20
Analisi dei dati contenuti nei Rapporti annuali delle Consigliere di Parità territoriali Presentazione dei dati Francesca Bagni Cipriani Consigliera Nazionale di Parità Elaborazione dei dati: Stefano Brienza Organizzazione dell’evento: Laura Cosimi 1

Analisi dei dati dell’attività antidiscriminatoria svolta dalle … · 2017-05-29 · L’analisi dei dati relativi all’attività antidisriminatoria svolta dalle onsigliere territoriali

  • Upload
    vantruc

  • View
    216

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Analisi dei daticontenuti nei Rapporti annuali

delle Consigliere di Parità territoriali

Presentazione dei datiFrancesca Bagni Cipriani

Consigliera Nazionale di Parità

Elaborazione dei dati: Stefano BrienzaOrganizzazione dell’evento: Laura Cosimi

1

Note metodologiche

• L’analisi è riferita ai dati contenuti nei rapporti sull'attività svolta dalle consigliere territoriali nel corso dell’anno 2016 (art. 15, co. 6, D.Lgs 198/06) pervenuti all’ufficio nazionale.

• I dati presi in considerazione sono esclusivamente quelli indicati nello «Schema per la redazione del rapporto annuale», la cui definizione è stata oggetto della riunione plenaria delle consigliere svoltasi a Roma il 3 ottobre 2016.

• I dati previsti dal citato Schema che non risultano presenti nei rapporti analizzati sono indicati, in termini percentuali, con la sigla «N.D» (Non Dichiarati).

• I dati previsti dallo stesso Schema che, sebbene presenti nei rapporti, non risultano esattamente quantificabili (es. si dichiara la partecipazione ad alcuni convegni senza precisarne il numero) sono indicati, in termini percentuali, con la sigla «Nr.n.p.» (Numero non precisato).

2

SITUAZIONE NOMINE CONSIGLIERE

N.B. Il numero delle consigliere nominate non è esattamente il doppio del numero degli enti locali territoriali in quanto alcuni enti a statuto speciale non prevedono la nomina di supplenti e in alcuni casi gli enti territoriali, anche in presenza di espresse dimissioni delle consigliere, non hanno provveduto alle nuove nomine (nei grafici a torta è indicata - in grigio - la percentuale delle cariche vacanti riferita a 5 consigliere effettive e 4 supplenti).

36%

60%

4%

Centro

33%

60%

7%

Sud

59%40%

1%

Nord

Scadute

CONSIGLIERE DI PARITA’ REGIONALITOT

EFFETTIVE SUPPLENTI

NOMINATE 18 16 34IN CARICA 10 9 19SCADUTE 8 7 15

CONSIGLIERE DI PARITA’ EX PROVINCIALITOT

EFFETTIVE SUPPLENTI

NOMINATE 106 92 198IN CARICA 50 34 84SCADUTE 56 58 114

Nonostante le nuove nomine e i numerosi rinnovi (19 delle consigliere regionali, di cui 5 nel 2017, e 39 delle ex provinciali, di cui 16 nel 2017) sono ancora molte le consigliere che operano in regime di «prorogatio» con inevitabili riflessi sul numero dei rapporti pervenuti.

VacantiIn carica

3

RAPPORTI ANNUALI RICEVUTI

Dettaglio Rapporti annuali ricevuti

Totale rapporti attesi per regione Rapporti pervenuti da consigliere in carica

Rapporti pervenuti da consigliere scadute

1115

Centro

Inviati

Mancanti

2025

Sud

Inviati

Mancanti

40

14

Nord

Inviati

Mancanti

Il numero dei rapporti ricevuti relativi all’anno 2016 (71)* risente della situazione delle nomine, diversa da nord a sud. 29 Rapporti sono comunque pervenuti anche da consigliere il cui mandato è scaduto.

