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RASSEGNA STAMPA SETTIMANALE ANAPA N. 24 DEL 04 LUGLIO 2014
EDITORIALE Cari colleghi, già nello scorso editoriale abbiamo evidenziato come a seguito dell’esito dell’indagine condotta da Antitrust non vi fossero né vincitori, né vinti. Ma dopo aver ascoltato la relazione del presidente dell’ANIA durante l’assemblea annuale che si è svolta a Roma lo scorso 1 luglio, posso affermare che, ahinoi, forse l’unico vero vincitore è la “disintermediazione”. Mi rendo conto che non tutti la pensano come me, infatti, per alcuni sarà il plurimandato l’elemento vincente del futuro. Peccato però che siano in pochi a riconoscerlo. Ne è prova la stessa relazione annuale (2014) dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che con riferimento all’indagine conoscitiva sugli assetti concorrenziali nella RC auto perora la diffusione sul mercato dei comparatori web “consentendo, altresì, all’assicurando la conclusione del contratto direttamente all’esito della comparazione, oppure inserendo un link nel sito internet di ciascuna compagnia dove l’acquisto possa essere perfezionato”. L’avevamo detto e scritto da tempo: questo è l’inizio della fine dell’intermediazione professionale nella RC auto. L’innovazione tecnologica avanza e noi agenti rischiamo di non riuscire più a competere con i nuovi canali che impongono una concorrenza spietata e perderemo sempre di più il portafoglio auto per attestarci sulle quote di mercato detenute dai colleghi degli altri paesi europei. Ecco l’effetto tangibile e misurabile, anno dopo anno, delle leggi perverse sostenute da una parte della rappresentanza agenziale: arrivare a detenere un giorno il 40%, forse il 50%, del mercato auto in Italia, invece di quel 95% che abbiamo intermediato dal 1969 e che ha creato lavoro e reddito a tanti agenti, ai loro familiari e tante impiegate, soprattutto donne, e loro famiglie. Ma siamo sicuri che il prezzo delle presunte liberalizzazioni sia sostenibile da parte della categoria? Siamo sicuri che questi anni siano valsi a migliorare nel complesso la nostra attività oltre che la nostra redditività e la sostenibilità delle nostre agenzie? E infine che benefici abbiamo ottenuti noi agenti da quest’indagine? A parte le dichiarazioni di principi, che certamente hanno un valore ideologico, ma non servono per pagare i nostri costi di impresa. Non ne vedo i vantaggi. Anzi, abbiamo dovuto subire una nuova sospensione delle trattative con Ania, proprio a causa di tale indagine, e chi oggi richiede formalmente una ripresa della stessa, dimentica forse il passato e si trova non solo di fronte a quella che al momento pare configurarsi come una “porta chiusa”, ma anche alla stessa dichiarazione del
Presidente dell’Ania (resa pubblicamente in assemblea annuale) che non sembra più lasciare margini alla contrattazione collettiva di livello nazionale. Di tutto questo chi dovrebbe ringraziare la categoria? In ogni modo, ANAPA, non si darà per vinta e non rimarrà silente, perché siamo convinti che esistono gli spazi giuridici e politici, per riscrivere insieme all’ANIA e alle altre organizzazioni sindacali un nuovo accordo collettivo, più moderno con il mercato attuale, che non faccia riferimento all’ANA 2003, ma abbia come riferimento giuridico l’accordo del 1951, che ha effetto ergaomnes. Ci sforziamo di avere una visione possibilmente di mediolungo periodo senza lasciarci dominare dalle frustrazioni ideologiche di chi probabilmente tenta di scaricare sulla collettività i propri insuccessi professionali. Buona lettura. Il presidente Vincenzo Cirasola
NOTIZIE DAL MONDO ASSOCIATIVO
L’ANIA CHIUDE LA PORTA ALLA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA NAZIONALE DI CATEGORIA? FONTE: INTERMEDIA CHANNEL (01/07/2014)
