ALLEGATO 2 - SH A progetto per l’impiego di operatori volontari SERVIZIO CIVILE … civile/prg... · 2019-09-17 · E’ uno dei più importanti Enti di Servizio Civile (dal 1981),

Anpas - Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze

SERVIZIO CIVILE NAZIONALE SOCIO C.N.E.S.C. CONFERENZA NAZIONALE ENTI SERVIZIO CIVILE

Anpas Servizio Civile Via Pio Fedi, 46/48 - 50142 Firenze Tel. 055/30.38.26.23 Fax 055/375.002

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ALLEGATO 2 - SCHEDA progetto per l’impiego di operatori volontari IN

SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

Le voci contrassegnate dall’asterisco devono essere compilate obbligatoriamente a pena di esclusione del progetto.

ENTE

1) Ente proponente il progetto (*)

ANPAS – Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze

1.1) Eventuali enti attuatori

CVPS Arluno – Arluno Croce Rosa Celeste – Milano SOS Novate Milanese – Novate Milanese Rho Soccorso – Rho Croce Viola – Milano Croce Verde Sempione – Milano Croce Azzurra Buscate – Buscate Croce Viola Cesate – Cesate SOS Ass. Volontaria – Milano Busnago Soccorso - Busnago

2) Codice di accreditamento SCN/ iscrizione SCU dell’Ente proponente (*)

3) Albo e classe SCN o Albo e sezione

SCU dell’ente proponente (*)

CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto(*) ELIOS 2019

5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 1) (*) Settore: Assistenza Area di intervento: 04 (pazienti affetti da patologie temporaneamente e/o permanentemente invalidanti e/o in fase terminale)

6) Durata del progetto (*)

8 mesi 9 mesi 10 mesi 11 mesi 12 mesi

NZ01704

Albo nazionale 1° classe

XX

http://www.anpas.org/





7) Descrizione del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto e dell’area di intervento (*)

7.1) Presentazione dell’ente proponente e degli eventuali enti attuatori(*) Ente proponente: Anpas Nazionale - fondata nel 1904 a Spoleto e riconosciuta Ente Morale nel 1911, è una delle più grandi associazioni nazionali di volontariato in Italia: attualmente vi aderiscono 931 Pubbliche Assistenze con 283 sezioni presenti in tutte le Regioni italiane. Anpas si avvale di 2700 ambulanze e 500 mezzi di protezione civile, ma soprattutto della partecipazione di 350.000 soci sostenitori e di 90.000 volontari attivi che operano nell’emergenza sanitaria, nelle attività sociosanitarie e di protezione civile. Anpas ha anche sviluppato grandi progetti di solidarietà internazionale ed è autorizzata per le Adozioni Internazionali. E’ uno dei più importanti Enti di Servizio Civile (dal 1981), prima con 3.000 obiettori in servizio presso le Pubbliche Assistenze, poi accreditata quale ente di prima classe con oltre 642 enti per 802 sedi di servizio. All’inizio del 2019 prenderanno servizio 2.674 giovani in 99 progetti di Servizio Civile Nazionale (bando 2018). Enti attuatori: Croce Rosa Celeste Zona Milano – (MI)

Anno di costituzione dell’associazione 1960

Anno di inizio attività di emergenza urgenza 1961

La Croce Rosa Celeste è un’Associazione Umanitaria fondata nel 1961 con il duplice scopo del pronto soccorso per l’immediata assistenza a infortunati e ammalati – inizialmente solo bambini – e di prestare la propria organizzazione in caso di calamità cittadine o nazionali. E’ un’Associazione che si basa sull’opera assolutamente gratuita prestata dai Volontari: autisti, capisquadra o responsabili operativi, direttore sanitario, membri del consiglio di amministrazione o revisori dei conti. La Croce Rosa Celeste svolge prevalentemente attività di pronto soccorso in convenzione con l’Azienda Regionale Emergenza e Urgenza di Milano, per la quale effettua molte migliaia di interventi ogni anno: più di 11.000 nel 2017. Dalla sua fondazione ha svolto gratuitamente il trasporto agli ospedali cittadini dei bambini fino a dodici anni e ha gestito per molti anni un Servizio Medico Pediatrico a domicilio, negli ultimi anni in collaborazione con la Regione Lombardia. Nell’Associazione è presente un reparto altamente specializzato di Protezione Civile, per l’intervento immediato in caso di calamità naturali o di altre emergenze. Nei suoi oltre 50 anni di attività ha contribuito con altissima professionalità, meritando la gratitudine delle popolazioni soccorse e il riconoscimento delle autorità, a superare i difficili eventi che hanno colpito il Paese: terremoti, alluvioni, grandi nevicate ed emergenze di vario tipo. Ha partecipato anche a missioni umanitarie internazionali, con raccolta e successivo trasporto di beni di prima necessità a favore delle popolazioni, come in occasione della guerra del Kosovo. Nella seguente tabella il numero dei servizi svolti nell’anno di riferimento suddivisi per tipologia:

ANNO

Emergenza Urgenza

Servizi Ordinari (dimissioni, ricoveri non urgenti, visite mediche)

Dialisi

Assistenze sportive e altro

2012 10643 73 0 33

2013 10328 74 0 31

2014 10424 37 0 69

2015 10581 61 0 70

2016 10710 54 0 69

2017 10846 186 0 32

S.O.S Milano Zona Milano – (MI)








Il 7 febbraio 1975 fu costituita, con atto notarile, l'associazione Volontaria SOS zona 2. L'Associazione si proponeva di svolgere servizi di pronto soccorso e trasporto con ambulanze e attività assistenziali volte al miglioramento delle condizioni di persone disagiate. Iniziò così la storia della Associazione, che attualmente opera con il nome di SOS Milano e che ha sempre visto il proprio bacino d’utenza principalmente localizzato tra P.le Loreto e la Stazione Centrale di Milano. Nel corso degli anni SOS Milano è cresciuta nel rispetto dei propri valori assistenziali e volontaristici, riscontrando sul territorio milanese gratitudine e molteplici riconoscimenti. Oggi in tutta Italia ci sono 23 Associazioni SOS tutte autonome, ma con lo stesso spirito, lo stesso stemma e gli stessi principi dello statuto e modello di governance che si ispirano in toto ai principi umanitari adottati da SOS Milano. Nel 2007 SOS MIlano, è stata insignita dal Comune di Milano dell’Attestato di Benemerenza Ambrogino d’Oro con la seguente motivazione : “Ispirandosi a principi di carità cristiana e solidarietà umana e sociale, l’Associazione SOS Milano opera nell’ambito del Pronto Soccorso come O.N.L.U.S. fin dal 1975. Con grande generosità, questa Associazione ha sempre messo a disposizione delle Istituzioni i propri mezzi ed un personale altamente qualificato. Al servizio del cittadino ventiquattro ore su ventiquattro, l’Associazione SOS Milano, oltre al soccorso ed al trasporto di malati e feriti, si dedica a diverse attività sociali come l’organizzazione di corsi di primo soccorso gratuiti, l’assistenza a domicilio dei malati, degli emarginati e dei portatori di handicap e il sostegno a popolazioni colpite da calamità naturali”. Oggi l’Associazione è una realtà consolidata e rappresenta un punto di riferimento per i cittadini milanesi e per diverse strutture socio-sanitarie; sono attive 3 convenzioni continuative con AREU LOMBARDIA (Azienda Regionale) per l’affidamento diretto dei servizi di emergenza urgenza (118) nel territorio di Milano e della Lombardia. Affiancato ad un importante organico di Personale dipendente altamente specializzato, ci sono oltre 250 volontari che ogni giorno lavorano per garantire l’impeccabile servizio che contraddistingue SOS Milano nell’ambiente del soccorso sanitario milanese. SOS Milano ha sempre cercato di diversificare le attività a sostegno del cittadino, cercando di connotarsi come un’Associazione il cui impegno non fosse solo concentrato sulle attività di emergenza ma anche al supporto assistenziale alla popolazione, assistenza anziani, supporto al comune di Milano per iniziative speciali quali ad esempio l’emergenza freddo ed altre attività di natura caritatevole. Per questo, oltre al personale Dipendente, al fianco delle 8 squadre di volontari che gestiscono i "servizi in ambulanza" disciplinati dal 118, ci sono altre attività di trasporto in ambulanza non urgente e diversi gruppi di lavoro che in maniera costante e con grande determinazione continuano ad occuparsi di assistenza e supporto al prossimo nonché della organizzazione interna dell’Associazione. Nella seguente tabella il numero dei servizi svolti nell’anno di riferimento suddivisi per tipologia:

ANNO

Emergenza Urgenza


Dialisi


2012 6534 1544 0 1023

2013 7344 1703 0 1166

2014 7297 2870 0 1085

2015 6797 3402 0 1078

2016 7674 2946 0 1275

2017 8832 3136 0 1486

Croce Verde Sempione Zona Milano – Sempione (MI)



L’associazione è stata fondata nel 1909 per sopperire alla mancanza di strutture che svolgessero attività di Primo Soccorso nel Comune di Musocco (MI). La Croce Verde Musocco, diventa Croce Verde Sempione negli anni sessanta, si è radicata fin dall’inizio nel tessuto sociale del Comune di Musocco prima, nella zona di residenza nel Comune di Milano poi. Riconosciuta sempre dai cittadini come punto di riferimento per il soccorso Emergenza/Urgenza, prima dell’istituzione della Centrale Operativa 118, e anche da sempre un punto di riferimento per richieste di assistenza sanitaria a


http://www.sosmilano.it/la-sos/le-sos-in-italia

http://www.sosmilano.it/cosa-facciamo/servizio-di-emergenza-urgenza-118


http://www.sosmilano.it/la-sos/le-nostre-squadre


http://www.sosmilano.it/cosa-facciamo/servizi-privati/trasferimenti-e-dimissioni

http://www.sosmilano.it/cosa-facciamo/servizi-privati/trasferimenti-e-dimissioni

http://www.sosmilano.it/cosa-facciamo/il-volontariato/i-gruppi-di-lavoro





manifestazioni di zona. Dal settanta vengono periodicamente svolti corsi di primo soccorso per istruire i cittadini della zona ad un primo intervento in caso di infortuni domestici o per la strada. La Croce Verde Sempione aveva assunto, fin dalla sua prima fondazione come Croce Verde Musocco, la forma giuridica di Cooperativa Sociale. Dopo l’approvazione della Legge 11/08/1991 nr. 266 e Legge Regionale 24/07/1993 nr. 22, per ottenere l’iscrizione al Registro Regionale del Volontariato, nel 1996 è stata messa in liquidazione nella sua forma giuridica originale di Cooperativa e rifondata nella forma giuridica più appropriata di Associazione di Volontariato. La nostra Associazione opera nella città di Milano e nei comuni periferici limitrofi, soprattutto in zona nord. La popolazione residente di Milano è di 1.342.000 persone, a cui si aggiungono un numero di pendolari di c.a 600 mila unità. La zona in cui abbiamo la sede è la più popolosa della città, contando da sola 181 mila residenti. (dati ISTAT 2011 e CENSIS 2008) Nella seguente tabella il numero dei servizi svolti nell’anno di riferimento suddivisi per tipologia:

ANNO

Emergenza Urgenza


Dialisi Assistenze sportive e altro

2012 5021 485 0 66

2013 5239 598 0 75

2014 5433 500 0 37

2015 5892 607 0 18

2016 5778 660 0 28

2017 5740 627 0 60

S.O.S. Novate Zona Novate Milanese (MI)



La SOS Novate Milanese è un’associazione volontaria di Pronto Soccorso e Pubblica Assistenza – Onlus che opera nel campo dell’emergenza-urgenza, in convenzione continuativa H24 con la centrale AREU 118. Una definizione dietro alla quale ci sono il lavoro incessante di numerose persone e il continuo supporto della cittadinanza novatese nel corso della propria storia. La SOS Novate Milanese è stata fondata nel Giugno del 1984 per poter fornire ai novatesi un servizio fino ad allora assente e di cui si sentiva un gran bisogno. Dal 2001 ha stipulato, tramite ANPAS LOMBARDIA una convenzione continuativa di soccorso sanitario sulla città di Milano per 16 ore giornaliere che vengono espletate sia da dipendenti che volontari.

- L’Associazione ha anche aderito ad una convenzione estemporanea con il 118 sul territorio nella quale deve garantire un minimo di 28 ore settimanali;

- Per quanto riguarda l’attività socio-assistenziale, l’Associazione ha stipulato già da diversi anni, una convenzione con il Comune di Novate Milanese per il trasporto giornaliero di persone con problemi fisici dal domicilio al posto di lavoro e viceversa;

- Gestisce il servizio per la consegna dei pasti a domicilio a persone anziane e bisognose;

- Gestisce la consegna di medicinali a persone anziane, bisognose e con difficoltà motorie;

- L’Associazione effettua anche trasporto di persone che devono sottoporsi a dialisi sia in ambulanza che in macchina;

- L’Associazione, tra i suoi scopi umanitari, fornisce un servizio di telesoccorso a persone anziane, sole e malate;

- L’Associazione collabora con il Comune di Novate Milanese nella assistenza e soccorso nell’ambito della Protezione Civile.

Nella seguente tabella il numero dei servizi svolti nell’anno di riferimento suddivisi per tipologia:

ANNO

Emergenza Urgenza



2012 1550 470 2080 30

2013 1750 510 2120 35






2014 1992 563 2446 40

2015 2180 620 2637 50

2016 2222 690 2658 60

2017 2533 760 2485 64

Rho Soccorso Zona Rho (MI)



Nel 1977 nasce l’Avis Rho Servizio Ambulanza, creato per iniziativa della locale sezione dei Donatori di Sangue, il sodalizio si propone di affiancare e integrare l’allora esistente servizio ambulanza dell’Ospedale di Rho. Nel 1990 l’Avis Rho Servizio Ambulanza, in accordo con la sezione Donatori, si trasforma in Pubblica Assistenza Rho Soccorso, l’Associazione, che dal 1983 è entrata a far parte dell’ANPAS. Proprio in accordo a questi ideali la P.A. Rho Soccorso si impegna a fondo anche nel settore della formazione, curando particolarmente la preparazione teorico/pratica dei suoi soccorritori e di quelli di altre Associazioni. Tale attenzione non è mai venuta meno e oggi Rho Soccorso (divenuta sede del Centro di formazione Anpas per il Nord-Ovest della provincia di Milano) addestra e prepara gli operatori d’ambulanza secondo le direttive impartite dalla Regione Lombardia e dal 118 che periodicamente invia proprio personale sanitario presso l’Associazione per esaminare e certificare la preparazione dei soccorritori rhodensi e dei comuni della zona. Nella seguente tabella il numero dei servizi svolti nell’anno di riferimento suddivisi per tipologia:

ANNO

Emergenza Urgenza



2012 5220 2181 302 202

2013 5342 2203 845 182

2014 5295 2277 1524 160

2015 5444 763 1672 97

2016 5506 1086 1889 100

2017 5457 975 1992 80

Comitato Volontario Arluno Zona Arluno (MI)



Il Comitato Volontario è attivo sul territorio di Arluno dal 1979, negli anni che si sono susseguiti, l’Associazione si è ingrandita fino ad aprire una nuova sede nel comune di Bareggio (2007), già attiva da qualche anno come distaccamento, oggi vera e propria sede. La zona di competenza dell’associazione si estende su 8 comuni e garantisce un servizio di emergenza urgenza in convenzione con il 118 Milano, convenzione comunale per il trasporto infermi, dialisi, servizi sociali a quasi 100.000 cittadini, dei quali oltre il 20% superano i 65 anni. Nella seguente tabella il numero dei servizi svolti nell’anno di riferimento suddivisi per tipologia:

ANNO

Emergenza Urgenza

Servizi Ordinari (dimissioni, ricoveri non urgenti, visite

mediche)


2012 2.696 982 288 48

2013 2.351 1.009 598 25

2014 4468 2598 46

2015 4238 2204 44

2016 4908 2106 46

2017 3530 1370 29






Croce Azzurra Buscate Zona Buscate (MI)