*Per la regione Marche sono stati inviati n.2 rapporti, uno dalla consigliera uscente ed uno da quella attualmente in carico;n.4 rapporti sono stati inviati da consigliere nominate in corso d’anno e n.1 da una consigliera - Val ‘Aosta - insediatasi a dicembre. 4

GLI UFFICIDalla lettura dei rapporti si evince che non sempre gli enti locali mettono a disposizione delle consigliere il personale, la strumentazione e le attrezzature idonee allo svolgimento dei loro compiti, con inevitabili ripercussioni sulle loro attività*.

74%5%

21%

Disponibilità Locali

SI

NO

N.D67%10%

23%

Disponibilità Postazione

SI

NO

N.D58%16%

26%

Disponibilità Personale

SI

NO

N.D

*Tale incombenza ricade sugli enti locali presso cui l’ufficio è ubicato «…nell'ambito delle risorse esistenti e a invarianza della spesa» (art. 16, co. 1, D.lgs. 198/06).

Nord 65% Centro 73% Sud 80% Nord 62% Centro 45% Sud 85% Nord 60% Centro 36% Sud 65%

5

Percentuali calcolate sul numero totale dei rapporti pervenuti

Percentuali calcolate sul numero dei rapporti pervenuti suddivisi per aree geografiche

Anche la situazione economica delle consigliere appare disomogenea, in particolare per quanto attiene le risorse finanziarie residue del Fondo Nazionale, trasferite negli anni precedenti e ancora giacenti sui capitoli di spesa degli enti locali.

48%

10%

23%

7%

12%42%

DISPONIBILITA’ RESIDUI

N.D. 35 NO 7 NORD 17 CENTRO 5 SUD 9

45

9

46

0

5

10

15

20

25

30

35

40

45

50

RAPPORTI CON L’ENTE

Buoni NON buoni N.D.

LE RISORSE ECONOMICHE

La possibilità di accedere agli eventuali residui e la disponibilità delle risorse strumentali incidono inevitabilmente sui rapporti che le consigliere dichiarano di avere con l’ente di appartenenza.

6

In verde la percentuale delle consigliere che dichiarano di avere risorse finanziari residue con focus per aree geografiche.

%.

L’ ATTIVITA’ ANTIDISCRIMINATORIA

UTILIZZO DELLA SCHEDA DI RILEVAZIONE

Il grado di completezza dei dati è calcolato in percentuale sul numero totale dei rapporti annuali ricevuti (il bicchiere mostra come si va dal 15% dei rapporti che contengono circa il 20% dei dati relativi all’attività antidiscriminatoria richiesti, al 15% dei rapporti contenenti la quasi totalità dei dati richiesti).

%

100

80

60

40

20

0

15

21

22

27

15

L’analisi dei dati relativi all’attività antidiscriminatoria svolta dalle consigliere territoriali risente, più di ogni altra, del grado di utilizzo della scheda di rilevazione e dell’accuratezza con la quale è stata eventualmente compilata.

GRADO DI COMPLETEZZA DEI DATI

51%49%

UTILIZZATA

NONutilizzata

7

L’ ATTIVITA’ ANTIDISCRIMINATORIAIl primo dato richiesto nella scheda è il numero degli accessi. Il dato complessivo relativo al numero degli utenti (2153) che si sono rivolti alle consigliere, tuttavia, risulta poco attendibile in quanto, oltre a non essere precisato in tutte le relazioni, spesso è riportato in maniera approssimativa (ricorrente è l’utilizzo dell’avverbio «circa» accanto al dato numerico).

960

60

ACCESSIn.2153

Rapporti che NON contengono il dato relativo agli accessi

Rapporti che contengono il dato relativo agli accessi

N.B. Nel grafico la somma dei rapporti non è pari al totale dei rapporti annuali ricevuti perché non tiene conto del doppio rapporto proveniente dalla regione marche (considerato unico) e del rapporto della Val d’Aosta privo di dati in quanto in carica da dicembre 2016. 8

Ne deriva la parzialità anche del dato relativo alle modalità di accesso e, soprattutto, di quello relativo al genere degli istanti. Le percentuali ricavate dai dati disponibili possono tuttavia fornire le tendenze.

