Upload
ca-foscari-alumni
View
216
Download
2
Embed Size (px)
DESCRIPTION
Conviene ancora delocalizzare? Qualcuno sta rientrando in Italia con le produzioni manifatturiere: intervista al Presidente di Assosport Luca Businaro sulle convenienze di mantenere la produzione vicina ai mercati di riferimento. In questo numero di Aleanews proponiamo anche un altro modo di creare un network per superare le difficoltà del momento, vediamo cosa dicono in #epursimuove.
Citation preview
ALEA Associazione Laureati Economia Aziendale Università Ca’ Foscari – Venezia, Business Community dal 1985 www.aleacafoscari.com
Alea News, Dicembre 2014
E' vietata la riproduzione del materiale contenuto negli articoli senza autorizzazione scritta dell’autore.
1
editoriale
di Maurizio Beraldo
Iniziano ad apparire nella stampa termini quali reshoring o delocalizzazione
di ritorno, per identificare casi in cui aziende italiane, dopo aver de localizzato
parte della produzione in siti fuori dal territorio nazionale, come in Cina,
riportano tali attività nel nostro paese. Il fenomeno assume un discreto
interesse in questo momento in cui si tenta in tutti i modi di uscire dalla crisi
per ritornare a crescere: ne parliamo in un’intervista a Luca Businaro,
Presidente di Assosport, associazione che rappresenta una parte significativa
di un settore tipicamente Made in Italy.
Nell’intervista vediamo come sono cambiate le dinamiche del mercato, tempi
di risposta brevi, il differenziale del costo del lavoro con i paesi dell’estremo
oriente è in diminuzione anno dopo anno, e altri fattori che contribuiscono a
non rendere più conveniente allontanarsi dall’Europa; è forse un ritorno alla
manifattura, concetto che ritorna anche in altri ambiti e in altri paesi per
recuperare prodotto interno lordo e occupazione.
E’ importante anche essere presenti nei contesti a livello europeo nei quali si
prendono decisioni, i classici tavoli necessari per portare avanti le proprie
iniziative.
Chi sta operando per proporre un altro modo di fare rete è una associazione di
giovani con l’hashtag nel titolo: #epursimuove sta sperimentando un
approccio non convenzionale nel mettere insieme esperienze imprenditoriali e
simili, un altro modo di darsi da fare, come incoraggiava il Presidente Giorgio
Napolitano, in una delle ultime dichiarazioni rilasciate durante le festività a
proposito della disoccupazione giovanile.
La rubrica Imprese nuove continua a riportare esempi di chi è passato dalle
parole ai fatti, spesso in settori e contesti di frontiera, tant’è che in Europa c’è
ormai competizione anche per attrarre queste realtà nel proprio territorio.
ALEA Associazione Laureati Economia Aziendale Università Ca’ Foscari – Venezia, Business Community dal 1985 www.aleacafoscari.com
Alea News, Dicembre 2014
E' vietata la riproduzione del materiale contenuto negli articoli senza autorizzazione scritta dell’autore.
2
Sommario
La delocalizzazione di ritorno: una tendenza o qualcosa di più ?, nostra intervista a Luca Businaro, Presidente di Assosport #epursimuove: oltre la retorica del disfattismo, di Samuel Mazzolin
Imprese nuove
Una filiera alimentare sicura grazie a tecnologie diagnostiche all’avanguardia, di Francesca Iannelli, AREA Science Park, Trieste Una spin off padovana nell’incubatore di BIC Trieste, BIC Incubatori FVG S.p.A Industrio, acceleratore hardware, di Jari Ognibeni, Trentino Sviluppo
PROFIS crea un network per finanziare start up innovative, di Francesca Barnaba, Friuli Innovazione Il monitoraggio strutturale diventa sicuro e low cost, di Alessandro Tibaldeschi, I3P, Torino
InALEA
Ca’ Foscari Forward 2014, dalla Redazione ALEA Ca’ Foscari
Prossimi eventi ALEA
Workshop sulle principali novità 2014 relative ai principi contabili
internazionali IAS/IFRS e relativi impatti fiscali, mercoledì, 14 gennaio
2015
Cena Socio Onorario ALEA, aprile 2015
Capitani Coraggiosi 2.0, sabato, 23 maggio 2015
ALEA Associazione Laureati Economia Aziendale Università Ca’ Foscari – Venezia, Business Community dal 1985 www.aleacafoscari.com
Alea News, Dicembre 2014
E' vietata la riproduzione del materiale contenuto negli articoli senza autorizzazione scritta dell’autore.
3
La delocalizzazione di ritorno: una tendenza o qualcosa di più ?
Nostra intervista a Luca Businaro, Presidente di Assosport.
Presidente, com’è nata la vostra associazione e che fini si propone ?
La nostra associazione fa parte di
Confindustria e la prima finalità che si
propone è di promuovere le aziende del
settore sport a livello italiano e internazionale, attraverso iniziative che vanno
dalla tutela dei marchi alla tutela dei prodotti, alla internazionalizzazione e alla
diffusione in Europa, alle tariffe doganali, iniziative seguite da gruppi di lavoro
istituiti appositamente.
Portiamo avanti come associazione confindustriale la promozione dello sport a
livello nazionale e internazionale attraverso partnership storiche con il CONI e
quindi con le federazioni italiane, e ancora attraverso una nostra rappresentanza
presso la FESI, l’analoga associazione di Confindustria a livello europeo.
Ci sediamo in questo modo ai vari tavoli di interesse nei quali possiamo portare
avanti le nostre iniziative: in Italia un tavolo classico è quello del Ministero dello
Sviluppo Economico, e quindi con l’agenzia ICE con la quale sviluppiamo diversi
programmi annuali di internazionalizzazione portando operatori esteri nel nostro
paese oppure operando direttamente all’estero per promuovere i prodotti italiani,
sempre per la categoria sport.
La nostra associazione è attiva da parecchi anni, dal 2003 io e l’attuale direttore
generale l’abbiamo portata avanti e fatta crescere: attualmente rappresentiamo
circa 140 aziende con un fatturato consolidato di oltre 4 miliardi di euro, e più di
12.000 dipendenti, su un settore Italia che a livello di produzione industriale
arriva a 7 miliardi e quindi rappresentiamo più del 50 % della produzione
industriale italiana del settore sport, e superiamo il 74% del fatturato esportato,
un dato estremamente importante perché è il focus che abbiamo di portare le
eccellenze italiane all’estero.
redazione@ ideeuropee.com
ALEA Associazione Laureati Economia Aziendale Università Ca’ Foscari – Venezia, Business Community dal 1985 www.aleacafoscari.com
Alea News, Dicembre 2014
E' vietata la riproduzione del materiale contenuto negli articoli senza autorizzazione scritta dell’autore.
