AM Com NonLegReport · – vista la comunicazione della Commissione, del 6 dicembre 2017, dal titolo "Ulteriori tappe verso il completamento dell'Unione economica e monetaria dell'Europa:

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IT Unita nella diversità IT

Parlamento europeo2019-2024

Commissione per i problemi economici e monetari

2020/2078(INI)

13.7.2020

EMENDAMENTI1 - 285Progetto di relazioneJoachim Schuster(PE652.447v01-00)

Politiche economiche della zona dell'euro per il 2020(2020/2078(INI))

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IT

AM_Com_NonLegReport

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IT

Emendamento 1Engin Eroglu

Proposta di risoluzioneVisto 1

Proposta di risoluzione Emendamento

— visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE), in particolare l'articolo 122, paragrafo 2, che agevola l'assistenza finanziaria agli Stati membri che si trovano in difficoltà o sono seriamente minacciati da gravi difficoltà a causa di calamità naturali o di circostanze eccezionali che sfuggono al loro controllo,

— visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE), in particolare l'articolo 122, paragrafo 2, che agevola l'assistenza finanziaria agli Stati membri che si trovano in difficoltà o sono seriamente minacciati da gravi difficoltà a causa di calamità naturali o di circostanze eccezionali che sfuggono al loro controllo, e l'articolo 126, che impone agli Stati membri di evitare disavanzi pubblici eccessivi,

Or. de

Emendamento 2Enikő Győri, Markus Ferber, Danuta Maria Hübner, Siegfried Mureşan, Isabel Benjumea Benjumea

Proposta di risoluzioneVisto 1 bis (nuovo)


– visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE), in particolare l'articolo 121, paragrafo 2, l'articolo 136 e i protocolli 1 e 2,

Or. en


Proposta di risoluzioneVisto 1 ter (nuovo)

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IT


– viste la relazione 2020 della Commissione sul meccanismo di allerta, del 17 dicembre 2019 (COM(2019)0651), e la raccomandazione della Commissione di raccomandazione del Consiglio sulla politica economica della zona euro (COM(2019)0652),

Or. en


Proposta di risoluzioneVisto 1 quater (nuovo)


– vista la raccomandazione del Consiglio del 10 febbraio 2020 sulla politica economica della zona euro1 bis,_________________1 bis https://www.consilium.europa.eu/it/press/press-releases/2020/02/18/council-approves-its-recommendation-on-the-economic-policy-of-the-euro-area-for-2020/.

Or. en


Proposta di risoluzioneVisto 1 quinquies (nuovo)


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IT

– vista la comunicazione della Commissione del 26 febbraio 2020 dal titolo "Semestre europeo 2020: valutazione dei progressi in materia di riforme strutturali, prevenzione e correzione degli squilibri macroeconomici e risultati degli esami approfonditi a norma del regolamento (UE) n. 1176/2011" (COM(2020)0150),

Or. en

Emendamento 6Eugen Jurzyca, Roberts Zīle



– vista la sua risoluzione del 18 dicembre 2019 sull'equità fiscale in un'economia digitalizzata e globalizzata: BEPS 2.01,

soppresso

_________________1 Testi approvati, P9_TA(2019)0102.

Or. en

Emendamento 7Gunnar Beck, Jörg Meuthen, Maximilian Krah, Herve Juvin, Hélène Laporte



– viste le previsioni economiche della Commissione della primavera 2020 del 6 maggio 2020 pubblicate dalla Commissione (documento istituzionale 125),

– viste le previsioni economiche della Commissione dell'estate 2020 del 7 luglio 2020,

Or. en

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IT

Emendamento 8Aurore Lalucq



– visti la proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un dispositivo per la ripresa e la resilienza, presentata dalla Commissione il 28 maggio 2020, e i relativi allegati (COM(2020)0408),

Or. fr

Emendamento 9Gilles Boyer, Stéphanie Yon-Courtin, Olivier Chastel, Ivars Ijabs



– vista la risoluzione del Parlamento europeo su una politica integrata dell'Unione in materia di prevenzione del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo – piano d'azione della Commissione e altri sviluppi recenti (B9-0207/2020),

Or. en

Emendamento 10Ivars Ijabs, Luis Garicano, Engin Eroglu, Gilles Boyer, Dragoș Pîslaru, Olivier Chastel, Stéphanie Yon-Courtin, Billy Kelleher



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IT

– vista la valutazione dell'orientamento di bilancio adeguato per la zona euro nel 2021, del 1º luglio 2020, del Comitato consultivo europeo per le finanze pubbliche,

Or. en




– vista la risoluzione del Parlamento europeo del 6 febbraio 2017 sul miglioramento del funzionamento dell'Unione europea sfruttando le potenzialità del trattato di Lisbona (P8_TA(2017)0049),

Or. en




– vista la comunicazione della Commissione, del 5 febbraio 2020, sul riesame della governance economica (COM(2020)0055),

Or. en


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IT

Proposta di risoluzioneVisto 29 quater (nuovo)


– vista la comunicazione della Commissione, del 6 dicembre 2017, dal titolo "Ulteriori tappe verso il completamento dell'Unione economica e monetaria dell'Europa: tabella di marcia" (COM(2017)0821),

Or. en


Proposta di risoluzioneConsiderando A


A. considerando che la pandemia di Covid-19 sta causando uno shock simmetrico e senza precedenti sia per l'UE che a livello mondiale e che la sua durata e il suo impatto sanitario, sociale ed economico non sono ancora prevedibili;

A. considerando che le misure di confinamento adottate a livello nazionale e regionale in risposta alla pandemia di COVID-19 stanno causando uno shock senza precedenti sia per l'UE che per la maggior parte del mondo sviluppato e che la sua durata e il suo impatto sanitario, sociale ed economico non sono ancora totalmente prevedibili;

Or. en

Emendamento 15Martin Schirdewan, Manon Aubry

Proposta di risoluzioneConsiderando B


B. considerando che lo shock è simmetrico, ma che l'impatto varia

B. considerando che lo shock è simmetrico, ma che l'impatto varia

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IT

notevolmente tra gli Stati membri, rispecchiando la gravità della pandemia e la severità delle misure di contenimento, ma anche le loro specifiche esposizioni economiche e condizioni iniziali, tra cui le rispettive possibilità esistenti riguardo alle risposte discrezionali in materia di politica di bilancio;

notevolmente tra gli Stati membri, rispecchiando la gravità della pandemia e la severità delle misure di contenimento, ma anche le loro specifiche esposizioni economiche e condizioni iniziali, tra cui le rispettive possibilità esistenti riguardo alle risposte discrezionali in materia di politica di bilancio; che tali possibilità d'azione sono state limitate da un innalzamento dei livelli del debito pubblico negli Stati membri "periferici" dopo il 2008 e che i fattori fondamentali che hanno determinato tale situazione sono stati: 1) le politiche adottate dalle istituzioni e degli Stati membri dell'UE per organizzare un salvataggio coordinato del settore finanziario, socializzando enormi livelli di debito privato; 2) le azioni della BCE, che non ha fornito credito agli Stati colpiti dalla crisi per un periodo di tempo prolungato, determinando un aumento dei costi dei prestiti contratti sul mercato da tali Stati; e 3) i restrittivi programmi di austerità imposti dalla Troika;

Or. en




B. considerando che lo shock è simmetrico, ma che l'impatto varia notevolmente tra gli Stati membri, rispecchiando la gravità della pandemia e la severità delle misure di contenimento, ma anche le loro specifiche esposizioni economiche e condizioni iniziali, tra cui le rispettive possibilità esistenti riguardo alle risposte discrezionali in materia di politica di bilancio;

B. considerando che lo shock è simmetrico, ma che l'impatto varia notevolmente tra gli Stati membri, rispecchiando la gravità della pandemia e la severità delle misure di contenimento, ma anche le loro specifiche esposizioni economiche e condizioni iniziali, tra cui le rispettive possibilità esistenti riguardo alle risposte discrezionali in materia di politica di bilancio; che è opportuno sottolineare che gli Stati membri che hanno

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IT

gradualmente costruito riserve di bilancio si sono trovati in una posizione migliore per mobilitare pacchetti di incentivi di bilancio con una velocità molto maggiore e senza che ciò comportasse costi di prestito correlati, il che ha contribuito ad attenuare gli effetti socioeconomici negativi della pandemia;

Or. en

Emendamento 17Alfred Sant




B. considerando che lo shock è simmetrico, ma che l'impatto varia notevolmente tra gli Stati membri a causa delle ampie divergenze socioeconomiche preesistenti tra le regioni dell'UE, rispecchiando la gravità della pandemia e la severità delle misure di contenimento, ma anche le loro specifiche esposizioni economiche e condizioni iniziali, tra cui le rispettive possibilità esistenti riguardo alle risposte discrezionali in materia di politica di bilancio; che l'impatto asimmetrico dello shock si riflette fortemente nelle risposte sia sanitarie sia economiche dei diversi paesi dell'UE;

Or. en




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IT


B. considerando che l'impatto economico delle misure di blocco e confinamento varia notevolmente tra gli Stati membri, rispecchiando le loro specifiche esposizioni economiche e condizioni iniziali, tra cui le rispettive possibilità esistenti riguardo alle risposte discrezionali in materia di politica economica;

Or. en

Emendamento 19Joachim Schuster, Jonás Fernández, Carmen Avram, Csaba Molnár, Pedro Silva Pereira, Evelyn Regner, Marc Angel, Pedro Marques, Gabriele Bischoff, Margarida Marques




B. considerando che lo shock è simmetrico, ma che l'impatto varia notevolmente tra gli Stati membri, rispecchiando la gravità della pandemia e la severità delle misure di contenimento, ma anche le loro specifiche esposizioni economiche e condizioni iniziali, tra cui la vulnerabilità di specifici settori e le rispettive possibilità esistenti riguardo alle risposte discrezionali in materia di politica di bilancio; che, a causa delle forti interdipendenze tra gli Stati, una ripresa incompleta in un paese si ripercuoterebbe su tutti gli altri paesi, indebolendo la crescita economica ovunque;

Or. en

Emendamento 20Clara Ponsatí Obiols, Fabio Massimo Castaldo

Proposta di risoluzione

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IT

Considerando B



B. considerando che lo shock è simmetrico, ma che l'impatto varia notevolmente tra gli Stati membri e tra le loro regioni, rispecchiando la gravità della pandemia e la severità delle misure di contenimento, ma anche le loro specifiche esposizioni economiche e condizioni iniziali, tra cui le rispettive possibilità esistenti riguardo alle risposte discrezionali in materia di politica di bilancio;

Or. en

Emendamento 21Marek Belka




B. considerando che lo shock è simmetrico, ma che l'impatto varia notevolmente tra gli Stati membri e i diversi settori, rispecchiando la gravità della pandemia e la severità delle misure di contenimento, ma anche le loro specifiche esposizioni economiche e condizioni iniziali, tra cui le rispettive possibilità esistenti riguardo alle risposte discrezionali in materia di politica di bilancio;

Or. en


Proposta di risoluzioneConsiderando B bis (nuovo)

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B bis. considerando che la pandemia mondiale in corso ha acuito la disomogeneità della ripresa economica in atto in tutta l'UE nell'ultimo decennio, ripresa che è stata caratterizzata da notevoli squilibri all'interno della zona euro e dell'UE nel suo complesso;

Or. en


Proposta di risoluzioneConsiderando B bis (nuovo)


B bis. considerando che le diverse condizioni iniziali, insieme al quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato, hanno già comportato risposte disomogenee tra le regioni colpite dalla COVID-19, con ripercussioni negative sulla convergenza economica nell'UE;

Or. en


Proposta di risoluzioneConsiderando B ter (nuovo)


B ter. considerando che i livelli di povertà in Europa, in particolare tra i pensionati e i minori, nonché tra i disoccupati, segnatamente negli Stati meridionali della zona euro, erano già preoccupanti prima dell'inizio dell'attuale crisi economica provocata dalla COVID-

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IT

19;

Or. en


Proposta di risoluzioneConsiderando B quater (nuovo)


B quater. considerando che l'obiettivo dell'UE di colmare il divario economico e sociale tra i paesi settentrionali e i paesi meridionali è ancora più difficile da raggiungere nell'attuale contesto economico;

Or. en


Proposta di risoluzioneConsiderando C


C. considerando che una risposta europea determinata, coordinata e solidale è essenziale per attenuare le conseguenze economiche e sociali negative della crisi e l'ulteriore accrescimento delle divergenze macroeconomiche;

C. considerando che una risposta europea efficace ed efficiente può essere essenziale per attenuare le conseguenze economiche e sociali negative delle misure di confinamento nazionali e regionali e l'ulteriore accrescimento delle divergenze macroeconomiche;

Or. en



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IT

Considerando C



C. considerando che una risposta europea determinata, coordinata e solidale è essenziale per attenuare le conseguenze economiche e sociali negative della crisi, la frammentazione del mercato unico e l'ulteriore accrescimento delle divergenze macroeconomiche e delle tensioni politiche; che la mancanza di un approccio unitario nell'affrontare le conseguenze della crisi può comportare effetti di ricaduta, prolungando la già grave crisi economica attuale;

Or. en

Emendamento 28Joachim Schuster, Csaba Molnár, Jonás Fernández, Carmen Avram, Pedro Silva Pereira, Evelyn Regner, Alfred Sant, Aurore Lalucq, Paul Tang, Marc Angel, Eero Heinäluoma, Pedro Marques, Gabriele Bischoff, Margarida Marques

Proposta di risoluzioneConsiderando C



C. considerando che una risposta europea determinata, coordinata e solidale è essenziale per attenuare le conseguenze economiche e sociali negative della crisi, la frammentazione del mercato interno e l'ulteriore accrescimento delle divergenze macroeconomiche e della polarizzazione strutturale tra le regioni e i paesi;

Or. en

Emendamento 29Joachim Schuster, Jonás Fernández, Carmen Avram, Csaba Molnár, Pedro Silva Pereira, Evelyn Regner, Eero Heinäluoma, Pedro Marques, Gabriele Bischoff, Margarida Marques

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Proposta di risoluzioneConsiderando C bis (nuovo)


C bis. considerando che la maggior parte degli effetti sarà probabilmente temporanea, che le politiche nazionali ed europee adottate per sostenere i redditi, i posti di lavoro, la liquidità e gli investimenti sono efficaci e che l'attività economica riprenderà una volta che le restrizioni verranno gradualmente ridotte; che, ciononostante, sono prevedibili conseguenze economiche durature, come ad esempio una persistente depressione della domanda, incertezze per quanto riguarda i mercati e i redditi, carenze di investimenti e cali dell'occupazione, fattori che riducono il potenziale produttivo dell'economia e pregiudicano il ritorno alla precedente traiettoria di produzione e crescita;

Or. en




C bis. considerando che riforme strutturali efficaci, accompagnate da investimenti ben mirati e politiche di bilancio responsabili, rappresentano un orientamento efficace per preparare l'UE alle sfide presenti e future, quali il rafforzamento della competitività durante la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio, la digitalizzazione delle società, lo sviluppo delle attività di ricerca e innovazione, nonché la crescita del mercato del lavoro sulla base di

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competenze professionali di alta qualità e di una formazione professionale continua;

Or. en

Emendamento 31Frances Fitzgerald



C bis. considerando che la pandemia di COVID-19 ha messo in luce l'importanza di valorizzare l'attività di assistenza, non solo nel settore sanitario, ma anche nel contesto dell'assistenza all'infanzia, dell'assistenza alle persone con disabilità e dell'assistenza agli anziani; che le politiche della zona euro devono destinare maggiori investimenti a servizi di assistenza pubblici e privati di alta qualità e accessibili, anche sotto il profilo dei costi;

Or. en




C bis. considerando che la COVID-19 ha evidenziato che l'Unione europea non dispone di strumenti sufficientemente solidi per far fronte a un'emergenza sanitaria come la diffusione di una nuova malattia infettiva che, per sua stessa natura, non conosce frontiere;

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IT

Or. fr

Emendamento 33Eugen Jurzyca, Johan Van Overtveldt, Roberts Zīle



C bis. considerando che si prevede che il rapporto tra debito pubblico e PIL nella zona euro aumenterà dall'86 %, nel 2019, al 103 %, nel 2020; che tali livelli di debito potrebbero essere insostenibili se e quando i tassi di interesse ritorneranno a livelli superiori7 bis;_________________7 bis https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/it/ip_20_799.

Or. en

Emendamento 34Evelyn Regner



C bis. considerando che le donne sono colpite in maniera sproporzionata dalla crisi e che il piano per la ripresa non affronta le sfide correlate alla crisi COVID-19 nel settore dell'assistenza né le sfide specifiche incontrate dalle donne;

Or. en


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IT



C bis. considerando che gli Stati membri, anche grazie al sostegno offerto dalla Commissione e al coordinamento tra loro, sono stati in grado di agevolare la gestione e il superamento delle difficoltà provocate dalla crisi attuale;

Or. en

Emendamento 36Enikő Győri, Markus Ferber, Danuta Maria Hübner, Inese Vaidere, Siegfried Mureşan, Isabel Benjumea Benjumea



C bis. considerando che una risposta europea basata sulla solidarietà implica anche responsabilità che richiedono la presentazione di un piano di rimborso credibile prima dell'adozione del QFP e dello strumento Next Generation EU;

Or. en




C bis. considerando che la COVID-19 non dovrebbe essere usata come pretesto per trasformare l'UE in un'"Unione delle elargizioni";

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IT

Or. de

Emendamento 38Philippe Lambertsa nome del gruppo Verts/ALE



C bis. considerando che l'Unione deve rispondere alla crisi attuale in una maniera che accresca la sua resilienza a crisi future;

Or. en


Proposta di risoluzioneConsiderando C ter (nuovo)


C ter. considerando che, sebbene molte delle conseguenze della crisi potrebbero essere temporanee, per varie ragioni, senza alcun sostegno supplementare le prospettive economiche a lungo termine potrebbero pregiudicare la possibilità di finanziare priorità dell'Unione europea quali il Green Deal europeo, la digitalizzazione completa del continente e una più ambiziosa strategia di politica estera dell'UE;

Or. en

Emendamento 40Joachim Schuster, Carmen Avram, Csaba Molnár, Pedro Silva Pereira, Evelyn Regner, Aurore Lalucq, Marc Angel, Eero Heinäluoma, Pedro Marques, Gabriele Bischoff,

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IT

Margarida Marques



C ter. considerando che la Commissione stima che il fabbisogno di finanziamento complessivo dei governi ammonterà a 5 400 miliardi di EUR tra il 2020 e il 2021; che tale somma comprende il fabbisogno di finanziamento precedente la crisi, pari a 3 700 miliardi di EUR, e il fabbisogno di finanziamento supplementare dovuto all'impatto della crisi COVID-19, pari a 1 700 miliardi di EUR, per gli Stati membri dell'UE tra il 2020 e il 20211 bis;_________________1 bis Documento di lavoro dei servizi della Commissione intitolato "Identifying Europe's recovery needs" (Identificare le esigenze di ripresa dell'Europa), https://ec.europa.eu/info/sites/info/files/economy-finance/assessment_of_economic_and_investment_needs.pdf.

Or. en




C ter. considerando che la crescita si è basata, in buona misura, su una politica monetaria non convenzionale e non sostenibile a lungo termine; che tale politica non è riuscita a imprimere uno slancio alle riforme volte ad accrescere la produttività;

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IT

Or. en




C ter. considerando che il Consiglio, la Commissione e l'Eurogruppo devono rendere conto al Parlamento europeo in tutte le fasi del processo del semestre europeo a fini di legittimità democratica e trasparenza;

Or. en

Emendamento 43Joachim Schuster, Jonás Fernández, Carmen Avram, Csaba Molnár, Pedro Silva Pereira, Evelyn Regner, Alfred Sant, Aurore Lalucq, Paul Tang, Marc Angel, Eero Heinäluoma, Pedro Marques, Gabriele Bischoff, Margarida Marques

Proposta di risoluzioneConsiderando C quater (nuovo)


C quater. considerando che la crisi COVID-19 sta colpendo in modo particolare i gruppi vulnerabili, aumentando così le disuguaglianze, la povertà, la disoccupazione e le disparità sociali, nonché pregiudicando le norme sociali e occupazionali in Europa;

Or. en


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IT



C quater. considerando che nel 2019 solo il 5,7 % delle raccomandazioni specifiche per paese è stato attuato pienamente dagli Stati membri, il 45,9 % ha registrato almeno qualche progresso, mentre il 48,4 % non è stato attuato o è stato attuato solo compiendo progressi limitati;

Or. en




C quater. considerando che la politica monetaria non è stata neutra e ha comportato notevoli effetti di ridistribuzione tra paesi in avanzo e in disavanzo e tra risparmiatori e debitori;

Or. en


Proposta di risoluzioneConsiderando C quinquies (nuovo)


C quinquies. considerando che la stabilità degli istituti finanziari nella zona euro è ancora una questione che suscita grave preoccupazione; che la recessione

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IT

economica comporterà un aumento dei crediti deteriorati;

Or. en

Emendamento 47Joachim Schuster, Jonás Fernández, Carmen Avram, Csaba Molnár, Pedro Silva Pereira, Evelyn Regner, Aurore Lalucq, Marc Angel, Eero Heinäluoma, Pedro Marques, Gabriele Bischoff, Margarida Marques

Proposta di risoluzioneConsiderando C quinquies (nuovo)


C quinquies. considerando che le donne sono colpite dalla crisi in materia sproporzionata;

Or. en

Emendamento 48Joachim Schuster, Jonás Fernández, Csaba Molnár, Pedro Silva Pereira, Evelyn Regner, Aurore Lalucq, Paul Tang, Marc Angel, Eero Heinäluoma, Pedro Marques, Gabriele Bischoff, Margarida Marques

Proposta di risoluzioneConsiderando C sexies (nuovo)


C sexies. considerando che l'UE e i suoi Stati membri si sono impegnati a rispettare i valori sanciti dai trattati e ad attuare l'Agenda 2030 delle Nazioni Unite, il pilastro europeo dei diritti sociali e l'accordo di Parigi sul clima;

Or. en

Emendamento 49Joachim Schuster, Jonás Fernández, Carmen Avram, Csaba Molnár, Pedro Silva Pereira, Evelyn Regner, Alfred Sant, Aurore Lalucq, Paul Tang, Marc Angel, Pedro

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Marques, Gabriele Bischoff, Margarida Marques

Proposta di risoluzioneConsiderando C septies (nuovo)


C septies. considerando che le perturbazioni interessano l'economia europea nel suo insieme e che è necessario garantire la stessa capacità di emissione di debito e lo stesso accesso ai finanziamenti per far fronte alla crisi anche agli Stati membri che non appartengono alla zona euro;

Or. en

Emendamento 50Joachim Schuster, Carmen Avram, Csaba Molnár, Evelyn Regner, Alfred Sant, Eero Heinäluoma, Pedro Marques, Gabriele Bischoff, Margarida Marques

Proposta di risoluzioneParagrafo 1


1. osserva con grande preoccupazione che, secondo le previsioni economiche della Commissione della primavera 2020, l'UE subirà nel 2020 la più grave recessione della sua storia;

1. osserva con grande preoccupazione che, secondo le previsioni economiche della Commissione della primavera 2020, l'UE subirà nel 2020 la più grave recessione della sua storia, dato che il PIL dell'Unione subirà una contrazione del 7,5 %, superando di gran lunga la contrazione registrata nel 2009 durante la crisi finanziaria, che il disavanzo di bilancio aggregato aumenterà dallo 0,6 % del PIL nel 2019 all'8,5 % del PIL nel 2020 sia nella zona euro sia nell'UE nel suo complesso, che il rapporto debito/PIL aggregato della zona euro, che era tendenzialmente in calo dal 2014, raggiungerà un nuovo picco prossimo al 103 %, che la disoccupazione nella zona euro dovrebbe aumentare dal 7,5 % nel 2019 al 9,5 % e che l'indice armonizzato dei prezzi al consumo nella zona euro

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subirà un'inflazione dello 0,2 % nel 20201 bis;

_________________1 bis Previsioni economiche europee della primavera 2020, https://ec.europa.eu/info/sites/info/files/economy-finance/ip125_en.pdf.