Durante il suo lungo intervento di questa mattina a Roma nel corso dei lavori dell’assemblea annuale dell’ANIA, il Presidente dell’associazione delle imprese assicurative Aldo Minucci ha toccato anche l’argomento sulla distribuzione affermando che “alla luce degli esiti del procedimento (dell’Antitrust – ndIMC) – conclusosi peraltro senza applicazione di alcuna sanzione – e dei conseguenti impegni assunti dalle imprese, appare difficile che rimangano spazi per la contrattazione collettiva di categoria a livello nazionale“. Detta così esplicitamente sembrerebbe che, per quanto riguarda l’ANIA, il tavolo di confronto con le rappresentanze degli agenti per il rinnovo dell’ANA – iniziato un anno fa – sia da ritenersi del tutto saltato; sarebbe infatti profondamente riduttiva anche l’ipotesi che lo stesso Minucci individua per definire altre possibili aree di confronto con le stesse rappresentanze laddove afferma – sempre nel corso della sua relazione – che “siamo comunque convinti che, nel rispetto dei sopra citati impegni, vi siano ancora possibili aree di confronto tra Associazione e Sindacati agenti, quale ad esempio la tematica della previdenza complementare, al fine di trovare soluzioni che consentano un’evoluzione verso un più efficiente modello gestionale“. “Ritengo che la posizione dell’ANIA sia del tutto infondata e di retroguardia – dichiara a caldo in una nota il presidente di UNAPASS, Massimo Congiu – e che
vada quindi fermamente rigettata; questo ci convince come UNAPASS a proseguire nella valutazione del ricorso al Tar per i due impegni delle compagnie accettati dall’Antitrust in merito a rivalse e liquidazioni ed alla proprietà dei dati“.
ANIA, RC AUTO IN CONTINUO CALO FONTE: ITALIA OGGI (02/07/2014)
Secondo l'Ania continua il calo delle polizze Rc auto. Sulla base di una rilevazione trimestrale, nei primi tre mesi del 2014, la flessione è stata del 6,3% rispetto a marzo 2013. Il calo fa seguito a quello del 4,6% registrato lo scorso anno. «Dal massimo, toccato sul finire dell'estate del 2012», ha sottolineato il presidente dell'Ania, Aldo Minucci, nel corso dell'assemblea annuale, in risposta alle recenti critiche dell'Antitrust, «il prezzo medio è diminuito del 10%. Il calo dei sinistri è stato però bilanciato dall'aumento del 2,3% del relativo costo medio. «La riduzione dei prezzi sta proseguendo nel 2014 ed è ragionevole ritenere che il consuntivo di quest'anno evidenzierà un ulteriore calo della raccolta premi, mentre sembra invece arrestarsi la diminuzione della frequenza dei sinistri. Tuttavia, quando, con l'auspicata ripresa dell'economia, i cittadini torneranno a utilizzare di più le auto, ciò comporterà un inevitabile aumento dei sinistri, con una pressione al rialzo dei prezzi», ha avvertito Minucci. L'Ania chiede al governo «di approvare subito le tabelle di valutazione del danno biologico derivante da lesioni gravi», perché «l'entrata in vigore delle tabelle avrebbe un effetto immediato: una diminuzione stimabile nel 3% del prezzo dell'assicurazione Rc auto in Italia». Minucci ha sottolineato anche «la difficile situazione che caratterizza alcune zone del paese» e ha proposto sia di installare la scatola nera sui veicoli, sia «la dematerializzazione del contrassegno e la messa a regime dei controlli a distanza». Intanto, è continuata nel 2013 la riduzione del numero dei veicoli assicurati, passati da 39,2 a 38,2 milioni (‐2,5%). Guardando più in generale al settore, Minucci ha ricordato che l'anno scorso, «il settore assicurativo, nonostante la «congiuntura economica sfavorevole», ha chiuso con una raccolta premi «pari a 122 miliardi di euro, +22% nei rami vita», ma ‐4% nel ramo danni. A pesare su questo ramo è stato soprattutto l'andamento dell'Rc auto con una raccolta premi a ‐7,3% «a causa della forte diminuzione dei prezzi». L'utile è stato di 5,2 mld, in calo rispetto ai 5,8 mld del 2012. Ania prevede per l'anno in corso una crescita della raccolta del 20,3% per un totale premi oltre i 140 miliardi di euro. A trainare la crescita, ancora il settore vita per il quale Ania prevede un aumento della raccolta del 30% mentre per il settore danni è prevista una flessione dell'1,7%. Le argomentazioni dell'Ania continuano però a non convincere, tra gli altri, il governo: il ministro dello sviluppo economico, Federica Guidi, nel corso dell'assemblea, ha detto che «i costi dei premi sono ormai insostenibili per molte categorie di assicurati, soprattutto in molte aree del paese: 95 assicurati su 100 pagano un premio superiore a quello medio europeo. In province come Napoli, Bari, Reggio Calabria e anche Roma, un diciottenne che sottoscrive la sua prima polizza per guidare un'utilitaria deve pagare un
premio ben superiore a 3 mila euro. Questo non è accettabile».
