ALE 2 DCB - ROMA - Congregazione degli Oblati di Maria ... · e alla Parrocchia del Cuore Immacolato di Maria a Sassari. ... 1816, Essa continua e attualizza nella Chiesa la spiritualità

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LORETO

SANTUARIO LORETO:MYRIAM MAGGIO 2009 26/08/2009 8.22 Pagina 1

Rivista degli Oblati di Maria Vergine

La rivista MYRIAMsi sostiene unicamente

con le offerte dei lettori.MYRIAM è una pubblicazione

a carattere religioso.Mettila a disposizione della tua famiglia,

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Direttore responsabile:Sergio Zirattu, omv

Segretaria di redazione:Mariarosa Scalcon, omvf

Per la fotografia:Luciano Marchesin, omv

Hanno collaborato a questo numero: Carlo Rossi, omv

Andrea Brustolon, omvVittorio Celoria,omv

Giovanni Mannini,omvJames Gerlett, omv

Autorizzazione Tribunale di Roma, n. 85del 11/03/2009

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La rivista Myriam è collegataalle attività dei Santuari,

Parrocchie e Centridi Spiritualità degli Oblati

di Maria Vergine in Italia edin Nigeria:

Sacro Cuore

Pinerolo, ChiavariSS. Salvatore

PantelleriaNostra Signora delle Grazie

CarignanoMadonna della Salette

ViùMaria Regina della Pace

TorinoS. Maria del Pianto

RomaN. Signora di Fatima

S. Vittorino - RomaS. Caterina di Alessandria

SassariConvitto Eccl.co S. Elena

RomaS. Francesco

PantelleriaS. Gaetano

PantelleriaS. Giorgio

RoveretoS.S. Iacopo e Filippo

PisaS. Berardo

TeramoMondo Migliore

Rocca di PapaPensionato Lanteri

PisaLanteri House

Suleja - Nigeria

Sommario

Santuario N.S. di Fatima, Via di Ponte Terra, 8 - 00132 S. Vittorino - RomaTel. 06 22.66.016 - 06 22.66.024 - E-mail: [email protected]

LORETO, LA CASA DI TUTTI - ..................... 3

IL “SI” FEDELE ................................................................ 6

LORETO .................................................................................9

ICONA DELL’INCARNAZIONE.....................................14

SANTA MARIA ...............................................18

UN GRANDE MISSIONARIO IN CIELO ..... 22

LANTERIHUMANITAS .......................................... 24

MYRIAMMYRIAM

In relazione alla normativa sulla tutela delle persone e di altrisoggetti rispetto al trattamento dei dati personali (legge31/12/1966 n.675), ci è gradito comunicarLe che il Suo nomeè stato inserito nel nostro indirizzario esclusivamente allo scopodi inviarLe la rivista Myriam e garantiamo che tali dati sonoutilizzati esclusivamente per l’invio di comunicazioni inerentialle opere della Congregazione degli Oblati di Maria Vergine esono trattati con la massima riservatezza.Qualora queste comunicazioni non fossero di Suo gradimentoè Sua facoltà richiedere la cancellazione dei dati relativi allaSua persona dal nostro indirizzario.


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ILSantuario di Loreto, checonserva al suo internoi resti della Santa Casa

di Nazaret, è uno dei più frequen-tati al mondo, certamente il piùimportante d’Italia. Le sue originirisalgono alla fine del 1200quando da Nazaret fu portata aLoreto la povera abitazione inpietre della Vergine Maria. È unasemplice stanza, formata da trepareti, che a Nazaret si situavanonell’imboccatura di una grotta, incui si svolse la vita domesticadella Santa Famiglia.È il luogo dell’Annunciazione,

della vita nascosta di Gesù, doveGiuseppe svolse il suo ruolo dipadre e dove morì. Possiamodire che è il luogo Santo dove ilVerbo si fece Carne.

Per secoli si è discussosulla questione lauretana, sull’at-tendibilità cioè dei dati che ne ri-feriscono l’origine, sul come laSanta Casa arrivò a Loreto esull’autenticità di quelle poveremura. Gli studi recenti hanno po-tuto definire, in maniera risolu-tiva, che la Casa di Loreto è laCasa di Nazaret. All’interno dellarivista troverete i risultati di que-sto lavoro.

Chi visita Loreto rimaneimpressionato dalla sua strutturadi “cittadella murata”, con lapiazza, il palazzo Apostolico, lafontana e la grande Basilica, al-l’interno della quale si erge ilricco rivestimento che racchiudela Santa Casa. È un itinerario di

L o r e t oLa Casa di tutti


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fede che conduce il pellegrino aconoscere la povertà evangelicae un invito a entrare nel grandemistero dell’Incarnazione. Il pel-legrino che vi entra si sente comea Casa sua, percepisce che li haavuto inizio la storia della propriafede, sente quasi il suono di quel“SI” che ha cambiato la storiadell’umanità. Giovanni Paolo IIcosì si esprimeva:“Quello di Loreto è un Santuariomirabile. In esso è inscritta latrentennale esperienza di condi-visione, che Gesù fece con Mariae Giuseppe. Attraverso questomistero umano e divino, nellacasa di Nazaret è come inscrittala storia di tutti gli uomini, poichéogni uomo è legato ad una casa,

dove nasce, lavora, riposa, in-contra gli altri; la storia di ogniuomo, è segnata in modo parti-colare da una casa: la casa dellasua infanzia, dei suoi primi passinella vita. E' eloquente per tuttiche, quest’Uomo Unico, il Figliodi Dio, abbia voluto legare la suastoria ad una casa, quella di Na-zaret, che lo ospitò lungo l’interoarco della sua infanzia, adole-scenza e giovinezza, cioè dellasua maturazione umana… Lacasa del Figlio dell’uomo è dun-que la Casa di tutti i figli di Dio.La storia di ogni uomo, in uncerto senso, passa attraversoquella Casa”.

P. Sergio Zirattu omv

Un nuovo Rettor MaggioreIL Capitolo Gnerale della Congregazione degli Oblati di

Maria Vergine, tenutosi a Parigi nel mese di luglio, ha nominato

Rettor Maggiore il Padre Sergio Zirattu, attuale Direttore della ri-

vista Myriam.

P. Sergio è nato a Sassari il 27 aprile del 1948. Nel 1969 è

entrato in Congregazione, iniziando il percorso di formazione e

consacrazione che lo ha portato a Roma per gli studi filosofici e

nel Brasile per quelli teologici. Dopo l’ordinazione, nel 1977, è

stato destinato alla Missione del Castagno, in Amazzonia, dove è

rimasto sino al 1985. In seguito è stato destinato al Santuario di

San Vittorino, dove per due volte ha svolto la funzione di Rettore

e alla Parrocchia del Cuore Immacolato di Maria a Sassari. In se-

guito è stato Rettore provinciale per l’Italia.

Mentre la Redazione si congratula col padre Sergio, gli as-

sicura l’appoggio nelle preghiere.


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I Capitolari che hanno eletto il Rettor Maggiore degli Oblati di Maria Vergine. In

prima fila, al centro, P. Sergio Zirattu, alla sua destra P. Patrice Véraquin, Rettor

Maggiore uscente, che ha guidato la Congregazione negli ultimi dodici anni.

CHI SONO GLI OBLATI DI MARIA VERGINE

La Congregazione degli Oblati di Maria Vergine è stata fondata a Carignano (TO) nel

1816, Essa continua e attualizza nella Chiesa la spiritualità del Venerabile Lanteri con la te-stimonianza e l’impegno apostolico dei suoi membri.E’ composta di chierici e fratelli coadiutori chiamati dallo Spirito Santo alla ricerca di Diosolo. Si donano totalmente al Padre con voti pubblici e seguono Gesù Cristo sotto la guidadi Maria Santissima. Conducono vita fraterna in comunità e si dedicano al servizio delRegno di Dio, attuando lo spirito e il carisma del loro Fondatore.