Or. en





1. osserva con grande preoccupazione che, secondo le previsioni economiche della Commissione dell'estate 2020, l'UE subirà nel 2020 la più grave recessione della sua storia, notevolmente peggiore rispetto alle previsioni elaborate in primavera, con una contrazione della zona euro dell'8,7 %; osserva che la recessione è più limitata negli Stati membri dell'UE che mantengono ancora la propria sovranità monetaria;

Or. en

Emendamento 52Pedro Silva Pereira



1. osserva con grande preoccupazione che, secondo le previsioni economiche della Commissione della primavera 2020, l'UE subirà nel 2020 la più grave

1. osserva con grande preoccupazione che, secondo le previsioni economiche della Commissione dell'estate 2020, l'UE subirà nel 2020 la più grave recessione

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recessione della sua storia; della sua storia, con una contrazione dell'8,3 %, valore notevolmente maggiore rispetto al 7,4 % inizialmente indicato nelle previsioni elaborate in primavera; osserva inoltre che le previsioni di crescita per il 2021 saranno leggermente meno solide di quanto previsto in primavera;

Or. en

Emendamento 53Esther de Lange




1. osserva con grande preoccupazione che, secondo le previsioni economiche della Commissione dell'estate 2020, l'UE subirà nel 2020 la più grave recessione della sua storia, dato che secondo le previsioni l'economia della zona euro subirà una contrazione dell'8,7 % nel 2020 e crescerà del 6,1 % nel 2021, mentre l'economia dell'UE dovrebbe contrarsi dell'8,3 % nel 2020 e crescere del 5,8 % nel 2021;

Or. en

Emendamento 54Enikő Győri, Markus Ferber, Agnès Evren, Danuta Maria Hübner, Siegfried Mureşan, Isabel Benjumea Benjumea



1. osserva con grande preoccupazione che, secondo le previsioni economiche della Commissione della primavera 2020, l'UE subirà nel 2020 la più grave

1. osserva con grande preoccupazione che, secondo le previsioni economiche della Commissione della primavera 2020, l'UE sta subendo la più grave recessione

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recessione della sua storia; della sua storia; sottolinea che il PIL della zona euro dovrebbe contrarsi del 7,7 % (7,4 % nell'UE) nel 2020, cui seguirà una crescita del 6,3 % (6,1 % nell'UE) nel 20211 bis;_________________1 bis Previsioni della primavera 2020, pag. 168, tabella 1, https://ec.europa.eu/info/sites/info/files/economy-finance/ip125_en.pdf.

Or. en





1. osserva con grande preoccupazione che, secondo le previsioni economiche della Commissione dell'estate 2020, l'UE subirà nel 2020 la più grave recessione della sua storia, dato che l'economia della zona euro dovrebbe subire una contrazione dell'8,7 % nel 2020, mentre l'economia dell'UE dovrebbe contrarsi dell'8,3 % nel 2020;

Or. en




1. osserva con grande preoccupazione che, secondo le previsioni economiche della Commissione della primavera 2020,

1. osserva con grande preoccupazione che, secondo le previsioni economiche della Commissione dell'estate 2020, la

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l'UE subirà nel 2020 la più grave recessione della sua storia;

zona euro subirà nel 2020 una contrazione dell'8,7 %, ma crescerà del 6,1 % nel 2021; osserva che tale previsione non tiene conto di una potenziale seconda ondata di contagi da COVID-19;

Or. en





1. osserva con grande preoccupazione che, secondo le previsioni economiche della Commissione della primavera 2020, l'UE subirà nel 2020 la più grave recessione della sua storia e che il PIL della zona euro non tornerà ai livelli precedenti la crisi prima del 2022;

Or. en





1. osserva con grande preoccupazione che le prospettive delineate dalle previsioni economiche della Commissione dell'estate 2020 sono peggiori di quelle che erano state delineate in primavera, le quali già prevedevano che l'UE avrebbe subito nel 2020 la più grave recessione della sua storia;

Or. en

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IT


Proposta di risoluzioneParagrafo 1 bis (nuovo)


1 bis. sottolinea che, a causa della recessione economica senza precedenti del 2020 e delle misure adottate in risposta alla pandemia, il rapporto debito/PIL della zona euro è destinato a raggiungere un nuovo picco di circa il 102,7 % (95,1 % nell'UE) nel 2020, prima di scendere al 98,8 % (92,0 % nell'UE) nel 2021, mentre nel 2019 il rapporto debito/PIL della zona euro è sceso all'86,0 % (79,4 % nell'UE), un valore di circa 9 punti percentuali al di sotto di quello del 20141 bis;_________________1 bis Previsioni della primavera 2020, pag. 188, tabella 42, https://ec.europa.eu/info/sites/info/files/economy-finance/ip125_en.pdf.

Or. en




1 bis. richiama l'attenzione sull'aggiornamento delle prospettive economiche mondiali, pubblicato dall'FMI nel giugno 2020, nel quale si afferma che nel primo semestre del 2020 la pandemia di COVID-19 ha avuto un

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impatto peggiore del previsto sulle attività, che secondo le proiezioni la ripresa sarà più graduale di quanto previsto in precedenza e che il PIL del 2021 sarà inferiore di circa 6,5 punti percentuali rispetto alle previsioni elaborate nel gennaio 2020, prima dello scoppio della pandemia;

Or. en

Emendamento 61Gunnar Beck, Jörg Meuthen, Maximilian Krah, Hélène Laporte



1 bis. prende atto dell'osservazione formulata dal vicepresidente esecutivo della Commissione Valdis Dombrovskis a seguito della pubblicazione delle previsioni economiche dell'estate 2020, secondo cui "l'impatto economico del confinamento è più grave di quanto avevamo inizialmente previsto", il che non fa altro che mettere ulteriormente in luce l'incompetenza della Commissione riguardo alle questioni economiche, in particolare alla gestione delle crisi;

Or. en




2. è preoccupato per l'impatto 2. è preoccupato per l'impatto

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negativo della crisi da Covid-19 sull'economia globale, sugli scambi commerciali, sulle disparità di reddito e sulla povertà;

negativo della crisi da COVID-19 sull'economia globale, sugli scambi commerciali, sulle disparità di reddito e sulla povertà, alla luce della contrazione del 3 % circa del PIL mondiale (esclusa l'UE) prevista per l'anno in corso, che determinerà una recessione più grave di quella registrata durante la crisi finanziaria globale del 2008-2009, con un calo dei volumi delle importazioni mondiali superiore al 10 % e un crollo del 13 % circa delle esportazione della zona euro nel 2020; è allarmato dall'aumento della povertà, dato che numerosi paesi emergenti e a basso reddito hanno una capacità limitata di gestire una crisi sanitaria di tale portata e margini strategici ridotti per assorbirne l'impatto macroeconomico, in particolare alla luce delle prospettive negative per quanto riguarda i prezzi dei beni di base e del peggioramento delle condizioni finanziarie1 ter;_________________1 ter Previsioni economiche europee della primavera 2020, https://ec.europa.eu/info/sites/info/files/economy-finance/ip125_en.pdf.

Or. en




2. è preoccupato per l'impatto negativo della crisi da Covid-19 sull'economia globale, sugli scambi commerciali, sulle disparità di reddito e sulla povertà;

2. è preoccupato per l'impatto negativo della crisi da COVID-19 sull'economia globale, sugli scambi commerciali, sulle disparità di reddito e sulla povertà; osserva che la politica di bilancio è una delle modalità più importanti con cui uno Stato deve

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ridistribuire la ricchezza e limitare o ridurre le disparità di reddito e di ricchezza1 bis e che le norme in materia di debito e disavanzo hanno ridotto e limitato sia la crescita promossa dagli investimenti sia i trasferimenti sociali realizzati attraverso la spesa pubblica, che sono essenziali per la ridistribuzione della ricchezza e per prevenire l'aumento delle disparità; rileva che anche l'accesso a servizi pubblici di alta qualità gratuiti o a costi contenuti svolge un ruolo essenziale nell'affrontare le disparità esistenti;_________________1 bis Comitato economico e sociale europeo, 2017, "Distribuzione ineguale della ricchezza in Europa: disparità tra gli Stati membri in termini di ripartizione profitti-lavoro", adottato il 6.12.2017, https://www.eesc.europa.eu/it/agenda/our-events/events/wealth-inequality-europe-profit-labour-split/opinions.

Or. en





2. è preoccupato per l'impatto negativo della crisi da COVID-19 sull'economia europea, sugli scambi commerciali, sulla fiducia dei consumatori, sulle disparità di reddito e sulla povertà, nonché per il rischio di sovraregolamentazione, per l'adozione di un approccio più indulgente alle questioni inerenti ai debiti sovrani e al finanziamento dei bilanci nazionali tramite debito e per l'avvio di una sorveglianza di massa;

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IT

Or. en





2. è preoccupato per l'enorme impatto negativo della crisi da COVID-19 sull'economia globale, sugli scambi commerciali, sull'occupazione, sulle disparità di reddito e sulla povertà; sottolinea che l'UE e i suoi Stati membri devono adoperarsi per realizzare un piano per la ripresa che sia il più ambizioso possibile e che si concentri sui settori della società maggiormente colpiti;

Or. en

Emendamento 66Enikő Győri, Markus Ferber, Agnès Evren, Danuta Maria Hübner, Inese Vaidere, Siegfried Mureşan, Luděk Niedermayer, Isabel Benjumea Benjumea




2. è preoccupato per l'impatto notevolmente negativo della pandemia di COVID-19 sull'economia dell'UE, in particolare sulle PMI, sul mercato unico e sulla sua competitività, sul multilateralismo, sulle disparità e sulla povertà;

Or. en

Emendamento 67

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Marek Belka




2. è preoccupato per l'impatto negativo della crisi da COVID-19 sull'economia globale, sugli scambi commerciali, sulle disparità (comprese le disparità di reddito e di genere) e sulla povertà;

Or. en





2. è preoccupato per l'impatto negativo della crisi da COVID-19 sull'economia globale, sugli scambi commerciali, sull'occupazione, sulle disparità di reddito, sull'uguaglianza di genere e sulla povertà;

Or. en




2 bis. è preoccupato per il fatto che, dall'introduzione del semestre europeo nel 2011, le misure strategiche specifiche

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richieste dalla Commissione nelle raccomandazioni specifiche per paese si concentrano sulla limitazione dell'aumento degli stipendi, sull'innalzamento dell'età pensionabile, sulla privatizzazione delle imprese di proprietà statale, sul taglio della spesa pubblica per la fornitura di assistenza sanitaria, sulla promozione di orari di lavoro più lunghi, sulla riduzione della sicurezza dei posti di lavoro e sul taglio delle risorse a favore dei servizi sociali, aspetti che hanno tutti contribuito a ridurre la capacità degli Stati, delle istituzioni e degli individui di rispondere allo scoppio della pandemia; osserva che la Commissione, attraverso il processo del semestre europeo, la Commissione è andata ben oltre i limiti delle proprie facoltà per quanto riguarda settori di politica pubblica che giuridicamente rientrano tra gli ambiti di competenza degli Stati membri a norma del TFUE, come ad esempio le pensioni e l'assistenza sanitaria;

Or. en




2 bis. sottolinea, in tale contesto, l'urgenza di tutelare i diritti e le condizioni dei lavoratori a livello europeo; chiede che sia preso ulteriormente in considerazione un possibile aumento dei salari a livello europeo che preveda un aumento della retribuzione minima pari al 5 % in tutti i paesi che la applicano e l'introduzione del sistema delle retribuzioni minime, sempre adattato alle circostanze nazionali, nei paesi che ne

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sono privi;

Or. en

Emendamento 71Joachim Schuster, Carmen Avram, Csaba Molnár, Pedro Silva Pereira, Evelyn Regner, Aurore Lalucq, Marc Angel, Eero Heinäluoma, Pedro Marques, Gabriele Bischoff, Margarida Marques



3. osserva che la stima della Commissione relativa al fabbisogno di investimenti dell'UE per realizzare la transizione verde e la trasformazione digitale ammonta ad almeno 595 miliardi di EUR all'anno8;

3. osserva che la stima della Commissione relativa al fabbisogno di investimenti dell'UE-27 nel 2020 e nel 2021 ammonterà a 1 500 miliardi di EUR, in aggiunta al valore di base ipotizzato nelle previsioni di primavera, e che per realizzare la transizione verde e la trasformazione digitale occorreranno almeno 595 miliardi di EUR all'anno8, compresi investimenti supplementari pari a 20 miliardi di EUR all'anno per effettuare investimenti strategici a favore dell'autonomia dell'UE, in modo da rafforzare la resilienza delle industrie e l'autonomia strategica dell'UE in relazione ai prodotti e ai servizi maggiormente necessari (dispositivi medici e farmaci, infrastrutture digitali strategiche, tecnologie abilitanti fondamentali, materie prime critiche, difesa e settore spaziale);

_________________ _________________8 Documento di lavoro dei servizi della Commissione intitolato "Identifying Europe's recovery needs" (Identificare le esigenze di ripresa dell'Europa), pag. 16: https://ec.europa.eu/info/sites/info/files/economy-finance/assessment_of_economic_and_investment_needs.pdf.

8 Documento di lavoro dei servizi della Commissione intitolato "Identifying Europe's recovery needs" (Identificare le esigenze di ripresa dell'Europa), https://ec.europa.eu/info/sites/info/files/economy-finance/assessment_of_economic_and_investment_needs.pdf.

Or. en

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IT





3. osserva che la stima della Commissione relativa al fabbisogno di investimenti dell'UE per realizzare la transizione verde e la trasformazione digitale ammonta ad almeno 595 miliardi di EUR all'anno; fa notare che tale fabbisogno si concentra su un numero limitato di settori: energie rinnovabili, trasporti ed efficienza energetica negli edifici pubblici, residenziali e terziari, nonché protezione dell'ambiente e gestione delle risorse naturali; osserva che per soddisfare questo fabbisogno sono necessari investimenti pubblici e politiche proattive a livello dell'Unione, degli Stati membri e delle collettività territoriali;

_________________8 Documento di lavoro dei servizi della Commissione intitolato "Identifying Europe's recovery needs" (Identificare le esigenze di ripresa dell'Europa), pag. 16: https://ec.europa.eu/info/sites/info/files/economy-finance/assessment_of_economic_and_investment_needs.pdf.

Or. fr




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IT


3. osserva che la stima della Commissione relativa al fabbisogno di investimenti dell'UE per realizzare la transizione verde e la trasformazione digitale ammonta ad almeno 595 miliardi di EUR all'anno8; riconosce che gli investimenti pubblici sono limitati poiché attingono a risorse scarse, perlopiù finanziate dai contribuenti; sottolinea la necessità di dare la priorità agli investimenti pubblici che incentivano la crescita economica;

_________________ _________________8 Documento di lavoro dei servizi della Commissione intitolato "Identifying Europe's recovery needs" (Identificare le esigenze di ripresa dell'Europa), pag. 16: https://ec.europa.eu/info/sites/info/files/economy-finance/assessment_of_economic_and_investment_needs.pdf.

8 Documento di lavoro dei servizi della Commissione intitolato "Identifying Europe's recovery needs" (Identificare le esigenze di ripresa dell'Europa), pag. 16: https://ec.europa.eu/info/sites/info/files/economy-finance/assessment_of_economic_and_investment_needs.pdf.

Or. en





3. osserva che la stima della Commissione relativa al fabbisogno di investimenti dell'UE per realizzare la transizione verde e la trasformazione digitale ammonta ad almeno 595 miliardi di EUR all'anno8; riconosce che ora più che mai tale trasformazione deve mantenere al centro l'obiettivo di un innalzamento del tenore di vita di tutti i cittadini europei in tutta l'Unione;

_________________ _________________8 Documento di lavoro dei servizi della Commissione intitolato "Identifying

8 Documento di lavoro dei servizi della Commissione intitolato "Identifying

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IT

Europe's recovery needs" (Identificare le esigenze di ripresa dell'Europa), pag. 16: https://ec.europa.eu/info/sites/info/files/economy-finance/assessment_of_economic_and_investment_needs.pdf.

Europe's recovery needs" (Identificare le esigenze di ripresa dell'Europa), pag. 16: https://ec.europa.eu/info/sites/info/files/economy-finance/assessment_of_economic_and_investment_needs.pdf.

Or. en





3. osserva che la Commissione dovrebbe mettere da parte il proprio Green Deal alla luce della crisi COVID-19;

_________________8 Documento di lavoro dei servizi della Commissione intitolato "Identifying Europe's recovery needs" (Identificare le esigenze di ripresa dell'Europa), pag. 16: https://ec.europa.eu/info/sites/info/files/economy-finance/assessment_of_economic_and_investment_needs.pdf.

Or. en




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3. osserva che complessivamente le misure in materia di liquidità adottate in risposta alla pandemia riguardano un importo pari al 22 % del PIL dell'UE e sono state integrate da strumenti di bilancio dell'UE esistenti, che hanno offerto un sostegno pari al 4,5 % circa del PIL dell'UE1 bis;

_________________ _________________1 bis Pagina 3 delle previsioni della primavera 2020, https://ec.europa.eu/info/sites/info/files/economy-finance/ip125_en.pdf.

8 Documento di lavoro dei servizi della Commissione intitolato "Identifying Europe's recovery needs" (Identificare le esigenze di ripresa dell'Europa), pag. 16: https://ec.europa.eu/info/sites/info/files/economy-finance/assessment_of_economic_and_investment_needs.pdf.

Or. en

Emendamento 77Ivars Ijabs, Luis Garicano, Engin Eroglu, Dragoș Pîslaru, Olivier Chastel, Billy Kelleher



3 bis. osserva che nel 2020 i governi hanno investito più del 4 % del PIL della zona euro in misure di bilancio discrezionali e ritiene che tali misure dovranno proseguire anche nel 2021;osserva che l'iniziativa Next Generation EU può fornire alle economie europee un incentivo di bilancio supplementare pari all'1 % circa del PIL nell'arco dei prossimi quattro anni;

Or. en

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Emendamento 78Joachim Schuster, Csaba Molnár, Pedro Silva Pereira, Evelyn Regner, Alfred Sant, Aurore Lalucq, Marc Angel, Eero Heinäluoma, Pedro Marques, Gabriele Bischoff, Margarida Marques



3 bis. sottolinea che gli investimenti dei settori pubblico e privato erano già chiaramente insufficienti prima della crisi, nonostante tassi di interesse storicamente bassi, e che, secondo le previsioni, vi sarà un'ulteriore drastica riduzione degli investimenti, che secondo le stime ammonterà, nel 2020 e nel 2021, complessivamente a 846 miliardi di EUR1 quater;_________________1 quater Documento di lavoro dei servizi della Commissione intitolato "Identifying Europe's recovery needs" (Identificare le esigenze di ripresa dell'Europa), https://ec.europa.eu/info/sites/info/files/economy-finance/assessment_of_economic_and_investment_needs.pdf.

Or. en




3 bis. è preoccupato per gli insufficienti progressi compiuti nell'ambito dei colloqui commerciali tra l'UE e il Regno Unito; esorta la Commissione a

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prepararsi anche alla possibilità che non venga raggiunto alcun accordo, il che creerebbe considerevoli ostacoli al commercio tra l'UE e il Regno Unito a partire dall'inizio del 2021;

Or. en

Emendamento 80Enikő Győri, Markus Ferber, Eva Maydell, Danuta Maria Hübner, Inese Vaidere, Siegfried Mureşan, Isabel Benjumea Benjumea



3 bis. sottolinea che le previsioni sono caratterizzate da un livello estremamente elevato di incertezza e da rischi sostanziali di evoluzione negativa1 bis;_________________1 bis Previsioni della primavera 2020, pag. 26, https://ec.europa.eu/info/sites/info/files/economy-finance/ip125_en.pdf.

Or. en

Emendamento 81Enikő Győri, Eva Maydell, Danuta Maria Hübner, Inese Vaidere, Siegfried Mureşan, Lídia Pereira, Isabel Benjumea Benjumea



4. riconosce che l'UE si trova a dover far fronte alla sfida senza precedenti di attenuare le conseguenze sociali ed economiche della storica recessione e stabilire il percorso per una rapida ripresa economica legata a una transizione

4. riconosce che l'UE si trova a dover far fronte alla sfida senza precedenti di attenuare le conseguenze sociali ed economiche della storica recessione e stabilire il percorso per una rapida ripresa economica legata a un rafforzamento del

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sostenibile e giusta e alla trasformazione digitale; è convinto che, a tal fine, sia indispensabile un aumento significativo degli investimenti pubblici e privati rispetto agli anni 2010 e che il livello accresciuto di investimenti debba essere stabilizzato per molti anni a venire;

mercato unico, delle PMI e della competitività, a una transizione sostenibile e giusta e alla trasformazione digitale; è convinto che, a tal fine, sia indispensabile un aumento significativo degli investimenti privati e pubblici e che il livello accresciuto di investimenti economicamente sostenibili debba essere stabilizzato per molti anni a venire, considerando nel contempo anche la necessità di una maggiore convergenza nell'UE;

Or. en




4. riconosce che l'UE si trova a dover far fronte alla sfida senza precedenti di attenuare le conseguenze sociali ed economiche della storica recessione e stabilire il percorso per una rapida ripresa economica legata a una transizione sostenibile e giusta e alla trasformazione digitale; è convinto che, a tal fine, sia indispensabile un aumento significativo degli investimenti pubblici e privati rispetto agli anni 2010 e che il livello accresciuto di investimenti debba essere stabilizzato per molti anni a venire;

4. riconosce che gli Stati membri si trovano a dover far fronte alla sfida senza precedenti di attenuare le conseguenze sociali ed economiche della storica recessione e stabilire il percorso per una ripresa economica sostenibile basata sull'equità e su solide politiche di bilancio; segnala che un aumento significativo degli investimenti pubblici rispetto agli anni 2010 renderà ancora più problematici i livelli di indebitamento già insostenibili in numerosi Stati membri e aumenterà la volatilità dei mercati; ritiene che un livello accresciuto di disciplina di bilancio debba essere stabilizzato per molti anni a venire;

Or. en


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4. riconosce che l'UE si trova a dover far fronte alla sfida senza precedenti di attenuare le conseguenze sociali ed economiche della storica recessione e stabilire il percorso per una rapida ripresa economica legata a una transizione sostenibile e giusta e alla trasformazione digitale; è convinto che, a tal fine, sia indispensabile un aumento significativo degli investimenti rispetto agli anni 2010 e che un livello adeguato ed efficiente di investimenti debba essere stabilizzato per molti anni a venire; invita gli Stati membri a istituire quadri normativi a sostegno degli investimenti privati;

Or. en





4. riconosce che l'UE si trova a dover far fronte alla sfida senza precedenti di attenuare le conseguenze sociali ed economiche della storica recessione e stabilire il percorso per una rapida ripresa economica legata a una transizione sostenibile e giusta e alla trasformazione digitale; è convinto che, a tal fine, sia indispensabile un aumento significativo degli investimenti pubblici e privati rispetto agli anni 2010 e ritiene tuttavia che la crescita a lungo termine sia in primo luogo sostenuta dagli investimenti privati e che la spesa pubblica non debba mettere a repentaglio l'equità intergenerazionale;

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Or. de





4. riconosce che l'UE si trova a dover far fronte alla sfida senza precedenti di attenuare le conseguenze sociali ed economiche della storica recessione che ha accompagnato la pandemia mondiale e stabilire il percorso per una rapida ripresa economica legata a una transizione sostenibile e giusta e alla trasformazione digitale; è convinto che, a tal fine, nel contesto dell'attuale congiuntura sia ancora più indispensabile un aumento significativo degli investimenti pubblici e privati rispetto agli anni 2010 e che il livello accresciuto di investimenti debba essere stabilizzato per molti anni a venire;

Or. en




4. riconosce che l'UE si trova a dover far fronte alla sfida senza precedenti di attenuare le conseguenze sociali ed economiche della storica recessione e stabilire il percorso per una rapida ripresa economica legata a una transizione sostenibile e giusta e alla trasformazione digitale; è convinto che, a tal fine, sia indispensabile un aumento significativo

4. riconosce che l'UE si trova a dover far fronte alla sfida senza precedenti di attenuare le conseguenze sociali ed economiche della storica recessione e stabilire il percorso per una rapida ripresa economica legata a una transizione sostenibile e giusta e alla trasformazione digitale; è convinto che, a tal fine, sia indispensabile un aumento significativo

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degli investimenti pubblici e privati rispetto agli anni 2010 e che il livello accresciuto di investimenti debba essere stabilizzato per molti anni a venire;

degli investimenti pubblici e privati rispetto agli anni 2010 e che il livello accresciuto di investimenti dovrebbe essere combinato con riforme strutturali mirate a sostegno della crescita e della produttività;

Or. en

Emendamento 87Markus Ferber




4. riconosce che l'UE si trova a dover far fronte alla sfida senza precedenti di attenuare le conseguenze sociali ed economiche della storica recessione e stabilire il percorso per una rapida ripresa economica legata a una transizione sostenibile e giusta e alla trasformazione digitale; è convinto che, a tal fine, sia indispensabile un aumento significativo a breve termine degli investimenti pubblici e privati economicamente sostenibili; sottolinea che non è possibile sostenere a tempo indeterminato livelli elevati di spesa pubblica;

Or. en

Emendamento 88Francesca Donato, Marco Zanni, Antonio Maria Rinaldi, Herve Juvin, Valentino Grant



4. riconosce che l'UE si trova a dover far fronte alla sfida senza precedenti di attenuare le conseguenze sociali ed

4. riconosce che l'UE si trova a dover far fronte alla sfida senza precedenti di attenuare le conseguenze sociali ed

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economiche della storica recessione e stabilire il percorso per una rapida ripresa economica legata a una transizione sostenibile e giusta e alla trasformazione digitale; è convinto che, a tal fine, sia indispensabile un aumento significativo degli investimenti pubblici e privati rispetto agli anni 2010 e che il livello accresciuto di investimenti debba essere stabilizzato per molti anni a venire;

economiche della storica recessione e stabilire il percorso per una rapida ripresa economica orientata a una transizione sostenibile e giusta e alla trasformazione digitale; è convinto che, a tal fine, sia indispensabile un aumento significativo degli investimenti pubblici e privati rispetto agli anni 2010 e che il livello accresciuto di investimenti debba essere stabilizzato per molti anni a venire;

Or. en




4 bis. osserva che, secondo le previsioni della BCE, a causa della pandemia il debito pubblico raggiungerà il 200 % del PIL in Grecia, il 160 % in Italia, il 130 % in Portogallo e il 120 % in Francia e in Spagna e che il livello medio del debito della zona euro aumenterà, dall' 86 % del PIL prima della pandemia, a oltre il 100 %, mentre il disavanzo medio sarà pari all'8 % del PIL1 bis; manifesta preoccupazione per alcuni Stati quali l'Italia, la Spagna, la Francia e il Portogallo, che dovranno rifinanziare ampie parti del loro debito entro il prossimo anno, il che potrebbe mettere sotto pressione Stati sovrani vulnerabili; osserva che la Commissione riconosce che le finanze pubbliche potrebbero risultare permanentemente indebolite1 ter; constata che ciò rappresenta un problema unico nella zona euro alla luce della clausola del "non salvataggio finanziario" contenuta nei trattati, che vieta il finanziamento monetario diretto del debito pubblico da parte della banca centrale, e delle norme del patto di

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stabilità e crescita che impongono una dinamica deflazionistica durante una recessione; chiede che tali vincoli autoimposti siano soppressi nell'ambito del riesame del quadro macroeconomico;_________________1 ter Banca centrale europea, riesame della stabilità finanziaria, maggio 2020, https://www.ecb.europa.eu/pub/financial-stability/fsr/html/ecb.fsr202005~1b75555f66.en.html#toc1.1 ter Commissione europea, "Identifying Europe's recovery needs" (Identificare le esigenze di ripresa dell'Europa), documento di lavoro dei servizi della Commissione, 27.5.2020, https://ec.europa.eu/info/sites/info/files/economy-finance/assessment_of_economic_and_investment_needs.pdf?fbclid=IwAR1kxXWwWAUV8FLV8OMTBidRqeKIiwNCthC4xEdoHdBWpzCYIND04rsUIiU.