RIUNIONE ANAPA: Sì ALL’OPERATO DELLA GIUNTA ESECUTIVA FONTE: IO MI ASSICURO (27/06/2014)
Promossa la gestione Anapa (Associazione nazionale agenti professionisti di assicurazione). Nel corso del meeting svoltosi lo scorso 25 giugno a Bologna, i massimi organi direttivi dell’associazione presieduta da Vincenzo Cirasola (Giunta esecutiva nazionale, coordinamento dei gruppi agenti e consiglio direttivo, composto dai venti presidenti regionali) hanno approvato e accolto con soddisfazione le notizie provenienti dal collegio dei revisori, la cui relazione ha illustrato una situazione solida, dal punto di vista finanziario, per l’associazione. Altro risultato di rilievo è stato l’incremento delle iscrizioni, che consente di chiudere il primo semestre 2014 con un saldo attivo rispetto al numero degli iscritti 2013. Il dibattito scaturito dalla relazione della giunta esecutiva nazionale – a cui, oltre ai dirigenti di Anapa, hanno assistito diversi presidenti provinciali ‐ si è focalizzato sui diversi temi di attualità: dall’istituendo Oria (il nuovo organismo di vigilanza degli intermediari assicurativi) agli esiti dell’indagine Antitrust, dalla necessità di ripresa della trattativa con l’Ania (Associazione nazionale tra le imprese assicuratrici) per il rinnovo dell’accordo impresa/agenti ai problemi di disavanzo che investono il Fondo pensione agenti con l’impellenza di un piano per il suo risanamento. Nel dibattito, inoltre, è stato ampiamente approfondito il tema del rinnovo del contratto collettivo dei dipendenti di agenzia. Il consiglio direttivo dell’associazione, l’organo statutario competente in tema di approvazione degli accordi collettivi, ha apprezzato l’operato svolto dalla commissione tecnica Anapa, presieduta dal vicepresidente vicario Alessandro Lazzaro, insieme ai colleghi dell’Unapass (Unione nazionale agenti professionisti di assicurazione). Tale risultato è stato considerato sostanzialmente esaustivo e conclusivo, ed è stato consegnato alle organizzazioni sindacali dei dipendenti il 12 giugno scorso. Gli organi direttivi di Anapa hanno ribadito che i dipendenti rappresentano una fondamentale risorsa per le agenzie, senza i quali queste ultime non sarebbero in grado di operare, meritevoli quindi di rispetto, analogamente a quello che gli agenti pretendono dalle loro società mandanti. Infine, per ciò che riguarda la ripresa della negoziazione con l’Ania per il rinnovo dell’accordo collettivo impresa/agenti, nonché per il piano di salvataggio del Fondo pensione agenti, il consiglio direttivo stigmatizza l’attuale stato di immobilismo delle parti e richiede, con urgenza, la convocazione di entrambi i tavoli di confronto.
ANAPA, BENE LA LINEA POLITICA DEI VERTICI FONTE: INSURANCE TRADE (27/06/2014)
Gli organi direttivi di Anapa (Giunta esecutiva nazionale, Coordinamento dei gruppi agenti e Consiglio direttivo dei 20 presidenti regionali) hanno approvato la relazione del Collegio dei revisori che parla di un'associazione finanziariamente solida. A questo si somma il numero di iscritti che, secondo quanto comunicato da una nota di Anapa, cresce a ritmi sostenuti: "il risultato ‐ si legge ‐ inciderà positivamente sui risultati contabili dell'anno corrente". Ma al centro della riunione che si è svolta mercoledì 25 giugno, a Bologna, ci sono stati soprattutto i temi più caldi per l'intermediazione agenziale in questo momento: dall'istituzione di Oria, il nuovo organismo che vigilerà sugli intermediari assicurativi, passando per gli esiti dell'indagine Antitrust, che ha visto l'accettazione degli impegni delle compagnie, fino alla necessaria ripresa della trattativa con l'Ania per il rinnovo dell'accordo nazionale impresa‐agenti e il progetto di risanamento del Fondo pensione agenti.
