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Alla scoperta di antichi Oratori Campestri

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ITINERARI D’ARTE NEL NOVARESE

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Page 1: Alla scoperta di antichi Oratori Campestri

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ITINERARI D’ARTE NEL NOVARESE

Page 2: Alla scoperta di antichi Oratori Campestri

1 BARENGO: Oratorio di San Rocco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 6-7

2 BELLINZAGO NOVARESE (Cavagliano): Oratorio di San Vito . . . . 8-9

3 BOGOGNO: Oratorio di San Giacomo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10-11

4 BOGOGNO: Oratorio di Santa Maria in Valle . . . . . . . . . . . . . . . . 12-13

5 BOLZANO NOVARESE: Oratorio di San Martino di Engrevo . . 14-15

6 BORGOMANERO: Oratorio di San Leonardo . . . . . . . . . . . . . . . . 16-17

7 BRIGA NOVARESE: Oratorio di San Tommaso . . . . . . . . . . . . . . . . 18-19

8 BRIONA (Orcetto): Oratorio di Sant’Antonio . . . . . . . . . . . . . . . . . 20-21

9 CALTIGNAGA: Oratorio di San Salvatore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22-23

10 CALTIGNAGA (Sologno): Oratorio dei Santi Nazzaro e Celso . . . 24-25

11 CAMERI: Oratorio di San Biagio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26-27

12 CRESSA: Oratorio di San Giulio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28-29

13 FARA NOVARESE: Oratorio di San Pietro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30-31

14 GARBAGNA NOVARESE: Oratorio di Santa Maria . . . . . . . . . . . . 32-33

15 GOZZANO: Oratorio di Santa Maria di Luzzara . . . . . . . . . . . . . 34-35

16 LANDIONA: Oratorio di Santa Maria dei Campi . . . . . . . . . . . . . 36-37

17 LESA: Oratorio di San Sebastiano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38-39

18 MOMO: Oratorio della Santissima Trinità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40-41

19 MOMO (Linduno): Oratorio di Santa Maria . . . . . . . . . . . . . . . . . 42-43

20 NOVARA (Cascina Avogadro): Oratorio di San Gerolamo . . . . . 44-45

21 NOVARA (Gionzana): Oratorio della Madonna del Latte . . . . . . 46-47

22 OLEGGIO (Galnago): Oratorio di Santa Maria in Galnago . . . . 48-49

23 PARUZZARO: Oratorio di San Marcello . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 50-51

24 ROMAGNANO SESIA: Oratorio di San Martino di Breclema . . 52-53

25 SILLAVENGO: Oratorio di Santa Maria Nova . . . . . . . . . . . . . . . . 54-55

26 TERDOBBIATE: Oratorio di San Pietro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 56-57

27 TORNACO: Oratorio di Santo Stefano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 58-59

28 VICOLUNGO: Oratorio di San Martino . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 60-61

29 VICOLUNGO: Oratorio di San Sebastiano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 62-63

SOMMARIO

Page 3: Alla scoperta di antichi Oratori Campestri
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BARENGO1

Oratorio di San Rocco

6

L’oratorio dedicato a San Roccoè posto in località Baraggiolo,

nei pressi della strada provincialeche conduce a Cavaglietto. È adaula unica, monoabsidata, coper-to da un tetto ligneo e tavelle incotto. La facciata dal profilo a ca-panna originariamente era com-pletamente aperta con un grandearco. I due fianchi avevano dueporte tanto che l’edificio rimanevasempre aperto. Interventi succes-sivi hanno portato l’oratorio nellasituazione attuale. Le decorazionipittoriche sono di grande pregioed interesse. Nella conca absidaleè rappresentato Cristo Pantocra-

tore tra due angeli musicanti. Ori-ginale e coeva agli altri dipinti èl’ancona posta sopra l’altare in la-terizio che appoggia alla paretedell’abside. Vi è raffigurata la Ma-donna con il Bambino, tra SanRocco e San Giuseppe. Sulla pa-rete nord sono rappresentati SanRocco e San Martino che è in sel-la ad un imponente cavallo bian-co. Sulla parete sud è dipinto unex voto, di grande pregio, che ri-corda una drammatica epidemiadi peste avvenuta nel 1501 a Ba-rengo e nelle zone vicine. Gli af-freschi presenti nell’oratorio sonoattribuiti alla bottega dei Cagnola.

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BELLINZAGO NOVARESE- Cavagliano2

Oratorio di San Vito

8

L’oratorio dedicato alla BeataVergine Maria e a San Vito sor-

ge nel piccolo cimitero di Cava-gliano. Probabilmente edificato inepoca romanica, ma ampliato e ri-maneggiato nel XV secolo, è a na-vata unica con piccola abside se-micircolare. Particolare è l’arco asesto acuto che sovrasta la sezio-ne di fondo dell’edificio. Di grandeeffetto scenico sono gli affreschi,

recentemente restaurati che co-prono l’arco trionfale e l’abside,eseguiti tra il XV e il XVI secolo dapittori vicini alla scuola di Gauden-zio Ferrari. Da segnalare che unaraffigurazione simile si trova pres-so la chiesa di Santa Maria delleGrazie di Varallo Sesia. Si possonoaltresì ammirare nella parte absi-dale esterna alcune formelle incotto con decorazioni fogliari.

