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JASON CHAFFETZ deputato democratico neoeletto, dopo aver fatto della frugalità una bandie- ra della sua campagna elettorale, s’è messo una brandina in ufficio per ri- sparmiare: «Voglio essere un monaco che vive di la- voro e politica», ha detto. SAMUEL WURZELBACHER meglio conosciuto come “Joe l’idraulico” e che rap- presentava l’americano medio durante la campa- gna presidenziale Usa, cambia mestiere e si dà al giornalismo. Sarà inviato speciale per conto di un si- to web filorepubblicano. MICHAEL BLOOMBERG ha dovuto rinunciare alla suite di lusso da 12 posti e 600 mila dollari che il Comune di New York avrebbe pagato nel nuovo stadio degli Yankees: le critiche che gli sono piovu- te addosso lo hanno con- vinto a soprassedere. NOEL GALLAGHER Il chitarrista degli Oasis possiede un’auto d’epo- ca, esattamente una Ja- guar Mark II, pagata 122 mila sterline che usa per andare da casa fino al can- cello. Ma non è uno sfizio da vip: la realtà è che non ha mai preso la patente. GEORGE W. BUSH non sa cosa farà dopo aver lasciato la Casa Bian- ca, ma non vede ruoli poli- tici. «Sarà l’inizio di una vi- ta nuova», ha detto. «Co- mincerò la giornata por- tando il caffè a Laura.» STEVE JOBS Il mago di Apple, dopo aver tenuto duro per me- si, barcamenandosi tra i rumors sulla sua malattia, ha deciso di scegliere tra la salute e la sua creatu- ra: e lascia questa nelle mani del suo “secondo”. Anche i miti sbagliano Il Dr. House, il celebre medico della serie te- levisiva che ha fatto furore anche in Italia, stavolta ha fatto arrabbiare molti dei suoi fans. Il motivo è il suo atteggiamento, in una delle fiction, verso un paziente affetto da fi- bromialgia, trattato come una specie malato immaginario e curato – peraltro con succes- so – con un placebo, non senza la sottolinea- tura del suo più tipico ghigno sardonico. Un modo di fare che ha ferito prima, indi- gnato poi, gli spettatori colpiti dallo stesso male (in Italia circa quattro milioni), i quali tra l’altro hanno già i loro problemi con una malattia misteriosa, dolorosa e debilitante ma non riconoscibile da nessuna alterazione o esame di laboratorio. Molti di loro si sono sentiti presi in giro e hanno scritto lettere di protesta. Ma il curatore scientifico della serie italiana, Massimo Pisanelli, allarga le braccia: «Non possiamo farci proprio nulla», dice. «La fiction è creata negli Stati Uniti, e abbia- mo dei vincoli strettissimi, non possiamo cambiare i contenuti. Dobbiamo persino adeguare le battute al rit- mo dei movimenti delle labbra... Questo per far capire come la se- rie non può avere un vero carat- tere scientifico, è di fantasia. E poi negli Usa spesso si utilizzano argomenti provocatori, come l’esistenza di una malattia contro- versa come questa, proprio per creare un po’ di scompiglio e po- terne parlare». Il fatto è che, a suo modo, il Dr. House è un mi- to, un eroe che ha sempre ragione. Accorgersi che anche lui può sbagliare è un brutto colpo per il popolo del piccolo schermo. Il principe del Polo Alberto di Monaco sarà pure il capo di uno Stato piccolissimo, ma è l’unico, finora ad aver raggiunto entrambi i Poli. Approfittan- do del “passaggio” offerto da una spedizione russa in Antartide, il principe ha voluto visita- re anche le altre stazioni, di diverse nazionali- tà, che perseguono missioni di carattere scien- tifico e meteorologico nel continente ghiac- ciato. Ma non si tratta di un’avventura estre- ma: Alberto ha sempre coltivato un grande in- teresse per i mutamenti climatici e le condi- zioni di vita in terre di frontiera. Una passio- ne di famiglia: il suo trisavolo Alberto I (1848-1922), chiamato anche “il principe na- vigatore”, era un appassionato di oceanogra- fia e paleontologia, nonché esploratore arti- co. Sulle sue tracce, nel 2006, Alberto II si era recato al Polo Nord. Il pubblico e il privato Rachida Dati (foto a destra), mini- stro della Giustizia