L’ Associazione, nata nel 1993, opera nel settore socio-assistenziale sanitario del Castanese ed è attiva 24 ore al giorno con un mezzo di emergenza-urgenza 118 coordinato dalla Centrale Operativa di Varese e, inoltre, svolge servizi di assistenza e trasporto per anziani, disabili, dializzati e persone con particolari fragilità verso i luoghi di cura della zona. I servizi non urgenti vengono svolti sia con autovetture che con ambulanze. Inoltre l’Associazione svolge servizio di continuità assistenziale nel distretto n. 5 per la Asl Mi 1 e assistenza alle manifestazioni sportive e non. L’Associazione opera in regime di completa gratuità, ed è iscritta al registro regionale del volontariato pertanto gli introiti che le permettono di sopravvivere derivano esclusivamente da libere offerte elargite della cittadinanza e dalle aziende locali. Nella seguente tabella il numero dei servizi svolti nell’anno di riferimento suddivisi per tipologia:

ANNO

Emergenza Urgenza

Servizi Ordinari (dimissioni, ricoveri non urgenti, visite

mediche)


2012 1785 76 502 73

2013 1863 52 512 236

2014 1861 156 512 236

2015 1909 124 512 136

2016 2012 116 367 367

2017 2085 67 564 402

Croce Viola Cesate Zona Cesate (MI)


Anno di inizio attività di emergenza urgenza 1985 (come distaccamento di altra Ass.ne)

L’ Associazione opera nel settore socio-assistenziale sanitario del comune di Cesate e limitrofi. Nasce nel 1985 come distaccamento della P.A. Viola di Milano e si costituisce Associazione autonoma nel 1991. I principi a cui si ispira sono quelli del movimento del volontariato organizzato alla quale aderisce fin dalla sua costituzione, ossia ANPAS. La crescita dell’Associazione è aiutata fortemente da lasciti e oblazioni dei cittadini che subito comprendono l’utilità e la necessità di una struttura come questa, in grado di rispondere alla esigenze di assistenza sanitaria sia di natura Urgente sia di natura puramente assistenziale. Nel 1997 nasce all’interno della organizzazione un gruppo di Protezione Civile, sempre come risposta alle esigenze sia locali, sia come supporto alle zone colpite da eventi calamitosi. L’Associazione è aconfessionale e apartitica al fine di poter permettere a tutti coloro lo vogliano di poter contribuire alla crescita sociale e morale delle zone interessate, fondando i propri principi su valori di democrazia e senza alcun fine di lucro. L’Associazione si occupa di:

- Fornire alla cittadinanza gli interventi di primo soccorso con ambulanza - Promuovere ed organizzare la raccolta del sangue - Promuovere iniziative di formazione ed informazione sanitaria attraverso

corsi rivolti alla cittadinanza di prevenzione della salute nei suoi vari aspetti sanitari e sociali

- Organizzare iniziative di Protezione Civile e di tutela dell’ambiente - Promuovere iniziative di carattere culturale, sportivo e ricreative atte a

favorire una migliore qualità della vita - Organizzare la formazione del volontariato e del volontario stesso


ANNO

Emergenza Urgenza

Servizi Ordinari (dimissioni, ricoveri







non urgenti, visite mediche)

2012 1056 6587 0 70

2013 1143 7594 0 72

2014 1071 7100 0 43

2015 1318 8501 0 25

2016 1320 8435 0 24

2017 1470 9253 0 23

Croce Viola Zona Milano – Niguarda (MI)

Anno di costituzione dell’associazione 30/09/1993 (già cooperativa di solidarietà sociale dal 1949)


La P.A. Croce Viola Milano, ha natali a Milano intorno al 20 Novembre 1949 da un gruppo di volenterosi che avevano un chiaro obiettivo comune: “il Sociale“. Erano anni di fermento, di rinascita dopo i terribili anni della guerra e per questo venne dedicata alla memoria di Elio Agresti, deportato nei campi di sterminio nazista e residente a Dergano. Da allora la P.A. Croce Viola Milano è operativa nella zona nord di Milano. In origine le chiamate di soccorso arrivavano direttamente ed in maniera poco organizzata. In seguito, il Comune di Milano, fece installare le famose colonnine che erano collegate via telefono con la centrale dei Vigili Urbani. La Croce Viola iniziò così ad operante 24 ore su 24, avendo come riferimento la colonnina di p.le Maciachini. Con il passare degli anni la P.A. Croce Viola Milano continua ad evolvere. Aumenta il numero delle ambulanze e dei volontari e così anche il numero delle richieste di soccorso. Con l’incremento del traffico, aumentano purtroppo anche gli incidenti stradali, fortunatamente non sempre con conseguenze gravi. Nella seguente tabella il numero dei servizi svolti nell’anno di riferimento suddivisi per tipologia:

ANNO

Emergenza Urgenza


Dialisi


2012 7.556 65 0 0

2013 7.546 47 0 10

2014 7.701 40 0 18

2015 7.740 34 0 25

2016 7.882 40 0 12

2017 8.117 82 0 8

Busnago Soccorso – Zona Busnago (MB)



Busnago Soccorso Onlus viene costituita il 4 marzo 1999, ma la “prima uscita” avviene a novembre, quando con camicia bianca, pantaloni neri, pettorine ad alta visibilità donate da un’azienda di antinfortunistica e borsa con il materiale di soccorso completa dell’occorrente per rianimazione cardio-polmonare e medicazione (donato dalla Croce Viola Milano), reinventa il servizio di assistenza sanitaria nella galleria del Centro Commerciale Globo di Busnago.

L’innovazione passa dalla “creazione” di una postazione di soccorso statica, ben visibile e vicina alla gente: lo stand di cartone, proveniente da una vendita promozionale della Coca Cola, viene adattato e ricoperto da una pellicola arancio fluorescente per facilitarne l’individuazione da parte della gente,






compare un tavolo, quattro sedie e due sfigmomanometri per la misurazione della pressione. Un successo: nei primi mesi oltre 2000 rilevazioni sono state eseguite, per poi divenire un appuntamento fisso per moltissima gente per oltre 10 anni!


ANNO

Emergenza Urgenza


Dialisi


2012 2459 893 20 55

2013 2893 962 26 54

2014 2991 945 31 68

2015 2983 989 35 79

2016 3023 1023 30 74

2017 3056 1052 39 89

7.2) Breve descrizione del contesto territoriale e dell’area di intervento. Analisi delle criticità/bisogni sociali sui quali si intende intervenire e che giustificano la realizzazione del progetto(*)

Contesto generale territoriale

La Provincia di Milano (oltre 3.500.000 abitanti) concentra in sé oltre un quarto della popolazione dell’intera regione. Inoltre è meta di un numero di pendolari (studenti e lavoratori) che toccano il milione. Ciò rende il territorio ricco di criticità e di contrasti. L’elevato accesso di persone e di veicoli fa si che si possano creare circostanze potenzialmente pericolose per gli automobilisti, vista la presenza delle quattro tangenziali e di importanti snodi autostradali (autostrada del Sole, dei Laghi, Serenissima, dei Fiori). La densità abitativa è tra le più elevate della regione, in particolare per la città di Milano. Come ogni altra metropoli, infatti, anche Milano non si sottrae a situazioni di abbandono e di marginalità sociale che riguarda in prima istanza gli stranieri ma anche cittadini italiani che sono sempre più vicini alla soglia della povertà. D’altra parte va sottolineata la presenza nella città di un numero di strutture ospedaliere che ricevono pazienti da tutta Italia. Niguarda, Policlinico, San Raffaele, Fatebenefratelli, San Carlo, San Paolo, Sacco, Gaetano Pini, solo per citare i principali. Critica risulta nel complesso essere la condizione degli anziani soli che stanno via via crescendo a causa del progressivo invecchiamento della popolazione e dello sfaldamento della famiglia tradizionale. La zona specifica interessata per questo progetto è, oltre al comune di Milano la zona nord, dove maggiore è l’intensità dei flussi in direzione di Varese e Como. Zona ad altissima densità abitativa. Per individuare velocemente la collocazione delle sedi interessate rispetto al territorio si inserisce di seguito la cartina in cui sono evidenziati i comuni di appartenenza delle sedi di attuazione.






Nota metodologica: di seguito saranno descritti, il contesto territoriale di riferimento evidenziando gli elementi di criticità alla base della proposta di intervento con riferimento alle sedi locali di progetto, gli altri enti presenti sul territorio e rapporto fra questi e le pubbliche assistenze. Croce Rosa Celeste Zona Milano – (MI) Il territorio in cui opera l’Associazione è principalmente quello della Città di Milano e i servizi sono rivolti ai diversi ospedali della città. In particolare stretta è la collaborazione con l’Ospedale Buzzi – ospedale dei bambini – anche per la vocazione stessa dell’Associazione che nasce proprio per assistere in particolare i bambini. Oltre ai servizi specificamente dedicati, vengono gestiti anche quelli verso tutte le altre “categorie”. La Città di Milano si caratterizza, anche a causa della presenza di numerosi presidi ospedalieri anche ad alta specializzazione che ricevono pazienti non solo da tutta la Regione Lombardia ma anche da altre regioni, per un’elevata richiesta di servizi di trasporto sanitario assistito per visite, ricoveri, dimissioni, esami e terapie (in particolare quelle dialitiche). Nonostante la presenza sul territorio di numerose Associazioni che però concentrano gran parte della loro attività sul settore Emergenza Urgenza, rimangono inevasi molti dei servizi non urgenti sopra elencati. Questo fa si che i pazienti debbano utilizzare mezzi privati per raggiungere i nosocomi cittadini senza poter contare sull’assistenza garantita dal trasporto assistito in ambulanza. S.O.S Milano Zona Milano – (MI) Analizzando il contesto territoriale, la zona interessata dal progetto comprende prevalentemente ma non esclusivamente tutta l’AREA del comune di Milano. Il territorio di principale intervento (per vicinanza alla sede Associativa), è rappresentato dalla zona della Stazione Centrale di Milano che come tutte le aree di grosso passaggio, tipicamente presenta della caratteristiche sociali ed umanitarie meritevoli di particolare attenzione. Oltre alla presenza di svariati gruppi etnici e ad un elevato passaggio di persone, nell’area interessata dal progetto la popolazione con oltre 65 anni di età è stimata oltre il 25% della popolazione totale. Le problematiche legate alla popolazione anziana sono molteplici, poiché l’avanzare dell’età ha un’incidenza notevole sulle condizioni di salute delle persone; tutto ciò comporta un grosso impegno






da parte del Sistema Socio Sanitario, a partire dai trasporti; per questa fascia di popolazione le richieste per trasporti socio sanitari sono in costante aumento. Si stima inoltre che l’indice di vecchiaia aumenterà ulteriormente nei prossimi anni. Ulteriore criticità meritevole di nota è data dalla situazione viaria e della mobilità – Incidenti stradali e dai trasporti di emergenza associati, senza dimenticare le problematiche legate all’alto numero di incidenti sia su tutta la rete stradale sia sulle reti di collegamento di trasporto metropolitano in zone con elevato passaggio di cittadini. Si segnala anche che la popolazione oggetto di supporto varia per eccesso (con notevoli picchi) in base al flusso turistico e all’approssimarsi dei mesi invernali, e che tutti gli indicatori statistici identificano un aumento nella richiesta di trasporti di soccorso ed assistenza alla popolazione con un impatto diretto sull’operato di SOS Milano. Croce Verde Sempione Zona Milano – Sempione (MI) La numerosa popolazione e l’ingente numero di strutture sanitarie presenti sul territorio genera un elevato numero di richieste di soccorso e di servizi alla persona nel campo del trasporto sanitario. Nella nostra zona c’è un incremento di popolazione derivante dalla costruzione di nuovi palazzi e hotel e dalla conversione di alcune aree dismesse in nuova edilizia residenziale (area ex Portello) che aumentano la richiesta di prestazioni di interventi urgenti (servizi effettuati tramite il sistema di emergenza urgenza 118) e di trasporti sanitari semplici (dimissioni da ospedali, ricoveri programmati, visite, trattamenti medici periodici, trasferimenti di pazienti non autosufficienti). In città sono presenti 16 ospedali con Pronto Soccorso: San Carlo Borromeo (Milano), Luigi Sacco, Fatebenefratelli, Niguarda, Policlinico, S. Paolo, Galeazzi , Gaetano Pini, Buzzi, S. Ambrogio, S. Luca, Città Studi, San Raffaele, San Giuseppe, Macedonio Melloni, CTO. Nei comuni limitrofi si aggiungono Multimedica (Sesto San Giovanni), Sesto (Sesto San Giovanni), Caduti Bollatesi (Bollate), San Carlo (Paderno Dugnano), Salvini (Garbagnate), Salvini (Rho), Passirana (Rho), Humanitas (Rozzano), Bassini (Cinisello), San Geraldo (Monza), Civile (Vimercate), San Matteo (Pavia), Predabissi (Vizzolo Predabissi), Policlinico (San Donato) Per i servizi privati e trasporti secondari apera anche con: Istituto Besta, Monzino, Istituto dei Tumori, Pio X, Casa di cura Igea, Palazzolo, Don Gnocchi, Casa di Cura san Siro, Ist. Stomatologico. A questi si aggiungono i numerosi poliambulatori, strutture delle ASL e RSA. S.O.S. Novate Zona Novate Milanese (MI) Novate Milanese ha una popolazione di 20.000 abitanti, dove mediamente l’età superiore ai 65 anni rappresenta il 40%. Si colloca nella zona nord di Milano, un’area fortemente e densamente abitata che è teatro ogni giorno di un flusso che va da nord a sud e da sud a nord di quei cittadini che si recano a Milano e rientrano la sera. Si tratta di zone che furono dagli anni ’60 luogo di enormi crescite economiche e che ora hanno mantenuto solo in parte il vecchio splendore. Moltissime aziende hanno infatti delocalizzato in altre aree o all’estero (molte anche in Svizzera) comportando così un processo di spopolamento che ha lasciato “sul posto” gli anziani. Ecco perché una percentuale così alta di anziani over 65. Rho Soccorso Zona Rho (MI) L’area geografica in cui opera la P.A. Rho Soccorso comprende i comuni di Rho, Arese, Lainate, Pogliano Milanese, Vanzago, Pregnana Milanese, Cornaredo, Pero e Settimo Milanese. Il Rhodense, ha un bacino d’utenza stimabile in 160.033 abitanti, notevole e di difficile quantificazione è il flusso di pendolari e visitatori che per impegni lavorativi o partecipazione alle fiere di settore che si tengono presso la Fiera di Rho (la più grande area espositiva in Europa) raggiungono quotidianamente il territorio anche nei giorni festivi. Tale area, già caratterizzata da una elevata urbanizzazione e industrializzazione ha recentemente visto aggiungersi a queste realtà “storiche”, comprendenti peraltro numerosi siti produttivi definiti “a rischio”, alcune grandi opere di interesse nazionale che hanno inciso profondamente sulla geografia del territorio e sulla popolazione.






