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Anno XXXV - nr. 108 - Poste Italiane S.p.A. -Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 2, DCB IMPERIA - MAGGIO 2007 A NAVA PER RITROVARE I REDUCI Saliamo al Colle anche per stringere la mano ai vecchi amici Arriviamo al Raduno di Nava dopo due esperienze esaltanti, pregne di storia e di valori alpini come il I° Raduno di Pieve di Teco a ricordo del 120° anniversario della costituzione del glorioso Battaglione mar- tire del 21 e 22 aprile e della favolosa Adu- nata Nazionale di Cuneo del 12 e 13 mag- gio. In queste due occasioni abbiamo avuto modo di ricordare le origini delle nostre genti montanare, i loro modi di vivere sem- plici ma scanditi da impegni di coscienza che la nostra cultura moderna ha accanto- nato. Al raduno di Pieve abbiamo dimostrato che il riconoscimento della nostra alpinità più volte pretesa nel passato non è ingiustificata, che il fatto di essere nati in una zona marit- tima non sminuisce ne la grandiosità delle montagne, con l’avallo di Mario Rigoni Stern, che ci sovrastano alle spalle, ne la forza del nostro carattere ostinato che ci deriva dal vivere sui piani inclinati della nostra terra. A Cuneo abbiamo portato le nostre tradi- zioni, i nostri sentimenti, il nostro orgoglio partecipando numerosi per ribadire che il reclutamento nella naja alpina dei liguri di ponente non è casuale ma ha radici profon- de. Ci siamo arrivati con tutta la nostra struttu- ra di Sezione ben costruita. La fanfara che ha scandito i tempi della sfilata, il coro ambasciatore della storia delle penne nere, i nostri gruppi interpreti della sfaccettata personalità della Provincia di Imperia. Con questo bel bagaglio ci apprestiamo, ora, all’impegno che più ci identifica: il Radu- no al Colle di Nava. Lo facciamo con un pò di tranquillità in più, quest’anno perché in più abbiamo un Grup- po che lavora bene, che ha superato il bat- tesimo di fuoco di Pieve di Teco: il gruppo di Imperia. Mi è piaciuto il comportamento in quell’oc- casione: tanto lavoro, pochi mugugni (a LA SEZIONE RINNOVA L’OMAGGIO ALLA DIVISIONE MARTIRE Il primo di luglio gli alpini saranno nuovamente a Nava C’è una linea sottile che guida gli alpini imperiesi in questi primi mesi del 2007; una traccia che porta un nome epico: il nome è quello della Divisio- ne Cuneense. Sono ancora forti, infatti le emozioni vissute per il 120° anniversario della costituzione del Battaglione “Pieve di Teco”, iniziate con il convegno che ha visto la presenza di relatori dal forte impatto emotivo, continuate con i canti di cori qualificati e terminate con il “ritorno” degli alpini a cadenzare il passo per le vie di Pieve. Il filo conduttore ci ha portato poco dopo a raggiungere Cuneo, con tutto quello che rappresenta: le caserme che hanno visto generazioni di alpini, le sedi di Battaglioni, Reggimenti e soprattutto della Divisione Cuneense. Da Cuneo e dai paesi vicini gli alpini sono partiti per i fronti più disparati: verso l’Africa, verso i confini con l’Impero Austro-Ungarico, l’Albania, la Russia. L’impegno dell’alpino, non finisce: vive emozioni strane, sente un richia- mo, il dovere di ricordare chi è andato avanti, aiutare il prossimo e costru- ire opere per il futuro. Allora ecco il filo che ci porta a Bordighera dove la Protezione Civile ha una nuova sede, e poi su, dove finalmente il viaggio della memoria ha la sua meta: da Pieve di Teco, a Cuneo, al Colle di Nava: il ricordo della Divisione Cuneense. Siamo arrivati alla 58° edizione, il tempo è volato. Presi dall’organizza- zione per Pieve di Teco, è stato quasi un tutt’uno cominciare a preoccupar- si anche per Nava. Le persone sono sempre le stesse, i problemi anche. Siamo tutti coscienti che il lavoro che ci aspetta è duro e faticoso, ma la forza che ci spinge è un atto dovuto verso chi non è tornato dalla guerra e oggi più che mai verso i Reduci che arrivano al Sacrario a rendere omag- gio al loro Generale e ai loro fratelli. Dobbiamo essere in tanti per dimostrare l’affetto e la riconoscenza che abbiamo per i nostri “veci”. Dobbiamo accudirceli, tenerceli cari: sono la nostra memoria. Un grosso ringraziamento anticipato, quindi, a tutti coloro che il primo di luglio vor- ranno essere vicino ai nostri cari Reduci, per ricordare tutti coloro che non ebbero la fortuna di far ritorno a casa da tutti i fronti, di tutte le guerre. Alberto Ghiglione ALPI MARITTIME N. 108 Notiziario della Associazione Nazionale Alpini Redaz. via Carlo Botta, 49 18100 IMPERIA Fax 0183275992 email: [email protected] [email protected] Direttore Responsabile Bruno Viano Addetti Stampa Enzo Daprelà Alberto Ghiglione Redazione Leonardo Dulbecco Gian Paolo Nichele Chiuso in tipografia il 28/05/2007 Aut.Trib. Imperia 15-11-71 Tipolito OREGGIA via Garessio, 2 - Imperia - 8 - SAN BARTOLOMEO – VALLE STERIA Sebastian, un vispo scarponcino, ha iniziato il suo cammino per il lungo sentiero della vita. Felicitazioni vivissime ai genitori e al- l’alpino Andrea Musso, nonno per la terza volta. VENTIMIGLIA Il 12 settembre 2006 la casa dell’alpino Vittorio Sudi è stata allie- tata dalla nascita di un bel nipotino di nome Nicolas per la gioia di papà Sergio e della mamma Francesca, dei nonni e del fratello Riccardo. IMPERIA Poco prima dell’adunata, Pietro, un piccolo scarponcino, ha impe- dito a papà Luvoni di essere presente a Cuneo! Speriamo di vedere Antonio con Laura e i piccoli Aurora e Pietro a Bassano! Auguri a tutta la Famiglia. OFFERTE Il Maggiore degli alpini Pierangelo Petronio, Presidente della Sezione Imperiese dell’Ass.ne Naz.le Polizia di Stato, ha offerto e 10 pro notiziario ricordando il perio- do trascorso nel btg “Mondovì” con tanti soci della nostra Sezione tra i quali Enzo Daprelà di cui è stato vice comandante durante il servizio prestato a Paluzza nella 103^ Cp Mortai da 120 negli anni 1969/70. Sono stati offerti e 20 per il sessantesimo anniversario di matrimonio dei coniugi Antonio Garoscio e Maria Giordano di Dolceacqua. La Signora Simona Rambaldi di Ventimiglia ha offerto e 30 in ricordo del marito Domenico Rambaldi, caporale alpino. L’Alpino Giuliano Gianardi di La Speziaha fatto pervenire alla Redazione un contri- buto di e 15,00 come contributo spese per il Notiziario. Un caloroso ringraziamento al caro Giuliano che continua a seguirci anche dalla Riviera opposta! VEREZZO La sig.ra Ida Od asso mamma dell’alpino Albino Nasi ha raggiunto l’ambito traguardo del secolo di età. All’ingambissima nonnina vanno gli auguri i tutto il Gruppo. DOLCEACQUA Il Reduce di guerra Antonio Garoscio e la Sig.ra Maria Giordano cognati del Consigliere Sezionale Bruono Giordano hanno festeggiato i sessant’anni di matrimo- nio. Il Capogruppo ed i soci porgono le più vive felicitazioni per l’ambito traguardo. EVENTI