francese, dopo aver scatenato un furioso gossip sul- la sua maternità (chi sarà mai il pa- dre del bebè?) e una grande ammira- zione per non aver mai disertato l’As- semblée nationale nemmeno col pancione, ha poi diviso tutti quanti per l’eccessiva tempestività con la quale, messa al mondo la bimba, è ritornata al lavo- ro come se nulla fosse. C’è chi vede in tutto ciò la prova della definitiva vittoria della parità femminile e chi un paradossale ritorno al passato (quando le contadine, deposto il figlio appena nato a bor- do del campo, riprendevano a zappare); chi un pessimo modo di essere madre e chi un lus- so che solo poche si possono permettere; chi una costrizione dovuta al fatto che i ministri non hanno un contratto di lavoro e chi la scel- ta di non “approfittare” della situazione. In ogni caso, sembra essere di ritornati ai tempi del grande dilemma del protofemminismo: “il privato è anche pubblico?”. La questione, irrisolta, ha sbaragliato ruoli e ideologie e oggi ognuno sceglie in base alle sue priorità: Sergio Cofferati, per esempio, per stare vicino al fi- glio piccolo ha rinunciato a candidarsi di nuo- vo alla carica di sindaco di Bologna. Occhiali per tutti Joshua Silver, ex docente di Ottica all’Università di Oxford, ha un sogno nel cassetto: vendere i suoi occhiali autoregolabili a un milione di indiani entro la fine di quest’anno e a un miliardo di poveri nel mondo entro il de- cennio. La sua inven- zione è l’uovo di Co- lombo e come tale co- sta poco: si tratta di oc- chiali le cui lenti di plasti- ca contengono una picco- la camera ad acqua. Ba- sta iniettare o inspira- re il liquido per mo- dificare la curvatu- ra della lente che quindi si adatta al- la visione del proprietario: ognuno li può re- golare da solo. Silver è convinto che, con l’appoggio dei Governi interessati e del- l’Onu, si possano raggiungere grandi nume- ri nelle ordinazioni e, di conseguenza, abbas- sare il prezzo fino a un dollaro il paio. Qual- cosa si muove: il Dipartimento della Difesa Usa ne ha comprati 30 mila e li ha distribuiti nei villaggi dell’Angola. Ora non resta che aspettare che anche Onu e Governi “veda- no” l’occasione e la colgano. Come cambiano i peccati Monsignor Gianfranco Girotti, responsa- bile della Penitenzieria vaticana (una specie di “ministero della Confessione”) durante il simposio dedicato a questo sacra- mento si è detto preoccupato: tra i fedeli la Confessione è deci- samente in ribasso: non se ne coglie l’importanza, non se ne capisce il valore teologico e, quel che più è allarmante, si è perso il senso stesso del peccato. C’è poi un dato del tutto nuovo, di diffi- cile interpretazio- ne: l’aumento, in chi si confes- sa, dei cosid- detti “peccati sociali”: evasio- ne fiscale, truf- fa, corruzione. È una buona notizia perché sono final- mente percepiti come peccati o una brutta no- tizia perché sono di- ventati endemici? CLUB 3 CLUB 3 FEBBRAIO 2009 FEBBRAIO 2009 Volti e risvolti 9 Hanno detto GIULIO TREMONTI, ministro dell’Eco- nomia e delle Finanze: «Questa cri- si è come un videogame: arriva un mostro, lo combatti, vinci. Quan- do sei rilassato, arriva un mostro ancora più grande. Finora ho con- tato sette mostri». JOSÈ AZ- NAR, ex premier spagnolo: «L’ele- zione di Obama alla presidenza de- gli Usa rappresenta un esotismo storico e un prevedibile disastro economico». LESLIE SAGE, direttore della rivista scientifica Na- ture: «Gli italiani sono ottimi scien- ziati e l’Italia ha una frequenza di citazioni dei propri studi superiore alla media europea. Da voi, dun- que, l’eccellenza c’è ma non è ade- guatamente sovvenzionata e valo- rizzata». MASSIMO D’ALE- MA, a proposito delle manifesta- zioni di piazza contro la guerra istraeliana nella Striscia: «Mi indi- gno per le bandiere israeliane bru- ciate, ma l’opinione pubblica italia- na è molto più scossa per i bambi- ni uccisi nella Striscia di Gaza». 8 SVOLTE AMERICANE VORREI MA NON POSSO DI MIRELLA CAMERA