Per quel che riguarda quest'ultimo punto, "il Consiglio direttivo stigmatizza fortemente l'attuale stato di immobilismo delle parti e richiede, con fermezza e con urgenza, la convocazione di entrambi i tavoli di confronto". Al dibattito seguito alla presentazione della relazione della Giunta esecutiva nazionale è stato posto l'accento in particolare sull'argomento del rinnovo del contratto nazionale dei dipendenti di agenzia. In questo caso il Consiglio direttivo dell'associazione presieduta da Vincenzo Cirasola ha approvato il lavoro svolto dalla Commissione tecnica sull'argomento, presieduta dal vice presidente vicario, Alessandro Lazzaro, insieme a intermediari rappresentanti di Unapass. Il documento, "considerato sostanzialmente esaustivo e conclusivo", era stato già consegnato ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali dei dipendenti nello scorso incontro del 12 giugno. "Gli organi direttivi di Anapa ‐ conclude la nota ‐ hanno ribadito che i dipendenti rappresentano una fondamentale risorsa per le agenzie" e quindi sono "meritevoli di rispetto analogamente al rispetto che gli agenti pretendono dalle loro mandanti".
FONDO PENSIONE AGENTI, ANAPA DENUNCIA IN UNA LETTERA LO STATO DI IMMOBILISMO SUL SALVATAGGIO FONTE: INTERMEDIA CHANNEL (01/07/2014)
“Denunciare lo stato d’immobilismo che regna sul salvataggio del Fondo Pensione Agenti“. E’ questo l’intento della lettera (allegata in calce all’articolo) che ANAPA – Associazione Nazionale Agenti Professionisti di Assicurazione) – ha inviato al Consiglio di Amministrazione del Fondo Pensione Agenti e al Presidente della COVIP, Rino Tarelli. Nella lettera l’Associazione sottolinea “come siano ormai trascorsi infruttuosamente sei mesi da quando gli organi amministrativi del Fondo hanno reso palese il profondo e gravissimo stato di disavanzo in cui versa il Fondo Pensione, senza che ancora le parti sociali abbiano preso una benché minima decisione sulle varie ipotesi di salvataggio“. Come ricorda ANAPA, “la legge tollera, soltanto per un periodo di tempo molto limitato, lo squilibrio tra riserve ed impieghi“. Di qui la decisione dell’associazione guidata da Vincenzo Cirasola di informare l’Autorità di Vigilanza circa “la paralisi che sembra caratterizzare alcune delle parti sociali chiamate al salvataggio dell’ente pensionistico“. Dopo la riunione della commissione tecnica del 27 maggio 2014, segnala ancora ANAPA, le parti si sarebbero dovute incontrare nei primi giorni di giugno per mettere a punto, l’apporto economico da parte delle imprese di assicurazione. Invece la riunione di giugno non è mai stata convocata seppure la data per la presentazione del piano di salvataggio agli organi della Covip fosse stata fissata per il 30 giugno 2014 (scadenza già posticipata rispetto a quella iniziale del 14 febbraio 2014). L’associazione di categoria sollecita quindi “a tutte le parti in causa un atto di responsabilità per poter procedere a un forse ancora possibile risanamento credibile e sostenibile” del Fondo Pensione. Diversamente, “ciascuna delle parti coinvolte, non certo ANAPA, si assumerà la responsabilità” di aver causato il commissariamento del Fondo da parte della Covip.