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Anno XXXV - nr. 108 - Poste Italiane S.p.A. -Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 2, DCB IMPERIA - MAGGIO 2007

A NAVAPER RITROVAREI REDUCISaliamo al Colle anche perstringere la mano ai vecchi amici

Arriviamo al Raduno di Nava dopo dueesperienze esaltanti, pregne di storia e divalori alpini come il I° Raduno di Pieve diTeco a ricordo del 120° anniversario dellacostituzione del glorioso Battaglione mar-tire del 21 e 22 aprile e della favolosa Adu-nata Nazionale di Cuneo del 12 e 13 mag-gio.In queste due occasioni abbiamo avutomodo di ricordare le origini delle nostregenti montanare, i loro modi di vivere sem-plici ma scanditi da impegni di coscienzache la nostra cultura moderna ha accanto-nato.Al raduno di Pieve abbiamo dimostrato cheil riconoscimento della nostra alpinità piùvolte pretesa nel passato non è ingiustificata,che il fatto di essere nati in una zona marit-tima non sminuisce ne la grandiosità dellemontagne, con l’avallo di Mario RigoniStern, che ci sovrastano alle spalle, ne laforza del nostro carattere ostinato che cideriva dal vivere sui piani inclinati dellanostra terra.A Cuneo abbiamo portato le nostre tradi-zioni, i nostri sentimenti, il nostro orgogliopartecipando numerosi per ribadire che ilreclutamento nella naja alpina dei liguri diponente non è casuale ma ha radici profon-de.Ci siamo arrivati con tutta la nostra struttu-ra di Sezione ben costruita. La fanfara cheha scandito i tempi della sfilata, il coroambasciatore della storia delle penne nere,i nostri gruppi interpreti della sfaccettatapersonalità della Provincia di Imperia.Con questo bel bagaglio ci apprestiamo, ora,all’impegno che più ci identifica: il Radu-no al Colle di Nava.Lo facciamo con un pò di tranquillità in più,quest’anno perché in più abbiamo un Grup-po che lavora bene, che ha superato il bat-tesimo di fuoco di Pieve di Teco: il gruppodi Imperia.Mi è piaciuto il comportamento in quell’oc-casione: tanto lavoro, pochi mugugni (a

LA SEZIONERINNOVA L’OMAGGIO

ALLA DIVISIONE MARTIRE

Il primo di luglio gli alpini saranno nuovamente a Nava

C’è una linea sottile che guida gli alpini imperiesi in questi primi mesi del2007; una traccia che porta un nome epico: il nome è quello della Divisio-ne Cuneense.Sono ancora forti, infatti le emozioni vissute per il 120° anniversario dellacostituzione del Battaglione “Pieve di Teco”, iniziate con il convegno cheha visto la presenza di relatori dal forte impatto emotivo, continuate con icanti di cori qualificati e terminate con il “ritorno” degli alpini a cadenzareil passo per le vie di Pieve.Il filo conduttore ci ha portato poco dopo a raggiungere Cuneo, con tuttoquello che rappresenta: le caserme che hanno visto generazioni di alpini,le sedi di Battaglioni, Reggimenti e soprattutto della Divisione Cuneense.Da Cuneo e dai paesi vicini gli alpini sono partiti per i fronti più disparati:verso l’Africa, verso i confini con l’Impero Austro-Ungarico, l’Albania,la Russia.L’impegno dell’alpino, non finisce: vive emozioni strane, sente un richia-mo, il dovere di ricordare chi è andato avanti, aiutare il prossimo e costru-ire opere per il futuro. Allora ecco il filo che ci porta a Bordighera dove laProtezione Civile ha una nuova sede, e poi su, dove finalmente il viaggiodella memoria ha la sua meta: da Pieve di Teco, a Cuneo, al Colle di Nava:il ricordo della Divisione Cuneense.Siamo arrivati alla 58° edizione, il tempo è volato. Presi dall’organizza-zione per Pieve di Teco, è stato quasi un tutt’uno cominciare a preoccupar-si anche per Nava. Le persone sono sempre le stesse, i problemi anche.Siamo tutti coscienti che il lavoro che ci aspetta è duro e faticoso, ma laforza che ci spinge è un atto dovuto verso chi non è tornato dalla guerra eoggi più che mai verso i Reduci che arrivano al Sacrario a rendere omag-gio al loro Generale e ai loro fratelli.Dobbiamo essere in tanti per dimostrare l’affetto e la riconoscenza cheabbiamo per i nostri “veci”.Dobbiamo accudirceli, tenerceli cari: sono la nostra memoria. Un grossoringraziamento anticipato, quindi, a tutti coloro che il primo di luglio vor-ranno essere vicino ai nostri cari Reduci, per ricordare tutti coloro che nonebbero la fortuna di far ritorno a casa da tutti i fronti, di tutte le guerre.

Alberto Ghiglione

ALPI MARITTIMEN. 108

Notiziario dellaAssociazione Nazionale Alpini

Redaz. via Carlo Botta, 4918100 IMPERIAFax 0183275992

email: [email protected]@ana.it

Direttore ResponsabileBruno Viano

Addetti StampaEnzo Daprelà

Alberto Ghiglione

RedazioneLeonardo DulbeccoGian Paolo Nichele

Chiuso in tipografia il 28/05/2007Aut.Trib. Imperia 15-11-71

Tipolito OREGGIAvia Garessio, 2 - Imperia

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SAN BARTOLOMEO – VALLE STERIASebastian, un vispo scarponcino, ha iniziato il suo cammino per illungo sentiero della vita. Felicitazioni vivissime ai genitori e al-l’alpino Andrea Musso, nonno per la terza volta.

VENTIMIGLIAIl 12 settembre 2006 la casa dell’alpino Vittorio Sudi è stata allie-

tata dalla nascita di un bel nipotino di nome Nicolas per la gioia dipapà Sergio e della mamma Francesca, dei nonni e del fratelloRiccardo.