Il fine

Il fine della Congregazione è di attendere seriamente alla santificazione dei suoi membriper via dell'imitazione più attenta di Gesù Cristo che si propongono per modello in ogniazione, unitamente agli esempi di Maria SS., loro cara Madre, e di attendere con tutto l'im-pegno alla redenzione e santificazione degli uomini, coll'esatta osservanza delle loro Costi-tuzioni approvate dall'Autorità Ecclesiastica.

La missione ecclesiale

a) consiste nell’attendere, con tutto l’impegno, alla santificazione del popolo di Dio, prin-cipalmente col guidare gli Esercizi Spirituali e col promuoverne la pratica il più possibile,sia in pubblico sotto forma di missioni popolari, sia in privato;b) nel contribuire alla formazione del clero sia nella preparazione agli ordini sacri sia nel-l’esercizio del loro ministero;c) nel divulgare e sostenere, con mezzi adeguati, le verità della fede e i valori morali;d) nel diffondere i libri buoni e la sana dottrina della Chiesa per mezzo della stampa e deivari strumenti di comunicazione sociale;e) nel favorire e promuovere l’apostolato della chiesa in terra di missione;f) nel curare la formazione e l’animazione del laicato, rinnovando lo stile seguito dal P. Lan-teri nelle Amicizie.


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Mi chiedo e vidomando: lerichieste che

Dio ci rivolge, per quanto impe-gnative possano sembrarci, po-tranno mai uguagliare ciò che fudomandato da Dio alla giovaneMaria? Cari ragazzi e ragazze,impariamo da Maria a dire il no-stro "sì", perché lei sa veramenteche cosa significhi rispondere ge-nerosamente alle richieste del Si-gnore. Maria, cari giovani,conosce le vostre aspirazioni piùnobili e profonde. Conosce bene,soprattutto, il vostro grande desi-

derio di amore, il vostro bisognodi amare e di essere amati. Guar-dando a lei, seguendola docil-mente scoprirete la bellezzadell’amore, non però di un amore"usa-e-getta", passeggero e in-gannevole, prigioniero di unamentalità egoista e materialista,ma dell’amore vero e profondo.Nel più intimo del cuore ogni ra-gazzo e ogni ragazza, che si af-faccia alla vita, coltiva il sogno diun amore che dia senso pieno alproprio avvenire. Per molti que-sto trova compimento nellascelta del matrimonio e nella for-

Il “SI” fedeleIL “SI” di Maria è il modello

di fedeltà per ogni scelta di

vita in risposta alla volontà

del Signore. Durante la sua

visita a Loreto Benedetto

XVI lo ha voluto ricordare

sopratutto ai giovani.

Il “SI” fedele


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mazione di una famiglia dovel’amore tra un uomo e una donnasia vissuto come dono reciprocoe fedele, come dono definitivo,suggellato dal "sì" pronunciatodavanti a Dio nel giorno del ma-trimonio, un "sì" per tutta l’esi-stenza. So bene che questosogno è oggi sempre meno facileda realizzare. Attorno a noiquanti fallimenti dell’amore! Quante coppie chinano la testa,si arrendono e si separano!Quante famiglie vanno in fran-tumi! Quanti ragazzi, anche travoi, hanno visto la separazione eil divorzio dei loro genitori! A chisi trova in così delicate e com-plesse situazioni vorrei dire que-

sta sera: la Madre di Dio, la Co-munità dei credenti, il Papa visono accanto e pregano perchéla crisi che segna le famiglie delnostro tempo non diventi un falli-mento irreversibile. Possano lefamiglie cristiane, con il sostegnodella Grazia divina, mantenersifedeli a quel solenne impegnod’amore assunto con gioia di-nanzi al sacerdote e alla comu-nità cristiana, il giorno solennedel matrimonio.

Di fronte a tanti fallimentinon è infrequente questa do-manda: sono io migliore dei mieiamici e dei miei parenti chehanno tentato e hanno fallito?Perché io, proprio io, dovrei riu-

scire là dove tanti si ar-rendono?Quest’umano timorepuò bloccare anche glispiriti più coraggiosi,ma in questa notte checi attende, ai piedidella sua Santa Casa,Maria ripeterà a cia-scuno di voi, cari gio-vani amici, le paroleche lei stessa si sentìrivolgere dall’Angelo:Non temete! Non ab-biate paura! Lo Spirito

Annunciazione, di L. Seltz, Loreto,

Cappella Tedesca


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Santo è con voi e non vi abban-dona mai. A chi confida in Dionulla è impossibile. Ciò vale perchi è destinato alla vita matrimo-niale, ed ancor più per coloro aiquali Iddio propone una vita di to-tale distacco dai beni della terraper essere a tempo pieno deditial suo Regno. Tra voi ci sono al-cuni che sono incamminati versoil sacerdozio, verso la vita consa-crata; taluni che aspirano ad es-sere missionari, sapendo quantie quali rischi ciò comporti. Pensoai sacerdoti, alle religiose e ailaici missionari caduti sulla trin-cea dell’amore al servizio del

Vangelo.

Ci potrebbe dire tante cose al ri-

guardo padre Giancarlo Bossi,

per il quale abbiamo pregato du-

rante il periodo del suo sequestro

nelle Filippine, e oggi gioiamo

nell’averlo tra noi. In lui vorrei sa-

lutare e ringraziare tutti coloro

che spendono la loro esistenza

per Cristo sulle frontiere del-

l’evangelizzazione.

Cari giovani, se il Signore vi

chiama a vivere più intimamente al

suo servizio, rispondete generosa-

mente. Siatene certi: la vita dedi-

cata a Dio non è mai spesa invano.

Impariamo da Maria a dire il nostro "sì", perché lei sa veramente che cosa signi-

fichi rispondere generosamente alle richieste del Signore


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9Secondo un’antica tradi-zione risalente al 1470, siracconta che nel 1291,

quando i crociati furono espulsidefinitivamente dalla Palestina,la Casa della Vergine fu percosì dire “smontata” e traspor-tata a Tersatto, un rione dell’at-tuale città di Fiume, in Croazia,il 10 maggio 1291. Poiché fumolto spesso preda di ladri e dipellegrini alla ricerca di reliquie,il 10 dicembre 1294 fu traslatain Italia, nelle Marche dove, apiù tappe, venne portata defini-tivamente nella località di Lo-reto, allora sotto la diocesi diRecanati.

Il santuario di Loreto

conserva i resti in mura-

tura della Casa di Maria

Santissima a Nazaret.

Loreto

La stessa tradizione, peraltrotardiva rispetto ai fatti realmenteaccaduti, attribuisce agli “An-geli” il trasporto della Casa.

Gli scavi archeologici

Studi archeologici recentihanno permesso di conoscerela realtà dei fatti che si sonosucceduti nel “trasporto” dellaCasa e sull’autenticità dellastessa.Tra il 1955 e 1960 sono statifatti degli scavi nella Chiesa del-l’Annunciazione, a Nazaret, co-struita sul luogo dell’abitazionedella Vergine Maria e, tra il 1962

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e il 1965, nella stessa Casa diLoreto.

Queste due indagini siconfermano a vicenda.A Nazaret si è scoperto infattiche il nucleo centrale dellaChiesa dell’Annunciazione èl’abitazione della Vergine, costi-tuita, come le altre di queltempo e di quel luogo, da unaGrotta scavata nella roccia,usata come deposito, e da unaCasa in muratura, destinata all’abitazione, con altre piccolestrutture.E’ risultato che già dal III secoloquesta Casa è stata adattata aluogo di culto, essendo poi so-vrastata da un edificio sacro piùampio che, durante l’epocadelle crociate, comprendeva eproteggeva la Santa Dimora inuna cripta.Non è strano quindi che, così

protetta, la Santa Casa si siaconservata intatta sino alla finedel secolo XII, quando, secondola “tradizione lauretana” fu tra-sportata prima in Croazia e poiin Italia.Nell’attuale Basilica dell’Annun-ciazione, ricostruita a seguitodegli scavi del 1955, manca in-fatti la parte in muratura dellaCasa di Maria, mentre se neconserva la Grotta.