Queste opere sono la nuova Fiera di Milano, oramai conosciuta come Fiera di Rho in quanto l’area su cui sorge è compresa quasi per intero sul territorio di questo Comune, e la linea ferroviaria ad alta velocità, attualmente nelle fasi finali di completamento. Queste strutture hanno richiesto la realizzazione di nuove strade di comunicazione e interconnessione che hanno ampliato e “complicato” l’assetto viabilistico della zona dove, in pochi km quadrati, transitano e si intersecano 3 autostrade (A8 dei Laghi-A4 Torino-Venezia-Tangenziale Ovest) ora meglio collegate da opere viarie quali la nuova SS33 del Sempione e la “tangenziale” che interconnette la A4 con la Fiera di Rho, la SS33 del Sempione, la A8 e la Rho-Monza. Sul territorio Rhodense vi sono 2 ospedali, di cui uno è un Dea, e 3 Rsa. La P.A. Rho Soccorso presta servizio in quest’area garantendo il soccorso sanitario urgente mediante 2 ambulanze convenzionate con il 118 di Milano (un’ambulanza h24 e una h16, più altre ambulanze a disponibilità estemporanea). Al servizio di soccorso urgente si affiancano i trasporti sanitari, l’accompagnamento dializzati, l’assistenza a eventi e a manifestazioni sportive, il nucleo di Protezione Civile e una intensa attività di formazione rivolta sia al personale in servizio sia alla popolazione. Tra quest’ultima giova ricordare l’effettuazione con cadenza annuale del Corso Regionale per Soccorritori. Di seguito si inserisce una cartina per evidenziare la zona interessata all’attività diretta (rossa) e indiretta (azzurra):

L’associazione collabora con L’Azienda Ospedaliera Salvini che comprende gli ospedali di Rho, Garbagnate, Bollate per i trasporti sanitari, con l’ A.S.L. di Milano 1 per il servizio dialisi, con varie case di Cura per anziani ( Fondazione Ferrario, Fondazione Rhodense), con il Comune di Rho per sevizi sportivi e con il comune di Settimo Milanese per il servizio Teleassistenza. Ha una convenzione con la Centrale Operativa 118 di Milano Niguarda. Di seguito alcune tabelle per descrivere la situazione demografica dei vari comuni coinvolti:

COMUNE DI RHO

Per fasce di Età

Età Maschi Femmine Totale %Totale %Maschi

0-14 3.406 3.257 6.663 13,2% 51,1%

15-64 16.866 16.668 33.534 66,6% 50,3%

65+ 4.130 6.018 10.148 20,2% 40,7%

Totale 24.402 25.943 50.345

COMUNE DI LAINATE

Per fasce di Età


0-14 1.899 1.735 3.634 14,9% 52,3%

15-64 8.402 8.338 16.740 68,4% 50,2%

65+ 1.792 2.302 4.094 16,7% 43,8%

Totale 12.093 12.375 24.468

COMUNE DI ARESE






Per fasce di Età


0-14 1.425 1.333 2.758 14,2% 51,7%

15-64 6.483 6.751 13.234 68,0% 49,0%

65+ 1.640 1.827 3.467 17,8% 47,3%

Totale 9.548 9.911 19.459

COMUNE DI POGLIANO MILANESE

Per fasce di Età


0-14 668 580 1.248 15,2% 53,5%

15-64 2.877 2.727 5.604 68,4% 51,3%

65+ 569 775 1.344 16,4% 42,3%

Totale 4.114 4.082 8.196

COMUNE DI VANZAGO

Per fasce di Età


0-14 682 616 1.298 15,9% 52,5%

15-64 2.813 2.774 5.587 68,3% 50,3%

65+ 532 761 1.293 15,8% 41,1%

Totale 4.027 4.151 8.178

COMUNE DI CORNAREDO

Per fasce di Età


0-14 1.522 1.443 2.965 14,5% 51,3%

15-64 7.097 7.042 14.139 69,1% 50,2%

65+ 1.438 1.909 3.347 16,4% 43,0%

Totale 10.057 10.394 20.451

COMUNE DI PERO

Per fasce di Età


0-14 679 681 1.360 13,3% 49,9%

15-64 3.550 3.480 7.030 68,5% 50,5%

65+ 795 1.075 1.870 18,2% 42,5%

Totale 5.024 5.236 10.260

COMUNE DI SETTIMO MILANESE

Per fasce di Età


0-14 1.468 1.443 2.911 15,6% 50,4%

15-64 6.531 6.388 12.919 69,2% 50,6%

65+ 1.206 1.640 2.846 15,2% 42,4%

Totale 9.205 9.471 18.676

Comitato Volontario Arluno Zona Arluno (MI) La forte concentrazione di abitanti e le importanti vie di comunicazione dell’area di riferimento comportano un aggravio della situazione che richiede un sempre maggior apporto di attività e servizi, non ultimo il nuovo cantiere TA, che non vede conclusione, il villaggio per il personale sempre più affollato, l’indotto prodotto dalle nuove arterie di comunicazione, faranno nel prossimo futuro aumentare gli interventi di urgenze ed emergenza ad oggi circa 240/mese. Come spesso succede in molte zone d’Italia, la crescita di una zona fortemente abitata non è quasi mai seguita da una altrettanto veloce miglioramento dei servizi socio-sanitari e questo implica un obbligo da parte del cittadino ad un’assunzione di responsabilità che lo pone nella condizione di dover sopperire a questi bisogni con il volontariato.






La maggior parte degli assistiti nel trasporto sanitario non urgente sono anziani e disabili che fanno parte della fascia più debole della nostra società. Comune di riferimento, è il comune di Arluno, in quanto è la sede di partenza di tutte le attività associative siano esse quelle gestite dal servizio sanitario (118), che quelle direttamente acquisite dall’associazione, come si evince dai grafici sotto riportati, nel corso degli anni vi è stato un graduale e incessante incremento della popolazione, e il CVPS, nel solo territorio di Arluno è impegnato giornalmente per espletare servizi di utilità sociale.

Comune di Arluno Grafico età della popolazione (Fonte Istat)

Comune di Vittuone

Grafico età della popolazione (Fonte Istat)

Comune di Sedriano

Grafico età della popolazione

Comune di Santo Stefano Ticino Grafico età della popolazione

Gli altri paesi di competenza sono:

- Città di Corbetta: popolazione 15.000;

- Città di Magenta: popolazione 22.839;

- Comune di Casorezzo: popolazione 4.633;

- Comune di Inveruno: popolazione 8.236. L’aumento delle aspettative di vita porta ad un incremento delle attività di Trasporto Sanitario Semplice, che spesso non possono essere soddisfatte dai comuni, l’obiettivo è quello di implementare attraverso l’utilizzo del personale del SCN, preventivamente formato in ottemperanza






alle Delibere Regionali di riferimento, di una rete in grado di assolvere ai compiti che i Servizi Sociali dei comuni, con le poche risorse a loro disposizione, non posso espletare. Croce Azzurra Buscate Zona Buscate (MI) L’area di competenza per l’Associazione è quella della zona nord di Milano, un’area che si trova in confine con la Provincia di Varese. Le arterie di importanza maggiore sono quelle che percorrono quotidianamente i pendolari da e per il lavoro. Molto importanti risultano anche i flussi dei cittadini che ogni giorno percorrono tali arterie per recarsi in Svizzera e rientrare la sera. Ovviamente questo contesto, unito a quello delle aziende locali, evidenzia per la maggior parte un bisogno di presenza dettata dal dover intervenire per incidenti stradali o sul lavoro. E’ vero però che la zona è fortemente abitata, con una concentrazione di persone anziane o non autosufficienti che pone un obbligo morale all’associazione di aiutare anche questi soggetti, che sarebbero altrimenti dimenticati dalla Pubblica Amministrazione e da quegli organi preposti a tutelarli. I comuni di riferimento sono: Arconate, Bienate, Buscate, Castano Primo, Malvaglio, Magnago, Nosate, Olcella, Robecchetto con Induno, Busto Garolfo, Tornavento, Turbigo, Vanzaghello, per un bacino totale di 57.225 abitanti di cui 22.345 anziani e 5722 disabili. Croce Viola Cesate Zona Cesate (MI) L’associazione opera sia nel comune di Cesate che in tutto il territorio del nord-ovest milanese fino al comune di Milano stesso. Quest’area densamente abitata richiede una forte domanda di servizi impegnando l’associazione nello svolgimento di attività in cui è richiesto un constante aumento di quantità e qualità dell’operato Il costante aumento della domanda dei servizi vede un parallelo aumento del territorio in cui l’associazione opera; tuttavia un aumento della distanza della sede di partenza genera un prolungarsi delle tempistiche di svolgimento con ripercussioni sia sull’utente che sul personale in servizio. Il settore di impiego non permette che all’aumento della domanda venga meno la qualità dei sforzi. L’associazione è costantemente impegnata alla formazione e al mantenimento della capacità dei propri volontari e dipendenti. In tal modo l’utente può affrontare meglio le criticità ove la sua situazione pone in essere. Croce Viola Zona Milano – Niguarda (MI) La città di Milano è un panorama molto complesso, partendo infatti da un popolazione residente di 1.200.000 persone, si raggiunge quotidianamente la presenza di 2.500.000 persone. Tra i residenti si contano circa 280.000 anziani il 40% dei quali vive solo. Aggregando ulteriormente i dati si evidenzia una presenza di 20.000 persone sopra i 75 anni e il 12% over 85 anni. Più di 80.000 sono gli anziani con fragilità elevata o molto elevata e, di questi, 17.000 non hanno una rete di servizi di sostegno. La situazione si manifesta nella sua drammaticità se si considera che 9.000 anziani sono “confinati” in casa e 18.000 con una riduzione parziale o totale dell’autonomia (fonte dei dati: ISTAT). Situazioni altrettanto problematiche si segnalano per quanto riguarda i disabili e riveste un grave problema il trasporto dei pazienti sottoposti a dialisi, che spesso a causa della carenza di offerta di servizi devono recarsi presso i nosocomi senza adeguati servizi di accompagnamento. Pur presente sul territorio metropolitano un alto numero di Associazioni e altre realtà di servizio (cooperative, ecc.) tuttavia rimane scoperta una grossa fetta di bisogni che risultano però difficilmente quantificabili. Busnago Soccorso Zona Busnago (MB) Grazie alla presenza di più sedi, Busnago Soccorso ONLUS opera oggi sulle tre province lombarde di Milano, Lecco e Monza-Brianza. Le sedi di Basiano e Busnago contribuiscono alla copertura sanitaria di primo soccorso di circa 16 Comuni, presso i quali non esiste alcuna realtà altamente specializzata ad eccezione di Busnago Soccorso ONLUS, da sempre considerata vero “pioniere” nel settore.






A breve distanza dalla sede di Busnago sono presenti luoghi che, data la loro natura o la loro attrattività turistica, rappresentano elementi di rischio. Busnago Soccorso ONLUS svolge infatti interventi di assistenza programmata o di emergenza-urgenza 118 presso: - Crespi d’Adda, Sito UNESCO che ogni anno attira circa 25.000 visitatori di tutte le età - Leolandia Park, parco divertimenti ove ogni anno transitano circa 63.000 visitatori - il fiume Adda, con possibilità di intervento lungo il fiume (interventi a terra) e di protezione civile - autostrada A4 ad elevato transito - aree industriali con impianti chimici L’area di intervento è molto ampia e le stesse zone passano da aree di intensa popolazione, fino a aree completamente rurali.

7.3) Destinatari e beneficiari del progetto (*)

I destinatari di questo progetto sono tutti i soggetti che necessitano di trasporti urgenti e non, delle società che hanno bisogno di assistenza sanitaria durante le manifestazioni sportive, sagre e concerti. I destinatari sono tutti quei soggetti che usufruiranno direttamente di un servizio di assistenza o trasporto sanitario dato dalla Associazione. Però, in una società che sempre più spesso vede tutti i soggetti di un nucleo famigliare impegnati nel lavoro, questo tipo di accompagnamento è sempre più compito di realtà esterne che devono colmare una mancanza da parte della Pubblica Amministrazione che non è più in grado di fornire trasporti a tutti o strutture capillarmente distribuite sul territorio. Ebbene i famigliari che hanno la possibilità di fare affidamento su queste realtà, divengono beneficiari anch’essi di quanto svolto dalle strutture di volontariato. Essendo la richiesta di questi servizi in costante crescita, si vuole, attraverso appunto l’impiego integrato con il personale della sede, rispondere a questa costante crescita di domanda. Alla luce di quanto espresso, possiamo affermare che i destinatari di questo progetto sono tutti i cittadini e nello specifico coloro che in un determinato momento della loro vita soffrono di patologie acute o croniche che comportano ricoveri, terapie o anche solo visite. Alla luce dell’importanza della salute e della prevenzione, anche in occasione delle assistenze sportive o manifestazioni è sempre importante che sia presente personale qualificato idoneo e preparato ad intervenire in caso di malori. Queste attività svolte dai ragazzi in servizio avrà delle ripercussioni positive anche sui famigliari di questi pazienti che vedranno così risolta una pesantissima situazione sempre più attuale. Questi saranno quindi dei beneficiari indiretti di tutta l’attività svolta da questi volontari, assieme a tutto il resto dei soggetti coinvolti.

7.4) Indicazione della domanda di servizi analoghi e della relativa offerta presente nel contesto di riferimento.

Nei territori di competenza delle sedi sopra indicate le realtà che si occupano di servizi analoghi non sono molte, anche se sempre più stanno nascendo cooperative che hanno scopi profit in quanto ovviamente si nascondono business importanti dietro la sanità e le attività di assistenza. Questo genere di realtà rischiano di approfittarsene dello stato di necessità, quindi è importantissimo che le Pubbliche Assistenze possano porsi sul territorio come garanti di servizio equo per coloro che non hanno la possibilità di garantirselo a pagamento. Oggi comunque, almeno il 10% delle richieste resta inevaso e proprio grazie a questo progetto ci si propone di rispondere a un sempre maggior numero di richieste.






Di seguito la tabella riassuntiva dei servizi totali svolti dalle postazioni di riferimento negli anni 2012 e 2017 a delineare la tendenza in aumento anche solo dopo 6 anni. Si precisa inoltre che questo dato tiene conto solo dei servizi effettivamente eseguiti, si dovrebbe poi aggiungere quelli rifiutati che si aggirano su una percentuale media che va dal 10 al 15 percento.

CVPS Arluno

Viola Cesate RHO Soccorso

Croce Verde Sempione

Croce Viola MIlano

Totale servizi svolti anno 2012 4014 7713 7905 5572 7621


Busnago Soccorso

SOS Novate Azzurra Buscate

Croce Rosa Celeste

SOS Milano



8) Obiettivi del progetto (*) L’obiettivo generale di questo progetto è forse il più semplice ed immediato: colmare quel vuoto lasciato dalle richieste inevase e iniziare fin da subito a fronteggiare il costante aumento del numero di soggetti che richiedono servizi come quelli evidenziati e svolti dalle sedi. Trattandosi di un progetto in rete è naturale che ogni sede concorrerà al raggiungimento dell’obiettivo sotto indicato in modo coordinato con le altre, per questo non c’è un obiettivo per ogni sede, ma uno generale che con l’impegno e la dedizione tipica delle Pubbliche Assistenze verrà certamente raggiunto. Abbiamo analizzato come il processo demografico stia incidendo fortemente sulla quantità e qualità dei servizi sia di Emergenza Urgenza, sia protetti, che ogni giorno vengono richiesti. Si deve infatti parlare non solo di quantità, che sicuramente è un elemento di grande rilevanza in quanto il rischio a cui si va incontro è quello di trovare una grande fetta di cittadini che potrebbero vedersi rifiutare il servizio richiesto, ma anche di qualità. E’ infatti noto come sempre maggiore sia l’attenzione da parte delle Regioni in ambito sanitario e assistenziale, e come questa attenzione sia sempre più concentrata sulla qualità sia del personale addetto a questi servizi (inteso come formazione tecnica) sia sotto l’aspetto umano e di capacità di rapportarsi (relazionale). Resta inteso, ma di questo affronteremo successivamente l’argomento, che importantissimo in questo settore è anche l’aspetto delle attrezzature idonee allo svolgimento dei servizi. Questa ricerca innata della qualità del servizio svolto ben si sposa con l’obiettivo principe che il legislatore ha dato al Servizio Civile, ossia una “palestra” in cui imparare facendo. Quando però parliamo di imparare è importante farlo bene, consapevoli che l’anno dedicato a questa esperienza possa eventualmente divenire una vera esperienza per la vita e, perché no, in ottica di eventuale sbocco professionale e/o lavorativo.