ANAPA: GLI Nel corso del meeting che si è svolto il 25 giugno 2014, a Bologna i massimi
ORGANI DIRETTIVI APPROVANO L’OPERATO DELLA GIUNTA ESECUTIVA NAZIONALE FONTE: ASSINEWS (30/06/2014)
organi dirigenti di ANAPA (Giunta Esecutiva Nazionale, Coordinamento dei Gruppi Agenti e Consiglio Direttivo composto dai venti Presidenti Regionali) hanno approvato e accolto con soddisfazione le notizie provenienti dal Collegio dei Revisori, la cui relazione ha illustrato una situazione finanziariamente solida per l’associazione presieduta da Vincenzo Cirasola. Altro risultato di rilievo, che inciderà positivamente sui risultati contabili dell’anno corrente, è stato l’incremento delle iscrizioni che consente, già al primo semestre, di chiudere con un saldo in attivo rispetto al numero degli iscritti dello scorso anno. La relazione della Giunta Esecutiva Nazionale ed il successivo dibattito scaturito, dove erano presenti oltre ai dirigenti di Anapa diversi Presidenti Provinciali, si è poi focalizzato sui tanti temi di attualità sindacale, dall’istituendo ORIA, il nuovo organismo di vigilanza degli intermediari assicurativi, agli esiti dell’indagine dell’Antitrust, dalla necessità di ripresa della trattativa con l’ANIA per il rinnovo dell’accordo Impresa/Agenti ai problemi di disavanzo che investono il Fondo Pensione Agenti con l’impellenza di un piano per il suo risanamento. Il culmine della discussione si è avuto quando è stato affrontato l’argomento del rinnovo del CCNL dipendenti di agenzia. Il Consiglio Direttivo, l’organo statutario competente in tema di approvazione degli accordi collettivi, ha apprezzato l’operato svolto dalla Commissione tecnica ANAPA presieduta dal Vice Presidente Vicario, Alessandro Lazzaro, insieme ai colleghi dell’Unapass. Tale risultato è stato considerato sostanzialmente esaustivo e conclusivo ed è stato consegnato e rappresentato alle OO.SS. dei dipendenti nel corso dell’incontro del 12 giugno scorso. Gli organi direttivi di ANAPA hanno ribadito che i dipendenti rappresentano una fondamentale risorsa per le agenzie, senza le quali le stesse agenzie non sarebbero in grado di operare, meritevoli quindi di rispetto analogamente al rispetto che gli agenti pretendono dalle loro mandanti. Per quel che riguarda, infine, la ripresa della negoziazione con l’ANIA per il rinnovo dell’accordo collettivo Impresa/Agenti, nonché per il piano di salvataggio del Fondo Pensione Agenti, il Consiglio Direttivo stigmatizza fortemente l’attuale stato di immobilismo delle parti e richiede, con fermezza e con urgenza, la convocazione di entrambi i tavoli di confronto.
ANAPA SOLLECITA GLI ORGANI AMMINISTRATIVI DEL FONDO PENSIONE AGENTI E LA COVIP FONTE: ASSINEWS
Denunciare lo stato d’immobilismo che regna sul salvataggio del Fondo Pensione Agenti. E’ questo l’intento della lettera che ANAPA (Associazione Nazionale Agenti Professionisti di Assicurazione), ha inviato al Consiglio di Amministrazione del Fondo Pensione Agenti e al Presidente della COVIP (che alleghiamo). L’Associazione ha posto in evidenza come siano ormai trascorsi infruttuosamente sei mesi da quando gli organi amministrativi del Fondo
(02/07/2014)
hanno reso palese il profondo e gravissimo stato di disavanzo in cui versa il Fondo Pensione, senza che ancora le parti sociali abbiano preso una benché minima decisione sulle varie ipotesi di salvataggio. Eppure la legge tollera, soltanto per un periodo di tempo molto limitato, lo squilibrio tra riserve ed impieghi. Di qui la decisione di rendere edotta l’Autorità di Vigilanza circa la paralisi che sembra caratterizzare alcune delle parti sociali chiamate al salvataggio dell’ente pensionistico. Dopo la riunione della commissione tecnica del 27 maggio 2014, le parti si sarebbero dovute incontrare nei primi giorni di giugno per mettere a punto, l’apporto economico da parte delle imprese di assicurazione. Invece la riunione di giugno non è mai stata convocata seppure la data per la presentazione del piano di salvataggio agli organi della Covip era stata fissata per il 30 giugno 2014 (scadenza già posticipata rispetto a quella iniziale del 14 febbraio 2014). ANAPA sollecita a tutte le parti in causa un atto di responsabilità per poter procedere a un forse ancora possibile risanamento credibile e sostenibile del Fondo Pensione. Diversamente, ciascuna delle parti coinvolte, non certo ANAPA, si assumerà la responsabilità di aver causato il commissariamento del Fondo da parte della Covip.