4
In questo momento state portando avanti delle iniziative particolari
rispetto alle attività, per così dire, istituzionali, nelle quali siete già
coinvolti ?
Abbiamo a brevissimo un evento di incoming di operatori del settore del ciclo, a
Verona, nella prima quindicina di dicembre, dove portiamo le numerose aziende
italiane di questo settore a fare incontri BtB con operatori provenienti da tutta
Europa e dall’America, in accordo quadro con l’ICE: abbiamo invitato una
trentina di paesi e operatori specializzati , distributori e grossisti dagli altri paesi
interessati ai marchi italiani, che saranno in Italia per vedere le aziende italiane
del settore ciclo, quindi un incontro puro B2B e non una fiera. In concomitanza
organizziamo visite alle aziende nelle quali facciamo vedere il Made in Italy
piuttosto che la ricerca e sviluppo che viene fatto in Italia.
Insieme a questa iniziativa
abbiamo appena lanciato, con
una conferenza stampa, in
accordo con la Regione
Veneto, il progetto Dote
InMovimento, cioè portare
bambini dai sei a dodici anni
che non possono fare sport
per problemi economici delle
famiglie: nel Veneto
porteremo almeno mille
bambini a fare sport gratuitamente per un anno intero.
Avete anche iniziative di carattere sociale non di poco conto, quindi.
Raccogliamo soldi dalla Regione ma anche da privati, da aziende, che danno un
contributo in qualità di sponsor, lo facciamo in collaborazione con il CONI il
quale ci fa da veicolo verso le società dilettantistiche, ne abbiamo oltre
quattrocento solo nel Veneto che hanno aderito a questa iniziativa quindi pronti
a ospitare, con questo buono sport, bambini a fare attività sportive per un anno .
Per affrontare il tema, parecchie aziende italiane e tante del vostro
settore hanno delocalizzato attività produttive in Cina e nei paesi
dell’est Europa: che bilancio si può trarre di queste esperienze di
delocalizzazione ?
ALEA Associazione Laureati Economia Aziendale Università Ca’ Foscari – Venezia, Business Community dal 1985 www.aleacafoscari.com
Alea News, Dicembre 2014
E' vietata la riproduzione del materiale contenuto negli articoli senza autorizzazione scritta dell’autore.
5
C’è stato prima l’est, poi mentre eravamo nell’est siamo andati anche in Cina, e
quindi si è sommata la Cina e il bilancio è questo: erano fonti produttive che
servivano, e servono ancora e magari serviranno nel futuro, però il focus era
quello di mantenere i prezzi di mercato a un livello tale che potesse assorbire i
beni.
Oggi come oggi la recessione che c’è stata e la crisi economica che imperversa
ormai dal 2007, comporta una serie di rivisitazioni delle logiche aziendali, in
particolare della famosa supply chain, che ci permette di dire che oggi come oggi
devo essere molto più snello, molto più flessibile, e per fare questo devo avere la
produzione vicina: se io devo avere la reazione al mercato o la reazione al trend
di mercato molto più veloce, o fare molte più collezioni per poter soddisfare i vari
momenti del mercato, la distanza del sito produttivo assolutamente è un fattore
negativo.
A questo si aggiunge il fatto che i volumi sono comunque contratti e invece il
monto del far est chiede volumi sempre crescenti perché anche loro hanno
bisogno di fare economie di scala in quanto il costo del lavoro, il fattore che ha
determinato la delocalizzazione prima nell’est europeo e dopo in Cina, è un costo
del lavoro crescente soprattutto in Cina e nell’area del sud est asiatico , dove
vediamo crescere del 20% all’anno il costo del lavoro quindi anche per noi il costo
del prodotto aumenta di conseguenza ogni anno. Cosa che invece non si verifica
più nell’est Europa e in Italia, dove il costo del lavoro è pressappoco stabile,
comunque con incrementi di pochi punti percentuali, però con il vantaggio che i
costi di trasporto sono nettamente ridotti, il tempo di reazione è nettamente
ridotto: dal far east importiamo in 40 giorni, dobbiamo lanciare la produzione
quattro mesi prima, quindi al buio, rispetto all’Europa dell’est o addirittura
all’Italia, dove una serie di piccolissime realtà stanno riaprendo perché c’è da
rifare il Made in Italy, con tempi di reazione non dico settimanali ma nell’arco del
mese abbiamo già variazioni della produzione.
Da queste sue considerazioni, possiamo dire che c’è un fenomeno di
reshoring ?
C’è qualcosa, non è un re-shoring nel senso in cui riportiamo e reinfatizziamo la
produzione in Italia dimenticandoci di tutto il resto, c’è che è necessario una
produzione italiana e europea perché una produzione focalizzata unicamente sul
far est non lascia scampo alle logiche attuali di mercato che vogliono magazzini
molto bassi e tempi veloci di reazione, è quindi una necessità e il costo in più,
perché produrre in Italia e in Europa costa di più, è comunque supportato da una
ALEA Associazione Laureati Economia Aziendale Università Ca’ Foscari – Venezia, Business Community dal 1985 www.aleacafoscari.com
Alea News, Dicembre 2014
E' vietata la riproduzione del materiale contenuto negli articoli senza autorizzazione scritta dell’autore.
6
vendita più efficace e da un sell out che permette di realizzare un margine
piuttosto di avere i magazzini pieni e dover liquidare.
Che differenze di costi di produzione ci sono adesso fra Italia e Cina,
tenendo conto dei costi di trasporto ?
Oggi come oggi abbiamo tre variabili: costi di produzione e quindi costo del
lavoro, perché bene o male la materia prima si compra dappertutto, il costo del
lavoro è nettamente superiore in Italia, con un costo al minuto che va dai 28 ai 30
centesimi, contro il far east nel quale siamo ancora intorno ai 7/8 centesimi al
minuto, crescente ogni anno al quale si aggiunge il costo del trasporto, rilevante,
con il dazio, che si va a bilanciare con il costo al minuto. Abbiamo infine il terzo
elemento che è il dollaro, la differenza cambi ora che il dollaro si rafforza
finalmente, porta a riconsiderare quella logica perché abbiamo già perso l’8 % di
marginalità solo per il cambio.
Se associamo a questo anche il costo del trasporto, che cresce sempre di più, il
costo del petrolio e altri costi, i quaranta giorni di tempo per arrivare in Europa,
al costo finanziario dato dal costo del denaro che non è più dell’1% ma andiamo
dal 5 % al 7 %, sommando tutti questi fattori una volta si risparmiava un 20 %
comprare nel far east, adesso non è più così: per un prodotto di media gamma la
differenza si aggira attorno all’8-10% , con il rischio poi di avere stock a
magazzino, prodotti di alta gamma si possono fare tranquillamente qui in
Europa.