Con gli scavi del 1962-1965 fatti a Loreto si è giunti allaconclusione che la Santa Casa,la struttura costituita da tre pa-reti in pietra e protetta da unmanufatto di marmo situato alcentro della Basilica, corri-sponde alla parte muraria man-cante a Nazaret.Gli indizi poi che quelle pietreappartengono della Casa di Na-zaret sono molteplici.

Grotta dell’Annun-

ciazione, a Nazaret,

riportata alla luce

durante gli scavi del

1955-1960.

Originaziamente era

composta anche

dalla Casa che at-

tualmente si trova a

Loreto.


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Innanzi tutto è stato evidenziatocome tutta la struttura non hafondamenta, poggiando diretta-mente sul suolo calpestabile deltempo, che era una pubblicavia. Non si tratta quindi di unacostruzione progettata e realiz-zata in loco, ma di un manufattoappoggiato e sorretto da mat-toni per garantirne la strutturaoriginaria.Le pietre che la compongononon sono del luogo, ma appa-iono lavorate secondo una par-ticolare tecnica usata nellaPalestina. Mentre i mattoni, chesono gli unici materiali disponi-bili nella zona di Loreto, sonostati messi a supporto e prote-zione della struttura della Casa.Non solo, su quelle pietre sonostati decifrati dei graffiti, risalenti

al II-V secolo, presenti anchenegli scavi di Nazaret. In uno diessi si legge, in caratteri grecicon due lettere ebraiche: “OGesù Cristo, Figlio di Dio”.Nei secoli l’ambiente è stato poiadattato al culto e ornato di varimateriali, sino all’attuale siste-mazione.

La tradizione degli “Angeli”

Come si è detto, un’anticatradizione attribuiva agli angeli iltrasporto della Casa da Nazaretalla Croazia. Solo nel 1985, conla scoperta e la pubblicazione diun documento risalente al XIIsecolo si è potuto far luce sutale “mistero”. In esso si parla di“Sante pietre portate via dallaCasa della Nostra Signora la

Le pietre della Santa Casa di Loreto risultano essere originarie della Palestina.

I grafitti presentano scritte devozionali che risalgono al II secolo, quando la

Casa copriva la Grotta di Nazaret.


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Madre di Dio” e di una icona raf-figurante la Madonna con ilBambino in grembo.Le “sante pietre” nel settembre-ot-tobre del 1294, secondo il docu-mento, passarono da NiceforoAngeli, legato alla famiglia impe-riale di Costantinopoli, a Filippod’Angiò, figlio del re di Napoli,quale dote nuziale di Ithamar (oMargherita) Angeli, figlia di Nice-foro.Altre scoperte e notizie docu-mentali confermano i dati riferitidA questo documento.

E’ da ritenere quindi che

l’inserimento della famiglia An-geli nella storia della Casa diLoreto abbia alimentato quellatradizione che considera di ini-ziativa divina e miracolosa il tra-sporto della casa di Nazaret.

Questo naturalmente nontoglie niente al mistero dellaSanta Casa di Loreto, anzi, raf-forzandone la verità storicadella traslazione, ci confermache essa è veramente la Casadove Maria ha pronunciato ilsuo “SI”.

L.M.

La statua della Madonna, rivestita

della sua tradizionale dalmatica,

sull’altare della S. Casa (a destra,

vista generale).


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Il rivestimento marmoreo della Santa Casa. Voluto da Giulio II (1503-

13) fu realizzato su disegno del Bramante e da rinomati artisti del ri-

nascimento italiano.

Nei secoli passati il rivestimento destò l’ammirazione di celebri per-

sonaggi. Giorgio Vasari, architetto e storico dell’arte, in visita a Loreto

nel 1566, lasciò scritto che la S. Casa “non poteva, quanto al mondo,

ricevere maggiore né più ricco ornamento”, superiore “alle più pre-

ziose gemme orientali”. Torquato Tasso, scrittore e poeta, visitandola

nel 1587, ne richiamò poeticamente i maggiori scultori della grecia

classica.

Complesso marmoreo che riveste la S. Casa


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L a Santa Casa di Loreto è

“icona” non di astratte ve-rità, ma di un evento e di un

mistero: l’Incarnazione del Verbo.È sempre con profonda commo-zione che, entrando nel veneratosacello, si leggono le parole postesopra l’altare: “Hic Verbum carofactum est”: Qui il Verbo si è fattocarne. L’Incarnazione, che si ri-corda dentro codeste sacre mura,riacquista di colpo il suo genuinosignificato biblico; non si tratta diuna mera dottrina sull’unione tra ildivino e l’umano ma, piuttosto, diun avvenimento accaduto in unpunto preciso del tempo e dellospazio, come mettono meraviglio-samente in luce le parole dell’Apo-stolo: “Quando venne la pienezzadel tempo, Dio mandò il suo Figlio,nato da donna” (Gal 4, 4).Maria è la Donna, è, per così dire,

lo “spazio” fisico e spirituale in-sieme, in cui è avvenuta l’Incarna-zione. Ma anche la Casa in cui Ellavisse costituisce un richiamo quasiplastico a tale concretezza. “A Lo-reto… si medita e si riscopre la na-scita di Cristo, il Verbo divino, e lasua vita terrena, umile e nascostaper noi e con noi; a Loreto la realtàmisteriosa del Natale e della SantaFamiglia diventa, in qualche modo,palpabile, si fa esperienza perso-nale, commovente e trasformante”Qual è, a questo proposito, il messaggioche la Santa Casa di Loreto, quale “San-tuario dell’Incarnazione”, deve contri-buire a diffondere nel mondo? Essa cirichiama alla mente la salvezza nel suo“stato nascente” che è sempre, come sisa, il più carico di suggestione; rendein qualche modo presente” quel-l’istante unico nella storia in cui lagrande novità fece la sua irruzionenel mondo. Essa aiuta, perciò, a ri-

ICONA DELL’INCARNAZIONENella Lettera scritta in occasione del VII Centenario laure-

tano, il 15 agosto 1993, Giovanni Paolo II, ha scritto: “La

Santa Casa di Loreto non è solo una reliquia, ma anche una

preziosa icona concreta”, perché si fa specchio che riflette

ineffabili verità di fede e rifrange luce su alti valori di vita.

ICONA DELL’INCARNAZIONEICONA DELL’INCARNAZIONESANTUARIO LORETO:MYRIAM MAGGIO 2009 26/08/2009 8.22 Pagina 14

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trovare, ogni volta, lo stupore,l’adorazione, il silenzio necessariodavanti a tanto mistero. … Lostesso contrasto, che si nota a Lo-reto, tra la povertà e la nudità dellepareti interne della Santa Casa e ilsuo splendido rivestimento marmo-reo, quante cose ci aiuta a capiredel mistero dell’Incarnazione!“Gesù Cristo, da riccoche era, si è fatto po-vero per voi, perchévoi diventaste ric-chi per mezzodella sua po-vertà” (2 Cor8, 9). Nullaesprime me-glio la tra-s c e n d e n t eg r a n d e z z adelle opered i v i n equanto la ri-nuncia e l’as-senza di ognigrandezza ea p p a r e n z aumana. La nuditàdella Santa Casa diNazaret annuncia lanudità della croce e ilmistero dell’Incarnazionecontiene già “in nuce” il misteropasquale.Si tratta dello stesso mistero di“spoliazione” e di “kenosi”, nelquale Maria è stata intimamente as-

sociata al Figlio. Un aspetto che deve essere tenutoparticolarmente vivo nel Santuariolauretano è quello che riguarda ilruolo dello Spirito Santo negli inizidella salvezza. Grazie ad esso, seda una parte l’Incarnazione annun-cia il mistero pasquale, dall’altra

prelude già alla Pentecoste....Ciò che nella pienezza

del tempo si è com-piuto per opera

dello SpiritoSanto, solo peropera sua puòora emergerealla memoriadella Chiesa.E dove si po-trebbe par-lare con piùefficacia delruolo delloS p i r i t oSanto, “da-tore di vita”,

se non nel San-tuario lauretano,

che ricorda ilmomento e il

luogo in cui Eglicompì la suprema delle

sue operazioni “vivifi-canti”, dando vita, nel seno di

Maria, all’umanità del Salvatore?