AMERICANE SVOLTE Volti e risvolti DI MIRELLA CAMERA MA … · milioni di pixel). Ma non basta: il museo si può “visitare” percorrendo virtualmente i suoi corridoi riprodotti

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Page 1: AMERICANE SVOLTE Volti e risvolti DI MIRELLA CAMERA MA … · milioni di pixel). Ma non basta: il museo si può “visitare” percorrendo virtualmente i suoi corridoi riprodotti

JASON CHAFFETZ

deputato democraticoneoeletto, dopo aver fattodella frugalità una bandie-ra della sua campagnaelettorale, s’è messo unabrandina in ufficio per ri-sparmiare: «Voglio essereun monaco che vive di la-voro e politica», ha detto.

SAMUEL WURZELBACHER

meglio conosciuto come“Joe l’idraulico” e che rap-presentava l’americanomedio durante la campa-gna presidenziale Usa,cambia mestiere e si dà algiornalismo. Sarà inviatospeciale per conto di un si-to web filorepubblicano.

MICHAEL BLOOMBERG

ha dovuto rinunciare allasuite di lusso da 12 postie 600 mila dollari che ilComune di New Yorkavrebbe pagato nel nuovostadio degli Yankees: lecritiche che gli sono piovu-te addosso lo hanno con-vinto a soprassedere.

NOEL GALLAGHER

Il chitarrista degli Oasispossiede un’auto d’epo-ca, esattamente una Ja-guar Mark II, pagata 122mila sterline che usa perandare da casa fino al can-cello. Ma non è uno sfizioda vip: la realtà è che nonha mai preso la patente.

GEORGE W. BUSH

non sa cosa farà dopoaver lasciato la Casa Bian-ca, ma non vede ruoli poli-tici. «Sarà l’inizio di una vi-ta nuova», ha detto. «Co-mincerò la giornata por-tando il caffè a Laura.»

STEVE JOBS

Il mago di Apple, dopoaver tenuto duro per me-si, barcamenandosi tra irumors sulla sua malattia,ha deciso di scegliere trala salute e la sua creatu-ra: e lascia questa nellemani del suo “secondo”.

� Anche i miti sbagliano

Il Dr. House, il celebre medico della serie te-levisiva che ha fatto furore anche in Italia,stavolta ha fatto arrabbiare molti dei suoifans. Il motivo è il suo atteggiamento, in unadelle fiction, verso un paziente affetto da fi-bromialgia, trattato come una specie malatoimmaginario e curato – peraltro con succes-so – con un placebo, non senza la sottolinea-tura del suo più tipico ghigno sardonico.

Un modo di fare che ha ferito prima, indi-gnato poi, gli spettatori colpiti dallo stessomale (in Italia circa quattro milioni), i qualitra l’altro hanno già i loro problemi con unamalattia misteriosa, dolorosa e debilitantema non riconoscibile da nessuna alterazioneo esame di laboratorio. Molti di loro si sonosentiti presi in giro e hanno scritto lettere diprotesta. Ma il curatore scientifico della serieitaliana, Massimo Pisanelli, allarga le braccia:«Non possiamo farci proprio nulla», dice.«La fiction è creata negli Stati Uniti, e abbia-mo dei vincoli strettissimi, non possiamocambiare i contenuti. Dobbiamopersino adeguare le battute al rit-mo dei movimenti delle labbra...Questo per far capire come la se-rie non può avere un vero carat-tere scientifico, è di fantasia. Epoi negli Usa spesso si utilizzanoargomenti provocatori, comel’esistenza di una malattia contro-versa come questa, proprioper creare un po’ discompiglio e po-terne parlare». Ilfatto è che, a suomodo, il Dr.House è un mi-to, un eroe che

ha sempre ragione. Accorgersi che anche luipuò sbagliare è un brutto colpo per il popolodel piccolo schermo.