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BOGOGNO

Oratorio di San Giacomo

10

L’antico oratorio dedicato aSan Giacomo si trova fuori

dall’abitato lungo la strada checonduce a Veruno. Scarse sonole notizie documentarie dellachiesa, le prime risalgono ad unavisita pastorale del Vescovo Ba-scapè avvenuta nel 1595. Risultache l’edificio fosse di dimensionipiù modeste rispetto all’attuale.Negli anni 1624-25 venne am-pliato: fu aggiunta una nuovacampata e una balaustra. Nel XIXsecolo venne utilizzato come laz-zaretto. Di pregevole fattura sonogli affreschi che adornano il suointerno e rappresentano una te-stimonianza significativa delletendenze pittoriche novaresi del

XV e XVI secolo. D’effetto è l’af-fresco raffigurante il “Matrimoniomistico di Santa Caterina con ilDivin Fanciullo” seduto in braccioalla Vergine opera di un anonimo“…de Burgimainerio pixit” ovvero“Maestro di Borgomanero”. Gli af-freschi più antichi sono quelli chedecorano la zona absidale e ledue pareti laterali della secondacampata attribuiti a Giovanni deCampo e datati 1473. Di partico-lare curiosità è la raffigurazionedel Miracolo di Sant’Eligio. Il di-pinto è ambientato nella bottegadi un fabbro dove il Santo riat-tacca, sotto lo sguardo incredulodel padrone, una zampa a un ca-vallo mutilato.

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BOGOGNO4

Oratorio di Santa Maria in Valle

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Sorge fuori dall’abitato al confi-ne con il territorio comunale di

Agrate Conturbia in località deno-minata “Minerva”. Il toponimosuffraga l’ipotesi che in tale luogo,in epoca romana, sorgesse untempio pagano e proprio qui ver-so la fine del XIX secolo fu ritro-vato un cippo votivo dedicato aDiana, ora conservato a Novarapresso il Museo della Cattedrale.Attiguo all’oratorio si trovava unpiccolo cimitero ove venivano tu-

mulati i defunti di Agrate e Bogo-gno, ora rimangono solo i resti diun ossario. Il catino absidale è in-teramente affrescato da pitture ri-salenti alla fine del XV secolo eagli inizi del XVI secolo. Vengonorappresentati il Cristo in mandorlacon i simboli degli Evangelisti,nella parte inferiore si possonoammirare una Madonna del Lattecon Bambino in braccio e unateoria di Santi con cartiglio, sicu-ramente opera di artista novarese.

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BOLZANO NOVARESE5

Oratorio di San Martino di Engrevo

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La prima costruzione dellachiesa, che sorge presso il ci-

mitero, risale probabilmente al XIIsecolo. Si trattava dell’antica par-rocchiale di Engrevo (primo nomedell’abitato, riportato in docu-menti che vanno dal X al XII se-colo e che attestavano insedia-menti di uomini professanti leggefranca, longobarda e romana). Ha una semplice facciata a ca-panna e un’unica navata; costitui-sce un esemplare del romanicocampestre. Al suo interno sonoconservati splendidi affreschi delXV e XVI secolo. Sulla parete sini-

stra, si possono ammirare “SanMartino e il povero” e un “Com-pianto sul Cristo”, firmati da Tom-maso Cagnola, padre di France-sco. Sulla parete destra si trovanodue “Crocifissioni” del 1403 e del1482. L’abside è decorata con af-freschi, raffiguranti i “Dodici Apo-stoli” e l’“Annunciazione”; nellamandorla è rappresentato “CristoPantocratore coi simboli degliEvangelisti”, (1507) attribuiti aFrancesco Cagnola. ll “San Marti-no a cavallo” sulla facciata ester-na, è anch’esso riconducibile allamano di Francesco Cagnola.

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BORGOMANERO6

Oratorio di San Leonardo

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Sorgeva un tempo alla periferianord della città ed era l’antica

chiesa del borgo di San Leonardo,uno dei primi borghi franchi no-varesi, che, in seguito all’unionecon “Burgi Mayneri”, diede origineall’attuale città nel corso del XIIsecolo. L’oratorio che oggi è com-pletamente inserito nel tessuto ur-bano, (via Don Minzoni) si pre-senta a navata unica con absidesemicircolare. La facciata è a ca-panna e il portoncino d’ingresso èsormontato da una lunetta soprala quale si apre una croce lumino-sa. La muratura che compare sulla

facciata e nei contrafforti è forma-ta da grosse pietre squadrate le-gate in corso orizzontale da maltabianca, mentre sulle pareti lateralie nell’abside compaiono ciottoli difiume disposti in modo irregolarecon qualche tratto a spina di pe-sce. Di grande interesse sono gliaffreschi che decorano l’internodell’edificio, forse di ispirazioneromanica. Sono ancora moltostudiate da critici e storici del-l’arte le decorazioni che ricopronole pareti dell’oratorio. Recente-mente sono state oggetto di unbuon restauro conservativo.