(Giovanni Paolo II)


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Maria, Madre del sì, tu hai ascoltato Gesù e conosci il timbro della sua voce e il battito del suo cuore.

Stella del mattino, parlaci di Lui e raccontaci il tuo cammino per seguirlo nella via della fede.

Maria, che a Nazareth hai abitato con Gesù, imprimi nella nostra vita i tuoi sentimenti, la tua docilità, il tuo silenzio che ascolta

e fa fiorire la Parola in scelte di vera libertà.

Maria, parlaci di Gesù, perché la freschezza della nostra fede brilli nei nostri occhi e scaldi il cuore di chi ci incontra,

come Tu hai fatto visitando Elisabetta che nella sua vecchiaia ha gioito con te per il dono della vita.

Maria, Vergine del Magnificat,aiutaci a portare la gioia nel mondo e, come a Cana, spingi ogni giovane, impegnato nel servizio ai fratelli,

a fare solo quello che Gesù dirà.

Maria, poni il tuo sguardo sull'Agorà dei giovani, perché sia il terreno fecondo della Chiesa italiana. Prega perché Gesù, morto e risorto, rinasca in noi

e ci trasformi in una notte piena di luce, piena di Lui.

Maria, Madonna di Loreto, porta del cielo,aiutaci a levare in alto lo sguardo.

Vogliamo vedere Gesù. Parlare con Lui. Annunciare a tutti il Suo amore.

BENEDICTUS PP. XVI

PREGHIERA ALLA MADRE DEL “SI”

Maria, Madre del sì, tu hai ascoltato Gesù e conosci il timbro della sua voce e il battito del suo cuore.

Stella del mattino, parlaci di Lui e raccontaci il tuo cammino per seguirlo nella via della fede.

Maria, che a Nazareth hai abitato con Gesù, imprimi nella nostra vita i tuoi sentimenti, la tua docilità, il tuo silenzio che ascolta

e fa fiorire la Parola in scelte di vera libertà.

Maria, parlaci di Gesù, perché la freschezza della nostra fede brilli nei nostri occhi e scaldi il cuore di chi ci incontra,

come Tu hai fatto visitando Elisabetta che nella sua vecchiaia ha gioito con te per il dono della vita.

Maria, Vergine del Magnificat,aiutaci a portare la gioia nel mondo e, come a Cana, spingi ogni giovane, impegnato nel servizio ai fratelli,

a fare solo quello che Gesù dirà.

Maria, poni il tuo sguardo sull'Agorà dei giovani, perché sia il terreno fecondo della Chiesa italiana. Prega perché Gesù, morto e risorto, rinasca in noi

e ci trasformi in una notte piena di luce, piena di Lui.

Maria, Madonna di Loreto, porta del cielo,aiutaci a levare in alto lo sguardo.

Vogliamo vedere Gesù. Parlare con Lui. Annunciare a tutti il Suo amore.

BENEDICTUS PP. XVI

PREGHIERA ALLA MADRE DEL “SI”


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Dopo il ricorso alla Ss. Tri-nità ed alla Ss. Umanità diGesù Cristo, la S. Chiesa

ci insegna a ricorrere alla Ss. Ver-gine Maria onde soggiunge subitonelle Litanie Sancta Maria ora pronobis. Non mi tratterrò a dimostrarel'equità di questo giudizio e mododi procedere della S. Chiesa, laquale è sempre assistita dallo Spi-rito Santo in tutto ciò che fa; ed inverità quale maggiore conve-nienza che dopo l'invocazione allaSs. Trinità c'indirizziamo subito a

quella che è Figlia del Padre,Madre del Figlio, Sposa dello Spi-rito Santo? Troveremo noi altrove titoli, prero-gative ed eccellenza più grande oanche solo uguale a questa? Ma passiamo subito ad esaminarela forza di questo primo titolo chela S. Chiesa dà a Maria Vergine:Santa Maria. La Chiesa chiama dunque primie-ramente Maria Santa; ma qualesantità le attribuisce mai? È unaSantità comune agli altri Santi?Maria è tale che noi non possiamoimmaginarcela più grande, e la ra-gione si è che sopra Maria non v'èpiù che Dio, sotto Maria v'è tuttociò che non è Dio. Possiamo noidirne altrettanto di qualche altro

A commento delle Litanie Lau-retanee il Venerabile PadreLanteri, Fondatore degli Oblatidi Maria Vergine, si sofferma ameditare sul titolo di Santa concui Maria Santissima viene in-vocata dalla Chiesa.

Poster del 250° anniversario

della nascita del Venerabile

Padre Bruno Lanteri

Spiritualità lanteriana pensieridel Venerabile Lanteri

Santa MariaSanta Maria


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Quando non sapete che cosa fare, o camminate per la strada, a spasso, elevateun sospiro a Maria; quando non avete niente da fare, recitate la corona, o se nonaltro recitate qualche Ave Maria. Così hanno fatto grandi uomini, consumati in etàe in pietà. (V.P. Lanteri)

soggetto, anche angelico? Dunque dopo Dio non v'è oggettopiù eccellente, più degno di lodeche Maria. Pertanto, dopo Dio ad essa dob-biamo ricorrere e riporre tutta lanostra fiducia. Inoltre si noti comela Chiesa chiama Maria VergineSanta; siccome la Chiesa trion-fante canta di Dio: Santo, Santo,Santo, così la Chiesa militantecanta di Maria: Sancta Maria, San-cta Dei Genitrix, Sancta Virgo Vir-ginum, dicendola anche cosìSanta, Santa, Santa; cioè Santa di

nome, Santa nelle azioni e Santanei comportamenti, predicata cosìa somiglianza della santità di Dio.E questo perché la santità di Mariasupera di gran lunga ogni altrasantità ed è la più simile a quelladi Dio. Vogliamo noi difatti formarciuna qualche idea di questa sìgrande santità? Riflettiamo cheMaria Vergine non cominciò adesistere che non cominciasseanche ad essere Santa (cosa chenon accadde in alcun'altra per-sona). Si noti ancora che nel primomomento del suo essere, Maria Ver-gine non solo fu Santa, ma Santis-

sima, perché la sua Santità find'allora era più grande della San-tità di qualunque Santo di questaterra, ma anche di qualunqueCherubino o Serafino, cioè era piùdotata di doni, di grazie, di virtù, diperfezioni più di ogni altra crea-tura; la sua eccellenza superaval'eccellenza di chiunque, amavapiù Dio ed era amata da Dio più diqualunque; era in sostanza la piùunita a Dio, la più simile a Dio chequalunque creatura più bella, piùperfetta del Cielo.