Or. en

Emendamento 90Joachim Schuster, Jonás Fernández, Carmen Avram, Csaba Molnár, Pedro Silva Pereira, Evelyn Regner, Marc Angel, Eero Heinäluoma, Pedro Marques, Gabriele Bischoff, Margarida Marques



4 bis. accoglie con favore la riposta rapida e decisa alla crisi adottata nell'ambito della politica monetaria e di bilancio, a livello sia dell'UE che degli Stati membri, attraverso il programma di acquisto per l'emergenza pandemica (PEPP) della BCE, l'attivazione del meccanismo europeo di stabilità (MES), l'istituzione del fondo di garanzia paneuropeo della BEI volto ad assicurare liquidità e una stabilizzazione dei mercati

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finanziari, l'attivazione della "clausola di salvaguardia generale" da parte della Commissione, che garantisce la massima flessibilità per quanto riguarda il quadro di bilancio, l'adozione delle norme temporanee in materia di aiuti di Stato, che consentiranno ai governi nazionali di sostenere finanziariamente i sistemi sanitari e le imprese, e il futuro strumento europeo di sostegno temporaneo per attenuare i rischi di disoccupazione nello stato di emergenza (SURE), volto a salvaguardare i posti di lavoro durante la crisi;

Or. en




4 bis. loda la riposta rapida, decisa e risoluta alla crisi adottata nell'ambito della politica monetaria e di bilancio, a livello sia dell'UE che degli Stati membri, attraverso il programma di acquisto per l'emergenza pandemica (PEPP) della BCE, l'attivazione del meccanismo europeo di stabilità (MES), l'istituzione del fondo di garanzia paneuropeo della BEI, l'attivazione della "clausola di salvaguardia generale" da parte della Commissione, l'adozione delle norme temporanee in materia di aiuti di Stato e il futuro strumento europeo di sostegno temporaneo per attenuare i rischi di disoccupazione nello stato di emergenza (SURE); sottolinea che, senza tale sostegno, la recessione economica, sociale e ambientale nell'UE sarebbe più grave e potrebbe comportare effetti di ricaduta ancora più negativi al di fuori dell'UE;

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IT

Or. en




4 bis. sottolinea che la spina dorsale della ripesa economica è rappresentata dalle riforme strutturali a sostegno della crescita; osserva che, per tutelare i contribuenti europei, qualsiasi assistenza a titolo del piano per la ripresa a favore di ciascuno Stato membro dovrebbe essere subordinata all'attuazione delle riforme strutturali raccomandate nelle raccomandazioni specifiche per paese;

Or. en

Emendamento 93Joachim Schuster, Jonás Fernández, Carmen Avram, Csaba Molnár, Pedro Silva Pereira, Evelyn Regner, Aurore Lalucq, Paul Tang, Marc Angel, Pedro Marques, Gabriele Bischoff

Proposta di risoluzioneParagrafo 4 ter (nuovo)


4 ter. si compiace, in linea di principio, della comunicazione della Commissione intitolata "Il momento dell'Europa: riparare i danni e preparare il futuro per la prossima generazione", che propone un piano per la ripresa europea con una dotazione di 1 850 miliardi di EUR, un bilancio dell'UE rinnovato, pari a circa 1 100 miliardi di EUR per il periodo 2021-2027, l'emissione di obbligazioni comuni da parte della Commissione europea e nuove risorse proprie per garantire piena

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trasparenza e responsabilità democratica e che mette la solidarietà, la coesione e la convergenza al centro del piano per la ripresa europea;(paragrafo soggetto ad adeguamenti alla luce dello stato di avanzamento dei negoziati)

Or. en




4 ter. si compiace dell'ambizioso approccio della Commissione basato sullo strumento Next Generation EU, volto a predisporre un piano per la ripresa europea, un bilancio a lungo termine dell'UE rinnovato, l'emissione di obbligazioni comuni da parte della Commissione europea e nuove risorse proprie;

Or. en




4 ter. ricorda che livelli elevati di tassazione in Europa rappresentano un ostacolo agli investimenti, all'occupazione, alla produttività e alla competitività;

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Or. en

Emendamento 96Joachim Schuster, Jonás Fernández, Csaba Molnár, Pedro Silva Pereira, Evelyn Regner, Paul Tang, Marc Angel, Eero Heinäluoma, Pedro Marques

Proposta di risoluzioneParagrafo 4 quater (nuovo)


4 quater. si compiace, in linea di principio, della proposta della Commissione di un nuovo dispositivo per la ripresa e la resilienza, volto a sostenere gli Stati membri per mezzo di sostegno finanziario a fondo perduto e prestiti per la realizzazione di investimenti e riforme essenziali per una ripresa sostenibile, sulla base delle priorità individuate nel quadro del semestre europeo per il coordinamento delle politiche economiche, compresi i principi del pilastro europeo dei diritti sociali, e in relazione al contributo all'obiettivo in materia di clima per il 2030 e all'agenda digitale;(paragrafo soggetto ad adeguamenti alla luce dello stato di avanzamento dei negoziati)

Or. en




4 quater. sottolinea che la solidità delle finanze pubbliche è un presupposto necessario per la stabilità macrofinanziaria della zona euro;

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Proposta di risoluzioneParagrafo 4 quinquies (nuovo)


4 quinquies. ricorda che in vari Stati membri vige la pratica positiva della trasparenza, sotto forma di divulgazione obbligatoria di contratti conclusi dal settore pubblico, che incentiva l'efficienza delle finanze pubbliche e promuove la crescita economica;

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5. accoglie con favore la risposta rapida e decisa alla crisi nell'ambito della politica monetaria e di bilancio, a livello sia dell'UE che degli Stati membri, nonché il piano per la ripresa europea; ritiene essenziale che il pacchetto per la ripresa sia pienamente allineato con la nuova strategia di crescita dell'UE, ovvero sia conforme ai principi del Green Deal europeo, del pilastro europeo dei diritti sociali e degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, nonché all'obiettivo di tutelare i diritti delle donne e conseguire l'uguaglianza di genere; chiede che i fondi e le risorse siano destinati ai progetti e ai beneficiari che rispettano i nostri valori fondamentali

5. deplora il fatto che si abusi della crisi per rendere ancora meno rigorosa la politica monetaria e di bilancio, a livello sia dell'UE che degli Stati membri, nonché il piano per la ripresa europea e la proposta di finanziarlo parzialmente tramite debito; ricorda che il finanziamento tramite debito è vietato a norma dell'articolo 311 TFUE;

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basati sul trattato e che le imprese beneficiarie proteggano i lavoratori, paghino la loro giusta quota di imposte e si astengano dal pagare dividendi o dall'offrire sistemi di riacquisto di azioni proprie finalizzati a remunerare gli azionisti;

Or. en




5. accoglie con favore la risposta rapida e decisa alla crisi nell'ambito della politica monetaria e di bilancio, a livello sia dell'UE che degli Stati membri, nonché il piano per la ripresa europea; ritiene essenziale che il pacchetto per la ripresa sia pienamente allineato con la nuova strategia di crescita dell'UE, ovvero sia conforme ai principi del Green Deal europeo, del pilastro europeo dei diritti sociali e degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, nonché all'obiettivo di tutelare i diritti delle donne e conseguire l'uguaglianza di genere; chiede che i fondi e le risorse siano destinati ai progetti e ai beneficiari che rispettano i nostri valori fondamentali basati sul trattato e che le imprese beneficiarie proteggano i lavoratori, paghino la loro giusta quota di imposte e si astengano dal pagare dividendi o dall'offrire sistemi di riacquisto di azioni proprie finalizzati a remunerare gli azionisti;

5. accoglie con favore la risposta rapida e decisa alla crisi nell'ambito della politica monetaria e di bilancio, a livello sia dell'UE che degli Stati membri, nonché il piano per la ripresa europea; è preoccupato per il fatto che, nel piano Next Generation EU, la componente dedicata alla ripresa ammonti solo allo 0,56 % annuo del PIL dell'UE per quattro anni1 bis, importo chiaramente insufficiente per gestire l'entità della recessione attuale e probabilmente non in grado di fornire l'assistenza necessaria agli Stati membri maggiormente colpiti; esorta la Commissione e il Consiglio a elaborare un nuovo pacchetto supplementare che vada oltre tale importo; ritiene essenziale che il pacchetto per la ripresa sia pienamente allineato con la nuova strategia di crescita dell'UE, ovvero sia conforme ai principi del Green Deal europeo, del pilastro europeo dei diritti sociali e degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, nonché all'obiettivo di tutelare i diritti delle donne e conseguire l'uguaglianza di genere; chiede che i fondi e le risorse siano destinati ai progetti e ai beneficiari che rispettano i nostri valori fondamentali

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basati sul trattato e che le imprese beneficiarie proteggano i lavoratori, paghino la loro giusta quota di imposte e si astengano dal pagare dividendi o dall'offrire sistemi di riacquisto di azioni proprie finalizzati a remunerare gli azionisti;

_________________1 bis Münchau, Wolfgang, "Why it is not 500 billion" (Perché non sono 500 miliardi"), Eurointelligence, 30.5.2020, http://www.eurointelligence.com/professional/briefings/2020-05-29.html?cHash=a03f37f075470a52d93b1a43be5102d9.

Or. en




5. accoglie con favore la risposta rapida e decisa alla crisi nell'ambito della politica monetaria e di bilancio, a livello sia dell'UE che degli Stati membri, nonché il piano per la ripresa europea; ritiene essenziale che il pacchetto per la ripresa sia pienamente allineato con la nuova strategia di crescita dell'UE, ovvero sia conforme ai principi del Green Deal europeo, del pilastro europeo dei diritti sociali e degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, nonché all'obiettivo di tutelare i diritti delle donne e conseguire l'uguaglianza di genere; chiede che i fondi e le risorse siano destinati ai progetti e ai beneficiari che rispettano i nostri valori fondamentali basati sul trattato e che le imprese beneficiarie proteggano i lavoratori, paghino la loro giusta quota di

5. accoglie con favore la risposta rapida e decisa alla crisi nell'ambito della politica monetaria e di bilancio, a livello sia dell'UE che degli Stati membri; ritiene essenziale che il pacchetto per la ripresa proposto sia pienamente allineato con la nuova strategia di crescita dell'UE e che la strategia finanziaria su cui esso si basa sia solida; chiede che i fondi e le risorse siano destinati ai progetti e ai beneficiari che generano l'impatto economico più elevato possibile e che rispettano i nostri valori fondamentali basati sul trattato;

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imposte e si astengano dal pagare dividendi o dall'offrire sistemi di riacquisto di azioni proprie finalizzati a remunerare gli azionisti;

Or. en





5. accoglie con favore la risposta rapida e decisa alla crisi nell'ambito della politica monetaria e di bilancio, a livello sia dell'UE che degli Stati membri, nonché il piano per la ripresa europea; ritiene essenziale che il pacchetto per la ripresa sia pienamente allineato con la nuova strategia di crescita dell'UE; chiede che i fondi e le risorse siano destinati ai progetti e ai beneficiari che rispettano i nostri valori fondamentali basati sul trattato e che le imprese beneficiarie proteggano i lavoratori, paghino la loro giusta quota di imposte e si astengano dal pagare dividendi o dall'offrire sistemi di riacquisto di azioni proprie finalizzati a remunerare gli azionisti;

Or. en

Emendamento 103Joachim Schuster, Jonás Fernández, Csaba Molnár, Pedro Silva Pereira, Evelyn Regner, Aurore Lalucq, Paul Tang, Marc Angel, Eero Heinäluoma, Pedro Marques, Gabriele Bischoff, Margarida Marques

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5. ritiene essenziale che il pacchetto per la ripresa sia pienamente allineato con la nuova strategia di crescita dell'UE, ovvero sia conforme ai principi del Green Deal europeo, del pilastro europeo dei diritti sociali e degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, nonché all'obiettivo di tutelare i diritti delle donne e conseguire l'uguaglianza di genere, e che ponga il benessere dei cittadini e la sostenibilità al centro della propria azione; sottolinea inoltre che il fondo per la ripresa dovrebbe fornire sostegno aggiuntivo al piano di investimenti per un'Europa sostenibile, nell'ottica di incentivare le economie dell'UE a procedere verso un'economia sostenibile e inclusiva, in grado di avviare la transizione essenziale verso un'economia climaticamente neutra; chiede che i fondi e le risorse siano destinati ai progetti e ai beneficiari che rispettano i nostri valori fondamentali basati sul trattato, compreso lo Stato di diritto, e che le imprese beneficiarie proteggano i lavoratori, paghino la loro giusta quota di imposte e si astengano dal pagare dividendi o dall'offrire sistemi di riacquisto di azioni proprie finalizzati a remunerare gli azionisti;

Or. en




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5. accoglie con favore la risposta rapida e decisa alla crisi nell'ambito della politica monetaria e di bilancio, a livello sia dell'UE che degli Stati membri, nonché il piano per la ripresa europea; ritiene essenziale che il pacchetto per la ripresa sia pienamente allineato con la nuova strategia di crescita dell'UE, ovvero sia conforme ai principi del Green Deal europeo, del pilastro europeo dei diritti sociali e degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, nonché all'obiettivo di tutelare i diritti delle donne e conseguire l'uguaglianza di genere; chiede che i fondi e le risorse siano destinati ai progetti e ai beneficiari che rispettano i nostri valori fondamentali basati sul trattato e che le imprese beneficiarie proteggano i lavoratori, paghino la loro giusta quota di imposte e si astengano dal pagare dividendi o dall'offrire sistemi di riacquisto di azioni proprie finalizzati a remunerare gli azionisti; chiede inoltre che sia vietato adottare condotte predatorie nei confronti di altre imprese che si trovano in condizioni finanziarie sfavorevoli a seguito della crisi COVID-19;

Or. en

Emendamento 105Enikő Győri, Eva Maydell, Danuta Maria Hübner, Inese Vaidere, Siegfried Mureşan



5. accoglie con favore la risposta rapida e decisa alla crisi nell'ambito della politica monetaria e di bilancio, a livello sia dell'UE che degli Stati membri, nonché il piano per la ripresa europea; ritiene essenziale che il pacchetto per la ripresa sia pienamente allineato con la nuova strategia di crescita dell'UE, ovvero sia conforme ai principi del Green Deal europeo, del

5. accoglie con favore la risposta rapida e decisa alla crisi nell'ambito della politica monetaria e di bilancio, a livello sia dell'UE che degli Stati membri, nonché il piano per la ripresa europea; ritiene essenziale che il pacchetto per la ripresa sia pienamente allineato con la nuova strategia di crescita dell'UE; chiede che i fondi e le risorse siano destinati ai progetti e ai

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pilastro europeo dei diritti sociali e degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, nonché all'obiettivo di tutelare i diritti delle donne e conseguire l'uguaglianza di genere; chiede che i fondi e le risorse siano destinati ai progetti e ai beneficiari che rispettano i nostri valori fondamentali basati sul trattato e che le imprese beneficiarie proteggano i lavoratori, paghino la loro giusta quota di imposte e si astengano dal pagare dividendi o dall'offrire sistemi di riacquisto di azioni proprie finalizzati a remunerare gli azionisti;

beneficiari che spendono le risorse in maniera responsabile, efficace e per progetti economicamente sostenibili, rafforzando nel contempo la titolarità del semestre europeo, alla luce di un rigoroso monitoraggio, e che rispettano i valori fondamentali basati sul trattato, che le imprese beneficiarie di aiuti di Stato o fondi dell'UE proteggano i lavoratori e paghino la loro giusta quota di imposte e che le imprese beneficiarie di aiuti di Stato o fondi per la ripresa, se del caso, si astengano dal pagare dividendi o dall'offrire sistemi di riacquisto di azioni proprie finalizzati a remunerare gli azionisti; richiama in particolare l'attenzione sulla necessità di promuovere l'emancipazione delle donne e l'uguaglianza di genere;

Or. en




5. accoglie con favore la risposta rapida e decisa alla crisi nell'ambito della politica monetaria e di bilancio, a livello sia dell'UE che degli Stati membri, nonché il piano per la ripresa europea; ritiene essenziale che il pacchetto per la ripresa sia pienamente allineato con la nuova strategia di crescita dell'UE, ovvero sia conforme ai principi del Green Deal europeo, del pilastro europeo dei diritti sociali e degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, nonché all'obiettivo di tutelare i diritti delle donne e conseguire l'uguaglianza di genere; chiede che i fondi e le risorse siano destinati ai progetti e ai beneficiari che rispettano i nostri valori fondamentali basati sul trattato e che le

5. accoglie con favore la risposta rapida e decisa alla crisi nell'ambito della politica monetaria e di bilancio, a livello sia dell'UE che degli Stati membri, nonché il piano per la ripresa europea; ritiene essenziale che il pacchetto per la ripresa sia pienamente allineato con la nuova strategia di crescita dell'UE, ovvero sia conforme ai principi del Green Deal europeo, del pilastro europeo dei diritti sociali e degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, nonché all'obiettivo di tutelare i diritti delle donne e conseguire l'uguaglianza di genere; chiede che i fondi e le risorse siano destinati ai progetti e ai beneficiari che rispettano i nostri valori fondamentali basati sul trattato e che le

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imprese beneficiarie proteggano i lavoratori, paghino la loro giusta quota di imposte e si astengano dal pagare dividendi o dall'offrire sistemi di riacquisto di azioni proprie finalizzati a remunerare gli azionisti;

imprese beneficiarie proteggano i lavoratori, paghino la loro giusta quota di imposte e si astengano dal pagare dividendi o dall'offrire sistemi di riacquisto di azioni proprie finalizzati a remunerare gli azionisti; chiede la piena separazione dei fondi per la ripresa dal processo del semestre europeo;

Or. en

Emendamento 107Ivars Ijabs, Luis Garicano, Engin Eroglu




5. accoglie con favore la risposta rapida e decisa alla crisi nell'ambito della politica monetaria e di bilancio, a livello sia dell'UE che degli Stati membri, nonché il piano per la ripresa europea; ritiene essenziale che il pacchetto per la ripresa sia pienamente allineato con la nuova strategia di crescita dell'UE, ossia il Green Deal europeo, che pone la sostenibilità al centro della propria azione e punta a tutelare i diritti delle donne e conseguire l'uguaglianza di genere; chiede che i fondi e le risorse siano destinati ai progetti e ai beneficiari che rispettano i nostri valori fondamentali basati sul trattato e che le imprese beneficiarie proteggano i lavoratori, paghino la loro giusta quota di imposte e si astengano dal pagare dividendi o dall'offrire sistemi di riacquisto di azioni proprie finalizzati a remunerare gli azionisti;

Or. en

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5. accoglie con favore la risposta rapida e decisa alla crisi nell'ambito della politica monetaria e di bilancio, a livello sia dell'UE che degli Stati membri, nonché il piano per la ripresa europea; ritiene essenziale che il pacchetto per la ripresa sia pienamente allineato con la nuova strategia di crescita dell'UE, ovvero sia conforme ai principi del Green Deal europeo, del pilastro europeo dei diritti sociali e degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, nonché all'obiettivo di tutelare i diritti delle donne e conseguire l'uguaglianza di genere; chiede che i fondi e le risorse siano destinati a progetti e beneficiari che siano giuridicamente vincolati dalla Commissione a rispettare i nostri valori fondamentali basati sul trattato e che le imprese beneficiarie proteggano i lavoratori, paghino la loro giusta quota di imposte e si astengano dal pagare dividendi o dall'offrire sistemi di riacquisto di azioni proprie finalizzati a remunerare gli azionisti e a gonfiare i prezzi dei titoli;

Or. en

Emendamento 109Gilles Boyer, Stéphanie Yon-Courtin, Olivier Chastel



5. accoglie con favore la risposta rapida e decisa alla crisi nell'ambito della politica monetaria e di bilancio, a livello sia dell'UE che degli Stati membri, nonché

5. accoglie con favore la risposta rapida e decisa alla crisi nell'ambito della politica monetaria e di bilancio, a livello sia dell'UE che degli Stati membri, nonché

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il piano per la ripresa europea; ritiene essenziale che il pacchetto per la ripresa sia pienamente allineato con la nuova strategia di crescita dell'UE, ovvero sia conforme ai principi del Green Deal europeo, del pilastro europeo dei diritti sociali e degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, nonché all'obiettivo di tutelare i diritti delle donne e conseguire l'uguaglianza di genere; chiede che i fondi e le risorse siano destinati ai progetti e ai beneficiari che rispettano i nostri valori fondamentali basati sul trattato e che le imprese beneficiarie proteggano i lavoratori, paghino la loro giusta quota di imposte e si astengano dal pagare dividendi o dall'offrire sistemi di riacquisto di azioni proprie finalizzati a remunerare gli azionisti;

il piano per la ripresa europea; ritiene essenziale che il pacchetto per la ripresa sia pienamente allineato con la nuova strategia di crescita dell'UE, ovvero sia conforme ai principi del Green Deal europeo, del pilastro europeo dei diritti sociali e degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, nonché all'obiettivo di tutelare i diritti delle donne e conseguire l'uguaglianza di genere; chiede che i fondi e le risorse siano destinati ai progetti e ai beneficiari che rispettano i nostri valori fondamentali basati sul trattato, che le imprese beneficiarie proteggano i lavoratori e paghino la loro giusta quota di imposte e che le imprese beneficiarie di risorse pubbliche nel contesto della crisi COVID-19 si astengano dal pagare dividendi o dall'offrire sistemi di riacquisto di azioni proprie;