ROBERTO CONFORTI E’ IL NUOVO PRESIDENTE DELL’UNIONE EUROPEA ASSICURATORI FONTE: ASSINEWS (03/07/2014)
Martedì pomeriggio, a Milano, si è svolto il primo Consiglio Direttivo Uea, successivo all'Assemblea elettiva del 7 giugno scorso. Gli undici consiglieri, eletti per il nuovo triennio 2014‐2017, hanno nominato per acclamazione: Presidente: Roberto Conforti Vicepresidente: Francesco Barbieri Segretario Tesoriere: Roberto Sanna "Questo incarico è insieme un onere e un grande onore ‐ ha dichiarato Roberto Conforti ‐ in questi anni l'Associazione ha portato avanti campagne di grande rilevanza per la difesa della legalità, della concorrenza e dei diritti del consumatore, concetti molto spesso da più parti sbandierati, ma sempre meno realmente compresi e vissuti nel loro portato etico e sociale. Su questi grandi temi, Uea intende mantenere alta l'attenzione anche nei prossimi tre anni, per continuare ad onorare la mission dei padri fondatori e promuovere la cultura assicurativa di cui questo Paese ha, oggi più che mai, bisogno" Il presidente ha poi conferito ad ogni consigliere specifiche deleghe operative, riservando per sé la Rappresentanza legale; e i Rapporti istituzionali con Authority, Ania, Associazioni degli Intermediari e di Categoria, Assoetica.
NOTIZIE DAL MERCATO ASSICURATIVO PER IL VITA ANCORA Il 2013 è stato indiscutibilmente un anno caratterizzato da una
CRESCITA NEL 2014 MA IL DANNI REGISTRERÀ UN NUOVO CALO FONTE: IL SOLE 24 ORE (02/07/2014)
congiuntura economica sfavorevole. In questo contesto il comparto assicurativo ha comunque registrato risultati che lo stesso presidente dell'Ania, Aldo Minucci, ha definito «nel complesso positivi»: circa 125 miliardi di premi e 5 miliardi di utile per le compagnie. Ora la sfida è rivolta al 2014. Ma ancora una volta la strada parte in salita. Sul piano economico «i primi mesi del 2014 evidenziano segnali contrastanti», ha precisato Minucci. C'è, tuttavia, una leva che le compagnie possono sfruttare: ossia la ritrovata propensione al risparmio delle famiglie. «Gli investimenti in polizze vita rappresentano ormai quasi il 12% della ricchezza finanziaria degli italiani, segno dell'apprezzamento ‐ ha commentato il presidente Ania ‐ in un periodo di crisi economica e forte calo dei tassi di interesse, per prodotti che offrono sicurezza e redditività». Ecco perché le previsioni per il 2014 dipingono un settore complessivamente in ascesa grazie al contributo fondamentale del vita. In particolare, Ania si aspetta che nel 2014 vengano registrati premi totali superiori ai 140 miliardi (+20,3%) con un'incidenza sul Pil che passerebbe dal 7,7% del 2013 al 9% dell'anno in corso. Tutto ciò, come detto, sarebbe frutto della forte spinta del ramo vita che nel 2014 potrebbe arrivare a 110 miliardi di premi contabilizzati (+29%). Questo dopo la forte crescita già segnata nel 2013: +22,1%. D'altra parte, alla fine dell'aprile scorso la nuova produzione vita aveva già raggiunto quota 30,8 miliardi contro i 20,4 miliardi dei primi quattro mesi del 2013. Tanto che l'incidenza sul Pil dei premi vita potrebbe arrivare sfiorare a fine anno il 7% dal 5,5% del passato esercizio. Diversamente nel settore danni Ania immagina un'ulteriore contrazione dei volumi che dovrebbero attestarsi attorno a 2,3 miliardi. Il comparto, guardando soprattutto all'rc auto e marittimi, che pure ha beneficiato di un forte recupero di redditività, chiuderà il 2014 con un calo del 6% dei premi dopo il ‐7% del 2013. L'unica tendenza positiva è quella del calo delle tariffe: dal picco dell'estate 2012, l'rc auto ha fatto registrare un calo del prezzo medio della polizza del 10%. «A dimostrazione che ‐ ha sottolineato il numero uno dell'Ania ‐ i prezzi elevati non devono considerarsi un destino ineluttabile per il nostro paese». Anche se a questa contrazione ha certamente contribuito in maniera sensibile il calo dei costi dei sinistri, generato, a sua volta, da effetti congiunturali.