IMPERIAPoco prima dell’adunata, Pietro, un piccolo scarponcino, ha impe-dito a papà Luvoni di essere presente a Cuneo! Speriamo di vedereAntonio con Laura e i piccoli Aurora e Pietro a Bassano! Auguri atutta la Famiglia.

OFFERTEIl Maggiore degli alpini Pierangelo Petronio, Presidente della Sezione Imperiesedell’Ass.ne Naz.le Polizia di Stato, ha offerto e 10 pro notiziario ricordando il perio-do trascorso nel btg “Mondovì” con tanti soci della nostra Sezione tra i quali EnzoDaprelà di cui è stato vice comandante durante il servizio prestato a Paluzza nella103^ Cp Mortai da 120 negli anni 1969/70.

Sono stati offerti e 20 per il sessantesimo anniversario di matrimonio dei coniugiAntonio Garoscio e Maria Giordano di Dolceacqua.

La Signora Simona Rambaldi di Ventimiglia ha offerto e 30 in ricordo del maritoDomenico Rambaldi, caporale alpino.

L’Alpino Giuliano Gianardi di La Speziaha fatto pervenire alla Redazione un contri-buto di e 15,00 come contributo spese per il Notiziario. Un caloroso ringraziamentoal caro Giuliano che continua a seguirci anche dalla Riviera opposta!

VEREZZOLa sig.ra Ida Od asso mamma dell’alpino Albino Nasiha raggiunto l’ambito traguardo del secolo di età.

All’ingambissima nonnina vanno gli auguri i tutto ilGruppo.

DOLCEACQUAIl Reduce di guerra Antonio Garoscio e la Sig.ra MariaGiordano cognati del Consigliere Sezionale BruonoGiordano hanno festeggiato i sessant’anni di matrimo-nio. Il Capogruppo ed i soci porgono le più vivefelicitazioni per l’ambito traguardo.

EVENTI

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parte quelli istituzionali).Forse ci voleva qualche gesto di approva-zione, un piccolo segno di riconoscenza. Maqueste sono quisquiglie anche se non gua-stano.“Usi ad obbedir tacendo” non è proprio ilmotto degli uomini con la penna.E allora vada per il mugugno e avanti così,ragazzi.A Nava abbiamo recuperato anche la lotte-ria, un po’ meno ambiziosa che nelle inten-zioni, ma c’è.La speranza è di recuperare anche chi c’eradietro nelle passate edizioni.Credo che l’atmosfera del Colle e la sereni-tà ritrovata del Gruppo di Imperia questo lopossano fare.A Nava per ritrovare i reduci e riconquista-re gli amici.Senza retorica.

Enzo Daprelà

Il tavolo del Convegno

I Coro dei Congedati della Taurinense che ha riscosso grande consenso

PIEVE DI TECO 21 E 22 APRILEI Reduci del “Pieve” raccontano la loro storia

Le celebrazioni per il 120° anniversario del Battaglione Pieve di Teco hanno avuto unpiccolo prologo venerdì 13 aprile, nella Sala Consigliare del Comune, dove si è inauguratauna piccola, ma interessantissima mostra fotografica relativa alla Campagna di Russia.Sabato 21 aprile, le celebrazioni hanno avuto il battesimo ufficiale, con il Convegno sulPieve. L’aula, sapientemente abbellita da divise storiche degli alpini, grazie alla disponibi-lità dell’Ing. Fabrizio Scarpiello, Tenente del “Susa” e nostro socio, era gremita da unpubblico interessato, curioso e ansioso di ascoltare i racconti dei Reduci. Il sindaco RenzoBrunengo ha fatto gli onori di casa e quindi siè fatto da parte presentando il moderatore delconvegno, Cesare Lavizzari, Consigliere Na-zionale dell’ANA.Ha iniziato i lavori Paolo Alassio, ormaiarcinoto tra i soci della nostra Sezione per averdato alle stampe la sua tesi di laurea, relativaalla storia del “Pieve”, dalla sua nascita, ap-punto 120 anni or sono, fino alla sua estinzio-ne, nel 1943. il suo è stato un breve escursus,centrato nei primi decenni di vita del battaglio-ne, con le prime attività fino al primo impiegoin operazioni di guerra, in Africa. Quindi l’in-tervento dell’On. Manfredo Manfredi, pievesedoc, che ha unito i suoi ricordi d’infanzia vis-suti a contatto con gli alpini, con la storia delborgo, importante centro di scambi commer-ciali da e per il Piemonte. E’ seguito l’On.Gabriele Buscetto, Senatore della Repubblica,già Presidente della Provincia di Imperia; sto-rico eccellente, ha ricordato l’impiego del“Pieve di Teco” in Africa Orientale, inquadra-to nel 7° Reggimento Alpini, guidato dal Colonnello Emilio Battisti, futuro comandantedella Divisione Cuneense.A questo punto il momento più atteso, i racconti dei Reduci del “Pieve”; il SergenteGiacomo Alberti, e il Ten. Col. Pierluigi Spina, entrambi dalla 2^ Compagnia ed entrambidecorati di Medaglia d’Argento al Valor Militare. Alberti ha ricordato i momenti dell’ini-zio della ritirata, quando al comando della sua Squadra fu comandato a proteggere ilripiegamento del Battaglione. Fu senza dubbio uno degli ultimi ad abbandonare le spondedel Don per dirigersi ad occidente. In seguito perdette i contatti col “Pieve” e con la suasquadra si aggregò ad altri reparti; il destino lo portò a seguire le sorti della DivisioneTridentina fino alla battaglia di Nikolajewka con la conseguente uscita dalla sacca ed ilritorno in Italia. Diversa la storia di Spina, Sottotenente all’epoca; il suo racconto ha inizio

quando giovane ufficiale venne assegnato al “Pieve”,il suo ingresso in caserma a Chiusa Pesio, l’affiata-mento coi colleghi più anziani, la partenza per la Rus-sia e l’attestamento sul Don. Poi la tragedia: la ritira-ta, le battaglie per aprirsi un varco, la Cuneense chemarcia in bocca all’esercito russo fino a Waluikj, doveSpina ha partecipato all’ultimo “presentat’arm” dellastoria del “Pieve di Teco”.A questo punto Beppe Parazzini, commosso come tuttii presenti, ha concluso il convegno; ha ringraziato an-cora Alberti e Spina, le sorella Morena, presenti nellasala, figlie del Capitano Morena, comandante della2^ Cp. , deceduto in prigionia e ha ricordato il Colon-nello Lavizzari, Comandante del 9^ Reggimento Al-pini, morto in prigionia, nonno del relatore CesareLavizzari.In margine a tutto, forse il momento più toccane è sta-to quando una signora, osservando attentamente la fo-tografia di una Compagnia del “Pieve” prima dellapartenza per la Russia, ha riconosciuto lo zio che nonè più tornato: la Compagnia era la 2^, la stessa diAlberti, di Spina e del Capitano Morena.