Possiamo poi evidenziare anche dei sotto 3 tipi di “sotto-obiettivi in considerazione anche dei soggetti che interagiscono: - Obiettivi per i VOLONTARI IN SERVIZIO Come sopra esposto l’obiettivo per i ragazzi che prenderanno servizio presso le sedi di attuazione sarà in primis quello di imparare, formarsi, conoscere aspetti che, avendo solo ora i primi approcci autonomi con il mondo esterno, erano poco o per nulla conosciuti. Questo elemento esperienziale permetterà loro quindi non solo di crescere sotto l’aspetto della conoscenza delle tecniche di base, ma di poter “vivere” e quindi percepire emozionalmente il disagio dei più deboli e meno fortunati, con la speranza che questo possa far emergere in loro un forte spirito di appartenenza ad una unica società. Questa esperienza, inserita in un settore in forte crescita e costantemente alla ricerca di personale qualificato, potrà inoltre permettere loro di crearsi quel bagaglio formativo curricolare adatto alla partecipazione a selezioni di personale in analoghe associazioni. Bisogna infatti evidenziare come il settore no profit e del volontariato sia sempre più indirizzato al reperimento di personale (anche se in minima parte rispetto al numero di volontari) dipendente che possa essere riferimento sia nell’attività ordinaria dei servizi da svolgere, sia nell’attività di coordinamento del personale volontario in servizio. E’ oramai appurato che circa il 4% dei volontari in servizio civile dei progetti ANPAS trova poi una sistemazione definitiva o a tempo determinato/temporaneo in associazioni che svolgono questi servizi, siano esse sempre aderenti ad ANPAS o di altri movimenti. Si deve infatti sottolineare che il percorso formativo a cui gli stessi Giovani parteciperanno è RICONOSCIUTO dalle Istituzioni Regionali come percorso obbligato per effettuare attività di soccorso ed assistenza in ambulanza, pulmini per trasporti sanitari e autovetture sempre nei trasporti sanitario/assistenziale. Ciò permetterà loro di poter subito accedere a bandi o assunzioni dirette una volta terminata l’esperienza come Servizio Civile per eventuali assunzioni. Per finire, ma non per questo di minore importanza, i volontari in servizio avranno la possibilità di provare a svolgere una attività che non è mirata a fare qualcosa per avere in cambio qualcosa d’altro, ma fare perché in questo modo è possibile portare sollievo. - Obbiettivi per la CITTADINANZA L’obiettivo che ci si pone con questo progetto è quello di poter offrire alla cittadinanza quel servizio, quella assistenza, quella vicinanza che oggi più che mai le strutture della Pubblica Amministrazione a vari livelli faticano a poter mantenere ed erogare vista inoltre la consistenza della crisi economica finanziaria che ha colpito la nostra Nazione e l’Europa intera. A questo proposito è utile evidenziare che grazie all’attività combinata tra Giovani in Servizio Civile e volontari che svolgono gratuitamente questa attività destinando alla collettività le ore del tempo libero, i servizi sono spesso gratuiti e questo permette a tutti di potervi accedere senza distinzione di ceto economico. Questo insieme di attività permette inoltre di far percepire lo Stato e le Pubbliche amministrazioni più vicine al cittadino, percezione che per diversi motivi storici, economici e di accadimenti recenti, è sfumata negli ultimi anni. - Obbiettivi per L’ASSOCIAZIONE L’Associazione potrà, attraverso l’inserimento dei Giovani in Servizio Civile, rispondere in modo più idoneo alle richieste che provengono dal territorio, e si precisa ancora dal territorio. Questa è la naturale evoluzione delle Pubbliche Assistenze, come visto anche nel punto precedente. Queste realtà nascono infatti come risposta dei cittadini alle esigenze del territorio e quindi ogni attività inserita nelle sedi è volta a soddisfare queste richieste. L’inserimento di personale che per 12 mesi si dedicherà a “specializzarsi” nelle attività previste dal progetto genererà un livello qualitativo superiore del servizio. Ora, attraverso un grafico andremo a proiettare quelle che saranno le prospettive di crescita in termini di richiesta di servizi e la proiezione dei servizi in più che le sedi potranno soddisfare grazie all’apporto dei Giovani in Servizio tenendo come riferimento i servizi già svolti l’anno scorso da parte delle sedi.






Possiamo così vedere come il contributo di questi Volontari in Servizio Civile può essere di grande utilità per la collettività in quanto concorre a migliorare la risposta che l’Associazione può dare alle richieste del territorio. Il conteggio di questi servizi è assolutamente di tipo prudenziale i quanto calcolato su un solo servizio ad equipaggio (2 persone) e quindi se si tolgono le giornate dedicate alla formazione specifica, quelle alla formazione generale e quelle di affiancamento per il tutoraggio all’avvio del servizio, possiamo definire che questo progetto si propone di aumentare di 9.500 i servizi effettuati. Partendo così da una situazione attuale di circa 76.500 servizi effettuati dalle sedi nel 2017, con il presente progetto si vuole arrivare a circa 86.000 servizi nell’anno di riferimento di svolgimento. Questo è l’obiettivo minimo, in quanto la maggiore capacità di risposta e le dinamiche sociali potrebbero far crescere con maggiore velocità le richieste di servizi e l’Associazione si troverebbe così pronta ad eventi di questo tipo.

9) Descrizione delle attività con la relativa tempistica, ruolo degli operatori volontari e altre risorse umane impiegate nel progetto (*)

9.1) Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi (*)

E’ possibile, prima di affrontare le attività previste per il raggiungimento degli obiettivi, avere un’idea di quelli che sono stati i processi dell’analisi dei piani di attuazione:

FASE AZIONE SOGGETTI COINVOLTI

OBIETTIVI A SUPPORTO

I

FASE

Analisi della realtà del territorio e delle esigenze esplicite ed implicite

Associazione operante (sede di accreditamento)

Maggior consapevolezza da parte delle Associazioni riguardo alla situazione attuale negli ambiti di intervento in cui le stesse operano da anni

- Siti internet - enti istituzionali locali - analisi della realtà quotidiana con cui la stessa Ass.ne si rapporta quotidianamente -ANPAS LOMBARDIA

0

20000

40000

60000

80000

100000

Previsione incremento servizi

Previsione servizi con SCN

Servizi svolti autonomamentedalle sedi

Previsione incrementorichieste

Domanda non coperta

Servizi effettuati 2017






II

FASE

Idea, ovvero la nascita dell’ipotesi concreta delle azioni da attuare

1) Associazione operante (sede di accreditamento) 2) Ente locale

Miglioramento quali/quantitativo dei servizi già esistenti e ampliamento della risposta.

III FASE

Incontri provinciali o zonali

1) Associazioni coinvolte nel progetto 2) Comitati ANPAS Provinciali 3)Resp. di Area

Scambio di esperienze e di vedute tra diverse realtà accumunate sia dalla “mission” che dal settore d’intervento. Questi incontri mirano inoltre alla valutazione delle azioni sinergiche attuabili sui vari territori e la possibilità di convergenza sugli obiettivi. L’esperienza di tutti messa al servizio di tutti.

Enti locali anche attraverso la messa a disposizione di locali per questi incontri, oltre che a dati più significativi per un approfondimento della realtà del territorio e struttura ANPAS Servizio Civile

IV FASE

Creazione delle prime bozze di progetto derivanti dal confronto negli incontri zonali o provinciali. Le bozze sono redatte dalle singole sedi di attuazione.

1) Associazioni coinvolte nel progetto 2) Responsabili di area 3) Struttura ANPAS Servizio Civile

Focalizzare i punti essenziali e le risorse necessarie alla realizzazione del progetto stesso.

1) Responsabili di area 2) Struttura ANPAS Servizio Civile

V FASE

Rivisitazione delle note prodotte dagli incontri provinciali e zonali ed inizio di fusione delle stesse per la creazione del progetto definitivo.

1) ANPAS Servizio Civile

Trasformazione, attraverso un testo coerente con la realtà, delle singole bozze in processi che verranno attuati dalle sedi di attuazione per il raggiungimento degli obiettivi previsti. Il tutto in sintonia con le altre realtà locali e gli Enti che hanno concorso alla realizzazione dello stesso.

1) Associazioni coinvolte nel progetto 2) Enti locali 3)Centro Formazione Volontariato Regionale (CFV ANPAS LOMBARDIA)






VI FASE

Riprogettazione

1) Associazioni 2) ANPAS Servizio Civile 3) Responsabili di Area 4) ANPAS Lombardia

Valutazione globale dell’esperienza (sia dal punto di vista dei volontari di SC che da quello dell’Associazione coinvolta) al fine di proporre la continuazione del progetto attraverso la riprogettazine. Il termine del progetto visto come l’inizio e non come la fine.

- Attenta analisi dei risultati del progetto - Controllo dei dati relativi al raggiungimento degli obiettivi proposti - Valutazione della crescita formativa dei volontari di SC - Profonda valutazione del rapporto di scambio bidirezionale all’interno dell’Ass.ne.

Dal momento di presa in servizio al momento del termine del progetto si svolgeranno 4 macro-tipologie di attività: 1) accoglienza ed inserimento 2) formazione 3) attività previste nel progetto 4) monitoraggio Vediamo ora in modo più dettagliato le specifiche caratteristiche di ogni momento:

L’accoglienza e l’inserimento

Saranno fondamentali per permettere ai volontari di SC di potersi integrare il meglio possibile con il personale volontario e dipendente delle sedi locali. Questa fase è importantissima per la creazione di un legame solido e duraturo in quanto l’impressione e l’immagine che le varie sedi riusciranno a dare di sé in questo momento accompagnerà il volontario per tutti i 12 mesi. Questa fase pone le basi perché i volontari possano in seguito manifestare la disponibilità a continuare l’attività al termine del Servizio Civile, sia all’interno di strutture simili, sia in termini di Volontariato in senso lato, ossia la necessità di CONTRIBUIRE alla crescita del paese per crescere tutti assieme. A questo proposito risultera’ determinante anche il supporto che verra’ fornito , ove richiesto dall’Ente, da psicologa per l’aiuto all’inserimento ed all’accoglienza al fine di agevolare questa fase, determinante come un imprinting, per il buon svolgimento di tutto il progetto nelle sue fasi successive.

Formazione

Si tratta di una tappa fondamentale. Un primo distinguo va fatto tra quella generale e quella specifica. La prima ha come obiettivo quello di informare il ragazzo in servizio degli aspetti giuridici che regolamentano il Servizio Civile Nazionale e delle figure ad esso collegate. All’interno dello stesso processo i ragazzi conosceranno anche in modo approfondito la realtà in cui presteranno servizio, partendo da ANPAS fino alle singole sedi. La seconda parte di formazione è da ritenersi assolutamente indispensabile in quanto propedeutica all’attività che i volontari in servizio dovranno svolgere. Questa mira infatti a fornire tutte le conoscenze teoriche e pratiche, le abilità necessarie affinché gli stessi possano svolgere un servizio di qualità, oltre ovviamente ad aumentare le conoscenze in ambito sanitario-assistenziale dei cittadini. Tuttavia la formazione, generale e specifica, non termina però con questi due processi, ma continua per tutto l’anno di servizio, accrescendo giorno dopo






giorno di esperienze i ragazzi in servizio. E’ infatti importante ribadire quanto già enunciato precedentemente, ossia il fatto che l’attività sanitario/assistenziale non si impara sui banchi di scuola, ma che è importantissimo poter fare questa attività con una certa frequenza in quanto solo così la quantità di circostanze a cui il ragazzo si troverà di fronte potranno essere di insegnamento per di formazione efficace.

Attività previste nel

progetto

Arriviamo alla fase in cui i volontari che hanno ricevuto la formazione necessaria potranno iniziare a svolgere le attività previste dal progetto atte al raggiungimento degli obiettivi prefissati (specificate poi nel punto 9.3). AL FINE DI OTTIMIZZARE IL RAGGIUNGIMENTO DI TUTTI GLI OBIETTIVI DEL PROGETTO, VI E’ UN IMPORTANTISSIMO SERVIZIO DI SUPPORTO PSICOLOGICO. SI TRATTA DI UN ACCORDO STRETTO CON UNA PSICOLOGA CHE SI ATTIVERA’, SU RICHIESTA DEL VOLONTARIO IN SERVIZIO NEL CASO, DOPO UN INTERVENTO PARTICOLARMENTE “DIFFICILE” TROVASSE DEI TRASCINAMENTI O IMPATTI EMOTIVI IMPORTANTI. QUESTE SITUAZIONI NON POSSONO MAI ESSERE SUPERATI AUTONOMAMENTE, MA SERVE CHE VI POSSA ESSERE UN SUPPORTO ALLO SVUOTAMENTO DELLA SITUAZIONE EMOTIVA CHE SI STA VIVENDO.

Monitoraggio

Questa fase prevede invece un sistema composto da diversi strumenti. I volontari compileranno un “diario” durante tutti i dodici mesi annotando le attività svolte. Un altro strumento è il questionario che verrà utilizzato su più livelli. Al terzo mese ne verrà somministrato ai volontari in servizio uno che ha l’obiettivo di valutare lo stato di avanzamento del progetto, all’undicesimo mese ne è previsto un secondo per i volontari con l’obiettivo di valutare l’esperienza e la qualità dell’anno trascorso. Un altro questionario verrà somministrato agli OLP e agli RLEA per capire l’incidenza del progetto anche sulle altre figure coinvolte legate alla sede di attuazione. Sarà cura comunque da parte della rete di ANPAS LOMBARDIA SERVIZIO CIVILE predisporre una costante azione di monitoraggio attraverso incontri periodici con le figure coinvolte nel progetto e da parte degli OLP attraverso il costante controllo delle attività svolte da parte dei Ragazzi in Servizio. La fase di monitoraggio potrà fare affidamento, nel caso fosse richiesto dall’ente, del supporto della psicologa che potrà coadiuvare l’olp e tutti gli attori nelle varie sedi nel processo di inserimento. Questa figura opererà come un supervisore, al fine di monitorare gli stadi di crescita formativa dei partecipanti ed interverrà attivamente sia nella formazione generale a supporto dei formatori accreditati che a supporto delle sedi per la gestione dei conflitti. Si tratta di un implemento che servirà a porre sempre più al centro dell’attenzione del progetto i Giovani in Servizio, attraverso dei feed-back che riceverà dai formatori e dei supporti che fornirà agli stessi.

9.2) Tempi di realizzazione delle attività del progetto descritte al punto 9.1(*)

Di seguito una tabella che sintetizza fasi, con tempi e soggetti coinvolti proposta che riguarda tutte le sedi. Si rammenta che trattandosi di sedi facenti parte di una rete già collaudata ed operativa, è abbastanza consueto anche il fatto che personale di altre sedi collabori e si proponga per contribuire al raggiungimento delle diverse fasi degli obiettivi. Ciò avviene specialmente in ambito






formativo, in cui è possibile il supporto anche di personale altamente qualificato esterno in occasione di corsi specifici o di approfondimento.

Fase Tipologia Descrizione Tempi Soggetti coinvolti

1)

Accoglienza e inserimento

- Accoglienza e primo inserimento in Associazione

1° mese

- Volontari SCN

- Medici

- Infermieri

- Istruttori ANPAS / 118

- Referenti organizzativi dei servizi

- Psicologa (formatrice)

- Conoscenza della struttura della sede e avvio delle relazioni con i Volontari e Dipendenti

- Conoscenza delle procedure operative

- Avvio delle relazioni con i volontari e i dipendenti dell’Associazione

2)

Formazione

- Formazione generale 1°-5° mese

- Volontari SCN

- Medici

- Infermieri


- Formatori Anpas Accreditati

- Consulente D.Lgs 81/08 (formatore)

- Formazione specifica 1°-3° mese

3)

Attività

- emergenza-urgenza

- servizi secondari

(trasporti per visite,

esami, terapie,

trasporto dializzati,

ecc.)

- Servizi sociali

(trasporto disabili,

assistenza anziani,

consegna pasti a

domicilio,

telesoccorso,

assistenze sportive)

- Centralino e attività di

sede

1°-12° mese

- Volontari SCN

- Medici

- Infermieri


- Centralinisti

- Autisti automediche pulmini disabili

- Accompagnatori servizi trasporti dialisi

- Autisti ambulanza certificati Soccorritori

- 118

- Soccorritori Esecutori 118






- promozione della

cultura dell’emergenza

attraverso la

partecipazione attiva a

momenti di

formazione verso le

scuole e la

cittadinanza.

- * su richiesta dell’ente: Psicologa per supporto psicologico (in partnership)

4)

Monitoraggio

- Questionario 3° mese – per volontari

- Questionario 11° mese – per volontari

- Questionario 11° mese – per OLP – RLEA

- Incontri periodici

- File raccolta dati mensile sull’attività dei Giovani in servizio

1°-12° mese

- Volontari SCN

- Personale monitoraggio Anpas SC

- Su richiesta dell’ente: Psicologa (formatrice facoltativa per approfondimenti sull’approccio al paziente)

Per una più chiara lettura delle prime 3 fasi in servizio si inserisce di seguito il Diagramma di Gantt.

