisogni formativi di ciascun volontario. - Sono previsti inoltre due questionari di autovalutazione dell’esperienza di servizio civile, uno a

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domande aperte (allegato 5) a metà servizio e uno a domande chiuse a fine servizio (allegato 6).

Piano di monitoraggio formazione specifica

Mese di servizio 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

Moduli incontri Full immersion

1-2-3 1-2-3 1-2-3 1-2-3

Colloquio individuale

1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1

Verifica in itinere con

questionario di apprendimento

n.1 n.1 n.1 n.1

Questionari di autovalutazione

1 1

Data, 23/06/2015

Il Responsabile legale dell’ente

Fiorini Stefano