Alberto Ghiglione

COMUNICATO

Per questioni di spazio, aven-do voluto dare la precedenzaal Raduno di Pieve di Teco, gliatti dell’Assemblea dei delega-ti e la relazione morale nonhanno trovato spazio su que-sto numero. Saranno illustra-ti e pubblicati sul prossimonumero del notiziario.Ci scusiamo con il Presidente,con il Consiglio Direttivo, coni capigruppo e i delegati.

ANAGRAFE

CONIOGli alpini del Gruppo si uniscono al dolore che ha colpito ilsocio Dario Carli per la perdita della cara mamma e porgo-no sincere condoglianze.

PIGNAL’11 gennaio scorso all’età di 95 anni è mancata la Signora Giusep-pina Littardi mamma dell’alpino Giovanni Allavena. Il capogruppoe gli alpini pignesi porgono le più sincere condoglianze.

TAGGIA – ARMAL’alpino Rosangelo Bergonzo piange la perdita della mamma, Si-gnora Giovannina Raineri. Gli alpini del Gruppo si uniscono alcordoglio della famiglia e porgono sentite condoglianze.

IMPERIAIl 12 aprile è andato avanti Mons. Mario Ismaele Castellano, Arci-vescovo emerito di Siena, Aveva svolto il servizio militare con ilgrado di sottotenente nel Btg. Mondovì. Al fratello Adolfo e a tuttii familiari vanno le più sincere condoglianze del Gruppo e dellaRedazione di Alpi Marittime. (nello stesso numero è pubblicato unsuo breve ricordo).

DOLCEDO – VAL PRINOIl 9 marzo è prematuramente mancata la mamma del socio alpinoManuel Virgilio. La comunità di Dolcedo e le penne nere del Gruppola piangono con lui ed i suoi familiari.

SAN BARTOLOMEO – VALLE STERIA E’ salita alla casa del Padre la Sig.ra Lucia Cattaneo moglie del-l’artigliere da montagna Giovanni Esulto. Al nostro socio ed aifamiliari vanno le condoglianze di tutto il Gruppo.

Il capogruppo unitamente a tutti i soci partecipa con sincere con-doglianze al dolore della famiglia per la perdita dell’alpino ElioSpadoni, classe 1920, Reduce del 2° Conflitto Mondiale. Arruola-to nella Divisione Cuneense fu inviato al fronte. Fatto prigioniero,fu deportato in Germania dove rimase fino al termine della guerra.

E’ andato avanti l’alpino Pietro Steria conosciuto da tutti come“Pierin”, classe 1920, Reduce della II^ Guerra Mondiale. Arruola-

to nel Btg “Pieve di Teco” fu inviato inizial-mente sul fronte italo – francese e successi-vamente in Grecia e Albania.Dopo la ricomposizione del battaglione cheaveva subito molte perdite, partì per la Cam-pagna di Russia.Nella tragica ritirata, Pierin si ritrovò in pie-tose condizioni di salute e con gli arti infe-riori parzialmente congelati e per questo furicoverato in ospedale militare. Dopo l’8 set-tembre 1943 fu dichiarato sbandato e si ar-ruolò nella Brigata partigiana “Garibaldi”combattendo per la liberazione fino alla fine

del conflitto.Pietro è sempre stato molto attivo e disponibile per le iniziative delGruppo e dell’ANPI.Alla moglie ed ai figli vanno le più sincere condoglianze di tutti glialpini e i simpatizzanti del Gruppo.

Ai due reduci del Gruppo di San Bartolomeo – Valle Steria va uncommosso ricordo e il debito di riconoscenza del Presidente, delConsiglio Direttivo Sezionali e di tutti i soci della nostra Sezione.

VALLECROSIAIl 20 dicembre è mancato il suocero del Capogruppo Salvatore Ci-cerone. Gli alpini ed i simpatizzanti si uniscono al dolore della

famiglia e porgono sentite condoglianze.

Il giorno 8 gennaio ha raggiunto il Paradiso di Can-tore l’alpino Primo Foschia che era nato a Ragagna(UD) il 27 settembre 1910.Il capogruppo a nome di tutti i soci porge ai fami-liari sentite condoglianze.

PREMI LOTTERIA NAVA 2007(ESTRAZIONE 01.07.2007 – comune di Pornassio)

1 – Motoscooter elettrico 2 – PC portatile 3 – Treno gomme auto 4 – Televisore 12 pollici 5 - Bicicletta Mountain-bike 6 – Stazione barometrica 7 - Macchina fotografica digitale 8 - Smerigliatrice elettrica 9 – Cassetta vino 12 bottiglie10 – Cassetta vino 12 bottiglie11 – Latta olio extravergine 5 lt12 – Latta olio extravergine 6 lt

DON FRANZONI E’ ANDATO AVANTI

Il cappellano Medaglia d’Oro ha raggiunto i suoi amici

Nel mese di marzo ci è giunta la notizia della scomparsa di DonFranzoni, decoratodi Medaglia d’Oro.Cappellano militarepartì per il fronterusso con la Diviso-ne di Fanteria“Pusteria”, vennefatto prigioniero nelcorso della ritirata,e rientrò in Italia nel1946.Durante la prigio-nia si prodigò oltreogni limite per por-tare sollievo spiri-tuale a materiale atutti coloro che nenecessitavano; ac-

cudì e assistette i moribondi cercando di mitigare le loro pene. Alrientro in Patria gli venne concessa la Medaglia d’Oro.Nonostante appartenesse alla fanteria, gli alpini conosciuti durantela prigionia ed in seguito durante gli innumerevoli incontri e radu-ni, lo avevano “adottato” e lo consideravano come uno di loro e luiera fiero del cappello alpino che gli era stato donato e che portavain ogni occasione possibile.I “veci” della Sezione lo ricorderanno per le sue numerose presen-ze al Colle di Nava, l’ultima delle quali nel 1995. Ogni anno ri-spondeva ai nostri inviti, scusandosi per la sua impossibilità adessere presente a causa dell’età e dal lungo viaggio che avrebbedovuto affrontare.Con Don Franzoni se ne va un altro pezzo di storia, un altro testi-mone della memoria alpina.Inconcepibile e incredibile la scelta della Sede Nazionale a nonfar presenziare il Labaro ai solenni funerali della Medagliad’Oro Don Franzoni, giustificando il fatto che “non era un al-pino”.Chissà cosa ne avranno pensato nel Paradiso di Cantore Padre Bre-vi, il Generale Battisti, il Tenente Reginato e tutti gli alpini chesono morti stringendogli le mani ed affidandogli le ultime volontà.