Venerabile Padre Lanterii


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20HANNO CHIESTO PREGHIERE E VENGONO AFFIDATI ALL’INTERCESSIONE DEL

VENERABILE LANT E R I

Silvana T. Roma; Pierina F. Biassono; Giovanna F. Benevento; Antonio S. Manfredonia; Agostino S. Teramo; NerinaB. Pisa; Pierina D.M. Cava dei Tirreni; Pasqua M. Sant’Eraclio; Adua Pia P. Pisa; Orsola G. Milano; Imperia C.Pisa; Lia G. Terni; Cesarina Z. Appianano; Ferdinando e fam. T. Tolentino; Victor-Hugo C. Terni; Cataldo D’A.Trani; Giuseppina C. Nocera Inf.; Elena S. Monte San Pietrangeli; Marietta G. Belvedere Maritt.mo; Elda L. Ca-steggio; Girolama S. Massa C.; Francesca R. Messina; Maria M. Portogruaro; Ottavina R. Roma; Franca V. IsolaLiri; Nicoletta C.R. Nuoro; Maria Rosa L.G. Corleto Perticara; Anna G. Napoli; Evelina S. Agropoli; Bianca D’A.Pescara; Palmira V. Gallicano nel Lazio; Lisalba P. Empoli; Maria B. S. Casciano V.d.P.; Orsola G. Milano; CorradoM. S. Zenone Po; Margherita B. Torino; Amneris R.P. Certaldo; Luciana F. Palaia; Tina P.S. S. Maria d. Mole; Gi-rolama S. Massa; Maria C. Allumiere; Luigina T. Mezzolombardo; Teresa D.M. Torino; Lydia R. Paceco; MonicaF. S. Ambrogio VR; Elio B. Roma; Massimo S. Fossano; Ilaria P. Roma; Maria P. Ierzu; Pasqua M. Sant’Eraclio;Anna R. Palermo; Soava R. Terni; Maria M. Salerno; Elena Maria B. Genova; Orsola G. Milano; Ottavina R. Roma;Maria D.S. Palombara S.; Rita S. Gioia d. Colle; Beatrice F. Villa Adriana; Antonietta V. Marotta; Giuseppa R. Fran-cavilla F.; Teresa L. Megliadino S. Fidenzio; inoltre pregare per: Simone; Luigi; Adelaide, la sua salute e la sua fa-miglia e il nipotino Jacopo; Alessia e il suo bimbo; Rosalia; Angelina; Anna e suo figlio; Francesco e la sua salute;Rosalia, la sua salute e per Gaetano; Antonio; Francesco e la sua salute; Anna, la sua famiglia e suo figlio; Carola ela sua famiglia; Anna e suo figlio; Rosalia e la sua famiglia; Monica; Fernanda; Giorgio; Mafalda; Andrea; Bruno,Flavio e la sua famiglia, Paola; Simone; Alessandro; Danilo, la sua salute, la sua mamma, il suo papà e la sua nonna;Iolanda e le sue intenzioni; Pasqua, le sue intenzioni e la sua salute; Luigi e le sue intenzioni; Rosalia; Anna e ilfiglio Domenico; Maria L. e la sua famiglia; Adolfina, la sua famiglia e in particolare il figlio; Shiamil e la suasalute; Andrea; Marco; Francesco e la sua salute; Liliana e le sue intenzioni; Alfredo; Francesca, Matteo e il figlioAndrea; Elisa; Francesco; Umberto; Marco; Anna; Francesco; Angela; Alessandro e Anna; Carola; Rosalia e l’attivitàdel figlio Daniele; Margherita e la sua salute, Massimo e Carlo; Francesco; Maria; Paolo; Francesco e Rosalia;Anna; Annamaria e fam.; Francesco e fam.; Marco; Luigi e Adolfina; Marco e Sandra; Daniele e fam.; Massimiliano,il figlio e la sua fidanzata; Marco; Rosalia e il suo lavoro; Grazia, la sua famiglia e le sue intenzioni; il figlio di Gi-sella; Angelina; Giuseppe, perché trovi lavoro; Maria; Danilo e la sua salute; Marcella, la sua famiglia e le sue in-tenzioni; Domenica; Gianfranco; Piera, la sua salute e il marito Daniele;

O Padre,fonte di ogni vita e santità

hai dato al Padre Pio Bruno Lanteriuna fede grande in Cristo tuo Figlio,

una speranza vivauna carità operosa

per la salvezza dei suoi fratelli.Hai fatto di lui un profeta della tua Parola

e un testimone della tua Misericordia.Egli ha amato teneramente Mariae ha insegnato, con la sua vita,

la fedeltà alla Chiesa del tuo Figlio.Ascolta ora la preghiera della tua famiglia

e concedici, per sua intercessione,la grazia che ti chiediamo,affinché per la tua gloria,

egli possa essere beatificato in terra.Te lo chiediamo per Gesù Cristo,

tuo Figlio e nostro Signore. Amen.

PREGHIERA PER LA BEATIFICAZIONE DEL VENERABILE

PADRE PIO BRUNO LANTERI


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CENTRI DI SPIRITUALITÀ LANTERIANA

CASA DI RITIRI, PREGHIERA, FORMAZIONE E INFORMAZIONE CATTOLICA

Viu’ (TO)

Piazza XXIV Maggio

Tel. 0123 696580

www.villaschiari.it

[email protected]

Villa Schiari è oggi una casa che gli Oblati di Maria Vergine dedicano ai ritiri spirituali.Sotto la guida di P. Andrea Brustolon, e grazie all’impegno di altri sacerdoti e di molti vo-lontari, la casa offre un ambiente accogliente e sereno dove dedicare del tempo alla for-mazione cristiana, alla meditazione, alla preghiera ed al riposo.

ADIACENTE AL SANTUARIO

DI N. SIGNORA DI FATIMA

SAN VITTORINO (ROMA)

Tel. 06 22660160

ore 9.00 - 13/15.00-20.00

www.casalanteri.it

[email protected]

La Casa di Esercizi degli Oblati di Maria Vergine. Sotto la guida di p. Armando Santoro econ la collaborazione delle suore Oblate di M.V.F., offre la possibilità di partecipare a mo-menti di intensa spiritualità per la crescita personale, l’orientamento della propria vita el’approfondimento della fede.

CASA LANTERI

IN ITALIA

CASA DI RITIRI, PREGHIERA, FORMAZIONE E INFORMAZIONE CATTOLICA

CASA LANTERI


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Fratel Alcide è nato a Nago (TN) il 4febbraio del 1924. Nel 1947 è entratotra gli Oblati, emettendo la Professionereligiosa nel 1950. In seguito ha colla-borato nelle comunità di Pisa (1954-56), Pantelleria (1956-64) e Loretto, inAustria, dal 1964 al 1976. Questa è laprima parte della sua lunga vita di con-sacrazione al Signore. Assieme alla fun-zione di sacrestano si occupòdell’oratorio, dedicandosi all’anima-zione spirituale dei ragazzi, organiz-zando giochi e manifestazioni chesapevano coinvolgere tutti. Amava leg-gere, informarsi e discutere con pas-sione. Autodidatta, si dedicò alla pitturae alla musica. Non disdegnò il lavoromanuale pesante, come quello di mura-tore, esercitato soprattutto nella siste-

mazione del grande convento del San-tuario della Madonna di Loreto in Au-stria (a Loretto, nel Burghenland). Fu daquesta comunità, a lavoro terminato,che partì per l’Amazzonia, nel 1976.

Lo conobbi proprio allora. Dueanni dopo, nel 1978 fondammo la Mis-sione del Castanho. Fu allora che fratelAlcide diede il meglio di se stesso. Nonavevamo niente, il suo entusiasmo an-nullava come per incanto le difficoltà.Mi ricordo i momenti passati alla fine-stra della piccola cappella, aspettandoche la gente venisse alla messa, a do-mandarci come avremmo potuto ani-marla, coinvolgerla, formarla, aiutarla.Non si perdeva d’animo. Gli bastò lasua vecchia tromba, un tamburo e unpaio di strumenti ritmici da mettere in

Fratel Alcide Mazzoldi, missionario in Amazzonia da più di trenta

anni, è ritornato alla Casa del Padre. Il Rettor Maggiore, dandone

l’annuncio, così si esprimeva: “Tutti quelli che hanno conosciuto

fr. Alcide ricordano il suo sguardo vivo e il suo largo sorriso che

comunicavano amore e serenità. Uniamo la nostra preghiera a

quella della sua famiglia, della sua comunità in Amazzonia, affi-

dandolo con grande affetto alla misericordia del Signore, sicuri

che egli, dal Cielo, non dimentica la Congregazione che ha tanto

amato.