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BRIGA NOVARESE7

Oratorio di San Tommaso

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Il piccolo oratorio dedicato aSan Tommaso si trova a circa

un chilometro dal paese isolatosu di una piccola altura. Poco siconosce delle vicende storiche diquesta cappella anche se l’origi-ne del paese è molto antica. Bri-ga è citata già nei possedimentidei signori di Biandrate nel 1140e ancora nel 1152 tra quelli diGuido il Grande, poi alla fine delXII secolo è compresa nella pie-ve di Gozzano. E’ a navata unica,con abside semicircolare, coper-ta da un semicatino in muratura.La facciata è a capanna con so-praelevazione, quest’ultima rea-lizzata nel 1918 in occasione diun massiccio restauro conserva-tivo per opera dell’architetto Car-

lo Nigra, con la posa di un nuo-vo tetto in beole. La muraturadell’intero edificio è composta dapietrame, tranne qualche piccolomotivo di mattoni. All’interno , ilmotivo di maggior interesse èdato dagli affreschi che decora-no l’abside e l’arco trionfale eraffigurano la Vergine e gli Apo-stoli, la Colomba, gli Angeli eGesù, fra i simboli degli Evange-listi. Interessante la larga fascia amotivi geometrici che racchiudeil catino absidale ove il rossoscuro e il verde sono i colori do-minanti. Queste pitture di rarabellezza potrebbero risalire, se-condo il Nigra , alla prima metàdell’XI secolo e considerate fra lepiù antiche del Piemonte.

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BRIONA - Località Orcetto8

Oratorio di Sant’Antonio

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In località Orcetto, ora San Ber-nardino di Briona sorge l’antico

oratorio campestre dedicato aSant’Antonio Abate. Scarsa è ladocumentazione reperibile e i di-versi rimaneggiamenti non con-sentono una precisa collocazionecronologica dell’edificio religioso.Si presume che sia stato edificatotra la fine del XIV secolo e i primidecenni del XV secolo, in conside-razione del fatto che il culto diSant’Antonio abate si manifesta inmodo significativo a partire dalquattrocento. L’edificio, di piccoledimensioni, è ad aula unica conabside semicircolare e facciata acapanna ed è coperto da un tettoligneo con manto di coppi. Origi-nariamente presentava un piantaquadrata che venne modificata edampliata nel 1610. Interessanti e dipregio sono gli affreschi interniche coprono quasi interamente le

pareti della struttura originaria.Sebbene non siano mai stati stu-diati in modo approfondito si de-sume siano di un unico autore:Tommaso Cagnola e la sua botte-ga. Nella conca absidale si presen-ta una grande mandorla ove è raf-figurato il Trono della Misericordiache riunisce la Majestas Domini ela Crocifissione. I simboli dei quat-tro Evangelisti, San Sebastiano eSan Rocco completano la rappre-sentazione, mentre, sull’arco trion-fale è visibile una delicata Annun-ciazione. Lungo la parete setten-trionale sono raffigurate cinque fi-gure di Santi e una Madonna introno con Bambino. Da notare laprima figura: Sant’Antonio abatecon la lunga e caratteristica barbagrigia. Sulla parete sud sono raffi-gurati cinque Santi e due Madon-ne in trono con Bambino racchiusiin una fascia decorativa.

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CALTIGNAGA9

Oratorio di San Salvatore

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L’oratorio è situato nel cimiterodi Caltignaga e viene citato per

la prima volta nel 1074. NelleConsignationes del 1347 si vienea conoscenza che San Salvatoreaveva un preposito e due chiericibeneficiari. L’edificio si presentaad aula unica trapezoidale conabside semicircolare precedutoda un breve arco trionfale. La co-pertura a capriate è completatada una controsoffittatura lignea,sulla facciata a capanna si apreuna piccola finestra a croce. Gliaffreschi che decorano l’edificiovengono quasi totalmente attri-buiti a Giovanni De Campo e allasua bottega, sono di particolarepregio artistico e purtroppo non

ben conservati. Nella zona absi-dale un elegante contorno rac-chiude la mandorla ove è rappre-sentato Cristo Pantocratore, ai latiSant’Andrea e San Pietro accom-pagnati da storpi, poveri e derelit-ti. Parzialmente leggibili sono lefigure dei Santi che decorano ilsottostante registro, da sinistraSan Giovanni e Santa Caterina,San Dionigi, San Nazzaro, Cristoin Pietà, San Secondo, San Gero-lamo e Santa Caterina. Nella pa-rete di sinistra trova posto unagradevole Madonna in trono conBambino tra gli angeli e i SantiRocco e Pietro. Secondo gliesperti si rivela di periodo più tar-do e di altro maestro.

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CALTIGNAGA - Sologno10

Oratorio dei Santi Nazzaro e Celso

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Attualmente è situato all’inter-no del cimitero di Sologno.