Or. en




5. accoglie con favore la risposta rapida e decisa alla crisi nell'ambito della politica monetaria e di bilancio, a livello sia dell'UE che degli Stati membri, nonché il piano per la ripresa europea; ritiene essenziale che il pacchetto per la ripresa sia pienamente allineato con la nuova strategia di crescita dell'UE, ovvero sia conforme ai principi del Green Deal europeo, del pilastro europeo dei diritti sociali e degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, nonché all'obiettivo di tutelare i diritti delle donne e conseguire l'uguaglianza di genere; chiede che i fondi e le risorse siano destinati ai progetti e ai

5. accoglie con favore la risposta rapida e decisa alla crisi nell'ambito della politica monetaria e di bilancio, a livello sia dell'UE che degli Stati membri, nonché il piano per la ripresa europea; ritiene essenziale che il pacchetto per la ripresa sia pienamente allineato con la nuova strategia di crescita sostenibile dell'UE, ovvero sia conforme ai principi del Green Deal europeo, del pilastro europeo dei diritti sociali e degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, nonché all'obiettivo di tutelare i diritti delle donne e conseguire l'uguaglianza di genere; chiede che i fondi e le risorse siano

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beneficiari che rispettano i nostri valori fondamentali basati sul trattato e che le imprese beneficiarie proteggano i lavoratori, paghino la loro giusta quota di imposte e si astengano dal pagare dividendi o dall'offrire sistemi di riacquisto di azioni proprie finalizzati a remunerare gli azionisti;

destinati ai progetti e ai beneficiari che rispettano i nostri valori fondamentali basati sul trattato e che le imprese beneficiarie proteggano i lavoratori, paghino la loro giusta quota di imposte e si astengano dal pagare dividendi o dall'offrire sistemi di riacquisto di azioni proprie finalizzati a remunerare gli azionisti;

Or. en





5. prende atto della risposta rapida e decisa alla crisi nell'ambito della politica monetaria e di bilancio, a livello sia dell'UE che degli Stati membri, nonché del piano per la ripresa europea; riconosce che il pacchetto per la ripresa è pienamente allineato con la nuova strategia di crescita dell'UE, ovvero è conforme ai principi del Green Deal europeo, del pilastro europeo dei diritti sociali e degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, nonché all'obiettivo di tutelare i diritti delle donne e conseguire l'uguaglianza di genere; chiede che i fondi e le risorse siano destinati ai progetti e ai beneficiari che rispettano i nostri valori fondamentali basati sul trattato e che le imprese beneficiarie proteggano i lavoratori, paghino la loro giusta quota di imposte e si astengano dal pagare dividendi o dall'offrire sistemi di riacquisto di azioni proprie finalizzati a remunerare gli azionisti;

Or. en

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5 bis. osserva che, nel quadro del piano Next Generation EU, il debito di 750 miliardi di EUR della Commissione verrà ripagato ricorrendo a tre possibili opzioni e che la presidente della Commissione ha manifestato la propria predilezione per il futuro accumulo di nuove risorse proprie dell'UE, ad esempio attraverso un'imposta sul digitale, una tassa di adeguamento del carbonio alle frontiere, l'espansione del sistema di scambio di quote di emissione e un'imposta sulle grandi multinazionali; è preoccupato per il fatto che accumulare nuove risorse proprie sufficienti sarà difficile senza una modifica dei trattati che abroghi la procedura di voto all'unanimità in materia di imposizione fiscale al Consiglio, in seno al quale numerose proposte progressiste in materia di imposizione fiscale sono fallite o sono rimaste bloccate a causa dell'opposizione degli Stati membri dell'UE che sono paradisi fiscali, tra cui Paesi Bassi, Lussemburgo, Irlanda, Belgio, Ungheria, Malta e Cipro; manifesta profonda preoccupazione per il fatto che le altre due opzioni di rimborso innalzeranno i livelli di debito pubblico degli Stati membri, dato che saranno i futuri bilanci dell'UE a doversi fare carico di tale rimborso, attraverso un aumento dei contributi degli Stati membri o attraverso una riduzione dei programmi finanziati, il che significa che i fondi per la ripresa o incrementeranno il debito pubblico degli Stati membri o ridurranno il livello delle risorse e dei servizi destinati ai cittadini;

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Or. en

Emendamento 113Joachim Schuster, Jonás Fernández, Carmen Avram, Csaba Molnár, Evelyn Regner, Alfred Sant, Aurore Lalucq, Marc Angel, Eero Heinäluoma, Pedro Marques, Gabriele Bischoff, Margarida Marques



5 bis. sottolinea la necessità che il piano per la ripresa tuteli i lavoratori, sia dipendenti sia autonomi, e le PMI e garantisca loro una compensazione dei redditi; osserva che la ripresa deve basarsi su una convergenza socioeconomica verso l'alto, sul dialogo sociale e sul miglioramento dei diritti sociali e delle condizioni di lavoro, con misure mirate per quanti hanno una forma di occupazione precaria; invita le istituzioni dell'UE e gli Stati membri a garantire che alle imprese sia fornito sostegno finanziario pubblico a condizione che i posti di lavoro e i redditi dei loro dipendenti siano garantiti e che l'impresa si impegni a favore degli obiettivi di sostenibilità, rispettando le norme internazionali sulle imprese responsabili;

Or. en




5 bis. sottolinea che il fondo per la ripresa dovrebbe sostenere il piano di investimenti per un'Europa sostenibile,

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concentrandosi fortemente su una transizione giusta finanziata in maniera ottimale, nell'ottica di sostenere gli Stati membri e i loro cittadini nella transizione verso un'economia inclusiva, basata sulla sostenibilità economica, sociale e ambientale;

Or. en

Emendamento 115Marco Zanni, Francesca Donato, Valentino Grant, Antonio Maria Rinaldi, Herve Juvin



5 bis. ritiene che il meccanismo europeo di stabilità (MES) sia uno strumento inadeguato nel rispondere efficacemente alle crisi economiche della zona euro e reputa opportuna una revisione del TFUE affinché la BCE possa acquistare direttamente i titoli di Stato dei paesi membri sul mercato primario;

Or. it




6. accoglie con favore l'attivazione della clausola di salvaguardia generale del patto di stabilità e crescita e si attende che rimanga attiva almeno fino alla fine del 2021 per sostenere gli sforzi degli Stati membri finalizzati a riprendersi dalla crisi della pandemia e rafforzare la loro resilienza economica e sociale;

6. si rammarica dell'attivazione della clausola di salvaguardia generale del patto di stabilità e crescita e si attende che rimanga attiva almeno fino alla fine del 2021 per consentire un aumento della spesa pubblica degli Stati membri e un maggiore finanziamento della stessa tramite debito, il che non farà altro che

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aumentare la volatilità del mercato; esorta la Commissione e gli Stati membri a concentrarsi su una ripresa sostenibile dalle conseguenze delle misure di confinamento a seguito della crisi della pandemia e rafforzare la loro resilienza economica e sociale;

Or. en

Emendamento 117Ivars Ijabs, Luis Garicano, Engin Eroglu, Dragoș Pîslaru, Olivier Chastel, Billy Kelleher




6. accoglie con favore l'attivazione della clausola di salvaguardia generale del patto di stabilità e crescita in caso di grave recessione economica;

osserva che, ai fini di una maggiore efficienza e credibilità, contestualmente all'attivazione avrebbero dovuto essere fornite informazioni sulle tempistiche e le condizioni per la revoca della clausola o per il suo riesame, e chiede alla Commissione di fornire tali informazioni sulla base di dati e risultati economici;si attende che la clausola rimanga attiva fino a quando l'economia europea non sarà tornata ai livelli di PIL reale precedenti la crisi, in modo da sostenere gli sforzi degli Stati membri finalizzati a riprendersi dalla crisi della pandemia e rafforzare la loro resilienza economica e sociale;

chiede un riesame del patto di stabilità e crescita a seguito della crisi COVID-19, al fine di consentire una risposta ancora più adeguata alle crisi, garantendo nel

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contempo la sostenibilità del debito nella zona euro, semplificando le relative norme e procedure e migliorando il rispetto delle stesse;

Or. en

Emendamento 118Joachim Schuster, Jonás Fernández, Carmen Avram, Csaba Molnár, Evelyn Regner, Aurore Lalucq, Paul Tang, Marc Angel, Eero Heinäluoma, Pedro Marques, Gabriele Bischoff




6. accoglie con favore l'attivazione della clausola di salvaguardia generale del patto di stabilità e crescita e si attende che rimanga attiva almeno fino alla fine del 2021 per sostenere gli sforzi degli Stati membri finalizzati a riprendersi dalla crisi della pandemia e rafforzare la loro resilienza economica e sociale e per aprire la strada a una transizione ecologica equa e inclusiva, che sostenga la competitività dell'economia e che faccia fronte ai rischi posti dai cambiamenti climatici, compreso il conseguente aumento delle disparità regionali e delle disuguaglianze sociali; condivide, a tale proposito, l'opinione del Comitato consultivo europeo per le finanze pubbliche, il quale ritiene che una rapida inversione dell'orientamento di bilancio non sia favorevole alla ripresa e che per sostenere la domanda occorrano, anche nel 2021, un sostegno di bilancio più ampio e prolungato e un'estensione delle misure di bilancio discrezionali, compresa una solida componente di spesa pubblica1 sexies;_________________1 sexies Relazione 2020 del Comitato consultivo europeo per le finanze pubbliche "Assessment of the fiscal

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stance appropriate for the euro area" (Valutazione dell'orientamento di bilancio appropriato per la zona euro), https://ec.europa.eu/info/publications/assessment-fiscal-stance-appropriate-euro-area_en.

Or. en





6. accoglie con favore l'attivazione della clausola di salvaguardia generale del patto di stabilità e crescita e chiede che rimanga attiva per tutto il tempo necessario, al fine di sostenere gli sforzi degli Stati membri finalizzati a riprendersi dalla crisi della pandemia e rafforzare la loro resilienza economica e sociale; sottolinea, a tale proposito, che la ripresa attesa nel 2021 sarà solo parziale, il che comporta la necessità di estendere le misure discrezionali di sostegno al bilancio; condivide l'opinione del Comitato consultivo europeo per le finanze pubbliche, il quale ritiene che una rapida inversione dell'orientamento di bilancio non sia favorevole e che per sostenere la domanda occorra, anche nel 2021, un sostegno più ampio e prolungato, compresa una solida componente di spesa pubblica;

Or. en



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Paragrafo 6



6. accoglie con favore l'attivazione della clausola di salvaguardia generale del patto di stabilità e crescita e si attende che rimanga attiva almeno fino alla fine del 2021 per sostenere gli sforzi degli Stati membri finalizzati a riprendersi dalla crisi della pandemia e rafforzare la loro resilienza economica e sociale; prende atto delle preoccupazioni del Comitato consultivo europeo per le finanze pubbliche riguardo al fatto che la clausola di salvaguardia generale non preveda una durata massima, ed esorta pertanto gli Stati membri a definire un termine per il suo riesame, che potrebbe cadere nella primavera del 2021;

Or. en

Emendamento 121Martin Schirdewan




6. accoglie con favore l'attivazione della clausola di salvaguardia generale del patto di stabilità e crescita e insiste affinché rimanga attiva fino a quando il patto non sarà abrogato o radicalmente trasformato; osserva che i parametri principali esistenti in relazione al debito e al disavanzo sono completamente distaccati dalla realtà e insiste affinché non vengano mai più applicati; ritiene che, qualora in un futuro quadro macroeconomico vengano concordati nuovi obiettivi, questi debbano orientarsi verso indicatori in materia di clima e benessere;

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Or. en





6. accoglie con favore l'attivazione della clausola di salvaguardia generale del patto di stabilità e crescita e si attende che rimanga attiva almeno fino alla fine del 2021 per sostenere gli sforzi di tutti i livelli amministrativi degli Stati membri, in particolare quelli responsabili dei sistemi sanitari pubblici, finalizzati a riprendersi dalla crisi della pandemia e rafforzare la loro resilienza economica e sociale;

Or. en

Emendamento 123Gilles Boyer, Stéphanie Yon-Courtin




6. accoglie con favore l'attivazione della clausola di salvaguardia generale del patto di stabilità e crescita e si attende che rimanga attiva almeno fino alla fine del 2021 e fino a quando non saranno state ripristinate la crescita e la stabilità economiche, in modo da sostenere gli sforzi degli Stati membri finalizzati a riprendersi dalla crisi della pandemia e rafforzare la loro resilienza economica e sociale;

Or. en

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6. accoglie con favore l'attivazione della clausola di salvaguardia generale del patto di stabilità e crescita per sostenere gli sforzi degli Stati membri finalizzati a riprendersi dalla crisi della pandemia e rafforzare la loro resilienza economica e sociale;

Or. en

Emendamento 125Enikő Győri, Markus Ferber, Agnès Evren, Danuta Maria Hübner, Inese Vaidere, Siegfried Mureşan, Luděk Niedermayer, Isabel Benjumea Benjumea




6. prende atto della temporanea attivazione della clausola di salvaguardia generale del patto di stabilità e crescita e si attende che rimanga attiva non più del tempo strettamente necessario per sostenere gli sforzi degli Stati membri finalizzati a riprendersi dalla crisi della pandemia e rafforzare la loro competitività e resilienza economica e sociale;

Or. en


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6. accoglie con favore l'attivazione della clausola di salvaguardia generale del patto di stabilità e crescita e si attende che rimanga attiva almeno fino alla fine del 2021 e fino a una ripresa completa di tutti gli Stati membri, in modo da sostenere i loro sforzi per riprendersi dalla crisi della pandemia e rafforzare la loro resilienza economica e sociale;

Or. en

Emendamento 127Margarida Marques




6. accoglie con favore l'attivazione della clausola di salvaguardia generale del patto di stabilità e crescita e si attende che rimanga attiva fino a quando gli Stati membri forniranno sostegno alla spesa a favore della crescita per riprendersi dalla crisi della pandemia, garantire una stabilizzazione nel breve termine e rafforzare la loro resilienza economica e sociale;

Or. en



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IT


6 bis. sottolinea che le attuali norme di bilancio dell'UE hanno dimostrato di garantire la flessibilità necessaria nei momenti di crisi e hanno dato prova di un'anticiclicità straordinaria che consente a tutti gli Stati membri di adottare l'orientamento di bilancio necessario a proteggere le economie dell'UE;

Or. en

Emendamento 129Clara Ponsatí Obiols



6 bis. ritiene che, prima dell'abrogazione della clausola di salvaguardia, gli Stati membri debbano ripartire i propri obiettivi in materia di disavanzo pubblico tra i loro diversi livelli di amministrazione in maniera proporzionale alla relativa partecipazione alla spesa generale dello Stato membro;

Or. en




6 bis. accoglie con favore la raccomandazione del Comitato consultivo europeo per le finanze pubbliche1 bis secondo cui al massimo entro la primavera del 2021 dovrebbero essere

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forniti orientamenti in merito alle tempistiche e alle condizioni per la revoca della clausola di salvaguardia generale;_________________1 bis Comitato consultivo europeo per le finanze pubbliche, 2020, "Assessment of the fiscal stance appropriate for the euro area in 2021" (Valutazione dell'orientamento di bilancio appropriato per la zona euro nel 2021).

Or. en




6 bis. esorta la Commissione a presentare una tabella di marcia per garantire una revoca tempestiva della clausola di salvaguardia generale del patto di stabilità e crescita;

Or. en




7. ricorda la necessità specifica di promuovere la convergenza all'interno della zona euro;

7. ricorda la necessità specifica di predisporre una dissoluzione ordinata della zona euro; invita la Commissione a elaborare scenari per il recesso degli Stati membri dalla zona euro, compresa una proposta di modifica del trattato che renda possibile espellere Stati membri

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IT

dalla zona euro qualora comportino costantemente problemi per la zona euro nel suo complesso;

Or. en





7. ricorda la necessità specifica di promuovere la convergenza all'interno della zona euro; accoglie con favore la proposta della Commissione in merito a uno strumento di sostegno alla solvibilità volto a migliorare la parità di condizioni nel mercato interno;

Or. en





7. ricorda l'urgente necessità specifica di promuovere la convergenza all'interno dell'UE e, più nello specifico, della zona euro;

Or. en

Emendamento 135Enikő Győri, Markus Ferber, Eva Maydell, Danuta Maria Hübner, Siegfried Mureşan, Lídia Pereira, Luděk Niedermayer, Isabel Benjumea Benjumea

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7. ricorda la necessità specifica di promuovere la convergenza all'interno della zona euro e di conseguenza nell'UE;

Or. en





7. ricorda la necessità specifica di promuovere la convergenza della crescita all'interno della zona euro;

Or. en





7. ricorda la necessità di assicurare la crescita in tutti i paesi all'interno della zona euro;

Or. de



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IT

Paragrafo 7 bis (nuovo)


7 bis. chiede che le istituzioni europee e gli Stati membri traggano i giusti insegnamenti dalla crisi della COVID-19 e si impegnino a collaborare molto più strettamente nel settore sanitario; chiede pertanto l'adozione di una serie di misure intese a istituire un'unione sanitaria europea; invita la Commissione a integrare il conseguente finanziamento del sistema sanitario, nonché indicatori e obiettivi in materia di benessere, all'interno delle raccomandazioni specifiche per paese nel quadro del semestre europeo;

Or. fr




7 bis. ricorda l'urgente necessità di completare e rafforzare l'architettura dell'UEM al fine di proteggere i cittadini e ridurre la pressione sulle finanze pubbliche durante gli shock esterni, in modo da superare gli squilibri sociali ed economici, completando l'Unione bancaria e l'Unione dei mercati dei capitali e creando una capacità di bilancio per la zona euro, una funzione di stabilizzazione macroeconomica e di coesione per la zona euro e un regime europeo di riassicurazione dell'indennità di disoccupazione, nell'ottica di rispondere alle aspettative dei cittadini;

Or. en

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IT




7 bis. sottolinea la dannosità delle pratiche di evasione ed elusione fiscali nei confronti dei bilanci nazionali ed europei; sottolinea che le imprese registrate nei territori che rientrano nell'elenco dell'UE delle giurisdizioni non cooperative a fini fiscali non dovrebbero essere ammissibili a ricevere aiuti di Stato e altro sostegno pubblico durante e dopo la fase di ripresa, a meno che non dimostrino di svolgere un'attività economica legittima in quei paesi;

Or. en




7 bis. osserva con preoccupazione che gli squilibri di TARGET2 stanno aumentando, nonostante la riduzione degli squilibri commerciali, il che indica un deflusso continuo di capitali dalla periferia della zona euro; è preoccupato in particolare per le passività dell'Italia nel quadro di TARGET2, che hanno raggiunto un nuovo livello record di 537 miliardi di EUR;

Or. en

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Emendamento 142Evelyn Regner



7 bis. invita la Commissione e il Consiglio a integrare la dimensione di genere in tutti i bilanci e gli investimenti nell'ambito del pacchetto per la ripresa, assegnando le risorse in modo equo e giusto e in maniera tale da riflettere le attuali necessità degli uomini e delle donne;

Or. en




8. accoglie con favore la conclusione del Comitato consultivo europeo per le finanze pubbliche9 secondo cui il quadro di bilancio deve essere rivisto ed è convinto che la profonda crisi economica innescata dalla pandemia aggravi ulteriormente tale esigenza; ritiene che il riesame e le riforme debbano soddisfare i requisiti di cui sopra in termini di aumento degli investimenti connessi ai cambiamenti climatici e alla digitalizzazione e di stabilizzazione del nuovo livello di investimenti, garantendo nel contempo una sana gestione di bilancio;

8. accoglie con favore la conclusione del Comitato consultivo europeo per le finanze pubbliche secondo cui il quadro di bilancio deve essere rivisto ed è convinto che la profonda crisi economica innescata dalla pandemia aggravi ulteriormente tale esigenza; si compiace del fatto che la Commissione abbia avviato un processo che dovrebbe condurre a tale riesame e chiede un dibattito approfondito e democratico sullo stesso, prima della sua adozione; ricorda l'opinione scientifica diffusa secondo la quale esiste una probabilità non trascurabile che i cambiamenti climatici e il deterioramento della biodiversità causeranno eventi dirompenti, finora sconosciuti e con conseguenze economiche e sociali importanti e irreversibili; sottolinea che la base imponibile, la stabilità dei mercati

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IT

finanziari e la sostenibilità delle finanze pubbliche dipendono strettamente dalla sostenibilità ecologica e sociale dell'economia e dalla sua resilienza; ritiene che, ai fini di una gestione di bilancio sostenibile, sana e orientata al benessere dei cittadini, il riesame del quadro di bilancio dovrebbe migliorare l'equilibrio tra le esigenze di coordinamento dei disavanzi pubblici e la necessità prioritaria di trarre vantaggio da un aumento sostenibile degli investimenti a favore della transizione ecologica, della resilienza, compresa quella sanitaria, e della digitalizzazione;

_________________9 Relazione annuale 2019 del Comitato consultivo europeo per le finanze pubbliche, pag. 71 - https:/ec.europa.eu/info/sites/infos/files/2019-efb-annual-report_en.pdf.

Or. fr

Emendamento 144Joachim Schuster, Jonás Fernández, Csaba Molnár, Pedro Silva Pereira, Evelyn Regner, Aurore Lalucq, Paul Tang, Marc Angel, Pedro Marques, Gabriele Bischoff



8. accoglie con favore la conclusione del Comitato consultivo europeo per le finanze pubbliche9 secondo cui il quadro di bilancio deve essere rivisto ed è convinto che la profonda crisi economica innescata dalla pandemia aggravi ulteriormente tale esigenza; ritiene che il riesame e le riforme debbano soddisfare i requisiti di cui sopra in termini di aumento degli investimenti connessi ai cambiamenti climatici e alla digitalizzazione e di stabilizzazione del nuovo livello di investimenti, garantendo nel contempo una sana gestione di

8. accoglie con favore la conclusione del Comitato consultivo europeo per le finanze pubbliche9 secondo cui il quadro di bilancio deve essere rivisto a causa della sua complessità non necessaria, della sua prociclicità, della sua eccessiva dipendenza da variabili non osservabili e del fatto che esso non ha né salvaguardato la qualità della spesa pubblica né promosso gli investimenti pubblici durante il periodo di crescita negli ultimi sette anni prima della crisi; è convinto che la profonda crisi economica

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bilancio; innescata dalla pandemia aggravi ulteriormente tale esigenza; ritiene che il riesame e le riforme debbano soddisfare i requisiti di cui sopra in termini di aumento degli investimenti connessi ai cambiamenti climatici e alla digitalizzazione e di stabilizzazione del nuovo livello di investimenti, garantendo nel contempo una sana gestione di bilancio;

_________________ _________________9 Relazione annuale 2019 del Comitato consultivo europeo per le finanze pubbliche, pag. 71 - https:/ec.europa.eu/info/sites/infos/files/2019-efb-annual-report_en.pdf.

9 Relazione annuale 2019 del Comitato consultivo europeo per le finanze pubbliche, https://ec.europa.eu/info/sites/info/files/2019-efb-annual-report_en.pdf.

Or. en

Emendamento 145Luděk Niedermayer




8. accoglie con favore la conclusione del Comitato consultivo europeo per le finanze pubbliche9 secondo cui il quadro di bilancio deve essere rivisto ed è convinto che la profonda crisi economica innescata dalla pandemia aggravi ulteriormente tale esigenza;

_________________ _________________9 Relazione annuale 2019 del Comitato consultivo europeo per le finanze pubbliche, pag. 71 - https:/ec.europa.eu/info/sites/infos/files/20

9 Relazione annuale 2019 del Comitato consultivo europeo per le finanze pubbliche, pag. 71 - https:/ec.europa.eu/info/sites/infos/files/20

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IT

19-efb-annual-report_en.pdf. 19-efb-annual-report_en.pdf.