Alberto Ghiglione

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Uno sforzo organizzativo forte e ben orchestrato compiuto dalComune di Pieve di Teco e dalla Sezione A.N.A. di Imperia, con lasupervisione del Gruppo Alpini di Imperia, si è concluso con unsuccesso che va oltre le più rosee previsioni.Il I° Raduno a Pieve di Teco per ricordare i 140 di fondazione del-l’omonimo battaglione alpino è stato ben onorato sia dalle autoritàcivili, militari e religiose nei tre giorni in cui si è divisa la manife-stazioneSi è iniziato venerdì pomeriggio 13 aprile con l’inaugurazione didue mostre fotografiche, una sulla Ritirata di Russia curata dellaSezione di Imperia, l’altra sulla storia delle Truppe Alpine, donodelle sorelle Mazzetti al Gruppo di Cortemilia.Molta ammirazione ha suscitato la serie di divise storiche messe inesposizione di proprietà dell’Ingegner Scarpiello, alpino di prova-ta fede.

In serata, nei bei saloni in stile barocco del Comune si è assistitoalla proiezione di una ricca serie diapositive sempre sullo stessotema commentate da giornalista Pier Cesare Pellegrino. Sabato 22, al pomeriggio , in una sala consigliare strapiena, sonostati aperti i lavori del Convegno sulla storia del “Pieve”, unicobattaglione alpino permanente della Liguria, con un tavolo moltoprestigioso presieduto dal Consigliere Nazionale dell’A.N.A. Ce-sare Lavizzari e relatori brillanti come il nostro Paolo Alassio, ilSenatore Gabriele Boschetto, da sempre molto vicino agli alpiniimperiesi, l’On. Manfredi, pievese d’hoc e dulcis in fundo, il past-President Beppe Parazzini.Alle 21 nella Collegiata San Giovanni Battista di Pieve messa be-nevolmente a disposizione dal Parroco Don Alessandro De Canis,si è tenuto il concerto di canti alpini e popolari che ha visto esibirsii Cori “ Piemunteis La Roca” di Cavour, “Congedati della BrigataTaurinense” e “Monte Saccarello” dell’A.N.A. di Imperia.Nel tempio, gremito all’inverosimile, le prestazioni delle tre com-pagini hanno dato vita ad una serata memorabile: apprezzati ilfolklore del La Roca, applaudissime le fresche voci dei Congedatie sempre commovente il Saccarello con i brani che hanno scanditola storia degli alpini.Ma il momento più atteso, almeno dagli organizzatori, è stato ilgiorno del Raduno.Nonostante il battage pubblicitario e il successo del sabato, unacerta apprensione serpeggiava. Del resto il fattore incognita peruna manifestazione alla prima edizione è assai rilevante.Ma le penne nere hanno risposto alla grande, come sempre.Grande folla e grande numero di gagliardetti e vessilliall’ammassamento e gli antichi portici del ‘400 si sono animati giàalle prime ore della mattina. Molto frequentato ed apprezzato an-

PIEVE FESTEGGIA IL SUO BATTAGLIONEGrande manifestazione nel centro della Valle Arroscia per i 120 anni del mitico Batajun anciua

che il ricco buffet organizzato in Piazza Carenzi.Non solo si sono visti gli alpini ma intere famiglie, segno che un’oc-casione simile era nelle attese della gente.Un po’ sorpresi ci sono parsi i cittadini di Pieve e anche il SindacoRenzo Brunengo che certo un’invasione del genere forse la spera-va ma di certo non se l’aspettava.Allo sfilamento, oltre ai rappresentanti di numerosissimi gruppiliguri e piemontesi e associazioni d’arma, hanno partecipato le am-ministrazioni comunali delle Valli Arroscia ed Impero.Molto applauditi sono stati i gonfaloni della Provincia di Imperia,del Comune di Pieve di Teco e del Comune di Chiusapesio, la cit-tadina piemontese da cui partì il 7 agosto 1942 il nostro Battaglio-ne per la Campagna di Russia.

La sfilata che ha percorso l’antico centro preceduta dall’elettriz-zanti note della Fanfara Sezionale “Colle di Nava”, ha raggiuntole piazze comunicanti G. Benso e Ricci, dov’ è iniziata la cerimo-nia ufficiale con l’onore ai gonfaloni e al vessillo della Sezione diImperia.Le “La canzone del Piave” di E.A. Mario eseguita sempre dallafanfara ha seguito i passi delle autorità che hanno accompagnato ilPresidente Gianfranco Marini al Monumento ai Caduti Pievesi perla rituale deposizione della corona.Marini era scortato dai Consiglieri Nazionale Cesare Lavizzari eGiuseppe Bertino.La delegazione degli Chasseurs des Alpes di Mentone ha onorato icaduti con un omaggio floreale.La Messa, celebrata dal Parroco Don Alessandro, è stata seguita dauna folla straripante che ha preso posto fino ai più lontani angolidelle due pur grandi piazze ed è stata animata dal Coro Sezionale“Monte Saccarello” diretto da Gian Paolo Nichele nei momenti

che non è stato impegnato come cerimoniere.Dopo il brano “Signore delle Cime” e le orazioni ufficiali è segui-ta una semplice e commovente cerimonia durante la quale sonostate consegnate medaglie ricordo su cui era inciso lo stemma del“Pieve” ai reduci del celebre battaglione.Il rancio alpino consumato presso il buffet allestito sotto i portici epresso alcuni ristoranti del centro storico è stato un altro momentoimportante di coesione e di allegria.In chiusura la Fanfara “Colle di Nava” si è esibita in concerto: unabella prova generale in vista dell’Adunata Nazionale del 12 e 13maggio a Cuneo.A quando il bis?

Dap.

I vessilli delle Sezioni sfilano nel centro storico di Pieve

Un scorcio dei numerosissimi gagliardetti dei gruppi presenti

VENTIMIGLIAIncontro dei Sergenti dell’XI° Corso A.S.C.In occasione del Raduno Sezionale di Ventimiglia si sono ritrovati,dopo 49 anni, i Sergenti delL’XI° Corso A.S.C. – ANNO 1957 – diAosta: nell’ordine vediamo Canavese, Campione, Capra, Dorfman,

Fancescelli, Ruina e Tortarolo.Dopo l’Adunata Nazionale di Cuneo i nostri A.S.C. si incontrerannoad Aosta per festeggiare il mezzo secolo del Corso.