Risulta da documenti risalenti altrecento che con San Salvatore,San Lupo di Caltignaga e SanLorenzo di Alzate di Momo fos-se una delle cappelle dipendentidalla pieve di Dulzago. L’edificioconserva la struttura originale,con una sola navata leggermen-te trapezoidale, coperta da untetto in coppi e sostenuta daquattro incavallature lignee. Lafacciata è a capanna e l’absidesemicircolare. All’interno le pa-reti sono riccamente abbellite daaffreschi quattrocenteschi attri-

buiti a Giovanni e Luca de Cam-po pittori noti in area novarese evalsesiana. Il catino absidale èsuddiviso in tre registri, in quellosuperiore è rappresentato CristoPantocratore con i simboli degliEvangelisti. Ai lati sono raffigu-rati i Santi titolari nelle vesti didue giovani elegantemente ve-stiti secondo il modello goticodel tempo. Nel secondo registrosono affrescati gli Apostoli edognuno regge un libro su cui èscritto il proprio nome e unafrase del Credo.Nel terzo registro trovano postole opere di misericordia.

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CAMERI11

Oratorio di San Biagio

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Percorrendo la statale per Aro-na, subito dopo l’abitato di

Veveri, sulla curva destra si im-bocca uno stradino campestre esi giunge all’omonima cascinaove è situato il piccolo oratoriodedicato a San Biagio. È ad aulaunica absidata, orientato. Il tettoin tegole poggia su un ordito dilegno. La facciata è a capanna,l’abside, invece è suddivisa da le-sene collegate da archetti pensili.Nel corso dei secoli subì vari ri-maneggiamenti: furono aperte di-

verse finestre rettangolari e unportoncino sul lato sud. Sulle pa-reti interne sono parzialmente vi-sibili alcuni affreschi. Il più leggi-bile raffigura San Biagio fra duepersonaggi. L’antica ancona, po-sta sopra l’altare, raffigura la Ver-gine in trono con il Figlio tra SanBiagio e San Giovanni Battista.Attualmente l’oratorio versa ingrave stato di degrado. Interes-santi e sicuramente più antichi gliaffreschi parietali rimaneggiati nelcorso dei secoli successivi.

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CRESSA12

Oratorio di San Giulio

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L’oratorio dedicato a San Giuliosi trova in campagna a circa

un chilometro dall’abitato e lasua costruzione risale agli inizidell’XI secolo. Notizie documen-tate sulla sua esistenza si hannoa partire dal 1025 dove risultaappartenere alla Pieve di San Ge-nesio di Suno. È a navata unicarettangolare, suddivisa in trecampate e termina con un’absidesemicircolare, tre contraffortiscandiscono i l muro a sud equattro il muro a nord. La faccia-ta a capanna presenta, sopra ilportoncino d’ingresso, una biforacon colonnina e capitello a stam-pella. Da notare un lastrone inpietra inserito nel terreno prospi-

ciente l’ingresso su cui è incisauna grande croce e due più pic-cole. Si suppone possa essere ilcoperchio di un millenario sarco-fago. Manca l’antico campanile,che nella struttura originaria eraa pianta quadrata. L’interno pur-troppo è povero di affreschi per-ché gran parte del ciclo pittoricoabsidale è crollato anni or sono. Ipochi lacerti rimasti rendono dif-ficile l’attribuzione dell’artista masi presume possano risalire al XVsecolo. Sulla parete sud sonorappresentati una Madonna introno con Bambino, San Giu-lio gli appestati e altri Santi e an-cora in un altro riquadro, un SanGiulio con i serpenti.

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FARA NOVARESE13

Oratorio di San Pietro

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Èstata l’antica chiesa parroc-chiale fino al XVI secolo quan-

do ancora il paese si estendevasulla collina, ora attorno è rimastoil cimitero. Di origine sicuramenteromanica si presenta nella struttu-ra originale. La facciata è a capan-na e sullo spigolo destro trovaposto il campanile. A navata unicamolto allungata, termina conun’abside semicircolare. L’internoè impreziosito da affreschi di no-tevole importanza sia storica cheartistica risalenti al XV secolo. Nelcatino absidale è rappresentato ilCristo Pantocratore in mandorla

circondato dai simboli dei quattroEvangelisti. Al di sotto gli Apostoli,ove però mancano due figure ri-mosse nel 1975 in seguito all’a-pertura di due monofore originalidella struttura romanica. Le pittu-re più rare si trovano nel registroinferiore dell’abside. Sono diecipannelli divisi l’uno dall’altro daun alberello e rappresentano “ilciclo dei mesi”. I mesi vanno daaprile a gennaio e raffigurano leattività legate al mondo contadi-no. Di notevole eleganza è la figu-ra del nobile che caccia con il fal-co a cavallo del suo destriero.