� Il principe del Polo

Alberto di Monaco sarà pure il capo di unoStato piccolissimo, ma è l’unico, finora adaver raggiunto entrambi i Poli. Approfittan-do del “passaggio” offerto da una spedizionerussa in Antartide, il principe ha voluto visita-re anche le altre stazioni, di diverse nazionali-tà, che perseguono missioni di carattere scien-tifico e meteorologico nel continente ghiac-ciato. Ma non si tratta di un’avventura estre-ma: Alberto ha sempre coltivato un grande in-teresse per i mutamenti climatici e le condi-zioni di vita in terre di frontiera. Una passio-ne di famiglia: il suo trisavolo Alberto I(1848-1922), chiamato anche “il principe na-vigatore”, era un appassionato di oceanogra-fia e paleontologia, nonché esploratore arti-co. Sulle sue tracce, nel 2006, Alberto II si erarecato al Polo Nord.

� Il pubblico e il privato

Rachida Dati (foto a destra), mini-stro della Giustizia francese, dopoaver scatenato un furioso gossip sul-la sua maternità (chi sarà mai il pa-dre del bebè?) e una grande ammira-

zione per non aver mai disertato l’As-semblée nationale nemmeno col

pancione, ha poi diviso tuttiquanti per l’eccessiva

tempestività con laquale, messa al

mondo la bimba,è ritornata al lavo-ro come se nulla

fosse. C’è chi vede in tutto ciò la prova delladefinitiva vittoria della parità femminile e chiun paradossale ritorno al passato (quando lecontadine, deposto il figlio appena nato a bor-do del campo, riprendevano a zappare); chiun pessimo modo di essere madre e chi un lus-so che solo poche si possono permettere; chiuna costrizione dovuta al fatto che i ministrinon hanno un contratto di lavoro e chi la scel-ta di non “approfittare” della situazione. Inogni caso, sembra essere di ritornati ai tempidel grande dilemma del protofemminismo:“il privato è anche pubblico?”. La questione,irrisolta, ha sbaragliato ruoli e ideologie e oggiognuno sceglie in base alle sue priorità: SergioCofferati, per esempio, per stare vicino al fi-glio piccolo ha rinunciato a candidarsi di nuo-

vo alla carica di sindaco di Bologna.

�Occhiali per tutti

Joshua Silver, ex docente di Otticaall’Università di Oxford, ha un

sogno nel cassetto: vendere isuoi occhiali autoregolabili a

un milione di indiani entrola fine di quest’anno e a

un miliardo di poverinel mondo entro il de-cennio. La sua inven-zione è l’uovo di Co-lombo e come tale co-

sta poco: si tratta di oc-chiali le cui lenti di plasti-

ca contengono una picco-la camera ad acqua. Ba-

sta iniettare o inspira-re il liquido per mo-

dificare la curvatu-ra della lente chequindi si adatta al-

la visione del proprietario: ognuno li può re-golare da solo. Silver è convinto che, conl’appoggio dei Governi interessati e del-l’Onu, si possano raggiungere grandi nume-ri nelle ordinazioni e, di conseguenza, abbas-sare il prezzo fino a un dollaro il paio. Qual-cosa si muove: il Dipartimento della DifesaUsa ne ha comprati 30 mila e li ha distribuitinei villaggi dell’Angola. Ora non resta cheaspettare che anche Onu e Governi “veda-no” l’occasione e la colgano.

�Come cambiano i peccati

Monsignor Gianfranco Girotti, responsa-bile della Penitenzieria vaticana (una speciedi “ministero della Confessione”) durante ilsimposio dedicato a questo sacra-mento si è detto preoccupato:tra i fedeli la Confessione è deci-samente in ribasso: non se necoglie l’importanza, non se necapisce il valore teologico e, quelche più è allarmante, si è perso ilsenso stesso del peccato.C’è poi un dato deltutto nuovo, di diffi-cile interpretazio-ne: l’aumento,in chi si confes-sa, dei cosid-detti “peccatisociali”: evasio-ne fiscale, truf-fa, corruzione. Èuna buona notiziaperché sono final-mente percepiti comepeccati o una brutta no-tizia perché sono di-ventati endemici?

CLUB3CLUB3 FEBBRAIO 2009FEBBRAIO 2009

Volti e risvolti

9

Hanno detto � GIULIOTREMONTI, ministro dell’Eco-nomia e delle Finanze: «Questa cri-si è come un videogame: arriva unmostro, lo combatti, vinci. Quan-do sei rilassato, arriva un mostroancora più grande. Finora ho con-

tato sette mostri». � JOSÈ AZ-NAR, ex premier spagnolo: «L’ele-zione di Obama alla presidenza de-gli Usa rappresenta un esotismostorico e un prevedibile disastroeconomico». � LESLIE SAGE,direttore della rivista scientificaNa-

ture: «Gli italiani sono ottimi scien-ziati e l’Italia ha una frequenza dicitazioni dei propri studi superiorealla media europea. Da voi, dun-que, l’eccellenza c’è ma non è ade-guatamente sovvenzionata e valo-rizzata». � MASSIMO D’ALE-

MA, a proposito delle manifesta-zioni di piazza contro la guerraistraeliana nella Striscia: «Mi indi-gno per le bandiere israeliane bru-ciate, ma l’opinione pubblica italia-na è molto più scossa per i bambi-ni uccisi nella Striscia di Gaza».

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SVOLTEAMERICANE

VORREIMA NON POSSO

DI MIRELLA CAMERA

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Techni Color

� Il museo del Prado ha aperto una piccolagalleria di 14 opere in Rete, e più precisamentesu Google Earth, dove con pochi clic sulla mappadi Madrid si possono visualizzare alcuni deicapolavori esposti anche in alta risoluzione (14milioni di pixel). Ma non basta: il museo si può“visitare” percorrendo virtualmente i suoi corridoiriprodotti perfettamente in tridimensione. Il lavoroa monte per arrivare a questo risultato è statonotevole, perché ogni quadro è stato fotografatoin misura di pochi centimetri di superficie pervolta, per poter permettere ai “visitatori”di esaminarne anche i più piccoli particolari.

� Gli ambientalisti inglesi

sono stati i primi a lanciarel’allarme, ma anche i primi aessere ascoltati: dopo aversegnalato quanto siano inquinantied energivori i televisori al plasma,il Governo del Regno Unitosarebbe orientato a metterli albando. A parità di schermo, untelevisore al plasma consuma 4volte di più di uno a cristalli liquidi.

Google fa spazio all’arte

� Ancora una volta il piccolo roditore ci fa da cavia, per fortunastavolta in modo incruento: ci aiuta infatti a progettare meglio le nostrecittà. Queste bestiole, dal senso d’orientamento prodigioso, hannodimostrato infatti di essere capaci di crearsi delle “mappe” mentali

molto funzionali dei luoghi che abitano, purché vi sianodeterminati parametri negli spazi: in mancanza di

questi si trovano in difficoltà. Dunque si trattadi imitarli, costruendo città che superino

“la prova del topo”.

� In Bulgaria, vicino alla capitale Sofia, è stato portato alla lucedagli scavi archeologici un antico carro di Tracia, probabilmente delII secolo d.C., piuttosto ben conservato, con decorazioni mitologicheraffinate che lo indicano come appartenente a qualche patrizio.Ma è una modernità per Karanovo, il villaggio del ritrovamento, luogoconosciuto per la scoperta di reperti risalenti addirittura al Neolitico.

� I ricercatori della IBM hanno messo a puntoun microscopio che, stracciando ogni precedenterecord, riesce a fotografare strutture piccolissime,dell’ordine di qualche nanometro, con unarisoluzione 100 milioni di volte maggiore di unarisonanza magnetica. Inoltre può “vedere” anchesotto alcune superfici, senza tuttavia danneggiarle.Agendo con un software che elabora le immaginiottenute, può ricomporle tridimensionalmente.Una volta perfezionata, questa nuova tecnica saràdi grande aiuto alla diagnostica medica, ma anchealla ricerca, dal momento che rende possibilela visione delle molecole e della loro struttura.

I NUMERI DEL MESE

� Da un mezzo a vocazione enciclopedica

come Internet, prima o poi dovevamo aspettarcelo:ed ecco che sta crescendo un network mondialevotato agli odori, dove “nasi” di ogni popolo enazione hanno in mente di ricostruire la mappaturadi ogni possibile fragranza, profumo o puzza.Vi si trovano i luoghi d’origine o di diffusione, ladescrizione, le sensazioni che provoca, seguendoperò più la suggestione di “emozioni olfattive” cheun intento scientifico. Nato in Giappone, ha già moltiappassionati annusatori in tutto il globo.

No plasma

Uomini e topi

Nasi di tutto il mondo...

Molecole... sorridete!

Carro tracio riemerge dal tempo

CLUB3CLUB3 FEBBRAIO 2009FEBBRAIO 2009

1110

Il 29%dei rifiuti di tutti i fast food delregno Unito provengono dallaMcDonald’s e in alcune cittadineraggiungono il 53% . La categoriadei fast food produce un quartodi tutta l’immodizia inglese: il 16%in più rispetto a 6 anni fa.

963 milionile persone nel mondo che hannosofferto la fame nel 2008, 40milioni più dell’anno precedente.

10%dei costi di ricovero in Australiaè causato da reazioni a farmaci.È il risultato di uno studio basatosu 20 anni di test.

31 miliardidi tonnellate di anidridecarbonica rispetto ai 22,6del 1990: più 37%.Il dato emerge dal rapportodel Worldwatch Institute.

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A colpo d’occhio

H 300

� Il freddo si sente nelleossa, e non parliamosolo di quello invernale.È un brivido di quellidestinati a restare nellamemoria, anche quando latemperatura salirà inprimavera, perché giàsapevamo dello scarso

carburante per le pattuglie automunite, maavevamo sperato che la cosa si fosse risolta.Invece, peggiora: nei tribunali manca la cartaper le fotocopie, oltre a quella igienica, e ipoliziotti non sembrano in migliori condizioni.Il freddo arriva anche perché ci si ricordaancora, purtroppo, di infausti anni in cuisoldati scarsamente equipaggiati venivanomandati sul fronte russo come carne damacello e perché ha ragione quel lettore che,di fronte agli sciagurati accenni di unministro (Brunetta, per non far nomi) su certifigli di dipendenti pubblici che sivergognerebbero del lavoro dei padri, harisposto che quelli che devono vergognarsisono i nostri ministri e i politici in genere,che tanto promettono, pochissimomantengono e che portano a casa stipendiche per il resto degli italiani sono unmiraggio. Si inviano i soldati ovunque, neiterritori di guerra e nei parchia controllare l’ordine pubblico, e c’è statoanche chi, di fronte a una nevicata, hachiesto l’invio dei militi per spalare la neve,inorgogliendo il ministro delle Difesa. È tuttocosì sproporzionato da rasentare la farsa, maquel brividino già sentito sulla schiena restalì, a ricordarci il passato, nella speranza chenon torni nel prossimo futuro. Snaporaz

H 227

� Poliziotti genovesi senza scarpe e senza

giacche: è la denuncia del Silp (Sindacatoitaliano lavoratori di polizia) di Genova chesollecita il ministero dell’Interno e il Capodella polizia perché si risolva il problema.Per il sindacato, l’equipaggiamento invernale

è arrivato in ritardo, soloil 12 gennaio, con pochegiacche e scarpe numero39 e un paio numero 48.Gli agenti hanno acquistatodi tasca propria scarpe,berretti e camicie.

IL SINGLE SPENDE DI PIÙ

Una musica da brivido

CLUB3FEBBRAIO 2009

12

� Ogni anno in Norvegia si svolge un festival curioso, nel quale siesibiscono suonatori con strumenti di ghiaccio, naturalmente all’apertoo in un suggestivo ambiente a temperatura polare. Violini, arpe,strumenti a fiato e percussioni compongono sinfonie dai suoni moltoparticolari, un po’ orientaleggianti ma dal tono, dicono, molto caldo.

IL FATTOE L’OPINIONE

� Per la spesa mensile chi sta da solo è costretto a spendere

di più, non solo perché, come si è sempre detto, le confezioni

formato famiglia sono più economiche, ma anche per lo stile

di vita, meno sobrio e regolato. (Fonte: Coldiretti)