L’ ATTIVITA’ ANTIDISCRIMINATORIA

26%

74%

Personalmente

Mediante mezzi dicomunicazione adistanza

MODALITA’ DI ACCESSO

16%

84%

Maschi

Femmine

ACCESSI PER GENERE

9Per mezzi di comunicazione a distanza si intendono telefono ed e-mail.

L’ ATTIVITA’ ANTIDISCRIMINATORIAPer risalire al numero degli utenti che si sono rivolti alle consigliere, più attendibile è il dato complessivo (1428) che si ricava dalla somma dei casi presi in carico (489) con le informazioni (666), i pareri (130) e il ri-orientamento verso altri uffici (143).

34%

47%

9%10%

66%

In Carico NON in carico Informazioni Pareri Ri-orientamento

10

Il dato dei casi presi in carico, distinto per aree geografiche e soggetti coinvolti, mostra ancora una volta il divario esistente tra il nord e il centro-sud.

331

82 76

234

54 3622 2 3

NORD CENTRO SUD

CASI PRESI IN CARICO

Tot

Individuali

Collettivi

L’ ATTIVITA’ ANTIDISCRIMINATORIA

11

L’ ATTIVITA’ ANTIDISCRIMINATORIA

33%

67%

Centro

72%

28%

Sud

98

426

10 2 08 12 6

Nord Centro Sud

Conciliazioni presso la consigliera Conciliazioni presso le DTL Azioni in giudizio

32%

68%

NordTrattazione Formale

Trattazione informale

Altro dato, non sempre precisato nei rapporti, è quello relativo alle modalità di trattazione dei casi presi in carico: formale qualora abbia portato ad accordi sottoscritti presso la Consigliera, le DTL e nel caso di azioni in giudizio; informale negli altri casi.

12Nell’istogramma un focus sulle modalità di trattazione formali dei casi.

L’ ATTIVITA’ ANTIDISCRIMINATORIA

70%0%

30%

Centro

51%

3%

46%

Sud

98

9 3

27

0 315

0 0

Presso la Consigliera Presso la DTL In giudizio

RISOLTI NON RISOLTI IN CORSO

67%19%

14%

Nord

Altro dato oggetto della rilevazione, sebbene spesso solo presumibile da quanto dichiarato nei rapporti biennali, è quello relativo all’esito dei casi presi in carico.

13

L’ ATTIVITA’ ANTIDISCRIMINATORIA

Nord Centro Sud

La rilevazione dell’attività antidiscriminatoria termina con l’analisi delle motivazioni prevalenti dei casi presi in carico, delle informazioni e dei pareri richiesti.

14

LE ALTRE ATTIVITA’La partecipazione a tavoli/procedure istituzionali dei/delle quali la Consigliera è componente* e la partecipazione ad altri organismi di parità può indicare il grado di coinvolgimento delle consigliere a livello locale.

Art. 15 co 3, D.lgs. 198/06 «Le consigliere e i consiglieri nazionale e regionali partecipano ai tavoli di partenariato locale e ai comitati di sorveglianza di cui al regolamento (CE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013. Le consigliere e i consiglieri regionali, delle città metropolitane e degli enti di area vasta sono inoltre componenti delle commissioni di parità del corrispondente livello territoriale, ovvero di organismi diversamente denominati che svolgono funzioni analoghe..»

71%

29%

PARTECIPAZIONE A TAVOLI/PROCEDURE ISTITUZIONALI

SI

N.D.

Per altri organismi di parità si intendono CUG, CPO e altre commissioni territoriali cui le consigliere dichiarano di aver preso parte (ad esempio in materia di lavoro, salute e sicurezza, prevenzione e contrasto alla violenza sulle donne ecc).

83%

17%

PARTECIPAZIONE AD ALTRI ORGANISMI DI PARITA'

SI

N.D.

Con particolare riferimento ai tavoli di cui sono componenti per legge le consigliere di parità regionali (Comitati di sorveglianza e Programma Sviluppo Rurale), hanno dichiarato espressamente di averne preso parte 12 consigliere regionali su 15.

15

LE ALTRE ATTIVITA’Con riferimento ai Piani di Azioni Positive sono state chiamate ad esprimere il loro parere, perlopiù dai comuni*, poco più della metà delle consigliere.