Or. en

Emendamento 146Enikő Győri, Markus Ferber, Eva Maydell, Danuta Maria Hübner, Inese Vaidere, Siegfried Mureşan, Lídia Pereira, Isabel Benjumea Benjumea




8. accoglie con favore la conclusione del Comitato consultivo europeo per le finanze pubbliche9 secondo cui il quadro di bilancio deve essere riesaminato ed è convinto che la profonda crisi economica innescata dalla pandemia aggravi ulteriormente tale esigenza; ritiene che il riesame debba soddisfare i requisiti di cui sopra in termini di aumento degli investimenti connessi alla ripresa dell'economia dell'UE, segnatamente a favore delle PMI, del mercato unico e della sua competitività, ai cambiamenti climatici e alla digitalizzazione, e in termini di stabilizzazione del nuovo livello di investimenti, garantendo nel contempo una sana gestione di bilancio e riprendendo la creazione di riserve di bilancio per essere in grado di rispondere efficacemente a eventuali sfide future;


9 Relazione annuale 2019 del Comitato consultivo europeo per le finanze pubbliche, pag. 71 - https:/ec.europa.eu/info/sites/infos/files/2019-efb-annual-report_en.pdf.

Or. en

Emendamento 147Fabio Massimo Castaldo

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IT




8. accoglie con favore la conclusione del Comitato consultivo europeo per le finanze pubbliche9 secondo cui il quadro di bilancio deve essere rivisto ed è convinto che la profonda crisi economica innescata dalla pandemia aggravi ulteriormente tale esigenza; ritiene che il riesame e le riforme debbano soddisfare i requisiti di cui sopra in termini di aumento degli investimenti connessi ai cambiamenti climatici e alla digitalizzazione e di stabilizzazione del nuovo livello di investimenti, garantendo nel contempo una sana gestione di bilancio; evidenzia a tal fine l'esigenza di escludere gli investimenti pubblici produttivi e quelli connessi alla transizione energetica e digitale dal computo del deficit;

_________________ _________________9 Relazione annuale 2019 del Comitato consultivo europeo per le finanze pubbliche, pag. 71 -https:/ec.europa.eu/info/sites/infos/files/2019-efb-annual-report_en.pdf.

9 Relazione annuale 2019 del Comitato consultivo europeo per le finanze pubbliche, pag. 71 -https:/ec.europa.eu/info/sites/infos/files/2019-efb-annual-report_en.pdf.

Or. it




8. accoglie con favore la conclusione del Comitato consultivo europeo per le finanze pubbliche9 secondo cui il quadro di bilancio deve essere rivisto ed è convinto

8. accoglie con favore la conclusione del Comitato consultivo europeo per le finanze pubbliche9 secondo cui il quadro di bilancio deve essere rivisto a causa della

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che la profonda crisi economica innescata dalla pandemia aggravi ulteriormente tale esigenza; ritiene che il riesame e le riforme debbano soddisfare i requisiti di cui sopra in termini di aumento degli investimenti connessi ai cambiamenti climatici e alla digitalizzazione e di stabilizzazione del nuovo livello di investimenti, garantendo nel contempo una sana gestione di bilancio;

sua complessità non necessaria e della sua prociclicità; è convinto che la profonda crisi economica innescata dalla pandemia aggravi ulteriormente tale esigenza; ritiene che il riesame e le riforme debbano soddisfare i requisiti di cui sopra in termini di aumento degli investimenti connessi ai cambiamenti climatici e alla digitalizzazione, nonché alla resilienza sociale, economica e ambientale, e in termini di stabilizzazione del nuovo livello di investimenti, garantendo nel contempo una gestione di bilancio sostenibile;



Or. en





8. accoglie con favore la conclusione del Comitato consultivo europeo per le finanze pubbliche9 secondo cui il quadro di bilancio deve essere rivisto con l'obiettivo di evitare una seconda crisi dovuta all'austerità; è convinto che la profonda crisi economica innescata dalla pandemia aggravi ulteriormente tale esigenza; ritiene che il riesame e le riforme debbano soddisfare i requisiti di cui sopra in termini di aumento degli investimenti socialmente consapevoli connessi ai cambiamenti climatici e alla digitalizzazione e di stabilizzazione del nuovo livello di investimenti, garantendo nel contempo una sana gestione di bilancio;

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IT



Or. en





8. prende atto della conclusione del Comitato consultivo europeo per le finanze pubbliche9 secondo cui il quadro di bilancio deve essere rivisto ed è convinto che la profonda crisi economica innescata dalle misure di confinamento adottate a seguito della pandemia aggravi ulteriormente tale esigenza; ritiene che il riesame e le riforme debbano soddisfare i requisiti di cui sopra in termini di garanzia di una sana gestione di bilancio;



Or. en



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Paragrafo 8



8. accoglie con favore la conclusione del Comitato consultivo europeo per le finanze pubbliche9 secondo cui il quadro di bilancio deve essere rivisto ed è convinto che la profonda crisi economica innescata dalla pandemia aggravi ulteriormente tale esigenza; ritiene che il riesame e le riforme debbano assicurare la rigorosa applicazione di una sana gestione di bilancio e aprire la strada a livelli di debito pubblico sostenibili negli Stati membri;



Or. en




8. accoglie con favore la conclusione del Comitato consultivo europeo per le finanze pubbliche9 secondo cui il quadro di bilancio deve essere rivisto ed è convinto che la profonda crisi economica innescata dalla pandemia aggravi ulteriormente tale esigenza; ritiene che il riesame e le riforme debbano soddisfare i requisiti di cui sopra in termini di aumento degli investimenti connessi ai cambiamenti climatici e alla digitalizzazione e di stabilizzazione del

8. accoglie con favore la conclusione del Comitato consultivo europeo per le finanze pubbliche9 secondo cui il quadro di bilancio deve essere rivisto ed è convinto che la profonda crisi economica innescata dalla pandemia aggravi ulteriormente tale esigenza; ritiene che il riesame e le riforme debbano soddisfare i requisiti di cui sopra in termini di aumento degli investimenti connessi ai cambiamenti climatici e alla digitalizzazione e di stabilizzazione del

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nuovo livello di investimenti, garantendo nel contempo una sana gestione di bilancio;

nuovo livello di investimenti, garantendo nel contempo una gestione di bilancio sana e sostenibile;



Or. en




8 bis. osserva che la Corte dei conti europea ha rilevato che, in relazione alla procedura per gli squilibri macroeconomici, le modalità con cui la Commissione classifica gli Stati membri affetti da squilibri non sono sufficientemente trasparenti, che le raccomandazioni specifiche per paese formulate dalla Commissione nel quadro della procedura per gli squilibri macroeconomici non derivano effettivamente dagli squilibri individuati e che, in generale, la procedura e le sue implicazioni non sono sufficientemente visibili e, a tale riguardo, vi è una mancanza di consapevolezza e comprensione da parte dell'opinione pubblica1 bis; chiede un riesame del quadro macroeconomico nell'ottica di migliorare la trasparenza e la rendicontabilità dei processi di classificazione e raccomandazione;_________________1 bis Corte dei conti europea, 2018, "È raggiunto il principale obiettivo del

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braccio preventivo del Patto di stabilità e crescita?", relazione speciale n. 18/2018, https://www.eca.europa.eu/it/Pages/DocItem.aspx?did=46430.

Or. en




8 bis. si rammarica della scarsa applicazione delle norme di bilancio dell'UE prima della pandemia di COVID-19;

Or. en

Emendamento 155Francesca Donato, Marco Zanni, Antonio Maria Rinaldi, Valentino Grant



9. è preoccupato per l'impatto negativo significativo ma disomogeneo della crisi da Covid-19 sul disavanzo pubblico e sul debito privato, il che aggrava ulteriormente la situazione degli Stati membri particolarmente colpiti dalla pandemia e/o dai preesistenti elevati livelli di debito pubblico; chiede una soluzione che garantisca la sostenibilità del debito pubblico;

soppresso

Or. en

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9. è preoccupato per l'impatto negativo significativo ma disomogeneo della crisi da COVID-19 sul disavanzo pubblico e sul debito privato, il che aggrava ulteriormente la situazione degli Stati membri particolarmente colpiti dalla pandemia e/o dai preesistenti elevati livelli di debito pubblico; chiede una soluzione che garantisca la sostenibilità del debito pubblico; ritiene che ciò richieda l'introduzione di obbligazioni comuni che consentano ai governi, in risposta alla crisi sanitaria ed economica causata dal coronavirus, di spendere con modalità che non accrescano il loro debito nazionale e mantengano relativamente bassi i costi di prestito o, preferibilmente, la cancellazione del debito pubblico acquistato dalla BCE nel quadro del programma di acquisto per l'emergenza pandemica oppure la concessione di crediti su base pro capite ai governi nazionali da parte della BCE per finanziare direttamente la spesa connessa alla pandemia;

Or. en




9. è preoccupato per l'impatto negativo significativo ma disomogeneo della crisi da Covid-19 sul disavanzo

9. è preoccupato per l'impatto negativo significativo ma disomogeneo della crisi da COVID-19 sul disavanzo

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pubblico e sul debito privato, il che aggrava ulteriormente la situazione degli Stati membri particolarmente colpiti dalla pandemia e/o dai preesistenti elevati livelli di debito pubblico; chiede una soluzione che garantisca la sostenibilità del debito pubblico;

pubblico e sul debito privato, il che aggrava ulteriormente la situazione degli Stati membri particolarmente colpiti dalla pandemia e/o dai preesistenti elevati livelli di debito pubblico; chiede una soluzione che garantisca la sostenibilità del debito pubblico e sottolinea che il debito privato, se eccessivo, può svolgere un ruolo significativo per quanto riguarda la stabilità della zona euro; ricorda pertanto la necessità di un'adeguata vigilanza macroprudenziale;

Or. en





9. è preoccupato per l'impatto negativo significativo ma disomogeneo delle misure di confinamento adottate a seguito della crisi da COVID-19 sul disavanzo pubblico e sul debito privato, il che aggrava ulteriormente la situazione degli Stati membri particolarmente colpiti dalla pandemia e/o dai preesistenti elevati livelli di debito pubblico; chiede ambiziosi tagli del debito pubblico e una revisione ambiziosa della cultura del finanziamento tramite debito in tutta l'UE, se si vuole che la moneta unica sopravviva al prossimo decennio;

Or. en

Emendamento 159Enikő Győri, Markus Ferber, Eva Maydell, Danuta Maria Hübner, Inese Vaidere, Siegfried Mureşan, Isabel Benjumea Benjumea


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Paragrafo 9



9. è preoccupato per l'impatto negativo significativo ma disomogeneo della crisi da COVID-19 sul disavanzo pubblico e sul debito privato, il che aggrava ulteriormente la situazione degli Stati membri particolarmente colpiti dalla pandemia e/o dai preesistenti elevati livelli di debito pubblico; chiede una soluzione che garantisca la riduzione sostenibile del debito pubblico, in particolare negli Stati membri che presentavano livelli elevati di debito pubblico prima delle conseguenze negative della pandemia;

Or. en





9. è preoccupato per l'impatto negativo significativo ma disomogeneo della crisi da COVID-19 sul disavanzo pubblico e sul debito privato, il che aggrava ulteriormente la situazione degli Stati membri particolarmente colpiti dalla pandemia e/o dai preesistenti elevati livelli di debito pubblico accompagnati da rigide misure di austerità; chiede una soluzione flessibile che garantisca la sostenibilità del debito pubblico;

Or. en


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9. è preoccupato per l'impatto negativo significativo ma disomogeneo della crisi da COVID-19 sul disavanzo pubblico e sul debito privato in tutta la zona euro, il che aggrava ulteriormente la situazione degli Stati membri particolarmente colpiti dalla pandemia e/o dai preesistenti elevati livelli di debito pubblico; chiede una soluzione che garantisca la sostenibilità del debito pubblico;

Or. en




9 bis. ricorda che le numerose riforme strutturali favorevoli alla crescita non richiedono un margine di bilancio ma piuttosto sforzi legislativi e amministrativi volti a potenziare le forze di mercato e le iniziative del settore privato;

Or. en




10. ritiene essenziale che la revisione 10. ritiene essenziale abrogare la

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del quadro di politica di bilancio ed economica dell'UE sia completata al momento dell'abrogazione della clausola di salvaguardia e permetta alla politica di bilancio di rispondere con discrezione agli shock nel breve periodo e di ridurre gli elevati indici di indebitamento pubblico ad un valore di riferimento concordato nel lungo periodo, consentendo nel contempo un livello sufficiente di investimenti pubblici, politiche fiscali progressive, il rimborso dei prestiti in modo adeguato al ciclo e la modernizzazione a lungo termine dei beni pubblici;

clausola di salvaguardia il prima possibile e ridurre gli elevati indici di indebitamento pubblico ad un valore minimo assoluto nel lungo periodo;

Or. en




10. ritiene essenziale che la revisione del quadro di politica di bilancio ed economica dell'UE sia completata al momento dell'abrogazione della clausola di salvaguardia e permetta alla politica di bilancio di rispondere con discrezione agli shock nel breve periodo e di ridurre gli elevati indici di indebitamento pubblico ad un valore di riferimento concordato nel lungo periodo, consentendo nel contempo un livello sufficiente di investimenti pubblici, politiche fiscali progressive, il rimborso dei prestiti in modo adeguato al ciclo e la modernizzazione a lungo termine dei beni pubblici;

10. ritiene essenziale che la revisione del quadro di politica di bilancio ed economica dell'UE sia completata al momento dell'abrogazione della clausola di salvaguardia e permetta alla politica di bilancio di rispondere con discrezione agli shock nel breve periodo e di ridurre gli elevati indici di indebitamento pubblico ad un valore di riferimento concordato nel lungo periodo, consentendo nel contempo un livello sufficiente di investimenti pubblici, politiche fiscali progressive, il rimborso dei prestiti in modo adeguato al ciclo e la modernizzazione a lungo termine dei beni pubblici; sottolinea, a tale riguardo, la necessità di soluzioni su misura per gli Stati membri nel patto di stabilità e crescita, che si basa su norme rigorose, ma senza compromettere la competitività dei paesi e, sinora, le loro specificità socioeconomiche;

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Or. en

Emendamento 165Fabio Massimo Castaldo, Clara Ponsatí Obiols




10. ritiene essenziale che la revisione del quadro di politica di bilancio ed economica dell'UE sia completata al momento dell'abrogazione della clausola di salvaguardia e permetta alla politica di bilancio di rispondere con discrezione agli shock nel breve periodo e di ridurre gli elevati indici di indebitamento pubblico ad un valore di riferimento concordato nel lungo periodo, consentendo nel contempo un livello sufficiente di investimenti pubblici, politiche fiscali progressive, il rimborso dei prestiti in modo adeguato al ciclo e la modernizzazione a lungo termine dei beni pubblici; accoglie con favore l'intenzione della Commissione di formulare una proposta di revisione del quadro di governance economica dell'UE all'inizio del 2021;

Or. it




10. ritiene essenziale che la revisione del quadro di politica di bilancio ed economica dell'UE sia completata al momento dell'abrogazione della clausola di salvaguardia e permetta alla politica di

10. ritiene essenziale definire criteri per predisporre un calendario per la reintroduzione delle norme di bilancio dell'UE, dato che il quadro di politica di bilancio ed economica dell'UE permette

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bilancio di rispondere con discrezione agli shock nel breve periodo e di ridurre gli elevati indici di indebitamento pubblico ad un valore di riferimento concordato nel lungo periodo, consentendo nel contempo un livello sufficiente di investimenti pubblici, politiche fiscali progressive, il rimborso dei prestiti in modo adeguato al ciclo e la modernizzazione a lungo termine dei beni pubblici;

alla politica di bilancio di rispondere con discrezione agli shock nel breve periodo e di ridurre gli elevati indici di indebitamento pubblico ad un valore di riferimento concordato nel lungo periodo;

Or. en

Emendamento 167Joachim Schuster, Carmen Avram, Csaba Molnár, Pedro Silva Pereira, Evelyn Regner, Aurore Lalucq, Marc Angel, Pedro Marques, Gabriele Bischoff




10. ritiene essenziale che la revisione del quadro di politica di bilancio ed economica dell'UE sia completata al momento dell'abrogazione della clausola di salvaguardia e fornisca soluzioni su misura per rispondere alle diverse esigenze degli Stati membri; chiede norme che permettano alla politica di bilancio di rispondere con discrezione agli shock nel breve periodo e di ridurre gli elevati indici di indebitamento pubblico ad un valore di riferimento concordato nel lungo periodo, consentendo nel contempo un livello sufficiente di investimenti pubblici, politiche fiscali progressive ed entrate pubbliche stabili, il rimborso dei prestiti in modo adeguato al ciclo e la modernizzazione a lungo termine dei beni pubblici;

Or. en

Emendamento 168

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IT

Aurore Lalucq




10. ritiene essenziale che la revisione del quadro di politica di bilancio ed economica dell'UE sia completata al momento dell'abrogazione della clausola di salvaguardia e permetta alla politica di bilancio di rispondere con discrezione agli shock nel breve periodo e di far convergere gli indici di indebitamento pubblico ad un valore di riferimento concordato nel lungo periodo, tenendo conto di un contesto macroeconomico che anche prima della pandemia, nel corso dell'ultimo decennio, aveva subito profondi cambiamenti e consentendo nel contempo un livello sufficiente di investimenti pubblici, politiche fiscali progressive, il rimborso dei prestiti in modo adeguato al ciclo e la modernizzazione a lungo termine dei beni pubblici;

Or. fr

Emendamento 169Enikő Győri, Danuta Maria Hübner, Inese Vaidere, Siegfried Mureşan, Isabel Benjumea Benjumea



10. ritiene essenziale che la revisione del quadro di politica di bilancio ed economica dell'UE sia completata al momento dell'abrogazione della clausola di salvaguardia e permetta alla politica di bilancio di rispondere con discrezione agli shock nel breve periodo e di ridurre gli elevati indici di indebitamento pubblico ad

10. ritiene essenziale che il riesame del quadro di politica di bilancio ed economica dell'UE sia completato al momento della disattivazione della clausola di salvaguardia, ma non dopo che la motivazione alla base dell'attivazione abbia cessato di sussistere, per permettere alla politica di bilancio di rispondere con

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un valore di riferimento concordato nel lungo periodo, consentendo nel contempo un livello sufficiente di investimenti pubblici, politiche fiscali progressive, il rimborso dei prestiti in modo adeguato al ciclo e la modernizzazione a lungo termine dei beni pubblici;

discrezione a futuri shock nel breve periodo; ritiene pertanto estremamente importante ridurre gli elevati indici di indebitamento pubblico degli Stati membri ad un valore di riferimento concordato nell'arco di tempo prestabilito, equilibrando nel contempo i bilanci nazionali per consentire un livello sufficiente di investimenti pubblici e convergenza e la modernizzazione a lungo termine dei beni pubblici;

Or. en





10. ritiene essenziale che la revisione del quadro di politica di bilancio ed economica dell'UE sia completata al momento dell'abrogazione della clausola di salvaguardia e permetta alla politica di bilancio di rispondere con discrezione agli shock nel breve periodo e di ridurre gli elevati indici di indebitamento pubblico al 60 % del PIL nel lungo periodo, consentendo nel contempo un livello efficiente di investimenti pubblici in linea con le norme di bilancio dell'UE e investimenti efficienti nei beni pubblici;

Or. en



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IT



10. ritiene essenziale che il riesame del quadro di politica di bilancio ed economica dell'UE sia completato a tempo debito e permetta alla politica di bilancio di rispondere con discrezione agli shock nel breve periodo e di ridurre gli elevati indici di indebitamento pubblico ad un valore di riferimento concordato nel lungo periodo; sottolinea che il riesame del quadro di governance economica dovrebbe inoltre analizzare in che modo sia possibile migliorare l'applicazione e il rispetto delle norme di bilancio dell'UE;

Or. en





10. ritiene essenziale che la revisione del quadro di politica di bilancio ed economica dell'UE sia completata al momento dell'abrogazione della clausola di salvaguardia e permetta alla politica di bilancio di rispondere con discrezione agli shock nel breve periodo e di ridurre gli elevati indici di indebitamento pubblico ad un valore di riferimento concordato nel lungo periodo, consentendo nel contempo un livello sufficiente di investimenti pubblici, politiche fiscali progressive e il rimborso dei prestiti in modo adeguato al ciclo;

Or. en

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IT

Emendamento 173Margarida Marques




10. ritiene essenziale che siano forniti orientamenti più chiari su come dovrebbe essere abrogata la clausola di salvaguardia e che la revisione del quadro di politica di bilancio ed economica dell'UE permetta alla politica di bilancio di rispondere con discrezione agli shock nel breve periodo e di ridurre gli elevati indici di indebitamento pubblico a valori di riferimento più realistici nel lungo periodo, consentendo nel contempo un livello sufficiente di investimenti pubblici, politiche fiscali progressive, il rimborso dei prestiti in modo adeguato al ciclo e la modernizzazione a lungo termine dei beni pubblici;

Or. en




10. ritiene essenziale che la revisione del quadro di politica di bilancio ed economica dell'UE sia completata al momento dell'abrogazione della clausola di salvaguardia e permetta alla politica di bilancio di rispondere con discrezione agli shock nel breve periodo e di ridurre gli elevati indici di indebitamento pubblico ad un valore di riferimento concordato nel lungo periodo, consentendo nel contempo

10. ritiene essenziale che la revisione del quadro di politica di bilancio ed economica dell'UE sia completata al momento dell'abrogazione della clausola di salvaguardia e permetta alla politica di bilancio di rispondere con discrezione agli shock nel breve periodo e di ridurre gli elevati indici di indebitamento pubblico ad un valore di riferimento concordato nel lungo periodo, consentendo nel contempo

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IT

un livello sufficiente di investimenti pubblici, politiche fiscali progressive, il rimborso dei prestiti in modo adeguato al ciclo e la modernizzazione a lungo termine dei beni pubblici;

un livello sufficiente di investimenti pubblici, politiche fiscali progressive, il rimborso dei prestiti in modo adeguato al ciclo e il rafforzamento a lungo termine dei beni pubblici;

Or. en





10. ritiene essenziale che la revisione del quadro di politica di bilancio ed economica dell'UE sia completata al momento dell'abrogazione della clausola di salvaguardia e permetta alla politica di bilancio di rispondere con discrezione agli shock nel breve periodo e di ridurre gradualmente gli elevati indici di indebitamento pubblico ad un valore di riferimento concordato nel lungo periodo attraverso il sostegno alla crescita, consentendo nel contempo un livello considerevole di investimenti pubblici, politiche fiscali sostenibili e il rimborso dei prestiti in modo adeguato al ciclo;

Or. en




10 bis. esorta la Commissione e il Consiglio a riconoscere, nel processo di riesame del quadro macroeconomico, che

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IT

le condizioni economiche prevalenti nell'UE negli anni novanta erano notevolmente diverse da quelle che predominano oggi; osserva che nel 1997 i tassi di interesse sui prestiti a lungo termine contratti dagli Stati erano del 5 % circa, il rapporto debito pubblico/PIL nell'UE era in media del 65-70 % del PIL, il debito pubblico mediano tra gli 11 membri iniziali della zona euro era pari a circa il 60 % del PIL, il tasso di crescita del PIL previsto era del 3 % annuo e l'inflazione era prevista al 2 %; osserva che, alla luce delle presenti condizioni economiche, mantenere il rapporto debito pubblico/PIL a un valore pari o inferiore al 60 % richiederebbe ai governi di limitare i disavanzi di bilancio al 3 % del PIL; ribadisce che, qualora in un futuro quadro macroeconomico vengano concordati nuovi obiettivi, questi dovranno riflettere le realtà economiche attuali e orientarsi verso indicatori in materia di clima e benessere; osserva che ciò richiederà una revisione del trattato;

Or. en




10 bis. deplora l'applicazione di doppi standard da parte della Commissione nei confronti degli Stati membri nell'applicazione delle procedure del patto di stabilità e crescita, a seconda dei colori politici dei rispettivi governi; rileva, a tal riguardo, l'assenza di azioni adeguate nei confronti di Germania e Olanda, che da anni violano le regole in materia di surplus delle partite correnti;

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IT

Or. it

Emendamento 178Marco Zanni, Francesca Donato, Valentino Grant, Antonio Maria Rinaldi, Herve Juvin, Hélène Laporte