9.3) Ruolo ed attività previste per gli operatori volontari nell’ambito del progetto(*)

I volontari di Servizio Civile manterranno, soprattutto nei primi mesi del progetto, un ruolo di collaborazione con il personale Volontario e/o Dipendente di ciascuna Associazione nello svolgimento delle attività sotto specificate.

Con il completamento dei diversi percorsi formativi e il conseguimento delle relative certificazioni oltre che con il crescere dell’esperienza maturata sul campo (learning by doing) potranno acquisire una maggior autonomia.






Nel corso del periodo potranno svolgere tutte o in parte le seguenti attività, secondo le necessità del territorio e delle esigenze di servizio:

a) emergenza-urgenza b) servizi secondari (trasporti per visite, esami, terapie, trasporto dializzati, ecc.) c) servizi sociali (trasporto disabili, assistenza anziani, consegna pasti a domicilio, telesoccorso) d) centralino e) promozione della cultura dell’emergenza attraverso la partecipazione attiva a momenti di formazione verso le scuole e la cittadinanza.

Attività

Servizio

Ruolo

Descrizione

a)

Emergenza

Urgenza

- Autisti c/brevetto

soccorritore 118

- Soccorritori

certificati 118

Intervento in situazioni di emergenza che

mettono in immediato pericolo la vita dei

pazienti. Es. Incidenti stradali, malori di

varia natura ecc.

Il servizio è svolto da 1 autista Soccorritore

e da 2 Soccorritori Esecutori certificati. Può

essere inserito un quarto componente

dell’equipaggio (soccorritore o in

formazione). L’attività prevalente a cui

saranno chiamati sarà quella di terzo in

equipaggio, quindi faranno sempre

riferimento al Capo Servizio ed all’autista.

Prima di poter diventare terzi dovranno

però superare un periodo come quarti

(osservatori) in cui l’equipaggio cercherà di

comprendere lo stato di crescita dei

Volontari. Si tratta di interventi in

Emergenza, quindi è necessario che la

preparazione tecnica sia portata ai massimi

livelli.

Gli interventi sono coordinati dalle Centrali

Operative 118 provinciali.

b)

Servizi

Secondari

- Autisti servizi

secondari

- Accompagnatori

servizi di

ambulanza

Sono trasporti sanitari non urgenti, si tratta

di trasportare pazienti da o presso ospedali

o altre strutture per ricoveri, dimissioni,

somministrazione di terapie, esami clinici,

ecc.

I servizi sono svolti da 2 o 3 Volontari

Soccorritori o da Operatori di ambulanza. I

Volontari in Servizio opereranno sia da

autisti che da soccorritori. Inizialmente con

il ruolo di osservatore. Questi servizi devono

coniugare in modo coerente la parte tecnica

con quella umana.






Assistenze sportive

c)

Servizi Sociali

- Autisti servizi

secondari

- Accompagnatori

servizi di

ambulanza

Oltre ai servizi sanitari le Associazioni

svolgono anche altri servizi di utilità sociale

non sempre direttamente afferenti alle

tematiche sanitarie. Si tratta di servizi a

favore della cittadinanza che possono

andare dal trasporto di portatori di

handicap verso istituti scolastici, o luoghi di

lavoro, alla consegna di pasti a domicilio.

I servizi vengono svolti da 1-2 persone a

seconda del tipo.

d)

Centralino e

Telesoccorso

- Centralinisti

Risposta telefonica per la ricezione dei

servizi dei punti a), b), c). Consiste nel

ricevere le chiamate, trasmettere i dati

secondo le procedure che verranno date

durante il percorso formativo dedicato. Per

quanto riguarda la gestione delle telefonate

per il punto a) si procede all’attivazione

dell’equipaggio in stand-by presso la sede.

Per quanto concerne i servizi del punto b) e

c) si tratta dell’accettazione della richiesta

servizi e dell’organizzazione del turno che

effettuerà gli stessi attraverso il

reperimento del personale attraverso

contatto telefonico. In questo tipo di attività

il Ragazzo in Servizio potrà affinare elementi

organizzativi.

e)

Promozione

cultura

emergenza

- Formatori o

divulgatori

Si tratta di portare ai cittadini – persone

comuni o bambini delle scuole elementari,

medie inferiori e superiori - informazioni su

quelle che sono le cose da fare e non fare,

i comportamenti da tenere in caso di

emergenza sanitaria. Questa attività viene

svolta in collaborazione con i formatori

dell’Associazione. In queste occasioni i

Volontari in Servizio potranno anche

esporre quella che è la loro esperienza

diretta di attività all’interno delle

Associazioni al fine di promuovere

l’interesse al Servizio Civile.






Descrizione delle attività

a) L’emergenza urgenza è un servizio complesso che prevede l’intervento di mezzi di soccorso con personale idoneamente preparato nel caso di circostanze di serio pericolo per la vita di una persona legato ad un evento di tipo traumatico (incidenti stradali, domestici e sul lavoro, incidenti sportivi e altre circostanze che causino un trauma diretto ad un individuo) o i cosiddetti eventi di tipo medico (entro questa categoria possono essere inserite tutte le patologie: cardiache, neurologiche, dell’apparato respiratorio o che coinvolgano un qualsiasi apparato o organo del corpo) che si presentino in forma acuta. Queste circostanze richiedono in genere una rapida ospedalizzazione che avvenga con idoneo supporto delle funzioni vitali (coscienza, respiro, circolazione). Il servizio viene svolto in rete con le Centrali Operative 118 strutturate a livello provinciale, che sono gli organismi deputati alla gestione delle emergenze sanitarie per la ricezione delle chiamate, l’invio del mezzo di soccorso e di eventuali mezzi con personale medico o infermieristico, la destinazione ospedaliera del paziente. Le Associazioni pertanto operano in questo settore fornendo una disponibilità giornaliera che può variare da poche sino alle 24 ore continuative 365 giorni l’anno. I giovani del Servizio Civile saranno chiamati, al termine dell’intero percorso formativo previsto dalle normative della Regione Lombardia ad operare sui servizi di emergenza. In questo settore sarà costante la collaborazione con personale Volontario o Dipendente delle Associazioni in quanto sulla singola ambulanza devono essere presenti minimo 3 – massimo 4 soccorritori (tra i quali 1 autista e 1 capo equipaggio). I giovani potranno quindi essere il terzo o quarto componente dell’equipaggio. Il progetto infatti non prevede che i giovani raggiungano le qualifiche previste per il ruolo di autista e di capo equipaggio. Potranno essere chiamati a questi ruoli solo coloro che all’avvio del progetto possiedano già le predette qualifiche.

b) Per servizi secondari sanitari (nella nuova normativa trasporto semplice sanitario) si intendono i trasporti di pazienti da o per strutture sanitarie (ospedaliere e non). Tali trasporti possono essere dovuti a ricoveri, dimissioni, visite mediche, effettuazione di esami clinici (radiografie, risonanze magnetiche, ecc.) o di terapie (chemioterapie, radioterapie, dialisi, ecc.). Questi servizi si differenziano dai precedenti in quanto non sussistono le condizioni di emergenza ed urgenza, ossia non vi è un immediato pericolo per la vita del paziente. I servizi vengono ordinariamente svolti da 2 persone, anche se il numero è suscettibile di variazioni in funzione del tipo di servizio o di circostanza che si presenta. I servizi si svolgono prevalentemente durante il giorno. Compito dei giovani sarà quello di operare in collaborazione con il personale dell’Associazione nella gestione di questi trasporti. Una seconda differenza dall’emergenza risiede nel fatto che in questo tipo di servizi risulta più significativo il rapporto umano con le persone trasportate e con i famigliari che sovente le accompagnano. Ciò richiede nei soccorritori una maggior sensibilità nel comprendere le condizioni delle persone trasportate ed una più spiccata propensione al rapporto interpersonale ed alla condivisione, per quel tempo trascorso insieme, delle sofferenze del paziente. Ciò si estrinseca nella disponibilità al dialogo e all’ascolto ma anche alla facilitazione delle prassi amministrative da espletare all’interno delle strutture sanitarie che sovente diventano un ulteriore peso per la persona sofferente.

c) La terza categoria – servizi sociali sanitari e trasporto semplice– comprende alcuni tipi di servizi che non hanno un preciso carattere sanitario ma che vanno a coprire bisogni spesso non meno vitali. Per una persona anziana infatti il servizio di telesoccorso riveste una grande importanza sia in termini di sicurezza che in termini di possibilità di dialogo e di compagnia consentendo di rompere quei circoli di solitudine che sovente attanagliano le persone anziane. Qui il compito sarà quello di raccogliere le eventuali chiamate di emergenza ma soprattutto quello di instaurare un rapporto di dialogo, di fiducia e di ascolto con gli utenti del servizio. Il trasporto disabili consiste invece nell’accompagnare gli utenti dalle abitazioni ai luoghi di lavoro oppure in strutture socio-sanitarie. Si tratta di servizi con una cadenza generalmente quotidiana i cui orari sono generalmente quelli diurni. Anche in questo caso il rapporto con le persone trasportate assume una rilevanza dominante sugli altri aspetti.






Le medesime considerazioni valgono anche per i servizi di assistenza agli anziani e per la consegna dei pasti a domicilio. Un ultimo fattore, comune a tutte le attività descritte, è quello della tutela della dignità delle persone mantenendo un atteggiamento rispettoso verso la condizione degli utenti ma anche attento a non far sì che si possa accentuare la percezione di una condizione “anormale”. I giovani impareranno la capacità di dare innanzitutto valore alla persona lasciando in secondo piano la condizione sociale, fisica o mentale che ne determina la sofferenza.

d) Il servizio di centralino riveste un’importanza notevole nelle Associazioni di Pubblica Assistenza. La

figura del centralinista è la prima che viene in contatto con gli utenti che chiamano le sedi delle Associazioni per esporre le loro necessità, è la persona che riceve le chiamate degli enti (Centrali Operative, strutture sanitarie ed assistenziali, Comuni, ecc.) che hanno rapporto con le P.A.. Altro compito importante è quello della trasmissione delle informazioni ricevute ai vari responsabili. I giovani saranno chiamati a svolgere questi compiti prevalentemente in orario diurno.

e) La promozione della cultura dell’emergenza e della diffusione delle nozioni di primo soccorso sono, come già ampiamente sottolineato, un elemento costitutivo delle Associazioni. I giovani potranno essere chiamati a partecipare ad iniziative di formazione e informazione rivolte alle scuole o alla cittadinanza in genere .

Altri elementi che caratterizzano l’attività dei volontari

- Conduzione dei mezzi (ambulanze e vetture) Tra le attività proposte dal progetto è prevista anche la guida dei mezzi delle Associazioni – sedi locali che sono inseriti nel punto 26. Tale attività non è da intendersi riservata a coloro che sono in possesso dei requisiti per la guida come di seguito specificato:

TIPO MEZZO REQUISITO

Ambulanza Patente B, età maggiore di anni 21

Automediche Patente B, età maggiore di anni 21

Auto uso promiscuo Patente B

Altri mezzi (Fuoristrada, Pulmini, ecc.) Patente B ove non diversamente previsto dal Codice della Strada in funzione della immatricolazione del veicolo

Il non possesso dei requisiti comporterà esclusivamente la non possibilità di guidare i mezzi. Per tutti comunque è prevista lo svolgimento di una prova interna di guida effettuata sotto la supervisione di un responsabile dell’Associazione. - Orario di servizio In generale, rispetto all’impegno richiesto, i turni verranno distribuiti in 5 giorni di servizio. I turni di servizio saranno gestiti generalmente come mattutini o pomeridiani. ALTRI ELEMENTI AGGIUNTIVI AL MODULO DI FORMAZIONE E INFORMAZIONE SUI RISCHI CONNESSI ALL’IMPIEGO DEI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE Ogni volontario, nello svolgimento delle attività previste dal progetto, potenzialmente si potrebbe trovare esposto a rischi presso la struttura o i luoghi dove svolge l’attività. Attraverso la partecipazione al progetto e svolgendo le attività previste si prevede che gli operatori volontari in Servizio Civile acquisiranno anche conoscenze specifiche in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Tali conoscenze saranno conseguite in modo informale, attraverso le esperienze dirette e supportate da un percorso guidato anche tramite un sistema informatico e conoscitivo, in accompagnamento con il personale dell’ente (vedi box 9.4).






9.4) Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività (*)

La realizzazione del progetto prevede il coinvolgimento di rappresentanti del sistema di Servizio Civile Anpas ai vari livelli. Personale VOLONTARIO e DIPENDENTE che opererà costantemente e quotidianamente nelle sedi di assegnazione in affiancamento ai Giovani in Servizio al fine di trasferire le competenze necessarie acquisite in anni di attività. Tra queste, alcune figure si occuperanno del coordinamento generale del progetto e della trasmissione della documentazione amministrativa (livello nazionale e regionale/provinciale). Inoltre il livello regionale (nella figura del Responsabile Regionale Anpas Servizio Civile) avrà anche il compito di promuovere la collaborazione e promozione di momenti di incontro tra i responsabili delle Associazioni e i giovani in Servizio Civile.

Per quanto riguarda la situazione del progetto con riferimento al personale coinvolto è il seguente:

Coinvolgimento personale dedicato per SEDI e per RUOLO

Volontari Dipendenti Infermieri Medici

Soccorritori/esecutori 118, autisti

soccorritori, centralinisti, referenti parco

mezzi, referenti amministrativi.

Azzura Buscate 126 7 4 1

CVPS Arluno 147 17 7 1

SOS Novate 120 11 0 3

RHO Soccorso 230 12 8 4

Croce Rosa

Celeste

310 22 0 1

Viola Cesate 50 6 1 1

Croce Verde

Sempione 182 13 2 6

Busnago Soccorso 54 3 1 1

Croce Viola Milano 62 4 1 1

SOS Milano 263 19 6 3

TOTALE 1504 114 30 22

Questa tabella ci ha così permesso di vedere chiaramente quante persone sono coinvolte in termini di personale, soggetti che quotidianamente effettueranno servizio con i Ragazzi in Servizio e come possiamo vedere gli stessi potranno anche collaborare con professionisti del settore sanitario quali infermieri e medici, oltre ovviamente a volontari esperti certificati dalla Regione Lombardia ad operare attivamente su mezzi sanitari.

10) Numero degli operatori volontari da impiegare nel progetto (*) 48






11) Numero posti con vitto e alloggio 0

12) Numero posti senza vitto e alloggio 48

13) Numero posti con solo vitto 0

14) Numero ore di servizio settimanali degli operatori volontari, oppure,

in alternativa, monte ore annuo (*) 1145

Monte ore annuo per un minimo di 20 ore ed un massimo di 36 ore settimanali

15) Giorni di servizio settimanali degli operatori volontari (minimo 5, massimo

6)(*)

5

16) Eventuali particolari obblighi degli operatori volontari durante il periodo di servizio: 1. Flessibilità oraria

I servizi che sono la base dell’attività del progetto prevedono trasporti presso strutture ospedaliere, residenziali, di lungodegenza/riabilitative. Viene richiesta flessibilità dovuta alla variabilità dei tempi di permanenza presso le strutture.

2. Utilizzo dei D.P.I. (Dispositivi di Protezione Individuale)

A tutte le volontarie e i volontari sarà fatto obbligo di utilizzare, nei turni di servizio ed in particolare per i servizi sui mezzi dell’ente i Dispositivi di Protezione Individuale messi a disposizione dall’Associazione (divisa completa, eventuali calzature ed altri dispositivi) ed a loro riservati oltre che quelli di uso comune presenti sui mezzi di soccorso (guanti, caschi, occhiali protettivi, ecc.) per questi ultimi in funzione della tipologia del servizio e in relazione a quanto definito in fase di formazione e indicato dal personale dell’Associazione.