Un grandemissionario

in cielo

Un grandemissionario

in cielo


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mano ai ragazzi per formare una speciedi orchestrina e animare le liturgie, oltreche segnare i passi delle processioni. Lagente arrivò, come per incanto: si iniziòcosì la catechesi, l’oratorio, e tante altrecose.. Il 13 maggio del 1981, nel mo-mento in cui Giovanni Paolo II fu vit-tima dell’attentato in piazza San Pietro,l’Arcivescovo di Manaus lo ordinavadiacono.

Ebbe così l’opportunità di viag-giare per tutte le comunità della mis-sione, dedicandosi al ministero dellapredicazione, amministrando i sacra-menti del battesimo, del matrimonio eil servizio della carità. Ma per tutti,anche se Diacono, è rimasto il “fra-tello”.

Sensibile alle condizioni dellagente ha coordinato i progetti dei filtrie quello delle barche. Con l’aiuto deicollaboratori e benefattori dell’Italia,dell’Austria e della Svizzera ha fatto inmodo che ogni famiglia avesse un filtroche potesse garantire la potabilità del-l’acqua, altrimenti fonte di gravi malat-

tie intestinali. Con gli stessi aiuti ha co-struito più di 150 piccole imbarcazioni,chiamate “Santa Maria”, consegnatealle comunità dell’interno per il tra-sporto dei malati e degli studenti, coin-volgendo gli abitanti in piccoli rimborsiche sono serviti ad avviare altri progetti

Era un vero uomo di Dio. Nonsi stancava mai di conoscerLo e farLoconoscere: ogni occasione era buonaper predicare, dirigere la preghiera,l’adorazione eucaristica, richiamare allaMessa.

La morte lo ha colto all’età di85 anni, il 18 giugno. Al suo funerale,presente il Vescovo di Manaus è ac-corsa una folla immensa che lo ha ve-gliato e accompagnato al cimitero delCastanho, dove riposa per l’eternità.

Da parte mia, carissimo Alcide,compagno e guida dei miei primi annidi sacerdozio, Grazie! Per tutto quelloche mi hai insegnato e per tutto quantomi hai lasciato.

P. Sergio Zirattu omv

Fr. Alcide con una delle tante “Santa Maria”, pronta per il trasporto degli

alunni e i malati. Il “progetto canoe”, a cui si è dedicato sino alla fine, con-

tinua con i confratelli presenti in Amazzonia.


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un cuore per lo sviluppo dell’umanità

Sono membri e collaboratori dell’Associazione:

* Tutti coloro che si impegnano a contribuire con metodo e continuità a dare gratuitamente ilproprio tempo libero o un contributo economico per i progetti dell’Associazione.

Rinnovando la sollecitudine dimostrata dal Venerabile

p. Lanteri per le fasce più deboli della società per sa-

ziarne la “sete del corpo e dell’anima”, in questo anno a

Lui dedicato è stata fondata l’Associazione LanteriHu-

manitas per promuovere e coordinare la collaborazione

con le Missioni della Congregazione degli Oblati di Maria

Vergine.

Lo scopo specifico della LanteriHumanitas è quello di favorire l’opera missionariadella Congregazione degli Oblati di Maria Vergine nel mondo. I suoi componenti si sen-tono radunati nel nome di Gesù Cristo per collaborare all’impegno di redenzione e santi-ficazione di ogni uomo, senza nessuna distinzione di razza, sesso, cultura o religione,secondo l’ispirazione del Venerabile Padre Pio Bruno Lanteri.

Le finalità si concretizzano attraverso:

* Il sostegno economico a programmi di sviluppo e autosufficienza;* l’invio di volontari nei Paesi in via di sviluppo;* il coinvolgimento di persone, organismi e istituzioni, pubbliche o private, suscettibili di con-tribuire al miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni più povere del mondo;* le attività di formazione, particolarmente rivolte alla scuola (docenti, alunni e familiari);* l’istituzione e il mantenimento di seminari per la formazione di sacerdoti e operatori pastoraliin terre di missione;* l’attività di informazione, anche attraverso l’edizione di proprie pubblicazioni, per favorire laconoscenza della Dottrina Sociale della Chiesa e promuovere la dignità umana.

L’Associazione si impegna:

* ad escludere dalle proprie attività qualsiasi volontà di imporre ideologie e di promuovere in-teressi stranieri al paese in cui operano;* ad evitare di imporre alle comunità con le quali collaborano, tecnologie, forme organizzative,servizi e metodi che non corrispondono al reale bisogno e desiderio degli interessati.

LANTERIHUMANITAS


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PROGETTO “ACQUA VIVENTE”: Costruzione e mantenimento di un pozzo co-munitario per l’approvvigionamento dell’acqua potabile alla gente della missione, che altri-menti rischierebbero di fornirsi negli aquitrini della zona, con gravi danni alla salute,specialmente dei più piccoli.

Suleja è una città dellostato del Niger, in Nigeria,con circa 130.000 abitanti.Gli Oblati sono presenticon la loro opera di evan-

gelizzazione dAl 1988, condue comunità.

La gente è poverissima, c’è unaforte presenza di musulmani. I cri-

stiani, molto attivi, rappresentano il 50% della popola-zione.

suleja

A F R I C A

PROGETTI

MISSIONE NIGERIA

BUONA STAMPA: produzione di materiale catechetico e di formazione religiosa e so-ciale. Stampa e divulgazione delle riviste “Catholic Encounter” e “Lanterian Voice” per dif-fondere e far conoscere il messaggio cristiano. Sono molto apprezzate, si spera di divulgarlein tutte le parrocchie della Nigeria.

SEMINARIO: per la formazione dei giovani nigeriani candidati alla vita religiosa e sacer-dotale. Provengono dai vari Stati della Nigeria, frequentano i corsi in una Università che dista70 km da Suleja. Il Seminario è sempre disponibile per incontri di formazione per i laici. At-tualmente gli Oblati stanno allestendo una casa di Noviziato, non molto distante dal seminarioprincipale.

Il pozzo comunitario che gli Oblati hanno

messo a disposizione della gente di Suleja.

Il passo successivo dovrebbe essere quello

di potenzialo e coprirlo con una tettoia ade-

guata.

Le riviste che in Nigeria continuano l’opera delVenerabile Lanteri per la diffusione dellaBUONA STAMPA e la formazione cristiana deifedeli. Con una tiratura di 10.000 copie, ci sipropone di estenderle a tutta la Nigeria.


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Amazzonia - Castanho

Jundiaì

PROGETTI

MISSIONE BRASILE

Castanho

LanteriAma: fondata dall’omonima associa-zione svizzera, è una scuola professionale di falegnameriae agricoltura, per giovani dell’interno amazzonico. Vi fre-quentano 50 giovani, in regime di soggiorno.

Progetto educativo: integrazione scola-stica con metodo oratoriano per tutti i bambini e ragazzidel Castanho. Frequenza giornaliera di 100 ragazzi, perlezioni, pasti e giochi. Gestione di tre asili infantili.

Progetto canoe: costruzione di piccole im-barcazioni per trasporto di alunni, ammalati e a beneficiodei pescatori. Con questo progetto sono state consegnatepiù di 100 imbarcazioni.