I Reduci della seconda guerra premiati in ComuneSabato 24 febbraio, in Ventimiglia, ha avuto luogo una cerimonia alpi-na che aveva la finalità di riunire i “veci” della zona Intemeglia, pur-troppo sempre meno, che nella Seconda Guerra Mondiale hanno com-battuto sui numerosi fronti che hanno coinvolto l’esercito italiano.I reduci rispondono ai nomi di Angelo Fantoni, e Pietro Grasso diBordighera; Giulio Franco e Alessio Pastor di Buggio; Sciaretto Ma-rio Cassini e Antonio Garoscio di Dolceacqua; Pasquale Ferri, CarloGuglielmi, Gen. Pier Emilio Lucio, Pierino Dario Tizzoni e Nino Lo-renzo Trucchi di Ventimiglia. Tutti soci della Sezione di Imperia.Nella Sala Consigliare comunale affollata di “penne nere” e pavesatadi bandiere tricolore e gagliardetti dei gruppi alpini, hanno trovato adattenderli il Presidente di Sezione Gianfranco Marini, il VescovoEmerito Mons. Barbino, i Sindaci Bosio di Bordighera, Littardi di Pi-gna e Valfrè di Ventimiglia con fascia tricolore, i rappresentanti delleAssociazioni combattentistiche cittadine, i capogruppo A.N.A. della

zona intemeglia e, graditissima ospite, la delegazione degli “alpins”della vicina Costa Azzurra. Il Presidente Marini ha preso la parola per specificare che l’appunta-mento era stato fortemente voluto per assolvere ad una precisa e fermavolontà del Presidente Nazionale Corrado Perona di consegnare, in

pubblica adunanza, un attestato di alpino combattente ai reduci del II°conflitto.Anche il Vescovo Barbino, da sempre legato alla nostra famiglia alpi-na da un’affettuosa simpatia, ha ricordato la tragicità di quella guerrae la precarietà della vita in quel tempo, con episodi che riguardavanolui personalmente e la sua famiglia, suscitando viva commozione tra ipresenti.Sono intervenuti, poi, i Sindaci che nel discorso di saluto ai reducihanno ricordato il prezioso lavoro della Protezione Civile Sezionale inoccasione della recente alluvione della città delle palme.I capogruppo hanno, quindi accompagnato i reduci per il ritiro delmeritato attestato.Per l’alpino Guido Cabri, andato avanti, reduce del Btg “Pieve di Teco”,per moltissimo tempo capogruppo di Bordighera e Consigliere Sezio-nale, ha presenziato la signora accompagnata dai familiari.

Dario Canavese

I 60 anni del PresidenteIl 19 marzo il nostro amato Presidente Gianfranco Marini ha toccato iltraguardo dei 60 anni. Non sappiamo con quanto entusiasmo ma, aguardarlo bene, non ci è parso tanto diverso dal giorno prima, quindipensiamo che il trauma non abbia lasciato grossi strascichi.

Forse ad alleviare la pena c’è stata quella messa del mattino in frazio-ne Trucco con il coro che intonava i canti più classici della tradizionealpina o forse il contorno affettuoso dei suoi familiari al gran comple-to che lo ha accompagnato in un unico abbraccio per tutta la giornata.Fatto sta che il nostro uomo se l’è cavata bene e si è incamminato peril suo sentiero con piglio deciso. Da alpino, anzi da Presidente deglialpini, di quelli burberi, di quelli sempre polemici, di quelli che scri-vono le mail (che san giuacchin gli metta il cervello a camin o li fulmi-ni) di quei rompiballe del ponente ligure insomma. Tutti compresi.Bella festa, Presidente, e tanti auguri.

VITA SEZIONALE

Dario Canavese e i commilitoni dell’XI° Corso ACS – 1957

Mons Barabino e il Presidente Marini reduci premiati a Ventimiglia

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Erano anni che si aspettava un’Adunata così, dal1971 almeno. Diverse città hanno visto protago-niste le penne loro nel loro annuale raduno na-zionale; città importanti per storia per cultura, perdimensione. Gli alpini hanno spaziato dalla pia-nura al mare, dal nord al sud fin nelle isole; l’an-no scorso l’adunato di Asiago ha avuto un altovalore simbolico; quest’anno a Cuneo è stato al-trettanto. La Patria della Divisione Cuneense, laDivisione Martire scomparsa in Russia. Da qui,città sede del Comando Divisionale, del 2^ Rgt.Alpini e del 4^ Rgt. Di Montagna, e dalle città epaesi vicini, sedi di Reggimenti Battaglioni eCompagnie, nel 1942 sono partiti oltre 16.000alpini e solo 1.300 ne hanno fatto ritorno. Piùche un’adunata è stato un pellegrinaggio per glialpini Toscani, Liguri e della Provincia Granda.Si è partiti con un sentimento diverso, con un doveroso ossequioper i padri, onorare il loro ricordo e il loro sacrificio. Penso cheognuno di noi ha avuto un proprio momento intimo per ricordarequello che è stato la Cuneense, i suoi Comandanti e i suoi Uomini.Soprattutto chi si è recato a rendere omaggio al Sacrario del 2^Reggimento Alpini: situato nella Caserma Cesare Battisti, pocodistante da Piazza Galimberti, ora della Guardia di Finanza, mafino al 1943 sede del 2^ Alpini, è rimasto come paralizzato dallasemplicità e dalla forza emozionale che emana quel luogo. Si eracome estraniati da tutto, dalla festa, dalle persone, dal tempo e concommozione ci si sentiva più vicini all’immane tragedia che han-no vissuto i nostri alpini in Russia. E uscendo dalla Battisti, rime-scolandosi alla folla, ci si chiedeva se la massa era a conoscenza diquel piccolo luogo sacro e storico.

80^ ADUNATA NAZIONALEMassiccia presenza degli Imperiesi a Cuneo

Passa la Sezione di Imperia

Per il resto bisogna dire che è stata una Grande Adunata; grandecome la Provincia Granda; la sfilata è stato un succedersi conti-nuo, dalle nove del mattino alle otto di sera; è stato commoventescoprire come la popolazione ha accolto gli alpini che sfilavano.Probabilmente la Sezione di Imperia, tra le ultime, prima delleconsorelle cuneesi, non aveva mai sfilato alle sette di sera, ma l’en-tusiasmo del pubblico non era scemato di nulla. Per tutto il tragittole transenne erano prese d’assalto e dai balconi le gente si sbrac-ciava di continuo sventolando bandiere, fazzoletti, fiori.Per noi della Sezione di Imperia l’orgoglio di possedere e averriportato a Cuneo il Cappello e le Medaglie del Generale Battisti,per un giorno coi suoi alpini nella sede di partenza per la Russia,prima di tornare a riposare al Colle di Nava.

Alberto Ghiglione

Gli alpini della Sezione di Imperia all’ammassamento: un’attesa interminabile

IMPERIAScomparso Mons. Castellano Ufficiale degli Alpini VescovoEmerito di SienaGli alpini imperiesi si sono ritrovati nella cattedrale di San Gio-vanni Battista per la Messa solenne a suffragio di Mons. MarioIsmaele Castellano, arcivescovo emerito di Siena, scomparso il 12aprile al Policlinico Santa Maria La Scotte di Siena dove era statoricoverato per un intervento chirurgico.

Mons Castellano era nato ad Oneglia il 22 settembre 1913, festa diSan Maurizio protettore delle Truppe Alpine e negli alpini, anno1936, aveva prestato servizio dopo gli studi universitari a Genova,con il grado di sottotenente al Btg Mondovì..Ordinato Sacerdote.il 5 luglio 1942, alla fine della seconda guerramondiale fu trasferito a Roma dove aveva conseguito una nuovalaurea in diritto canonico.Dal 1954 è tutto un conseguirsi di importanti incarichi: nello stes-so anno Vescovo di Volterra, quindi Assistente Ecclesiastico del-l’Azione Cattolica Italiana.Ordinato arcivescovo di Siena aveva partecipato a ConcilioEcumenico Vaticano II° e alla redazione del nuovo codice di dirit-to canonico. Era stato Vice Presidente della CEI e Presidente dellaCaritas Italiana.Pur essendo da tempo lontano dalla sua città, non ha mai dimenti-cato le sue origini.Negli anni ottanta aveva accolto e ospitato con gioia nei localidell’episcopato una delegazione di alpini imperiesi.Il nostro notiziario ne aveva ricordato la figura nel 2003 in occa-sione del 60° di sacerdozio.

IMPERIA: CONSEGNATI DALL’A.N.A.GLI ATTESTATI AI REDUCIUn atto dovuto di riconoscenza verso una generazioneSabato 14 marzo nella Sala consigliare del Comune di Imperia si èsvolta la cerimonia di consegna degli attestati di gratitudine ai re-duci di guerra istituiti dall’Associazione Nazionale Alpini nel 2005nella ricorrenza del 60° anniversario della conclusione del 2° Con-flitto Mondiale.

Il Presidente Provinciale della Sezione A.N.A. Gianfranco Marini,dopo il saluto del Sindaco di Imperia Luigi Sappa, padrone di casa,del Sindaco di San Bartolomeo al Mare, Ragni e di Mons. MarioRuffino, parroco di San Giovanni Battista in Oneglia, ha procedu-to alla distribuzione degli attestati ai 18 reduci alpini, soci dei Gruppidi Imperia, Borghetto d’Arroscia, Diano Marina, San Bartolomeo

al Mare – Valle Steria, Pontedassio, San Lorenzo al Mare e Vasia.I diplomi vogliono essere un segno tangibile di riconoscenza versouna generazione sfortunata che ha avuto la forza di ricordare sem-pre i commilitoni caduti tentando di riportarne a casa i resti, comenel caso degli alpini sepolti nei cimiteri di guerra dell’ex UnioneSovietica e di ricostruire un paese prostrato e sfinito dalla guerra.Tra i premiati ricordiamo il giornalista Bruno Viano, tutt’ora diret-tore del notiziario della Sezione A.N.A. di Imperia “Alpi Maritti-me” e i Cav. Del Lavoro Carlo Carli e Giacomo Alberti, medagliad’argento conferita per il comportamento tenuto nella tragica riti-rata del gennaio 1943, Vittorio Campana, Athos Giribaldi, TullioBenedetti tutti del Gruppo di Imperia. E poi, Anselmo Bianchi,Mario Comazzetto, Mario Gelone, Sole Romani, Elio Spadoni ePietro Steria (questi ultimi due veci sono purtroppo andati avantinei giorni precedenti la cerimonia) del Gruppo di San BartolomeoValle Steria; Luigi Ardissone e Pietro Ardissone del Gruppo di Di-ano Marina; Luigi Donato del Gruppo di Borghetto d’Arroscia;Giacomo Mutero, anche lui andato avanti, del Gruppo diPontedassio; Giacomo Calsamiglia del Gruppo di Vasia e Arman-do Lanteri del Gruppo di San Lorenzo al Mare.Tutti i convenuti si sono quindi spostati nella sala adiacente dovegli alpini del Capoluogo hanno allestito un sontuoso aperitivo in

onore dei festeggiati.pietralata

VITA SEZIONALE

Un fase della premiazione dei Reduci

Il Presidente Marini con il Sindaco Luigi Sappa e Mons. Ruffino

CALENDARIO MANIFESTAZIONI3 giugno: Riva Ligure 22° Raduno Alpino

21 giugno: Buggio San Luigi con i ragazzi della SPES

24 giugno: Imperia Processione di San Giovanni

1 luglio: Nava Cinquantottesimo Raduno al Sacrariodella Divisione Cuneense al Colle di Nava

21 luglio: Buggio pulizia a Colle Belenda

22 luglio: Pontedassio Festa del Gruppo /Festa Patronale di Santa Margherita

15 luglio: Verezzo 29° Raduno del Gruppo

29 luglio: Buggio Raduno a Colle Belenda

19 agosto: Buggio Santa Messa a San Siagrio

26 agosto: Ceriana Festa del Gruppo

22 settembre: Imperia Festa di San Maurizio, patrono degli Alpini

21 ottobre: Imperia Festa del Gruppo

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Un importante momento della vita di Mons Castellano: l’incontro col Papa

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Partecipare ad un’Adunata Nazionale facen-do parte di un coro impegnato per almeno duesere della manifestazione provoca sensazionidiverse, dal piacere di far parte di un gruppo,al mugugno di non poter usufruire della liber-

tà come gli altri, all’ansia del confronto con icori confratelli. Essere, poi, il maestro di quel coro aggiungestress allo stress, perché sulle spalle di chi di-rige ricade tutta la responsabilità dell’esito delconcerto.In parte questo discorso vale anche per chipresenta i brani perché chi ha questo compi-to, gioca da solo come un portiere di una squa-dra di calcio.Eppure anche quest’anno siamo andati rag-giungendo Savigliano, forgia di artiglieri damontagna, lasciandoci Cuneo alle spalle, dabravi veci con lo zaino affardellato di pazien-za e spirito alpino.La chiesa della Confraternita della Pietà è inPiazza Battisti dietro alla più nota piazza diSavigliano, Piazza Santarosa (Santorre di ).E’ un ottimo esempio di arte barocca la cuicostruzione fu ultimata nel1722. Non è certo,però, adatta ad eventi di questo tipo per la sualimitata capienza.Il concerto che il Saccarello ha condiviso congli ottimi colleghi de “Le marmotte diBernezzo”, simpatici e disponibili, e dell’A.N.A. di Savigliano, è stato, purtroppo di-sturbato dalla ressa che si è formata all’ingres-so del tempio già strapieno, tanto da indurreil nostro Gian Paolo Nichele ad interromperela nostra esibizione in attesa di un comporta-mento più rispettoso da parte del pubblico.Bene ha fatto l’organizzazione a far esibireall’esterno, sotto gli antichi portici di PiazzaSantarosa, i cori che lì sostavano in attesa delproprio turno.Degna di nota, infine, la conclusione convi-viale presso la bocciofila locale.Gli alloggiamenti collettivi al Palazzetto del-lo Sport erano molto “collettivi”. Da naja, in-somma. I questi casi l’organizzazione non ha

responsabilità. I fruitori, sì.Molto apprezzato il posto – tappa all’esternodella struttura, ben diretto ed organizzato dal“vecissimo “ Bruno Brea.Meglio, decisamente meglio, è andata a Cu-

neo la sera successiva presso il Teatro “SanGiovanni Bosco”, dove il nostro coro sezio-nale diretto, in quell’occasione, da RenatoRuaro, ha chiuso il lungo concerto pomeri-

diano iniziato alle 14 dal Coro “Friuli” delGruppo A.N.A. di Corvado (Pordenone).E’ stata un’esibizione più facile, se vogliamo,perché in sala ci siamo ritrovati i rinforzi co-mandati dal Presidente Marini, il Vice Filippi,il Consigliere Bisoli che si è piazzato sul pal-co con il vessillo sezionale e molti alpiniimperiesi che non hanno offerto, con entusia-