3. Disponibilità agli spostamenti con mezzi dell’Ente

I servizi del progetto sono per la gran parte servizi di trasporto pertanto viene richiesta la disponibilità allo spostamento (ed eventualmente alla guida ove sussistano i requisiti) per effettuare i servizi stessi.

4. Turni serali

Nelle sedi di servizio potranno essere richiesti saltuariamente turni serali (fino alle ore 22). I turni verranno definiti con i volontari sulla base delle esigenze di servizio.

5. Materiale

Ai giovani in servizio potrebbe essere richiesto di aiutare il personale volontario nella gestione e ripristino dell’attrezzatura messa a disposizione da parte dell’Ente e utilizzata per l’espletamento dei servizi stessi previsti dal presente progetto.

CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE

17) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili

Locali di Ente Accreditato(*):

GENERATO DA HELIOS






18) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile universale con indicazione delle ore dedicate:

- Pubblicazione del progetto sul sito di A.N.P.AS. www.anpas.org , di ANPAS Comitato Regionale Lombardia www.anpaslombardia.org e delle Associazioni proponenti il progetto.

- Mailing indirizzato ai giovani di età compresa tra i 18-28 anni

- Comunicati ai Comuni e ai Centri Informagiovani

- Articoli su quotidiani locali

- Esposizione di manifesti nelle bacheche dei comuni, delle parrocchie e degli esercizi commerciali.

- Divulgazione dell’eventuale approvazione e finanziamento del progetto a mezzo social network, utilissimi per informare tempestivamente un numero elevato di persone in brevissimo tempo.

- Incontri organizzati presso enti o istituzioni (comuni, scuole, oratori,ecc) Per ognuna delle associazioni proponenti il progetto si stima che il tempo dedicato ad attività di promozione sarà di oltre 26 ore

19) Criteri e modalità di selezione degli operatori volontari non verificati in sede di accreditamento (*)

--------

20) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento o acquisiti da altri

enti (*)

SI

21) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto (*)

------

22) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento o acquisiti da

altri enti (*)

SI

23) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dal decreto legislativo, n. 40 del 6 marzo 2017:

Viene valutato quale elemento preferenziale (ma non determinante) il possesso della patente B.

24) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto:

Nella tabella sotto riportata si riportano le risorse finanziarie dirette e di valorizzazione attività distinte e specificate nel dettaglio:







Tipo costo Descrizione Quantità Valore unitario o orario (*)

Valore totale

Abbigliamento

N. 2 divise e dispositivi di protezione individuale (polo, scarpe, ecc.)

48 Volontari

€ 350,00

€ 33.600,00

Pubblicità per sede

Volantinaggio , manifesti, altro

10

1500

€ 15.000,00

Costi generali

Segreteria, amministrazione

10

1400

€ 14.000,00

Personale promozione, pubblicità

Valorizzazione impegno di 50 ore per sede operativa

10

€ 15,00

€ 7.500,00

Materiali discenti

Libri, dispense per corsi di formazione specifica

48 Volontari

€ 30,00

€ 1.440,00

Aule formazione Valorizzazione del costo dei locali per la formazione specifica

€ 800,00

Strumenti didattici

Videoproiettore, lavagna luminosa, PC portatile

€ 550,00

Costo formazione generale al netto del contributo UNSC

Pernottamento e vitto

48

€ 30

€ 1.440,00

Totale costi diretti € 74.330,00

Tipo di formatore Per i riferimenti ai corsi vedere punto 40

Formatore I° fascia (medico)

Parte di lezioni teoriche corso a) b) e c)

25 *

€ 52,00

€ 1.300,00

Formatore II fascia (infermiere professionale)

Parte di lezioni teoriche corso a) b) e c)

10 *

€ 43,00

€ 430,00






Formatore III fascia (istruttore ANPAS – 118)

Corso a), b) e parte del corso c) ore (lezioni pratiche e test intermedi e finali)

170 *

€ 37,00

€ 6.290,00

Personale in affiancamento per tirocinio

Tirocinio corso (a) e (b)

600 *

€ 12,00

€ 7.200,00

Formatore III fascia

Corso (c) Corso (d)

17 *

€ 37,00

€ 629,00

Formatore III fascia

Tirocinio corso (c) e (d)

19 *

€ 8,00

€ 152,00

Totale costi valorizzati

€ 16.001,00

* valorizzazione costi

TOTALE GENERALE COSTI PROGETTO

€ 90.331,00 (costi diretti + costi valorizzati)

25) Eventuali reti a sostegno del progetto (partners): - Accordo con Ufficio di Promotori Finanziari per la fornitura di materiale (chiavetta USB con

caricati documenti inerenti al progetto e maglietta supplementare per divisa) come descritto nella lettera di accordo allegata.

- Accordo con Gruppo di Protezione Civile per la concessione di una autovettura a sostegno dell’attività del progetto (vedere lettera allegata).

- Accordo con Psicologa-Psicoterapeuta per interventi che si rendessero necessari per supporto psicologico ai ragazzi che effettuano servizi di Emergenza Urgenza e che si dovessero trovare a dover affrontare interventi particolarmente “forti”. Questo servizio è stato ricercato al fine di poter mantenere al centro dell’attenzione del progetto il Giovane in Servizio. L’accordo è stato quindi preso con un professionista che già opera nel settore di supporto psicologico (vedere lettera allegata completa di Curriculum Vitae).

La Società STEA CONSULTING srl (CF/p.iva 02674030644) collaborerà alla realizzazione di questo progetto mettendo a disposizione un sistema informatico denominato “VOLONTARIAMENTESICURI”, raggiungibile dal sito www.volontariamentesicuri.org, In particolare il sistema informatico “VOLONTARIAMENTESICURI” ha l’obiettivo di fornire agli enti che impiegano gli operatori volontari in Servizio Civile un supporto organizzativo relativamente alla salute e sicurezza sul lavoro. Un “sentiero intelligente” guiderà gli enti alla individuazione dei pericoli cui gli operatori volontari SC sono esposti durante lo svolgimento del servizio, alla corretta scelta degli eventuali dispositivi di protezione individuale, alla individuazione delle procedure da adottare. Questo sistema informatico residente su piattaforma web e accessibile agli enti Anpas attuatori di servizio civile consentirà di creare una “rete virtuosa” orientata alla corretta applicazione della normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro ed all’accrescimento dell’efficacia ed efficienza delle azioni condotte dai giovani in Servizio Civile in servizio presso le Pubbliche Assistenze aderenti ad Anpas Nazionale.


http://www.volontariamentesicuri.org/





- STEA CONSULTING srl verificherà l’efficienza e l’efficacia del sistema attraverso net-audit con i responsabili degli enti dove i volontari in servizio civile presteranno servizio, utilizzando una piattaforma dedicata di videoconferenza.

26) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto (*) Le risorse necessarie per l’attuazione del progetto sono suddivisibili in quattro categorie e possono essere dettagliate come di seguito specificato:

1) Sede 2) Mezzi di trasporto da utilizzare per i servizi previsti dal progetto 3) Attrezzature da utilizzare per la formazione specifica 4) Attrezzature informatiche, di telecomunicazione e tecniche di supporto

Ad ogni volontario in servizio civile verranno consegnati in dotazione:

- uniforme completa [estiva, invernale];

- dispositivi di protezione individuale previsti dalle norme in materia di sicurezza sul lavoro.

Particolare importanza riveste la questione sede in quanto è fondamentale precisare che circa metà del tempo che i ragazzi passano in turno lo passeranno nella sede di assegnazione. Questa deve quindi avere le caratteristiche di funzionalità ed accoglienza preposte alla buona riuscita esperienziale per i ragazzi, ma anche di idoneità allo svolgimento dei servizi stessi. Di seguito sono inserite delle tabelle con i dati principali delle sedi che hanno, come previsto dalla normativa vigente, tutte, l’autorizzazione sanitaria dell’ente competente di zona. Visti gli accadimenti del sisma in Emilia e il recentissimo sisma del Centro Italia, si è voluto specificare, solamente a titolo di sostenibilità e continuità del servizio, anche eventuali altre sedi che l’Associazione ha a disposizione. In caso di eventi catastrofici come appunto quelli del sisma, se dovesse essere resa inagibile la sede principale, alcune associazioni hanno delle sedi secondarie che potrebbero, su autorizzazione dell’UNSC divenire nuova sede di progetto anche temporaneamente, garantendo così la prosecuzione del servizio e la possibilità per il volontario in servizio di portare a termine l’anno di esperienza.


Indirizzo e n. civico Piazza Santorre di Santarosa,10 CAP 20156 Comune Milano Provincia Milano

Materiale per la formazione specifica

DESCRIZIONE

n. 1 aula corsi n. 1 videoproiettore n. 2 Personal computer e software specifici per la formazione n. 2 manichini per simulazione rianimazione n. 1 defibrillatore demo per simulazione rianimazione n. 1 lavagna a fogli

Sistemi informatici e di telecomunicazioni

DESCRIZIONE

n. 11 apparati radio (uno per ogni mezzo e di sede) n. 10 apparati cellulari (uno per ogni mezzo e di sede) n. 2 Personal computer presenti in sede (4 ulteriori nelle sedi distaccate) n. 1 fotocopiatrice n. 1 fax

S.O.S. Milano - Onlus

Indirizzo e n. civico Via Gianfranco Zuretti, 68

CAP 20125

Comune Milano






Provincia Milano


DESCRIZIONE



DESCRIZIONE


CROCE ROSA CELESTE

Indirizzo e n. civico Via Madruzzo 8

CAP 20149

Comune Milano

Provincia Milano


DESCRIZIONE

n. 1 Notebook n. 1 Videoproiettore n. 1 Manichino per BLS adulto e 1 pediatrico e infante Materiali e presidi per prove pratiche n. 1 simulatore DAE semiautomatico BLSD PBLSD Testi sempre aggiornati sulle linee guida ANPAS/AREU


DESCRIZIONE

n. 18 apparati radio (uno per ogni mezzo e di sede) n. 16 apparati cellulari (uno per ogni mezzo e di sede) n. 2 Personal computer presenti in sede n. 1 fotocopiatrice n. 1 fax

P.A. RHO SOCCORSO

Indirizzo e n. civico VIA LEGNANO,29

CAP 20017

Comune RHO

Provincia MILANO

Email [email protected]

Eventuale sede POGLIANO MILANESE - VIA DANTE, 5


DESCRIZIONE








DESCRIZIONE


S.O.S. NOVATE ASSOCIAZIONE VOLONTARIA

Indirizzo e n. civico VIA DELLO SPORT SNC

CAP 20026

Comune NOVATE MILANESE

Provincia MILANO


DESCRIZIONE



DESCRIZIONE


P.A. COMITATO VOLONTARIO DI PRONTO SOCCORSO DI ARLUNO

Indirizzo e n. civico VIA ROMA N° 60

CAP 20010

Comune ARLUNO

Provincia MILANO


DESCRIZIONE



DESCRIZIONE


P.A. CROCE AZZURRA CITTADINI BUSCATESI

Indirizzo e n. civico Piazza della Filanda 6

CAP 20010

Comune Buscate






Provincia Milano


DESCRIZIONE



DESCRIZIONE


P.A. CROCE VIOLA CESATE

Indirizzo e n. civico Via Venezia 31

CAP 20020

Comune Cesate

Provincia Milano


DESCRIZIONE



DESCRIZIONE


Croce Viola Milano

Indirizzo e n. civico Via Guerzoni, 34 CAP 20158 Comune Milano Provincia MI


DESCRIZIONE

n. 2 Manichini n. 2 Defibrillatori trainer n. 3 Palloni-ambu n. 1 aula corsi n. 1 videoproiettore n. 2 Personal computer e software specifici per la formazione







DESCRIZIONE

n. 5 apparati radio n. 4 apparati cellulari n. 2 Personal computer presenti in sede n. 1 fotocopiatrice n. 1 fax

P.A. BUSNAGO SOCCORSO

Indirizzo e n. civico Via Italia, 197 CAP 20874 Comune Busnago Provincia MB


DESCRIZIONE

n. 2 Manichini n. 2 Defibrillatori trainer n. 3 Palloni-ambu n. 1 aula corsi n. 1 videoproiettore n. 2 Personal computer e software specifici per la formazione


DESCRIZIONE


ELEMENTI GENERALI COMUNI A TUTTE LE SEDI

Dotazione di ogni sede locale: Ogni sede locale di progetto è dotata quindi di infrastrutture telefoniche fisse e mobili e di fax e infrastrutture informatiche, di infrastrutture radiofoniche che le permettono di essere collegata direttamente con le centrali operative del Servizio di Emergenza sanitaria 118 e con i mezzi di soccorso e trasporto impegnati nella realizzazione del Progetto.

AUTOMEZZI PER QUANTO RIGUARDA I MEZZI UTILIZZATI PER L’ESPLETAMENTO DEI SERVIZI NON URGENTI (TRASPORTO SEMPLICE E TRASPORTO SEMPLICE SANITARIO) SI DICHIARA CHE SONO TUTTI CONFORMI ALLE NORMATIVE REGIONALI IN VIGORE PER QUANTO RIGUARDA I MEZZI UTILIZZATI PER L’ESPLETAMENTO DEI SERVIZI DI EMERGENZA URGENZA, SI DICHIARA CHE SONO TUTTI CONFORMI ALLE NORMATIVE REGIONALI IN VIGORE SI RIPORTERANNO QUINDI IN PROGETTO SOLO LE INDICAZIONI DI BASE E SI RIMANDERA’ AI PUNTI DELLA DELIBERAZIONE IN QUANTO VINCOLANTI PER LE SEDI DI ATTUAZIONE NONCHE’ SOTTOPOSTI A CONTROLLO DA PARTE DEGLI ORGANI PREPOSTI. NOTA: Tutti i veicoli di trasporto e soccorso (ambulanze, autovetture e pulmini) sono dotati di infrastrutture radiofoniche che permettono agli operatori di essere in contatto con la sede locale di progetto e con la centrale operativo del Servizio di Emergenza sanitaria 118






Di seguito l’elenco dei mezzi che l’associazione di riferimento metterà a disposizione per l’espletamento dei servizi da parte dei volontari in servizio civile:

CVPS ARLUNO

AMBULANZE 3

PULMINI 1

AUTOVETTURE 1

CROCE ROSA CELESTE

AMBULANZE 3

PULMINI 1

AUTOVETTURE 1

S.O.S. NOVATE MILANESE

AMBULANZE 2

PULMINI 1

AUTOVETTURE 2

RHO SOCCORSO

AMBULANZE 3

PULMINI 1

AUTOVETTURE 1

CROCE VIOLA di Milano

AMBULANZE 3

PULMINI 1

AUTOVETTURE 1

CROCE VERDE SEMPIONE

AMBULANZE 3

PULMINI 1

AUTOVETTURE 2

CROCE AZZURRA BUSCATE

AMBULANZE 3

PULMINI 1

AUTOVETTURE 2

CROCE VIOLA CESATE

AMBULANZE 2

PULMINI 1

AUTOVETTURE 1

S.O.S. ASS.NE VOLONTARIA di Milano

AMBULANZE 3

PULMINI 1

AUTOVETTURE 2

BUSNAGO SOCCORSO

AMBULANZE 4

PULMINI 1

AUTOVETTURE 2

CARATTERISTICHE DELLE COMPETENZE ACQUISIBILI

27) Eventuali crediti formativi riconosciuti: Nessuno






28) Eventuali tirocini riconosciuti: Nessuno

29) Attestazione delle competenze acquisite in relazione alle attività svolte durante

l’espletamento del servizio utili ai fini del curriculum vitae 1. Attestato specifico 2. Attestato specifico rilasciato e sottoscritto da ente terzo:

STEA CONSULTING Srl (vedi autocertificazione e accordo allegati)

FORMAZIONE GENERALE DEGLI OPERATORI VOLONTARI

30) Sede di realizzazione (*) Il corso sarà organizzato a livello provinciale e/o regionale, sulla base delle sedi dei progetti Anpas attivi nel bando di riferimento, per permettere e favorire l’incontro e lo scambio fra i giovani impegnati nei progetti di Servizio Civile Nazionale. Si precisa che la formazione generale potrà anche essere parzialmente gestita tramite l’organizzazione di corsi residenziali, in sede idonea per caratteristiche di ospitalità e sarà individuata da Anpas Servizio Civile. Questa scelta comporta un maggior impegno di risorse economiche da parte delle sedi di attuazione stesse, ma ha già dato risultati positivi nei progetti precedenti in quanto ragazzi di diverse realtà possono condividere una esperienza molto forte sentendosi realmente parte di una rete di più persone condividendo le esperienze di coloro che operano in altre aree. Questa esperienza diventa anche una vera e propria molla motivazionale, oltre ad aver contribuito a creare legami di amicizia che rimangono vivi anche successivamente al termine del progetto.