Radio Castanho: radio comunitaria ascol-tata in tutta la missione, per un raggio di 60 kilometri.Strumento di evangelizzazione, informazione e forma-zione a beneficio degli abitanti dell’interno amazzonico.

Jundiaì

Missione con una popolazione complessiva di

50.000 abitanti, distribuiti nella foresta e lungo 150

Km della strada Manaus - Porto Velho.

Città a 50 Km da Sao Paulo. Missione presso le

favellas, con 60.000 abitanti.

Associazione Pio Lanteri: costituita per coordinare i progetti delle favelas di Vila Nambì, JardimSao Camilo e Jardim Tamoio, dove esistono tre Centri Sociali per integrazione scolastica, attività di formazione,sostegno ai minori e alle famiglie disagiate. Il progetto si estende al sostegno di 370 famiglie, per più di 2000 persone,tra bambini, ragazzi e adulti.Tutto viene fatto con la collaborazione dei laici e delle suore Oblate di Maria Vergine diFatima.

Seminario Pio Lanteri: Seminario per la formazione dei candidati alla vita religiosa e sacerdotale nellaCongregazione degli Oblati di Maria Vergine. Provenienti da varie regioni del Brasile frequentano i corsi di Filosofia eTeologia nelle università vicine. I seminaristi collaborano alle attività formative e spirituali nelle favelas dei Centri so-ciali.

Una delle tantissime imbarcazioni costruite col “pro-getto canoa” e consegnate ad una famiglia di pescatori.

Suor Mattea omvf, che aiuta i bambini e ragazzi delCentro Sociale di Villa Nambi ad usare il computer.


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Tabay

PROGETTI

MISSIONE ARGENTINA

Cordoba

Villaggio a 1200 Km da Buenos Aires, nello stato di Missiones.La gente vive prevalentemente di agricoltura e pastorizia. GliOblati con un folto numero di volontari promuovono l’evange-lizzazione e la crescita sociale di questa popolazione dal 1994.

Una delle maggiori città dell’Argentina. Gli Oblati lavoranonella Parrocchia S. Ignazio, dove una vasta zona della popola-zione vive in condizioni di estrema povertà.

Buenos Aires- Villa Udaondo

Comunità dove gli Oblati prestano il loro ministero pastorale. Villa Udaondo è situata alla periferiadi Buenos Aires. Da vari decenni si dedicano alla formazione con l’istituzione di scuole per ibambini e i giovani della zona e, tramite i volontari e le Suore Figlie di S. Giuseppe, anche del-l’assistenza medico sanitaria e la promozione umana.

PROGETTO “DOLCE NOME DI MARIA”: La Pastorale Sociale in Argentina è co-ordinata da un gruppo di volontari che operano nella Parrocchia di S. Rita in Buenos Aires, dove gliOblati sono presenti dagli anni venti del secolo scorso. Dopo la crisi degli anni novanta, e le grandiondate migratorie che dall’interno del paese e da vaste regioni dell’America Latina si riversavanosu Buenos Ajres e sulla Parrocchia, si è sentita la necessità di pianificare gli aiuti e ristrutturare tuttala Pastorale Sociale. È nato perciò il progetto “Dolce Nome di Maria”, con l’elaborazione di unpiano di interventi che toccano soprattutto le problematiche del mondo infantile. Nel 1997 l’istitu-zione incorpora la proposta pastorale di Italia Solidale.Attualmente il progetto DOLCE NOME DI MARIA incorpora cinque Centri di Pastorale Sociale:due nella citta di Buenos Aires, uno nella Villa Udaondo, uno in Tabay (1200 Km a nordest di BuenosAires) e un altro nella città di Cordoba. In questi centri ci si è orientati a promuovere:- l’accompagnamento armonico della crescita dei bambini, garantendo assistenza medica e ac-compagnamento scolastico attraverso la presenza costante di volontari, che operano nei vari con-sultori e laboratori culturali.- l’istituzione di progetti che mirano alla nascita di piccole imprese familiari e cooperative comu-nitarie, attraverso la concessione di microprestiti e l’assistenza di volontari specializzati nel settoredelle attività produttive.- la crescita comunitaria, con iniziative culturali e religiose che mirano alla formazione integraledella persona.

Doposcuola organizzato dai volontari del pro-

getto “Dolce Nome di Maria”.

Esposizione di manufatti realizzati nei pro-

getti familiari.


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Cebu

Città di ottocentomila abitanti, al centro di unadelle tantissime isole che formano l’arcipe-lago filippino. La Congregazione degli Oblatiè presente dal 1997. La comunità opera inun rione poverissimo, dedicandosi all’assi-stenza spirituale e materiale.

PROGETTO

MISSIONE FILIPPINE

PROGETTO FORMATIVOLa presenza degli Oblati in Asia è orientata al progetto di evangelizzazione secondo lo spiritodel Venerabile p. Lanteri. Fin dall’inizio la comunità ha sentito la necessità di preparare queigiovani che, chiamati dal Signore per una vita di consacrazione, si dedicano a servirlo secondolo stile e il carisma della Congregazione degli Oblati di Maria Vergine.

Mentre ci si impegna nella predicazione e nell’organizzazione di Esercizi Spiritualisi provvede perciò a mandare avanti l’opera del seminario, in cui vengono organizzati anchecorsi di formazione per laici e cristiani impegnati nell’evangelizzazione.

La comunità è impegnata nel progetto della diffusione della buona stampa, distri-buendo libri religiosi e sussidi catechetici, specie tra i giovani.

P. Thomas Kleinschmidt con un gruppo di giovaniche partecipano ad un corso di formazione.

Giovani del seminario degliOblati di Maria Vergine insala studio. Si preparanoper servire il Signore nellospirito del Venerabile Lan-teri.

P. Gregory Short, mentre ascoltadei bambini che frequentano il se-minario per momenti formativi de-dicati alla loro età.


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VI PROPONIAMO PERCIÒ DI COLLABORARE ATTRAVERSO:

Come collaborare ai progettiLanteriHumanitas

Quale priorità?

Ogni tanto, qualche Vescovo africano mi dice: “Se presento in Europa

progetti sociali, trovo subito le porte aperte. Ma se vengo con un progetto di

evangelizzazione, incontro piuttosto riserve”. Ovviamente esiste in alcuni l'idea

che i progetti sociali siano da promuovere con massima urgenza, mentre le cose

che riguardano Dio o addirittura la fede cattolica siano cose piuttosto particolari

e meno prioritarie.

Tuttavia l'esperienza di quei Vescovi è proprio che l'evangelizzazione deve avere

la precedenza, che il Dio di Gesù Cristo deve essere conosciuto, creduto ed

amato, deve convertire i cuori, affinché anche le cose sociali possano progre-

dire… Dove portiamo agli uomini soltanto conoscenze, abilità, capacità tecniche

e strumenti, là portiamo troppo poco.

Benedetto XVI

i contributi possono essere inviati usando l’allegato bollettino di CCP

Sensibili a questo appello di Papa Benedetto abbiamo sentito l’esigenza di presentareanche quei progetti che sono orientati direttamente e in maniera speciale all’evangelizzazione: for-mazione dei seminaristi, acquisto di Bibbie, catechismi e libri di formazione religiosa. Sono pro-getti che al pari di quelli sociali, ugualmente importanti, devono essere promossi e sostenuti, perchéorientati alla diffusione del Vangelo e al suo messaggio universale di amore e di pace.

- La sottoscrizione di borse di studio per i nostri seminaristi della Nigeria,del Brasile, dell’Argentina e delle Filippine.

Ogni borsa di studio, del valore annuale di € 500,00, può essere completata a poco a poco,intitolandola ad una persona cara o a un Santo.

- L’impegno di contribuire alla formazione annuale di un bambino, negliasili o nei doposcuola, come indicato nelle pagine precedenti.

Ogni contributo, del valore di € 300,00 può essere completato a poco a poco.