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GARBAGNA NOVARESE14

Oratorio di Santa Maria

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Conosciuto anche come “Ma-donna di campagna”, l’oratorio

è situato a nord dell’abitato inprossimità della linea ferroviariaNovara - Mortara. Secondo gli stu-diosi la sua origine è riconducibileall’ultimo quarto dell’XI secolo. Giàdocumentato una prima volta nel1077 e successivamente nel 1181,l’oratorio si presenta ad aula unicacon abside semicircolare e con co-pertura lignea a capanna. Vari fu-rono nel corso dei secoli gli inter-venti di restauro e le manomissioniche il piccolo oratorio subì senzaperò compromettere in modo irre-parabile la struttura originaria. Lamuratura è costituita per lo più damattoni disposti in corsi orizzontalilegati con malta. L’odierna facciataè un rifacimento in stile neoclassi-co del 1908 e successivamentemodificata. L’interno è ricco di pre-ziosi affreschi risalenti al XV secolo,che ricoprono interamente la zona

absidale e la parete a sinistra. Digrande effetto è “la Pietà” collocatanella parte centrale dell’abside eascrivibile ai primi anni del XV se-colo; coevi sono gli affreschi raffi-guranti una Madonna con Bambi-no e una piccola Sant’Elena. Risa-lente al 1481 e firmato da Tomma-so Cagnola è l’affresco raffiguranteSan Francesco che presenta l’offe-rente alla Madonna in trono conBambino e due angeli musicanti;da notare il lungo cartiglio chepresenta, in caratteri gotici, il com-mittente, il pittore e la data di ese-cuzione. Di grande importanza è laraffigurazione del miracolo di San-t’Eustacchio-Uberto, riconosciutodagli esperti come opera di grandevalore “storico-religioso-estetico”per la capacità dell’autore di tra-sformare la scena religiosa in sce-na cavalleresca. Anche questo ri-quadro sembra sia riconducibileallo stile di Tommaso Cagnola.

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GOZZANO15

Oratorio di Santa Maria di Luzzara

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Sorge a due chilometri da Goz-zano, lungo la strada che con-

duce a San Maurizio d’Opaglio.Sconosciuta la datazione dell’edi-ficio. Secondo gli studiosi risal-gono all’XI secolo le tre absidi,mentre la rimanente costruzionepotrebbe essere datata intorno alXII secolo. Si presenta ad aulaunica scandita da due arconi tra-sversali, un ampio presbiterio etre absidi orientate di cui unamaggiore e due minori. Forseproprio per questo ultimo riferi-mento la chiesa anticamente ve-niva denominata “Santa Mariadelle Cappelle”. La facciata è a ca-panna e sul tetto si erge un cu-

rioso campanile a vela. Sia all’in-terno che all’esterno dell’edificiosi possono ammirare parecchiaffreschi risalenti al XV-XVI seco-lo, alcuni dei quali recentementerestaurati. Il più sugggestivo èforse quello che ricopre l’arcotrionfale, una grande Crocifissio-ne riportata alla luce dopo i re-centi restauri. Sulla facciata ester-na, sono parzialmente visibili unmaestoso San Cristoforo e poiancora un San Giuliano, Sant’An-tonio Abate, San Rocco, un “EcceHomo” e, nella lunetta sovrastan-te i l portoncino d’ ingressoun’Annunciazione e una Madon-na in trono con Bambino.

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LANDIONA16

Oratorio di Santa Maria dei Campi

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L’oratorio campestre, dedicatoa Santa Maria dei Campi è si-

tuato fuori dal paese lungo lastrada che conduce a Vicolungo.La costruzione originaria, proba-bilmente, risaliva al XII secolo esorgeva presso un villaggio chefu abbandonato dagli abitanti pertrasferirsi nel borgo fortificatoche offriva maggior sicurezza.Queste vicende comportarono ilconseguente declino dell’edificioreligioso fino a che nel 1493 untale Bartolomeo de Lunseratio lofece restaurare nelle forme attuali

come luogo di culto votivo. Con-tiene un ciclo di affreschi cinque-centeschi attribuiti a Bartulonusda Novara. Sulla parete sud sonoraffigurate scene della Passione diCristo, mentre sulla parete nordsono visibili figure di Santi ed Evache allatta. Sulla parete di contro-facciata si può notare un SanRocco con la Madonna del latte,commissionato da tale Antoniusde Barberis alla bottega dei Ca-gnola. Originale la cupola a for-ma di turbante che sovrasta ilpiccolo campanile.

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LESA17

Oratorio di San Sebastiano

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Sorge su un poggio panorami-co sopra l’abitato di Solcio,

lungo la strada che conduce aMassino Visconti. Documenta-zioni certe sull’esistenza dell’ora-torio risalgono alla fine del XIIIsecolo, anche se la sua costruzio-ne è riconducibile al 1100-1125per la particolarità delle strutturemurarie. A navata unica con absi-de semicircolare, la facciata è acapanna. Molto particolare lastruttura del campanile inglobatonella muratura e che poggia sudue pilastri di sostegno posti al-l’interno della chiesa in seguito aopere di ristrutturazione risalentiagli anni ‘50. Il campanile si pre-senta con tre ordini di specchia-ture decorate da archetti pensili.Le aperture sono diverse fra loro:

nel primo ordine compare unastretta monofora a feritoia, nelsecondo una monofora con ar-chivolto e nel terzo una biforacon archivolto cigliato. L’abside èdecorata da archetti pensili irre-golari a gruppi di cinque e divisain tre lesene con altrettante fine-strelle strombate. Originale e pur-troppo per ora non visibile per-ché nascosto fra il tetto e il soffit-to sopra l’abside, si trova un di-pinto coevo al campanile che raf-figura il mistero pasquale. Il cati-no absidale è decorato da affre-schi di modesta fattura purtrop-po mal conservati. Va sottolinea-to che l’oratorio di San Sebastia-no rappresenta un raro esempiodi pura architettura romanicapresente nel territorio novarese.