Dopo questa riflessione sulla differenza di costi e sulle nuove
strategie, una domanda che vale una vincita alla lotteria: per un paese
come l’Italia, ci possono essere interventi legislativi, sia di carattere
fiscale che normativo, per far diventare questa tendenza un
“controesodo”, prendendo a prestito da altri contesti questo termine ?
Ci vuole una riforma del lavoro, una riforma delle pensioni, e una riforma del
famoso cuneo fiscale, al quale nessuno ha messo mano. Per riaprire le fabbriche,
in Italia vuol dire riassumere finalmente personale, ma se noi abbiamo ancora il
problema del costo del lavoro nella riassunzione, al quale si aggiungono i costi
della burocrazia italiana, e ancora si aggiunge l’accanimento fiscale per cui ogni
volta che apriamo un’azienda siamo tutti evasori, alla fine dobbiamo cambiare un
po’ la mentalità e la cultura nel nostro paese.
Dalla situazione attuale a quella desiderabile, quanta distanza c’è ?
ALEA Associazione Laureati Economia Aziendale Università Ca’ Foscari – Venezia, Business Community dal 1985 www.aleacafoscari.com
Alea News, Dicembre 2014
E' vietata la riproduzione del materiale contenuto negli articoli senza autorizzazione scritta dell’autore.
7
La distanza è ancora elevata, perché se vediamo ad esempio la Germania, con la
crisi ha aumentato la produzione industriale nei settori tradizionali, quello
dell’auto sta andando molto bene: possiamo pensare che non ti conviene,
conviene invece perché hanno trovato una formula che gli permette di avere un
costo di lavoro più flessibile rispetto al nostro e la possibilità di seguire i picchi di
produzione, ma attraverso un sistema paese che ha scelto una politica industriale.
Noi siamo un sistema paese che non ha ancora scelto una politica industriale, cioè
quali sono i settori industriali nei quali l’Italia può ancora primeggiare, nessuno
ha ancora deciso quali sono, e finché non lo decidiamo non si possono fare
veramente le riforme, perché si fanno solo riforme a pioggia, forse è meglio farle
per settori specifici e avere un PIL che ritorna a crescere. Come in azienda, se non
ho gli obiettivi non posso prendere delle decisioni.
ALEA Associazione Laureati Economia Aziendale Università Ca’ Foscari – Venezia, Business Community dal 1985 www.aleacafoscari.com
Alea News, Dicembre 2014
E' vietata la riproduzione del materiale contenuto negli articoli senza autorizzazione scritta dell’autore.
8
#epursimuove: oltre la retorica del disfattismo
Il tema del “fare rete” è da sempre
inflazionato e sulla bocca di tutti.
Sono ovvi i vantaggi di un approccio
aperto e collaborativo, che esca dalla
prospettiva del campanile e abbracci
quella della comunità. E quindi?
E’ anche vero, d’altro canto, che un conto è dichiarare un’intenzione e un altro è
metterla in pratica. Quando arriva il momento di uscire dalla logica della
brochure patinata e far parlare la persona, con tutti i suoi pro e contro, la realtà ci
insegna che le dinamiche sono profondamente diverse.
Parlare poco e parlare dopo: questa la linea guida di #epursimuove. Insieme a
Tommaso e Domenico, compagni di strada in precedenti esperienze associative,
stiamo testando una modalità diversa, forse unica, di aggregare e ibridare
persone con progetti e formazione diverse. In pratica:
Cerchiamo solo persone che stiano lavorando, concretamente, ad un progetto
imprenditoriale (profit), sociale (no profit) o civico (liste civiche). Non cerchiamo
i figli di imprenditori, i sognatori che volano alto ma non si sporcano le mani, i
piccoli onorevoli che cercano voti per fare la scalata all’interno del partito.
Auguriamo il meglio a queste persone, ma ragioniamo in ottica orizzontale,
peer2peer, e non verticale, gerarchica.
Cerchiamo solo le singole persone attive e non altri aggregatori, come
Associazioni di categoria, club. Facciamo i migliori auguri ai numerosi tavoli
ufficiali di lavoro nelle associazioni di rappresentanza, ma rileviamo che all’atto
pratico l’impatto delle loro azioni è molto modesto. Non ci interessa fare bella
figura, ci interessa fare.
Siamo consapevoli del principio dell’80/20 e cerchiamo deliberatamente quel
20% di persone che impattano per l’80% dell’innovazione sociale.
di Samuel Mazzolin,
Presidente Associazione
Culturale #epursimuove
ALEA Associazione Laureati Economia Aziendale Università Ca’ Foscari – Venezia, Business Community dal 1985 www.aleacafoscari.com
Alea News, Dicembre 2014
E' vietata la riproduzione del materiale contenuto negli articoli senza autorizzazione scritta dell’autore.
9
Non ci importa il COSA stiano facendo, ci interessa COME lo stanno facendo e
soprattutto se stanno portando avanti il progetto in maniera aperta e
collaborativa.
Dopo un primo anno di test, che ci è servito per capire come aggiustare il format
dei nostri incontri, siamo arrivati a capovolgere la presentazione classica del
progetto vincente: non ci sono palchi ma cerchi, non ci sono esperti ma persone
che si mettono in gioco.
A turno, i membri della nostra comunità condividono non un successo ma un
PROBLEMA concreto del loro progetto (profit, no profit, civico) e si attiva un
brainstorming dove chi partecipa, obbligatoriamente, deve avere a sua volta un
progetto attivo. Quindi non parla per sentito dire o ripetendo frasi fatte, ma
condivide la sua – piccola o grande non importa – esperienza pratica.
La volta successiva, chi ha beneficiato dei consigli della comunità passa dall’altra
parte e aiuta concretamente un altro membro, con un altro progetto ma la stessa
modalità aperta e costruttiva di fare rete.
Non è una fiera, non vogliamo puntare sulla quantità ma sulla qualità delle
relazioni che in questo modo si vanno a creare.
Iniziamo una relazione dando invece che chiedendo qualcosa. Parliamo con gli
sconosciuti e se serve li aiutiamo, perché convinti che ci sia un gran bisogno di
ricostruire il tessuto connettivo della società, violentato da decenni di
opportunismo economico e umano. Siamo ottimisti rispetto al futuro della
società: saremo più poveri economicamente ma più ricchi in quanto a relazioni di
fiducia e reciproco aiuto.
Con le persone giuste, oltre la retorica del disfattismo e soprattutto senza avere
l’ansia di piacere a tutti. Questa è #epursimuove.
ALEA Associazione Laureati Economia Aziendale Università Ca’ Foscari – Venezia, Business Community dal 1985 www.aleacafoscari.com
Alea News, Dicembre 2014
E' vietata la riproduzione del materiale contenuto negli articoli senza autorizzazione scritta dell’autore.
10
Una filiera alimentare sicura grazie a tecnologie diagnostiche all’avanguardia
Il caso Tecna, da startup ad azienda di successo sul mercato
internazionale.