- Un contributo libero per il mantenimento dei vari progetti indicati nellepagine precedenti, compresi quelli orientati all’evangelizzazione.

specificandone la destinazione nell’apposita causale

i contributi possono essere inviati usando l’allegato bollettino di CCPspecificandone la destinazione nell’apposita causale


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HANNO MANDATO OFFERTE

Umberto C. Pellezzano; Egidio e Carla V. Marostica; Concetta B. S. Mauro Castelverde; Ed-vige R.P. Lamezia T.; Elena C. Roma; Ezio R. Ponzano Romano; Antonio D.N. CaramanicoT.; Giovanni C. Cernusco S.N.; Rosa D.V. Cosenza; Yvonne C. Roma; Ione D. Sezze; MicheleD.V. Ruvo di Puglia; Antonio M. Roma; Nerina B. Pisa; Baylon Club Eboli; Eva D.C. Benevento;Francesco G. Crotone; Marisa L. Roma; Silvia P. Masone; Rita G. Loria; Rosalia S. Cagliari;Rosa D. Padru; Michelina F. Banchette; Maria Adele P. Roma; Angelo B. Pontecagnano; RenzoP. Roma; Franca P. Crotone; Domenico G. Latina; Clelia S. Pantelleria; Regina C. Gaeta; Co-stanza B.N. Fondi; Agnese A. Morimondo; Marta S. Chioggia; Colomba L. Carovigno; AngelaP. Calatafimi Se gesta; Teresa B. Villalago; Lina L.M. Roma; Giuseppe P. Talsano; GiuseppeI. Roma; Giuseppe B. Milano; Olga B. Roma; Pinuccia G. Sassari; Luciana B. Firenze; IolandaO. Roma; Francesca M. Cagliari; Ugo M. Nettuno; Nicoletta C.R. Nuoro; Maria Rosa L.G. Cor-leto Perticara; Edvige R.P. Lamezia Terme; Carolina C. Campobello di Licata; Maria S. AbbadiaSan Salvatore; Cornelia D.S.M.T. Porcari; Iolanda V. Benevento; Rosaria T. Calatafimi; Mad-dalena L.M. Savigliano; Ada T. Roma; Gerarda M. Avellino; Dionigia M. Gerenzano; GiovannaA. Artegna; Bruna P.B. Bagno a Ripoli; Sauro I. Chiesina U.; Carlo Alberto C. Roma; Massimi-liano P. Roma; Roberto D.S. Roma T.B.M.; Gianni L. S. Giorgio in Bosco; Otella A. RosignanoMaritt.mo; M. Giuseppina B. e Sergia Pordenone; Giuseppina O. Sanluri; Leonardo D.F. Palodel Colle; Alvaro P. Roma; Adriana S. Salerno; Umberto C. Genova Pegli; Luciana M. Madone;Anna I. Roma; Margherita B. Torino; Giovanni C. Roma; Giuseppe C. Palermo; Giuseppe M.Garbagnate Mil.se; Pasquale C. Minturno; Franca P. Guidonia; Damiana V. Marina di Minturno;Angela M. Roma; Aurelia C. Noicattaro; Silvia P. Masone; Elsa C. Roma; Guido e Rita M.Roma; Francesco V. Nave Fontanafredda; Margherita C. Castelfiorentino; Addonisio P. Roc-camonfina; Giuseppe B. Milano; Annalisa D.G. Roma; Rita Maria B. Aprigliano; Liana P. Roma;Antonia P. Santeramo in Colle; Tina P.S. S. Maria d. Mole; Libero L. Senigallia; Nicoletta R.Guidonia; Rosella P.Z. Pisa; Pietro M. Rho; Caterina G. Lecco; Martino A. Martina Franca;Rosa C.A. Martina Franca; Anna M. Cernusco S.Nav.; Rosanna D.B. Napoli; Pasquale D.S.Torre d. Greco; Quintino C. Moie; Lina F. D’A. Pisa; Renato B. S. Casciano V.d.P.; Mariano B.Gangi; Rina R. Castiglione Stiviere; Mimma M. Comerio; Marsino S. Cerasa; Maria G. Cu-miana; Vittoria B.G. Massa; Maria Rosaria M. Gubbio; Flory S. Latina; Giusy C. Cardano alCampo; Luigi G. Salerno; Costanza B.N. Fondi; Cecilia B.B. Roma; Sinnei B. Quattro Castella;Giuseppe I. Roma; Giulio M. Roma; Francesco L. Carmiano; Giuseppa R. Francavilla F.; Am-bretta B. Firenze; Maria Gabriella A. Pontey; Vincenzo G. Palazzolo S.O.; Elio B. Roma; AngelaP. Rho; Giuseppe O. Massa; Giulio C. Roma; Albertina S. Cossato; Antonio C. Ivrea; NormaN. Castiglione di Ravenna; Siviglia N.R. Frascati; Leonida V. Canepina; Stefano M. Pantelleria;Fam. R. Latina; Sante D’A. Palestrina; Andrea V. Roma; Iolanda V. Benevento; Rita G. Roma;Nerina B. Labico; Francesca M. Pantelleria; Nicola G. Bari; Franco F. Bra; Vivenzina M. Blera;Assunta A. Roma; Elisabetta D. Roma; Domenico B. Modugno; Fam. C. Diamante; Mario L.S. Colombano al L.; Massimo S. Fossano; Luisanna e Caterina F. Sassari; Anna G. Pantelleria;Ivano T. Roma; Lucia G. Bologna; Antonio D.N. Caramanico T.; Pierina B.G. Villarboit; Rita F.Roma; Franca V. Isola Liri; Antonina S. Agrigento; Caterina A. Trapani; Costanza B.N. Fondi;Clara M. Bologna; Giovanna N. Bari Palese; Maria Concetta A. Mazara d. Vallo; Rita S. Roma;Giacomina I. e Gaetano S. Sparanise; Emilio A. Carpendolo; Carolina A. Roma; Rosina M.Roma; Iolanda V. Benevento; Iole R. Trescore Balneare; Evelina S. Acropoli; Angela G. Piuro;Mariangela M. Bolotana; Daniele V. Roma.; Angiolo F. Calcinaia; Francesco G. Crotone;Franca P. Guidonia; Miriam C. Lisignago; Elsa C. Roma; Romolo A. Castelchiodato; GrazianoM. Cimadolmo; Iolanda O. Roma; Paola C.S. Sampierdarena;Cosima A. Francavilla F.; AntonioF. Fiamenga; Nerina B. Pisa; Pietro D.N. S. Angelo Romano; Maria M. Portogruaro; MichelinaR. Campobasso; Fernanda F. S. Vito Romano; Tiziana G. Sant’Egidio A. Vibrata; GiuseppaR. Francavilla F.; Innocenzo M. Avellino; Monica,Luigi,Emilia F. Sant’Ambrogio (VR).


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Carolina Abbenda da Roma€ 150 per 8^/9^ e10^ quota (a saldo)BORSA DI STUDIO“Padre Elio Abbenda”N.N. da Carignano (TO)€ 50 per 10^ e ultima quota “per intenzionidi tutti i missionari”Antonia Stuppa da Pantelleria (TP)

€ 50 a continuaz. BORSA DI STUDIO“in memoria di Tommaso Culoma”Stefano e Sara Maccotta da Pantelleria(TP)€ 500 per 2^ BORSA DI STUDIO“Stefano e Sara Maccotta”Carla Valentini, da Marino (RM)€ 500 per adozione Amazzonia

BORSE DI STUDIO E ADOZIONI A DISTANZA



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ALE 2 DCB - ROMA - Congregazione degli Oblati di Maria ... · e alla Parrocchia del Cuore Immacolato di Maria a Sassari. ... 1816, Essa continua e attualizza nella Chiesa la spiritualità