L’AVANZATA DELLE BANCHE: DOPO IL VITA ATTACCO AI DANNI FONTE: CORRIERE ECONOMIA (30/06/2014)
Sempre più danni in banca: dopo le polizze vita, in cui detengono ormai una solida leadership, ora gli istituti di credito puntano a ritagliarsi anche una fetta nella distribuzione di altri prodotti assicurativi, a cominciare dall’Rc auto. «Intesa Sanpaolo assicura» ha programmi ambiziosi: in base al piano industriale della capogruppo, nel giro di cinque anni la raccolta dovrebbe aumentare di circa quattro volte, dai 228 milioni del 2013 agli 847 previsti per il 2017. Si punta molto sulla polizza auto ViaggiaConMe, venduta esclusivamente in abbinamento con la scatola nera; dagli attuali 150mila circa si punta a oltre un milione di contratti in portafoglio nel 2017, rispetto ai circa dieci milioni di clienti del gruppo. «Nell’auto l’obiettivo è di passare dall’attuale 0,4% al 3‐4% del mercato — spiega Alessandro Scarfò, amministratore delegato di Intesa Sanpaolo assicura —. Per raggiungere l’obiettivo contiamo in primo luogo sulla potenza di fuoco della rete, con circa 23mila addetti autorizzati alla vendita, in media cinque per ognuno
dei circa 4.700 sportelli. E poi vi sono la conoscenza e lo stretto rapporto con i clienti, che interagiscono con la banca in media cento volte l’anno, rispetto alle appena 2,5 che caratterizzano la relazione con il proprio assicuratore». Un’altra leva riguarda il prodotto. «ViaggiaConMe è facile da spiegare al cliente — sostiene Scarfò — e, grazie alla scatola nera, punta a offrire un servizio anche in casi di emergenza; le tariffe sono competitive per i clienti che consideriamo interessanti. La stessa filosofia caratterizza anche aCasaConMe, la polizza abitazione che si basa su un sistema di monitoraggio di eventuali emergenze e sarà lanciata nella seconda metà dell’anno. Per il 2015, invece, è in cantiere la copertura salute». Punta in alto anche Unicredit che, in partnership con Allianz, partirà a ottobre con la vendita di polizze Rc auto e conta di raggiungere 500mila assicurati nel più breve tempo possibile. Con la sola targa sarà possibile ottenere un preventivo, il premio potrà essere rateizzato ogni mese a interessi zero e il cliente potrà rinnovare il contratto con tutti i canali della banca. Un gruppo attivo da anni nella bancassicurazione danni è il Monte dei Paschi di Siena, in partnership con Axa Italia. «E’ un momento molto positivo, con volumi in crescita e un’accelerazione nell’innovazione di prodotto e servizio — sottolinea Gianluca Zanini, responsabile danni di Axa Mps —. Nell’auto, in cui è possibile scegliere fra polizze con o senza scatola nera, il 2013 ha chiuso con una raccolta di 47,7 milioni di euro contro i 31,2 del 2012, e la crescita prosegue con più di duecento polizze vendute al giorno». Un altro segmento considerato prioritario è quello delle polizze per le Pmi (vedi articolo nella pagina precedente). «Il segmento Business è per noi fondamentale — spiega Zanini —. L’elemento chiave della nostra offerta è una soluzione multigaranzia contro i rischi delle diverse fasi della vita aziendale, che copre in maniera modulare le necessità dei diversi settori di appartenenza. Stiamo registrando risultati molto positivi in questo settore, con poco meno di 16mila polizze vendute da inizio anno».