2
MEXICO COSÌ LONTANO DA DIO COSÌ VICINO AGLI STATI UNITI UN PROGETTO FOTOGRAFICO DI ALESSANDRO MARCIO’ EXHIBITION #2 Forse solo alcune similitudini con l’architetto-designer Mies Van der Rohe possono aiutarci a far luce nell’universo spigoloso e quasi metafisico racchiuso nelle fotografie di Alessandro Marciò, classe 1983, che nell’artista tedesco trova una guida e nei suoi motti, “less is more”(il meno è più) e “God is in the details” (Dio è nei dettagli), un metodo operativo, una strada maestra. Ma facciamo chiarezza, Alessandro Marciò non è un fotografo “autoctono” è un outsider; architetto per studi compiuti, dai suoi viaggi riporta attimi condensati di vita/spazio all’interno della “pancia” di uno strumento cattura immagini denominazione iperbolica di uno status quo. Alessandro non è “technicus” (tecnica) ma piuttosto “poiesis” (produzione),lo dimostrano i più di mille scatti rubati con ogni mezzo (dalla camera fotografica al micro occhio di un i-phone)durante le sue attività dromomaniache nelle due Americhe. Le foto proposte recitano il suo linguaggio, un linguaggio interrogativo che pone lo spettatore all’interno di una diatriba onnipresente: “Cosa vorrà dire con questa foto? Perché questo taglio? Chi è il soggetto? De gustibus sembrano rispondere i suoi scatti e intanto dietro all’obbiettivo si instaura inavvertitamente ma saldo il punctum tanto caro a Roland Barthes. Messicano per empatia Marciò che ha invece tutti i tratti di un Europeo “tipo”, gioca sull’ambiguità apparente, questa lo spinge talvolta alle fotografie più improbabili nei luoghi meno possibili (a Citta Del Messico è dentro una sede sony per “fissare” una finestra e il suo squarcio di luce). Per questo Alessandro che traversa a piedi la frontiera tra America e Messico, tra “senza storia” e “cultura millenaria”, non può non essere carezzato dalla messicanità, quella che lo lancia nell’ascesa verso il profondo sud per carpire con le sue immagini/diario qualcosa che gli è stato trasmesso dal suo maestro; “Dio è nei dettagli” infatti condensa e trasfigura tutto il significato di un apocrifismo celato, e Marciò quel dettaglio apocrifo lo sta annusando da vicino inspirando profondamente. RONNIE DE ANDREA FRANCESCHINI ALESSANDRO MARCIÒ NASCE A CARRARA IL 2 MAGGIO 1983; DOPO AVER FREQUENTATO IL LICEO SCIENTIFICO OTTIENE UNA LAUREA MAGISTRALE (O SPECIALISTICA) IN ARCHITETTURA ALL'UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA NEL 2011 CON CONSEGUIMENTO DI BORSA DI STUDIO DI UN ANNO PER L’UNIVERSIDAD “EUROPEA DE MADRID”, SPAGNA. RIASSUNTO VIAGGI: 2009 - USA (CENTRO E COSTA OVEST) VERSO IL MESSICO, CIUDAD JUAREZ/CHIHUAHUA/HIDALGO DEL PARRAL 2010 - USA (COSTA EST, DA BOSTON A MIAMI) 2011- MEX (SAN LUIS POTOSI/ CITTÀ DEL MESSICO/ QUERETARO/IXTAPA/ZIHUATANEJO/REAL DE CATORCE) 2012/2013 - MEX (CITTÀ DEL MESSICO/HUIXQUILUCAN/ LLANO GRANDE)

Alessandro Marciò Pieghevole

Embed Size (px)

DESCRIPTION

 

Citation preview

Page 1: Alessandro Marciò Pieghevole

MEXICO COSÌ LONTANO DA DIO COSÌ VICINO AGLI STATI UNITIUN PROGETTO FOTOGRAFICO DI

ALESSANDRO MARCIO’

ExhIbITION #2

Forse solo alcune similitudini con l’architetto-designer Mies Van der Rohe possono aiutarci a far luce nell’universo spigoloso e quasi metafisico racchiuso nelle fotografie di Alessandro Marciò, classe 1983, che nell’artista tedesco trova una guida e nei suoi motti, “less is more”(il meno è più) e “God is in the details” (Dio è nei dettagli), un metodo operativo, una strada maestra. Ma facciamo chiarezza, Alessandro Marciò non è un fotografo “autoctono” è un outsider; architetto per studi compiuti, dai suoi viaggi riporta attimi condensati di vita/spazio all’interno della “pancia” di uno strumento cattura immagini denominazione iperbolica di uno status quo. Alessandro non è “technicus” (tecnica) ma piuttosto “poiesis” (produzione),lo dimostrano i più di mille scatti rubati con ogni mezzo (dalla camera fotografica al micro occhio di un i-phone)durante le sue attività dromomaniache nelle due Americhe. Le foto proposte recitano il suo linguaggio, un linguaggio interrogativo che pone lo spettatore all’interno di una diatriba onnipresente:“Cosa vorrà dire con questa foto? Perché questo taglio? Chi è il soggetto? De gustibus sembrano rispondere i suoi scatti e intanto dietro all’obbiettivo si instaura inavvertitamente ma saldo il punctum tanto caro a Roland Barthes. Messicano per empatia Marciò che ha invece tutti i tratti di un Europeo “tipo”, gioca sull’ambiguità apparente, questa lo spinge talvolta alle fotografie più improbabili nei luoghi meno possibili (a Citta Del Messico è dentro una sede sony per “fissare” una finestra e il suo squarcio di luce). Per questo Alessandro che traversa a piedi la frontiera tra America e Messico, tra “senza storia” e “cultura millenaria”, non può non essere carezzato dalla messicanità, quella che lo lancia nell’ascesa verso il profondo sud per carpire con le sue immagini/diario qualcosa che gli è stato trasmesso dal suo maestro; “Dio è nei dettagli” infatti condensa e trasfigura tutto il significato di un apocrifismo celato, e Marciò quel dettaglio apocrifo lo sta annusando da vicino inspirando profondamente. RONNIE DE ANDREA FRANCESCHINI

ALESSANDRO MARCIÒ NASCE A CARRARA IL 2 MAGGIO 1983; DOPO AVER FREQUENTATO IL LICEO SCIENTIFICO OTTIENE UNA LAUREA MAGISTRALE (O SPECIALISTICA) IN ARCHITETTURA ALL'UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA NEL 2011 CON CONSEGUIMENTO DI BORSA DI STUDIO DI UN ANNO PER L’UNIVERSIDAD “EUROPEA DE MADRID”, SPAGNA.

RIASSUNTO VIAGGI:2009 - USA (CENTRO E COSTA OVEST) VERSO IL MESSICO, CIUDAD JUAREZ/CHIHUAHUA/HIDALGO DEL PARRAL2010 - USA (COSTA EST, DA BOSTON A MIAMI)2011- MEX (SAN LUIS POTOSI/ CITTÀ DEL MESSICO/QUERETARO/IXTAPA/ZIHUATANEJO/REAL DE CATORCE)2012/2013 - MEX (CITTÀ DEL MESSICO/HUIXQUILUCAN/LLANO GRANDE)

Page 2: Alessandro Marciò Pieghevole