Casa dell’Orfano Mons. Antonietti

Indirizzo e n. civico Via Mons. Antonietti, 6 CAP 24023 Comune Ponte della selva Provincia Bergamo


Indirizzo e n. civico Piazza Santorre di Santarosa,10 CAP 20156 Comune Milano Provincia Milano



CAP 20125

Comune Milano

Provincia Milano

CROCE ROSA CELESTE


CAP 20149

Comune Milano

Provincia Milano






P.A. RHO SOCCORSO


CAP 20017

Comune RHO

Provincia MILANO


Eventuale sede POGLIANO MILANESE - VIA DANTE, 5



CAP 20026


Provincia MILANO



CAP 20010

Comune ARLUNO

Provincia MILANO



CAP 20010

Comune Buscate

Provincia Milano



CAP 20020

Comune Cesate

Provincia Milano

Croce Viola Milano

Indirizzo e n. civico Via Guerzoni, 34 CAP 20158 Comune Milano Provincia MI


Indirizzo e n. civico Via Italia, 197 CAP 20874 Comune Busnago Provincia MB






31) Modalità di attuazione (*)

In proprio, presso l’ente con formatori dell’ente (anche avvalendosi di esperti della materia trattata)

32) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento o acquisiti da altri enti(*)

SI

33) Tecniche e metodologie di realizzazione previste (*)

----------

34) Contenuti della formazione (*)

---------

35) Durata (*)

44 ore erogate entro la prima metà del periodo di realizzazione del progetto (180 giorni)

FORMAZIONE SPECIFICA (RELATIVA AL SINGOLO PROGETTO) DEGLI OPERATORI VOLONTARI

36) Sede di realizzazione (*) – Presso sedi Territoriali del Centro di Formazione del Volontariato (CFV) di Anpas Lombardia – I corsi A e B verranno gestiti di norma dai CFV territoriali e si svolgeranno presso una delle sedi

locali del progetto. – I corsi C, D, E ed F , verranno gestiti di norma direttamente dalle singole Associazioni e organizzati

presso le sedi locali di progetto. Il solo corso F potrà essere gestito in parte attraverso enti esterni.


Indirizzo e n. civico Piazza Santorre di Santarosa,10

CAP 20156

Comune Milano

Provincia Milano



CAP 20125






Comune Milano

Provincia Milano

CROCE ROSA CELESTE


CAP 20149

Comune Milano

Provincia Milano

P.A. RHO SOCCORSO


CAP 20017

Comune RHO

Provincia MILANO


Eventuale sede

POGLIANO MILANESE - VIA DANTE, 5



CAP 20026


Provincia MILANO



CAP 20010

Comune ARLUNO

Provincia MILANO



CAP 20010

Comune Buscate

Provincia Milano








CAP 20020

Comune Cesate

Provincia Milano

Croce Viola Milano

Indirizzo e n. civico Via Guerzoni, 34

CAP 20158

Comune Milano

Provincia MI


Indirizzo e n. civico Via Italia, 197

CAP 20874

Comune Busnago

Provincia MB

37) Modalità di attuazione (*) – in proprio presso l’ente con formatori dell’ente – affidata ad altri soggetti terzi (solo parte del corso F)

38) Nominativo, dati anagrafici e competenze /esperienze specifiche del/i formatore/i in relazione ai singoli moduli (*)

dati anagrafici del Competenze/esperienze

modulo

formazione

formatore specifico specifiche

Rech Roberto, Salò (BS), 24/11/1963 Medico – Laurea in medicina e chirurgia A, B, D, F

Pozzi Davide Maria, Milano, 25/11/1970 Istruttore Guida C

Vigorelli Gualtiero Ettore, Settimo Milanese,

20/10/1960

Istruttore utilizzo Centralino/telesoccorso e

modulo privacy

E

Ippolito Davide, Milano, 07/01/1970 Istruttore 118 e Anpas A, B, C, D, E, F

Bertolotti Corrado, Santa Cristina e Bissone (PV),

09/05/1954

Istruttore utilizzo Centralino/telesoccorso e

modulo privacy

E

Battiston Morgan, Bollate (MI), 17/03/1970 Istruttore Guida C

Zambelan Alessandro, Bollate (MI), 19/05/1988 Istruttore 118, Anpas, Guida,

Centralino/telesoccorso e modulo privacy

A, B, C, D, E, F

Orcese Carloandrea, Milano, 16/08/1958 Medico A, B, D, F






Cipolla Cristiana Alessandra, Milano, 27/02/1979 Laurea in scienze Infermieristiche, Istruttore

118 e Anpas

A, B, C, D, E, F

Girola Edoardo, Legnano (MI), 26/11/1972 Istruttore Anpas A, B, C, D, E, F

Palmieri Alessandra, Garbagnate Milanese (MI),

22/08/1995

Istruttore 118 A, B, C, D, F

Rancati Pamela, Milano, 08/09/1982 Istruttore 118 A, B, C, D, F

Menegon Ivan , Rho (MI), 04/10/1969 Istruttore 118 e Anpas A, B, C, D, E, F

Pregliasco Fabrizio, Milano, 11/11/1959 Medico e Direttore sanitario A, B, D, F

Costa Tiziano, Rho (MI), 19/04/1957 Istruttore 118, Anpas, Guida A, B, C, D, E, F

Salvatici Elisabetta, Milano, 06/05/1974 Medico A, B, D, F

Pigoni Alessandra, Milano, 22/06/1967 Istruttore 118 e Anpas A, B, C, D, E, F

Favino Roberto, Milano, 16/07/1964 Istruttore 118 e Anpas A, B, C, D, E, F

Zanardi Marco, Garbagnate Milanese (MI),

01/09/1984

Istruttore 118 A, B, C, D, F

Rota Lorenzo, Cornate D’Adda (MB), 26/02/1990 Medico – Laurea in medicina e chirurgia A, B, D, F

Mastrolilli Massimo, Seregno (MI), 07/03/1960 Medico – Laurea in medicina e chirurgia A, B, D, F

Colombo Sebastiano Maria, Alzano Lombardo

(BG), 09/03/1990

Medico – Laurea in medicina e chirurgia A, B, D, F

Gnecchi Ruscone Piermaria, Milano, 03/08/1988 Laurea in scienze Infermieristiche A, B, D, F

Maiandi Stefano, Milano, 31/12/1981 Laurea in scienze Infermieristiche, Istruttore

118

A, B, C, D, F

Fila Marco, Mantova, 11/04/1968 Consulente Sicurezza sul Lavoro B, C

Si specificano di seguito le competenze delle figure varie figure:

Istruttori ANPAS Gli istruttori ANPAS seguono un percorso formativo specifico finalizzato a fornire le competenze necessarie a svolgere il ruolo di formatore (comunicazione, gestione del gruppo, gestione dei conflitti, ecc). Tutti i formatori specifici appartengono ad un sistema di formazione strutturato e certificato dalla Regione Lombardia. Il corso, della durata di 15 ore, si compone di due lezioni e di due laboratori che affrontano le seguenti tematiche: Storia, finalità di ANPAS LOMBARDIA e delle Associazioni aderenti Il sistema organizzativo di ANPAS LOMBARDIA Gli strumenti didattici predisposti da ANPAS LOMBARDIA ed il loro uso (breve addestramento sull’utilizzo) Il bilancio di competenza per l’Istruttore ANPAS LOMBARDIA Le motivazioni al lavoro volontario ed il loro supporto Il ruolo del Volontario nell’ambito del sistema S.S.U.Em. – 118 Problematiche connesse agli aspetti giuridici ed alla responsabilità dell’azione volontaria ed in particolare

dei Volontari Soccorritori Percorso di auto/etero valutazione di idoneità al ruolo di Istruttore ANPAS LOMBARDIA Gli Istruttori ANPAS sono abilitati alla docenza nei corsi di tipo sanitario (Corsi A, D, F) anche relativamente alle parti riguardanti la sicurezza – rischi specifici (corso B e C) e all’utilizzo del centralino/telesoccorso/privacy (corso E)

Istruttori 118






Il corso Istruttori 118, incentrato su tematiche complementari con quelle precedentemente descritte (Istruttori ANPAS); viene svolto all’interno della Centrale Operativa S.S.U.Em. 118 di competenza ed è tenuto da medici, infermieri e tecnici della Centrale stessa. L’esame finale viene supervisionato da un membro nominato dalla Regione Lombardia. Gli Istruttori 118 sono abilitati alla docenza nei corsi di tipo sanitario (Corsi A, D, F) anche relativamente alle parti riguardanti la sicurezza – rischi specifici (corso B e C)

Medici e Infermieri I medici e infermieri sono abilitati alla docenza nei corsi di tipo sanitario (Corsi A, D, F) anche relativamente alle parti riguardanti la sicurezza nel trasporto sanitario (corso B). Normalmente vengono coinvolti in specifiche lezioni di corso dove l’approfondimento della tematica sanitaria richiede l’intervento di personale particolarmente esperto e qualificato.

Istruttori guida Gli istruttori di guida oltre alla parte teorica del corso (che possono sostenere anche gli istruttori Anpas) arricchiranno l’intervento formativo relativamente alla parte della conduzione dei mezzi in quanto hanno seguito un percorso di addestramento pratico sui mezzi di soccorso in qualità di istruttori per autisti di ambulanze/ altri mezzi associativi.

Istruttore utilizzo Centralino/telesoccorso e privacy Si tratta di personale particolarmente esperto nel ruolo in quanto responsabile e/o formatore di nuovi volontari da dedicare a tale attività (presa in carico delle richieste da parte degli utenti, collaborazione con gli addetti ai servizi sociali delle varie amministrazioni comunali, studio del servizio affinchè possa essere svolto nel modo più efficiente ed efficace, ricerca dei volontari idonei al tipo di richiesta, ecc.); è inoltre aggiornato sulla tematica relativa alla legislazione vigente in tema di protezione dei dati personale (GDPR – Privacy)

39) Nominativo, dati anagrafici e competenze specifiche del formatore in riferimento al modulo concernente “formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in progetti di servizio civile universale” (*)

La parte generale sul corso verrà trattata tramite corso FAD (Corso G); Il consulente/formatore Marco Fila sarà a disposizione per eventuali approfondimenti sulla parte generale del corso e per coordinare la parte specifica dei rischi all’interno dell’attività (corsi B e C) con le novità di settore e quale supporto esperto ai docenti. Marco Fila, 11/04/1968, Mantova Dal 1996 libero professionista consulente tecnico e formatore nel campo della Prevenzione e Sicurezza sui luoghi di lavoro e RSPP per diverse realtà. Iscritto all’Albo nazionale dei Formatori della sicurezza Sul lavoro - AiFOS (socio n° 160) Iscritto al Registro Professionale AiFOS formatore della Salute e Sicurezza (n° 207) Altri formatori corsi rischi specifici dell’attività (corsi B e C)

dati anagrafici Competenze/esperienze specifiche

Rech Roberto, Salò (BS), 24/11/1963 Medico – Laurea in medicina e chirurgia

Pozzi Davide Maria, Milano, 25/11/1970 Istruttore Guida

Ippolito Davide, Milano, 07/01/1970 Istruttore 118 e Anpas

Battiston Morgan, Bollate (MI), 17/03/1970 Istruttore Guida






Zambelan Alessandro, Bollate (MI), 19/05/1988 Istruttore 118, Anpas, Guida

Orcese Carloandrea, Milano, 16/08/1958 Medico

Cipolla Cristiana Alessandra, Milano, 27/02/1979 Laurea in scienze Infermieristiche, Istruttore 118 e

Anpas

Girola Edoardo, Legnano (MI), 26/11/1972 Istruttore Anpas

Palmieri Alessandra, Garbagnate Milanese (MI),

22/08/1995

Istruttore 118

Rancati Pamela, Milano, 08/09/1982 Istruttore 118

Menegon Ivan , Rho (MI), 04/10/1969 Istruttore 118 e Anpas

Pregliasco Fabrizio, Milano, 11/11/1959 Medico e Direttore sanitario

Costa Tiziano, Rho (MI), 19/04/1957 Istruttore 118, Anpas, Guida

Salvatici Elisabetta, Milano, 06/05/1974 Medico

Pigoni Alessandra, Milano, 22/06/1967 Istruttore 118 e Anpas

Favino Roberto, Milano, 16/07/1964 Istruttore 118 e Anpas

Zanardi Marco, Garbagnate Milanese (MI),

01/09/1984

Istruttore 118

Rota Lorenzo, Cornate D’Adda (MB), 26/02/1990 Medico – Laurea in medicina e chirurgia

Mastrolilli Massimo, Seregno (MI), 07/03/1960 Medico – Laurea in medicina e chirurgia

Colombo Sebastiano Maria, Alzano Lombardo

(BG), 09/03/1990

Medico – Laurea in medicina e chirurgia

Gnecchi Ruscone Piermaria, Milano, 03/08/1988 Laurea in scienze Infermieristiche

Maiandi Stefano, Milano, 31/12/1981 Laurea in scienze Infermieristiche, Istruttore 118

40) Tecniche e metodologie di realizzazione previste (*) – Lezioni frontali – Esercitazioni individuali e di gruppo – Prove pratiche individuali e di squadra – Simulazioni role play – Schede di valutazione in itinere

– Dispense/manuali/video multimediali

41) Contenuti della formazione (*) CORSO A (Corso di formazione per Addetto Trasporto Sanitario) OBBIETTIVO: Sviluppare conoscenze teoriche e abilità pratiche per la mobilitazione del paziente che, affetto da patologie anche in fase acuta, necessita di assistenza di base e sorveglianza durante il trasporto. PERCORSO FORMATIVO: A- Presentazione Del Corso B- Ruolo e responsabilità dell’addetto all’assistenza e al trasporto C-Cenni di anatomia e fisiologia D- Caratteristiche del paziente da assistere e trasportare E- Approccio psicologico e relazionale con le persone malate F-Valutazione e iniziale trattamento al paziente






G-Tecniche di rianimazione cardiopolmonare e defibrillazione H-Il trasporto in ambulanza OBIETTIVI SPECIFICI: Al termine del percorso formativo l’Addetto al TS deve essere in grado di svolgere le seguenti attività:

garantire il trasferimento e il trasporto della persona assistita, in sicurezza, sui possibili diversi mezzi di trasporto sanitario e sanitario semplice (auto, furgonati, ambulanza) e la gestione assistenziale delle seguenti categorie di utenti: ustionati, terminali, dializzati, diversamente abili, non autosufficienti o con limitazioni funzionali e motorie, bambini, donne gravide, pazienti con supporto ventilatorio meccanico, portatori di specifici presidi medico-chirurgici (per esempio, sondino naso-gastrico, PEG, drenaggi, cateteri vescicali, tracheostomia);

eseguire le tecniche di base della mobilizzazione atraumatica e dell’immobilizzazione, su scenari semplici, con collare cervicale, tavola spinale, steccobende, materasso a depressione e barella cucchiaio e gestione di base di tali presidi;

garantire, in caso di necessità e in attesa dei soccorsi istituzionali, la sicurezza della scena, la valutazione del paziente, le funzioni vitali di base, la RCP di base a uno e a due soccorritori con presidi per la ventilazione, la pervietà delle vie aeree (anche mediante presidi), la defibrillazione semiautomatica precoce;

garantire l’emostasi, in caso di emorragia evidente;

effettuare una prima valutazione ABCDE della persona assistita e/o trasportata, in caso di necessità, al fine di poter riferire in maniera adeguata al Sistema d’Emergenza, garantendone adeguato approccio, sapendo rilevare i principali parametri vitali (FC, FR, PA, Sta. O2)

relazionarsi con la persona assistita con competenza, empatia e modalità atte a infondere sicurezza.

MODULO ARGOMENTO DURATA

AA Introduzione e premesse di contesto 1

AB RUOLO E RESPONSABILITA’ DELL’ADDETTO ALL’ASSISTENZA E AL TRASPORTO:

La normativa, gli aspetti giuridici del trasporto sanitario e l’assistenza al paziente;

Possibili attori coinvolti nel Trasporto Sanitario: relazione e approccio con le altre figure professionali e non.

2

AC CENNI DI ANATOMIA E FISIOLOGIA:

Il corpo umano: breve descrizione dell’anatomia e della fisiologia di base dei seguenti sistemi e apparati:

a. nervoso, b. respiratorio, c. cardiovascolare, d. digerente, e. genito-urinario, f. locomotore.

I segni vitali di base: riconoscimento, rilevazione e valori di riferimento dei principali parametri vitali nell’adulto:

a. Frequenza Respiratoria, b. Frequenza Cardiaca, c. Pressione Arteriosa, d. Saturazione d’Ossigeno.

Descrizione dei principali segni e sintomi di possibile manifestazione;

La Valutazione primaria ABCDE del paziente non traumatizzato

Esercitazioni pratiche (rilevazione dei Parametri Vitali e utilizzo della sequenza ABCDE nella Valutazione primaria e secondaria).

9

AD CARATTERISTICHE DEL PAZIENTE DA ASSISTERE E TRASPORTARE:

Cenni sulle principali problematiche dei pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie;

6






Descrizione delle peculiarità del trasporto sanitario di pazienti particolari: ustionati, terminali, dializzati, diversamente abili, non autosufficienti o con limitazioni funzionali e motorie, bambini, donne gravide, pazienti con supporto ventilatorio meccanico, portatori di specifici presidi medico-chirurgici (per esempio Sondino Naso-Gastrico, PEG, drenaggi, cateteri vescicali, tracheostomia)

Tecniche di base della mobilizzazione atraumatica e della immobilizzazione con collare cervicale, tavola spinale, steccobende e materassino a depressione, barella a cucchiaio

AE APPROCCIO PSICOLOGICO E RELAZIONALE CON LE PERSONE MALATE

I principali disturbi del comportamento in caso di: stati ansiosi, attacchi di panico, nevrosi, depressione, demenza, Alzheimer, abuso di sostanze alcoliche, tossiche e stupefacenti, pazienti psichiatrici

Cenni di approccio relazionale a seconda delle diverse tipologie di paziente

La comunicazione (verbale e non verbale) a seconda delle diverse tipologie di paziente

3

AF VALUTAZIONE E INIZIALE TRATTAMENTO AL PAZIENTE CON:

Alterazione dello stato di coscienza, principali patologie neurologiche e relative manifestazioni sintomatologiche:

o Ictus cerebrale, Attacco Ischemico Transitorio, emorragia cerebrale, epilessia,

o Sincope, lipotimia e convulsioni

Alterazione del respiro, principali patologie dell’apparato respiratorio e manifestazioni sintomatologiche

o Asma, Edema Polmonare Acuto o Dispnea acuta

Alterazione del sistema cardiocircolatorio, principali patologie e relative manifestazioni sintomatologiche o Angina, Infarto del Miocardio, Sindrome Coronarica Acuta, Scompenso Cardiaco

La Valutazione primaria ABCDE nel paziente medico acuto

Esercitazioni pratiche (scenari di simulazione valutazione primaria ABCDE paziente non traumatico)

8

AG TECNICHE DI RIANIMAZIONE CARDIOPOLMONARE E DEFIBRILLAZIONE PRECOCE (Certificazione regionale BLSD per Soccorritori-Esecutori):

Allertamento e approccio al sistema sanitario d’emergenza

La Rianimazione Cardio-Polmonare di Base (BLS a uno e a due soccorritori), con utilizzo dei presidi per la ventilazione (pallone Ambu) e protezione delle vie aeree (cannula di Mayo)

La Defibrillazione precoce semi-automatica

Tecniche di disostruzione delle vie aeree adulto e pediatrico e Posizione Laterale di Sicurezza

7

AH IL TRASPORTO IN AMBULANZA:

Metodi di immobilizzazione e trasporto in sicurezza del paziente

Equipaggiamento dell’ambulanza: tipologie di presidi, controllo e cura del materiale del vano sanitario e della cabina di guida

Le procedure di smaltimento dei rifiuti organici e della biancheria

Caricamento e scaricamento della barella di trasporto per ambulanza

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Esercitazioni pratiche

FORMATORI PER TUTTI I MODULI:

Rech Roberto, Ippolito Davide, Zambelan Alessandro, Orcese Carloandrea, Cipolla Cristiana Alessandra,

Girola Edoardo, Palmieri Alessandra, Roncati Pamela, Menegon Ivan , Pregliasco Fabrizio, Costa Tiziano,

Salvatici Elisabetta, Pigoni Alessandra, Favino Roberto, Zanardi Marco, Rota Lorenzo, Mastrolilli Massimo,

Colombo Sebastiano Maria, Gnecchi Ruscone Piermaria, Maiandi Stefano.

CORSO B (Rischi specifici attività del Trasporto sanitario) OBBIETTIVO: Completare le nozioni affrontate nel corso A (Addetto trasporto sanitario) con le informazioni relative ai rischi specifici dell’attività.


BA RISCHI SPECIFICI ATTIVITÀ DEL TRASPORTO SANITARIO

Procedure di sicurezza per l’operatore e il paziente durante le diverse fasi del trasporto

La movimentazione manuale dei carichi

I Dispositivi di Protezione Individuali

Le attrezzature di lavoro/macchine e mezzi di soccorso

Norme di igiene e prevenzione dei rischi biologici

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Colombo Sebastiano Maria, Gnecchi Ruscone Piermaria, Maiandi Stefano, Fila Marco.

CORSO C (Rischi specifici attività del Trasporto sanitario – Guida del mezzo)

OBBIETTIVO: Fornire le nozioni necessarie alla guida in sicurezza dei mezzi di trasporto OBIETTIVI SPECIFICI:

Definire i principi della sicurezza della circolazione stradale

Fornire i cenni di segnaletica stradale

Definire la velocità pericolosa e le regole di utilizzo dei sistemi di protezione durante la guida

Conoscere la “Guida percettiva”

Definire i rischi legati a comportamenti scorretti durante la guida


CA

LA SICUREZZA NELLA GUIDA DEI MEZZI ADIBITI AL TRASPORTO SANITARIO:

Principi di sicurezza durante la circolazione stradale e il trasporto (con auto, furgonati e ambulanze):

Presidi speciali di immobilizzazione/mobilizzazione di carrozzine con sistemi idraulici

Sistemi di fissaggio dei presidi di immobilizzazione omologati per l’ambulanza

Imbarco e sbarco carrozzine e altri sistemi di trasporto per disabili

4






Caricamento e scaricamento della barella di trasporto per ambulanza

Le problematiche legate al Trasporto Sanitario in Ambulanza

Cenni di segnaletica stradale specifica, normativa vigente in merito alla guida e possibili sanzioni, in riferimento al Codice della Strada

FORMATORI:

Pozzi Davide Maria, Ippolito Davide, Battiston Morgan, Zambelan Alessandro, Cipolla Cristiana Alessandra,

Girola Edoardo, Palmieri Alessandra, Roncati Pamela, Menegon Ivan , Costa Tiziano, Pigoni Alessandra,

Favino Roberto, Zanardi Marco, Gnecchi Ruscone Piermaria, Maiandi Stefano, Fila Marco.

CORSO D (Corso per addetto al Soccorso Sanitario Extraospedaliero – Modulo Trauma) OBBIETTIVO: Sviluppare conoscenze teoriche, abilità pratiche e capacità di soccorso e trasporto di persone coinvolte in evento traumatico


DA TRAUMA - Approfondimenti: La gravità delle lesioni da trauma, la prevenzione della morte e

invalidità da trauma;

La catena del soccorso nella gestione dei traumi; La “Golden Hour” (ora d’oro); La valutazione della scena, l’autoprotezione; I meccanismi di lesione e l’indice di sospetto

3

DB La valutazione primaria: scopo e fasi ABCDE

La valutazione secondaria: l’esame testa piedi

3

DD Il trauma cranico

Segni e sintomi, il danno secondario

La valutazione secondo lo schema AVPU

2

DE Lesioni della colonna

Indicatori di sospetto, segni e sintomi, regole generali

L’immobilizzazione atraumatica

Indicazioni e uso dei presidi per l’immobilizzazione

2

DF Le lesioni dell’addome

Valutazione e trattamento delle principali lesioni

2

DG Le lesioni delle parti molli e ossee

Ferite, contusioni, lussazioni, fratture, amputazioni

2

DH Il trauma in casi particolari

Il paziente incastrato

L’esposizione a materiali pericolosi

2






CORSO E (Corso per addetto al Centralino/Telesoccorso/Privacy)

OBBIETTIVO:






Fornire le nozioni tecniche di funzionamento degli apparati di telecomunicazione in uso nell’Associazione e delle procedure operative del servizio di centralino in ottemperanza alla normativa sulla protezione dei dati personali.


EA Nozioni tecniche di funzionamento degli apparati di telecomunicazione in uso nell’associazione (Centralino, Radio, Tablet, software di gestione)

1

EB Gestione delle chiamate in entrata e l’accoglimento delle richieste (Trasporti in convenzione, Servizi a privati, Manifestazioni ecc.)

Gestione di una chiamata di Telesoccorso/Teleassistenza

La gestione delle risorse e dei mezzi dell’Associazione disponibili sul territorio

2

EC Introduzione al D.Lgs. 196/03 e al GDPR;

Tipologie di dati;

Figure chiave privacy;

Quali sono i diritti dell’interessato e come è composta l’informativa sul trattamento dei dati personali;

Misure di sicurezza da adottare;

Responsabilità amministrativa e penale.

Sicurezza dati personale;

Comunicazione via telefono dati dei clienti;

Gestione delle richieste di accesso ai dati da parte degli interessati.

1


Vigorelli Gualtiero Ettore, Ippolito Davide, Bertolotti Corrado, Zambelan Alessandro, Cipolla Cristiana

Alessandra, Girola Edoardo, Menegon Ivan, Costa Tiziano, Pigoni Alessandra, Favino Roberto. CORSO F (Corso alternativo) NOTA BENE Il corso verrà somministrato solo a coloro che sono già in possesso di uno o più corsi precedentemente descritti (Solo corsi A,D,E; non si applica ai corsi relativi alla sicurezza). Si comporrà di un minimo di ore pari a quelle relative al corso già posseduto e articolate su uno o più percorsi formativi che verranno definiti in funzione del profilo formativo di ogni singolo volontario interessato. L’offerta alternativa verrà valutata e proposta da uno staff di formatori in accordo con il Responsabile alla Formazione della sede di attuazione. OBBIETTIVO:

Fornire approfondimenti, aggiornamenti, nuove nozioni al fine di offrire al giovane in servizio un percorso formativo che possa farlo ulteriormente crescere sia sotto l’aspetto tecnico/pratico che di bagaglio culturale. I corsi potranno essere di tre tipologie:

Percorsi formativi di aggiornamento rispetto ai corsi già effettuati

Corsi su tematiche affini alle attività del progetto

Percorsi formativi specializzanti

A titolo esemplificativo si riportano alcune proposte di corsi alternativi proponibili:

CORSO ARGOMENTO DURATA

F - MAXI Intervento in caso di maxiemergenza 8






F – REL MSB Compilazione relazione di soccorso (MSB) e sistemi di comunicazione 5

F – PED PBLSD (Rianimazione cardiopolmonare pediatrica con defibrillatore) su mezzi di Emergenza MSB

5

F – RIAN Rianimazione cardiopolmonare alla nascita 5

F - CE Formazione per Capo-equipaggio (MSB) 16

F - TRUCC Corso Truccatori di lesioni e ferite 16






CORSO G - FAD (Indicazioni generali su L.81 a cura di Anpas Nazionale) Modulo formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari in progetti di Servizio Civile OBBIETTIVO: Completare la formazione relativa ai rischi sui luoghi di lavoro in modalità FAD relativamente alle parti generali richieste dalla normativa vigente.


GA Formazione generale lavoratore/volontario 4

GB Informativa in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro 2

42) Durata (*) 72 ore (Corso A 38 ore + Corso B 4 ore + Corso C 4 ore + Corso D 16 ore + Corso E 4 ore + Corso G (FAD) 6 ore) La formazione specifica sarà erogata per tutte le ore previste entro e non oltre 90 giorni dall’inizio del progetto

ALTRI ELEMENTI DELLA FORMAZIONE

43) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica)

predisposto(*) Il piano di monitoraggio sulla formazione generale è quello Anpas, verificato dall’UNSC in sede di accreditamento. Il piano di monitoraggio sulla formazione specifica, avendo come finalità la valutazione della qualità e dell’efficacia delle attività di formazione, si propone di verificare il raggiungimento degli obiettivi previsti in formazione attraverso le seguenti azioni: Durante la formazione dei volontari sono previsti test per ciascuno degli ambiti dei corsi (sanitario, assistenziale e relazionale, guida, sicurezza) in itinere al fine di verificare l’apprendimento e di portare il discente alla fase finale dei singoli corsi (valutazione) adeguatamente preparato. Dai risultati degli esami di fine corso si potrà valutare l’andamento degli stessi (idonei/non idonei).






Al termine dei corsi viene inoltre somministrato un questionario di fine corso (customer satisfaction) per valutare l’andamento complessivo dell’intervento formativo, al fine di migliorarlo nelle edizioni successive grazie ai ritorni da parte dei discenti. Un periodo di affiancamento successivo ai corsi A, C, E (almeno 25 ore per il corso A e variabile per i corsi C ed E) da parte di personale esperto direttamente nell’espletamento dei servizi, servirà infine per confermare l’avvenuto apprendimento delle nozioni trasmesse e l’abilitazione finale al relativo servizio. Ulteriori sessioni periodiche durante il restante periodo di svolgimento del progetto saranno organizzate localmente con cadenza variabile per aggiornare il personale su eventuali cambiamenti nelle procedure sanitarie e come momento di verifica del mantenimento delle nozioni trasmesse durante i corsi.

Corso Variabili Strumenti Somministratori Tempi

A + B Apprendimento Test e percorsi di auto/eterno valutazione

Istruttori, Medici, Infermieri In itinere

A + B Apprendimento Esame teorico pratico

Istruttori, Medici, Infermieri, Delegato Centro Formazione

Fine Corso

A + B Abilitazione Certificazione qualifica addetto al Trasporto Sanitario


Fine corso e completamento tirocinio

C Apprendimento Esame scritto Istruttori Fine Corso

C Abilitazione Abilitazione alla guida dei mezzi associativi

Istruttori e responsabile autisti


D Apprendimento Skill Lab pratico


In itinere

D Apprendimento Esame teorico pratico


Fine Corso

E Apprendimento Esame scritto Istruttori Fine Corso

E Abilitazione Abilitazione al servizio di centralinista

Istruttori e responsabile del centralino


F Apprendimento Test, skill lab e percorsi di auto/eterno valutazione

Istruttori, Medici, Infermieri In itinere

F Apprendimento Esame teorico pratico


Fine Corso

G Apprendimento Test intermedi Test su FAD In itinere

G Apprendimento Esame teorico Test su FAD A fine corso

TUTTI Gradimento corso Questionario Istruttori A fine corso

TUTTI Gradimento corso Incontro con Responsabili di Area

Responsabili di Area Quinto/sesto mese di servizio

Firenze, 21 Dicembre 2018

Il Responsabile legale dell’ente e Responsabile del

Servizio Civile Nazionale (Fabrizio Ernesto Pregliasco)


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ALLEGATO 2 - SH A progetto per l’impiego di operatori volontari SERVIZIO CIVILE … civile/prg... · 2019-09-17 · E’ uno dei più importanti Enti di Servizio Civile (dal 1981),