IL CORO MONTE SACCARELLO ALL’ADUNATA NAZIONALEUn modo diverso di vivere l’evento più importante dell’anno alpino

smo, un fraterno sostegnoOccorre far notare che nella struttura che ospi-ta il teatro si sono ritrovati diversi allievi AUC(mi scuso per non aver preso nota del numerodi corso) che hanno dato prova di competen-za e di cultura accogliendo con calore e sensi-bilità i vari cori che si sono esibiti.Brillante l’esibizione dei nostri, anche se, perun momento di commozione collettiva, il fa-moso brano di Bepi De Marzi, “L’ultima not-te” che racconta della Ritirata degli Alpini inRussia, non è stato proprio impeccabile.Grande, comunque, l’effetto emotivo sottoli-neato da applausi e manifestazioni di stima afine concerto provocato dalla frase del nostropresentatore. Unendosi al giovane collegadelle “Penne Nere” di Bergamo che lo avevapreceduto che diceva di non sentirsi di farparte di quei ragazzi che eccedevano nellebevute, diceva che “l’Adunata Nazionale è sìla festa degli alpini, ma che questa Adunata,in questo paese, in questa città, è e deve esse-re per tutti gli alpini, giovani e vecchi, un pel-legrinaggio per ricordare i 12.575 caduti del-la Divisione Alpina Cuneense.Una lieta sorpresa per i nostri coristi è stata lapresenza del Capogruppo di Terenzo, Sartoriche in occasione dell’Adunata di Parma ave-va organizzato per il Saccarello una splendi-da ed indimenticabile serata.La conclusione in Piazza Gariberti con i no-vanta cori partecipanti ad intonare “Signoredelle Cime” ha perso molto del suo fascinodisturbata dall’incessante vociare e dalle sgua-

iate esibizioni di insensibili brandelli di fan-fare.

La domenica il Coro, maestro in testa, ha sfi-lato nei ranghi della Sezione di Imperia riscuo-tendo la sua parte di applausi.

Pietralata

Sfilata in via Roma

Il Coro prima della sfilata

NIZZA:COSTITUITO IL GRUPPO A.N.A. “Costa Azzurra”

E’ di sabato mattina 3 marzo una delle più belle manifestazioni diquesto inizio anno. Rappresentanze di alpini giunti dalla Liguria e dal Piemonte han-no partecipato presso il Consolato Italiano di Nizza alla cerimoniadi consegna del gagliardetto al neo gruppo “Costa Azzurra”.

Padrone di casa, ovviamente, Renato Zuliani Presidente della Se-zione Francia che ha ricevuto le delegazioni Sezionali di Imperia,Savona, Genova, Mondovì, Saluzzo, Cuneo e Torino guidate dairispettivi Presidenti, la rappresentanza degli Chasseurs des alpes(nome di garibaldina memoria) e dell’Associazione Cavalieri diVittorio Veneto..Erano presenti, dando ancora più lustro alla manifestazione, i Con-siglieri Nazionali Luigi Bertino e Ornello Capannolo, delegato alleSezioni estere e il past-president Beppe Parazzini.Dopo l’alza bandiera e l’onore ai caduti gli astanti si sono spostatidai giardini del Consolato all’interno dove Don Federico Pasini hacelebrato la messa ricordando nell’omelia i valori dell’alpinità e ilfortissimo amore di patria che è radicato nell’animo degli italianiall’estero.Al termine è stato benedetto il gagliardetto del neonato gruppo cheè stato consegnato al Capogruppo Valerio Barboncini.Di seguito ha preso la parola il Console Italiano, piacevolmentestupito dell’insolita invasione, che ha ricordato il recupero di alcu-ni dipinti raffiguranti le gesta dei soldati italiani sul fronte del Piave,quando il suo mandato lo aveva portato a San Paulo del Brasile.Ha chiuso la parte ufficiale della mattinata un Renato Zuliani visi-bilmente soddisfatto per la massiccia partecipazione segno del for-tissimo attaccamento che da sempre nutrono le penne nere nei con-fronti dei connazionali che la vita ha costretto a cercare fortunaall’estero.Ottimo il rinfresco conclusivo offerto dal Consolato.Non possiamo mancare di citare i gagliardetti di gruppo presentiper la nostra incolumità: Imperia, Vasia, Verezzo, Ventimiglia,Alassio, Carcare, Orco Feglino, Savignone, Mondovì, Monesiglio,Robilante, Saluzzo, Mulhouse.

E.D.

PONTEDASSIOCELEBRAZIONE DELLA VIA CRUCISVenerdì 9 marzo il Gruppo di Pontedassio ha guidato la Via Crucisparrocchiale. Don Giuseppe ha chiesto a tutte le associazioni dianimare settimanalmente la Via Crucis del periodo quaresimale. Ecosì accanto alle catechiste, ai volontari della Croce Rossa, alle

coriste parrocchiali, alle mamme dei bambini del catechismo edaltri si sono schierati gli Alpini guidati dal Capo Gruppo PieroBonsignorio. La cerimonia è stata apprezzata dai fedeli per la so-lenne semplicità che gli Alpini hanno saputo infondere.

Alla Via Crucis ha partecipato anche l’Alpino LuiginoCanna che ci ha fornito la foto scattata nel periodo bellicoche lo ritrae con alcuni commilitoni e che qui volentieripubblichiamo

VITA SEZIONALE

La Via Crucis animata dagli Alpini di Pontedassio

MOLINI DI TRIORA

Il Gruppo dell’alta valle Argentina ha un nuovo Capogruppo. Ilsuo nome è Marino Lanteri, matricola ANA 208 e abita in ViaCasarelli - frazione Corte. Sostituisce l’alpino Giovanni BattistaAllaria.Al nuovo Capogruppo vanno gli auguri di buon lavoro e all’amicoAllaria il ringraziamento per il lavoro svolto.

Luigino Canna classe 1921 a Mondovì nel 1940

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Foto ricordo con Presidente nel cortile del Consolato italiano a Nizza