10 bis. esorta la Commissione a rivedere la metodologia di calcolo delle stime del prodotto potenziale e dell'output gap, utilizzata per la valutazione della componente ciclica del saldo strutturale; ritiene che tale metodologia si è rivelata inadeguata e che, nel corso degli anni, ha dimostrato di produrre limitazioni eccessive, distorsive e dannose sulla capacità di spesa degli Stati;

Or. it

Emendamento 179Clara Ponsatí Obiols



10 bis. dichiara che l'attivazione della clausola di salvaguardia generale suggerisce di esaminare un obiettivo più flessibile in materia di disavanzo nel quadro del patto di stabilità e crescita; ritiene che tale obiettivo potrebbe variare in funzione del ciclo economico, essere utilizzato come misura anticiclica ed essere comunque allineato al principio della sostenibilità del debito pubblico;

Or. en

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IT




10 bis. avverte che il rilancio degli investimenti non dovrebbe essere considerato un'alternativa alle riforme volte ad accrescere la produttività;

Or. en




10 ter. rileva con preoccupazione che i surplus eccessivi delle partite correnti in alcuni Stati membri sono fonte di profondi squilibri macroeconomici che influiscono negativamente sulla stabilità e sostenibilità dell'intera Unione, ostacolando il processo di riequilibrio tra le economie della zona euro; deplora il fatto che la Commissione non abbia mai applicato gli strumenti correttivi disponibili nel quadro della procedura per gli squilibri macroeconomici (MIP) e la sollecita pertanto ad adottare misure efficaci per contrastare l'accumulazione di surplus eccessivi; sottolinea la necessità di dotare la zona euro di meccanismi interni di aggiustamento che prevedano trasferimenti fiscali dai paesi in surplus, in modo da garantire che le eccedenze vengano utilizzate per sostenere gli investimenti e l'economia nelle aree più vulnerabili della zona euro;

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IT

Or. it




10 ter. sottolinea che il principio del rapporto costi-benefici dovrebbe rappresentare la pietra angolare di tutti gli investimenti finanziati dall'UE; mette in risalto che i finanziamenti dell'UE dovrebbero essere associati a obiettivi e risultati misurabili, compreso un meccanismo di valutazione quantificabile e confrontabile che consentirà di paragonare e classificare l'efficienza dei singoli programmi dell'UE; sottolinea l'importanza della responsabilità e della trasparenza per gli organismi che ricevono i finanziamenti dell'UE;

Or. en




11. propone una combinazione di norme in materia di spesa per la spesa pubblica non destinata agli investimenti e una regola d'oro per gli investimenti pubblici che è centrale per entrambi gli aspetti; auspica una rapida ripresa dalla crisi di Covid-19 e una transizione verso una società più pulita, socialmente sostenibile e più digitale;

soppresso

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Or. en

Emendamento 184Enikő Győri, Markus Ferber, Agnès Evren, Danuta Maria Hübner, Inese Vaidere, Siegfried Mureşan, Lídia Pereira, Luděk Niedermayer, Isabel Benjumea Benjumea




11. auspica una rapida ripresa dell'UE dalla crisi di COVID-19 attraverso il rafforzamento del mercato unico, della competitività e della coesione e una transizione verso una società più pulita, socialmente sostenibile e più digitale;

Or. en





11. sottolinea che la solidità delle finanze pubbliche è l'obiettivo primario delle norme di bilancio europee e che nessun investimento dovrebbe dunque ricadere al di fuori del quadro di bilancio del patto di stabilità e crescita; auspica una rapida ripresa dalla crisi di COVID-19 e una transizione verso una società più pulita, socialmente sostenibile e più digitale;

Or. en

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IT





11. sottolinea che una parte sostanziale degli investimenti necessari alla ripresa dalla crisi COVID-19 e al conseguimento degli obiettivi del Green Deal europeo dovrà provenire dai bilanci pubblici nazionali e subnazionali; propone una combinazione di norme in materia di spesa per la spesa pubblica non destinata agli investimenti e una regola d'oro per gli investimenti pubblici che è centrale per entrambi gli aspetti; chiede l'introduzione di un trattamento qualificato per gli investimenti pubblici sostenibili e l'introduzione di una contabilizzazione degli ammortamenti per gli investimenti pubblici; auspica una rapida ripresa dalla crisi di COVID-19 e una transizione verso una società più pulita, socialmente sostenibile e più digitale;

Or. en

Emendamento 187Joachim Schuster, Jonás Fernández, Csaba Molnár, Pedro Silva Pereira, Evelyn Regner, Paul Tang, Marc Angel, Pedro Marques, Gabriele Bischoff



11. propone una combinazione di norme in materia di spesa per la spesa pubblica non destinata agli investimenti e una regola d'oro per gli investimenti pubblici che è centrale per entrambi gli aspetti; auspica una rapida ripresa dalla

11. propone una combinazione di norme in materia di spesa per la spesa pubblica non destinata agli investimenti e una regola d'oro per gli investimenti pubblici e gli investimenti in servizi di interesse pubblico che è centrale per

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IT

crisi di Covid-19 e una transizione verso una società più pulita, socialmente sostenibile e più digitale;

entrambi gli aspetti; auspica una rapida ripresa dalla crisi di COVID-19 e una transizione verso una società più pulita, socialmente sostenibile e più digitale; sottolinea a tale proposito che, secondo l'analisi del Comitato consultivo europeo per le finanze pubbliche, occorre una norma in materia di investimenti pubblici volta a proteggere la spesa pubblica a sostegno della crescita a favore delle priorità strategiche dell'UE e che tassi di interesse bassi offrono ai governi un'opportunità unica di investire nel futuro1 septies;_________________1 septies Relazione 2020 del Comitato consultivo europeo per le finanze pubbliche "Assessment of the fiscal stance appropriate for the euro area" (Valutazione dell'orientamento di bilancio appropriato per la zona euro), https://ec.europa.eu/info/sites/info/files/2020_06_25_efb_assessment_of_euro_area_fiscal_stance_en.pdf.

Or. en





11. propone una combinazione di norme in materia di spesa per la spesa pubblica non destinata agli investimenti e una regola d'oro per gli investimenti pubblici che è centrale per entrambi gli aspetti; auspica una rapida ripresa dalla crisi di Covid-19 e una transizione verso una società più pulita, socialmente sostenibile e più digitale; sottolinea la necessità di un cambio di rotta che segni l'abbandono definitivo delle politiche di

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IT

austerità e consenta l'adozione di politiche economiche sostenibili ed efficaci per contrastare la disoccupazione, la povertà e l'esclusione sociale;

Or. it





11. auspica una rapida ripresa dalla crisi di COVID-19 e una transizione verso una società più pulita, socialmente sostenibile e più digitale;

Or. en





11. propone di orientare la spesa pubblica non destinata agli investimenti attraverso regole differenziate a sostegno della transizione verso un'economia decarbonizzata e più equa e di utilizzare una regola d'oro per gli investimenti pubblici;

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IT

Or. fr





11. propone una combinazione di norme in materia di spesa per la spesa pubblica non destinata agli investimenti e una regola d'oro per gli investimenti pubblici che è centrale per entrambi gli aspetti; auspica una rapida ripresa dalla crisi di COVID-19 e una transizione su misura verso una società più pulita, sostenibile, socialmente equa e più digitale;

Or. en





11. propone una combinazione di norme in materia di spesa per la spesa pubblica non destinata agli investimenti e una regola d'oro per gli investimenti pubblici che è centrale per entrambi gli aspetti; auspica una rapida ripresa dalla crisi di COVID-19 e una transizione verso una zona euro più pulita, socialmente sostenibile e più competitiva;

Or. en

PE655.649v01-00 112/169 AM\1209978IT.docx

IT




11. propone una combinazione di norme in materia di spesa per la spesa pubblica non destinata agli investimenti e una regola d'oro per gli investimenti pubblici che è centrale per entrambi gli aspetti; auspica una rapida ripresa dalla crisi di COVID-19 e una transizione verso una società più pulita, socialmente sostenibile e più digitale;

11. propone una combinazione di norme in materia di spesa per la spesa pubblica non destinata agli investimenti e per gli investimenti pubblici che non aumenti l'indebitamento nell'arco del ciclo economico; auspica una rapida ripresa dalla crisi di COVID-19 e una transizione verso una società più pulita, socialmente sostenibile e più digitale;

Or. de

Emendamento 194Jonás Fernández




11. propone una combinazione di norme in materia di spesa per la spesa pubblica non destinata agli investimenti e una regola d'oro per gli investimenti pubblici; auspica una rapida ripresa dalla crisi di COVID-19 e una transizione verso una società più pulita, socialmente sostenibile e più digitale;

Or. en

Emendamento 195Ivars Ijabs, Luis Garicano, Engin Eroglu, Gilles Boyer, Dragoș Pîslaru, Olivier Chastel, Stéphanie Yon-Courtin


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IT

Paragrafo 11



11. propone che le norme in materia di spesa tengano conto della necessità di proteggere e promuovere gli investimenti pubblici a sostegno della crescita;

auspica una rapida ripresa dalla crisi di COVID-19 e una transizione verso una società più pulita, socialmente sostenibile e più digitale;

Or. en




11 bis. esorta la Commissione, nella possibile revisione del patto di stabilità, ad alleggerire le regole dimostratesi troppo restrittive e spesso punitive sul debito e sul deficit pubblico adeguando i criteri e le soglie al nuovo contesto socio-economico europeo; sottolinea l'impatto negativo sulla stabilità dell'economia della zona euro dei surplus eccessivi delle partite correnti nella bilancia dei pagamenti;

Or. it


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IT



11 bis. invita le istituzioni europee a continuare a rivedere le metodologie dell'UE per la valutazione delle prestazioni economiche e sociali degli Stati membri dell'UE e gli obiettivi applicati a norma del patto di stabilità e crescita alla luce dei drastici cambiamenti delle condizioni socioeconomiche a livello sia nazionale che europeo;

Or. en




11 bis. osserva che, in assenza di una politica di bilancio sostenibile e di una situazione finanziaria credibile degli Stati membri, qualsiasi futuro modello di finanziamento del Green Deal è compromesso; chiede pertanto di trattare gli "investimenti verdi" pubblici nell'ambito del patto di stabilità e crescita come qualsiasi altra spesa pubblica;

Or. en




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IT

11 ter. ricorda che le riforme strutturali favorevoli alla crescita non richiedono necessariamente un margine di bilancio, ma piuttosto sforzi legislativi e amministrativi volti a potenziare le forze di mercato e le iniziative del settore privato; osserva in particolare che le riforme strutturali volte a promuovere l'accesso ai finanziamenti potrebbero consentire a un ventaglio più ampio di imprese in fase di avviamento di trarre vantaggio dalle innovazioni, stimolando così la crescita della produttività;

Or. en




11 bis. ricorda che il ciclo del semestre europeo rappresenta un quadro con cui gli Stati membri coordinano le loro politiche di bilancio ed economiche;

Or. en




11 bis. ricorda che il ciclo del semestre europeo rappresenta un quadro con cui gli Stati membri coordinano le loro politiche di bilancio ed economiche;

PE655.649v01-00 116/169 AM\1209978IT.docx

IT

Or. en




11 ter. raccomanda il necessario rispetto dei principi di sussidiarietà e proporzionalità; sottolinea che gli Stati membri devono continuare a godere di sufficiente flessibilità nell'attuazione di una politica sociale adeguata;

Or. en

Emendamento 203Gilles Boyer, Stéphanie Yon-Courtin, Olivier Chastel, Luis Garicano, Pascal Canfin



12. accoglie con favore il riorientamento del pacchetto di primavera del semestre europeo volto a dare una risposta immediata a livello di politica economica per contrastare e ridurre le conseguenze socioeconomiche della Covid-19 e rilanciare l'attività economica; sostiene l'annuncio della Commissione relativo a una riforma del semestre europeo per trasformarlo in uno strumento per coordinare le misure per la ripresa nel quadro dei principi del Green Deal europeo, del pilastro europeo dei diritti sociali e degli obiettivi di sviluppo sostenibile; è convinto che ciò debba includere il coordinamento delle misure in materia di aiuti di Stato e politiche fiscali; sottolinea la necessità di integrare una

12. accoglie con favore il riorientamento del pacchetto di primavera del semestre europeo volto a dare una risposta immediata a livello di politica economica per contrastare e ridurre le conseguenze socioeconomiche della COVID-19 e rilanciare l'attività economica; sostiene l'annuncio della Commissione relativo a una riforma del semestre europeo per trasformarlo in uno strumento per coordinare le misure per la ripresa nel quadro dei principi del Green Deal europeo, del pilastro europeo dei diritti sociali e degli obiettivi di sviluppo sostenibile; è convinto che ciò debba includere il coordinamento delle misure in materia di politiche fiscali; è inoltre convinto che la riforma debba estendere,

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nuova serie di indicatori vincolanti di sostenibilità e di benessere e misurazioni alternative riguardo all'andamento della crescita;

senza indebolire l'attuale processo di governance economica dell'UE, il semestre europeo integrando l'approccio attuale, basato sulla disciplina di bilancio, con la disciplina climatica e ambientale; invita pertanto la Commissione a sviluppare un nuovo indicatore climatico che rispecchi gli indicatori economici, per valutare le discrepanze tra la struttura dei bilanci degli Stati membri e uno scenario di allineamento di ciascun bilancio nazionale all'accordo di Parigi; sottolinea la necessità che tale indicatore fornisca agli Stati membri un'indicazione in merito alle rispettive traiettorie delle temperature nel quadro dell'accordo di Parigi, consentendo così al semestre europeo esteso di formulare raccomandazioni sulla diminuzione del loro debito climatico;

Or. en




12. accoglie con favore il riorientamento del pacchetto di primavera del semestre europeo volto a dare una risposta immediata a livello di politica economica per contrastare e ridurre le conseguenze socioeconomiche della Covid-19 e rilanciare l'attività economica; sostiene l'annuncio della Commissione relativo a una riforma del semestre europeo per trasformarlo in uno strumento per coordinare le misure per la ripresa nel quadro dei principi del Green Deal europeo, del pilastro europeo dei diritti sociali e degli obiettivi di sviluppo sostenibile; è convinto che ciò debba includere il coordinamento delle misure

12. prende atto del riorientamento del pacchetto di primavera del semestre europeo volto a dare una risposta immediata a livello di politica economica per contrastare e ridurre le conseguenze socioeconomiche della COVID-19 e rilanciare l'attività economica;

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IT

in materia di aiuti di Stato e politiche fiscali; sottolinea la necessità di integrare una nuova serie di indicatori vincolanti di sostenibilità e di benessere e misurazioni alternative riguardo all'andamento della crescita;

Or. en




12. accoglie con favore il riorientamento del pacchetto di primavera del semestre europeo volto a dare una risposta immediata a livello di politica economica per contrastare e ridurre le conseguenze socioeconomiche della Covid-19 e rilanciare l'attività economica; sostiene l'annuncio della Commissione relativo a una riforma del semestre europeo per trasformarlo in uno strumento per coordinare le misure per la ripresa nel quadro dei principi del Green Deal europeo, del pilastro europeo dei diritti sociali e degli obiettivi di sviluppo sostenibile; è convinto che ciò debba includere il coordinamento delle misure in materia di aiuti di Stato e politiche fiscali; sottolinea la necessità di integrare una nuova serie di indicatori vincolanti di sostenibilità e di benessere e misurazioni alternative riguardo all'andamento della crescita;

12. accoglie con favore il riorientamento del pacchetto di primavera del semestre europeo volto a dare una risposta immediata a livello di politica economica per contrastare e ridurre le conseguenze socioeconomiche della COVID-19 e rilanciare l'attività economica; sostiene l'annuncio della Commissione relativo a una riforma del semestre europeo per trasformarlo in uno strumento per coordinare le misure per la ripresa nel quadro dei principi del Green Deal europeo, del pilastro europeo dei diritti sociali e degli obiettivi di sviluppo sostenibile; è convinto che ciò debba includere il coordinamento delle misure in materia di aiuti di Stato e politiche fiscali; sottolinea la necessità di integrare una nuova serie di indicatori vincolanti di sostenibilità e di benessere e misurazioni alternative riguardo all'andamento della crescita; esorta la Commissione e il Consiglio a non ripristinare le politiche di austerità che sono state attuate in risposta alla crisi finanziaria mondiale e alla crisi del debito sovrano; osserva che tali politiche dannose sono sancite dal patto di stabilità e crescita, dal six-pack e dal two-pack, e che una sospensione di tale quadro richiederà notevoli modifiche

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legislative;

Or. en





12. accoglie con favore il riorientamento del pacchetto di primavera del semestre europeo volto a dare una risposta immediata a livello di politica economica per contrastare e ridurre le conseguenze socioeconomiche della Covid-19 e rilanciare l'attività economica; sostiene l'annuncio della Commissione relativo a una riforma del semestre europeo per trasformarlo in uno strumento per coordinare le misure per la ripresa nel quadro dei principi del Green Deal europeo, del pilastro europeo dei diritti sociali e degli obiettivi di sviluppo sostenibile; è convinto che ciò debba includere un maggiore coordinamento delle misure in materia di aiuti di Stato, come pure un rafforzamento delle politiche fiscali, sociali e di regolamentazione delle relazioni industriali, per evitare che la concorrenza tra gli Stati membri per attirare investitori o reddito imponibile, pregiudichi la transizione ecologica o la giustizia fiscale e sociale; sottolinea la necessità di integrare una nuova serie di indicatori vincolanti di sostenibilità e di benessere e misurazioni alternative riguardo all'andamento della crescita;

Or. fr

Emendamento 207

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Enikő Győri, Markus Ferber, Danuta Maria Hübner, Inese Vaidere, Siegfried Mureşan, Isabel Benjumea Benjumea




12. accoglie con favore l'immediata attenzione al pacchetto di primavera del semestre europeo volto a dare una risposta immediata a livello di politica economica per contrastare e ridurre le conseguenze socioeconomiche della COVID-19 e rilanciare l'attività economica, con un'attenzione particolare al sostegno alle PMI; osserva che il pacchetto di primavera del semestre europeo ha proposto raccomandazioni specifiche per paese che forniscono orientamenti di politica economica a tutti gli Stati membri dell'UE nel contesto della pandemia di coronavirus, concentrandosi sulle sfide più urgenti comportate dalla pandemia e sul rilancio di una crescita sostenibile, e che le raccomandazioni ruotano intorno a due obiettivi: nel breve termine, attenuare le gravi conseguenze socioeconomiche negative della pandemia di coronavirus, e, nel breve-medio termine, conseguire una crescita sostenibile e inclusiva in grado di agevolare la transizione verde e la trasformazione digitale1 bis;

_________________1 bis https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/it/ip_20_901.

Or. en

Emendamento 208Ivars Ijabs, Luis Garicano, Engin Eroglu, Dragoș Pîslaru


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12. accoglie con favore il riorientamento del pacchetto di primavera del semestre europeo volto a dare una risposta immediata a livello di politica economica per contrastare e ridurre le conseguenze socioeconomiche della COVID-19 e rilanciare l'attività economica; sostiene l'annuncio della Commissione relativo a una riforma del semestre europeo per trasformarlo in uno strumento per coordinare le misure per la ripresa;

sottolinea che gli obiettivi primari del semestre europeo sono garantire finanze pubbliche sane, prevenire squilibri macroeconomici eccessivi, sostenere le riforme strutturali e incentivare gli investimenti;è convinto che ciò debba includere il coordinamento delle misure in materia di aiuti di Stato e politiche fiscali;

sottolinea la necessità di integrare una nuova serie di indicatori di sostenibilità e di benessere e misurazioni alternative riguardo all'andamento della crescita;

Or. en



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IT



12. accoglie con favore il riorientamento del pacchetto di primavera del semestre europeo volto a dare una risposta immediata a livello di politica economica per contrastare e ridurre le conseguenze socioeconomiche della COVID-19 e rilanciare l'attività economica; sostiene l'annuncio della Commissione relativo a una riforma del semestre europeo per trasformarlo in uno strumento per coordinare le misure per la ripresa; è convinto che ciò debba includere il coordinamento delle misure in materia di aiuti di Stato e politiche fiscali; sottolinea la necessità di misurazioni alternative riguardo all'andamento della crescita;

Or. en




12. accoglie con favore il riorientamento del pacchetto di primavera del semestre europeo volto a dare una risposta immediata a livello di politica economica per contrastare e ridurre le conseguenze socioeconomiche della COVID-19 e rilanciare l'attività economica; sostiene l'annuncio della Commissione relativo a una riforma del semestre europeo per trasformarlo in uno strumento per coordinare le misure per la ripresa nel quadro dei principi del Green

12. accoglie con favore il riorientamento del pacchetto di primavera del semestre europeo volto a dare una risposta immediata a livello di politica economica per contrastare e ridurre le conseguenze socioeconomiche della COVID-19 e rilanciare l'attività economica; sostiene l'annuncio della Commissione relativo a una riforma del semestre europeo per trasformarlo in uno strumento per coordinare le misure per la ripresa nel quadro dei principi del Green

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IT

Deal europeo, del pilastro europeo dei diritti sociali e degli obiettivi di sviluppo sostenibile; è convinto che ciò debba includere il coordinamento delle misure in materia di aiuti di Stato e politiche fiscali; sottolinea la necessità di integrare una nuova serie di indicatori vincolanti di sostenibilità e di benessere e misurazioni alternative riguardo all'andamento della crescita;

Deal europeo, del pilastro europeo dei diritti sociali e degli obiettivi di sviluppo sostenibile; è convinto che ciò debba includere il coordinamento delle misure in materia di aiuti di Stato e politiche fiscali; sottolinea la necessità di integrare una nuova serie di indicatori vincolanti di sostenibilità e di benessere e misurazioni alternative riguardo all'andamento della crescita; sottolinea che ciò non deve far perdere di vista lo scopo originario del semestre europeo;

Or. de





12. accoglie con favore il riorientamento del pacchetto di primavera del semestre europeo volto a dare una risposta immediata a livello di politica economica per contrastare e ridurre le conseguenze socioeconomiche della COVID-19 e rilanciare l'attività economica; sostiene l'annuncio della Commissione relativo a una riforma del semestre europeo per trasformarlo in uno strumento per coordinare le misure per la ripresa; è convinto che ciò debba includere il coordinamento delle misure in materia di aiuti di Stato; sottolinea la necessità di definire indicatori di prestazione pertinenti che misurino i progressi dell'attuazione delle riforme strutturali;

Or. en

PE655.649v01-00 124/169 AM\1209978IT.docx

IT





12. accoglie con favore il riorientamento del pacchetto di primavera del semestre europeo volto a dare una risposta immediata a livello di politica economica per contrastare e ridurre le conseguenze socioeconomiche della COVID-19 e rilanciare l'attività economica; sostiene l'annuncio della Commissione relativo a una riforma del semestre europeo per trasformarlo in uno strumento per coordinare le misure per la ripresa nel quadro dei principi del Green Deal europeo, del pilastro europeo dei diritti sociali e degli obiettivi di sviluppo sostenibile, segnatamente nel contesto della crisi attuale; è convinto che ciò debba includere il coordinamento delle misure in materia di aiuti di Stato e politiche fiscali; sottolinea la necessità di integrare una nuova serie di indicatori vincolanti di sostenibilità e di benessere e misurazioni alternative riguardo all'andamento della crescita;

Or. en

Emendamento 213Joachim Schuster, Jonás Fernández, Csaba Molnár, Pedro Silva Pereira, Evelyn Regner, Aurore Lalucq, Marc Angel, Pedro Marques, Gabriele Bischoff, Margarida Marques



12. accoglie con favore il 12. accoglie con favore il

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IT

riorientamento del pacchetto di primavera del semestre europeo volto a dare una risposta immediata a livello di politica economica per contrastare e ridurre le conseguenze socioeconomiche della Covid-19 e rilanciare l'attività economica; sostiene l'annuncio della Commissione relativo a una riforma del semestre europeo per trasformarlo in uno strumento per coordinare le misure per la ripresa nel quadro dei principi del Green Deal europeo, del pilastro europeo dei diritti sociali e degli obiettivi di sviluppo sostenibile; è convinto che ciò debba includere il coordinamento delle misure in materia di aiuti di Stato e politiche fiscali; sottolinea la necessità di integrare una nuova serie di indicatori vincolanti di sostenibilità e di benessere e misurazioni alternative riguardo all'andamento della crescita;

riorientamento del pacchetto di primavera del semestre europeo volto a dare una risposta immediata a livello di politica economica per contrastare e ridurre le conseguenze socioeconomiche della COVID-19 e rilanciare l'attività economica; sostiene l'annuncio della Commissione relativo a una riforma del semestre europeo per trasformarlo in uno strumento per coordinare le misure per la ripresa nel quadro dei principi del Green Deal europeo, del pilastro europeo dei diritti sociali e degli obiettivi di sviluppo sostenibile, poiché essi offrono un quadro integrato riguardante questioni di sanità pubblica, sociali, ambientali ed economiche; è convinto che ciò debba includere il coordinamento delle misure in materia di aiuti di Stato e politiche fiscali;

Or. en




12. accoglie con favore il riorientamento del pacchetto di primavera del semestre europeo volto a dare una risposta immediata a livello di politica economica per contrastare e ridurre le conseguenze socioeconomiche della Covid-19 e rilanciare l'attività economica; sostiene l'annuncio della Commissione relativo a una riforma del semestre europeo per trasformarlo in uno strumento per coordinare le misure per la ripresa nel quadro dei principi del Green Deal europeo, del pilastro europeo dei diritti sociali e degli obiettivi di sviluppo sostenibile; è convinto che ciò debba

12. accoglie con favore il riorientamento del pacchetto di primavera del semestre europeo volto a dare una risposta immediata a livello di politica economica per contrastare e ridurre le conseguenze socioeconomiche della COVID-19 e rilanciare l'attività economica; sostiene l'annuncio della Commissione relativo all'utilizzo del semestre europeo per coordinare le misure per la ripresa nel quadro dei principi del Green Deal europeo, del pilastro europeo dei diritti sociali e degli obiettivi di sviluppo sostenibile all'interno dei piani nazionali per la ripresa; è convinto che ciò

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IT

includere il coordinamento delle misure in materia di aiuti di Stato e politiche fiscali; sottolinea la necessità di integrare una nuova serie di indicatori vincolanti di sostenibilità e di benessere e misurazioni alternative riguardo all'andamento della crescita;

debba includere il coordinamento delle misure in materia di aiuti di Stato e politiche fiscali; sottolinea la necessità di integrare obiettivi di sostenibilità e di benessere e misurazioni riguardo alla competitività e all'andamento della crescita;

Or. en




12 bis. manifesta preoccupazione per il fatto che, nonostante le dure critiche nei confronti della metodologia e delle risultanze della teoria dell'"austerità espansiva", dal 2009 la Commissione faccia fortemente affidamento su tale teoria; osserva che un ampio insieme di controprove dimostra che l'austerità porta ciclicamente a una minore crescita del PIL, a una disoccupazione maggiore e alla depressione della domanda; prende atto delle constatazioni formulate nel 2013 dell'allora capo economista dell'FMI, secondo cui a ogni dollaro che i governi avevano tagliato dai loro bilanci corrispondeva una riduzione della produzione economica pari a 1,5 dollari1 bis; invita le istituzioni e i responsabili delle decisioni dell'UE a prendere atto degli elementi di prova che dimostrano che i tagli alla spesa pubblica determinano una contrazione dell'economia e a rigettare tale approccio nel contesto della ripresa dalle misure di confinamento adottate per contrastare la pandemia;_________________1 bis Blanchard, Olivier, e D. Leigh, 2013,

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IT

"Growth Forecast Errors and Fiscal Multipliers" (Errori di previsione della crescita e moltiplicatori della spesa pubblica), American Economic Review, vol. 103, n. 3, pagg. 117-120.