Nel 1994 la definizione di startup
non era in voga come oggi ma
avrebbe calzato perfettamente a
Tecna srl, che all’epoca muoveva i
primi passi nell’AREA Science Park
di Trieste.
Nata da un piccolo gruppo di chimici e biologi già forti di alcuni anni di
esperienza industriale nel campo dell'immunodiagnostica, l’avventura
imprenditoriale inizia con lo sviluppo di metodi per la rilevazione di residui di
farmaci negli alimenti. Dal 2000 l'azienda allarga la propria attività verso la
rilevazione delle micotossine, indirizzandosi successivamente allo sviluppo di
kit per allergeni. In questi anni Tecna si è affermata a livello italiano e
internazionale nel mercato dei kit diagnostici per l'analisi dei contaminanti
chimici negli alimenti e nei mangimi. Oggi conta 25 addetti, un ricavo dalle
vendite 2013 di 2,3 milioni di euro, con una crescita del 14% sul 2012. E’ presente
con i suoi prodotti in 40 Paesi e le esportazioni hanno rappresentato l’anno
scorso il 35% del ricavo.
Una filiera alimentare sicura
Grazie ai progressi della ricerca scientifica sono oggi note e ben caratterizzate
molte fonti di inquinamento degli alimenti, in parte di origine naturale, in parte
dovute ai processi industriali o all'impiego di farmaci o fitofarmaci negli
allevamenti e nelle coltivazioni, nonché a fenomeni di inquinamento dovuti
all'impiego di sostanze che mascherano le adulterazioni. Rilevarli con kit rapidi,
economici e affidabili è di primaria importanza per garantire la salubrità di
ingredienti, alimenti e mangimi.
di Francesca Iannelli,
este.it
ALEA Associazione Laureati Economia Aziendale Università Ca’ Foscari – Venezia, Business Community dal 1985 www.aleacafoscari.com
Alea News, Dicembre 2014
E' vietata la riproduzione del materiale contenuto negli articoli senza autorizzazione scritta dell’autore.
11
La tecnologia alla base dei prodotti Tecna è quella immunochimica, ma i
vent'anni di attività aziendale hanno visto una sostanziale evoluzione e
diversificazione tecnologica e di formato. Tecna ha sviluppato principalmente kit
in micropiastra (ELISA), destinati a strutture con laboratori equipaggiati e con un
certo livello di know how. Nel corso degli anni ha spinto sul rilascio di nuove
versioni di kit ELISA via via più rapidi, di più semplice esecuzione e di formato
più conveniente, offrendo uno strumento di screening utilizzabile direttamente
dalle aziende produttrici o da piccoli laboratori.
Un esempio di questa evoluzione è B ZERO AFLA M1, un kit ELISA
rivoluzionario per l'analisi dell'aflatossina M1 nel latte, messo a punto dai
ricercatori Tecna nell'estate 2014. Si tratta del primo kit in micropiastra che
consente l’analisi diretta del latte, senza alcuna necessità di preparazione dei
campioni, rappresentando un importante vantaggio in termini di tempo e costo di
materiali per gli analisti, nonché un abbattimento delle fonti di errore dovute alla
manipolazione dei campioni. Rispetto agli altri kit sul mercato, B ZERO AFLA M1
dimezza i tempi dell'analisi e consente di ottenere risultati quantitativi in soli 30
minuti. Il consistente risparmio di tempo si combina con un significativo
risparmio economico, grazie a un formato che prevede la calibrazione.
L'elevatissima qualità dei reagenti utilizzati rende il test in grado di fornire dati
quantitativi senza il ricorso a soluzioni standard.
ALEA Associazione Laureati Economia Aziendale Università Ca’ Foscari – Venezia, Business Community dal 1985 www.aleacafoscari.com
Alea News, Dicembre 2014
E' vietata la riproduzione del materiale contenuto negli articoli senza autorizzazione scritta dell’autore.
12
Nuove sfide tecnologiche
Oltre ai saggi in micropiastra, gli ultimi anni hanno visto crescere la cosiddetta
"dry chemistry" finalizzata a costruire test "autosviluppanti" simili ai comuni test
di gravidanza. Questi test, definiti "lateral flow" o più semplicemente "strip",
sono destinati a utilizzatori non professionali e sono caratterizzati dall'estrema
rapidità di risposta: pochi minuti per condurre un controllo in accettazione di
merci e decidere, quindi, se procedere con lo scarico o il respingimento della
partita. Di grande interesse per l'analisi delle micotossine, questa tecnologia di
saggio non richiede sostanzialmente nessun equipaggiamento particolare né
alcuna formazione in campo analitico.
La sfida per Tecna è stata consistente: il trasferimento del know how acquisito e
consolidato per l'ELISA al nuovo formato del lateral flow è stato un percorso che
ha impegnato i ricercatori per diversi anni. Tecna è riuscita a lanciare nel maggio
scorso Smart Strip DON, una strip per la rilevazione del deossinivalenolo nei
cereali, un risultato propiziato anche grazie al contributo di fondi comunitari
erogati dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia nell’ambito del Programma
POR-FESR. Con Smart Strip DON sono sufficienti dieci minuti per dosare
questa micotossina, peraltro risultata molto diffusa nel raccolto di mais italiano
del 2014. La linea Smart Strip va arricchendosi di nuovi prodotti da poco entrati o
prossimi all'ingresso sul mercato internazionale, come Smart Strip AFLA B1,
rilasciata a fine ottobre, che consente di rilevare la pericolosa aflatossina B1 nel
mais, sempre in soli dieci minuti.
ALEA Associazione Laureati Economia Aziendale Università Ca’ Foscari – Venezia, Business Community dal 1985 www.aleacafoscari.com
Alea News, Dicembre 2014
E' vietata la riproduzione del materiale contenuto negli articoli senza autorizzazione scritta dell’autore.
13
Uno sguardo al futuro
Nell'anno in cui festeggia il ventennale, Tecna guarda all’orizzonte che la
attenderà nei prossimi vent'anni.
"Il mercato richiede sempre maggiore differenziazione di prodotti - spiega
Maurizio Paleologo, Direttore e Presidente di Tecna -. Le aziende come Tecna
devono saper raccogliere la sfida e strutturare risposte nuove per raggiungere
esigenze diverse.
Per il futuro posso immaginare un sensibile aumento di interesse per i metodi
rapidi su strip, strumenti che forse hanno la possibilità di raggiungere anche i
paesi più poveri del mondo, dove la lotta alla contaminazione da micotossine non
può essere condotta con analisi costose, sofisticate, complicate e lente.