*ai sensi dell’art. 48, co 1, D.lgs. 198/06, le P.A. predispongono piani di azioni positive sentita, tra gli altri, in relazione alla sfera operativa della rispettiva attività, la consigliera territorialmente competente

58%42%

Consigliere interpellate sui PAP

N.D.

SI

112

10

4656

9

41

0

20

40

60

80

100

120

Nord Centro Sud

PARERI

Pareri richiesti Pareri positivi

16

LE ALTRE ATTIVITA’

4336

26

3539

30

37

47

38 34

0

5

10

15

20

25

30

35

40

45

50

ATTIVITA’

Si N.D.

20%34%

46%80%

CONVEGNI

N.D. SI Organizzati dalla CdP Organizzati da altri

Le altre attività e la partecipazione agli eventi organizzati sul territorio, possono fornire un’indicazione circa le modalità di svolgimento del loro mandato.

17

Esigua appare, nello specifico, l’attività di consulenza non legata alle discriminazioni.

57

63

6

ConsulenzeN.D.

Nr.n.p.

Nessuna

Si

45%

11%

44%

Materia

Welfare aziendale

Welfare territoriale

Altro

LE ALTRE ATTIVITA’

Per consulenze si intendono quelle fornite, ad esempio, a enti pubblici o privati anche nell’ambito di progetti o iniziative nelle materie di competenza delle consigliere.

18

RAPPORTI SULLA SITUAZIONE DEL PERSONALEIl dato sui rapporti inviati dalle aziende pubbliche e private che occupano oltre cento dipendenti* risente, oltre che del numero delle aziende, che varia da regione a regione, e dei rapporti effettivamente inviati dalle aziende stesse, anche della possibilità da parte delle consigliere regionali di elaborare i relativi dati.

6

8

2

CONSIGLIERE CHE

Hanno elaboratoi rapportibiennali

NON hannoelaborato irapporti biennali

N.D.144 1 154

4904

2081060

0

1000

2000

3000

4000

5000

6000

RAPPORTI QUANTIFICATI

* Art. 46, D.lgs. 198/06 «1. Le aziende pubbliche e private che occupano oltre cento dipendenti sono tenute a redigere un rapporto almeno ogni due anni sulla situazione del personale maschile e femminile… 2. Il rapporto di cui al comma 1 è trasmesso alle rappresentanze sindacali aziendali e alla consigliera e al consigliere regionale di parità, che elaborano i relativi risultati trasmettendoli alla consigliera o al consigliere nazionale di parità, al Ministero del lavoro e delle politiche sociali e al Dipartimento delle pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri».

19

Il grafico a barre evidenzia il numero di rapporti biennali ricevuti dalle consigliere che sono state in grado di quantificarli.

Il grafico a torta evidenzia come più della metà delle consigliere regionali che dichiarano di aver ricevuto i rapporti biennali dalle aziende (8), afferma di non essere in grado di quantificarli in mancanza di strumenti idonei alla loro raccolta ed analisi.

LE COMMISSIONI DI CONCORSO

103

3

Consigliere che hannoricevuto le nomine

Si

NO

N.D. 1 5 2 36

477

14114

38 8

334

Nr commissioni ricevute

Parziale è il dato relativo agli atti di nomina delle commissioni di concorso che risultano inviate - stando ai rapporti pervenuti - solo alla metà delle consigliere regionali.

Art. 57 co. 1-bis. D.lgs. 165/01 «L'atto di nomina della commissione di concorso è inviato, entro tre giorni, alla consigliera o al consigliere di parità nazionale ovvero regionale, in base all'ambito territoriale dell'amministrazione che ha bandito il concorso, che, qualora ravvisi la violazione delle disposizioni contenute nel comma 1, lettera a) [a norma del quale le pubbliche amministrazioni devono riservano alle donne, salva motivata impossibilità, almeno un terzo dei posti di componente delle commissioni di concorso], diffida l'amministrazione a rimuoverla entro il termine massimo di trenta giorni…»

20