Or. en




12 bis. è preoccupato dalle evidenti distorsioni della concorrenza causate dai volumi asimmetrici degli aiuti di Stato elargiti dagli Stati membri durante le crisi economiche, per via delle diverse condizioni d'indebitamento di partenza; ritiene che l'operato della Commissione in tema di politica della concorrenza sia stato inadeguato e dannoso e che abbia aumentato gli squilibri tra le economie dell'UE; reputa opportuna una valutazione approfondita dell'impatto causato dall'approccio della Commissione in relazione alla concorrenza e agli aiuti di Stato;

Or. it




12 bis. mette in risalto la necessità di

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IT

integrare una nuova serie di indicatori vincolanti di sostenibilità e di benessere e misurazioni alternative riguardo all'andamento della crescita, e chiede un nuovo ciclo di sviluppo sostenibile quale procedura unica di monitoraggio globale per perseguire gli obiettivi economici, sociali e di sostenibilità dell'UE nell'ambito di un unico quadro di governance e per garantire un approccio coerente alla strategia a lungo termine dell'UE per la ripresa e la resilienza;

Or. en




12 bis. ritiene di fondamentale importanza che i fondi per la ripresa siano indirizzati verso investimenti a sostegno della produttività, delle competenze e dell'innovazione in grado di accrescere il nostro potenziale di crescita a lungo termine; sottolinea che una maggiore crescita della produttività richiede una strategia rigorosa e lungimirante in materia di ricerca e innovazione, con particolare attenzione a incrementare il capitale sia fisico che umano;

Or. en

Emendamento 219Enikő Győri, Agnès Evren, Danuta Maria Hübner, Inese Vaidere, Siegfried Mureşan, Lídia Pereira


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IT


12 bis. invita la Commissione ad adoperarsi con urgenza per la creazione di un meccanismo di coordinamento dedicato nell'UE per assicurare che l'Europa sia in grado di diventare il primo continente climaticamente neutro entro il 2050;

Or. en




12 ter. osserva che gli studi dimostrano che in generale i moltiplicatori della spesa pubblica sono maggiori nel contesto di una recessione, segnatamente quando l'impatto della politica monetaria è indebolito, ad esempio quando i tassi di interesse sono prossimi alla soglia dello zero1 bis; osserva che ulteriori studi dimostrano che gli investimenti pubblici hanno inoltre un impatto molto più consistente quando i tassi di interesse sono prossimi alla soglia dello zero, ossia che, se i tassi di interesse sono bassi o pari a zero, il moltiplicatore della spesa pubblica è più forte1 ter; invita la Commissione e il Consiglio a tenere conto di tali elementi durante il riesame del quadro macroeconomico e nel quadro della risposta collettiva alla recessione causata dalla pandemia;_________________1 bis Jordà, Òscar, e A. M. Taylor, 2013, "The Time for Austerity: Estimating the Average Treatment Effect of Fiscal Policy" (Il tempo dell'austerità: stimare

PE655.649v01-00 130/169 AM\1209978IT.docx

IT

l'effetto di trattamento medio della politica di bilancio), NBER Working Paper n. 19414. 1 ter Batini, Nicoletta, L. Eyraud, L. Forni, e A. Weber, 2014, "Fiscal Multipliers: Size, Determinants, and Use in Macroeconomic Projections" (Moltiplicatori della spesa pubblica: dimensioni, determinanti e utilizzo nelle previsioni macroeconomiche), note e manuali tecnici del dipartimento delle Questioni di bilancio dell'FMI, https://www.imf.org/external/pubs/ft/tnm/2014/tnm1404.pdf.

Or. en




13. riconosce il ruolo attribuito dalla Commissione al semestre europeo nel piano di ripresa; osserva, tuttavia, che l'efficacia e il successo dell'allineamento dei programmi di investimento e di riforma degli Stati membri al processo del semestre europeo dipenderanno dai progressi della riforma del semestre e dalla summenzionata riforma del patto di stabilità e crescita;

13. rigetta il ruolo proposto per il semestre europeo nel piano di ripresa; osserva che le raccomandazioni specifiche per paese della Commissione nel quadro del patto di stabilità e crescita e della procedura per gli squilibri macroeconomici hanno richiesto sin dal 2011 riduzioni consistenti della spesa pubblica e che la Commissione ha designato specificamente come ambiti di intervento le pensioni, l'assistenza sanitaria, la crescita degli stipendi, la sicurezza dei posti di lavoro e le prestazioni di disoccupazione; ritiene che tali priorità strategiche debbano essere abbandonate dalle istituzioni dell'UE; chiede la piena separazione del processo del semestre europeo dal piano di ripresa;

Or. en

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IT





13. riconosce il ruolo attribuito dalla Commissione al semestre europeo nel piano di ripresa; osserva, tuttavia, che l'efficacia e il successo dell'allineamento dei programmi di investimento e di riforma degli Stati membri al processo del semestre europeo dipenderanno dalla trasformazione di tale semestre e, dopo il 2021, dalla summenzionata riforma del patto di stabilità e crescita; ricorda che, a lungo termine, la potenziale evoluzione delle attività economiche dipende essenzialmente molto più dalla capacità di controllare i cambiamenti climatici e di proteggere l'ambiente, che non da una maggiore competitività a breve termine; mette in guardia dalle raccomandazioni di riforme macroeconomiche intese ad accelerare la crescita potenziale senza una valutazione del loro impatto sociale, climatico e ambientale nel lungo periodo; ritiene che i piani di ripresa quadriennali basati esclusivamente sul principio "nessun danno ambientale o climatico" non possano essere considerati soddisfacenti; chiede che, nel quadro del semestre europeo e dei piani nazionali di ripresa, le politiche e gli investimenti nei settori menzionati al paragrafo 3, che sono fondamentali per la transizione energetica e la protezione dell'ambiente, occupino un posto di rilievo e si basino sui piani nazionali per l'energia e il clima, nonché sull'ottavo programma d'azione per l'ambiente, la strategia per la biodiversità, la strategia "dal produttore al consumatore", il piano d'azione per l'economia circolare e il piano d'azione per l'inquinamento zero; chiede di

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IT

coordinare le condizioni per la concessione degli aiuti eccezionali destinati alle imprese, come le compagnie aeree, colpite dalla pandemia e ad alta intensità di emissioni di gas serra, in modo particolare quando le loro attività superano l'ambito nazionale;

Or. fr

Emendamento 223Enikő Győri, Markus Ferber, Danuta Maria Hübner, Inese Vaidere, Siegfried Mureşan, Isabel Benjumea Benjumea




13. riconosce il ruolo attribuito dalla Commissione al semestre europeo nel piano di ripresa; osserva, tuttavia, che l'efficacia e il successo dell'allineamento dei programmi di investimento e di riforma degli Stati membri al processo del semestre europeo dipenderanno dalla titolarità degli Stati membri e, più nello specifico, dall'attuazione delle raccomandazioni specifiche per paese; invita pertanto la Commissione a comunicare meglio e in modo più proattivo con gli Stati membri e a offrire soluzioni su misura in vista della consueta adozione delle raccomandazioni specifiche per paese, segnatamente ora che il dispositivo per la ripresa e la resilienza sarà integrato nel semestre, sottolinea che è evidente che occorre un miglioramento della comunicazione, dato che gli Stati membri dell'UE hanno compiuto quanto meno alcuni progressi solo in relazione al 40 % delle raccomandazioni (37 su 93) nel quadro del semestre europeo 20191 bis;

_________________1 bis https://www.europarl.europa.eu/RegData/

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IT

etudes/ATAG/2020/624400/IPOL_ATA(2020)624400_EN.pdf.

Or. en

Emendamento 224Ivars Ijabs, Luis Garicano, Engin Eroglu, Dragoș Pîslaru, Billy Kelleher




13. riconosce il ruolo attribuito dalla Commissione al semestre europeo nel piano di ripresa;

si compiace del collegamento tra il dispositivo per la ripresa e la resilienza e il processo del semestre europeo, ad esempio dell'allineamento dei programmi di investimento e di riforma degli Stati membri alle raccomandazioni specifiche per paese;è preoccupato per l'impegno degli Stati membri nei confronti delle raccomandazioni specifiche per paese e chiede alla Commissione di rendere pubblica la sua metodologia di valutazione dei progressi pluriennali in relazione all'attuazione delle raccomandazioni specifiche per paese;ritiene che il collegamento degli esborsi a titolo del dispositivo per la ripresa e la resilienza con le sfide individuate nelle raccomandazioni specifiche per paese e il monitoraggio dei progressi compiuti in merito all'attuazione delle riforme e degli investimenti attraverso la rendicontazione nel quadro del semestre europeo

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IT

rafforzeranno tale impegno;

Or. en





13. riconosce il ruolo attribuito dalla Commissione al semestre europeo nel piano di ripresa; sottolinea che il collegamento tra il semestre europeo e il dispositivo per la ripresa e la resilienza previsto dovrebbe essere concepito in maniera tale da non impedire la ripresa o il miglioramento della resilienza sociale, economica e ambientale degli Stati membri; osserva che, in ultima analisi, l'efficacia e il successo dell'allineamento dei programmi di investimento e di riforma degli Stati membri al processo del semestre europeo dipenderanno dai progressi della riforma del semestre e dalla summenzionata riforma del patto di stabilità e crescita;

Or. en

Emendamento 226Joachim Schuster, Jonás Fernández, Csaba Molnár, Evelyn Regner, Aurore Lalucq, Marc Angel, Eero Heinäluoma



13. riconosce il ruolo attribuito dalla Commissione al semestre europeo nel piano di ripresa; osserva, tuttavia, che

13. riconosce il ruolo attribuito dalla Commissione al semestre europeo nel piano di ripresa e la sua importanza per il

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l'efficacia e il successo dell'allineamento dei programmi di investimento e di riforma degli Stati membri al processo del semestre europeo dipenderanno dai progressi della riforma del semestre e dalla summenzionata riforma del patto di stabilità e crescita;

coordinamento delle politiche a livello dell'UE, in considerazione dell'entità e della natura senza precedenti delle misure strategiche adottate a livello degli Stati membri; osserva, tuttavia, che l'efficacia e il successo dell'allineamento dei programmi di investimento e di riforma degli Stati membri al processo del semestre europeo dipenderanno dai progressi della riforma del semestre, dal rafforzamento dell'attuazione delle raccomandazioni specifiche per paese da parte degli Stati membri e dalla summenzionata riforma del patto di stabilità e crescita;

Or. en





13. riconosce il ruolo attribuito dalla Commissione al semestre europeo nel piano di ripresa; ritiene che il ricevimento di finanziamenti dell'UE debba essere subordinato al rispetto, da parte degli Stati membri, dei piani nazionali per la ripresa presentati alle istituzioni dell'UE e approvati da queste ultime; osserva, tuttavia, che l'efficacia e il successo dell'allineamento dei programmi di investimento e di riforma degli Stati membri al processo del semestre europeo dipenderanno dai progressi della riforma del semestre e dalla semplificazione del patto di stabilità e crescita nell'ottica di renderlo più efficace;

Or. en

Emendamento 228

PE655.649v01-00 136/169 AM\1209978IT.docx

IT

Eugen Jurzyca, Johan Van Overtveldt, Roberts Zīle




13. riconosce il ruolo attribuito dalla Commissione al semestre europeo nel piano di ripresa; osserva, tuttavia, che l'efficacia e il successo dell'allineamento dei programmi di investimento e di riforma degli Stati membri al processo del semestre europeo dipenderanno dai progressi della riforma del semestre;

Or. en





13. riconosce il ruolo attribuito dalla Commissione al semestre europeo nel piano di ripresa; osserva, tuttavia, che l'efficacia e il successo dell'allineamento dei programmi di investimento e di riforma degli Stati membri al processo del semestre europeo dipenderanno dai progressi della riforma del semestre e dal rispetto del patto di stabilità e crescita;

Or. en



AM\1209978IT.docx 137/169 PE655.649v01-00

IT



13 bis. prende atto delle dure critiche espresse da economisti e accademici1 bis nei confronti del modello adottato dalla Commissione per determinare il margine di potenziale produttivo, utilizzato per calcolare il disavanzo strutturale nell'ambito del patto di stabilità e crescita e del processo del semestre europeo, dato che la Commissione ha collegato l'entità del margine di potenziale produttivo e i requisiti di aggiustamento di bilancio che essa impone; osserva che il margine di potenziale produttivo non è osservabile e può solamente essere stimato sulla base dell'esperienza e dai dati relativi al passato recente; rileva che, secondo tale modello, in un periodo di forte crescita economica, il margine di potenziale produttivo dell'economia aumenterà, il che significa che il suo orientamento di bilancio apparirà ben equilibrato, e che la doppia recessione dell'UE ha generato l'effetto opposto, comportando una riduzione del divario tra la produzione reale e la produzione potenziale; è preoccupato per il fatto che nel 2018-2019 tale metodo ha generato una situazione bizzarra, in cui la Commissione ha chiesto all'Italia (allora in fase recessiva e con un PIL dell'8 % inferiore al 2007) di tagliare la spesa pubblica per timore di un surriscaldamento della sua economia;_________________1 bis Cfr. Heimberger, Phillipp, e J. Kapeller, "How economic policy drives European (dis)integration" (Come la politica economica promuove la (dis)integrazione europea), articolo del 22 settembre 2016, https://www.ineteconomics.org/perspectives/blog/how-economic-policy-drives-european-disintegration; e Tooze, Adam, "Output gap nonsense" (L'insensatezza del margine di potenziale produttivo),

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IT

Social Europe, 30 aprile 2019, https://www.socialeurope.eu/output-gap-nonsense.

Or. en




13 bis. è convinto che la costruzione di un'economia resiliente richieda il rafforzamento della dimensione sociale della governance europea; mette in risalto il ruolo del processo del semestre europeo nell'ottica di offrire una protezione adeguata a tutti i cittadini, anche definendo norme minime dell'UE ove necessario, in modo da incentivare la convergenza verso l'alto delle condizioni di vita e di lavoro; ricorda che l'attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali attraverso il semestre europeo implica che agli Stati membri devono essere fornite indicazioni su obiettivi sociali comuni e che il quadro di valutazione della situazione sociale deve essere migliorato;

Or. en

Emendamento 232Joachim Schuster, Jonás Fernández, Csaba Molnár, Pedro Silva Pereira, Evelyn Regner, Paul Tang, Marc Angel, Eero Heinäluoma, Pedro Marques, Gabriele Bischoff, Margarida Marques



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IT

13 bis. si compiace del Green Deal europeo quale nuova strategia di crescita che riunisce le quattro dimensioni dell'ambiente, della produttività, della stabilità e dell'equità e del fatto che la sostenibilità competitiva sia al centro dell'economia sociale di mercato dell'Europa grazie all'impiego di tecnologie digitali e verdi, a una base industriale innovativa e all'autonomia strategica, in modo da rendere l'Europa un precursore della trasformazione;

Or. en




13 bis. sottolinea la necessità di migliorare il funzionamento del processo del semestre europeo e di assicurare sane politiche di bilancio, ridurre il debito pubblico e creare riserve di bilancio per migliorare la resilienza economica della zona euro agli shock futuri;

Or. en

Emendamento 234Joachim Schuster, Jonás Fernández, Csaba Molnár, Evelyn Regner, Paul Tang, Marc Angel, Eero Heinäluoma, Pedro Marques, Gabriele Bischoff, Margarida Marques



13 ter. chiede il miglioramento del quadro di valutazione della situazione sociale alla luce dell'Agenda 2030 delle Nazioni

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IT

Unite, nell'ottica di esaminare e affrontare le esigenze sociali effettive connesse alla crisi e far fronte alle sue conseguenze durature, con l'obiettivo di incentivare la qualità dell'occupazione, dei servizi sanitari e di assistenza sociale, dell'istruzione e della formazione e dei sistemi di protezione sociale; chiede inoltre il completamento della procedura per gli squilibri al fine di monitorare e individuare gli squilibri sociali e di integrare una procedura per gli squilibri sociali che porterebbe a raccomandazioni specifiche per paese e alla definizione di obiettivi sociali a medio termine volti a correggere tali squilibri;

Or. en




14. ribadisce la sua richiesta relativa al rafforzamento del ruolo democratico del Parlamento all'interno del quadro di governance economica nell'ambito delle eventuali prossime modifiche del trattato e, nel contempo, per quanto concerne un accordo interistituzionale sulla governance europea sostenibile che assicuri al Parlamento il diritto di approvare le raccomandazioni strategiche presentate nell'analisi annuale della crescita sostenibile, nel pacchetto di misure di bilancio della zona euro e nelle raccomandazioni specifiche per paese;

14. si compiace che la Commissione non possa costringere gli Stati membri a conformarsi alle sue raccomandazioni specifiche per paese;

Or. en

Emendamento 236

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IT

Eugen Jurzyca, Johan Van Overtveldt, Roberts Zīle




soppresso

Or. en





14. ribadisce la sua richiesta relativa al rafforzamento del ruolo democratico del Parlamento all'interno del quadro di governance economica, anche per quanto concerne le raccomandazioni strategiche presentate nell'analisi annuale della crescita sostenibile, nel pacchetto di misure di bilancio della zona euro e nelle raccomandazioni specifiche per paese;

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IT

osserva che il presidente del Consiglio, la Commissione, il presidente del Consiglio europeo o il presidente dell'Eurogruppo possono essere invitati a intervenire periodicamente e ad hoc dinanzi alla competente commissione del Parlamento europeo per fornire informazioni e scambiare opinioni, se la situazione politica corrente lo richiede;invita la Commissione a mantenere informati in egual misura il Parlamento europeo e il Consiglio in qualità di colegislatori circa tutti gli aspetti dell'applicazione del quadro di governance economica dell'UE, comprese le fasi preparatorie e le eventuali proposte di riforma o rafforzamento;invita nel frattempo la Commissione, il presidente dell'Eurogruppo e il presidente del Consiglio (ECOFIN) a partecipare ai dialoghi economici con la competente commissione del Parlamento europeo durante le varie fasi dell'applicazione e dell'attuazione del quadro di governance economica dell'UE, al fine di accrescere la trasparenza e il controllo democratico di tale quadro; si compiace dell'impegno del presidente dell'Eurogruppo ad accrescere la trasparenza dell'Eurogruppo e lo invita pertanto a partecipare a un dialogo periodico con la competente commissione del Parlamento europeo almeno due volte l'anno e, se necessario, su base ad hoc;riconosce l'importanza di coinvolgere il presidente dell'Eurogruppo nelle riunioni interparlamentari su questioni relative alla governance economica dell'UE e all'Unione bancaria;

Or. en


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IT




14. ribadisce la sua richiesta relativa al rafforzamento del ruolo democratico del Parlamento all'interno del quadro di governance economica nell'ambito delle eventuali prossime modifiche del trattato e, nel contempo, per quanto concerne un accordo interistituzionale sulla governance europea sostenibile che assicuri al Parlamento il diritto di approvare le raccomandazioni strategiche presentate nella strategia annuale di crescita sostenibile, nel pacchetto di misure di bilancio della zona euro e nelle raccomandazioni specifiche per paese; chiede la creazione di un quadro istituzionalizzato per il coinvolgimento periodico delle parti sociali e di altri portatori di interessi pertinenti a livello sia europeo sia nazionale, nell'ottica di rafforzare il controllo democratico del semestre;

Or. en




14. ribadisce la sua richiesta relativa al rafforzamento del ruolo democratico del Parlamento all'interno del quadro di governance economica nell'ambito delle eventuali prossime modifiche del trattato e, nel contempo, per quanto concerne un accordo interistituzionale sulla governance europea sostenibile che assicuri al Parlamento il diritto di approvare le

14. ribadisce la sua richiesta relativa al rafforzamento del ruolo democratico del Parlamento all'interno del quadro di governance economica nell'ambito delle eventuali prossime modifiche del trattato e, nel contempo, per quanto concerne un accordo interistituzionale sulla governance europea sostenibile che assicuri al Parlamento il diritto di approvare le

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IT

raccomandazioni strategiche presentate nell'analisi annuale della crescita sostenibile, nel pacchetto di misure di bilancio della zona euro e nelle raccomandazioni specifiche per paese;

raccomandazioni strategiche presentate nell'analisi annuale della crescita sostenibile, nel pacchetto di misure di bilancio della zona euro e nelle raccomandazioni specifiche per paese; chiede di abrogare la procedura di voto a maggioranza qualificata inversa in seno al Consiglio nel quadro della procedura per i disavanzi eccessivi, che era stata introdotta dal six-pack;

Or. en

Emendamento 240Enikő Győri, Markus Ferber, Danuta Maria Hübner, Siegfried Mureşan




14. mette in risalto l'importanza di una discussione circostanziata e dell'opportuno coinvolgimento dei parlamenti nazionali, del Parlamento europeo e dei portatori di interessi pertinenti nel processo del semestre europeo; si compiace del ruolo assegnato dal six-pack e dal two-pack al Parlamento europeo e invita il Consiglio e la Commissione a tenere debitamente conto delle risoluzioni adottate;

Or. en

Emendamento 241Marco Zanni, Francesca Donato, Valentino Grant, Antonio Maria Rinaldi, Herve Juvin