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MOMO18

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L’oratorio sorge a poca distan-za da Momo, sull’antico trac-

ciato della via Francigena e la suaorigine risale al XII secolo. Reper-ti più antichi, venuti alla luce re-centemente, testimoniano che illuogo era sacro già in epoca cel-tica. I rimaneggiamenti avvenutinel corso dei secoli e soprattuttonel periodo Rinascimentale ciportano alla struttura attuale. Èad aula unica monoabsidata, lafacciata è a capanna e il portico èsostenuto da due pilastrini. Pre-zioso e ampio è l’interno scandi-to da quattro campate, di cui unasopraelevata che costituisce ilpresbiterio. Di notevole pregiosono gli innumerevoli affreschiche decorano l’edificio religioso,nel 1520 l’interno fu coperto da

un programma decorativo daparte dei fratelli Sperindio e Fran-cesco Cagnola. Il risultato fu unaBibbia iconografica, secondoquanto predicava San GregorioMagno: “l’immagine è la scritturadegli analfabeti”. Il ciclo pittoricoinizia nella zona absidale ove èvisibile la Trinità entro la man-dorla sorretta da angeli. Al disotto le figure degli Apostoli, conalla base le Opere della Miseri-cordia. Lungo le pareti si susse-guono scene della vita di Cristo.Conclude il ciclo il Grande Giudi-zio Universale. All’esterno, sullaparete sud, possiamo ammirareaffreschi devozionali risalenti allafine del XV secolo: San Grato,Sant’Antonio abate, San Giulio diOrta, San Cristoforo e la Pietà.

Oratorio della Santissima Trinità

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MOMO - Linduno19

Oratorio di Santa Maria

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L’oratorio dedicato a Santa Ma-ria si trova in campagna, fra

Bellinzago e Alzate di Momo,presso la cascina Linduno. Citatoper la prima volta nel 1324 quan-do era di proprietà del Vescovo diNovara Uguccione Borromei, pas-sò in seguito sotto la giurisdizionedei religiosi dell’Abbadia di Dulza-go, che ne curavano i possedi-menti agricoli circostanti. Restau-rato in alcune parti agli inizi delnovecento, l’oratorio si presentaad aula unica con abside semicir-colare. All’interno sono visibili pre-

gevoli affreschi con le storie dellaVergine del pittore Luca de Cam-po, risalenti al 1468 e commissio-nati dal milanese Bassiano Calco,proposito di Dulzago. Sull’arcotrionfale vi è l’Annunciazione. Neltamburo dell’abside, partendo dasinistra, sono rappresentati i quat-tro misteri della vita di Maria: l’An-nuncio ai pastori, la Natività, l’A-dorazione dei Magi e la presenta-zione al Tempio. Nella calotta èraffigurata l’Assunzione di Maria,circondata da Angeli musicanti, ailoro piedi gli Apostoli.

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NOVARA - Cascina Avogadro20

Oratorio di San Gerolamo

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Fuori dall’abitato di Vignale sul-la sponda sud del canale Ca-

vour si trova la Cascina Avoga-dro, che deve il nome all’anticafamiglia novarese che ne fu pro-prietaria. Il complesso è formatoda edifici rurali e da un oratoriodevozionale risalente al XV seco-lo. L’oratorio dedicato a San Ge-rolamo è impreziosito da affre-schi coevi che narrano sia la vita

del Santo titolare che di altri Santicari alla comunità locale. Inusualile scene dipinte sulla parete sudperché sfuggite al rigoroso con-trollo della controriforma, cheraffigurano tre cavalieri al tavoloda gioco. Gli autori del ciclo sono,secondo la critica, da ricercarsi al-l’interno della bottega dei De Bo-sis, pittori vicini alla famigliaAvogadro.

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NOVARA - Gionzana21

Oratorio della Madonna del Latte

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Splendidamente affrescata alsuo interno, la chiesa della

Madonna del Latte (la cui deno-minazione originaria era quella diSanta Maria della Scaglia) è unpiccolo oratorio in mezzo allacampagna nei pressi di Gionzana.Al suo interno sono presenti af-freschi del XV secolo che rappre-sentano i Santi, la Vergine colBambino e alcune scene della vitadi Cristo. La conferma della data-zione quattrocentesca si può no-

tare sopra un dipinto, posto nellaparete a nord, raffigurante la“Vergine fra San Giovanni Battista,San Michele Arcangelo e San Pie-tro” commissionato da Giovannida Foscalina di Mosezzo. Sonoinoltre interessanti e pieni di lucegli affreschi che decorano l’absidee l’arco trionfale. La maggior par-te dei dipinti sono ascrivibili aTommaso Cagnoli e Daniele DeBosis, esponenti della pittura no-varese del tempo.

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OLEGGIO - Galnago22

Oratorio di Santa Maria in Galnago

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Situato a nord del centro stori-co lungo la via Sempione,

l’antico oratorio viene già citatonel 1347 in occasione delle “Con-signationes”. È un edificio orien-tato ad aula rettangolare con ab-side semicircolare. Sulla fac-ciata a capanna sono parzial-mente visibili tracce di dipintiquattrocenteschi, raffiguranti SanMichele, la Fuga in Egitto e l’An-nunciazione. All’interno, nel cati-no absidale sono dipinti CristoPantocratore e gli Apostoli, sullaparete che lo sovrasta troviamo

un’Annunciazione e in basso unaraffinata Madonna del Latte at-tribuita da Flavia Fiori a JoannesMaria de Rumo, pittore oleggesedi origini polacche. Le pareti late-rali sono anch’esse riccamentedecorate da immagini sacre, avolte anche sovrapposte in piùpunti e risalenti al XV e XVI seco-lo. Da sottolineare inoltre chepresso l’oratorio un tempo eracustodita una preziosa Madonnalignea di epoca gotica ora con-servata presso il Museo d’ArteReligiosa di Oleggio.

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PARUZZARO23

Oratorio di San Marcello

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L’oratorio si trova a circa unchilometro dal paese, all’inter-

no del cimitero. È un edificio ro-manico, a navata semplice confacciata a capanna e abside semi-circolare. Nel corso dei secoli varisono stati gli interventi di restau-ro, originale è invece il campaniledi pura scuola comasca (come ci-ta il Verzone e dallo stesso vienedatato tra il 1050 e 1075) e sorgeaccanto alla chiesa sul fianconord. È un vero gioiello di archi-tettura, slanciato e armonico, nonvi sono ciottoli o materiale di re-cupero ma solo pietra sapiente-mente spaccata. Gli affreschi rico-prono quasi interamente le pareti,risalgono al XV e XVI secolo e

sono ben conservati grazie ad unsapiente restauro avvenuto dapochi anni. Posta sulla paretenord e di particolare pregio laMadonna del Latte tra San Roccoe San Grato eseguita nel 1488 daGiovanni Antonio Merli. Sono in-vece attribuiti a Sperindio Cagno-la gli affreschi che coprono il cati-no absidale e l’ordine inferioredella parete sud, probabilmenteeseguiti tra il 1514 e il 1524. Gliaffreschi che occupano la partesuperiore della parete sud e raffi-gurano gli avvenimenti della Pas-sione di Cristo, risalgono alla se-conda metà del ‘400 e vengonoattribuiti dalla Bandiera al Mae-stro della Passione di Postua.

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ROMAGNANO SESIA24

Oratorio di San Martino di Breclema

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L’oratorio di San Martino risaleall’XI secolo e si trova non lon-

tano dal sito del “castrum di Bre-

clema” già documentato a partiredall’XI secolo e di cui ancora oggisono visibili i resti della millenariafortificazione. Dista tre chilometridal centro di Romagnano sulla di-rettiva per Novara nascosto dagliinsediamenti industriali. Storica-mente il villaggio di Breclema ven-ne distrutto nel XIV secolo a se-guito di complesse vicende politi-che tra i Conti di Biandrate e ilComune di Novara. Dalla distru-zione si salvò la chiesa di SanMartino e parte delle fortificazioni.

Si deve arrivare al seicento peravere altre notizie dell’edificio reli-gioso in quanto venne trasforma-to in una sorta di lazzaretto du-rante le guerre e le pestilenze cheinfierirono a Romagnano in quel-l’epoca. Risulta, da atti parrocchia-li, che nel 1693 è stato rinnovato ildipinto raffigurante la VergineMaria e Sant’Ilario, posto sopra laparete dell’altare. Significativi perla conoscenza dell’antico oratorioromanico sono stati gli scavi ar-cheologici effettuati a partire dal1996 fino al 2001, disposti dal Co-mune, che hanno evidenziato i“segni” dell’antichità del luogo.

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SILLAVENGO25

Oratorio Santa Maria Nova

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Aest del paese sorge questapiccola chiesa, edificata pro-

babilmente alla fine del XIV secolodalla famiglia dei De’ Capitaneische la adibì ad oratorio. Si presen-ta ad aula unica con abside semi-circolare. Le mura esterne sonorealizzate con ciottoli di fiume perla maggior parte disposti ad “opusspicatum” e intervallati da fasce dimattoni. Anticamente sulla faccia-ta era visibile un affresco che rap-presentava il Giudizio Universale,completato da fasce esterne di or-namento, purtroppo ora difficil-

mente visibile. L’interno è ricco diaffreschi e decorazioni risalenti alXV e XVI secolo. I più importantisi possono ammirare nel catinoabsidale ove campeggia un’imma-gine del Cristo Pantocratore con isimboli degli Evangelisti. Altresìinteressante la raffigurazione dellaPassione del Cristo posta sull’arcotrionfale. Le pareti laterali sonocompletamente affrescate con fi-gure di Santi purtroppo poco leg-gibili. Singolare e grazioso il parti-colare del viso di una Madonnache si trova alla destra dell’entrata.

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TERDOBBIATE26

Oratorio di San Pietro

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L’oratorio dedicato a San Pietroè situato tra il cimitero e la

chiesa parrocchiale, lungo lastrada che conduce a Tornaco. Èun edificio di semplice fattura, adaula unica, coperto da un’inte-laiatura lignea sulla quale pog-giano le tegole. Al suo interno,sopra l’altare, si può ammirareun prezioso affresco raffigurantela Madonna in trono con Bambi-no fra Sant’Antonio Abate e SanPietro e altri Santi, attribuito aSperindio Cagnola e risalente alla

prima metà del XVI secolo. Sopra questo, subito sotto lospiovente del tetto, si trova rap-presentata la Passione e Risurre-zione di Cristo. Anche le paretilaterali sono arricchite da affre-schi coevi che rappresentano iSanti venerati nelle nostre cam-pagne. Inconsueta e sontuosa èla Madonna del latte che indossaun abito riccamente decorato. Èsolo da pochi anni che gli affre-schi, grazie ad un sapiente re-stauro, sono ritornati alla luce.

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TORNACO27

Oratorio di Santo Stefano

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L’oratorio di Santo Stefano èsituato in campagna, lungo la

strada che conduce a Vignarello.L’edificio è ad aula unica con ab-side. La sua struttura originariafu modificata nel settecento conun notevole innalzamento dellepareti e successivamente con lariedificazione della facciata neo-romanica. Dell’antico oratorio ro-manico, che si presume risalgaall’XI secolo, sono giunti a noil’abside e la parte inferiore dellepareti laterali. Curiosa e inusualeè la forma dell’abside: di ampiedimensioni e piuttosto bassa, èspartita da cinque larghe leseneche si collegano con archettipensili a coppia. Il luogo è già ci-

tato (con la definizione di “prato”)nel 1006 e nel 1121 viene annota-ta una “fondazione di Santo Stefa-no”, dipendente dall’omnima ab-bazia presente in Vercelli. L’edifi-cio fu conservato in ottime con-dizioni fino al XV secolo, infatti imonaci residenti fecero decorarericcamente il suo interno conpregevoli affreschi. Purtroppooggi è visibile solo una raffigura-zione della Vergine con il Bambi-no fra San Giovanni Battista eSanto Stefano. Da segnalare inol-tre, presso la piccola cappella delcimitero di Vignarello, (2 Km), lapresenza di un affresco raffigu-rante una Madonna in trono conBambino di buona fattura.

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VICOLUNGO28

Oratorio di San Martino

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L’oratorio è posto a sud delpaese nei pressi del cimitero

ove un tempo sorgeva l’anticoabitato di San Martino di Zuxia-na. È una costruzione romanicarisalente al XII secolo, ad aulaunica con abside semicircolare.Originarie sono le due finestrellecentinate a feritoie e gli archettipensili spartiti in gruppi di tre.L’apparato iconografico dell’edifi-cio è concentrato nella zona ab-sidale e nei suoi lati, unici so-pravvissuti al parziale crollo dellachiesa avvenuto nel 1895 in se-guito a una nevicata. Nella voltatrovano posto Cristo Pantocrato-re nella mandorla iridata, gli

Evangelisti e i Simboli. Al di sottoi Profeti, gli Apostoli e, nell’ultimoregistro, le opere di Misericordia .Ai lati dell’abside l’Arcangelo Mi-chele e una Madonna in tronocon Bambino. L’attribuzione degliaffreschi non è ancora certa. Al-cuni studiosi riconoscono in Gio-vanni e Luca De Campo gli autoridelle opere che, per altro, esegui-rono anche degli affreschi similipresso l’oratorio della Mora aBriona e datati 1 settembre 1463.Nel 1995 il Comune promosseuna lodevole campagna di re-stauri per salvare i dipinti dan-neggiati dall’incuria e dalle in-temperie.

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VICOLUNGO29

Oratorio di San Sebastiano

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Lungo la via IV novembre sitrova il piccolo oratorio devo-

zionale dedicato a San Sebastia-no. Fino ad ora non si hanno no-tizie certe circa l’origine dell’edifi-cio. Il primo documento risale al1723 e più esattamente al “Cata-

sto Teresiano” ove viene riferita lapresenza della “chiesetta di San

Sebastiano”. Successivamente, nelcatasto Rabbini del 1869, vieneclassificata come “casa rurale” diproprietà dei Conti Barbavara.All’inizio del XX secolo l’edificiodiventa di proprietà della famigliaCaffino che ancora oggi la con-serva. La cappelletta, a pianta ret-tangolare, originariamente eracomposta da due ambienti sepa-rati da un arco e con diverso tipo

di soffittatura. Il soffitto posto asud ora è coperto da un’ordituralignea a vista mentre quello anord è con volta a crociera. Ulti-mamente i proprietari si sonoimpegnati in grandi opere di re-stauro conservativo tanto da ri-portare alla luce due affreschiparietali interni raffiguranti SanGiovanni Battista e, forse, SanDefendente che regge un castel-lo. Anche la facciata, a capanna, èritornata a risplendere, una deli-cata Annunciazione e un SanRocco ne decorano la parte su-periore. Gli affreschi presenti nel-l’oratorio, secondo il giudizio dialcuni critici, sono di epoca tardoquattocentesca e riconducibili al-lo stile di Tommaso Cagnola.