Sul piano tecnologico la prossima sfida sarà invece riuscire a compattare più
analisi in uno stesso sistema diagnostico di screening. In altre parole, si dovranno
sviluppare piattaforme rivoluzionarie che consentano di acquisire, per uno stesso
campione di cereale, latte o carne che sia, un numero maggiore di informazioni
circa le potenziali contaminazioni chimiche. Una piattaforma multianalitica
permetterebbe la valorizzazione del campione raccolto, una riduzione del tempo
totale dell'analisi e l'accessibilità a maggiori informazioni sulla reale pericolosità
di ciò che mangiamo".
ALEA Associazione Laureati Economia Aziendale Università Ca’ Foscari – Venezia, Business Community dal 1985 www.aleacafoscari.com
Alea News, Dicembre 2014
E' vietata la riproduzione del materiale contenuto negli articoli senza autorizzazione scritta dell’autore.
14
Una spin off padovana nell’incubatore di BIC Trieste
Innovative Digital eXperience (IDX) è
una digital technology company nata
nel 2013 ed insediatasi presso
l’incubatore per l’innovazione
tecnologica del Friuli Venezia Giulia, il
BIC di Trieste. I settori in cui opera sono
quelli delle tecnologie internet e delle applicazioni digitali, con l’obiettivo di
offrire soluzioni innovative, dalla consulenza allo sviluppo di ecosistemi digitali,
che contribuiscano al rinnovamento di business model tradizionali tramite
l’utilizzo di nuove tecnologie e l’adozione di un’efficace Digital Strategy.
IDX, diversamente da molte altre società similari, può contare sulla rara
possibilità di combinare la dinamicità che caratterizza una nuova impresa
all’affidabilità di una realtà consolidata, grazie all’elevato know how derivante
dalla precedente divisione digitale di Soluzioni Software, dalla quale Innovative
Digitale eXperience nasce come spin off. Soluzioni Software è un’azienda di
Padova con un’esperienza trentennale in un settore altamente competitivo come
quello della consulenza e dello sviluppo di sistemi ERP e altri prodotti software
per la gestione aziendale, partner di SAP e con centinaia di referenze nelle aree
dei beni di consumo, vitivinicolo, manufacturing&machinery, dell’automazione e
dei servizi professionali di engineering ed ict.
IDX si pone come obiettivo la valorizzazione delle applicazioni esistenti tramite
l’integrazione in nuove architetture digitali, ad esempio interfacciandosi e
completando sistemi ERP già presenti in azienda, così da capitalizzare gli
investimenti precedenti. Le competenze tecnologiche di IDX si esprimono sia sul
web sia su mobile tramite System Integration, con soluzioni gestibili ovunque in
modalità cloud nel più assoluto rispetto della sicurezza, cosa che facilita i processi
di vendita e le interazioni tra le diverse unità organizzative aziendali (ad esempio
tra Marketing, IT e Comunicazione).
L'attività di IDX nasce da una continua ricerca sul campo, sia a livello tecnologico
e di sviluppo dei diversi prodotti che tramite la creazione di partnership con
IDX - Innovative Digital
eXperience:
www.idxitaly.com
tel. 040 8992278
ALEA Associazione Laureati Economia Aziendale Università Ca’ Foscari – Venezia, Business Community dal 1985 www.aleacafoscari.com
Alea News, Dicembre 2014
E' vietata la riproduzione del materiale contenuto negli articoli senza autorizzazione scritta dell’autore.
15
realtà internazionali operanti in tutto ciò che può favorire la conoscenza e la
diffusione di strumenti dedicati al business digitale.
Tra le soluzioni proposte, in continua evoluzione e caratterizzate da una forte
componente di personalizzazione per i diversi clienti, le più intriganti
probabilmente sono quelle che sfruttano la Realtà Aumentata. L'AR è una
tecnologia web-based di ultima generazione che a partire da un soggetto
inquadrato con la fotocamera di uno smartphone o di un tablet, tramite l'utilizzo
di una App specifica, permette di visualizzare un'animazione digitale ottenuta
dalla sovrapposizione tra elementi reali e virtuali, creando un contenuto
multimediale di grande impatto. I possibili campi di applicazione sono molteplici:
forse, l’aspetto più interessante di questa tecnologia è proprio la sua universalità,
che la rende sia uno strumento di comunicazione di grande resa che un supporto
evoluto per l’assistenza tecnica o la formazione.
Altra interessante soluzione IDX è la Smart Video Interaction, proposta che
prevede l'arricchimento di video e filmati tradizionali con contenuti multimediali
tramite i quali l'utente può interagire, trasformando un'operazione prettamente
passiva come quella di guardare lo schermo in un’esperienza interattiva
memorabile e quindi commercialmente efficace.
Oltre a questi strumenti più attinenti all'ambito marketing, IDX opera anche in
aree più tecniche, commerciali o di prodotto, tramite strumenti quali i-Seller, App
dedicata alla forza vendite ed alla raccolta ordini sul campo oppure i-View,
l’evoluzione dei classici cataloghi e brochure in versione mobile. Il tutto, senza
ALEA Associazione Laureati Economia Aziendale Università Ca’ Foscari – Venezia, Business Community dal 1985 www.aleacafoscari.com
Alea News, Dicembre 2014
E' vietata la riproduzione del materiale contenuto negli articoli senza autorizzazione scritta dell’autore.
16
trascurare la fase post-vendita, grazie a SpareParts una soluzione innovativa per
assistenza e ricambistica, focalizzata sulla riduzione dei tempi di gestione, per
ordini più affidabili e un rapido scambio di informazioni favorito dall'accesso via
web alla documentazione tecnica centralizzata. Digitalizzando tutti i normali
supporti cartacei, velocizzando gli ordini e sfruttando le nuove possibilità offerte
dall'evoluzione digitale, le tre applicazioni permettono di ottimizzare i rapporti
con la rete commerciale e di post-vendita, rendendole più efficienti e
concentrando le risorse a disposizione su attività economicamente redditizie
(controllo del cliente, offerta di nuovi prodotti, ottimizzazione delle attività di
supporto, etc.).
Attualmente, l’esperienza accumulata e i progetti sviluppati, consentono a IDX di
portare avanti con convinzione le scelte fatte a livello di tecnologia e ricerca, con
l’obiettivo di continuare ad investire per diventare sempre più punto di
riferimento per l’innovazione digitale di aziende e mercati.
ALEA Associazione Laureati Economia Aziendale Università Ca’ Foscari – Venezia, Business Community dal 1985 www.aleacafoscari.com
Alea News, Dicembre 2014
E' vietata la riproduzione del materiale contenuto negli articoli senza autorizzazione scritta dell’autore.
17
PROFIS crea un network per finanziare start up innovative
La difficoltà a reperire i finanziamenti necessari ad
avviare la propria startup è indubbiamente uno
degli scogli principali contro il quale si arenano
molti progetti di impresa, anche altamente
innovativi. Sono numerosi gli studi che citano la
carenza di finanziamenti a sostegno dell’avvio e
della diffusione su larga scala della produzione tra le cause principali dei tanti
fallimenti tra le startup.
Ma i soldi ci sono, questo è uno dei principali messaggi che hanno voluto
comunicare gli investitori coinvolti nel progetto europeo PROFIS: nonostante il
periodo di crisi che stiamo attraversando, i fondi disponibili per progetti di nuove
imprese realmente innovative esistono. Quello che manca è un adeguato sistema
di informazione e formazione sulle modalità di accesso agli stessi.
Pochi ad esempio conoscono i sempre più attivi (seppur in termini di
investimento complessivo ancora molto modesti) network di business angels
italiani e il loro funzionamento; moltissimi sono gli startupper che pur avendo
sviluppato progetti interessanti non convincono gli investitori a finanziarli perché
non sono in grado di realizzare pitch efficaci o non sanno come relazionarsi con
gli investitori stessi.
Su queste problematiche di formazione imprenditoriale è intervenuto negli ultimi
due anni – a partire da gennaio 2013 - il progetto PROFIS “Promozione della
finanza innovativa nel Sud Est Europa”, iniziativa che rientra nel programma
europeo transnazionale “South Eastern Europe 2007-2013” e che ha coinvolto
una decina di partner tra Italia, Slovenia, Croazia, Austria, Repubblica Slovacca,
Ungheria, Romania, Serbia e Bosnia&Herzegovina e che è stata gestita a livello
nazionale da Friuli Innovazione.
Nell’arco dei suoi due anni di attività il progetto PROFIS ha sia incrementato le
capacità degli enti intermediari (camere di commercio, incubatori, parchi
di Francesca Barnaba,
Friuli Innovazione
ALEA Associazione Laureati Economia Aziendale Università Ca’ Foscari – Venezia, Business Community dal 1985 www.aleacafoscari.com
Alea News, Dicembre 2014
E' vietata la riproduzione del materiale contenuto negli articoli senza autorizzazione scritta dell’autore.
18
scientifici, ecc) a svolgere un’efficace azione di supporto in favore delle startup
innovative, che agito direttamente a favore di potenziali nuovi imprenditori.
Nel caso dell’Italia, dove le attività progettuali sono state realizzate
dall’incubatore certificato di Friuli Innovazione Techno Seed, le startup e i futuri
imprenditori partecipanti hanno potuto beneficiare di corsi di formazione di alto
livello sull’investment readiness e sul business model CANVAS, di percorsi di
tutoring e consulenze one-to-one tagliate sulle esigenze specifiche di ciascun team
di impresa, di eventi di approfondimento su temi di interesse per l’avvio di
startup nonché di numerosi momenti di networking e di occasioni di incontro con
investitori dei più importanti network di business angels.
Agli startupper è stata offerta non solo formazione e consulenza, ma anche
l’opportunità di testare la validità del loro progetto di business attraverso la
partecipazione ad una competizione internazionale. La business competition,
strutturata in due fasi, una nazionale e una europea, era naturalmente riservata
alle idee innovative. In Italia hanno aderito team imprenditoriali provenienti non
solo da Friuli Venezia Giulia e Veneto, ma anche da Lombardia, Sardegna, Sicilia
e Campania: questi si sono scontrati a colpi di pitch prima davanti a investitori
italiani e poi, i migliori tre, a Budapest di fronte a una giuria composta da
investitori ed esperti di impresa di Ungheria, Austria, Slovenia e Romania.
Uno dei progetti finalisti italiani, “WADEX”, rappresentato da un team siciliano
che intende creare una piattaforma smart per lo scambio delle materie prime
seconde, ha ottenuto il secondo posto nella classifica internazionale.
ALEA Associazione Laureati Economia Aziendale Università Ca’ Foscari – Venezia, Business Community dal 1985 www.aleacafoscari.com
Alea News, Dicembre 2014
E' vietata la riproduzione del materiale contenuto negli articoli senza autorizzazione scritta dell’autore.
19
Nell’ambito del progetto PROFIS un focus è stato dedicato anche alle donne
imprenditrici, ancora troppo poche rispetto ai colleghi uomini anche nei paesi
dell’Europa sud-orientale secondo i dati disponibili. Gli ostacoli che le donne si
trovano ad affrontare sostanzialmente in tutti i paesi comunitari sono di vario
tipo: si passa dagli ostacoli di natura economica, ad elementi derivanti dal
contesto di partenza, ad ostacoli cosiddetti "soft".
Queste dinamiche negative impediscono all’Unione Europea di sfruttare al
massimo il suo potenziale di crescita e devono pertanto essere superate.
Un’iniziativa di successo portata avanti da Friuli Innovazione in quest’ambito è
stato l’appuntamento Rails Girls organizzato a Udine lo scorso giugno. Si tratta di
un format internazionale che viene riproposto in moltissime città del mondo e
che si rivolge alle ragazze e alle donne di tutte le età per avvicinarle alla
programmazione informatica, un altro ambito dove sono sottorappresentate.
L’evento è stato molto apprezzato ed ha anche dato vita in alcuni casi a nuovi
progetti imprenditoriali femminili che Techno Seed sta supportando.
ALEA Associazione Laureati Economia Aziendale Università Ca’ Foscari – Venezia, Business Community dal 1985 www.aleacafoscari.com
Alea News, Dicembre 2014
E' vietata la riproduzione del materiale contenuto negli articoli senza autorizzazione scritta dell’autore.
20
Industrio, acceleratore hardware
Industrio Ventures è un acceleratore di startup
hardware: mettiamo a disposizione un mix
unico di risorse, strumenti e know how
imprenditoriale per aiutare startup con un
prototipo a diventare aziende con un prodotto. Lo facciamo cercando team di
talento nei settori della meccatronica, agrifood, medicale e smart sensors in Italia
e all'estero.
L'acceleratore è nato a fine 2013 dalla collaborazione di un gruppo di
imprenditori e professionisti trentini che hanno avuto il coraggio di creare la
prima realtà italiana che supporta unicamente startup tecnologiche hardware.
Industrio è stato fondato da Alfredo Maglione (Optoi), Alberto Gasperi
(Spinnvest), Alessio Romani (Business Angel Network Trentino) e Jari Ognibeni
che ricopre il ruolo di CEO.
Industrio ha oggi sede a Rovereto presso il Polo della Meccatronica dove
contribuisce attivamente al progetto di sistema della Provincia Autonoma di
Trento che prevede l’attrazione di talento e competenze industriali all’interno del
compendio tecnologico di Trentino Sviluppo.
Creiamo Aziende di Prodotto
Industrio ricerca sul mercato italiano e internazionale team di talento che
intendono sviluppare un prodotto tecnologico e ai progetti selezionati offre
semplici ingredienti: seed capital, mentorship (30+ mentori a disposizione) e un
incredibile fornitura di strumenti e macchine per la prototipazione fornita da un
network di 7 partner industriali locali.
Industrio con questo modello a partire da gennaio 2014 ha co-fondato già 5
startup tecnologiche di prodotto che si sono presentate il 28 Novembre al primo
Demo Day. I progetti che Industrio ha supportato sono:
DR WINE TECH sviluppa un imbottigliatore innovativo per vino che
consente di migliorare l’efficacia del processo di imbottigliamento
riducendo la quantità di ossigeno e quindi migliorando la capacità del
di Jari Ognibeni,
www.industrio.co
ALEA Associazione Laureati Economia Aziendale Università Ca’ Foscari – Venezia, Business Community dal 1985 www.aleacafoscari.com
Alea News, Dicembre 2014
E' vietata la riproduzione del materiale contenuto negli articoli senza autorizzazione scritta dell’autore.
21
vino di conservarsi nel tempo perché meno soggetto all’ossidazione
(http://drwinetech.launchrock.com/);
MELIXA ha realizzato un arnia tecnologica che mira a consentire a chi
alleva api, compresi coloro che lo fanno per hobby, di ridurre costi senza
rinunciare a conoscere il comportamento delle api e la loro capacità di
produzione. Il sistema che si compone sia dell’hardware da montare
sull’arnia sia della app per tenere sotto controllo le attività delle api da
remoto, offre come vantaggio più significativo la riduzione dei costi e dei
tempi necessari all’apicoltore per seguire le sue arnie che spesso sono
sparse sul territorio a volte anche a distanza di centinaia di chilometri
(http://melixa.eu/);
MECCATRONICORE offre una stampante 3D professionale che si
propone quale scelta ideale per chi ha la necessità di stampare oggetti ad
alta qualità a un prezzo che si colloca nella fascia medio alta, ma che offre
una serie di funzionalità avanzate come per esempio l’integrazione del
computer, completo di schermo lcd di ampie dimensioni, che quindi
consente alla stampante di operare in modo autonomo e quindi di
adattarsi a contesti diversi: officine meccaniche, artigiani e perfino artisti
(http://meccatronicore.com/);
LOCK&CHARGE ha messo a punto un dispositivo composto da un
lucchetto elettronico che funge anche da connettore per la ricarica delle
batterie qualora la bici sia elettrica e da una stazione di ricarica e che può
essere acquistato e posizionato da chiunque: esercizi commerciali,
alberghi, parcheggi, stazioni ferroviarie, centri commerciali, in modo da
creare una rete capillare di punti di ricarica e di sosta sicura capace di
rendere effettivamente conveniente l’utilizzo della bici o di altri sistemi di
trasporto personale dotati di motore elettrico
(http://www.lockandcharge.me/);
BIKEE BIKE propone un motore elettrico mid-drive ad altissime
prestazioni che può essere installato su qualsiasi bicicletta rendendola
elettrica in pochi minuti. Il motore il più potente della categoria al
momento sul mercato e offre una potenza da 250W a 750W
(http://www.bikeebike.com/).
Le cinque startup sono il frutto del lavoro fatto dai rispettivi imprenditori con il
supporto di Industrio che ha fornito supporto finanziario e industriale grazie al
contributo dei partner industriali che fin dall’inizio hanno creduto e investito nel
ALEA Associazione Laureati Economia Aziendale Università Ca’ Foscari – Venezia, Business Community dal 1985 www.aleacafoscari.com
Alea News, Dicembre 2014
E' vietata la riproduzione del materiale contenuto negli articoli senza autorizzazione scritta dell’autore.
22
progetto. Tra i Partner possiamo citare: Optoelettronica Italia, Hsl, 3Tec,
Attrezzeria Trentina, Lean Evolution, Reniero e Associati, Delta Informatica,
Fondazione Bruno Kessler, Fondazione Edmund Mach.
Industrio è impegnata a supportare le startup a sviluppare i prototipi in modo
efficace e rapido, a consolidare i team, a sviluppare modelli di business sostenibili
e orientati al mercato. Durante i sei mesi del programma di accelerazione le
startup possono accedere a impianti industriali, strumenti di prototipazione,
ricevere supporto da mentor specializzati e dialogare con potenziali business
partner di tutto il mondo.
ALEA Associazione Laureati Economia Aziendale Università Ca’ Foscari – Venezia, Business Community dal 1985 www.aleacafoscari.com
Alea News, Dicembre 2014
E' vietata la riproduzione del materiale contenuto negli articoli senza autorizzazione scritta dell’autore.
23
Il monitoraggio strutturale diventa sicuro e low cost
Perché è cosi difficile monitorare
efficacemente lo stato di salute
delle strutture (edifici, ponti,
gallerie, dighe, viadotti,
pipeline)? È la domanda da cui
sono partiti i fondatori di
SmartPatch, la start up che ha
ideato uno strumento innovativo
per il monitoraggio strutturale.
Attraverso l'applicazione di
sensori innovativi, ogni
vibrazione, assestamento o dilatazione della struttura viene registrata e trasmessa
in tempo reale via wireless alla centrale, permettendo così di monitorare
all'istante lo stato di salute della struttura stessa.
La soluzione sviluppata da SmartPatch appartiene alle tecnologie per lo
Structural Health Monitoring (SHM). I sistemi attualmente impiegati per il
monitoraggio strutturale - come ad esempio gli estensimetri a resistenza o a filo
vibrante, la fibra ottica o l’ispezione visiva periodica - presentano non poche
limitazioni, dovute principalmente al costo elevato, alla difficoltà di installazione
e alla lettura puntiforme delle sollecitazioni. Grazie alle sue caratteristiche
innovative, il sistema per il monitoraggio strutturale sviluppato da SmartPatch
supera tali limitazioni: è flessibile, scalabile, affidabile e low cost, applicabile a
qualsiasi substrato ed è in grado di trasmettere le informazioni a distanza e in
tempo reale. Il sistema, inoltre, monitora la deformazione, la temperatura,
l’inclinazione e l’eventuale attività sismica.
Il sistema realizzato da SmartPatch è costituito da diversi elementi. Un
estensimetro prodotto in materiale composito (Smart Skin Sensor)
completamente laminato in maniera da formare un sensore perfettamente
resistente agli agenti esterni ed applicabile su un qualsiasi substrato, di
ridottissimo spessore, flessibile e in grado di adattarsi alla superficie di
di Alessandro Tibaldeschi,
ALEA Associazione Laureati Economia Aziendale Università Ca’ Foscari – Venezia, Business Community dal 1985 www.aleacafoscari.com
Alea News, Dicembre 2014
E' vietata la riproduzione del materiale contenuto negli articoli senza autorizzazione scritta dell’autore.
24
applicazione. Un Reader RFID/Trasmettitore wireless, applicato sulla superficie
di ogni sensore, che incorpora un sensore di inclinazione e un sensore
sismografico. Un server centrale su cloud, che consente sia l’elaborazione
complessiva dei dati e la presentazione su interfaccia grafica, accessibile da web,
sia l’archiviazione storica pluridecennale dei dati stessi. Un gateway che
trasmette i dati raccolti dalla rete di sensori al server centrale, via rete cellulare (o
satellitare, per le installazioni remote). La trasmissione dei dati dei sensori,
infine, è organizzata in forma di rete mesh per garantire il funzionamento del
sistema, senza interruzioni, anche in caso di blocco di alcuni elementi sensoriali
(ad esempio a seguito di un crollo strutturale).
Quanto descritto finora, è il frutto del lavoro di un team imprenditoriale che da
tre anni lavora allo sviluppo del progetto SmartPatch. La squadra, composta da
Marco Bonvino, Melanie Diziol e Guido Maisto, ha costituito all’inizio del 2014 la
società (SmartPatch Srls) per sostenere lo sviluppo, la produzione e la
commercializzazione di questo sistema innovativo per il monitoraggio degli
edifici.
La start up, ospitata presso I3P (Incubatore di Imprese Innovative del Politecnico
di Torino), ha già depositato due domande di brevetto e ha portato a termine la
fase di prototipazione e sviluppato internamente il software di ricezione,
normalizzazione e trasmissione dei dati. L'idea e il lavoro condotto fino ad oggi,
hanno permesso a SmartPatch di aggiudicarsi l'edizione 2014 della Start Cup
Piemonte Valle d'Aosta e il Premio Nazionale Innovazione nella categoria
“Industrial”: oltre all'onore della vittoria, alla start up sono andati premi per un
totale di 45.000 Euro euro che permetteranno di sviluppare ulteriormente il
progetto. SmartPatch infatti non si ferma qui e punta ad un mercato in continua
espansione: “Si stima che in Italia gli edifici che necessitano di monitoraggio
siano pari a circa 3,6 milioni mentre – concludono gli startupper - il mercato
globale delle costruzioni in materiale composito è destinato a crescere da 798,5
milioni di euro nel 2012 a 1.186 milioni di euro nel 2019, con un tasso di crescita
annuale del 5,8%”.
ALEA Associazione Laureati Economia Aziendale Università Ca’ Foscari – Venezia, Business Community dal 1985 www.aleacafoscari.com
Alea News, Dicembre 2014
E' vietata la riproduzione del materiale contenuto negli articoli senza autorizzazione scritta dell’autore.
25
Ca’ Foscari Forward 2014
Venezia, 29 novembre 2014
Continua con sempre maggior integrazione e successo l’alleanza con Ca’ Foscari
Alumni con la partecipazione di numerosi raporesentanti di ALEA al Ca' Foscari
Forward 2014 tenuto il 29 novembre 2014 a Ca’ Foscari.
Nel corso della serata sono stati premiati per questa edizione, Giuseppe
de'Longhi e Paolo Privitera, che hanno saputo coinvolgerci nella loro storia
professionale e di vita.
Durante la serata Stefano Bianchi e Christian Cecchetelli hanno presentato il
Memorial Maurizio Bortali. A due settimana dal Ca' Foscari Forward 2014
volevamo ringraziare gli oltre 100 partecipanti al nostro evento più importante
che hanno festeggiato con noi il terzo anno di attività di Ca' Foscari Alumni.
dalla Redazione
ALEA Ca’ Foscari
ALEA Associazione Laureati Economia Aziendale Università Ca’ Foscari – Venezia, Business Community dal 1985 www.aleacafoscari.com
Alea News, Dicembre 2014
E' vietata la riproduzione del materiale contenuto negli articoli senza autorizzazione scritta dell’autore.
26
Workshop sulle principali novità 2014 relative ai principi contabili internazionali IAS/IFRS e relativi impatti fiscali
Mercoledì 14 gennaio 2015, ore 14.30 - 18.00 Padova, SHERATON HOTEL -
Corso Argentina, 5
La formazione del bilancio si fonda su principi contabili - Un concetto
cardine nei principi internazionali che condiziona l’adozione degli IFRS è
contenuta nel paragrafo 11 dello IAS 1: il bilancio non può essere presentato come
“conforme ai principi contabili internazionali” a meno che non siano stati
applicati integralmente tutti i principi contabili internazionali e tutte le relative
interpretazioni. L’obiettivo del workshop è perciò un focus sulle principali
novità tra i principi contabili internazionali in vigore al 31 dicembre 2014
(in particolare nuovi principi relativi al bilancio consolidato (IFRS 10, IFRS11 ed
IFRS 12) e sulle prospettive future in ambito internazionale confrontandosi anche
con i nuovi principi contabili italiani. Il seminario affronterà inoltre lo stato
dell’arte relativo all’impatto fiscale in relazione all’applicazione degli IFRS.
Programma:
14.15 – 14.30 Registrazione partecipanti
14.30 – 14.45 Benvenuto e presentazione
Emilio Pagani (Presidente ANDAF NORDEST)
Diego Mantoan (Direttore Alumni Ca’ Foscari, Venezia)
14.45 – 15.30 IAS/IFRS, Codice civile e principi contabili italiani: aspetti evolutivi
e limiti di una relazione incompresa
Prof. Stefano Zambon, Professore Ordinario di Economia Aziendale
presso la Facoltà di Economia dell'Università di Ferrara
Segretario Generale, NIBR (Network Italiano per il Business Reporting)
15.30-16.00 Principali novità IFRS e prime applicazioni IFRS 10 “Bilancio
consolidato”
Dott. Stefano Bianchi, Mazars
ALEA Associazione Laureati Economia Aziendale Università Ca’ Foscari – Venezia, Business Community dal 1985 www.aleacafoscari.com
Alea News, Dicembre 2014
E' vietata la riproduzione del materiale contenuto negli articoli senza autorizzazione scritta dell’autore.
27
16.00– 16.30 IFRS 11 “Joint Ventures”: principali novità
Dott. Francesco Ballarin, Mazars
16.30-16.45 Coffee Break e networking
16.45-17.30 Principali impatti fiscali relativi all’applicazione degli IFRS
Roberto Salin, Legalitax Studio Legale Tributario, Partner
Moderatore: Emilio Pagani
Cena Socio Onorario ALEA, aprile 2015
Continua anche per il 2015 la tradizionale cena dedicata della premiazione dei
soci onorari ALEA che è prevista per aprile 2015. Ulteriori dettagli saranno inviati
al più presto, vi aspettiamo numerosi.
Capitani Coraggiosi 2.0
La terza edizione di Capitani Coraggiosi 2.0 è in programma per sabato 23
maggio 2015 sempre a Ca’ Foscari.