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IT


14 bis. ritiene che le politiche e le riforme degli Stati membri debbano essere discusse e decise solamente dai parlamenti nazionali applicando il principio di sussidiarietà; constata che la procedura del semestre europeo si è dimostrata totalmente fallimentare e dannosa, imponendo riforme che hanno reso più deboli e vulnerabili le economie dei paesi, aggravato la deflazione salariale nonché aumentato il lavoro precario e la povertà;

Or. it




14 bis. ribadisce che numerose raccomandazioni specifiche per paese correlate al semestre europeo non vengono ancora attuate o talvolta persino prese in considerazione dagli Stati membri; invita a tale proposito la Commissione a coinvolgere in misura maggiore i parlamenti nazionali affinché essi assumano una maggiore titolarità dell'intero processo e siano dunque più rigorosi nell'attuazione delle raccomandazioni specifiche per paese;

Or. en



PE655.649v01-00 146/169 AM\1209978IT.docx

IT


14 bis. ricorda in tale contesto la sua risoluzione del 26 febbraio 2019 e l'urgente necessità di rafforzare e applicare il controllo democratico sul MES, istituendo un protocollo per un memorandum di cooperazione provvisorio tra il MES e il Parlamento europeo allo scopo di migliorare il dialogo interistituzionale e rafforzare la trasparenza e il controllo del MES;

Or. en

Emendamento 244Ivars Ijabs, Luis Garicano, Engin Eroglu, Dragoș Pîslaru, Billy Kelleher



14 bis. incarica la commissione per i problemi economici e monetari di adottare misure per migliorare la responsabilità nei confronti del Parlamento europeo, dato che l'esperienza maturata sinora nell'applicazione del semestre europeo ha messo in luce che l'attuale assetto di responsabilità potrebbe essere rafforzato al fine di migliorarne la legittimità e l'efficacia;

Or. en




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IT

14 bis. ritiene opportuno limitare gli interventi e le raccomandazioni nei confronti degli Stati membri agli ambiti necessari per prevenire o ridurre le esternalità negative prodotte dalle politiche nazionali, rispettando la sovranità degli Stati membri in qualsiasi altro settore;

Or. en




14 bis. chiede un dialogo economico e sociale istituzionalizzato con le parti sociali e i portatori di interessi pertinenti allo scopo di rafforzare il controllo democratico, la trasparenza e il ruolo di controllo della società civile;

Or. en




15. sottolinea che le entrate pubbliche sono essenziali per finanziare la ripresa post-pandemia e la transizione giusta verso un'economia sostenibile; ricorda che l'evasione fiscale e l'elusione fiscale a livello dell'UE ammontano ogni anno fino a 160-190 miliardi di EUR, che

15. sottolinea che le entrate pubbliche sono essenziali per finanziare la ripresa post-pandemia e la transizione giusta verso un'economia sostenibile; ricorda che l'evasione fiscale e l'elusione fiscale a livello dell'UE ammontano ogni anno fino a 160-190 miliardi di EUR, che

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costituiscono entrate mancanti per le tesorerie;

costituiscono entrate mancanti per le tesorerie; ricorda che nelle raccomandazioni adottate dalla Commissione speciale per reati finanziari, evasione fiscale e elusione fiscale (TAX3), proprio questo Parlamento ha individuato più di un paese dell'Unione con le stesse identiche caratteristiche di un c.d. paradiso fiscale; esorta il Consiglio a portare avanti il lavoro sull'introduzione di nuove risorse proprie, come la tassa sulle transazioni finanziarie (FTT) e la web tax sui profitti delle grandi compagnie del digitale, e invita la Commissione a presentare una proposta sull'istituzione di un'imposta legata al mercato unico (single market levy), per correggere definitivamente l'asimmetria che esiste per determinati settori economici che hanno di fatto quasi del tutto evitato di contribuire alle casse pubbliche;

Or. it




15. sottolinea che le entrate pubbliche sono essenziali per finanziare la ripresa post-pandemia e la transizione giusta verso un'economia sostenibile; ricorda che l'evasione fiscale e l'elusione fiscale a livello dell'UE ammontano ogni anno fino a 160-190 miliardi di EUR, che costituiscono entrate mancanti per le tesorerie;

15. sottolinea che le entrate pubbliche sono essenziali per finanziare la ripresa post-pandemia e la transizione giusta verso un'economia sostenibile; ricorda che l'evasione fiscale e l'elusione fiscale a livello dell'UE ammontano ogni anno fino a 160-190 miliardi di EUR, che costituiscono entrate mancanti per le tesorerie; sottolinea che è opportuno non abusare della crisi attuale come scusa per aumentare l'imposizione fiscale e la spesa pubblica nei vari Stati membri; si rammarica che organizzazioni della società civile come la Open Society

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Foundation, con una dotazione finanziaria di quasi 20 miliardi di USD, siano ancora esentate dal rispetto degli obblighi di trasparenza sanciti nella quinta direttiva antiriciclaggio;

Or. en





15. sottolinea che le entrate pubbliche sono essenziali per finanziare la ripresa post-pandemia e la transizione giusta verso un'economia sostenibile; ricorda che l'evasione fiscale e l'elusione fiscale a livello dell'UE ammontano ogni anno fino a 160-190 miliardi di EUR, che costituiscono entrate mancanti per le tesorerie; chiede l'abrogazione della procedura di voto unanime in materia di imposizione fiscale in seno al Consiglio; esorta la presidenza tedesca del Consiglio a compiere rapidi progressi nel raggiungimento di un accordo su un'imposta dell'UE sulle operazioni finanziarie, che dovrebbe applicarsi anche ai derivati, e a provvedere immediatamente all'introduzione di un'imposta sul digitale a livello dell'UE applicabile ai giganti della tecnologia, ora che gli Stati Uniti si sono ritirati dai colloqui a livello dell'OCSE;

Or. en



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IT

Paragrafo 15



15. sottolinea che le entrate pubbliche sono essenziali per finanziare la ripresa post-pandemia e la transizione giusta verso un'economia sostenibile; ricorda che l'evasione fiscale e l'elusione fiscale a livello dell'UE ammontano ogni anno fino a 160-190 miliardi di EUR, che costituiscono entrate mancanti per le tesorerie; ribadisce soprattutto che la ripresa post-pandemia e la transizione giusta verso un'economia sostenibile richiederanno una sufficiente mobilitazione di risorse private;

Or. en

Emendamento 251Enikő Győri, Markus Ferber, Agnès Evren, Danuta Maria Hübner, Siegfried Mureşan, Luděk Niedermayer, Isabel Benjumea Benjumea




15. sottolinea che le entrate fiscali sono essenziali per finanziare la ripresa post-pandemia, ripristinando la competitività dell'UE e la transizione giusta verso un'economia sostenibile; ricorda l'importanza di combattere la frode fiscale, l'evasione fiscale, l'elusione fiscale e il riciclaggio di denaro a livello sia nazionale sia dell'UE;

Or. en



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IT



15 bis. accoglie con favore il piano d'azione della Commissione per una politica integrata dell'Unione in materia di prevenzione del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo, e chiede una proposta legislativa ambiziosa che preveda l'applicazione di una vigilanza di livello europeo e l'attribuzione di competenze e risorse quali delineate nella risoluzione B9-0207/2020 del Parlamento europeo;

Or. en

Emendamento 253Enikő Győri, Markus Ferber, Danuta Maria Hübner, Isabel Benjumea Benjumea



16. invita la Commissione a esaminare nuove politiche proposte dalle istituzioni internazionali volte a sostenere e contribuire a finanziare una transizione giusta e una crescita sostenibile nonché a risanare le finanze pubbliche degli Stati membri; chiede che il nuovo paniere di risorse includa il reddito derivante dalle politiche dell'UE favorendo l'attuazione della protezione ambientale e la salvaguardia di un mercato unico equo;

soppresso

Or. en

Emendamento 254Joachim Schuster, Jonás Fernández, Csaba Molnár, Pedro Silva Pereira, Evelyn Regner, Paul Tang, Marc Angel, Gabriele Bischoff, Margarida Marques


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IT

Paragrafo 16



16. invita la Commissione a esaminare nuove politiche proposte dalle istituzioni internazionali volte a sostenere e contribuire a finanziare una transizione giusta e una crescita sostenibile nonché a risanare le finanze pubbliche degli Stati membri; chiede che il nuovo paniere di risorse includa il reddito derivante dalle politiche dell'UE favorendo l'attuazione della protezione ambientale e la salvaguardia di un mercato unico equo; esorta in tale contesto gli Stati membri a raggiungere un accordo sull'inclusione dei proventi delle aste effettuate nel quadro del sistema di scambio di quote di emissione, di un contributo sugli imballaggi di plastica non riciclati e di una quota del 3 % dei profitti imponibili di ciascuno Stato membro in virtù della base imponibile consolidata comune per l'imposta sulle società; chiede inoltre l'inclusione delle entrate derivanti dal futuro meccanismo di adeguamento del carbonio alla frontiera, da un prelievo sulle multinazionali di dimensioni particolarmente grandi che beneficiano delle possibilità offerte dal mercato unico, da una più equa imposizione fiscale sulle imprese digitali che subiscono meno ripercussioni a causa delle misure di confinamento e da un'imposta sulle operazioni finanziarie;

Or. en

Emendamento 255Gilles Boyer, Stéphanie Yon-Courtin, Olivier Chastel, Pascal Canfin



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IT


16. invita la Commissione a sostenere e contribuire a finanziare una transizione giusta e una crescita sostenibile nonché a risanare le finanze pubbliche degli Stati membri; invita i leader dell'UE e la Commissione ad adottare decisioni coraggiose volte a predisporre urgentemente un paniere di nuove risorse proprie che includa il reddito derivante dalle politiche dell'UE che favoriscono l'attuazione della protezione ambientale e la salvaguardia di un mercato unico equo; ricorda che tali risorse proprie devono essere predisposte il più rapidamente possibile, e in ogni caso entro il 2021, e devono essere permanenti; sottolinea che tutti i finanziamenti per lo strumento dell'UE per la ripresa devono essere erogati in aggiunta ai finanziamenti per le politiche dell'UE attuali e future e non devono incidere sulle priorità a lungo termine dell'Unione e su suoi obiettivi strategici, né comportare QFP più modesti;

Or. en




16. invita la Commissione a esaminare nuove politiche proposte dalle istituzioni internazionali volte a sostenere e contribuire a finanziare una transizione giusta e una crescita sostenibile nonché a risanare le finanze pubbliche degli Stati membri; chiede che il nuovo paniere di risorse includa il reddito derivante dalle politiche dell'UE favorendo l'attuazione della protezione ambientale e la


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IT

salvaguardia di un mercato unico equo; sostiene la proposta della Commissione di introdurre nuove fonti di entrate fiscali proprie derivanti, tra l'altro, dalle attività delle imprese e dall'economia digitale; ribadisce la propria richiesta di un'imposta sulle operazioni finanziarie, una base imponibile consolidata comune per l'imposta sulle società e un sistema di rendicontazione pubblica paese per paese per le multinazionali;

Or. en





16. invita la Commissione a esaminare nuove politiche proposte dalle istituzioni internazionali volte a sostenere e contribuire a finanziare una transizione giusta e una crescita sostenibile nonché a risanare le finanze pubbliche degli Stati membri; invita la Commissione a presentare con urgenza il nuovo paniere di risorse comprendente il reddito derivante dalle politiche dell'UE che favoriscono l'attuazione della protezione ambientale e la salvaguardia di un mercato unico equo, in modo da iniziare a ripagare i prestiti che la Commissione dovrà contrarre per finanziare lo strumento Next Generation EU già durante il prossimo QFP;

Or. en



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IT



16. invita la Commissione a esaminare nuove politiche proposte dalle istituzioni internazionali volte a sostenere e contribuire a finanziare una transizione giusta e una crescita sostenibile nonché a risanare le finanze pubbliche degli Stati membri;

Or. en





16. invita la Commissione a esaminare nuove politiche proposte dalle istituzioni internazionali volte a sostenere e contribuire a finanziare una transizione giusta e una crescita sostenibile nonché a risanare le finanze pubbliche degli Stati membri;

Or. en



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IT



16. invita la Commissione a esaminare nuove politiche proposte dalle istituzioni internazionali volte a sostenere e contribuire a finanziare una transizione giusta che attenui gli effetti socioeconomici della transizione verso un'economia climaticamente neutra e che promuova una crescita sostenibile nonché a risanare le finanze pubbliche degli Stati membri; chiede che il nuovo paniere di risorse includa il reddito derivante dalle politiche dell'UE favorendo l'attuazione della protezione ambientale e la salvaguardia di un mercato unico equo;

Or. en





16. invita la Commissione a esaminare nuove politiche proposte dalle istituzioni internazionali volte a sostenere e contribuire a finanziare una transizione giusta e una crescita sostenibile nonché a risanare le finanze pubbliche degli Stati membri; chiede che il nuovo paniere di risorse includa il reddito derivante dalle politiche dell'UE favorendo l'attuazione della protezione ambientale e la salvaguardia di un mercato unico competitivo, equo ed economicamente sostenibile;

Or. en


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IT



16 bis. sottolinea l'importanza di una strategia industriale dell'UE che renda l'industria più competitiva e resiliente dinanzi agli shock globali; ribadisce la necessità di concentrarsi sulla ricollocazione strategica delle catene del valore per la realizzazione di prodotti, processi e modelli aziendali economicamente validi e sostenibili nell'ottica di conseguire la sovranità strategica e la neutralità climatica; sollecita pertanto la reintegrazione delle catene di approvvigionamento all'interno dell'UE e l'incremento della produzione europea di prodotti fondamentali quali i medicinali, i principi attivi farmaceutici, i dispositivi medici e i presidi sanitari;

Or. en




16 bis. invita la Commissione e il Consiglio a cooperare in maniera più ampia con altre istituzioni europee come la BEI o la BCE ai fini dello sviluppo, della promozione e dell'introduzione di nuovi strumenti per far fronte alle sfide socioeconomiche e ambientali affrontate dall'UE;

Or. en

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IT




16 ter. sottolinea che la competitività industriale e la politica climatica si rafforzano reciprocamente e che un'industria innovativa e climaticamente neutra creerà posti di lavoro a livello locale e garantirà la competitività dell'economia europea;

Or. en

Emendamento 265Gunnar Beck

Proposta di risoluzioneTitolo 7


Approfondimento dell'Unione economica e monetaria

Resilienza e sostenibilità dell'Unione economica e monetaria

Or. en

Emendamento 266Gilles Boyer, Stéphanie Yon-Courtin



17. ricorda l'urgente necessità di completare e rafforzare l'architettura dell'UEM al fine di proteggere i cittadini e ridurre la pressione sulle finanze pubbliche durante gli shock esterni, in modo da superare gli squilibri sociali ed

soppresso

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IT

economici, creando una capacità di bilancio per gli investimenti pubblici, una funzione di stabilizzazione macroeconomica e di coesione per la zona euro e un regime europeo di riassicurazione dell'indennità di disoccupazione;

Or. en




17. ricorda l'urgente necessità di completare e rafforzare l'architettura dell'UEM al fine di proteggere i cittadini e ridurre la pressione sulle finanze pubbliche durante gli shock esterni, in modo da superare gli squilibri sociali ed economici, creando una capacità di bilancio per gli investimenti pubblici, una funzione di stabilizzazione macroeconomica e di coesione per la zona euro e un regime europeo di riassicurazione dell'indennità di disoccupazione;

soppresso

Or. en

Emendamento 268Enikő Győri, Markus Ferber, Agnès Evren, Danuta Maria Hübner, Siegfried Mureşan, Isabel Benjumea Benjumea



17. ricorda l'urgente necessità di completare e rafforzare l'architettura

17. ricorda l'urgente necessità di potenziare l'Unione bancaria e di

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dell'UEM al fine di proteggere i cittadini e ridurre la pressione sulle finanze pubbliche durante gli shock esterni, in modo da superare gli squilibri sociali ed economici, creando una capacità di bilancio per gli investimenti pubblici, una funzione di stabilizzazione macroeconomica e di coesione per la zona euro e un regime europeo di riassicurazione dell'indennità di disoccupazione;

completare e rafforzare l'architettura dell'UEM;

Or. en





17. ricorda l'urgente necessità di completare l'architettura dell'UEM offrendo una possibilità di uscita dalla moneta unica, al fine di proteggere i cittadini e ridurre la pressione sulle finanze pubbliche durante gli shock esterni, usufruendo del contributo di tassi di cambio flessibili per attenuare gli squilibri economici e consentire la crescita in tutti gli Stati membri;

Or. de

Emendamento 270Joachim Schuster, Jonás Fernández, Carmen Avram, Csaba Molnár, Pedro Silva Pereira, Evelyn Regner, Aurore Lalucq, Marc Angel, Pedro Marques, Gabriele Bischoff, Margarida Marques


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IT



17. ricorda l'urgente necessità di completare e rafforzare l'architettura dell'UEM al fine di proteggere i cittadini e ridurre la pressione sulle finanze pubbliche durante gli shock esterni, in modo da superare gli squilibri sociali ed economici, completando l'Unione bancaria e creando tra l'altro una capacità di bilancio per gli investimenti pubblici, una funzione di stabilizzazione macroeconomica e di coesione per la zona euro e un regime europeo di riassicurazione dell'indennità di disoccupazione; ribadisce il principio del metodo comunitario per rafforzare la dimensione democratica e sociale dell'UEM;

Or. en





17. ricorda l'urgente necessità di completare e rafforzare l'architettura dell'UEM al fine di proteggere i cittadini e ridurre la pressione sulle finanze pubbliche durante gli shock esterni, in modo da superare gli squilibri sociali ed economici;

Or. en

Emendamento 272

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IT

Alfred Sant




17. ricorda l'urgente necessità di completare e rafforzare l'architettura dell'UEM al fine di proteggere il tenore di vita dei cittadini, riducendo nel contempo la pressione sulle finanze pubbliche durante gli shock esterni, in modo da superare gli squilibri sociali ed economici, creando una capacità di bilancio per gli investimenti pubblici, una funzione di stabilizzazione macroeconomica e di robusta coesione per la zona euro e un regime europeo di riassicurazione dell'indennità di disoccupazione;

Or. en

Emendamento 273Ivars Ijabs, Luis Garicano, Dragoș Pîslaru, Olivier Chastel, Billy Kelleher




17. ricorda l'urgente necessità di completare e rafforzare l'architettura dell'UEM al fine di proteggere i cittadini e ridurre la pressione sulle finanze pubbliche durante gli shock esterni, in modo da superare gli squilibri sociali ed economici, completando l'Unione bancaria e l'Unione dei mercati dei capitali e progredendo verso una capacità di bilancio centrale credibile per la zona euro e un regime europeo di riassicurazione dell'indennità di disoccupazione;

Or. en

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IT





(Non concerne la versione italiana)

Or. en




17 bis. ritiene che, per approfondire l'Unione economica e monetaria e rafforzarne la responsabilità democratica, sia opportuno istituire il ruolo di ministro europeo dell'Economia e delle finanze, in linea con la comunicazione della Commissione, del 6 dicembre 2017, dal titolo "Ulteriori tappe verso il completamento dell'Unione economica e monetaria dell'Europa: tabella di marcia", riguardante un ministro europeo dell'Economia e delle Finanze, nonché la risoluzione del Parlamento europeo del, 16 febbraio 2017, sul miglioramento del funzionamento dell'Unione europea sfruttando le potenzialità del trattato di

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Lisbona; sottolinea che il ministro europeo dell'Economia e delle finanze sarebbe membro della Commissione e presidente dell'Eurogruppo e del Meccanismo europeo di stabilità, sarebbe responsabile dinanzi al Parlamento europeo in una formazione ristretta alla zona euro e in una formazione allargata, svolgerebbe un ruolo attivo nella definizione degli orientamenti strategici della zona euro e parteciperebbe al dialogo economico, come previsto nell'attuale regolamento;

Or. en




17 bis. sostiene pienamente la richiesta Comitato consultivo europeo per le finanze pubbliche di creare una capacità di bilancio permanente quale naturale integrazione di un quadro dell'UE, che sia dotata della facoltà di prendere in prestito quantità significative di risorse sul mercato e che si concentri sulla protezione della spesa pubblica a sostegno della crescita, consentendo di rispondere in maniera tempestiva a gravi shock1 octies; sottolinea che una simile capacità deve rispondere al Parlamento europeo e basarsi su orientamenti strategici definiti mediante codecisione in un quadro di governance, nell'ottica di apportare un valore aggiunto ai cittadini e all'UE nel suo complesso, ad esempio attraverso investimenti in infrastrutture verdi, digitali e sociali;_________________

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1 octies Relazione 2020 del Comitato consultivo europeo per le finanze pubbliche "Assessment of the fiscal stance appropriate for the euro area" (Valutazione dell'orientamento di bilancio appropriato per la zona euro), https://ec.europa.eu/info/sites/info/files/2020_06_25_efb_assessment_of_euro_area_fiscal_stance_en.pdf.

Or. en

Emendamento 277Francesca Donato, Marco Zanni, Antonio Maria Rinaldi, Herve Juvin, Hélène Laporte, Valentino Grant



17 bis. ritiene estremamente importante modificare il mandato della BCE, stabilendo come suo primo obiettivo la piena occupazione e in secondo luogo la stabilità dei prezzi, nonché ampliandone la portata attraverso l'introduzione di strumenti necessari a correggere le asimmetrie economiche tra gli Stati membri della zona euro;

Or. en




17 bis. ricorda che in tempi di crisi i sistemi bancari decentrati offrono stabilità a tutta l'economia, ma soprattutto alle PMI; sottolinea che queste banche

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minori devono pertanto essere protette da un eccesso di regolamentazione, in quanto i costi di regolamentazione sono in larga misura costi fissi;

Or. de




17 bis. chiede un aumento dei requisiti patrimoniali delle banche europee, al fine di migliorare la resilienza del settore finanziario e rafforzare la sua capacità di concedere prestiti all'economia reale, e invita a valutare l'ipotesi di una struttura pubblica di dismissione;

Or. fr

Emendamento 280Jonás Fernández



17 bis. si compiace della conclusione contenuta nella relazione 2020 del Comitato consultivo europeo per le finanze pubbliche1 bis secondo cui iniziative quali SURE e lo strumento per la ripresa dovrebbero essere sostituite da uno strumento di bilancio dell'UE permanente o trasformate in un simile strumento;_________________1 bis Relazione 2020 del Comitato

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IT

consultivo europeo per le finanze pubbliche "Assessment of the fiscal stance appropriate for the euro area" (Valutazione dell'orientamento di bilancio appropriato per la zona euro), https://ec.europa.eu/info/sites/info/files/2020_06_25_efb_assessment_of_euro_area_fiscal_stance_en.pdf.

Or. en




17 bis. sottolinea la necessità di rafforzare ulteriormente il settore finanziario attraverso il completamento dell'Unione dei mercati dei capitali;

Or. en

Emendamento 282Francesca Donato, Marco Zanni, Antonio Maria Rinaldi, Herve Juvin, Hélène Laporte, Valentino Grant



17 ter. ritiene necessario intervenire nel sistema di regolamentazione e vigilanza del settore bancario, concedendo ai paesi con una scarsa domanda di credito maggiore flessibilità per quanto riguarda la conformità ai criteri di convergenza e applicando i medesimi criteri in maniera più rigorosa nei paesi con un eccesso di domanda di credito, anche per evitare un aumento eccessivo dell'inflazione;

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IT

Or. en




17 ter. ricorda che i costi del servizio del debito rimangono modesti anche per effetto della politica della BCE che mantiene bassi i tassi di interesse; raccomanda di prendere in esame l'impatto del potenziale aumento dei tassi di interesse e i rischi derivanti dall'ulteriore ampliamento del bilancio della BCE;

Or. en




17 quater. ricorda la necessità di ridurre i livelli del debito pubblico per consentire alle economie europee di essere più resilienti agli shock, in particolare nei paesi fortemente indebitati; mette in guardia da costi di finanziamento più elevati che possono sorgere in futuro con un orientamento meno accomodante della politica monetaria, soprattutto nella zona euro;

Or. en

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IT

Emendamento 285Gunnar Beck



18. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione.

18. incarica il suo Presidente di cercarsi un lavoro adeguato.

Or. en

Documents

AM Com NonLegReport · – vista la comunicazione della Commissione, del 6 dicembre 2017, dal titolo "Ulteriori tappe verso il completamento dell'Unione economica e monetaria dell'Europa: