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Pagina 1 di pagine 50 SPECIFICA TECNICA SWBS DIREZIONE GENERALE DEGLI ARMAMENTI NAVALI 1° REPARTO NN.CC. – 2ª DIVISIONE IMBARCAZIONI A.M.M.A. SPECIFICA TECNICA Edizione Maggio 2010

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SPECIFICA TECNICA SWBS

DIREZIONE GENERALE DEGLI ARMAMENTI NAVALI 1° REPARTO NN.CC. – 2ª DIVISIONE

IMBARCAZIONI A.M.M.A.

SPECIFICA TECNICA

Edizione Maggio 2010

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INDICE

INTRODUZIONE Esigenza Destinatario Oggetto della fornitura Breve descrizione dell’oggetto della fornitura

1. STRUTTURA DELLO SCAFO

1.1 Generalità 1.2 Dimensioni 1.3 Fasciame esterno – Struttura di rinforzo 1.4 Paratie dello scafo 1.5 Ponti 1.6 Copertini e falsi copertini 1.7 Sovrastrutture 1.8 Strutture speciali 1.9 Roll-bar, alberi e picchi di carico 1.10 Basamenti 1.11 Sistemi speciali 1.12 Portelli, porte e boccaporti 1.13 Portellone imbarco MM.PP.

2. IMPIANTO DI PROPULSIONE

2.1 Generalità 2.2 Unità di propulsione

2.2.1 Motore di propulsione 2.2.2 Potenza motore 2.2.3 Assistenza tecnica 2.2.4 Monografie, documentazione commerciale

2.3 Sistemi per propulsione e trasmissione 2.3.1 Riduttore di propulsione 2.3.2 Accessori per riduttori 2.3.3 Assistenza tecnica 2.3.4 Giunti accoppiamento MM.PP/riduttori

2.5 Sistema supporto propulsione 2.5.1 Sistemazioni aria comburente 2.5.2 Condotte aspirazione aria comburente MM.PP. 2.5.3 Silenziatori 2.5.4 Sistema controllo automazione 2.5.5 Sistema circolazione acqua mare (ciclo aperto) 2.5.6 Condotte scarico fumi 2.5.7 Sistema supporto combustibile 2.5.8 Depuratori combustibile 2.5.9 Casse servizio combustibile apparato motore. 2.5.10 Tubatura servizio combustibile 2.5.11 Tubatura olio lubrificante apparato motore. 2.5.12 Pompe a mano servizio olio 2.5.13 Cassa servizio olio lubrificante

2.6 Sistemi speciali 2.6.1 Mezzi di sollevamento locale apparato motore 2.6.2 Golfari 2.6.3 Serie rispetti di bordo per apparato motore 2.6.4 Serie rispetti di bordo per MM.TT.PP. 2.6.5 Serie rispetti di bordo altri componenti 2.6.6 Serie attrezzi e dotazioni CC/Meccanico 3. IMPIANTO ELETTRICO

3.1 Generalità 3.2 Generazione energia 3.3 Accumulo e trasformazione dell’energia

3.3.1 Batterie 3.3.2 Carica batterie

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3.3.3 Trasformatori 3.4 Servizio distribuzione energia elettrica (forza)

3.4.1 Quadro elettrico principale 3.4.2 Quadro elettrico di emergenza 3.4.3 Presa da terra 3.4.4 Sottoquadri forza 3.4.5 Rullo per cavo presa da terra 3.4.6 Apparecchiature impianto forza

3.5 Impianto luce 3.5.1 Sottoquadri luce 3.5.2 Fanali 3.5.3 Apparecchiature impianto luce, cassette, lampade

4. COMANDO E SORVEGLIANZA

4.1 Generalità 4.2 Sistemi di navigazione

4.2.1 Aiuti alla navigazione 4.2.2 Bussole magnetiche 4.2.3 Strumenti nautici vari 4.2.4 Fanali di navigazione e segnalazione 4.2.5 Proiettore scoperta 4.2.6 Quadro fanali e segnali 4.2.7 Impianto navigazione satellitare 4.2.8 Radiogoniometro 4.2.9 Ecoscandaglio 4.2.10 Solcometro

4.3 Comunicazioni interne 4.3.1 Rete ordini collettivi ed interfono 4.3.2 Rete radio e TV – Diffusione musica 4.3.3 Impianto avvisatori incendio 4.3.4 Impianto tele livelli

4.4 Comunicazioni esterne 4.4.1 Sistemi radio 4.4.2 Bandiere e segnali 4.4.3 Cofano per bandiere 4.4.4 E/Segnalatori portatili

4.5 Sistemi di sorveglianza (superficie) 4.5.1 Impianto radar

4.6 Sistemi di rilevamento del vento 4.6.1 Anemometro

5. IMPIANTI AUSILIARI

5.1 Climatizzazione 5.1.1 Prese d’aria, scarichi, griglie, funghi di aereazione fuori dall’apparato motore 5.1.2 Condotte ventilazione 5.1.3 Bocchette, diffusori 5.1.4 E/Ventilatori, E/Estrattori locale apparato motore 5.1.5 E/Estrattori locali vari 5.1.6 Serrande telecomandate 5.1.7 Condotte condizionamento 5.1.8 Macchinari impianto condizionamento 5.1.9 Ventilatori, estrattori, pompe

5.2 Servizio acqua mare 5.2.1 Sistemazioni antincendio 5.2.2 Tubatura antincendio 5.2.3 Pompe servizio antincendio 5.2.4 Tubatura refrigerazione 5.2.5 Ombrinali e scarichi

5.3 Servizio acqua dolce 5.3.1 Pompe acqua dolce 5.3.2 Casse acqua dolce per servizi e per circuito refrigerazione apparato motore 5.3.3 Tubature acqua dolce 5.3.4 Boiler acqua calda

5.4 Combustibili, lubrificanti

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5.4.1 Casse combustibile 5.4.2 E/Pompa travaso combustibile 5.4.3 Tubatura imbarco/sbarco/travaso combustibile

5.5 Servizi aria, gas e fluidi diversi 5.5.1 Impianto antincendio fisso a CO2 servizio apparato motore e diesel generatore 5.5.2 Estintori a polvere 5.5.3 Estintori a CO2 5.5.4 Impianto antivegetativo

5.6 Impianti governo nave 5.6.1 Sistema di governo della direzione 5.6.2 Manovra di emergenza 5.6.3 Impianto per la regolazione dell’assetto dinamico 5.6.4 Elica di manovra

5.7 Predisposizioni marinaresche 5.7.1 Argano/vericello salpancora e catena 5.7.2 Ancore 5.7.3 Lunghezze di catena 5.7.4 Bozze per ancore e rimorchio 5.7.5 Bitte 5.7.6 Ganci di rimorchio 5.7.7 Passacavi, cavi ormeggio e rimorchio 5.7.8 Parabordi 5.7.9 Gru 5.7.10 Salvagente collettivi 5.7.11 Salvagente anulari

5.8 Sistemi speciali 5.8.1 Impianto trattamento liquami 5.8.2 Pompe servizio igiene 5.8.3 Cassa oli recuperati 5.8.4 Pompa sbarco oli recuperati 5.8.5 Impianto esaurimento 5.8.6 Pompe sentina 5.8.7 Pompe a mano per servizio sentina 5.8.8 E/Pompa morchie 5.8.9 Dotazioni di sicurezza 5.8.10 Braghe sollevamento

6. ALLESTIMENTO E ARREDAMENTO

6.1 Generalità 6.1.1 Sigla distintiva e marche di immersione 6.1.2 Targhe e targhette

6.2 Parti di allestimento 6.2.1 Candelieri, draglie e corrimano 6.2.2 Aste portabandiera 6.2.3 Cappe e tende

6.3 Compartimentazioni non strutturali scafo 6.3.1 Paratie divisorie arredamento 6.3.2 Grigliati, carabottini e paglioli 6.3.3 Scale e passerelle 6.3.4 Portelli, porte stagne, boccaporti stagni e portelloni imbarco/sbarco MM.PP. 6.3.5 Finestrature, tergicristalli e chiaro visori

6.4 Preservanti e rivestimenti 6.4.1 Pitturazione 6.4.2 Protezione anodica 6.4.3 Rivestimenti dei ponti 6.4.4 Rivestimenti isolanti termici 6.4.5 Rivestimenti tagliafuoco 6.4.6 Trattamenti coibentazione acustica

6.5 Aree di vita 6.5.1 Arredamento aree di vita 6.5.2 Accessori igienici 6.5.3 Materassi, cuscini, copriletti

6.6 Aree di servizio 6.6.1 Arredamenti cucina

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6.7 Aree di lavoro 6.7.1 Arredamento plancia 6.7.2 Arredamento controplancia

6.8 Spazi per stivaggio 6.8.1 Cale e depositi 6.8.2 Stipetto dotazioni di emergenza

6.9 Sistemi speciali 6.9.1 Rispetti e attrezzature di bordo per dotazioni servizio sanitario

7. INTEGRAZIONE - PROGETTAZIONE

7.1 Generalità 7.2 Tecniche di produzione

7.2.1 Fotografie (durante la costruzione ed al varo) 7.3 Disegni 7.4 Controllo qualità

7.4.1 Standard di omologazione e codifica 7.5 Supporto logistico integrato

7.5.1 Organizzazione logistica rispetti di bordo 7.5.2 Organizzazione logistica dotazioni 7.5.3 Documentazione nave 7.5.4 Manuali tecnici 7.5.5 Progettazione precontrattuale 7.5.6 Progettazione funzionale/esecutiva 7.5.7 Service

8. COSTRUZIONE NAVE, SERVIZI SUPPORTO

8.1 Assicurazione 8.2 Prove di collaudo

8.2.1 Prove ufficiali in porto 8.2.2 Prove ufficiali in mare 8.2.3 Consumi

8.3 Consegna nave (trasporto + assicurazione mezzo) 8.4 Garanzia 8.5 Prove e ispezioni

8.5.1 Commissione di collaudo 8.5.2 Test memoranda 8.5.3 Materiali per prove e collaudi

Appendice allegata alla Specifica Tecnica - Sorveglianza e certificati Ente Tecnico Notificato

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INTRODUZIONE

Esigenza

L’Aeronautica Militare Italiana (A.M.) ha la necessità di imbarcazioni d’altura in grado di svolgere compiti di sgombero poligoni, sorveglianza e scoperta. La configurazione e l’allestimento dovranno consentire di condurre missioni giornaliere della durata di almeno 16 ore continuative e con raggio d’azione fino a 100 miglia dalla costa.

Destinatario

Poligono interforze di Salto di Quirra (P.I.S.Q.).

Oggetto della fornitura

N°3 imbarcazioni tipo Motovedette d’altura.

Breve descrizione dell’oggetto della fornitura

Motovedetta da lavoro realizzata sotto la sorveglianza dell’Ente Tecnico Notificato RINA in applicazione al “Regolamento per la classificazione dei Fast Patrol Vessels – Edizione 2007”. L’imbarcazione dovrà essere idonea al trasporto promiscuo sia di personale sia di materiali e dovrà possedere capacità di navigazione tali da garantire la tenuta al mare in sicurezza in condizioni meteo marine sfavorevoli con vento non superiore a forza 8 della scala Beaufort e altezza d’onda significativa non superiore a 4 metri La Motovedetta dovrà essere particolarmente veloce e con scafo performante caratterizzato da uno slancio di prora con “V” profonda. L’imbarcazione dovrà ottenere dal RINA una Certificazione di Classe non inferiore a:

“PC - - Patrol – Medium Duty - Offshore Navigation” L’imbarcazione dovrà assicurare la massima affidabilità, ottime doti di stabilità statica e dinamica, ottimo assetto, manovrabilità, tenuta al mare, confort ed efficienza propulsiva. Più in generale, la nuova imbarcazione dovrà svolgere le seguenti attività: - sgombero poligono; - interdizione alla navigazione di altri natanti in tempi celeri; - Recupero e traino di oggetti in mare; - assistenza ad attività di soccorso in mare;

L’imbarcazione sarà realizzata ottimizzando al massimo i costi di gestione per la manutenzione ordinaria e straordinaria e sarà particolarmente curata a livello estetico e funzionale, in materia di sicurezza, antinfortunistica, abitabilità e bassissimo inquinamento dell’ambiente marino. La capacità operativa, ovvero quella di poter svolgere con continuità i compiti “di lavoro” per i quali è stata realizzata l’imbarcazione, dovrà essere tale da consentire operazioni al largo con stato del mare 3 (Douglas) e vento fino a forza 7 (scala Beaufort). L’imbarcazione dovrà essere munita di doppia timoneria, di una prora pontata e di spazi in coperta dotati di adeguati e comodi passaggi ai lati della tuga. Particolare cura dovrà essere posta nello studio della posizione della plancia (timoneria principale), e delle sue finestrature nonché della controplancia (timoneria esterna), che dovranno essere studiate per permettere: - un ampio campo di visibilità nell’arco dell’orizzonte (non inferiore a 300° gradi, per la plancia

e non inferiore a 360° per la controplancia) e l’osservazione verticale di velivoli da parte del timoniere;

- un’agevole manovra in accosto in navigazione, durante la fase di ormeggio o affiancamento ad altre Unità, e durante le operazioni di imbarco e sbarco effettuate con la gru.

La poppa dovrà avere candelieri amovibili con draglie allo scopo di permettere un facile imbarco/sbarco dei materiali, dovrà avere un ampio spazio da lavoro a livello e sarà dotata di una

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gru per la messa a mare e il recupero di materiale. All’estremità di poppa sarà prevista una pedana (spiaggiola) fissa, estesa per tutta la larghezza dell’imbarcazione e posizionata ad un’altezza compresa tra il ponte di coperta e la linea di galleggiamento corrispondente al pieno carico e comunque compatibile con i propulsori a idrogetto installati. La pedana di poppa (spiaggiola) sarà dotata di scaletta a scomparsa per la discesa a mare e avrà una forma tale da facilitare il recupero da parte del personale di bordo (massimo 2 addetti) sia di materiale galleggiante in mare che di personale in acqua.

1. STRUTTURA DELLO SCAFO

1.1 Generalità La Motovedetta avrà lo scafo realizzato in GRP, in “single skin” su stampo preformato in accordo al regolamento RINA richiesto. La costruzione dovrà avvenire sotto la sorveglianza del RINA. Lo scafo dovrà essere compartimentato. Le paratie stagne saranno realizzate in accordo al Regolamento per la costruzione richiesto e dovranno essere costruite in materiale composito ovvero in vetroresina VTR. Lo scafo sarà realizzato curando l’efficienza idrodinamica e il design estetico dell’imbarcazione. La Motovedetta, una volta realizzata, dovrà risultare funzionale e allo stesso tempo rappresentare adeguatamente l’immagine dell’A.M. Lo scafo sarà irrobustito con rinforzi e protezioni sopra e sotto la linea di galleggiamento, in particolare in corrispondenza dei due masconi e del giardinetto, al fine di consentire l’accosto/ormeggio in luoghi privi di regolare banchina o pontile d’attracco. La carena dovrà essere del tipo planante a spigolo con forme a “V” profonda. I provini della laminazione dello scafo, come da normativa del RINA, saranno inviati, a cura del Cantiere costruttore, ad un laboratorio di prove certificato o riconosciuto dall’Ente Tecnico Notificato. Al termine della laminazione tutte le superfici interne dello scafo e le strutture/rinforzi dovranno essere protette con Gelcoat autoestinguente/antifiamma rispondente alla più alta classe antincendio del RINA e che non produca fumi o vapori nocivi.

1.2 Dimensioni

Lunghezza fuori tutto………………………………………………………....non inferiore a m 13,50 Larghezza massima…………………….…………….……………………….. non inferiore a m 4,00 Omologata al trasporto di n°8 persone (di cui n°5 di equipaggio fisso) più 1000 Kg di materiale trasportato rizzabile tra prora e poppa.

1.3 Fasciame esterno – Struttura di rinforzo

Il fasciame e l’ossatura dello scafo dovranno essere realizzati con stratificati di MAT e stuoie alternati, impregnati ed uniti tra loro. Almeno i primi quattro strati di tessuto saranno impregnati con resina vinilestere, laminato a regola d’arte secondo le tabelle di stratificazione approvate dall’Ente Tecnico Notificato. La superficie esterna dello scafo sarà laminata con Gelcoat neopentilico colorato blu aviazione. Lo scafo esterno, a fine lavorazione, dovrà risultare perfettamente liscio e uniformemente lucido. La struttura resistente d’irrobustimento longitudinale e trasversale dello scafo sarà costituita da “Omega” laminate in vetroresina su sagome preformate in materiale a cellula chiusa e di adeguate caratteristiche meccaniche come indicato nel regolamento RINA richiesto. Dovrà essere assolutamente evitato di forare le strutture resistenti per l’istallazione di accessori/impianti, che al contrario dovranno essere montati su basamenti resistenti affogati nella vetroresina ovvero su bussole in bronzo filettate. Tutti i materiali impiegati per la costruzione dovranno essere del tipo omologato e approvati dal RINA. Prima della consegna dell’imbarcazione, sulla parte esterna della carena (opera viva), dovrà essere eseguito un trattamento preventivo anti-osmosi.

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In corrispondenza dell’accoppiamento scafo e ponte di coperta dovrà essere previsto un bottazzo parabordo di idonee dimensioni in gomma sintetica. A protezione delle fiancate e in particolare in corrispondenza dei masconi e al giardinetto saranno montate, in senso inclinato prora poppa, delle protezioni in gomma sintetica come per il bottazzo. Trattandosi di una imbarcazione da lavoro, le zone del dritto di prora, dello spigolo, della chiglia, degli spigoli dello specchio, delle fuoriuscite dei propulsori, della gru e di attacco della pedana di poppa (spiaggiola) dovranno essere localmente rinforzate. Particolare cura sarà adottata nei rinforzi dei masconi e nelle zone del giardinetto che saranno irrobustite con protezioni sopra e sotto la linea di galleggiamento onde permettere l’accosto/ormeggio in luoghi privi di regolare banchina o pontile d’attracco. Adeguati rinforzi e protezioni in acciaio inox 316L saranno posti in corrispondenza dei passacavi e delle bitte.

1.4 Paratie dello scafo

L’unità dovrà essere compartimentata secondo il regolamento RINA richiesto e, comunque, in modo da conservare adeguata galleggiabilità e stabilità residua anche con un compartimento qualunque completamente allagato. I compartimenti stagni saranno almeno n°4, delimitati da paratie stagne di cui: - la prima verso prora, sarà quella di anticollisione e delimiterà a poppa il Gavone di Prora; - l’ultima a poppa, sarà quella prodiera del Gavone di Poppa; - ulteriori n°2 paratie stagne conterranno il locale Apparato Motore (paratia prodiera e poppiera del locale). Dovrà essere particolarmente curata la perfetta tenuta stagna dei passaggi attraverso le paratie stagne di: tubazioni, aperture a scafo, prese a mare, cavi elettrici, ecc. I passaggi a paratia dei cablaggi elettrici, delle tubature e delle condotte dovranno essere posizionati, in generale, a cielo del locale e dovranno essere di tipo stagno. Cavi elettrici, segnali, ecc., dovranno correre staccati dal fondo dello scafo e al di fuori delle zone di possibile accumulo dei liquidi in sentina. Le paratie stagne di compartimentazione dovranno essere realizzate e protette in modo da rispondere alla più alta classe antincendio prevista dal RINA. Paratie interne, non strutturali, saranno realizzate con pannelli in materiale composito secondo quanto previsto dal Regolamento di costruzione richiesto.

1.5 Ponti

Il ponte di coperta sarà del tipo a sandwich strutturale contenente materiale a cellula chiusa approvato RINA, realizzato in unica stampata, accoppiato allo scafo con perni filettati in acciaio inox. Nella costruzione del sandwich è escluso l’utilizzo della balza. La zona di accoppiamento ponte di coperta-scafo sarà resa stagna e rinforzata con una stratificazione superiore in VTR. Il ponte di coperta sarà ponte resistente delle paratie stagne di compartimentazione. Tutte le aree di calpestio esterne dell’imbarcazione saranno trattate con antisdrucciolo. Perimetralmente ad esso dovrà essere sistemata una battagliola con candelieri, pulpiti e draglie realizzate in acciaio inox marino 316L. Gli spazi in coperta saranno studiati per consentire un’agevole movimentazione dell’equipaggio ai lati della tuga, la prora sarà pontata e con battagliola. Il ponte di coperta nella zona di poppa sarà adibito a “zona di lavoro” e disporrà di una gru. In tale ottica, la zona di coperta a poppa dovrà essere realizzata tutta allo stesso livello per permettere una comoda movimentazione durante lo sbarco/imbarco dei materiali con o senza impiego della gru e anche per facilitare le operazioni di manutenzione effettuate localmente. La zona di lavoro si estenderà dalla parte poppiera della tuga fino alla radente di poppa. Il piano di coperta a poppa dovrà anche essere adatto al trasporto e ancoraggio di materiale trasportato. Sullo specchio di poppa verrà fissata saldamente una robusta pedana di poppa (spiaggiola) calpestabile. A prora, a poppa e a mezzanave saranno fissate bitte e passacavi. In coperta verranno sistemate in posizione ergonomica e facilmente accessibile anche: - n°1 zattera autogonfiabile in contenitore rigido per n°8 persone idonea alla permanenza in acqua

oltre le 24 ore, corredata di gancio idrostatico e maglia tarata;

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- n°2 salvagenti anulari con sagola galleggiante di 30 metri e relativa boetta luminosa; - n°2 gaffe con manici in legno - mezzi marinai; - n°1 stipetto stagno di adeguate dimensioni per contenere i cavi d’ormeggio e le dotazioni di

protezioni individuale (D.P.I.); - idonei porta parabordi in acciaio inox 316L.

1.6 Copertini e falsi copertini

Qualora presenti, su di essi saranno inseriti portelli per accedere ai sottostanti gavoni e alla relativa sentina. Tutte le aperture dovranno avere mastre adeguatamente rinforzate.

1.7 Sovrastrutture

La tuga sarà realizzata in unica stampata di Vetroresina con struttura a “sandwich” contenente materiale a cellula chiusa approvato RINA. La sovrastruttura sarà accoppiata al ponte di coperta saldamente, resa stagna e rinforzata con una stratificazione in VTR interna ed esterna superiore in accordo al Regolamento di classificazione richiesto. Sarà dotata di almeno un accesso esterno chiudibile e stagno, e dovrà prevedere confortevoli e sicuri spazi interni e finestrature per consentire ampia visibilità verso l’esterno in particolar modo dalla porzione in cui si esegue la condotta dell’imbarcazione. All’interno la tuga sarà studiata per consentire la condotta dell’imbarcazione, la supervisione degli impianti e degli apparati, un agevole accesso alla controplancia (timoneria esterna) e ai sottostanti locali operativi e di vita.

1.8 Strutture speciali

Il cantiere costruttore dovrà fornire in totale n°2 invasi, adatti a sostenere ogni singola imbarcazione, che saranno utilizzati per le future attività di manutenzione dell’opera viva e di rimessaggio di tutte e tre le imbarcazioni realizzate. La struttura dell’invaso sarà realizzata in acciaio e in legno, o altro materiale ritenuto idoneo, in corrispondenza delle zone a contatto con lo scafo. L’invaso dovrà essere componibile, facilmente montabile e quando smontato, per essere stivato in magazzino, dovrà essere poco ingombrante.

1.9 Roll-bar, alberi e picchi di carico

L’imbarcazione sarà dotata di un roll-bar e/o di un alberetto per il supporto delle antenne degli apparati radio e di navigazione, di segnalamento ottico e acustico, delle bandiere, ecc. Il dimensionamento e l’ancoraggio allo scafo di questa struttura sarà rispondente al regolamento RINA.

1.10 Basamenti

Trattandosi di un’imbarcazione da lavoro, particolare attenzione dovrà essere posta nel dimensionamento dei basamenti/attacchi dei MM.TT.PP, dei propulsori, della gru, dei punti di forza, del Roll-bar, delle bitte, del argano/verricello e della pedana poppiera che dovranno essere tutti adeguatamente rinforzati localmente, come meglio indicato dal regolamento RINA per tali strutture. Per le zone soggette a particolari sollecitazioni (basamenti dei Motori, reggispinta, ecc) si raccomanda l’impiego di legno massello di mogano di adeguato spessore e ottime caratteristiche meccaniche. Tutti gli accessori di coperta dovranno avere collegamenti smontabili realizzati con perno filettato, boccola, dadi autobloccanti, contro piastra e foro passante nel laminato protetto da una bussola. I predetti componenti dovranno essere, inoltre, in acciaio inox di adeguato spessore. Particolare attenzione dovrà essere riposta allo spazio tra la bussola e il laminato, che dovrà essere riempito con idoneo filler epossidico.

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Ogni Contro piastra, che sarà annegata nel laminato, comprensiva dei resilienti e degli antivibranti, dovrà: - essere in grado di resistere alle violente accelerazioni e sollecitazioni subite dai macchinari per i

colpi di mare; - avere uno spessore adeguato e comunque non inferiore alla metà del diametro dei perni di

fissaggio; - avere raggio di curvatura degli spigoli non inferiore a 5 volte il diametro del foro più vicino. In corrispondenza di punti di forza, il laminato dovrà resistere ai carichi massimi previsti per ciascun punto di forza e comunque la struttura non dovrà subire palpitazioni.

1.11 Sistemi speciali

Nelle postazioni di condotta dell’imbarcazione (Plancia e Controplancia) dovrà essere previsto un dispositivo di video sorveglianza per il controllo a distanza del locale Apparato Motore e dell’eventuale locale del diesel generatore, se installato in zona diversa dal locale apparato motore. Le telecamere di questo sistema dovranno essere in numero tale e posizionate in modo da garantire la copertura dell’immagine per l’intero locale. L’immagine dovrà essere visibile sia in plancia che in controplancia, su monitor di almeno 12”, anche con sole diretto. Le immagini riprese dovranno essere archiviate, in formato digitale, per un periodo non inferiore a 2 giorni.

1.12 Portelli, porte e boccaporti

I portelli a ponte e le porte di comunicazione con l’esterno dovranno essere del tipo stagno, idonei a non deformarsi sotto l’azione del mare e sotto i battenti d’acqua e con battente su mastra strutturale. I portelli orizzontali dovranno essere dotati di sicurezza per impedirne la chiusura accidentale quando lasciati aperti. Le guarnizioni impiegate in questi sistemi di chiusura dovranno essere in materiale resistente al fuoco, in particolare quelle impiegate per la portelleria stagna del locale apparato motore dovranno essere compatibili con la classe di protezione antincendio richiesta per il locale.

1.13 Portellone imbarco MM.PP.

Il ponte di coperta, nella zona sovrastante il locale apparato motore, dovrà avere elementi strutturali rimovibili all’occorrenza per consentire le operazioni di sbarco e imbarco degli impianti dal vano motore. I portelloni quando in opera dovranno risultare stagni e ancorati saldamente al ponte di coperta.

2. IMPIANTO DI PROPULSIONE

2.1 Generalità

I motori di propulsione dovranno essere selezionati tra le marche di maggiore diffusione commerciale, rappresentate in Italia da centri di commercializzazione e assistenza garantita su tutto il territorio nazionale. Il modello proposto dalla Ditta dovrà essere in attualità di produzione e e il suo supporto deve essere garantito dal costruttore almeno per i 10 anni successivi alla consegna dell’Unità. Sarà previsto un locale apparato motore delimitato da due paratie stagne che si estenderà da murata a murata. Il locale si svilupperà verticalmente fino al ponte di coperta. L’accesso al locale sarà possibile sia tramite un portello verticale stagno interno dell’imbarcazione, posto nelle adiacenze della timoneria, sia tramite un portello esterno ubicato sul ponte di coperta (sfuggita d’emergenza) dotato di scaletta verticale in acciaio. Il locale dovrà essere un compartimento stagno a tutti gli effetti. Il posizionamento dei motori di propulsione e dell’eventuale diesel generatore dovrà consentire una agevole movimentazione del personale preposto alle operazioni di verifica e manutenzione in navigazione. Non dovranno trovarsi ostacoli di alcun genere che ostruiscano i corridoi laterali e

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centrali del locale apparato motore (tra i 2 MM.TT.PP.) e accesso/sfuggita dalle portellerie (principale ed emergenza). Particolare cura dovrà essere rivolta ai passaggi a ponte di cavi elettrici, tubature e condotte. L’illuminazione sarà ottenuta almeno con n°5 punti luce comandati da interruttore stagno e dovrà essere prevista almeno una presa di corrente per consentire l’illuminazione di qualsiasi punto per mezzo di una torcia volante. All’interno di questo locale saranno installati, oltre ai due motori di propulsione, i macchinari ausiliari, tutti gli impianti necessari al funzionamento dell’apparato motore stesso, una delle pompe di sentina, gli erogatori dell’antincendio, le prese dell’acqua mare con i relativi filtri, i filtri gasolio e le casse del combustibile e dell’olio. Nel locale saranno installate le telecamere dell’impianto di video sorveglianza (Si veda il paragrafo 1.11).

2.2 Unità di propulsione

2.2.1 Motore di propulsione

I motori di propulsione saranno n°2, dovranno essere Diesel a 4 tempi sovralimentati con alimentazione common-rail, di tipo omologato ed in possesso di collaudo RINA. La Propulsione sarà con n°2 idrogetti. I motori, completi delle dotazioni di serie, saranno collegati al gruppo riduttore tramite giunti elastici posizionati sul collegamento, e dovranno essere montati su sospensione elastica (resilienti antivibranti) che permetta un funzionamento ottimale a tutte le andature, con qualunque stato del mare e che riduca le trasmissioni di vibrazioni allo scafo dell’imbarcazione. Il collegamento tra riduttore e idrogetto dovrà essere contenuto all’interno di una protezione, smontabile all’occorrenza e fissata allo scafo. Le tubature d’ingresso ed uscita dei circuiti ausiliari (refrigerazione, lubrificazione, circolazione, alimentazione combustibile e scarico gas) dovranno essere di materiale approvato ed omologato RINA. Ove saranno installati dei giunti elastici di collegamento, dei tubi flessibili o dei giunti compensatori, questi dovranno essere garantiti per almeno n°5 anni e a norme RINA. Il circuito del combustibile del motore dovrà essere incamiciato soprattutto in corrispondenza delle fonti di calore. Così come per il generatore di corrente, il posizionamento dei motori di propulsione dovrà essere allineato con i propulsori a “regola d’arte” e studiato per una agevole movimentazione del personale preposto durante le operazioni di verifica, manutenzioni periodiche e/o riparazioni senza dover procedere a lavori di disallestimento di apparati o del locale.

2.2.2 Potenza motore

L’imbarcazione dovrà essere equipaggiata con due motori marini diesel, collaudati e omologati RINA, idonei all’impiego con propulsione a idrogetto ed aventi ciclo operativo “Medium Duty”. I motori saranno idonei e certificati per operare sino a 3000 ore all’anno (di cui almeno 750 ore alla max potenza) e dovranno essere dimensionati per assicurare una velocità massima continuativa dell’imbarcazione di almeno 30 nodi con dislocamento a pieno carico (Dpc), mare stato 1 e carena sporca di 2 mesi.

2.2.3 Assistenza tecnica

Ad integrazione di quanto già non previsto dalla garanzia, relativamente al sistema di propulsione e di generazione elettrica adottato, il cantiere costruttore dovrà fornire assistenza tecnica per la risoluzione delle eventuali avarie e per le manutenzioni ordinarie e straordinarie che richiedono capacità eccedenti l’autonomia logistica pianificata nei corsi organizzati dal Cantiere costruttore a favore del personale dell’Amministrazione di cui al paragrafo “Progettazione Precontrattuale”.

2.2.4 Monografie, documentazione commerciale

Il cantiere costruttore dovrà fornire in lingua Italiana, per ciascun impianto/apparato/macchinario installato la relativa monografia, nonché tutta la documentazione inerente le manutenzioni e loro modalità esecutive e il manuale d’istruzione. Di detta documentazione il Cantiere dovrà produrre

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anche copia in formato digitale con proprietà O.C.R. (Optical Character Recognition) per un’agevole consultazione su Personal Computer con sistema operativo Windows XP e Vista.

2.3 Sistemi per propulsione e trasmissione

2.3.1 Riduttore di propulsione

Il riduttore sarà integrato con gamma di rapporti in grado di accoppiare in modo preciso il motore nel rispetto della sua potenza e giri caratteristici. Dovrà essere del tipo accettato dal RINA.

2.3.2 Accessori per riduttori

Sarà presente una frizione idraulica multidisco per innescare e disinnescare l’unità di propulsione, che dovrà essere del tipo accettato dal RINA.

2.3.3 Assistenza tecnica

Limitatamente al periodo di garanzia e relativamente ai sistemi per propulsione e trasmissione, il cantiere costruttore dovrà fornire assistenza tecnica per la risoluzione delle avarie e per le manutenzioni ordinarie e straordinarie che richiedono capacità eccedenti l’autonomia logistica pianificata nei corsi organizzati dal Cantiere costruttore a favore del personale dell’Amministrazione di cui al paragrafo “Progettazione Precontrattuale”.

2.3.4 Giunti accoppiamento MM.PP/riduttori

Saranno del tipo approvato RINA.

2.5 Sistema supporto propulsione

2.5.1 Sistemazioni aria comburente

L’aspirazione naturale o forzata dell’aria comburente dovrà avvenire attraverso cassonetti antisalino in modo da essere completamente separati dal locale e comunicanti con l’esterno per mezzo di prese d’aria poste lateralmente alla tuga.

2.5.2 Condotte aspirazione aria comburente MM.PP.

Qualora necessarie, le condotte delle prese d’aria comburente dei motori di propulsione saranno posizionate sulle paratie laterali esterne e saranno comunque coibentate e dotate di intercettazione comandabili a distanza, in caso di incendio.

2.5.3 Silenziatori

Le condotte di scarico dovranno essere munite di opportuni silenziatori refrigerati, che avranno il compito di abbattere l’inquinamento acustico ambientale prodotto dai motori nei termini previsti dalle attuali normative in materia (legge 26 ottobre 1995 e successive modificazioni, Legge quadro sull’inquinamento acustico).

2.5.4 Sistema controllo automazione

La condotta dei motori dovrà avvenire a mezzo telecomando dalla plancia e dalla controplancia. Tutta la strumentazione di controllo sarà accentrata nei quadri delle consolle nelle postazioni di governo, anche se le apparecchiature saranno ridotte all’essenziale in controplancia. Un sistema per il monitoraggio e il controllo permetterà di osservare tutti i parametri significativi del funzionamento dell’apparato motore e dell’idrogetto, per gestire il servo sistema oleodinamico per la posizione dei deflettori e degli ugelli direzionali.

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Qualora possibile tale sistema dovrà anche essere interfacciato, tramite scheda video, con il plotter per la visualizzazione dei dati sul monitor in plancia ed in controplancia. Sarà previsto anche il comando della griglia di pulizia delle aspirazioni degli idrogetti in caso di ostruzione.

2.5.5 Sistema circolazione acqua mare (ciclo aperto)

L’impianto di refrigerazione dei motori sarà realizzato mediante due sistemi indipendenti e simili, uno per ogni motore, comprendenti ciascuno almeno: - n°1 presa a mare dinamica in bronzo con passaggio a scafo rinforzato e griglia; - n°1 valvola di intercettazione in bronzo a scafo; - n°1 filtro meccanico di dimensioni adeguate, smontabile e con corpo e cestello di acciaio inox

(a norme RINA) e anodo sacrificale incorporato. L’acqua mare, dopo aver refrigerato i vari organi dei motori, degli scambiatori di calore dell’acqua dolce e dell’olio invertitore/riduttore, verrà avviata al convogliatore di raffreddamento ove si miscelerà ai gas di scarico per essere espulsa fuoribordo.

2.5.6 Condotte scarico fumi

I collettori e le condotte dei gas di scarico dovranno essere in materiale non soggetto alla corrosione e non infiammabile, provvisti di sistema di non ritorno dell’acqua e di collo d’oca. Le condotte dei motori saranno convogliate a scafo mediante scarichi subacquei refrigerati ad acqua di mare, silenziati e posti nel locale apparato motore. Per ogni motore, un ulteriore scarico dei gas, realizzato con condotte e marmitte silenziate, verrà utilizzato automaticamente all’avviamento o a bassi regimi. In questi casi i gas di scarico all’uscita dei motori saranno raccolti in un convogliatore raffreddato mediante camicia con circolazione acqua mare. Il convogliatore dovrà essere in posizione tale da evitare che eventuali perdite del circuito di raffreddamento provochino il rientro d’acqua nei cilindri del motore.

2.5.7 Sistema supporto combustibile

Valvole rapide di intercettazione del gasolio, manovrabili a distanza, permetteranno l’arresto in emergenza dei motori. Le intercettazioni a distanza saranno raggruppate in un unico quadretto protetto dall’attivazione accidentale. Le valvole degli impianti del circuito alimentazione combustibile dovranno risultare facilmente accessibili e dotate di comando a distanza ubicato nei pressi della postazione di governo esterna.

2.5.8 Depuratori combustibile

Sulla mandata delle casse combustibile dovrà essere inserito un sistema filtrante e separatore acqua-scorie-gasolio, munito di allarmi luminoso ed acustico che saranno sistemati sulla consolle della timoneria e che segnaleranno la presenza di acqua e impurità nel carburante. Il sistema filtrante installato dovrà essere tipo duplex, ovvero con due filtri smistabili a mezzo di una valvola a tre vie, che permetta di mantenere i motori in moto durante le operazioni di manutenzione.

2.5.9 Casse servizio combustibile apparato motore.

I depositi carburante saranno costruiti in acciaio inox 316L e, se non strutturali, dovranno avere la caratteristica di essere facilmente rimovibili, senza procedere a grossi lavori di disallestimento del locale cui sono ubicati. Dovranno essere previsti almeno due depositi del combustibile, realizzati in accordo al regolamento RINA e dotati di paratie anti-sciacquio, portello d’ispezione a lama smontabile, tubature di adduzione su tronchetti saldati e flange di collegamento. I depositi saranno dotati di tubi di sfogo aria regolamentari posizionati in coperta con collo d'oca e doppia retina antideflagrante UNAV. Sarà possibile controllare il contenuto delle casse mediante indicatori di livello a distanza, ubicati sul cruscotto nelle postazioni di governo, un tubo sonda e livelli ottici intercettabili a norme RINA realizzati in materiale trasparente e resistente agli urti con valvole di intercettazione rapida. Il travaso del gasolio da un deposito all’altro dovrà essere effettuato con una

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pompa. Potrà essere prevista una tubatura munita di valvole che in emergenza permetta il travaso del gasolio da un deposito all’altro per il principio dei vasi comunicanti.

2.5.10 Tubatura servizio combustibile

Le tubature alimentazione combustibile dovranno essere di materiale approvato e omologato RINA. Qualora si debbano impiegare giunti compensatori o tubi flessibili per il collegamento di tratti di tubatura diversi, anche quelli dovranno essere approvati dal RINA.

2.5.11 Tubatura olio lubrificante apparato motore

Le tubature di ingresso e di uscita dei circuiti di lubrificazione dovranno essere di materiale approvato e omologato RINA. Qualora si debbano impiegare giunti compensatori o tubi flessibili per il collegamento di tratti di tubatura diversi, anche quelli dovranno essere approvati dal RINA.

2.5.12 Pompe a mano servizio olio

Dovrà essere prevista almeno una pompa manuale, a doppio effetto, che permetterà in tempi rapidi lo svuotamento dei motori e il travaso diretto dell’olio lubrificante dalla cassa deposito ai motori.

2.5.13 Cassa servizio olio lubrificante

Dovrà essere prevista una cassa per l’olio motore di capacità complessiva pari a 2 volte quella contenuta nel carter del motore, in acciaio inox 316L e provvista di tappo per il riempimento, e di livelli ottici realizzati in materiale trasparente e resistente agli urti e con valvole di intercettazione rapida. La cassa in questione dovrà avere la caratteristica di essere facilmente rimovibile senza procedere a grossi lavori di disallestimento del locale in cui è ubicata.

2.6 Sistemi speciali

2.6.1 Mezzi di sollevamento locale apparato motore

La sistemazione a bordo dei motori di propulsione dovrà essere concepita in maniera tale da consentire un’agevole operazione del loro sbarco e imbarco, direttamente dall’apertura stagna realizzata sul ponte di coperta, con un sistema di sollevamento posto in banchina.

2.6.2 Golfari

Su quelli installati dovrà essere indicato il massimo carico sopportabile.

2.6.3 Serie rispetti di bordo per apparato motore

Il cantiere costruttore dovrà fornire come dotazione di bordo: - n°1 kit parti di ricambio degli idrogetti ritenute importanti dalla casa costruttrice per un corretto

mantenimento in esercizio e per la risoluzione delle avarie più frequenti degli stessi; - n°1 kit filtri e guarnizioni varie; - n°1 kit di giranti degli idrogetti.

2.6.4 Serie rispetti di bordo per MM.TT.PP.

Il cantiere costruttore dovrà fornire come dotazione di bordo almeno: - n°1 kit parti di ricambio dei Motori di Propulsione come da standard di produzione di serie; - n°1 guarnizioni e tenute varie; - n°4 mute di filtri del gasolio; - n°4 filtri dell’olio motore; - n°1 serie completa di iniettori del combustibile; - n°2 serie complete di cinghie delle pompe trascinate;

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- n°1 girante completa di tenute della pompa dell’acqua dolce; - n°1 girante completa di tenute della pompa dell’acqua mare.

2.6.5 Serie rispetti di bordo altri componenti

Il cantiere costruttore dovrà fornire come dotazione di bordo del generatore diesel: - n°1 kit parti di ricambio del generatore diesel come da standard di produzione di serie; - n°1 guarnizioni e tenute varie; - n°2 mute di filtri del gasolio; - n°2 filtri dell’olio motore; - n°1 serie completa di iniettori del combustibile; - n°1 serie completa di cinghie delle pompe trascinate; - n°1 girante completa di tenute della pompa dell’acqua dolce; - n°1 girante completa di tenute della pompa dell’acqua mare.

2.6.6 Serie attrezzi e dotazioni CC/Meccanico

Il cantiere costruttore dovrà fornire come dotazione di bordo: - n°1 morsa; - n°1 cassetta attrezzi USAG da lavoro completa di utensili; - n°5 paia di guanti da lavoro; - n°5 occhiali da lavoro; - n°5 maschere per idrocarburi con possibilità di sostituzione filtri; - n°10 kit di filtri per maschere idrocarburi.

3. IMPIANTO ELETTRICO

3.1 Generalità

L’architettura dell’impianto elettrico dovrà essere a norme RINA, con alcuni accorgimenti di seguito riportati: - rete a 24 volt in corrente continua alimentata da almeno:

� due batterie di accumulatori separate (una per l’avviamento dei motori, e una per l’alimentazione dei vari utenti) ma con possibilità di inserzione in parallelo;

� una batteria di accumulatori per l’avviamento del diesel generatore; � una batteria di accumulatori per l’alimentazione in emergenza degli utenti vitali;

Le sopracitate batterie saranno ricaricate dagli alternatori dei motori di propulsione o dalla rete a 220 volt 50 Hz, mediante regolatore di carica e adeguato raddrizzatore;

- rete in corrente alternata (220 volt 50 Hz) che durante le operazioni in mare sarà alimentata da uno o più gruppi elettrogeni installati a bordo, mentre in porto sarà alimentata da una presa da terra di amperaggio compatibile con il carico elettrico massimo;

- la batteria di accumulatori per l’emergenza dovrà avere capacità tale da garantire l’alimentazione delle utenze vitali (ossia delle luci interne appartenenti al circuito di illuminazione in emergenza, dei fanali di navigazione, degli apparati di comunicazione e del GPS, l’impianto avvisatore incendio) per almeno 8 ore.

L’impianto dovrà essere realizzato in corrente continua alla tensione di 24 volt, con possibilità di alimentare alcune utenze a 12 volt, e in corrente alternata a 220 volt. L’energia sarà distribuita alle utenze di bordo per mezzo di cavi di tipo marino in rame rivestiti di PVC, del tipo a non propagazione di fiamma a norme ISO 10133/13297 (fiamma ritardante e oleoresistente) e a bassa emissione di fumi tossici, omologati ed approvati RINA. I suddetti cavi dovranno essere ampiamente dimensionati in relazione ai valori massimi di assorbimento degli utenti alimentati. Ove consentito saranno impiegati cavi senza armatura e saranno stesi all’interno di tubazioni in PVC superisolato, corrugato e stagno all’acqua. Nei tratti esterni a tali tubazioni i cavi elettrici dovranno essere bloccati a perfetta regola d’arte tramite ferro-guide, solette, tondini, cavalletti etc. e, per quanto possibile, saranno evitate zone soggette al calore. Ove ciò non sia realizzabile dovranno

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essere impiegati cavi con isolamento adeguato. I terminali dei cavi saranno del tipo senza saldatura e tutti i cavi saranno identificati con targhette. Tutti i circuiti dovranno essere protetti da interruttori automatici magnetici e termici opportunamente tarati tipo “Carlin Switch Contura II” impermeabili IP 56. Nei quadri elettrici principali ci saranno delle postazioni disponibili (almeno per un 20%) da impiegare in caso di avaria di alcuni interruttori oppure di installazione di nuove utenze elettriche sull’imbarcazione. Tutte le apparecchiature elettriche comunque dovranno essere posizionate in modo tale da non dare disturbi alle trasmissioni radio. Saranno realizzati due distinti impianti di massa, uno per gli apparati elettronici e l’altro per tutte le rimanenti utenze elettriche e non, quali ad esempio i motori, gli scambiatori di calore, i generatori elettrici, le utenze a 220 volt c.a., le casse combustibile e quelle dell’acqua. I due impianti di massa saranno collegati a due piastre distinte, separate elettricamente e costituite da idoneo metallo conduttore, montate esternamente allo scafo e costantemente a contato con l’acqua del mare. Dovrà, inoltre, essere realizzato un impianto parafulmine costituito da una piattina di rame, sistemata sottocarena, ed estesa all’interno dello scafo per tutta la sua lunghezza. Il parafulmine, installato sopra l'albero, dovrà essere collegato mediante conduttore di rame a forte sezione, ad un nodo della citata piattina.

3.2 Generazione energia

Per la generazione dell’energia elettrica sull’imbarcazione verranno installati: - n°1 diesel generatore in box insonorizzato alimentato a gasolio e di potenza non inferiore a 3 KW

in c.a. 220 Volt - 50 Hz; - n°2 alternatori di corrente trascinati dai motori di propulsione a 24V. Il generatore dovrà essere posizionato in modo tale da avere spazi circostanti che garantiscano la facilità di manutenzione periodica, le riparazioni, i controlli di routine, la movimentazione, senza dover procedere a lavori di disallestimento del locale. Il motore del generatore boxato potrà aspirare l’aria direttamente dall’esterno con una condotta separata o, in alternativa, dal proprio locale. Il collettore dei gas di scarico dovrà essere di tipo non infiammabile e in materiale non soggetto alla corrosione, provvisto di un sistema di non ritorno dell’acqua con collo d’oca. Lo scarico dei gas dovrà essere efficace anche con unità a dislocamento di pieno carico e mare in poppa. In plancia dovrà essere installato un quadro, di controllo e allarmi dedicato, che permetterà di avviare e arrestare il diesel generatore e di controllare i principali parametri di funzionamento.

3.3 Accumulo e trasformazione dell’energia

3.3.1 Batterie

Tutti gli accumulatori presenti a bordo saranno del tipo AGM e dovranno essere adeguatamnete alloggiati e fissati in contenitori stagni, muniti di appositi sfoghi per l’aria, collocati in locali distinti dal vano motore. Le cassette porta accumulatori dovranno essere realizzate in nylon con ventilazione in accordo alle norme ISO 10133. Saranno previsti almeno n°4 gruppi di batterie di accumulatori, di cui uno per l’emergenza, ognuno dei quali sarà inseribile/disinseribile mediante stacca batterie dedicato. Un primo gruppo di batterie di accumulatori sarà esclusivamente destinato all’avviamento dei motori, un secondo gruppo sarà destinato all’alimentazione dei vari utenti (Servizi), un terzo sarà destinato all’avviamento del generatore diesel, mentre quello di emergenza servirà in caso di necessità e contribuirà assieme agli altri al mantenimento in funzione delle utenze vitali con un’autonomia di almeno 8 ore. Dovrà, inoltre, essere predisposto un collegamento in parallelo (approvato dal RINA) dei due gruppi di batterie principali (primo e secondo gruppo), da utilizzare in caso di avviamento difficoltoso dei motori, mediante apposito interruttore di parallelo posto sul cruscotto di guida nelle postazioni di governo. Il gruppo di batterie di accumulatori dei motori di propulsione e quello dei servizi dovranno avere ciascuno un'adeguata capacità per espletare sia il servizio a cui sono dedicati sia l’eventuale erogazione in emergenza dell’altro servizio/gruppo.

3.3.2 Carica batterie

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Le batterie saranno ricaricate a tampone mediante adeguati raddrizzatore/caricabatteria e ripartitore di carica che possono essere alimentati: - dagli alternatori dei motori di propulsione; - dal generatore diesel ausiliario; - dalla presa da terra ( rete a 220 volt 50 Hz ).

3.3.3 Trasformatori

I trasformatori eventualmente installati sull’imbarcazione dovranno avere protezione non inferiore a IP55. La loro installazione dovrà avvenire nel rispetto del regolamento RINA.

3.4 Servizio distribuzione energia elettrica (forza)

3.4.1 Quadro elettrico principale

Il quadro elettrico principale di bordo dovrà essere sistemato in plancia, in posizione agevole, sarà protetto da disattivazioni/attivazioni accidentali e comprenderà: - gli interruttori per le utenze elettriche, in numero tale da garantire un buon livello di selettività

dell’impianto; - lo smistamento batterie, i voltmetri indicanti lo stato di carica delle batterie ed un amperometro per

il rilievo della corrente sia in carica che in scarica. Tutti i materiali impiegati per la realizzazione del quadro dovranno avere grado di protezione almeno IP54, o comunque dovranno essere approvati dal RINA. Sul pavimento, in corrispondenza del quadro elettrico principale, dovrà essere sistemato un tappeto ad alto potere isolante.

3.4.2 Alimentazione di emergenza.

A norma RINA. Gli utenti vitali e parte delle utenze della luce dovranno essere alimentati anche con alimentazione di emergenza.

3.4.3 Presa da terra

L’impianto elettrico dell’imbarcazione potrà anche essere alimentato dall’esterno per mezzo di una linea da terra a 220 Volts 50 Hz che prenderà alimentazione da una presa stagna di amperaggio compatibile con il carico elettrico massimo. La linea da terra dovrà essere monofase con un cavo di massa collegabile, tramite l’apposita presa da terra, alla rete di bordo e con interposizione di breaker differenziale magnetotermico tarato per la protezione sia dai cortocircuiti che dalle sovracorrenti. La linea di terra sarà dimensionata per il carico massimo assorbito da tutti gli utenti in servizio di porto collegabili contemporaneamente. Sul quadro elettrico relativo alla presa da terra sarà montato un dispositivo che indicherà se il cavo da terra è alimentato o meno. La linea da terra a 220 Volt sarà del tutto indipendente dalla rete a 24 volts. Il cantiere costruttore dovrà fornire il seguente materiale come dotazione di bordo: - n°1 cavo della presa da terra e rispettive prese; - n°1 rullo avvolgicavo per presa da terra.

3.4.4 Sottoquadri forza

Qualora previsti saranno in numero opportuno a garantire un buon livello di selettività dell’impianto e saranno posizionati in punti agevoli da raggiungere. Tutti i materiali e componenti impiegati avranno grado di protezione almeno IP54, o comunque dovranno essere approvati dal RINA.

3.4.5 Rullo per cavo presa da terra

Nel locale Gavone di Poppa sarà sistemato, su idoneo supporto, il rullo avvolgicavo della presa da terra.

3.4.6 Apparecchiature impianto forza

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Dovranno essere installati interruttori magneto-termici-differenziali di opportuno dimensionamento a protezione di ciascuna apparecchiatura e degli elettromotori dell’impianto forza. Ciò al fine di garantire la tempestiva individuazione-localizzazione di eventuali avarie e la selettività dell’impianto e di preservare le persone dell’equipaggio da folgorazioni accidentali.

3.5 Impianto luce

3.5.1 Sottoquadri luce

Qualora previsti saranno in numero opportuno a garantire un buon livello di selettività dell’impianto elettrico ed avranno grado di protezione almeno IP54, o comunque dovranno essere approvati dal RINA. In particolare nel locale plancia sarà posizionata la strumentazione di controllo e la centralina dei fanali di navigazione.

3.5.2 Illuminazione

Nei vari locali, sia di vita che operativi, saranno previsti punti luce in numero tale da garantire i livelli di lumen/illuminazione per il confort previsti dalle normative vigenti. Inoltre, in tutti i locali abitabili saranno previsti punti luce bianchi ed uno rosso, per la corretta illuminazione dell'ambiente in ore notturne, e qualora possibile, oblò sufficienti per l’illuminazione dei locali. Fa eccezione la plancia dove saranno previsti punti luce bianchi e punti luce blu in sostituzione di quelli rossi. Ogni singolo punto luce dovrà avere grado di protezione almeno IP54, o comunque dovrà essere approvato dal RINA. Come detto, al paragrafo “3.1. Generalità”, sarà previsto un sistema d’illuminazione d’emergenza che dovrà avere un’autonomia di funzionamento di minimo 8 ore consecutive e che andrà ad alimentare almeno un punto luce di ciascun locale, per consentire di individuarne la sfuggita.

3.5.3 Apparecchiature impianto luce, cassette, lampade

Quelle installate dovranno avere grado di protezione almeno IP54, o comunque dovranno essere approvati dal RINA.

4. COMANDO E SORVEGLIANZA

4.1 Generalità

I sistemi, gli impianti e gli apparati per la navigazione installati dal Cantiere costruttore dovranno essere selezionati tra le marche di maggiore diffusione commerciale, rappresentate in Italia da centri di commercializzazione e con assistenza garantita su tutto il territorio nazionale. I modelli proposti dovranno essere garantiti dalla casa produttrice in produzione al momento della consegna dell’imbarcazione e per i successivi 5 anni. Le informazioni degli apparati dovranno essere leggibili anche con il sole diretto sullo schermo ed essere visibili di notte con illuminazione regolabile a mezzo dimmer. Per gli apparati di navigazione, prima della loro installazione a bordo, sarà richiesta la valutazione e l’approvazione della Direzione Generale degli Armamenti Navali. Come detto al paragrafo “3.1 Generalità” gli apparati radio ed il GPS dovranno avere un’alimentazione in emergenza.

4.2 Sistemi di navigazione

4.2.1 Aiuti alla navigazione

Il cantiere costruttore dovrà fornire il seguente materiale di aiuto alla navigazione come dotazione di bordo: - carte nautiche di dotazione di tipo ridotto per unità minori M.M.I. - elenco dei fari e fanali;

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- portolano delle coste italiane; - basi misurate; - regolamento per prevenire gli abbordi in mare; - manuale dell’ufficiale di rotta; - radio servizi per la navigazione; - effemeridi nautiche; - tavole nautiche; - tavole delle distanze; - registro bussole; - blocco rapportatori diagramma.

4.2.2 Bussole magnetiche

Le bussole saranno n°2, magnetiche con liquido, per uso marino, con caratteristiche antishock e luce d’illuminazione regolabile. Saranno installate ognuna in una postazione di governo e saranno compensabili. Prima del collaudo dell’unità il Cantiere farà eseguire a proprie spese i giri di bussola ad un tecnico compensatore e presenterà le tabelle di compensazione/deviazione all’Ufficio Tecnico Territoriale competente per territorio. La bussola esterna sarà corredata di copertura di protezione dalle intemperie in plastica rigida.

4.2.3 Strumenti nautici vari

In plancia dovrà essere installato un Plotter/lettore dotato di 1 antenna GPS autonoma e di carte nautiche digitali. Il Plotter sarà interfacciato al solcometro integrato all’ecoscandaglio, al Radar e alla radio VHF con funzioni DSC. Il lettore cartografico dovrà assicurare almeno 100 waypoint, 8 Rotte, 5 tracce con relativi tempi e distanze e la funzione MOB (Man Over Board) e dovrà essere almeno di caratteristiche similari o superiori al modello Garmin GPSMAP 4008. L’apparato dovrà avere una memoria sufficiente per supportare tutte le funzioni integrate di cui sopra e sarà fornito di n° 2 display LCD (uno per la plancia e l’altro, stagno, in controplancia), a colori multifunzione da almeno 19”, con la possibilità di assicurare la separazione dello schermo in almeno n°2 finestre e in grado di integrare tutte le funzioni del GPS, lettore cartografico, eco-scandaglio. Per assicurare tutte le capacità richieste saranno installati i necessari sensori, trasduttori, software ed interfacce sia grafiche che di segnale o quanto altro necessario alle funzioni richieste. L’apparato sarà dotato inoltre degli allarmi basso fondale, cerchio di fonda e collisione. La cartografia dovrà essere digitale e di tipo simil ECDIS e avere una copertura relativa alle zone dettagliate del Mare Mediterraneo, Mar Ligure, Mare Tirreno (completo), Mare di Sardegna, Canale di Sardegna, Mare Ionio Settentrionale e Meridionale, Stretto di Sicilia e Mare Adriatico (completo) Le informazioni dovranno essere leggibili anche con sole diretto sullo schermo e di notte. La posizione del mezzo dovrà essere inviata al VHF con funzioni DSC. Qualora possibile su questi display in plancia ed in controplancia dovranno essere visualizzati anche i parametri di funzionamento dei motori.

4.2.4 Fanali di navigazione e segnalazione

L’impianto dei fanali di navigazione sarà conforme alla COLREG 72 per questo tipo di Unità, con ogni fanale munito di doppia lampada e doppia alimentazione, e comprenderà: - fanali laterali rosso e verde; - fanale di coronamento; - fanale di fonda; - n°2 fanali di rimorchio AV; - fanale di rimorchio AD; - n°2 fanali rossi aerei; - n°2 lampeggianti blu; - fanali di non governo. Dovranno essere installati anche gli avvisatori acustici: - tromba;

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- fischio; - sirena.

4.2.5 Proiettore scoperta

Sopra la controplancia sarà posizionato un proiettore di luce (24 Volt – Min 150 Watt) marino stagno con fascio ad alta intensità e forte penetrazione, orientabile sia in brandeggio che elevazione, comandabile elettricamente in manovra da tutte e due le postazioni di governo.

4.2.6 Quadro fanali e segnali

I dispositivi/strumenti ed i comandi per l’accensione e spegnimento dei fanali e dei segnali di navigazione saranno sistemati su una consolle in plancia. Il quadro fanali e segnali avrà grado di protezione almeno IP54 e sarà realizzato impiegando componenti approvati dal RINA

4.2.7 Impianto navigazione satellitare

L’impianto dovrà riportare la posizione del mezzo (latitudine e longitudine) tramite l’antenna ricevente del GPS dotata di led diagnostico, su due ripetitori dedicati e posti ognuno nelle postazioni di governo. L’apparato, inoltre, dovrà essere in grado di ricevere almeno 12 segnali satellitari e trasmettere i relativi segnali/dati ai display del Plotter/Lettore Cartografico integrato posti in plancia e controplancia. Le informazioni dovranno essere leggibili anche con sole diretto sullo schermo. L’impianto costituisce utenza vitale e pertanto sarà dotato anche di alimentazione in emergenza.

4.2.8 Radiogoniometro

L’impianto, conforme agli standard I.M.O. o a standard equivalenti, consentirà di individuare la direzione dei segnali su 360° di orizzonte. L’apparato sarà dotato di un’antenna dedicata. Il relativo strumento sarà installato in plancia con ripetitore in controplancia. L’impianto costituisce utenza vitale e pertanto sarà dotato anche di alimentazione in emergenza.

4.2.9 Ecoscandaglio

L’ecoscandaglio, conforme agli standard I.M.O. o a standard equivalenti, del tipo a doppia frequenza e con trasduttore in bronzo, dovrà indicare la profondità dei fondali in cui naviga l’imbarcazione e sarà integrato da allarmi di basso fondale e di collisione. La profondità minima rilevabile dallo strumento dovrà essere di almeno di 0,6 metri. L’imbarcazione sarà dotata di un trasduttore con sensore di temperatura dell’acqua di mare. L’apparato sarà installato in plancia e i relativi dati saranno leggibili assieme ai dati del solcometro, anche con sole diretto sullo schermo, su un opportuno display situato sia in plancia che in controplancia. L’impianto costituisce utenza vitale e pertanto sarà dotato anche di alimentazione in emergenza.

4.2.10 Solcometro

Il solcometro, conforme agli standard I.M.O. o a standard equivalenti, dovrà indicare la velocità dello scafo rispetto al fondo marino e consentire la lettura fino al decimo di nodo ed essere visibile di notte con illuminazione regolabile a mezzo dimmer. L’apparato sarà installato in plancia e i relativi dati saranno leggibili assieme ai dati dell’ecoscandaglio, anche con sole diretto sullo schermo, su un opportuno display situato sia in plancia che in controplancia. L’impianto costituisce utenza vitale e pertanto sarà dotato anche di alimentazione in emergenza.

4.3 Comunicazioni interne

4.3.1 Rete ordini collettivi e interfono

L’impianto interfono asservirà le postazioni di governo dell’imbarcazione, il locale quadrato e il ponte di coperta in zona prodiera e poppiera. Inoltre, nelle postazioni di governo sarà installata la

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R.O.C. che permetterà di diffondere le comunicazioni nei locali interni e, a mezzo megafono esterno, di impartire disposizioni ai natanti durante le operazioni di sgombro poligono.

4.3.2 Rete radio e TV – Diffusione musica

Nel locale quadrato dovrà essere fornito e installato dal cantiere costruttore dell’imbarcazione: - n°1 impianto radio AM/FM - stereo, con lettore: di CD, di presa USB e di aux a Jack; - relativi cablaggi, antenna omnidirezionale e n°4 casse stereofoniche. - n°1 televisore da almeno 22’’ LCD collegato all’impianto stereo; - n°1 ricevitore DVB-T collegato al televisore; - n°1 antenna per ricezione segnale televisivo collegata al ricevitore DVB-T.

4.3.3 Impianto avvisatori incendio

L’impianto rilevazione e segnalazione incendio sarà del tipo approvato RINA. La centralina dedicata sarà ubicata in plancia con allarmi sonori ed ottici (questi ultimi ripetuti anche in controplancia) e dovrà indicare istantaneamente la sorgente di calore o di fumo. I cablaggi del sistema di alimentazione e componentistica saranno approvati dall’Ente Tecnico Notificato e i sensori di tipo termico e di rilevazione presenza fumi saranno installati almeno nel vano apparato motore, nell’eventuale vano diesel generatore, nel locale gavone di poppa e nel locale quadrato/cucina. L’impianto costituisce utenza vitale e pertanto sarà dotato anche di alimentazione in emergenza.

4.3.4 Impianto telelivelli

L’impianto telelivelli asservirà i seguenti depositi di liquidi presenti a bordo: - casse combustibile; - casse acqua di lavanda; - cassa morchie. La segnalazione dei livelli sarà riportata su strumenti dedicati, graduati e ubicati nella postazione di governo in plancia.

4.4 Comunicazioni esterne

4.4.1 Sistemi radio

L’imbarcazione dovrà essere provvista dei seguenti sistemi di comunicazione radio: - n°2 Apparati VHF/FM (banda IMM) in configurazione fissa, capacità half-duplex e full-duplex,

capacità DSC (Digital Selecting-Calling) classe A e dual watch (con ricevitore di guardia) ad alimentazione 24 Vdc. Ciascun apparato VHF dovrà avere le seguenti caratteristiche: potenza RF di almeno 30W regolabile, sensibilità ≤ 1,0 µV a 12 dB SINAD. Per ciascun apparato dovrà essere fornita cassa acustica e microtelefono stagni, nr.1 antenna VHF dedicata con copertura omnidirezionale da sistemare sopra la plancia o la controplancia. Sulla consolle saranno sistemati i microfoni e gli altoparlanti;

- n°1 Impianto radio HF composto da: ricetrasmettitore radio HF SSB operante nella banda 1.6-30 MHz, di potenza superiore a 100W PEP (scalabili a ½ e ¼ di potenza), sensibilità ≤ 0,3 microV a 10 dB di SINAD, alimentazione 24 Vdc; cassa acustica e microtelefono, sintonizzatore d’antenna (ATU) e antenna stilo HF;

- n°1 Impianto UHF composto da: ricetrasmettitore UHF FM e AM operante nella banda 225-400 MHz, potenza ≥30 W in modulazione AM 80% e potenza ≥30 W in modulazione FM, sensibilità ≤ 2.5 µV a 12 dB SINAD in AM e ≤ 1,0 µV a 20 dB SINAD in FM, alimentazione 24Vdc; cassa acustica e microtelefono stagni, nr.1 antenna UHF con copertura omnidirezionale da sistemare sopra la plancia o la controplancia.

Questi apparati costituiscono utenze vitali e pertanto saranno dotati anche di alimentazione in emergenza.

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4.4.2 Bandiere e segnali

Il cantiere costruttore dovrà fornire, come dotazione di bordo, il seguente materiale: - n°40 bandiere per segnali e nominativi; - n°1 gran pavese ovvero gran gala di bandiere.

4.4.3 Cofano per bandiere

Il cantiere costruttore dovrà fornire come dotazione di bordo ed installare, in posizione agevole, un apposito cofano, in acciaio inox 316L, che avrà la funzione di contenitore per le bandiere ed i segnali. All’occorrenza questo contenitore dovrà essere amovibile.

4.4.4 E/Segnalatori portatili

Il cantiere costruttore dovrà fornire il seguente materiale come dotazione di bordo: - n°1 elettrosegnalatore portatile tipo mitralux (a pistola), per segnalazione diurna o notturna a lampi

di luce.

4.5 Sistemi di sorveglianza (superficie)

4.5.1 Impianto radar

L’impianto, che dovrà avere caratteristiche Mini A.R.P.A. (Automatic Radar Plotting Aid), consentirà la scoperta dei bersagli con indicazione delle relative prestazioni in chiave cinematica e tracciamento automatico della rotta e sarà dotato di allarme collisione. L’apparato Radar sarà provvisto di un’antenna di tipo aperto da almeno 4 Kw e/o con portata di almeno 32 miglia nautiche ed avrà una o più schede bersagli per implementare i requisiti del sistema. L’apparato sarà interfacciato con il Plotter Cartografico come indicato al paragrafo “4.2.3 Strumenti nautici vari”. L’immagine visualizzata dal Radar, dovrà essere sovrapponibile a quella video della cartografia simil ECDIS della stessa zona e in scala. Tale funzione dovrà essere possibile sia sul display posto in plancia che su quello stagno posto in controplancia.

4.6 Sistemi di rilevamento del vento

4.6.1 Anemometro

Dovrà essere installato un sistema, conforme agli standard I.M.O. o a standard equivalenti, per la rilevazione dell’intensità del vento sia in misura assoluta che relativa alla direzione di avanzo dell’imbarcazione. La visualizzazione dei relativi dati deve essere facilmente leggibile dalle postazioni di condotta dell’imbarcazione anche con il sole sullo schermo.

5. IMPIANTI AUSILIARI

5.1 Climatizzazione

5.1.1 Prese d’aria, scarichi, griglie, funghi di aerazione fuori dall’apparato motore

Saranno previsti dei funghi di aerazione intercettabili per la cala di prora e per il gavone di poppa.

5.1.2 Condotte ventilazione

Le condotte dovranno essere dimensionate per garantire il ricambio dell’aria in tutti i locali. Nei locali apparato motore e in quello eventuale del generatore diesel l’aerazione naturale sarà assicurata da idonee condotte collegate a prese d’aria dinamiche poste lateralmente alla tuga dell’imbarcazione.

5.1.3 Bocchette, diffusori

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Le bocchette e i diffusori dovranno essere posizionati ed essere in numero tale da garantire una confortevole climatizzazione e ventilazione in tutti i locali, in particolar modo in quelli di vita. Inoltre, per garantire un maggior confort in plancia durante il periodo invernale, saranno posizionate, ai piedi del timoniere e del copilota, apposite bocchette dell’aria calda. Altre bocchette regolabili indirizzeranno l’aria climatizzata anche sul parabrezza per evitare appannamenti e riduzioni di visibilità.

5.1.4 E/Ventilatori, E/Estrattori locale apparato motore

Per mantenere il vano contenente i motori termici sempre leggermente in sovrappressione e con la temperatura a valori ottimali, la circolazione forzata e quindi il ricambio dell’aria dovranno essere assicurati da almeno due elettro ventilatori. Nel sistema di ventilazione del vano apparato motore e del locale in cui è presente il generatore diesel (se diverso da quello dei motori termici), le superfici di entrata e di uscita delle prese d’aria dovranno essere dimensionate in maniera tale che, in caso di avaria delle macchine ventilanti, durante il moto dell’imbarcazione sarà comunque assicurato il ricambio dell’aria nei suddetti locali. Questi elettro-macchinari saranno muniti di un sistema di arresto che verrà azionato automaticamente all’entrata in funzione del sistema antincendio, posto a protezione del locale apparato motore e di quello eventuale del diesel generatore. Come meglio indicato al paragrafo “5.5.1 Impianto antincendio fisso a CO2 servizio apparato motore e diesel generatore”.

5.1.5 E/Estrattori locali vari

Nel Locale Igienico la ventilazione forzata sarà assicurata da un elettro estrattore. Nella zona Cucina, sopra al piano di cottura, dovrà essere previsto un impianto di estrazione fumi tramite elettro-estrattore che sarà dotato di filtri rimovibili e lavabili e di scarico esterno separato.

5.1.6 Serrande telecomandate

Le condotte di ventilazione ed estrazione del vano apparato motore e dell’eventuale vano contenente il generatore diesel dovranno essere munite di intercettazioni manovrabili sia automaticamente dagli impianti antincendio, installati a protezione dei rispettivi locali, sia manualmente e a distanza. I comandi relativi dovranno essere ubicati nei pressi delle intercettazioni di emergenza del combustibile come da indicazioni RINA. Come meglio indicato al paragrafo “5.5.1 Impianto antincendio fisso a CO2 servizio apparato motore e diesel generatore”.

5.1.7 Condotte condizionamento

Le condotte dovranno garantire la climatizzazione in tutti i locali.

5.1.8 Macchinari impianto condizionamento

La climatizzazione e la ventilazione dei locali avverrà mediante un impianto di aria condizionata opportunamente dimensionato per i volumi interni ed in grado di mantenere la temperatura voluta nei diversi locali. Le caratteristiche dell’impianto dovranno essere adeguate ai locali serviti ed al grado di coibentazione degli stessi. L’impianto di condizionamento dovrà funzionare a ciclo estivo ed invernale con le seguenti condizioni termoigrometriche di funzionamento: estate: + 25 °C +- 1°C con temperatura esterna di + 40°C e con acqua di mare non inferiore a + 25°C; inverno: + 21 °C +- 1°C con temperatura esterna di – 5° C e con acqua di mare non inferiore a + 8°C. Per i locali plancia e quadrato sarà possibile impostare la temperatura desiderata con termostati dedicati.

5.1.9 Ventilatori, estrattori, pompe

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Dovranno essere opportunamente dimensionati per garantire la massima affidabilità e sicurezza di impiego. Dovranno essere installati quelli delle marche commerciali più diffuse sul mercato e la cui componentistica di ricambio sia facilmente reperibile in Italia. Dovranno avere grado di protezione almeno IP54.

5.2 Servizio acqua mare

5.2.1 Sistemazioni antincendio

Sarà prevista una stazione antincendio a norme RINA alimentata con acqua di mare che dovrà essere posizionata su uno dei lati esterni dell’imbarcazione. Gli accessori di questa stazione antincendio dovranno essere sistemati e fissati in coperta.

5.2.2 Tubatura antincendio

Le tubature impiegate per il circuito antincendio dovranno essere di materiale approvato/omologato RINA e le relative valvole dovranno risultare facilmente accessibili. Gli eventuali giunti elastici di collegamento saranno omologati RINA.

5.2.3 Pompe servizio antincendio

L’impianto sarà costituito da un collettore alimentato da una pompa centrifuga, azionata da uno dei due MM.TT.PP. La pompa, con portata non inferiore a 160 litri al minuto e con prevalenza non inferiore a 60 metri, dovrà aspirare dal mare tramite dedicata presa a mare intercettabile e inviare l’acqua in pressione al collettore incendio - sbocco incendio regolamentare in coperta. La pressione di mandata del circuito antincendio dovrà essere regolabile sia in automatico che in manuale e il relativo valore dovrà essere indicato in plancia e nei pressi della pompa. Tale pompa, in emergenza, dovrà assolvere anche il compito di esaurimento di tutti i locali tramite collegamento al clarinetto (a norme RINA) di cui al paragrafo “5.8.5 Impianto esaurimento”. Il circuito incendio, in emergenza, potrà anche essere alimentato dall’elettropompa di sentina come indicato al successivo paragrafo “5.8.6 Pompe sentina”.

5.2.4 Tubatura refrigerazione

Le tubature d’ingresso e di uscita dei circuiti ausiliari di refrigerazione dovranno essere di materiale approvato RINA. Anche gli eventuali giunti elastici di collegamento saranno approvati RINA.

5.2.5 Ombrinali e scarichi

Sul ponte di coperta e sulla sovrastruttura saranno previsti degli ombrinali dimensionati a norme RINA per un rapido drenaggio delle acque meteoriche e dell’acqua di mare.

5.3 Servizio acqua dolce

Con unità in banchina il circuito dell’acqua di lavanda, munito di regolatore di pressione, potrà essere alimentato direttamente dalla rete idrica di terra (raccordi e tubazioni per il collegamento da terra a cura del Cantiere costruttore e sistemati su apposito sostegno). Le valvole dell’impianto acqua di lavanda dovranno risultare facilmente accessibili.

5.3.1 Pompe acqua dolce

Quando non alimentato dalla rete idrica di terra, un’autoclave, munita di un vaso di espansione da 50 litri, provvederà ad alimentare le utenze di bordo con acqua di lavanda, prelevata dai depositi di bordo. Detta autoclave avrà grado di protezione elettrico almeno IP54.

5.3.2 Casse acqua dolce per servizi e per circuito refrigerazione apparato motore

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Le casse dell’acqua dolce saranno n°2, costruite con materiale composito per alimenti o in acciaio inox 316L, con capacità commisurata all’autonomia dell’imbarcazione ed in ogni modo non inferiore ad un totale di litri 200. Questi depositi saranno muniti di un adeguato portello per la pulizia, di un tubo sonda, di uno sfogo d’aria e sarà possibile controllare il contenuto di acqua con indicatori di livello a distanza ubicati sul cruscotto della timoneria. I depositi dovranno avere la caratteristica di essere facilmente rimovibili senza procedere a grossi lavori di disallestimento del locale cui sono ubicati.

5.3.3 Tubature acqua dolce

Le tubature acqua dolce calda e fredda saranno realizzate in materiale sintetico alimentare, sezionate in tronchi, di lunghezza tale da permettere facilità di smontaggio ed uniti tra loro con metodologia/sistema approvato dal RINA. Tutte le valvole dell’impianto dovranno essere in bronzo o acciaio inox. Sul ponte di coperta e a poppa, in posizione agevole, saranno sistemati i raccordi d’imbarco acqua dotati di valvola d’intercettazione rapida e tappo a tenuta stagna.

5.3.4 Boiler acqua calda

Per la fornitura di acqua calda di lavanda sarà montato, a bordo dell’imbarcazione, un Nautic Boiler, con contenitore in materiale composito e serbatoio in acciaio inox Aisi 316L, da 25 litri e con garanzia almeno 5 anni, che funzionerà con corrente da prelevare dalla presa da terra o con l’energia prodotta dal generatore diesel di bordo.

5.4 Combustibili, lubrificanti

L’impianto del combustibile e quello dei lubrificanti saranno del tipo approvato RINA.

5.4.1 Casse combustibile

I depositi del combustibile saranno costruiti in acciaio inox 316L e dovranno essere n°2 con struttura interna di rinforzo e paratie anti-sciacquio e portello di accesso a lama smontabile. La loro capacità complessiva dovrà essere tale da soddisfare la prescritta autonomia dell’imbarcazione e l’imbarco del carburante dovrà avvenire per caduta dalla coperta attraverso appositi bocchettoni stagni, tramite raccordo standard. I depositi saranno dotati di tubi di sfogo dell’aria regolamentari collocati in coperta con collo d’oca e doppia retina antideflagrante UNAV. Sarà possibile controllare il contenuto di combustibile mediante indicatori di livello a distanza ubicati sul cruscotto nelle postazioni di governo, attraverso un tubo sonda e dei livelli ottici in materiale plastico trasparente resistente agli urti e muniti di valvole di intercettazione a gravità. I livelli ottici e quelli ubicati nelle postazioni di governo saranno graduati. Ogni singola cassa del combustibile dovrà avere anche funzione di cassa di servizio e dovrà essere munita di una valvola di presa dal fondo con comando a distanza di intercettazione rapida di emergenza. Tale comando a distanza sarà ubicato all’esterno delle postazioni di governo in prossimità del comando di attivazione dell’impianto fisso antincendio dell’apparato motore. Sul fondo, le casse saranno dotate di valvola di decantazione e il liquido decantato verrà convogliato con idonee tubazioni in una apposita ghiotta di raccolta.

5.4.2 E/Pompa travaso combustibile

Il travaso gasolio da una cassa deposito/servizio all’altra sarà assicurato mediante una pompa elettrica idonea al servizio e approvata dal RINA.

5.4.3 Tubatura imbarco/sbarco/travaso combustibile

Sul ponte di coperta, in posizione agevole, sarà sistemato il bocchettone d’imbarco combustibile munito di raccordo standard, e di tappo a tenuta stagna. La tubatura sarà provvista di opportuni sistemi per poter rifornire sia uno che l’altro deposito oppure entrambi i depositi in simultanea.

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5.5 Servizi aria, gas e fluidi diversi

5.5.1 Impianto antincendio fisso a CO2 servizio apparato motore e diesel generatore.

Sull’unità saranno installati impianti antincendio fissi a CO2 omologati e approvati RINA. L’impianto del locale apparato motore dovrà avere capacità estinguente adeguata alla dimensione del locale e possibilità di effettuare due scariche (primaria e di riserva). Ove il diesel generatore venga sistemato in altro locale, sarà previsto un impianto fisso a CO2 dedicato a scarica singola. In ogni caso, le bombole contenenti l’agente estinguente saranno sistemate in luogo diverso dal locale da proteggere e saranno dotate di un comando per la scarica a distanza a mezzo attivazione manuale (protetto contro gli azionamenti accidentali), ed ubicato nelle postazioni di governo. I locali protetti da questi impianti dovranno essere dotati di segnalazioni luminose regolamentari di libero accesso/interdizione al locale protetto, e sui relativi accessi al locale dovrà essere messa la prevista cartellonistica antinfortunistica “LOCALE PROTETTO DA IMPIANTO AUTOMATICO A CO2“, così come rappresentato nel paragrafo “6.1.2 Targhe e targhette”. Una volta azionato, prima dell’erogazione dell’agente estinguente nel locale, ogni impianto antincendio fisso a CO2: - azionerà automaticamente un allarme ottico e acustico a sirena con ritardatore di scarica; - arresterà tutte le macchine ventilanti del locale da proteggere; - chiuderà le serrande sulle condotte di ventilazione/estrazione del locale.

5.5.2 Estintori a polvere

Dovranno essere forniti ed installati i seguenti estintori portatili, a standard di legge, con relativi supporti: - n°1 estintore a polvere da 3 kg nel locale quadrato; - n°2 estintori a polvere da 6 kg nel locale apparato motore; - n°2 estintore a polvere da 6 kg in plancia; - n°1 estintore a polvere da 3 kg in cucina; - n°1 estintore a polvere da 6 kg in controplancia.

5.5.3 Estintori a CO2

Dovranno essere forniti ed installati i seguenti estintori portatili, a standard di legge, con relativi supporti: - n°1 estintore a CO2 da 6 kg nella cala di poppa/gavone di poppa; - n°1 estintore a CO2 da 6 kg in prossimità del quadro elettrico principale

5.5.4 Impianto antivegetativo

Su ogni circuito percorso da acqua di mare dovrà essere previsto un sistema per eliminare la proliferazione della flora marina nelle tubature e nei filtri.

5.6 Impianti governo nave

Le caratteristiche di manovrabilità ed evoluzione dell’unità saranno tali da garantire la navigazione in acque ristrette con raggio di accostata pari a due volte la lunghezza dell’imbarcazione e con bassi fondali (pari a metri 1,5). La manovrabilità dovrà essere tale da permettere di effettuare in sicurezza manovre di affiancamento ad altre unità o pontili.

5.6.1 Sistema di governo della direzione

I sistemi di governo dell’imbarcazione saranno idraulici e posizionati in plancia ed in controplancia. Degli appositi deflettori di flusso degli idrogetti, con comando dalle postazioni di governo, permetteranno di dirigere e governare in sicurezza l’imbarcazione.

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5.6.2 Manovra di emergenza

Qualora possibile per il tipo di propulsore richiesto dovrà essere installato un sistema approvato RINA per il governo dell’unità in emergenza.

5.6.3 Impianto per la regolazione dell’assetto dinamico

La motovedetta sarà dotata di un sistema di controllo dell’assetto dinamico tipo INTERCEPTOR, installato in corrispondenza dello specchio di poppa. L’impianto dovrà avere potenza ed effetto tale da modificare l’assetto trasversale e longitudinale dell’imbarcazione. L’impianto potrà essere di tipo elettrico o elettro-idraulico. Sulle consolle di guida, con apposito indicatore, verrà visualizzata la posizione della corsa dell’attuatore. Gli attuatori e le superfici esterne saranno protette da possibili urti nell’accosto in banchina. 5.6.4 Elica di manovra

L’imbarcazione, a prora, sarà dotata di bowtruster elettrico di potenza tale da consentire il movimento dell’unità con vento al traverso d’intensità 20 nodi.

5.7 Predisposizioni marinaresche

5.7.1 Argano/vericello salpancora e catena

A prora sarà sistemato un argano o un verricello elettrico con potenza adeguata al recupero dell’ancora. I relativi comandi di messa a mare e recupero, saranno ubicati nelle postazioni di governo in Plancia e controplancia e duplicati a prora. La catena dell’ancora sarà d’acciaio ad elevata resistenza, e avrà un diametro derivante dal modulo di armamento. L’argano o il verricello sarà dotato di campana e di barbotin inseribile con frizione.

5.7.2 Ancore

L’imbarcazione sarà dotata di ancora da fondo tipo Artiglio. Il peso sarà quello derivante dal modulo d’armamento. L’ancora sarà sistemata e messa in sicurezza sul pulpito a prora. Il pulpito sarà oscillante e dotato di fermo di ancoraggio dell’ancora. Sarà prevista un’ancora di rispetto per fondali rocciosi con 5 metri di catena di acciaio. Il cantiere costruttore dovrà inoltre fornire come dotazione di bordo: - n°1 ancora galleggiante; - n°1 cavo in nylon da 18 mm per ancora di emergenza, lunghezza 100 metri.

5.7.3 Lunghezze di catena

Per la movimentazione dell’ancora principale saranno previste almeno quattro lunghezze (100 m.) di catena. La catena sarà dimensionata in base al modulo di armamento.

5.7.4 Bozze per ancore e rimorchio

Saranno fornite, come dotazione di bordo dal cantiere costruttore, bozze per ancore e per il rimorchio, in acciaio ad elevata resistenza, nel numero e delle dimensioni derivanti dal modulo di armamento.

5.7.5 Bitte

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A prora, a poppa e nella zona centrale dell’imbarcazione dovranno essere sistemate adeguate bitte in acciaio inox 316L per consentire l’ormeggio dell’imbarcazione sia di punta sia di fianco. In particolare le bitte posizionate a prora ed a poppa dovranno essere dimensionate per poter prendere e dare rimorchio ad un’imbarcazione similare sino alla velocità di 8 nodi, senza pregiudicare stabilità dinamica e tenuta al mare dell’imbarcazione.

5.7.6 Ganci di rimorchio

A prora e a poppa, all’occorrenza, dovranno essere previsti i collegamenti per il gancio di rimorchio. Il cantiere fornirà un gancio di rimorchio in acciaio inox 316L per consentire di prendere e dare rimorchio ad un’imbarcazione similare sino alla velocità di 8 nodi, senza pregiudicare stabilità dinamica e tenuta al mare dell’imbarcazione.

5.7.7 Passacavi, cavi ormeggio e rimorchio

A prora, a poppa e nella zona centrale dell’imbarcazione dovranno essere sistemati adeguati passacavi in acciaio inox 316L per consentire, in sicurezza e agevolmente, la movimentazione dei cavi. In particolare i passacavi posizionati a prora e a poppa dovranno essere dimensionati per poter garantire in totale sicurezza l’operazione di rimorchio di un’imbarcazione similare fino alla velocità di 8 nodi. L’imbarcazione sarà dotata di un cavo da rimorchio galleggiante, avente lunghezza non inferiore a m.100 e sezione come dal modulo d’armamento. Tale cavo troverà sistemazione all’interno del Gavone di poppa su apposito avvolgicavo. Il cantiere costruttore dovrà fornire come dotazione di bordo anche n°6 cavi da ormeggio in nylon di almeno mm.16 ciascuno e di lunghezza 20 metri;

5.7.8 Parabordi

In appropriata posizione dell’imbarcazione, verso prora, saranno posizionati degli idonei porta parabordi in acciaio inox 316 L. Il cantiere costruttore dovrà fornire il seguente materiale come dotazione di bordo: - n°8 parabordi a cilindro (mis. F3) di plastica bianca con calze blu e cimetta di 2 metri; - n°2 porta parabordi in acciaio inox 316 L, ciascuno dei quali sarà idoneo a contenere n°4

parabordi.

5.7.9 Gru

Per l’impianto, prima dell’installazione a bordo, sarà richiesta la valutazione e l’approvazione della Direzione Generale degli Armamenti Navali.

L’imbarcazione sarà equipaggiata con una gru di servizio installata nella sezione poppiera che dovrà soddisfare almeno le seguenti caratteristiche tecnico funzionali: - portata superiore a 150 kg con pescante a 2 metri dalla murata opposta al lato guida; - lo sbraccio dovrà essere tale da poter issare a bordo materiale prelevato dalla banchina

indipendentemente dal lato in cui è ormeggiata l’unità; - capacità di abbattimento per ridurre l’ingombro nella zona poppiera; - rotazione tale da garantire la possibilità di issare a bordo i carichi da ogni angolazione

compatibilmente con le sovrastrutture e tale da assicurare una luce libera (in verticale) di almeno 1,7 metri.

La movimentazione e il brandeggio della gru dovranno essere servoassistiti e con possibilità di comando dalla gru stessa e in remoto dalla controplancia, qualora attuabile. Ove la distribuzione dei pesi di bordo lo consenta, sarà preferito un posizionamento della gru nel lato diametralmente opposto a quello in cui è posizionata la timoneria interna.

5.7.10 Salvagente collettivi

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In coperta e/o sulla sovrastruttura, in posizione libera da impedimenti, dovrà essere collocata una zattera autogonfiabile per 8 persone, collocata in un contenitore rigido per permanenza in acqua oltre le 24 ore, completa di gancio idrostatico e maglia tarata. 5.7.11 Salvagente anulari

Sui ponti scoperti dovranno essere fissati in posizione diametralmente opposta n°2 salvagenti anulari, facilmente impiegabili qualora necessario e comunque assicurati in maniera tale da non andare dispersi in caso di condizioni meteo marine avverse. Il cantiere costruttore dovrà fornire come dotazione di bordo: - n°2 salvagente anulari omologati completi di sagola galleggiante arancione da almeno 30 m.

avvolta su tamburo libero di ruotare, boetta luminosa e relativi supporti.

5.8 Sistemi speciali

5.8.1 Impianto trattamento liquami

Dovrà essere prevista la sistemazione di un impianto trattamento liquami secondo la convenzione MARPOL in vigore. Le acque nere/grigie (igiene/cucina) dovranno essere trattate mediante sistemi approvati RINA. Le acque nere (igiene) saranno raccolte e conservate in un’idonea cassa raccolta liquami e, successivamente, scaricate in porto. Tale cassa di raccolta dovrà essere realizzata in acciaio inox 316L, sistemata nella posizione più idonea per non compromettere l’assetto dell’Unità, e dovrà avere una capacità di almeno 200 litri. Il W.C. dovrà scaricare, tramite flussostati ad azionamento manuale, direttamente nella cassa trattamento liquami di raccolta mentre le acque di scarico della doccia e dei lavelli (acque grigie) dovranno essere temporaneamente raccolte in una cassa in vetroresina (bonza) della capacità di almeno 30 litri. Un livellostato avvierà una elettropompa automatica che avrà il compito di esaurire la bonza inviando le acque (grigie) raccolte o dentro la cassa principale o direttamente fuori bordo, tramite l’utilizzo di una elettrovalvola smistabile dalle postazioni di governo. Quando la cassa raccolta liquami sarà piena, per mezzo di una pompa opportunamente collegata sarà possibile effettuare il travaso in autocisterna o in bettolina, tramite raccordo internazionale MARPOL posizionato sul ponte di coperta (raccordi e tubazioni di scarico fuori bordo saranno forniti a cura del Cantiere costruttore). La cassa raccolta acque nere, se non strutturale, dovrà avere la caratteristica di essere facilmente rimovibile senza procedere a grossi lavori di disallestimento del locale in cui è ubicata.

5.8.2 Pompe servizio igiene

Saranno previste n°2 elettro-pompe per il servizio. Una pompa avrà il compito di trasferire le acque grigie raccolte in una cassa da almeno 30 litri (bonza) o fuori bordo o nella cassa raccolta liquami, l’altra pompa invece permetterà di svuotare la cassa raccolta liquami in autocisterna o in bettolina quando l’imbarcazione è in porto.

5.8.3 Cassa oli recuperati

Sarà prevista una cassa in acciaio inox 316L per la raccolta degli oli esausti/recuperati, la cui capacità sarà pari ad almeno il contenuto di olio dei carter dei motori di propulsione. Questo deposito, se non strutturale, dovrà avere la caratteristica di essere facilmente rimovibile senza procedere a grossi lavori di disallestimento del locale in cui è ubicato.

5.8.4 Pompa sbarco oli recuperati

Sarà prevista solamente una pompa manuale per lo svuotamento della cassa oli esausti/recuperati.

5.8.5 Impianto esaurimento

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Sarà previsto un impianto fisso per l’esaurimento delle sentine che sarà realizzato a norme RINA e che dovrà avere la caratteristica di poter aspirare i liquidi dal fondo di ogni compartimento. Inoltre, la capacità di esaurimento di detto impianto dovrà essere tale da poter garantire l’aspirazione della quantità di acqua impiegata nel corso della lotta antincendio con l’impianto di bordo. I vari tratti di tubature di aspirazione e mandata dell’impianto, convogliati a un clarinetto (a norme RINA), dovranno essere intercettabili e muniti di valvole di non ritorno e di valvole di chiusura rapida. Le valvole di chiusura rapida dovranno essere accentrate in un’unica zona (clarinetto) sistemata fuori dal locale apparato motore e posta in posizione agevole nei pressi del ponte della Plancia. Allarmi ottici ed acustici segnaleranno, in timoneria, la presenza di acqua nei fondi dei vari compartimenti mediante sensori posti nelle singole sentine di tutta l’imbarcazione. Alcuni accorgimenti: - nel compartimento stagno comprendente il vano motore oltre alle pigne di aspirazione del circuito

esaurimento troverà posto l’aspirazione diretta di n°1 pompa a mano a doppio effetto, la cui manovra di attivazione dovrà essere posizionata al di fuori del locale e la cui mandata scaricherà nella cassa morchie e/o fuori bordo;

- nel gavone di poppa oltre alle pigne di aspirazione del circuito esaurimento troverà posto l’aspirazione diretta di n°1 pompa a mano a doppio effetto, la cui manovra di attivazione dovrà essere posizionata al di fuori del locale e la cui mandata scaricherà nella cassa morchie e/o fuori bordo.

In caso di emergenza, per esaurimento di grandi masse di acqua, dovrà essere, inoltre, possibile chiudere le prese a mare dei motori di propulsione e aspirare direttamente dal locale A.M. con le pompe trascinate dai motori.

5.8.6 Pompe sentina

Sarà prevista n°1 elettropompa centrifuga autoinnescante con portata non inferiore 160 litri al minuto e con prevalenza non inferiore a 60 metri. Tale pompa dovrà consentire di aspirare in tutti i compartimenti stagni dell’imbarcazione, tramite un clarinetto ed a mezzo di pigne e valvole di non ritorno posizionate sulle relative tubature, comandate da un sistema di valvole a chiusura rapida per la selezione delle aspirazioni. Su ogni aspirazione dovrà essere predisposto un attacco per il collegamento, a mezzo di raccordo idraulico, di un tubo flessibile incomprimibile che verrà impiegato, secondo necessità, per eventuali operazioni di aspirazione nei diversi punti dei locali. L’elettropompa di sentina avrà anche la possibilità di smistare la mandata sia alla cassa morchie che fuoribordo. Tale pompa, in emergenza, dovrà consentire di inviare l'acqua in pressione al collettore incendio (paragrafo “5.2.3 Pompe servizio antincendio”). In ogni compartimento stagno dell’imbarcazione, oltre alle pigne di aspirazione del circuito esaurimento, sarà installata un’elettropompa di esaurimento immergibile e stagna (tipo Jabsco), comandabile dalla timoneria, con aspirazione e mandata autonome (nel gavone di poppa la pompa sarà anche con interruttore automatico a galleggiante). Dovrà anche essere possibile convogliare i liquidi di sentina delle pompe “Jabsco” del locale apparato motore e del gavone di poppa sia nella cassa morchie che fuori bordo.

5.8.7 Pompe a mano per servizio sentina

Le pompe a mano saranno tutte a doppio effetto.

5.8.8 E/Pompa morchie

Con la pompa di sentina principale sarà possibile sbarcare, a mezzo di un attacco con flangia internazionale, il contenuto della cassa morchie la cui capacità di acque oleose di sentina dovrà essere di almeno 100 litri. Saranno di fornitura del cantiere costruttore le flange internazionali, la tubatura flessibile di almeno 30 metri lineari ed i relativi raccordi unificati necessari per le operazioni di sbarco. Per lo sbarco delle morchie sarà prevista anche una pompa manuale.

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5.8.9 Dotazioni di sicurezza

Il cantiere costruttore dovrà fornire come dotazione di bordo il seguente materiale: - n°8 giubbotti di salvataggio autogonfiabili, tipo “SKY”, rispondenti alla normativa EN 396 con

spinta da almeno 150 Newton, a stola di colore blu scuro, con riporti riflettenti completi di bombolette e pastiglie di attivazione, dotati di cosciale, luce stroboscopica ad attivazione automatica, fischietto e cappuccio antispray; inoltre, ciascun giubbotto dovrà essere dotato di una bomboletta e di una pastiglia di attivazione di ricambio;

- n°3 boette fumogene; - n°4 fuochi a mano luce rossa; - n°4 razzi a paracadute a luce rossa; - n°1 torcia portatile impermeabile a faro con fascio a forte penetrazione; - n°1 sassola con bugliolo; - n°1 gavitello biconico arancione; - n°1 riflettore Radar omologato e con superficie equivalente di 10 m^2. - n°1 E.P.I.R.B. (Emergency Position Indicating Radio Beacon), che sarà registrato per la messa in

servizio a cura dell’A.M., di categoria I: attivabile manualmente o automaticamente; - n°1 segnalamento diurno di non governo e di fonda (palloni); - n°5 coperte termiche.

5.8.10 Braghe di sollevamento

Il cantiere costruttore dovrà fornire n°2 dotazioni complete di braghe necessarie alla movimentazione di alaggio e varo delle imbarcazioni. Tali braghe dovranno essere a norma e provviste della relativa certificazione di omologazione.

6. ALLESTIMENTO E ARREDAMENTO

6.1 Generalità

Gli allestimenti e le rifiniture dovranno essere sobrie e robuste ed adeguate alla tipologia dell’imbarcazione. Per l’arredamento dei locali di vita è consentito l’uso del legno.

6.1.1 Sigla distintiva e marche di immersione Saranno applicate all’imbarcazione scritte e numeri distintivi autoadesivi; in particolare: - sulle fiancate della sovrastruttura, lato destro e sinistro; - a proravia dello scafo, lato destro e sinistro; - sullo specchio di poppa; - sul cielo del ponte di coperta per l’individuazione dall’alto; Ugualmente dovranno essere applicati numeri distintivi autoadesivi e scritte sui salvagente collettivi e su quelli anulari. Sulle fiancate, l’imbarcazione dovrà essere dotata di marche d’immersione a prora in corrispondenza della perpendicolare avanti ed a poppa in corrispondenza della perpendicolare addietro.

6.1.2 Targhe e targhette

Idonee targhette e targhe e cartellonistica antinfortunistica, indicanti la funzionalità o i pericoli, saranno installate su tutti: - i cablaggi; - le tubature; - i quadri, i sottoquadri elettrici e i relativi interruttori; - i portelli e le porte; - le raccorderie fisse di imbarco e sbarco di combustibili, di lubrificanti e di acqua di lavanda;

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- le valvole dei circuiti acque nere e grigie, antincendio, combustibile, lubrificanti ed acqua di lavanda;

- i depositi di materiale liquido o solido; - le luci di segnalazione; - le leve o comandi per manovre di emergenza.

6.2 Parti di allestimento

6.2.1 Candelieri, draglie e corrimano

Lungo il perimetro del ponte di coperta sarà sistemata una battagliola con candelieri, pulpiti e draglie realizzati in acciaio inox 316L per consentire la movimentazione del personale in sicurezza da prora fino a poppa. Gli attacchi in coperta dei candelieri saranno opportunamente fissati con perni in acciaio inox 316L passanti su irrobustimenti locali in modo da risultare molto solidi. La stessa soluzione sarà adottata per i tientibene, corrimano e scale. La zona di lavoro a poppa dovrà essere dotata di candelieri facilmente rimovibili e con draglie allo scopo di permettere un facile imbarco/sbarco dei materiali sui lati e verso poppa.

6.2.2 Aste portabandiera

Idonee aste portabandiera in acciaio inox 316 L saranno posizionate rispettivamente una a prora ed una a poppa. Il cantiere costruttore dovrà fornire il seguente materiale come dotazione di bordo: - n°1 asta porta bandiera, smontabile, in acciaio inox 316L lucido, da sistemare a poppa, di altezza

non inferiore a 0,8 metri.; - n°1 asta porta bandiera in acciao inox 316L lucido, abbattibile, da sistemare a prora per il

“Guidone dell’A.M.”.

6.2.3 Cappe e tende

Le apparecchiature esterne dovranno essere dotate di cappe in tessuto sintetico auto estinguente ed atossico per le persone. Il cantiere costruttore dovrà fornire il seguente materiale come dotazione di bordo: - n°1 muta di tende e cappe per il servizio di porto; - n°1 muta di tendine destinate alle finestrature della plancia ed agli oblò.

6.3 Compartimentazioni non strutturali scafo

6.3.1 Paratie divisorie arredamento

Le paratie divisorie non strutturali dovranno essere costituite da materiali atossici ed anallergici, tendenzialmente non infiammabili e caratterizzati da un buon isolamento acustico e termico.

6.3.2 Grigliati, carabottini e paglioli

- Cucina: il pagliolato sarà formato da pannelli smontabili e rivestiti con tappeto vinilico di colore azzurro marmorizzato e portelli d’ispezione consentiranno di controllare la sentina;

- Quadrato: il pagliolato dovrà essere rivestito in listo-teac e portelli d’ispezione consentiranno di controllare la sentina;

- Locale Igienico: il pagliolato sarà formato da elementi smontabili e provvisti di fori con griglie (carabottino) tali da consentire il defluire immediato dell’acqua nella cassa di raccolta comune. Tale cassa dovrà essere svuotabile mediante elettropompa.

6.3.3 Scale e passerelle

Sul ponte di coperta, in zona poppiera, dovrà essere montata una passerella in alluminio della lunghezza di 3 metri, che il cantiere costruttore dovrà fornire come dotazione di bordo, comprensiva

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del sistema di illuminazione collegabile all’impianto elettrico di bordo, dei candelieri, del supporto di appoggio a bordo (bicicletta) e delle rotelle per il contatto con la banchina. Su tutti i gradini delle scale presenti sull’imbarcazione dovranno essere predisposti ed installati opportuni sistemi antiscivolo per evitare cadute accidentali da parte di chi le utilizza. La spiaggiola poppiera sarà dotata di una scaletta a scomparsa per la discesa a mare e un’altra per la salita a bordo.

6.3.4 Portelli, porte stagne, boccaporti stagni e portelloni imbarco/sbarco MM.PP.

Le porte stagne ed i boccaporti stagni installati sull’unità saranno del tipo in uso nella Marina Militare Italiana con blocco contro le chiusure/aperture accidentali. I portelloni per l’imbarco/sbarco dei motori di propulsione saranno stagni (come meglio descritto al paragrafo “1.13 Portellone imbarco MM.PP.”). Ogni porta di accesso alla plancia sarà completa di oblò, serratura e chiusura di sicurezza con blocco contro le chiusure/aperture accidentali.

6.3.5 Finestrature, tergicristalli e chiaro visori

Il locale Plancia dovrà essere munito di ampie finestrature perimetrali, con telaio esterno in alluminio, cristalli tipo Securit o similari, azzurrati nella parte alta. Le finestrature anteriori dovranno essere provviste ciascuna di tergicristallo e di impianto per il lavaggio dei vetri ad acqua dolce. Ulteriori due finestrini laterali, uno per lato, saranno apribili a scorrimento. Sul tetto della plancia, in corrispondenza del timoniere e del copilota verrà realizzata una finestratura fissa per consentire l’osservazione degli aeromobili. Su queste finestrature superiori dovranno essere installate e comandate elettricamente le tende oscuranti/parasole. Dalla timoneria interna, se compatibile con la struttura, dovrà essere possibile osservare la movimentazione della gru.

6.4 Preservanti e rivestimenti

6.4.1 Pitturazione

La preparazione delle superfici prima della pitturazione dovrà essere eseguita secondo le norme di cui alla pubblicazione NAV-05_A091 ed. mar. 71 “Norme per la pitturazione e la protezione anticorrosiva delle unità della Marina Militare”, mentre la pitturazione dovrà essere conforme alle STO (Specifiche Tecniche di Omologazione) in vigore (pavimenti dei locali e per ponti interni ed esterni liscia ed antiscivolo STO 656/P ed. apr. 90 e per paratie e cielo dei locali la STO 677/S ed. giu. 01) per quanto applicabili a questo tipo di Unità e ove non modificate dalla presente specifica tecnica. Il colore dello scafo sarà blu aviazione, quello delle sovrastrutture sarà bianco mentre quello del piano di coperta sarà nero. I colori saranno ottenuti utilizzando vernici omologate o accettate dalla M.M.I.. In particolare la parte esterna dello scafo, le sovrastrutture e l’opera viva dovranno essere trattate in fase di stratificazione a Gel-coat e conformi alle STO 640/PV ed. feb. 98. La carena sarà conforme alla STO 684/P ed. mag. ‘00 e sarà trattata con mani di trattamento antivegetativo e con ciclo di protezione preventiva antiosmosi International Paint (o similare omologata), secondo il seguente ciclo: 1ª mano Gelshield 100 micron 2ª mano Gelshield 100 micron 3ª mano Gelshield 200 40 micron 4ª mano Interspeed Extra Strong 50 micron 5ª mano Interspeed Extra Strong 50 micron Tutte le aree di calpestio poste sull’esterno dell’imbarcazione saranno trattate con trattamento antisdrucciolo. Le superfici delle sentine saranno trattate con pitture resistenti ad acqua, oli e combustibili. Le altre superfici interne saranno trattate secondo lo schema dei colori previsti dalla normativa M.M. e dovranno essere facilmente lavabili se di colore chiaro, senza che ciò possa pregiudicare l’estetica e le caratteristiche protettive del trattamento.

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Al termine della laminazione tutte le superfici interne dello scafo e le strutture/rinforzi dovranno essere protette con Gelcoat, autoestinguente/antifiamma del tipo intumescente, rispondente alla più alta classe antincendio del RINA. Le superfici interne a vista, non ricoperte da coibentazione, pannellature e/o suppellettili, saranno trattate con due mani a finire di vernice di facile pulitura, atossica, ininfiammabile a specifica STO 677/S ed. giu. 01. Schema colori:

Sentine grigio chiaro Apparato Motore grigio chiaro Gavone di poppa grigio chiaro Pareti verticali beige Soffittature bianche Plancia blu scuro antiriflesso.

6.4.2 Protezione anodica

Tutti gli accessori realizzati in materiali ferrosi e/o in lega leggera montati sull’opera viva e tutte le condutture attraversate da acqua mare dovranno essere protetti contro le corrosioni galvaniche da anodi sacrificali in zinco, montati direttamente sugli accessori da proteggere o da altri sistemi ugualmente efficaci.

6.4.3 Rivestimenti dei ponti

Il piano di calpestio della coperta (se non realizzato da stampata) sarà conforme alla STO 656/P edizione aprile ‘90 realizzato con antisdrucciolo, in particolare medesimo trattamento dovrà essere realizzato nelle zone corrispondenti alle discese, ai passaggi, alle zone di manovra e di maggior transito.

6.4.4 Rivestimenti isolanti termici

Tutti i materiali impiegati per la realizzazione delle varie coibentazioni devono essere certificati “non combustibili” e dovranno essere atossici e anallergici. In particolare quelli delle paratie e dei cieli dei locali di bordo saranno trattati in modo da evitare condense o trasudazioni. Allo stesso modo le tubature dell’acqua calda di lavanda e dell’acqua di mare saranno rivestite e coibentate (minimo 19 mm spessore dell’isolante) in modo da evitare condense.

6.4.5 Rivestimenti taglia fuoco

I materiali impiegati come rivestimento taglia fuoco dovranno rispondere al regolamento per la costruzione richiesto “Rules for the Classification of Fast Patrol Vessels – Ed. 2007” e saranno tali da minimizzare la produzione dei fumi e del gocciolamento. In particolare il vano Apparato Motore dovrà essere rivestito con materiali refrattari tali da possedere la più alta caratteristica antifiamma del citato regolamento, mentre la pitturazione della relativa sentina dovrà essere effettuata con pitture ignifughe ed intumescenti.

6.4.6 Trattamenti coibentazione acustica

Tutti i materiali che saranno impiegati per ottenere l’isolamento acustico devono essere certificati “non combustibili” ed atossici. Il cielo, i fianchi e le paratie prodiera e poppiera del vano apparato motore saranno rivestiti con pannelli fonoassorbenti. Il vano apparato motore, infatti, dovrà essere coibentato e insonorizzato per contenere la rumorosità esterna entro gli 83 dB(A) (Decreto Legislativo nr.81 del 09 Aprile 2008 e successive modifiche). A tal proposito, al termine della costruzione dell’imbarcazione sarà effettuata, con un fonometro tarato, una misurazione di rumore alle varie andature. In particolare, nel locale plancia e nei locali di vita dovrà essere verificato che, con tutte le porte chiuse ed alla massima andatura, il livello di rumorosità non sia superiore ai limiti previsti dalla normativa vigente.

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6.5 Aree di vita

6.5.1 Arredamento aree di vita

L’area di ristoro sarà il locale quadrato e sarà climatizzato. Su un lato del locale dovranno essere collocate due cuccette sovrapposte (posizionate per chiglia e in grado di contenere un materasso di dimensioni non inferiori a 190 x 80 x 12 cm) disposte in modo tale da trasformarsi, mediante il ribaltamento di quella superiore, in un divano a 3 posti. Vicino a questo saranno sistemati altri due divanetti per un totale di sei sedute. Il quadrato dovrà potersi trasformare all’occorrenza in una mensa per sei persone e perciò sarà anche munito di un tavolo in posizione centrale idoneo a tale scopo. Saranno previsti volumi sufficienti ad ospitare i bagagli personali, le dotazioni di materiali e le attrezzature varie per la logistica di bordo correlate alle n°5 persone di equipaggio più altre eventuali n°3 persone trasportate. Completeranno l’arredamento un armadietto, dei ripostigli e gli apparati indicati al paragrafo “4.3.2 Rete radio e TV– Diffusione musica”. Qualora realizzabile, oblò stagni in acciaio inox 316L lucido, apribili verso l’interno, forniranno luce e in necessità anche aerazione naturale al locale. L’illuminazione artificiale sarà fornita con luci a led, montate sul soffitto e comandate da un interruttore posto in prossimità dell’accesso. Il pagliolato dovrà essere rivestito con listo-teac e portelli d’ispezione consentiranno di controllare la sentina. Il cantiere costruttore dovrà fornire il seguente materiale come dotazione di bordo: - n°1 muta di fodere per i divani, in fintapelle antistrappo, auto estinguente ed atossica.

6.5.2 Accessori igienici

L’imbarcazione dovrà avere un locale igienico completo di tutti gli accessori: un WC, un lavabo con specchio dotato di illuminazione e con prese di corrente a 12/220V IP54, una doccia, i miscelatori acqua calda e fredda per lavandino e doccia, illuminazione IP54, portasapone per lavandino, porta carta igienica, n°2 porta asciugamani, ecc. Qualora realizzabile, il locale igienico dovrà essere provvisto di un oblò in acciaio inox, apribile verso l’interno per permettere l’aerazione naturale e l’illuminazione diurna del locale. L’illuminazione e la ventilazione forzata (come indicato al paragrafo “5.1.5 E/Estrattori locali vari”) saranno comandate a mezzo interruttori IP54 dedicati e posti all’interno del locale.

6.5.3 Materassi, cuscini, copriletto

Il cantiere costruttore dovrà fornire il seguente materiale, anallergico ed atossico, come dotazione di bordo per le due cuccette del quadrato: - n°4 materassi ortopedici, non combustibili, misura 80 x 190 x 12 cm; - n°2 guanciali; - n°2 paia di lenzuola e copri federa; - n°2 sacchi a pelo con cerniera e cappuccio.

6.6 Aree di servizio

6.6.1 Arredamenti cucina

Annessa al quadrato, una parete attrezzata/angolo cottura, costituirà “la zona cucina” che dovrà essere allestita in modo da consentire la cottura, il confezionamento e la conservazione dei cibi occorrenti all’equipaggio. Nella cucina sarà sistemata una cucina a n°2 piastre elettriche di tipo basculante e munita di sistema di bloccaggio delle pentole sui fornelli. Completeranno l’arredo: - un lavello d’acciaio inox; - un piccolo piano da lavoro e appoggio; - un miscelatore acqua calda e fredda;

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- un frigorifero da almeno 50 Lt con apertura frontale e blocco contro l’apertura accidentale con possibilità di alimentazione elettrica a doppio voltaggio 24V/220V;

- ripostiglio e scaffalature per pentole; - almeno n°2 cassetti per stoviglie - una macchinetta elettrica per caffè/cappuccino a voltaggio 220V; - un forno a microonde a voltaggio 220V. La zona cucina, sopra al piano di cottura, dovrà disporre di un proprio impianto di estrazione fumi tramite elettroestrattore, come indicato al paragrafo “5.1.4 E/Estrattori locali vari”. Un oblò in acciaio inox apribile verso l’interno permetterà l’aerazione naturale. L’illuminazione sarà fornita da punti luce comandati da un interruttore dedicato. Il pagliolato della zona sarà formato da pannelli smontabili e rivestiti con tappeto vinilico, mentre le superfici della cucina dovranno essere di colore bianco e facilmente lavabili (fòrmica). Il cantiere costruttore dovrà fornire come dotazione di bordo il seguente materiale: - n°1 serie completa di gamella per la cucina in modo da garantire il servizio a bordo

dell’equipaggio (piatti, bicchieri, posate, pentola a pressione e pentole normali, apriscatole, apribottiglie, tazze da caffè, coltelli da cucina).

6.7 Aree di lavoro

6.7.1 Arredamento plancia

Il locale plancia sarà adibito alla condotta dell’unità, al controllo della navigazione, al controllo dell’apparato motore. Su una murata sarà ubicato un tavolo da carteggio con luce dedicata e prese di corrente a 12V cc e 220V ca e, vicino ad esso, sarà allestita una zona con scaffalature e scansie, adeguate a contenere tutta la documentazione nautica e gli strumenti per il carteggio. Il ponte del locale dovrà essere ricoperto in listo-teac, mentre il cielo sarà rivestito con pannelli ricoperti con fintapelle di colore blu. Dalla plancia, e senza uscire in coperta, si potrà accedere al vano motore, ai locali di vita e, tramite una scala interna e una porta stagna, alla controplancia. Frontalmente alla consolle di governo ci saranno due poltrone avvolgenti (tipo Sparco) con sistema di ammortizzatore dei colpi di mare e possibilità di regolazione del carico e dell’altezza. I sedili, in similpelle antistrappo di colore blu avio, saranno lavabili, imbottiti ed avvolgenti. La postazione di guida del pilota dovrà essere tale da permettere oltre la condotta in posizione da seduto anche quella in piedi, con un semplice ribaltamento del sedile. Posteriormente alla consolle di guida, sarà previsto un divanetto di colore blu avio, ben imbottito e con schienale, idoneo a garantire la seduta in navigazione di n°3 persone. La consolle della timoneria dovrà integrare in maniera ergonomica i vari strumenti, indicatori, segnali e dispositivi di comando/allarme necessari alla condotta e gestione dell’imbarcazione. In particolare, saranno sistemati i seguenti dispositivi/strumenti e comandi di controllo della navigazione (con targhetta indicatrice relativa al controllo attuato) secondo il concetto di “consolle integrata”: - Anemometro; - Ruota del timone; - Indicatore dell’angolo di barra (inclinazione idrogetti); - Solcometro - Ecoscandaglio; - Leve comandi inserimento marcia avanti, folle, marcia indietro e regolazione giri motori; - Comando pulizia griglie idrogetto; - Bussola Magnetica (compensata per la navigazione) ; - Pulsanti di comando degli apparati, dei tergicristalli, dell’acqua lavaggio vetri, delle luci e degli

altri apparati in dotazione per la condotta della nave; - Contagiri motori; - Conta ore di moto dei motori; - Chiave consenso di avviamento/arresto; - Pulsanti di avviamento; - Pulsanti di arresto;

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- Pulsanti di stop emergenza motori, muniti di protezione contro l’attivazione involontaria; - Interruttore comando tromba; - Interruttore comando fischio; - Interruttore comando sirena e lampeggianti blu; - Interruttore comando luce strumenti e bussola; - Impianto e comandi per la comunicazione bordo-bordo ed interfono; - Interruttore per il faro orientabile con luce ad alta intensità; - Interruttori comando degli interceptor (assetto dinamico); - Radio: VHF, UHF ed HF; - Radar; - Radiogoniometro; - Comando per salpare l’ancora; - Display video della cartografia digitale; - Display dei dati di radio posizionamento del GPS (dedicato); - Presa elettrica per accendisigari a 12 V; - Allarme cumulativo sensori; - Pulsante “inserimento-arresto” e comando spinta thruster di manovra. Completeranno la dotazione il sistema per i dati concernenti la navigazione e la profondità. Per il controllo dei motori, sarà sistemata la seguente strumentazione ed i comandi (con targhetta indicatrice del controllo attuato per ogni motore e/o impianto) per: - Quadro strumenti concernenti il funzionamento dei motori di propulsione, con indicazioni ed

allarmi di pressioni e temperature, secondo le specifiche di fornitura della casa costruttrice; - Schema plastificato riportante le temperature e pressioni di allarme critico dei motori; - Allarme perdita tubi del combustibile; - Indicatori del livello delle casse gasolio e dell’acqua dolce; - Pulsanti di avviamento, arresto ed arresto di emergenza; - Selettore per inclusione parallelo batterie; - Quadro sinottico degli allarmi acustici degli impianti acqua in sentina ed alta

temperatura/presenza fumi nel locale motori/apertura porte stagne; - La centralina rilevamento fumi e spie allarme acqua alta in sentina, allarme incendio nave e

presenza acqua nei filtri gasolio; - Monitor e comandi dell’impianto di video-sorveglianza dell’Apparato Motore; - Centraline pirometriche per il controllo delle temperature dei gas di scarico dei motori con almeno

n°2 punti di rilevazione/lettura per ciascun motore; - Quadro controllo avviamento arresto inserimento, disinserimento ed allarmi del Diesel

Generatore; - Termometro a distanza per la rilevazione delle temperature esterna, del vano motore e della

plancia; - Allarme per filtri separatore acqua; - Indicatore stato impianto antincendio fisso a CO2.

6.7.2 Arredamento controplancia

Posta a poppavia o sopra la sovrastruttura, e comunque in modo tale che la visuale durante la condotta dell’imbarcazione sia libera e sopraelevata rispetto alla tuga, si troverà la stazione di governo esterna. La postazione di condotta della timoneria esterna sarà protetta da un frangivento frontale e laterale con deflettore in lexan, munita di comode sedute in similpelle bianca con schienale per il pilota e copilota. La consolle di questa stazione di governo, conterrà la strumentazione necessaria per il controllo dei motori, la ruota del timone, il comando degli stabilizzatori, il comando per salpare l’ancora, la bussola ed i ripetitori di ogni apparato utile alla navigazione, alla condotta dei motori e alle comunicazioni. Nei pressi del posto di guida si troverà il quadretto per il comando a distanza ed in emergenza per l’azionamento degli impianti antincendio dell’apparato motore e diesel generatore, le intercettazioni

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sulle mandate delle casse del gasolio, l’arresto dei motori di propulsione e la chiusura delle condotte di ventilazione/estrazione aria. Dalla Controplancia, tramite una porta stagna e scala interna si potrà accedere al locale timoneria in plancia. Sopra la controplancia, potrà essere posizionato un adeguato supporto tipo roll-bar o ad albero di adeguata struttura con crocette per il posizionamento dei fanali (COLREG 72), delle antenne di comunicazione e scoperta, lampeggianti blu, antenna Radio omnidirezionale AM/FM e di n° 4 drizze per issare a riva le bandiere.

6.8 Spazi per stivaggio

6.8.1 Cale e depositi

GAVONE DI PRORA (POZZO CATENE - CALA MARINARESCA) Il locale avrà accesso dal ponte di coperta con portello orizzontale stagno e scala verticale e sarà dotato di aerazioni mediante presa d’aria intercettabile a fungo. Il locale gavone di prora si estenderà dal diritto di prora alla paratia stagna anti-collisione. Nella parte prodiera sarà destinato a pozzo catene, di dimensioni idonee a contenere almeno tutte le lunghezze di catena e comunque non meno di quattro, mentre posteriormente il gavone sarà destinato a cala marinaresca. Nel caso il gavone si estendesse sotto la linea di galleggiamento, sarà asservito da una aspirazione dall’impianto fisso esaurimento sentine (a norme RINA). A prora, in posizione funzionale sarà sistemata una derivazione dell’impianto antincendio acqua mare, completa di valvola di intercettazione rapida e di raccorderia per una manichetta che agevolerà il lavaggio della catena. GAVONE DI POPPA Il locale gavone di poppa dovrà avere accesso dal ponte di coperta con portello orizzontale stagno e scala verticale. Il locale sarà dotato di aerazioni mediante presa d’aria intercettabile a fungo. In tale locale potrà essere eventualmente ubicato il gruppo diesel generatore. In tal caso saranno installate tutte le predisposizioni antincendio, di sicurezza, di ventilazione, estrazione, di segnalazione luminosa, ecc. necessarie al funzionamento del generatore diesel. Il locale sarà dotato di un’autonoma pompa di sentina manuale a doppio effetto . Nel locale saranno sistemati, su idonei supporti, il cavo della presa da terra e quello di rimorchio. Lo specchio di poppa sarà opportunamente rinforzato in corrispondenza degli attacchi della spiaggiola. La paratia di separazione con il locale adiacente (verso prora) sarà paratia anti-collisione stagna e antincendio. In detto locale dovrà trovare opportuna sistemazione un’ancora di rispetto, i cavi di rimorchio e presa da terra. Se compatibile con le dimensioni, il locale sarà anche adibito a cala materiali e zona officina completa di un piccolo piano di lavoro a ribalta dotato di morsa.

6.8.2 Stipetto dotazioni di emergenza

Su ogni singola Unità dovrà essere installato un armadietto contenente materiale per primo intervento in caso di piccole falle. Il materiale di fornitura del Cantiere costruttore sarà così costituito: - n°2 sacchi di cemento a presa rapida da kg.1 cadauno; - n°5 cime in canapa da 1,5 metri cadauna di sezione 0,5 cm; - n°10 guarnizioni rettangolari (dimensioni 10cm X 10cm X 5mm) in gomma resistente ad acqua e

idrocarburi e facilmente flessibile; - n° 1 forbice per guarnizioni; - n°1 secchio in materiale plastico della capacità 3 litri; - n°1 serie di tappi conici in legno dolce di diametri diversi per le prese a mare; - n°5 paia di Kit anti-flash (guanti e cappuccio a norme M.M.I.); - n°5 rotoli di nastro isolante; - n°5 Flash/torcia completi di batterie ricaricabili; - n°1 caricabatterie per pile tipo AAA-AA-9 volt.

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6.9 Sistemi speciali

6.9.1 Rispetti e attrezzature di bordo per dotazioni servizio sanitario

Nei pressi della plancia, sarà sistemata una cassetta di pronto soccorso a norma (secondo la tabella “D” allegata al decreto del Ministero della Sanità 28 maggio 1988 n°279 e successive modifiche), stagna e galleggiante, completa di medicinali.

7. INTEGRAZIONE - PROGETTAZIONE

7.1 Generalità

Ogni singola Unità dovrà essere idonea a navigare fino a 100 miglia dalla costa ed ottenere, dall’Ente Tecnico Notificato RINA la più alta classe prevista e ottenere la Classificazione:

“PC - - Patrol – Medium Duty - Offshore Navigation” Ogni singola Unità dovrà anche rispondere alla normativa Marpol: Annesso I e Annesso IV. La velocità massima, alla potenza di taratura al banco dei motori, sarà di oltre 30 nodi, in condizioni di stato 1 del mare e dislocamento a pieno carico e carena sporca di 2 mesi, mentre la velocità economica di crociera sarà quella a minor consumo specifico in condizioni di stato del mare 2 e carena sporca di 2 mesi e comunque non inferiore a 25 nodi.

Autonomia L’autonomia dell’unità dovrà essere tale da consentire, con entrambi i motori di propulsione in funzione alla velocità corrispondente a quella economica di crociera non inferiore a 25 nodi, di percorrere almeno 400 miglia marine con un moto a permanenza in navigazione non inferiore a 16 ore, con stato del mare 2 e carena sporca di 2 mesi. Al rientro dalla missione dovrà rimanere nei depositi un quantitativo di combustibile non inferiore al 10% della capacità totale dei depositi, escluso l’inaspirabile.

Tenuta al mare L’imbarcazione sarà costruita per sostenere la navigazione e la tenuta al mare in sicurezza in condizioni meteo marine molto sfavorevoli con vento non superiore a forza 8 della scala Beaufort e altezza d’onda significativa non superiore a 4 metri. La capacità operativa, ovvero quella di poter svolgere i compiti “di lavoro” per i quali verrà realizzata l’imbarcazione, dovrà essere tale da assicurare in sicurezza, con stato del mare 3 e vento fino a forza 7 (scala Beaufort), la velocità di 12 nodi. In tali condizioni meteo marine l’imbarcazione dovrà poter effettuare il traino di un radio bersaglio alla velocità di 5 nodi e comunque i motori di propulsione non dovranno essere in sovraccarico termico e meccanico. Con tali condizioni di mare, inoltre, l’equipaggio dovrà essere in grado di poter operare in sicurezza anche con imbarcazione ferma per l’aggancio e il disimpegno del bersaglio. Galleggiabilità e Stabilità L’imbarcazione dovrà possedere ottime doti di stabilità e mantenere una assetto positivo tale da consentire, con un compartimento qualunque allagato e dislocamento corrispondente a quello di pieno carico, un galleggiamento tangente alla linea limite posta 10 centimetri al di sotto della retta del baglio e un’altezza metacentrica trasversale residua positiva. I risultati di tale verifica di progetto dovranno essere illustrati in un’apposita relazione da sottoporre all’approvazione dell’Ufficio Tecnico Territoriale di NAVARM competente per territorio prima della realizzazione dell’imbarcazione. Lo studio della stabilità dovrà essere sottoposto ad approvazione del RINA per le varie condizioni di carico e, comunque, l’imbarcazione dovrà mantenere un assetto statico (r-a) positivo in tutte le condizioni di carico anche le più sfavorevoli quale ad esempio il “ritorno dalla missione”. Assetto dinamico

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L’imbarcazione dovrà mantenere un assetto dinamico dritto anche nelle condizioni di carico ridotto più sfavorevoli e dovrà possedere una bassa velocità d’ingresso in planata, comunque non superiore ai 12 nodi in condizioni di mare calmo, carico massimo e senza l’impiego dell’impianto regolatore di assetto. Nella fase di passaggio dalla navigazione in assetto dislocante a quello in planata, con accelerazione rapida, la prora non dovrà alzarsi in modo da ostruire la visuale del conduttore dalla plancia. Nelle medesime condizioni di carico di cui sopra, in assetto di planata e su rotta rettilinea, il mezzo dovrà mantenere un assetto longitudinale orizzontale.

Distribuzione dei pesi La distribuzione dei pesi dovrà risultare da apposito studio riportato nell’Esponente di Carico e piano dei carichi liquidi (piano delle capacità), i cui risultati della verifica di progetto dovranno essere illustrati in un’apposita relazione da sottoporre all’approvazione dell’Ufficio Tecnico Territoriale di NAVARM competente per territorio prima della costruzione dell’imbarcazione.

7.2 Tecniche di produzione

7.2.1 Fotografie (durante la costruzione ed al varo)

Per ogni imbarcazione realizzata, il cantiere costruttore dovrà fornire un DVD contenente le fotografie riguardanti tutte le principali fasi costruttive ed il varo.

7.3 Disegni

Il cantiere costruttore dovrà fornire i disegni strutturali e di tutti gli impianti sia in forma cartacea sia su supporto digitale con proprietà O.C.R. (Optical Character Recognition) ed in formato compatibile/importabile con i principali software di progettazione navale, per un’agevole consultazione su Personal Computer.

7.4 Controllo qualità

Si descrivono di seguito alcune linee guida sulle attività propedeutiche richieste al Cantiere costruttore prima di procedere alla realizzazione della fornitura.

Piano della Qualità Il Cantiere costruttore dovrà produrre nel più breve tempo possibile, e comunque prima di iniziare le lavorazioni, il piano della qualità (redatto secondo quanto indicato dal capitolo II° para 13 della Pubblicazione NAV-50-9999-0026-13-00B000 o secondo quanto indicato nella UNI ENI ISO 9001:2000 o nella UNI ENI ISO 9001:2008 o nella UNI EN ISO 9004:2000) comprensivo di tutti gli allegati sotto indicati (parte integrante dello stesso) riferiti all’intera fornitura: � All.1: Elenco elaborati progettuali; � All.2: Piano di progettazione e sviluppo; � All.3: Valutazione dei fornitori; � All.4: Piano di approvvigionamento materiali; � All.5: Piano di fabbricazione e controllo; � All.6: Programma temporale dei lavori; � All.7: Piano dei rischi.

Tale documentazione ha lo scopo di: • Definire le procedure particolari, in aggiunta a quelle previste dal Manuale di Qualità, con le

quali il Cantiere costruttore intende garantire la conformità delle lavorazioni ai fini del rispetto dei requisiti contrattuali ed alle norme di qualità applicabili;

• Fornire i riferimenti necessari per la progettazione (se UNI ISO EN 9001:2000 o UNI ENI ISO 9001:2008), la pianificazione ed il controllo delle attività incluse nella commessa ( in questo caso l’Amministrazione comunicherà in quali fasi intende presenziare con i propri rappresentanti e quale tipo di documentazione si dovrà produrre );

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• Fornire evidenza al “Cliente” sulle modalità di gestione della commessa, predisposte al fine di conseguire la conformità delle lavorazioni ai requisiti contrattuali (serve all’Amministrazione sia per verificare i possibili rischi di realizzazione che per comunicare in quali fasi intende assolutamente presenziare con i propri rappresentanti.)

Requisiti di Assicurazione Qualita’ Il Cantiere costruttore per partecipare alla costruzione dei mezzi dovrà mantenere, per tutta la durata della fornitura, il possesso dei requisiti previsti per il sistema di qualità aziendale.

Requisiti Generali Possesso dei requisiti previsti per il sistema di qualità aziendale conforme alla norma UNI EN ISO 9001: 2000 – espressamente per la costruzione di mezzi navali o UNI ENI ISO 9001:2008

Supporto informatico per l’Amministrazione Difesa Il Cantiere costruttore dovrà realizzare un file in formato Microsoft Office Project, a cui il personale designato dell’Amministrazione Difesa dovrà potervi accedere in maniera condivisa su internet, che riporti il programma temporale delle lavorazioni comprensivo del loro diagramma visivo (PERT, CPM) e del relativo piano dei rischi e ogni altra informazione ritenuta utile. Inoltre, a partire dall’avvio delle lavorazioni, il Cantiere costruttore dovrà aggiornare settimanalmente il sopracitato file al fine di consentire al personale autorizzato dell’Amministrazione Difesa di avere real time, direttamente via internet, un controllo dello stato di avanzamento dei lavori e di poter essere informato su eventuali problematiche in essere o future.

7.4.1 Standard di omologazione e codifica

Documentazione Applicabile a) Regolamento per la classificazione dei Fast Patrol Vessels – RINA - Ed. 2007; b) COLREG 72 per Unità < di 20 metri; c) SMM/ISN 106/UEU – ed. 2002; d) NAV-50-9999-0026-13-00B000; e) Norme UNI, ISO ed EN; f) Legge per l’Amministrazione del Patrimonio e per la Contabilità Generale dello Stato (regio decreto 18 nov 1923 n° 2440 e successive modificazioni); g) Regolamento per l’Amministrazione del Patrimonio e per la Contabilità Generale dello Stato (regio decreto 23 mag. 1924 n° 827 e successive modificazioni); h) Disposizioni previste dal Codice Civile e dalle leggi speciali, per quanto non espressamente regolato dalle leggi, regolamenti e capitolati generali d’oneri, in quanto compatibili con la Legge ed il Regolamento di Contabilità Generale dello Stato; i) Capitolato Generale d’Oneri approvato con D.M. 14 apr. 2000 n° 200.

7.5 Supporto logistico integrato

7.5.1 Organizzazione logistica rispetti di bordo

Tutti gli impianti, le apparecchiature ed i macchinari installati dal Cantiere sull’imbarcazione, che saranno di attualità di produzione, dovranno essere correlati da un dettagliato piano di manutenzione in lingua italiana e da un supporto logistico dei pezzi di ricambio, garantito dal relativo costruttore o dal cantiere stesso, per almeno i 10 anni successivi alla consegna di ciascuna Unità. Il piano di manutenzione, che il cantiere fornirà sia su supporto cartaceo che in formato digitale con proprietà O.C.R. (Optical Character Recognition), dovrà indicare: • La denominazione dell’impianto/apparato; • Il periodo di manutenzione calcolato in ore di moto/giorni di funzionamento; • La descrizione di tutti i controlli da eseguire; • La periodicità degli interventi; • Se le operazioni indicate sono eseguibili dal personale di bordo o meno;

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• Il numero di persone minimo e il tipo di specializzazione necessaria a eseguire la manutenzione; • Tutte le attrezzature necessarie e/o speciali per l’esecuzione dell’intervento; • Se le attrezzature per l’esecuzione dell’intervento sono da conservarsi a terra o a bordo; • Se l’attività di controllo deve essere eseguita con imbarcazione galleggiante, in navigazione o a

secco. Inoltre il Cantiere costruttore, prima di aver terminato la costruzione della prima imbarcazione, dovrà fornire all’Amministrazione Difesa (sia su supporto cartaceo che in formato digitale con proprietà O.C.R.) i listini prezzi delle parti di ricambio, aggiornati all’anno corrente e con indicazione dei fornitori e dei relativi contatti: dei motori ad idrogetto, del generatore diesel, della gru, del radar, degli apparati di comunicazione, dell’impianto elettrico, delle elettro pompe, degli elettroventilatori e degli elettro-estrattori, dell’impianto di climatizzazione, dell’impianto sentina, del bow-trust, delle console nelle postazioni di governo, ecc.

7.5.2 Organizzazione logistica dotazioni

Il cantiere costruttore dovrà fornire il seguente materiale come dotazione di bordo: Attrezzature e Strumenti Nautici - n°2 gaffe - mezzo marinai in acciaio inox; - n°2 sagole a sacchetto; - n°1 binocolo prismatico 7 x 50 marino antiurto, graduato e con bussola incorporata; - n°1 sirena d’avviso; - n°1 bussola da rilevamento; - n°1 megafono a mano amplificato con custodia impermeabile; - n°1 proiettore portatile per segnalazioni morse; - n°8 cerate in 2 pezzi con rinforzi, di cui 2 taglia XL, 5 taglia L ed 1 taglia M; - n°1 stazione meteorologica (orologio, termometro, barometro e igrometro); - n°2 compassi nautici; - n°1 goniometro; - n°2 squadrette nautiche; - n°1 orologio al quarzo.

Attrezzature e Strumenti per manutenzioni-riparazioni - n°1 serie di attrezzi e strumenti per l’esecuzione completa di manutenzioni, di riparazioni e di

operazioni di secondo livello (eseguibili con il personale di bordo) sui vari impianti, apparati, macchinari installati sull’imbarcazione.

7.5.3 Documentazione nave

Per ogni imbarcazione realizzata, il cantiere costruttore dovrà fornire in lingua Italiana, sia su supporto digitale con proprietà O.C.R. (Optical Character Recognition) (i disegni e gli schemi dovranno essere in formato CAD compatibile/importabile con i principali software di progettazione navale) che su supporto cartaceo: - n°2 raccoglitori contenenti rispettivamente gli originali e le copie della seguente documentazione:

• libretto di uso e manutenzione del mezzo; • monografie degli impianti e apparati di bordo; • libretto matricolare del motore di propulsione; • disegni costruttivi dell’imbarcazione in scala 1/10; • documentazione riguardante la Certificazione di classifica; • fotografie a colori del mezzo, poppa, fianco e ¾ di prua. • pesata nave e Prova di stabilità; • esponente dei pesi e dei carichi liquidi • n°1 raccoglitore contenente le istruzioni al comandante compilate in accordo con le

normative RINA;

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- n°1 monografia che dovrà descrivere l’imbarcazione e il funzionamento degli impianti, integrata con lo schema dell’impianto elettrico e con il calcolo del bilancio elettrico indicante la potenza impiegata e quella delle batterie in tampone. Tale bilancio va indicato almeno nelle 3 condizioni seguenti:

• Servizio di porto diurno e notturno; • Navigazione notturna con tutti gli apparati in funzione; • Navigazione operativa diurna; • Navigazione in emergenza con tutti gli apparati degli utenti vitali in funzione.

7.5.4 Manuali tecnici

Per ogni imbarcazione realizzata il cantiere costruttore dovrà fornire in lingua Italiana, sia su supporto digitale con proprietà O.C.R. (Optical Character Recognition) che su supporto cartaceo: • il manuale del proprietario come da normativa 2003/44/CE; • gli schemi dettagliati, suddivisi per impianto, che dovranno indicare, in sequenza, le operazioni

per eseguire le manutenzioni dei vari impianti, apparati, macchinari. Il dettaglio dovrà essere reso comprensibile fino alle operazioni di secondo livello (eseguibili con il personale di bordo) e dovrà indicare le attrezzature, da custodire a terra ed a bordo, necessarie per l’esecuzione completa della manutenzione;

• guida dettagliata che dovrà fornire all’equipaggio l’indicazione per la risoluzione passo - passo dei principali guasti ed inconvenienti che possono verificarsi a bordo dell’imbarcazione.

7.5.5 Progettazione precontrattuale

Per ciascuna imbarcazione oggetto della fornitura il Cantiere costruttore dovrà organizzare: - a favore di n°3 persone indicate dall’Amministrazione, un corso di almeno 8 ore sulla gestione

degli apparati, impianti, macchinari di bordo e sulla condotta dell’imbarcazione comprensiva delle manovre d’ormeggio. A fine corso dovrà essere rilasciata dal Cantiere costruttore certificazione nominativa per i frequentatori del corso;

- a favore di n°2 persone indicate dall’Amministrazione un corso, di teoria e pratica (50% e 50%), di almeno 40 ore sulle manutenzioni periodiche di 1° e 2° livello e sulla condotta e risoluzione delle avarie, relativamente all’apparato motore, all’apparato di generazione elettrica, alla gru poppiera e all’impianto di distribuzione dell’energia elettrica. A fine corso dovrà essere rilasciata dal Cantiere costruttore certificazione nominativa per i frequentatori del corso.

I corsi in questione, dovranno essere effettuati nella località Villaputzu (CA) entro n°30 giorni solari decorrenti dalla ricezione della comunicazione di avvenuto collaudo con esito positivo.

7.5.6 Progettazione funzionale/esecutiva

Tutti le apparecchiature, gli impianti ed i componenti installati a bordo, dovranno essere selezionati tra le marche di maggiore diffusione commerciale, nazionali e non, rappresentate in Italia da centri di commercializzazione e ad assistenza garantita su tutto il territorio nazionale. Ogni modello proposto dal Cantiere costruttore dovrà essere in attualità di produzione e il suo supporto logistico sarà garantito dal costruttore o dal cantiere stesso almeno per i 5-10 anni successivi alla consegna di ciascuna Unità.

7.5.7 Service

Il Cantiere costruttore dovrà assicurare, su tutto il territorio nazionale, a carico proprio e a spese proprie, tutti quei service riconosciuti in conto garanzia. In particolare, relativamente all’unità di propulsione, a quella di generazione elettrica, alla Gru e all’impianto elettrico, il Cantiere dovrà fornire assistenza tecnica per la risoluzione delle avarie e per le manutenzioni ordinarie e straordinarie che comportano capacità eccedenti l’autonomia logistica pianificata nei corsi

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organizzati dal Cantiere costruttore stesso a favore del personale dell’Amministrazione di cui al paragrafo “Progettazione Precontrattuale”.

8. COSTRUZIONE NAVE, SERVIZI SUPPORTO

8.1 Assicurazione

Il cantiere dovrà essere munito d’idonea assicurazione atta a risarcire eventuali danni ad imbarcazioni o a terzi o a cose durante lo svolgimento delle prove di collaudo di ogni singola imbarcazione realizzata.

8.2 Prove di collaudo

Le prove di collaudo per l'accettazione dell'imbarcazione, devono consistere in verifiche e prove vere e proprie delle sistemazioni normali e delle sistemazioni particolari previste, e devono essere almeno le seguenti:

8.2.1 Prove Ufficiali in porto

PROVE DI ALAGGIO E VARO Le prove di alaggio e varo devono essere fatte in porto con braghe omologate e a norma. Tali braghe saranno di fornitura del cantiere costruttore e saranno di dotazione all’imbarcazione.

PROVE DI SOLLEVAMENTO E PESATA NAVE La prova sarà di sollevamento e la verifica sarà effettuata con l’interposizione di un dinamometro. Condizioni della prova: il mezzo sarà scarico ed asciutto e dovrà essere sospeso per un tempo non inferiore a quello necessario per rilevare il peso del battello dal dinamometro (di fornitura Cantiere) tra le braghe di sospendita ed il gancio della gru di sollevamento.

PROVA DI STABILITÀ Per ogni imbarcazione realizzata dal Cantiere costruttore, dovrà essere effettuata la prova di stabilità nei termini previsti dal regolamento RINA, alla presenza del tecnico del RINA e di personale indicato dall’Amministrazione Difesa. Nel caso in cui il risultato della pesata nave della 2a e della 3a

imbarcazione si discosti di un valore inferiore al 2% dal peso della 1a imbarcazione, la prova di stabilità effettuata su quest’ultima potrà essere estesa anche alla 2a e alla 3a imbarcazione. In questo caso, il RINA dovrà sempre approvare la procedura ed i dati per le due ultime imbarcazioni realizzate.

VERIFICHE E RILIEVI A TERRA O IN BANCHINA - verifica dimensionale; - verifica della documentazione contrattualmente prevista; - verifica della pesata del natante scarico e asciutto; - verifica degli oggetti in dotazione fissa e dotazioni mobili; - verifica dell'impianto elettrico accertando in particolare: � la rispondenza delle sistemazioni a quanto previsto dalla specifica; � la buona esecuzione dell’impianto e il corretto montaggio dei singoli componenti e accessori; � il perfetto funzionamento dei singoli componenti (interruttori, commutatori, illuminazione,

tromba) della strumentazione e dei circuiti di massa accertandosi del loro corretto montaggio; - verifica della capacità del serbatoio combustibile (da effettuarsi prima delle prove in mare); - verifica della perfetta realizzazione delle sistemazioni delle batterie; - prova di sbandamento e di assetto longitudinale durante la movimentazione con la gru di un carico

da 150 Kg. Tale prova dovrà consistere nello sbarco e imbarco sul ponte di coperta di un peso di 150 Kg da entrambi i lati dell’imbarcazione e dalla poppa.

PROVE DI FUNZIONAMENTO IMPIANTI VARI

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Deve essere effettuata una prova di funzionamento che avrà una durata sufficiente per accertare, oltre al perfetto funzionamento del/dei componente/i cui si riferisce, anche che l'apparecchiatura fornisca le prestazioni previste dalla specifica commerciale fornita dalla Ditta per ciascuno dei macchinari/apparati/impianti di bordo. Deve essere effettuata una prova al massimo regime di funzionamento dei motori con propulsori disinseriti, per verificare: - livello di rumore nella timoneria; - vibrazioni autoindotte dai motori sullo scafo del natante. Le suddette prove di funzionamento devono essere effettuate in porto prima delle prove in mare.

VERIFICHE E PROVE PRELIMINARI SUGLI ORMEGGI Le prove di funzionamento preliminare devono essere fatte in porto e prima delle prove in mare. La prova sugli ormeggi, della durata di almeno 60 minuti, ha lo scopo di accertare il regolare funzionamento di tutti i relativi componenti. In tale occasione deve essere anche provato l’arresto e l’avviamento in emergenza dei MM.TT.PP. commutandolo sulle batterie dei Servizi o tramite la batteria d’emergenza e l’alimentazione dell’imbarcazione con tensione da terra. Deve essere fatta una prova di funzionamento per accertare che le apparecchiature forniscano le prestazioni previste dalla specifica commerciale fornita dal Cantiere costruttore per ciascuno dei macchinari, apparati, impianti di bordo.

8.2.2 Prove Ufficiali in mare

PROVE A POTENZA CONTINUATIVA A VARI REGIMI E ALLE VELOCITÀ DI: 8, 14, 20 E 26 NODI - Durata di ogni prova almeno 120 minuti con mare calmo. - Dislocamento iniziale della prova: a pieno carico (Dpc). - Rilievo della velocità alla prova: la media del tempo impiegato per percorrere una base misurata in

entrambi i sensi di marcia oppure rilevata dallo strumento GPS. - Tale prova dovrà essere eseguita almeno 3 volte per determinarne il valore medio. - Prove da concordare con la Commissione di collaudo. - Rilievi: velocità: giri motori, temperature e pressioni. - Rilievo dei consumi con misuratore tarato della portata di combustibile. Deve essere effettuata una prova alla potenza continuativa del motore per verificare: � livello di rumore nella plancia; � vibrazioni autoindotte dai motori sullo scafo del natante.

PROVA DI VELOCITÀ ALLA MASSIMA POTENZA - Durata della prova almeno di 120 minuti con mare calmo. - Dislocamento iniziale della prova: Dpc. - Rilievo della velocità alla prova: la media del tempo impiegato per percorrere una base misurata in

entrambi i sensi di marcia oppure rilevata dallo strumento GPS. - Tale prova dovrà essere eseguita almeno 3 volte per determinarne il valore medio. - Prove da concordare con la Commissione di collaudo. - Rilievi: velocità, giri motori, temperatura, pressioni. - Rilievo dei consumi con misuratore tarato della portata di combustibile. - Rilievo strumentale del livello di rumore nella plancia. - Rilievo strumentale delle vibrazioni autoindotte dal motore sullo scafo del natante.

PROVE EVOLUTIVE ALLA MASSIMA VELOCITÀ CONTRATTUALE - Durata della prova almeno 30 minuti con mare calmo. - Dislocamento iniziale della prova: Dpc. - Rilievi: tempo e spazio di accostata, alla massima velocità in avanti, tempi di raggiungimento

della massima velocità, sia da fermo sia da 8, 12, e 16 nodi.

PROVE PER LA VERIFICA DELLO SPAZIO DI ARRESTO

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- Durata della prova almeno 30 minuti con mare calmo. - Dislocamento iniziale della prova: Dpc. - Rilievi: tempo e spazio di arresto alle velocità di 8, 12, 16, 22, 30 nodi.

PROVA ALLA VELOCITÀ ECONOMICA DI CROCIERA CONTRATTUALE - Durata della prova almeno di 120 minuti con stato del mare 2. - Dislocamento iniziale della prova: Dpc. - Rilievo della velocità alla prova: la media del tempo impiegato per percorrere una base misurata in

entrambi i sensi di marcia oppure rilevata dallo strumento GPS. - Tale prova dovrà essere eseguita almeno 3 volte per determinarne il valore medio. - Prove da concordare con la Commissione di collaudo. - Rilievi: velocità, giri motori, temperatura, pressioni. - Rilievo dei consumi con misuratore tarato della portata di combustibile. Dovrà inoltre essere verificato: � livello di rumore nella plancia; � vibrazioni autoindotte dal motore sullo scafo del natante.

PROVA DI MARCIA INDIETRO - Durata: 5 minuti con mare calmo; - Dislocamento iniziale della prova: Dpc. - Verifica della manovrabilità in marcia addietro. - Verifica dell’assenza di rientro di acqua dalla poppa.

PROVA DELL’IMPIANTO ELICA DI MANOVRA - Durata della prova almeno di 10 minuti con stato del mare 1 e vento di lato. - Dislocamento iniziale della prova: Dpc. Dovrà essere effettuato l’ormeggio e disormeggio da entrambi i lati dell’imbarcazione. Prima della prova dovrà essere rilevato l’isolamento elettrico dell’impianto. Durante lo svolgimento della prova dovrà essere rilevato l’assorbimento elettrico dell’impianto. Durante la prova non si dovranno riscontrare rumori o vibrazioni anomale o malfunzionamenti.

PROVE DI TENUTA AL MARE. - Durata della prova almeno di 45 minuti con stato del mare 4 e vento forza 8. - Dislocamento iniziale della prova: Dpc. - Rilievo della velocità alla prova: con strumento GPS. - Rilievi: velocità, giri motori, consumi, temperatura, pressioni. - Prove da concordare con la Commissione di collaudo. Durante lo svolgimento della prova dovrà essere verificata la capacità dell’unità di mantenere la prora sulla rotta impostata. L’equipaggio dovrà operare in sicurezza senza alcuna limitazione nei movimenti interni dell’unità; anche in accostata tali condizioni non dovranno cambiare. La capacità di scoperta degli apparati operativi dovrà essere sempre garantita. Durante la prova non si dovranno riscontrare spostamenti di sistemazioni o malfunzionamenti di apparati/impianti/macchinari in moto. Devono essere verificate le vibrazioni autoindotte dai motori sullo scafo del natante. La prova va ripetuta con le stesse modalità ma con dislocamento “al ritorno da missione” (con 5 persone di equipaggio e carburante a 1/5). Dovrà essere verificata la capacità operativa dell’imbarcazione con stato del mare 3 alla velocità di 12 nodi e da fermo.

8.2.3 Consumi

Con i dati risultanti dai consumi dei motori di propulsione, espressi in litri per ora e rilevati mediante misuratore di portata durante la prova alla velocità economica di crociera, dovrà essere calcolata l’autonomia dell’unità in base alla capacità di combustibile impiegabile. Dovrà essere eseguito il seguente calcolo: capacità massima che è possibile custodire nei depositi misurata in litri meno il 10% della capacità totale ulteriormente ridotta dalla quantità di combustibile

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inaspirabile dai depositi. La quantità di combustibile risultante dal sopraccitato calcolo dovrà essere divisa per la somma dei consumi di entrambi i motori di propulsione più il Diesel Generatore rilevati mediante misuratore di portata ed espressi in litri ora.

8.3 Consegna nave ( trasporto + assicurazione mezzo )

SCOPO DELLA FORNITURA Imbarcazioni da fornire completamente allestite in unica soluzione.

ELEMENTI DI GESTIONE DELLA FORNITURA La gestione della fornitura sarà svolta da parte della Direzione Generale NAVARM e dall’Ufficio Tecnico Territoriale a tal scopo delegato. Ogni imbarcazione dovrà essere costruita in conformità al Regolamento RINA “Rules for the Classification of Fast Patrol Vessels – Ed. 2007”

CONDIZIONI GENERALI DELLA FORNITURA Presentazione al collaudo:

- per la 1a imbarcazione entro 300 giorni; - per la 2a imbarcazione entro 360 giorni; - per la 3a imbarcazione entro 420 giorni;

decorrenti dalla data di ricezione da parte del Cantiere costruttore della comunicazione di avvenuta registrazione del D.M. di approvazione del contratto nei modi di legge.

CONSEGNA E PRESA A CARICO Le imbarcazioni oggetto della presente specifica tecnica saranno consegnate “pronte alla navigazione in alto mare” e complete di tutto quanto indicato nella presente specifica entro n°30 giorni solari decorrenti dalla ricezione della comunicazione di avvenuto collaudo con esito positivo e comunque dopo l’effettuazione dei corsi di cui al paragrafo “Progettazione Precontrattuale”. Durata massima del collaudo: n°15 giorni lavorativi in modo continuativo.

ACCETTAZIONE Dopo il collaudo con esito positivo a cura della Direzione Generale degli Armamenti Navali e dopo l’effettuazione dei corsi di cui al paragrafo “Progettazione Precontrattuale”.

PREPARAZIONE AL TRASPORTO Dopo il superamento del collaudo, il Cantiere costruttore a propria cura e a spese proprie dovrà preparare, per il trasporto di ogni singola imbarcazione, la documentazione e tutte le dotazioni fisse e mobili, oggetto della presente Specifica Tecnica.

TRASPORTO I trasporti delle imbarcazioni, che comprendono sia il trasporto dalla sede del Cantiere costruttore alla sede del collaudo a mare che il trasporto delle imbarcazioni e delle dotazioni fino al luogo della consegna, saranno tutti a cura e spese del Cantiere costruttore.

LUOGO Luogo della consegna: Corallo Villaputzu (CA) Porto presso il Poligono interforze di Salto di Quirra (P.I.S.Q.) - n°3 unità.

8.4 Garanzia

Il periodo di garanzia è di 730 giorni solari. Gli interventi che saranno riconosciuti in conto garanzia dovranno essere assicurati per il periodo contrattualmente previsto e su tutto il territorio nazionale a cura e spese del Cantiere costruttore.

8.5 Prove e ispezioni

8.5.1 Commissione di collaudo

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Le varie fasi del collaudo per l'accettazione dell’imbarcazione si svolgeranno alla presenza di un’apposita Commissione dell’Amministrazione Difesa e, per le prove principali, alla presenza di un Tecnico del RINA. Ogni imbarcazione realizzata dovrà essere collaudata in mare presso le acque prossime al Cantiere costruttore. La Commissione di Collaudo: - provvederà, in via preliminare, al riscontro della documentazione e della certificazione richiesta e

prevista; - verificherà funzionalmente gli apparati, gli impianti, i macchinari, sulla base dei Test Memoranda

e di quanto richiesto nella presente Specifica Tecnica; - effettuerà test che consisteranno in verifiche e prove vere e proprie delle sistemazioni normali e

particolari previste; - potrà richiedere prove e verifiche aggiuntive che saranno verbalizzate riportando l’esito della

verifica. Si precisa che le condizioni di pieno carico, per le verifiche di collaudo, s’intendono quelle dell’imbarcazione completa di tutte le dotazioni fisse e mobili, dei liquidi al massimo livello e di tutte le persone trasportabili, compreso l’equipaggio e il suo corredo, in condizione di carena pulita.

8.5.2 Test memoranda

Il Cantiere costruttore, nei tempi e nei modi contrattualmente previsti prima della presentazione al collaudo dell’imbarcazione, deve inviare all’Ufficio Tecnico di NAVARM competente per territorio, per l’esame e l’approvazione, la bozza dei Test Memoranda, in duplice copia su carta e in supporto informatico, compilati in formato Microsoft World ed in conformità alla pubblicazione SMM/ISN106/UEU – ed. 2002, che il Cantiere costruttore dichiara di conoscere. L’Amministrazione Difesa si riserva la facoltà di approvare, ovvero rifiutare, o far modificare in tutto o in parte al Cantiere costruttore quei test che non fossero conformi alle esigenze contrattuali. Detto Cantiere, dopo l’eventuale ricezione, da parte dell’Ufficio Tecnico di NAVARM competente per territorio, di richiesta di correzione e/o rifiuto delle bozze dei Test Memoranda, dovrà nuovamente inviare, in veste aggiornata secondo le indicazioni ricevute, all’Ufficio Tecnico di NAVARM competente per territorio i nuovi Test Memoranda fino all’approvazione della veste definitiva. L’approvazione definitiva è intesa quella della Direzione Generale o di suo rappresentante in delega. Dopo l’approvazione definitiva, il Cantiere costruttore dovrà inviare all’Ufficio Tecnico di NAVARM competente per territorio, i Test Memoranda approvati, in duplice copia su carta e su supporto informatico.

8.5.3 Materiali per prove e collaudi

Il Cantiere costruttore dovrà fornire tutto quanto necessario per lo svolgimento delle prove di collaudo, ad esempio: - un dinamometro per la prova di pesata nave; - la gru per la pesata nave; - i carburanti e i lubrificanti necessari per tutte le prove in mare ed in banchina; - i capacimetri per la prova dei consumi, ecc.

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Appendice allegata alla Specifica Tecnica

Sorveglianza e certificati Ente Tecnico Notificato

L’Amministrazione Difesa richiede che la fornitura venga realizzata secondo il “Regolamento per la classificazione dei Fast Patrol Vessels – RINA - Ed. 2007” e ne indica la “Classificazione” e anche l’eventuale “Annotazione di Classe” in funzione del predetto Regolamento di Classificazione. L’Ente Tecnico Notificato e il personale dell’Amministrazione Difesa vigileranno sulla realizzazione dei principali impianti, sull’installazione degli apparati e dei macchinari, sulla messa in opera delle strutture, con modalità che saranno disciplinate dal citato regolamento. Per ogni Unità della fornitura in parola, il Cantiere costruttore assume i seguenti impegni: - l’imbarcazione viene realizzata e dimensionata, pienamente in linea con il Regolamento indicato; - gli impianti realizzati e gli apparati ed i macchinari installati ottengono il superamento

dell’eventuale collaudo nelle tipologie previste dalle norme dell’Ente Tecnico Notificato; - i prodotti di fornitura per i quali è richiesta dalle norme dell’Ente Tecnico Notificato o dalla

Specifica Tecnica l’omologazione del prodotto proposto devono rispondere in pieno a tali caratteristiche; ad esempio l’omologazione viene richiesta su accessori, pitture, resine, cavi, prodotti, attrezzature, impianti, apparati/macchinari, ecc;

- una volta completamente realizzata l’imbarcazione, e comunque prima del collaudo definitivo, l’Ente Tecnico Notificato deve rilasciare la certificazione delle Marche di Classificazione richieste dall’Amministrazione per l’imbarcazione da collaudare.

Si precisa inoltre che per eventuali controversie d’interpretazione o, ove non espressamente richiesto dall’Amministrazione ed indicato, il Regolamento di Costruzione richiesto è prevalente sulla Specifica Tecnica posta a base di gara. Per quanto sopra, si sottolinea che qualora fosse intenzione dell’Amministrazione richiedere una differente classificazione tra scafo e apparato motore, tale volontà verrebbe chiaramente esplicitata negli atti di gara. Alla luce di quanto esposto, una volta ricevuta la comunicazione di avvenuta registrazione del Contratto nei modi di Legge, l’Amministrazione attende formale e tempestiva evidenza dal Cantiere costruttore che lo stesso abbia immediatamente attivato l’Ente Tecnico Notificato incaricandolo della sorveglianza alla costruzione e che gli abbia inviato tutti i disegni e calcoli che richiedono la sua approvazione. Si precisa anche che gli oneri che tale prestazione implica sono già stati valutati e ritenuti congrui dall’Amministrazione nella valutazione dell’importo posto a base di gara. Prima dell’inizio delle lavorazioni e comunque entro 45 giorni dalla comunicazione di avvenuta registrazione del contratto con l’amministrazione Difesa nei modi di legge, il Cantiere costruttore dovrà notificare all’Amministrazione Difesa l’avvenuto invio, per approvazione, degli eventuali disegni di laminazione e di quelli costruttivi al RINA. L’eventuale laminazione della carena, della coperta e della sovrastruttura dovrà avvenire in luogo coperto ed a temperatura ed umidità costanti e controllate (è richiesta la certificazione della competente ASL in merito agli impianti di ventilazione/estrazione e climatizzazione del reparto laminazioni). Il Cantiere costruttore dovrà comunicare, con anticipo di almeno 10 giorni, all’Ufficio Tecnico competente per territorio l’eventuale data di inizio della laminazione. In particolare le tabelle di laminazione, approvate preliminarmente dal RINA, dovranno essere presentate all’Ufficio Tecnico Territoriale di NAVARM competente per territorio prima che le lavorazioni vengano intraprese. Provini delle laminazioni e dei compositi dovranno essere realizzati, testati, conservati, unitamente al certificato del laboratorio di verifica approvato RINA, e consegnati contestualmente all’imbarcazione nella fase di collaudo preliminare. I materiali impiegati nella costruzione e nell’allestimento dovranno essere di prima qualità, delle migliori marche in commercio, selezionati tra le marche di maggiore diffusione commerciale, rappresentati in Italia da centri di commercializzazione ed assistenza e garantiti su tutto il territorio nazionale. Il Cantiere non potrà iniziare la laminazione dello scafo in assenza del piano di laminazione approvato dal RINA e qualora questo procedesse comunque a laminare lo scafo, l’Amministrazione potrà richiedere la totale nuova laminazione dell’imbarcazione e nel caso anche rescindere in danno il contratto. In caso di contrasto tra la presente specifica tecnica e il regolamento di classe sarà prevalente questo ultimo a meno che l’Amministrazione non indichi

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espressamente per il particolare punto che il Cantiere costruttore dovrà soddisfare la richiesta più gravosa. In caso di contrasto la ditta è tenuta a richiedere chiarimenti all’Amministrazione secondo le modalità previste dal contratto.